suggerimenti per il progetto della scala

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Transcript suggerimenti per il progetto della scala

Corso di Studi in
Architettura
Laboratorio di Costruzione
dell’Architettura I A
a.a. 2015/16
Prof. Sergio Rinaldi
[email protected]
18/03/2016
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Esempi e considerazioni per l’esercizio
sulle scale
2
CdL in Scienze dell'Architettura
LAB. DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA I A
a. a. 2007/08
Allievo
ESERCIZIO n. 1 "Progetto di una scala"
Tav. 2
Particolari costruttivi
TEMA n.
casa:
Descrizione e motivazione delle scelte di progetto
Descrivere le ragioni che hanno guidato la scelta del
tipo di scala proposta anche in considerazione dei
vincoli esistenti.
Descrivere la tipologia costruttiva e strutturale scelta.
Particolare gradini
Verifica del peso della scala
Inserire tabella con abaco degli elementi, pesi unitari
e complessivi.
Particolare balaustra
Esempio di tabella per la verifica del peso
Elemento
Disegno dell’elemento
dimensioni
n.
Peso unitario Peso totale
Congruenti
con l’elemento
(cm o mm)
Totale scala
n.b. il peso di una scala in legno e/o acciaio non dovrebbe superare
i 130 kg/ml
ESEMPI
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Agras do Norte House
ricardo vieira de melo
Ristrutturazione di una residenza a Marina di Castagneto Carducci
Massimo Fiorido Associati, sundaymorning, Fabio Candido, Monica
Bracci, Massimo Fiorido
Summer House in Southern Burgenland
Judith Benzer Architektur
Attico a Milano
Un’oasi verde all’ultimo piano
Antonella Negri
loft in milano
architetti berselli cassina associati
Vertical loft in Rotterdam
Shift
Storage house - Kanagawa, Japan
Ryuji Fujimura Architects
collegamento tra la Q. 0,00 e la Q. 2,45
Per utilizzare completamente il vuoto scala esistente
dovrà avere una forma ad L.
Potrà appoggiarsi al muro portante perimetrale, al
solaio di arrivo ed al pavimento di Q. 0,00.
Il tratto di 3 metri potrà essere appoggiato al
pavimento ed alla parete l︎’altro potrà poggiare sul
ballatoio intermedio ed ancorarsi al solaio di arrivo.
Altra possibilità prevede il tratto più corto ed il ballatoio
intermedio ancorati di lato al muro e il tratto più lungo
appoggiato agli estremi.
In tutti i casi non è consigliabile ricorrere a soluzioni di
eccessivo peso perché poggianti parzialmente su
solaio.
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Il collegamento tra la Q. 4,77 e la Q. 7,43 potrà
poggiare per un tratto di cm 90 sulla parete portante ed
alle estremità dovrà essere ancorata al solaio a Q 7,43
e poggiata al pavimento a Q 4,77. Inoltre per evitare
alzate eccessivamente alte dovrà prevedere
un︎articolazione ad L con qualche gradino realizzato
fuori del vuoto scala (attenzione all︎altezza netta per il
passaggio). In questo caso è quanto mai opportuno
ridurre il più possibile il peso della scala e orientarsi
verso soluzioni autoportanti. Con semplice ancoraggio
al solaio di arrivo
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Tema 3 Casa Burger a Bregenz, Austria
Architetti: Carlo Baumschlager;
Eberle
Il collegamento tra la Q. – 1,85 a la Q. 0,81 consente
diverse soluzioni planimetriche e strutturali perché il
Dietmar
vuoto scala è ampio e può contenere due rampe
affiancate da cm 80.
Il sostegno della scala può essere affidato al muro
laterale, e ai due pilastri per soluzioni a sbalzo, (soletta
Tema 3 Casa Burger
a Bregenz,
o gradini)
al solaio Austria
di arrivo ed al pavimento di quota
Architetti: Carlo
Baumschlager;
Dietmar
Eberle .
-1,85 per soluzioni di scala appoggiata
Il collegamento tra la Q. 0,00 a la Q. 0,81
Può essere realizzato utilizzando uno degli schemi
in basso A) in muratura su fondazione in c.a.
B) Con soletta in c.a. collegata al solaio di arrivo e
fondata a Q: 0,00.
A
B
Il collegamento tra la Q. – 1,85 a la Q. 0,81
consente diverse soluzioni planimetriche e
strutturali perché il vuoto scala è ampio e può
contenere due rampe affiancate da cm 80.
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Il sostegno della scala può essere affidato al muro
laterale, e ai due pilastri per soluzioni a sbalzo,
TEMA n.4 CASA A HERNALS (Vienna)
arch. Henke e Schreiek
3,1 8
8 ,29
(+6 ,35)
2.5
2,62
10,30
(+3 ,55)
2 .2
4.3
4.7
0,25
3 .1
5,30
2,70
6.15
5,30
( 0,00)
SEZIONE A- A’
2.2
1
0 .8
5.5
4.7
4,60
3.55
A
4,00
A'
1,00
2.05
2.95
0.00
A
0.19
10,65
2,90
Vuoto scala
C amera da letto
0.15
3 .1
4.66
Camera da letto
3,15
1,80
1,80
A'
Lo schema strutturale deve
prevedere appoggi sul pavimento
e al solaio di arrivo, oppure
soluzioni appese con tiranti, senza
poter fare affidamento sulla parete
laterale che come appare evidente
è un tramezzo di piccolo spessore.
6 .55
Part.
Costrutt. 2
0.00
1.7
PIANO TERRA
2,24
2,24
10,30
PRIMO PIANO
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TEMA n.1 CASA A HERNALS
ARRIVO SCALA A Q 2.95
PARTENZA SCALA A Q 0.00
A partire da questo
punto sino al termine
della scala un eventuale
parapetto o ringhiera
sale affiancato alla
parete
Tema 5
Villa Pederzoli a
Bardolino
Arch. A. Mangiarotti
-Collegamento 0.00 – 3.20
4.00
1.10
vuoto
Si può tener conto del setto
portante esistente a destra del
vuoto scala o ancorare la rampa al
pavimento ed al solaio di arrivo a
Q 3.20.
(0.00)
vuoto
(3.20)
Materiali e
semilavorati utilizzabili
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ACCIAIO
Semilavorati
Profilati laminati a caldo (profili aperti)
Profili I ad ali
parallele
Da 80mm a 600 mm
Profili I ad ali
Profili H ad ali larghe Profili H a spessore maggiorato
Profili H ad ali extra larghe
inclinate
Da 100 mm a 1000 mmDa 260mm a 400 mm
Da 200 mm a 400 mm
Da 80mm a 600 mm
Profili U ad ali
parallele
Da 80mm a 400 mm
Profili U ad ali
inclinate
Da 50mm a 400 mm
Angolari a lati uguali
Da 20 mm a 250 mm
Angolari a lati disuguali
Da 20 mm a 250 mm
Semilavorati
Profilati laminati a caldo (profili
chiusi)
Tubolari quadri
Tubolari tondi
Dim. Est. Da 6 mm a 220 mm Dim. Da 10mm a 120 mm
Tubolari rettangolari
Dim. Da 20 x 10mm a 150 x 100 mm
Semilavorati
Profilati laminati a caldo (profili pieni)
Piatti
Da 40 mm a 200 mm
Quadri a spigoli vivi
Da 30 mm a 130 mm
Quadri a spigoli arrotondati
Da 45 mm a 160 mm
Tondi
Da 10 mm a 130 mm
T ad ali uguali
Da 30 mm a 80 mm
Semilavorati
Profilati laminati a
freddo
Semilavorati
Profilati laminati a
freddo
Profili in FRP
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I polimeri fibrorinforzati da fibre sono indicati con la sigla FRP, acronimo di Fiber Reinforced
Polymer, sono materiali composti da fibre immerse in una matrice polimerica che funge da
legante. Le fibre occupano una percentuale del volume del composito generalmente
compresa tra il 50% ed il 65%. Ai prodotti in FRP possono essere assegnate svariate forme
in relazione al loro utilizzo.
I prodotti in FRP maggiormente diffusi nelle applicazioni dell’Ingegneria Civile sono:
- barre, trecce e trefoli per il rinforzo attivo e passivo del calcestruzzo e delle SCHEDE TECNICHE DEI PROFILI
murature; - fogli, tessuti e piatti per la riparazione, il ripristino e l’aumento della capacità portante di
elementi strutturali esistenti in calcestruzzo, muratura e legno; - profilati per la costruzione di strutture reticolari ed a telaio; - reti per il rinforzo del calcestruzzo.
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LEGNO
Semilavorati
Legno massiccio
Legno lamellare
Legno compensato
Legno ricomposto
Di tavole
truciolare
Di piallacci
OSB
Fibra di legno
Legno massiccio
Si usa per strutture portanti (pilastri, travi). le specie legnose impiegate sono
soprattutto le conifere come l’abete rosso, l’abete bianco, il pino, il larice e la
douglasia.
Le lunghezze commerciali sono comunemente di 4 m. Le
dimensioni delle sezioni variano ad incrementi di 20 mm
e sono limitate a circa 260 mm (in casi eccezionali 320
mm).
Legno massiccio
Variante con profili incollati
Legno compensato (di tavole)
Vengono prodotti con di Conifere quali abete rosso, abete bianco, pino, larice e
douglasia. Vengono utilizzati soprattutto per elementi a vista con funzione
portante e di irrigidimento (tamponature a vista, tetti, solai con trave a vista.
Vengono fabbricati prevalentemente in
lunghezze fino a 5 m e larghezze fino a 2
m. Gli spessori di pannello più
comunemente utilizzati variano da 15
mm a 35 mm,
Lastra in compensato di tavole massicce a cinque strati
Legno compensato (di piallacci)
Si adoperano per realizzare pannelli irrigidenti in pareti stratificate. Se
rivestiti con masselli in essenze pregiate son lasciati a vista.
Lo spessore normalmente in commercio varia tra i 3 ed i 30 mm, con
incrementi di 3 mm
Formazione dei piallacci
Orientamento dei singoli strati del piallaccio
compensato
Legno ricomposto (truciolare)
Come materia prima per la produzione di trucioli per pannelli piani pressati
vengono utilizzati legno massiccio (principalmente legno di scarso valore,
piccolo e fragile), trucioli (di segatura, di pialla, ecc.) e, in misura sempre
maggiore, legno riciclato (o vecchio). In virtù dell’elevata porosità della
struttura, i pannelli piani pressati, se bagnati, possono subire forti e spesso
irreversibili rigonfiamenti sullo spessore.
Il pannello può avere le seguenti dimensioni: spessore
da 8 mm a 50 mm ad incrementi da 1 mm a 2 mm;
formato più comune 1250 x 2500 mm.
Legno ricomposto (OSB)
Per pannello OSB (Oriented Strand Board) si intende un pannello di legno a
tre strati a struttura simmetrica composto da strand (i cosiddetti trucioli
piatti).
L’applicazione principale dei pannelli OSB nell’edilizia è rappresentata dal
rivestimento di costruzioni leggere (sistemi intelaiati). L’OSB trova inoltre
applicazione nei casseri per calcestruzzo. In virtù del favorevole rapporto
fra prezzo e prestazioni, l’impiego di questi pannelli è molto diffuso.
I pannelli possono avere dimensioni fino a 2,8 m
di larghezza e a 11,5 m di lunghezza, con
spessore compreso tra 8 mm e 40 mm. Essi
vengono ridotti a pannelli di dimensioni minori
orientati al mercato.
Legno ricomposto (Fibra di legno)
I pannelli MDF traspiranti (dalla dicitura inglese Medium Density Fiberboard)
rappresentano l’evoluzione dei tradizionali pannelli MDF incollati con resine
a base di formaldeide. Tale evoluzione si è resa necessaria, dalla metà degli
anni ’90, per la crescente richiesta di un materiale che permettesse la
costruzione di pareti traspiranti. La massa volumica di questi pannelli è
compresa tra 540 kg/m³ e 650 kg/m³. Gli spessori sono compresi tra i 12 mm
ed i 20 mm. tranne nel caso in cui esista una specifica autorizzazione.
I pannelli MDF sono impiegati come rivestimenti irrigidenti e per la
realizzazione di elementi di parete e solaio per le strutture intelaiate
(costruzioni leggere).