la regione tenta di “strozzare” aprilia. i due enti

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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXII N.5
LA REGIONE TENTA DI
“STROZZARE” APRILIA.
I DUE ENTI AI FERRI CORTI
10 - 24 MARZO 2016
DALLA REGIONE
di BRUNO JORILLO a pag.42
ANZIO-NETTUNO
Una pagina di storia
moderna con le
Borse di Studio
ERASMUS
a pag.47
POMEZIA
Borgo Santa Rita,
ecco il destino degli
immobili confiscati
di FOSCA COLLI a pag.46
CISTERNA
Foto G. Compagno
TAGLI DEL 60% ALLE
RSA: LA REGIONE
SCARICA AI COMUNI
servizio a pag. 3
Sanità, Della Penna:
“Cisterna penalizzata,
situazione insostenibile”
a pag.43
ARDEA
Consiglio comunale:
tutti d’accordo
in opposizione e
maggioranza
di LUIGI CENTORE a pag. 44-45
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
10 - 24 MARZO 2016
Più che soddisfatto per i risultati ottenuti ad un anno dal suo insediamento. La conferenza stampa giovedì 25 febbraio
IL PREFETTO FALONI ILLUSTRA I RISULTATI 2015
PROVINCIA PIÙ SICURA, REATI IN CALO, PERCEZIONE DELLA SICUREZZA IN AUMENTO
Più controllo del territorio: identificate 286.476 persone, 61.395 i posti di controllo
di Gianfranco Compagno
Più che soddisfatto il prefetto di
Latina Pierluigi Faloni per risultati ottenuti nel 2015 su tutta la
provincia di Latina. La percezione della sicurezza è in aumento,
i reati in calo del 9.7% rispetto al
2014 (23.872 contro 21.539),
crescono le imprese (+96 unità).
Altri temi trattati: l’immigrazione, la protezione civile, la sicurezza stradale e la criminalità
organizzata. Il tutto illustrato in
un centinaio di slide. Quello del
2015 è il primo bilancio da
quando il prefetto Faloni, il 5
gennaio 2015, si è insediato nel
Palazzo del Governo di Latina,
dopo quattro anni al vertice della
Prefettura di Asti.
Giovedì 25 febbraio il Prefetto
ha convocato la stampa locale
per quello che sarà un appuntamento annuale, presso la sala
della “Protezione Civile” della
Prefettura. Al suo fianco c’erano
la dottoressa Monica Perna,
capo di gabinetto e la dottoressa
Nedda Piccaro dell’ufficio di
gabinetto. Il prefetto Faloni al
solito elegantissimo in un completo scuro, cravatta scura ,
camicia bianca con gemelli e
fazzoletto da taschino bianco a
filo. Prima di iniziare il suo
intervento ha salutato personal-
mente tutti i convenuti, come
sua abitudine. L’esposizione dei
dati è durata 48 minuti, senza
mai far calare l’attenzione degli
interlocutori. Esposti dati interessantissimi per gli operatori
dell’informazione. “Possiamo
definirlo l’appuntamento annuale. Voglio sottolineare subito, ma
quante cose abbiamo fatto?
Voglio ringraziare veramente di
cuore tutti coloro che hanno
contribuito al lavoro che abbiamo fatto quest’anno . Per quanto
riguarda i risultati saranno giudicati dalla collettività e da voi.
Aldilà del giudizio, la collaborazione è stata di altissimo livello
va merito a tutti i collaboratori
della prefettura, alle forze di
polizia, ai sindaci e a tutta la
pubblica amministrazione che
ha collaborato con noi. Il metodo seguito è stato massima collaborazione, schiettezza, lealtà,
ma soprattutto condivisione
degli obiettivi”. Queste sono
state le parole di apertura del
professionali e di aggiornamento
inerenti a: “Giornalismo, Istituzioni e Politica” e “La comunicazione in situazioni di crisi”. Il
Prefetto è il rappresentate del
Governo centrala a livello provinciale, dipende dal Ministero
dell’Interno è la massima autorità dell’ordine e della sicurezza
pubblica in provincia, presiede il
Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e
coordina le Forze di Polizia, previene e contrasta la criminalità,
vigila sulle grandi opere , contrasto al fenomeno mafioso,
sostiene le vittime dell’usura e
dell’estorsione, espelle gli stranieri irregolari, è competente in
materia di autorizzazioni e licenze di pubblica sicurezza.
LA PROVINCIA DI LATINA
IN NUMERI: 33 comuni,
569.850 residenti (31.12.2015) e
un’estensione di 2.250 Km2, nel
periodo che va da maggio ad
ottobre si registra un incremento
della popolazione che raggiun-
cittadini comunitari.
PROTEZIONE CIVILE: Il
Comitato operativo viabilità si è
riunito 5 volte, gestite 29 situazioni emergenziali, diramate 46
allerta meteo idrogeologiche,
109 le bonifiche di ordigni bellici, 6 trasporti sanitari urgenti
(tipo trapiantandi di organi).
Sono state prese iniziative di
miglioramento del sistema di
Protezione Civile. È stato costituito il nucleo di supporto, indicato un gruppo di dipendenti
della Prefettura da utilizzare in
supporto dell’ufficio di protezione civile, nominati i referenti
delle 14 funzioni di supporto
della sala operativa di protezione civile sulla base del metodo
Augustus (strumento di riferimento per la pianificazione nel
campo delle emergenze). Attivata la procedura nazionale di trasporto in alto biocontenimento
di un paziente per sospetto caso
di ebola (D.Int.23.11.2010). fortunatamente il soggetto è risulta-
to negativo al virus. Gli interventi dei vigili del fuoco sono
stati 10.730.
SICUREZZA STRADALE: le
vittime da incidenti stradali sono
stati 57 in aumento rispetto al
2014, anche il Numero degli
incidenti con lesioni a persone è
aumentato, sono stati 1.675
(fonte Polizia stradale 2015
prefetto Faloni. Il Prefetto è un
comunicatore, negli incontri non
ha mai nascosto questa sua aspirazione. Nel suo curriculum si
legge tra l’altro che è stato
Direttore dell’Ufficio Stampa
del Ministro dell’Interno (20002001) ed ha frequentato corsi
ge, nel periodo estivo, picchi di
circa 2.500.000 persone.
ECONOMIA ED OCCUPAZIONE: le imprese registrate
sono 57.659 (+ 96 rispetto al
2014). Mentre crescono le attività del turismo, decrescono le
attività del commercio, agricoltura, costruzione e manifatturiere. Aumentano le società di capitali. In particolare, nel 2015 il
settore farmaceutico ha raggiunto valori di assoluta eccellenza
con il primo posto in Italia per
fatturato (€.3.855.000.000), che
rappresenta l’81,6% dell’export
manifatturiero pontino. Gli
occupati sono 202 mila (52.2%)
i disoccupati 38mila (15,9%
sopra la media nazionale), con
un tasso di disoccupazione che
raggiunge il 48% per i giovani
da 15 a 24 anni. Calano gli sportelli bancari (184 meno 6),
aumentano i prestiti erogati
(8miliardi e 682 milioni di euro).
IMMIGRAZIONE: gli stranieri regolari presenti in provincia
sono 45.749 (8% della popolazione - Istat 2014). La comunità
straniera più numerosa è quella
romena 18.842 (41%). A seguire
quella indiana, della regione del
Pujab, di religione sikh (9.138 20%), grandi lavoratori impegnati in agricoltura e nell’allevamento. I cittadini stranieri
richiedenti la protezione internazionale (profughi), sono 449,
accolti in 38 strutture di accoglienza (di cui 7 ad Aprilia). 65 i
decreti di espulsione e 35 provvedimenti di allontanamento di
dato provvisorio). Le patenti
sospese o revocate sono state
1.413 (di cui 413 per Guida in
stato di ebbrezza o sotto l’effetto
di sostanze stupefacenti. 27.993
contravvenzioni elevate per un
totale di proventi riscossi di
2.053.826 euro. Intensificati i
servizi di vigilanza sulle strade
da parte delle Forze di Polizia e
delle Polizie Locali. Individuate
le criticità delle strade, in particolare la S.R.Pontina: guardrail
molto bassi o danneggiati in
adiacenza alla carreggiata e cattivo stato del manto stradale. Nel
2015 sono stati sequestrati 2.601
autoveicoli e confiscati 884. Le
somme introitate sono state
3.543.540,28 euro.
SEGUE A PAG 5
IL GIORNALE DEL
LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
10 - 24 MARZO 2016
pagina 3
Nota ufficiale del sindaco e incontro con l’assessore al bilancio Sartore e agli enti locali Refrigeri
LA REGIONE TENTA DI “STROZZARE”
APRILIA. I DUE ENTI AI FERRI CORTI
Niente finanziamenti per la legge 6 sul risanamento igienico-sanitario delle borgate, ma sul tavolo la possibilità di decurtare 10 milioni di euro
dai finanziamenti concessi per un debito sull’acqua risalente al 1983. Il sindaco Terra: “abbiamo detto che così possiamo anche chiudere il
Comune di Aprilia”. L’intervista in esclusiva. Le richieste e le possibili soluzioni
di Riccardo Toffoli
Non sono solo 5 milioni. Sono la
bellezza di 10 milioni di euro. Il
sindaco ha inoltrato alla Regione
una nota sulla richiesta della
Pisana di riavere i soldi della
fornitura idrica dal 1983 al 2004,
ossia fino a quando la gestione
passò ad Acqualatina. Giovedì 3
marzo si è tenuto un incontro tra
il sindaco, l’assessore al bilancio
della Regione Alessandra Sartore e l’assessore regionale delegato agli enti locali Fabio Refrigeri sulla pesante nota della Regione che comunicava al Comune
di Aprilia di riprendersi i soldi
dovuti alla fornitura dell’acqua
dai finanziamenti regionali concessi. Una soluzione che avrebbe creato un buco nel bilancio
del Comune di Aprilia di 10
milioni di euro. Perché solo di
sorte, ci spiegano gli uffici
comunali, il costo che avrebbe
dovuto il Comune è pari a 5
milioni di euro, ma con gli interessi e le more il debito si raddoppia. Abbiamo parlato con il
sindaco di questa nuova tegola
che è caduta sulle già precarie
casse comunali.
Ma è possibile richiedere i
soldi del 1983?
“Sì. In questo caso è possibile
perché la Regione ha messo in
piedi negli anni degli atti, dei
decreti ingiuntivi che non hanno
di fatto consentito la prescrizione. Inoltre il Comune di Aprilia
non ha mai impugnato gli atti,
nonostante noi riteniamo ci
potevano essere dei presupposti.
E così facendo il debito si è reso
esecutivo. La Regione, inoltre,
ha approvato una legge grazie
alla quale è possibile la compensazione. Nel senso che se noi
richiediamo un finanziamento o
vinciamo un bando e abbiamo
un debito con l’ente regionale, la
Regione può trattenersi il finan-
ziamento fino alla completa soddisfazione. Il problema che
abbiamo scritto nella nota e
soprattutto che ho detto davanti
agli assessori e al dirigente competente, è che in questo modo la
Regione ci costringeva a chiudere il Comune di Aprilia”.
E’ stato trovato un accordo?
“Stiamo lavorando. Innanzitutto
c’è la volontà da parte della
Regione di tagliare almeno gli
interessi e le more e mantenere
unicamente quello che effettivamente dovevamo. Cioè significa
dimezzare il debito, e ridurlo a 5
milioni di euro. Stiamo ragionando su come pagare. Tagliare i
finanziamenti costringerebbe il
Comune a chiudere. Ci esporrebbe ad una immane debolezza
economica sui progetti cantierizzati. Le ditte dobbiamo pagarle
insomma. E’ un’assurdità”.
Quale sarebbe la soluzione?
“Ci sono due possibilità al
momento che potrebbero essere
in piedi e che sono vaglio degli
uffici regionali e comunali. La
prima possibilità prevede un
accordo transattivo tra le parti
con un impegno a sanare la questione dilazionando il debito
negli anni. Non quindi nell’immediato ma in rate pluriennali.
Oppure l’altra soluzione è quella
del riconoscimento del debito
fuori bilancio con l’acquisizione
di un mutuo. Così come abbiamo fatto tempo fa, per sanare i
tanti debiti della pubblica amministrazione e che hanno ridato
nuova credibilità all’amministrazione comunale”.
In conclusione da una parte la
Regione approva una legge, la
legge 6, che permette ai Comuni (Aprilia in particolare) di
godere di finanziamenti diretti
per il risanamento igienicosanitario delle borgate e dall’altra richiede i soldi indietro
del 1983. Non crede che la
Regione con una mano dà e
con l’altra leva?
“Guardi qui la Regione non dà
proprio. Per quest’anno la
Regione Lazio ha in pratica definanziato la legge 6, mettendo in
bilancio appena un milione di
euro per tutto il territorio laziale.
Questo anche è stato un argomento che abbiamo affrontato
nell’incontro. Le dico solamente
che l’assessore Sartore non era a
conoscenza neppure della
legge”.
In merito ai finanziamenti
della legge 6 cosa avete chiesto?
“Innanzitutto un maggiore impegno della Regione. Ma le ribadisco l’assessore al bilancio non
sapeva neppure dell’esistenza
della legge. Spero che ora da
questa nuova conoscenza, possa
nascere qualcosa di positivo.
Inoltre abbiamo chiesto di poter
utilizzare i ribassi d’asta”.
Perché scusi, quando si finanzia un’opera poi il ribasso d’asta non viene utilizzato per
altre cose?
“Per quanto riguarda la legge 6
non funziona così. I ribassi d’asta ritornano alla Regione. E
stiamo parlando di cifre importanti. Spesso le ditte che vincono
gli appalti, garantiscono ribassi
d’asta fino al 40%. Su questo
40% la Regione decide di fare
economica e quindi si riprende i
soldi. Noi ad esempio quest’anno abbiamo ottenuto, con i ribassi d’asta, un risparmio di 800
mila euro. Soldi che potevano
essere utilizzati per fare altri due
km di fogne ad esempio. Ecco
già se possiamo utilizzare i
ribassi d’asta è qualcosa di guadagnato per il territorio”.
E altri tipi di finanziamenti ci
sono?
“Questo è un altro punto che
abbiamo richiesto nell’incontro.
Ora ci sono 3 miliardi di euro
della comunità europea”.
Una sorta di nuovi Plus?
“Sì diciamo così. Per concedere
questi finanziamenti la Regione
ha fissato 45 profili. Ecco in
questi 45 profili, non ce n’è nes-
suno per il risanamento igienicosanitario, per realizzare fogne e
acqua pubblica. Lei si rende
conto? Abbiamo chiesto che
inserissero un profilo di modo da
poter beneficiare di questo tipo
di finanziamento”.
“NIENTE AUMENTI DELLE
TASSE” – IL SINDACO
RASSICURA
L’ipotesi di aumentare le tasse
per ripianare il debito sull’acqua
sembra ormai un’ipotesi molto
remota. Le condizioni poste sul
tavolo alla Regione non fanno
affatto riferimento ad un possibile aumento della tassazione in
vista dell’approvazione del
nuovo bilancio. “Per questo
bilancio –tiene a precisare il sindaco- non ci saranno aumenti
delle tasse. Vorrei rassicurare
tutti in questo senso. Ci saranno
degli aggiustamenti insignificanti, dovuti all’applicazione
delle nuove normative”. Intanto
stanno uscendo le delibere di
giunta dove si vanno a confermare le vecchie tariffe.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Ospitati a Casal Damiano a Campoleone su progetto della Federazione delle Chiese Evangeliche e della Comunità Sant’Egidio
22 PROFUGHI DELLA SIRIA AD APRILIA
La loro storia e i loro sogni. Bambini da uno a 12 anni, alcuni senza gambe
di Riccardo Toffoli
Arrivano ad Aprilia 22 profughi
dalla guerra di Siria. Lunedì 29
febbraio tre gruppi familiari
sono stati ospitati nell’agriturismo Casal Damiano a Campoleone, una bella realtà subito
dopo la rotonda che conduce
alla stazione ferroviaria. E qui
rimarranno per sei o nove mesi.
L’amministrazione comunale
non ne era a conoscenza. L’assessore ai servizi sociali Eva
Torselli ci spiega che nel progetto di accoglienza si sarebbe
dovuta almeno coinvolgere
l’amministrazione per creare
una vera integrazione sul territorio. I 22 siriani arrivano ad Aprilia in condizioni difficili. Fuggiti dalla guerra in Siria, sono stati
ospitati nei campi profughi in
Libano. Chiamarli campi profughi è forse un eufemismo.
Siamo stati lì, a Casal Damiano,
per capire la situazione e abbiamo parlato con uno dei coordinatori Federica Brizi che ci ha
spiegato il progetto. “Corridoi
umanitari” è il progetto portato
avanti congiuntamente dalla
Federazione delle chiese evangeliche e la Comunità di Sant’Egidio. “Il progetto prevede –ci
spiega Brizi- l’appoggio del
Ministero dell’Interno e degli
Esteri, attraverso un protocollo,
per attivare dei corridoi umanitari che evitino i pericolosissimi
viaggi in mare. Noi sappiamo
benissimo a quali rischi vanno
incontro con i viaggi in mare.
Ne sentiamo parlare tutti i giorni”. Non c’è nessuna invasione,
non c’è alcun pericolo, ma semplicemente humus per l’acco-
glienza di persone che hanno
bisogno di pace e serenità. 22
sono i siriani ospitati a Casal
Damiano tutti ricadenti in 3
nuclei familiari che vanno dai
più piccoli ai “nonni”. Qual è il
criterio della scelta? “Le famiglie che sono state scelte per il
progetto –continua Brizi- sono
fortemente vulnerabili. Noi
individuiamo insomma quelle
persone o quelle famiglie che
hanno più bisogno e che lì davvero non possono rimanere.
Quindi il Ministero fornisce
loro dei visti per arrivare in Italia”. La vulnerabilità significa
patologia. Patologia significa
malattia. Intorno al casale già la
mattina i bambini giocano. Ti
accolgono con un sorriso
impresso in un viso scavato e
segnato dalla sofferenza. Eppure
lì una semplice pianola giocattolo fa ritrovare loro lo spirito di
essere ancora bambini. Non parlano italiano, ma si fanno capire
con i gesti. Un bambino guarda
l’operatrice, vuole chiedergli se
può giocare anche lui con la pianola. L’operatrice esce fuori e
gli parla: “insieme. Suonate
insieme”. Qualcuno, vicino a
quel giocattolo, dimentica persino di non aver una gamba. La
“vulnerabilità” tradotta in realtà
è questa. Delle 22 persone, otto
sono i bambini. Quelli più deboli, ma anche quelli a cui basta
poco per dimenticare e per tornare a vivere almeno sereni. La
loro età varia da un anno ai 12
anni. Certo l’agriturismo offre
loro tanti motivi di evasione, ma
anche spunti di conoscenza:
piante e animali. La natura,
quella benigna che ci dà per
vivere, non quella che ci toglie
la vita. Perché Aprilia? “E sì,
immagino che la domanda sia
stata posta da molti –ci continua
Brizi- Il proprietario di Casal
Damiano è un aderente alle
chiese evangeliche e ha messo a
disposizione questa struttura per
il progetto. Ovviamente sapete
che i finanziamenti sono quelli
che sono e la cosa ci ha agevolato tantissimo nella buona riuscita del progetto”. Insomma un
atto d’amore verso il prossimo.
Questa prima settimana è servita per ambientarsi nella nuova
“casa”. I bambini saranno presto
scolarizzati, ovviamente chi è
ASSESSORE TORSELLI: “QUANDO FINISCE IL PROGETTO SARÀ
TUTTO LASCIATO AI NOSTRI SERVIZI SOCIALI?”
L’assessore ai servizi sociali Eva Torselli della situazione non sapeva nulla. “Tre mesi fa venne in
assessorato una signora –ci racconta l’assessore- e mi ha parlato della possibilità di ospitare ad Aprilia alcune famiglie profughe della Siria. Mi ha chiesto in quell’occasione cosa ne pensasse l’amministrazione. Io ho detto che Aprilia ha aderito al progetto messo in piedi dalla Prefettura di Latina che
ha dato delega all’associazione Karibu per attivare percorsi di accoglienza e progetti di integrazione.
Da quel giorno non ho saputo più nulla. Ora lunedì ci siamo ritrovati questa situazione. Il mio dubbio
non riguarda la buona fede del progetto e il suo intento che sicuramente è lodevole, quanto invece l’indifferenza di coinvolgere l’amministrazione, quella maggiormente titolata, per veramente trovare dei
percorsi di integrazione sul nostro territorio. Ora so che l’assessore alla pubblica istruzione Francesca
Barbaliscia si sta interessando della scolarizzazione dei bambini. Questo avviene però, a cose già fatte
senza quindi una benché minima programmazione per individuare l’ambiente scolastico a loro più
proficuo. Io però, una domanda vorrei porla. Cosa succederà quando terminano i sei o nove mesi del
progetto? Questi siriani che fine faranno? Io credo che rimarranno a carico del servizio sociale del
Comune. Ecco proprio per questo forse sarebbe servito e mi auguro che lo si faccia quanto prima, un
confronto e una partecipazione dell’amministrazione perché tutto il lavoro fatto non venga poi perso”.
nell’età per andare a scuola.
Mentre per gli adulti partirà
prima un corso di formazione
per la lingua italiana e poi un
corso di formazione professionalizzante al termine del quale
sapranno svolgere un lavoro ed
essere, quindi, inseriti in società. “Vorrei precisare che tutti i
finanziamenti del progetto
–riprende Brizi- derivano dai
fondi delle chiese Evangeliche e
quindi dall’8 per mille donato
dagli aderenti. E’ una cosa a cui
ci teniamo particolarmente”. A
Casal Damiano i siriani non
sono mai lasciati soli. Ci sono
due persone fisse, di cui un operatore e un mediatore culturale,
due coordinatori che si alternano e una serie di volontari che
aiutano come possono. “Attualmente non ci servono vestiti o
roba da mangiare –dice Brizichi vuole aiutarli, può farlo con
l’accoglienza e l’integrazione.
Ci servono volontari che possano socializzare con loro e
insomma far conoscere il territorio, inserirli nella società”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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pagina 5
—————————————————————- SEGUE DA PAGINA 2———————————————In due anni (2013-2015) reati calati del 18%. Ad Aprilia non serve un commissariato, sufficiente rafforzare i presidi esistenti
IL SISTEMA SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI LATINA È GARANTITO DA 2.761 OPERATORI
Lotta alla criminalità organizzata. Nel 2015 sono stati sequestrati beni per 32 milioni di euro
SICUREZZA PUBBLICA. Il
sistema sicurezza della provincia
di Latina è garantito da 2.761 operatori. Un ruolo fondamentale lo
ricoprono i cittadini a supporto
delle forze dell’ordine. I presidi
sono:Polizia di Stato: 1 questura
(Latina), 5 commissariati di p.s.
(Cisterna Di Latina, Fondi, Formia, Gaeta e Terracina).Polizia
Stradale: la sezione di Latina e 3
distaccamenti (Aprilia, Terracina e
Stato: 9 stazioni (Latina, Cisterna
di Latina, Cori, Fondi, Itri, Priverno, Sezze, Spigno Saturnia e Terracina), 1 nucleo operativo speciale (Sabaudia), 1 coordinamento
territoriale per l’ambiente (Sabaudia), 1 ufficio territoriale per la
biodiversità. Polizia Penitenziaria:
Casa Circondariale di Latina, che
attualmente ospita 141 detenuti
(112 uomini e 29 donne). I servizi
espletati dalle forze dell’ordine
rispetto al 2013 la diminuzione è
addirittura del 17.90%. Un dato
che dovrebbe far riflettere i professionisti “dell’allarmismo criminalità” e quanti ancora invocano
l’istituzione del commissariato di
polizia per pura propaganda politica, pur sapendo che questo non
avverrà mai. Ricordo che il distaccamento di polizia stradale di
Aprilia è prima di tutto un presidio
della polizia si stato e fa anche
attività di polizia giudiziaria. Interessanti i dati che emergono dagli
istogrammi (slide 62) sfatano
alcuni luoghi comuni. Su 808 arrestati nel 2015 il 62% sono italiani,
il resto sono comunitari, extra
comunitari o apolidi. Percentuale
Prefetto Pierluigi Faloni
Formia).Comando Provinciale
Carabinieri: 3 compagnie (Latina,
Formia E Terracina), 2 tenenze
(Fondi e Gaeta), 32 stazioni, 1
reparto territoriale (Aprilia), 1
sezione di P.G. Comando Provinciale Guardia di Finanza 4 brigate
(Sabaudia, Cisterna Di Latina,
Ponza e Ventotene), 3 compagnie
(Latina, Fondi e Terracina), 1
tenenza (Aprilia- presto compagnia ndr), 1 gruppo (Formia), 1
nucleo P.T. (Latina). Comando
Provinciale Corpo Forestale dello
a contrasto della criminalità sono
stati 75.219, per un totale di
119.03 uomini impiegati. I mezzi
controllati sono stati 227.534,
mentre i conducenti controllati
con alcooltest sono stati 10.568.
Le Forze di Polizia hanno effettuato 61.395 i posti di controllo, ed
hanno
identificato/controllato
286.476 persone. I reati sono
diminuiti del 9,70% (21.539 2015) rispetto sia al 2014 (23.872
meno 8.20%), che al 2013
(26.006), se si paragona il dato
che aumenta per quanto riguarda i
denunciati, il 74% sono italiani.
Le chiamate ai numeri di emergenza (112-113-117-115) sono
state 439.714 (1.205 chiamate al
giorno). Presto anche per le province di Latina e Frosinone sarà
operativo il NUE 112 (numero
unico emergenza). Il prefetto Faloni non nasconde che in provincia
di Latina opera la criminalità organizzata. Sono state individuate
quattro aree di influenza: sud pontino, Fondi, Latina, Aprilia, i setto-
ri interessati sono: l’usura, le
estorsioni, lo spaccio di sostanze
stupefacenti, il riciclaggio dei
capitali, il settore immobiliare, il
commercio e il trasporto su
gomma. Per contrastare il fenomeno è stato creato un gruppo interforze, organismo istituito per
svolgere accertamenti sulle imprese aggiudicatarie appalti subappalti o affidatari di servizi , ordini e
forniture riguardanti le opere pubbliche, al fine di prevenire e reprimere i tentativi di infiltrazione
mafiosa. Ne 2015 sono stati sequestrati beni alla criminalità organizzata per 32 milioni di euro. I beni
confiscati e assegnati sono stati
45. Con l’esclamazione “Habemus
Papam” il prefetto Pierluigi Faloni, dopo 48 minuti ha terminato la
sua esposizione.
Servizio e foto di Gianfranco
Compagno. Slide by Prefettura
di Latina
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 6
10 - 24 MARZO 2016
L’assessore ai servizi sociali Eva Torselli: “il taglio rischia di portare i Comuni al collasso finanziario”
TAGLI DEL 60% ALLE RSA: LA REGIONE SCARICA AI COMUNI
APRILIA DOVRÀ TROVARE COPERTURA ECONOMICA PER OLTRE UN MILIONE DI EURO
Il sindaco Terra: “La Regione sul sociale ci ha lasciato soli”
di Riccardo Toffoli
Rsa, la Regione annuncia il
taglio dei fondi. Una mannaia si
abbatte sulle residenze sanitarie
assistenziali che già preoccupa
intere famiglie in difficoltà. La
notizia ufficiale è arrivata durante il vertice con i sindaci e l’assessore regionale alle politiche
sociali Rita Visini giovedì 25
febbraio. Un incontro che è servito per rendere partecipi i sindaci dell’intenzione della Regione di tagliare le spese di compartecipazione dall’80% al 16,89%.
Una notizia che non è affatto
piaciuta ai sindaci laziali, né
tanto meno al Comune di Aprilia
nel cui territorio ci sono tre Rsa:
Villa Silvana, Villa Carla e San
Michele Hospital. Rsa è la sigla
di residenza sanitaria assistenziale che è volta ad assistere tutti
quei pazienti che non hanno più
la possibilità di vivere da soli o
con i familiari perché hanno
delle patologie talmente particolari che a casa non possono
restare. Persone affette quindi,
da patologie delicate che hanno
bisogno di assistenza h24. Non
solo anziani. In alcune Rsa, vengono ospitate anche persone di
40 o 50 anni. Le patologie più
serie riguardano la demenza
senile, l’Alzheimer e quello che
in medicina si chiama “comorbilità” ossia un insieme di malattie
tipo il diabete molto forte con
annesse ulteriori patologie come
l’osteoporosi che rendono la
persona debole e bisognosa di
cure continue. Per essere ospitati in Rsa serve una certificazione
della Asl. In una recente intervista in esclusiva rilasciataci dal
direttore del San Michele Hospital Augusto Ricci, si era già
lamentato il “ritocco” dei parametri Isee che è stato allargato ai
redditi dei familiari oltre che a
quello del paziente. Questo ha
annuncio mette in crisi l’emergenza che, quest’estate, sembrava invece essere rientrata. Aprilia spende un milione e 100 mila
euro annuo per le spese delle
Rsa. La Regione tagliando la
quota di partecipazione, praticamente decide di accollare al
Comune quasi totalmente la
spesa. “E’ una situazione inso-
Assessore Eva Torselli
costretto molte famiglie a non
poter più pagare la retta (che è
abbastanza alta per una normale
pensione di vecchiaia) e a ritirare i propri familiari con evidente
peggioramento della vita sia del
paziente (che non può godere
più di cure continue e costanti)
sia della famiglia. Ora il nuovo
stenibile –ha sostenuto il sindaco di Aprilia Antonio Terra- Se
si aggiunge al milione e 100
mila euro per le Rsa, il mantenimento di 47 minori per un costo
annuo di 800 mila euro sul quale
la Regione veramente non aiuta
di un centesimo, il Sad l’assistenza domiciliare che ci costa
all’anno 500 mila euro, posso
dire che sul sociale siamo completamente da soli e questo non
è possibile”. Il taglio ha seriamente preoccupato gli enti locali per le gravi ripercussioni economiche in termini di debiti
fuori bilancio che la rimodulazione dei fondi comporterebbe.
“Dalla Regione – ha commentato l’Assessore ai servizi sociali
Eva Torselli – abbiamo solo
qualche dettaglio positivo; ad
esempio, i malati di Alzheimer
saranno completamente a carico
del sistema sanitario. Per il
resto, è evidente il rischio di
corto circuito tra Regione,
Comuni e strutture sanitarie per
anziani. Lo stesso Assessore
regionale ha detto ai rappresentanti dei Comuni che la Regione
non comparteciperà alle spese
per un percentuale superiore al
25-26%. Questo ennesimo
taglio, che scarica i maggiori
oneri sugli enti locali, rischia di
portare i Comuni al collasso
finanziario, anche perché la
Regione non coprirà più le spese
attuali e nemmeno le pregresse”.
La Regione dopo la protesta
generale dei sindaci, ha deciso di
fare qualche passo indietro e di
aumentare la quota di partecipazione dal circa 16% al circa
25%. Ma questo non basta.
“Non sappiamo quali saranno le
soluzioni –ci ha continuato l’assessore Torselli- posso dire solamente che entro giugno l’assessore Visini ha preso l’impegno
di trovare delle soluzioni per
scongiurare l’emergenza”.
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Un parco lasciato all’iniziativa dei privati. Baldo (FdI): “manca la mano pubblica. I volontari e il comitato lasciati da soli”
12 MILA EURO PER IL PARCO EUROPA. SARÀ UNA PISTA DA BALLO?
Servirebbe una programmazione del verde urbano per decidere quali alberi scegliere e come posizionarli. Il
parco Europa potrebbe essere il secondo polmone verde della città
di Riccardo Toffoli
12 mila euro per riqualificare il
parco Europa. Con determina
del 26 febbraio scorso, l’ing.
Corrado Costantino approva il
progetto esecutivo di riqualificazione dando il via all’affidamento dei lavori. Ma cosa ci si
farà con questi 12 mila euro?
L’assessore ai lavori pubblici
Mauro Fioratti Spallacci si limita a dire: “si faranno delle strutture in uso al comitato di quartiere che permetteranno di vivere maggiormente il parco”. La
storia di questi 12 mila euro
risale al 2013. Il 6 maggio di
quell’anno il presidente del
comitato di quartiere Marco
Beccari aveva scritto al Comune
chiedendo la realizzazione di
una pista da ballo e che il comitato si faceva carico delle spese.
Così la giunta ha deliberato il 14
maggio successivo: “di approvare la richiesta per la realizzazione della pista da ballo, alle
seguente condizioni: che i committenti dovranno dare tempestiva comunicazione di inizio
lavori con indicazione del direttore dei lavori, del responsabile
della sicurezza in fase di esecuzione controfirmata dal D.L. e
dalla impresa esecutrice dei
lavori in possesso dei requisiti
di legge per l’esecuzione dei
lavori stessi; a fine lavori dovrà
essere prodotto il certificato di
collaudo a firma di un tecnico
abilitato; i richiedenti si impegnato altresì, in caso di richiesta
da parte del Comune di Aprilia,
a restituire l’opera oggetto di
realizzazione, rinunciando sin
d’ora a qualsiasi pretesa risarcitoria o di altra natura….di dare
atto che le spese per la realizzazione delle opere sono a totale
carico del richiedente”. Ma questi lavori non sono avvenuti e
così, la giunta con delibera 223
dell’11 settembre 2015 (quindi
abbastanza recentemente) decide di revocare quella delibera
ma, in aggiunta, propone un
progetto di riqualificazione del
parco del valore di 12 mila euro,
a proprie spese. E cosa si dovrà
fare? Una sorta di pista da
ballo? Il testo lascia intendere
tutto e di più. “Il progetto rimesso dall’Ufficio tecnologico –si
legge nella delibera- prevede la
demolizione parziale dell’attuale recinzione dell’area giochi, la
riqualificazione della stessa
attraverso la realizzazione di un
piano pluriuso e la ricollocazione dei giochi in appositi spazi”.
La recinzione dell’area giochi
gridava già vendetta. “Il comitato di quartiere –ci spiega il coordinatore di Fratelli d’Italia
Edoardo Baldo- ha sempre chiesto al Comune l’eliminazione di
quella recinzione. Sembra una
gabbia, una prigione ed è assolutamente pericolosa. Quella
recinzione è stata realizzata dal
Comune”. Quindi in base alla
delibera con la scusa di eliminare quella recinzione, si spostano
i giochi in altra zona del parco, e
su quell’area viene realizzato un
“piano pluriuso”, una sorta di
tappeto di cemento quindi,
molto assimilabile ad una pista
da ballo. “In effetti –spiega
Baldo- il quartiere ha bisogno di
un luogo anche all’interno del
parco che possa essere momento aggregante del quartiere”.
Certo il parco Europa è lasciato
alla buona volontà dei volontari
e di chi ci abita. Una bellezza
unica, il parco Europa che non
ha alberature e che potrebbe
essere un secondo polmone
verde della città dopo il parco
dei Mille. I fuscelli attuali sono
stati piantati dai volontari che
fanno il possibile, alcune piante
si sono seccate. “Il comitato di
quartiere e i volontari operano
come possono e al meglio per
rendere il parco accessibile a
NUOVI NOMI PER PARCHI E STRADE
Il parco pubblico nei pressi della scuola primaria Grazia Deledda (compreso tra le Vie Deledda, Carducci, D’Annunzio e Pirandello) sarà intitolato alla memoria dei magistrati Giovanni Falcone e
Paolo Borsellino, vittime delle stragi di mafia del 1992. Il parco compreso tra via Foscolo e Via
Verga (nuova lottizzazione) sarà intitolato invece a Louis Braille, l’inventore del sistema alfabetico
Braille che permette la comunicazione ai non vedenti. Lo ha stabilito l’Amministrazione Comunale, con deliberazione di Giunta n. 64 anche in recepimento delle richieste di cittadini e associazioni
e sentito il parere della Commissione Toponomastica espressasi lo scorso 24 febbraio. Lo stesso atto
amministrativo ufficializza poi il cambiamento di denominazione del “Centro Sociale Anziani della
Saggezza” in “Centro Sociale Anziani Toscanini”, in accoglimento della stessa richiesta dei soci
della struttura per la terza età di Via Parigi. Altre aree di circolazione sono state denominate in zona
Valle Carniere (Via dei Codirosso), Colli di Mare (Via Isola di Santa Maria), Apriliana Nord (Via
Torano), Riserva Nuova (Via Cirene, Via Sirte, Via Cufra), Campo di Carne (Via Angelo Brunetti,
detto Ciceruacchio, che combatté al fianco di Giuseppe Garibaldi per la Seconda Repubblica Romana) Vallelata (Via Colle del Brennero), Campoleone Scalo (Largo Vito Saliola, medaglia d’oro
durante la Prima Guerra Mondiale).
tutti –continua Baldo- ma è
completamente assente la mano
pubblica. E’ stato dato un
tagliaerba che è talmente piccolo che non può essere di certo
utilizzato per un parco di simili
dimensioni, forse buono per un
orticello privato. E’ stato chiesto
un piccolo trattore per questo
tipo di attività, ma la richiesta è
caduta nel dimenticatoio. Ci si
deve rivolgere ai tempi della
Multiservizi e richiedere il suo
intervento, ma la situazione non
è sostenibile. Il parco avrebbe
bisogno di cura e manutenzione
pubblica”. Anche perché per
quanto i volontari facciano del
loro meglio, la scelta delle piante e degli alberi e la loro disposizione meriterebbe un progetto
serio di programmazione del
verde urbano soprattutto per
quel quartiere che ha pochi
spazi di aggregazione e che sta
crescendo per numero di abitanti.
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La nuova delibera della giunta. Ma i soldi sono disponibili solo nel 2017
APRILIA - 250 MILA EURO PER IL MUSEO DI CARANO
L’assessore Spallacci: “bisogna adeguare la struttura a livello sismico per la nuova destinazione d’uso.
Carano-Garibaldi diventerà un polo storico culturale importante”
di Riccardo Toffoli
250 mila euro per la ristrutturazione del museo di Carano-Garibaldi. L’Amministrazione Comunale ha approvato il 4 marzo il progetto preliminare dei lavori di ristrutturazione dell’edificio che ospiterà il Museo dei Carano,
per la cui realizzazione è stata stanziata la somma complessiva di 250 mila euro. La struttura museale, dedicata
alla civiltà contadina, è inserita nel contesto della borgata storica apriliana abitata già nei decenni antecedenti alla
bonifica e ancora oggi a vocazione prettamente agricola,
nonché sito di interesse storico-culturale data la presenza
del Mausoleo di Menotti Garibaldi. I soldi vanno, però, a
far data dal bilancio del 2017. A spiegarci meglio il progetto l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci. “E’ bene dirlo –ci spiega l’assessore- che siamo
all’inizio del percorso. I soldi sono in bilancio nel 2017,
il tempo necessario per preparare i progetti. Va prima di
tutto effettuato un progetto di adeguamento sismico della
struttura alla nuova destinazione d’uso che, ricordiamo,
era originariamente nata come scuola. Quindi verrà realizzato un progetto definitivo che andremo a finanziare
con fondi totalmente comunali nel 2017”. La struttura era
sorta come scuola elementare ed è immediatamente vicino al casale e al mausoleo di Menotti Garibaldi, il figlio
primogenito di Giuseppe eroe dei due Mondi. Successivamente nel 1993, divenne un museo della storia contadina. Attrezzature e materiale vario storico, ricordavano
l’originaria vocazione agricola del luogo e le fatiche dei
coloni. Il museo venne chiuso nei primi anni del 2000 per
motivi gestionali. Le attrezzature e i materiali presenti
non sono però andati perduti. Parte sono conservati da un
privato che in questi anni si è speso moltissimo per il
recupero della memoria della borgata e altra parte è conservata dal comitato di quartiere in attesa che possa tornare nel museo. La struttura è stata abbandonata. Un cartello sulla porta d’ingresso ricorda la data in cui fu aperto il museo, un cartello indica la posizione. C’è ancora la
Molto conosciuto in città e apprezzato per il suo altruismo
INCIDENTE STRADALE FATALE:
MUORE ROCCO D’ANTONA
Aprilia piange uno dei suoi esempi migliori
di Riccardo Toffoli
Un incidente stradale è stato fatale. Rocco D’Antona uomo conosciutissimo in città e apprezzato
per il suo altruismo e per il suo
impegno nel sociale, non ce l’ha
fatta. Ha perso la vita a Borgo
Piave, travolto da una vettura che
ha perso il controllo lunedì 22 febbraio. Giovedì 25 una folla di
amici ha voluto dargli l’ultimo
saluto nella chiesa di San Michele
Arcangelo di Aprilia. “Era una
persona piena di bontà e di positività. Dava un aiuto disinteressato a
tutti coloro che ne avevano bisogno” –sono le parole di uno dei
tanti amici. Rocco D’Antona
aveva tanti amici e aveva una sola
passione: l’altruismo. Aprilia
perde uno dei suoi cittadini
migliori. Nato il 30 luglio 1958,
quest’anno avrebbe compiuto 58
anni. Una vita spezzata. Figlio di
persone che sono giunte ad Aprilia
per motivi di lavoro, Rocco D’Antona ha sempre vissuto ad Aprilia
dalla nascita. Era un
apriliano doc. Sposato,
lascia due figlie. Conosciuto e apprezzato in
città, il suo impegno nel
sociale era soprattutto di
natura religiosa: aiutava
l’altro, chiunque lo
richiedeva. Faceva parte
di un gruppo non apriliano, ma dava una grande
mano alle suore del centro della città. Era un ex
funzionario di banca, è
stato direttore e funzionario della banca Popolare di Fondi per poi
mettersi in proprio e
diventare
promoter
finanziario a Latina. La
sedia esterna del custode. Due anni fa venne occupata
abusivamente ma l’amministrazione, in vista della progettualità, ha deciso di avviare le pratiche per lo sgombero della struttura che attualmente è disabitata. “La ristrutturazione del museo di Carano è un impegno che abbiamo assunto in campagna elettorale –continua Fioratti
Spallacci- e che porteremo a termine. Il luogo permetterà
di puntare sul turismo, pensiamo non solo al polo museale ma anche al casale e al mausoleo di Menotti Garibaldi
che rende questa borgata molto preziosa dal punto di
vista storico e culturale”.
figlia è titolare dell’agenzia immobiliare Essedi in via delle Margherite. Un lungo abbraccio da parte
della città, quella che ha voluto
bene e che gli ha voluto bene.
Aprilia piange uno dei suoi esempi migliori.
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Si è tenuto domenica 6 marzo dopo quattro anni dall’istituzione della sezione
PRIMO CONGRESSO ANPI APRILIA
Botta e risposta tra il presidente uscente Filippo Fasano e il delegato del comitato nazionale Ada Filosa sull’intitolazione della sede a Vittorio
Arrigoni. Filosa: “ci siamo sentiti tristi perché ad Aprilia in particolare, serve ricordare la Resistenza che è stata una sola”.
di Riccardo Toffoli
Primo congresso per la sezione Anpi di
Aprilia intitolata a Vittorio Arrigoni.
Domenica 6 marzo, presso i locali della
Pro Loco di Aprilia, si è tenuto il primo
congresso cittadino della locale sezione
dell’Associazione Nazionale Partigiani
uscente Filippo Fasano non ha risparmiato critiche al comitato nazionale per non
aver risposto alla lettera d’intitolazione
della sezione. L’Anpi Aprilia nasce il 9
luglio 2012, ma solo un anno dopo (esattamente l’8 giugno 2013) la sezione viene
intitolata a Vittorio Arrigoni. La lettera,
letta pubblicamente durante il congresso e
Filippo Fasano e Ada Filosa
d’Italia alla presenza di un nutrito gruppo
di iscritti, del comitato uscente presieduto
dal prof. Filippo Fasano, di Ada Filosa
presidente provinciale Anpi uscente e
membro del comitato nazionale e di
numerosi rappresentanti di partiti e movimenti civici. Un congresso che è servito
per fare il punto di quattro anni di vita
associativa ma anche per rispolverare
alcuni nodi irrisolti. Primo fra tutti l’intitolazione della sezione a Vittorio Arrigoni.
Nella relazione puntuale e molto passionale di fine mandato, il presidente locale
inviata al comitato nazionale, spiega i
motivi della scelta: l’omicidio di un uomo
pacifista, che si era trasferito nella Striscia
di Gaza per agire contro la pulizia etnica
nei confronti della popolazione palestinese rappresentava la nuova “resistenza”
contro gli attuali fascismi. Ada Filosa non
si è lasciata sfuggire l’occasione per
rispondere a tono. “Va precisato –ha detto
il presidente provinciale- che il comitato
nazionale è stato vicino alla sezione locale durante la cerimonia di intitolazione a
Vittorio Arrigoni. Io ero presente in quali-
tà di presidente provinciale e di membro
del comitato nazionale, insieme a me per
il comitato nazionale c’era Vincenzo Calò.
Vorrei riprendere le parole del consigliere
Michela Biolcati Rinaldi che ha parlato
dell’importanza di ricordare, ad Aprilia in
particolare città nata dal fascismo, la
memoria della Resistenza. Che vorrei sottolineare fu lotta armata e fu una sola. Per
questo ci siamo sentiti un po’ tristi quando
abbiamo saputo dell’intenzione di intitolare a Vittorio Arrigoni questa sezione ,
non per la figura di Arrigoni che è sicuramente eccellente e non voglio negare questo, ma perché ci avrebbe fatto piacere che
Aprilia ricordasse la Resistenza, e oggi
c’è bisogno di ricordare la Resistenza”.
Un altro motivo di chiarimento, ha riguardato le tessere del 2015 che sarebbero
state spedite in ritardo dal nazionale. Ma
parole abbastanza forti sono state rivolte
all’amministrazione comunale, colpevole,
secondo Filippo Fasano di stare a guardare (e qualche volta anche presenziare con
fascia tricolore) riti neofascisti il 25 aprile
al cippo di Campoverde in memoria dei
morti caduti per la Repubblica di Salò e di
non sostenere adeguatamente la battaglia
per la rimozione di quel cippo per la quale
la sezione si è rivolta anche al prefetto di
Latina. Altra accusa ha riguardato la proposta di dedicare il parco dei Mille, al
“ricordo”. “Proposta –ha detto Fasanoche non è stata presa in considerazione da
nessuno dell’amministrazione. Non ci
hanno neppure risposto. La cortesia
avrebbe voluto almeno una risposta per
dirci: abbiamo altri progetti”. Il consigliere Michela Biolcati Rinaldi che era presente in doppia veste, come delegata dell’amministrazione a porgere il saluto al
congresso e come militante antifascista,
ha replicato agli appunti mossi da Fasano.
“La celebrazione di un qualsiasi evento
–ha detto il consigliere del Terzo Polo
Aprilia Futura- serve per ricordare. I giovani, quando si ricordano eventi del genere, sono molto curiosi e domandano il
significato. Tutto il ricordo è positivo perché solo così possiamo tramandare la storia”. Biolcati ha chiuso il suo intervento,
dichiarando apertamente che canta “Bella
Ciao” alle sue due bimbe per farle addormentare. Sul progetto del parco dei Mille,
invece, non è stato detto nulla. Tutti hanno
concordato, comunque, sull’ottimo lavoro
svolto in questi anni dalla sezione che ha
dimostrato passione e impegno per eventi
e battaglie antifasciste. Hanno voluto
testimoniare la loro vicinanza Sinistra Italiana, Possibile, Rifondazione Comunista,
Comunisti Italiani di Campoleone, Sinistra Anticapitalista e appunto la lista Terzo
Polo Aprilia Futura che ha portato i saluti
di tutta l’amministrazione comunale.
Filippo Fasano ha anche parlato dei progetti futuri: dell’impegno contro il cippo
di Campoverde e dell’intento di donare ad
una scuola media apriliana un vagone
della memoria che può essere trasformato
in biblioteca e sala conferenze e proiezioni. Al termine della mattinata sono stati
eletti i nuovi membri del comitato che, al
proprio interno, eleggeranno il nuovo presidente: Davide Casari, Agnese Palma,
Fabrizio Maramieri, Matteo Allegrezza,
Martina Bortolameotti, Anna Pepe, Filippo Fasano, Filippo Treiani e Ilaria Iacoangeli.
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AL TEATRO EUROPA DI APRILIA
la divertente commedia “3 donne in cerca di guai”
3 DONNE IN CERCA
DI GUAI
CORINNE CLERY BARBARA BOUCHET con la
partecipazione straordinaria di IVA ZANICCHI
Una commedia molto divertente dove sono vincitrici le
donne con la loro forza e la
loro determinazione. Donne
che riescono a risorgere
come Araba Fenice prendendo dal loro passato,
fatto di delusioni e sconfitte,
il vigore per costruire un
delicati comici equilibri
dove i 5 protagonisti sono
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Si riunisce il Consiglio dei giovani con importanti proposte
APRILIA CAPITALE ITALIANA DEI GIOVANI: CREDIAMOCI
Annunciati i punti fondamentali del progetto assieme all’apertura della sala ragazzi
di Antonello D’Alessandro
Si riunisce il Consiglio comunale dei Giovani di Aprilia. Punto
fondamentale della seduta: la
valorizzazione di Aprilia come
capitale italiana dei giovani anno
2017. “È una prestigiosa possibilità – ha ricordato nella sua relazione il presidente Stefano Ruggiero – mi sento orgoglioso di
dire che un piccolo ma per noi
grandissimo traguardo è stato
raggiunto. Ciò che viene posto in
discussione rappresenta un grande sforzo progettuale di questo
consiglio dal momento del suo
insediamento. Aprilia rappresenta, nel suo microcosmo, un valido esempio di gioventù e di
comunità multietnica. Queste
caratteristiche hanno portato le
amministrazioni che si sono susseguite a credere sempre più
nelle nuove generazioni. L’idea
di candidare Aprilia a capitale
italiana dei giovani 2017 nasce
dalla volontà di promuovere
quanto questa realtà esprime in
termini di eccellenze nel terzo
settore e nel mondo dell’imprenditorialità giovanile oltre a valorizzare gli aspetti multietnici di
una città integrata e giovane
nella sua costituzione. Attraverso
la realizzazione di eventi a sé
connessi si deve focalizzare l’attenzione dei giovani sulla ricchezza valoriale e il patrimonio
culturale che l’Italia possiede e
che Aprilia rappresenta”.La relazione ha spiegato l’importanza
della riscoperta dei valori, che
sarà facilitata da un simile progetto e aggiunge che l’esperienza
del Consiglio Comunale dei gio-
vani è un grande esempio per ciò
che
riguarda
il
dialogo
giovani/enti. Una piattaforma
che permette di dare voce ai giovani del territorio, oltre che a
condividere l’organizzazione di
iniziative rivolte alla propria
poliedricità di queste associazioni permette un’azione ad ampio
raggio su tutto il territorio. Il progetto (che, a prescindere dall’esito concorsuale, darà lustro alla
città) è approvato con il sostegno
di tutti i membri del consiglio.
realtà. Aprilia Capitale Italiana
dei Giovani sarà tesa a promuovere la conoscenza dei valori
della cultura, dello sport, del
volontariato,
incentivando
opportunità di impegno e volontariato, anche interculturale,
all’interno delle diverse realtà
cittadine e nazionali attraverso
una serie di attività volte a
costruire un senso di identità giovanile comune. Il lavoro da compiere è arduo. L’appello a rimboccarsi le mani per raggiungere
l’obiettivo è rivolto prevalentemente alle associazioni del
mondo giovanile di cui Aprilia è
espressione con centinaia di realtà sul territorio, dalle sportive a
quelle di volontariato, oltre ai
protagonisti dell’imprenditorialità giovanile i quali sono un vanto
per i riconoscimenti mondiali
riscontrati nel campo della culinaria e della tecnologia. La
Dopo la discussione riguardo le
modifiche del regolamento delle
commissioni e la rettifica di un
dato della relazione annuale
della condizione giovanile
annualità hanno relazionato i
consiglieri Fava e Fantauzzi proponendo delle agevolazioni economiche della sala ragazzi in
biblioteca, utilizzata (proprio
come biblioteca) il sabato mattina: “Questo luogo, nato appunto
come spazio per poter svolgere
degli eventi culturali e come
luogo di aggregazione, –ha spiegato Fantauzzi-per essere prenotata richiede 20 euro. Non è un
costo eccessivo ma può essere
limitativo per le associazioni che
non dispongono di capitale. Si
può chiedere all’amministrazione di eliminare questo contributo. Ciò per favorire le associazioni, uno dei compiti principali che
il consiglio dei giovani si figu-
ra”. Nelle varie ed eventuali i
rappresentanti di Giovanidee
hanno messo al corrente dell’iniziativa del PD di promuovere un
festival per l’ottantesimo anniversario della fondazione di
Aprilia ed il consiglier Fava ha
letto una relazione sulla tutela ed
il benessere degli animali con
riferimento all’art.25 comma 1
ed art.27 comma 4 del regolamento comunale: “Nell’attività
di mercato annuale e settimanale
viene effettuata la vendita di animali, già vietata dal regolamento
comunale – ha spiegato – nella
più completa mancanza di cautele igienico sanitarie e per l’ac-
quirente e per gli animali. Gli
animali sono in gabbie e scatole
per tutta la durata del mercato. È
impensabile che degli esseri
viventi vengano trattati senza
riguardo, come merce qualsiasi.
Nostro compito è impedire che
questo messaggio venga perpetuato”. Dopo un ulteriore intervento di Irene Locatelli la seduta
viene sciolta. Grande entusiasmo
e determinazione: Aprilia può
veramente contare sul panorama
culturale internazionale ed il
consiglio si fa carico di quest’arduo compito con la volontà di
coinvolgere tutti.
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Tutti rivendicano il merito della realizzazione di una struttura sanitaria che al momento non esiste
QUANDO APRIRÀ LA CASA DELLA SALUTE DI APRILIA?
Impegnati 600mila euro da parte della Regione Lazio per “avviare il percorso di attivazione”
Il PD apriliano rivendica merito del primo stanziamento di fondi sul bilancio regionale
di Nicola Gilardi
e Gianfranco Compagno
Assunto l’impegno di spesa da
parte della Regione Lazio di
600mila euro per “avviare il percorso di attivazione di una casa
della salute” ad Aprilia. Il finanziamento rientra in un ambito
più ampio, nella stessa delibera
sono stati stanziati 5,5 milioni di
euro per l’attivazione di 10 case
della salute da realizzarsi nel
Lazio. Per Aprilia, si legge nella
delibera: “ Si tratta di un importo minimo per dare avvio alle
funzione di base, intese quali
attività indispensabili che connotano la struttura, l’importo di
320 mila euro per i lavori e di
280mila per le attrezzature e gli
arredi, per un totale di 600mila
euro”. Per Anzio ne sono stati
stanziati 800mila euro, 850mila
per Rignano Flaminio, 950mila
per Ceccano - Ceprano. L’impegno è stato preso a seguito della
deliberazione del direttore
Generale Michele Caporossi
numero 351 de 4 agosto 2015
dell’AUSL di Latina che stabiliva l’istituzione di una casa della
salute presso la sede del distretto
(poliambulatorio di Aprilia).
In un convegno del novembre
scorso organizzato dallo SPI
CGIL (sindacato pensionati) a
Latina Il dottor Belardino
Rossi, direttore Distretto 1 ASL
Aprilia Cisterna, disse tra l’altro:
“È inutile girarci intorno. Il
lavoro di preparazione è stato
fatto, ma c’è un problema di
finanziamento”. Un primo finanziamento è stato impegnato. in
quel convegno si parlò che erano
necessari almeno 2milioni di
euro per la realizzazione di una
casa della salute degna di questo
nome. Il casa PD si respira aria
di soddisfazione per la delibera
Regionale che assegna alla città
di Aprilia una somma importante per la realizzazione della Casa
della Salute, che dovrebbe,
almeno sulla carta, sopperire in
parte alla carenza di strutture
sanitarie pubbliche sul territorio.
mo ha espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato: «La
realizzazione della Casa della
Salute è un successo arrivato
grazie al Partito Democratico e
all’impegno di Enrico Forte già
in campagna elettorale. Ad Aprilia c’è una carenza di servizi
sanitari e la Casa della Salute è
una risposta». Il consigliere non
ha nascosto una polemica con il
A. Mammucari, V. Giovannini, E. Forte, M. Tomassetti.
Enrico Forte - Consigliere regionale
Sebbene non sia al governo della sindaco Antonio Terra, che
città, il Partito Democratico si è secondo lui avrebbe omesso di
adoperato attraverso il consiglie- ribadire l’impegno del PD aprire regionale Enrico Forte,vice liano nella gestione della vicenpresidente della VI commissio- da. Soddisfatto anche il comne, all’inserimento della città mento del consigliere regionale
nella lista di quelle interessate. Enrico Forte: «In questi anni ci
In una conferenza stampa che si siamo soffermati sul tema fondaè tenuta a Latina giovedì 3 mentale della Provincia di Latimarzo presso la sede della segre- na, che è quello della carenza di
teria del consigliere regionale, offerta pubblica sanitaria. Non
per esigenze logistiche, presenti era previsto che ad Aprilia soril segretario cittadino del Pd di gesse una casa della salute.
Aprilia Alessandro Mammuca- Siamo riusciti ad inserirla.
ri, la consigliera comunale Saranno destinate 600mila euro.
Monica Tomassetti e il consi- Non vogliamo metterci una
gliere comunale di Aprilia Vin- medaglietta, ma la politica signicenzo Giovannini, nonché con- fica dare risposte ai cittadini».
sigliere provinciale. Quest’ulti- La struttura si integrerà con il
sistema sanitario già presente e
il consigliere regionale ha spiegato come: «La casa della salute
non è un ospedale. Si farà carico
dei malati cronici, farà prevenzione e fornirà alcuni servizi
radiologici». Positivo il commento anche del segretario del
partito cittadino, Alessandro
Mammucari: «Non possiamo
che ringraziare Enrico per l’attenzione che da al territorio di
Aprilia. Fa piacere che gli impegni siano stati rispostati. Una
città come la nostra, con 80mila
abitanti, non può essere gestita
come un paesino di provincia.
C’è la necessità di avere interlocutori forti. Quando si fa buona
politica i risultati arrivano». Sull’operato del partito si è espressa
la consigliera comunale di Aprilia, Monica Tomassetti: «Continueremo a lavorare in silenzio,
ma il partito è vivo ed attivo.
Questo è un servizio che trova
pronti i medici di base, che
hanno spinto insieme ai cittadini
per avere questa struttura». Sulla
pratica della struttura abbiamo
chiesto chiarimenti. Quando
entreranno i cittadini dentro alla
casa della salute? Come saranno
destinati i fondi? A rispondere a
queste domande è stato Enrico
Forte: «Sarà il dottor Belardino
Rossi che destinerà i fondi laddove sono necessari. Al momento non è possibile dire quando
sarà operativa. Già in parte è
attiva presso il Poliambulatorio.
Non è detto che ci debbano essere posti letto o mensa. Speriamo
che il prossimo anno ci siano
nuove risorse». Un altro tema è
quello della nascita dell’Ospedale dei Castelli che sorgerà sul
territorio di Ariccia, ma che è
distante soltanto 9 chilometri dal
centro di Aprilia: «C’è l’impegno di portarlo avanti e renderlo
operativo entro la fine del 2016.
Anche se non è nello stesso
distretto di Aprilia, quella struttura amplia finalmente l’offerta
di sanità pubblica in questo territorio, sia del nord della provincia di Latina che della parte sud
di Roma».
Foto di Gianfranco Compagno
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Le missive inviate dalla Corte d’Appello di Roma, collegio di garanzia elettorale. Chi non ottempera entro 15 giorni rischia una sanzione fino ad oltre 100 mila euro
CIRCA 650 “CANDIDATI” CHIAMATI A RENDICONTARE
LE PROPRIE SPESE ELETTORALI
A settembre 2014 la Corte dei Conti si era già espressa criticamente sui rendiconti elettorali delle liste per le elezioni del 2013
di Riccardo Toffoli
Circa 650 candidati dovranno presentare entro 15 giorni, una rendicontazione delle spese
sostenute per la campagna elettorale del 2013. Stanno arrivando le lettere della Corte
d’Appello di Roma - Collegio di garanzia elettorale-, a tutti i candidati delle elezioni del
2013, che sono state vinte dalla coalizione dell’attuale sindaco Antonio Terra. Il tribunale
ha inviato una lettera contente una dichiarazione per ogni candidato, sia esso eletto o non
eletto alla carica di consigliere che non ha presentato ovviamente, nei tempi previsti la
relativa documentazione. Saremo felici di pubblicare invece, i nomi di chi ha presentato
per tempo questa dichiarazione. Al momento non siamo riusciti a trovarne, ma se ci dovessero essere l’opinione pubblica ha il diritto di saperlo. Le leggi di riferimento sono la 515
del 10 dicembre 1993 che disciplina le campagne elettorali per la Camera e il Senato, le
successive modificazione e la legge 96 del 6 luglio 2012. Quest’ultima applica dei limiti
rigidi di spesa per la campagna elettorale, sia per i candidati alla carica di consigliere sia
per i candidati alla carica di sindaco. Inoltre applica alcune norme della precedente legge
del 1993 ai Comuni superiori ai 15 mila abitanti, compreso appunto l’obbligo per i candidati eletti e non eletti di inviare al collegio di garanzia i rendiconti delle spese sostenute in
campagna elettorale. Candidati che alle elezioni di maggio 2013 erano la bellezza di 654.
Nella missiva inviata dal collegio si impone ai candidati di “depositare nella segreteria di
questo Collegio la predetta dichiarazione che potrà eventualmente essere inviata per posta
tramite raccomandata con avviso di ricevimento oppure per posta elettronica certificata,
allegando fotocopia di un proprio documento di riconoscimento – entro quindici giorni
dalla notifica del presente atto e avverte che in caso di inottemperanza sarà inflitta una sanzione pecuniaria (da euro 25.822,84 a euro 103.291,38) a norma dell’articolo 15 comma
5 della legge 515/1993. L’obbligo della dichiarazione di cui all’art. 2 della legge 441/1982
sancito dall’art. 7 comma 6 della legge 515/1993 riguarda anche quei candidati –eletti e
non eletti- che per la propria campagna elettorale non hanno sostenuto spese e non hanno
ricevuto alcun contributo”. L’obbligo della legge (la 441/1982 è anche la legge della pubblicità della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e direttive sulla quale
questo giornale ha fatto una campagna di sensibilizzazione negli anni) consente non solo
di stabilire un limite massimo per le campagne elettorali (di modo da permettere a tutti di
poter accedere alle cariche amministrative) ma anche la trasparenza delle spese che possono essere consultate da chiunque negli uffici del collegio. La Corte dei Conti già il 25
settembre del 2014 si era pronunciata criticamente su come erano state rendicontate le
spese elettorali delle liste e aveva parlato di: “lacune e anomalie generalizzate”. L’anno
scorso, ne abbiamo fatto la prima pagina del numero. Le conclusioni che la Corte dei
Conti sezione di controllo per il Lazio, collegio di controllo sulle spese elettorali ha scritto nella relazione inviata in questi giorni al Comune di Aprilia sulla rendicontazione delle
spese sostenute dalle liste nella campagna elettorale 2013 per il rinnovo del sindaco e del
Consiglio comunale non erano proprio rosee. Un controllo che è dovuto da parte della
magistratura contabile per tutti gli enti che sono andati alle urne in base alla legge del 6
luglio 2012 n.96. Viene istituito un collegio “speciale” istituito presso la sezione regionale di controllo per il Lazio sulle spese sostenute per la campagna elettorale dalle formazioni politiche. La delibera con relativo referto di controllo che riguarda Aprilia è la n.159.
Il collegio il 19 febbraio scorso ha richiesto la documentazione integrata con mail successive e il Consiglio comunale di Aprilia ha fornito gli atti relativi ai rendiconti delle spese
della campagna elettorale 2013 il 4 marzo. Quindi l’11 settembre si è riunito il collegio in
camera di consiglio e la delibera è stata depositata il 25 settembre. Il collegio era composto dai magistrati Maria Luisa Romano (presidente), Carmela Mirabella e Maria Teresa
D’Urso. Le liste presentate per il rinnovo della carica di sindaco e del consiglio comunale sono state 23 per spese complessive documentate ammontanti a 67 mila 735 euro e 34
centesimi. Con le elezioni del 2013, si è insediato l’attuale Consiglio comunale ed è risultato eletto al primo turno Antonio Terra appoggiato da una coalizione di liste civiche. Il
giudizio della Corte è su tutte le liste partecipanti alle consultazioni elettorali. E in generale è critico. “La documentazione in atti –scrivono i magistrati- presenta lacune ed anomalie generalizzate,tali da non consentire di effettuare verifiche incrociate, né di affermare con ragionevole certezza che i dati prodotti siano completi ed esaustivi. Si osserva,
poi, che solo in tre casi specificatamente indicati è stata prodotta una rendicontazione di lista. Appare al contrario del tutto irrituale la diversa prassi seguita in concreto dalle altre
20 liste e consistente nella produzione di attestazioni cumulative per coalizione”. Nonostante questo però, spiegavano i magistrati, “il Collegio ritiene comunque che le irregolarità riscontrate, in quanto generalizzate o quantitativamente prive di gravità offensiva, non siano passibili di sanzioni”. Vedremo ora cosa porteranno questi nuovi atti.
Qui a lato una tabella con le coalizioni, gli importi di spesa e le valutazioni dei magistrati della Corte dei Conti che pubblicammo allora.
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In una conferenza stampa la consigliera Carmen Porcelli sferra un duro attacco all’assessore Vittorio Marchitti
“CONTRO L’OPACITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”
“CHI NEGA L’ACCESSO AGLI ATTI TI PRIVA DI UN DIRITTO”
Dopo cinque mesi non gli forniscono i documenti del comitato grandi eventi.
“…che la gestione dei soldi pubblici avvenga in maniera trasparente e corretta”
di Luigi Cirillo
Questa volta sono toni duri quelli del consigliere comunale di opposizione di centrosinistra Carmen Porcelli di “Primavera
Apriliana” che nella conferenza stampa di
venerdì 26 febbraio ha usato nei confronti dell’assessore allo sport, tempo libero e
Grandi Eventi, dei verbali delle riunioni e
dei registri risale al 2 ottobre” dice la
Porcelli, laddove la legge prevede 60
giorni di tempo per rispondere ma ad oggi
sembra non se ne sia avuta ancora evidenza. All’indomani di quella che fu la
conferenza del consigliere di “Primavera
Apriliana” dello scorso 26 febbraio, lo
Carmen Porcelli - Consigliere comunale
attività produttive Vittorio Marchitti. La
questione è la trasparenza del Comitato
Grandi Eventi di Aprilia vecchia gestione, nel momento in cui il consigliere Porcelli da 5 e più mesi chiede evidenze di
bilanci fiscali, i verbali delle riunioni e
registri, le fatture e i consuntivi di quelli
che sono stati gli eventi pubblici dal 2012
ad oggi. “La mia prima richiesta di
accesso agli atti per avere copia dei
bilanci e fatture, dell’estratto conto del
conto corrente intestato al Comitato
stesso assessore Marchitti ha dichiarato
che tutta la documentazione richiesta
sulle manifestazioni del Comitato Grandi
Eventi era stata consegnata. “E’ un
bugiardo, un grandissimo bugiardo” lo
appella la consigliere Porcelli che sottolinea come secondo l’art. 5 dello Statuto
del Comitato Grandi Eventi ai commi 2, 3
e 4 prevede che i verbali delle sedute
devono essere raccolti in apposito registro e firmati dal Presidente e dal Segretario. Inoltre, i registri dei verbali del
Consiglio Direttivo devono essere tenuti
e conservati dal Presidente e a conclusione del mandato i registri devono essere
depositati presso il Comune di Aprilia. I
registri dei verbali di assemblea devono,
altresì, essere messi a disposizione degli
amministratori e da chi ha interesse diretto e legittimo. A nulla sono dunque serviti i continui solleciti, come quelli tramite
PEC (email), dei quali dice la Porcelli ne
era a conoscenza anche il segretario
generale del comune dottoressa Elena
Palumbo, ricavandone alla fine risposte
sempre in maniera non corretta come
mail ordinaria, senza firma e soprattutto
senza gli allegati richiesti. “Di fronte ad
una bugia così palese, di cui era a conoscenza anche la segretaria generale, non
potevo tacere ed ho portato a conoscenza
della città intera non solo il modo di
amministrare di chi ci governa, ma anche
le falsità di chi vuol illudere i cittadini
che la gestione dei soldi pubblici avvenga
in maniera trasparente e corretta”. Non a
caso il manifesto esposto da “Primavera
Apriliana” ha voluto sottolineare la non
trasparenza nel non avere accesso agli
atti, privando di un diritto e mancando di
un interesse per tutta la cittadinanza ed
esercitando un reato. La stessa Carmen
Porcelli fa sapere di aver poi ricevuto
proprio durante la conferenza stampa del
26 febbraio gli estratti conto del Comitato Grandi Eventi di Aprilia dall’ex Presidente Tomei dove inoltre spiegava che i
verbali delle riunioni e i registri debbono
essere ricopiati poiché ci sono solo degli
appunti. “I verbali e i registri sono utili a
comprendere non solo le presenze e il
funzionamento dell’organo, ma anche
cosa decide questo comitato che deve
essere sottoposto ad un controllo anche
perché si utilizzano i soldi pubblici, visto
che il comune conferisce tramite bonifici
stanziamenti per l’organizzazione degli
eventi programmati. Questo dimostra che
finora non si è provveduto a controllare
nulla: né le spese, né i movimenti sul
conto corrente, anzi visto che nessuno
controllava ne è stato aperto addirittura
un altro, né si prendeva atto delle decisioni che questo organo assumeva. Stupisce anche notare come, nonostante il
cambio di presidente, la gestione sia sempre la stessa: al suo nuovo insediamento
l’attuale presidente del Comitato aveva
annunciato che sarebbe stato il presidente della trasparenza e che avrebbe pubblicato tutti i bilanci. Da notare che ciò
che dice l’ex presidente Tomei e cioè che
i bilanci sono allegati alle delibere e che
la giunta liquida è una affermazione ridicola: i bilanci non sono allegati alle delibere, poi i bilanci preventivi sono una
cosa quelli consuntivi altra. I bilanci consuntivi vengono presentati al Dirigente
che gli conferisce visto di regolarità
immagino dopo aver controllato tutto.
Poi solo dopo la giunta delibera e il dirigente dà l’ok al pagamento alla Ragioneria.”
Foto di Gianfranco Compagno
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“Eventi, una gestione trasparente”
La replica dell’ex presidente Tomei al consigliere Porcelli sui costi della manifestazioni
I bilanci delle singole manifestazioni su cui è stata fatta
richiesta di accesso agli atti
sono depositati in Comune
poiché allegati alle delibere
di giunta che danno mandato
ad erogare i soldi, contestualmente al rendiconto ed alle
fatture delle spese sostenute
vato non pochi dubbi sulla
gestione di alcune manifestazioni. Il comitato – continua
Tomei – in quanto emanazione dell’ente gestisce le
somme che gli vengono erogate per conto dello stesso,
non produce utili, non è un
soggetto commerciale e non
Lʼex presidente Roberto Tomei
col contributo comunale, che
passano al vaglio del dirigente competente come prevede
il regolamento. Si apre così la
replica di Roberto Tomei, ex
presidente del Comitato
Grandi Eventi di Aprilia al
consigliere comunale Carmen Porcelli che aveva solle-
ha entità giuridica, dunque
non è soggetto all’obbligo di
redarre un bilancio fiscale
annuale come affermato dal
consigliere. Gli estratti conto
cui si fa riferimento sono
stati consegnati. Al momento
attuale, come da nota trasmessa agli uffici competen-
ti, rispetto alla
richiesta del consigliere, mancano
solo i verbali
delle sedute delle
assemblee che
devono
essere
consegnati alla
fine di ogni mandato come previsto dal regolamento e che dal
brogliaccio d’assemblea si stanno
collazionando e
saranno consegnati nei prossimi
giorni. In conclusione, ravvisando
continuità tra la precedente e l’attuale gestione del comitato e non
essendoci alcun intento
di negare alcunchè al
consigliere richiedente,
ritengo di aver fornito
ampia documentazione
sulla parte preponderante della richiesta, ovvero la gestione corretta
dei soldi pubblici che
all’uopo vengono stanziati. Non c’è dunque
alcun bisogno di cercare
presunti “covi di interessi”…semplicemente
perché non c’è nulla di
poco trasparente.
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Ad Aprilia si costituisce un comitato trasversale per il sì. Daniele Borace (Fare Verde): “appuntamento importantissimo per chi vuole un
sviluppo sostenibile. Basta al petrolio, al fossile e allo sfruttamento del territorio”
REFERENDUM SULL’AMBIENTE IL PROSSIMO 17 APRILE
Il governo ha deciso di non unire la data con le amministrative. Scelta che costerà alle casse dello Stato 300
milioni di euro in più. Aprilia ne ha già stanziati 105 mila. Soldi dei cittadini
di Riccardo Toffoli
Pochi lo sanno, ma tra poco più
di un mese torneremo a votare. Il
governo italiano ha fissato infatti la data del17 prossimo per
votare sul referendum contro le
autorizzazioni perenni delle trivellazioni nel mare. Un referendum che secondo uno dei sostenitori Giuseppe Civati costerebbe all’Italia 300 milioni di euro.
Infatti la scelta del governo è
caduta sulla prima data utile non
certo sull’utilità di far risparmiare soldi ai cittadini e indicare
un’unica data per referendum e
amministrative. “La tristissima
vicenda del boicottaggio del
referendum sulle trivellazioni in
mare, collocato nella prima data
utile (così da limitare al massimo la campagna di informazione) –ha scritto sul proprio blog il
leader di Possibile- e lontanissimo dalle Amministrative (così
da limitare al massimo la partecipazione), la dice lunga sul
modello ecologico che l’esecutivo vuole proporre. Si buttano a
mare 300 milioni, si butta a mare
la partecipazione, si butta a mare
la democrazia e si butta a mare
anche il mare, dal momento che
non si chiude del tutto la questione trivelle, avversata da gran
parte delle amministrazioni guidate dal segretario premier trivellatore”. Anche ad Aprilia si
voterà. E forse, visto che i media
se ne stanno occupando poco, la
maggior parte delle persone lo
saprà quando passerà la circolare che le scuole rimarranno chiuse per agevolare le operazioni di
scrutinio. Aprilia, sono uscite le
prime determine di spesa, ha già
stanziato 85 mila euro per gli
straordinari del personale e altri
20 mila euro per l’acquisto di
materiale vario comprensivo di
materiale di cancelleria, apposita modulistica elettorale e l’assistenza per l’elaborazione informatica dei dati elettorali. Totale
appena stanziati 105 mila euro.
Vista la crisi economica in atto e
tutti i tagli, forse il governo
avrebbe fatto bene rinunciare
alla “prima data utile” per una
data che avrebbe salvato qualche
milione di euro e la partecipazione democratica dei cittadini
(tanto per dire che quei soldi
spesi, almeno sono andati a buon
fine). Ecco il quesito (voluto
dalle Regioni) che sarà prospettato il prossimo 17 aprile: “Volete che, quando scadranno le
concessioni, vengano fermati i
giacimenti in attività nelle
acque territoriali italiane
anche se c’è ancora gas o
petrolio?”. “In sostanza –si
legge in una nota stampa di Fare
Verde- si chiede di abrogare l’articolo 6 comma 17 del Codice
dell’ambiente. Inizialmente le 9
Regioni hanno proposto ben 6
quesiti da sottoporre a referendum e 5 di questi non sono stati
accolti perché il governo ha legiferato in materia nella legge di
stabilità, evitando così la scure
del referendum. La tematica
ambientale è il nocciolo della
questione: ben 9 consigli regionali e tutte le associazioni
ambientaliste si stanno opponen-
do allo sfruttamento dei piccoli
giacimenti di petrolio e gas del
Mediterraneo. Le riserve certe di
petrolio sotto i nostri fondali
equivalgono a meno di 2 mesi
dei consumi italiani (cit. Greenpeace). Il rischio di disastro
ambientale è troppo alto. Il
nostro mare è “un grande lago” e
in caso di sversamento si creerà
una situazione irreparabile. La
vittoria permetterà di negare al
governo la possibilità di legiferare in favore delle trivellazioni”. Ad Aprilia sabato 5 marzo si
è riunito per la prima volta il
comitato apriliano per il referendum che è costituito dalla Rete
dei Cittadini
(l’assessore
all’ambiente Alessandra Lombardi), Possibile (Enzo Castrillo
e Rita Antonelli), Legambiente
(Monica Laurenzi), Sinistra Italiana (Maurizio Marinozzi),
Fare Verde di Aprilia (Daniele
Borace), Aprilia Democratica,
Terzo Polo, Arci La Freccia e
alcuni comitati come il Comitato
di quartiere Fossignano. Un
comitato trasversale che si unisce per l’ambiente. “Il comitato
per il referendum è sempre aperto –ci spiega Daniele Boracenei prossimi giorni informeremo
con una lettera tutti i presidenti
dei comitati di quartiere e faremo degli incontri informativi. Il
nostro obiettivo è entrare nelle
case dei cittadini. Ogni sabato
saremo al mercato per informare
e la domenica mattina in piazza
Roma. E’ una sfida difficilissima, ma l’obiettivo è più grande
del semplice quesito. Noi riteniamo infatti, che questo referendum debba essere un punto
importantissimo per dire al
governo che la visione ambientale dell’Italia è cambiata. I cittadini devono far capire quale è
la loro posizione in tema
ambientale. Se in pratica vogliono una nuova politica energetica, sostenibile, oppure vogliono
continuare con il petrolio e con
lo sfruttamento del nostro territorio. E’ questo il vero appuntamento del referendum ed è decisivo per il futuro ambientale del-
l’Italia. Noi ovviamente siamo
per il sì, cioè diciamo basta al
fossile e pensiamo ad un futuro
sostenibile nel rispetto dell’ambiente dell’Italia e della salvaguardia dei nostri mari”. Il comitato si incontrerà a cadenza settimanale per decidere le mosse
della campagna referendaria.
“Fare Verde –continua Borace- a
livello nazionale ha già aderito
al comitato e ho personalmente
progettato un volantino che è
stato preso in considerazione.
Per l’importanza della tematica,
è necessario che i cittadini vengano a dire la loro sull’ambiente.
Soprattutto in questo periodo,
dove sembrano non esserci più
spazi per votare, per la condivisione e la partecipazione democratica, si offre un’occasione
unica anche per far capire che i
cittadini vogliono riprendere in
mano il proprio futuro”.
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Giochi, attività sportive, contest e tanti corsi scolastici
MEUCCI - SETTIMANA ALTERNATIVA 2016: L’ALTRA FACCIA DEL LICEO
Tante attività e tanto divertimento. Il Meucci fa strike anche quest’anno
di Antonello D’Alessandro
Chi pensa che la scuola sia solo
studio e noia deve fare un’eccezione sul liceo Meucci. Almeno
una volta all’anno.Va in porto
anche quest’edizione della settimana alternativa, un gradevole
periodo di pausa in cui si svolgono numerose attività e corsi
alternativi divertenti (per la
maggior parte organizzati dai
pararsi al meglio alla seconda
parte dell’anno scolastico mentre gli altri hanno potuto spaziare nelle più diverse attività con
conferenze ed incontri tenuti
non solo da docenti interni all’istituto ma anche da parte di
importanti ospiti esterni. Alcuni
delle attività alternative tenute
durante la settimana sono state:
corso grafica, origami, giochi da
tavolo, torneo di videogiochi,
rimenti di fisica a cura del prof.
Bisceglie. In palestra si sono
svolti dei (combattutissimi) tornei di pallavolo e calcio. Quest’ultimo è stato un fiore all’occhiello dell’intera settimana: al
torneo hanno preso parte 20
squadre, comprese tra biennio e
triennio, ed è stato suddiviso in 3
turni. Il primo giorno si sono
svolte le fasi preliminari, gli
ottavi di finale e i quarti di fina-
del make up. Ha commentato il
preside Antonio Ferrone: “I
ragazzi hanno risposto molto
liceali) lasciando da parte le
solite noiose lezioni. Una settimana alternativa nel vero senso
della parola, organizzata quest’anno dai rappresentanti d’istituto Giulia Tedeschi, Valerio De
Min, Davide Zingaretti e Francesca Di Biase. Si sono rotti gli
schemi e le classi permettendo
agli studenti di partecipare a
laboratori ed attività il più possibile vicine in base alle loro attitudini, preferenze e necessità. I
ragazzi che ne hanno avuto bisogno hanno potuto calarsi con i
corsi di recupero nelle materie
più ostiche per recuperare e pre-
cineforum, balli di gruppo, psicologia, twister, dibattito di
gruppo, fotografia, grafica, educazione sessuale, esperimenti,
educazione stradale, astrologia,
il talent show “Meucci’sgot
Talent” ed il torneo di briscola.
All’entrata di scuola un banchetto con dolciumi offerto dall’associazione Arca di Rita Onlus.
La biblioteca è stata adibita a
club del libro. Un programma
ricchissimo che ha visto anche
alcuni importanti incontri con
l’AVIS di Aprilia e l’Emergency
di Latina nonché delle conferenze scientifiche e sessioni di espe-
le; nel secondo giorno le due
semifinali e l’ultimo giorno
l’ambita e tanto sognata finale.Tutte le classi hanno dato
prova di impegno, costanza e
determinazione, facendo diventare ogni match una battaglia
con tanto divertimento da parte
il pubblico.Ha trionfato con
larga prevalenza la classe 5°D
continuando così la leggenda
che vede vincitori, già da quattro
anni consecutivi, le classi del
corso “D”. L’ultimo giorno della
settimana ha visto lo svolgimento dello Scuolics, una giornata
all’insegna del travestimento e
bene a questa iniziativa con
grande partecipazione e manifestazione di interesse per il progetto. Il ricambio generazionale
della rappresentanza non ha
inciso affatto sulla qualità della
settimana. La bellezza della
pausa risiede nel fatto che non si
parla solo di una pausa didattica:
i ragazzi possono (e devono)
partecipare ai corsi di recupero i
quali sono promossi apposta per
permettere il recupero nelle
materie in cui si hanno lacune. I
promotori del progetto ed il servizio d’ordine hanno avuto tutto
sotto controllo ed hanno permes-
so un ottimo svolgimento della
settimana alternativa. Sono
molto soddisfatto.” Un’esperienza nuova dunque, durante la
quale i ragazzi hanno vissuto in
alcune occasioni esperienze
quasi da universitari durante le
quali hanno ricevuto stimoli
nuovi ed esterni su tematiche
importanti.Sono stati giorni in
cui tutti hanno avuto l’opportunità di vivere la scuola in modo
diverso, una settimana in cui la
classe era “insieme di classi” ed
i docenti non solo “i soliti
docenti” ma anche “relatori
esterni”. Le materie non sono
state solo “le solite materie”
bensì tematiche attuali di carattere scientifico, umanistico e
sociale dedicate a tutti, indipendentemente dall’indirizzo frequentato. Questo perché, messaggio importante della scuola,
le scienze non sono solo per lo
scientifico ma anche per il classico, perché l’arte non è solo per
l’artistico ma anche per il linguistico, perché lo sport non è solo
per lo sportivo ma per tutti e così
via. Una settimana all’insegna
della cultura in generale, che ha
richiesto una rigorosa organizzazione e che ha visto la collaborazione di tutti, prof ed alunni.
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Il cast diretto da Emanuele Lippi ha eseguito il lavoro rossiniano sabato 27 febbraio nel duomo di Velletri
“PETITE MESSE” IN RICORDO DI PENNACCHI
Presenti i familiari del ragazzo ucciso brutalmente a fine novembre da un ragazzo albanese
Sabato 27 Febbraio, si è tenuto, presso il Duomo di Velletri, il concerto per ricordare la scomparsa di Francesco
Maria Pennacchi, ucciso brutalmente a fine novembre da
un ragazzo albanese, in modo cruento. Questo concerto
nasce con l’intento, oltre di fare Musica, con quello di
fare Coro, ma nel senso più ampio che il termine possa
avere. Difatti più di 200 persone erano presenti nel
Duomo di Velletri per ricordare il Nostro Francesco.
Ricordare è un modo per sentirsi meno soli, ricordare è
un modo per unirsi, ricordare non è assoggettabile solo
alla sensazione di dolore e solitudine; ricordare è e deve
essere per noi tutti un modo per non dimenticare. Ciao
Francesco, vogliamo ricordarti sorridente e speriamo che
i canti della Petite ti siano serviti a farti capire che non
sei e non sarai mai dimenticato.
Nel 1863, presso la città di Passy, il genio Gioacchino
Rossini scriveva: “… Petite messe solennelle, a quattro
parti, con accompagnamento di due pianoforti, e di un
armonium. Dodici cantori di tre sessi, uomini, donne e
castrati, saranno sufficienti per la sua esecuzione. Cioè
otto per il coro, quattro per il solo, in totale di dodici cherubini: Dio mi perdoni l’accostamento che segue. Dodici sono anche gli Apostoli nel celebre affresco di Leonardo detto La Cena, chi lo crederebbe! Fra i tuoi
discepoli ce ne sono alcuni che prendono delle
note false! Signore, rassicurati, prometto che non
ci saranno Giuda alla mia Cena e che i miei can-
teranno giusto e con amore le tue lodi e questa piccola composizione che è, purtroppo, l’ultimo peccato della mia vecchiaia …”. Per ricordare Francesco, a tre mesi dalla sua scomparsa, presso il
Duomo di San Clemente di Velletri è stata concertata tale Messe. Un gruppo di dodici cantori, tra i
quali cantanti già in carriera, che non superavano
i trent’anni ognuno. Diretti dalla sensibilità e professionalità del Maestro Emanuele Lippi, difatti
quest’ultimo ha dimostrato di possedere pieno
controllo dell’intera difficile messa, con movimenti non ampi e molto misurati. Sguardo penetrante, abile la sua capacità porsi in disparte per
far risaltare il vero genio di Rossini: nessuna virgola filologica è stata sporcata, “… tutto difatti è
stato eseguito come Rossini avrebbe voluto …” ci
dice lo stesso Maestro. Preparatissimi risultavano
i due pianisti, Claudio Veneri e Riccardo Toffoli,
sembrava di udire un solo pianoforte quando
erano all’unisono nei difficilissimi pezzi d’assieme, in particolar modo il Cum sancto spiritu.
Ricca di enfasi, di sfumature delicate e tocco morbido tanto da far sembrare inudibile il pianoforte
nello splendido e innovativo assolo del pianista
Claudio Veneri. All’harmonium Alessandra Bottari creava quelle particolari sonorità volute nella
magnifica messa.
Passando invece alle voci, tutti preparatissimi questi giovani cantanti dal fare spigliato e molto bella
la capacità, in coro, di modulare le voci in modo
da risaltare appieno, opera ovviamente anche grazie alla grande preparazione del Maestro Lippi, i
fugati difficilissimi. Sembra quasi che Rossini si
sia messo d’impegno a rendere impervio ogni singolo pezzo, ma i nostri cantanti sono riusciti a rendere facile anche il difficilissimo Sanctus senza
accompagnamento.
Posso asserire che la star della serata, oltre alla
Musica, è stata la bellissima oltre che bravissima
Lucia Grieco, voce ricca e piena di sfumature,
dalla delicatezza espressiva e sensibilità musicale.
Da brividi è stato infatti il duetto Qui tollis, dalla
melodia ampia, mesta e solenne. Un tappeto morbido e vellutato risultava la calda voce del mezzosoprano Tiziana Fabietti su cui si adagiava quella
svettante della Grieco. Un vero e proprio tenore
dallo stampo eroico è risultato Luca Micheli che,
oltre a prestanza fisica, ha dato modo di avere, con
una voce molto ampia, piena facilità in acuto.
Forse una delle più difficile arie sacre per la voce
di basso è stata affidata al nostro amatissimo
Mariano Buccino che, anche questa volta, è da
elogio. Non era percepibile infatti, tra una frase e
l’altra quando prendesse fiato. Tutto risultava una
linea di canto vivida, tanto svettante in acuto quanto
pesante e rude nei gravi: un’autentica voce di basso cantabile uguale dalla prima all’ultima nota. Il brano più
bello rimane sempre e comunque Agnus Dei, sensibilmente cantato da Tiziana Fabietti che dall’inizio mesto,
come vuole la stessa partitura, ha sfoderato acuti morbidi, svettanti e scuri; tanto da presagire che il giovane
mezzo, molto presto, potremmo udirla in un repertorio
più spinto. Bravissimi il resto dei solisti: Federica Raja e
Filomena Forino (soprani); Helena Lackner e Tonia
Lucariello (mezzosoprani); Stefano Benini e Paolo Bernardi (tenori); Yongheng Dong e Wang Xiaochen (bassi).
Siamo sicuri che anche il nostro buon Rossini è contento della riuscita del concerto. Continuando nella lettura
della sua lettera, su citata: “… Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa. È musica benedetta
[sacra] quella che ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene!
Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque
benedetto e concedimi il Paradiso ...”. Il luogo appena
nominato, è di certo quello dove ora si trova il Nostro
Francesco.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Il direttivo è scaduto lo scorso ottobre. La crisi perdura dall’estate 2014, con le dimissione della maggioranza dei consiglieri
È CRISI NEL COMITATO DI QUARTIERE LA GOGNA
Il presidente in “prorogatio” Claudio Merli non si dimette e non convoca la nuova assemblea
Il Sindaco di Aprilia e l’Assessore ai Servizi Sociali sembrano disinteressati della situazione
Il sospetto è che il presidente sia vicino alla maggioranza, essendo il primo dei non eletti della Lista 3°Polo
di Noemi Reali
e di Gianfranco Compagno
“Il comitato di Quartiere La
Gogna è scaduto ad ottobre. Per
diverse cause abbiamo chiesto
una riunione per farci dare delle
spiegazioni. Dovevamo nominare
un nuovo tesoriere, ma “lui” alla
scadenza del termine non ha convocato l’assemblea. Di “lui” è
uscita fuori una personalità che
non conoscevamo.” spiega indignata Paola Solitario, vicepresidente del comitato di quartiere La
Gogna. Questo “lui” di cui tanto
si parla è Claudio Merli, presidente in regime di “prorogatio”
del comitato di quartiere “La
Gogna”, che nelle ultime elezioni
amministrative si è candidato con
la Lista civica “3° Polo Aprilia
Futura”, lista che ha appoggiato il
sindaco Terra, attualmente è il
primo dei non eletti avendo ottenuto 221 preferenza. “Grazie a
noi” ha ottenuto quelle preferenze
dice la vice presidente Paola Solitario.Un comitato di quartiere che
negli ultimi tempi ha fatto parlare
molto di se stesso. È dall’estate
del 2014, che nel Consiglio Direttivo del Comitato di Quartiere La
Gogna, si è aperta una crisi a
seguito della dimissione di alcuni
consiglieri proprio perché stanchi
di dover sopportare i metodi di
gestione del presidente, ritenuti
autoritari e personalistici. “Dopo
che il presidente non ha convocato l’assemblea da noi richiesta, ci
siamo convocati senza di lui. Il
presidente che era lì, ma stava
lavorando, non si è seduto insie-
me a noi; lasciandoci indignati
per tale comportamento. Alla
riunione eravamo in sei.” continua a spiegarci la vicepresidente,
Paola Solitario. Ci spiega inoltre
che dal comitato di quartiere sono
stati in sei a dimettersi; perciò il
presidente non poteva più avere
la maggioranza. “Abbiamo avvisato anche il Comune delle nostre
dimissioni, ma non c’è stato
alcun interesse a riguardo. Ho
informato chi di dovere che il
presidente non avendo più la
maggioranza, per ricreare il
numero legale, ha inserito con
decisione personale nuovi componenti in sostituzione di tutti
quelli dimissionari e ha continuato imperterrito a far finta di svolgere i compiti del Comitato di
Quartiere. Comportamento questo
in aperta violazione dello Statuto.
E cosa mi sono sentita rispondere? Che sono questioni che dobbiamo risolvere da soli.” continua
Paola Solitario. Essendo venuta
meno la maggioranza del collettivo, compito del presidente sarebbe stato quello di costituire un’assemblea per ricrearla. Ma come
già detto sopra, così non è stato.
Questa è una delle ragioni per cui
sabato 20 febbraio, in via Ciliegi,
si sono riuniti per discutere di tale
situazione Paola Solitario, Giovanni D’Arpino, Giorgio Audero,
Salvatore Cutello, Piscitelli Ubaldo, Tiziano Mosconi, Giuseppina
Betti, Piero Moretti, Marco
Rachini, Mirella Pietropaoli,
Antonio Grieco e Gaetano Pierchiazzi (ex vicepresidente del
comitato di quartiere La Gogna).
A quell’incontro aperto siamo
stati invitati. Per oltre un anno gli
ex componenti del consiglio
direttivo del comitato di quartiere
hanno denunciato al sindaco e
all’assessore ai servizi sociali
l’illegalità della situazione e chiesto un intervento per riportarne
la gestione entro le norme statutarie. Ad accertare che i membri del
gruppo promotore per un nuovo
comitato abbiano informato della
situazione il comune di Aprilia, è
la lettera inviata il 9 febbraio
2016 al sindaco Antonio Terra.
Gli veniva fatto presente, da
Audero Giorgio, Betti Giuseppina, Colucci Giuseppe, D’Arpino
Giovanni, Piscitelli Ubaldo e
Solitario Paola, che nel caso in
cui la richiesta dell’assemblea
non fosse stata accettata e consequenzialmente non vi fosse nessuna convocazione da parte del
presidente del comitato; questa
sarebbe stata costituita dai componenti su propria iniziativa.
Oggi sappiamo che il presidente
del comitato ha rifiutato di concedere la disponibilità dei locali per
lo svolgimento dell’assemblea e
che questa è stata, per tali ragioni,
compiuta senza di lui. Quello che
si vuol far notare al sindaco e
all’assessore ai servizi sociali è
che i Comitati di Quartiere sono
strutture associative che hanno il
riconoscimento ufficiale del
Comune, che ha di conseguenza
anche l’obbligo di controllare
che operino negli interessi dei cittadini, nel rispetto della democrazia e delle norme statutarie che
la stessa Amministrazione detta.
Il Gruppo Promotore per il rinnovo
del
Comitato
di
Quartiere,(Audero, Betti, Cutello,
D’arpino, Luciano Orlandi, Piscitelli e Solitario),continua a
domandarsi parchè il Sindaco e
l’assessore ai servizi sociali permettano la continuità di questa
situazione di illegalità. La situazione che vive oggi il comitato di
quartiere La Gogna è caratterizzata dalla presenza di un ex presidente, perché così andrebbe correttamente definito, che fin dal
mese di agosto del 2014 agisce al
di fuori dello statuto e che continua a violarlo essendo il comitato
di quartiere arrivato alla scadenza
naturale del mese di ottobre 2015.
Foto di Gianfranco Compagno
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IL GIORNALE DEL LAZIO
PASSIONE VIVENTE, DOMENICA 20
MARZO LA TERZA EDIZIONE DELLA
MANIFESTAZIONE RIEVOCATIVA
Si terrà nel corso
della Domenica
delle Palme, il
prossimo
20
marzo dalle ore
17, la terza edizione della Passione
vivente di Nostro
Signore Gesù Cristo, lungo Via dei
Lauri e in Piazza
Roma.
L’iniziativa è stata
promossa dalla
Proloco presieduta da Antonino
Marchese e dall’Associazione
Passione Vivente
Aprilia, per la
regia di Francesco
Vuturo e con il
Patrocinio della
Regione Lazio e
del Comune di
Aprilia.
Circa 120 attori
(recitanti o figuranti) rappresenteranno i quadri
della Passione,
dall’ingresso di
Gesù in Gerusalemme, all’arresto
e al processo fino
alla crocifissione e
deposizione.
I
costumi sono stati
confezionati dall’Associazione Lo Scrigno.
L’edizione 2016 sarà arricchita anche dalla partecipazione straordinaria dei
soldati del Gruppo Storico Romano.
Tra le novità, inoltre, l’installazione in Piazza Roma di un maxischermo per
consentire al pubblico di seguire ogni scena della rappresentazione.
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ASSOCIAZIONE ABRUZZESE APRILIA
25^ FESTA IN ONORE DI SAN GABRIELE
Domenica 28 febbraio è
stato festeggiato
San
Gabriele dell’Addolorata
nella nuova chiesa del
Quartiere Bellavista. L’Associazione Abruzzese ha
aperto il programma per i
venticinque anni della sua
attività in Aprilia.
La Santa Messa è stata
celebrata da Monsignor
Franco Marando con i
canti eseguiti dal Coro
“San Gabriele”, formato da
elementi dello stesso quartiere.
Il comune di Lanuvio era
rappresentato dal Sindaco
Luigi Galieti e dal Vicesin-
daco Maurizio Santoro; il
comune di Aprilia dal Sindaco Antonio Terra e dal
Presidente del Consiglio
Bruno Di Marcantonio.
Il pomeriggio, trascorso nel
ristorante “ Il Capanno”, si
è concluso con i saluti delle
Autorità e con l’annuncio
del prossimo Pellegrinaggio al Santuario di San
Gabriele, organizzato dalla
parrocchia di San Michele e
fissato per sabato 16 aprile.
(Iscrizioni presso l’Ufficio
parrocchiale in Piazza
Roma).
Nel corso dell’incontro i
presenti hanno calorosa-
mente applaudito l’anziano
Antonio Valleriani, unico
socio fondatore presente al
pranzo.
E’ stata anche convocata
l’assemblea degli iscritti
all’Associazione Abruzzese
di Aprilia per il rinnovo
degli incarichi biennali: la
data stabilita è domenica 13
marzo, alle ore 10,00, presso la sede del Quartiere
Grattacielo in Piazza Don
Luigi Sturzo.Informazioni
ai numeri 06/92702030 e
333.8203029.
Associazione abruzzese
Aprilia.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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10 - 24 MARZO 2016
LA MEMORIA DELLA CAMPAGNA DI RUSSIA AD APRILIA
SI È TENUTO AD APRILIA IL CONVEGNO ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE “UN RICORDO
PER LA PACE” E DALL’U.N.I.R.R. - CON LA PARTECIPAZIONE DEL GIORNALISTA PINO SCACCIA
Testimonianze, ricordi, emozioni… per non dimenticare!
...Quando la cultura, la storia prendono
vita e trasmettono emozioni facendoci
riflettere sui veri valori della vita, del
vivere in pace...!!!
Un incontro speciale quello che si è
tenuto domenica 6 marzo presso la
Sala Manzù di Aprilia sul tema della
Campagna di Russia durante il secon-
che rientra nelle progettualità dell’Associazione, da anni impegnata nel territorio pontino per divulgare le storie
legate alle sofferenze nelle due guerre
mondiali.
Dopo la presentazione al pubblico del
giornalista Pino Scaccia, sono intervenuti in rappresentanza dell’ U.N.I.R.R.
di Aprilia il Presidente Sergio Pecchia,
figlio di un disperso in Russia, il Vicepresidente Alberto Pasqualotto e Benedetto Lacchè. Sono stati ricordati gli 8
caduti apriliani in Russia e tutti i reduci ormai deceduti.
E’ stato proiettato un breve video con
la testimonianza di Armando Giorgi
Gallo, cittadino di
Aprilia.
La studentessa del
Liceo “A. Meucci”
di Aprilia Martina
Acerbo ha letto con
grande
intensità
interpretativa una
selezione di toccanti lettere degli Alpini dal fronte russo,
ed un pezzo dal
“diario di guerra e
prigionia” di Ernesto Bonacini nei
quali descrive il
do conflitto mondiale, reso prestigioso
dalla presenza del noto giornalista Pino
Scaccia inviato storico della Rai tg1
che ha presentato il suo libro “Armir.
Sulle tracce di un esercito perduto”.
Il convegno è stato organizzato dall’Associazione “Un ricordo per la
pace” e dall’U.N.I.R.R. di Aprilia in
memoria dei caduti di Russia e dei
reduci apriliani.
Elisa Bonacini presidente di “Un ricordo per la pace” ha aperto la conferenza
illustrando le finalità dell’iniziativa
l’ultimo reduce apriliano scomparso
alcuni mesi fa.
Grande commozione in sala anche
durante gli interventi di alcuni dei figli
e dei parenti dei reduci di Russia apriliani: il Dott. Paolo Verzili ha ricordato
il padre Ernesto, Mariano Beltrani ha
parlato del padre Giovanni, Giuseppe
Colaiacovo ha ricordato il suocero
Giacomo Donato.
E’ intervenuto in forma non ufficiale
per un breve saluto ed apprezzamento
dell’iniziativa il Colonnello Michele
momento doloroso della partenza nel
settembre 1942 del fratello Dante SottoTenente dei Bersaglieri per la Russia,
da cui non fece più ritorno. Emozionante la lettura di una lettera scritta nel
dopoguerra da un compagno d’armi
alla famiglia Bonacini nella quale
rievoca gli ultimi momenti di vita di
Dante Bonacini in una tradotta da lager
a lager.
Molto interesse ha suscitato la visione
del reportage di Pino Scaccia “L’Esercito perduto” , il ritorno nella valle del
di Elisa Bonacini
unricordoperlapace.blogspot.it
[email protected]
Don alla ricerca dei dispersi dell’Armata Italiana.
Presenti alla conferenza alcuni rappresentanti delle Associazioni d’Arma e
Combattentistiche di Aprilia.
Un doveroso ringraziamento a Pino
Scaccia per la disponibilità dimostrata
e un grazie di cuore a tutti coloro che
hanno creduto nell’iniziativa portando
le varie testimonianze intrise delle proprie emozioni e rendendo la serata
davvero indimenticabile.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Commercio in crisi in centro. Le attività familiari non hanno ricambio né mercato
APRILIA, CHIUDE UN ALTRO NEGOZIO IN VIA DEGLI ARANCI
Susy e Sandro vanno in pensione. Nessuno interessato a rilevare l’attività di confezione e merceria
di Noemi Reali
L’elenco delle attività da considerare una pagina del
passato continua ad allungarsi. Ad Aprilia chiude un
negozio storico in via degli Aranci, si tratta del negozio
di merceria “Susy”; chiuso il 29 febbraio.“Il negozio di
merceria prima era gestito da mamma, Elsa Casagrande;
io ho preso a gestire l’attività dal 1980.” Racconta Susy
Varetto. Elsa Casagrande aprì il negozio di merceria nel
1955 a Carroceto (vicino alla stazione ferroviaria).
“Mamma è venuta qui ad Aprilia tra il 1951 e il 1952
con la sorella e aprì a Carroceto un negozio dove vendeva bottoni, fili e calzini. Il negozio era piccolino, aveva
una sola serranda.” continua a ricordare Susy Varetto.
Solo successivamente si sono spostati e ingranditi in via
degli Aranci dove il negozio contava due serrande.
L’autorizzazione per esercitare il commercio di vendita
al pubblico in via degli Aranci ad Aprilia, ad Elsa Casagrande, viene concesso dal comune di Aprilia il 22 ottobre 1975, a seguito della riforma del commercio del
1971. Al contrario l’iscrizione al registro delle ditte
risale al 12 maggio 1958. “ Qui dove siamo ora c’era
un parrucchiere e anche una fioraia adiacente al negozio
di merceria, quando è
andata via abbiamo preso
noi quello spazio arrivando ad allargare il negozio
e occupare così tre serrande”. Vicino a Susy c’è
Sandro (Ahmed El Sanhoury), i due si sono sposati nel 1986 e nel 1994
hanno iniziato a lavorare
insieme. Sandro viene dall’Egitto e sono ormai quarantadue anni che vive in
Italia. Rimasto per i primi
quattro-cinque mesi a
Roma, è poi venuto ad
Aprilia. Ha lavorato come
benzinaio prima di aprire
un negozio di confezioni
di fronte al distributore di
carburanti Esso in via
Matteotti. Nel 1994 ha iniziato a lavorare nel negozio di merceria in via degli Aranci con Susy. Gli è stata
riconosciuta la cittadinanza italiana nel 1990. In occasione della chiusura del negozio, amici e parenti hanno
organizzato, ad insaputa di Susy e Sandro, una festa a
sorpresa. “Quando sono entrata in negozio ho trovato
tutto apparecchiato!” esclama Susy. Chiude così un altro
dei negozi storici di via degli Aranci. La merceria e confezioni “Susy” ha un’attività alle spalle di ormai sessant’anni. “Ho deciso di lasciare perché sono arrivata all’e-
tà della pensione e poi anche perché per rinnovare c’è
bisogno di soldi e non sono più i tempi di una volta.”
Afferma Susy Varetto. Negli ultimi cinquant’anni il
ciclo del commercio ha visto, infatti, rapidi cambiamenti in relazione a come si è sviluppata la vita urbana nei
centri. I piccoli negozi a conduzione familiare stanno
scomparendo a favore dei centri commerciali e dei grandi marchi. Secondo alcuni, motivo della crisi in cui finiscono i piccoli negozi è da rinvenire anche nella vendita
online, la quale produce una grandissima concorrenza.
Vi è poi da considerare che se fino a poco tempo fa era
abbastanza facile che genitori e figli lavorassero fianco
a fianco, oggi è proprio la mancanza di ricambio generazionale a portare molte attività storiche, oltre alla difficile situazione economica, a scegliere di chiudere le
saracinesche.
Foto di Gianfranco Compagno
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IL GIORNALE DEL LAZIO
10 - 24 MARZO 2016
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 29
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Di nuovo una grande opportunità per i giovani musicisti
TORNA L’APRILIA ORIGINAL MUSIC, IL
CONTEST DI MUSICA CITTADINO
Un grande evento che da anni mette in gioco i talenti della città
di Antonello D’Alessandro
Torna un grande evento che attrae ormai da
anni folle di pubblico e mette in gioco i
talenti musicali della nostra città. Ritorna
l’Aprilia “Original Music” il concorso musicale dedicato ai solisti e alle band emergenti
di tutto il territorio regionale. In questi giorni è stato pubblicato il bando per la partecipazione alla quarta edizione del concorso
musicale il quale è promosso dal Comune di
Aprilia, Assessorato alle Politiche Giovanili,
con il Consiglio dei Giovani e la Fucina
Musicale Giovanile. Il bando, le regole ed i
moduli sono scaricabili direttamente dal sito
web istituzionale. Il termine ultimo per la
presentazione delle domande è il giorno 1
aprile 2016 alle ore 12.30. Seguirà una preselezione dei concorrenti presso l’ex Mattatoio di Via Cattaneo. Successivamente, chi
supererà la fase accederà direttamente alla
serata finale che avrà luogo venerdì 8 luglio
nell’ambito dell’Estate Apriliana. La partecipazione al concorso è gratuita e sono ammessi solo brani inediti ed originali. Il premio in
palio, per i primi classificati, è la possibilità
di incidere due brani nonché girare un videoclip presso gli studi di registrazione della
Fucina Musicale Giovanile, la struttura all’avanguardia inaugurata dal Comune di Aprilia
nel 2011, nonché un buono spesa da 300 euro
presso un negozio di strumenti musicali in
città. Inoltre è prevista una serata live ad
Aprilia, in una delle tre serate ei festeggiamenti di San Michele. “Anche se sembra
scontato la musica non è solo un agente di
sfogo di emozioni –dice una ragazza del pubblico- è un modo per esternare le proprie passioni, per mettersi in gioco, a volte l’unico
metodo di comunicare ciò che si ha dentro e
non dimentichiamo che diventa uno degli
elementi preponderanti di aggregazione per i
ragazzi della città”. “La suddetta corrente
filosofica panc, di cui ci definiamo artefici
–spiegano i Frics- è figlia di una generazione
che è stufa del fatto che il capitalismo faccia
del progresso sociale un mezzo di produzione, e si rifà a modi di fare prettamente anarchici in controtendenza a quello che il sistema cerca di propinarci. Tale filosofia la ritroviamo nella nostra musica, che ha da dire
molto, ma solo a chi vuole ascoltare. È una
corrente filosofica ancora in costruzione ma
che ci rimane semplice mettere in atto perché
dà sfogo all’esaltazione della libertà non solo
di pensiero e di parola, che non subisce
influenze dal esterno ma soprattutto libertà di
indiscrezione”. Riparte un percorso entusiasmante per i giovani musicisti cittadini che
vogliono portare avanti la propria carriera e,
soprattutto, esprimere loro stessi con la
musica.
10 - 24 MARZO 2016
‘Il sole in classe’ alla Garibaldi di Aprilia
Il 3 marzo gli alunni dell’Istituto Comprensivo ‘Garibaldi’ di Aprilia, in
occasione della settimana a tema, hanno affrontato il delicato argomento sulla tutela dell’ambiente. Ospiti di riguardo della mattinata gli operatori ANTER, un’Associazione no-profit impegnata da molti anni
in un’azione di conoscenza e sensibilizzazione, su tutto il territorio
nazionale, rivolta a bambini, giovani e adulti nei riguardi della difesa e
la tutela delle energie rinnovabili e di uno stile di vita eco-sostenibile.
Con il format ‘Il sole in classe’, ANTER interviene nelle scuole di ogni
ordine e grado adottando un interessante e proficuo approccio ludicodidattico ricco di stimoli per i ragazzi, facendo uso di cartoni animati e
filmati multimediali. Tale progetto educativo ha coinvolto ad oggi
migliaia di studenti e realizzato oltre 600 eventi in tutta Italia. La mattinata si è chiusa con la consegna, da parte degli ospiti, di un attestato
di partecipazione all’incontro per ogni classe ed il dono di un albero che
gli studenti hanno piantato nel giardino della scuola. Per l’occasione è
stata realizzata una mostra sul tema in allestimento per tutto il mese di
marzo presso l’Istituto in cui sono esposti lavori di considerevole
importanza realizzati dai bambini delle elementari e dagli studenti delle
medie.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Minaccia di ripetere lo sciopero della fame e della sete dello scorso anno
DONATELLA COCCIA PRONTA A TORNARE SOTTO IL COMUNE DI APRILIA
La protesta sarà non stop giorno e notte per i tagli all’assistenza domiciliare per i disabili di Aprilia, e per il mancato
ingresso del fratello Massimo presso il centro “Giardino dei Sorrisi”. Promessa mai mantenuta
di Gianfranco Compagno
“Promesse non mantenute, parole al vento”, questa la
denuncia contro l’Amministrazione comune di Aprilia
da parte di Donatella Coccia, che da anni assiste la
madre e il fratello invalidi al 100%. Dopo varie proteste
eclatanti, ricordiamo quella del 1 aprile 2014, quando
con il fratello sulla sedia a rotelle ha fatto un sit-in sotto
la sede municipale di piazza Roma, dopo aver chiesto
più volte, invano, di incontrare il sindaco Antonio Terra.
Al grido disperato: “ci hanno lasciati soli, mi hanno
lasciata sola, mentre mia madre entrava e usciva dagli
ospedali”. Protesta che si è ripetuta il 4 maggio 2015,
questa volta all’ingresso del palazzo c’era anche la
madre, oltre al fratello. In uno dei tanti cartelli di protesta si poteva leggere: “La croce più grande non è la
malattia ma l’indifferenza e l’inefficienza di tutti voi
politici,direttori, dirigenti. Violazione dei diritti umani...
carnefici”. In quell’occasione Donatella Coccia ha fatto
lo sciopero della fame e della sete, tanto da finire al
pronto soccorso, stremata dalla fatica, dalla carenza di
alimentazione e dall’insufficiente idratazione. Il presidio
era anche notturno, “dormendo” cinque notti di fianco
all’ingresso del comune. La protesta si è protratta sino al
9 maggio, quando ha ricevuto la promessa che il fratello
Massimo sarebbe stato accolto al “Giardino dei Sorrisi”
entro sei mesi. Da parte nostra scrivemmo: “Al momento sono solo promesse”. E tali sono rimaste. Al contrario
la situazione si è aggravata dal 1° marzio sono state
ridotte le ore di assistenza domiciliare per i loro congiunti e allora esasperata Donatellla Coccia minaccia di
tornare a protestare. Con due note scrive al sindaco Terra
(1.4.2016) e alla responsabile del servizio di assistenza
domiciliare della Multiservizi. Un’altra nota la affida
alla stampa locale, che noi pubblichiamo integralmente:
“Sono Donatella Coccia, sorella e figlia di due persone disabili al 100% di cui mi occupo personalmente:
di mia madre da 10 anni, quando una grave malattia
l’ha resa invalida al 100% e da sempre mio fratello
Massimo Coccia di 47 anni spastico dalla nascita. Nel
tour infernale delle assistenze domiciliari ed aiuti
vari, sono dovuta immettermi, mio malgrado, dalla
malattia di mia madre, che l’ha portata sulla sedia a
rotelle perché fino ad allora di Massimo ce ne siamo
occupate entrambe, senza chiedere nulla a nessuno.
Ci è voluta una protesta da me effettuata sotto il
comune di Aprilia dal 5 al 9 maggio 2015 no stop dove
ho dormito per terra effettuando anche lo sciopero
della fame e della sete per vedere riconosciuti in parte
i diritti violati dei miei familiari malati, e lo sblocco
della lista di attesa da parte dei dirigenti USL e dell’Azieanda comunale SAD Multiservizi per l’entrata
nell’unico centro per ragazzi disabili per socializzazione “Giardino dei Sorrisi”. Le loro proposte indecenti di mandare Massiomo all’ospizio di Villa Carla
sono state rifiutate. Ora, a distanza di 11 mesi dall’aver ottenuto l’ok per l’inserimento di Massimo al
“Giardino dei Sorrisi”, tutto tace, le loro promesse
parole al vento. È del 1° marzo 2016 la comunicazione verbale delle assistenti sociali che a causa fine budget, le 15 ore di assistenza domiciliare ADI per Massimo, dalla prossima settimana si sarebbero ridotte a
5, le ore sono state tagliate a tutti i disabili di Aprilia
che ne usufruivano. Inoltre a causa del nuovo ISEE
dove lo stato centrale ha incluso le indennità di
accompagno come reddito, l’ISEE famigliare di 5.088
euro del 2015 è schizzato a 8.985 euro annui per lo
stato e per l’azienda comunale SAD Multiservizi
siamo ricchi, visto che le sei ore di assistenza domiciliare per massimo conseguite a caro prezzo sulla mia
pelle a maggio, ora sono costretta a rinunciare in
quanto dai loro calcoli inerenti alle loro politiche
amministrative, il costo di ogni ora è di euro 3 euro e
40 centesimi, per cui mensilmente la cifra da pagare
per 8 ore settimanali e di 108.80 euro. Come me molti
malati e disabili hanno dovuto rinunciare all’assi-
stenza SAD perché sfido i politici e
dirigenti di Aprilia con il sedere al
caldo sulle loro poltrone milionarie che
paghiamo tutti noi, il popolo, a mantenere un disabile con patologie gravi e
gravissime con 800 euro al mese. Perché non si riducono il loro stipendio? Si
taglia senza vergogna su chi non si può
difendere i disabili gli ultimi degli ultimi, che in uno stato “democratico” e di
“diritto sociale” dovrebbero essere i
più tutelati, mentre ad Aprilia siamo
carne da macello. Si fa “cassa” sulla
disabilità; mentre vengono accolti con
tutti gli onori 30 pseudo profughi che
per “diritto” hanno tutto gratuitamente mentre i nostri figli malati crepano
soli ognuno nel proprio letto con tutti i
loro pianti e il loro dolore senza fine.
Mi vergogno di essere italiano. Donatella Coccia.
Ringrazio tutti i giornalisti per la dedizione, il loro tempo, la pazienza e
molto altro ancora
Foto repertorio (2015) di G.Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 32
10 - 24 MARZO 2016
Lo hanno annunciato gli esponenti del PD locale in una conferenza stampa
APRILIA, POTENZIATO IL CENTRO PER L’IMPIEGO
L’ufficio di via La Malfa, non ha mai chiuso, nel 2013 era stato demansionato
Un’esigenza per venire incontro soprattutto ai commercialisti e ai consulenti del lavoro
Tomassetti: “Aprilia può uscire dall’isolamento in cui è stata calata ormai a partire dal 2009”
di Veronica Alessandrini
Da marzo il Centro per l’Impiego di Aprilia ritorna a pieno
regime. Da circa tre anni, a
seguito di una decisione dell’allora Dirigenza del Settore Lavoro della Provincia di Latina, le
competenze della struttura sono
state nettamente ridimensionate
e trasferite al CPI di Cisterna dI
Latina, relegando così quello
apriliano al ruolo di “succursale”. Si tratta di un grande risultato portato a casa dal PD apriliano. A fare da portavoce delle esigenze della città, infatti, è stato
Vincenzo Giovannini, consigliere comunale e provinciale
del Partito Democratico. Il
potenziamento del CPI apriliano
è stata annunciata dal Partito con
una conferenza stampa, organizzata sabato 27 febbraio presso
l’Enea Hotel, a cui hanno pre-
senziato il segretario del PD
apriliano Alessandro Mammucari, il capogruppo PD in Consiglio Comunale nonché (come
già detto) consigliere provinciale Vincenzo Giovannini e il
consigliere comunale PD Monica Tomassetti, oltre ad alcuni
iscritti del PD. «Siamo riusciti a
riportare ad Aprilia una struttura
primaria come il Centro per
l’Impiego- ha esordito
il segretario Mammucari- Era oggettiva-
7 marzo, ciò diventerà realtà. Ho
cercato di approfondire col dirigente Domenico Tibaldi della
provincia di Latina tutta la situazione relativa ai CPI distribuiti
sul territorio. In questa chiacchierata sono state messe in evidenza tutte le problematiche che
ci sono e abbiamo deciso di formulare una proposta, a cui stia-
mente un’anomalia il
fatto che una città
come la nostra non
disponesse più di una
funzione di questo
tipo anche perché, se
andiamo a vedere i
dati della CCIAA,
Aprilia fa parte di una
zona in cui si concentrano aziende importanti.
Finalmente
Aprilia ha una rappresentanza sovra-comunale, anche se limitata
alla Provincia, ma i
risultati iniziano già
ad arrivare grazie al
nostro
consigliere
provinciale Vincenzo
Giovannini». Ha quindi preso la parola Giovannini: «avevamo
già annunciato che,
come PD, ci saremmo
impegnati per riportare il CPI ad Aprilia e,
a partire dal prossimo
mo lavorando, per cercare di
risolverle- poi ha puntualizzatoIl CPI di Cisterna rimarrà,
ovviamente, aperto e, nel contempo, quello di Aprilia riprenderà le sue piene funzioni». Ad
intervenire per ultima la Tomasetti: «A prescindere dall’informatizzazione di molti servizi, il
fatto che Aprilia non avesse più
un CPI e nemmeno una sede distaccata dell’Inps, costituiva un
grosso problema. Quello che
stiamo cercando di dimostrare in
questo momento, è che con il PD
Aprilia può uscire dall’isolamento in cui è stata calata ormai
a partire dal 2009, ossia dal
momento in cui le liste civiche
hanno iniziato a governare questa città. Ad oggi il confronto
con gli esponenti della maggioranza risulta sempre più spigoloso. Come PD abbiamo sempre
parlato di opposizione propositiva e stiamo continuando ad agire
con questa filosofia».
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
10 - 24 MARZO 2016
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In occasione del convegno: “Ricostruzione del Partito Comunista e centralità della formazione politica culturale”
CAMPOLEONE, INAUGURATA LA SCUOLA NAZIONALE DEL PARTITO COMUNISTA
Trasferita parte della documentazione della famosa “Scuola delle Frattocchie”, che ha formato molti dirigenti del PCI
Su richiesta è possibile consultare i numerosi libri e documenti conservati nella biblioteca della sezione
Nicola Gilardi
Il Partito Comunista d’Italia
riparte da Campoleone. Venerdì
29 Gennaio è stata inaugurata la
Scuola Nazionale di Formazione
Politica “Palmiro Togliatti” che
seguirà le orme di quella che è
stata uno dei centri di formazione politica più importante a
livello nazionale come quella di
Frattocchie, che dal 1944 formò
gran parte dei dirigenti del Partito Comunista Italiano fino allo
scioglimento
del
partito
(3.2.1991). Nel 1993 anno nel
quale la scuola venne chiusa.
Annunciata a metà Gennaio in
uno dei tanti seminari organizzati dalla prolifica sezione “Antonio Gramsci” di Campoleone Lanuvio, la presentazione è
avvenuta alla presenza di molti
dei dirigenti del partito: Luca
Battisti, segretario regionale
PCdI Lazio; Steri Bruno, Comitato Politico Nazionale PRC;
Ruggero Giacomini, storico del
movimento operaio; Alex Hobel,
storico del movimento operaio ;
Claudia Rosati, associazione per
la Ricostruzione del Partito
Comunista | PRC Firenze; Fosco
Giannini, Segreteria Nazionale
PCdI. Ad introdurre la presentazione è stato Luca Battisti che si
è detto «onorato» della creazione della scuola nata sul territorio
e che sarà riferimento per il partito nazionale: «Questa sarà l’unica scuola di formazione di partito in Italia. Ce ne sono altre,
ma sono quelle dei padroni. L’obiettivo principe è quello di aprire una nuova stagione di lotte e
creare una nuova generazione di
rivoluzionari. In un celeberrimo
intervento di Palmiro Togliatti al
Sesto Congresso Internazionale
Comunista del 1928 disse:
“bisogna studiare di più”. Sentiamo il peso di questa grande
scommessa, ma grazie ai compagni possiamo mettere in moto un
circuito di intellettualità per sfidare la situazione dell’intero
paese». L’intervento di Bruno
Steri si è concentrato sull’obiettivo del partito: «Bisogna rilegittimare i comunisti. Tremano
i polsi quando si parla della
scuola di Frattocchie. La convinzione nostra è quella che senza
un partito comunista anche una
cultura di sinistra è destinata a
evaporare».
Sul’importanza
della formazione di partito nella
storia del partito comunista si è
espresso Ruggiero Giacomini:
«Ripartire da una scuola di formazione è il recupero di una tradizione virtuosa». Alex Hobel si
è rifatto all’iconografia classica
del partito: «Troppe volte ci
siamo mossi con la benda davanti agli occhi. La formazione è
iscritti possono consultare.
Molti gli eventi che animano la
sezione, dai seminari agli incontri con personaggi politici e storici. Al termine di ogni evento
c’è una cena alla quale partecipano gli iscritti e che servono da
finanziamento per l’attività del
partito stesso. L’ambizioso
obiettivo del partito nazionale è
quello di raccogliere tutte le
varie sigle di partito sotto un’unica bandiera contro la balcanizzazione degli ultimi anni. Per
fare ciò servirà una classe politica nuova, magari che provenga
proprio dalla scuola di Campoleone.
fondamentale perché è un’azione che viene fatta per formare un
nuovo senso comune. Nel marxismo c’è l’idea della formazione permanente che dura tutta la
vita».Anche il contributo di
Claudia Rosati è stato volto a
sottolineare l’importanza della
formazione nell’operato del partito, mentre il senatore Fosco
Giannini ha ribadito la volontà
di ripartire dalla formazione:
«Ribadiamo la centralità della
ricerca e dello studio. Penso che
l’unità dei comunisti sia possibile, bisogna lavorarci». Al termine della presentazione, come di
consueto, si è svolta una cena a
sottoscrizione tra i partecipanti
che diventa un momento di convivialità e confronto. Al termine
della presentazione abbiamo
intervistato Alex Hobel, che sarà
uno dei docenti della nuova
scuola di Formazione: «Ci ispireremo alla scuola delle Frattocchie, ma lo scenario è cambiato.
Dobbiamo insistere meno sulle
lezioni frontali e più sui seminari e sulle discussione con la fruizione e la creazione di materiali.
I contenuti saranno molteplici:
su come sono cambiate le modalità di produzione, sui cambiamenti economici e sull’organizzazione del lavoro. Questa scuola sarà come prendere una laurea
o un master». La sezione Antonio Gramsci di Campoleone è
una delle più importanti e attrezzate del Partito Comunista d’Italia a livello nazionale. La creazione della scuola di formazione
è la consacrazione per una sezione da sempre molto attiva e con
uno stampo che rievoca il passato e i grandi padri del comunismo. Alle pareti troviamo quadri
di Gramsci e Lenin, all’esterno
le bandiere rosse con la falce e il
martello e addosso alle pareti
una libreria molto vasta che gli
Foto di Gianfranco Compagno
L’associazione culturale L’Arco di
Aprilia presenta la II Edizione del
Premio Cittadino L’Arco di Aprilia,
domenica 13 marzo, ore 17,00, presso lo
storico scenario de Il Pidocchietto
Quest’anno la giuria, composta da
Lorella Iaci, Antonella Rizzo,
Roberto Diana, Sergio Pisani e da
Marina Cozzo, ha lavorato per la
scelta di ben sei nominativi: tre per
meriti socio-culturali; e tre per settore, spaziando dall’arte all’imprenditoria.
A mettere in scena la chermesse si
è prestato l’attore-regista apriliano
Giuliano Leva, che ha diretto l’organizzazione di tutto l’evento, con
l’inserimento di spazi musicali tra
il M° Rita Nuti con la cantante
Daniela Ettorre e il coro The
Sciubys, e in scena sarà coadiuvato
dalla presenza di una giovanissima
e deliziosa Chiara Giglio, che sarà
madrina della serata.
Il premio nasce da una idea di
Marina Cozzo.Con esso si, intende
mantenere indelebile, nella memoria storica della città, alcuni personaggi che per la loro dedizione, le
capacità e senso di appartenenza e
di collettività, sono riusciti, ognuno
nel proprio ambito, a fare sì che
Aprilia diventasse una città assolutamente degna e nella quale è bello
nascere crescere e vivere.
Questa manifestazione è quindi la
giusta occasione per rendere onore
al merito e ringraziare questi storici
personaggi e farli conoscere alle
giovani generazioni e ai nuovi cittadini.Aprilia non ha avuto Giulio
Cesare, Napoleone, o Ghandi, del
resto non ne ha avuto nemmeno il
tempo. Ma i suoi personaggi, ciascuno con le proprie risorse, l’hanno trasformata da piccolo paesino,
dimenticato da tutti, a città a tutti
gli effetti, omaggiando i concittadini di una eredità importantissima: il
senso di appartenenza
Aprilia non è una città dormitorio,
anzi qui la gente è sveglia e vigile e
pronta e questo solo grazie a certi
esempi del passato che hanno creduto nelle sue potenzialità sociali
ed economiche. Quest’anno sarà
una grande festa in onore dei meritevoli.La manifestazione è a cura
esclusiva delle associazioni L’Arco
di Aprilia e Colori nel Mondo.
Per informazioni e contatti: tel.
3332715327 – www.larcodiaprilia.wordpress.com – [email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
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L’AVVOCATO RISPONDE
ASSEGNO DI MANTENIMENTO TRA CONIUGI
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
mi chiamo Laura e sono divorziata ormai da circa cinque
anni. Al momento del divorzio,
non avendo reddito, il Giudice
mi ha riconosciuto il diritto ad
un assegno di mantenimento, a
carico del mio ex marito, che
invece, godeva di un buon reddito.Sei mesi fa, per mia fortuna
sono riuscita a trovare un lavoro
che mi impegna per quattro ore
al giorno e mi permette di integrare l’assegno che percepisco,
dato che solo con quello non
riuscivo ad arrivare a fine mese.
Non appena è venuto a saperlo
il mio ex marito ha immediatamente fatto istanza al Giudice
per la totale revoca dell’assegno
di mantenimento e, già dal mese
scorso, mi ha versato un importo ridotto.
Io sono molto preoccupata. C’è
il rischio che l’assegno mi venga
tolto? Quali sono i presupposti
per la revoca o la modifica dell’assegno divorzile?
Laura
Cara Laura, come probabilmente avrà capito, la revisione dell’assegno divorzile si può richiedere tutte le volte che le condizioni reddituali delle parti (di
entrambe quindi) risultano
mutate, in meglio oppure in peggio, in modo da modificare quella che era la situazione al
momento in cui l’assegno fu stabilito.
Pertanto, una eventuale revisione o soppressione dell’assegno,
presuppone la verifica circa la
sopravvenuta mutazione delle
condizioni economiche delle
parti e l’idoneità della stessa a
mutare l’assetto patrimoniale
realizzato con il precedente
provvedimento attributivo dell’assegno, secondo una valutazione comparativa delle condizioni economiche di entrambe le
parti nell’ambito della quale
possono assumere rilievo anche
l’incidenza della sopravvenuta
svalutazione moneta o la convivenza more uxorio intrapresa da
uno dei coniugi, purché si tratti
di un rapporto stabile e non
meramente occasionale
In caso di miglioramento delle
condizioni economiche del
coniuge avente diritto all’assegno divorzile, il coniuge tenuto
al versamento non può decidere
di sospendere l’erogazione
della somma o di ridurne l’importo senza aver prima ottenuto
una pronuncia favorevole da
parte del Tribunale, pertanto ha
sbagliato l’ex coniuge a ridurre
arbitrariamente l’importo dell’assegno senza attendere la pronuncia giudiziale.
I fattori che possono portare ad
una revisione od annullamento
dell’assegno divorzile sono
diversi ma tutti riconducono ad
un mutamento delle condizioni
economiche.
In tal senso si è ritenuto che l’avvio di una convivenza da parte
del coniuge avente diritto a percepire l’assegno divorzile può
giustificare, da parte dell’altro
coniuge, una richiesta di revisione dell’importo dell’assegno,
come pure l’avvio di una convivenza da parte del coniuge
obbligato a versare l’assegno
divorzile all’altro coniuge può
giustificare, da parte del primo
coniuge, una richiesta di revisione dell’importo dell’assegno.
Nel caso in cui la sentenza di
divorzio non aveva previsto il
versamento di alcun assegno,
secondo un’interpretazione si
può avviare un procedimento
per la modifica delle condizioni
di divorzio allo scopo di richiedere l’assegno divorzile, purché si dimostrino le circostanze
sopravvenute. La questione è
comunque molto dibattuta e si
deve dar conto dell’esistenza di
un’interpretazione contraria, che
esclude questa possibilità.
Per quanto riguarda il mutamento delle condizioni economiche
del coniuge avente diritto, la
Cassazione ha stabilito che, in
tema di revisione dell’assegno di
divorzio, quando a fondamento
dell’istanza dell’ex coniuge
obbligato, rivolta ad ottenere la
totale soppressione del diritto al
contributo economico, sia posto
come motivo il miglioramento
delle condizioni economiche
Lotteria abbinata al Carnevale di Aprilia
2016, i numeri vincenti
•M138, abbinato al 13° premio: pulizia
viso;
•L214, abbinato
al 12° premio:
24 bottiglie di
vino;
• F318, abbinato all’11° premio: cena con
pernottamento
per due;
•F340, abbinato
al 10° premio:
set piante ornamentali;
•C449, abbinato al 9° premio: grande cesto natura;
• E081, abbinato all’8° premio: buono spesa euro 100;
•A422, abbinato al 7° premio: pranzo per quattro persone;
•C379, abbinato al 6° premio: buono spesa euro 100;
•B240, abbinato al 5° premio: occhiali da sole Spitfire;
•D214, abbinato al 4° premio: borsa e portafoglio;
•C280, abbinato al 3° premio: diamante 0,07 carati F color;
•F286, abbinato al 2° premio: collana Boccadamo;
• Q303, abbinato al 1° premio: Crociera Costa Mediterraneo.
dell’ex coniuge beneficiario, il
giudice, ai fini dell’accoglimento della domanda, non può limitarsi a considerare isolatamente
detto miglioramento, attribuendo ad esso un valore tale da causare automaticamente l’estinzione dell’assegno e della sottostante solidarietà postconiugale,
ma, assumendo a parametro l’assetto di interessi che aveva determinato il precedente provvedimento sull’assegno, deve verificare se l’ex coniuge, titolare del
diritto all’assegno, abbia acquistato, per effetto di quel miglio-
ramento, la disponibilità di
“mezzi adeguati”, ossia idonei a
renderlo autonomamente capace, senza necessità di integrazioni ad opera dell’obbligato, di
raggiungere un tenore di vita
analogo a quello avuto in costanza di matrimonio.
C i si chiede, ovviamente, cosa
si intenda, sul piano pratico, per
“mezzi adeguati”, ed in particolare “adeguati rispetto a cosa”.
Sul punto la giurisprudenza è,
non senza oscillazioni, orientata
nel ritenere che la inadeguatezza
dei mezzi vada valutata in ragio-
ne del tenore di vita che il coniuge beneficiario aveva in costanza
di matrimonio.Ne consegue che
il diritto alla percezione di questa forma di mantenimento
trova, qui, fondamento nella disparità delle condizioni patrimoniali degli ex coniugi; il coniuge,
che non sia in grado con i propri
mezzi di garantirsi lo stesso
tenore di vita di cui godeva in
costanza di matrimonio, ha diritto a raggiungerlo tramite l’
apporto proveniente dall’ex consorte.
Pertanto Laura, pur con difficoltà, non avendo in mano alcuna
documentazione, ritengo che la
soppressione dell’assegno divorzile a Suo favore non sia così
certa come le è stato fatto credere.Potrebbe subire una riduzione, ma sempre e solo se le sue
condizioni economiche sono
cambiate al punto di equiparare
il tenore di vita che aveva quando era sposata.
In ogni caso quello che il Suo ex
coniuge non poteva assolutamente fare è ridurre di sua iniziativa l’importo dell’assegno
senza aspettare la pronuncia di
un Giudice.Può pretendere l’integrale versamento anche obbligando il suo ex marito.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Al liceo Meucci di Aprilia ospite d’onore
INCONTRO CON VALENTINA D’URBANO, LA SCRITTRICE RIVELAZIONE
Un interessante incontro con i ragazzi: svelati i segreti del mestiere della scrittura
di Antonello D’Alessandro
I ragazzi del liceo incontrano la
scrittura faccia a faccia. Svelati i
segreti di questo arduo e quanto
mai affascinante mestiere. È
avvenuto venerdì presso l’auditorium del liceo Meucci l’incontro con Valentina D’Urbano,
rivelazione dell’anno 2013, ora
al sesto libro. La scrittrice già
vanta un gran curriculum ed una
lunga lista di premi: la carriera
inizia nel 2010 quando vince la
prima edizione del torneo letterario IoScrittore. Il suo
primo romanzo, Il rumore dei
tuoi passi, divenuto bestseller,
viene pubblicato da Longanesi nel maggio 2012(e viene tradotto in Francia e in Germania).
Nel settembre 2013, sempre per
Longanesi, pubblica Acquanera.
Nell’Ottobre 2014 l’uscita del
suo terzo romanzo, Quella vita
che ci manca. Recentemente è
uscito il suo nuovo libro “Alfredo”.Parallelamente alla sua attività di scrittrice Valentina D’Urbano collabora come illustratrice
per l’infanzia con diverse case
editrici italiane e straniere.L’incontro a scuola è stato coordinato dal prof. Bernardo Del Buona
e dalla prof.ssa Elisa Mariottini,
promotori del progetto Bookmovie al quale partecipano molte
classi dell’istituto. La D’Urbano
ha parlato della carriera e delle
sue opere con un ampio sguardo
al background in cui è cresciuta
e dove ha raccolto le prime idee:
“Ho iniziato a scrivere per
hobby verso dodici anni, nessuno ha mai letto le mie piccole
opere –ha spiegato- per una serie
di coincidenze, dopo molti studi
ed un corso di sceneggiatura, ho
partecipato al concorso di
IoScrittore e lì si è aperto per me
questo mondo non ho un metodo
di lavoro preciso, all’inizio mi
affidavo molto all’ispirazione.
Quando poi è diventato un lavoro l’ispirazione non l’ho più
potuta aspettare. Adesso, specialmente quando ho delle scadenze, mi prefiggo una certa
quantità di pagine da scrivere e
non mi alzo dalla sedia finché
non ho finito. Vi sono giorni in
cui è più facile scrivere, altri in
cui devo dedicarmi alla scrittura
molto tempo.Si capisce che
sostanzialmente il mestiere dello
scrittore è molto solitario, sei lì
con i tuoi personaggi e la tua storia, te la devi cavare da solo e
non puoi chiamare aiuto. L’ispirazione, quando arriva, di solito
giunge quando non hai possibilità di scrivere. In quel caso è caldamente consigliato di appuntare almeno qualche parola su un
taccuino e conservarla fino al
momento in cui sei davanti al
computer”. Alla domanda su
quanto si debba leggere per col-
tivare questo mestiere la scrittrice ha risposto: “La prima regola
da seguire è scrivere quello che
si sa basandosi sulle proprie
competenze, i vissuti e le esperienze personali. Non è ovviamente possibile lavorare nel
mondo dei romanzi non avendo
mai letto. Donato Carrisi dice
che sono sufficienti 30 libri
all’anno. Minimo. 29 non vanno
bene. Leggere gli altri autori
aiuta molto poiché questi sono
una fonte continua di stimoli,
suggerimenti e materiale che in
qualche modo si va a rubacchiare. La scrittura è anche emulazione come molte altre arti”. Fa
molto riflettere ciò che la scrittrice ha detto in seguito: “Scrivere un libro è come andare in una
casa di cui non conosci i proprietari, in cui non sai come
vivrai. Tutti i ricordi e le sensazioni si fondono insieme a creare un ricordo ben preciso. Un
ricordo di cui, inevitabilmente,
avrai nostalgia. Terminare un
libro ed iniziarne un altro è da un
lato affascinante da un altro traumatico perché non è mai facile
–cambiare residenza-. Quando
inizio un nuovo libro mi sembra
sempre di star tradendo l’ultimo.
Scrivere un libro è un po’ come
coltivare una relazione, un po’
come iniziare una storia d’amore”. Una storia d’amore. Stupenda metafora per descrivere uno
dei mestieri più antichi al
mondo. L’attività dello scrittore,
per quanto elitaria possa sembrare, si compone di costanza,
fantasia, voglia di mettersi in
gioco, abnegazione e quel pizzico di fortuna che basta a far spiccare il volo. Leggere tanto. Leggere. Leggere, non solo per una
crescita culturale ma anche per
una formazione professionale ed
oltre. Valentina D’Urbano ha
permesso uno sguardo ad ampio
raggio su un mondo fantastico e
da sempre ambito, soprattutto
dalle nuove generazioni. La conferenza si è chiusa alle ore 12
con grande soddisfazione da
parte dei ragazzi e dei relatori.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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10 - 24 MARZO 2016
SOS CRESCITA
EDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA
LA SOLITUDINE DEI BAMBINI SPECIALI
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Gentile dottoressa,
Mi chiamo Roberta. Non so se
avrò il coraggio di terminare
questa lettera e poi spedirla con
un semplice tasto “invio” del
mio computer. Dentro queste
mie parole c’è tanto dolore. Un
dolore, mi creda dottoressa, che
per tanto tempo è rimasto dentro di me senza far rumore. Poi
un giorno una persona mi ha
parlato di lei e mi ha detto che
la sensibilità che esprime in
questa rubrica le appartiene
veramente. E così ho iniziato a
scriverle. Sono certa che dopo
questo mio gesto le inizieranno
a mandare valanghe di lettere
perché la mia sofferenza appartiene a tante mamme come me.
Il mio ragazzo si chiama Matteo
e ha quindici anni. Matteo è
stato sempre un bambino speciale. Lui è speciale perché vive
su una sedia a rotelle, non parla
bene anche se riesce ad esprimersi ugualmente. Matteo ha un
modo di guardare il mondo
diverso da noi. Matteo frequenta regolarmente la scuola ed è
amato da tutti. Al mattino lo
accolgono con un sorriso e una
parola buona, sono puntual-
mente solerti nell’aiutarlo. Eppure
quando la scuola
si chiude Matteo è
il ragazzo più solo
del mondo. Lui
vorrebbe frequentare i suoi compagni anche nel
pomeriggio,
andare ad un loro
compleanno, fare
una passeggiata.
Ma non succede.
Nessun compagno
in tutti questi anni
lo ha mai invitato.
Io non so come fare. Vorrei parlare con i ragazzi o con le loro
famiglie ma non saprei neppure
da dove cominciare. E non so
neanche se sia giusto chiedere
tanto.
Roberta
Roberta cara,
La sua lettera mi è arrivata,
segno che ha trovato il coraggio
per pigiare il tasto invio! Ne
sono particolarmente contenta,
sa? Le sue parole mi hanno
riportato alla mente tanti ricordi
lontani. Quando avevo una decina di anni ho conosciuto una
bambina, un po’ più grande di
me. Era, come dici tu, una persona speciale. E per me lo è
stata veramente. Ricordo di aver
trascorso con lei bellissimi
pomeriggi a giocare, a scherza-
re, a guardare film e a fare tantissime passeggiate. Questa
bambina, che ora è una donna, si
chiama Antonella. Ha gli occhi
piccoli e vispi ed un’allegria
contagiosa e, a volte, anche lei,
come tutti noi è triste. Antonella
ha reso la mia infanzia e la mia
adolescenza più colorata e, se
penso a lei, sorrido sempre.
Questa amicizia è stata un regalo e non un peso. E l ‘ho vissuta
con leggerezza e semplicità.
Senza saperlo Antonella ha
condotto me e altri ragazzi
come me, in luoghi nuovi dell’animo umano. Ci ha messo
di fronte alla diversità in
maniera naturale. E ci ha fatti
crescere. Le racconto la mia
storia perché lei con coraggio
mi ha raccontato la sua. Noi
genitori ci troviamo ad avere
molte paure. Tendiamo a iper-
proteggere i nostri bambini.
Cerchiamo di togliere loro tutti i
disagi possibili. Abbiamo paura
che i nostri figli soffrano. E così
facendo li allontaniamo da tutto
quello che può far loro timore. E
di conseguenza, l’approccio ad
un bambino diverso per tante
famiglie diventa un problema.
Si è maldestri, fin troppo cauti
quando incontriamo la sofferenza. E per paura di fare la cosa
sbagliata ci allontaniamo dal
dolore. A volte, non è scarsa
empatia o semplice egoismo. È
difficile, tanto difficile, capire il
malessere di un’altra persona e
trovare la chiave giusta per
esserle di conforto. “Tu così
fragile in questa terra di granito” diceva il Piccolo Principe
di A. De S. Expery. Ci sono fragilità che ogni giorno si scontrano con un mondo che appare
duro e freddo e non del tutto
preparato ad accogliere qualcuno diverso da noi. Per questo è
nostro dovere educare le nuove
generazioni alla bellezza e alla
ricchezza della diversità. Anche
se tutto questo ci costringe a
rivedere qualcosa in noi e a
cambiare punto di vista. Lei
cara Roberta, sicuramente oggi,
a tanti genitori ha dato una chiave di accesso. Ha permesso un
passaggio. Ha lasciato una porta
aperta per cambiare un po’. E ci
ha invitati tutti ad essere più
attenti. Più delicati. Ho voluto
pubblicare la sua lettera Roberta
perché l’amicizia e l’affetto debbano essere considerati dei farmaci per tutti i bambini speciali. Ed essere somministrati ogni
giorno con responsabilità e
attenzione. L’amore è una cura
miracolosa. Nessun farmaco
guarisce quanto un sorriso e
una carezza.
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“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
“METTI LE ALI E DANZA”: LA CAMPAGNA 2016 PER LA TUTELA
ED I DIRITTI DELLE DONNE DELLA PALMA DEL SUD
Insieme alla Palma del Sud, le donne del mondo contro la violenza sulle
donne, il pregiudizio, lo stereotipo culturale ed il razzismo
a cura di Sihem Zrelli
.Care lettrici e lettori,
si è da poco celebrata la giornata internazionale dei diritti delle
donne e, come ogni anno, l’Associazione donne TunisinoArabe “La Palma del Sud”, di
cui come sapete sono Presidente, ne ha ricordato il significato
e l’origine con un appuntamento presso la nostra sede di Via
Cattaneo, a cui hanno aderito
molte associazioni e donne del
nostro territorio, provenienti da
ogni parte del mondo.
Non solo la celebrazione della
femminilità fine a se stessa: l’8
marzo è diventato, anno dopo
anno sempre di più, un momento dedicato alle campagne di
sensibilizzazione che coinvolgono l’universo delle donne.
Non solo mimose, ma tanti
appuntamenti per sensibilizzare sul problema della discriminazione di genere, sulla piaga
del femminicidio.
Dai messaggi contro la violenza
all’impegno contro le discriminazioni di genere, le iniziative
sociali legate alla festa della
donna si sono moltiplicate in
tutte le città italiane, e non poteva mancare l’impegno sociale
delle donne apriliane.
Tutte insieme abbiamo detto
“no alla violenza”, con un aperitivo solidale, condividendo
questo momento di reciproca
conoscenza ed integrazione, per
celebrare la forza e l’autodeterminazione delle donne, stanche
dell’immagine stereotipata di
“vittime” per scoprirsi e presentarsi come protagoniste.
“Non solo mimose per l’8
marzo”, questo è stato il messaggio lanciato dalle donne che
si sono ritrovate insieme alla
Palma del Sud, questa è e deve
rimanere una giornata di memoria e di sensibilizzazione sul
problema della discriminazione
di genere.
Bisogna pensare in termini di
impegno sociale per creare una
rete di solidarietà femminile
contro la violenza e le discriminazioni di genere.
Per tutte quante noi, che abbiamo partecipato a questa giornata, con il nostro gesto, abbiamo dato il via a questo impegno sociale per un lavoro continuo e costante che si deve
svolgere in tutto l’anno, insieme alle donne, alle associazioni, alle Istituzioni.
Le Istituzioni in primis sono
tenute a prevenire, contrastare e
proteggere con politiche attive,
coerenti e coordinate l’intera
popolazione, con il sostegno
delle reti locali e delle associazioni femminili cittadine.
La violenza sulle donne non è
una questione privata ma politica, ed è un fenomeno di pericolosità sociale per donne e uomi-
ni, bambine e bambini.
Occorre
comunque
precisare che non è
solo compito delle istituzioni e della scuola
educare ai sentimenti,
tutte le mamme sono
chiamate a questo
compito, è un preciso
dovere che abbiamo
come donne, per consegnare al futuro
uomini capaci di
rispetto vero e profondo verso le donne,
consapevoli che l’amore non si pretende,
che la gelosia non è
un’attenuante, che la
tenerezza non è debolezza. Ogni giorno, in ogni
momento, in ogni parte del
mondo, c’è una donna che soffre o che muore per mano di un
uomo, che considera quel corpo
e quell’anima una sua proprietà,
bisogna uscire da questa sottocultura, promuovendo azioni di
prevenzione e sensibilizzazione
culturale.
Cifre terribili, che da sole non
raccontano il dolore, la vergogna, la solitudine e la paura.
Statistiche che non rendono l’idea di una questione che riguarda TUTTI, uomini e donne,
nessuno escluso. Dall’India,
passando per il Medio Oriente,
fino all’Italia, gli Stati Uniti
fino all’Europa.
Le donne sono oggetto di violenza ovunque.
ECCO perché abbiamo pensato
di sensibilizzare le donne di
Aprilia al tema della unione e
della solidarietà tra donne contro la violenza sulle donne con
questa Campagna promossa
dall’Associazione “La Palma
del Sud” , a cui abbiamo dato il
nome “Metti le ali e danza”.
Ballare significa libertà del
corpo, della mente e dell’anima.
È un atto celebrativo di libertà
della mente e del corpo, di autoconsapevolezza del proprio
essere donna, in antitesi con le
forme oppressive delle costrizioni patriarcali e della violenza
maschile.
L’Associazione La Palma del
Sud ha organizzato un corso di
danza del ventre presso la sede
del Centro Interculturale di
Aprilia di Via Cattaneo, il giovedì dalle 16,30 alle 17,30.
Il costo del corso è simbolico di
cinque euro al mese e servirà
per autofinanziare la campagna
annuale dell’Associazione contro la violenza sulle donne.
Ringrazio moltissimo la ballerina Jamila per la sua disponibilità verso questa iniziativa e tutte
le donne apriliane e non solo
che hanno già aderito ed aderiranno alla nostra campagna di
sensibilizzazione.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
10 - 24 MARZO 2016
Grech con la G di Giuseppe
di Salvatore Lonoce
Cari amici lettori ieri sono andato allo studio Grech ed ho visto
all’opera un medico ortodonzista, lo fa con una semplicità e
una naturalezza davvero eccezionali, quasi fosse veramente
un nostro “amico medico”. Ed è
proprio su questo che si basa il
metodo terapeutico utilizzato
dal dottor Giuseppe Grech: un
liguaggio mirato ed efficace che
indirizza il paziente verso una
corretta consapevolezza del suo
effettivo stato di salute e che lo
conduca ad adottare la scelta
giusta per riavere uno stile di
vita più sano e salutare. Come?
Attraverso cinque semplici passaggi: corretta informazione,
ricerca con le nuove tecnologie,
attività all’avanguardia del settore, sterilizzazione dei macchinari usati e pulizia asettica.
Dalle sue stesse parole apprendo, infatti, che raggiungere il
benessere dentale è una cosa
semplicissima e lo si può fare
anche con i proverbiali Consigli
della Nonna, meglio però se
sono aiutati da preparati medici
specifici.
Caro Grech cosa bisogna assolutamente evitare per avere
degli splendidi denti?
Bisogna evitare di perdere le
motivazione per un sorriso e
l’entusiasmo per la buona tavola. La passione è uno dei motori
più potenti. Bisogna sempre
appassionarsi a qualcosa: alla
lettura, al teatro, al proprio lavoro. Quando una persona perde la
passione e l’entusiasmo ha fatto
già un primo considerevole
passo verso la trascurazione del
corpo, dei denti.
Le persone hanno la capacità di
trattenere pochi concetti e se
gliene dai troppi, si rischia che
vengano percepiti solo quelli
meno importanti. Inoltre bisogna fare attenzione a reiterare i
concetti più importanti, senza
avere paura di essere ripetitivi.
Cosa manca, o cosa è venuto
meno, nella comunicazione
medico-paziente?
Quello che io dico ai miei
pazienti lo faccio in prima persona. Il medico deve rappresentare prima di tutto un esempio,
perché l’esempio è la primissima forma di educazione possibile. Chiaramente, nell’ambito
della moderna medicina specialistica odontoiatrica, questo
risulta molto più difficile.
Dott. Grech lei è un medico
dentista e al tempo stesso un
personaggio apriliano. Come
fa a coniugare queste due figure?
Il modo migliore per svolgere
molte attività è non sentirsi
identità attraverso il verbo essere, ma attraverso il verbo fare. Io
non sono solo un medico dentista, ma svolgo l’attività di medico dentista e non dico a un
paziente che bisogna togliere il
dente cariato, ma che ha un
dente cariato da rigenerare nella
sua funzione. In altre parole,
essere medico dentista non
significa solo fare il medico
dentista che sottrae e sostituisce,
ma essere tante cose nello stesso
tempo. Per me riuscire a convincere un paziente che avrà la
soluzione ai suoi problemi di
denti senza avere la vita stravolta è importante. È un modo per
curare al meglio, cercando di
uscire dal concetto di identità
che, spesso, può essere fortemente penalizzante. Gli straordinari mezzi tecnologici, hanno
poi un potere fortemente persuasivo, nel mio lavoro quotidiano
di medico dentista, studio,
acquisisco informazioni e poi
cerco gli strumenti tecnologici
più avanzati per poter raggiungere al meglio la soluzione per i
miei pazienti.
Dott. Grech, lei riesce a rendere semplici molti concetti
scientifici, da cosa nasce questa sua capacità? È una dote
intrinseca o è frutto di uno studio mirato?
Entrambi. Il talento e le doti personali ci devono sempre essere,
però devono essere
affinate, soprattutto attraverso uno
studio mirato. E,
come in tutte le
specializzazioni, è
importante che ci
siano pratica e allenamento. Inoltre,
ci vuole anche uno
studio continuo:
studio sempre sulle
innovazioni e capisco come poter
essere più semplice
possibile nei miei
interventi.
Una
delle mie più grandi soddisfazioni è
incontrare per strada delle persone che mi dicono “lo sa che da
quando mi segue ho iniziato a
vivere”. Quello è un chiaro
segno che il mio modo di lavorare è stato davvero efficace e
che ho raggiunto il mio scopo di
medico ortodonzista. Bisogna
referenziarsi attraverso una
solidità medica-tecnologica. Il
linguaggio deve essere semplicissimo, quasi paratattico: concetti chiari, semplici e, soprattutto, pochi.
Negli ultimi anni si è venuta a
creare infatti una certa distanza
tra la figura del medico ortodonzista e quella del paziente, perché la superspecializzazione ha
portato il medico ad allontanarsi
dal dialogo con il paziente e
questo ha disabituato il paziente
a cercarlo in maniera adeguata.
Se è infatti vero che il medico
parla poco con il paziente, è
altrettanto vero che il paziente è
diseducato in tal senso, e spesso
pretende dal medico ciò che non
è in grado di potergli dare. Ciò
crea proprio un conflitto di
comunicazione di difficile individuazione e superamento. In
altre parole, a mio avviso il problema sta da entrambe le parti: il
paziente ha il diritto di essere
ascoltato e il medico ha il diritto
di essere rispettato. Purtroppo è
vero che i medici nel campo
della credibililtà hanno perso
terreno e nei pazienti è cresciuto
il senso di sfiducia verso la classe medica. Si tratta di una grossa frattura, che non sarà facile
risanare, ma io sono ottimista.
Credo che se i pazienti recuperassero degli atteggiamenti di
giusto rispetto verso i professionisti che li devono curare e se i
medici mostrassero una maggiore disponibilità la comunicazione potrebbe diventare molto più
semplice.
Dott. Grech oggi sembra
esserci una rinascita sulla consapevolezza del benessere dentale…
È vero, ma il benessere dentale
deve essere ben inteso e ben
affrontato. C’è spesso la tendenza a proporre delle tecniche del
tutto obsolete che non prevedono l’apporto attivo della ricerca.
Tecniche, queste, che non hanno
nulla di tecnologico o ingegnoso. Il mio consiglio è di creare
prima la base e poi una volta che
questa è ben solida si può iniziare a salire verso il vertice andando a risolvere i problemi più difficili.
Qual è quindi il suo approccio
al paziente?
Io mi occupo della bocca nella
sua interezza e lo scopo principale del mio lavoro è quello di
mettere i denti nelle condizioni
di poter funzionare al meglio,
dargli i giusti supporti, fargli
fare il giusto movimento, utilizzare tecniche nuove per riequilibrare il sistema dentale e l’estetica. Quando si trattano bene i
denti, essi cercano di esprimere
nel migliore dei modi quella che
i latini chiamavano la “Vis Naturae”, ossia la forza della natura.
Ritengo sia di pertinenza dello
specialista, trovare sempre la
soluzione migliore nel modo
scientifico e tecnologico possibile, rimanendo molto attento
alla fisiologia.
Dott. Grech cosa comporta
realmente, l’avere una dentatura “sana”? Quali sono i suoi
consigli in merito?
Io ho adottato una gerarchia di
interventi. Come primo passo
bisogna decidere se si vuole
stare bene veramente. E se si
vuole raggiungere questo obiettivo occorre seguire attentamente tre regole: avere chiaro in
mente l’obiettivo, capire quanto
può costare raggiungere l’obiettivo, ed essere pronto a pagare il
giusto prezzo per raggiungerlo.
Poi si passa all’azione che deve
essere la più corretta possibile.
Quali consigli può darci per il
mantenimento di una buona
dentatura?
affidarsi al professionista e assicurarsi che sia un medico odontoiatra laureato, non un finto
dentista e purtroppo ancora oggi
ce ne sono. si può tranquillmente effettuare una breve ricerca su
internet andando nel sito dell’ordine dei medici.
mantenere, seguendo le indicazioni dell’odontoiatria e dell’igienista, una corretta e attenta
igiene domiciliare. E’ compito
del dentista istruire i pazienti
sulle modalità di mantenimento
dell’igiene orale, ma sarà l’assiduità dell’igiene giornaliera
effettuata dai pazienti stessi che
determinerà la salute dentaria. e
infine rispettare sempre i controlli semestrali.
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“TERZO SETTORE ED INNOVAZIONE SOCIALE”
Focus su associazionismo, volontariato, cooperazione sociale e responsabilità sociale di impresa
L’IMPORTANZA DI FARE RETE
Nasce ad Aprilia, il “Forum Nuovi Cittadini di Aprilia”, con l’obiettivo di
costruire la prima rete del III Settore apriliano
A cura della Dr.ssa Emilia
Ciorra Esperta di politiche e
progettazione sociale
Il nuovo e vero cittadino deve assumersi la responsabilità come membro integrante della
società in cui vive. Solo in questa maniera, la società potrà evolversi e cambiare…
Cari amici ed amiche,
continuiamo insieme questo
viaggio di conoscenza e riflessione, all’interno del nuovo
mondo conosciuto come III
Settore, che rappresenta ad
oggi la parte più numericamente consistente del no profit italiano, con realtà tra loro
diverse per storie, culture,
modelli organizzativi, ma
tutte unite dalla condivisione
di forti valori comuni: la
dignità e la promozione della
persona umana, l’uguaglianza
dei diritti come base del patto
di cittadinanza, la dimensione
comunitaria e partecipativa
come orizzonte di una possibile convivenza fra tutti i
sioni individualistiche hanno
indebolito i legami comunitari
ed avvelenato le relazioni
umane. Per invertire questa
tendenza, per riumanizzare la
società, si deve ripristinare
l’equilibrio tra l’ io ed il noi,
fra la dimensione individuale
e collettiva del vivere civile,
tra diritti dei singoli e responsabilità civile. Servono più
cultura, confronto e dialogo.
Serve l’idea di un nuovo welfare, che sia soprattutto investimento nel benessere sociale, nel capitale umano e nel
futuro di questo Paese. Anche
le organizzazioni che abitano
il nuovo mondo del III Settore, hanno subito la profonda
crisi delle “relazioni sociali”.
Anche per il III Settore molto
è cambiato in questi anni di
crisi, sia sotto il profilo della
popoli per promuovere pace e
legalità. Tutte queste organizzazioni si caratterizzano per
l’impegno verso la realizzazione di una società solidale,
in cui culture e religione
diverse sappiano incontrarsi e
dialogare. Credono in un
autentico sviluppo umano, in
cui l’obiettivo della crescita
economica va di pari passo
con quello della tutela dei
diritti e dei beni comuni, della
qualità della vita, dell’ambiente e delle relazioni sociali.
Tutte queste organizzazioni
rappresentano il laboratorio
del cambiamento sociale, animato da cittadine e cittadini
che guardano al futuro e scelgono di essere protagonisti
attivi della società civile, nonostante le difficoltà di convivere con una società frammentata, profondamente individualista, che alimenta un
sentimento diffuso di solitudine e insicurezza. L’invadenza
del “mercato” e dei “consumi” negli stili di vita e nei
comportamenti umani ha
generato, come sappiamo, una
profonda crisi di coscienza e
di umanità. Le paure e le ten-
sua percezione dall’esterno,
sia nel modello organizzativo.
Dopo gli anni della valorizzazione del volontariato e della
cittadinanza responsabile, si è
venuto diffondendo un clima
orientato a maggiore individualismo che non ha favorito
l’impegno personale nelle
organizzazioni che fanno
della solidarietà e della azione
sociale la loro ragione di essere. Basti pensare al fatto che
per molto tempo, il III Settore
è stato rappresentato ai cittadini ed alle Istituzioni, come
un “pulviscolo” composto da
queste decine di migliaia di
organizzazioni, e non risulta
che, sino ad oggi almeno, si
sia fatta una adeguata riflessione, tra gli addetti ai lavori,
circa l’opportunità di favorire
la reciproca conoscenza e collaborazione tra le diverse
organizzazioni, attraverso un
sistema adeguato ed istituzionalizzato di reti, promuovendone la capacità di aggregazione e sinergia. Il III Settore,
per tutti quei valori di umanità sopra rappresentati, deve
tuttavia poter esprimere una
sua soggettività giuridica e
Per scrivermi:
[email protected]
rivendicare la propria autonomia come parte integrata di
questo Paese. Al riconoscimento del suo ruolo di mero
gestore di politiche sociali da
altri definite, non si è accompagnato il riconoscimento di
uno spazio pubblico in cui
operare in maniera legittima.
Ecco perché, voglio sollecitare e stimolare questo dibattito,
a partire dai nostri territori, in
cui i tempi sono ormai maturi
tra le diverse associazioni che
vi operano, per strutturare un
percorso che porti alla costituzione del III Settore apriliano.
Questo consentirebbe, di dare
una rappresentazione del III
Settore apriliano, non più
come un pulviscolo di tante
realtà, ma come un soggetto
sociale (e politico in quanto
tale), radicato nel nostro territorio, e nella nostra società e
in grado di avanzare proposte
unitarie per lo sviluppo del
benessere sociale e del capitale umano di questa città. Oggi,
di fronte alla difficoltà crescente nei rapporti tra cittadini ed Istituzioni, occorre investire di più nell’iniziativa
autonoma dei soggetti sociali,
nella loro capacità di programmazione unitaria, dando
voce ad una società civile partecipe ed impegnata. L’autonomia e l’unità del III Settore
sono una risorsa irrinunciabile. Per raccogliere la sfida di
questo nuovo tempo di riforme, di cui questo Paese aveva
profonda necessità, anche le
organizzazioni del III settore
devono però saper operare un
salto di qualità, assumendosi
nuove e più alte responsabilità, a partire da una più chiara
consapevolezza di sé, dal dialogo e dal confronto. Nel
nostro piccolo, alcune associazioni di Aprilia hanno inaugurato questo percorso, e si
sono ritrovate nel Forum
Nuovi Cittadini di Aprilia, che
si riunisce ogni ultimo mercoledì’ del mese alle 17,00 presso la sede di Via Cattaneo. Ora
inizia il vero viaggio, e conosceremo meglio insieme le
Organizzazioni del III Settore
della nostra città, che vi presenterò di volta in volta nel
corso di questa rubrica.
IL GIORNALE DEL LAZIO
10 - 24 MARZO 2016
LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
PRIMA DI ESSERE
CORPO, SIAMO MENTE
Vorrei essere bella tonica
senza nessuna fatica. Ci sono
tanti giornali che promettono
di dimagrire in fretta e senza
sacrifici. Ma tanto se non fai la
fame non perdi neanche un
etto. Sarebbe troppo bello se si
innescasse un meccanismo
che facesse tutto da solo senza
che io dovessi mettermi d’impegno per attivarlo. E sì, perché la dietologa dove sono
andata mi ha detto che devo
mettermi a dieta ferrea. Come
faccio? Non riesco neanche a
pensarci che mi viene l’ansia. I
primi due giorni mi impegno,
ma dopo mi mangio anche le
gambe del tavolo! Ora le
domando, ma è possibile che
non esista nulla che possa
dare alla mente quell’input
che faccia sì che la persona
rimanga serena durante una
dieta?
ERNESTA
Abbiamo sentito dire tante
volte che corpo e mente sono
un tutt’uno. Quello che la
mente pensa si ripercuote sul
corpo e viceversa. Durante una
dieta la mente ha fame e quindi trasmette al corpo una forma
di sofferenza. Tutto parte da
essa, altrimenti non si spiegherebbe come mai persone che
mangiano pochissimo si sentono sazie e persone che mangiano tantissimo percepiscano il
senso della fame. Allora è
vero, prima di essere corpo,
siamo mente. Le voglio proporre un “gioco”, signora
Ernesta, utilizzando la nostra
mente possiamo raggiungere
dei traguardi davvero inverosimili. Ad esempio, è stato sperimentato che alcuni atleti si
sono mantenuti tonici solamente guardando, attraverso
un video, altri atleti che si allenavano duramente. La sola
visione di quei movimenti
innescava un meccanismo
mentale che azionava i muscoli con micromovimenti non
percettibili alla vista. Davvero
sensazionale! Allora, un giorno, ho voluto sperimentare su
me stessa questa specie di allenamento. All’inizio non ci credevo, ma dopo due settimane,
incredibilmente, ho percepito i
miei muscoli più tonici, tanto
che alcune persone mi hanno
domandato che tipo di esercizi
fisici stessi praticando. Quando smisi di allenarmi in modo
“mentale”, anche i miei
muscoli si adeguarono alla mia
normale attività quotidiana.
Bene, si capisce da sé che l’input nasce dalla nostra mente e
che poi si ripercuote su tutto il
corpo, ma soprattutto sui nostri
comportamenti. Gli input più
potenti sono le immagini, perché innescano un processo di
sensazioni fisiche in cui la per-
sona percepisce di essere nel
luogo osservato. Oppure si
identifica con le persone osservate. Per raggiungere qualunque obiettivo, allora, bisognerebbe, sempre, osservare ed
imitare colui che l’ha raggiunto. Vivere a stretto contatto con
una persona che mangia in
modo equilibrato farà si che
anche l’altra si adegui a quel
regime, e viceversa. Noi, esseri umani, imitiamo inconsapevolmente gli altri e poi percepiamo inconsapevolmente dei
risultati. Guardare dei video
dove ci sono persone che mangiano in modo equilibrato,
prima o poi si finirà per imitarli. Sta tutto lì: osservare, imprimere l’immagine per alcuni
giorni e poi, come per incanto,
ci ritroviamo a fare, a mangiare e a comportarci, proprio
come le persone osservate.
Non a caso i ragazzi che
amano i loro fans, si vestono
come loro, parlano come loro
creando così una nuova identità vissuta come propria.
ALLA RICERCA DELLA
SERENITA’ INTERIORE
Sono una signora di 54 anni, e
purtroppo quando mia figlia
aveva 4 anni l’ho lasciata
esclusivamente alle cure del
padre, perché io me ne ero
andata. Oggi ho un discreto
rapporto con lei, nel senso che
ci frequentiamo, ma percepisco sempre della tensione fra
di noi. Ogni volta che usciamo
insieme io lo vivo come un problema enorme e spesso finiamo per litigare. Forse sono
troppo tesa perché voglio cercare di non sbagliare più con
pagina 41
lei, ma alla fine non ci riesco.
Vorrei essere più serena e più
calma, cosa posso fare?
GIUSEPPINA
Ansia, stress e preoccupazione
spesso sono scatenati dalla
nostra tendenza ad attribuire
un’importanza eccessiva a
situazioni in fondo non così
problematiche come siamo
portati a credere. Le emozioni
e le sensazioni, così come i
nostri stati d’animo, sono intimamente collegati al nostro
fisico. I primi influenzano le
condizioni del secondo, ma è
vero anche il contrario. A volte
riuscire a riportare serenità,
pace interiore e tranquillità
nelle nostre esistenze sembra
un desiderio vano e senza speranza. Se ci concentriamo
esclusivamente sul problema,
esisterà solo il problema. La
mente non ha la capacità di
guardare oltre il problema,
perché ha bisogno di essere stimolata con nuovi dati e nuove
prospettive. Aspettare che il
problema si risolva da solo è
solo un’illusione. Bisogna procedere per tentativi ed errori,
fino a quando troviamo la
soluzione. L’errore che si può
commettere nel tentativo di
risolvere il problema, è molto
utile a farci comprendere come
procedere diversamente per
raggiungere la soluzione. Uno
stato di calma è importante per
riordinare le idee, e questa si
può indurre su tutto il corpo
proprio con l’esercizio della
calma del Training Autogeno.
Allora, proceda così, signora
Giuseppina, si distenda sul suo
letto, o dove le fa più comodo,
e cominci a ripetersi con la
voce della sua mente le
seguenti parole: faccio profon-
Villa Silvana - Ambulatorio di
DIAGNOSTICA OSTETRICA
La gravidanza rappresenta
per ogni donna un evento
assolutamente speciale. Un
essere umano si sviluppa e
cresce attraverso un altro
essere umano per poi nascere! Diventare mamma è un’esperienza emozionale, fisica
e mentale, fortissima. Presso
la casa di cura Villa Silvana
e’ attivo, all’interno del
Poliambulatorio specialistico, l’ambulatorio di Diagnostica ostetrica ove opera
il Dott. Antonio Facente,
autore di varie pubblicazioni,
gia’ Ostetrico Ginecologo
presso la Divisione di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Anzio; dal 2011
presso il DH di Medicina
Prenatale presso l’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore,
Policlinico A. Gemelli di
Roma.
Ci siamo, le analisi hanno
confermato la gravidanza!
Quali visite effettuare, quali
esami, quando?
Presso il Poliambulatorio e’
possibile eseguire :
controlli ematici: il nostro
Laboratorio analisi e’ aperto
tutti i giorni dal lunedi’ al
sabato dalle 7.30 alle 10.30.
Si eseguono tutti gli esami
ematochimici, anche i piu’
complessi. ( Laboratorio cer-
Aprilia - Villa Silvana
tificato UNI EN ISO
9001:2008)
controlli ecografici: come lo
screening del 1° trimestre (bi
test e translucenza nucale):
l’esame e’ la rappresentazione ecografica dei tessuti
molli della nuca del feto, che,
ecograficamente appaiono
come una sottile falda nera.
Quanto maggiore e’ lo spessore dei tessuti molli retronucali tanto maggiore e’ la probabilita’ che il feto sia portatore di patologia cromosomica. Si esegue, inoltre, l’ecografia Morfologica
nel
periodo compreso tra la ventesima e la ventitreesima set-
timana di gestazione. Essa
rappresenta, insieme a quella
del primo trimestre, il controllo piu’ importante di tutta
la gravidanza. E’ un esame
complesso in quanto e’ destinato a studiare la morfologia
del feto per escludere o
accertare la presenza di malformazioni. Al termine verra’
rilasciato un C.D. perche’
questo magico momento sia
fissato per sempre. Presso
l’ambulatorio di diagnostica
neonatale e’ possibile eseguire la Flussimetria ed ogni
altro accertamento si renda
necessario durante la gravidanza. Tutti gli esami vengo-
no effettuati con tecnologia
in 3D/4D. E’ inoltre possibile
eseguire gli esami per l’ingresso del futuro papa’ in
sala parto.
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scivolare il pensiero lungo il
corpo che si distende, si rilassa, si abbandona, e in modo del
tutto sereno mi rappresento
nella mente le parole: IO
SONO CALMA. La parola
calma continuerà a ripeterla
per un bel po’ di volte. Si eserciti senza crearsi aspettative
(altrimenti la tensione da prestazione non la farà rilassare)
tutti i giorni, fino a quando
comincerà a percepirsi più
rilassata. Dopo un mese di
allenamento le basterà semplicemente ripetere, con la
mente, la parola: CALMA. In
questo stato riuscirà a mettere
a fuoco i risultati di ogni problema. Anzi, si accorgerà di
crearne sempre di meno. E sì,
anche se ci può apparire incredibile siamo noi stessi a crearci i problemi, anche se spesso
gli attribuiamo agli altri. Impariamo a dare il giusto peso ai
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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10 - 24 MARZO 2016
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
NASCE LAZIO CREA: RISPARMI, EFFICIENZA E SEMPLIFICAZIONE
Con Lazio Crea, la nuova società che nasce dalla fusione tra Lazio Service e Lait,
la Regione crea un unico punto di riferimento per la gestione dei sistemi informativi e delle funzioni amministrative della Regione Lazio. Va avanti l’impegno per
un’amministrazione più connessa e per dare risposte più efficaci e immediate alle
esigenze dei cittadini e delle imprese
Va avanti l’impegno della Regione per restituire ai cittadini e alle imprese del
Lazio una Regione affidabile, trasparente e utile. Oggi un nuovo passo avanti nella
più importante operazione di revisione della spesa ed efficientamento mai effet-
tuata nel Lazio: presentata Lazio Crea, la nuova società che nasce dalla fusione tra
Lazio Service e Lait creando così un punto di riferimento unico per la gestione dei
sistemi informativi e delle funzioni amministrative della Regione Lazio.
Più risparmi e maggiore efficienza. Con Lazio Crea la Regione ha effettuato uno
sforzo importante di riorganizzazione che produce quasi 1,3 milioni di risparmi
l’anno: 100 mila euro con la riduzione dei costi degli organi sociali e di revisione
contabile; 1,1 mln di euro di costi esterni per acquisto beni e servizi di uso comune e 70 mila euro con l’ottimizzazione oneri finanziari. Significa più efficienza,
semplificazione e digitalizzazione e soluzioni capaci di ridurre i costi della spesa
pubblica.
SANITÀ: NEI PROSSIMI MESI 10 NUOVE CASE DELLA SALUTE
10 nuove Case della Salute a Roma e nelle province. Va avanti l’impegno della
Regione per costruire una nuova rete di servizi sanitari sul territorio. Le nuove
Case della Salute apriranno nei prossimi mesi e vanno ad aggiungersi alle 9 già in
funzione.Cosa sono le Case della Salute? Strutture per garantire le esigenze di
prime cure sul territorio senza dover ricorrere per forza all’ospedale. Vai qui per
tutte le informazioni sulle case della salute già aperte e per sapere dove si trovano
e come funzionano. Andiamo avanti con la costruzione della sanità del territorio:
con le 10 nuove strutture perfezioniamo il primo anello della rete che prevedeva
una “Casa” per ogni distretto.
5 Case della Salute tra Roma e l’area metropolitana. Di queste, tre a Roma: una
a Labaro, presso il poliambulatorio Clauzetto, con un investimento di 200mila
euro; una in via Circonvallazione Nomentana 498, con una spesa di 650mila euro,
e una in via Tuscolana, presso il Poliambulatorio Don Bosco di via Antistio 12, con
un investimento 600mila euro. Nell’hinterland romano saranno realizzate a Rignano Flaminio, con una spesa di 850mila euro, che serviranno per chiudere un cantiere aperto da anni; e ad Anzio presso l’ex presidio ospedaliero con un impegno
di spesa pari a 800mila euro.
2 in provincia di Frosinone: in questo caso le Case della Salute daranno nuova
vita e nuova missione a due ospedali dismessi: quello di Ferentino, che sarà trasformato con una spesa di 350 mila euro, e quello di Ceccano- Ceprano, con un
impegno di 900mila euro.
1 in provincia di Latina, ad Aprilia, con una spesa di 600mila euro.
2 in provincia di Viterbo, una a Bagnoregio, con una spesa di 100mila euro, e una
a Soriano del Cimino, con un investimento di 400mila euro.
“Insieme agli interventi negli ospedali, la ricostruzione delle reti di cura, lo sblocco del turn over con 1.200 assunzioni di nuovo personale, ora rafforziamo la sanità territoriale con queste ulteriori dieci Case della Salute – è il commento del pre-
sidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: fino a qualche tempo fa nessuno ci credeva, invece la rete cresce: con spese compatibili rafforziamo e diversifichiamo la
sanità più vicina alle persone. E così usciremo dal commissariamento non distruggendo, ma ricostruendo la sanità del Lazio" –ha detto ancora Zingaretti.
SPAGHETTI E CINEMA, A SCUOLA DI GUSTO
CON IMMAGINI E RICETTE
Spaghetti&Cinema, un progetto nuovo dedicato agli insegnanti e ai loro studenti
con l’obiettivo di trovare nuovi spunti di comunicazione e di riflessione sui temi
più squisitamente ‘sociali’. Un viaggio per capire come il cinema possa raccontare la cucina e la tavola per esprimere solidarietà, convivialità, trasmissione del
‘saper fare’ attraverso la condivisione dell’esperienza. Lunedì 7 marzo alle ore 10,
alla Technotown – Ludoteca Tecnologica di Villa Torlonia in Via Lazzaro Spallanzani 1/A, si terrà un seminario rivolto ai docenti.
Tre, per cominciare, i titoli prescelti: La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek,
Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio e Immaturi di Paolo Genovese, titoli
simbolici ma decisamente significativi.
Valorizzare il percorso di formazione in ambito enogastronomico. Il progetto destinato in particolare agli studenti e ai docenti degli istituti alberghieri e agrari
del Lazio- nasce con lo scopo di valorizzare, anche attraverso la conoscenza del
miglior cinema italiano e internazionale, il percorso di formazione in ambito enogastronomico e anche per valorizzare la qualità dei prodotti e i sapori genuini del
territorio della Regione Lazio.
Autori e protagonisti dialogheranno con docenti e studenti, attraverso alcune
sequenze dei loro film, per dimostrare come nel cinema anche solo un fornello
acceso, una semplice tavola imbandita o una ricetta particolare possano ‘condire’
– arricchendola di piccoli segni di normale quotidianità o far riflettere sui grandi
valori – una semplice sequenza golosa.
Spaghetti&Cinema nasce da una fortunata serie editoriale della giornalista Laura
Delli Colli, Presidente dei Giornalisti Cinematografici Italiani ed esperta di cinema, che coordina i contenuti del progetto.
Spaghetti&Cinema è promosso dalla Regione Lazio con ARSIAL Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, curato dal Progetto ABC Arte Bellezza Cultura in collaborazione con Roma Capitale, con la
ludoteca tecnologico scientifica Technotown e Roma Lazio
MISSIONI NOCIVE E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE:
151 MILIONI DI RISORSE EUROPEE E REGIONALI
151 milioni di euro di fondi europei e fondi regionali per abbassare le emissioni
nocive attraverso la mobilità sostenibile. Per la prima volta, grazie all’Europa,
Roma insieme alla Regione progetta un investimento di queste dimensioni su un
piano integrato per la mobilità sostenibile.
La programmazione degli interventi è frutto di un accordo con Roma Capitale che
consentirà all’amministrazione capitolina di sostenere importanti iniziative per la
mobilità sostenibile, rispondendo all’indicazione dell’unione europea di concentrare queste risorse nell’area metropolitana di Roma. In particolare, su un totale di
77 mln di investimenti che ricadranno nell’area metropolitana di roma, 54 mln
sono frutto dell’accordo con Roma Capitale.
Ecco il dettaglio degli investimenti:
19 milioni di euro in tecnologie per la mobilità urbana: impianti semaforici, varchi di accesso, pannelli a messaggio variabile e paline elettroniche, con una grande scommessa sui cosiddetti sistemi di trasporto intelligenti. Di questi fondi 14
milioni saranno destinati a Roma.
20 milioni per nodi di scambio nell’area metropolitana di Roma. Vogliamo così
favorire l’intermodalità e l’utilizzo del trasporto pubblico nell’area metropolitana:
verranno potenziati i nodi di scambio esistenti e realizzati i nuovi in base alla
domanda locale. Su Roma, in corrispondenza delle stazioni ferroviarie e metropolitane e del tpl su gomma.
20 milioni per l’acquisto di autobus elettrici e metano destinati a Roma.
18 milioni per proseguire nell’acquisto di treni ad alta capacità destinati alle ferrovie regionali, per le linee che insistono nell’area metropolitana di Roma.
74 milioni di risorse dalla Regione. Ai fondi europei aggiungiamo 74 milioni di
risorse regionali destinate al completamento del rinnovo del materiale rotabile
delle linee ferroviarie regionali e al completamento del rinnovo della flotta Cotral,
per un investimento totale di 151 mln.
"Oggi abbiamo dato il via a un'altra svolta verde per la Capitale e per l'area metropolitana – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: sono stati
sbloccati 77 milioni di euro di investimento per muoversi meglio all'insegna dello
sviluppo sostenibile: bisogna cambiare il modo di muoversi in città, e anche grazie all'Europa e alla collaborazione tra Regione e Comune questo investimento ora
aiuterà a farlo"- ha detto ancora Zingaretti.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
10 - 24 MARZO 2016
CISTERNA
In Comune si è parlato di nuove
opportunità di lavoro con l’incontro informativo relativo
all’avviso pubblico “Botteghe di
Mestiere e dell’Innovazione nell’ambito del programma SPA –
Sperimentazioni di Politiche
Attive”.
Si tratta di un’iniziativa con la
quale Italia Lavoro SpA, ente
strumentale del Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali,
intende promuovere l’attivazione di 934 percorsi di tirocinio
semestrali a livello nazionale.
Per “Bottega di Mestiere e dell’Innovazione” si intende un raggruppamento in grado di favorire la trasmissione di competenze
specialistiche verso le nuove
generazioni, il ricambio generazionale e di stimolare la nascita
di nuova imprenditoria, i processi di innovazione e di internazio-
pagina 43
NUOVE OPPORTUNITÀ PER I CITTADINI E PER LE IMPRESE
CON LE “BOTTEGHE DI MESTIERE E DELL’INNOVAZIONE”
nalizzazione, nonché lo sviluppo
di reti su base locale. Possono
partecipare all’avviso, raggruppamenti (costituiti o costituendi)
formati da un soggetto promotore e uno o più soggetti ospitanti
(massimo dieci) costituiti secondo diverse forme.
Relatore principale dell’incontro, è stato il dottor Roberto Tropea, coordinatore regionale dei
progetti per Italia Lavoro Spa,
che a partire dalle 11:15 ha illustrato agli imprenditori ed agli
operatori del settore presenti
presso la Sala delle Statue del
Comune di Cisterna, i dettagli
dell’iniziativa nata anche grazie
alla collaborazione della Provincia di Latina e dei Centri per
l’impiego.
I soggetti coinvolti sul territorio
sono dunque gli enti promotori
(enti pubblici o privati abilitati a
MENSA SCOLASTICA: INCONTRO
PER OTTIMIZZARE IL SERVIZIO
Tra le novità un tecnologo alimentare e prossima
l’approvazione del nuovo Regolamento
Si è tenuto, nella sede comunale, un incontro per
monitorare la qualità del servizio di mensa scolastica e per recepire eventuali osservazioni provenienti
dai rappresentanti degli utenti.
L’incontro è stato richiesto dal dirigente Pagnanelli
unitamente ai docenti e ad alcuni genitori dell’istituto comprensivo Plinio Il Vecchio di Cisterna.
Un momento di confronto e verifica che l’assessore
Teseo Cera aveva annunciato per relazionare, insieme all’ufficio competente, sull’esito delle verifiche
effettuate nel corso dell’anno scolastico sia presso le
scuole che nel centro cottura.
L’incontro è stato anche l’occasione per aggiornare
i presenti sull’iter del nuovo regolamento del servizio che giungerà all’esame della Commissione Cultura e Pubblica Istruzione il prossimo 9 marzo.
Il nuovo regolamento rinnova, tra l’altro, l’istituzione di un’apposita commissione comprendente anche
una rappresentanza dei genitori beneficiari del servizio di refezione.
Nel corso della riunione i docenti hanno apprezzato
il miglioramento del servizio rispetto al passato suggerendo l’apporto di alcune modifiche per ottimizzarlo ulteriormente.
Tra le novità introdotte quest’anno compare anche
la figura del tecnologo alimentare.
Ciò nonostante una nota critica è stata divulgata
dalla rappresentate del Comitato del diritto del cittadino e pari opportunità Laureta Jaku lamentando la
mancata approvazione della commissione mensa,
prevista nella bozza di regolamento non ancora in
vigore, e denunciando la scarsa cottura dei cibi serviti.
“Il servizio di refezione attualmente erogato - afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione Teseo Cera è certamente migliore rispetto al passato. Questo
anche grazie ad una costante attenzione e assiduo
monitoraggio da parte dell’assessorato unitamente
ad una altrettanta costante e proficua collaborazione
con i dirigenti e docenti delle scuole.
Mi rammarica, dunque, che l’incontro da me aperto
chiedendo di rappresentare eventuali problemi con
assoluta tranquillità, senza minimizzare né enfatizzare, venga poi da qualcuno rappresentato all’esterno in modo ben diverso.
Qualcuno che probabilmente mira a minare un
clima proficuo per l’individuazione di eventuali
inconvenienti e della loro possibile soluzione giungendo persino a mettere in discussione la partecipazione di un tecnologo alimentare ovvero la massima
professionalità per qualità e sicurezza alimentare.
Nonostante la deprecabile strumentalizzazione per
la smania di voler apparire ad ogni costo, è intenzione dell’amministrazione proseguire il percorso di
pacato confronto verso il miglioramento del benessere dei nostri piccoli alunni”.
promuovere tirocini
così come individuati nelle Linee guida
nazionali e nelle
normative regionali
di riferimento), le
aziende private partecipanti e presso le
quali verranno svolti
i tirocini, e i tirocinanti (giovani inoccupati/disoccupati,
di età compresa tra
18 e i 35 anni non
compiuti, di cittadinanza italiana o di
uno degli Stati membri dell’UE o extracomunitari con regolare permesso di soggiorno). Per
ciascuno dei soggetti coinvolti
sono previsti specifici contributi
economici.
L’avviso scade il prossimo 8
marzo e tutte le modalità di partecipazione al programma sono
descritte nell’testo pubblicato
sul sito www.italialavoro.it,
raggiungibile anche dal porta-
lewww.botteghemestiereinnovazione.it. Per le richieste di
informazioni è possibile rivolgersi anche all’indirizzo [email protected].
Sopralluogo congiunto nell’ex sito Goodyear
Fare chiarezza sulla situazione ambientale e sanitaria dell’area e sul rispetto degli accordi
Sopralluogo congiunto presso l’ex sito Goodyear di Cisterna.L’iniziativa ha coinvolto l’ARPA Lazio, la ASL, gli uffici di riferimento del Comune e della Provincia ed ha preso il via dalla
richiesta, inoltrata lo scorso dicembre, dal Sindaco Eleonora
Della Penna.Nella nota il Primo cittadino chiedeva di verificare
e relazionare sulla situazione ambientale e sanitaria del sito sulla
via Nettuno e all’interno della struttura che ha ospitato gli uffici
e la produzione dello stabilimento di pneumatici.
Oltre ai tecnici, hanno preso parte al sopralluogo anche i corpi di
polizia comunale e provinciale per verificare lo stato dei luoghi.
“E’ tempo – ha commentato il Sindaco Della Penna – di fare
chiarezza su cosa e come è stato fatto nell’area ex Goodyear e
poi Meccano. Non è più rinviabile la verità su un capitolo tra i
più tristi e oscuri della nostra economia e della nostra città.
Sono soprattutto due gli aspetti su cui occorre fare chiarezza: lo
stato di sicurezza ambientale dell’intera area e il corretto svolgimento dell’intervento di bonifica.
Accertati e certificati questi, l’Amministrazione potrà fare le opportune scelte sul futuro di quell’area”.
“Ora - continua Della Penna - aspettiamo di conoscere l’esito delle analisi e di visionare i verbali redatti affinché, se
dovessero risultare irregolarità, l’amministrazione possa chiedere il rispetto degli accordi sottoscritti e, non escluso, la
restituzione di quell’importante sito alla città”.
Sanità, Della Penna: “Cisterna penalizzata,
situazione insostenibile”
In merito alla tema della Sanità a
Cisterna, il Sindaco Eleonora Della
Penna interviene sulla situazione che
sta assumendo i tratti di vera e propria
emergenza, dopo i gravi fatti accaduti al
punto di primo soccorso nei confronti
del personale in servizio.
“La situazione a Cisterna non è più
sostenibile – tuona il sindaco – lo abbiamo denunciato tante volte. Il consiglio
comunale ad hoc per la questione sanitaria è stato uno dei primi atti della mia
amministrazione ed in quella sede avevamo condiviso con tutte le forze politiche cittadine e alla presenza dell’allora
direttore Caporossi, un documento che
specificava le urgenze del nostro territorio in ambito sanitario. Asl e Regione
Lazio, dunque, conoscono le esigenze
di Cisterna ma per ora stanno riorganizzando i servizi sanitari territoriali senza
tenere conto di quanto da noi rilevato.
Per questo nei giorni scorsi abbiamo
chiesto un altro incontro con i vertici
Asl per discutere di questioni che non
sono più procrastinabili”.
Le problematiche del punto di primo
soccorso sono dovute principalmente
alla mancanza di personale, ma anche
dalla struttura che non riesce a rispondere alle esigenze dei cittadini e tutelarne la sicurezza.
“Se l’Ucpci nel quartiere San Valentino
rimane, senza dubbio, un fiore all’occhiello per la sanità locale – continua
Della Penna - non si può non tenere
conto dello stato organizzativo in cui
versa il Punto di Primo Intervento che,
per correttezza, anche in considerazione
della mole di pazienti che, di giorno e di
notte, si rivolgono
alla struttura (oltre
quattordicimila
annui),
andrebbe
chiamato col nome
che merita: Pronto
Soccorso.
I punti che il Consiglio comunale volle
ribadire al manager
Caporossi - tuttora
validi nonostante i
numerosi incontri
tenuti tra la sottoscritta e i vertici della sanità pontina e
nonostante le numerosissime rassicurazioni e promesse di intervento ricevute
anche per le vie brevi - parlano tra le
altre cose di una ‘ricognizione generale
del personale sanitario dislocato sul territorio finalizzata alla riorganizzazione
e all’aumento degli operatori all’interno
dei servizi’.
E’ del tutto evidente che oggi le sei
unità infermieristiche che a rotazione
(ferie e malattie permettendo avvalendosi, per uno solo dei tre turni giornalieri, dell’apporto di un dipendente
ausiliario, quando disponibile) garantiscono assistenza al medico di turno,
non sono più sufficienti a garantire un
servizio adeguato alla cittadinanza di
Cisterna e dell’intero comprensorio.
Risulta a dir poco sconveniente e senza
dubbio scarsamente funzionale il fatto
che il personale medico o infermieristico debba dividersi, durante i turni di
lavoro, tra il ricevimento dei pazienti e
l’emergenza di interventi che in casi di
affollamento debbono essere sospesi
anche solo per aprire la porta e fare spazio ad altre emergenze.
Se a questo poi si aggiunge che il Pronto Soccorso rimane, in molti casi, anche
un punto di riferimento per persone disagiate o con problemi di tossicodipendenza, è del tutto evidente la necessità
non più rinviabile di assegnare ulteriore
personale adeguatamente preparato che
possa garantire il giusto livello di sicurezza all’interno della struttura. Questo
a tutela dei medici, degli infermieri ma
anche dei cittadini che si recano al
pronto soccorso per chiedere assistenza.
Per questi motivi e per parlare di tutti le
ulteriori questioni legate alla riorganizzazione della sanità sul territorio, valutando anche nuove ipotesi di ubicazione
del servizio di guardia medica, abbiamo
chiesto alla Asl un incontro per sollecitare l’inizio di interventi risolutivi”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
ARDEA
Il direttore dei lavori, in transito
su viale Tor San Lorenzo, viene
fermato da alcuni cittadini e da
esponenti del M5S, in sit in nella
piazza che gli fanno notare
quanto era accaduto. Questi
essendo domenica avvisa il vice
sindaco e fa intervenire la polizia municipale, che prontamente
invia sul posto due agenti che
rovistando con le mani nella
busta colma di rifiuti abbandonata in terra e strappata dai cani
rinvengono documenti dai quali
si e’ potuto risalire a chi puo’
aver depositato la busta accanto
al cestino del decoro urbano
anche’esso, utilizzato impropriamente per depositare piccole
buste di rifiuti indifferenziati. I
due agenti, un uomo ed una
donna, hanno preso appunti e
fotografato la zona per poter
inviare al responsabile una contravvenzione di 500,00 euro.
Gli stessi agenti, sono andati
oltre non si sono fermati a con-
10 - 24 MARZO 2016
Piazza della Nuova California, invasa dai rifiuti gettati
indiscriminatamente.Tempestivo l’intervento della Polizia Municipale
statare quanto in terra vicino al
cestino del decoro urbano,
hanno controllato altri carrelli
dei rifiuti posti davanti ad una
attività commerciale sempre
sulla stessa piazza, carrelli che
già alle 11.00 del mattino erano
pieni di rifiuti indifferenziati
segno questo che il proprietario
dell’attività commerciale non
effettua
la
differenziata
mischiando indiscriminatamente
rifiuti di ogni genere facendo
aumentare il costo della discarica che poi quota parta se la ritrova tutta la popolazione. Soddisfazione dei cittadini presenti e
dei politici del M5S, che questa
volta, ad una semplice chiamata
del responsabile dei controlli,
hanno visto fulminei intervenire
gli agenti della municipale che
con professionalità hanno svolto
il loro lavoro.
“Forse a questa pattuglia va dato
un riconoscimento dal loro
comandante” - esclama un citta-
Brutte abitudini, cambiano i mobili
e buttano in strada quelli vecchi
Le Guardie Ambientali del Comando di Ardea
tra le più attive alla lotta contro gli “zozzoni”
hanno emesso una pesante sanzione nei confronti di una società per la violazione della normativa in materia ambientale relativa alla
gestione dei rifiuti. In particolare, il trasgressore ha pensato bene, probabilmente, di rinnovare
il mobilio della propria attività, ma anche di
abbandonare tutti i vecchi mobili lungo una
strada nel quartiere Marina di Ardea. La solerte
pattuglia delle Guardie Ambientali, notata la
dino presente, certo
controlli del genere
per sanzionare quanti usano i secchioni
carrellati impropriamente depositando
rifiuti indifferenziati
senza
curarsi di
depositarli
come
previsto dal ‘porta a
porta’ rifiuti depositati anche fuori orario oltre che lasciarli
in bella vista inducendo
cittadini
menefreghisti
ad
adoperarli in modo
indiscriminato,
lasciando di fianco a
questi cestini rifiuti
prima di rientrare a
Roma.
Purtroppo il controllo non è assiduo e capillare, vuoi per l’esiguo
numero di agenti della municipale, vuoi per disorganizzazione
dovuto alle poche auto e pattu-
glie disponibili, che come oggi e
dovuta partire dal comando di
Ardea.
Indispensabile è stata la collaborazione del vice sindaco pro
tempore Fabrizi Cremonini che
durante tutta l’operazione degli
agenti si è tenuto in contatto con
il responsabile comunale del
controllo sulla concessionari
comunale.
Cavalli in spiaggia, Luca Fanco presenta una denuncia all’Autorità Giudiziaria:
“Avvistati, attaccati ad un carretto sul Lungomare”
Il Consigliere: “Chiedo la verifica ed il
controllo di quanto segnalatomi dai cittadini e da me verificato, con l’adozione dei
provvedimenti consequenziali”
“A seguito di numerose segnalazioni e
lamentele dei cittadini del litorale circa la
presenza costante e giornaliera di cavalli
sulla spiaggia, in data odierna mi sono
recato personalmente per constatare la veridicità su quanto segnalatomi dai cittadini” dichiara in una nota Luca Fanco, Consigliere comunale di maggioranza e Capogruppo consigliare della Lista Civica
“Legalità e Liberta con Eufemi per Ardea”.
“Alle ore 8 circa di questa mattina - conclude Fanco - numerosi cavalli ai quali era
stato attaccato un carretto, guidati da fantini, percorrevano Via Bergamo, si immettevano sul Lungomare degli Ardeatini e,
attraverso il passo a mare adiacente lo Stabilimento Balneare Sayonara, percorrevano per diversi chilometri il bagnasciuga, il tutto in spregio alle Leggi vigenti e
all’Ordinanza del Sindaco, defecando lungo tutto il tragitto percorso, pertanto, con somma urgenza, si chiede la verifica ed il controllo di quanto segnalatomi dai cittadini e da me verificato, con l’adozione dei provvedimenti consequenziali”. Immediati sono partiti i controlli da parte della Delemare di Torvajanica-Ardea in collaborazione con la squadra
ambiente della Municipale rispettivamente al comando del 1° M/llo Giuseppe Falato e del Capitano Aldo Secci. I controlli sono stati fruttiferi sequestrati due “surchi” e portati in deposito all’autoparco comunale .
Ardea, appalto rifiuti: rimessi in libertà i 5 arrestati
grande mole di rifiuti ingombranti, ha deciso di
avviare una piccola attività di indagine che ha
permesso di risalire al proprietario originario
dei rifiuti e di emettere una sanzione per la violazione dell’Ord.370/09 sul decoro urbano.
L’attività di controllo del territorio delle Guardie Ambientali, finalizzata alla prevenzione e
repressione degli illeciti per una maggior “sicurezza” ambientale, sta portando i suoi effetti
positivi e contribuisce a lanciare il messaggio
che gli illeciti ambientali non rimangono impuniti. L’associazione di volontariato risulta essere tra le più attive del territorio per essere quella che ha emesso più contravvenzioni nell’anno
2015, continuando attivamente nel 2016. Certo
una goccia nel mare, considerando che le discariche abbondano in un territorio sempre più in
stato di abbandono, si deve a questi volontari se
di tanto in tanto vengono fatte rispettare le ordinanze. I volontari di diverse associazioni cittadini che mettono il loro tempo libero a servizio
dell’ambiente vista la “carenza” della municipale anche durante il servizio del giovedì nell’isola ecologica il controllo è mantenuto da un’altra
volontaria associazione quale quella delle
Guardie Nazionali Ambientali senza le quali il
caos regnerebbe sovrano.
Il Tribunale del Riesame di Roma
ha rimesso in libertà le cinque persone che lo scorso 15 febbraio
erano finite agli arresti domiciliari
nell’ambito dall’inchiesta sull’appalto della gestione del servizio di
raccolta dei rifiuti, affidato alla
società L’Igiene Urbana Srl.
Nel registro degli indagati erano
finiti non solo i 5 arrestati, tra cui
figura anche un ex dipendente
comunale da poco in pensione, ma
anche un ex assessore, il sindaco, il
presidente della commissione
ambiente, ed un consigliere comunale eletto anche consigliere di
Roma Capitale. (forse quando
usciamo saranno tutti ex) A rendere
nota la notizia, per quanto riguarda
i suoi dipendenti coinvolti nell’inchiesta, è direttamente l’Igiene
Urbana, che attraverso una nota, ha
fatto sapere che “Con provvedimento depositato in data lo stesso
giorno della sentenza dal Tribunale
Ordinario di Roma, Sezione per il
Riesame dei Provvedimenti Restrittivi della libertà personale, ha
accolto il ricorso presentato dal-
l’Avv. Gennaro Somma nell’interesse dei signori Andrea Abagnale e
Daniele Manfuso, soci della Srl L’Igiene Urbana. In particolare il Tribunale di Roma ha completamente
annullato l’ordinanza di custodia
cautelare eseguita, lo scorso 15 febbraio, dal GIP del Tribunale di Velletri”.
La società comunica anche che i
due arrestati, ora liberi, possono
“continuare a svolgere la loro professione e di mettere le proprie
competenze ed il proprio knowhow a disposizione de L’Igiene
Urbana Srl azienda leader nel settore della raccolta dei rifiuti solidi
urbani, che opera con serietà e successo da più di vent’anni”. Oltre ai
due soci, sono stati rimessi in libertà anche l’ex dipendente comunale
geometra Antonio Mirto, e i due
dipendenti del cantiere di Ardea
Andrea Serpieri e Michele Amarante. Sembra che non è stato difficile
per il tribunale del riesame rimettere in libertà i cinque finiti ai domiciliari a differenza dei politici
coimputati con loro, sembra che il
riesame ha fatto un ragionamento:
“ o tutti ai domiciliari o tutti a casa”
Insomma non ha fatto disparità. Ora
con accuse tutte da provare dovranno in futuro portarsi al cospetto giudice.
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
10 - 24 MARZO 2016
ARDEA
Il pubblico ha lasciato l’aula
risentito, amareggiato, sfiduciato deluso da una politica che ha
fatto finire il paese sempre più
allo sbando, allontanando la cittadinanza dalla politica quella
con la “P” maiuscola, quella che
da quasi quattro anni ad Ardea
non si sa dove alberga.
Va a vuoto il consiglio comunale convocato dal vice presidente
Antonino Abate e richiesto dalle
opposizioni dopo la farsa delle
dimissioni, per detroneggiare il
sindaco dimissionario Luca Di
Fiori, sindaco che sembra ritirerà il giorno sette le dimissioni,
convinto di aver ricomposto la
sua maggioranza, ovviamente
fatta eccezione per il consigliere
Fanco che resta ancora una volta
l’unica e la vera spina nel fianco
della coalizione Di Fiori. La
Maggioranza ha dimostrato
coesione seguendo alla perfezione il copione dettato dai pupari
romani, coloro che dovrebbero
dare l’imput di staccare la spina
alla più disastrosa amministrazione di quando Ardea nel lontano 1970 è diventato comune
autonomo.
Tre consiglieri di maggioranza
Marcucci, Iacoangeli, e Volante
si sono presentati per mantenere
il numero legale per far aprire il
consiglio insieme ai cinque dell’opposizione fin dalla prima
“chiama”. Dopo l’appello la
consigliera di opposizione Cri-
Consiglio comunale: tutti d’accordo
in opposizione e maggioranza
stina Capraro
che insieme ai
sei compagni
di opposizione
aveva firmato
la richiesta di
convocazione
del consiglio
abbandonava
l’aula facendo
mancare
il
numero legale,
buono per discutere le interrogazioni presentate e non
per
alcuna
votazione dove occorrevano ben
nove consiglieri, l’abbandono
dell’aula da parte della Capraro,
facendo di fatto consumare l’assemblea di un consiglio convocato proprio dall’opposizione.
Assente alla prima “chiama”.
Cosa che ha dato adito a cattiva
interpretazione il ritardo del
vicepresidente Abate, convinto
di poter entrare come consuetudine nella seconda “chiama”,
fatto questo che ha permesso al
suo vice di aprire e chiudere
l’assise. Abate giunto subito
dopo che i consiglieri avevano
abbandonato la sala consiliare
ha pensato che fosse un blitz
contro di lui considerando che
precedentemente gli avevano
chiesto le dimissioni da presidente.
Cosa questa che da tempo
Il sindaco Di Fiori
all’amministrazione Di Fiori di
organizzarsi, e ripresentarsi con
una squadra nuova di assessori,
magari proposti addirittura da
qualche consigliere di maggioranza, riconfermare a presidente
lo stesso Acquarelli proseguendo con l’approvazione di tutte le
convenzioni nuove ed in scadenza.
Il pubblico ha lasciato l’aula
schifato di quanto accaduto e sta
accadendo contro il popolo ed
il paese finisce che sempre più
allo sbando con inefficienze che
stanno esasperando la popolazione per disservizi che sono
sotto gli occhi di tutti anche a
causa delle casse vuote essendo
incapaci di far entrare soldi,
avendo distrutto le attività produttive del paese.
pagina 45
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
10 - 24 MARZO 2016
In base alla legge, la Giunta delibera la destinazione sociale
POMEZIA Borgo Santa Rita, ecco il destino degli immobili confiscati
Gli immobili confiscati alla
criminalità devono essere per
Legge adibiti a scopi sociali e
non per altro. Rispettando questo categorico dettame il Sindaco e la Giunta hanno deliberato l’atto di indirizzo con cui
il Comune destina a tali scopi
gli immobili del complesso di
Borgo Santa Rita (si trovano
via del Mare n. 72-74), confiscati alla criminalità organizzata nel 2006 e trasferiti al
patrimonio del Comune di
Pomezia a ottobre 2015. Si
tratta di 5 appartamenti, 3 fabbricati di vecchia costruzione,
un’area non edificata nonché
di un terreno agricolo. Saranno
utilizzati per:
- contrasto al fenomeno della
violenza alle donne e messa in
protezione della donna e dei
suoi figli in Centri Antiviolen-
za – Case Rifugio;
- accoglienza dei giovani collocati presso le case famiglia
per minori, dopo il raggiungimento della maggior età – Progetto ‘Dopo di Noi’;
- realizzazione di attività e
interventi di agricoltura sociale
– ‘Fattoria sociale’.
Il vice Sindaco, Elisabetta
Serra, ha spiegato che l’ente
locale sta promuovendo la sottoscrizione di un Protocollo
d’Intesa che sostiene strategie
condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del
fenomeno della violenza contro le donne: “In questo quadro
è importante porre in atto
azioni che possano dare ascolto, sostegno e accoglienza alle
donne, - ha sottolineato - al
fine di creare un sistema di
protezione contro la violenza
Il sindacalista Marchetti
invita il Comune ad agire
“Potenziare il
Corpo della Polizia
Locale”
Potenziare il Corpo della Polizia locale così da garantire un maggior controllo del territorio e un servizio
migliore per la cittadinanza.
Questo in estrema sintesi quanto ha
detto Guglielmo Marchetti, Segretario
Provinciale del Sindacato Unitario
Polizia Locale. Marchetti ha un raffronto con la realtà di Modena dove il
Comune ha completato il il proprio
organico assumendo 14 nuovi agenti
mentre a Pomezia nulla di simile sembra in procinto di accadere: “Il modello a 5 stelle vicino a Pomezia, percorre strade diverse. Per arrivare agli
stessi livelli di Modena, - ha detto il
sindacalista - ovvero completare l’organico, il Comune dovrebbe assumere
a tempo indeterminato ed armare 30
dei sui 72 operatori, ed assumere,
addestrare ed armare altri 83 Agenti
di Polizia Locale. Arrivare quindi a
garantire il servizio di Polizia Locale
anche in orario notturno. Risultato
fattibile se il Comune non avesse speso
più milione di Euro per incarichi ai
propri legali contro il proprio personale in servizio (perdendo sinora circa
il 90% delle cause). Ma ogni amministrazione fa le sue scelte. C’è chi offre
alla cittadinanza la lotta alla criminalità h24, e chi la lotta ai propri dipendenti avendo contenziosi con oltre un
quarto dei propri lavoratori”.
Marchetti ha proseguito ricordando
come “4 giudici su 5 dell’intera Sezione Lavoro del Tribunale di Velletri,
hanno condannato il Comune di
Pomezia ad assumere i precari vincitori di concorso. – ha sottolineato - Il
governo ha sbloccato il turnover per
l’assunzione del personale della Polizia Locale e c’è la possibilità di assumere per 5 mesi personale a tempo
determinato dagli idonei della graduatoria esistente. Secondo voi il Sindaco
di Pomezia trasformerà i contratti agli
Agenti vincitori di concorso e ne assumerà di nuovi, o preferirà spendere
decine di migliaia di Euro per gli
ennesimi ricorsi in appello?”. Si attende la replica del Primo cittadino Fucci.
Fosca Colli
[email protected]
di genere, e un centro antiviolenza, in rete con gli altri soggetti del territorio, è una struttura determinante in questo
percorso”.
Altri immobili saranno destinati ai ragazzi collocati nelle
case famiglia che, una volta
maggiorenni, non possono tornare presso le famiglie di origine e hanno quindi bisogno di
essere accolti e seguiti in progetti dedicati. Le aree non edificate saranno invece indirizzate ad attività e interventi di
agricoltura sociale.
Il sindaco Fucci da parte sua
ha tenuto a sottolineare come
la sua Amministrazione sia “da
sempre attenta ai bisogni della
cittadinanza più vulnerabile.
Con questa delibera restituiamo alla Città, e in particolare
alle donne che subiscono vio-
lenza
e
ai
ragazzi con difficoltà familiari,
un complesso
sequestrato alla
criminalità
organizzata. Gli
immobili
del
Borgo di Santa
Rita, insieme al
villino di via
Cincinnato,
dimostrano
ancora
una
volta che la
nostra Amministrazione lavora
costantemente
per il bene
comune”.
Fosca Colli
[email protected]
Un posto per un’auto per ogni famiglia residente nella via
Parcheggi a pagamento al via a Pomezia e a Torvaianica
Al via il servizio di parcheggi a pagamento a Pomezia. A partire dal 16 marzo per parcheggiare in
via Roma e via Orazio - nella fascia oraria 9.00-13.00 e 16.00-19.00 - sarà necessario il pagamento
di una tariffa di 0.50 euro frazionabili (0.25 per 15 minuti) e 4 euro per l’intera giornata. Gli automobilisti potranno effettuare il pagamento con monete, bancomat e successivamente con sistema di
SMS, QRCode e app per telefoni cellulare di ultima generazione. Dopo una prima fase sperimentale
in cui il costo del parcheggio sarà uguale per tutti. Ai residenti verrà rilasciata un’esenzione per
nucleo familiare, relativa a un’unica auto e codificata, in modo da evitare contraffazioni. Il tagliando
consentirà di usufruire dei parcheggi gratuiti presso la corrispondente zona di residenza oltre che di
una tariffa agevolata presso le aree di parcheggio limitrofe.
Numeri dei parcheggi a pagamento
POMEZIA – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
- 140 in via Roma
- 44 in via Orazio
TORVAIANICA - dal 15 maggio al 15 settembre dalle 9.00 alle 18.00
- 860 dal fosso di Rio Torto fino a Campo Ascolano (8 km di litorale)
F.C.
In un convegno sarà presente anche un rapito degli alieni
Attenzione! A Pomezia (ri)sbarcano gli UFO
C’è chi storce il naso
dicendo di non crederci,
chi apre uno spiraglio
affermando che forse
qualcosa di vero c’è e chi
invece ci crede ciecamente: a tenere banco
sono ancora una volta gli
alieni che non necessariamente hanno antennine e pelle verde, ma che
potrebbero essere anche
sotto una forma che a noi
è invisibile o anche di
batteri.
Ma veramente ci stanno
osservando dal nero che
inghiotte le stelle o vengono a farci visita di
tanto intanto se non addirittura vivono già al
nostro fianco seppure
non lo sappiamo?
A queste domande cerca
di dare una risposta un
evento che è ormai
diventato cult e che attira
a Pomezia frotte di
appassionati della fantascienza e non solo. Un
evento che è già giunto
alla terza edizione e che
viene anticipato anche
dalla formazione di un
nutrito gruppo sul social
dei social Facebook.
Il convegno di ufologia
ha un titolo che non
lascia dubbi e che è
anche un po’ inquietante:
“Alieni. da dove vengono? Paura dell’invasione!”… ad inquietare è
quel punto esclamativo,
quasi un monito a prepararsi all’incontro ravvicinato del terzo tipo.
La convention si svolgerà domenica 10 aprile
2016 dalle ore 10 alle
18,30 presso il Simon
Hotel di Pomezia (via
P.F. Calvi 9) e la sua
organizzazione è curata
da Francesca Bittarello
dell’Aviatoria Consulting (www.aviatoriaconsulting.it) in collaborazione con il Centro Ufologico Mediterraneo di
Angelo Carannante.
Crederci o non crederci?
Gli scettici avranno
anche modo di poter
vedere di persona e
anche parlare con un un
uomo che sarebbe (o lo
è) stato rapito dagli alieni. Si tratta di Pierfortunato Zanfretta, un
metronotte che negli
anni ‘80 venne strappato
dal nostro pianeta da
alcuni extraterrestri. Un
caso, il suo, che è stato
studiato in tutto il mondo
dai più noti ambienti
scientifici e Zanfretta è
stato più volte sottoposto
ad esperimenti tra i quali
la macchina della verità
con sorprendenti risultati
di veridicità. Di sicuro è
l’italiano più famoso in
tutto il mondo per aver
vissuto questa incredibile avventura e poter sentire la sua storia dalla sua
stessa voce sarà senz’altro una emozione.
Ma gli appassionati del
popolo delle stelle
avranno anche la possibilità di poter rimpinguare i loro archivi visto che
nell’ambito del convegno il Centro Ufologico
Mediterraneo allestirà
uno stand dove si potranno acquistare a prezzi
scontati riviste ufologiche nonché il Best seller
“Ossimoro Marte” scritto dal luminare del settore Ennio Piccaluga
(presente al Convegno in
qualità di relatore) il
quale, da tutta una serie
di indizi – anche da
documentazione fotografica raccolta da sonde
della Nasa – che testimonierebbero come su
Marte ci siano civiltà
marziane.
Il programma si sta
ancora mettendo a punto.
Per informazioni è possibile
chiamare
il
3294218323 o scrivere
alla mail [email protected]. Gli internauti possono intanto
iscriversi al neonato
gruppo Facebook che
non a caso è stato chiamato “Convegno di Ufologia Città di Pomezia”
dove è possibile porre
domande e avere informazioni.
Fosca Colli
[email protected]
Solo 42 Euro ad avente diritto, ma il Comune integra
Contributi per l’affitto, solo briciole dalla Regione
Che a Pomezia da sempre sia in atto una situazione di emergenza abitativa è saputo e risaputo. Si faceva affidamento a un sostanziale aiuto
da parte della Regione, ma a fronte della somma richiesta di ben 1.123.878,68 euro, la Regione ha stanziato solo delle briciole ossia
16.942,65 euro quale contributo per i canoni di locazione 2011 (letto bene…. riferiti a 5 anni fa) che andranno suddivisi tra i 397 pometini
ammessi al contributo il che vuol dire 42 Euro e spiccioli per ciascun richiedente che ne ha diritto.
“Il Comune ha ricevuto una somma a dir poco esigua dalla Regione – spiega il vice Sindaco Elisabetta Serra – visto il numero dei cittadini in graduatoria, l’Ente ha ritenuto necessario integrare il fondo, impegnando la cifra di 28.639,71 euro. In totale abbiamo quindi 45.582,36
euro da ripartire tra gli aventi diritto”. I criteri di ripartizione, stabiliti dalla delibera di indirizzo n. 29 del 15/02/2016 e da determina dirigenziale, prevedono che a ciascun cittadino venga assegnato il 4,056% del contributo massimo assegnato come da graduatoria. “Ci troviamo di fronte a un forte disagio nei confronti dei cittadini di Pomezia che versano in difficili condizioni economiche e vedono assegnarsi una
somma così ridotta rispetto alle aspettative date dalla Regione Lazio – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – Il Comune ha integrato per quanto possibile il fondo, mettendo a disposizione quasi il doppio della cifra erogata dalla Regione, ma 45mila euro per circa 400 persone non
possono certo contribuire come dovuto. Ci auguriamo che per i contributi degli anni successivi la Regione adotti dei criteri adeguati alle
necessità della cittadinanza che versa in condizione di disagio economico”.
Fosca Colli [email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
10 - 24 MARZO 2016
ANZIO - NETTUNO
Venerdì 26 febbraio presso Villa
Sarsina ad Anzio, durante una
partecipata assemblea, è nato il
comitato per la democrazia
costituzionale
Anzio
Nettuno.Esso vuole essere il terminale nel territorio per portare
avanti l’opposizione alla riforma
costituzionale voluta da Renzi e
Boschi e ha l’ambizione di voler
coordinare le molte campagne
referendarie su lavoro scuola e
ambiente che si svolgeranno nei
prossimi mesi. Un particolare
ringraziamento va riservato al
Prof. Giovanni Russo Spena del
coordinamento nazionale per la
democrazia costituzionale che
ha illustrato le ragioni politiche
di questa campagna di massa,
mentre preziosa è stata l’introduzione all’assemblea di Enzo
Toselli, ormai da tempo fuori da
quel Pd che da anni sta portando
avanti politiche socialmente e
politicamente devastanti.
Questa campagna referendaria
ha l’obiettivo di tentare di ripoliticizzare i milioni di cittadini
e cittadine, lavoratori e lavoratrici, precari e disoccupati che
ormai hanno interiorizzato il
rifiuto della politica e subiscono
NASCE AD ANZIO IL COORDINAMENTO PER LA
DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE ANZIO-NETTUNO
inermi i colpi delle politiche
antisociali degli ultimi anni. La
cosiddetta riforma costituzionale, unita alla legge elettorale renziana denominata Italicum, è più
che altro una contro riforma o
addirittura una « deforma come ci ricorda Russo Spenache annulla definitivamente le
prerogative del parlamento,
rompe il principio di rappresentanza e impedisce il coagularsi
di una opposizione democratica,
rendendo le istituzioni impermeabili al conflitto sociale. Inoltre la tanto sbandierata “riduzione dei costi della politica” non
c’è, dato che secondo la riforma
il Senato resta, ma non sarà più
eletto dai cittadini. L’unica cosa
che si riduce quindi è il diritto
per i cittadini di eleggere i propri
rappresentanti, che al Senato
d’ora in poi verranno nominati
tra i consiglieri regionali: come
faranno i soggetti sociali e civili
a portare le loro istanze nelle
istituzioni è un mistero». Oltre a
dire no a questa riforma, secondo Russo Spena: «Bisogna proporre delle riforme istituzionali
che facciano perno sul sistema
elettorale proporzionale, dato
che la deriva antidemocratica è
iniziata proprio con le riforme
maggioritarie degli anni ’90, e
proporre un vero monocameralismo che ridurrebbe effettivamente i costi della politica».
L’offensiva del governo non
riguarda solo l’impalcatura istituzionale, ma coinvolge le condizioni di vita dei cittadini e
delle cittadine, prendendo di
mira quei principi fondamentali
che sono alla base della nostra
carta come il diritto al lavoro,
all’istruzione e alla salute. Essa
vuole essere il completamento
dell’attacco ai diritti del lavoro
costituito dal job act e dell’abrogazione dell’art. 18, della disarticolazione della scuola pubblica
causata dalla cosiddetta buona
scuola e dall’attacco all’ambiente costituito ad esempio dalla
legge che permetterà di effettuare trivellazioni estrattive un po’dovunque. Tutti questi interventi
sono oggetti di specifiche iniziative referendarie per la loro
abrogazione: sarà necessario
quindi collegarli tutti facendone
articolazioni di un’unica battaglia che saldi i diritti civili e
sociali. Il coordinamento per la
Una pagina di storia moderna con le Borse
di Studio ERASMUS+ Programs
Con una nota di
orgoglio e grande
soddisfazione da
parte del Sindaco
di Anzio, il consigliere comunale
delegato alle Politiche per i gemellaggi
Valentina
Salsedo ha descritto il prestigioso
progetto approvato
dalla
Comunità
Europea che avrà
per oggetto la
“riscrittura” di uno
dei periodi più tristi legato al secondo conflitto mondiale.
“Si tratta - ha spiegato Valentina Salsedo
- di un progetto condiviso con la città
gemellata di Bad Pyrmont, partner dello
studio, con il quale 20 studenti e 5
accompagnatori di Anzio, con altrettanti
studenti ed accompagnatori di Bad
Pyrmont, mediante una intensa attività di
studio e ricerca, riscriveranno la storia
della 2 Guerra Mondiale sulla base di
informazioni e macro storie raccolte
durante i reciproci viaggi”.
L’equipe di studio sarà composta da studenti meritevoli e motivati sulla base di
una graduatoria prodotta dagli Istituti
superiori di Anzio e Nettuno.
Nella sessione di lavoro svolta il 22 febbraio a Villa Sarsina con il Sindaco di
Bad Pyrmont, Klaus Blome, i referenti
per i gemellaggi Jens Luker e Valentina
Salsedo sono stati definiti i criteri per la
selezione degli studenti, individuando gli
iscritti alle classi IV degli Istituti Superiori.
Le valutazioni per l’assegnazione della
borsa di studio, adottate dagli stessi istituti, terranno conto, oltre della residenza
ad Anzio, anche del curriculum scolastico meritevole, l’eccellente conoscenza
della lingua inglese, la priorità per la
conoscenza della lingua tedesca. A pari
merito saranno preferiti i candidati con
un particolare interesse per la storia
moderna, per il lavoro di gruppo e con
una forte motivazione per l’argomento
oggetto di studio.
La borsa di studio prevede la copertura di
pagina 47
tutte le spese di viaggio, soggiorno,
transfert ed attività di ricerca in Germania, con un viaggio per i ragazzi di Anzio
dal 29 aprile al 11 maggio 2016 ed un
viaggio dei ragazzi tedeschi tra la fine di
ottobre e la prima decade di novembre
2016.
In occasione di queste visite reciproche il
gruppo di studio lavorerà in lingua inglese trascrivendo le interviste dei veterani
tedeschi ed italiani, effettuando una mappatura delle vittime italiane delle persecuzioni naziste in Germania e visitando i
luoghi di sterminio ed i campi di concentramento.
“Un progetto che non si esaurisce in una
ricerca scolastica - ha affermato Valentina Salsedo - ma che riproietterà i nostri
giovani nelle logiche del nazionalsocialismo per riscrivere una pagina di storia
ancora troppo vicina per essere dimenticata ed abbastanza lontana per essere
analizzata con maggiore consapevolezza
e maturità, soprattutto se gli osservatori
sono giovani e meritevoli”.
Un bel traguardo quello di avere vinto il
bando europeo che la Città di Anzio ha
potuto raggiungere grazie alla determinazione della delegata ai gemellaggi, quale
primo step di un’attività internazionale
funzionale nell’ambito dello Sportello
Europa recentemente istituito sul portale
della Comunità Europea.
Per info sulle candidature alla borsa di
studio ERASMUS+: Dott.ssa Sabina De
Luca, tel: 0698499488 - [email protected].
democrazia
costituzionale
potrebbe essere il luogo adatto a
tale obiettivo. L’invito è quello
di non rassegnarsi alla condizione disperante in cui ci troviamo:
se diventeremo apatici alla fine
saremo complici di chi in questo
momento ci opprime: il governo
Renzi e gli interessi di cui è
espressione.
L’iniziativa ha visto una buona
partecipazione di pubblico e non
sono mancati gli interventi o le
domande rivolte a Russo Spena
che hanno ulteriormente chiarito
la natura di questa difficile battaglia politica. Nei prossimi giorni
nomineremo i referenti territoriali che si rapporteranno al
Comitato nazionale. Aderite
numerosi il comitato è aperto a
tutti i sinceri democratici, iscritti a partiti e associazioni e non.
Per aderire alla campagna nazionale si visiti il sito: http://coordinamentodemocraziacostituzionale.net/
Al lavoro e alla lotta, difendiamo la Costituzione nata dalla
Resistenza!!
Un dono di valore, Anzio, comune cardio-protetto
Al termine di un corso di primo soccorso al quale hanno preso parte i dipendenti ed i collaboratori del Comune di
Anzio, Giovedì 18 Febbraio, alle ore
17,30 si è svolta la cerimonia per la
consegna di n 3 defibrillatori semi automatici da parte del Dott. Marco Calamai, Banca Mediolanum ed il Comune
di Anzio.La donazione è stata formalizzata con la sottoscrizione di un atto
d’impegno, da parte del Comune, di
incentivare la presenza degli strumenti
in luoghi pubblici, in occasione di eventi e manifestazioni, in esercizi di pubblico spettacolo, presso impianti sportivi, ecc.., al fine di poter interrompere
nel più stretto tempo possibile eventuali crisi cardio-respiratorie di soggetti
colpiti da infarto cardiaco.Il donante ha
proposto l’installazione di detto strumento salva vita anche sui mezzi di
emergenza non sanitari, come quelli ad
esempio della Polizia Municipale e
della Protezione Civile, che operano sul
territorio ed in prossimità delle aree
balneari nell’ottica di inserire il Comune di Anzio tra i Comuni censiti come
“Cardio-Protetti”.“Desidero ringraziare pubblicamente Marco Calamai, promotore finanziario di Banca Mediolanum – ha affermato Valentina Salsedo,
consigliere comunale proponente dell’iniziativa – per la sensibilità dimostrata
nei confronti della nostra cittadina. Un
gesto, il suo, che mi auguro possa essere da esempio da parte di molti altri
imprenditori, segno di attenzione e
compartecipazione alla vita ma anche
di orgoglio e di appartenenza ad un
meraviglioso territorio sede di villeggiatura
serena
e
salutare”.
La donazione, ha spiegato la Salsedo,
non si è esaurita con la semplice consegna, ma grazie disponibilità della Croce
Rossa Italiana, ha compreso anche la
formazione del personale del Comune
di Anzio un corso BLSD (BASIC LIFE
SUPPORT – DEFIBRILLATION,
obbligatorio per il corretto uso degli
apparati. “Avere a cuore la salute pubblica – ha sottolineato Valentina Salsedo – è segno di civiltà e progresso,
obiettivi essenziali per lasciare, ai
nostri figli, un’eredità inestimabile ed
insegnare, nello stesso tempo, il rispetto dell’esperienza più ricca, unica ed
insostituibile: la vita”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
SPORT
di Dario Battisti
La sconfitta interna dell’Aprilia,
che nella partita decisiva per mantenere in vita la speranza di poter
disputare per i play out viene
superata per 0-2 dal Marcianise,
sembra complicare l’epoca dei
biancocelesti in serie D. Quando
mancano sette partite alla fine del
girone H del campionato di serie
D la classifica dei ragazzi di
mister Venturi è molto preoccupante. Con 22 punti l’Aprilia
occupa con il Picerno la penultima posizione del raggruppamento
ed è distante dalla tredicesima
casella, posseduta dal San Severo,
di ben 11 punti. Per poter ottenere
il pass per giocare gli eventuali
play out il club di via Bardi deve
accusare al massimo un ritardo di
7 punti dalla tredicesima posizione. Sembra difficile pesando le
non qualità di questo gruppo che
si riesca nell’impresa ma la smen-
tita o il capovolgimento dei pronostici nel calcio è sempre dietro
l’angolo. Pronti e via ed è l’Aprilia ad avere dopo appena centoventi secondi la possibilità di portarsi in vantaggio ma come in
altre occasioni si gettano al vento
anche i regali più inaspettati. La
difesa campana sbaglia un disimpegno e la palla arriva nella zona
di Pagliaroli che, vedendo che il
portiere Zeoli gli si fa incontro,
10 - 24 MARZO 2016
La sconfitta dell’Aprilia complica l’epoca dei biancocelesti in serie D
sceglie per superarlo la soluzione
del pallonetto ma la palombella
eseguita è fuori misura e la palla
sorvola la traversa avversaria.
Neanche il tempo di rammaricarsi
per l’occasione sciupata che l’Aprilia si trova sotto di una rete.
Dalla media distanza Lopetrone
carica un tiro che il portiere Bor-
là di alcuni cross dalla trequarti,
alla trasmissione della palla solo
per vie orizzontali come se nel
calcio non ci fosse la possibilità di
giocare anche in verticale e in
profondità. Con siffatta musica i
campani, che si rintanano nella
propria metà campo, ci vanno a
nozze e controllano senza patemi
tolameotti con la complicità della
traversa respinge la palla ricade in
area di rigore e mentre i difensori
si guardano il più lesto e sveglio è
il capitano del Marcianise Ciano
che sigla la rete del vantaggio. A
questo punto i pochi spettatori si
aspettano una veemente reazione
apriliana invece sono costretti ad
assistere ad uno stucchevole giro
palla lento, a dei giocatori che si
incollano la palla ai piedi e, al di
d’animo il match. Se poi si
aggiunge che un preciso cross di
Cioè pesca in solitario Roversi in
area e questi, da ottima posizione
con un colpo di testa manda alto si
capisce la grigia performance dell’undici biancoceleste. Per tutto il
secondo tempo l’Aprilia riesce a
tirare in porta una sola volta su
punizione di Cannariato mentre il
Marcianise sigla il raddoppio
dopo la mezzora con il subentrato
Sorrentino che sfrutta alla perfezione un traversone del suo compagno Moccia.<<Contro il Marcianise dovevamo vincere a tutti i
costi, la classifica ci imponeva di
prendere questi tre punti anche
perché giocavamo in casa contro
un avversario alla nostra portatacommenta con amarezza il capitano dell’Aprilia Francesco Montella- purtroppo in questo campionato stanno mancando troppe cose.
Quando tanti elementi non si
combinano nel verso giusto
diventa dura rialzarsi>>. Che succederà nel proseguo del torneo?<<La matematica non ci con-
danna, siamo ancora in corsa per
salvarci. Abbiamo il dovere di
provarci, per quanto dura possa
essere noi non ci arrendiamoconclude Montella- Serve un
miracolo, ma questa settimana di
pausa arriva nel momento più
adatto perché avremmo la possibilità di recuperare qualche elemento importante e qualche energia
fisica e mentale per ritornare in
campo a lottare>>.
Aprilia: Bortolameotti 6, Montella s.v. (20’ pt Toto 5,5), Di Emma
5,5, Maola 6, Sossai 5,5, Chiarucci 5,5 (27’ st Pellerani s.v.), Cioè
6, Paruzza 4,5, Roversi 4,5,
Pagliaroli 5, Bosi 5 (1’ st Canna-
riato 5,5) A disp. Caruso, Crepaldi, Schiumarini, Marchetti, Pirazzi, Areni, Pellerani All. Venturi
Marcianise: Zeoli 6, Ciano 6,5,
Fossa 6, Lopetrone 6, Baratto 6,
Lagnena 6, De Matteis 6 (3’ st Di
Fiore 6), Conte 6, Moccia 6,
D’Anna 6 (42’ st Palumbo s.v.),
Figliolia 6 (28’ st Sorrentino 6) A
disp. Barone, Rossetti, D’Apolito,
Marullo, Piscitelli, Santaniello
All. Campana
Arbitro: Scordo di Novara 7
Reti: 3’ pt Ciano (M), 35’ st Sorrentino (M)
Note. Ammoniti. Montella, Zeoli,
Sossai, Calci d’angolo 6-4 per
l’Aprilia. Spettatori 150.
“I° Trofeo Carano Garibaldi Città di Aprilia”
Si terrà Domenica 20 Marzo a partire dalle ore
09:10 la gara ciclistica denominata “I° Trofeo Carano Garibaldi Città di Aprilia” riservata alla categoria Juniores federazione ciclistica Italiana, organizzata dalla società sportiva Pedale Apriliano presieduta da Massimo Saurini con la collaborazione della
Punto Bici Aprilia diretta da Alfio Sciuto e presieduta da Teresa Battaglia. Ben 160 gli atleti che prenderanno il via dalla località Carano Garibaldi, per
poi dirigersi verso il circuito di gara da ripetere sei
volte per un totale di 92 km. I comuni attraversati
dalla carovana sono: Aprilia, Velletri, Cisterna con il
patrocinio dell’amministrazione comunale della
Città di Aprilia e dell’ente di Via Costa Provincia di
Latina. In località Velletri S.P. Cisterna Campoleone
altezza ristorante La Vigna sarò posto il traguardo
volante che si disputerà ad ogni passaggio, grazie
alla collaborazione del Sig. Eugenio Peretti. Una
manifestazione che ospiterà ad Aprilia il ciclismo
nazionale Juniores, numerose le società provenienti
da tutta Italia. Un organizzazione complessa afferma Saurini che vedrà nella nostra città le promesse
del ciclismo giovanile coloro che a breve potranno
esprimersi nella categoria professionistica, un circuito totalmente pianeggiante essendo la gara d’apertura della stagione 2016, nata grazie alla collaborazione delle regioni Abruzzo e Marche. Insieme
abbiamo ideato e costruito da diversi mesi questo
progetto che sta per prendere il via. Siamo orgogliosi afferma il patron del Pedale Apriliano Massimo
Saurini di aver trovato nella persona di Fabio Altissimi titolare della “Rida Ambiente” una totale
vicinanza a questo sport in particolar modo al mondo giovanile agonistico, rivolgo lui e alla sua
azienda il più sentito ringraziamento per il sostegno dato, “Rida ambiente” partner ufficiale del “I°
Trofeo Carano Garibaldi Città di Aprilia”.
10 - 24 MARZO 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 49
IL GIORNALE DEL LAZIO
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•macchina da caffè Faema (3 gruppi con depuratore) •macchinino •lavastoviglie
•macchina da ghiaccio •grill per panini toast e tramezzini •vetrina scalda cornetti da 2
metri •vetrina scalda cornetti e panini da 80 cm
PREZZO TRATTABILE Eurp 8.000,00 Il tutto nel comune di Aprilia Tel. 346.1558750