17/04 Mantova - gruppo camosci seregno

Download Report

Transcript 17/04 Mantova - gruppo camosci seregno

Mantova (Mn)
17 aprile 2016 – ore 6,30 parcheggio sc. Don Milani
.
Localizzazione
Regione Lombardia
Capoluogo di provincia
Caratteristiche
Visita della città con accompagnamento
di guida
Curiosità:
La Camera degli Sposi, chiamata nelle
cronache antiche Camera picta
(“camera dipinta”) è celebre per il ciclo
di affreschi che ricopre le sue pareti,
capolavoro di Andrea Mantegna,
realizzato tra il 1465 ed il 1474.
Mantegna studiò una decorazione ad
affresco che investisse tutte le pareti e
le volte del soffitto, adeguandosi ai
limiti architettonici dell’ambiente, ma al
tempo
stesso
sfondando
illusionisticamente le pareti con la
pittura, come se lo spazio fosse
dilatato ben oltre i limiti fisici della
stanza. Il tema generale è una
celebrazione
politico-dinastica
dell’intera
famiglia
di
Ludovico
Gonzaga, con l’occasione dell’elezione
a cardinale di Francesco Gonzaga.
Obblighi
In considerazione dei rischi e dei pericoli
relativi all’attività escursionistica e alla
frequentazione della montagna, il Gruppo
Camosci fa obbligo ai partecipanti di
prendere visione del programma
dell’iniziativa valutando i materiali
occorrenti, le caratteristiche e le difficoltà
in rapporto alle proprie capacità.
I coordinatori si riservano di valutare “sul
campo” l’idoneità dei partecipanti,
nonché di modificare l’itinerario in base
alle condizioni ambientali e
meteorologiche.
Responsabilità
Il Gruppo Camosci declina ogni
responsabilità per eventuali danni che
possono, direttamente o indirettamente,
derivare a persone, animali e cose, in
conseguenza alla mancata osservanza di
tutte le avvertenze e raccomandazioni
trasmesse dai nostri incaricati.
.
.
Città natale di Virgilio e gioiello del Rinascimento, nel suo centro storico
Mantova conserva i magnifici
palazzi e le residenze dei
Gonzaga, la famiglia che la
dominò per quattro secoli.
Dal Castello e dal Palazzo
Ducale, che racchiude la “
camera più bella del mondo”,
fino al Palazzo Te, con le sale
affrescate, ricche di richiami
alla mitologia classica, è uno
scrigno che racchiude tesori
in ogni angolo. Per le vie
strette e le piazze, nel
mercato
sotto
i
portici
medievali e nelle piccole
botteghe, o in uno dei tanti
localini lungo il Mincio, qui tutto parla di bellezza, di cultura e di arte. Cinta
da tre laghi, la città mostra il suo profilo migliore dal Ponte di San Giorgio.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2008 insieme a
Sabbioneta, è stata eletta “ Capitale della cultura italiana 2016”.
La nascita di Mantova, che la mitologia vuole intitolata all’indovina Manto,
figlia di Tiresia, è descritta da Dante nel
canto XX dell’Inferno: insieme alla sua
guida mantovana, Virgilio, il Vate si trova al
cospetto degli indovini, a parlare del Mincio
e del grande Po.
Fondata dagli etruschi nel VI secolo a.C.,
durante la dominazione romana Mantova
rivestì un’importanza relativa. Intorno
all’anno mille, entrò a far parte dei
possedimenti canossiani e nel 1115 divenne
libero Comune. Alla fine del XII secolo risale
la regolazione delle acque circostanti la città
a opera dell’ingegnere bergamasco Alberto
Pitentino, con la suddivisione in tre laghi:
Superiore, Inferiore e Di Mezzo. Verso la
fine del XIII secolo, i Bonacolsi cacciarono il
podestà divenendo i primi signori di
Mantova, per essere poi spodestati in
seguito ad un’insurrezione popolare guidata
dai Gonzaga nel 1328; Gian Francesco si
fregiò per primo del titolo di marchese di
Mantova, a partire dal 1433. Nel 1490, Francesco II sposò Isabella d’Este,
che ebbe il merito di renderla centro culturale ed artistico del suo e d’ogni
tempo. Isabella fece infatti della corte mantovana una tra le più importanti
d’Italia e d’Europa. Scrittori, pittori, architetti, musicisti: tutti vollero recarsi
a Mantova a rendere omaggio alla dama, da Ludovico Ariosto a Giulio
Romano, da Andrea Mantegna a Leonardo (figura tra le più luminose della
cultura rinascimentale italiana). I Gonzaga – il cui vero nome era Corradi –
regnarono sulla città dal XIV al XVIII secolo, espandendo i confini
territoriali con il figlio di Isabella, Federico II, che divenne duca di Mantova.
Successivamente Mantova subì una guerra di successione ed un saccheggio
ad opera dei lanzichenecchi, che nel 1630 diffusero anche la peste. Iniziò il
lento declino della città, accompagnato dal tramonto della signoria dei
Gonzaga che, nel 1707 lasciò Mantova in mano prima agli austriaci e poi ai
francesi, dopodichè entrò a far parte del Regno d’Italia nel 1866.
Adriano 3382483053, Renzo 3386957230 Raffaella 3333489004 Daniele 3289774633