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Egregio Direttore, su sollecitazione di molti chirurghi”robotici” le scrivi in qualità di Past-President e di delegato per l’Italia della CRSA (Clinical Robotic Surgery Association), unica società scientifica di chirurgia robotica in chirurgia generale. Mi preme correggere una imprecisione importante comparsa negli articoli pubblicati sul vostro giornale riguardanti la chirurgia con il sistema Spyder della Transenterix. Il sistema Spyder, come può essere facilmente verificato anche sul sito della Transenterix (Spyder surgeryTransenterix), non è un sistema robotico ma solo laparoscopico dotato di strumenti flessibili. Non possiede, quindi, l’automazione, il Software, l’Hardware e la la manovrabilità a distanza che caratterizzano i robot tele-operati attualmente riconosciuti ed in uso in chirurgia. Tali robot sono ad oggi solo due in commercio: • • daVinci System (Xi e Si) prodotto dalla Intuitive inc. Di Sunnyvale (CA. USA) Alf-x prodotto dalla Sofar azienda Italiana ed attualmente acquistato dalla Transenterix. Il siatema daVinci è un robot teleoperato evoluto con un software in grado di modificare visione ed azione umana (ingrandimenti e demolptiplicazione del movimento) e con integrazione nella Console delle immagini provenienti da altre sorgenti (esami di Imaging anche in tempo reale ). Inoltre ha sviluppato strumenti che grazie alle possibilità di rotazione superano i limiti della mano umana e altri che integrano visioni virtuali dell’organismo , quali la fluorescenza. Il sistema Alf-x è un telemanipolatore dotato di un software ed Hardware meno sofisticato, con strumenti che non hanno le stessa caratteristiche, ma comunque è considerato robot a tutti gli effetti. La mia precisazione non è fine a se stessa ma mi è imposta d’obbligo in quanto la chirurgia robotica è ed è stata oggetto di accanite discussioni scientifiche. Fare chiarezza significa ricondurre ciascuna attività alle proprie caratteristiche di specificità, e non confondere i risultati con quelle di altre tecniche. Lo Spyder, interessante strumento di sviluppo del single-port, che non ha avuto molta fortuna, è uno strumento laparoscopico azionato direttamente dall’uomo, e non potrà mai avere la precisione e la destrezza di quello robotico sopra descritto, unitamente ai vantaggi del sistema di visione e dell’integrazione del software. La CRSA è sempre stata attenta a fornire dati corretti ed a vegliare su un’informazione precisa ed aliena da toni enfatici spesso fuorvianti: noi crediamo nella chirurgia robotica e siamo convinti che la miglior via per affermarla sia la correttezza delle informazioni, vere e sobrie soprattutto se indirizzate ad un pubblico profano come quello deli potenziali pazienti. Con preghiera di pubblicazione le porgo cordiali saluti Giuseppe Spinoglio MD. .FACS Past-President CRSA (Clinical Robotic Surgery Association) Director of Special School of Robotic Surgery SIC (Italian Society of Surgery) Co-Director of E.A.R.C.S. (European Academy of Robotic Colorectal Surgery) Professor of Surgical Technique- Amedeo Avogadro University in Novara giuseppe. [email protected] [email protected]