Scuola, presidio in piazza Dante

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Transcript Scuola, presidio in piazza Dante

- venerdì 4 marzo 2016 -
CONCORSO
l'Adige -
Pagina: 15 -
I sindacati scrivono alla Provincia chiedendo una scelta coraggiosa
Scuola, presidio in piazza Dante
Si è tenuto ieri l’incontro confronto, promosso da Uil
Scuola, Cisl Scuola, Flc Cgil,
Fgu Gilda, al quale erano stati
inviati i Presidenti dei Gruppi
Consiliari e i consiglieri.
Per la parte politica hanno
presenziato i consiglieri
Claudio Civettini di Civica
Trentina, Filippo Degasperi
del Movimento 5 Stelle, Giulia
Zanotelli in rappresentanza
dei consiglieri Maurizio
Fugatti della Lega Nord, fuori
città, e di Giacomo Bezzi di
Forza Italia. Giacomo Bezzi e
Walter Viola, hanno
Una protesta degli insegnanti in piazza Dante a Trento
comunicato la loro assenza
per motivi di salute.
Al termine dell’incontro le
altre Organizzazioni
Sindacali, hanno inviato un
appello unitario: «Cambiare si
può. E trovare soluzioni eque,
ragionevoli, coraggiose, si
può. Con nostra delusione
non ha presenziato alcun
rappresentante dei partiti di
maggioranza, ma chiediamo
una pausa di riflessione circa
la delibera del bando di
concorso, fotocopia del
bando nazionale, prevista per
domani. Chiediamo alla
Provincia una scelta
coraggiosa. Una proposta di
mediazione potrebbe essere
quella di regolamentare l’albo
provinciale dei docenti,
stabilendo delle prove
selettive di accesso, anche
attraverso un periodo di
tirocinio, al termine del quale
si è inseriti nell’albo dei
docenti abilitati, dal quale
attingere per le immissioni in
ruolo. Passati tre anni, si
potrebbe indire un concorso
ed attivare, in tal modo, un
secondo parallelo canale di
assunzioni. Ve lo chiedono i
docenti che hanno già
superato procedure abilitanti
fortemente selettive, ve lo
chiede la Scuola della
Provincia di Trento, una
Scuola oggi di indiscussa
qualità, che merita docenti
informati e formati sul
campo. Lo chiedono famiglie
e ragazzi: quante volte i
nostri docenti precari si sono
sentiti rivolgere a fine anno la
fatidica domanda: “Ma a
settembre ci sarai Prof?”»
Oggi dalle ore 11 alle ore 12 è
previsto un presidio in piazza
Dante.
- venerdì 4 marzo 2016 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 7
Scuola, i sindacati non mollano
«Una Provincia senza autonomia»
Nel mirino il concorso per docenti. Pochi i consiglieri presenti
s
TRENTO Un accanimento contro i
precari; un’autonomia solo a
parole. Sindacati e rappresentanti politici concordano sulla
necessità di stabilizzare gli insegnanti precari prima di bandire
un concorso. Ieri un momento
di confronto alla presenza di
Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e
Gilda da una parte, Claudio Civettini (Civica per il Trentino),
Filippo Degasperi (5 stelle) e
Giulia Zanotelli (Lega nord e
Forza Italia) dall’altra. Oggi sindacati e precari saranno in piazza Dante fra le 11 e le 12 per sostenere la loro proposta.
Sono ormai noti i motivi dell’opposizione al concorso che la
Provincia bandirà oggi con i
medesimi tempi e modi di
quello nazionale. Prima di avviare un percorso selettivo, FlcCgil, Cisl scuola, Uil scuola e Gilda ritengono doveroso stabilizzare gli insegnanti che da anni
(anche più di venti) lavorano in
Trentino e che hanno tutti i titoli di abilitazione necessari per
ottenere il posto di ruolo. Vi sarebbero le basi normative che
autorizzano tale scelta: la legge
provinciale 5 (Salvaterra) prevede l’istituzione di un albo professionale, la legge nazionale
107 (la buona scuola) indica la
possibilità della Provincia di legiferare in difformità, il bando
nazionale contiene la clausola
che consente di prevedere una
forma «trentina» di reclutamento.
Mentre l’Alto Adige sta predisponendo una legge per tutelare gli attuali precari, il Trentino
ha scelto di adeguarsi alla norma nazionale. «Non si vuole ri-
conoscere la professionalità dei
nostri insegnanti» ha affermato
Stefania Galli (Cisl scuola). «Bisogna emulare Bolzano e applicare la sentenza della Corte europea» ha sostenuto Ennio
Montefusco (Gilda). «La Provincia ha abdicato alle sue competenze autonomistiche» ha dichiarato Pietro Di Fiore (Uil
scuola). «Non consideriamo
chiusa la vicenda tanto che continueremo a chiedere un percorso alternativo» ha concluso
Cinzia Mazzacca (Flc-Cgil).
Dopo aver stigmatizzato l’assenza delle forze di maggioranza, Civettini ha esplicitamente
accusato la giunta provinciale
di «dissanguare le risorse della
scuola, di truffare i precari, di
bandire un concorso che costituisce una beffa per chi ha garantito l’eccellenza della scuola
trentina». Il consigliere condivide la necessità di stabilizzare
chi già lavora in Trentino piuttosto che aprire le porte a chi arriva da fuori per poi andarsene
il più presto possibile.
Degasperi ha etichettato la
Provincia di «comportamento
bipolare perché a volte si discosta e a volte rispetta le norme
nazionali» e dichiarato di non
capire a cosa serva chiedere
competenze se poi non si usano. Per Zanotelli «la Provincia
ha evidenziato una totale mancanza di coraggio e di disponibilità all’ascolto».
Un commento è stato dedicato infine al problema dell’alternanza scuola-lavoro che in questi giorni ha visto numerosi docenti dichiararsi contrari. Se accettano il progetto in linea di
principio, i sindacati condividono le proteste perché ritengono che l’iniziativa manchi di
organicità, sia avulsa da una
legge provinciale di recepimento della «buona scuola» (ancora
in fieri), sia concretamente impraticabile per l’assenza di tempo.
Paolo Bari
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