Protocollo di valutazione - Istituto Comprensivo "Fra Felice da

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Transcript Protocollo di valutazione - Istituto Comprensivo "Fra Felice da

I.C. “Fra Felice da Sambuca”
Unione Europea
Repubblica Italiana
Regione Sicilia
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “FRA FELICE DA SAMBUCA”
ISTITUTO AD INDIRIZZO MUSICALE
Viale E. Berlinguer, 40 - 92017 SAMBUCA DI SICILIA (AG)
Tel. 0925941151 - Fax 0925941305 Cod. Fisc. 92010550843 - C.M. AGIC817009
P.E.O. [email protected] - P.E.C. [email protected] - Sito Web www.icfrafelice.gov.it
______________________________________
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE
Qualunque attività che scaturisca da un progetto e che proceda
mediante una programmazione necessita di un continuo e costante
monitoraggio per verificarne l’efficacia.
La Verifica e la Valutazione degli apprendimenti costituiscono una tappa rilevante
dell’intero processo di formazione dell’alunno, perché servono a stabilire, in modo
preciso e sistematico, i percorsi didattici rispondenti alle effettive capacità di ogni
bambino. Solo in questo senso si può parlare di flessibilità del progetto educativo
(regolare gli interventi e adeguarli alle reali esigenze degli alunni).
Premessa
Dal 2009 è in vigore un nuovo regolamento di coordinamento di tutte le norme
vigenti per la valutazione degli alunni a partire dalla Scuola primaria (DPR 122 del
22 Giugno 2009) che ha spinto tutte le scuole italiane a riflettere criticamente sui
criteri adottati per la stima degli apprendimenti e ad adeguare ad essi le proprie
modalità e procedure di valutazione.
Essendo un’attività umana, la valutazione non è una scienza esatta e, sebbene le tante
teorie docimologiche pretendano di fornire gli strumenti per una stima esatta delle
competenze dei nostri alunni, in essa hanno un ruolo importante tanto la perizia
tecnica quanto l’esperienza professionale e la capacità di comprensione del mondo
del bambino.
Dal momento che si tratta di un’attività formativa, la valutazione deve essere
equa,
trasparente,
coerente con gli obiettivi del Piano dell’offerta formativa,
tempestiva.
Il DPR 122/2009 ribadisce inoltre che la valutazione è espressione dell’autonomia
professionale della funzione docente, sia nella sua dimensione individuale che
collegiale, e dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Perciò le sue
modalità sono definite dal Collegio dei docenti.
Perché si valuta “ La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e
attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze
di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni
medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al
successo formativo …”
2
1.Cosa si valuta
Gli aspetti del processo formativo sui quali la scuola applica
i suoi criteri di valutazione sono:
Naturalmente, si tratta di voci molto complesse che risentono di una molteplicità di
fattori relativi, come la volontà di apprendimento, i progressi ottenuti rispetto ai
livelli di partenza o eventuali problematiche specifiche degli alunni.
Le nostre modalità di lavoro prevedono diverse forme di
valutazione, ognuna orientata ad un diverso scopo o legata ad
un differente momento dell’anno scolastico.
2.Quale valutazione
Nelle prime settimane dell’anno scolastico, al
fine di condurre un’analisi della situazione
iniziale e dei requisiti di base degli alunni, vengono loro somministrate delle “prove
d’ingresso”, test opportunamente preparati dagli insegnanti di classe e da tutti i
docenti di una stessa disciplina delle classi parallele, sulla base della progettazione
svolta nell’anno precedente. Nelle classi prime le prove d’ingresso sono finalizzate
all’accertamento dei prerequisiti.
3.Valutazione diagnostica o iniziale
I test prevedono:
osservazioni (sistematiche e non);
prove strutturate (domande a scelta multipla, Vero/Falso, domande a risposta
multipla, domande a corrispondenza, domande a completamento, domande di
sequenza logica);
prove semi-strutturate (domande a risposta aperta);
elaborazioni libere.
Le prove sono proposte secondo livelli di difficoltà progressivi per dare a tutti gli
allievi la possibilità di fornire un adeguato numero di risposte.
I risultati di tale monitoraggio sono fondamentali per la progettazione annuale nelle
varie discipline, educazioni e attività curricolari ed extracurricolari dell’intero anno
scolastico.
Durante il percorso didattico i docenti procedono ad un
continuo “monitoraggio” dell’andamento del processo di
apprendimento per verificare la validità dei percorsi formativi, in vista della
definizione dei passi successivi dell’intervento didattico. Tale “verifica in itinere”
comporta una continua e sistematica raccolta di informazioni sugli apprendimenti
conseguiti dagli alunni, attraverso prove oggettive strutturate e non strutturate.
Valutazione formativa
3
Alla fine del primo quadrimestre
e dell’anno scolastico i docenti
effettuano la valutazione globale del processo didattico-educativo sulla base dei
progressi dell’alunno nell’apprendimento e nel suo sviluppo personale e sociale.
Valutazione periodica (quadrimestrale e finale)
Le modalità con cui si realizza la conoscenza della situazione intermedia e finale
sono:
l’osservazione dell’alunno;
l’accertamento dei livelli di padronanza delle conoscenze, abilità e competenze
attraverso la somministrazione di prove di verifica (elaborate sulla base della
programmazione svolta e con gli stessi criteri espressi al punto 2a).
I criteri di misurazione e di valutazione delle prove oggettive di verifica, intermedia e
finale, sono concordati all’interno dell’équipe pedagogica.
Attraverso incontri programmati (a conclusione del primo e del secondo
quadrimestre) la scuola comunica la valutazione alle famiglie.
Tale valutazione viene effettuata attraverso l’attribuzione alle discipline di voti
numerici, espressi in decimi, e attraverso la formulazione di un giudizio analitico sul
livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno (art.3 L.169/08)
Ha lo scopo di aiutare l’alunno a conoscere meglio se
stesso, così da consentirgli di effettuare scelte sempre più
consapevoli sul proprio futuro.
Valutazione orientativa
Valutazione sommativa
Consente di verificare l’efficienza e l’efficacia della
formazione scolastica, mettendo in relazione i risultati in
uscita con i dati in ingresso.
Le attività di valutazione sono periodiche e si svolgono:
all’inizio dell’anno scolastico;
al termine delle attività relative ad ogni micro-unità di apprendimento;
al termine del bimestre;
al termine del primo quadrimestre;
al termine dell’anno scolastico.
Quando si valuta
4
La valutazione formativa è effettuata dall’insegnante della disciplina
o dell’ambito disciplinare, mentre la valutazione quadrimestrale e
finale è condotta “dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della
classe” (DPR 122/2009), siano essi per la scuola primaria insegnanti di posto
comune o specialisti. L’insegnante di Religione Cattolica partecipa alla valutazione
degli alunni che si avvalgono dell’insegnamento
Chi valuta
5
Modalità di valutazione degli apprendimenti e delle competenze nella Scuola
Primaria
Per la valutazione degli apprendimenti si utilizzano, come da vigente normativa (DL
137 del 01 Settembre 2008), i voti in decimali secondo i seguenti parametri:
Prime, seconde e terze classi
10 (DIECI)
9 (NOVE)
8 (OTTO)
7 (SETTE)
L’alunno sa leggere correttamente testi, mostrando di saperne cogliere il
senso globale. Sa comunicare, sia oralmente che per iscritto, attraverso
messaggi chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato
alla situazione. Sa applicare, in modo autonomo e sicuro, le nozioni
matematiche. Ha capacità di sintesi e rielaborazione personale. Organizza
autonomamente e in modo originale le conoscenze interdisciplinari acquisite,
esponendole in modo chiaro e ben articolato.
L’alunno sa leggere testi correttamente, mostrando di cogliere le informazioni
essenziali di chi scrive. Sa comunicare, sia oralmente che per iscritto,
attraverso messaggi chiari che rispettano le fondamentali convenzioni
ortografiche. Sa applicare in modo autonomo le nozioni matematiche. Sa
organizzare con sicurezza le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari.
Ha capacità di sintesi appropriata.
L’alunno sa leggere correttamente testi, cogliendo gli elementi principali. Sa
comunicare, sia oralmente che per iscritto, attraverso messaggi semplici che
rispettano le convenzioni ortografiche. Sa applicare le nozioni matematiche in
situazioni che vanno dal semplice al complesso. Ha capacità di sintesi con
apporti personali. Sa organizzare le conoscenze acquisite nei vari ambiti
disciplinari esponendole in maniera abbastanza appropriata.
L’alunno sa leggere e comprendere semplici testi. Sa comunicare sia
oralmente che per iscritto senza gravi errori. Sa applicare le nozioni
matematiche in situazioni semplici. Ha capacità di sintesi parziale. Sa
organizzare le conoscenze acquisite nei ambiti disciplinari esponendole in
maniera chiara.
6 (SEI)
L’alunno sa leggere e comprendere testi cogliendo gli elementi essenziali. Sa
comunicare sia oralmente che per iscritto in una forma sostanzialmente
ordinata, anche se talvolta guidata. Sa applicare in modo elementare le
nozioni matematiche. Sa organizzare le conoscenze acquisite nei vari ambiti
disciplinari in forma sostanzialmente ordinata, seppur guidata
5 (CINQUE)
L’alunno sa leggere e comprendere i testi in modo poco espressivo, non
rispettando la punteggiatura e cogliendone i contenuti minimi. Sa comunicare
sia oralmente che per iscritto in modo improprio e con errori. Sa applicare in
modo scorretto le nozioni matematiche. Ha una conoscenza parziale e
frammentaria dei contenuti disciplinari, ma tale da consentire un possibile e
graduale recupero.
I voti inferiori al CINQUE (QUATTRO, TRE, DUE, UNO), pur previsti, non vengono utilizzati.
6
Quarte e Quinte classi:
10 (DIECI)
9 (NOVE)
8 (OTTO)
7 (SETTE)
6 (SEX)
5 (CINQUE)
L’alunno partecipa a scambi comunicativi attraverso messaggi semplici, chiari e
pertinenti. Legge testi di vario genere in modo espressivo, comprendendone il senso
globale e le informazioni specifiche esplicite. Produce testi scritti in modo pertinente,
completo e corretto, usando un lessico appropriato ed esprimendo opinioni personali.
Applica in modo autonomo nozioni matematiche in situazioni diverse. Organizza con
sicurezza le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari, esponendole in modo
completo e ben articolato.
L’alunno partecipa a scambi comunicativi attraverso messaggi semplici e chiari.
Legge testi di vario genere rispettando la punteggiatura e comprendendone il senso
globale e alcune informazioni specifiche. Produce testi scritti completi e corretti,
usando un lessico appropriato. Applica in modo autonomo nozioni matematiche in
situazioni note. Organizza con sicurezza le conoscenze acquisite nei vari ambiti
disciplinari in modo chiaro e preciso,autonomo nozioni matematiche in situazioni
note. Organizza con sicurezza le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari in
modo chiaro e preciso.
L’alunno partecipa a scambi comunicativi attraverso messaggi semplici. Legge testi
di vario genere rispettando la punteggiatura e comprendendone il senso globale.
Produce testi completi, ma non del tutto corretti, usando un linguaggio semplice e
chiaro. Applica nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici.
Organizza le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari con una esposizione
chiara e semplice.
.
L’alunno partecipa a scambi comunicativi in modo non sempre pertinente. Legge
testi di vario genere comprendendone le informazioni principali. Produce semplici
testi scritti non sempre corretti. Applica nozioni matematiche in modo incerto e
talvolta scorretto in situazioni semplici. Espone le conoscenze relative ai vari ambiti
disciplinari in modo semplice ed elementare
L’alunno partecipa a scambi comunicativi solo se sollecitato e in modo non sempre
pertinente. Legge testi di vario genere con scarsa espressività, non rispettando la
punteggiatura e con difficoltà di comprensione. Produce semplici testi solo e guidato
o sollecitato, in cui speso si riscontrano errori e incoerenze. Applica nozioni
matematiche in modo inadeguato. Espone i contenuti delle varie discipline in modo
ripetitivo e impreciso, usando un lessico povero
L’alunno sa leggere e comprendere i testi in modo poco espressivo, non rispettando la
punteggiatura e cogliendone i contenuti minimi. Sa comunicare sia oralmente che per
iscritto in modo improprio e con errori. Sa applicare in modo scorretto le nozioni
matematiche. Ha una conoscenza parziale e frammentaria dei contenuti disciplinari,
ma tale da consentire un possibile e graduale recupero.
I voti inferiori al CINQUE (QUATTRO, TRE, DUE, UNO), pur previsti, non vengono utilizzati.
7
Gli strumenti certificativi della valutazione sono:
Scheda di valutazione;
Certificazione delle competenze.
Gli indicatori in base ai quali viene attribuito il voto nelle singole discipline sono
quelli individuati nella progettazione annuale e vengono sintetizzati nello spazio
apposito del documento di valutazione.
Valutazione del comportamento Il voto di comportamento è previsto in base al
DL 59/2004 e prevede una valutazione relativa ai
seguenti aspetti della vita scolastica dell’alunno:
impegno,
partecipazione,
interesse,
relazione con gli altri.
La valutazione viene espressa con un giudizio sintetico (Ottimo, Distinto, Buono,
Sufficiente) in base ai seguenti criteri di giudizio:
1. Rispetto delle regole della scuola
2. Disponibilità alle relazioni sociali
3. Partecipazione alla vita scolastica
4. Responsabilità scolastica
ottimo
Completo rispetto delle regole della scuola. Relazioni
corrette, rispettose e collaborative in ogni contesto.
Partecipazione attiva e propositiva. Atteggiamento di
costante responsabilità.
distinto
Rispetto delle regole della scuola. Relazioni corrette,
rispettose e collaborative. Partecipazione attiva.
Atteggiamento di responsabilità
buono
Parziale rispetto delle regole della scuola. Relazioni non
sempre corrette. Partecipazione discontinua.
Atteggiamento non sempre responsabile.
sufficiente
Saltuario rispetto delle regole della scuola. Relazioni
non sempre corrette e rispettose in ogni contesto.
Partecipazione discontinua.
Atteggiamento poco responsabile.
Elementi considerati per redigere i giudizi
- Relazionalità
- Rispetto delle regole
- Attenzione
- Interesse
- Partecipazione
- Impegno
- Metodo di studio (autonomia e organizzazione del lavoro)
-Livello di strumentalità o competenza.
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8. Modalità di valutazione degli apprendimenti e delle competenze nella Scuola Secondaria di I
grado
Per la valutazione degli apprendimenti si utilizzano, come da vigente normativa (DPR 122/ 2009),
i voti in decimali secondo i seguenti parametri:
10 (DIECI)
9 (NOVE)
8 (OTTO)
7 (SETTE)
6 (SEX)
5 (CINQUE)
Conoscenze complete, approfondite e spendibili in situazioni diverse.
Comprensione efficace, uso appropriato dei linguaggi specifici e produzione testuale di
tipologie diverse espressi in forma chiara e scorrevole, con ricchezza lessicale.
Rielaborare testi in modo personale, dimostrando significative capacità critiche.
Ottima capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, stabilendo strategie
e risorse necessarie per la loro soluzione. Metodo produttivo ed efficace.
Conoscenze complete, comprensione efficace e produzione testuale di tipologie diverse
espressi in forma chiara e scorrevole.
Sicura capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, stabilendo
strategie e risorse necessarie per la loro soluzione.
Metodo produttivo ed autonomo.
Completa conoscenza degli argomenti. Comprensione agevole ed uso pertinente e
preciso dei linguaggi specifici, con produzione di testi espressi in forma chiara. Buona
capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, scegliendo strategie
risolutive in situazioni conosciute già strutturate. Metodo autonomo e razionale
nell’organizzazione.
Conoscenze disciplinari chiare e ordinate. Comprensione complessiva ed uso
generalmente corretto del linguaggio, con produzione di testi espressi in modo
adeguato. Capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, scegliendo
strategie risolutive in situazioni semplici e già strutturate. Metodo di studio
parzialmente autonomo.
Conoscenze disciplinari essenziali, con presenza di elementi ripetitivi e mnemonici; uso
non sempre corretto del linguaggio specifico e produzione elementare di testi. Capacità
di affrontare e risolvere situazioni problematiche, scegliendo strategie risolutive in
situazioni semplici e già strutturate, necessitando spesso di una guida. Metodo di studio
approssimativo.
Conoscenze disciplinari generiche, con preparazione superficiale negli elementi
conoscitivi Comprensione difficoltosa senza precise capacità di autocorrezione; uso di
una terminologia ridotta. Capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche
riconoscendole, ma necessitando di una guida continua. Metodo di studio
approssimativo e lento.
I voti inferiori al CINQUE (QUATTRO, TRE, DUE, UNO), pur previsti, non vengono utilizzati.
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Valutazione del comportamento
La valutazione viene espressa con un voto numerico in base ai seguenti indicatori
di comportamento:
Rispetto delle regole scolastiche
Interesse e partecipazione
Impegno
Relazione con gli altri
10 (Dieci
9 (Nove)
8 (Otto)
7 (SETTE)
6 (SEX)
Rispetta perennemente le regole scolastiche, adempiendo in
modo completo e puntuale ai doveri scolastici. Mostra
attenzione e disponibilità verso gli altri e ne è anche di
supporto nei vari momenti della vita scolastica. Interviene
nella discussione con interventi attinenti e personali
esponendo il suo punto di vista. Esegue le consegne
costantemente.
Rispetta sempre le regole scolastiche. Interviene nella
discussione e propone il suo punto di vista. Esegue i
compiti in modo regolare e accurato. E’ inserito nella classe
e ha buoni rapporti con tutti.
Rispetta sempre le regole scolastiche. Interviene nella
discussione e propone il suo punto di vista. Esegue i
compiti in modo regolare e accurato. E’ inserito nella classe
e ha buoni rapporti con tutti.
Non sempre rispetta le regole scolastiche. Interviene solo
su problemi di facile soluzione, mostrando un sufficiente
interesse per le varie attività. Esegue i compiti regolarmente
ma in modo affrettato. Stabilisce rapporti solo con alcuni
compagni.
Rispetta quasi mai le regole scolastiche. Interviene solo se
sollecitato e messo a suo agio, mostrando interesse solo s
richiamato. Discontinuo nell’esecuzione dei compiti. Tende
ad isolarsi e non collabora.
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5 (CINQUE)
Nonostante i continui richiami e gli avvisi alla famiglia,
l’alunno ha continuato a: non rispettare le regole
scolastiche. Anche se sollecitato verbalmente e/o con
misure disciplinari non partecipa e non mostra interesse.
Non frequenta regolarmente le attività. Non esegue i
compiti, nonostante i continui richiami e gli avvisi alla
famiglia. Attua comportamenti che violano la dignità e il
rispetto della persona (atti di bullismo, prevaricazioni,
intolleranza, ecc.). offende con parole, gesti o azioni il capo
d’Istituto, i docenti, il personale scolastico o i compagni.
Sporca intenzionalmente, danneggia i locali, gli arredi o gli
oggetti personali altrui. costituisce un pericolo per
l’incolumità sua e delle persone vicine.
Valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica
Gli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica vengono
valutati dall’insegnante della disciplina e ricevono, insieme al documento di
valutazione, un documento separato, in cui è espressa la valutazione senza
attribuzione di voto numerico.
La valutazione degli alunni con disabilità
è riferita al profitto nelle discipline, alla
partecipazione alle attività proposte dalla scuola e al comportamento globale, ma va
attribuita in base al Piano Educativo Individualizzato.
Nel caso in cui un alunno sia affidato a più di un insegnante di sostegno, costoro
dovranno esprimersi con un unico voto.
Valutazione degli alunni con disabilità
Nel valutare gli alunni con Disturbi specifici
dell’apprendimento (DSA) il DPR 112/2009
stabilisce che si tenga conto della condizione specifica di ciascun alunno. Così come
per le attività didattiche sono adottati strumenti metodologico – didattici
compensativi e dispensativi, adatti alla situazione dell’alunno e al suo particolare
disturbo, anche la valutazione, periodica e finale, deve essere coerente con gli
interventi pedagogico – didattici adottati (D.M. 12/07/2011).
Agli alunni con DSA, pertanto, sono garantite “...adeguate forme di verifica e
valutazione..”(L.170/2010)
Valutazione degli alunni con DSA
Gli alunni che frequentano per periodi
temporalmente rilevanti corsi di istruzione
in ospedale o in luoghi di cura, i docenti che impartiscono le lezioni trasmetteranno
alla scuola gli elementi di conoscenza in ordine al percorso formativo effettuato ai
fini della valutazione periodica e finale effettuata. Se i corsi hanno durata maggiore
Valutazione degli alunni in ospedale
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rispetto al periodo trascorso a scuola la valutazione sarà effettuata dai docenti che
hanno tenuto i corsi, previa intesa con la scuola di riferimento.
La comunicazione alle famiglie degli esiti della
valutazione deve essere tempestiva e viene effettuata
nell’ambito di colloqui periodici scuola-famiglia (con cadenza bimestrale);
all’atto della consegna del documento di valutazione, al termine del primo
quadrimestre e al termine dell’anno scolastico.
In casi particolari, quando si verificano circostanze problematiche che necessitano di
una comunicazione urgente, i familiari degli alunni interessati vengono
opportunamente contattati dalla scuola per essere messi al corrente della situazione.
La valutazione e la famiglia
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI
Al fine di condurre un’analisi della situazione iniziale e dei requisiti di base
degli alunni, vengono loro somministrate delle “prove d’ingresso”, test
opportunamente preparati dagli insegnanti di classe e da tutti i docenti di una
stessa disciplina delle classi parallele. Le prove d’ingresso sono finalizzate
all’accertamento dei prerequisiti.
La valutazione viene effettuata in decimi, fatta eccezione per la classe prima,
dove viene espressa secondo la seguente formulazione: prerequisito
posseduto/parzialmente posseduto/ non posseduto.
I risultati delle verifiche bimestrali sono frutto di una continua e sistematica
raccolta di informazioni sugli apprendimenti conseguiti dagli alunni,
attraverso: prove oggettive strutturate e non strutturate, prove scritte, orali o
pratiche.
Alla fine del primo quadrimestre e dell’anno scolastico i docenti effettuano la
valutazione globale del processo didattico-educativo sulla base dei progressi
dell’alunno nell’apprendimento e nel suo sviluppo personale e sociale.
La valutazione, intermedia e finale, è affidata al gruppo dei docenti di classe
presieduto dal Dirigente scolastico o da suo delegato.
Al gruppo docente di classe è affidata la valutazione degli alunni dei periodi
didattici ai fini del passaggio al periodo successivo. Gli stessi, con decisione
assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva,
all'interno del periodo biennale, in casi eccezionali e comprovati da specifica
motivazione.
Il gruppo docente all’unanimità può decidere l’ammissione alla classe
successiva anche in presenza di carenze relative al raggiungimento degli
obiettivi d’apprendimento. In questo caso viene inserita una nota specifica nel
documento di valutazione.
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Il giudizio sul comportamento viene espresso in
modo sintetico per la scuola primaria e con
voto numerico per la scuola secondaria di I
grado, tenendo presente le tabelle di
valutazione precedentemente stilate
La valutazione degli apprendimenti viene
espressa in decimi.
La valutazione dell’insegnamento della
religione cattolica viene espressa con giudizio
sintetico.
La valutazione degli alunni con disabilità va attribuita in base al Piano
Educativo Individualizzato e dovrà sempre riferirsi sia ai processi che alle
performance. Nel caso in cui un alunno sia affidato a più di un insegnante di
sostegno, costoro dovranno esprimersi con un unico voto.
I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di
tutti gli alunni.
Nel valutare gli alunni con Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) la
valutazione, periodica e finale, deve essere coerente con gli interventi
pedagogico – didattici adottati. Pertanto, sono garantite “...adeguate forme di
verifica e valutazione..”
La rilevazione dei progressi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e
sociale dell’alunno viene effettuata su un modello denominato scheda di
valutazione.
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Valutazione degli alunni della scuola dell'infanzia
Nella scuola dell’infanzia la valutazione è funzionale alla conoscenza e alla
comprensione dei livelli raggiunti da ciascun bambino per poter identificare i
processi da promuovere, sostenere e rafforzare al fine di favorirne lo sviluppo e la
maturazione.
La valutazione si modula in tre fasi fondamentali: una fase iniziale per delineare un
quadro delle capacità con cui ogni bambino entra nella scuola dell’infanzia;
durante il percorso viene, poi, verificata l'adeguatezza delle proposte in modo da
aggiustarle in relazione ai ritmi, tempi e stili di apprendimento di ogni bambino;
infine, viene presa in considerazione la qualità dei percorsi didattici per verificare
gli esiti formativi.
La scuola dell'infanzia opera una valutazione basata su due elementi:
l’osservazione, libera e sistematica, del processo di apprendimento;
la documentazione, intesa come processo che produce tracce, memoria e
riflessione, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e
permettendo di apprezzare i progressi dell’apprendimento individuale e di
gruppo.
Valutare l’alunno significa ricavare elementi di riflessione sul contesto e l’azione
educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica tenendo
presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei
bambini.
L’attività di valutazione nella scuola dell’infanzia risulta così orientata a esplorare
e incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità del bambino.
Valutazione delle competenze e relativi livelli raggiunti
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Repubblica Italiana
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SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Il Dirigente Scolastico
Tenuto conto del percorso triennale della Scuola dell’Infanzia;
CERTIFICA
che il bambino/a
………………………………………………...………………………………….......,
nato/a ………………………………………………….…………….… il………………..………,
-ha frequentato la sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
-ha sviluppato le seguenti competenze di base :
B
I
E
B
I
E
Il sé e l’altro
il bambino interagisce positivamente con coetanei e adulti di
riferimento
il bambino agisce in modo autonomo e responsabile
interpreta informazioni
riconosce la diversità
il bambino rispetta le norme che regolano i vari aspetti della vita
sociale
il bambino valuta criticamente un’azione o un comportamento
proprio o altrui
il bambino collabora e partecipa
Il bambino stabilisce collegamenti e relazioni di significato
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Il corpo e il movimento
Il bambino controlla gli schemi dinamici generali (correre, saltare,
salire, scendere,….)
Imita posizioni globali in maniera intenzionale
Riconosce e denomina le parti del corpo su di sé e sulle immagini
Si muove liberamente e consapevolmente nello spazio scuola
Controlla schemi dinamici generali e segmentari e li adatta
all’ambiente
È autonomo nell’uso dei servizi igienici
Vive senza ansia il momento del pasto
Ha cura della propria persona, dei propri oggetti e dell’ambiente
I discorsi e le parole
Il bambino usa il linguaggio per esprimere i propri bisogni
Il bambino partecipa alle conversazioni apportando il proprio
contributo
Mantiene l’attenzione all’ascolto ed attende il proprio turno
Sviluppa le capacità attentive e osservative
Acquisisce , interpreta e utilizza informazioni
È consapevole dell’importanza dell’espressione creativa
Rappresenta le sue esperienze con varietà di tecniche e di
strumenti
Si esprime in maniera creativa usando il linguaggio graficopittorico, teatrale, sonoro musicale
Individua collegamenti e relazioni
Pone domande, discute e confronta spiegazioni
Mantiene un atteggiamento positivo, collaborativo e solidale
Immagini, suoni, colori
il bambino sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la
fruizione e l’analisi di opere d’arte
inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di
drammatizzazione e rappresentazione
si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività
manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive
è preciso, sa mantenersi concentrato, si appassiona e sa portare al
termine il proprio lavoro
La conoscenza del mondo
16
Il bambino sa collocare se stesso o un oggetto dentro, fuori ,
sopra, ….
Sa rappresentare un oggetto dentro, fuori, ….
Riconosce consistenze
Distingue raggruppamenti
Rappresenta raggruppamenti
Costruisce raggruppamenti
Distingue il giorno dalla notte
Sa orientarsi nella giornata scolastica
Il bambino ripensa alle proprie azioni e ricostruisce il proprio
pensiero
Acquisisce e interpreta informazioni
Attiva gradualmente un atteggiamento riflessivo
Riflette e problematizza esperienze
Sviluppa l’attitudine a valutare
Comprende e rispetta i codici di comportamento
*Livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun campo di esperienza:
B Livello Base:
il bambino svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata la sigla N.R. (livello
base non raggiunto), con l’indicazione della relativa motivazione.
I Livello Intermedio:
il bambino svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie
scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite.
E Livello Esperto:
il bambino svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note,
mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e
sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.
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Certificato delle Competenze
I presupposti della certificazione
Ai sensi del Regolamento della valutazione (DPR n. 122/09) gli insegnanti
sono chiamati a valutare gli apprendimenti, in termini di conoscenze e abilità, il
comportamento e a certificare le competenze. L’operazione di certificazione, in
quanto per sua natura terminale, presuppone il possesso di una serie di informazioni
da cui far discendere l’apprezzamento e l’attribuzione del livello raggiunto. Si tratta
di accertare, come già detto, se l’alunno sappia utilizzare le conoscenze e le abilità
acquisite nelle diverse discipline (gli apprendimenti) per risolvere situazioni
problematiche complesse e inedite, mostrando un certo grado di autonomia e
responsabilità nello svolgimento del compito. Tale capacità non può prescindere dalla
verifica e valutazione dell’avvicinamento dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo
delle competenze, previsti per le singole discipline dalle Indicazioni.
Per questi motivi la certificazione delle competenze assume come sue
caratteristiche peculiari la complessità e la processualità. Complessità in quanto
prende in considerazione i diversi aspetti della valutazione: conoscenze, abilità,
traguardi per lo sviluppo delle competenze, atteggiamenti da utilizzare in un contesto
problematico e più articolato rispetto alla semplice ripetizione e riesposizione dei
contenuti appresi. Processualità in quanto tale operazione non può essere confinata
nell’ultimo anno della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, ma
deve sostanziarsi delle rilevazioni effettuate in tutti gli anni precedenti che
documentino, attraverso strumenti che le singole scuole nella loro autonomia possono
costruirsi, il grado di avvicinamento degli alunni ai traguardi fissati per ciascuna
disciplina e alle competenze delineate nel Profilo dello studente. Gli esiti delle
verifiche e valutazioni effettuate nel corso degli anni confluiscono, legittimandola,
nella certificazione delle competenze da effettuare al termine della scuola primaria e
della scuola secondaria di primo grado.
Gli strumenti per valutare le competenze
L’apprezzamento di una competenza, in uno studente come in un qualsiasi
soggetto, non è impresa facile. Preliminarmente occorre assumere la consapevolezza
che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono affatto adatte
per la valutazione delle competenze. È ormai condiviso a livello teorico che la
competenza si possa accertare facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche,
prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive.
I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere
una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al
mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e
condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli
18
resi familiari dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in causa
una sola disciplina, si ritiene opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione
l’alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, più
apprendimenti acquisiti. La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà)
viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione
dell’insegnante. Tali tipologie di prove non risultano completamente estranee alla
pratica valutativa degli insegnanti in quanto venivano in parte già utilizzate nel
passato. È da considerare oltretutto che i vari progetti presenti nelle scuole (teatro,
coro, ambiente, legalità, intercultura, ecc.) rappresentano significativi percorsi di
realtà con prove autentiche aventi caratteristiche di complessità e di trasversalità. I
progetti svolti dalle scuole entrano dunque a pieno titolo nel ventaglio delle prove
autentiche e le prestazioni e i comportamenti (ad es. più o meno collaborativi) degli
alunni al loro interno sono elementi su cui basare la valutazione delle competenze.
Compiti di realtà e progetti però hanno dei limiti in quanto per il loro tramite
noi possiamo cogliere la manifestazione esterna della competenza, ossia la capacità
dell’allievo di portare a termine il compito assegnato, ma veniamo ad ignorare tutto il
processo che compie l’alunno per arrivare a dare prova della sua competenza. Per
questi motivi, per verificare il possesso di una competenza è necessario fare ricorso
anche ad osservazioni sistematiche che permettono agli insegnanti di rilevare il
processo, ossia le operazioni che compie l’alunno per interpretare correttamente il
compito, per coordinare conoscenze e abilità già possedute, per ricercarne altre,
qualora necessarie, e per valorizzare risorse esterne (libri, tecnologie, sussidi vari)
e interne (impegno, determinazione, collaborazioni dell’insegnante e dei
compagni). Gli strumenti attraverso cui effettuare le osservazioni sistematiche
possono essere diversi – griglie o protocolli strutturati, semistrutturati o non
strutturati e partecipati, questionari e interviste – ma devono riferirsi ad aspetti
specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza) quali:
- autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli
in modo efficace;
- relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare
un clima propositivo;
- partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo;
- responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a
termine la consegna ricevuta;
- flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti,
con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.;
- consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.
Le osservazioni sistematiche, in quanto condotte dall’insegnante, non
consentono di cogliere interamente altri aspetti che caratterizzano il processo: il senso
o il significato attribuito dall’alunno al proprio lavoro, le intenzioni che lo hanno
guidato nello svolgere l’attività, le emozioni o gli stati affettivi provati. Questo
mondo interiore può essere esplicitato dall’alunno mediante la narrazione del
percorso cognitivo compiuto. Si tratta di far raccontare allo stesso alunno quali sono
stati gli aspetti più interessanti per lui e perché, quali sono state le difficoltà che ha
19
incontrato e in che modo le abbia superate, fargli descrivere la successione delle
operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti
e, infine, far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del
processo produttivo adottato. La valutazione attraverso la narrazione assume una
funzione riflessiva e metacognitiva nel senso che guida il soggetto ad assumere la
consapevolezza di come avviene l’apprendimento.
Una volta compiute nel corso degli anni le operazioni di valutazione delle
competenze con gli strumenti indicati, al termine del percorso di studio si potrà
procedere alla loro certificazione mediante l’apposita scheda.
Finalità della certificazione
Con riferimento a quanto previsto a conclusione
dell’obbligo di istruzione ed in continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di
primo grado, la certificazione pone attenzione non solo alla dimensione educativa, ma
anche a quella orientativa della scuola del primo ciclo. Pertanto nella redazione del
documento sono assunti quali principi di riferimento:
la prospettiva orientativa (cfr. Linee guida in materia di orientamento lungo tutto
l’arco della vita, di cui alla CM n. 43/09, e Linee guida nazionali per l’orientamento
permanente, di cui alla nota 19/2/2014, prot. 4232), da cui deriva la scelta di
certificare le competenze previste dal Profilo che, nell’ottica della valutazione
autentica basata sul criterio dell’attendibilità, ovvero su prestazioni reali ed adeguate,
considerano implicitamente ed esplicitamente l’apprendimento disciplinare,
l’apprendimento formale, informale, non formale;
la prospettiva di continuità, da cui consegue la scelta di mantenere la stessa struttura
all’interno del primo ciclo, creando una connessione anche con le prescrizioni in
materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, come previsto dal DM n. 139/07.
La certificazione delle competenze a conclusione della scuola primaria e del primo
ciclo di istruzione rappresenta dunque:
per gli alunni e le loro famiglie un documento leggibile e comparabile per la sua
trasparenza;
una descrizione degli esiti del percorso formativo;
un insieme di elementi espliciti sulla base dei quali gli alunni stessi si possano
orientare ed effettuare scelte adeguate;
per le istituzioni scolastiche che certificano la descrizione di risultati coerenti con un
quadro comune nazionale ed europeo, riferiti ai livelli internazionali ISCED 1 (scuola
primaria) e ISCED 2 (scuola secondaria di primo grado) nel rispetto dell’autonoma
progettazione delle singole scuole;
la qualificazione finale del primo ciclo che corrisponde al primo livello EQF;
la formulazione di giudizi basati su esiti comprensibili e spendibili anche in altri
contesti educativi;
una risposta alla domanda di qualità, di trasparenza e di rendicontazione dei risultati
di apprendimento e dell’offerta formativa; un maggiore riconoscimento sul territorio;
20
per le istituzioni scolastiche che accolgono l’alunno un elemento utile per un’efficace
azione di accompagnamento dell’alunno in ingresso;
un elemento per favorire la continuità dell’offerta formativa, attraverso la
condivisione di criteri/metodologie tra i diversi gradi di scuola.
Struttura del documento
La scheda di certificazione, proposta a livello
sperimentale e in attesa di un modello nazionale definitivo, è coerente con il Profilo
dello studente al termine del primo ciclo di istruzione delineato nelle Indicazioni
nazionali, in quanto esplicita, in relazione più o meno diretta alle discipline del
curricolo, la traduzione delle singole competenze chiave fissate dalla
Raccomandazione europea del 2006 in esperienza concreta dello studente.
La scheda di certificazione, proprio per la sua natura sperimentale, viene
sottoposta nell’anno scolastico 2014-15 ad una prima applicazione da parte delle
scuole. Al termine dell’anno scolastico sarà possibile raccogliere suggerimenti per
giungere ad una stesura definitiva di un modello nazionale che tenga conto delle
osservazioni pervenute e che superi eventuali incongruenze o difficoltà operative.
La scheda di certificazione è proposta in due versioni: una per la scuola
primaria e una per la secondaria di primo grado. Entrambe fanno riferimento alle
competenze previste dal Profilo, ma alcune di esse sono state leggermente
semplificate per la scuola primaria al fine di renderle più adeguate all’età degli
alunni. In entrambi i casi la scheda è articolata in una prima parte (frontespizio), che
descrive i dati dell’alunno, la classe frequentata e i livelli da attribuire alle singole
competenze, e una seconda parte suddivisa in quattro colonne per la descrizione
analitica delle competenze:
- la prima colonna riporta le competenze indicate dal Profilo finale dello studente
con lievi modifiche riguardanti l’aspetto meramente linguistico e con lievi
aggregazioni e suddivisioni di alcune di esse. Tali modifiche hanno lo scopo di
rendere il testo più adeguato ad una scheda di certificazione, di evitare
sovrapposizioni di competenze riferibili ad una stessa disciplina (es. Lingua
inglese) e di rendere più visibile il riferimento alle discipline coinvolte (es. Arte,
Musica, Educazione fisica). La scelta di partire dal Profilo è derivata da quanto in
merito affermano le Indicazioni nazionali poiché esso «descrive, in forma
essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno
esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine
del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel
profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano»
(p. 15). Le competenze riportate dal Profilo, pur rimanendo identiche, sono state
leggermente semplificate e “alleggerite” nella scheda per la scuola primaria al fine
di renderle maggiormente adeguate all’età degli alunni e più comprensibili a loro
stessi e ai loro genitori. Uno spazio vuoto (il tredicesimo) consente ai docenti di
segnalare eventuali competenze significative che l’alunno ha avuto modo di
evidenziare, anche in situazioni di apprendimento non formale e informale;
21
- la seconda colonna mette in relazione le competenze del Profilo con le
competenze chiave europee, assumendo le ragioni indicate ancora una volta dalle
Indicazioni nazionali: «Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di
riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per
l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006)[…]. Queste sono
il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle
competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato» (pp. 1315) e costituiscono l’«orizzonte di riferimento verso cui tendere», nel rispetto
della «diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento» (p.
15) di ogni Paese;
- la terza colonna indica le discipline che concorrono a sviluppare e a raggiungere le
competenze del Profilo. Per ogni competenza viene utilizzata la dicitura «Tutte le
discipline, con particolare riferimento a…», in quanto si vuole rispettare il
principio dell’integrazione delle discipline, più volte richiamato dalle Indicazioni
nazionali: «Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente
separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro
con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola
come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle
conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma.
Oggi, inoltre, le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da
un’intrinseca complessità e da vaste aree di connessione che rendono
improponibili rigide separazioni». (Per ogni competenza, dunque, tutte le
discipline sono necessariamente coinvolte, ma dovranno essere indicate dai
docenti quelle che maggiormente hanno apportato il loro contributo o perché
chiamate in causa dalla preponderanza della specificità disciplinare o perché
coinvolte maggiormente nella realizzazione di alcuni progetti formativi realizzati.
Le discipline, però, non intervengono in modo generico bensì con i traguardi di
sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni per ciascuna di esse. Non è
stato possibile, per ragioni di spazio, riportare in tale colonna tutti i traguardi di
competenza, ma ad essi i docenti dovranno fare esplicito riferimento in quanto
«essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste
culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo
sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi
costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro
scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche
affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema
nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la
responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per
consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati» .
- la quarta colonna riporta infine i livelli da attribuire a ciascuna competenza. La
scelta dei tre livelli con l’aggiunta di “livello base non raggiunto”, effettuata per il
secondo ciclo dal DM n. 9/2010, non è sembrata pienamente rispondente al primo
22
ciclo e in modo particolare alla scuola primaria. Per tale motivo viene proposta
l’opzione di quattro livelli, accogliendo la dimensione promozionale e proattiva
che la certificazione assume nel primo ciclo. Per la scuola secondaria di primo
grado viene proposta, proprio per la sua natura sperimentale, l’attribuzione del
solo livello tralasciando di riportare, come richiesto dal DPR n. 122/09, il voto.
I livelli sono descritti nel modo seguente:
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando
padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e
sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni
consapevoli.
B-Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove,
compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le
conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove,
mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper
applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in
situazioni note.
Per la sola scuola secondaria di primo grado, in calce al documento è prevista
l’indicazione del consiglio orientativo proposto dal consiglio di classe, che dovrà
essere espresso tenendo conto di quanto osservato rispetto alle caratteristiche degli
alunni manifestate nelle diverse situazioni e contesti d’azione che i compiti
significativi e i percorsi di apprendimento avranno permesso di rilevare.
23
IL QUADRO NORMATIVO
La nozione di competenza, insieme alla procedura
della sua certificazione, entra a far parte del lessico scolastico italiano verso la fine
degli scorsi anni ’90. Di competenze si parla, infatti, per la prima volta – ma al di
fuori del primo ciclo – nella legge 425/97, che istituisce il nuovo esame di Stato
conclusivo dei corsi di istruzione secondaria superiore. Per il primo ciclo, e per tutto
il sistema educativo di istruzione e di formazione, i primi riferimenti si trovano
invece nel Regolamento dell’autonomia scolastica di cui al Dpr 275/99.
In estrema sintesi si può ripercorrere la genesi della certificazione delle competenze
richiesta alle scuole attraverso alcune tappe principali della più recente produzione
normativa.
1. DPR 275/99: certificazione e qualità
L’art. 21 della legge 59/97, istitutiva dell’autonomia, fissa per le scuole «l’obbligo di
adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e
del raggiungimento degli obiettivi», dato che un sistema fondato sull’autonoma
progettualità delle scuole deve rendere conto della qualità del proprio servizio. Per
assicurare tale verifica il Regolamento dell’autonomia, Dpr 275/99, prevede fin
dall’inizio l’istituzione di una procedura di rilevazione (art. 10), al cui interno si
colloca anche la previsione di «nuovi modelli per le certificazioni, le quali indicano le
conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili».
Con la modulistica proposta in allegato alle presenti Linee guida si soddisfa oggi
quella richiesta.
2. DLgs 59/04: certificazione e primo ciclo
La legge 53/03, istituendo l’attuale sistema educativo di istruzione e formazione, si fa
carico dell’esigenza di certificazione, limitandola però alle sole competenze (art. 3, c.
1, lett. a). Il regolamento attuativo per il primo ciclo, DLgs 59/04, conferma tale
obiettivo con distinte forme di certificazione delle competenze nella scuola primaria
(art. 8, c. 1) e nella scuola secondaria di primo grado (art. 11, c. 2). In entrambi i casi,
in attesa della modulistica nazionale, è temporaneamente rimessa alle singole scuole
l’elaborazione dei rispettivi modelli di certificazione.
3. DM 139/07: certificazione e obbligo di istruzione
Con il nuovo obbligo di istruzione, introdotto dalla legge 296/06, art. 1, c. 622, e
attuato dal DM 139/07, si estende la procedura di certificazione anche al termine del
percorso decennale di istruzione obbligatoria. Stante la natura della proposta didattica
formulata per le competenze e le competenze chiave di cittadinanza nel documento
tecnico allegato al Regolamento, la certificazione è relativa ai saperi e alle
competenze che assicurano l’equivalenza formativa dei diversi percorsi frequentati.
Con il DM 9/10 è emanato un modello di certificazione che prevede la valutazione
24
dei livelli acquisiti nelle diverse competenze relative agli assi culturali individuati dal
citato documento tecnico. In tale occasione le competenze chiave di cittadinanza non
sono oggetto di certificazione diretta, ma costituiscono il quadro di riferimento per la
certificazione delle competenze di base.
4. Legge 169/08: certificazione e voto numerico
La legge 169/08, art. 3, nel quadro di un intervento complessivo sulle modalità di
valutazione scolastica dà nuovo rilievo alla procedura di certificazione delle
competenze estendendo anche ad essa l’uso del voto numerico in decimi al termine
della scuola primaria e al termine della secondaria di primo grado. La medesima
legge prevede l’emanazione di un Regolamento che coordini le norme vigenti in
materia di valutazione degli studenti.
5. DPR 122/09: modalità di certificazione
Il Regolamento della valutazione, richiesto dalla legge 169/08, è emanato con Dpr
122/09. Esso dedica l’intero articolo 8 alla certificazione delle competenze,
prevedendo che le competenze al termine della scuola primaria siano «descritte e
certificate», e che al termine della scuola secondaria di primo grado siano
«accompagnate anche da valutazione in decimi». Più in generale, le certificazioni
delle competenze relative ai diversi ordini e gradi di istruzione devono tenere conto
anche delle indicazioni fornite dall’INVALSI e dalle principali rilevazioni
internazionali.
6. DM 254/12: certificazione e Indicazioni
La certificazione delle competenze trova ampio riscontro nelle Indicazioni nazionali
per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. In esse viene
ribadito l’impegno ad emanare una modulistica nazionale, sollecitando le scuole a
«progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle
competenze».
7. DLgs 13/13: sistema nazionale di certificazione
Si deve infine ricordare la costituzione di uno specifico Sistema nazionale di
certificazione delle competenze, regolamentato dal DLgs 13/13, che riconosce anche
alle scuole, insieme ad altri enti pubblici titolari o enti titolati, il compito di certificare
«le competenze acquisite dalla persona in contesti formali, non formali o informali, il
cui possesso risulti comprovabile attraverso riscontri e prove» (art. 3, c. 1). Queste
disposizioni riguardano direttamente solo le scuole del secondo ciclo, ma sono citate
per ricordare la prospettiva in cui si inseriscono le prime certificazioni delle
competenze effettuate nel corso del primo ciclo.
25
I.C. “Fra Felice da Sambuca”
Unione Europea
Repubblica Italiana
Regione Sicilia
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “FRA FELICE DA SAMBUCA”
ISTITUTO AD INDIRIZZO MUSICALE
Viale E. Berlinguer, 40 - 92017 SAMBUCA DI SICILIA (AG)
Tel. 0925941151 - Fax 0925941305 Cod. Fisc. 92010550843 - C.M. AGIC817009
P.E.O. [email protected] - P.E.C. [email protected] - Sito Web www.icfrafelice.gov.it
_____________________________________
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe
della scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,
nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di
saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
B – Intermedio
C – Base
D – Iniziale
26
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da
consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le
proprie esperienze e di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione
nella
madrelingua o lingua di
istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Italiano-Arte e ImmagineMusica
È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua
inglese e di affrontare una comunicazione essenziale
in semplici situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione
lingue straniere.
nelle
2
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Inglese
3
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a
problemi reali.
Competenza
matematica
e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Matematica-ScienzeTecnologia
Competenze digitali.
4
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per
ricercare dati e informazioni e per interagire con
soggetti diversi.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Informatica-TecnologiaMatematica
5
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive
e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Geografia-Arte e immagine
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di
base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove
informazioni.
Imparare ad imparare.
6
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere
se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità,
le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di
dialogo e di rispetto reciproco.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Storia-Geografia
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio
talento si esprime negli ambiti motori, artistici e
musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Arte e Immagine- MusicaEducazione fisica
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado
di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Arte e Immagine-Tecnologia
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti.
Si impegna per portare a compimento il lavoro
iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Educazione fisica
Informatica-Tecnologia
Competenze sociali e
civiche.
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per
la costruzione del bene comune.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo
chiede.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Cittadinanza e Costituzione
Educazione fisica
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Educazione fisica- ScienzeGeografia
7
12
13
Livello
Storia-Scienze -Tecnologia
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,
relativamente
a:
………………………………………………………………………………………………………………………...
……………………………………………………………………………………………………………………………………..
Data ……………………..
Il Dirigente Scolastico
……………………………………………
27
I.C. “Fra Felice da Sambuca”
Unione Europea
Repubblica Italiana
Regione Sicilia
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “FRA FELICE DA SAMBUCA”
ISTITUTO AD INDIRIZZO MUSICALE
Viale E. Berlinguer, 40 - 92017 SAMBUCA DI SICILIA (AG)
Tel. 0925941151 - Fax 0925941305 Cod. Fisc. 92010550843 - C.M. AGIC817009
P.E.O. [email protected] - P.E.C. [email protected] - Sito Web www.icfrafelice.gov.it
_____________________________________
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal
Consiglio di classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,
nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
B – Intermedio
C – Base
D – Iniziale
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
Livello
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere
le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua
di istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Italiano - Musica -Arte e
Immagine
Comunicazione
lingue straniere.
nelle
2
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana,
in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Inglese-FranceseTecnologia-Informatica
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare
problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Competenza
matematica
e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Matematica-ScienzeTecnologia
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
Competenze digitali.
4
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Informatica-Tecnologia-
28
informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo.
Matematica
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e
ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Imparare ad imparare.
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed
è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente
nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo.
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Arte-Musica-StoriaGeografia
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in
ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Educazione fisica - ArteMusica
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi
con le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Arte e ImmagineEducazione fisica
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per
portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Italiano-StoriaEducazione fisica
(Teatro-Musica-Arte)
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione
del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e
sensibilità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Cittadinanza e
Costituzione-Educazione
fisica-Musica (Corogiochi sportivi-Teatro)
8
9
10
11
12
13
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Geografia-Storia-ArteScienze
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Italiano-MatematicaScienze-
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Cittadinanza e
Costituzione –Educazione
fisica (Legalità.:
Concorsi-volontariato
presso associazionimostre-manifestazioni a
tema- incontri sportivi a
scopo sociale)
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:
……………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile
di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza
civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa
nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi
informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Competenze sociali e
civiche.
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli
studi nel/i seguente/i percorso/i: ..……………………………………………………………………………
Data. ……………….
Il Dirigente Scolastico
…………………………………..
29
LINGUA ITALIANA
CRITERI DI VALUTAZIONE IN RAPPORTO ALLE COMPETENZE
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
COMPETENZE
DESCRITTORI
10/9
8
7
6
5
<5
Specifico
Corretto e Quasi sempre Non sempre Poco corretta Scorretta
ricco
approfondito adeguato
corretto e
fluido
all’argomento adeguato
trattato all’argomento
convincente
trattato
ESPOSIZIONE
Articola il testo in Funzionale Organico e Quasi sempre Semplice e Poco coerente Disorganica e
ricco
coerente
chiaro e quasi sempre
scorretta
modo
organico
coerente
coerente.
Lessico
essenziale
Ampio e Appropriato Quasi sempre Essenziale
Parziale Non conosce
CONOSCENZA
Conosce i temi
appropriato
i temi
proposti in modo approfondito
proposti
Sicuro
Pertinente soddisfacente Quasi sempre Non sempre Non sa usare
USO DELLE
Sa usare gli
sicuro e
sa usare gli gli strumenti
FUNZIONI DELLA
strumenti in appropriato e appropriato
autonomo
autonomo
autonomo strumenti in
LINGUA
modo
modo
autonomo
Aspetti
Gli aspetti In maniera Individua in
Tutti i
Non sa
CAPACITÀ DI
Sa analizzare
concetti importanti e i evidenti e essenziale gli modo incerto individuare
ANALISI E SINTESI
individuare
alcuni
chiave di una concetti
aspetti di una gli aspetti
gli aspetti
tematica chiave di una concetti
tematica essenziali e i essenziali di
tematica chiave di una
concetti
una tematica
tematica
chiave di una
tematica
Efficaci Collegamenti Quasi sempre
Alcuni
Non sa
Non sa
Sa stabilire
CAPACITÀ DI
collegamenti
validi
collegamenti collegamenti stabilire
stabilire
STABILIRE
collegamenti collegamenti
COLLEGAMENTI
neppure se
guidato
Personale Personale e
In modo
A volte
Non riesce a Non riesce a
CAPACITÀ DI
Riesce a
originale
coerente
semplice
autonomo rielaborare i rielaborare i
RIELABORA-ZIONE
rielaborare i
contenuti
contenuti
contenuti in modo costruttivo
critico
neppure se
guidato
ESPRESSIONE
Si esprime con
linguaggio
30
MATEMATICA
CRITERI DI VALUTAZIONE IN RAPPORTO ALLE COMPETENZE
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
COMPETENZE
10
9
8
7
6
5
Precisa
e
Appropriata
Sicura
Abbastanza
Accettabile
Incerta
Capacità di
certa
e sicura
sicura
calcolo e di
numerazione
Conoscenza e
applicazione di
proprietà e
regole
Precisa e
certa
Appropriata
e sicura
Sicura
Conoscenza e
applicazione
delle fasi
risolutive di un
problema
Razionale
e corretta
Funzionale
e corretta
Corretta
Uso di
rappresentazioni
grafiche
Sicuro,
appropriato
e autonomo
Sicuro e
Appropriato e
appropriato
pertinente
Presentazione
dell’elaborato
Precisa,
ordinata e
ben
strutturata
Ordinata e
ben
strutturata
Ben
strutturata
Abbastanza
sicura
Accettabile
Quasi corretta Parzialmente
corretta
<5
Confusa
Incerta
Confusa
Poco
razionale
Confusa
Abbastanza
accurato
Accettabile
Poco
accurato
Insicuro
Ordinata
Poco
accurata
Non
accurata
Disordinata
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SCIENZE
CRITERI DI VALUTAZIONE IN RAPPORTO ALLE COMPETENZE
PRODUZIONE ORALE
COMPETENZE
ESPRESSIONE
ESPOSIZIONE
CONOSCENZA
CAPACITÀ DI
OSSERVARE
ANALIZZARE E
DESCRIVERE
CAPACITÀ DI
STABILIRE
COLLEGAMENTI
DESCRITTORI
10
Si esprime con Specifico ricco
linguaggio
9
8
7
6
5
<5
Specifico
fluido
Corretto e
Quasi sempre Non sempre Poco corretto
Scorretto
approfondito
adeguato
corretto e
all’argomento
adeguato
trattato
all’argomento
trattato
Funzionale
Organico e Quasi sempre Semplice e Poco coerente
Disorganico e
Articola il testo in Funzionale
ricco organico
organico
coerente
chiaro e
quasi sempre
scorretto
modo
coerente
coerente.
Lessico
essenziale
Ampio e
Completo
Appropriato Quasi sempre Essenziale
Parziale
Non conosce i temi
Conosce i temi
appropriato
proposti
proposti in modo approfondito
Tutti i
Tutti i
Fenomeni
I fenomeni
In maniera
In modo
Non sa descrivere
Sa osservare,
fenomeni
fenomeni importanti e le evidenti e
essenziale i
incerto gli
fenomeni
analizzare e
studiati e ne studiati e ne informazioni
alcune
vari fenomeni
aspetti
descrivere
ricava
ricava
chiave
informazioni
studiati
essenziali e i
informazioni informazioni
fenomeni
chiave
complete
Alcuni
Non sa
Non sa stabilire
Efficaci
Collegamenti Collegamenti Quasi sempre
Sa stabilire
collegamenti collegamenti
stabilire
collegamenti
collegamenti
validi
collegamenti neppure se guidato
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LINGUE STRANIERE
CRITERI DI VALUTAZIONE IN RAPPORTO ALLE COMPETENZE
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
COMPETENZE
DESCRITTORI
10
9
8
Completo e
Chiaro e completo
Chiaro
Ascolta e
Ascolto e
approfondito
comprende
comprensione orale
messaggi orali in
modo
Produca messaggi Completo, corretto, Corretto, pertinente Appropriato e
appropriato ed
e autonomo
autonomo
scritti utilizzando
Produzione scritta e
autonomo
gli strumenti
uso delle funzioni
linguistici e le
della lingua
strutture
grammaticali in
modo
Sicuro, chiaro,
Sicuro, chiaro e
Esauriente,
Produce messaggi
corretto
orali interagendo in approfondito e con completo e con un
Produzione orale
un linguaggio
linguaggio
modo
appropriato
appropriato
Efficace e sicuro
Efficace
Valido
Conoscenza della
Sa operare
cultura e della
confronti tra
civiltà
culture e civiltà
diverse in modo
7
Globale
6
Essenziale
5
Parziale
<5
Confuso
Abbastanza
appropriato
soddisfacente
Sufficientemente
Parziale e poco Scorretto. Non sa
corretto. Quasi
corretto. Non
usare gli strumenti
sempre sicuro e sempre utilizza gli
autonomo
strumenti in modo
autonomo
Generalmente
corretto
Comprensibile ma Poco comprensibile Incomprensibile e
non corretto
e poco corretto
scorretto
Abbastanza valido
Essenziale
Non sa operare
confronti
Non sa operare
confronti anche se
opportunamente
guidato
33