160128 LR Alptransit

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Firmata la convenzione: AlpTransit introdurrà le modifiche richieste e il Comune ritira l’opposizione
Le trattative premiano Camorino
Gli accorgimenti di carattere
ambientale faranno lievitare
il progetto iniziale di circa
300-400mila franchi. Sono
inoltre state date le garanzie
affinché i terreni agricoli
espropriati tornino nelle mani
dell’ente pubblico una volta
concluso il grande cantiere.
di Samantha Ghisla
Pace fatta e strada dunque spianata per
l’edificio della tecnica ferroviaria con relativa antenna radio la cui edificazione
era contestata dal Municipio di Camorino. Dopo l’incontro mediato dal Dipartimento del territorio di cui abbiamo riferito settimana scorsa, durante il quale
era stata discussa una bozza di convenzione, ieri è giunta la conferma: sia l’esecutivo, sia AlpTransit firmeranno l’accordo che permette così all’autorità federale di approvare i piani per la realizzazione dello stabile previsto nei pressi dell’imbocco nord della galleria di base del
Ceneri. L’accordo tra le parti, che verrà
avallato anche dall’Ufficio federale dei
trasporti, mette così la parola fine al contenzioso che rischiava di ritardare l’entrata in esercizio della galleria ferroviaria prevista nel 2020. Buone notizie per
AlpTransit, visto che l’opposizione pendente al Tribunale federale è stata ritirata, ma soddisfazione anche da parte del
Municipio, che sostanzialmente ha visto
accettare le modifiche che chiedeva di
apportare al progetto. Con una spesa
maggiorata di 300-400mila franchi rispetto al progetto iniziale, AlpTransit si
impegna a finanziare le predisposizioni
necessarie alla realizzazione delle opere
per il recupero del calore prodotto dalle
installazioni presenti all’interno dello
stabile e per il recupero di calore delle acque di galleria. Metterà inoltre a disposizione l’impianto di smaltimento delle acque della galleria per la reimmissione
delle acque prelevate e predisporrà la
posa di un impianto fotovoltaico sul tetto
dell’edificio, che misurerà 100 metri in
lunghezza, 20 in larghezza e 9 in altezza.
Uno studio di fattibilità, sempre a carico
di AlpTransit, definirà nei dettagli fattibilità e modalità di tali realizzazioni.
‘Una piccola compensazione’
«Siamo riusciti a ottenere una piccola
compensazione rispetto a un’opera che
deturpa il nostro territorio», spiega il
municipale di Camorino, capodicastero
AlpTransit, Carlo Donadini. E a tal proposito, un secondo aspetto della convenzione definito «molto significativo» riguarda la disponibilità garantita da AlpTransit di cedere i 330mila metri quadrati di terreno coinvolti dal cantiere a un
ente di diritto pubblico una volta che
l’opera ferroviaria sarà conclusa. Il destino di questi sedimi che erano agricoli –
espropriati da AlpTransit ad alcuni contadini – non è ancora stato definito nei
dettagli, aggiunge Donadini. «Potrebbe
Il recupero dei 330mila metri quadrati sarà fondamentale per il riordino del comparto tra autostrada e ferrovia
essere la nuova Città aggregata a entrarne in possesso, oppure il Cantone». Poiché AlpTransit deterrà questi sedimi per
almeno altri quattro anni, il prezzo non è
ancora stato definito. «Per ora era sufficiente avere la garanzia che AlpTransit li
intenda cedere a un ente di diritto pubblico, il quale si farà carico del riordino
fondiario. La loro destinazione, dopo che
AlpTransit li risanerà, sarà comunque
agricola». L’autorità comunale, in collaborazione con il Dicastero ambiente e
con il proprio pianificatore, sta lavorando all’organizzazione della zona di pianificazione compresa tra il tracciato
dell’autostrada e della ferrovia, di cui
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fanno parte anche questi 330mila mq.
«Si tratta di un comparto che presenta
contraddizioni di fondo nel suo utilizzo e
che vorremmo riordinare – sottolinea il
municipale – in modo particolare trovando delle soluzioni di tipo fondiario
che mettano a disposizione dei contadini una buona fetta di terreni agricoli».