POF 2015/2016 - Istituto Comprensivo Cuneo Corso Soleri

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Transcript POF 2015/2016 - Istituto Comprensivo Cuneo Corso Soleri

ISTITUTO COMPRENSIVO CUNEO
CORSO SOLERI
Corso Marcello Soleri, 1 - 12100 C U N E O
ANNO SCOLASTICO 2015/16
-1-
Sommario
CAPITOLO 1 - IDENTITÀ CULTURALE - SCUOLA E TERRITORIO ................... 4
1.1 SPECIFICITÀ DELLA SCUOLA ....................................................................................................... 4
1.2 CONTESTO TERRITORIALE .......................................................................................................... 4
1.3
PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE: ........................................................................................... 5
1.4 SERVIZI OFFERTI DAL TERRITORIO AGLI ALUNNI ...................................................................... 7
CAPITOLO 2 - STRATEGIE DELL’ISTITUTO .................................................. 9
2.1 ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO 2015/16 .................................................................................... 9
2.2 FUNZIONIGRAMMA D’ISTITUTO .............................................................................................. 12
2.2 ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO......................................................................... 24
2.2.a orari delle scuole ............................................................................................................... 24
2.3 SERVIZI AGGIUNTIVI OFFERTI DALL’ISTITUTO .......................................................................... 25
2.3.a PRE-INGRESSO e POST-USCITA ......................................................................................... 25
2.3.b MENSA .............................................................................................................................. 25
2.3.c DOPOSCUOLA INTERNI ...................................................................................................... 26
CAPITOLO 3 – MEZZI E STRUMENTI SCOLASTICI .......................................26
3.1
LABORATORI DIDATTICI ....................................................................................................... 26
3.2
ANIMATORE DIGITALE ......................................................................................................... 27
CAPITOLO 4. IDENTITÀ PROGETTUALE.....................................................29
4.1 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA......................................................................... 29
4.2 PROGETTAZIONE DIDATTICA ................................................................................................... 31
4.3 ORIENTAMENTO METODOLOGICO ......................................................................................... 32
4.4 PROGETTI ................................................................................................................................. 35
4.4.a P.O.N. 1............................................................................................................................. 40
4.4.b P.O.N.2 ........................................................................................................................... 40
4.5 PROGETTI/ATTIVITÀ OGNI ORDINE DI SCUOLA IN OGNI CLASSE ............................................ 41
2
CAPITOLO 5 - UNA SCUOLA INCLUSIVA ...................................................42
CAPITOLO 6 - LA CONTINUITÀ NELL’ISTITUTO ..........................................43
6.1 STUDIARE IN UN ISTITUTO COMPRENSIVO ............................................................................. 43
6.2 COSTRUIRE UN PROGETTO DI ISTITUTO .................................................................................. 44
6.2.a principi fondanti, traguardi trasversali, azioni e luoghi per promuoverla ....................... 44
6.3 ACCOGLIENZA E INIZIATIVE DI RACCORDO NELLE CLASSI PONTE .......................................... 47
6.4 ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ: UN PROCESSO UNICO ........................................................ 48
6.5 ORIENTAMENTO IN USCITA: UNA PROGETTO TRASVERSALE E ORGANICO ........................... 49
6.6 MONITORAGGIO DEGLI ESITI A DISTANZA............................................................................... 51
CAPITOLO 7 - LA VALUTAZIONE ...............................................................52
7.1 FINALITÀ DELLA VALUTAZIONE ................................................................................................ 52
7.2 LE FASI DELLA VALUTAZIONE ................................................................................................... 52
7.3 COSA SI VALUTA ....................................................................................................................... 53
7.4 COME SI VALUTA: CRITERI DI VALUTAZIONE ........................................................................... 53
7.4.a criteri collegiali di valutazione scuola primaria e secondaria .......................................... 55
7.4.b modalità e criteri di valutazione disciplinare .................................................................... 55
7.4.c criteri della valutazione sommativa di fine quadrimestre ................................................ 57
7.4.d criteri di ammissione/non ammissione ............................................................................ 58
7.5 I DOCUMENTI DELLA VALUTAZIONE ........................................................................................ 60
7.6 MODALITÀ DI COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA .................................................................... 61
7.7 VALUTAZIONE INCLUSIVA ........................................................................................................ 61
CAPITOLO 8 - FORMAZIONE DEI DOCENTI...............................................63
CAPITOLO 9 .RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA ..........................................64
CONTRATTO FORMATIVO .......................................................................66
CAPITOLO 10− AUTOVALUTAZIONE/VALUTAZIONE .................................66
3
CAPITOLO 1 - IDENTITÀ CULTURALE - SCUOLA E TERRITORIO
1.1 SPECIFICITÀ DELLA SCUOLA
L’Istituto Comprensivo Statale Corso Soleri è stato istituito Il 1° settembre
2015, in seguito agli interventi di dimensionamento della rete scolastica regionale.
Con l’annessione della sezione di Scuola Secondaria di I grado di Via Mazzini , la
“Direzione Didattica I Circolo” si è trasformata nell’ “ISTITUTO COMPRENSIVO CUNEO
CORSO SOLERI”
L’I.C.S. Cuneo Corso Soleri ha la sua sede centrale nel Plesso “Paola Garelli” in
Corso Soleri, con segreteria e ufficio del Dirigente Scolastico e comprende le seguenti
scuole:
• Infanzia: Plessi “Lucia Viano” in Via Rostagni e “Adelina Ruatta” in Via
XXVIII Aprile
• Primaria: Plessi “L.Einaudi “, “P.Garelli” e “A.S.O. S.CROCE” (scuola in
ospedale)
• Secondaria di 1° grado: Plesso “Via Mazzini”.
Questa “nuova” scuola valorizzerà le esperienze che si erano dimostrate valide e
significative alla prova dei risultati raggiunti nel passato, in modo da costruire un
percorso educativo coerente ed unitario.
Accanto all’esigenza di promuovere la continuità verticale tra i diversi ordini di
scuola, si prefigge l’obiettivo di caratterizzare l’identità dell’Istituto, ponendosi in
costante dialogo e interazione costruttiva con il territorio al fine di creare, per i propri
allievi, le condizioni per un inserimento criticamente attivo nella realtà socio-culturale
ad essi più vicina; lo sviluppo di un sano ed equilibrato senso di appartenenza alla
comunità locale costituisce, infatti, un importante presupposto per l’apertura alle
sollecitazioni provenienti dalla più vasta comunità nazionale ed europea, oltre a realtà
e a culture significativamente diverse dalla propria.
Per realizzare il proprio progetto formativo, questo Istituto porrà particolare
attenzione alla creazione di condizioni organizzative che permetteranno di utilizzare al
meglio le risorse e le strutture disponibili e si attiverà per incrementare la propria
dotazione di sussidi e mezzi, particolarmente a carattere multimediale ed informatico,
in modo da rendere concretamente possibili esperienze didattiche innovative.
1.2 CONTESTO TERRITORIALE
L’istituto Comprensivo Cuneo C.so Soleri è ubicato nella zona centrale della
città, centro storico compreso. Si rileva un contesto socio economico e culturale
medio-alto (da statistica INVALSI 2013/14), che però nei fatti risulta molto
eterogeneo e presenta, a volte, situazioni di svantaggio e disagio giovanile che
sollecitano il nostro Istituto a dare risposte attentamente calibrate, flessibili e
diversificate anche mediante l’ampliamento dell’offerta formativa.
4
I plessi di riferimento per il centro storico stanno confrontandosi con la sua
rapida trasformazione urbanistica che – a seguito della diffusa riqualificazione edilizia
e delle scelte di pedonalizzazione dell’area – convoglia nella zona utenza residenziale
di fascia medio-alta. Il territorio, caratterizzato dal piccolo commercio e da uffici,
risulta interessante anche per famiglie residenti in altre zone, ma che vivono il centro
città per ragioni di carattere lavorativo.
I plessi della zona “sud-ovest” stanno confrontandosi con il progressivo
aumento della presenza di residenti di origine non italiana. Il territorio di questa zona,
caratterizzato da un piccolo commercio ancora in forte difficoltà e dalla presenza
dell'Ospedale Civile, risulta meno propositivo rispetto ad altre zone della città.
Rimane forte la mobilità studentesca in entrata/uscita anche durante l'anno
scolastico, legata alle crescenti difficoltà lavorative della popolazione immigrata.
1.3 PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE:
SCUOLA DELL’INFANZIA “Adelina Ruatta” in Via XXVIII Aprile.
Il fabbricato è ubicato in centro città, circondato da un’area verde esclusiva.
La scuola è provvista di attrezzature interne ludiche e psicomotorie, sussidi
audiovisivi, didattici e tecnici, collegamento internet ad alta velocità.
È frequentata da bambini provenienti da realtà molto diversificate rispetto ad
estrazione sociale, culturale ed economica. Trattandosi dell’unica scuola dell’infanzia
pubblica a servizio del centro storico della città, è sensibile la presenza di bambini con
cittadinanza o origini non italiane.
SCUOLA DELL’INFANZIA “Lucia Viano” in Via Rostagni.
La Scuola dell’Infanzia è situata nel quartiere Donatello, nella zona SUD-OVEST della
città, caratterizzata da forte espansione edilizia negli anni ‘70 e ’80 e nuovamente
interessata dall’edificazioni di condomini in fase di ultimazione.
L’edificio è un prefabbricato circondato da una vasta area verde rinnovata ed
attrezzata, in parte ad uso esclusivo della scuola, in parte pubblica.
Negli ultimi anni, alcune iniziative di carattere sociale e culturale hanno contribuito,
pur senza risolvere del tutto i problemi, a migliorare la qualità dei servizi a
disposizione del quartiere. In queste attività si è particolarmente distinto il Comitato di
Quartiere, che ha ricostruito e riorganizzato, grazie alla disponibilità di molti, una sede
attiva e funzionale. La maggior parte dei bambini proviene dal territorio circostante,
ma è costante la presenza di alunni di zone limitrofe e dei paesi del circondario,
fenomeno che va però riducendosi per la crescente richiesta da parte dei residenti.
Frequentano diversi bambini di origini extra-comunitarie, la quasi totalità di
“2^generazione”. I nuclei familiari appartengono a ceti diversi e i loro componenti si
dedicano ad attività lavorative varie.
5
SCUOLA PRIMARIA “Paola GARELLI” in C.so Soleri
Il plesso “Paola Garelli”in C.so Soleri ha sede in un edificio la cui costruzione risale alla
fine del 1800 ed è la scuola “storica” della città. Dal 1997 al 2001 si è proceduto, da
parte dell’Amministrazione Comunale, alla ristrutturazione totale dello stabile. E’
l’unica scuola primaria statale presente sul territorio del centro storico e sede
dell’Istituto Comprensivo. Il bacino d’utenza è molto vario e comprende alunni di
diversa estrazione sociale in quanto la centralità della sede, unita all’offerta di orari di
funzionamento diversificati ed a servizi aggiuntivi molto apprezzati (mensa,
preingresso, postuscita, doposcuola), ne fa il naturale polo d’attrazione per un’utenza
sia urbana che proveniente dai comuni limitrofi.
In questa realtà le stimolazioni culturali e le preconoscenze degli alunni sono
estremamente varie e diversificate.
SCUOLA PRIMARIA “Luigi EINAUDI” in Via Q. Sella
L’edificio occupa un intero isolato, alla fine degli anni’90 l’Amministrazione Comunale
ha iniziato un ’opera di ristrutturazione totale dello stabile, al momento conclusa per
quanto riguarda gli spazi interni e da ultimare nella sua parte esterna. Si tratta della
scuola primaria statale di riferimento per tutta la zona ovest della città (lato “Stura”)
ad esclusione del centro storico. Il bacino d’utenza è molto vario e comprende alunni
di diversa estrazione sociale in quanto la comodità della sede (vicina allo svincolo della
tangenziale sotterranea est-ovest), unita all’offerta di orari di funzionamento
diversificati e a servizi aggiuntivi molto apprezzati (mensa, preingresso, postuscita),
ne fa il naturale polo d’attrazione per un’utenza sia urbana, sia proveniente dai
comuni limitrofi. Da segnalare la presenza di alunni i cui famigliari lavorano
nell’azienda ospedaliera “Santa Croce & Carle”, ubicata a poche decine di metri dalla
scuola. In questa realtà le stimolazioni culturali e le preconoscenze degli alunni sono
estremamente varie e diversificate.
SCUOLA PRIMARIA “A.S.O. S.CROCE e CARLE” Scuola in ospedale.
La scuola è operativa dal settembre 1999 presso l’Azienda Sanitaria Ospedaliera
“Santa Croce e Carle “ di Cuneo e nello stesso anno è stata riconosciuta sezione
staccata con un proprio organico (C.M. 353/98). Le scuole polo ospedaliere in tutto il
territorio nazionale sono diciotto. La scuola si trova nella Struttura Complessa di
Pediatria, che dispone di 17 letti per ricovero e di 2 letti per il Day Hospital. Negli
ultimi anni è inoltre stato attivato il servizio di istruzione domiciliare, previsto per
alunni affetti da gravi patologie che impediscono la frequenza della scuola per un
periodo di tempo non inferiore a 30 giorni.
Titolari della gestione del servizio di istruzione domiciliare sono gli Uffici Scolastici
Regionali competenti per territorio ai quali sono assegnate le risorse finanziarie per gli
interventi.
La scuola in ospedale, ha lo scopo di assicurare al bambino ospedalizzato un supporto
educativo didattico adeguato che, affiancando il trattamento medico, contribuisca alla
realizzazione di un percorso terapeutico rivolto al soggetto nella sua interezza. E' un
servizio rispondente a bisogni particolari che, attraverso una didattica flessibile,
modulare e per progetti, assicura continuità al percorso formativo di ognuno
La nostra scuola accoglie bambini provenienti da tutta la provincia e spesso vengono
seguiti anche alunni che non frequentano più la scuola primaria, bensì diversi livelli di
scuola secondaria. Durante la permanenza in ospedale lo scopo è quello di mantenere
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i contatti con la classe e gli insegnanti della scuola di provenienza, affrontando le
tematiche facenti parte del programma in corso di svolgimento ed eseguendo parte
dei compiti. Il contatto con le insegnanti titolari è costante e continuo, essendo la
sezione di Scuola in Ospedale dotata di “registro elettronico”, consultabile on-line dagli
operatori scolastici della scuola di provenienza.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La “scuola media” del centro storico ha vissuto anni travagliati, sin dalla sua
collocazione in via Barbaroux, voluta dall’Amministrazione Comunale per garantire a
questa zona della città, dopo la chiusura della “storica” Media n.4 di Piazza Martiri
della Libertà, un polo scolastico che permettesse ai cittadini di concludere nel
quartiere il percorso scolastico della scuola dell’obbligo. Con queste motivazioni venne
quindi disposto il trasloco dai locali in corso Brunet, con scambio di edifici tra Amm.ne
Provinciale e Amm.ne Comunale e contemporaneo trasferimento dell’Ist.Magistrale
“DeAmicis”, storicamente collocato nella sede di via Barbaroux. Alcune difficoltà
dovute all’utenza che allora caratterizzava il centro storico, appena agli inizi del
percorso di ristrutturazione edilizia che oggi lo sta completamente riqualificando,
resero particolarmente “difficile” l’avvio e il re-insediamento del servizio scolastico nel
quartiere. La scuola conobbe anni di buon funzionamento, caratterizzati anche dalla
presenza, nel plesso, del corso ad indirizzo musicale assegnato alla grande scuola
media cittadina, unica struttura scolastica pubblica per la secondaria di I grado e per
questo denominata “Scuola Media Unificata”. A seguito di scelte organizzative e
gestionali più volte messe in discussione dai cittadini del quartiere (compresenza con
l’istruzione per adulti, individuazione del plesso quale polo cittadino per il supporto
agli alunni di cittadinanza non italiana, presenza del gruppo di recupero e supporto ad
alunni pluri-ripetenti), si stava progressivamente verificando un marcato scollamento
tra il numero dei residenti potenzialmente interessati a frequentarne i corsi e quelli
che effettivamente poi vi si iscrivevano. Di qui la scelta di anticipare di un anno il
percorso di verticalizzazione delle scuole cittadine e creare sin da quest’anno il primo
Ist.Comprensivo dell’altipiano, scorporando la “media di Via Barbaroux” dalla grande
S.M.Unificata e provando a ricostruire un percorso tutto nuovo, anche con il trasloco
nei locali di via Mazzini, in programma già alla fine del corrente anno scolastico.
1.4 SERVIZI OFFERTI DAL TERRITORIO AGLI ALUNNI
Ogni scuola ha il compito di intrecciare un dialogo continuo, sistematico e
particolarmente interattivo con il territorio in cui è inserita, allo scopo di calibrare
meglio la propria offerta e di ricercare sinergie per la promozione culturale e sociale
locale, in uno sforzo di progettazione e co-progettazione che consenta di focalizzare
obiettivi d’azione significativi e di utilizzare al meglio le risorse disponibili.
L’Istituto Comprensivo di C.so Soleri, nel far proprie tali esigenze, si inserisce come
polo attivo nella rete degli enti e delle istituzioni che operano a livello locale ed entra
in stretta integrazione con essi nella progettazione ed attuazione di particolari progetti
formativi.
La scuola recepisce le eventuali proposte provenienti dal mondo esterno costituite da
una vasta rete di soggetti collaborativi, istituzionali, pubblici e privati:
7

Comune di Cuneo: : assegnazione di fondi per la presenza nelle sezioni e nelle
classi degli Assistenti alle autonomie per il supporto agli alunni con difficoltà
motorie e con certificazioni di handicap , gestione e manutenzione dei fabbricati,
progetti di supporto alle attività didattiche; assegnazione ore di mediazione
culturale per interventi in classe con alunni stranieri neo arrivati o con particolari
difficoltà linguistiche.

CSAC-Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese: assegnazione degli Assistenti alla
comunicazione agli alunni con specifiche difficoltà sensoriali certificate, supporto ed
assistenza ai nuclei famigliari in difficoltà.

ASL CN 1: servizio di Neuropsichiatria Infantile.

Pediatria Ospedale Santa Croce- Carle di Cuneo.

Sportello Contatto Scuola Centro Migranti: struttura di supporto per i cittadini non
italiani e di recente immigrazione.

Sistema infanzia Cuneo (nato dal progetto Attenzioni congiunte).

Cooperative sociali: fornitura di servizi alla persona.

Doposcuola: “Centro Storico”, “Tomasini”, quartiere Donatello (Coop MoMo),
oratorio
Salesiano,
“Ce.M.I.A.(Centro
Multidisciplinare
per
l’Infanzia
e
l’Adolescenza”).

Biblioteca Civica con l’annessa Biblioteca dei Bambini e dei Ragazzi.

Museo Civico, Museo Casa Galimberti.

Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Provincia di
Cuneo.

Teatro Toselli. Cinema-teatro Don Bosco, Cinema-teatro Comunale “Monviso”,
Officina Teatro “Melarancio.”

Spazio espositivo di San Francesco e Palazzo Samone.

Osservatorio astronomico del Liceo Sc.”Peano”.

Istituti di scuola secondaria di II grado: ITIS di Cuneo, Istituto per Geometri.

Reti di formazione professionale di Cuneo (Enaip, AFP, Scuole tecniche san Carlo).

Piscina comunale e annesse strutture sportive esterne, Campo Sportivo Scolastico
per l’Atletica Leggera, Palazzetto dello Sport, Impianti sciistici delle vicine vallate.

Parchi Naturali, Parco Fluviale urbano, Giardino LIPU e aree verdi attrezzate.

Associazioni sportive per supporto tecnico alle attività ludico-sportive.

Conservatorio musicale.

Polizia
Municipale,
Guardia
di
Finanza,
Polizia
di
Stato
e
Carabinieri.
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CAPITOLO 2 - STRATEGIE DELL’ISTITUTO
2.1 ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO 2015/16
DIRETTORE DEI SERVIZI
AMMINISTRATIVI
DIRIGENTE
COLLEGIO DEI
DOCENTI
CONSIGLIO DI
CLASSE
CONSIGLIO DI
INTERCLASSE
CONSIGLIO DI
INTERSEZIONE
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
S
T
A
F
F
COMITATO DI
VALUTAZIONE
COLLABORATORE
DS - VICARIO
COLLABORATORE
DS
FUNZIONI
STRUMENTALI
COORDINATORI
CLASSE/CLASSI
PARALLELE
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
NUCLEO DI
VALUTAZIONE
FIDUCIARI DI
PLESSO
COORDINATORI DI
DIPARTIMENTO/
AMBITO PER CLASSI
PARALLELE
REFERENTI
SICUREZZA
COLLABORATORI
SCOLASTICI
AREA SINDACALE
RSU
COMMISSIONI
REFERENTI
REFERENTI DI
PROGETTO
AREA DIRETTIVA
AREA GESTIONALE
ANIMATORE
DIGITALE
DOCENTI
ORGANICO
DI DIRITTO
DOCENTI
SOSTEGNO
SPECIALISTI
INGLESE
ORGANICO DI
POTENZIAMENTO
AREA DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO
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DIRIGENTE
Dott. PAOLO CATTERO
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
Membro di Diritto Dirigente Scolastico: CATTERO Paolo
Componente ATA : ISAIA Silvana, ZEGNA Jole Valentina
Componente Genitori : DANI Cinzia, DEL GROSSO
Annamaria, FRANCO Maura, GIACCONE Paolo, GIUBERGIA
Daniela, NAPOLI Clara, POMERO Isabella Caterina,
SPAMPINATO Giacomo Componente Docenti: AIMAR
Marinella, DUTTO Antonella, GIRAUDO Maura, MARCHISIO
Monica, MERLO Monica, MONTI Patrizia, RIPARBELLI
Stefania, SALADINI Claudia
Bruno Liliana
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
COLLABORATORE DS
VICARIO
COLLABORATORE DS
Olmo Anna
Molineris Laura
AREA DIRETTIVA
Beltramo Giovanni
COMITATO DI
VALUTAZIONE
Dirigente (Cattero)- 3 DOCENTI (Bergalla, Monti, Ferrero)- 2
genitori (Spampinato, Giaccone) 1 esterno (Anigello)
NUCLEO DI
VALUTAZIONE
Dirigente: Cattero
Funzione strumentale RAV: Gallinotti
Funzione strumentale accoglienza e formazione docenti:
Rosso
Docente scuola secondaria di I grado: Raimondi
Dirigente - Collaboratori Del DirigenteFunzioni Strumentali - Fiduciari Di Plesso
PTOF, RAV, INVALSI : Gallinotti
CONTINUITÀ/ORIENTAMENTO /300 ore: Moraglio
RAPPORTI CON ESTERNI: Falco, Ottenga
ACCOGLIENZA E FORMAZIONE DOCENTI (primaria):
Rosso
COORDINAMENTO INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI:
Einaudi
SCUOLA IN OSPEDALE: Lingua
STAFF
AREA GESTIONALE
FUNZIONI
STRUMENTALI
REFERENTI DI
PLESSO
INFANZIA: “Ruatta” Arese “Viano” Castellino
PRIMARIA: “Einaudi” Cometa “Garelli” Olmo
SECONDARIA : Molineris
CONSIGLIO DI
CLASSE
INTERCLASSE
INTERSEZIONE
Scuola Secondaria: tutti i docenti di classe
Scuola primaria: tutti i docenti delle classi parallele
Scuola dell’Infanzia: tutti i docenti delle sezioni
COORDINATORI DI
SEZIONE/CLASSE/
CLASSI PARALLELE
SECONDARIA: 1^A
Altavilla
1^B Raimondi; 1^C
Ferrero; 2^A Bajani; 3^A Moraglio; 3^B Spampinato
PRIMARIA EINAUDI: 1^Campagna; 2^Cacciò; 3^Musso;
4^Beltramo; 5^Allemandi
PRIMARIA GARELLI: 1^Dutto; 2^Taffuti; 3^Vera;
4^Saladini; 5^Politano
10
COORDINATORI DI
DIPARTIMENTO
AMBITO PER CLASSI
PARALLELE
COMMISSIONI
ANIMATORE
DIGITALE
REFERENTI DELLA
SICUREZZA
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
AREA DI EROGAZIONE DEL
SERVIZIO
ORGANICO DI
DIRITTO
AREA
SINDACALE
ORGANICO DOCENTI
DI SOSTEGNO
ORGANICO DI
POTENZIAMENTO
COLLABORATORI
SCOLASTICI
RSU D’ISTITUTO
SECONDARIA
LETTERE: Bajani
MATEMATICA E SCIENZE: Altavilla
LINGUE STRANIERE: Mellano, Raimondi
EDUCAZIONE FISICA: Falco
TECNOLOGIA: Cavarretta
SOSTEGNO E DSA: Malanot
MUSICA: Garneri
RELIGIONE: Garro
PRIMARIA
ITALIANO: Gallo
MATEMATICA: Marro
STORIA-GEOGRAFIA: Sciolla
INGLESE: Ramero
ED. FISICA: Riparbelli /Bussola MUSICA : Ponzo/ Barutta
COMMISSIONE H. Magnaldi (coordinatore) Caroni (vice
coordinatore) e tutte le insegnanti di sostegno
COMMISSIONE PTOF. INFANZIA : Dalmasso
PRIMARIA: Gallinotti (FS), Blandi, Einaudi, Gregorio, Lerda,
Musso.
SECONDARIA: Ferrero, Moraglio, Spampinato
COMMISSIONE CONTINUITÀ. INFANZIA: Bergalla,
PRIMARIA: Blandi, Marchisio, SECONDARIA: Moraglio (FS)
Ferrero, Spampinato
COMMISSIONE ORARIA SECONDARIA: Ferrero
COMMISSIONE REGOLAMENTO D’ISTITUTO:
INFANZIA Bergalla
PRIMARIA : Merlo, Sisinni
SECONDARIA: Molineris
COMMISSIONE MENSA: Giraudo, Licciardello,
Capitummino, Del Vescovo.
Proff.ssa: Altavilla
INFANZIA : “RUATTA”: Canale, “VIANO”: Bruno (ASPP)
PRIMARIA: “EINAUDI”:Beltramo (ASPP d’Istituto)
“GARELLI”:Botto (ASPP)
SECONDARIA: Molineris
RLS: Monti
SEGRETERIA DIDATTICA: Voarino, Ghio. Raspa
SEGRETERIA AMMINISTRATIVA: Vulcano, Beltrandi, Vella
INFANZIA: 14docenti (2 plessi- 7 sezioni)
PRIMARIA: 64 docenti +17h (2 plessi – 40 classi: 20 a
tempo pieno; 20 a tempo normale 27/h sett.)
SECONDARIA:
lingua inglese:2 docenti +5h
Italiano:3 docenti +6h
Matematica: 2 docenti
Francese: 12 h
Ed.fisica: 12h
Ed.tecnica: 12h
Ed.musicale:12h
Ed.artistica: 12h
INFANZIA: 4 docenti
PRIMARIA: 13 docenti
SECONDARIA: 2 docenti +5h
PRIMARIA : 4 docenti
SECONDARIA A019 – STORIA DELL’ARTE : 1 docente
18 collaboratori
DOCENTI: Riparbelli, Rosso, Falco (RSA)
ATA: Voarino
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2.2 FUNZIONIGRAMMA D’ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale
rappresentanza ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali
che finalizza all’obiettivo della qualità dei processi formativi, predisponendo gli
strumenti attuativi del Piano triennale dell’Offerta Formativa.
Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al Dirigente
autonomi poteri di direzione, indirizzo e coordinamento, oltre alla valorizzazione delle
risorse umane ed alla conseguente ottimizzazione dell’utilizzo delle stesse. In
particolare il Dirigente organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di
efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. Nell’esercizio delle sue
competenze, si pone in comunicazione e collaborazione con gli enti territoriali e con le
loro risorse culturali, professionali, sociali ed economiche.
Il Dirigente tutela l’esercizio:
 della libertà di insegnamento intesa come autonomia didattica, libera espressione
culturale del docente nell’attività metodologico-didattica nel rispetto di quanto
stabilito nelle I.N.2012, nei curricoli di istituto che ne discendono e nelle scelte
effettate in sede di Collegio Docenti, di programmazione di ambito e per classi
parallele;
 della scelta educativa delle famiglie;
 del diritto all’apprendimento da parte degli alunni.
È soggetto a valutazione riguardo questi aspetti: competenze gestionali ed
organizzative, correttezza, trasparenza, efficacia ed efficienza; contributo ai risultati di
miglioramento previsti dal RAV; valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali
del personale; apprezzamento dell’operato nella comunità scolastica; direzione
unitaria, promozione partecipazione e collaborazione; contributo al miglioramento del
successo formativo e scolastico e dei processi organizzativi e didattici.
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il Consiglio d’Istituto ha potere deliberante su formazione dei bilanci, acquisti per la
scuola, criteri per programmare attività extrascolastiche, uso degli edifici e delle
attrezzature, rapporti con altri Enti e scuole.
Esprime pareri sull’andamento didattico e amministrativo e avanza proposte per
iniziative rivolte ai genitori e per sperimentazioni. Delibera il PTOF e designa i
componenti del Comitato di Valutazione interno, al quale è demandata la gestione
della “premialità” stipendiale in base a quanto disposto dalla L.107/2015.
PERSONALE AMMINISTRATIVO E COLLABORATORI SCOLASTICI
Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il Dirigente è
coadiuvato dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi che sovrintende,
nell’ambito degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali
dell’Istituzione scolastica, coordinando 6 assistenti amministrativi e 18 collaboratori
scolastici, i quali collaborano per l’attuazione dell’autonomia e per la gestione delle
risorse.
I collaboratori scolastici (distribuiti su 5 plessi aperti per l’intera giornata) oltre a
curare la pulizia e l’ordine dei locali scolastici e degli arredi, hanno compiti di
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sorveglianza nella scuola, di vigilanza sugli alunni in casi di particolare necessità e di
ausilio ai portatori di handicap.
COLLABORATORI DEL D.S.
 Collaborano con il Dirigente scolastico per la formulazione dell’ordine del giorno
del Collegio dei Docenti e ne verificano le presenze durante le sedute.
 Predispongono, in collaborazione con il Dirigente scolastico, le presentazioni per
le riunioni collegiali.
 Svolgono la funzione di segretario verbalizzante delle riunioni del Collegio dei
Docenti.
 Collaborano nella predisposizione delle circolari e ordini di servizio.
 Raccolgono e controllano le indicazioni dei responsabili dei diversi plessi.
 Collaborano con il Dirigente scolastico per questioni relative a sicurezza e tutela
della privacy.
 Partecipano alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente scolastico.
 Collaborano alla formazione delle classi secondo i criteri stabiliti dagli organi
collegiali e dal regolamento di istituto.
 Curano parte dei rapporti e della comunicazione con le famiglie.
 Svolgono azione promozionale delle iniziative poste in essere dall’Istituto.
 Partecipano, su delega del Dirigente scolastico, a riunioni presso gli Uffici
scolastici periferici.
 Forniscono ai docenti materiali sulla gestione interna dell’Istituto.
 Collaborano con il DSGA nelle scelte di carattere operativo riguardanti la
gestione economica e finanziaria dell’Istituto.
 Collaborano alla predisposizione dei calendari delle attività didattiche e
funzionali.
 Svolgono altre mansioni con particolare riferimento a:
 Vigilanza e controllo della disciplina degli alunni.
 Organizzazione interna.
 Gestione dell’orario scolastico.
 Controllo dei materiali inerenti la didattica: verbali, calendari, circolari, registri.
 Proposte di metodologie didattiche.
Il docente collaboratore vicario, in caso di sostituzione dello scrivente, è
delegato alla firma dei seguenti atti amministrativi:
 atti urgenti relativi alle assenze e ai permessi del personale docente e ATA,
nonché alle richieste di visita fiscale per le assenze per malattia;
 atti contenenti comunicazioni al personale docente e ATA;
 corrispondenza con altre Istituzioni scolastiche, l’Amministrazione regionale,
provinciale, comunale, con altri enti, Associazioni, Uffici e con soggetti privati
avente carattere di urgenza;
 corrispondenza con l’Amministrazione del MIUR centrale e periferica, avente
carattere di urgenza;
 richieste di intervento forze dell’ordine per gravi e urgenti motivi.
COLLEGIO DOCENTI
È composto da tutti gli insegnanti della scuola ed è presieduto dal Dirigente
Scolastico. Può articolare la sua attività suddividendosi in commissioni di ogni ordine.
13
Elabora la programmazione didattico-operativa e ne valuta periodicamente l’efficacia.
Provvede, su indicazione dei Consigli di classe e di interclasse, alla scelta dei libri di
testo e dei sussidi didattici. Approva sperimentazioni ed iniziative di aggiornamento.
Individua strategie per il successo formativo degli alunni e per la verifica e valutazione
del servizio offerto agli utenti. Elabora il POF triennale sulla base dell’Atto di Indirizzo
del D.S.
COMITATO DI VALUTAZIONE
Costituito da: 2 DOCENTI (Collegio Docenti) 1 DOCENTE (Consiglio d’Istituto) 2
genitori (Consiglio d’Istituto) 1 esterno (ispettore, dirigente, docente)
 Individua I CRITERI per la valutazione sulla base di:
- qualità dell’insegnamento e contributo al miglioramento della scuola e al successo
formativo e scolastico;
- risultati relativi all’innovazione didattico e metodologica;
- responsabilità nel coordinamento organizzativo, didattico e formazione personale.
 valuta il periodo di prova e formazione dei nuovi docenti.
NUCLEO DI VALUTAZIONE (Dirigente, Funzione strumentale RAV, docenti)
Stesura del Rapporto di AutoValutazione.
Stesura del Piano di Miglioramento.
Monitoraggio dello stato di attuazione del PDM.
STAFF
Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, il Dirigente si
avvale di uno staff organizzativo che si occupa di Pianificazione organizzativa
interna, normalmente composto da:
- Dirigente Scolastico
- Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
- Collaboratori del Dirigente
- Fiduciari di plesso
- Funzioni Strumentali
- Coordinatore GLHI
Lo staff può di volta in volta coinvolgere altre figure di riferimento in relazione ai temi
trattati.
REFERENTI DI PLESSO
 Coordinare il plesso;
 supporto organizzativo al DS e al modello organizzativo adottato;
 favorire la comunicazione interna ai plessi;
 curare e seguire l'accoglienza e l'integrazione dei nuovi docenti;
 ritirare le circolari, in cartaceo o via mail, e diffonderne il contenuto tra i
colleghi assicurandosi della presa visione delle stesse;
 provvedere a consultare i colleghi di plesso circa esigenze / necessità emerse
per poi riferire al DS;
 comunicare all’ufficio di segreteria eventuali interventi di emergenza;
 vigilare sul “buon andamento “ del plesso;
14


comunicare al DS situazioni problematiche di qualsiasi tipo o reclami da parte
dell'utenza;
favorire l’efficienza, l'efficacia e la qualità del servizio, collaborare a rafforzare
la positiva immagine della scuola nel territorio.
CONSIGLIO DI CLASSE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
È composto da tutti gli insegnanti e da un numero variabile da due a quattro genitori
eletti annualmente.
È presieduto dal Dirigente Scolastico o dal coordinatore, se delegato.
Elabora il progetto educativo per la classe e ne affronta le problematiche che
eventualmente emergano.
Il coordinamento didattico e la valutazione sono riservati ai docenti che, all’inizio
dell’anno scolastico, presentano il Piano di lavoro con gli obiettivi formativi, le
metodologie, le attività, le modalità di verifica e di valutazione.
Il Consiglio coordina la progettazione dei singoli docenti e di attività interdisciplinari.
Si riunisce di norma una volta al mese; può essere convocato in ulteriori occasioni,
qualora emergano problemi specifici e urgenti di natura didattica e/o
comportamentale.
CONSIGLIO DI INTERCLASSE DELLA SCUOLA PRIMARIA
È composto da tutti gli insegnanti di classi parallele a livello di plesso e dai genitori
rappresentanti di interclasse. È presieduto dal Dirigente Scolastico o da un insegnante
delegato. Assume le funzioni di segretario il coordinatore di classi parallele.
Definisce ed organizza i progetti che coinvolgono tutte le classi e cura particolarmente
la realizzazione delle attività che prevedano la partecipazione dell’intero gruppo di
classi parallele.
Affronta problematiche di rilevanza generale e discute sull’andamento generale
dell’attività didattica.
Spetta comunque alla sola componente docente la verifica–valutazione dei percorsi
stabiliti e l’esame di eventuali situazioni problematiche.
Sono di massima calendarizzati tre incontri all’anno (dopo le elezioni dei
rappresentanti dei genitori, all’inizio del 2°quadrimestre sotto forma di assemblea, a
fine aprile per l’adozione dei libri di testo), fatta salva la possibilità di ulteriori incontri
a fronte di problematiche particolari.
CONSIGLIO DI INTERSEZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
È composto, a livello di plesso, da tutti gli insegnanti di sezione e dai genitori
rappresentanti.
È presieduto dal Dirigente Scolastico o da un insegnante delegato.
Definisce ed organizza i progetti che coinvolgono tutte le sezioni; affronta
problematiche di rilevanza generale e discute sull’andamento complessivo dell’attività
didattica.
Spetta comunque alla sola componente docente l’analisi dei percorsi stabiliti e l’esame
di eventuali situazioni problematiche.
Si riunisce due volte all’anno.
15
COORDINATORI DI CLASSI PARALLELE PRIMARIA
Organizzano e gestiscono la sostituzione dei colleghi per il primo giorno di assenza o
fino a che non viene reperito il supplente.
Predispongono gli orari dei docenti ed il piano sostituzioni, aggiornandoli di volta in
volta a seguito delle eventuali modifiche intervenute per vari motivi (didattici e
organizzativi).
Verbalizzano le riunioni dei Consigli di Interclasse.
Coordinano la realizzazione dei progetti e l’intervento dei supporti esterni nelle classi.
COORDINATORI DI CLASSE SECONDARIA
 Presiedere le riunioni del consiglio di classe, quando non è personalmente
presente il Dirigente Scolastico, e curarne la verbalizzazione tramite la nomina
di un segretario per la singola seduta.
 Curare in proprio la verbalizzazione dello scrutinio presieduto dal Dirigente
Scolastico per il corretto svolgimento degli scrutini.
 Farsi portavoce nelle assemblee con i genitori.
 Presiedere le assemblee relative alle elezioni degli organi collegiali.
 Garantire l’ordinato svolgimento delle riunioni, facilitando la partecipazione di
tutte le componenti e assicurando la discussione e la deliberazione su tutti i
punti all’ordine del giorno.
 Coordinare l’attività didattica del consiglio di classe, verificando in itinere e a
fine anno il piano di lavoro comune del consiglio di classe.
 Coordinare per le classi finali la stesura della “Relazione Finale – presentazione
agli esami di Stato”.
 Gestire il rapporto con le famiglie degli studenti, per quanto attiene a
problematiche generali e non specifiche delle singole discipline.
 Curare lo svolgimento dei procedimenti disciplinari di competenza del consiglio,
nel rispetto del regolamento di istituto.
 Compilare in formato digitale i PDP redatti dal Consiglio di classe e inviarli per il
controllo finale al referente e al Dirigente scolastico.
 Convocare i genitori degli alunni DSA e BES per sottoscrizione dei PDP.
 Verificare periodicamente lo stato di avanzamento del Piano Educativo
Individualizzato redatto per gli alunni diversamente abili eventualmente
frequentanti la classe e del Piano Didattico Personalizzato predisposto per gli
Studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento e/o BES.
 Coordinare lo svolgimento di visite guidate e uscite didattiche, la partecipazione
della classe ad attività integrative ed extracurricolari, verificandone la
rispondenza quantitativa e qualitativa alla programmazione annuale.
 Verificare la regolarità della frequenza scolastica degli studenti, avendo
costantemente aggiornata la situazione delle assenze degli allievi e segnalando
tempestivamente (anche inviando specifiche comunicazioni scritte alle famiglie
tramite la Presidenza) tutti i casi di assenze fuori norma e/o non chiari.
 Prendere contatti diretti con le famiglie in caso di anomalie e informare
tempestivamente il Dirigente, anche attraverso il docente referente di plesso,
per i provvedimenti di competenza, qualora permanga una frequenza irregolare.
16
COORDINATORI DI DIPARTIMENTO/ AMBITO PER CLASSI PARALLELE
È una struttura che si articola per aree disciplinari, essendo costituito da docenti della
stessa disciplina o dello stesso ambito e dipartimento.
È composto da tutti gli insegnanti; quelli della secondaria di I grado si riuniscono come
dipartimento; nella scuola primaria opera prioritariamente a livello di classi parallele.
A livello di dipartimento disciplinare, costituito da docenti della stessa disciplina
(Scuola Secondaria) e ambiti disciplinari per classi parallele (scuola Primaria), si
elaborano e si curano la realizzazione del progetto educativo per le classi, si verificano
l’andamento, si assicura la specificità dell’azione didattica nei singoli ambiti,
l’omogeneità dei percorsi didattici, pur nella differenza delle esigenze tra diverse classi
e gruppi, la continuità negli snodi temporali, soprattutto nei passaggi di classe e di
ordine di scuola, la pianificazione verticale e condivisione del curricolo. Nei
dipartimenti e negli ambiti disciplinari si definiscono e organizzano i progetti
trasversali e i raccordi interdisciplinari.
ANIMATORE DIGITALE
È responsabile dell'attuazione dei progetti e delle indicazioni contenute nel piano
Nazionale Scuola Digitale che coordina, promuove e diffonde nella scuola di
appartenenza.
Il campo operativo dell'Animatore digitale riguarda tre ambiti che diventeranno parte
integrante del POF triennale della scuola.
a. La formazione metodologica e tecnologica dei colleghi.
b. Il coinvolgimento della comunità scolastica.
c. La progettazione di soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere
all’interno degli ambienti della scuola.
d.La collaborazione alla gestione e all’aggiornamento del sito d’ istituto.
REFERENTI DELLA SICUREZZA
Controllano quotidianamente lo stato delle strutture, segnalano alla segreteria e ai
comuni in caso di emergenza, informano il personale circa le procedure in caso di
evacuazione, curano lo svolgimento delle prove di sfollamento in caso di incendio/
terremoto (salvo accordi differenti nei plessi ). Controllano che le vie di fuga siano
libere e percorribili senza impedimenti. Adottano misure preventive in caso di
situazioni che possano comportare rischi per gli alunni e il personale. Accolgono le
segnalazioni dei colleghi e le comunicano alla Segreteria.
Referenti antincendio e primo soccorso: mansioni come da formazione specifica.
COMMISSIONI
COMMISSIONE GLHI: è formata da tutti gli insegnanti di sostegno.
È compito della commissione GLHI:




ottimizzare le risorse esistenti all’interno dell’Istituto;
fornire indicazioni utili per gli inserimenti nelle classi/sezioni degli alunni con
disabilità;
predisporre materiali di lavoro (registri di sostegno, sintesi P.E.I., scheda di
raccordo assistenti alle autonomie/scuola etc…);
favorire progetti di collaborazione con i Referenti della continuità per gli alunni con
disabilità in passaggio da un ordine di scuola all’altro;
17











collaborare con i docenti delle classi/sezioni in cui sono presenti alunni con
difficoltà importanti, per i quali si intende intraprendere percorsi di accertamento
diagnostico;
collaborare con i docenti delle classi nell’elaborazione di PDP (Piani Didattici
Personalizzati) per alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali);
diffondere iniziative di formazione specifica e di aggiornamento fra i colleghi;
redigere il P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusività) in collaborazione con altri
docenti;
collaborare alla stesura del PTOF;
individuare al suo interno i Referenti DSA;
collaborare con la F.S. Accoglienza e Integrazione per la valutazione delle
problematiche di apprendimento di alunni stranieri;
fornire indicazioni sullo svolgimento delle Prove Invalsi e su attività alternative per
alunni con disabilità o con certificazione per i quali non si ritiene valido
l’espletamento della prova;
monitorare le situazioni di alunni in situazioni di disagio e di difficoltà relazionale
e/o di apprendimento;
proporre interventi di supporto con caratteristiche laboratoriali ed espressive;
sostenere, all’interno dell’Istituto, buone prassi inclusive e metodologie che
tengano conto delle diverse intelligenze e dei diversi approcci di apprendimento.
Il Gruppo GLHI è presieduto dal Coordinatore per il sostegno, il quale si occupa di:
 analizzare la documentazione riservata e gestire i fascicoli personali degli alunni in
situazione di handicap, DSA e altri BES;
 fornire agli insegnanti di sostegno le documentazioni e gli aggiornamenti necessari
alla compilazione dei PEI (Piani Educativi Individualizzati);
 fissare il calendario delle attività del gruppo GLHI;
 convocare e presiedere le riunioni del GLHI;
 provvedere alla stesura dei verbali delle riunioni;
 coordinare il gruppo degli insegnanti di sostegno, raccogliendo i documenti da loro
prodotti nel corso dell’anno scolastico;
 fornire informazioni circa le disposizioni normative vigenti;
 curare i materiali ed i sussidi didattici in dotazione (Plesso “P. Garelli”);
 organizzare e gestire il gruppo di assistenti alle autonomie e alla comunicazione;
 mantenere i contatti con gli Enti del territorio (ASL - NPI, Comune, CTS, CTI, UST,
CSAC etc…);
 predisporre progetti e partecipare a bandi dedicati per l’ampliamento dell’offerta
formativa per alunni in situazione di handicap;
 organizzare interventi e garantire copertura oraria ad alunni certificati in corso
d’anno o trasferiti presso l’Istituto;
 monitorare e aggiornare le situazioni di certificazioni di handicap, BES, DSA ect…;
 partecipare alle riunioni di Staff dell’Istituto;
 organizzare il piano sostituzioni in accordo con i Coordinatori di classi parallele;
 partecipare a incontri formativi o informativi per i quali è richiesta la presenza del
Referente di Istituto.
18
COMMISSIONE PTOF: coadiuva la Funzione strumentale nell’elaborazione e stesura
del piano triennale dell’offerta formativa. È formata da docenti di tutti gli ordini di
scuola. Si incontra periodicamente per condividere il lavoro eseguito.
COMMISSIONE CONTINUITÀ: coadiuva la Funzione Strumentale e ha il compito di
progettare azioni/attività di continuità tra i diversi ordini di scuola, monitorare gli esiti
a distanza, proporre momenti di confronto sui temi della valutazione.
COMMISSIONE ORARIO: ha il compito di predisporre e organizzare gli orari della
scuola Secondaria.
COMMISSIONE REGOLAMENTO D’ISTITUTO: elabora e aggiorna il Regolamento
d’Istituto. È formata da docenti appartenenti a tutti gli ordini di scuola.
COMMISSIONE MENSA : ha la funzione di contribuire al miglioramento della qualità
del servizio offerto, anche con l’attivazione di alcune fasi di controllo.
RSU D’ISTITUTO
Curano la contrattazione d’istituto con il DS. Indicono assemblee su tematiche
sindacali. Danno consulenza ai lavoratori dell’Istituto.
FUNZIONI STRUMENTALI
Le funzioni strumentali rappresentano un punto chiave per il processo di
valorizzazione del patrimonio professionale dei docenti e per l’evoluzione della scuola
dell’autonomia. Tenendo conto dei criteri stabiliti dal Collegio Docenti e in coerenza
con il Piano dell’Offerta Formativa (POF), si identificano i docenti responsabili delle
funzioni strumentali, i quali assumono compiti organizzativi e funzioni di
coordinamento nell’ambito della propria area. Le diverse funzioni possono essere
coadiuvate da commissioni o gruppi di lavoro.
Area 1
Coordinamento P.T.O.F. - R.A.V (rapporto di autovalutazione) e INVALSI
 Coordinamento Commissione Ptof
per la stesura del documento e
l’aggiornamento in corso d’anno;
 invio e successiva acquisizione delle schede di progetto;
 procedure organizzative e formazione dei sommistritatori/correttori delle prove
I.N.V.A.L.S.I
 analisi della restituzione dati INVALSI con relazione e presentazioni digitali al
collegio docenti;
 coordinamento e aggiornamento del R.A.V.;
 predisposizione e distribuzione questionari per genitori, alunni, personale
docente e non docente con analisi delle risposte, tabulazione, predisposizione di
grafici esplicativi;
 formulazione ipotesi di miglioramento e stesura del Piano di Miglioramento;
 monitoraggio dello stato di avanzamento del Piano di Miglioramento;
 partecipazione a riunioni di coordinamento organizzativo: staff di dirigenza;
 partecipazione a corsi di aggiornamento relativi alla funzione;
19





cura della progettualità relativa al settore di competenza;
verifica e valutazione delle attività del P.T.O.F.;
cura dell’editing dei documenti prodotti;
stesura rapporto finale di autovalutazione e illustrazione al Collegio dei Docenti.
stesura della relazione finale di verifica del lavoro svolto.
Area 2
Coordinamento delle attività/ progetti connessi alla continuità e Attività di
Orientamento nella Scuola Secondaria.
 organizzazione e coordinamento dei progetti di continuità con le Scuole
Primarie, dei lavori di confronto sulla valutazione e sul monitoraggio degli esiti a
distanza;
 predisposizione del materiale informativo relativo alla Scuola Secondaria di I
grado;
 stesura della guida all’orientamento di Istituto per condurre in classe le attività
di educazione alla scelta;
 predisposizione del materiale oggetto degli incontri del Dirigente Scolastico con
le famiglie finalizzati alle iscrizioni alle classi prime della Scuola Secondaria di I
grado;
 organizzazione e coordinamento delle attività di orientamento con le Scuole
Superiori e gli Enti ed esperti esterni;
 partecipazione alle riunioni di organizzazione delle attività di orientamento in
rete con le scuole secondarie di I e II grado del territorio;
 coordinamento delle iniziative legate ai progetti “scuola-formazione” per gli
alunni pluri-ripetenti;
 coordinamento delle iniziative legate ai laboratori scuola- formazione (300 ore)
per la prevenzione dell’abbandono scolastico; partecipazione alle riunioni in
oggetto;
 cura della progettualità relativa al settore di competenza;
 partecipazione a riunioni di coordinamento organizzativo del gruppo staff;
 partecipazione agli incontri di presentazione della Scuola finalizzati alle iscrizioni
alle classi prime;
 stesura della relazione finale di verifica del lavoro svolto.
Area 3
Rapporti esterni
 coordinamento dei rapporti con gli Enti e le Istituzioni;
 informazione e promozione delle attività culturali proposte all’Istituto dal
territorio, incontri culturali, concorsi, progetti, mostre, fiere, ecc…;
 collaborazione con i giornali locali per informare sulle iniziative proposte dalla
Scuola;
 stesura della relazione finale di verifica del lavoro svolto.
Area 4
Supporto ai docenti: accoglienza e formazione (Primaria)
 accoglienza dei colleghi neo-arrivati e presentazione della scuola:
o organizzazione del tempo scuola primaria;
o servizi parascolastici attivati preingresso, postuscita, assistenza mensa);
20
attività scolastica (curricolo di base; prove di verifica comuni in
italiano,matematica ed inglese; prove Invalsi cl.2^ e cl 5^; attività di
ampliamento dell’Offerta formativa; progetti);
o figure di riferimento dell’Istituto (collaboratori di D.S, A.S.P.P. e RLS
d’Istituto, F.S. d’Istituto, incarichi di Plesso, referenti d’Istituto e di classi
parallele);
o Contratto d’Istituto;
o Curricoli disciplinari (redatti nel giugno 2013) e prove di verifica comuni alle
classi parallele;
o tabella valutazioni degli alunni in uso nell’istituto (consegna della tabella
VOTI con legenda);
o utilizzo di Regel dall’a.s.2013/14;
o informazioni sull’Enam;
o informazioni sugli Organi Collegiali dell’istituto
o supporto all’attività didattica con incontri individuali di nuovi docenti della
scuola Primaria e sostegno alla progettualità individuale;
partecipazione a riunioni di coordinamento organizzativo (staff);
cura della progettualità relativa al settore di competenza;
supporto alla redazione del Piano annuale delle attività funzionali della Scuola
Primaria;
formazione dei docenti:
o individuazione dei bisogni formativi dei docenti e stesura del Piano di
formazione d’Istituto;
o pubblicizzazione di iniziative di formazione docenti sul territorio ed
organizzazione di iniziative formative;
o sostegno alle azioni generali di formazione;
relazione finale al Collegio dei Docenti.
o





Area 5
Coordinamento dell’inserimento e dell’integrazione alunni stranieri
 Coordinare l’organizzazione dei laboratori linguistici nella Scuola Primaria e nella
secondaria di primo grado.
 Valutare le competenze trasversali possedute dagli alunni stranieri arrivati in
corso d’anno.
 Disponibilità a collaborare con gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo per stilare
PDP per alunni stranieri neo arrivati o con particolari carenze linguistiche.
 Disponibilità a collaborare con gli insegnanti dell’Istituto comprensivo per
elaborare programmazioni didattiche personalizzate per italiano L2.
 Collaborare con il personale della Segreteria per disbrigo documenti
(assicurazione, cedole librarie, autorizzazioni, ect).
 Curare l’accoglienza e l’iniziale inserimento degli alunni stranieri neo arrivati.
 Predisporre materiale didattico ed operativo di primo intervento.
 Partecipare ai colloqui con le famiglie degli alunni stranieri in caso di necessità
particolari.
 Collaborare con lo Sportello Scuola del Centro Migranti di Cuneo per
l’inserimento degli alunni presso le nostre scuole ed aggiornamento delle
schede sociolinguistiche.
21


















Coordinare la presenza in classe dei mediatori culturali per gli alunni neo
arrivati e per i colloqui con i genitori.
Coordinare e seguire i tirocini degli alunni del Corso di Mediazione Culturale
presso i laboratori linguistici e nelle classi dell’Istituto Comprensivo.
Coordinare la presenza dei volontari che operano nei laboratori linguistici dei
diversi plessi.
Collaborare con i doposcuola cittadini (Cuneo Vecchia e Tomasini).
Gestire il materiale didattico in prestito d’uso e la biblioteca sistemata nel plesso
P.Garelli.
Provvedere agli acquisti annuali del materiale di consumo.
Redigere progetti legati a bandi per l’erogazione di fondi dedicati all’inserimento
scolastico e all’apprendimento dell’italiano per alunni stranieri.
Partecipare, in rappresentanza dell’Istituto Comprensivo, ad iniziative locali sui
temi dell’interculturalità e dell’integrazione dei minori stranieri.
Partecipare alle riunioni dello Staff di Istituto e agli incontri del GLI per la
verifica e la stesura del PAI.
Partecipare alla stesura del PTOF.
Partecipare all’incontro d’inizio d’anno con i nuovi insegnanti per presentare le
attività svolte con gli alunni stranieri, la funzione dei Laboratori, le modalità di
accesso ai diversi servizi educativi territoriali, la modulistica a disposizione e i
materiali.
Revisionare avvisi e comunicazioni istituzionali per favorire la comprensione da
parte dei genitori non italofoni.
Aggiornare i documenti e la modulistica in uso per gli alunni stranieri (protocollo
di accoglienza, modello PDP, avvisi, ect..).
Collaborare con altre agenzie scolastiche presenti sul territorio e con Enti di
ricerca per indagini e studi.
Provvedere ad una personale formazione permanente e ad un aggiornamento
sulle normative vigenti.
Presentare ai genitori degli alunni stranieri dell’ultimo anno della Scuola
d’Infanzia (ex XXVIII Aprile) l’organizzazione scolastica della Primaria (tempo
scuola, discipline, materiale, richieste delle insegnanti, funzioni del diario, i
compiti, ect).
Partecipare alle giornate di Scuola Aperta.
Monitorare e restituire al Collegio docenti le modificazioni sociali e culturali che
si osservano fra gli alunni stranieri (percentuali, nazionalità presenti, alunni
stranieri con difficoltà di apprendimento, alunni stranieri con certificazione di
handicap, ricongiungimenti familiari, arrivi in corso d’anno, alunni di prima e di
seconda generazione, alunni stranieri che hanno conseguito la cittadinanza
italiana,ect..).
Area 6
Scuola in ospedale
 Garantire la didattica quotidiana nella sezione ospedaliera, tutela del diritto allo
studio per limitare fenomeni di abbandono e dispersione scolastica.
 Mantenere il contatto tra lo studente e la scuola di appartenenza, al fine di
assicurare continuità al processo educativo.
22





Concordare con i docenti della scuola di appartenenza dell’alunno ricoverato–
tramite registro elettronico - la programmazione delle attività didattiche e dei
lavori da svolgere.
Utilizzare i dispositivi digitali ( registro elettronico, Skype, Lim..) quali
facilitatori di operatività e comunicazione tra scuola, famiglia e studente.
Effettuare la preparazione agli esami degli alunni ricoverati che frequentano le
classi terminali dei diversi cicli di studi.
Partecipare ai lavori della Rete Regionale delle Scuole in Ospedale.
Elaborare progetti specifici di ampliamento dell’offerta formativa.
23
2.2 ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO
2.2.a orari delle scuole
Orario Scuola dell’Infanzia
Adelina RUATTA
Lucia VIANO
Dal Lunedì al Venerdì
Pre-ingresso
07.30 – 08.00
08.00 – 08.45
11.50 – 12.00
13.20 - 13.30
15.50 - 16.05
Ingresso
1^Uscita (no pasto)
2^Uscita
3^Uscita *
*Plesso “Viano”: differenziata per ragioni di sicurezza
Orario Scuola Primaria
Paola GARELLI
Luigi EINAUDI
TEMPO
PIENO
Servizio
pre-ingresso
MODULO
(TEMPO LUNGO)
MODULO
07,30 - 08.05
dal lun al
ven
dal lun al ven
dal lun al
sab
inizio lezioni
08.20
08.20
08.20
termine lezioni
12.30
12.30
12.30
Servizio
post-uscita
12,30 - 13.00
MENSA
12.30 - 14.20
pomeriggio
14.20-16.20
LU – GI 14.20-16.20
LU
MA
14,20-16,30 14.20/16.20
Orario Scuola Secondaria 1°grado
Via Mazzini
CORSI A e B
CORSO C
dal lun al sab
dal lun al ven
inizio lezioni
08.00
08.00
termine lezioni
13.00
13.00
MENSA
POMERIGGIO
martedì
giovedì
13.00 – 14.30
mar-gio
14.30-17.30
14.30-16.30
Orario Scuola Primaria “A.S.O. S.Croce e Carle” scuola in ospedale.
Dal Lunedì al Sabato dalle ore 8:30 alle ore 12:30
Un pomeriggio alla settimana dalle 14:30 alle 16:30.
24
2.3 SERVIZI AGGIUNTIVI OFFERTI DALL’ISTITUTO
2.3.a PRE-INGRESSO e POST-USCITA
Servizi gratuiti *, a richiesta e con limite massimo di accettazione riservato alle
famiglie con entrambi i genitori che iniziano a lavorare prima dell’inizio della scuola
(attivabile con un minimo di 15 adesioni). Preingresso limitato a infanzia e primaria,
postuscita solo primaria.
* La postuscita per la scuola dell’infanzia (h.16.00-17.00) viene attivata come servizio
a pagamento
I genitori degli alunni che, per motivi di lavoro, necessitano di pre-ingresso, devono
richiedere il servizio in segreteria didattica a settembre, prima dell’inizio delle lezioni.
Per esigenze sopraggiunte il servizio può essere attivato anche in corso d’anno. Il
modulo, scaricabile dal sito web della scuola, nell’area “famiglie”, richiede
l’autodichiarazione della situazione lavorativa, con indicazione dei recapiti necessari
all’effettuazione dei previsti controlli a campione sulla veridicità delle
autodichiarazioni. Il servizio viene erogato tutte le mattine dalle 07:30 alle 07:50
e dalle 12:30 alle 13:00 per un massimo di 25 alunni effettivamente presenti. In
caso di eccedenza di domande, il Consiglio d’Istituto graduerà i richiedenti, tenendo
conto della situazione lavorativa dei genitori e dell’effettiva frequenza al servizio,
anche nell’anno precedente.
2.3.b MENSA
È prevista la mensa, per le famiglie che la richiedono. Per l’erogazione del pasto il
servizio è a pagamento. L’assistenza (solo per le classi a modulo) è affidata a
personale qualificato fornito da cooperativa di servizi. Per la scuola primaria, gli alunni
che non frequentano la mensa e rientrano per le lezioni del pomeriggio escono alle
12:30 e tornano a scuola per le 14:20.
La presenza al pranzo viene conteggiata ed addebitata tramite badge elettronico
quotidianamente vidimato da un collaboratore scolastico addetto, non appena rilevate
le presenze degli alunni. Il menu è a disposizione delle famiglie ad inizio anno sul sito
web del Comune. L’esigenza di diete particolari va documentata da specifica
certificazione medica ed ogni motivata variazione temporanea alle consuete modalità
è da comunicarsi per iscritto. Su richiesta degli interessati si somministrano cibi nel
rispetto delle differenti regole religiose.
Al di fuori della mensa possono essere consumati solamente alimenti confezionati,
previo consenso degli insegnanti.
25
Sul sito web della scuola viene di anno in anno pubblicata la composizione della
Commissione Mensa, tavolo di discussione all’interno del quale le diverse componenti
(scuola, famiglie, Comune, ASL, Soc. di gestione del servizio) si confrontano in
relazione alle modalità di erogazione del servizio ed eventuali problematiche connesse.
2.3.c DOPOSCUOLA INTERNI
La scuola realizza, in collaborazione con il territorio, diverse attività di “doposcuola”,
esclusivamente per gli alunni frequentanti, operative dalle 16:30 alle 18:00 ed
ospitate nei diversi plessi di scuola primaria: pallavolo, pallacanestro, scacchi, coro,
inglese, francese.
CAPITOLO 3 – MEZZI E STRUMENTI SCOLASTICI
3.1 LABORATORI DIDATTICI
I laboratori, caratterizzati da contesti di apprendimento attivi e collaborativi,
significativi e unitari, si sviluppano a partire da situazioni problematiche o da progetti
che promuovono la rielaborazione consapevole dei saperi e la realizzazione di prodotti
originali. I laboratori offrono la concreta possibilità di articolare i gruppi di alunni per
classe, oppure per livello, per progetto, per compito. L’organizzazione la
calendarizzazione delle attività laboratoriali avviene a livello di classi parallele o in
occasione
delle
riunioni
di
ambito/dipartimento
e
dei
consigli
di
classe/interclasse/intersezione. Nelle scuole primarie del nostro Istituto sono
attualmente attivi laboratori per l’attività didattica disciplinare (scientifico) ed
interdisciplinare (artistico-pittorico, psicomotricità, robotica educativa, aula LIM
comune, aula informatica) e laboratori pomeridiani aperti in tre pomeriggi della
settimana ad alunni provenienti da gruppi classe diversi e dedicati ad attività
psicomotoria, artistico-pittorica, musicale.
Nello svolgimento delle attività laboratoriali i docenti possono avvalersi di risorse
strutturali e strumentali specifiche, come di seguito elencate.
Scuola dell’Infanzia
Tutte le scuole sono dotate di collegamento internet, video proiettore o LIM,
videoregistratore/lettore DVD ed alcuni PC. Nella scuola dell’infanzia di Via XXVIII
aprile è attiva la robotica educativa come ambiente di apprendimento interdisciplinare.
Scuola Primaria
I plessi della scuola primaria sono dotati di aula audio-visivi, videoregistratore/lettore
DVD, di aule informatiche dotate di più postazioni Sono presenti nei due plessi LIM in
numero di una per ogni fascia di classi parallele più una ad uso “comunitario”. Inoltre
nei due plessi di scuola primaria vengono svolte attività didattiche dove la robotica
educativa è ambiente di apprendimento interdisciplinare. Nel plesso Garelli è a
disposizione dell’Istituto Comprensivo, un laboratorio con materiale specifico per le
attività di robotica educativa (PC, kit della Lego Education) aperto a tutte le classi.
Questi strumenti permettono un approccio diretto che coinvolge attivamente gli
studenti nel loro processo di costruzione delle conoscenze (Learning by Doing),
26
favoriscono il pensiero creativo, il lavoro di gruppo, il problem solving. Gli studenti
possono testare i lavori, fanno considerazioni su ciò che non funziona, sistemano i
modelli poi ricominciano daccapo; così l’errore diventa uno stimolo per rimettersi in
discussione e trovare nuove strategie.
Scuola Secondaria di 1° grado
È stata allestita un'aula video con lettore DVD ; l’aula informatica, dotata di
postazione docente e di postazioni alunni, è quotidianamente messa a disposizione
dalla Scuola Comunale “Lattes” all’interno dello stesso edificio (piano inferiore).
3.2 ANIMATORE DIGITALE
Premessa
L’Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore
Amministrativo, avrà il compito di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale
nell’ambito delle azioni previste dal POF triennale e le attività del Piano Nazionale
Scuola Digitale.
Individuato dal Dirigente Scolastico di ogni Istituto sarà fruitore di una formazione
specifica affinchè possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di
digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione
didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano
PNSD”.
Si tratta quindi di una figura di sistema e non di supporto tecnico (su quest’ultimo
infatti il PNSD prevede un’azione finanziata a parte per la creazione di un Pronto
Soccorso Tecnico, la #26, le cui modalità attuative saranno dettagliate in un momento
successivo).
Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD)è rivolto a:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola SUI TEMI del
PNSD, attraverso l’organizzazione e la coordinazione di laboratori formativi (senza
essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di
tutta la comunità scolastica alle attività formative.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre
attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle
famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale
condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di
particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un
laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della
scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure.
L’animatore digitale, coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28), e dal
piano digitale della scuola, presenta il proprio piano di intervento per l’anno scolastico
2015/16.
27
INTERVENTI A. S. 2015/16



FORMAZIONE
INTERNA



COINVOLGIMENTO
DELLA COMUNITA’
SCOLASTICA



CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE


FASE PRELIMINARE
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del
PNSD con il corpo docenti.
Formazione specifica dell’Animatore Digitale.
Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti
tecnologici già presenti a scuola e sui programmi
Proprietari e Open per LIM
Studio e progettazione di un protocollo per la Privacy
e per la Sicurezza
Gruppo studio di Commissione Informatica sul PNSD
e preparazione di una breve presentazione per tutti i
docenti.
Implementazione e formazione della piattaforma
Google Apps for Education (GAfE)
Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno
spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e
sulle iniziative della scuola.
Somministrazione di un questionario
informativo/valutativo per la rilevazione delle
conoscenze/competenze/tecnologie/aspettative in
possesso dei docenti e degli alunni per
l’individuazione dei bisogni sui 3 ambiti del PNSD
(strumenti, curricolo, formazione).
Coordinamento con le figure di sistema.
Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e
sua eventuale implementazione.
Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature
della scuola (aula informatica, LIM, computer
portatili, videoproiettori, ecc.…)
Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete Wi-Fi di
Istituto mediante la partecipazione all’azione #2 del PNSD
con attuazione del progetto PON.
28
CAPITOLO 4. IDENTITÀ PROGETTUALE
4.1 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA
L’Istituto Comprensivo “Cuneo Corso Soleri”, esercitando l’autonomia didattica, regola
i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività in
modo adeguato al tipo di studio e ai ritmi di apprendimento degli alunni. L’istituto,
stabiliti gli orientamenti della sua azione ed i traguardi da raggiungere, attua una
programmazione organizzativo-didattica flessibile utilizzando al meglio le risorse
personali e i materiali di cui dispone.
Gli insegnanti dell’Istituto hanno adottato le seguenti scelte didattiche e organizzative:
•
orario complessivo del curricolo e quello delle singole discipline e attività
organizzati in modo tradizionale;
•
unità oraria di 55/60 minuti;
•
adozione del calendario scolastico determinato secondo le norme vigenti
sull’autonomia scolastica;
•
suddivisione dell’anno scolastico in quadrimestri;
•
realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, anche attraverso l’attivazione,
ove possibile, di percorsi didattici individualizzati con la collaborazione di
mediatori culturali (nel caso di alunni stranieri appena arrivati in Italia),
volontari e docenti dell’istituto;
attivazione di percorsi a classi aperte (effettuando gruppi di livello per il
recupero e/o potenziamento);
percorsi formativi interdisciplinari;
realizzazione di percorsi per la continuità e l’orientamento scolastico;
costruzione di percorsi verticali che confluiscono nel Curricolo di Istituto ;
collaborazione con Enti, Associazioni ed Agenzie formative esterne all’Istituto.
•
•
•
•
•
Organi collegiali preposti alla progettazione educativa e didattica.
A livello di Istituto (Collegio Docenti, Consiglio di Istituto, Consigli di Plesso,
Commissioni, Funzioni Strumentali) si definiscono le scelte valoriali, gli indirizzi
didattici ed organizzativi, l’organizzazione e la pianificazione del lavoro all’interno
dell’istituto, promuovendo la partecipazione ad iniziative e proposte del territorio,
collaborando con enti esterni.
A livello di classe (Consigli di Classe, Consigli di Intersezione, Consigli di Interclasse)
si cura l’unitarietà ed integralità dell’intervento educativo e, nello stesso tempo, la
trasversalità e organicità dell’azione didattica disciplinare. I Docenti/I Consigli si
confrontano sulla valutazione e sull’andamento didattico-educativo dei singoli alunni,
attuando dove necessario percorsi di recupero; si rapportano con le famiglie
attraverso i rappresentanti dei genitori; curano la documentazione del percorso
formativo.
29
GRUPPO DI AMBITO/DIPARTIMENTO È una struttura che si articola per aree
disciplinari, essendo costituito da docenti della stessa disciplina o dello stesso
ambito/dipartimento.
È composto da tutti gli insegnanti: nella secondaria di I grado si riuniscono come
dipartimento; nella scuola primaria opera prioritariamente a livello di classi
parallele.
A livello di dipartimento disciplinare, costituito da docenti della stessa disciplina
(Scuola Secondaria) e ambiti disciplinari per classi parallele (scuola Primaria), si
elaborano e si curano la realizzazione del progetto educativo per le classi, ne
verificano l’andamento; assicurano la specificità dell’azione didattica nei singoli
ambiti, l’omogeneità dei percorsi didattici, pur nella differenza delle esigenze
diverse di classi e gruppi, la continuità negli snodi temporali, soprattutto nei
passaggi di classe e di ordine di scuola, la pianificazione verticale e la condivisione
del curricolo.
Nei dipartimenti e negli ambiti disciplinari si definiscono ed
organizzano i progetti trasversali e i raccordi interdisciplinari.
Il gruppo di ambito/dipartimento ha i seguenti compiti:
 revisione del curricolo di Istituto;
 definizione, per ogni disciplina, di:
 programmazione didattica, tenendo conto delle competenze secondo le
Indicazioni Nazionali
 obiettivi e contenuti
 condivisione di metodologie
 attività e strumenti
 modalità di verifica e valutazione
 competenze in uscita (classe quinta primaria e terza secondaria di I
grado);
 confronto e verifica dell’insegnamento/apprendimento della disciplina nelle
singole classi:
 periodizzazione
 adeguamento della progettazione
 scambio di materiali ritenuti efficaci
 rilevazione criticità e bisogni di formazione/aggiornamento
 autoaggiornamento
 tutoraggio verso i nuovi docenti;
 elaborazione delle prove d’ingresso, delle verifiche di fine quadrimestre
(Italiano, Matematica, Inglese) e delle relative modalità di valutazione;
 esame dei libri di testo;
 pianificazione delle attività di recupero e potenziamento.

Nella scuola secondaria di primo grado i dipartimenti sono articolati nei seguenti
ambiti:
 umanistico letterario
 scientifico-matematico e tecnologico
 linguistico
 espressivo (musica, arte, ed.fisica)
30


I dipartimenti provvedono alla stesura della programmazione didattica, tenendo
conto delle competenze secondo le Indicazioni Nazionali, promuovono ricerca e
cultura, pianificano attività di recupero e potenziamento, classi aperte e
parallele.
Si confrontano sulla valutazione.
COORDINATORE DI CLASSE (Solo nella Scuola Secondaria)
Si occupa della stesura del piano di lavoro della classe; si tiene regolarmente
informato sul profitto e il comportamento della classe, tramite frequenti contatti con
gli altri docenti del consiglio; è il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del
Consiglio di Classe. Ha un collegamento diretto con la presidenza e informa il dirigente
sugli avvenimenti più significativi della classe, rendicontando eventuali problemi
emersi; presiede le sedute del consiglio di classe in assenza del dirigente e ne redige il
verbale, fungendo anche da segretario su specifica delega del dirigente. Promuove la
collaborazione tra gli altri docenti della classe e la rappresentanza dei genitori. Si
relaziona con i genitori degli alunni in difficoltà; controlla regolarmente le assenze
degli studenti ponendo particolare attenzione ai casi di irregolare frequenza ed
inadeguato rendimento.
4.2 PROGETTAZIONE DIDATTICA
I docenti progettano e costruiscono gli itinerari/percorsi di apprendimento per i gruppi
e/o singoli alunni al fine di favorire l’acquisizione delle conoscenze, abilità e
competenze, tenendo conto della realtà delle singole classi in cui operano, della
presenza o meno di alunni BES.
Personalmente ogni docente:





programma le situazioni di apprendimento unitarie e significative, tali da
suscitare un forte coinvolgimento da parte dell’allievo;
pianifica le attività di insegnamento-apprendimento comprensive di
collegamenti interdisciplinari prevedendo tempi, modalità di svolgimento,
verifiche a breve e medio termine;
personalizza i percorsi formativi in relazione ai diversi livelli di competenza e ai
particolari stili cognitivi che gli alunni manifestano;
Promuove la cooperazione fra gli allievi della classe;
Promuove livelli di inclusione, considerando con il massimo scrupolo gli alunni
con Bisogni Educativi Speciali, DSA e di origine straniera;
Una progettazione che voglia essere attenta agli alunni svantaggiati non può non
considerare coloro che appaiono più deboli, offrendo gli stimoli per colmare le lacune
più gravi e procedere con maggiore sicurezza nell’itinerario d’apprendimento.
Non si può, d’altro lato, ignorare la valenza sociale di un intervento per gli alunni più
dotati che, grazie ad un ampliamento degli orizzonti culturali, possano pervenire a
traguardi più impegnativi sfruttando energie e potenzialità che, altrimenti,
rischierebbero di andare disperse o di non essere pienamente utilizzate.
31
Per promuovere il successo formativo di ogni alunno i docenti predispongono percorsi
formativi individuali o di gruppo per attività di recupero e/o di arricchimento.
Previa disponibilità di risorse economiche, anche in orario extracurricolare possono
essere attivati, qualora se ne riscontri la necessità, corsi di recupero e/o
potenziamento che offrano agli alunni un aiuto sistematico durante tutto l’anno
scolastico: tali iniziative vengono realizzate, a seconda delle esigenze rilevate dai
docenti e dai Consigli di Classe/Interclasse, utilizzando personale docente interno.
4.3 ORIENTAMENTO METODOLOGICO
Le linee metodologiche – didattiche tengono conto della centralità dello studente e
prevedono attività volte al raggiungimento delle competenze per ogni singola
disciplina. Affinché lo studente diventi protagonista del proprio sapere, riuscendo a
confrontare le nuove informazioni con quelle già acquisite, gli insegnanti cercano di
utilizzare strategie didattiche innovative, le quali si pongano come reali alternative alla
lezione frontale, implementando
così l’educazione tra pari (peer education), le
competenze digitali, l’utilizzo delle TIC. Un uso efficace delle nuove tecnologie
permette agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze: imparare non
è solo un processo individuale, ma richiede forme di interazione e collaborazione
attraverso l’aiuto reciproco, l’apprendimento cooperativo e tra pari (peer to peer).
Per rafforzare le competenze chiave e quelle trasversali gli insegnanti possono
avvalersi della metodologia del problem solving che svolge, all’interno dell’attività
didattica, una funzione fondamentale: stimola gli alunni, di fronte ad un problema in
situazione concreta, a porsi domande, a mettere in discussione le conoscenze già
elaborate, a trovare strategie, a condividere con la classe le modalità di ragionamento
che ha seguito, a giungere quindi a soluzioni adatte.
Gli insegnanti sollecitano ciascun alunno a riflettere sul proprio stile di apprendimento
(sul come e quanto) e sul metodo di studio. Ogni alunno deve essere in grado di
capire il compito assegnato e i traguardi da raggiungere, riconoscendo le difficoltà,
stimando le proprie abilità e rendendosi conto degli esiti delle proprie azioni (cioè i
limiti e i progressi compiuti).
Le linee metodologiche che potenziano il raggiungimento delle competenze chiave e di
cittadinanza, vengono promosse attraverso esperienze significative che consentano di
apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che
favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Inoltre risultano fondamentali la
costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si
realizzano nel dover agire in modo consapevole a partire dalla quotidianità scolastica.
I docenti, al fine di innalzare i livelli qualitativi di apprendimento degli alunni, adottano
i seguenti principi di metodo nella gestione delle attività:
 mostrano all’alunno l’utilità delle acquisizioni pregresse;
 mettono in evidenza la differenza tra situazioni simulate affrontate in teoria e
l’esperienza che può presentare variabili complesse;
 evidenziano agli alunni quanto l’apprendimento non è puramente legato ad una
disciplina, ma valorizzato e supportato dagli apporti interdisciplinari;
 fanno conoscere e comprendere la competenza finale che l’alunno deve
raggiungere;
32
esplicitano il senso dell’attività;
organizzano momenti di lavoro individuale;
favoriscono l’esercizio metacognitivo e l’autovalutazione;
prevedono l’opportunità di integrazioni successive in caso di difficoltà;
danno modo all’alunno di riconoscere e superare i propri errori;
valorizzano l’approccio personale ad un problema specifico, pur nel rispetto di
criteri di rigore e di sistematicità scientifica;
 valorizzano e validano quanto gli alunni hanno appreso e prodotto;
 favoriscono il consolidamento ed il radicamento della cultura di continuità
attraverso la progettazione di azioni educativo-didattiche tra gli ordini di scuola.






Per promuovere apprendimenti significativi volti al raggiungimento del successo
formativo per tutti gli alunni risulta fondamentale che l’ambiente di apprendimento
disponga di :
 luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi (aula-laboratorio, aule
attrezzate/laboratori, dotate di materiali diversi, tecnologie atte alla
documentazione, ricerca-azione e condivisione);
 una biblioteca scolastica intesa come luogo privilegiato per la lettura e la
scoperta di numerosi libri e testi;
 un luogo pubblico che favorisca la partecipazione delle famiglie e agevoli i
percorsi di integrazione.
I principi metodologici che determinano un’efficace azione formativa sono:

la valorizzazione delle esperienze e delle conoscenze pregresse degli alunni;

l’attuazione di interventi adeguati nei riguardi della diversità;

l’esplorazione e la scoperta;

l’apprendimento collaborativo;

la consapevolezza del proprio modo di apprendere;

la realizzazione di attività didattiche in forma di laboratorio.
Questi principi metodologici possono essere realizzati attraverso l’attuazione di alcuni
modelli didattici:
 Modello modulare
L’organizzazione modulare costituisce una vera e propria strategia formativa
altamente strutturata, in cui l’organizzazione delle conoscenze disciplinari, delle
risorse, del tempo e dello spazio, prevede l’impiego flessibile di segmenti di itinerari di
insegnamento-apprendimento, i moduli, che hanno struttura, funzioni e ampiezza
variabili, ma che sono formalmente e unitariamente definite.
Ciascun modulo rappresenta una parte significativa, omogenea e unitaria di un più
esteso percorso formativo – disciplinare, pluridisciplinare o interdisciplinare – ed è in
grado di assolvere specifiche funzioni educative facendo perseguire precisi obiettivi
cognitivi verificabili, documentabili e capitalizzabili. In tal modo ogni modulo può venir
facilmente disinserito, modificato nei contenuti o nella durata, sostituito, mutato di
posto nella sequenza originariamente prevista, da e in una struttura curricolare
sequenziale ben definita.
33
La valutazione finale di un modulo si può avvalere di una pluralità di strumenti di
rilevazione (prove oggettive, semi-strutturate, strutturate) e si riferisce a criteri
predefiniti per determinare l’adeguatezza delle competenze individuali raggiunte.
Modello per progetti
Nell’ambito dell’autonomia, l’Istituto ha scelto di ampliare l’offerta formativa di base
programmando situazioni di apprendimento in forma di progetti che costituiscono lo
strumento attraverso il quale la scuola cerca di perseguire nel modo più pieno e
complesso possibile, gli obiettivi stabiliti.
La strutturazione di percorsi formativi in forma di progetti intende garantire
condivisione, trasparenza, affidabilità in relazione al percorso compiuto e ai risultati
che con esso si vogliono conseguire. In particolare l’organizzazione dell’attività
progettuale consente di:





evidenziare gli aspetti di unitarietà del sapere;
valorizzare la specificità delle competenze degli insegnanti e la coesione del
gruppo docente;
integrare e arricchire i percorsi previsti dal curricolo di base, senza che ciò
determini un allontanamento dalle finalità e dagli obiettivi finali;
migliorare l’efficienza dei percorsi didattici;
favorire l’organizzazione di gruppi di lavoro con conseguente valorizzazione del
ruolo dei singoli, nel riconoscimento dell’importanza, ai fini della formazione,
delle componenti emotive, relazionali, comunicative e nell’esercizio,
responsabilizzante per gli alunni, dei poteri decisionali.
 Didattica laboratoriale
L’attività laboratoriale è una modalità operativa trasversale in cui si svolge un
processo di insegnamento-apprendimento unitario che può coinvolgere il gruppo
classe, di livello, di compito e/o elettivo.
Il laboratorio utilizza, per la progettualità stessa che lo contraddistingue, metodologia
di RICERCA-AZIONE, strumenti adeguati per:
 la soluzione di problemi;
 la rilevazione e l’interpretazione dei dati;
 l’individuazione di criteri e di verifiche.
Il laboratorio, che si caratterizza come modalità di apprendimento significativo, di
analisi e riflessioni sul sapere, è inteso non solo come luogo/spazio attrezzato, ma
come insieme di condizioni didattiche-relazionali e di interessi per svolgere un
compito.
L’attività laboratoriale non è solo un “fare”, ma un modo di pensare, progettare,
eseguire, ragionare su contenuti presentati sotto forma di problema.
34
4.4 PROGETTI
La Scuola dell’autonomia esprime le proprie capacità di iniziativa e di risposta ai
bisogni formativi del territorio anche con la realizzazione di Progetti formativi in
coerenza con gli obiettivi del P.O.F.
Progetto “COMPETENZE IN CRESCITA”
Ai bambini di 3 anni viene proposta l’attività musicale “Bosco sonoro “ a cura della
Fabbrica dei suoni con l’intervento diretto di operatori musicali. I bambini “esploratori
di suoni” utilizzano gli strumenti musicali, il corpo, la voce facendo esperienze di
ascolto attivo con la lettura settimanale della storia e la conoscenza dei personaggi.
Ai bambini di 5 anni viene proposto l’approccio ludico alla lingua inglese, volto a
sensibilizzarli alla lingua straniera. La società multietnica e multiculturale in cui i
bambini sono inseriti fa emergere il bisogno educativo e formativo relativo alla
conoscenza di una seconda lingua. La proposta ha come finalità l’avviare i bambini a
prendere coscienza di un altro codice linguistico e alla capacità di riutilizzo di strutture
sintattiche e lessicali.
Progetto "INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI E APPRENDIMENTO
DELL’ITALIANO L2"
Il Laboratorio sostiene il lavoro didattico svolto nelle classi ed interviene direttamente
su gruppi di alunni stranieri neo arrivati, alunni stranieri nati in Italia con scarsa
conoscenza della lingua italiana, alunni stranieri non alfabetizzati, alunni stranieri con
difficoltà di apprendimento, certificazione di handicap o in fase di accertamento
diagnostico.
I Laboratori sono funzionanti, per l’intero anno scolastico, nei due plessi di scuola
primaria. Si lavora per gruppi di livello in base alle competenze linguistiche possedute
dagli alunni. La partecipazione degli alunni e gli interventi sono concordati e verificati
con gli insegnanti di classe. Si utilizzano tecniche ludico- espressive ed è privilegiato
l’aspetto orale della lingua.
È presente una biblioteca didattica particolare che raccoglie percorsi linguistici
sperimentati con alunni della scuola primaria.
Progetto:" LABORATORIO DI PITTURA STERN"
La realizzazione del Laboratorio di pittura Stern è stato pensato per un ampliamento
dell’offerta formativa in un’ottica di inclusione degli alunni con handicap o in situazioni
di disagio.
Il lavorare con i colori permette di recuperare una dimensione concreta ed attiva con
la materia e di esprimere contenuti personali legati all’affettività, alle emozioni e ai
vissuti più profondi utilizzando linguaggi non verbali.
Le attività con forte valenza espressiva sono rivolte soprattutto a quegli alunni che
necessitano di decomprimere l’impegno didattico, allentare l’attenzione e canalizzare
in modo creativo atteggiamenti di disagio e di difficoltà relazionali.
I gruppi di alunni sono eterogenei per età e classi con l’integrazione di alunni
diversamente abili. Il Laboratorio è a disposizione di tutte le classi del Plesso
“P.Garelli”.
35
Progetto : "MIMO COME GIOCO: LABORATORIO DI PSICOMOTRICITÀ E
MUSICA"
I linguaggi non verbali, il corpo e la musica, rappresentano canali imprescindibili per
promuovere abilità emotive che tanta importanza hanno nella promozione del
benessere del bambino. Il corpo è il primo luogo dell’esperienza emotiva e il lavoro
corporeo permette un contatto molto profondo e diretto con le proprie emozioni, con il
proprio sentire. Per questo si utilizzano tecniche attive che coinvolgano il corpo
attraverso l’ascolto, il movimento, la produzione di suoni con la voce e con strumenti
musicali atte a facilitare la capacità di entrare in sintonia con il gesto e il movimento
dell’altro ed affrontare emozioni forti in un contesto contenitivo.
Il mimo è inteso sia come tecnica che permette di riappropriarsi del proprio corpo e di
gestirlo in piena libertà, sia come veicolo di espressione di ciò che non si riesce a dire
attraverso il simbolismo verbale.
Progetto: “I COLORI DELLA MUSICA”
Progetto realizzato dagli alunni della “Scuola in ospedale”.
Agli alunni verrà presentata la corrente artistica e musicale “ Arte e musica
contemporanea minimalista “La parte pratica si realizzerà utilizzando tavole di
compensato 50x50 sulle quali verrà utilizzata la tecnica della pittura con acrilico,
colori facilmente amalgamabili tra di loro con il pregio di restare molto brillanti una
volta asciutti ed impermeabili, con la possibilità quindi,di poter stendere sopra un altro
colore senza paura che si mescoli.
Saranno gli alunni a scegliere le tonalità dei colori in relazione alle emozioni e alle
sensazioni suscitate dalla musica che li accompagna nel lavoro.
A conclusione del progetto verrà allestita una mostra.
Progetto “POMERIGGI IN MUSICA E IN POESIA” scuola in ospedale
Laboratorio in cui musica e poesia si alternano in funzione di conoscenza e di
benessere con percorsi finalizzati allo sviluppo di relazioni .
Ogni brano successivamente viene riascoltato più volte al fine di individuarne i suoi
elementi strutturali: l’intensità, il timbro, il tempo-timbro, gli aspetti spaziali, le
variazioni di tali parametri.
Poesia e musica unite per la produzione di un testo poetico in relazione alla
partecipazione, come ogni anno, al Premio poetico –Inter-Alpes lanciato
nell’a.s.2006-2007 dal Rotary Club di Cuneo e dal Rotary Club Nice –Riviera in
collaborazione con l’Alliance Francaise di Cuneo e l’Ufficio Scolastico
Provinciale.
Progetto: LABORATORIO POMERIDIANO di GLOBALITA’ DEI LINGUAGGI: “IO
SONO…ARIA, ACQUA, TERRA, FUOCO!”
Il progetto si inserisce nelle scelte del GLHI per l’anno scolastico in corso e si rifà alla
metodologia della globalità dei linguaggi (GdL), ideata da Stefania Guerra Lisi,
combinata ad attività pittoriche e artistiche di vario genere.
Tra gli obiettivi principali emerge quello di imparare ad ascoltare e ascoltarsi, imparare
a gestire e conoscere le proprie emozioni, ma anche i propri limiti, così come le
proprie potenzialità, acquisendo una maggiore fiducia in se stessi e superando le
proprie paure e timidezze, accettandosi per ciò che si è. Prioritario diventa anche il
36
rapporto con gli altri: immedesimarsi nell’altra persona, conoscere l’altro e rispettarlo
nella sua diversità valorizzando e comprendendo che ognuno di noi è importante e ha
qualcosa da offrire, diventa fonte di grande ricchezza e crescita personale.
Progetto fondazione CRC: “PACE Europa : PArtecipazione Cittadinanza Europea”
PACE - Europa 15/18 è un progetto sperimentale per sensibilizzare le scuole, le realtà
associative e le amministrazioni locali ai temi dell’Europa e della cittadinanza attiva.
Tra gli argomenti che Pace intende toccare ci sono i diritti e i doveri dei cittadini, la
storia dell’Unione Europea e le sue politiche attuali. I moduli tematici individuati per
sviluppare questi discorsi sono tre:
 “La pace come valore fondante della costituzione europea”, un percorso storico
dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla fondazione dell’Unione europea
 “Quali minacce per la pace”
 “La democrazia e il suo stato di salute nell’Europa di oggi
Progetto “ROBOTICA EDUCATIVA A SCUOLA”
L’ IC Cuneo Corso Soleri è capofila della Rete cittadina “Robotica educativa a Cuneo”
con SM Unificata, ITIS “Delpozzo”, Scuola di Robotica (GE), Azienda MERLO s.p.a.,
Comune di Cuneo.
Il Progetto interdisciplinare, finalizzato a promuovere e favorire la diffusione della
cultura tecnico-scientifica nella scuola, pone particolare attenzione alla continuità tra i
tre ordini scolastici, al miglioramento delle prestazioni degli allievi, in particolare a
quelli con bisogni educativi speciali, in vari campi disciplinari. Lo scopo del progetto è
la costruzione di conoscenze e di abilità negli allievi attraverso una didattica
laboratoriale preceduta da una formazione degli insegnanti. Insieme agli allievi si
progetta, si sperimenta in classe, si condivide con altri l’esito del proprio lavoro, si
rielabora quanto è successo durante l’attività per definire via via percorsi sempre più
efficaci.
Progetto “Robot@Expo - nutrire la mente, energia per la vita” primaria e
secondaria
Progetto di robotica educativa, finanziato dal Bando MIUR Diffusione e Innovazione
scientifica 2014. Il progetto interregionale è inserito nell’ambito della sensibilizzazione
verso un’alimentazione sana e con attenzione alle realtà locali. È un progetto
patrocinato dal Comune di Cuneo, da Confcooperative ed in collaborazione con la Rete
“Robotica Educativa a “Cuneo”, Scuola di Robotica, l’Università di Torino “DISAFA”
sede di Savigliano. Contemporaneamente si svolgerà anche nelle scuole di Piacenza.
Prevede per ogni classe coinvolta incontri con gli esperti delle cooperative locali, uscita
sul territorio, per lo sviluppo di un ricerca scientifica legata al tema. I ragazzi
dovranno raccogliere le proprie esperienze e scoperte scientifiche in un poster,
progettare, realizzare e programmare un robottino utilizzando i kit Lego Wedo ed altri
materiali creativi. A conclusione del progetto verrà allestita una mostra.
Progetto ”ORCHESTRANOI” Coinvolge le classi quarte e quinte della scuola primaria.
Il progetto ha come finalità l’approccio agli strumenti e il canto corale. Ogni anno il
progetto si conclude con una esibizione finale. E’ curato da musicisti del Conservatorio
di Cuneo e dell’Orchestra Bruni.
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Progetto “MUSICANDO”
Il Progetto persegue come finalità principale quella di scoprire e riscoprire la propria
dimensione musicale in dialogo sonoro con il gruppo di appartenenza
Le attività scelte nel quadro di “Musicando” sono volte in primo luogo a elevare il
livello di autostima e di fiducia in sé negli alunni: le proposte musicali possono favorire
la consapevolezza di disporre di potenzialità rimaste forse allo stato latente, ma non
per questo inesistenti. L’operare con materiali sonori piacevoli e graditi facilita il pieno
coinvolgimento degli allievi e quindi il raggiungimento di tale finalità.
Le attività proposte, molto PRATICHE, mirano a creare situazioni di rispetto,
confronto, scambio e aiuto reciproco e acquistano una prioritaria valenza educativa.
LABORATORIO POMERIDIANO “PICCOLI ARTISTI CRESCONO”
Il Laboratorio si inserisce nelle scelte del GLHI, offrendo ad alunni l’opportunità di
partecipare a un’attività pratica pomeridiana a classi aperte, stimolante e
coinvolgente, nel rispetto delle peculiarità di ciascun partecipante.
È rivolto ad allievi delle classi prime, seconde e terze del plesso, per i quali i docenti
curricolari ritengano utile svolgere il percorso in oggetto.
Obiettivo prioritario delle attività è quello di promuovere situazioni di benessere psico
- fisico attraverso proposte laboratoriali di gruppo che utilizzino vari canali espressivi
(Musica – Arte – Riflessione dialogica).
Le proposte operative sono calibrate sulle specificità dei piccoli partecipanti, con un
intreccio tra le attività grafico – pittoriche, musicali e di drammatizzazione.
Progetto " RECUPERO/POTENZIAMENTO" scuola Secondaria
Interventi di supporto e potenziamento a classi aperte secondo gruppi di livello con
priorità su Italiano, Matematica, Inglese e Francese. Il progetto è realizzato
utilizzando l’organico di potenziamento.
Progetto" A PENFRIEND FOR ME"
L’attività, in collaborazione con le classi quinte della Orvey Farm School di Londra ha
inizio con l’invio di biglietti di auguri in occasione delle festività natalizie e continuerà
con uno scambio e-mail di materiale riguardante la routine scolastica italiana ed
inglese, le principali festività e ogni argomento che possa offrire stimoli utili ad una
comunicazione di effettivo interesse per gli alunni.
Progetto" UN LETTORE MADRELINGUA IN CLASSE"
La lettrice affianca il docente titolare nell’insegnamento curricolare frontale, anche
integrando con notizie sugli usi e costumi britannici, e attraverso lavori di gruppo, di
drammatizzazione, role play,… cura ed eventualmente corregge la pronuncia
personalmente ad ogni alunno. Sono adottate metodologie e strategie che consentano
una piacevole sistematizzazione dei vocaboli e delle strutture grammaticali appresi.
Vengono introdotti dei vocaboli nuovi, raggruppati in famiglie lessicali e basati su temi
interessanti per facilitarne la memorizzazione e l'apprendimento.
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Progetto “ENGLISH SUMMER CAMP”
Il campo estivo, curato dalla Bell Beyond English, offre due settimane di attività
ludiche in totale full immersion con educatori madrelingua.
Progetto “DOPOSCUOLA IN LINGUA INGLESE”
Il doposcuola, curato dalle insegnanti madrelingua Valerie Tanner e Tammy Thomas,
offre attività sia di svolgimento dei compiti scolastici che attività ludiche in lingua
inglese (scuola primaria e secondaria)
Progetto " UN LETTORE MADRELINGUA IN CLASSE - LINGUA FRANCESE" scuola
primaria : la lettrice affianca la docente titolare nell’insegnamento curricolare frontale,
anche integrando con notizie sugli usi e costumi francesi, e attraverso lavori di
gruppo, di drammatizzazione, role play,… cura ed eventualmente corregge la
pronuncia personalmente ad ogni alunno. Sono adottate metodologie e strategie che
consentano una piacevole sistematizzazione dei vocaboli e delle strutture grammaticali
appresi. Vengono introdotti dei vocaboli nuovi, raggruppati in famiglie lessicali e basati
su temi interessanti per facilitarne la memorizzazione e l'apprendimento.
Progetto “FLIPPED LESSON IN FRANCESE”
Progetto di recupero / potenziamento di francese per le classi terze Secondaria, con il
metodo della “FLIPPED LESSON”.
Utilizzando l’aula informatica, ogni alunno lavorerà con il suo computer potendo così
differenziare i lavori ai ragazzi in base al loro livello, il corso potrà essere utilizzato sia
per il recupero che per il potenziamento.
L’insegnante preparerà un sito IN LINGUA FRANCESE (protetto e monitorato da me
come amministratore su wikispace) per la classe 3A ed uno per la classe 3B (gli alunni
avranno una username e una password personale con cui accederanno dall’aula
informatica ma anche da casa con un loro device ed io monitorerò ogni pubblicazione
degli alunni).
Il sito di classe verrà utilizzato anche successivamente (lezioni successive +
preparazione esame di stato) al termine del progetto stesso in quando gli alunni
saranno pronti ad utilizzarlo da soli a casa.
Progetto “SPORT A SCUOLA” è un’iniziativa, a carattere sperimentale, ideata dalla
Fondazione CRC per sostenere la pratica sportiva nelle scuole secondarie di primo
grado: tramite Sport a scuola, si intende promuovere un aumento complessivo delle
ore di attività sportiva aggiuntiva nelle classi, portando l’offerta dell’istituto ad un
minimo di 60 ore aggiuntive annuali (pomeridiane). Il progetto prevede anche
l’organizzazione di giochi e competizioni tra le scuole dei ragazzi coinvolti.
Pensato per venire incontro alle esigenze di crescita psicomotoria degli alunni e
per contrastare la recente riduzione di risorse economiche, Sport a scuola rivolge
un’attenzione particolare ai ragazzi che non riescono a frequentare un’attività sportiva
extra-scolastica a causa di problemi familiari o personali.
Progetti Regionali DISAGIO, DISPERSIONE SCOLASTICA, FASCE
Permettono l’ampliamento degli interventi a supporto degli alunni con BES.
DEBOLI.
39
4.4.a P.O.N. 1
FONDI STRUTTURALI EUROPEI, - Programma Operativo Nazionale “Per la scuola –
Rete WiFi e gestione in LAN delle lezioni” 2014-2020
Il progetto è un’opportunità che viene data al nostro ente scolastico per migliorare
dal punto di vista dell’infrastruttura di rete e servizi ad essa legati. Questo sviluppo
permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica sia sul funzionamento
e sull’organizzazione scolastica. Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente
servizi come E-Learning, la gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM e la
comunicazione scuola-famiglia; inoltre si otterrà un processo di miglioramento del
Know_how tecnologico dei nostri docenti. Sarà, inoltre, possibile implementare
strategie di intervento per le disabilità che permettano una migliore ricerca e cernita
di informazioni mediante la rete, semplificare la didattica, organizzare le informazioni.
4.4.b
P.O.N.2
FONDI STRUTTURALI EUROPEI, - Programma Operativo Nazionale “Per la scuola –
Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020
Il progetto è un’opportunità che viene data al nostro ente scolastico per
implementare le attrezzature informatiche da collocare nelle classi a supporto della
didattica quotidiana (LIM, PC).
Progetto “ VALUTAZIONE APPRENDIMENTI” Officina didattica Fondazione CRC
Progetto triennale in rete tra 20 istituti della provincia per un confronto innovativo sui
temi della valutazione degli apprendimenti. Sono in corso i lavori preliminari sulle
tematiche da affrontare in diversi tavoli di lavoro con il supporto di esperti esterni.
Progetto ”IL GUSTO DELLA MATEMATICA” Officina didattica Fondazione CRC. Rete
con IC Cervasca (capofila) e altri 5 istituti della zona.
Il progetto si propone, di offrire formazione ai docenti degli istituti coinvolti, di
recuperare le migliori esperienze in matematica, interne o esterne agli istituti, di
coinvolgere i docenti in percorsi di ricerca – azione (proposta, sperimentazione,
confronto) – di rendere ordinarie le buone pratiche nell’attività didattica – di far
appassionare i ragazzi alla matematica e di far confrontare gli alunni di scuole diverse
anche attraverso i canali multimediali – di incentivare la partecipazione degli alunni a
iniziative riguardanti la matematica (es. Giochi Bocconi) – di utilizzare metodologie
innovative (brainstorming, cooperative learning, laboratori, confronti per via
telematica..) – di stimolare la riflessione delle famiglie e del contesto sulla necessità di
una buona formazione di base.
40
4.5 PROGETTI/ATTIVITÀ OGNI ORDINE DI SCUOLA IN OGNI CLASSE
Sono consultabili sul sito della scuola nei link PROGETTI/ATTIVITÀ dei vari plessi:
-
scuola dell’infanzia
http://comprensivocuneocorsosoleri.gov.it/doc/file/ProgettiAttivit%C
3%A0Infanzia2015-16.pdf
-
Scuola primaria
http://comprensivocuneocorsosoleri.gov.it/doc/file/ProgettiAttivit%C
3%A0Primaria2015-2016.pdf
-
Scuola in ospedale
http://comprensivocuneocorsosoleri.gov.it/doc/file/ProgettiAttivit%C
3%A0Ospedale2015-2016.pdf
-
Scuola Secondaria di I grado
http://comprensivocuneocorsosoleri.gov.it/doc/file/ProgettiAttivit%C
3%A0Media2015-16.pdf
41
CAPITOLO 5 - UNA SCUOLA INCLUSIVA
Le tematiche legate alla promozione e integrazione delle diversità presenti nelle
sezioni e nelle classi rappresentano uno dei cardini principali dell’ Istituto Comprensivo
e orientano gli interventi educativi.
Tutti gli insegnanti sono coinvolti con le loro competenze nella realizzazione di una
realtà scolastica inclusiva.
L’obiettivo è quello di creare una speciale normalità coniugando nella prassi
quotidiana, l’azione educativa e la specialità delle risorse tecniche a disposizione della
Scuola.
In questo contesto si inserisce il lavoro condotto con gli alunni con disabilità e con
difficoltà di vario genere.
Si evidenzia l’intento di prevenire situazioni di disagio e di intervenire per
fronteggiare difficoltà relazionali, comunicative, sociali.
Da diversi anni sono in atto progetti di prevenzione del disagio nei due plessi di scuola
primaria dell’istituto. Si sono ottimizzate le risorse e si sono realizzati dei laboratori
espressivi per attività pomeridiane integrate con gruppi di alunni eterogenei. Sono
attivi laboratori di espressione corporea, pittura Stern e musicale - pittorico.
Il lavoro con gli alunni con disabilità è coordinato e garantito dal gruppo delle
insegnanti di sostegno che, organizzate nell’ambito del GLHI, operano per intervenire
in modo adeguato sulle diverse situazioni.
Per ogni alunno viene stilato un Piano di Lavoro (PEI) secondo l’I.C.F. (Classificazione
Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute).
Gli insegnanti, nelle attività con gli alunni con disabilità, tendono a privilegiare il
lavoro svolto in classe e ricercano raccordi fra le programmazioni individualizzate e
quelle di classe. Si lavora utilizzando tutte le risorse a disposizione, per una
socializzazione attiva e partecipata.
Nella Scuola secondaria di primo grado vengono proposti percorsi laboratoriali
personalizzati individuali e/o a piccolo gruppo, per quegli alunni che non riescono a
seguire le proposte didattiche programmate per la classe.
Le modalità di valutazione sono coerenti con il processo d’istruzione pianificato per
ciascun alunno e formalizzato nel PEI. In sede di valutazione, ogni alunno è messo in
condizione di svolgere prove in cui la sua prestazione evidenzi il grado di
apprendimento raggiunto e il percorso effettuato.
Si realizzano progetti di continuità per gli alunni certificati provenienti dalla Scuola
d’Infanzia, per quelli delle classi quinte in passaggio verso la Scuola Secondaria di
Primo Grado e per gli studenti che accedono alla Scuola Secondaria di secondo grado.
A secondo della tipologia e dei bisogni evidenziati si attuano percorsi di
accompagnamento e di inserimento utilizzando i laboratori o altre attività.
Il gruppo di insegnanti opera e collabora con gli assistenti alle autonomie e alla
comunicazione e si incontra periodicamente durante l’anno scolastico per momenti di
confronto e di programmazione.
42
I docenti partecipano a momenti formativi organizzati dalle Scuole Polo provinciali e/o
seguono corsi di aggiornamento specifici. Elaborano progetti per accedere a
finanziamenti mirati ad ampliare l’offerta formativa degli alunni diversamente abili.
Particolare attenzione è data alla normativa attualmente in vigore e alle novità
regionali che regolano le nuove certificazioni e le valutazioni per sospetti DSA.
L’attenzione alle famiglie è garantita attraverso la disponibilità a confronti e colloqui,
con la condivisione del piano di lavoro.
Per gli interventi con gli alunni con disabilità, gli insegnanti collaborano con i Servizi di
Neuropsichiatria Infantile e con le figure professionali del Consorzio Socio Assistenziale
del Cuneese.
A disposizione delle insegnanti di sostegno esistono sussidi e materiali collocati nel
plesso di Scuola primaria “P.Garelli”. Altro materiale specifico, soprattutto di tipo
informatico, è a disposizione, in comodato d’uso presso la Scuola Polo Territoriale per
l’Handicap, l’Istituto “Sebastiano Grandis” di Cuneo.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) secondo la vigente normativa elabora il
Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) consultabile sul sito dell’Istituto:
http://comprensivocuneocorsosoleri.gov.it/doc/file/PianoAnnualeInclusione201516.pdf
In accordo con le altre scuole del territorio, sono stati elaborati i modelli di PDP (Piano
Didattico Personalizzato per alunni con BES), PDP Stranieri (Piano Didattico
Personalizzato per alunni stranieri con BES) e il Modulo di segnalazione di difficoltà
scolastiche inquadrabili nei Bisogni Educativi Speciali, contenente richiesta di
collaborazione alla famiglia. I modelli vengono utilizzati da tutti gli insegnanti
dell’Istituto Comprensivo in quanto strumenti condivisi.
I docenti che affrontano le problematiche connesse alla presenza, spesso multipla, di
alunni con Certificazione di BES/DSA, si avvalgono della professionalità degli
insegnanti di sostegno e per la Scuola secondaria di primo grado di un referente DSA:
 nella redazione dei PDP (Piani Didattici Personalizzati);
 nella gestione delle misure dispensative e compensative;
 nell’utilizzo di software (per es: Progetto “LeggoLab”);
 nella compilazione della scheda di osservazione a cura della Scuola in presenza
di sospetti DSA da consegnare al servizio di NPI per ottenere una prima
valutazione entro sei mesi;
 nel rapporto con le famiglie.
CAPITOLO 6 - LA CONTINUITÀ NELL’ISTITUTO
6.1 STUDIARE IN UN ISTITUTO COMPRENSIVO
L’Istituto Comprensivo di Cuneo Corso Soleri costituitosi il 1 settembre 2015, è
interessato da un cambiamento che non è solo organizzativo, ma che riguarda
profondamente la visione stessa del progetto educativo proposto dai docenti.
Aggregare diverse scuole in un’unica struttura non rappresenta solo un’innovazione
formale, ma modifica radicalmente la natura di una scuola. Nell’Istituto comprensivo,
infatti, si costruisce un progetto educativo che ha inizio nella scuola dell’infanzia e si
consolida, per livelli progressivi, prima nella scuola primaria poi in quella secondaria di
primo grado.
43
Esso nasce sulla base di un accordo di programma che coinvolge tutti i soggetti in
gioco, in un vero e proprio patto educativo territoriale.
La dimensione “ottimale” del nostro Istituto comprensivo consente di recuperare
quelle dimensioni di incontro, convivenza, scambio ravvicinato, dialogo interprofessionale, che costituiscono la base per costruire un progetto pedagogico che
recuperi il concetto di curricolo verticale, di competenze di base, di profilo educativo
(in uscita), di personalizzazione (come attenzione alle caratteristiche differenziate dei
soggetti in età evolutiva), in un’ottica reale di continuità.
6.2 COSTRUIRE UN PROGETTO DI ISTITUTO
Raccogliendo questa sfida e recependo le Nuove Indicazioni nazionali 20121, i docenti
dell’Istituto avviano, in questo anno scolastico, un lavoro di confronto su vari livelli,
finalizzato a costruire la continuità sotto diversi aspetti. Consapevoli che un progetto
di questo tipo, per essere incisivo e realistico, richiede un investimento reale di tempo
per il confronto e un cambio profondo di mentalità, si dà inizio alla progettazione di
iniziative che possano promuovere una continuità vera e sperimentata.
6.2.a principi fondanti, traguardi trasversali, azioni e luoghi per promuoverla
TRAGUARDI
TRASVERSALI
CONTINUITÀ: PRINCIPI
FONDANTI
AZIONI e LUOGHI PER
PROMUOVERLA
continuità formativa

Coinvolgimento di tutta la
comunità didattica, in tutti gli
ordini di scuola, in una
formazione continua,
permanente ed efficace, come
patrimonio da estendere a
tutto il personale docente nei
vari ordini di scuola, in sedute
plenarie e/o per tavoli di lavoro
su argomenti specifici da
trattare nel corso della pratica
scolastica.

Promozione dello sviluppo
professionale dei docenti in
momenti di formazione in
servizio, stimolo alla ricercaazione, documentazione di
buone pratiche,
autovalutazione e
rendicontazione sociale.

identica finalità formativa
Momenti di formazione
comuni ai tre ordini di scuola
su aspetti ritenuti identitari e
fondanti.

continuità culturale e
curricolare
Comune ispirazione culturale, con
forti radici nel territorio della città e
attenzione ai cambiamenti culturali
e sociali:

 Nella commissione continuità:

Costruzione condivisa del
curricolo verticale (in
termini di traguardi
trasversali e/o di percorsi
disciplinari).


individuazione di assi
culturali fondanti comuni ai
tre ordini di scuola;
individuazione degli obiettivi
minimi irrinunciabili;
1
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012 definiscono i
traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di approfondimento della scuola dell’infanzia, primaria e
della scuola secondaria di I grado all’interno delle specifiche discipline e aree disciplinari (linguistico-artisticoespressiva, storico-geografica, matematico- scientifico-tecnologica).
44

armonizzazione delle
programmazioni didattiche ed
educative, all’interno di un
curricolo di istituto costruito su
priorità didattiche e obiettivi
formativi comuni, capaci anche
di potenziare la motivazione
allo studio.

individuazione dei saperi
essenziali e dei contenuti da
trattare in ogni ordine di
scuola per raggiungere le
conoscenze, abilità e
competenze irrinunciabili per
l’accesso al nuovo ordine di
scuola;
stesura del curricolo
verticale d’istituto

 in tutti i gruppi di lavoro
(dipartimenti, interclassi...) e
nelle relative programmazioni



continuità educativa


Impegno, in tutti gli ordini di
scuola, sul piano propriamente
educativo, a promuovere
l'educazione morale, sociale,
affettiva della personalità
Promozione di obiettivi di
inclusione e di valorizzazione
delle differenze per garantire
sfondi educativi attenti alla
relazione e al confronto
costruttivo.

raggiungimento, in ogni
ordine di scuola, secondo
livelli graduati e progressivi,
di abilità sociali, saperi
disciplinari e di cittadinanza,
consapevolezza di sé,
metodo e padronanza di
abilità sociali e di studio,
nonché di conoscenze e
competenze disciplinari .
progettazione di unità di
apprendimento o attività di
studio in verticale;
pianificazione di progetti
che mirino a consolidare
saperi e competenze in
modo graduale e
progressivo;
particolare attenzione al
coordinamento dei curricoli
degli anni ponte tra i due
ordini di scuola.
 Nella commissione continuità
 In tutti i gruppi di lavoro
(dipartimenti, interclassi...) e
nelle relative programmazioni

progettazione di attività in
verticale che promuovano la
formazione morale, sociale,
affettiva, della personalità
degli alunni (es. progetto
legalità)

condivisione dei nuclei
fondanti del curricolo
trasversale di cittadinanza e
costituzione (da costruire) e
del regolamento di Istituto
45
continuità pedagogica

impegno di tutti i tre ordini di
scuola, pur nelle
differenziazioni della didattica
richieste dai livelli di sviluppo
degli alunni, a formare abilità,
capacità, competenze
strutturali, linguaggi e metodi
di indagine, sulla base delle
quali dare senso alle
conoscenze, superando il
nozionismo

promozione, nei tre ordini
scolastici, dello sviluppo di
competenze riferite al sé,
alla dimensione sociale, alle
dimensioni meta cognitive,
alle dimensioni culturali
legate agli ambiti
fondamentali del sapere
 Nella commissione continuità
 In tutti i gruppi di lavoro
(dipartimenti, interclassi...) e
nelle relative programmazioni

condivisione di buone
pratiche in merito ad attività
didattiche
basate sulle competenze,
finalizzate soprattutto a far
acquisire agli alunni
competenze di metodo e di
problem solving
continuità metodologica

costruzione di una prospettiva
metodologica unitaria, che
integri la didattica tradizionale
(che privilegia la lezione
frontale) con esperienze
formative di didattica
laboratoriale, cooperative
learning, peer education,
lavoro per progetti, attività
mirate a creare situazioni
problematiche concrete da
risolvere (problem solving),
individualizzazione
dell'insegnamento e degli
itinerari di apprendimento,
metodo della ricerca, riscoperta
personale del sapere,
motivazione all'apprendimento

impegno a imparare ad
imparare, a costruire buone
pratiche didattiche, a
riflettere sul proprio agire, a
condividere fra colleghi i
percorsi didattici, ad aprirsi
al territorio;

scelta di una didattica
laboratoriale e cooperativa;

impegno a centrare
l’apprendimento
sull’esperienza;

impegno ad armonizzazione
progressivamente la
metodologia didattica.

impegno a costruire una
valutazione formativa,
trasparente e tempestiva

impegno a includere nel
processo di valutazione
anche momenti di
autovalutazione e
covalutazione, allo scopo di
promuovere processi di
meta cognizione
continuità valutativa

impegno a costruire un
confronto tra ordini
(soprattutto nelle classi
ponte) sul tema della
valutazione (si veda la
sezione del Ptof inerente il
tema della valutazione)
 Nella commissione continuità
 In tutti i gruppi di lavoro
(dipartimenti, interclassi...) e
nelle relative programmazioni

confronto sui metodi
educativi e didattici in uso.
 Nella commissione continuità
 In tutti i gruppi di lavoro
(dipartimenti, interclassi...) e
nelle relative programmazioni

confronto sulla valutazione
formativa, sommativa e
inclusiva nei diversi ordini di
scuola
46
6.3 ACCOGLIENZA E INIZIATIVE DI RACCORDO NELLE CLASSI PONTE
Le attività di accoglienza degli alunni che affrontano il passaggio verso un nuovo
ordine di scuola sono così sintetizzabili:
ordine di scuola che
accoglie
SCUOLA
DELL’INFANZIA
ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA PROMOSSE

Si prevedono, alla fine dell’anno scolastico, contatti tra gli insegnanti
di scuola dell’infanzia e gli educatori del nido per uno scambio di
informazioni sull’esperienza vissuta dai bambini nell’ambito della
prima struttura educativa extra-familiare.

Nel mese di giugno i bambini del nido vengono accompagnati in visita
alla scuola dell’infanzia.
In questo anno scolastico gli asili nidi e le scuole dell’infanzia cittadine
sono coinvolte dal progetto “Attenzioni Congiunte” per la fascia 0-6 a cura
del Comune di Cuneo, che prevede azioni di continuità trasversali insieme
ad attività laboratoriali per i bambini e momenti formativi per educatori e
famiglie.
L’obiettivo del progetto è la creazione di buone prassi di continuità.

Incontri nel mese di settembre tra gli insegnanti dei due ordini di
scuola per il passaggio di consegne che vanno ad integrare la schedaprofilo nella quale sono indicate le principali competenze raggiunte, in
ordine al percorso formativo, da ogni bambino in uscita dalla scuola
dell’infanzia

momenti di continuità (attività in classe, svolta anche in più riprese,
secondo un percorso/progetto concordato tra le insegnanti dei due
ordini di scuola, attività interdisciplinare dove l'ambiente di
apprendimento è la robotica educativa e la pittura Stern) che
coinvolgano i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e i
bambini di classe prima o altre classi della scuola primaria (peer to
peer);

visite nel mese di giugno da parte dei docenti di scuola primaria nella
sezioni della scuola dell'infanzia al fine di cogliere la strutturazione del
contesto e per impostare il progetto educativo delle future classi
prime;

formazione condivisa delle classi.

Attività di accoglienza nelle classi di scuola secondaria di I grado
rivolte agli studenti delle classi quinte della scuola Primaria (scuola
aperta )
esperienze didattiche condivise (giochi a squadre miste su temi di
logica-matematica e di area linguistica, attività sulla legalità, incontri
con autori...)
esperienze sportive condivise
progetto legalità
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
DI I GRADO



47

preparazione della cerimonia inaugurale dell'Istituto Comprensivo, con
attività di lettura espressiva e musicali
INCLUSIONE: particolare attenzione è data ai progetti di continuità per gli alunni con
certificazione di handicap in passaggio fra i diversi ordini di scuola e per alunni stranieri.
Percorsi per alunni con disabilità
Oltre a momenti di incontro fra i docenti, per conoscere le caratteristiche degli alunni e condividere le
linee operative e metodologiche, si attuano percorsi di osservazione partecipata curati dagli insegnanti di
sostegno che accoglieranno l’alunno.
Per situazioni particolarmente complesse seguite da progetti altamente individualizzati, nel corso
dell’ultimo anno di frequenza, si realizzano progetti che prevedono l’accompagnamento degli alunni nella
futura scuola per favorire un inserimento graduale ed efficace.
Il progetto generalmente viene svolto nel secondo quadrimestre e può protrarsi per alcuni mesi, con
cadenza settimanale. Gli alunni iniziano a interagire nel nuovo ambiente, a conoscere i futuri docenti e
hanno la possibilità di operare nelle classi o a piccolo gruppo.
Questa modalità garantisce anche agli insegnanti che opereranno con gli alunni di prevedere percorsi
verticali ed interdisciplinari linee di intervento.
Il dimensionamento completo in Istituto Comprensivo consentirà di prevedere, a settembre, con il
passaggio nel successivo ordine di scuola, la possibilità di un affiancamento iniziale dell’alunno da parte
dell’insegnante di sostegno della classe precedente.
Percorsi per alunni stranieri
Gli insegnanti di tutti gli ordini di scuola si impegnano a mettere in atto una metodologia continua, che
limiti l’insuccesso scolastico dovuto a una conoscenza della lingua italiana ancora in fieri.
Nei diversi ordini di scuola sono identificate, nel corpo docente, figure di supporto e di intervento che
sostengano il percorso didattico e linguistico degli alunni (referente alunni stranieri e, all’interno di ciascun
dipartimento, insegnante di italiano e di matematica di classe).
Curricolo verticale
I lavori sui temi continuità confluiranno nel curricolo verticale per il PTOF del triennio
scolastico 2016-2019. L’impegno della scuola avrà i seguenti obiettivi:
 elaborazione dei contenuti da affrontare nei singoli anni di studio in continuità
verticale;
 definizione degli obiettivi di apprendimento, in particolare delle abilità che gli alunni
svilupperanno al termine di ogni unità didattica;
 definizione delle competenze minime in uscita per ogni anno scolastico, a partire
dagli alunni di 3 anni sino ai 14 anni.
6.4 ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ: UN PROCESSO UNICO
L’orientamento e l’auto-orientamento costituiscono il punto di arrivo della continuità
verticale: rappresentano qualcosa di molto più ampio della scelta di una professione,
poiché costituiscono il culmine del percorso progressivo che i nostri alunni compiono
alla scoperta delle proprie attitudini e passioni. Costruire un personale progetto di vita
48
significa infatti acquisire consapevolezza di se stessi e della propria unicità, saper
valutare in modo autonomo capacità e limiti del proprio modo di apprendere e
contribuire attivamente allo sviluppo di una comunità2: questo è il cardine di una
società democratica in cui il singolo concorre consapevolmente al bene comunitario.
Tale obiettivo costituisce pertanto una priorità dell’orizzonte di senso della comunità
scolastica, la sua responsabilità più alta.
Il processo orientativo, cui concorrono sia le discipline di studio sia le attività
trasversali alle discipline e l’integrazione con le strutture del territorio, è quindi, per il
nostro Istituto, un processo continuo, che può essere favorito da una didattica che
promuova nel tempo la riflessione metacognitiva su se stessi, sul proprio modo di
apprendere e di essere e la cooperazione
6.5 ORIENTAMENTO IN USCITA: UNA PROGETTO TRASVERSALE E ORGANICO
A conclusione del primo ciclo di studi, in particolare nell’ultimo biennio della scuola
secondaria di primo grado, è proposto dai docenti un progetto di orientamento
sistematico, finalizzato a supportare i ragazzi nella scelta del percorso di studi
superiore. Le attività di orientamento sono curate da tutti i docenti del Consiglio di
classe e realizzate nell’ambito dell’orario curricolare; sono pianificate con l’ausilio del
Referente per l’orientamento, Funzione strumentale, che ha anche il compito di
operare da mediatore tra l’istituzione scolastica e le varie agenzie formative presenti
sul territorio.
Il progetto prevede due fasi:


fase di educazione alla scelta: un insieme di attività volte a favorire una
scelta consapevole del proprio percorso di studi superiore, sulla base di una
riflessione approfondita sul proprio stile di apprendimento, i propri talenti, le
aspirazioni e spinte motivazionali, le conoscenze e competenze raggiunte.
Tali attività vengono condotte privilegiando una metodologia attiva,
diversificando il lavoro in momenti di riflessione individuale tramite la
compilazione di schede, attività di gruppo, discussioni di classe;
fase informativa: un’informazione approfondita sull’offerta formativa
presente sul territorio e sulla sua specifica realtà-lavoro.
Nelle classi terze le attività proposte, realizzate nei mesi da ottobre a gennaio, sono
le seguenti:
 Percorso di educazione alla scelta, condotto dai docenti di classe in orario
curricolare, in particolare all’interno della programmazione di italiano - antologia.
Esso è finalizzato a individuare le abilità e le competenze specifiche dei singoli
allievi e a promuovere un processo di scelta consapevole dell’indirizzo di studi della
scuola secondaria di secondo grado. In questa occasione, si procede anche
all’analisi della situazione socio-economica del territorio.
2
Costituzione della Repubblica italiana, Art. 4 […] Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività
o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
49
 Nel corrente anno scolastico, non essendo possibile usufruire della collaborazione
del Centro per l’Impiego per svolgere queste attività, l’Istituto mette a disposizione
dei ragazzi una guida all’orientamento su cui sono condotte le attività relative
all’educazione alla scelta.
 Diffusione, presso gli alunni delle classi terze, del materiale informativo giunto dalle
scuole secondarie di II grado e dei contatti relativi; pubblicazione del materiale
informativo sul sito dell’Istituto Comprensivo. Aggiornamento delle iniziative
proposte dai singoli Istituti.
 Conoscenza dei riferimenti normativi di base in merito all’obbligo formativo e
scolastico, alla diversa offerta formativa e ai profili professionali offerti da Licei,
Istituti tecnici, Istituti professionali, agenzie di formazione professionale.
 Conoscenza del percorso formativo professionale, tramite visite alle scuole
professionali: laboratori delle Scuole Tecniche San Carlo, ENAIP di Cuneo, AFP di
Cuneo e Dronero. Il percorso è rivolto agli allievi interessati al percorso di studi
professionale, individuati in seguito a sondaggio interno. Le visite si tengono in
orario diurno, in tre mattinate. In queste giornate, i ragazzi frequentano le lezioni
presso le scuole professionali.
 Conoscenza del mondo del lavoro, attraverso una breve analisi della situazione
socio – economica del territorio e delle principali leggi che regolano l’occupazione.
 Analisi della realtà locale del lavoro, anche attraverso l’invito a iniziative di
sensibilizzazione come lo spettacolo Fai la scuola giusta proposto dalla
Confindustria di Cuneo.
 Invito alla partecipazione al Salone dell’Orientamento, organizzato dalle scuole
secondarie di II grado del territorio per presentare i propri piani formativi e fornire
materiale informativo, con la presenza dei docenti degli istituti superiori.
 Invito alla partecipazione alle giornate aperte e alle lezioni aperte promosse dalle
singole scuole superiori.
 Orientamento guidato per gli allievi con handicap: gli alunni con certificazione di
handicap sono guidati nel percorso di transizione alla Scuola Secondaria di Secondo
grado anche dagli insegnanti di sostegno, i quali offrono indicazioni
sull’orientamento, accompagnano gli alunni verso attività ed esperienze di tipo
laboratoriale.
 Adesione ad attività laboratoriali proposte da alcuni Istituti superiori e attinenti
temi caratterizzanti la programmazione della classe terza in singole discipline di
studio.
50
 Prevenzione della dispersione scolastica attraverso l’adesione a percorsi speciali di
apprendimento per ragazzi pluriripetenti e in condizione di disagio scolastico:
laboratori “Scuola e formazione – 300 ore” (da febbraio a maggio), promossi in
rete con l’AFP, l’ENAIP le Scuole tecniche San Carlo e le scuole secondarie di I
grado del territorio.
 Consegna alle famiglie del consiglio orientativo.
 Informazioni alle famiglie sulle modalità per concludere l’iscrizione alle scuole
secondare di II grado.
 Eventuale supporto tecnico nella fase di iscrizione on line alle scuole superiori, da
parte della Segreteria.
6.6 MONITORAGGIO DEGLI ESITI A DISTANZA
All’inizio di ogni anno scolastico, nella fase di ingresso degli ex allievi presso il grado di
scuola superiore, si intende avviare un lavoro di raccolta sistematica di dati sul
successo formativo dei ragazzi, al fine di dare inizio a una riflessione sull’efficacia della
didattica promossa dall’Istituto al termine del primo ciclo di istruzione e a una sua
valutazione.
Le azioni di autovalutazione e monitoraggio saranno le seguenti:
a. Confronto tra le insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria e tra insegnanti
della scuola primaria e secondaria di I grado alla fine della classe prima per
analizzare le informazioni ricevute e le criticità rilevate.
b. Monitoraggio delle azioni di continuità attraverso la tabulazione:
 degli esiti degli studenti usciti dalla scuola primaria;
 degli esiti degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del primo e
secondo quadrimestre del primo anno della scuola secondaria di I grado;
 degli esiti del primo e secondo quadrimestre degli studenti frequentanti il
primo anno della scuola secondaria di II grado.
c. Monitoraggio dell’efficacia del consiglio orientativo della scuola secondaria di I
grado.
51
CAPITOLO 7 - LA VALUTAZIONE
La valutazione è l’attività che dà significato alle informazioni ricavate da
osservazioni, rilevazioni, e da altre strategie o tecniche di verifica. Essa
produce informazioni utili riguardo alle scelte da fare e alle azioni da
intraprendere. La valutazione nella scuola del I ciclo ha una preminente
funzione formativa.
7.1 FINALITÀ DELLA VALUTAZIONE
 Accompagnare, orientare e sostenere lo studente nel proprio processo di
apprendimento lungo l’intero percorso d’istruzione al fine di responsabilizzarlo
rispetto ai traguardi previsti;
 promuovere l’autovalutazione dello studente in termini di consapevolezza dei
risultati raggiunti e delle proprie capacità;
 svolgere una funzione regolativa dei processi d’insegnamento al fine di contribuire
a migliorare la qualità della didattica;
 informare la famiglia e lo studente sui risultati raggiunti;
 certificare gli esiti del percorso scolastico, l’ammissione alla classe successiva o
all’esame di stato.
7.2 LE FASI DELLA VALUTAZIONE
L’iter valutativo si articola in:
o Valutazione iniziale dei prerequisiti
Rilevata mediante prove d’ingresso finalizzate ad accertare il livello di conoscenze e
abilità possedute e/o osservazioni sistematiche effettuate dagli insegnanti nella prima
parte dell’anno scolastico. Consente di delineare la situazione di partenza degli alunni
ed individua i bisogni ai fini della progettazione del curricolo.
o Valutazione in itinere/formativa
Segue il percorso degli alunni, non limitandosi all’aspetto quantitativo, ma
realizzandosi come valutazione dei processi grazie ai quali ciascuno sviluppa le proprie
capacità di apprendimento.
Si avvale di osservazioni sistematiche su:
 modalità personali di apprendimento;
 livello di maturazione personale;
 manifestazioni comportamentali;
 impegno, interesse ed attitudini dimostrati;
 risultati raggiunti nei vari ambiti disciplinari.
La valutazione in itinere ha soprattutto lo scopo di attuare, in caso di mancato
successo, una tempestiva azione di recupero e di offrire nuove e diverse opportunità
di apprendimento a tutti gli alunni; si afferma così il ruolo compensativo che la nostra
scuola vuole esercitare nei confronti degli alunni in difficoltà di apprendimento e
l’azione nei confronti degli alunni più dotati con l’offerta di esperienze di arricchimento
52
che favoriscano particolarmente l’esercizio delle capacità individuali con percorsi di
approfondimento ed ampliamento delle conoscenze.
o Valutazione finale/sommativa
Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti. La valutazione tiene conto di:
 ritmo di apprendimento degli alunni;
 traguardi raggiunti in relazione al livello di partenza ed alla personale situazione
culturale e relazionale;
 metodo di lavoro acquisito;
 impegno personale e partecipazione all’attività didattica.
Si attua con scansione quadrimestrale ed accerta:
 il livello raggiunto da parte degli alunni nel possesso delle conoscenze, abilità e
competenze;
 la validità della proposta formativa e la qualità degli interventi didattici nella
loro globalità.
o Valutazione esterna
Alle classi seconde e quinte della Scuola Primaria e alla fine del Primo ciclo
d'istruzione, come parte integrante dell'Esame di Stato, viene somministrata una
prova nazionale di italiano e matematica, predisposta dall’Istituto Nazionale della
Valutazione (INVALSI).
Per quanto riguarda la natura delle prove e il loro contenuto, i quadri di riferimento
elaborati da esperti provenienti dal mondo della scuola e dell’Università esplicitano con
chiarezza gli ambiti di valutazione e le tipologie di prove che sono utilizzate.
Per italiano la prova è rivolta ad accertare la capacità di comprensione del testo e le
conoscenze di base della struttura della lingua italiana. Per matematica la prova
intende verificare le conoscenze e le abilità nei nuclei fondanti disciplinari di numeri,
spazio, figure, dati e previsioni, relazioni e funzioni.
7.3 COSA SI VALUTA
Sono oggetto di valutazione:
 Le competenze specifiche disciplinari
 Il livello di maturazione degli alunni
 Il comportamento
7.4 COME SI VALUTA: CRITERI DI VALUTAZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
“L’attività di valutazione alla scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere
formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita,
evita di classificare giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e
incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità…”
(dalle Indicazioni Nazionali 2012)
La valutazione formativa implica una professionalità docente che interpreta
l’insegnamento /apprendimento come un processo d’indagine; l’insegnante è un
ricercatore pratico riflessivo (Schon, 1983) che:

valuta in modo formativo e autentico per conoscere dove certi bambini sono
rispetto a certi apprendimenti ;
53



su queste basi, progetta e propone un certo curricolo come ipotesi d’intervento
(se…allora) per promuovere quegli apprendimenti in quei bambini;
valutando contestualmente in modo formativo e autentico quei bambini in merito
agli apprendimenti attesi e a quelli ottenuti, valuta il curricolo, riflette sulla sua
efficacia e su come riprogettarlo;
sa promuovere l’auto-riflessione formativa nel bambino attraverso la tecnica del
rispecchiamento nella quale, con un atteggiamento di accettazione piena e acritica
e di curiosità autentica, l’insegnante riprende verbalmente ciò che il soggetto fa o
dice con l’effetto di stimolare in lui
→ l’espressione libera e autentica di ciò e di come pensa;
→ la prosecuzione del discorso / processo;
→ il vedere “da fuori” il proprio discorso /processo, coglierne le lacune, provare a
correggerle …
I docenti comunicano alle famiglie il progetto annuale e la sua graduale evoluzione in
corso d’anno attraverso gli incontri assembleari e nei Consigli di intersezione con i
rappresentanti dei genitori e durante i colloqui individuali, utilizzando le osservazioni
contestualizzate, si effettuano scambi e confronti con le famiglie per concordare linee
educative comuni per sostenere il bambino nel processo di crescita.
Utilizzano i dati dell’osservazione per riflettere sulle strategie d’insegnamento, sul
curricolo e ri-progettarlo.
La valutazione prevede:
 un’analisi della situazione iniziale del bambino (attraverso un’ osservazione
continua e sistematica);
 un’analisi in itinere dei momenti interni alle varie proposte didattiche (attraverso
l’osservazione del gioco, dei momenti di routine, delle produzioni grafiche,
verbalizzazioni, drammatizzazioni, ecc…);
 un’analisi dei bilanci finali (verifica degli esiti formativi, della qualità dell’attività
educativo- didattica, del significato globale dell’esperienza scolastica in relazione
sia all’attività svolta sia ai livelli di apprendimento, alle competenze e al grado di
maturità raggiunti dai bambini).
 una scheda di osservazione per la valutazione finale, al termine del triennio, che
certifica lo sviluppo delle competenze nei cinque campi di esperienza.
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
La valutazione degli apprendimenti, periodica e finale, espressa con voti in decimi,
riportati anche in lettere, effettuata per ogni disciplina dai singoli docenti, viene
deliberata:
 dai docenti contitolari della classe (scuola primaria);
 dal Consiglio di classe, presieduto dal D.S. o da suo delegato, con deliberazione
assunta, ove necessario, a maggioranza (scuola secondaria di 1° grado).
I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.
La valutazione della Religione Cattolica viene effettuata attraverso un giudizio
sintetico formulato dal docente ed espressa senza attribuzione di voto numerico.
54
7.4.a criteri collegiali di valutazione scuola primaria e secondaria
Criteri di valutazione delle singole prove scritte o interrogazioni
VOTO
*
CRITERIO
9 10
conseguimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi, con rielaborazione e
approfondimento personale
8
buon conseguimento di tutti gli obiettivi
7
conseguimento abbastanza sicuro di tutti gli obiettivi
6
acquisizione delle abilità e conoscenze fondamentali
5
acquisizione delle abilità e conoscenze fondamentali non ancora adeguata
4
Gravi lacune negli apprendimenti (solo secondaria e primaria in classe 3^4^-5^)
* Per i mezzi voti , viene diviso l’intero in tre parti (Es.: 8,25=8+;
8,50=8 ½ ; 8,75 = 8/9)
Esame di Stato
L’esito dell’Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo di istruzione è espresso con
valutazione complessiva in decimi. Conseguono il diploma gli alunni che ottengono
una valutazione non inferiore a sei decimi.
Il voto di ammissione (o idoneità) all’Esame di Stato si struttura in base a:
• media dei voti finali dei tre anni, tenendo conto, disciplina per disciplina, del voto
reale e non del voto di consiglio che ha consentito la promozione. Sia per la classe
prima, sia per la classe seconda questa valutazione avrà un peso pari al 25% del
voto di ammissione all’esame di stato; il restante 50% deriva dalla valutazione
annuale relativa alla classe terza. Ogni consiglio di classe elabora, in sede di
scrutinio, la media ponderata approssimata al decimo, a partire dalle valutazioni
dell’anno 2015/2016 (attuali classi prime e seconde). Per le classi 3^a.s. 2015/16
si terrà conto della media dei voti dell'anno in corso.
• Il voto di condotta, ponderato sui tre anni, è usato come indicatore per decidere gli
eventuali arrotondamenti e può incidere fino ad un massimo di un voto sia per
l’arrotondamento per difetto, sia per quello in eccesso.
Il voto finale, a conclusione dell’Esame, è costituito dalla media aritmetica tra:
 voto di idoneità;
 voto di ogni singola prova scritta, compresa quella nazionale (INVALSI);
 voto del colloquio pluridisciplinare effettuato nel corso dell’Esame.
7.4.b modalità e criteri di valutazione disciplinare
Alla valutazione che è parte integrante del processo educativo,si giunge attraverso:
•
il controllo degli apprendimenti, del processo di maturazione personale
(attenzione, impegno, motivazione allo studio, autonomia di lavoro) e delle
attitudini dimostrate;
•
la verifica dell’intervento didattico nel progetto educativo al fine di operare, con
flessibilità e collegialmente, le modifiche necessarie per far superare all’alunno le
difficoltà e le situazioni di insuccesso mediante percorsi formativi individualizzati.
55
Ogni docente organizza verifiche sistematiche e periodiche in relazione all’attività
didattica svolta.
Gli elementi raccolti mediante le verifiche relative ai diversi insegnamenti
concorreranno alla formulazione della valutazione finale dell’alunno che terrà conto di:
• situazione cognitiva di partenza;
• varie fasi del processo di apprendimento;
• impegno nelle attività scolastiche;
• livello finale di preparazione e di maturazione.
Le prove d’ingresso che non concorrono alla valutazione, ma forniscono indicazioni
sulla situazione di partenza degli allievi e alcune verifiche (almeno una per
quadrimestre in ogni disciplina- italiano, matematica e inglese) e quelle a fine
quadrimestre, vengono concordate a classi parallele e sono adottati criteri comuni di
correzione. Le valutazioni possono essere corredate da commenti esplicativi e
annotazioni motivazionali e da griglie di valutazione con relativi punteggi.
Solo scuola Secondaria: i compiti a casa possono essere oggetto di valutazione e la
loro media quadrimestrale costituirà un voto che concorre alla formazione del voto
della disciplina.
I compiti delle vacanze sono consigliati e possono essere oggetti di valutazione.
Nella scuola secondaria, ai fini della valutazione, è previsto per ogni quadrimestre un
numero minimo di prove di verifica da svolgere.
Le verifiche scritte saranno programmate in un numero massimo di 4 prove
settimanali; il consiglio di classe programmerà in modo da impostare non più di una
verifica nella stessa giornata. In casi eccezionali e senza sovrapporre verifiche di
italiano, matematica e lingue straniere, potranno essere calendarizzate due verifiche
scritte nella stessa giornata.
DISCIPLINA
NUMERO MINIMO DI VERIFICHE NEL QUADRIMESTRE
Italiano
3 prove scritte (di cui 1 su modello INVALSI)
e 2 prove orali
Matematica
3 prove scritte
Inglese
3 prove scritte e 1 colloqui orali
Francese
3 prove scritte e 1 colloqui orali
Storia e Geografia
2colloqui orali / prove scritte
Cittadinanza e Costituzione
si valuta con storia e geografia
Scienze
2 colloqui orali / prove scritte
Tecnologia
1 colloquio orale e 2 prove grafiche
Religione
colloquio orale o 2 prove scritte
Arte
1 prova scritta e 3 prove grafiche
Musica
1 prova scritta e 2 prove pratiche
Ed. Fisica
si valuta il livello di integrazione del gruppo e la pratica
basata su misura e tempi
56
7.4.c criteri della valutazione sommativa di fine quadrimestre
Ai fini dell’espressione del voto sintetico disciplinare di fine quadrimestre,
collegialmente i docenti tengono conto dei seguenti criteri:
• esiti degli apprendimenti raggiunti ;
• impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello
studio;
• progresso conseguito rispetto alla situazione cognitiva di partenza;
• impiego pieno o parziale delle potenzialità personali;
• organizzazione dello studio (autonomia e metodo di studio).
SCUOLA PRIMARIA: La valutazione periodica e finale viene accompagnata da un
giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.
VOCI DI VALUTAZIONE
GIUDIZI
Partecipazione alle
esperienze scolastiche
Costruttiva
Soddisfacente
Positiva
Parziale o Settoriale
Dispersiva o superficiale
Da sollecitare
Carente
È occasione di disturbo per il gruppo
Attenzione e ascolto
Impegno
Autonomia nel lavoro
Costanti
Saltuari
Di breve durata
Incostanti
Superficiali
Regolare e responsabile
Assiduo
Saltuario (discontinuo)
Superficiale
Scarso (limitato)
adeguata
accettabile
parziale
Non adeguata
Metodo di studio
Valido
Adeguato
Proficuo
Superficiale
lento
Metodo di lavoro
Efficace
Valido
Proficuo
57
Incerto
Poco produttivo
L’alunno ha raggiunto
Pienamente gli obiettivi programmati
Ampiamente gli obiettivi programmati
In modo soddisfacente gli obiettivi programmati
In modo adeguato gli obiettivi programmati
In buona parte gli obiettivi programmati
In modo parziale gli obiettivi programmati
La valutazione che compare nella scheda di valutazione non è, quindi, il risultato di
una media aritmetica ma, tiene conto del giudizio analitico, oltre che dei criteri della
valutazione sommativa di fine quadrimestre sopra citati.
Valutazione del primo quadrimestre delle classi prime, per tutti gli
insegnamenti: più che in altri momenti, la valutazione del primo quadrimestre degli
alunni delle classi prime riferisce un giudizio collegiale su ciascuna area o disciplina, ed
è espressione di un’ipotesi provvisoria, che attende lo svolgersi dell’intero anno
scolastico per potersi consolidare e diventare definitiva, alla fine del secondo
quadrimestre. Nelle attività giornaliere verranno utilizzati simboli concordati nel team
di classi parallele. Durante le assemblee di inizio anno, questi verranno illustrati alle
famiglie.
7.4.d criteri di ammissione/non ammissione
SCUOLA PRIMARIA: sono ammessi alla classe successiva gli alunni che abbiano
conseguito una valutazione non inferiore a sei decimi in tutte le discipline.
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia deliberata nonostante la
presenza di carenze nella preparazione, la scuola provvede ad inserire una specifica
nota nel documento di valutazione e a trasmettere il documento stesso alla famiglia
dell’alunno.
I docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla
classe successiva solo in casi eccezionali, comprovati da specifica motivazione, ai sensi
del comma 1 bis art. 3 della Legge 169/2008.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
Per l’ammissione/non ammissione alla classe successiva e all’Esame di stato, si terrà
conto:
a) classi 1^ e 2^ : carenze in TRE (eccezionalmente QUATTRO) discipline tra le
quali Matematica e/o Lingua italiana;
b) classe 3^ : carenze in TRE (eccezionalmente QUATTRO) discipline tra le quali
Matematica, Lingua italiana e Lingue straniere.
Tuttavia, in considerazione del DPR 122/09 (art.3), il Consiglio di Classe terrà conto
anche dell’atteggiamento mostrato dallo studente nel corso dell’anno scolastico nei
confronti della scuola, dell’impegno nello studio e della sua motivazione
all’apprendimento.
Quando l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di
carenze relative al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola
provvede ad inserire una specifica nota nel documento individuale di valutazione e a
trasmettere quest’ultimo alla famiglia dell’alunno. In esso è indicato in maniera
esplicita l’obbligo da parte dell’alunno di recuperare le carenze disciplinari entro il
58
mese di settembre. In questo mese viene effettuata una prova formale sugli
argomenti fondanti della programmazione disciplinare dell’anno precedente il cui esito
verrà comunicato alla famiglia: qualora fosse negativo farà media con la valutazione
del primo quadrimestre.
Il giudizio sul comportamento dell’alunno è descritto collegialmente dai docenti,
scaturisce dall’attenta analisi dei seguenti criteri/indicatori:
Rispetto delle regole
COMPORTAMENTO da
tenere durante le attività
scolastiche ed
extrascolastiche
Rispetto dei compagni e
degli adulti
Rispetto dell’ambiente (uso
dei materiali)
Della classe e del
regolamento d’istituto
Attenzione alle necessità dei
compagni, autocontrollo nei
rapporti con gli altri.
Rispetto della sensibilità
altrui, rispetto della diversità
personale e culturale.
Cura e attenzione agli arredi,
al materiale proprio, degli
altri, della scuola.
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI _ SCUOLA PRIMARIA
Rispetto delle regole
COMPORTAMENTO
da tenere durante le
attività scolastiche ed
extrascolastiche
Relazione con i
compagni
Selez.una voce
Selez.una voce
Sempre
Non sempre
Non ancora
Adeguato
Costante
Saltuario
Da sollecitare
Sempre
Non sempre
Non ancora
Collaborativo
Disponibile
Rispettoso
Corretto
Conflittuale
Relazione con gli adulti
Sempre
Non sempre
Non ancora
Collaborativo
Disponibile
Rispettoso
Corretto
Conflittuale
Rispetto dell’ambiente
(uso dei materiali)
Sempre
Non sempre
Non ancora
Adeguato
Costante
Saltuario
Da sollecitare
59
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI SCUOLA SECONDARIA
L’attribuzione del VOTO, concordato dal Consiglio di Classe in sede di
scrutinio, scaturirà dalla attenta valutazione delle situazioni di ogni singolo alunno,
secondo i criteri/indicatori, riferiti a tutto il periodo di permanenza nella sede
scolastica e a tutte le attività a carattere educativo, svolte anche al di fuori di essa.
Eventuali deroghe a quanto espresso nella tabella dovranno essere
adeguatamente motivate e verbalizzate in sede di operazioni di scrutinio.
Tabella per la rilevazione del comportamento (compilazione in cons.di classe)
1
Alunno
     
- limitato
- settoriale
- discontinuo
- adeguato
- costante
Impegno
     
Partecipazione
curricolare
Voto
- passiva
- superficiale
- settoriale
- attiva ma poco costruttiva
- attento ma poco partecipe
- attiva
- Attiva e costruttiva
Rispetto delle regole
didattiche e
comportamentali
- non rispetta le regole
- poco responsabile
- non sempre corretto
- vivace ma corretto
- corretto
- maturo e responsabile
Cognome
e Nome
-inadeguato

  
7.5 I DOCUMENTI DELLA VALUTAZIONE
Il processo valutativo è registrato nei seguenti documenti:
Sulle griglie di rilevazione del registro elettronico.
• verranno annotati gli esiti conseguiti, in riferimento a specifici obiettivi di
apprendimento e alle competenze disciplinari finali;
• le registrazioni dovranno essere distribuite nell’arco temporale del
quadrimestre;
• tutte concorrono alla definizione del voto quadrimestrale;
• nel registro possono essere annotate le osservazioni sistematiche sul processo
di apprendimento.
Il documento di valutazione (annuale, con valutazione quadrimestrale): documento
che formalizza la valutazione dello studente a metà dell’anno scolastico (valutazione
intermedia o periodica) e al suo termine (valutazione finale o annuale), riporta le
valutazioni riferire alle singole discipline, al comportamento e il giudizio globale.
L’insegnamento della Religione Cattolica è valutato su apposito documento. ( Scuole
Primarie e Secondaria di Primo Grado).
60
La Certificazione delle Competenze, consegnata al termine del quinto anno di
scuola primaria e del terzo anno di scuola secondaria, contiene la certificazione dei
livelli di competenze trasversali e disciplinari maturate dagli alunni.
Scheda di informazioni sul percorso formativo, in uscita dalla Scuola dell’
Infanzia (ai fini della continuità) descrive la frequenza scolastica, il livello di
autonomia, il tipo di gioco preferito, il livello relazionale (con i pari e con gli adulti), il
tipo di partecipazione e il livello di comunicazione verbale.
Il giudizio orientativo: il giudizio finale sugli esami di licenza media viene integrato
da un "consiglio orientativo": la commissione d'esame lo esprime "motivandolo con un
parere non vincolante sulle loro capacità e attitudini dei candidati".
7.6 MODALITÀ DI COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA
Le verifiche scritte con gli esiti conseguiti vengono consegnate agli alunni e alle
famiglie affinché ne prendano visione. Se le prove scritte non verranno restituite nel
tempo stabilito, il docente è autorizzato a NON consegnarle più all’alunno.
Gli esiti dei colloqui orali vengono comunicati tramite il diario scolastico.
È possibile prendere visione delle prove ed essere informati degli esiti delle verifiche
orali anche nei colloqui individuali.
7.7 VALUTAZIONE INCLUSIVA
“….non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”
don Milani - Lettera a una professoressa
Una scuola inclusiva utilizza la valutazione anche come mezzo per giudicare il proprio
operato in un’ottica di continuo miglioramento, sia per quanto riguarda le risorse
umane sia materiali.
La valutazione assume la funzione di strumento regolatore dei processi ed ha
carattere:
PROMOZIONALE perché dà all’alunno la percezione esatta dei suoi punti di forza
prima di sottolineare i suoi punti deboli;
FORMATIVO perché dà all’alunno la percezione di comprendere dove è arrivato, gli
consente di capire, all’interno del processo formativo, che cosa deve fare;
ORIENTATIVO perché l’alunno si rende consapevole dei propri aspetti di forza e di
debolezza e acquista più capacità di scelta e di decisione.
La valutazione inclusiva ha lo scopo non solo di accertare cosa l’alunno sa, ma il modo
di operare, i tempi, le variabili che possono rappresentare per l’alunno facilitatori o
barriere nel percorso di apprendimento e di sviluppo.
Sono presenti nella valutazione inclusiva l’integrazione dei processi cognitivi, meta
cognitivi, emozionali e motivazionali di ogni singolo alunno.
Nel processo di valutazione sono compresi anche gli interventi degli insegnanti:
• riflessione sugli obiettivi didattici, sui contenuti e sulle metodologie programmate;
• individuazione delle cause d’interventi poco efficaci;
• riformulazione dei progetti educativi e didattici.
61
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali è riferita ai processi
dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziale e deve
tener conto:
• della scelta di individualizzazione dell’insegnamento e dei traguardi comuni;
• di tempi diversi rispetto alla classe a seconda dei differenti settori di sviluppo
psicologico e deve preoccuparsi non solo del potenziamento del saper fare, ma
anche della motivazione ad apprendere;
• delle potenzialità educabili per realizzare forme di apprendimento individualizzato,
ma integrate nel contesto.
Deve essere una valutazione globale e multifattoriale, mai parcellizzata e segmentata.
Valutazione degli alunni con certificazione Handicap
Per gli alunni con certificazione handicap, si useranno delle scale valutative riferite non
a profili standard, ma a quanto predisposto nel P.E.I.
Ogni alunno, anche con disabilità grave, e la sua famiglia, hanno il diritto di vedere
seriamente valutati i risultati dell’azione educativa e didattica.
La valutazione deve essere espressa con un linguaggio semplice e deve essere mirata
ad individuare le potenzialità e i margini di miglioramento.
Valutazione alunni stranieri di recente immigrazione
Per gli alunni stranieri neo-arrivati sia per quelli, di più remota immigrazione o nati in
Italia che presentino particolari bisogni linguistici e di apprendimento , viene
predisposto un PDP.
Una maggior attenzione alla didattica per competenze, permette anche agli alunni
stranieri di dimostrare le proprie capacità, in modo meno dipendente dall’uso della
lingua italiana.
La programmazione di un percorso personalizzato comporta la scelta di argomenti e di
strategie didattiche che dovranno essere considerate anche in sede di valutazione.
La personalizzazione della proposta formativa e della valutazione dei percorsi si
esprime anche attraverso la predisposizione di prove di verifica diverse, o uguali, ma
con modalità di risposta diversificate, coerenti con il livello di padronanza della lingua
italiana.
La certificazione delle competenze costituisce il punto di arrivo di un processo che,
partendo dal bilancio delle competenze in ingresso, si sviluppa attraverso le fasi della
programmazione e attuazione del PDP e trova logica conclusione con il riconoscimento
delle competenze raggiunte.
Per gli studenti stranieri che seguono le discipline scolastiche senza alcuna
personalizzazione, non avranno sul documento di valutazione alcuna annotazione,
fermo restando che la valutazione del loro apprendimento dovrà essere caratterizzata
dalla necessaria attenzione alla loro situazione linguistica.
DSA
La Scuola adatta modalità valutative che consentano all’alunno con DSA di dimostrare
effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure
che determinino condizioni per lo svolgimento della prestazione da valutare relativamente ai tempi impiegati e alle modalità di strutturazione delle proveriservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a
62
prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria cfr.D.M.5669/2011, art.6
comma2.
La valutazione degli alunni con DSA deve riferirsi a quanto contenuto nel PDP stilato
dai docenti di classe in accordo con la famiglia dell’alunno.
ADHD
Gli insegnanti, prima di procedere alla valutazione degli alunni con ADHD considerano
i fattori presenti nella diagnosi. Soprattutto nella valutazione del comportamento è
necessario evitare di attribuire valutazioni negative per azioni determinate da fattori di
tipo neurobiologico.
Il comportamento di un alunno con ADHD è condizionato fortemente dalla presenza
dei sintomi del disturbo.
VALUTAZIONE ALUNNI IN FASE DI ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO
Per questi alunni per i quali non è stata rilasciata una diagnosi o una certificazione,
non è possibile far riferimento ad un percorso individualizzato, ma si può evidenziare
la particolare situazione nella valutazione finale esprimendo la dicitura:” È in atto un
percorso di valutazione riguardo alle difficoltà di apprendimento”.
CAPITOLO 8 - FORMAZIONE DEI DOCENTI
Nel comma 124 la formazione degli insegnanti è definita come “obbligatoria,
permanente e strutturale” e aggiunge “le attività di formazione sono definite dalle
singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta
formativa”.
In attesa del Piano Nazionale di Formazione che il MIUR dovrà emanare, si individuano
i seguenti cardini operativi:
- individuazione delle priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i
docenti su tematiche comuni (valutazione, BES-inclusione, progettazione curricoli
verticali e trasversali, didattica disciplinare innovativa);
- comunicazione e/o psicologia;
- tematiche specifiche emergenti dal RAV (es:miglioramento esiti di Italiano);
- didattica con l’uso delle TIC;
- competenze linguistiche comunicative (lingua inglese);
- formazione specifica sulle disabilità, autismo, problematiche relazionali e di
comportamento, ADHD;
- attività individuali che ogni docente sceglie liberamente.
I corsi di formazione dell’a.s.2015/16 saranno:
 LEND: lingua e nuova didattica inglese – Gruppo di Cuneo - “Progetto
continuità dalla Scuola Primaria alla scuola Secondaria di secondo grado” presso
l’Istituto Tecnico Commerciale F.A. Bonelli – Cuneo.

Alliance Francaise: formazione delle competenze linguistiche e comunicative in
lingua francese

PFL Piano di formazione competenze linguistiche comunicative - lingua inglese,
63
docenti di scuola primaria.

Formazione in rete : formazione MCE: “Gruppo cooperativo di ricerca e
sperimentazione didattica interdisciplinare”, 1° Circolo, 3° Circolo Cuneo,
incontri mensili nel plesso Einaudi del gruppo di italiano e di matematica.

Formazione in rete: “Il gusto della matematica”, scuola capofila I.C. Cervasca.

Formazione in rete : fondazione CRC “Valutazione degli apprendimenti. Rete di
scuole.

Formazione dell’ASL di Cuneo per docenti di Scuola Primaria e dell’Infanzia.

Formazione interna sulla sicurezza.

CORSI di FORMAZIONE promossi dalla Rete Regionale delle Scuole in Ospedale.

Corsi di formazione promossi dal MIUR e dalle Scuole Polo handicap
CAPITOLO 9 .RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA
La famiglia assume un ruolo determinante nella relazione con l'istituzione scolastica:
sviluppare rapporti responsabili e trasparenti diventa un compito inevitabile della
scuola per una migliore efficacia ed efficienza del servizio scolastico.
Costituiscono momenti d'incontro tra scuola e famiglie:

i colloqui individuali;

le assemblee;

l'elezione dei rappresentanti dei genitori;

i consigli di classe, di intersezione e di interclasse;

la partecipazione
Esecutiva);

le riunioni informative tenute dal Dirigente Scolastico e dallo staff di dirigenza in
occasione di: iscrizioni, orientamento scolastico, ecc…;
i momenti di scuola aperta ( a gennaio);


agli altri organi collegiali (Consiglio
d'Istituto, Giunta
la commissione mensa.
SCUOLA DELL’INFANZIA
ASSEMBLEE
•
•
•
Settembre : per stabilire un primo contatto con i genitori dei nuovi iscritti nel
quale raccogliere i
primi dati osservativi e per organizzare l’inizio della
frequenza e le modalità di inserimento.
Ottobre : presentazione dell’offerta formativa ed elezione dei rappresentanti
dei genitori.
Gennaio: per le iscrizioni.
64
Gennaio e Maggio : per illustrare le linee educative, le metodologie e le
attività.
CONSIGLIO DI INTERSEZIONE :si riunisce due volte nel corso dell'anno
scolastico (a novembre ed aprile); vi partecipano i rappresentanti dei genitori eletti
allo scopo di favorire il raccordo didattico - educativo e la e la collaborazione.
•
COLLOQUI INDIVIDUALI a Settembre (per nuovi iscritti), Ottobre , Dicembre,
Gennaio, Marzo e Maggio per effettuare scambi e confronti e concordare linee
educative comuni tra scuola e famiglia per sostenere il bambino nel processo di
crescita. Le osservazioni contestualizzate vengono utilizzate nei colloqui individuali
SCUOLA PRIMARIA
ASSEMBLEE
 settembre: assemblee di classe prima;
 ottobre: assemblea di classe per presentazione PTOF, della programmazione
didattico/educativa annuale delle diverse discipline ed elezione Rappresentanti dei
genitori;
 gennaio: assemblee per iscrizioni all’anno scolastico successivo;
 febbraio: assemblea di classe per illustrazione del percorso didattico/educativo del
secondo quadrimestre.
CONSIGLIO DI INTERCLASSE con la presenza dei rappresentanti dei genitori eletti
(a novembre, febbraio ed aprile) allo scopo di favorire il raccordo didattico - educativo
e la collaborazione.
COLLOQUI INDIVIDUALI
• novembre e aprile: colloqui con i genitori;
• febbraio/giugno: incontro dei docenti con i genitori della scuola primaria per
la consegna delle schede di valutazione.
Ogni docente sarà disponibile a ricevere i genitori, che per impegni di lavoro non
riescono ad usufruire degli spazi programmati, in momenti concordati.
SCUOLA SECONDARIA
settembre: assemblee di classe prima;
ottobre: assemblea di classe per presentazione del PTOF, della
programmazione didattico/educativa annuale delle diverse discipline ed elezione
Rappresentanti dei genitori;
• gennaio: assemblee per iscrizioni all’anno scolastico successivo (tutti gli ordini
di scuola).
COLLOQUI INDIVIDUALI

febbraio/giugno: incontro dei docenti con i genitori della scuola
secondaria per la consegna delle schede di valutazione.
CONSIGLIO DI CLASSE con i rappresentanti dei genitori eletti ( a novembre,
febbraio ed aprile) allo scopo di favorire il raccordo didattico - educativo e la
collaborazione.
•
•
65
CONTRATTO FORMATIVO
GLI INSEGNANTI SI IMPEGNANO A:
- creare un clima sereno e positive relazioni interpersonali tra bambini e adulti
- rispettare le diversità
- seguire metodologie attive
- creare le migliori condizioni possibili per crescere armoniosamente dal punto di vista
fisico, emotivo, culturale
- favorire l’acquisizione di un comportamento responsabile ed autonomo
RICHIEDONO, QUINDI, AGLI ALUNNI:
- impegno personale
- accettazione dello sforzo per apprendere
- rispetto delle regole esplicate e condivise
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
- partecipare alla vita della scuola
- incoraggiare il bambino nell’impegno scolastico
- collaborare nel far rispettare le regole e i principi della scuola
- controllare quotidianamente diario scolastico e quaderni
- utilizzare canali adeguati e rispettare i tempi previsti nelle comunicazioni con la
scuola.
CAPITOLO 10− AUTOVALUTAZIONE/VALUTAZIONE
AUTOVALUTAZIONE e VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ GESTIONALI E
FORMATIVE
A partire dall’anno scolastico 2014-2015, tutte le scuole del sistema nazionale di
istruzione sono state coinvolte in un percorso, di durata triennale, volto all'avvio e alla
messa a regime del procedimento di valutazione di cui all'articolo 6 del Regolamento
sul Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione (DPR
80/2013).
Come richiesto dalla Direttiva 11 del 18 settembre 2014 (Priorità strategiche del
Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17) e
dalla successiva Circolare 47 del 21 ottobre 2014, il nostro Istituto è impegnato
nell’autovalutazione della qualità del servizio didattico e dei risultati di apprendimento.
Per la scuola dell'infanzia non sono attualmente previste rilevazioni esterne degli
apprendimenti, tuttavia, essa fornisce un fondamentale contributo alla qualità
dell’istituzione scolastica, in termini organizzativi, di continuità didattica e in
riferimento agli esiti conclusivi dei diversi gradi di istruzione. Pertanto, i docenti della
scuola dell'infanzia partecipano e collaborano al processo di autovalutazione, che
riguarda il servizio scolastico nel suo complesso.
È stato compilato il Rapporto di AutoValutazione utilizzando il format predisposto
dall’INVALSI che, con l’INDIRE e il contingente ispettivo, compone il Sistema
Nazionale di Valutazione.
Il Rapporto di AutoValutazione, dell’a.s. 2014-15 e che – quindi – si riferisce
esclusivamente ai tre plessi di scuola primaria (Garelli, Einaudi,Ospedale), è articolato
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in 5 sezioni. La prima sezione, Contesto e risorse, permette alle scuole di esaminare il
loro contesto e di evidenziare i vincoli e le leve positive presenti nel territorio per agire
efficacemente sugli esiti degli studenti. Gli Esiti degli studenti rappresentano la
seconda sezione. La terza sezione è relativa ai processi messi in atto dalla scuola. La
quarta sezione invita a riflettere sul processo di autovalutazione in corso e
sull'eventuale integrazione con pratiche autovalutative pregresse nella scuola. L'ultima
sezione consente alle scuole di individuare le priorità su cui si intende agire al fine di
migliorare gli esiti, in vista della predisposizione di un piano di miglioramento.
L’Ist.Compr.Cuneo Corso Soleri dovrà necessariamente rivedere ed integrare il suo
Rapporto di Autovalutazione al termine di questo primo anno di funzionamento come
ist.comprensivo, rivedendo ed integrando gli obiettivi di miglioramento e le strategie
per raggiungerli.
DOCUMENTO AGGIORNATO A CURA DELLA FUNZIONE STRUMENTALE
POF/INVALSI/RAV : Gallinotti Maria Grazia
FEBBRAIO 2016
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