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QUANDO IL GIOCO DIVENTA PERICOLOSO
Nel libro pubblicato dalla Sisal “La smorfia di
Pazzaglia” – 1999 - nella premessa: “Il gioco”,
il Professor Silvano Sansuini scrive: “Nel gioco trova soddisfacimento un esigenza primaria
che è anzitutto d’ordine psicobiologico, perché
nasce da un istintivo bisogno di evoluzione e
di coscienza. Uno fra i caratteri giudicati universalmente positivi nell’uomo è la sua capacità di continuare a giocare, con assoluta serietà, anche da adulto.
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2 - Lunedì 21 marzo 2016
Le Nuove Previsioni del LOTTO
Letter e al dir ettor e
Carissimo Prof. Pazzaglia,
sono la Signora Rosa di Prato, un’appassionata di lotto e sua affezionata ammiratrice.
Ultimamente, per motivi familiari, sto attraversando un periodo poco bello e, dato che ormai ho una certa età, tutte le situazioni negative mi pesano molto, tanto da non riuscire a trovare la forza di reagire. Ho deciso ugualmente
di scriverle nonostante il mio stato depressivo
poiché il giorno 10/03/2016, dopo aver consultato il libro “LOTTO 18” e chiesto conferma al
servizio di linea diretta, ho giocato alcuni numeri della prima quindicina a Cagliari, ed ho
vinto un terno in cinquina con i numeri 2-8-15,
totalizzando ben tre ambi ed un terno. Questa
vincita inaspettata è stata per me molto importante non tanto per il danaro, ma soprattutto
per la soddisfazione della ventata di positività
che questo evento gioioso mi ha portato.
Grazie di cuore per tutto quello che fa per noi
appassionati del gioco del lotto.
Con affetto e stima
Rosa
ogni anno torno nei luoghi dove ho vissuto la
mia infanzia per ritrovare gli amici, i conoscenti le nuove generazioni e salutare coloro che non ci sono più.
Ogni anno, quando esco dal cimitero, non
posso non rivolgere un ringraziamento a Dio
che mi consente di vivere e operare per la
gioia dei miei cari e mia.
A volte penso a coloro che hanno giocato per
i vicoli e le strade del paese e che ora non ci
sono più. Persone buone, brave che se ne sono andate troppo presto ed hanno perso tanto; la gioia della laurea di un figlio, o la gioia
della nascita di un nipote, la vincita di una
gara o semplicemente il piacere di fare due
passi per le strade del paese chiacchierando
con gli amici i figli ed i nipoti. Quella vincita
le ha ricordato tutto questo.
Gioisca e ringrazi Dio per la longevità che le
ha concesso.
Un abbraccio e l’augurio di continuare in salute a giocare con noi.
Prof. Sandro Pazzaglia
Gentilissima Signora Rosa,
il caso è anche gli strumenti del mio modestissimo lavoro le hanno una mano per poter
vedere quella metà di bottiglia ancora piena.
Io sono nato in un piccolo paese di montagna,
Gentile Professore Pazzaglia,
sono un operaio in pensione e sono appassionato di lotto, ho quasi tutti i suoi lavori e finora ho sempre lavorato da solo con alterni ri-
sultati e, siccome mi piacciono le novità, ma soprattutto per migliorarmi, le chiedo se potrei
avere il “RIGORE MATEMATICO”. Le assicuro la massima serietà.
Le chiedo inoltre se l’ambata 100% è già in vendita.
Sperando in una sua risposta positiva, la ringrazio per il grande lavoro che ha svolto e svolge ogni giorno.
La saluto cordialmente.
Ettore A.
Gentilissimo Signor Ettore,
il programma al quale lei fa riferimento viene dato a pochissime persone a noi note e questo per impedire che accada ciò che è successo
con il programma “WIN FOR LIFE” che aveva regalato emozioni, vincite e grandi soddisfazioni e che è stato poi azzerato a causa del
comportamento sbagliato di alcuni appassionati che, non paghi delle vincite sistematiche, hanno spinto talmente sull’acceleratore sino a rompere il giocattolo.
Esamineremo attentamente la sua richiesta
e, se ci saranno le condizioni, saremo ben lieti di poterle dare una copia del programma.
Gradisca i miei più cordiali saluti.
Prof. Sandro Pazzaglia
QUANDO IL GIOCO DIVENTA PERICOLOSO
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alla meraviglia, all’utopia creativa. Uccide per
sempre quel bambino magico che continua a
vivere in ciascuno di noi fin dall’infanzia. Si
cristallizza, diventa triste. Per questa sua capacità di operare una frattura fra il mondo del
reale e quello della fantasia, fra la sfera della
necessità e quella della libertà, viene unanimemente assegnato al gioco anche una funzione liberatoria, psicologica e quindi terapeutica.”
Purtroppo l’uomo quando riesce a recuperare
la spontaneità ed i valori più profondi della sua
natura diventa anche particolarmente vulnerabile agli abusi e alle cattiverie umane. Il falso
benefattore commuove il suo interlocutore raccontandogli storie di sofferenza e di privazione e crea quindi la condizione per sensibilizzare la sua vittima; ciò che dice non risponde a
verità, ma lui, riferendosi a storie e vicende reali, riesce ad ingannare e ad ottenere ciò che desidera.
Spesso si tratta di denaro, ma non è escluso che
l’impostore tenda ad ottenere anche altre cose.
Il gioco del lotto e i giochi in generale, come
dice il professor Sansuini, rispondono ad esigenze primarie, cioè a quella cosa che è in ognu-
no di noi, e allora basta enfatizzare una situazione per creare quelle aspettative e dar corso
all’immaginario sulla base del quale esercitare
truffe ed inganni. Un tempo io per il rigore e la
serietà per la quale faccio il mio lavoro venivo
preso di mira da moltissimi imbroglioni. Evito
di raccontare le squallide vicende limitandomi
a dire che in sostanza queste persone si accreditavano come mie amiche e come tali sostenevano si conoscere cose mai rivelate e si offrivano di raccontare ad altri ciò che erano venuti a sapere in forza dei rapporti di collaborazione e di amicizia. Come prima cosa voglio
sgombrare il campo dai dubbi affermando che
purtroppo io non ho collaboratori. Sono un po’
come un rompighiaccio che si avventura per
primo in una superficie gelata dove nessuno è
mai stato, quindi per me tutto è nuovo, tutto è
materia di studio, tutto è da sperimentare e verificare.
Per questa ragione non ci sono margini per collaborare con altri. Le problematiche che affronto
io sono nuove, non hanno precedenti. Sarebbe
quindi inutile collegarmi con altri che potrebbero solo dirmi che non esiste nulla scientificamente affidabile in materia. Quindi, quelli
che si spacciano per miei amici lo fanno per accreditarsi ed ingannare gli ingenui interlocuto-
ri. Questi casi non producono solo danni legati all’esborso di denaro ma creano le condizioni favorevoli a commettere altri reati.
Il malfattore, una volta individuato il soggetto
ingenuo, facile all’inganno può porre in essere
altre azioni a danno di questo. A questo proposito vale un vecchio detto popolare: “La miglior
difesa nei confronti dei truffatori, dei mistificatori e dei ladri è tenerli lontani”.
Purtroppo non di rado è proprio la vittima che
apre loro la porta, li accoglie e permette loro di
costruire quegli inganni che danneggiano economicamente e psicologicamente gli appassionati di lotto e di tutti i giochi istituzionalizzati.
Tutti hanno il diritto di sognare, di tentare la
fortuna ed anche di creare le condizioni per favorire il caso, ma guai se nel far questo si confonde una più che legittima aspirazione con un
inganno. Se qualcuno si dovesse rivolgere a voi
dicendo che è mio amico che ha lavorato con
me o che è venuto a conoscenza di chissà quali segreti, chiedetegli come si chiama, chiamatemi ed io vi dirò se questa persona mi è nota
oppure se è un mistificatore.
Ma, come ho già detto, la via più breve è quella che prevede di scoraggiare chiunque propone rivelazioni eccezionali, pronostici miracolosi. I miracoli li fa solo Dio.