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confartigianato
con te
02 • FEBBRAIO 2016
Edilizia
Due milioni di case italiane
in cattivo stato
Un quinto delle case italiane è vecchio e in
cattive condizioni. Nel nostro Paese infatti,
2.051.808 edifici residenziali, pari al 16,8% del
totale, sono in mediocre o pessimo stato di conservazione. Una percentuale che sale al 21,1%
per gli edifici costruiti prima del 1981, mentre
la quota di riduce al 4,7% per gli edifici nati tra
il 1981 e il 2011. Lo rileva un’analisi condotta
da Confartigianato secondo la quale le cose peggiorano nel Mezzogiorno dove sono più diffuse le
cattive condizioni delle case. Il record negativo si
registra in Calabria con il 26,8% del totale degli
edifici residenziali in mediocre-pessimo stato di
conservazione. Seguono la Sicilia, con una quota
del 26,2%, e la Basilicata con il 22,3%. Le cose
vanno decisamente meglio in Umbria e in Trentino Aldo Adige, regioni in cui la quota di case in
cattive condizioni è la più bassa d’Italia e si limita al 10,7% del totale. Segue la Toscana, dove la
quota sale all’11,5%. A livello provinciale il primato negativo va a Vibo Valentia dove è più diffuso il cattivo stato delle case (31,4% del totale),
seguita da Reggio Calabria (31,3%) e Catanzaro
(25,8%). Al capo opposto della classifica le provincie più ‘virtuose’ sono Prato (8,2%), Bolzano
(8,5) e Siena (8,5%). In totale in Italia si contano 12.187.698 edifici residenziali - l’84,3% degli
edifici totali - con 31.208.161 abitazioni. Gli edifici comprendono case unifamiliari, ville, villette,
case a schiera, palazzine in complessi residenziali e condomini o palazzine con negozi o sedi
di attività economiche in genere a piano strada.
I tre quarti (74,1%) degli edifici residenziali italiani sono stati costruiti prima del 1981 ed hanno
quindi 35 anni ed oltre di vita, mentre le realizzazioni più recenti sono il rimanente 25,9%. Le
cattive condizioni delle case, oltre a mettere a
1 • febbraio 2016
rischio la sicurezza dei cittadini, contribuiscono a
gonfiare la bolletta energetica delle case. Secondo la rilevazione di Confartigianato, infatti, il comparto residenziale determina il 28,8% dei consumi finali di energia. Più di quanto assorbono i
trasporti su strada (27,7%) e l’industria (22,7%).
La spinta a migliorare la condizione delle abitazioni di molti italiani arriva dai bonus fiscali per
ristrutturazioni e risparmio energetico previsti
dalla legge di Stabilità. Per Confartigianato è indispensabile rendere stabili e permanenti, nella
misura indicata nella legge di Stabilità 2016, gli
incentivi fiscali che consentono di raggiungere
più obiettivi: riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio ed efficientamento energetico e difesa dell’ambiente, rilancio delle imprese
delle costruzioni, emersione di attività irregolari.
IN QUESTO NUMERO:
Consulenza fiscale:
L’utilizzo dei crediti IVA
da pag. 2
Affari Generali:
La scadenza per il pagamento dell’Inail a pag. 11
Credito:
Contributi per le start up innovativa
da pag. 6
Affari Generali:
Rinnovata la convenzione
con UNIEURO
a pag. 8
Internazionalizzazione: Interventi
per la promozione dell’export
a pag. 9
Primo Miglio
a pag. 10
• • • confartigianato con te
CONSULENZA FISCALE
IL MOD.IVA 2016 E L’UTILIZZO DEL
CREDITO IVA 2015
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente emanato il Provvedimento di approvazione del mod. IVA
2016 utilizzabile per la dichiarazione IVA del 2015,
con le relative istruzioni.
Il nuovo modello della dichiarazione IVA annuale
(mod. IVA 2016) è stato predisposto con la consueta struttura modulare. Le principali novità sono di
seguito esaminate.
Nel quadro VE sono state introdotte le seguenti
novità:
 a rigo VE35, riservato all’indicazione delle operazioni assoggettate a reverse charge, sono
presenti i nuovi campi 8 e 9 relativi rispettivamente alle nuove ipotesi di cui all’art. 17, comma 6, lett. a-ter), DPR n. 633/72 (operazioni
del comparto edile e settori connessi) e delle
lett. d-bis), d-ter) e d-quater) del citato comma 6
(operazioni del settore energetico). Le cessioni
di pallets recuperati ai cicli di utilizzo successivi
al primo assoggettati al reverse charge ai sensi
dell’art. 74, comma 7, DPR n. 633/72 devono
essere ricompresi nel campo 2 del citato rigo
VE35;
 il rigo VE38 è stato ridenominato e ora interessa le operazioni effettuate nei confronti di Enti
pubblici con applicazione dello “split payment”
di cui all’art. 17-ter, DPR n. 633/72.
A rigo VF15 ridenominato “Acquisti da soggetti
che si sono avvalsi di regimi agevolativi” è stato
inserito il nuovo campo 2 nel quale specificare gli
acquisti (senza IVA) effettuati da soggetti forfetari
ex art. 1, commi da 54 a 89, Finanziaria 2015 già
ricompresi a campo 1.
Orari di apertura delle sedi di
Confartigianato Forlì
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
mattina
dalle 8.30
si riceve su appuntamento
mattina
dalle 8.30
pomeriggio dalle 15
mattina
dalle 8.30
solo reperibilità telefonica
mattina
dalle 8.30
pomeriggio dalle 15
mattina
dalle 8.30
mattina
dalle 8.30
alle 13
alle 13
alle 16.30
alle 13
alle
alle
alle
alle
13
16.30
13
12.30
Per appuntamenti è possibile contattare il centralino
dell’associazione al numero 0543 452811
predetti soggetti devono indicare in dichiarazione
annuale i dati delle dichiarazioni d’intento ricevute.
Come desumibile dalle istruzioni, in assenza del
numero di protocollo attribuito dall’Agenzia delle
Entrate in sede di invio della dichiarazione d’intento da parte dell’esportatore abituale (campo 2) può
essere indicato a campo 3 il numero progressivo
attribuito alla dichiarazione d’intento dall’esportatore abituale.
Con riferimento alla compilazione del campo 3
“Causale del rimborso”di rigo VX4 è stato previsto
il nuovo codice “11” riservato ai soggetti che adottano il regime forfetario dal 2016 al fine di richiedere il rimborso del credito IVA risultante dal mod. IVA
2016, relativo al 2015, ultimo anno in cui l’imposta
è stata applicata con le modalità ordinarie.
Inoltre relativamente al campo 4 di rigo VX4 riservato ai soggetti ammessi all’erogazione prioritaria del rimborso del credito IVA sono stati introdotti
i seguenti nuovi codici:
Collegata con la novità contenuta nel quadro VE,
si segnala l’introduzione nel quadro VJ dei nuovi
righi VJ17 e VJ18 riservati agli acquirenti / committenti per indicare l’IVA dovuta in base all’applicazione del reverse charge ai sensi rispettivamente
delle citate lett. a-ter) e d-bis), d-ter) e d-quater).
➤ codice 6: per i soggetti che hanno effettuato
operazioni con applicazione dello split payment
ex art.17 ter, DPR 633/72 (l’erogazione prioritaria è riconosciuta per un importo non superiore all’IVA relativa alle citate operazioni, da
indicare nel nuovo campo 5);
Inoltre è presente il nuovo rigo VJ19 utilizzabile
dagli Enti pubblici, titolari di partita IVA, tenuti al
versamento dell’IVA per gli acquisti effettuati con
applicazione dello “split payment”.
➤ codice 7: per i soggetti esercenti l’attività di
proiezione cinematografica codice ATECO 2007
59.14.00.
Il nuovo quadro VI è destinato ai fornitori degli
esportatori abituali che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento per effettuare acquisti senza IVA.
Come disposto dall’art. 20, D.Lgs. n. 175/2014 i
2 • febbraio 2016
A rigo VX4 è stato altresì introdotto il nuovo campo 5 “Imposta relativa alle operazioni di cui all’art.
17-ter”, finalizzato all’indicazione, come sopra accennato, dell’ammontare di rimborso del credito
• • • confartigianato con te
IVA erogabile in via prioritaria, pari all’IVA desumibile dalle fatture emesse agli Enti pubblici con applicazione dello split payment di cui al citato art.
17-ter.
Nel quadro VO sono presenti le seguenti novità:
 a rigo VO15 è stata introdotta la casella per comunicare la revoca dal 2015 dell’applicazione
del regime “IVA per cassa” di cui all’art. 32-bis,
DL n. 83/2012;
 il nuovo rigo VO33 riservato ai soggetti che,
avendone i requisiti, nel 2015 non hanno applicato il regime forfetario disciplinato dall’art.
1, commi da 54 a 89, Finanziaria 2015, bensì
il regime ordinario di determinazione dell’IVA e
del reddito;
 il nuovo rigo VO34 riservato ai soggetti che hanno iniziato l’attività nel 2015 applicando il regime ordinario e successivamente hanno adottato il regime di minimi di cui all’art. 27, commi 1
e 2, DL n. 98/2011, sulla base dei chiarimenti
forniti dall’Agenzia delle Entrate nella Risoluzione 23.7.2015, n. 67/E.
TERMINI E MODALITÀ DI
PRESENTAZIONE
La dichiarazione IVA annuale (in forma autonoma
o unificata) va presentata, come di consueto, in via
telematica, direttamente o tramite un intermediario
abilitato, entro il 30.9.2016.
2015 alla liquidazione IVA di gruppo;
curatori fallimentari e commissari liquidatori
per le dichiarazioni che devono presentare per
conto dei soggetti falliti o sottoposti a liquidazione coatta amministrativa;
 soggetti non residenti che si avvalgono di un rappresentante fiscale (art. 17, DPR n. 633/72);
 soggetti non residenti che si sono identificati
direttamente (art. 35-ter, DPR n. 633/72);
 soggetti (ad esempio, venditori porta a porta)
non tenuti alla presentazione della dichiarazione unificata in quanto titolari di redditi per i quali non sussiste l’obbligo di presentazione della
dichiarazione dei redditi;
 soggetti risultanti da operazioni straordinarie o
da altre trasformazioni sostanziali soggettive,
avvenute nel periodo compreso tra l’1.1.2016
e la data di presentazione della dichiarazione
relativa al 2015, tenuti a presentare la dichiarazione IVA per conto dei soggetti estinti.
Si evidenza che l’art. 1, comma 641, Legge n.
190/2014, come modificato dall’art. 10, comma
8-bis, DL n. 192/2014 ha differito al 2017 (in luogo del 2016) l’obbligo di presentazione della dichiarazione IVA annuale in forma autonoma entro il
mese di febbraio; a partire dal 2017, pertanto, non
vi sarà più l’obbligo di presentare la comunicazione
annuale dati Iva relativa all’anno 2016.
Dichiarazione IVA in forma autonoma.
I soggetti che presentano il mod. IVA 2016 (anche a debito) entro febbraio sono esonerati dalla
presentazione della Comunicazione dati IVA relativa al 2015.
La dichiarazione va presentata in forma autonoma nei seguenti casi:
Pertanto la presentazione del mod. IVA 2016 entro il 29.2.2016, consente:
 società di capitali e altri soggetti IRES con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare;
 l’esonero dalla Comunicazione dati IVA relativa
al 2015;
soggetti, diversi dalle persone fisiche, con
periodo d’imposta chiuso anteriormente al
31.12.2015 (ad esempio, snc cessata il
12.12.2015, senza messa in liquidazione);
Utilizzo in compensazione del credito IVA 2015
 società controllanti e controllate, che partecipano alla liquidazione IVA di gruppo;
 soggetti risultanti da operazioni straordinarie o
da altre trasformazioni sostanziali soggettive
tenuti a comprendere nella propria dichiarazione annuale il modulo relativo alle operazioni dei
soggetti fusi, incorporati, trasformati, ecc., nel
caso in cui quest’ultimi abbiano partecipato nel
3 • febbraio 2016
 la possibilità di utilizzare il credito IVA 2015 in
compensazione a decorrere dal 16.3.2016.
 L’utilizzo in compensazione del credito IVA annuale per importi non superiori a € 5.000 può
essere utilizzato liberamente in F24 (compensazione orizzontale) a partire dal 1° gennaio
2016;
 L’utilizzo in compensazione in F24 di tale credito IVA per importi superiori a € 5.000 può essere effettuato a decorrere dal giorno 16 del
mese successivo a quello di presentazione del• • • confartigianato con te
la dichiarazione annuale IVA;
 per utilizzi superiori a € 15.000 è altresì necessario disporre del visto di conformità.
Il predetto limite di € 15.000 è innalzato a €
50.000 per le c.d. “start up” innovative di cui
all’art.4. DL n. 3/2015.
I soggetti che intendono utilizzare in compensazione il credito IVA 2015 tramite il mod.F24 per
importi superiori a € 5.000 devono quindi “preventivamente” presentare la dichiarazione annuale IVA
in forma autonoma.
Il mod. IVA 2016 in forma autonoma può essere
presentato a decorrere dall’1.2.2016.
La presentazione del mod. IVA 2016 entro il
mese di febbraio consente di utilizzare in compensazione il credito IVA 2015 dal 16.3.2016.
Riassumendo, i soggetti che presentano il mod.
IVA 2016 a credito possono alternativamente:
utilizzarlo in detrazione nelle liquidazioni periodiche 2016;
 utilizzarlo in compensazione nel mod. F24 nelle
modalità di cui sopra;
studi e ricerche. Per individuare i beni “ammortizzabili”, come chiarito nella RM 11.7.96, n. 113/E e
ribadito dall’Agenzia delle Entrate nella Risoluzione
9.6.2009, n. 147/E, “occorre far riferimento alle
norme previste per le imposte sui redditi” ossia all’
ammortizzabilità degli stessi.
In particolare, sono considerati ammortizzabili esclusivamente i beni strumentali, ossia quelli
utilizzati nel ciclo produttivo posseduti a titolo di
proprietà o altro diritto reale.
Prevalenza di operazioni non soggette ad Iva
La condizione in esame è soddisfatta in presenza di operazioni non soggette ad IVA per mancanza
della territorialità ai sensi degli artt. da 7 a 7-septies, DPR n. 633/72 in misura superiore al 50%
dell’ammontare complessivo delle operazioni effettuate.
Soggetti non residenti
Il rimborso del credito IVA può essere richiesto
anche dagli operatori non residenti:
 identificati direttamente ai fini IVA ex art. 35-ter;
ovvero
 richiederlo a rimborso, al ricorrere di determinati requisiti e comunque in caso di cessazione
dell’attività.
 che hanno nominato in Italia un rappresentante
fiscale ai sensi dell’art. 17, comma 3, attraverso il quale è effettuata la richiesta del rimborso.
I requisiti per la richiesta di rimborso sono i seguenti:
Contribuenti forfetari 2016
Aliquota media delle operazioni attive
inferiore a quelle degli acquisti
Come previsto dall’art. 3, comma 5, DL n.
250/95 e precisato dalla CM 14.3.95, n. 81/E, la
condizione in esame è soddisfatta se è esercitata
prevalentemente o esclusivamente un’attività per
la quale:
 l’aliquota media (aumentata del 10%) delle operazioni attive risulti inferiore all’aliquota media
degli acquisti e importazioni.
Operazioni non imponibili superiori al 25%
delle operazioni effettuate
Il requisito, in tale caso, è soddisfatto se le operazioni non imponibili risultano superiori al 25% delle operazioni effettuate nel 2015.
Acquisti di beni ammortizzabili e spese per
studi e ricerche
Nel caso specifico il rimborso spetta limitatamente all’IVA relativa all’acquisto / importazione
di beni ammortizzabili, nonché di beni e servizi per
4 • febbraio 2016
I soggetti che, dal 2016, adottano il regime
forfetario ex art. 1, commi da 54 a 89, Legge n.
190/2014, possono richiedere il rimborso del credito IVA risultante dal mod. IVA 2016, relativo al
2015, ultimo anno in cui l’imposta è stata applicata con le modalità ordinarie.
Cessazione dell’attività
A prescindere dalla sussistenza dei predetti requisiti, come sopra accennato, in base al comma 2
dell’art. 30 in esame, in caso di cessazione dell’attività è possibile richiedere il rimborso dell’IVA a
credito risultante dalla dichiarazione dell’anno di
cessazione anche se il relativo importo è inferiore
a € 2.582,28. In tal caso il rimborso è erogato direttamente dall’Ufficio.
Minore eccedenza triennio
Se le dichiarazioni degli ultimi 3 anni presentano un credito, ancorché di importo inferiore a €
2.582,28, è possibile richiedere il rimborso ai sensi del comma 4 del citato art. 30 limitatamente al
minor credito IVA risultante dalle dichiarazioni annuali relative al triennio, per la parte non chiesta
• • • confartigianato con te
già a rimborso / non compensata nel mod. F24.
Qualora non sia richiesto a rimborso l’intero ammontare spettante, l’importo residuo, sempreché
non utilizzato in compensazione nel mod. F24, concorre a formare la base di riferimento per il triennio
successivo. Di conseguenza, se i mod. IVA 2014
- 2015 - 2016 presentano un credito, è possibile
richiedere il rimborso in misura corrispondente al
minore degli importi relativi a tale triennio considerati al netto di quanto già chiesto a rimborso o
utilizzato in compensazione.
Rimborso fino a a € 15.000
Il rimborso di importo fino a € 15.000 è erogato senza prestazione di alcuna garanzia. Sul punto nella Circolare 30.12.2014, n. 32/E l’Agenzia,
confermando quanto già illustrato nella Risoluzione
3.11.2000, n. 165/E, ha precisato che il predetto
limite va calcolato facendo riferimento alla somma
delle richieste di rimborso effettuate per l’intero
anno e non alla singola richiesta.
Rimborso superiore a € 15.000 erogabile
senza garanzia
Il rimborso di importo superiore a € 15.000, richiesto da un soggetto “non a rischio”, è erogato
alternativamente:
periodo di 2 anni rileva l’effettivo esercizio dell’attività e pertanto nonva fatto riferimento alla data
di apertura della partita IVA. Inoltre, il termine va
riferito ai 2 anni precedenti la data di richiesta del
rimborso. Ad esempio, in presenza di una richiesta di rimborso presentata l’11.4.2016, non è necessario prestare alcuna garanzia qualora l’attività
d’impresa sia iniziata prima del 12.4.2014;
b. notifica nei 2 anni antecedenti la richiesta di
rimborso, di avvisi di accertamento / rettifica
da cui risulti, per ciascun anno, una differenza
tra importi accertati e importi dovuti (o di crediti
dichiarati) superiore al:
 10% degli importi dichiarati se questi non superano € 150.000;
 5% degli importi dichiarati se questi superano €
150.000 ma non superano €1.500.000;
 1% degli importi dichiarati, o comunque a €
150.000, se gli importi dichiarati superano €
1.500.000.
Roberto Mambelli
[email protected]
 previa prestazione di garanzia;
ovvero
senza garanzia presentando la dichiarazione
annuale munita del visto di conformità (o della
sottoscrizione dell’organo di controllo) e “allegando” alla stessa una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante la sussistenza di
determinati requisiti patrimoniali e la regolarità
contributiva.
Rimborso superiore a € 15.000 erogabile
con garanzia
Come sopra accennato, per il rimborso di importo superiore a € 15.000, il comma 4 del citato art.
38-bis, prevede l’obbligo di prestare apposita garanzia da parte dei
soggetti “a rischio”. Le situazioni che identificano un soggetto a “rischio” sono le seguenti:
a. esercizio dell’attività d’impresa da meno di 2
anni(escluse le start up di cui all’art. 25, DL n.
179/2012). Nella Circolare 19.2.2015, n. 6/E
l’Agenzia precisa che tale requisito non interessai lavoratori autonomi.
La stessa Agenzia chiarisce che per individuare il
5 • febbraio 2016
• • • confartigianato con te
CREDITO
TASSI DEL MESE DI FEBBRAIO 2016
TASSI DEL MESE DI FEBBRAIO 2016
Condizioni valide per le seguenti banche: Cassa di Risparmio di Ravenna, Banca Popolare di
Ravenna, Cassa di Risparmio di Cesena, Unipol Banca, Cassa di Risparmio di Rimini,
Credem
Prodotti
Fascia 1
Fascia 2
Fascia 3
Fascia 4
Fido di c/c
Euribor 3m +
4,400 = 4,255%
Euribor 3m +
5,350 = 5,205%
Euribor 3m +
6,750 = 6,605%
Euribor 3m +
8,300 = 8,155%
Fido sbf
Euribor 3m +
3,000 = 2,855%
Euribor 3m +
3,700 = 3,555%
Euribor 3m +
4,700 = 4,555%
Euribor 3m +
5,400 = 5,255%
Fido ant. fatture
Euribor 3m +
3,000 = 2,855%
Euribor 3m +
3,700 = 3,555%
Euribor 3m +
4,700 = 4,555%
Euribor 3m +
5,400 = 5,255%
Prodotti
Fascia 1
Fascia 2
Fascia 3
Fascia 4
Fido di c/c
Euribor 3m +
4,250 = 4,105%
Euribor 3m +
5,150 = 5,005%
Euribor 3m +
6,300 = 6,155%
Euribor 3m +
8,300 = 8,155%
Fido sbf
Euribor 3m +
2,400 = 2,255%
Euribor 3m +
2,900 = 2,755%
Euribor 3m +
4,700 = 4,555%
Euribor 3m +
5,400 = 5,255%
Fido ant. fatture
Euribor 3m +
3,000 = 2,855%
Euribor 3m +
3,700 = 3,555%
Euribor 3m +
4,700 = 4,555%
Euribor 3m +
5,400 = 5,255%
Unicredit
Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna – BCC – BPER - Banco Popolare
Prodotti
Fascia 1
Fascia 2
Fascia 3
Fascia 4
Fido di c/c
Euribor 3m +
4,250 = 4,105%
Euribor 3m +
5,150 = 5,005%
Euribor 3m +
6,750 = 6,605%
Euribor 3m +
8,300 = 8,155%
Fido sbf
Euribor 3m +
3,000 = 2,855%
Euribor 3m +
3,700 = 3,555%
Euribor 3m +
4,700 = 4,555%
Euribor 3m +
5,400 = 5,255%
Fido ant. fatture
Euribor 3m +
3,000 = 2,855%
Euribor 3m +
3,700 = 3,555%
Euribor 3m +
4,700 = 4,555%
Euribor 3m +
5,400 = 5,255%
Monte dei Paschi di Siena
Prodotti
Fascia 1
Fascia 2
Fascia 3
Fascia 4
Fido di c/c
Euribor 3m +
4,250 = 4,105%
Euribor 3m +
5,150 = 5,005%
Euribor 3m +
6,300 = 6,155%
Euribor 3m +
7,500 = 7,355%
Fido sbf
Euribor 3m +
2,400 = 2,255%
Euribor 3m +
2,900 = 2,755%
Euribor 3m +
3,800 = 3,655%
Euribor 3m +
4,900 = 4,755%
Fido ant. fatture
Euribor 3m +
3,000 = 2,855%
Euribor 3m +
3,700 = 3,555%
Euribor 3m +
4,700 = 4,555%
Euribor 3m +
5,400 = 5,255%
6 • febbraio 2016
• • • confartigianato con te
[email protected]
Contributi dalla Regione per
l’avvio di start-up innovative
La Giunta regionale, con delibera del 11 gennaio
2016, ha approvato un bando finalizzato a sostenere l’avvio e il consolidamento di start up innovative
ad alta intensità di conoscenza. I progetti dovranno
avere ricadute positive sui settori individuati dalla S3* come prioritari: agroalimentare, edilizia e
costruzioni, meccatronica e motoristica, industria
della salute e del benessere, industrie culturali e
creative, innovazione nei servizi.
Obiettivi
L’obiettivo è favorire la nascita e la crescita di
start up in grado di generare nuove nicchie di mercato attraverso nuovi prodotti, servizi e sistemi di
produzione a elevato contenuto innovativo, cogliere le tendenze dominanti e generare opportunità
occupazionali. Il contributo è rivolto alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca (non al
finanziamento della ricerca stessa).
Beneficiari
Il bando, con una dotazione finanziaria di
6.028.065 euro, si rivolge alle società di capitali
(incluse Srl, uninominali, consorzi, società consortili, cooperative), che rientrano nei limiti dimensionali di piccola e micro impresa. Per i progetti di
avvio di attività (tipologia A) possono presentare
domanda le imprese costituite successivamente al
1° gennaio 2013.
Per i progetti di espansione di start up già avviate (tipologia B) possono presentare domanda le
imprese costituite dopo il 1° marzo 2011.
Contributo
L’agevolazione prevista nel presente bando consiste in un contributo in conto capitale, corrispondente al 60% della spesa ritenuta ammissibile. Il
contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare il limite di €. 100.000 per la tipologia A, e di
€. 250.000 per la tipologia B.
I progetti imprenditoriali dovranno prevedere un
costo totale ammissibile non inferiore a:
➤ Tipologia A - Avvio Sviluppo produttivo di risultati di ricerca o sviluppi tecnologici 80.000,00
euro
Applicazioni digitali avanzate nelle industrie
culturali e creative, nell’innovazione sociale, nei servizi ad alta intensità di conoscenza
50.000,00 euro
➤ Tipologia B - Espansione Sviluppo produttivo di risultati di ricerca o sviluppi tecnologici
7 • febbraio 2016
150.000,00 euro
Applicazioni digitali avanzate nelle industrie
culturali e creative, nell’innovazione sociale, nei servizi ad alta intensità di conoscenza
80.000,00 euro
Interventi ammessi
Per gli interventi di tipologia A sono ammessi costi riguardanti: macchinari, attrezzature, impianti,
hardware e software, arredi strettamente funzionali; affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del progetto);
acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti
esterne; spese di costituzione (max 2.000 euro);
spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 25.000,00 €); consulenze
esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.
Per gli interventi di tipologia B sono ammessi
costi riguardanti: acquisizione sedi produttive, logistiche, commerciali. Le imprese con sede legale
esterna alla Regione Emilia-Romagna potranno acquistare solo sedi produttive nel territorio regionale
(max 50% costo); macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali; spese di affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale
del progetto); acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne; spese promozionali anche
per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 10%
del costo totale del progetto); consulenze esterne
specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.
Scadenze
Le domande possono essere presentate esclusivamente online, a partire dalle ore 10 del 1°marzo
2016 e fino alle 17 del 30 settembre 2016 , tramite l’applicativo che sarà messo a disposizione nel
sito della Regione, prima dell’apertura del bando.
*Cos’è la S3
S3 (Smart specialization strategy) è una strategia voluta dalla Commissione europea, per definire le priorità tecnologiche verso cui indirizzare i
fondi del Por Fesr 2014-2020 di ciascun territorio.
La Regione Emilia-Romagna, con l’assistenza tecnica di Aster, insieme a imprese, ricercatori e altri
stakeholder regionali, ha identificato cinque settori
produttivi ritenuti strategici per l’attuale interesse
economico e sociale e per il potenziale di crescita
futuro: agroalimentare, edilizia e costruzioni, meccatronica e motoristica, industrie della salute e del
benessere, industrie culturali e creative.
[email protected]
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AFFARI GENERALI
Benefit
Rinnovata la convenzione con UNIEURO
La Convenzione con il Gruppo UNIEURO consente agli associati Confartigianato di usufruire dei vantaggi
esclusivi nell’acquisto dei prodotti di elettronica ed informatica, piccoli e grandi elettrodomestici, articoli
per la casa venduti presso la rete degli oltre 400 punti vendita a insegna UNIEURO diretti o affiliati presenti
sul territorio nazionale. Attraverso l’utilizzo del Codice Convenzione: “CAI” gli associati Confartigianato in
possesso della tessera associativa 2016 possono usufruire della seguente scontistica: Prodotti Sconto Articoli per la casa 12% Informatica, telefonia, games 3% Musica e Film 10% Piccoli e grandi elettrodomestici
(es. lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, preparazione cibi, cura della persona, pulizia casa) 10% TV, Foto-video
e audio 7%. Gli sconti non sono cumulabili con gli eventuali altri vantaggi offerti nei punti vendita UNIEURO.
In particolare gli sconti non sono applicabili su prodotti che, al momento dell’acquisto, risulteranno già in
promozione o sottocosto o comunque scontati per qualsivoglia ragione. Gli sconti non sono applicabili agli
acquisti online né agli ordini effettuati via web con ritiro presso il punto vendita UNIEURO. Gli associati di
Confartigianato per usufruire dei vantaggi della Convenzione sono tenuti a sottoscrivere il modulo di adesione alla Fidelity Card “UNIEURO CLUB” presso uno dei punti vendita diretti ad insegna UNIEURO, previa presentazione della tessera associativa Confartigianato 2016 e l’indicazione del Codice Convenzione: “CAI”.
Marco Valenti
[email protected]
8 • febbraio 2016
• • • confartigianato con te
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Progetti di promozione dell’export per imprese non esportatrici
Il bando, approvato dalla Giunta regionale, con delibera n. 18 del 8 gennaio 2016 intende rafforzare le
capacità organizzative e manageriali delle imprese, per renderle capaci di affrontare i mercati internazionali,
contribuendo a diversificare i mercati di sbocco e a rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale. In particolare il bando vuole accrescere il numero delle imprese esportatrici e attraverso queste la
quota di prodotti e servizi esportati. Questo obiettivo è perseguito mettendo a disposizione delle imprese
finanziamenti a fondo perduto per progetti pluriennali in grado di produrre mutamenti strutturali nell’azienda. Gli elementi cruciali sono la creazione delle condizioni interne per la pianificazione, l’avvio e il consolidamento di percorsi di internazionalizzazione di medio periodo.
Beneficiari
Possono partecipare al bando:
l e imprese di micro, piccola e media dimensione non esportatrici o esportatrici non abituali, aventi sede
o unità operativa in Regione Emilia-Romagna;
 le reti formali di imprese micro, piccola e media dimensione, tutte non esportatrici o esportatrici non
abituali, aventi tutte sede o unità operativa in Regione Emilia-Romagna e fra di loro non associate o
collegate.
Interventi ammessi
Il bando supporta progetti finalizzati a realizzare un percorso strutturato, nell’arco di massimo due annualità, costruito a partire da un piano export, su un massimo di due paesi esteri scelti dall’impresa.
I progetti devono prevedere le seguenti attività:
 Servizi di consulenza prestati da consulenti esterni
 Temporary export manager (TEM)
 Certificazioni per l’export
 Partecipazione a fiere internazionali
Scadenza
La domanda deve essere presentata, esclusivamente tramite applicativo web appositamente predisposto, a partire dalle ore 10.00 del 15 marzo 2016 fino alle ore 16.00 del 30 settembre 2016.
Fabiola Foschi
[email protected]
9 • febbraio 2016
• • • confartigianato con te
10 • febbraio 2016
• • • confartigianato con te