comitato di valutazione : report

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COMITATO DI VALUTAZIONE La mobilitazione contro il Comitato di valutazione prosegue. Anche a Livorno alcune scuole si sono opposte alla costituzione di un organismo che punta solo a dividere e a creare gerarchia.

All’ IIS Buontalenti-Cappellini-Orlando il collegio dei docenti non ha espresso candidature e l’organismo è risultato composto solo in sede di Consiglio d’Istituto. Nessun docente per il comitato di valutazione nemmeno dal collegio del circolo didattico Benci e del circolo didattico Lambruschini. Al Liceo scientifico Enriques il Comitato di valutazione non si è composto né in sede di collegio docenti, che ha rifiutato di esprimere candidature, né in sede di Consiglio d’Istituto, dove docenti e studenti non hanno espresso candidature ed hanno bocciato compattamente l’unica candidatura presentata da un genitore. Alcuni importanti istituti cittadini, come il Liceo Scientifico Cecioni, non hanno ancora affrontato la questione. Purtroppo sono anche numerose le scuole che hanno formato l’organismo cedendo alle pressioni dei Dirigenti scolastici, i quali sono stati bene addestrati a raggiungere l’obiettivo nel corso dei numerosi incontri regionali che si sono tenuti. Il personale ispettivo e i funzionari dell’Ufficio scolastico regionale hanno particolarmente curato le situazioni in cui le scuole meno docili potevano mettere a rischio la costituzione del Comitato, fornendo suggerimenti e strategie operative ai Dirigenti scolastici. Allo scopo di rompere la resistenza dei docenti è dunque stato proposto che il Collegio docenti divenisse la vera centrale di elaborazione dei criteri di premialità e che i membri nel Comitato di valutazione fossero i semplici portavoce del collegio. Altra proposta accattivante di alcuni Dirigenti: attrraverso una “furba”elaborazione dei criteri andare a compensare la retribuzione dei docenti nominati su attività scarsamente retribuite dal Fis sempre più eroso, a riconoscimento del lavoro prestato. Altro ancora: contrattare informalmente i criteri con la RSU e poi passarli al Comitato di valutazione.

Si è trattato di un repertorio fantasmagorico e del tutto proditorio, a cui però molte scuole hanno purtroppo abboccato.

Per chi ancora dovesse discutere la questione o per quei collegi che si sono espressi, ma a cui quasi sicuramente la questione sarà riproposta fino allo sfinimento (prassi illegittima quando c’è una mozione approvata che già si è espressa nel merito, eppure succede che i Dirigenti riconvochino sul medesimo punto già deliberato....) chiariamo che: - l’elaborazione dei criteri spetta esclusivamente al Comitato di valutazione, che può tener conto di proposte e siuggerimenti, ma in piena discrezionalità. Su questo si esporime chiaramente la faq n.16 del MIUR. E’ illusorio (nonché estraneo a quanto prevede la legge) che il Comitato esegua gli ordini del Collegio docenti, tanto più se si considera che nel comitato sono presenti anche genitori, dirigenti esterni e studenti.

- altrettanto illusorio che il bonus per merito vada a compensare chi è sottopagato con il FIS; la scelta politica inaugurata dalla legge 107 è proprio orientata al contrario: svuotare sempre di più il fondo di Istituto e investire sul merito, non riconoscendo il lavoro effettivamente svolto in termini di tempo su attività deliberate dal collegio, ma premiando chi sposa la linea della presidenza e le politiche governative. Il riconoscimento del merito è un esplicito dirottamento di investimenti funzionale ad una certa idea di scuola: i due Dirigenti che fanno parte del comitato di valutazione (e forse non solo loro), in quanto funzionari legati all’attuazione delle linee del governo, veglieranno molto attentamente sull’adempimento preciso dei nuovi orientamenti. E anche su questo saranno a loro volta valutati.

- contrattare il merito non è possibile, ammesso che piaccia farlo (e a noi non piace). I criteri di distribuzione del salario accessorio fanno parte della contrattazione integrativa, ma riguardano il Fondo d’istituto, non il premio per merito che è istituito dalla legge 107 e demandato al comitato di valutazione. Qualsiasi accordo tra Dirigente e RSU sulla premialità non ha alcun valore formale né ufficiale, anzi, non essendo previsto dalle legge, non potrà mai emergere.

Le proposte accattivanti dei Dirigenti vanno quindi respinte non solo perchè sono dei palesi imbrogli, ma anche perchè il segnale da dare non è quello di aggiustare qualcosa a proprio uso e consumo, né di imbellettare e rendere presentabile ciò che non lo è.

Ed anche qualsiasi sincero tentativo di procedere secondo le indicazioni del Collegio dei docenti o della RSU dovrebbe mascherarsi, presentandosi comunque come riconoscimento del merito e attuazione della legge 107, con il risultato di dare piena attuazione ad uno dei nodi centrali della buona scuola.

Quindi nessuna esitazione: boicottiamo il Comitato di valutazione, lanciamo un segnale chiaro, soprattutto nell’anno della prima applicazione della legge e nella fase sperimentale del Comitato (fra tre anni il ministero emanerà, a livello centrale, i criteri di accesso alla premialità). I soldi ci sono, destiniamoli al rinnovo contrattuale, alla progressione di carriera, al fondo di Istituto, alla sicurezza delle scuole, non ai sacrestani di presidenza.

Di seguito riportiamo in allegato il documento e la mozione del Liceo Enriques, per chi volesse utilizzarli come traccia Il documento è stato messo alla firma in sala insegnanti per dare strumenti di riflessione in vista del collegio e raccogliere adesioni che costituissero, in qualche modo, anche un orientamento di voto in collegio. La mozione, molto sintetica e volutamente basata su elementi tecnici e oggettivi più che ideologici, per creare la più larga condivisione è stata presentata e votata in collegio.

Sarebbe molto utile se ci inviaste un brevissimo report di quanto sta succedendo nelle vostre scuole relativamente al comitato di valutazione, allo scopo di avere un panorama più ampio della situazione