- Caldana, la perla della Maremma

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Transcript - Caldana, la perla della Maremma

Anno 20
Inizia la Benedizione Pasquale delle Famiglie
Lunedi 15 Febbraio:
- ore 17:S.Messa (libera)
* ore 20,45 nelle "Stanze": 6° Incontro di Catechesi degli Adulti
sulle Opere di Misericordia con Don Enzo Capitani (vedi volantino)
Martedi 16 Febbraio:
- ore 17:S.Messa (def. ANTENORE e FEDORA Mannucci)
Mercoledi 17 Febbraio:
- ore 10/12: Confessioni in Cattedrale
- ore 17:S.Messa (libera)
Giovedi 18 Febbraio:
- ore 9,30/14 (Buriano): Incontro Zonale dei Sacerdoti
- ore 17: S.Messa (libera)
Venerdi 19 Febbraio: * Caldana ore 16,30: Via Crucis "breve"
- ore 17:S.Messa (def. CLAUDIO Thoeny - 1° anniversario)
* S.Antonio - ore 20,30: Via Crucis "meditata"
Sabato 20 Febbraio:
- CALDANA ore 17: S.Messa festiva (def. PIETRO Cati)
Domenica 21 Febbraio: 2^
di Quaresima
- GRILLI ore 9,45: S.Messa (def. FRANCESCO Ponzo)
- CALDANA ore 11: S.Messa (per la comunità)
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* Per la Benedizione Pasquale lascerò ad ogni famiglia, come ogni anno,
un foglio con tutti gli Orari della Settimana Santa e Pasqua, Confessioni
comprese, e anche una "penna" con l'intestazione della Parrocchia: non
vi porto 'immaginette sacre', che in casa avete sicuramente in abbondanza.
* Ricordo che ogni mattina, in Cattedrale (altare della Madonna delle Grazie) a Gros-
seto, ore 10/12 c'è sempre un sacerdote che confessa. Ogni giorno poi è aperta la
"Porta Santa", per poter acquistare l'Indulgenza plenaria alle condizioni previste.
- Tel./Fax 0566.81125 Cell. 335.6823539
di Quaresima
- GRILLI ore 9,45: S.Messa (def. MARIA Casella)
- CALDANA ore 11: S.Messa (per la comunità)
-
n. 25
14 Febbraio 2016
"1^ Quaresima"
.
Proposta della <CARITAS Parrocchiale>
della Parrocchia "S.Biagio" - Caldana
Domenica 14 Febbraio: 1^
“Essere Chiesa oggi”
Per essere aggiornati sugli eventi della nostra comunità: www.caldana-maremma.org
- Foglio settimanale di formazione e informazione
Appuntamenti della Settimana
Febbraio: «mese della CONVERSIONE»
«Il regno di Dio è vicino:
convertitevi e credete al Vangelo» (Marco 1,15)
Leggi "divine" e Leggi "ecclesiastiche"
Esistono nella Chiesa, e quindi per il cristiano, le "leggi divine,
cioè leggi, norme, disposizioni, regole...date direttamente da
Dio, che sono immutabili come Dio stesso e che nessuno può
cambiare, neppure Dio stesso: sono i 10 Comandamenti,
il Comandamento dell'amore, i Sacramenti...
Vi sono poi le "leggi ecclesiastiche", cioè leggi, norme, regole,
prescrizioni che vengono date alla comunità cristiana dagli uomini di Chiesa (Papa, Vescovi, Concili, Sinodi...) che invece possono variare con il mutare delle situazioni umane, storiche, ambientali e possono essere diverse anche da un luogo ad un altro.
Certamente così è una spiegazione ridotta al minimo e avrebbe
bisogno di un approfondimento maggiore. Qualche esempio,
partendo dal punto fermo che i valori di fondo e gli elementi
essenziali dei Comandamenti e dei Sacramenti la Chiesa, e neppure il Papa, può modificarli, ma la Chiesa può modificare le
modalità esteriori (riti, modi di attuazione e di celebrazione):
1) Il Matrimonio cristiano è uno e indissolubile: questa è legge
divina che non può essere mutata; ma il Rito, la Celebrazione e
le modalità pratiche possono subire trasformazioni;
2) L'Eucaristia, presenza reale di Gesù nel Pane e nel Vino, è
legge divina immutabile, ma il modo di celebrarla e di riceverla può cambiare nel tempo: l'abbiamo sperimentato che noi.
3) Stesso discorso per gli altri Sacramenti: il loro " contenuto
essenziale" rimarrà sempre lo stesso, ma potranno cambiare
nel tempo "età" di amministrazione (pensiamo al Battesimo, alla
Cresima, alla Confessione e 1^ Comunione) e riti di celebrazione;
4) la superiorità della verginità sul matrimonio e la vocazione
alla verginità sono leggi di Dio, attestate chiaramente dalla
Sacra Scrittura: l'applicazione della verginità e del celibato
per chi riceve il sacramento dell'Ordine (Sacerdoti, Vescovi)
è regola della Chiesa che nel tempo può mutare.........
Misericordia: volto del Padre
dal libero "MISERICORDIA e CONSOLAZIONE" di Anna Maria Cànopi - Ed. Paoline
Servi della misericordia... nel "perdono" (Mt.18,21-22; Mt.5,23-24; Lc.23,33-43)
* <...Pietro chiese a Gesù: "Quante volte dovrò perdonare al mio fratello?...
Fino a sette volte?". Gesù rispose: "No..., ma fino a settanta volte sette">.
* <Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno>.
* <In verità ti dico: "Oggi sarai con me nel paradiso">.
Donandoci il Suo Figlio, Dio ci ha dato il dono in assoluto, il 'perdono', il dono
superlativo di un amore che cancella il peccato, che copre con il manto della sua
misericordia ogni umana fragilità. Gesù stesso è perdono.
Per vivere con coerenza la realtà che siamo diventati mediante il Battesimo, che
ci ha resi partecipi della vita divina, dobbiamo conformarci a Cristo, facendoci
gli uni per gli altri un dono senza misura.
Quel Figlio che ci ha dato come Salvatore, Dio lo ha immolato sulla croce:
ciascuno di noi quindi è salvato nella misura in cui partecipa a quella
immolazione; ciascuno di noi diviene capace di perdonare gli altri e di accogliere
il loro perdono nella misura in cui accoglie il mistero della croce mediante il quale
l'Amore misericordioso di Dio ha vinto il peccato e la morte.
Echi della Festa del Patrono S.Biagio
Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore le immagini della bella Festa con cui
abbiamo degnamente onorato il nostro Patrono e rimangono alcuni "segni"
(fiori e bellissimo Cero) che la Contrada della Selva ci hanno donato.
Vi riporto alcuni stralci del saluto che Mario Zannerini ha rivolto loro:
<Tutta la cittadinanza di Caldana ringrazia i numerosi contradaioli della Selva e il suo Priore Stefano Marini per la gradita presenza in questo giorno dedicato al nostro patrono S.Biagio, a 1700 anni dal suo martirio. Sono trascorsi
circa 22 anni (era il 1994), quando la storia ha di nuovo riunito Caldana alla
sua antica Contrada della Selva: "filo conduttore" la nobile famiglia senese e
selvaiola degli Austini, che nella seconda metà del 1500 acquistò il distrutto
castello di Caldana, lo riedificò, ripopolò e, fra il 1575 e il 1585, edificò questa bellissima Chiesa, dedicandola a S.Biagio. Con quella stessa generosità e
nobiltà d'animo la dirigenza della Selva ha voluto onorare con la propria presenza Caldana, il suo Vescovo Rodolfo, i suoi sacerdoti Don Enzo e Don Gian
Paolo, il Patrono S.Biagio con un Cero votivo ed infine la Madonna delle Grazie con un omaggio floreale in ringraziamento per il Palio vinto il 17 Agosto u.s.
Tutti i caldanesi si ricordano la lunga scampanata a festa in quella sera d'Agosto, a Palio appena terminato, un modo affettuoso per sentirci coinvolti nella
vittoria della nostra Contrada della Selva>
La Parola di Dio -
(Lettera di Giacomo 1,1-4)
Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono
nella diàspora, salute. Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subìte ogni sorta di prove, sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce
pazienza. E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e
integri, senza mancare in nulla
La Parola di Papa Francesco -
(Bolla "Misericordiae vultus" n. 20)
Non sarà inutile in questo contesto richiamare al rapporto tra giustizia e
misericordia. Non sono due aspetti in contrasto fra loro, ma due dimensioni
di un'unica realtà che si sviluppa progressivamente fino a raggiungere il suo
apice nella pienezza dell'amore. La giustizia è un concetto fondamentale
per la società civile quando, normalmente, si fa riferimento a un ordine giuridico attraverso il quale si applica la legge. Per giustizia si intende anche a
ciascuno deve essere dato ciò che gli è dovuto. Nella Bibbia molte volte si
fa riferimento alla giustizia divina e a Dio come giudice. La si intende di solito come l'osservanza integrale della Legge e il comportamento di ogni buon
israelita conforme ai comandamenti dati da Dio. Questa visione tuttavia ha
portato non poche volte a cadere nel legalismo, oscurando il valore profondo che la giustizia possiede. Per superare la prospettiva legalista, bisognerebbe ricordare che nella Sacra Scrittura la giustizia è concepita essenzialmente come un abbandonarsi fiducioso alla volontà di Dio.
una storia per... riflettere: "Quel passo in più" (tradizione berbera)
Un nomade, attraversando il deserto, fu costretto a fermarsi stremato dalla
sete. Si sedette sulla sabbia e, ricordandosi di aver sentito dire che chi sta
per morire di sete inizia a piangere, attese le lacrime.
Fu allora che avvertì uno strano fruscìo: si stava avvicinando un grosso
serpente. La paura fu tale che l'uomo si alzò di scatto e, dimentico del
tormento della sete, riprese veloce il cammino, per sfuggire al pericolo.
E arrivò in un oasi dove c'era l'acqua e con l'acqua la salvezza.
Quel passo in più che non vuoi fare, fratello, può costarti
la vita: ricordatelo quando ti rassegni alle lacrime
Una battuta... per un sorriso
Un aspirante giornalista manda al direttore di un settimanale un suo "pezzo" da
pubblicare, pregandolo di metterci le virgole che eventualmente mancassero.
Il direttore, che oltre le virgole e i punti deve riscrivere tutto l'articolo, perché
pieno di spropositi, così risponde all'aspirante giornalista: - "La prossima volta mi
mandi la punteggiatura, cioè le virgole e i punti; poi l'articolo lo scrivo io".