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Il Sole 24 Ore
Giovedì 18 Febbraio 2016 ­ N. 48
Impresa & territori
Hi­tech. Via libera della multinazionale della microelettronica alla prima tranche da 50 milioni di dollari su un totale di 270 milioni
Credito. Riforma del sistema di garanzia
Stm rilancia sul polo di Catania
Fondo con rating:
accesso possibile
per il 90% delle Pmi
Nel capoluogo etneo sarà anche sperimentato il telepass multifunzione del futuro
OLYCOM4
SICILIA
Nino Amadore
CATANIA
pIl primo a entrare è stato Nun­
zio Abate, direttore generale del­
l’area System Lab e SPG di STMi­
croelectronics. A lui è toccato il compito di provare il nuovo si­
stema di ingresso nello stabili­
mento di StMicroelectronics di Catania realizzato da Tele­
pass. Un sistema di ingresso, si­
mile a quello utilizzato in auto­
strada, che da oggi sarà utilizzato
da 400 dei 4.000 dipendenti della
St nello stabilimento etneo. Per Telepass si tratta della seconda presentazione di un prodotto co­
nosciuto e utilizzato da milioni di
persone ma che contiene un grande valore aggiunto in termi­
ni di innovazione. La prima pre­
sentazione è quella fatta l’altroie­
ri a Parigi dove l’azienda di cui è amministratore delegato De Ca­
rolis ha presentato il telepass eu­
ropeo che in questa fase sarà ope­
rativo in cinque Paesi: si tratta di un unico dispositivo per i veicoli pesanti che transitano attraverso
Francia, Spagna, Portogallo, Bel­
gio e Italia. Dispositivo che in una
seconda fase potrà essere utiliz­
zato dalle automobili. Il prodotto presentato ieri rap­
presenta non solo il consolida­
mento di una alleanza tra StM e Telepass che dura da 25 anni ma anche lo sbarco dell’azienda che si occupa di servizi di telepedag­
giamento in un nuovo mercato, quello del controllo degli ingres­
si aziendali che ha particolari ca­
ratteristiche di sicurezza: «Il pro­
getto che abbiamo presentato – dice l’amministratore delegato di
Telepass, Ugo de Carolis ­ con­
ferma il nostro forte impegno in una strategia di sviluppo e inno­
vazione, con l’obiettivo di mante­
nere e incrementare la nostra lea­
dership in Italia e Europa. Grazie alla collaborazione con ST stia­
mo facendo leva sul nostro know
how per testare l'apparato di prossima generazione con nuove
funzioni e personalizzazioni per gli utenti, attraverso l’accesso via
smartphone al nostro sistema». Il
dispositivo presentato ieri è un prodotto di grande innovazione: «StM, che ha fornito nel corso de­
gli anni di collaborazione con Telepass oltre 15 milioni di dispositivi ora estende le funzio­
nalità al controllo degli accessi a comprensori aziendali, parcheg­
gi e aree riservate ­ spiega Abbate
­. Significa che stiamo abilitando la nuova era di dispositivi smart e
interconnessi, di cui vediamo qui
una prima implementazione Te­
lepass. Il progetto pilota che par­
te da qui aprirà nuovi scenari di integrazione e funzionalità smart
driving grazie alle tecnologie IoT
e ai sistemi satellitari per una mo­
bilità più sostenibile». E ieri è stata anche l’occasione
per parlare delle strategie di svi­
luppo del sito catanese della mul­ Telepass europeo. Un unico dispositivo per i veicoli pesanti che transitano
tinazionale della microelettroni­ attraverso Francia, Spagna, Portogallo, Belgio e Italia. È Telepass EU,
ca. Di fatto è stata confermata la lanciato martedì scorso a Parigi e disponibile sulle autostrade italiane.
prima tranche di investimenti di 50 milioni di dollari sui 270 milio­
ni programmati nel triennio 2015­
2018 e di cui si parla ormai da tem­
po: gli interventi del 2016 hanno avuto il via libera del consiglio di gestione della StM e sono desti­
nati in gran parte all’avviamento del cosiddetto M9, la struttura che dovrà ospitare la produzione
della nuova fetta (il supporto sul quale sono realizzati i circuiti in­
tegrati) di 8 pollici destinata a so­
stituire la fetta di sei pollici la cui produzione sarà dismessa nei prossimi anni. Un via libera agli investimenti per il 2016 ispirato alla prudenza: «Dobbiamo tene­
re conto dell’andamento del mer­
cato ­ ha spiegato Carmelo Papa, vicepresidente esecutivo di StM­: era da tempo che si par­
lava di questi investimenti e ora è
arrivato il tempo di confermar­
li. Intanto partiamo con il 2016 confermando il nostro impegno per lo sviluppo del sito di Cata­
nia».
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Tlc. L’infrastruttura sarà realizzata da Metroweb con un investimento di 125 milioni,il servizio offerto da Vodafone ­ Raggiunte 330mila utenze entro metà 2017
Debutta a Torino la fibra ottica super-veloce
PIEMONTE
Filomena Greco
TORINO
pSarà Torino la terza città, do­
po Milano e Bologna, ad avere la
fibra ottica con velocità fino a
300 mega. L’infrastruttura – fi­
bra ottica in modalità Ftth, con collegamento fino alle singole abitazioni – è stata realizzata da Metroweb, con un investimento
da 125 milioni e la possibilità di utilizzare i cavidotti della multi­
utility Iren, il servizio invece è offerto da Vodafone, che sul po­
tenziamento della rete, mobile e fissa, a Torino e nell’area metro­
politana ha scommesso 120 mi­
lioni in tre anni.«Ad oggi, il ser­
vizio raggiunge direttamente
70mila abitazioni a Torino. Sa­
ranno 200mila entro fine anno e 330mila a metà 2017, con una co­
pertura del 75­80%della popola­
zione» sottolinea Franco Bassa­
nini presidente Metroweb Italia.
«Per recuperare il gap infra­
strutturale del paese – aggiunge Bassanini – serve una rete capil­
lare, che possa garantirci in futu­
ro un pieno sfruttamento delle
potenzialità del sistema 5G. L’Italia è penultima in Europa ma Milano è la prima città per co­
pertura. Un obiettivo a cui può aspirare anche Torino». L’impegno Vodafone per la
città di Torino rientra nel piano nazionale da 3,6 miliardi per lo
sviluppo delle reti fisse e mobili di nuova generazione. «L’offerta
su Torino – spiega Michelangelo
Suigo, responsabile affari istitu­
zionali e governativi per Voda­
fone Italia – è in grado di molti­
plicare per tre le potenzialità dell’attuale rete, tanto per i pri­
vati quanto per il comparto busi­
ness».
Una rete che a regime si svi­
lupperà per poco meno di
200mila chilometri e che sfrutta,
grazie all’Accordo quadro sotto­
scritto da Iren e Metroweb, le in­
frastrutture della multiutility, in particolare i condotti del teleri­
scaldamento e dell’illuminazio­
ne pubblica, ottimizzando tempi
e costi di realizzazione. «Un mo­
dello – spiega Massimiliano IL PROGRAMMA
Investimenti
n Metroweb ha investito 125
milioni per la realizzazione
della rete a fibra ottica nella
Città di Torino. Vodafone,
primo operatore ad offrire il
servizio sul mercato nel
capoluogo piemontese, ha un
piano triennale da 120 milioni
per il potenziamento delle reti
mobili e fisse nell’area
metropolitana
Bianco ad di Iren – di collabora­
zione che manterremo per estendere i servizi nell’area me­
tropolitana e in altre zone del
Nord Ovest come ad esempio Genova e alcune zone occiden­
tali dell’Emilia». Le caratteristiche tecniche
della rete – altissima velocità e bassa latenza – permette inoltre,
come sottolineato dal sindaco di
Torino Piero Fassino, lo svilup­
po di servizi in ambito Smart Ci­
ties, un aspetto centrale per l’amministrazione della città.
Tecnologia
n La fibra Ottica con
tecnologia FTTH garantisce
prestazioni fino a 300Mbps in
download e 20Mbps in upload.
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Carmine Fotina
ROMA
La riforma del Fondo di garanzia
per le Pmi è tecnicamente pronta
e nei prossimi mesi verrà imple­
mentata. I test per il passaggio al sistema di «rating» sono in fase avanzata: la selezione delle pic­
cole e medie imprese che acce­
dono alla garanzia statale avver­
rà con un sistema più simile a quello adottato normalmente dalle banche. Del modello di ra­
ting del Fondo si è discusso ieri in
un evento organizzato dal mini­
stero dello Sviluppo economico e da Banca del Mezzogiorno Me­
dioCredito Centrale (gestore del Fondo) in occasione della ga­
ranzia numero 500mila conces­
sa in 15 anni di operatività. Il ra­
ting, che sostituirà l’attuale valu­
tazione di tipo più statistico ba­
sata sul “credit scoring”, si fonderà sulla probabilità di de­
fault. «Con il nuovo sistema ­ an­
ticipa Carlo Sappino, direttore Incentivi del ministero ­ inten­
diamo includere tra i potenziali beneficiari una larghissima par­
te delle Pmi italiane, fino al 90%, escludendo solo quelle “non sa­
ne”». Oggi si viaggia intorno al 70% e la garanzia statale copre solo il 2,7% degli impieghi banca­
ri.
Per il Fondo, strumento pre­
zioso per smuovere il credito bancario negli anni della crisi, si tratterà di una riforma con diver­
se conseguenze. Attualmente il Fondo copre nella stessa misura ­ garanzia fino all’80% ­ imprese con tripla A e quelle con maggio­
re rischio, l’idea del ministero è invece quella di una gradazione della garanzia che avvantaggi le imprese più colpite da un reale razionamento del credito sul mercato. In altre parole le Pmi godrebbero di una percentuale di copertura decrescente al cre­
scere della solidità.
Non basta. Perché un’altra
conseguenza diretta sarà la cor­
relazione più diretta tra il livello di rischio e l’entità di accantona­
mento di risorse necessarie. Nel contempo, secondo Sappino, il Fondo sarà più orientato al so­
stegno di finanziamenti conces­
si per investimento (e non per mera esigenza di liquidità) e fun­
zionerà con il medesimo grado di copertura sul finanziamento, indipendentemente dalla tipo­
logia di garanzia concessa (diret­
ta o controgaranzia mediante Confidi). L’accesso basato sul rating do­
vrebbe anche consentire, sulla base delle regole Ue, di innalzare
l’importo massimo garantito da 2,5 a 5 milioni: «Sarebbe una mo­
difica di fondamentale impor­
LE NOVITÀ IN ARRIVO
Copertura più alta
per le aziende più a rischio
L’importo massimo
garantito potrà salire
da 2,5 a 5 milioni
tanza» osserva Marco Gay, pre­
sidente dei Giovani imprendito­
ri di Confindustria, intervenuto al convegno.
Il riassetto generale, però, an­
drà necessariamente accompa­
gnato da un rifinanziamento. Se nel 2016 le risorse pubbliche, 700
milioni, appaiono ancora suffi­
cienti, le previsioni di assorbi­
mento per il 2017 (1,1 miliardi) e 2018 (1,4 miliardi) richiederanno un intervento con la legge di sta­
bilità 2017. D’altronde il raggio d’azione del Fondo è in continua espansione come dimostrano i dati del bilancio 2015 (si veda Il Sole 24 Ore del 31 gennaio). Lo scorso anno sono state accolte 102mila domande (+19%) per fi­
nanziamenti pari a 15,1 miliardi (+17%) con un importo garantito di 10,2 miliardi (+22,4%).
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LAVORO
Ddl collegato. Per le prestazioni svolte da “remoto” prevista la stessa retribuzione e premi come per chi lavora in azienda
Riorganizzazione
Mercatone Uno
Lavoro agile, parte l’iter al Senato
Vitrociset,
la vertenza
sul tavolo
del Mise
Piemonte,
riaprono
5 negozi
entro giugno
Sacconi: la disciplina va estesa agli autonomi- Corso : il testo buona base
Giorgio Pogliotti
ROMA
pPer le prestazioni svolte in parte da “remoto”, con l’ausilio di smartphone o computer, il lavora­
tore ha diritto di ricevere un tratta­
mento economico e normativo non inferiore a quello dei suoi col­
leghi che svolgono la stessa man­
sione all’interno dell’azienda, e potrà beneficiare della detassa­
zione del premio di produttività. Il lavoro agile è disciplinato nel­
la seconda parte del Ddl collegato lavoro che, superato il parere della
commissione Bilancio del Senato,
dalla prossima settimana sarà esa­
minato in commissione lavoro. Il lavoro agile è inteso come una mo­
dalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato che ha lo scopo di incrementare la
produttività, agevolando la conci­
liazione tra i tempi di vita e di lavo­
ro, nel privato e nella pubblica am­
ministrazione. L’adesione avvie­
ne su base volontaria, attraverso un accordo da stipulare per iscrit­
to (a pena di nullità)che individui i
tempi di riposo, con i limiti di du­
rata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale stabiliti dalla legge e dalla contrattazione collettiva. Il lavoratore ha diritto alla tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali connessi alla prestazione lavora­
tiva resa all’esterno dell’azienda ed è tenuto a custodire con dili­
genza gli strumenti tecnologici af­
fidati dall’azienda, essendo re­
sponsabile della riservatezza dei dati cui può accedere.
Tra mercoledì e giovedì mattina
è prevista la relazione del presi­
dente della commissione, Mauri­
zio Sacconi (Ap) che presenterà un
Ddl abbinato: «Bisogna ampliare il raggio d’azione anche a collabora­
zioni e lavoro autonomo ­ spiega­. Il lavoro diventa agile non solo per­
chè si smaterializza la postazione lavorativa, ma perchè con la tecno­
logia il lavoro si realizza per cicli, sul risultato, con un’organizzazio­
ne non più verticale ma orizzonta­
le che rende gli inquadramenti tra­
dizionali obsoleti. Bisogna consen­
tire alle parti attraverso gli accordi individuali, certificati o inseriti in accordi collettivi o in determinati contesti produttivi, di adattare al meglio le regole».
Promuove l’impostazione del La ricerca
Ddl il responsabile scientifico del­
l’Osservatorio di smart working HAI MAI SENTITO PARLARE DI SMARTWORKING?
del Politecnico di Milano, Mariano
Candidati
Recruiter
Corso: «Il Ddl è un ottimo punto di No
Sì, come
Sì, come
partenza ­ sostiene ­ non va stravol­
flessibilità
flessibilità
to perchè disciplina il lavoro agile oraria
del luogo
differenziandolo dal telelavoro di lavoro
svolto da casa, con un’impostazio­
ne nuova. È un efficace strumento 67,7%
di recupero di produttività ed è uti­
lizzabile anche dai dipendenti del­
55,9%
le amministrazioni pubbliche; si 44,8%
estende alla Pa una logica di valuta­
zione basata sui risultati. Si supera­
no quegli ostacoli che hanno frena­
28%
18,7%
to il ricorso da parte delle imprese, 17,6%
legati al tema della sicurezza del la­
voro e dei dati». Corso sottolinea due criticità del testo: «Il riferi­
mento agli incentivi di produttività
è più sfumato rispetto alla versione TI PIACEREBBE POTER LAVORARE DA FUORI UFFICIO?
originaria che prevedeva una sorta
Sì, da casa
Sì in una sede
Sì, da qualsiasi
di automatismo ­ aggiunge ­. Inol­
più vicina a casa
posto con
tre il vincolo del limite orario gior­
dispositivi
naliero e settimanale è in contrasto
mobile
con le caratteristiche del lavoro agile, ovvero con la prestazione sul
57,2%
54,3%
40,5%
risultato e svolta in autonomia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesco Prisco
Sì, come politiche
aziendali su uso
strum. di lavoro
Sì, come
focus sui risultati
attesi
22,4%
10,3%
13%
3,7%
Sì , da un
coworking
No
35,5%
8,5%
Fonte: Adecco
La ricerca. Nelle aziende in cui è stato sperimentato i tassi di adesione sono altissimi, mentre cresce il tasso di produttività ­ Oggi la giornata del lavoro Agile
A chiederlo è oltre la metà dei lavoratori
pC’è chi lo chiama smart working, chi lavoro agile, chi inve­
ce preferisce lavoro flessibile. Se parliamo dei servizi, ormai quasi un’azienda su due ha scelto di fare delle aperture a questa formula che si basa su un rapporto di fiducia
assoluta tra datore di lavoro e di­
pendente, è molto apprezzata dai lavoratori ­ secondo una ricerca di Adecco più della metà di loro infat­
ti vorrebbe poter lavorare fuori uf­
ficio ­ e può aumentare motivazio­
ne e produttività. Certamente ri­
chiede investimenti sia tecnologi­
ci che organizzativi e proprio questo rappresenta, talvolta, un ostacolo, evidenzia la stessa ricer­
ca. Nella giornata del lavoro agile, promossa dal Comune di Milano, emergono numeri e entusiasmo inaspettati, fino a poco tempo fa.
Se prendiamo Accenture, per
esempio, che in Italia è stato uno dei primi gruppi ad adottarlo, il coinvolgimento riguarda l’83% dei dipendenti, grazie anche al supporto di strumenti tecnologici
di ultima generazione. Risultati? Un miglioramento della qualità della vita dei dipendenti, maggio­
re motivazione, produttività e ca­
pacità di operare in modo efficace
da qualunque luogo, utilizzo più efficiente di spazi e strutture da parte dell’azienda. Altro caso sto­
rico è quello di Microsoft che que­
st’anno festeggia 10 anni di smart working. Oltre la metà delle per­
sone (57%), secondo quanto emerge da una survey interna, fa smart working tutti giorni, nelle diverse declinazioni. E tra i princi­
pali benefici indica la maggiore possibilità di conciliare vita priva­
ta e personale, senza perdere ore di
lavoro e senza la necessità di chie­
dere permessi, l’opportunità di ri­
sparmiare ore spese nel traffico a beneficio della produttività, la li­
bertà di muoversi, lavorare con i clienti e in ufficio in maniera vir­
tuale, con grande autonomia in ter­
mini di tempi e di spostamenti, la possibilità di lavorare da casa o in diversi spazi aziendali. Fastweb ha esteso la possibilità di lavorare fuo­
ri dall’ufficio ad altri 500 lavoratori,
portando la cifra globale di dipen­
denti che possono lavorare da re­
moto a 1.514. Questo significa che il 59% della popolazione aziendale può lavorare in smart working per 4 giorni al mese. Una nota azienda­
le spiega che «i lavoratori hanno apprezzato il fatto di poter lavorare
da casa: sono migliorate la motiva­
zione, il senso di appartenenza e il 57% dei capi afferma che la produt­
tività aziendale è aumentata». Un progetto pilota partirà anche in ca­
sa Sisal, dove saranno coinvolti cento dipendenti, la cui attività la­
vorativa non sia legata in maniera imprescindibile al proprio luogo di
lavoro. Grazie a un investimento in
strumenti di lavoro, software spe­
cifici e attraverso una formazione mirata, i dipendenti del Gruppo Si­
sal adesso potranno svolgere le proprie prestazioni lavorative in modalità smart working fino a due giorni a settimana. Maxiinvesti­
mento per Boston consulting group che ha ispirato la nuova sede
proprio al lavoro agile. A caratte­
rizzarla postazioni, sale riunioni e case team room prenotabili trami­
te un’app. Schermi informativi su ogni piano, scrivanie condivise do­
tate di un monitor di supporto ogni
due persone.
TORINO
pLa vertenza sui 100 esuberi pRiapriranno a breve due di Vitrociset potrebbe arrivare molto presto al tavolo del mini­
stero dello Sviluppo economi­
co. I sindacati hanno infatti for­
malizzato una richiesta d’in­
contro alla Task Force anti­cri­
si del Mise, dal momento che l’azienda operante nel compar­
to delle tecnologie dell’infor­
mazione e comunicazione e della logistica è di interesse strategico per il Paese.
È quanto si apprende a mar­
gine del tavolo tenutosi ieri a Roma tra il management del­
l’impresa presieduta da Gior­
gio Zappa e le delegazioni di Fim, Fiom e Uilm, il primo dopo
l’assemblea con un’ora di scio­
pero che fece seguito alla di­
chiarazione delle eccedenze. Vitrociset ha spiegato alle parti
sociali che gare non vinte per un valore complessivo di 60 milioni, in questi ultimi anni, avrebbero determinato un pro­
blema strutturale in alcune aree di business legate alla pub­
blica amministrazione. Da qui la necessità di ridurre il costo del lavoro, intervenire sul tema
delle professionalità mancanti e gestire 100 esuberi da parte dell’azienda che al momento dà
lavoro a 700 addetti. I sindacati hanno ribadito il proprio no a questo piano. Ci si aggiorna al 25 febbraio, quando Vitrociset porterà un documento sul con­
tenimento dei costi. «Abbiamo
sempre di più la sensazione – commenta Sergio Bellavita di Fiom – che questo piano sia propedeutico alla cessione ai francesi di Atos. Questa stori­
camente è un’azienda in salute, non ci sarebbero altrimenti ra­
gioni per motivare la riorganiz­
zazione. I sacrifici non ricada­
no sui lavoratori».
punti vendita del Gruppo Mer­
catone Uno in Piemonte, men­
tre entro giugno le riaperture potrebbero essere cinque. Si tratta dell’ex Tre Stelle di Bei­
nasco, provincia di Torino, con
il rientro dal primo marzo dei 20 lavoratori in cassa integra­
zione a zero ore, e del centro di Mappano, sempre nel Torine­
se, la cui riapertura è program­
mata per il 19 giugno. La notizia è emersa durante l’ultima riu­
nione al tavolo del Mise tra i commissari delle società in am­
ministrazione straordinaria, i sindacati ed i rappresentanti delle Regioni interessate. Nella
riunione i commissari hanno inoltre ribadito che, entro giu­
gno, saranno riattivati anche i punti vendita, attualmente so­
spesi, di Sambuceto (Chieti), Misterbianco (Catania) e, «in presenza delle necessarie con­
dizioni organizzative e sociali, anche quello di Arzano (Na)».
Tra i punti emersi durante
l’incontro, il fatto che il bando per la vendita riguarderà l’inte­
ro perimetro dei punti vendita, evitando così lo “spezzatino”, oltre alla proroga della cassa in­
tegrazione straordinaria dal 6 aprile. Una nota dell’ammini­
strazione straordinaria, in par­
ticolare, specifica che «le pros­
sime fasi della procedura, tra cui la pubblicazione del Bando di gara per la vendita dei com­
pendi aziendali riguarderà l’in­
tero perimetro composto da tutti i 79 Punti di Vendita». Du­
rante l’incontro si è inoltre par­
lato della situazione economi­
ca del gruppo, in miglioramen­
to, tanto da far parlare gli ammi­
nistratori straordinari di un malato convalescente ma in fa­
se di guarigione.
C.Cas.
.@MrPriscus
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F. Gre.
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