Case Nucera, resta solo l`abuso edilizio

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SABATO
27 FEBBRAIO 2016
savona provincia
IL SECOLO XIX
OPERAZIONE T1 A CERIALE. IL GIUDICE SMONTA IL TEOREMA DEL PM. L’AVVOCATO NAN: «VICENDA DA RILEGGERE»
Case Nucera, resta solo l’abuso edilizio
Cade l’accusa più grave, la lottizzazione abusiva, all’origine di tutti i guai del faccendiere
IL CASO
GIOVANNI CIOLINA
OLIVIA STEVANIN
SAVONA. Una patata bollente
che da qualsiasi parte la si
prenda in mano rischia di bruciare e lasciare segni indelebili.
La maxi inchiesta sull’intervento immobiliare a Ceriale
identificato come la”T1” e voluto da Andrea Nucera è arrivata a conclusione ieri con la sentenza di condanna a carico dell’imprenditore latitante ad
Abu Dabhi con la compagna
(bancarotta fraudolenta) e dell’ex dirigente del comune di
Ceriale, Giuseppa Parrinello e
l’assoluzione di 4 imputati.
Ma della lottizzazione abusiva, reato con il quale il pm Danilo Ceccarelli aveva avviato
l’inchiesta (inizialmente c’erano anche l’associazione per delinquere, l’abuso d’ufficio, il
falso) con il sequestro del cantiere il 28 febbraio 2010, non
c’è traccia nella pronuncia del
giudice Francesco Giannone.
Nucera e la Parrinello sono
stati condannati per abuso edilizio «reato sanabile e che non
ci è mai stato contestato finora
e per il quale non ci siamo mai
difesi» spiega l’avvocato Andrea Costa a conclusione dell’udienza. La sua cliente, confusa tra il pubblico, non ha resi-
stito ad un breve, polemico, applauso, alla lettura del
verdetto. «È rimasta con il cerino in mano - aggiunge l’avvocato Costa - anche perché noi
non sappiamo di quale abuso si
parli. Ancora oggi è comunque
sanabile d’ufficio dal Comune».
Scontato il ricorso in appello
da parte delle due difese (Enrico Nan, per Nucera) come l’intenzione di rinunciare alla prescrizione per fare chiarezza
sulla vicenda. E già perché oggi
scatta la prescrizione dei due
reati, ma nonostante tutto Andrea Nucera vuole vederci
chiaro su una vicenda che ritiene sia stata architettata (lo ha
sempre sostenuto) a suo discapito. «Da quel sequestro sono
cominciati i guai per l’impero
Nucera - afferma l’avvocato
Nan - La T1 è la madre di tutti i
mali, una causa che ha portato
al fallimento della Geo Costruzioni e la sentenza deve far riflettere su tutta la vicenda Nucera». Opinione condivisa anche da Marco Melgrati, vicecoordinatore regionale di Forza
Italia.
Bisognerà attendere le motivazioni della decisione (il giudice Giannone si è preso sessantagiorni)primadiesprimere giudici, ma l’impressione è
che il castello accusatorio si sia
basato sulla mancanza di autorizzazioni del titolo a costruire
(da qui il coinvolgimento della
Parrinello). «Ma resta una sen-
tenza a sorpresa - aggiunge Andrea Costa - e mi sento di dire
già ora che sia nulla. Non ci siamo potuti difendere contro
quel reato». Parole che trovano
d’accordo Emy Roseo, difensore con Alessandro Garassini, di
MonicaNuceraSeperl’avvocato Mauro Vallerga, autore della
bozza di convenzione, la stesa
accusa aveva chiesto l’assoluzione, sono usciti dal giro anche il sindaco Fazio e l’ex Revetria. «Sono felice - ammette
FrancoAglietto-Finisceuntormento per i miei clienti, ma soprattutto è il fallimento della
tesi della procura».
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Il dispositivo
Il cantiere abbandonato della T1 a Ceriale
IL CURATORE FALLIMENTARE ALBERTO MARCHESE VEDE UNA SCHIARITA
«Struttura più vendibile con questo verdetto»
Un primo tentativo di cessione era andato a vuoto. Ora asta giudiziaria
SAVONA. «Siamo arrivati alla
sentenza solo perché abbiamo sollecitato noi la procura
con un'istanza nel luglio 2014
e sarà un caso ma il decreto di
citazione a giudizio è datato 3
novembre. Se non ci fossimo
mossi cosa sarebbe successo?». L’avvocato Enrico Nan
va al sodo della vicenda, ma il
rovescio della medaglia di
questa vicenda, durata cinque anni, è il destino della T1,
uno scheletro di ferro e cemento che sta cadendo a pezzi e che rappresenta un pugno
nella faccia a chiunque si trovi
a passare da Ceriale. Un degrado del quale si sta occupando il curatore fallimentare (Geo Sviluppo), Alberto
Marchese, che ha ricevuto in
carico la struttura e che ha già
cercato di vendere. «Abbiamo
pubblicato sul Sole 24 ore
l’annuncio, ma nessuno si è
fatto avanti» ha spiegato il
commercialista
genovese.
L’inchiesta sembrava pesare
come una spada di Damocle
sul futuro della T1, ma il verdetto sembra rasserenare il
futuro sull’immobile. La curatela ha già affidato all’ingegner Craviotto di Varazze il
compito di periziare il bene
per poter procedere all’asta
giudiziaria. «Aspettiamo a vedere di che abuso si tratti ed
n UN CAFFÈ A SAVONA VI RACCONTIAMO UNA STORIA DA BAR
Un caffè a Savona
La mappa dei colpi
11 febbraio
ore 14.30
Piazza Marconi
ore 13.00
Katrin Cafè
Via IV Novembre
L’identikit
11 febbraio
BRUNO MARENGO
“È un po’ trasandata, ma non
ha l’aspetto di una barbona,
capelli lunghi brizzolati, corporatura esile, scarpe da tennis, sui settant’anni… si siede
al bar, mangia e beve e non paga…”, mentre leggeva l’articolo, apparso su un quotidiano,
dal titolo “La scroccona seriale”, un’anziana signora seduta
altavolinodiunbaravevaavuto un moto di riso: “Lo credo
che sono trasandata con quello che costa andare da una pettinatrice! Hanno idea di cosa
sia la pensione sociale? E la
mensa dei poveri?”. Rideva
perché, mentre leggeva, stava
scroccando l’ennesima colazione ad un barista che le serviva un cappuccino con croissant. Era diventata un caso. La
sua vicenda aveva fatto il giro
del web con decine di commenti. Nell’articolo, molte le
dichiarazioni delle sue “vittime”chelaperdonavanoec’era
anche chi, non ancora colpito,
si offriva per garantirle un
pranzo, un pezzo di focaccia
con un bicchiere di vino, un tè
Bar “Le sorelle”
17 febbraio
ore 15.00
Bar Olimpia
Via dei Vegerio
?
15 febbraio
ore 8.30
Bar “Magia di caffè”
Via Bevilacqua 3-5R
Bruno Marengo
con i biscotti. Non mancava chi
un boccone glielo avrebbe
sempre dato basta che fosse
stato preceduto da una sua
ammissione d’impossibilità di
pagamento. “Sì alla solidarietà, no alle truffe!”, questo lo
slogan che era stato coniato,
invero nobile. Lei cercava di
memorizzare il nome di tutti
quei locali dove si sarebbe potuta presentare con la parola
d’ordine: “Non ho di che pagare, per cortesia: mi prepari
un’insalata mista con tonno,
uovaepomodori…unbicchiere di dolcetto… caffè… limoncello…misiedoneldehors…”.
Su una pagina del giornale era
stata anche disegnata un map-
pa con evidenziati i bar e i ristoranti dove lei aveva “scroccato”. Senza saperlo le facevano un favore: con gli anni la
memoria le si era indebolita e
quellamappaleavrebbeevitato di ritornare sui luoghi dei
“delitti” dove avrebbe potuto
essere riconosciuta.
Nell’articolo, veniva anche
richiamata una lodevole usanza dei napoletani che lasciavano pagato “un caffè sospeso”
per una persona bisognosa di
passaggio. Gran brava gente i
napoletani, lo aveva sempre
pensato: “Valeva di più una
canzone napoletana di tutta la
Padania…”. Però, nella sua città quell’usanza non era cono-
Donna settantenne
Capelli brizzolati e lunghi
Corporatura esile
Scarpe da tennis
Calze di lana spesse
e arrotolate
sciuta.Forsequestaeralavolta
buona, visto l’interesse che gli
organi d’informazione dimostravano per il suo caso, per
pubblicizzarla, magari con
qualche variante: “C’è mica
una lasagna sospesa? O spaghetti scuè scuè? Vitello tonnato? Bicchierone di barbera?”. Le veniva l’acquolina in
bocca.Era una buona forchetta
ed aveva iniziato la sua attività
di “scroccona” proprio per non
aver saputo resistere alla vista
di una invitante insalatona gigante che faceva bella mostra
dalla vetrina di un bar. Era al
verde, gli ultimi spiccioli li
aveva dati ad un malandato
suonatore ambulante che, ad
eventualmente potrebbe essere sanato dalla stessa procedura-affermaAlbertoMarchese - Una cosa è certa: in
queste condizioni la struttura
è sicuramente più vendibile».
Sempre in attesa del ventilato coupe de theatre di un
possibile ricorso in Cassazione contro il fallimento della
Geo Costruzioni.
G. CIO.
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PROGETTO GOOGLE
LA FAVOLA DELLA “SCROCCONA” GENTILE
Bruno Marengo, scrittore
savonese classe 1943, autore
di apprezzati romanzi pieni dei
sapori e delle atmosfere della
riviera ligure, inaugura
la rubrica “Un caffè a Savona”,
dove di tanto in tanto scrittori
e giornalisti racconteranno
storie da bar, piene di umanità
e leggerezza, liberamente
ispirate alla cronaca
di tutti i giorni
••• NUCERA Andrea condannato a 4 mesi di arresto e 18 mila euro di multa per abusi edilizi
in violazione all’articolo 44 lettera B del dpr 380/2001.PARRINELLO Giuseppa condannata a 2 mesi di arresto e 10 mila
euro, pena sospesa e non menzione.NUCERA Monica, FAZIO
Ennio, REVETRIA Pietro, assolti dall’accusa di lottizzazione
abusiva attraverso collusione
ed emissione di permessi edilizi
illegittimi.VALLERGA Mauro
assolto per non aver commesso
il fatto.
occhio e croce, se la passava
peggio di lei. Così aveva seguito l’impulso della gola e non
l’ingiusta legge del portafoglio
vuoto. Si era rimpinzata e poi
se ne era andata senza gustare
il caffè che pure aveva ordinato.Consoddisfazione,sieraresa conto di non essere stata seguita. Aveva scoperto l’America! D’ora in avanti altro che
corporatura esile! Non aveva
sensi di colpa, in fondo viveva
in un Paese capovolto dove la
realtà aveva un che di favolistico e di metafisico, mentre
l’irrealtà stava diventando
senso comune. Si era diretta,
dopo aver preso il giornale,
verso l’uscita subito seguita
dal barista: “Signora il conto…”. “Non ho una lira giovanotto…”, sorrideva sistemandosi, con una certa classe, una
vecchia sciarpa attorno al collo. “Ma almeno mi lasci il giornale… sia gentile… lo teniamo
sul tavolino per i pensionati…”, il barista era compito.
“Ah, se è per i pensionati…”, e
aveva posato il giornale sul tavolino, dispensando una carezza a quel giovanotto che le
sorrideva. “Sì alla solidarietà,
no alle truffe!”, aveva pensato,
ricordandosi che in una stretta
via della città vecchia servivano una farinata da sogno…
Morale della favola: c’è da
sperare che l’identità della
“scroccona gentile” non venga
scoperta e che lei continui a
dedicarsi ai suoi metafisici
spuntini, che non sanno di
truffa ma che, anzi, offrono occasioni di solidarietà.
“Crescere
in digitale”
scommette
sugli under 30
SAVONA. “Crescere in digita-
le” è il titolo del progetto realizzato dal ministero del Lavoro, in collaborazione con
Google e Unioncamere, che a
Savona è promosso dalla Camera di Commercio. Si tratta
della possibilità, per gli under
30 in cerca di lavoro, di seguire corsi di formazione e tirocini gratuiti. Gli interessati
possono iscriversi a “Garanzia Giovani” e accedere, tramite “Crescere in digitale” a
una formazione online gratuita, acquisita la quale potranno richiedere di essere
destinati alle aziende che ne
faranno richiesta e che devono essere iscritte allo stesso
portale. I tirocini saranno a
costo zero per le aziende e,
nel caso decidano di assumere il giovane tirocinante, sono
previsti degli incentivi fino a
6 mila euro. «L’Ente camerale
savonese è particolarmente
impegnato a supporto dell’innovazione e della digitalizzazione delle imprese del territorio - afferma il presidente
Luciano Pasquale - . Negli ultimi due anni ha, infatti, aderito all’iniziativa di Google e
Unioncamere “Eccellenze in
digitale”, consentendo in tal
modo a ben 117 imprese locali di usufruire del supporto
dei borsisti messi a disposizione dalla Camera di Commercio: gli imprenditori che
hanno partecipato ai seminari sono stati invece 114».