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Ministero dei beni e delle attività culturali e
del turismo
Soprintendenza Archeologia della Toscana
Firenze
TourismA
Salone Internazionale dell'Archeologia Firenze-­‐Palazzo dei Congressi 19-­‐21 Febbraio 2016
COMUNICATO STAMPA
Dal 19 al 21 febbraio si terrà a Firenze la seconda edizione di TourismA il Salone Internazionale
dell’Archeologia, organizzato da Archeologia Viva in collaborazione con Firenze Fiera. Dopo il
successo della scorsa edizione, anche quest'anno TourismA propone, in tre giornate organizzate nel
Palazzo dei Congressi di Firenze (19-21 febbraio), una serie di eventi dedicati al mondo antico e
alla valorizzazione delle sue testimonianze.
Nell’ambito di tale manifestazione, un ruolo di rilievo sarà svolto dalla Soprintendenza
Archeologia della Toscana, direttamente coinvolta in due sessioni del Salone, rispettivamente
dedicate al rinvenimento del cosiddetto “Tesoro di San Mamiliano” di Sovana ed alle ultime
importanti scoperte - inedite o ancora poco note - effettuate nel territorio toscano.
Prima sessione: “Il Tesoro di San Mamiliano...Il conte di Montecristo e altre storie”
(19 febbraio, Sala Onice, 9.45-13.00)
Nel corso di indagini archeologiche effettuate dalla Soprintendenza nel 2004, nella chiesa di San
Mamiliano di Sovana venne inaspettatamente alla luce un ripostiglio di 498 monete. Si trattava di
UFFICIO COMUNICAZIONE E PROMOZIONE - SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA DELLA TOSCANA
Via della Pergola, 65 - 50121 FIRENZE
TEL. 055 – 23575 FAX 055 242213
e-mail: [email protected] ; tEL. 055-2357717
uno dei tesoretti più interessanti scoperti negli ultimi anni (fig. 1), costituito esclusivamente da
solidi d'oro coniati nel V sec. d.C. ed oggi esposti nel Museo di Sovana. Oltre che per il numero
elevato delle monete e per il loro perfetto stato di conservazione, il rinvenimento è noto al gran
pubblico prechè presentato dai mass media come “il tesoro di Montecristo” per la suggestiva
possibile identificazione con il tesoro che Alexandre Dumas descrisse basandosi su documenti
antichi e leggende popolari e che collocò nella piccola isola dell’arcipelago toscano in cui morì San
Mamiliano.
Coordinati dal Soprintendente dott. Andrea Pessina, interverranno nella sessione archeologi e
numismatici, che illustreranno storia del rinvenimento e significato del tesoretto, non senza
ripercorrere l'affascinante leggenda che ci riconduce al celeberrimo “Conte di Montecristo”.
Seconda sessione: “Toscana Archeologica: ultime scoperte fra il mare e l'Appennino”
(20 febbraio, sala Verde, dalle 9,00 alle 12,30)
Nella seconda sessione, alcuni Funzionari Archeologi presenteranno le ultime eccezionali scoperte
ed i più recenti studi e progetti della Soprintendenza Archeologia della Toscana, frutto
dell'intensa attività di tutela e valorizzazione svolta a livello capillare su tutto il territorio regionale.
Al sensazionale rinvenimento dell'anfiteatro di Volterra (fig. 2) è dedicato l'intervento della
dott.ssa Elena Sorge. A pochi mesi dalla scoperta dell'edificio nell'area di Vallebuona, saranno
illustrati i risultati dei primi sondaggi esplorativi, effettuati dalla Soprintendenza con il supporto del
Comune di Volterra e della Fondazione della Banca Cassa di Risparmio di Volterra. I saggi di scavo
e le prospezioni geoelettriche condotte sul sito consentono una prima parziale ricostruzione
planimetrica e l'inquadramento cronologico di uno dei monumenti più significativi della fase
romana della città.
La dott.ssa Maria Angela Turchetti, in collaborazione con il prof. Andrea De Giorgi (Florida State
University, Department of Classics) presenterà, invece, le nuove scoperte della colonia latina di
Cosa (Ansedonia), illustrando i risultati delle campagne di scavo effettuati nell'edificio delle terme
e le prospettive di ricerca e di valorizzazione del sito. Contestualmente, verrà presentata la nuova
guida della città “Cosa. Orbetello. Itinerari archeologici”, a cura di G. Poggesi e M.A. Turchetti,
Edizioni Pegaso Firenze.
Attraverso lo studio delle necropoli etrusche di Magliano in Toscana (provincia di Grosseto),
indagate a partire dagli anni '80 del XX secolo fino alle più recenti scoperte degli ultimi anni, la
dott.ssa Paola Rendini ricostruirà l'immagine della società etrusca della valle dell'Albegna in età
tardo-orientalizzante (VII sec. a.C.). La presentazione di reperti inediti consentirà di approfondire i
rapporti culturali tra le più eminenti famiglie locali e i principali centri dell'Etruria meridionale.
Ad oltre un secolo dai primi scavi del suggestivo contesto del cosiddetto “Lago degli Idoli” del
Monte Falterona (Stia, Ar), il dott. Luca Fedeli illustrerà gli importanti risultati delle ricerche
sratigrafiche effettuate nel sito tra il 2003 e il 2007. I nuovi bronzetti votivi recuperati - oltre cento
esemplari databili a partire dal VI sec. a.C. - consentono di ricostruire con maggiore completezza la
più grande stipe votiva etrusca mai rinvenuta, posta alle sorgenti dell'Arno.
Conclude la sessione l’intervento della dott.ssa Claudia Rizzitelli, che illustrerà gli eccezionali
risultati degli scavi effettuati sotto al palazzo della Sapienza di Pisa, che hanno restituito parte di
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un quartiere medievale (XI-XIII secolo) con case-torri e strade acciottolate, demolito a partire dal
1340 per lasciare il posto alla Piazza del Grano.
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