Centro Studi Intergenerazionale

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Centro Studi Intergenerazionale
REGOLAMENTO
Articolo 1
Il Censin, Centro Studi Intergenerazionale, si configura come organismo complementare
dell'Associazione non profit "Centro Studi Anziani di Basilicata" assumendo finalità e compiti indicati
negli articoli successivi.
Articolo 2
Il Censin si propone di contribuire allo sviluppo delle attività di ricerca su tematiche attinenti al
dialogo tra le generazioni e di formazione per studiosi e operatori pubblici e privati anche attraverso
la collaborazione con istituzioni internazionali, enti ed organismi aventi analoghe finalità. Esso
costituisce un luogo di studio per ricercatori e giovani studiosi. Gli uni e gli altri, oltre alla ricerca
individuale, svolgono ricerche di gruppo e collaborano alle attività di formazione. Infatti la
caratteristica principale del Centro è di mantenere costantemente un rapporto integrato fra le
attività di ricerca, di progettazione/sperimentazione di servizi e le iniziative di aggiornamento e
formazione.
Articolo 3
Il Centro Studi Intergenerazionale si articola in sedi locali e si avvale delle strutture messe a
disposizione da organizzazioni pubbliche e private.
Articolo 4
L'organo direttivo del Censin è costituito da un Comitato di Direzione composto da:
- il Presidente dell’Associazione Centro Studi Anziani di Basilicata, il Direttore del Centro Studi
Intergenerazionale, nominato dal Presidente; il Segretario nominato dal Comitato di Direzione su
proposta del Direttore;
- non meno di 3 membri designati dal Presidente tra esperti sui contenuti attinenti agli obiettivi
istituzionali.
Il Comitato di Direzione, di cui il Presidente ne assume la coordinazione, stabilisce gli indirizzi delle
attività del Censin e delle sue sedi ed approva annualmente i relativi piani e collabora alla loro
realizzazione.
Articolo 5
Il Direttore del Centro Studi Intergenerazionale ha la responsabilità di coordinare e dirigere l'attività
delle sedi e riferisce al Presidente e al Comitato Direttivo del Censin.
Presso ciascuna sede locale è designato dal Comitato di Direzione, su proposta del Direttore, un
Coordinatore delle attività, che riferisce al Direttore per quanto concerne il funzionamento
operativo della sede.
Articolo 6
Per l'organizzazione delle attività sul territorio e in zone lontane il Direttore può avvalersi di
"collaboratori esterni" forniti delle debite competenze, il cui elenco sarà approvato dal Comitato
Direttivo.
Articolo 7
Il finanziamento è assicurato da contributi a bilancio dell'Associazione e da contributi di Enti e
Privati.