Pasquale n 5 - AltaReziaNews

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MISERANDO ATQUE ELIGENDO
Pasquale numero 5 - REPARTO BUGLIO
“Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati: andate a imparare cosa vuol dire misericordia
io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori.” Mt 9,12-14.
Nella scena principale è rappresentata la conversione di san Matteo. Seduto al tavolo delle
imposte c’è Levi, ovvero Matteo, esattore che conta i denari. A destra c’è Gesù che lo indica per
chiamarlo, amarlo e sceglierlo; a sinistra invece c’è un uomo con la bocca aperta poiché è
stupito dal fatto che Gesù scelga proprio Matteo. Il titolo del pasquale trae origine da un
commento a questo brano evangelico, risalente ad un padre della Chiesa dell’VIII secolo, San
Beda il Venerabile, che scrisse: Gesù vide un pubblicano e siccome guardandolo con sentimento
di amore lo scelse e gli disse: Seguimi. Lo stemma di Papa Francesco, che abbiamo riprodotto in
materiali naturali, ha come motto il centro di questa frase, “MISERANDO ATQUE ELIGENDO”,
Questo motto è un omaggio alla misericordia divina e si legge nella Liturgia delle Ore il giorno
della festa di San Matteo.
Proprio il 21 settembre dell'anno 1953, il giovane Jorge Bergoglio sperimentò, all’età di 17 anni,
in un modo del tutto particolare, la presenza amorosa di Dio nella sua vita: dopo una
confessione, si sentì toccare il cuore così fortemente che gli parve davvero di sentire la discesa
della misericordia di Dio, che con sguardo di tenero amore, come già per l’apostolo Matteo, lo
chiamava alla vita religiosa.
Davanti alla scena realizzata con piccole sculture, ed intorno allo stemma papale, ci sono
riprodotte altre scene in cui Gesù converte i peccatori costruite in vetrata. La chiamata di
Zaccheo, la conversione della Maddalena e l’Adultera, il buon ladrone sulla croce e la
samaritana al pozzo: sono solo alcuni dei peccatori che hanno lasciato tutto per diventare veri
discepoli di Gesù.
Sullo sfondo infine troviamo due grandi montagne dalla cui roccia sgorga un ruscello d’acqua:
la grazia del perdono infatti è capace di riportare la vita (fiore) anche dove il peccato ha portato
aridità. Il fiume di grazia giunge fino al fonte del nostro battesimo avvolto dal muschio verde
segno evidente della speranza per tutti di essere avvolti dalla misericordia di Dio, che ci offre
sempre la possibilità di essere suoi discepoli, nonostante i nostri limiti e peccati.
Il dono che distribuiremo riprende il tema del pasquale: offriremo un sasso, la roccia dalla quale
grazie alla vita nuova del battesimo (nastrino blu, come il colore del nostro reparto) può
nascere un fiore.
BUONA PASQUA !