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Transcript pdf di cosa sono le Costellazioni Strutturali e la comunicazione

ALCI-Associazione Liberi Costellatori Italia
Associazione Professionale in linea con la Legge 14 gennaio 2013, n. 4
Formazione Professionale in Reconciliation Therapy®
II Modulo Nazionale 2016
Pirano, 14 -17 aprile
Fondamenti delle Costellazioni Strutturali
Comunicazione Ipnoterapeutica
Lavoro nelle aziende
Con Matthias Varga von Kibéd e Insa Sparrer
_________________
Cosa sono Le Costellazioni Sistemiche Strutturali
Le Costellazioni Sistemiche Strutturali (Syst) sono una scuola nell’ambito delle
Costellazioni Familiari e Sistemiche. A differenza delle Costellazioni Familiari e
Sistemiche, per lavorare con le Costellazioni Sistemiche Strutturali si parte dalla
premessa che non si possono mettere in scena sistemi, ma solo strutture (anche di
sistemi). Quindi la base del lavoro sono dei formati che si rapportano a delle strutture
tipiche, per esempio la Rappresentazione delle Polarità delle Credenze, il Tetralemma
(Rappresentazione Strutturale) ecc. Nelle Costellazioni Sistemiche Strutturali si tengono
in considerazione, oltre che gli elementi umani, anche gli elementi sistemici astratti
(per es. mete, impedimenti, idee). Le persone (i rappresentanti) assumono così il ruolo
delle singole parti, che vengono posizionate secondo l’immagine interiore che chi le
posiziona ha riguardo al tema messo in scena. Tramite le sensazioni delle persone così
posizionate si può avere una comprensione delle possibilità di soluzione. Tramite
cambiamenti nella rappresentazione (lavoro di posizionamento, lavoro processuale o
test) si possono elaborare soluzioni per le situazioni problematiche prese in
considerazione e verificarne la validità. Ambiti di applicazione delle Costellazioni
Sistemiche Strutturali sono temi famigliari (Costellazioni Strutturali Familiari) come
pure temi organizzativi (per esempio attraverso le Costellazioni di Teams interne ai
teams o Costellazioni Strutturali dei Teams). Per ognuno di questi ambiti di
applicazione ci sono diversi formati e “grammatiche”.
Contenuti
1.
2.
3.
4.
Visione d’insieme
Procedimento
Peculiarità
Esempi
4.1.La Costellazione di un problema
4.2.La Costellazione del Tetralemma
4.3.La Costellazione Strutturale del corpo
4.4.La Costellazione della polarità delle credenza
4.5.La Costellazione Sillogistica
4.6.La Costellazione Strutturale dei Valori
4.7.La Costellazione Strutturale del Copione
4.8.La MetaCostellazione
1. Visione d‘insieme
La Costellazione Sistemica Strutturale è stata sviluppata da Matthias Varga von Kibéd e
Insa Sparrer. Si possono mettere in scena sia aspetti di sistemi interni (dei corpi, parti
interne) come pure di sistemi esterni (p. es. famiglie, organizzazioni, progetti). Le
Costellazioni Sistemiche Strutturali possono essere usate per es. nelle ditte, per trovare
dei miglioramenti nella struttura organizzativa e verificarne l’efficacia. Tramite la
trasparenza delle interconnessioni sistemiche permettono delle strategie risolutive che
possono essere applicate nella vita quotidiana dell’impresa. Le Costellazioni Sistemiche
Strutturali aprono uno scorcio non solo sulle dissonanze in ambito formale, ma
evidenziano anche aspetti informali di un’organizzazione. In ambito personale possono
portare alla luce nuove vie risolutive quando ci sono problemi riguardo a decisioni da
prendere, conflitti o problemi famigliari.
Nelle rappresentazioni, tramite il posizionamento dei rappresentanti, vengono
esternalizzate (posizionate fuori) le immagini interiori dei clienti. I cambiamenti nel
sistema messo in scena possono provocare dei cambiamenti nelle immagini interiori
dei clienti. Questo nel frattempo è diventata una pratica usuale in Psicoterapia e nella
Consulenza Sistemica.
2.Il procedimento
“L’anfitrione“ della rappresentazione (nelle Costellazioni Familiari si chiama
“conduttore della costellazione” o “costellatore”), conduce un dialogo preliminare, per
scoprire, tramite varie domande, il vero desiderio del cuore del cliente e stabilire un
buon contratto con lui. Poi sceglie una forma di Costellazione Sistemica Strutturale
adatta al caso. Il cliente sceglie dunque i singoli rappresentanti (persone) e le
posiziona nello spazio seguendo il suo intuitivo sentire. In questo modo le persone
diventano simbolicamente parte del sistema rappresentato.
Tramite le sensazioni delle persone rappresentate (fenomeno della cosiddetta
“percezione rappresentativa“) si possono ora riconoscere gli ambiti problematici nel
“sistema”, che esse simbolicamente incarnano. Tramite il “lavoro di posizionamento”
(cambiamento del modo in cui sono state messe in relazione le persone) si possono
testare gli effetti di cambiamenti nel sistema. Tramite il “lavoro processuale” (per es.
formulando delle frasi o il compimento di rituali) si possono realizzare ulteriori
cambiamenti.
Terminato il lavoro nella rappresentazione, c’è un colloquio conclusivo. Se necessario,
si può continuare o ripetere la rappresentazione in una sessione successiva.
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3.Peculiarità
I procedimenti con le Costellazioni sono diventati noti soprattutto tramite le
Costellazioni Familiari e il lavoro di Bert Hellinger, il cui modo di lavorare viene discusso
in modo molto controverso. Nel frattempo si sono differenziate varie scuole che
lavorano con le Costellazioni. La Costellazione Sistemica Strutturale – che è una di
queste scuole – ha le seguenti peculiarità:
A. Condurre una Costellazione Sistemica Strutturale non significa sapere in
anticipo o interpretare ciò che succede, bensì strutturare, in qualità di
anfitrione, il processo per il cliente che lo ha incaricato a farlo. I conduttori
rinunciano ampiamente a dare una interpretazione.
B. I risultati del lavoro si instaurano in cooperazione con chi porta il proprio
desiderio del cuore, e questi può esprimere le proprie idee, i propri punti di
vista e le sue domande anche durante il lavoro con la Costellazione.
C. Le Costellazioni Strutturali sono orientate verso una soluzione. Le basi a ciò
sono date dal metodo della Terapia Breve orientata sulla soluzione, che negli
anni settanta è stata sviluppata da Steve de Shazer e Insoo Kim Berg.
D. Il lavoro nella Costellazione Strutturale è coniato dall’atteggiamento di supporto
e di avvaloramento che il terapeuta o conduttore ha verso il cliente – questo è
l’atteggiamento adottato e caldeggiato in particolare da Virginia Satir. Qui non
hanno posto né forti provocazioni, né accade che un processo venga terminato
in modo troppo autoritario ed impositivo dal conduttore.
E. Si possono mettere in scena anche elementi astratti, per esempio “ciò che
ancora manca” o “ciò che poi potrebbe essere”.
4.ESEMPI
4.1.La Costellazione del Problema
Questo tipo di rappresentazione può essere usato per la soluzione di vari problemi.
Vengono messi in scena i seguenti elementi sistemici:
• il focus – portatore del problema (per es. una persona o un gruppo);
• la meta – ciò che (al momento) non può essere raggiunto;
• gli impedimenti – ciò che si frappone al raggiungimento della meta;
• le risorse – ciò che è necessario per raggiungere una soluzione;
• il vantaggio secondario – il vantaggio che si ha se il problema rimane (per es.:
finché il problema c’è, non c’è bisogno di cambiare nulla);
• il compito futuro – ciò che ci sarà da fare, quando la meta è raggiunta.
4.2.La Costellazione del Tetralemma
Questo tipo di rappresentazione può essere usato per la soluzione di dilemmi. Si ha un
dilemma quando no si riesce a decidere tra due opzioni. Nel Tetralemma (Costellazione
Strutturale) queste due opzioni vengono messe in scena come “l’uno” e “l’altro”.
Questo viene esteso tramite altri due elementi: “nessuno dei due” ed “entrambi”. A ciò
si aggiunge un quinto elemento, la cosiddetta “non-posizione”. Il rappresentante del
cliente viene chiamato “focus”.
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Durante la rappresentazione la prospettiva del problema decisionale (tra gli elementi
“l’uno” e “l’altro”) viene ampliata per il fatto che vengono inclusi gli altri due elementi
(“nessuno dei due” ed “entrambi”). In questo modo viene ampliata l’iniziale
prospettiva dell’“o questo o quello”. Si realizza un’interruzione dello schema se il
focus, tramite un cosiddetto “passo creativo”, riesce ad assumere una posizione
totalmente nuovo – la “non-posizione”.
La base della Costellazione del Tetralemma è data dalla forma di argomentazione
indiana, chiamata appunto Tetralemma, che veniva usata in tribunale per far chiarezza
tra le posizioni dell’accusa e dell’accusato. In questo modo, accanto alle possibilità che
abbiano ragione o l’uno o l’altro, veniva anche preso in considerazione che avessero
ragione entrambi o nessuno dei due. Questa struttura di argomentazione venne
ampliata da Nagarjuna, un dotto buddista, con l’inserimento di una quinta posizione.
Nella logica buddhista questa viene chiamata la quadruplice negazione (corrisponde
all’elemento della “non-posizione” nella Costellazione del Tetralemma).
4.3.La Costellazione del Corpo
In questa modalità vengono messi in scena dei rappresentanti per elementi del corpo
(per es. parti del corpo o organi interni). La rappresentazione può essere ampliata
mettendo in scena anche influssi o rimedi esterni (per es. medicamenti, trattamenti).
In questo modo, durante la rappresentazione si possono riconoscere meglio
correlazioni e influssi. Una Costellazione del Corpo non è sostituto di un trattamento
medico, può comunque essere un supporto ad esso.
4.4.La Costellazione delle Polarità delle Credenze
Vengono messi in scena, a triangolo, gli elementi “Conoscenza”, “Amore” ed “Ordine”.
La meta di questa rappresentazione è l’uso di questi elementi come fonti di potere per
il cliente, che viene rappresentato come “focus”. All’inizio della rappresentazione le
sue “frasi delle credenze” che opprimono il cliente vengono espresse dal focus.
Durante il lavoro con la costellazione, spesso si chiede al focus in merito alle frasi delle
credenze. Il cliente può così osservare in quali situazioni e con quali rituali sono
particolarmente forti e presenti queste credenze e come si possono trasformare.
4.5.La Costellazione Sillogistica
Questo tipo di rappresentazione può essere usata per esaminare pregiudizi e
atteggiamenti congelati. In essa vengono messi in scena per es. gli elementi “sempre”,
“mai”, “a volte” e “a volte no”. La base è data dal quadrato sillogistico della logica
aristotelica, che ha anche dato il nome a questa costellazione. Un altro esempio:
“tutti”, “nessuno”, “alcuni”, “alcuni no”.
4.6.La Costellazione del Quadrato dei Valori
Prendendo spunto dalla Costellazione Sillogistica, Matthias Varga von Kibéd mette in
evidenza anche il lato etico della logica aristotelica. Qui due valori (per es.
“trattamento rispettoso” e “feed-back personale e diretto”) che stanno in un rapporto
teso ma positivo vengono messi in contrapposizione a due esagerazioni (in questo
esempio “cortesia per amor di pace” e “critica distruttiva/voglia di litigare).
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Confronta: Il Quadrato dei Valori di Nicolai Hartmann, Paul Hellwig e Friedemann
Schulz von Thun.
4.7.La Costellazione del Copione
Questa rappresentazione viene usata per sviluppare ed elaborare dei copioni. A
differenza delle altre costellazioni, qui la meta principale non è la veloce soluzione di
conflitti e problemi. Nel caso dei copioni sono invece interessanti proprio i problemi
nascosti ed i profondi conflitti, che sono anche molto importanti per l’azione.
Specialmente per questa rappresentazione viene usato il metodo del “cambiamento
spontaneo” dei rappresentanti. Allo stesso tempo i rappresentanti cambiano
leggermente la loro posizione orientandosi sulla direzione che sembra loro più
appropriata. Poi viene analizzato il cambiamento dell’intero sistema.
4.8.La Metacostellazione
Si parla di Metacostellazione quando si ha un formato di costellazione all’interno di un
altro formato. Per esempio all’interno di una Costellazione del Tetralemma si può
aprire un contesto in cui ha luogo per esempio una Costellazione Strutturale Familiare.
Cos’è la Comunicazione Ipnoterapeutica
È quasi impossibile sopravvalutare l’importanza degli schemi linguistici dell’Ipnoterapia
Ericksoniana per la conduzione del dialogo durante una Terapia o una Consulenza.
All’interno di un gruppo di formazione Lei può apprendere gli aspetti verbali e non
verbali essenziali della Comunicazione Ipnoterapeutica, che possono approfondire la
Sua competenza personale e ampliare il Suo campo d’azione.
La reinterpretazione dell’Ipnoterapia da parte di Milton Erickson e la sua
comprensione dei complessi ed intrecciati processi di comunicazione utili allo sviluppo
umano hanno un immenso valore anche al di là dell’Ipnoterapia.
Tramite la comunicazione ipnoterapeutica favoriamo l’accesso a potenziali nascosti e
così possiamo attivare delle possibilità di soluzione e dei potenziali fino a quel
momento inutilizzati. In questo modo stimoliamo nuovi e fecondi processi, prima
considerati impossibili, per realizzare gli scopi desiderati e lasciare che si dispieghi la
creatività. Per introdurLa alla molteplicità delle tecniche e degli stili ipnoterapeutici,
Matthias Varga von Kibed e Insa Sparrer ci mostreranno quali sono più adatti
all’ambito organizzativo e quali più all’ambito clinico (dal quale il metodo proviene).
In questo modo Lei ha modo di integrare nella sua pratica professionale ciò che Le
serve. Le verrà data la possibilità di esercitarsi nell’applicazione pratica e di portare in
visione i propri temi e casi di supervisione.
Per chi:
Psicoterapeuti, medici, consulenti, coach, manager, avvocati, persone con funzioni
direttive, mediatori, pedagogisti, psicologi, imprenditori e tutti quelli che sono
interessati alla comunicazione.
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I conduttori
Matthias Varga von Kibéd Ha studiato Filosofia, Logica, Teoria della Scienza e
Matematica e si è laureato con una tesi sulla Grammatica Universale.
Ha pubblicato molti scritti sul lavoro sistemico, e il suo dottorato riguardava le basi
della Teoria dei Paradossi e della Verità. Ha lavorato come professore in varie
Università e ha ideato con la moglie le rappresentazioni strutturali. Attualmente è
professore nel dipartimento di Filosofia dell’Università di Monaco. Autore di vari libri,
scritti con la moglie Insa Sparrer e con Renata Daimler.
Insa Sparrer Psicologa e psicoterapeuta, lavora in proprio. Offre seminari di
formazione in vari Istituti di Terapia e Consulenza e tiene corsi di insegnamento nelle
Università, lavorando sia in Germania che all’estero.
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