trattamento del dolore pelvico femminile

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Transcript trattamento del dolore pelvico femminile

COME ACCEDERE AL TRATTAMENTO DEL
DOLORE PELVICO
- Rivolgendosi direttamente al
Poliambulatorio:
verrà fissata una prima visita presso il
ginecologo che escluderà qualsiasi causa
organica del problema, successivamente
verrà organizzato un incontro con tutti i
professionisti del team riabilitativo
(Ostetrica, Psicologa e Osteopata) che
eseguiranno una prima valutazione per
definire insieme il percorso riabilitavo da
intraprendere.
G.Medica Poliambulatorio Privato
e Centro Riabilitativo
S.S. Modena-Carpi 108
41019 Appalto – Soliera (Mo)
Tel 059.858294 Fax 059 854178
www.gmedicasrl.it - [email protected]
Seguici su
Servizio di presa in carico
Multidisciplinare
per
Disturbi Dolorosi a carico del
Pavimento Pelvico
- Se il paziente è già in possesso di
diagnosi da parte del Ginecologo o
dell’Ostetrica :
verrà definito un appuntamento in cui tutti
i professionisti del team riabilitativo
(Ostetrica, Psicologa e Osteopata)
eseguiranno una prima valutazione per
decidere poi insieme il percorso riabilitavo
da intraprendere.
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INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Direttamente presso la segreteria del
poliambulatorio o telefonicamente al
numero 059.858294 dal Lunedì al
Venerdì dalle ore 8.30-12/14.00-19.00
Tramite indirizzo di posta elettronica
[email protected]
“TRATTAMENTO DEL DOLORE
PELVICO FEMMINILE”
EQUIPE:
In Auto: - Autostrada A22,uscita Carpi: SS468(500m), poi SS413 fino a
Appalto di Soliera (5km).
- Autostrada A1, uscita Modena Nord L.Pirandello, uscita 11
Brennero/Mantova/Carpi, poi SS413 fino a Appalto di Soliera (6km)
In Autobus: - Linea 500 Carpi/Soliera/Modena fermata Appalto n.1003
In Taxi: - Servizio radio-taxi Carpi: tel. 059.353888
- Servizio radio-taxi Modena e provincia: tel. 059.374242
Depliant informativo prodotto da G.Medica ad uso interno rev.0
Dottoressa Elisabetta Petrella: Medico Chirurgo
specialista in Ginecologia e Ostetricia presso
l’Azienda Ospedaliero-Universitaria del Policlinico di
Modena.
Dottoressa Valentina Urso: Ostetrica e
Uroriabilitatrice specializzata nella rieducazione e
riabilitazione del Pavimento Pelvico.
Dottoressa Consuelo Mameli: Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale.
Dottor Paolo Rebecchi: Osteopata specializzato in
ambito Osteoarticolare, Fasciali, Viscerali,
Uroginecologico.
CHE COS’È IL DOLORE PEVICO?
Il dolore viene definito come “una spiacevole
sensazione sensoriale ed emotiva”.
Quindi si evince che il dolore pelvico è identificabile come una qualsiasi sensazione
spiacevole (bruciore, prurito o qualsiasi altra
sensazione dolorosa) a carico della zona
perineale e degli organi pelvici.
Il Dolore Pelvico è classificabile in dolore
pelvico acuto, ciclico e cronico e spesso è
causato da fenomeni di distensione,
stiramento, irritazione e nevralgie che possono
interessare il tratto gastrointestinale e
urogenitale, l’apparato riproduttivo e il sistema
muscolo scheletrico.
Il dolore pelvico si può manifestare in diversi
modi e misure con differenti disturbi.
LE FORME DEL DOLORE PELVICO
Il dolore pelvico si manifesta inizialmente
attraverso episodi sporadici (nella maggior
parte dei casi cistite e candide) che successivamente assumono carattere di ricorrenza e,
se ignorati nel tempo, possono addirittura
trasformarsi in dolore cronico.
Quali sono i disturbi a cui porre attenzione?
1)
Cistite e Candide ricorrenti : si parla di
cistite o candide ricorrenti quando si
verificano 3-4 o più episodi all’anno.
2)
Dispareunia : persistente o ricorrente
dolore genitale durante i rapporti
sessuali;
3)
Dolore Pelvico Acuto : dolore che insorge improvvisamente, intenso, con brusco
peggioramento e breve decorso;
4) Dolore Pelvico Ciclico : disturbo associato al
ciclo mestruale .
5) Dolore Pelvico Cronico : è un dolore che
dura da più di 6 mesi, non correlabile al ciclo
mestruale la cui causa è spesso sconosciuta. Il
dolore pelvico cronico si può manifestare
come bruciore esterno, dolore vulvare
(VULVODINIA) o vestibolare (VESTIBOLITE).
6) Ipertono vaginale: contrazioni spasmodiche
e/o continue
vaginali spesso associati a
dolore.
7) Tenesmo anale: contrazioni spasmodiche
dello sfintere anale spesso associate a dolore
della zona perianale, a urgenza della defecazione e sensazione di insoddisfazione dopo
evacuazione.
COSA FARE?
Il dolore pelvico è una problematica molto
complessa che il più delle volte può avere le
più e svariate cause : cause organiche ginecologiche (Endometriosi, Sindrome aderenziale
post intervento, malattia infiammatoria pelvica
ecc..), cause organiche non ginecologiche
(cistite interstiziale, colon irritabile, problemi a
carico de sistema muscolo scheletrico) cause
non organiche (disturbi psicologici).
Vista la complessità del problema è intuibile
che si rende necessaria l’azione di un team
multidisciplinare che ha il compito di
individuare tutte le possibili cause per poi
stabilire un percorso terapeutico multi-livello,
personalizzato e specifico per ogni singolo
caso.
E ora…
Perché il Ginecologo? Prima di stabilire un
qualsiasi piano terapeutico è fondamentale
escludere una qualsiasi causa organica e
qualora venisse evidenziata, è indispensabile
procedere con una terapia di tipo
farmacologico (locale a livello dei genitali o
sistemica)o in alcuni casi chirurgica.
Perché l’Ostetrica? L’ostetrica fa parte del
team riabilitativo, ed evidenziando possibili
disfunzioni a carico della muscolatura
perineale (IPERTONO) stabilirà il programma
riabilitativo da attuarsi in tale circostanza.
Perché lo Psicologo? L’importanza degli
aspetti psicologici nelle donne interessate dal
dolore pelvico è da tempo riconosciuto nella
letteratura scientifica. Il counselling psicologico puo’ essere di aiuto nel gestire lo stress
associato a questa patologia e nel ricercare
quei fattori psicologici (ansia,tristezza,criticità
nei rapporti di coppia) che possono aver
contribuito alla sua insorgenza.
Perché L’Osteopata? L’osteopata ha un ruolo
indispensabile nel team, poiché può individuare cause organiche non ginecologiche
correlate al dolore pelvico (colon irritabile,
disturbi del sistema muscolo-scheletrico,
fibromialgia ecc.) e trattarli.