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ISTITUTO COMPRENSIVO
“MARCO EMILIO SCAURO”
Via Appia 292, 04028 Scauri (LT)
Tel. 0771614545 – fax 0771614808
[email protected] - www.icsscauri .it
Dirigente Scolastico: Avv. Maria Rosaria Graziano
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
IL TERRITORIO
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Le scuole dell’Istituto
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
Organigramma
Organi Collegiali
ORARIO SCOLASTICO DI FUNZIONAMENTO:
Scuola dell’infanzia – scuola primaria – scuola secondaria di 1° grado
OFFERTA FORMATIVA
Finalità e curricolo
Il Piano di Miglioramento: dal R.A.V. all’offerta formativa
Priorità, traguardi e obiettivi
Ampliamento dell’ Offerta Formativa: progetti ed attività
Rapporti scuola - famiglia
L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA
Fabbisogno di personale
Infrastrutture e attrezzature materiali
PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI
VERIFICA E VALUTAZIONE
Modalità di verifica e valutazione
Autovalutazione e valutazione d’Istituto
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento elaborato
dal Collegio dei Docenti, nell’ambito dell’autonomia didattico – organizzativa,
ai sensi della Legge n° 107 /2015 e contiene gli elementi costitutivi che derivano
dalla storia identitaria dell’ Istituto con altri, introdotti dalla Legge.
Esso definisce e presenta l’identità culturale della scuola e le sue finalità in coerenza
con gli obiettivi generali ed educativi delle Indicazioni Nazionali per il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione.
L’Istituto Comprensivo “MARCO EMILIO SCAURO” ha redatto il proprio Piano,
caratterizzato da un filo conduttore che rappresenta l’essenza della politica della scuola.
Il Piano, sulla base degli indirizzi dettati dal Dirigente Scolastico per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione,
tiene conto della realtà socio-economica e culturale in cui la scuola opera e delle risorse di cui dispone.
• Rappresenta, pertanto, in modo esplicito la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa dell’Istituto ed è uno
strumento che:
analizza la realtà in cui esso opera e individua le dinamiche socio-culturali
esprime le scelte educative, didattiche, organizzative e gestionali autonome nell'ambito degli obiettivi generali fissati in
ambito nazionale
illustra la struttura, l’organizzazione e il funzionamento della scuola
presenta i progetti, le attività e i servizi offerti dall'istituto
descrive le azioni di miglioramento e il fabbisogno di organico e di infrastrutture e attrezzature
chiarisce le modalità e i criteri per la valutazione
 delinea l'impegno i diversi soggetti (insegnanti,studenti, famiglie, personale della scuola) per raggiungere gli obiettivi
definiti
L’Istituto Comprensivo “MARCO EMILIO SCAURO”
opera su parte del territorio del Comune di Minturno
che si estende per circa 42 chilometri quadrati
e vanta un tratto di costa di quasi 7 km, racchiuso
tra l’Area Protetta del Monte di Scauri e la foce
del Garigliano. Il municipio pontino è costituito
dal capoluogo Minturno (Traetto fino al 1879), dalle
località costiere di Scauri e di Marina e dalle frazioni
collinari di Tufo, Tremensuoli, Santa Maria Infante e di Pulcherini.
La sua vocazione turistica è antica e si basa sulle varie risorse del territorio, composto dalla zona litoranea e da quella
collinare. La conferma giunge dal ritrovamento, sulla costa, di rovine di ville romane e dall’accertata presenza in loco dei
consoli Caio Mario e Marco Emilio Scauro. Minturno sembra assumere il ruolo di “sentinella” del Golfo di Gaeta. Il centro
storico, localizzato intorno al Castello e al Palazzo Municipale, si erge su un’altura da cui si ammira uno straordinario
panorama, con la Valle del Garigliano e le Isole Pontine.
Presso la foce del fiume, l’Area archeologica ed il Museo di Minturnae testimoniano l’antico legame con i Romani, attratti
dalla posizione strategica della città, a ridosso del Garigliano e del mare. Le rovine del centro Ausone di Pirae ed i resti della
villa del console Marco Emilio Scauro punteggiano la zona costiera vicina al Monte di Scauri che fa parte del Parco
Regionale Riviera di Ulisse.
Il litorale di Scauri e la spiaggia di Marina accolgono, d’estate, migliaia di turisti, mentre l’ampio Lungomare, di
circa 4 km, incastonato tra le alture di Monte d’Oro e Monte d’Argento, incoraggia, in ogni periodo dell’anno, il
passeggio degli ospiti e dei residenti.
La duplice connotazione marinara-collinare del comune pontino si riflette anche nella gastronomia, dove
primeggiano piatti a base di pesce e minestre di legumi, freselle (pane biscottato condito con olio d'oliva, origano e
pomodoro), salumi, olive, vino, marzoline (formaggi a forma cilindrica), agrumi, ben supportati dalla mozzarella di
bufala della vicina “scuola campana”.
La lunga storia del territorio, nelle diverse fasi che l’hanno contraddistinta, le sue bellezze naturali oltre ai beni
culturali e artistici, danno a questa zona del sud – pontino, un forte potenziale nello sviluppo turistico, in ambiti
diversi: storico – archeologico, della memoria, religioso, naturalistico – sportivo, balneare, eno–gastronomico ed
internazionale. Ciò ha determinato il nascere di numerose attività nel settore commerciale in termini di ricettività
alberghiera, con offerta di alloggi privati, campeggi, stabilimenti balneari, ma anche di esercizi commerciali legati
alla ristorazione. Altre componenti su cui si basa l’economia locale sono l’agricoltura e in misura minore l’artigianato
e l’imprenditoria. Risulta inoltre rilevante il fenomeno del “pendolarismo lavorativo” nel settore terziario, verso le
non lontane zone della provincia di Napoli e di Roma.
“ANGELITA”
“C. SPARAGNA”
“VAGLIO”
“DON ANTONIO PECORINI”
“SANTA ALBINA” “RAGAZZI DEL MONDO”
“G. RODARI”
Sezione ad indirizzo
musicale
“P. FEDELE”
Sezione sperimentale
ad indirizzo sportivo
Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività programmate nel PTOF vengono
previste le seguenti figure con la definizione dei rispettivi compiti
COLLABORATORI
DIRIGENTE SCOLASTICO
Sostituiscono il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento
Verificano il rispetto degli orari di servizio e di lezione e l’osservanza di tutti gli altri doveri del
personale docente
Ricevono, in prima istanza, richieste in merito ad esigenze del personale e delle assenze
Riscontrano il regolare funzionamento dell’intero Istituto
Curano la formazione delle classi prime
Gestiscono e controllano la disciplina degli alunni
Controllano le attività del PTOF
Curano l’organizzazione degli scrutini e il planning delle attività deliberate dal Collegio dei Docenti
Coadiuvano il Dirigente Scolastico negli impegni istituzionali e nella organizzazione e nella gestione
dell’Istituto Comprensivo.
FUNZIONI STRUMENTALI
Ogni Istituto necessita di modalità organizzative flessibili e
figure di riferimento con precise deleghe riferibili a diverse aree
di gestione.
Le funzioni strumentali sono incarichi annuali che, con
l'approvazione del Collegio Docenti, il Dirigente Scolastico
affida a docenti che ne fanno domanda e che, secondo il loro
curricolo, possiedono particolari competenze e capacità nelle
aree di intervento individuate per favorire a livello progettuale
ed organizzativo l’attuazione di quanto indicato nel Piano.
Le aree di intervento individuate sono:
 AREA 1 PTOF Gestione dell’offerta formativa
 AREA2 Sostegno al lavoro dei docenti – INVALSI
 AREA 3 Interventi e servizi per gli alunni - Visibilità - Sito web
 AREA 4 Revisione curricolo – Valutazione
I compiti sono dettagliati di anno in anno in riferimento
all’offerta formativa ad attuarsi.
FIDUCIARI DI PLESSO
Azione di supporto alla dirigenza nell’organizzazione funzionale
del plesso
Sostituzione dei collaboratori del D.S. in caso di assenza o
impedimento
Sostituzione temporanea dei docenti assenti
Verifica del rispetto degli orari di servizio e di lezione e
l’osservanza di tutti gli altri doveri del personale docente in
servizio nel plesso
Gestione e controllo disciplina alunni del plesso
Cura dei ritardi e uscita alunni del plesso
Monitoraggio mensile presenze – assenze – ritardi alunni del
plesso, in collaborazione con i docenti di classe e l’ufficio di
segreteria (azioni contro la dispersione scolastica)
Gestione avvisi e comunicazioni interne al plesso
Riscontro del regolare funzionamento del plesso con
comunicazione immediata di tutti i disguidi
Controllo delle attività PTOF
Responsabile sussidi didattici e attrezzature presenti nel plesso
 Collaborazione costante e continua con l’altro fiduciario di
plesso
Partecipazione riunioni di STAFF
COMMISSIONI
Per esplicitare in chiave progettuale ed operativa le linee programmatiche del Collegio dei Docenti, annualmente si individuano
commissioni composte da docenti rappresentanti i tre settori dell’Istituto.
Le Commissioni vengono deliberate dal Collegio e costituite sulla base della disponibilità individuale, entro il limite di ore assegnate in
sede di contrattazione d’istituto; in riferimento al planning previsto per l’a.s., si riuniscono su richiesta e quindi su convocazione del
Dirigente Scolastico e di ogni seduta viene redatto, a turno tra i componenti, il verbale delle operazioni.
I lavori delle Commissioni:
rappresentano uno strumento funzionale per garantire l'efficacia e l'efficienza dell'Istituto
offrono una risposta concreta ai bisogni degli alunni e di tutti gli utenti del servizio
hanno un alto valore associativo
favoriscono la conoscenza di tutte le componenti dell’Istituto
facilitano le relazioni e la collaborazione tra docenti
si occupano di particolari aspetti correlati al miglioramento dell‘offerta formativa
Assolvono compiti trasversali e specifici.
COMPITI TRASVERSALI
– individuare bisogni e problematiche relative al proprio ambito;
– analizzare strategie per affrontare/risolvere quanto emerge;
– predisporre materiale;
– presentare al Collegio proposte in fase di progettazione prima e verifica poi relative a:
a) finalità e priorità
b) obiettivi
c) strategie d’intervento
d) risultati che si intendono raggiungere
- auto-valutare e documentare il percorso realizzato;
-definire proposte per le azioni da intraprendere nel successivo anno scolastico.
Le Commissioni sotto elencate svolgono annualmente un ruolo importante per la qualità del servizio scolastico,
costituendo un “laboratorio permanente” di stimoli e proposte per il potenziamento e il miglioramento di tutta
l'organizzazione.
Azioni di miglioramento
Autovalutazione d’istituto
-esamina l’elaborazione dei modelli e dei materiali
proposti dal MIUR relativi all’autovalutazione e al
miglioramento del PTOF;
- propone attività volte ad ottimizzare l’organizzazione e i
servizi con “Progetti di Miglioramento”
LEGALITA’
EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
-individua, organizza e realizza iniziative che permettono di "star bene a
scuola", inteso come benessere psicofisico globale della persona
(incontri, dibattiti, ecc);
- attua progetti coordinati e gestiti da docenti e/o realizzati da enti o
soggetti esterni su temi riferiti alla salute (alimentazione, prevenzione,
sicurezza, ecc.).
- propone esperienze per il coinvolgimento attivo degli
studenti nella vita della scuola da inserire in tutti gli ambiti
curricolari evidenziandone le dimensioni trasversali;
-attiva
e
consolida
percorsi
di
comunicazione
interistituzionale al fine di promuovere e sviluppare la cultura
della legalità;
ALUNNI CON BES
- attiva ricognizioni per evidenziare le risorse sia umane che materiali, interne ed esterne all’Istituto;
-raccoglie informazioni e progetta itinerari relativi ai bisogni rilevati all’interno dei singoli percorsi
apprenditivi così come indicati nei GLHO e nei Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe al fine
di proporre progetti e percorsi formativi, operativi e didattici, anche accogliendo e raccordando le
varie iniziative che l’extrascuola offre;
-elabora il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI)
REVISIONE
CURRICOLO
₋raccolte le indicazioni dei singoli dipartimenti e dei gruppi di lavoro, “rivisita” ed integra la
progettazione del curricolo verticale con particolare riferimento al profilo delle competenze
disciplinari e delle competenze chiave in uscita
₋collabora alla elaborazione della parte del curricolo relativa alle competenze trasversali
(
es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali e civiche)
TEATRO
progetta e realizza esperienze per diffondere l’interesse per il teatro
attraverso:
-la promozione di valori di cittadinanza
-la ricerca di “ momenti significativi” da sceneggiare e rappresentare
Inoltre
- propone la partecipazione a manifestazioni, spettacoli, mostre ecc
- accoglie proposte e/o collabora con enti o soggetti esterni su temi ritenuti
emergenti
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
studia e propone iniziative e percorsi di orientamento utili a portare l’alunno a una maggiore
conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, inclinazioni e interessi, collaborando anche con
soggetti esterni;
- partecipa alla revisione del curricolo verticale attraverso il confronto sui metodi e stili di
insegnamento e apprendimento dei tre segmenti formativi, al fine di studiare e proporre
strumenti per l’orientamento (es. test attitudinali)
- predispone un modulo articolato per il consiglio orientativo e monitora gli studenti dopo
l’uscita dalla scuola
-
ELETTORALE
-coordina le attività di organizzazione per le elezioni dei
rappresentanti degli organi collegiali e di altri organi istituzionali
VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE
ORARIO
-propone il piano annuale delle visite e viaggi di istruzione ai Consigli
d’intersezione, d’interclasse e di classe;
- organizza itinerari e prende contatti con le strutture di accoglienza
propone al D.S. l’orario annuale delle attività curricolari;
- propone al D.S. l’orario delle attività didattiche nel caso in cui si preveda la
realizzazione di progetti/iniziative in orario curricolare.
-
Il Collegio dei Docenti,
composto da tutti gli insegnanti e presieduto dal
Dirigente, ai sensi della Legge 107/2015 elabora il Piano
Triennale dell’Offerta Formativa
Le relative competenze sono quelle definite dal
Decreto Legislativo n° 297/1994 – Testo unico delle
disposizioni legislative in materia d’ istruzione
(Parte I- Titolo I – Capo I – Sezione I – Atr. 7)
Il Consiglio d’intersezione ,
composto da insegnanti e da un
rappresentante dei genitore, è
presieduto da un insegnante
delegato dal D.S. .
Si riunisce col compito di formulare
al Collegio proposte in ordine
all’azione educativa e didattica e a
iniziative di sperimentazione;
esprime pareri sui libri di testo e
sulle visite guidate.
Agevola e favorisce i rapporti tra
docenti, genitori ed alunni.
Il Consiglio d’Istituto,
composto da 19 membri (il Dirigente, 8 genitori, 8 docenti, 2
membri del personale ATA ) è presieduto da un genitore,
approva il Piano Triennale dell’Offerta Formativa
. Le relative competenze sono quelle definite dal
Decreto Legislativo n° 297/1994 – Testo unico delle disposizioni
legislative in materia d’ istruzione
(Parte I- Titolo I – Capo I – Sezione I – Atr. 8 - 10)
Decreto Interministeriale n°44/2001 Art.33
Il Consiglio d’interclasse,
composto da insegnanti e da un
rappresentante dei genitori per
ciascuna classe, è presieduto da
un insegnante delegato dal D.S..
Si riunisce col compito di
formulare al Collegio proposte in
ordine all’azione educativa e
didattica e a iniziative di
sperimentazione . Esprime pareri
sui libri di testo, sui viaggi
d’istruzione e sulle visite guidate.
Agevola e favorisce i rapporti tra
docenti, genitori ed alunni
Il Consiglio di classe ,
composto da tutti gli insegnanti della
classe e da 4 rappresentanti dei
genitori, è presieduto dal D.S. o suo
delegato e coordinato da un docente .
Si riunisce col compito di formulare al
Collegio proposte in ordine all’azione
educativa e didattica e a iniziative di
sperimentazione; esprime pareri sui
libri di testo, sui viaggi d’istruzione e
sulle visite guidate.
Agevola e favorisce i rapporti tra
docenti, genitori ed alunni
Il coordinamento didattico e la
valutazione sono riservati ai soli
docenti
Questo Istituto individua, nell’ambito delle forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa, le seguenti
modalità di organizzazione riferibili al tempo scuola previste dal Regolamento dell’Autonomia (DPR 275 del 1999).
SCUOLA DELL’INFANZIA
Gli alunni entrano nella scuola
dalle ore 8,00 alle ore 9,00,
l’uscita è prevista tra le ore
15,30 e le ore 16,00.
SCUOLA PRIMARIA
È previsto un curricolo di base costituito da 10 discipline obbligatorie per tutti e, a
scelta, l’insegnamento della religione cattolica.,
TEMPO
ORDINARIO
27 ore settimanali
Dal lunedì al sabato
Lunedì – mercoledì –
venerdì
8,30 – 13,30
Martedì – giovedì –
sabato
8,30 – 12,30
TEMPO
PROLUNGATO
28 ore settimanali
Dal lunedì al venerdì
TEMPO
PROLUNGATO
TEMPO PIENO
Lunedì - martedìgiovedì-venerdì
8,30 – 13,30
30 ore settimanali
Dal lunedì al venerdì
40 ore settimanali
Lunedì-martedì-giovedì
8,30-13,30
Dal lunedì al
venerdì
Mercoledì
8,15 – 16,15
Mercoledì – venerdì
8,30 – 16,00
8,00 – 16,00
TEMPO
ORDINARIO
27 ore settimanali
CLASSI 1^
ITALIANO 8
INGLESE 1
STORIA 2
GEOGRAFIA 2
MATEMATICA 6
SCIENZE 2
TECNOLOGIA 1
MUSICA 1
ARTE E IMMAGINE 1
EDUCAZIONE FISICA 1
RELIGIONE CATTOLICA 2
TEMPO
PROLUNGATO
28 ore settimanali
TEMPO
PROLUNGATO
30 ore settimanali
CLASSI 1^
ITALIANO 8
INGLESE 1
STORIA 2
GEOGRAFIA 2
MATEMATICA 6
SCIENZE 2
TECNOLOGIA 1
MUSICA 1
ARTE E IMMAGINE 1
EDUCAZIONE FISICA 1
RELIGIONE CATTOLICA 2
ITALIANO 8
INGLESE 3
STORIA 2
GEOGRAFIA 2
MATEMATICA 5
SCIENZE 2
TECNOLOGIA 1
MUSICA 1
ARTE E IMMAGINE 1
EDUCAZIONE FISICA 1
RELIGIONE CATTOLICA 2
PAUSA PRANZO ore 13,15 -14,15
(mercoledì)
PAUSA PRANZO ore 13,00-14,00
(mercoledì- venerdì)
TEMPO PIENO
40 ore settimanali
CLASSI 1^
ITALIANO 9
INGLESE 1
STORIA 2
GEOGRAFIA 2
MATEMATICA 8
SCIENZE 2
TECNOLOGIA 1
MUSICA 1
ARTE E IMMAGINE 1
EDUCAZIONE FISICA 1
RELIGIONE CATTOLICA 2
Ricreazione ore 10,30-10,45
MENSA - RICREAZIONE ore 12,45 -14,00
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
È previsto un curricolo di base costituito da 11 discipline obbligatorie per tutti e, a
scelta, l’insegnamento della religione cattolica.
INDIRIZZO
MUSICALE
30 ore settimanali
Dal lunedì al sabato
8,20-13,20
Prima lingua comunitaria
Inglese
INDIRIZZO
SPORTIVO
Seconda lingua comunitaria
Francese
33 ore settimanali
Lunedì – venerdì - sabato
8,20-13,20
Martedì – giovedì 8,20 – 13,20
+ 1 ora di musica d’insieme
+ 2 ore di lezione individuale di
strumento
Italiano
Storia
Geografia
Approfondimento
Inglese
Francese
Matematica
Scienze
Arte e immagine
Musica
Tecnologia
Educazione fisica
Religione
5
2
2
1
3
2
4
2
2
2
2
2
1
34 ore settimanali
Lunedì – mercoledì - venerdì sabato
8,20-13,20
Martedì – giovedì 8,20 – 13,20
+ 1 ora di ed. alimentare
+ 3 ore di attività sportiva
FINALITA’
Porre attenzione agli esiti
formativi di tutti e di
ciascuno.
Sviluppare e maturare la
responsabilità comportamentale in
situazioni e relazioni
Garantire il diritto allo studio e le pari
opportunità di successo formativo
Porre attenzione all’alunno come
persona nel rispetto dei suoi ritmi e
capacità di apprendimento.
Sviluppare la capacità di
osservare la realtà da più punti di
vista:
estetico,
scientifico,
antropologico.
Sviluppare le capacità di pensiero
riflessivo, critico e potenziare la
creatività.
Educare alla
diversità culturale
Motivare
all’apprendimento
Promuovere un
apprendimento fondato sulla
ricerca di relazioni fra
conoscenze.
Sviluppare la capacità di esprimere le
proprie emozioni, saperle riconoscere per
gestirle nel rispetto delle emozioni degli
altri.
La piena realizzazione del curricolo , inteso come espressione di autonomia e flessibilità dell’Istituto, rappresenta il
del Piano.
Questo Istituto deposita nel Piano triennale dell’Offerta formativa i propri curricoli, elaborati con gli obiettivi
generali e educativi determinati a livello nazionale. L’elemento centrale di tutte le attività della scuola è il processo
d’insegnamento/apprendimento.
L’attenzione al curricolo rappresenta perciò un aspetto fondamentale della progettazione educativa e didattica.
Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione definiscono
le finalità generali dell’azione educativa e didattica;
 i traguardi di sviluppo delle competenze da raggiungere al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola
secondaria di I grado per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienze e alle discipline;
 gli obiettivi di apprendimento che individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i
traguardi per lo sviluppo delle relative competenze.
Questo Istituto intende CURRICOLO non come mera programmazione verticale delle discipline, ma come il complesso delle
esperienze/percorsi di apprendimento delle opportunità formative che una scuola sceglie, progetta, predispone per i propri alunni nel
processo di Istruzione e Formazione.
Altro elemento portante del curricolo è l’idea di CITTADINANZA che implica la collaborazione fra scuola e altri “attori” extrascolastici per
la necessità di operare integrazioni, corresponsabilità e sinergie.
In questo contesto le Indicazioni sono il quadro di riferimento per la progettazione del curricolo ma, sempre in questo senso, il suo
processo di costruzione non è da considerarsi concluso, anzi si configura come ricerca e innovazione attraverso la rielaborazione delle
pratiche didattiche interne di una comunità professionale e il rapporto dialettico con le comunità esterne.
Per le strategie di insegnamento, allo scopo di sperimentare e valutare la maggiore efficacia di metodologie
didattiche innovative più attente ai bisogni degli alunni, vengono realizzate attività di studio e di formazione nei
vari ambiti disciplinari.
Il docente sollecita e guida gli alunni all’osservazione, alla rilevazione del problema, alla ricerca di soluzioni,
ponendoli al centro del processo di apprendimento affinché assumano un ruolo attivo sia sul piano cognitivo che
emotivo. La conoscenza viene, così, costruita piuttosto che registrata o semplicemente memorizzata.
Il gruppo classe è una risorsa; non è semplicemente il contenitore entro cui si colloca il processo di
apprendimento individuale, bensì l’amplificatore delle potenzialità di ogni alunno.
La metodologia che contrassegna le singole discipline ha lo scopo di sviluppare un “habitus” mentale aperto al
confronto, al dialogo, alla scoperta e di maturare un atteggiamento non dogmatico e rigido.
La curiosità, l’interesse, la capacità d’interpretazione vanno di pari passo con l’esplorazione e la scoperta.
Periodicamente i docenti di ogni grado di scuola si confrontano circa le specifiche scelte relative a contenuti,
metodi, organizzazione e valutazione, coerenti con gli obiettivi formativi del curricolo di scuola programmati.
Il Piano elaborato per il raggiungimento delle finalità dell’Istituto, si rivolge a un’utenza vasta e differenziata; per i soggetti
coinvolti, lo studio della sua struttura, dell’impianto e della sua capacità di “comunicazione” rappresenta un momento
fondamentale. E’ uno studio rivolto all'attività della scuola, considerata come processo (suddiviso in azioni di due tipi:
interazioni dirette con gli studenti e interazioni di tipo organizzativo - gestionale) che si svolge all'interno di un ambiente
(contesto) in relazione e scambio con l’esterno, che agisce sulle risorse (input) e che, al suo termine, produce dei risultati o
prodotti (output).
Il processo di “produzione” dell’attività scolastica si sviluppa dalla definizione dell'offerta, che si esplicita attraverso la
progettazione, la pianificazione, l'erogazione e l’analisi, fino alla valutazione; il rispetto di determinati requisiti qualitativi di
funzionalità (o fattori di qualità), fa ritenere il processo soddisfacente
Il patrimonio delle esperienze
pregresse costituisce per il
Collegio dei Docenti la base per
la elaborazione del PTOF,
unitamente agli strumenti
previsti dalla norma, l’uno e gli
altri, sono parti integranti
dell’offerta formativa
Il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI), introdotto dalla Direttiva
Miur 2012 e reso applicativo dalla C.M.2013, ha come finalità
principale quella di rappresentare le esigenze della scuola e la
concreta linea di azione che si intende attivare per fornire le
opportune risposte ai vari tipi di bisogno. Vengono proposti
annualmente obiettivi di incremento dell’inclusività
Il Rapporto di Autovalutazione (RAV ) è uno strumento di
lavoro comune che tutte le scuole hanno utilizzato per
riflettere su se stesse e darsi degli obiettivi di miglioramento a
breve e a lungo termine.
Il Rapporto di Autovalutazione (RAV) utilizza un
modello di valutazione delle scuole che si
caratterizza attraverso un quadro di riferimento
concettuale di
contesto
tre dimensioni
esiti
processi
articolate in specifiche aree.
Una visualizzazione schematica
del modello può essere la seguente:
CONTESTO
• popolazione scolastica
• territorio e capitale sociale
• risorse economiche e materiali
• risorse professionali
Sono relative alla declinazione del
mandato istituzionale nel proprio
contesto di appartenenza, interpretato
alla luce dell’autonomia scolastica. Si
sostanziano nell’individuazione di
priorità d’azione e nelle realizzazione
delle azioni conseguenti e in sinergia
con le famiglie ed il territorio..
Sono le attività svolte dalla scuola relative
alla formazione di ogni alunno e che
risultano maggiormente collegate ai risultati
e, quindi, ai livelli di apprendimenti degli
studenti e alla loro riuscita. Sono connesse
alle modalità di insegnamentoapprendimento.
PROCESSI
Pratiche organizzative e gestionali
• orientamento strategico e
organizzazione della scuola
• sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
• integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie
Come dato strutturale non è
direttamente modificabile dall’azione
educativa, ma la misurazione e l’analisi
delle condizioni che lo caratterizzano
consentono di rappresentare i vincoli e
le risorse da tenere in considerazione
per la definizione degli interventi
educativi.
Pratiche educative e didattiche
•curricolo, progettazione e
valutazione
•ambiente di apprendimento
•inclusione e differenziazione
•continuità e orientamento
Sono riferibili ai risultati
formativi a breve e a lungo
termine da perseguire nel
quadro di uno sviluppo
armonico ed integrale della
persona. Ogni alunno
dovrà essere in grado di
affrontare in autonomia e
con responsabilità la vita
sociale esprimendo la
propria personalità in tutti i
suoi aspetti.
ESITI
•risultati scolastici
•risultati
nelle
prove
standardizzate e nazionali
•competenze chiave e
cittadinanza
•risultati a distanza
RAV: elementi conclusivi / programmatici per elaborare il
Piano Triennale
priorità per il prossimo triennio
traguardi (di lungo periodo) che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità
obiettivi di processo (di breve periodo) che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei
traguardi
Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge per il prossimo triennio e sono
relativi alla dimensione “esiti degli studenti”; delle quattro aree si richiede di individuarne una o due e di
articolare al loro interno le priorità che si intendono perseguire.
I traguardi di lungo periodo ( tre anni) riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche. Essi
sono riferiti alla dimensione “esiti degli studenti” e rappresentano la “tendenza” costituita dai traguardi
di riferimento a cui la scuola mira per migliorare.
Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire
concretamente per raggiungere le priorità strategiche. Essi costituiscono gli obiettivi operativi da
raggiungere in un anno scolastico e riguardano la dimensione “processi - pratiche educative e didattiche”.
Si riprendono di seguito in forma esplicita gli elementi conclusivi del nostro RAV
PROCESSI
Pratiche educative e didattiche
Sono le attività svolte dalla scuola relative
alla formazione di ogni alunno e che
risultano maggiormente collegate ai
risultati e, quindi, ai livelli di apprendimenti
degli studenti e alla loro riuscita. Sono
connesse alle modalità di insegnamentoapprendimento.
Curricolo, progettazione e valutazione
L’area di processo su cui si intende intervenire è quella
relativa al curricolo e alla progettazione con l'utilizzo di
criteri di valutazione omogenei e condivisi. Si prevede la
revisione del curricolo con particolare attenzione alla
continuità rivolta ai parametri valutativi riferiti ai diversi
ordini di scuola dell’Istituto.
Inoltre, si interverrà per integrare ed ottimizzare il curricolo
già esistente con particolare riferimento alle competenze
trasversali
Inclusione e differenziazione
Gli interventi riguarderanno attività di recupero per le
difficoltà di apprendimento, di potenziamento e di
valorizzazione delle eccellenze. L’ attuazione di una didattica
individualizzata e personalizzata, promuoverà percorsi
formativi inclusivi differenziati in relazione alle potenzialità
di ogni alunno.
Sono riferibili ai risultati formativi a
breve e a lungo termine da perseguire
nel quadro di uno sviluppo armonico ed
integrale della persona. Ogni alunno
dovrà essere in grado di affrontare in
autonomia e con responsabilità la vita
sociale esprimendo la propria
personalità in tutti i suoi aspetti.
ESITI
I risultati scolastici e le competenze chiave e di
cittadinanza rappresentano le aree che si intendono
affrontare, all’interno delle quali si articolano le priorità
da perseguire. I traguardi di queste due priorità si
pianificano in forma osservabile e/o misurabile; i
“contenuti”, invece, rappresentano le “mete” verso cui la
scuola tende nella sua azione di miglioramento.
Per ogni priorità individuata è indicato il relativo
traguardo di lungo periodo (tre anni) che si riferisce al
miglioramento dei risultati scolastici:
affinché ogni studente veda valorizzate le proprie
capacità e possa usare le competenze acquisite nei vari
contesti di vita;
per limitare il numero dei debiti apprenditivi e
individuare strategie di intervento legate alla didattica
inclusiva.
La scelta di queste priorità, così come evidenziato nel RAV, è subordinata alle statistiche risultanti da
questo primo processo di autovalutazione; l’obiettivo di questa seconda fase del processo
autovalutativo è il potenziamento delle attività didattiche volte al raggiungimento degli obiettivi
relativi alle valutazioni degli alunni appartenenti all’ultima fascia e alla valorizzazione delle eccellenze,
al fine di accrescere le competenze in uscita dalla Scuola Secondaria di Primo Grado adeguate al
conseguimento del successo scolastico nel successivo ordine di scuola.
Per il curricolo di cittadinanza, la scuola si impegna a svilupparlo verticalmente per aumentare
l’autonomia dei ragazzi, la loro capacità organizzativa, le loro competenze sociali, il senso di
responsabilità, l’osservanza delle norme che regolano la convivenza, la capacità di individuare scelte
consapevoli per il proprio futuro, a partire da quello scolastico, sapendo di intraprendere un percorso
di studi e di vita adeguato alle proprie attitudini.
Le priorità e i traguardi da perseguire a partire da questo a.s. e nel prossimo triennio, mettendoli in
relazione con la progettazione e l’essere stesso del P.T.O.F. , consentono di stilare il
Piano di Miglioramento
ELEMENTI BASE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Riassumendo nella tabella che segue quanto descritto precedentemente, si possono evincere i capisaldi
previsti a lungo termine (tre anni) del Piano di Miglioramento del nostro Istituto:
ESITI
PRIORITA’
TRAGUARDO
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI
Risultati Scolastici
Migliorare i risultati
scolastici della fascia
bassa.
Praticare strategie
d’intervento legate alla
didattica inclusiva.
Valorizzare le eccellenze
Diminuire la percentuale di
alunni con voto finale sei in
uscita dalla Scuola
Secondaria di Primo Grado.
Limitare la percentuale dei
debiti apprenditivi.
Avvicinare la percentuale
dei voti della fascia alta alla
media nazionale
Monitoraggi tesi a “leggere” ed analizzare
quali dinamiche siano in atto nell’Istituto,
anche a livello statistico.
Utilizzo di prove strutturate per classi
parallele e interventi didattici di recupero
in itinere, curricolari e extracurricolari, per
classi aperte e gruppi di livello.
Percorsi e sistemi funzionali alla
valorizzazione del merito, anche con
l’assegnazione di crediti formativi.
Definire un curricolo
verticale di Cittadinanza per
i tre ordini di scuola presenti
nel nostro Istituto
Innalzare la percentuale di
alunni con voto di
comportamento nove
Percorsi dedicati al potenziamento delle
competenze di cittadinanza
 Percorsi di educazione alla legalità
Monitoraggi delle valutazioni relative al
comportamento
Competenze Chiave e Potenziare le
di Cittadinanza
Competenze Chiave e
di Cittadinanza
OBIETTIVI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Nella tabella che segue si possono evincere le azioni del Piano di Miglioramento che il nostro Istituto intende realizzare a
breve termine:
AREA DI PROCESSO
OBIETTIVI DI PROCESSO
Curricolo, progettazione Revisionare il curricolo con particolare
attenzione alla “continuità" rivolta ai criteri
e valutazione
di valutazione così come definiti nei diversi
ordini di scuola
Migliorare ed integrare il curricolo già
esistente con particolare riferimento alle
competenze trasversali
Inclusione e
differenziazione
Implementare le competenze personali
e professionali dei docenti per
l’attuazione di una didattica
individualizzata e personalizzata
Promuovere percorsi formativi inclusivi
e funzionali alla differenziazione e
valorizzazione.
AZIONI
Gli obiettivi di processo indicati si legano alle priorità della precedente tabella
.Per tutte le discipline, in ogni ordine di scuola, vengono indicati gli argomenti, i
concetti chiave, le attività e gli obiettivi distinti per anno. In raccordo con il
curricolo, riferimento,quindi, per la progettazione dei percorsi didattici, a partire
dal mese di settembre si attueranno le seguenti azioni
definizione planning attività delle commissioni
monitoraggio esiti scolastici alunni classi 5^ a.s. 2015/2016-valutazioni test
d’ingresso alunni classi 1^ a.s. 2016/2017
somministrazione e monitoraggio prove oggettive d’Istituto iniziali, in itinere
e finali
attivazione e monitoraggio esiti corsi di recupero
monitoraggio debiti apprenditivi alunni classi 1^ e 2^ scuola secondaria 1° grado
monitoraggio valutazioni del comportamento
Le Funzioni Strumentali svolgeranno azioni di coordinamento con una costante
raccolta dei materiali elaborati che verranno utilizzati per le opportune analisi.
L’obiettivo di processo n. 2 si collega senza dubbio al traguardo n. 1
posto nella precedente tabella. Praticare strategie d’intervento
legate alla didattica inclusiva rappresenta il “volano” di maggiori
successi scolastici degli alunni.
Rispetto alle priorità e ai traguardi individuati per la definizione ed
attuazione dei piani di miglioramento si propone il progetto
“S.O.R.R.I.D.I.”
Motivazione
Obiettivi
Il progetto” Strategie Organizzative per Realizzare la Ricerca e l’Innovazione nella Didattica Inclusiva” nasce quale esigenza di confronto e
acquisizione di un “linguaggio inclusivo” condiviso e comune; il suo significato”didattico”, legato alla cultura organizzativa e alla visione
sistemica dei processi formativi, richiede anche la ricerca e la realizzazione di “buone prassi educative”. Il gruppo-classe che gli insegnanti
incontrano ogni giorno è caratterizzato in modo sempre più significativo da alunni che presentano bisogni formativi “unici” per le loro abilità
o la loro diversa abilità, diversa provenienza etnica, o per difficoltà di apprendimento o relazionali tra le più varie. Rispetto a questa
situazione, le figure educative sono chiamate a rispondere con strategie d’insegnamento/apprendimento che coinvolgano e valorizzino tutti e
che permettano agli allievi di formarsi alla convivenza civile, mentre apprendono.
Conoscere i principi teorici fondamentali che stanno alla base dell’Apprendimento Cooperativo (A.C.)
Conoscere e saper applicare i principi di costruzione di unità didattiche in modalità di AC
Sperimentare attività d’apprendimento a coppie, a supporto dello studio e della spiegazione in classe
Sperimentare attività strutturate d’apprendimento in gruppi cooperativi di 4 o 5 allievi
Conoscere e sperimentare modalità di progettazione per strutturare attività didattiche in AC
Metodo
Il per-corso prevede una metodologia a carattere pratico-esperienziale. Gli incontri di formazione saranno condotti in modo da creare una
situazione che simuli il contesto classe, con l’obiettivo di favorire nei docenti i vissuti degli allievi che vengono coinvolti in attività come quelle
proposte, per un apprendimento più efficace e diretto delle attività sperimentate. Il gruppo deve essere costituito da un numero di insegnanti
tale da favorire una simulazione più attinente alla realtà di classe e una composizione che consenta la realizzazione di tutte le attività
esercitative previste.
Contenuti
Il progetto è articolato in due moduli formativi: il primo modulo prevede incontri di formazione in senso stretto sul tema dell’Apprendimento
Cooperativo ; il secondo modulo prevede un tutoraggio on-line, per i partecipanti, sulla progettazione di attività di AC a partire da quanto
appreso durante il corso.
Risultati attesi
Realizzazione di pratiche inclusive con azioni di raccordo tra tutti i protagonisti del “nostro microsistema” ( scuola – famiglia – territorio) al
fine di aggiornare la “lettura” del contesto ed esaminare le eventuali criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni in un’ottica
di “miglioramento”
Una scuola che vuole avviare un processo tecnologico di innovazione, deve prioritariamente intervenire sulle infrastrutture. Senza connessione adatta,
senza impianti adeguati, qualsiasi tecnologia rimane “imballata”. Attraverso la realizzazione di infrastrutture è possibile potenziare l’utilizzo costante e
diffuso della rete nella pratica didattica quotidiana, creando un ambiente collaborativo e condiviso nel quale l’alunno diventa il fulcro del processo di
apprendimento.
Il progetto , da realizzare con i fondi strutturali europei, intende dare piena attuazione al Piano Nazionale Scuola Digitale ; indispensabile è, quindi, la
realizzazione delle infrastrutture e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN in modo da sostenere lo sviluppo della “net-scuola”, ovvero di una scuola più
vicina alle attuali generazioni di alunni. La realizzazione di ambienti didattici dotati di connessione rete LAN/WLAN consente di portare la connettività
senza fili nella scuola potendo così fruire di risorse che, opportunamente utilizzate, garantiscono l’organizzazione” flessibile” del tempo scuola, la
piena funzionalità dei laboratori e degli spazi interni ed esterni, necessari a rispondere alle reali esigenze di flessibilità dell’educazione che questa
era digitale richiede.
PROGETTO
“I.R.I.D.E.”
Interventi per la
Realizzazione di
Infrastrutture con
Dotazioni
Europee
La richiesta dei fondi strutturali europei, ha riguardato anche il progetto relativo alla realizzazione di un laboratorio mobile. Si tratta di
implementare l'utilizzo della multimedialità nei contesti didattici attraverso l'impiego di tecnologie interattive, mobili e trasferibili capaci di
rendere l'apprendimento accattivante e motivante per gli alunni, un vero supporto al nuovo modello organizzativo della didattica.
Uno degli strumenti che la legge n° 107/2015 utilizza per dare piena attuazione all’autonomia delle scuole è
ORGANICO
DELL’AUTONOMIA
Esso rappresenta l’intera dotazione organica dell’Istituto e concorre alla realizzazione del Piano ed è costituito da
ORGANICO DI
DIRITTO
ORGANICO DI
POTENZIAMENTO
PERSONALE ATA FABBISOGNO
PERSONALE AMMINISTRATIVO
N° 5
COLLABORATORI SCOLASTICI
N° 16
ORGANICO DI
DIRITTO
Posti di insegnamento e di sostegno necessari al funzionamento delle
sezioni/classi autorizzate
SCUOLA DELL’INFANZIA
N° SEZIONI
N° POSTI COMUNI
10
22
SCUOLA PRIMARIA
N° CLASSI
27
N° POSTI SOSTEGNO
2
EEEE (n° posti comuni)
42
ADEE (n° posti di sostegno)
11
N° DOCENTI
24
N° DOCENTI
53
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
N° 12 CLASSI
N° 33 DOCENTI
N° DOCENTI
CLASSE DI CONCORSO
N° POSTI
A043 (lettere)
N° 8
N° 5 x 18 ore + n° 2 x 12 ore (part time) + n°1 x 6 ore
A059 (scienze matematica)
N° 4
N° 4 x 18 ore
A345 (inglese)
N° 2
N° 2 x 18 ore
A245(francese)
N° 2
N° 1 x 18 ore + 1 x 6 ore
A028 (arte e immagine)
N° 2
N° 1 x 18 ore + 1 x 6 ore
A030 (educazione fisica)
N° 2
N° 1 x 18 ore + 1 x 6 ore
A032 (musica)
AB77(chitarra)
AG77 (flauto)
AI77 (percussioni)
AJ77 (pianoforte)
N° 2
N° 4
N° 1 x 18 ore + n° 1 x 6 ore
Sezione ad indirizzo musicale
A033 (tecnologia)
N° 2
N° 1 x 18 ore + 1 x 6 ore
AD00 (sostegno)
N° 4
N° 3 x 18 ore + 1 x 9 ore
S001 (religione)
N° 1
N° 1 x 12 ore
ORGANICO DI
POTENZIAMENTO
Posti necessari per il potenziamento dell’offerta formativa,
l’organizzazione, la progettazione, il coordinamento e i progetti )
AREA
CLASSE DI CONCORSO
N° DOCENTI
POTENZIAMENTO LINGUISTICO
EEEE
1
POTENZIAMENTO MOTORIO
A030
1
POTENZIAMENTO SCIENTIFICO
EEEE
1
POTENZIAMENTO UMANISTICO
SOCIO-ECONOMICO E PER LA LEGALITA’
EEEE
1
SOSTEGNO
ADEE
1
Campi di potenziamento
Gli obiettivi formativi, individuati fra quelli elencati al comma 7 della legge 107, oltre ad innestarsi nella storia della didassi
dell’Istituto, prendono in considerazione quanto emerso dal rapporto di autovalutazione e dal piano di miglioramento e
costituiscono la chiave di lettura delle intenzionalità delle scuole circa l’ampliamento dell’offerta formativa. Essi, sono correlati
alle aree di potenziamento, individuate con criteri di priorità dal Collegio dei docenti ai fini della richiesta dell’organico di
potenziamento 2015-2016.
Gli obiettivi sopraindicati sono i seguenti:
POTENZIAMENTO UMANISTICO SOCIOPOTENZIAMENTO LINGUISTICO
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni
ECONOMICO PER LA LEGALITA’
 valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e
coinvolgimento degli alunni;
 individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla
premialita' e alla valorizzazione del merito degli alunni
POTENZIAMENTO MOTORIO
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati
a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione,
all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo
studio degli studenti praticanti attivita' sportiva agonistica
POTENZIAMENTO SCIENTIFICO
 potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
 valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli
alunni;
 individuazione di percorsi funzionali alla premialita' e alla valorizzazione del
merito degli alunni
Le unità di personale in organico di potenziamento vengono utilizzate come da tabella successiva.
Essa rappresenta l’offerta formativa che l’Istituto ha elaborato per raggiungere gli obiettivi formativi ritenuti
prioritari .
SCUOLA
PERCORSO MOTORIO
PERCORSO MUSICALE
PERCORSO MATEMATICO
PERCORSO LINGUISTICO
ORGANICO
POTENZIATO
INFANZIA
CORSI EXTRACURRICOLARI
CORSI EXTRACURRICOLARI
CORSI CURRICOLARI DI LINGUA INGLESE
PRIMARIA
POTENZIAMENTO
PER LE ATTIVITA’
DI SOSTEGNO
SECONDARIA 1° GRADO
CORSI EXTRACURRICOLARI
“SPORT DI CLASSE”
POTENZIAMENTO ED. FISICA +ED
ALIMENTARE
CONCORSI NAZIONALI
CORSI EXTRACURRICOLARI
GRUPPO-CLASSE SPORTIVO
SPERIMENTALE
SEZIONE SPERIMENTALE AD
INDIRIZZO SPORTIVO
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
CONCORSI NAZIONALI
PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI 3^ SONO PREVISTE BORSE DI STUDIO
 CREDITI FORMATIVI
 VIAGGI PREMIO PRESSO LUOGHI ISTITUZIONALI
CORSI EXTRACURRICOLARI
CORSO CURRICOLARE CLASSI 5^
CORSI EXTRACURRICOLARI
SEZIONE AD INDIRIZZO MUSICALE
SEZIONE SPERIMENTALE AD
INDIRIZZO MUSICALE
“SETTIMANA DELLA MUSICA”
CONCORSI NAZIONALI
CORSI DI RECUPERO
“OLIMPIADI” DI MATEMATICA
CORSI DI RECUPERO DI ITALIANO
POTENZIAMENTO LINGUISTICO
“TRINITY”
“OLIMPIADI” DI ITALIANO
CORSI DI RECUPERO
“OLIMPIADI” DI MATEMATICA
CORSI DI RECUPERO DI ITALIANO
CORSI DI RECUPERO DI INGLESE
“TRINITY”
“OLIMPIADI” DI ITALIANO
L’offerta formativa annualmente si arricchisce di corsi (curricolari ed extracurricolari) , iniziative, partecipazione a
progetti e concorsi che tendono a priorità coerenti con il Piano. Ciò che arricchisce rappresenta lo strumento e non il
fine. Quindi, indicate le priorità, verrà precisato, in sede di revisione del Piano, tutto ciò che andrà ad ampliare
l’offerta formativa. L’Istituto Comprensivo è un “itinerario” scolastico dai tre ai quattordici anni che, pur
abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità, è progressivo e continuo così
come la definizione delle proposte.
EDUCAZIONE
ALIMENTARE
EDUCAZIONE ALLA
LEGALITA’
EDUCAZIONE
ALLA MUSICA
EDUCAZIONE
ALLO SPORT
EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
Sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del
territorio per acquisire proposte da utilizzare nella
redazione dell’offerta formativa. In esito a tali rapporti
dall’ a. s. 2015/2016 il nostro Istituto partecipa al progetto
distrettuale
“MINORI SUL TERRITORIO”.
E’ stato possibile incorporarlo nel Piano in quanto le
finalità riguardano la prevenzione del disagio psico - sociorelazionale in ambito scolastico e la promozione dell’agio
quale condizione psicologica e relazionale di benessere
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
Il rapporto con le famiglie costituisce un aspetto fondamentale per la
buona riuscita dell’azione educativa proposta dalla scuola. Pertanto, tutti
i docenti si impegnano a curare una comunicazione efficace, sviluppando
un clima relazionale positivo e propositivo.
Rapporti con le famiglie si attuano in tre diversi incontri
informativi
Consegna del Documento di
Valutazione
Assemblea
risponde all’esigenza di dibattito confronto su tematiche relative al
piano delle attività educative che
gli insegnanti presentano come
proposta aperta
Colloqui individuali
hanno lo scopo di far conoscere al genitore il percorso che sta
compiendo il proprio figlio attraverso un rapporto di dialogo in cui si
cerca di individuare e condividere con la famiglia possibili itinerari per
superare le eventuali difficoltà.
I colloqui si svolgono con una frequenza stabilita dal piano annuale
delle attività, tuttavia i docenti sono disponibili ad incontri individuali,
su richiesta del genitore o dell’insegnante stesso.
momento in cui gli insegnanti
comunicano alle famiglie, sia in termini
misurativi che qualitativi i risultati
raggiunti dai propri figli relativamente
agli obiettivi prefissati.
Le priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i docenti si
ancorano principalmente ai percorsi pregressi e alle risultanze del nostro RAV.
Il piano prevede tematiche comuni che riguardano la valutazione, l’inclusione e
la sicurezza; esso si sviluppa in coerenza con il piano di miglioramento.
Tali tematiche saranno svolte con corsi organizzati dalla scuola.
La misura minima di formazione che ciascun docente dovrà certificare sarà
indicata dal MIUR attraverso il Piano Nazionale per la Formazione
La formazione deve essere “certificata”, quindi erogata da soggetti accreditati
dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono soggetti accreditati; tutti gli
altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale
che conferisce loro l’accreditamento.
Si prevede anche la partecipazione a corsi non organizzati dalla scuola.
La verifica e la valutazione sono parte integrante della programmazione didattico - educativa, non solo come
accertamento degli apprendimenti, ma anche come analisi dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità
sul processo educativo. La valutazione non è mai giudizio sull’ alunno e sul suo valore, ma la certificazione di cosa è, sa e
sa fare in un determinato momento della sua crescita. Le attività di verifica si effettuano secondo diverse modalità e
prove che si articolano in
rilevazioni iniziali, con lo scopo di
effettuare una ricognizione delle
conoscenze e delle abilità possedute
dall’alunno all’inizio di un determinato
itinerario di attività
verifiche in itinere, consentono
di controllare l’andamento
dell’azione/relazione
d’insegnamento/apprendimento
verifiche finali (quadrimestrali),
permettono di rilevare l’acquisizione
delle conoscenze, delle abilità e delle
competenze al termine di un percorso
didattico e/o traguardo formativo.
La misurazione dei risultati delle singole prove, in particolare per quelle quadrimestrali, viene fatta sulla base dei criteri
qualitativi e quantitativi condivisi dal gruppo docente.
Oggetto di analisi e riflessione sono anche i risultati delle prove oggettive d’Istituto e delle prove INVALSI. In riferimento ai
processi relativi alle pratiche educative e didattiche, gli alunni svolgono prove d’Istituto per classi parallele; queste vengono
somministrate nel periodo iniziale, intermedio e finale di ogni anno scolastico.
Per la scuola primaria le prove riguardano le discipline di italiano e matematica.
Per la scuola secondaria di 1° grado le prove riguardano le discipline di italiano, matematica e inglese.
Le prove sono predisposte dagli insegnanti sulla base della programmazione comune e i risultati ottenuti vengono utilizzati
(a partire dal secondo quadrimestre) per organizzare ed attivare
corsi di recupero extracurricolari nelle discipline interessate; i gruppi vengono costituiti per classi aperte e gruppi di livello.
La consapevolezza che non c'è autonomia senza responsabilità, porta alla considerazione che la responsabilità
può essere rilevata solo attraverso l'analisi e la valutazione dei risultati attesi.
Il nostro Istituto, consapevole che l’autovalutazione e la valutazione dell’unità scolastica si pongono come
risposta all’esigenza sociale di migliorare la qualità dell’offerta formativa, le adotta come strumento per
scoprire i punti negativi da correggere o eliminare e i punti forti da consolidare ed ottimizzare.
L’azione che viene intrapresa intende analizzare e, soprattutto, individuare i possibili miglioramenti di
un'organizzazione complessa come quella scolastica, osservandone i processi e gli esiti in termini di efficienza,
efficacia ed economicità. Il piano e le singole iniziative costituiscono il mezzo e lo strumento attraverso i quali
la scuola persegue i suoi obiettivi, per cui bisogna garantire condivisione, trasparenza, rendicontabilità e
affidabilità in relazione al percorso compiuto e ai risultati che con esso si è voluto conseguire.
Il percorso dell’autovalutazione, annualmente, prevede la
somministrazione di un questionario per
conoscere ed acquisire il punto di vista
degli insegnanti sulla qualità dell’organizzazione e
sul clima relazionale
delle famiglie sulla “vita” scolastica e
sull’organizzazione
INDICATORI QUESTIONARIO DOCENTI
comunicazione interna
coinvolgimento nelle scelte
accesso alle informazioni
riconoscimento
ambiente di lavoro
clima relazionale
soddisfazione lavorativa
gradimento leadership
soddisfazione per la comunicazione esterna
Gli indicatori di qualità, utili a verificare
concretamente i fattori di qualità, diventano dei
"dispositivi di allarme” sugli aspetti essenziali del
sistema scolastico, in grado di accertarne il
regolare funzionamento e di segnalarne eventuali
disfunzioni, tanto da poter essere intesi quali
requisiti funzionali che consentono di “leggere” la
scuola.
INDICATORI QUESTIONARIO GENITORI
rapporti interpersonali e clima
modalità di intervento dei docenti
criteri di valutazione
soddisfazione per la scuola
soddisfazione per la comunicazione interna/esterna
soddisfazione per la qualità dell’offerta formativa
Vengono utilizzati ogni anno gli stessi strumenti per l’autoanalisi/autovalutazione dell’offerta , ciò al
fine di definire la comparabilità tra i dati emersi il precedente anno scolastico con quello successivo.
Il risultato finale relativo ai significativi campioni di riferimento è
ogni anno di circa 23.000 risposte compilate, contabilizzate e percentualizzate
L’autoanalisi è condotta in forma anonima, in quanto l’interesse non è quello di individuare responsabilità
individuali ma “leggere” il contesto.
Più che “conoscere il singolo” è importante cogliere il percepito collettivo; la successiva lettura dei risultati dei
monitoraggi consentirà di passare alla fase dell’autovalutazione, in cui ognuno sarà personalmente impegnato
nell’agito e sarà in grado, nel percorso di autovalutazione, d’individuare:
Personali: in quanto consapevoli del proprio agire
e quindi suscettibili di valutazione.
Responsabilità
Professionali: in quanto in grado di riconoscere congruenze
con impegni o comportamenti assunti.
Un saluto dalle
alunne e dagli alunni
dell’Istituto
Comprensivo
“M. E. SCAURO”
L’obiettivo è quello di fare in modo che il processo scolastico
possa svilupparsi adeguatamente e “tenere” nel tempo.
Le alunne e gli alunni devono essere "presi in carico",
inclusi nella scuola, la loro partecipazione
deve essere organizzata e la loro formazione garantita.