Rassegna stampa - Science South Tyrol

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Data: 10/02/2016 | Fonte: Alto Adige | Pagina: 40 | Categoria: Unibz
◗ VALDIVIZZE
Il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibili i ricorsi proposti dal Comune di Vipiteno contro le deliberazioni in variante
del Prg del Comune di Val di
Vizze concernenti il progetto
Biogas Wipptal, che prevede la
realizzazione di un impianto a
biogas nel territorio dell’Alta
Valle dell’Isarco per la produzione di energia rinnovabile utilizzando i reflui zootecnici degli
agricoltori della zona.
Il Consiglio di Stato ha evidenziato un difetto di notifica
dei ricorsi proposti dal Comune
di Vipiteno e un difetto di interesse a ricorrere in capo al Comune di Vipiteno (che teme gli
eventuali odori molesti emessi
dall’impianto e il traffico diretto allo stabilimento), visto il difetto di lesività degli atti impugnati. Sembra così avviarsi a
conclusione la controversia che
ha riguardato un progetto iniziato nel 2004, quando un gruppo di agricoltori locali si riunì
nella Biogas Wipptal srl, fondata nel 2008, per realizzare un
impianto a biogas alimentato
dai reflui zootecnici prodotti
dalle aziende locali, producendo energia elettrica rinnovabile
dalla cui vendita ricavare entrate aggiuntive e ottenendo calore utile per l'essiccazione del digestato, un fertilizzante naturale e inodore. Un progetto, ricorda la Biogas Wipptal, di cui sono divenuti “partner anche la
cantina di Tramin, la libera Università di Bolzano e l’Università
di Torino” e che “ottenendo i finanziamenti “Life+” ha di fatto
ricevuto il benestare non solo
della Commissione Europea,
ma anche del Ministero
dell’Ambiente”.
Val di Vizze, arriva l’ok
per l’impianto a biogas
Il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi presentati dal Comune di Vipiteno
La struttura produrrà energia rinnovabile con i reflui zootecnici degli agricoltori
Via libera del Consiglio di Stato all’impianto a biogas quasi ultimato (foto Biogas Wipptal srl)
Il Tar Bolzano, in prima istanza, aveva accolto i ricorsi del Comune di Vipiteno contro le deliberazioni del vicino Comune di
Val di Vizze e della giunta provinciale di Bolzano che creavano i presupposti per la realizzazione dell’impianto. Contro
questa sentenza, la Biogas
Wipptal aveva proposto il ricor-
so davanti al Consiglio di Stato,
che aveva dapprima accolto
l’istanza cautelare sospendendo l’esecutività della sentenza
emessa in primo grado.
“I numerosi allevamenti di
bestiame nei cinque comuni
della Alta Valle dell’Isarco - ricorda Biogas Wipptal - generano circa 600.000 chilogrammi
Documento generato da Chiara Passarini il 10/02/2016 alle 08:24:55
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giornalieri di reflui zootecnici,
che, viste le disposizioni della
direttiva nitrati dell’Ue, non
possono più essere sparse completamente sulle superfici di
proprietà aziendale. In mancanza di soluzioni integrate,
per evitare il rischio di incorrere
in pesantissi sanzioni, le singole aziende hanno tre possibilità:
sopprimere le unità di bestiame in esubero scendendo però
sotto la soglia critica di sopravvivenza, prendere in affitto nuove superfici agricole (difficili da
individuare in Alto Adige) o
espellere il concime trasportandolo per lunghe distanze. Al
contrario, seguendo le indicazioni dell’Unione Europea, l’opzione preferibile è il trattamento a chilometro zero di questi
reflui zootecnici, che presuppone la realizzazione di un impianto economicamente non
gestibile per un singolo agricoltore”.
“Il via libera del Consiglio di
Stato - spiegano dall’azienda
Biogas Wipptal - giova all’intero indotto agricolo dell’area, già
afflitta da una preoccupante situazione di crisi e dalla cosiddetta ‘morìa dei masi’. La gestione dell’impianto, la cui costruzione è quasi ultimata, consentirà la creazione di nuovi posti di lavoro, oltre alla produzione di energia rinnovabile nel rispetto degli accordi di Parigi e
di un concime naturale a chilometro zero per alimentare economie sane nel settore caseario, frutticolo e vinicolo”.
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