Il Fatto Quotidiano - 10 Marzo 2016

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Transcript Il Fatto Quotidiano - 10 Marzo 2016

POLITICA
Mercoledì 16 Marzo 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO |
LEGATA AL COLOSSO ING GROUP
Leasing a tassi alti,
finanziaria olandese
a giudizio per usura
LA FINANZIARIA olandese Ing
Lease processata per usura. Succede
a Torino, dove il gup Gianni Macchioni ha
disposto il rinvio a giudizio di un ex responsabile italiano (legata al colosso bancario
Ing Group, il più grande del mondo) insieme
al titolare di una società di intermediazione
e a un suo dipendente.
La causa si innesta sulla denuncia presen-
q
tata da una coppia di commercianti all’ingrosso di abbigliamento residenti a Collegno (Torino) che nel 2008 accesero un mutuo per acquistare un capannone. A fronte
di un finanziamento di 600 mila euro, il tasso sarebbe stato superiore al limite consentito: gli interessi di mora, in particolare, oltrepassavano l’11,1% a fronte di un tetto del
7%. Nel frattempo, l’azienda dei coniugi
»9
piemontesi fallì. L’inchiesta era stata archiviata in un primo tempo su richiesta della
procura ordinaria, ma la Cassazione aveva
annullato il provvedimento restituendo gli
atti a Torino. In seguito la procura generale
ha avocato il fascicolo. All’udienza preliminare i commercianti di Collegno si sono costituiti parte civile con gli avvocati Manuel e
Wilmer Perga.
Servizi idrici, il governo
tradisce 26 milioni di voti
La maggioranza, col parere favorevole dell’esecutivo, cancella l’obbligo
di gestione pubblica dalla legge che doveva rispettare il voto di 5 anni fa
lungo lavoro di un intergruppo formato anche
da deputati del Pd - che prevedeva l’obbligo
acqua non si vende”era la scritta sui cartelli che la gestione dei servizi e le infrastrutture
esposti dai deputati del Movimento Cinque idriche fossero completamente pubbliche.
Stelle durante la discussione di ieri in commis- Tradotto: niente spa, né ingresso dei privati
sione Ambiente alla Camera.
nei gestori. Al momento della
Proteste anche fuori da Monvotazione sull’emendamentecitorio. A scaldare gli animi, Vale la norma Ue
to, i deputati Sel hanno andel M5s e di Sel, è stato il voto L’affidamento
nunciato il ritiro delle loro firad alcuni emendamenti del Pd
me, seguiti da Federica Daga,
alla proposta di legge sull’ac- ai privati resta
deputata M5s e prima firmaqua pubblica, quella che dotaria della proposta di legge.
una delle possibilità:
vrebbe finalmente allineare la
“Oggi è il giorno in cui con un
normativa italiana a quanto anzi è quella premiata
emendamento di poche righe
deciso dagli italiani con il reil Pd affossa la volontà di 26
ferendum del 2011 e che invemilioni di italiani. Cancellance ieri è stata completamente stravolta. Una se- do l’articolo sei della legge di iniziativa popoduta movimentata che è arrivata all’approva- lare si elimina l’obbligo che l’acqua, la sua gezione con il voto contrario di 5Stelle e Sel-Si- stione e le infrastrutture idriche siano pubblinistra italiana.
che”, ha commentato la deputata del M5s. L’eCosa è successo? Viene completamente mendamento Pd stabilisce infatti che la gestiostralciato l’articolo 6 della legge - frutto del- ne del servizio idrico non dovrà più essere ob» GIOVANNA BORRELLI
L’
IL CASO
» MARCO PALOMBI
i sono nomine che vogliono dire più di mille parole e raccontano
ancor meglio cosa c’è
dietro il voltafaccia di Pd e governo sull’acqua pubblica. Il
10 novembre, infatti, alla Direzione acqua (rete idrica, depuratori, tariffe) e salvaguardia del territorio (bonifiche) è
arrivata Gaia Checcucci, ovviamente fiorentina, meno
ovviamente membro del Comitato per il No ai referendum
del 2011, già consigliere comunale di Alleanza nazionale,
per anni segretario generale
dell’Autorità di bacino del fiume Arno (nominata dall’ex
ministro Prestigiacomo) e vicepresidente di Federutility,
l’associazione delle imprese
del settore. Non solo, Checcucci è stata anche fino a ottobre nel cda di Nuove Acque
Spa, società pubblico-privata
che gestisce il servizio idrico
nella zona dell’Alto Valdarno,
cara al ministro Boschi.
C
LA VERA SORPRESA, però, la
riservano gli incarichi che ricopre attualmente. Ancora ieri, da una visura camerale, la
dottoressa Checcucci - che dirige tutta la partita idrica per il
governo - risultava consigliere d’amministrazione della
società Intesa Aretina Scarl,
la società privata formata da
Ondeo Italia spa (che poi sarebbero i francesi di Suez) al
51%, Acea al 35% (dentro cui
ha una quota Suez), le imman-
bligatoriamente pubblica, ma
solo affidata in “via prioritaria ” a società interamente
pubbliche, “in possesso dei requisiti prescritti dall’ordinamento europeo per le gestioni
in house”, ma comunque partecipate da enti locali che fanno parte dell’ambito territo- Era il 2010 La consegna delle firme per il referendum LaPresse
riale. L’emendamento infatti
si rifà alla direttiva Ue 2014/23 sull’aggiudi- quali scegliere l’opzione di affidamento in houcazione dei contratti di concessione (e anche se o di altra tipologia”. Il capogruppo Pd, Enrico
alla riforma del codice degli appalti varata dal Borghi si è giustificato appellandosi alla forma:
governo): l’affidamento ai privati resta un’op- “I nostri emendamenti sanciscono la natura
dell’acqua come bene naturale e diritto umano
zione valida. E di norma è quella premiata.
universale, chiariscono che tutte le acque sono
CURIOSAMENTE l’approvazione dell’emenda- pubbliche e che sono risorse scarse da utilizzare
mento Pd è avvenuta nonostante il parere ne- il modo efficiente”. Il che vuol dire che la progativo del Mise che avrebbe voluto cancellare prietà dell’acqua rimane pubblica, ma la gestioanche l’espressione “in via prioritaria”, perché ne e le infrastrutture no. Una bella differenza
“non conciliabile con i principi di concorrenza, che contrasta col voto popolare e modifica comin quanto non vengono esplicitati i criteri con i pletamente la vocazione originaria del testo.
Direttore Al ministero dell’Ambiente da novembre, risulta nel cda di una società di Suez e Acea
Il caso Gaia Checcucci:
la Lady Acqua di Renzi
in conflitto di interessi
Un ente
pubblico
non può
assumere
un dirigente
che abbia
avuto
incarichi
in società
regolate e/o
comunque
finanziate
da lui nei
due anni
precedenti
DLGS 9/2013
cabili Banca Etruria e Monte
dei Paschi col 2% e i soci italiani di Iride srl col 10%. Società che, sia detto per inciso,
nel 2014 compare nella lista
dei finanziatori (15mila euro)
della Fondazione Open di
Renzi, ai cui vertici sedevano
Maria Elena Boschi, Marco
Carrai e l’avvocato Alberto
Bianchi.
Acea e Suez, come tutti sanno, sono due big player della
gestione dei servizi pubblici
locali, tra cui quello idrico e pour cause - anche nell’Alto
Valdarno: Intesa Aretina
Scarl è infatti il partner privato degli enti locali in Nuove
Acque Spa. Un conflitto di interessi non da poco - peraltro
l’incarico in Intesa Aretina
non viene citato nel curriculum in rete di Checcucci - che
viene denunciato anche da una interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle a
prima firma Federica Daga:
“Le società Ondeo (Suez) e Acea gestiscono direttamente o
hanno partecipazioni in numerose società di gestione del
Servizio Idrico Integrato in
varie regioni italiane che direttamente o indirettamente
sono oggetto dell’influenza
delle decisioni del ministero
dell’Ambiente e che usufruiscono di finanziamenti del
ministero dell’Ambiente”.
per questa innovativa concezione del voto popolare, è stata
fortemente voluta dal governo. Alle perplessità espresse in
NON SOLO. Prosegue l’inter- una lettera del 2 dicembre dalrogazione M5S:
la Corte dei Conti
“Una società
(è l’ennesima ascontrollata da
sunzione esterna
Suez, la Degrealla Pubblica ammont, ha operato Intesa Aretina
ministrazione), il
r e c e n te m e n t e Lavora nel settore m i n i s t e r o r iinterventi collesponde che la
gati al trattamen- nell’Alto Valdarno nuova direttrice è
to delle acque in e ha finanziato
stata scelta perSiti nazionali per
sonalmente dal
le Bonifiche quali la Fondazione
m in i st r o G i an
P r i o l o , G e l a e del premier
Luca Galletti
Marghera; è al(Udc) al termine
tresì attiva nella con 15 mila euro
di colloqui che gli
progettazione di
hanno dimostraimpianti di deputo che non si porazione in varie parti del pae- teva proprio fare a meno della
se, assieme ad altre società del sua professionalità (gli altri
gruppo come Ondeo Indu- due candidati che avevano un
strial Solutions”. Insomma, la- punteggio sufficiente, uno dei
vorare per Suez e dirigere quali interno al ministero, non
qualcosa al ministero non è hanno fatto al nostro la stessa
possibile senza conflitti di in- impressione).
teresse. Prendiamo il caso del
E dire che all’Ambiente doreferendum sull’acqua: in una vrebbero conoscere il decreto
puntata di Presadiretta di gen- legislativo 8 aprile 2013 n.39
naio, Checcucci spiegava che i sulla “inconferibilità di incari26 milioni di sì volevano non chi”nella P.A. Ecco, quel testo,
un gestore pubblico, ma la nor- all’articolo 4, spiega che non si
mativa europea, cioè la scelta può nominare a una poltrona
tra privato, misto e pubblico.
dirigenziale persone che “nei
La nomina, forse proprio due anni precedenti abbiano
La fiorentina
La dirigente
Gaia
Checcucci
Biografia
svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o
finanziati dall’a mm ini st razione o dall’ente pubblico che
conferisce l’incarico”. È un
modo per tenere fuori dalla
porta possibili conflitti di interesse, in via generale vietati dal
Codice di comportamento dei
dipendenti pubblici e persino
dal Piano Anti-corruzione del
ministero dell’Ambiente.
AL DI LÀ DI POSSIBILI illegitti-
mità della nomina, la pratica di
chiamare al ruolo di regolatori
pubblici del servizio persone
provenienti dal privato (o da
Federutility) è fatto diffuso,
specialmente per il settore idrico. Anche il settore dell’Autorità per l’energia che si occupa di acqua - e non in modo
felice secondo i comitati per
l’acqua pubblica - è dominato
da dirigenti presi dal privato.
“Dove ci sono le competenze”,
rispose l’Authority al Fatto
qualche mese fa. Strano allora
aver chiuso il Coviri, che faceva lo stesso lavoro a Palazzo
Chigi ed è stato sciolto e scippato delle competenze per decreto da Mario Monti. Magari
qualcuno la chiama spending
review.
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GAIA
CHECCUCCI
Fiorentina, 45
anni, è a capo
della
Direzione
acque e
salvaguardia
del territorio
del ministero
dell’Ambiente.
Ex consigliere
comunale di
An, membro
del Comitato
per il No ai
referendum
del 2011,
già segretario
generale
dell’Autorità
di bacino del
fiume Arno e
vicepresidente
di Federutility.
Fino a ottobre
nel cda di
Nuove Acque
Spa, gestore
del servizio
nell’alto
Valdarno, e
ancora nel
cda del socio
privato di
minoranza
Intesa Aretina
(Suez+Acea).