Transcript IN VETRINA
IN VETRINA
MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE (MUD) PER RIFIUTI PRODOTTI E/O
SMALTITI NELL'ANNO 2015 - SCADENZA 30 APRILE 2016
Il Dpcm 21 dicembre 2015 approva il modello unico di dichiarazione ambientale (M.U.D) per
l’anno 2016 introdotto dal Dpcm 27 dicembre 2014, già utilizzato per le dichiarazioni 2015.
Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale è articolato in 6 Comunicazioni che devono essere
presentate dai soggetti tenuti all'adempimento. La data ultima di presentazione del M.U.D. è
stata fissata al 30 APRILE 2016.
IN GAZZETTA IL BANDO INAIL PER LA FORMAZIONE IN SICUREZZA
PER LE PMI
È uscito nella GU il comunicato che annuncia il lancio dell'avviso pubblico INAIL per il
finanziamento di progetti formativi. L'obiettivo del Bando è finanziare una campagna di
rafforzamento della formazione prevista dalla legislazione vigente in materia di salute e
sicurezza sul lavoro. Il finanziamento erogabile è compreso tra un massimo di € 800.000,00
ed un minimo di € 200.000,00 (comprensivi dell'eventuale I.V.A.). Può essere richiesta
un'anticipazione del finanziamento fino al 30% dell'importo del finanziamento concesso. La
domanda deve essere presentata entro le ore 13 del giorno 19 aprile 2016.
GREEN ECONOMY, IN VIGORE DAL 2 FEBBRAIO 2016 MISURE
AMBIENTALI A TUTTO CAMPO
Con la pubblicazione in GU entrano in vigore dal 2 febbraio 2016 le novità a tutto campo in
materia di acque, rifiuti, appalti verdi previste dalla legge 28 dicembre 2015, n. 221 sulla
"Green Economy" nota anche come "Collegato ambientale".
Numerose le novità in materia di gestione dei rifiuti, con incentivi per l'acquisto di materiali
post consumo recuperati, interventi sulla "ecotassa", sanzione ad hoc per l'abbandono dei "rifiuti
di piccolissime dimensioni", l'abrogazione del divieto di conferire in discarica rifiuti con potere
calorifico inferiore (Pci) superiore a 13.000 kJ/kg, il ritorno del "vuoto a rendere" per acqua
minerale e birra anche se volontario, mentre la riforma della disciplina in materia di imballaggi è
stata eliminata durante l'esame parlamentare.
INDICE
SICUREZZA
IN GAZZETTA IL BANDO INAIL PER LA FORMAZIONE IN SICUREZZA PER LE PMI
BANDO ISI 2015: PIÙ DI 276 MILIONI DI EURO A FONDO PERDUTO
BANDO FIPIT 2015: INAIL STANZA 20 MILIONI PER LE PMI
AMBIENTE
GREEN ECONOMY, IN VIGORE DAL 2 FEBBRAIO 2016 MISURE AMBIENTALI A TUTTO CAMPO
DL MILLEPROROGHE 2015: RINVII PER SISTRI, IMPIANTI E RIFIUTI
ENERGIA E QUALITÀ
COLLEGATO AMBIENTALE IN GU: ECCO LE NOVITÀ IN MATERIA DI ENERGIA
NOTIZIE E ARTICOLI
DAL 2 GENNAIO 2016 LE DOMANDE PER IL BONUS D’IMPOSTA PER LA BONIFICA DEI SITI INQUINATI
I FOCUS DI SEA
MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE (MUD) PER RIFIUTI PRODOTTI E/O SMALTITI NELL'ANNO 2015 - SCADENZA 30 APRILE
2016
FORMAZIONE
I CORSI DI FORMAZIONE IN PROGRAMMA PER IL MESE DI FEBBRAIO 2016
SCADENZE
LE SCADENZE DI FEBBRAIO 2016 e MARZO 2016
SENTENZE E QUESITI
SICUREZZA SUL LAVORO, SCUDO 231
EMISSIONI IN ATMOSFERA: CONDIZIONI PER L'AUTORIZZAZIONE IMPIANTO
SICUREZZA
IN GAZZETTA IL BANDO INAIL PER LA FORMAZIONE IN SICUREZZA PER LE PMI
Indice
È uscito nella Gazzetta Ufficiale n.14 del 19-1-2016, il comunicato INAIL che annuncia il lancio dell'Avviso pubblico
INAIL per il finanziamento di progetti formativi specificatamente dedicati alle piccole, medie e micro imprese.
L'obiettivo del Bando è finanziare una campagna nazionale di rafforzamento della formazione prevista dalla
legislazione vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro: destinatari sono i datori di lavoro delle
piccole, medie e micro imprese; piccoli imprenditori di cui all'art. 2083 del codice civile; lavoratori compresi
quelli stagionali, delle piccole, medie e micro imprese; rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
(RLS/RLST) delle piccole, medie e micro imprese; soggetti individuati ex art. 21, del Testo Unico di Sicurezza.
Sono ammessi a finanziamento progetti realizzati in almeno quattro Regioni (una Regione per ciascuna delle seguenti
quattro macroaree: nord, centro, sud, isole) che prevedano il ricorso a docenti in possesso di una comprovata
esperienza, almeno triennale, di insegnamento o professionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
1.
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3.
4.
5.
6.
I progetti devono essere relativi ai seguenti ambiti:
Formazione finalizzata all'adozione di modelli di organizzazione e di gestione ai sensi dell'art. 30, Testo Unico di
Sicurezza in un'ottica di sviluppo del sistema delle relazioni e del cambiamento della cultura organizzativa;
Formazione per i soggetti individuati ai sensi dell'art. 21, del Testo Unico di Sicurezza sui rischi propri delle attività
svolte;
Formazione sugli aspetti organizzativo - gestionali e tecnico-operativi nei lavori in appalto e negli ambienti confinati,
con particolare riferimento alla gestione delle emergenze;
Formazione per l'adozione di comportamenti sicuri, finalizzati alla prevenzione del fenomeno infortunistico e
tecnopatico;
Formazione sulla valutazione dei rischi nell'ambito dell'art. 28, comma 1, del Testo Unico di Sicurezza, con particolare
attenzione alle specificità di quelli collegati allo stress lavoro correlato, alle lavoratrici in stato di gravidanza, alle
differenze di genere e agli altri ivi previsti;
Formazione sulla gestione dei rischi in ambiente di lavoro legati alla dipendenza da alcool, sostanze psicotrope e
stupefacenti.
Il bando mette a disposizione € 14.589.896,00, importo che viene frazionato in misura paritaria per ciascun ambito
progettuale, per un importo pari a € 2.431.649,33. Il finanziamento erogabile è compreso tra un massimo di €
800.000,00 ed un minimo di € 200.000,00 (comprensivi dell'eventuale I.V.A.). Ciascun progetto di formazione sarà
finanziato per un importo pari al totale dei costi ammissibili, sostenuti per la sua realizzazione e documentati.
Può essere richiesta un'anticipazione del finanziamento fino al 30% dell'importo del finanziamento concesso.
La domanda, unitamente a tutta la documentazione indicata nel bando, deve essere presentata entro le ore 13 del
giorno 19 aprile 2016 mediante servizio postale, a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, o mediante
corrieri privati o agenzie di recapito debitamente autorizzati, ovvero consegnata a mano da un incaricato del soggetto
attuatore all'indirizzo indicato nel bando.
Per visionare il bando integrale con i relativi allegati clicca qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
sig. Thomas Bassi
[email protected]
Tel. 0461/433446 – cell. 335/1817369
SICUREZZA
BANDO ISI 2015: PIÙ DI 276 MILIONI DI EURO A FONDO PERDUTO
Indice
G l i incentivi Isi - ripartiti su singoli avvisi regionali pubblicati sul portale dell'Inail - vengono assegnati fino a
esaurimento, secondo l'ordine cronologico di arrivo delle domande. Il contributo viene erogato a seguito del
superamento della verifica tecnico-amministrativa e la conseguente realizzazione del progetto ed è cumulabile con
benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (quali, per esempio, quelli gestiti dal Fondo di garanzia
delle Pmi e da Ismea). I soggetti destinatari dei contributi sono tutte le imprese, anche individuali, ubicate sul territorio
nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura.
Nel dettaglio, i 276.269.986 euro di finanziamenti del bando a sportello possono riguardare progetti di investimento
volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, progetti per l'adozione di modelli organizzativi
e di responsabilità sociale e - come già sottolineato - progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Il bando
Isi 2015 mette a disposizione delle imprese un contributo in conto capitale pari al 65% dei costi sostenuti per la
realizzazione dell'intervento ed è compreso tra un minimo di 5.000 euro e un massimo di 130.000 euro (il limite minimo
di contributo non si applica alle imprese fino a 50 lavoratori che presentino progetti per l'adozione di modelli
organizzativi e di responsabilità sociale).
La procedura per l'assegnazione degli incentivi Inail ricalca quella adottata nelle edizioni precedenti.
Dal 1° marzo al 5 maggio 2016, nella sezione "Servizi on line" del portale dell'Inail, le imprese avranno a
disposizione una procedura informatica che consentirà loro di inserire la domanda di contributo con le modalità
indicate negli Avvisi regionali.
A partire dal12 maggio 2016 le aziende la cui domanda abbia raggiunto, o superato, la soglia minima di ammissibilità
potranno accedere al sito per ottenere il proprio codice identificativo da utilizzare al momento di inoltrare la domanda
online nelle date e negli orari di apertura dello sportello informatico (tali informazioni saranno comunicate sul sito
dell'Inail a partire dal 19 maggio 2016). Gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate saranno
pubblicati sul portale Inail, con l'indicazione di quelle collocate in posizione utile per accedere al contributo.
Per saperne di più sul Bando ISI clicca qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
sig. David Dalceggio
[email protected]
Tel. 0461/433418 – cell. 338/6251082
SICUREZZA
BANDO FIPIT 2015: INAIL STANZA 20 MILIONI PER LE PMI
Indice
I soggetti destinatari del finanziamento sono le piccole e micro imprese operanti nel settore del terziario, ubicate in
ciascun territorio regionale/provinciale iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura.
I progetti ammessi a contributo sono quelli di innovazione tecnologica per impianti, macchinari e attrezzature
finalizzati ad introdurre nel processo produttivo complessivo un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul
lavoro. I progetti presentati devono essere accompagnati da una dichiarazione emessa da Ente bilaterale o
Organismo paritetico del settore di riferimento che attesti l'efficacia del progetto in termini di replicabilità, ai fini del
miglioramento dei livelli di salute e sicurezza dei lavoratori. I progetti presentati saranno valutati da una Commissione
di Valutazione costituita presso le Direzioni Regionali/provinciali di competenza e composta da personale
amministrativo e tecnico.
La Commissione predispone la proposta di graduatoria di merito dei progetti ritenuti ammissibili, idonei ed esclusi.
Le risorse saranno ripartite a livello regionale/provinciale in funzione del numero di addetti e del rapporto di gravita
degli infortuni.
L'agevolazione finanziaria sarà costituita da un contributo, in conto capitale, fino ad una misura massima
corrispondente al 65% (sessantacinque per cento) dei costi ammissibili sostenuti e documentati per la realizzazione
del progetto, comprensivo delle spese tecniche e al netto dell'I.V.A..
Il progetto da finanziare prevede un contributo massimo erogabile fino a 50.000 euro e il contributo minimo
ammissibile è pari ad euro 1.000,00.
Sono ammesse al contributo tutte le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto nonché le eventuali
spese accessorie o strumentali, funzionali dello stesso ed indispensabile per la sua completezza.
Per saperne di più sul Bando FIPIT clicca qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
sig. David Dalceggio
[email protected]
Tel. 0461/433418 – cell. 338/6251082
AMBIENTE
GREEN ECONOMY, IN VIGORE DAL 2 FEBBRAIO 2016 MISURE AMBIENTALI A TUTTO
CAMPO
Indice
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale entrano in vigore dal 2 febbraio 2016 le novità a tutto campo in materia di
acque, rifiuti, appalti verdi previste dalla legge 28 dicembre 2015, n. 221 sulla "Green Economy" nota anche
come "Collegato ambientale".
Numerose le novità in materia di gestione dei rifiuti, con incentivi per l'acquisto di materiali post consumo recuperati,
interventi sulla "ecotassa", sanzione ad hoc per l'abbandono dei "rifiuti di piccolissime dimensioni", l'abrogazione del
divieto di conferire in discarica rifiuti con potere calorifico inferiore (Pci) superiore a 13.000 kJ/kg, il ritorno del "vuoto
a rendere" per acqua minerale e birra anche se volontario, mentre la riforma della disciplina in materia di imballaggi è
stata eliminata durante l'esame parlamentare.
Il nuovo Ddl punta a favorire l’economia circolare e comprende diverse misure, tra cui il divieto di pignoramento per
gli animali d’affezione, da compagnia o utilizzati per fini terapeutici e assistenziali.
Le Disposizioni per il contenimento dell’uso delle risorse naturali riguardano unDisegno di legge già approvato
dallaCamera e modificato dal Senato, con particolare riferimento alla tutela della natura e allo sviluppo sostenibile,
valutazioni ambientali, energia, acquisti verdi, gestione dei rifiuti e bonifiche, difesa del suolo e risorse idriche.
In particolarel’articolo 40 è volto a contrastareil fenomeno dell'abbandono nell'ambiente dei rifiuti di prodotti da
fumo e di altri rifiuti di piccolissime dimensioni (scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare...), prevedendo il
divieto di abbandono di tali rifiuti nel suolo, nelle acque e negli scarichi (e apposite sanzioni pecuniarie in caso di
inosservanza) e prevede che i comuni installino nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale
appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo.
Un ulteriore punto interessante riguarda l’articolo 39, che introduce, in via sperimentale (per la durata di 12 mesi) e su
base volontaria del singolo esercente, il sistema delvuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o
acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo (nuovo
art. 219-bis del D.LGS. 152/2006).
Nel corposo testo si segnalano anche la nuova disciplina degli appalti "verdi" obbligatori per la P.a. , semplificazioni
per la valutazione di impatto ambientale, incentivi per le bonifiche dall'amianto, interventi sparsi per la tutela delle
acque e per le emissioni in atmosfera, fondi per la tutela del territorio, la mobilità sostenibile e le fonti rinnovabili.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
ing. Mattia Tranquillini
[email protected]
Tel. 0461/433426 – cell. 335/1815558
AMBIENTE
DL MILLEPROROGHE 2015: RINVII PER SISTRI, IMPIANTI E RIFIUTI
Indice
SISTRI
Per quanto riguarda il SISTRI, il DL n.210/2015 (art. 8) prorogaal 31 dicembre 2016 il termine per l'adeguamento al
Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti; inoltre, fino alla stessa data resta stabilito il termine di efficacia del contratto fra
Ministero Ambiente e Consip per la gestione del Sistema (modifica al comma 3 bis dell'art. 11 del DL 101/2013 conv
in L. n.125/2015).
Impianti industriali
Il DL n.210/2015 (art. 8.2) aggiunge all'art. 273 (Grandi impianti di combustione) del Codice Ambiente due nuovi
commi dopo il comma 3 che fissa i limiti di emissione per i grandi impianti di combustione anteriori al 2006, con
riferimento ai valori di cui alla parte II, sezioni da 1 a 5, lettera A, e sezione 6 dell'Allegato II alla parte quinta del
Codice e indicava il termine di adeguamento al 1 gennaio 2008.
Il termine per l'adeguamento viene spostato al 1 gennaio 2017 dal nuovo comma 3 bis: "per i grandi impianti di
combustione per i quali sono state regolarmente presentate istanze di deroga ai sensi dei commi 4 o 5. Sino alla
definitiva pronuncia dell'Autorità Competente in merito all'istanza, e comunque non oltre il 1° gennaio 2017, le
relative autorizzazioni continuano a costituire titolo all'esercizio a condizione che il gestore rispetti anche le
condizioni aggiuntive indicate nelle istanze di deroga".
Il nuovo comma 3-ter (introdotto dal DL 210/2015) invece, proroga al 1 gennaio 2017 il termine di adeguamento
(previsto al comma 3) "per i grandi impianti di combustione per i quali sono state regolarmente presentate, alla data
del 31 dicembre 2015, istanze di deroga ai sensi dei paragrafi 3.3 o 3.4, dell'Allegato II, parte I, alla Parte Quinta
del presente decreto ovvero ai sensi dell'Allegato II, parte II, alla Parte Quinta del presente decreto. Sino alla
definitiva pronuncia dell'Autorità Competente in merito all'istanza, e comunque non oltre il 1° gennaio 2017, le
relative autorizzazioni continuano a costituire titolo all'esercizio, a condizione che il gestore rispetti anche le
condizioni aggiuntive indicate nelle istanze di deroga e rispetti dal 1° gennaio 2016, per gli inquinanti non oggetto di
richiesta di deroga, i pertinenti valori limite di emissione massimi indicati nell'Allegato II, parte II, alla Parte Quinta
del presente decreto".
Rifiuti e Discariche
Il DL n.210/2015 (art. 8.3) modifica l'articolo 6, comma 1, lettera p), del D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36 (Attuazione
della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti), prorogando il divieto di immissione in discarica dei rifiuti
con PCI (Potere calorifico inferiore) > 13.000 kJ/kg fino al 29 febbraio 2016.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
ing. Alessandro Chistè
[email protected]
Tel. 0461/433424 – cell. 331/6760276
ENERGIA E QUALITÀ
COLLEGATO AMBIENTALE IN GU: ECCO LE NOVITÀ IN MATERIA DI ENERGIA
Indice
E' stata finalmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 28 dicembre 2015, n. 221 sulla "Green economy", nota
anche come ex "Collegato ambientale" alla legge di stabilità 2014.
Ci limitiamo a segnalare qui di seguito alcune tra le principali novità che interessano il settore energetico:
SEU. Viene modificata la definizione di SEU (Sistemi Efficienti di Utenza)togliendo il limite dei 20 MWe di
potenza;
Certificati Bianchi. Il meccanismo dei Certificati Bianchi viene esteso ai sistemi di autoproduzione di energia
elettrica con ciclo ORC (Organic Rankine Cycle) alimentati dal calore prodotto da cicli industriali e da processi di
combustione.
Sottoprodotti impianti biomassa e biogas. Sono inseriti nell’elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti
a biomasse e biogas ai fini dell’accesso ai meccanismi di incentivazione della produzione di energia elettrica fonti
rinnovabili i sottoprodotti della produzione e della trasformazione degli zuccheri e i sottoprodotti della lavorazione
o raffinazione di oli vegetali. Tra i sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomassa e biogas, ci sono quelli della
lavorazione del legno per la produzione di mobili e relativi componenti, ma "limitatamente al legno non trattato".
RAEE fotovoltaico. Modificando il D.LGS. 49/2014, si stabilisce che i Consorzi che gestiscono i Raee da
pannelli fotovoltaici debbano adottare - per ogni modulo immesso sul mercato - un sistema di garanzia
finanziaria e un sistema di geolocalizzazione delle medesime tipologie di quelle richieste nel disciplinare
adottato dal GSE nel dicembre 2012.
Ricordiamo che quanto disposto dalla Legge 28 dicembre 2015, n. 221 entrerà in vigore il 2 febbraio 2016.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
ing. Roberto Fenner
[email protected]
Tel. 0461/433442 – cell. 335/1817367
NOTIZIE E ARTICOLI
DAL 2 GENNAIO 2016 LE DOMANDE PER IL BONUS D’IMPOSTA PER LA BONIFICA DEI SITI
INQUINATI
Indice
Dal 2 gennaio2016 si possono inviare le domande al Ministero dello sviluppo economico per ottenere il
riconoscimento di un credito di imposta per la bonifica dei siti inquinati: le domande vanno inviate in formato «p7m»
tramite posta elettronica certificata dell’impresa all’indirizzo: [email protected]
Gli atti devono essere sottoscritti con forma digitale dal titolare dell’azienda, dal legale rappresentante o dal
procuratore speciale dell’impresa allegando in questo caso copia della procura e del documento di chi la rilascia.
Le imprese che richiedono agevolazioni per oltre 150 mila euro devono trasmettere al Mise anche le dichiarazioni in
materia di informazioni antimafia. Il tutto è dettato dal decreto del 18/5/2015 con il quale vengono fissate le modalità
di presentazione delle istanze di concessione per il credito di imposta per le imprese sottoscrittrici di accordi di
programma nei siti inquinati di interesse nazionale e stabilite le procedure di prenotazione delle risorse finanziarie per
la concessione del credito d’imposta.
Le imprese che avendo sottoscritto accordi di programma per la messa in sicurezza, la bonifica e la riconversione
industriale dei siti inquinati (di interesse nazionale secondo il DM del 7/8/2014) acquisiscono beni strumentali nuovi
nel periodo di imposta in corso al 31/12/2015 (secondo l’articolo 4 del dl 145/2013) possono presentare domanda per
ottenere il credito di imposta tra il 2 gennaio prossimo e il 31/12/2016.
Per beneficiare delle agevolazioni le imprese devono operare nell’ambito di unità produttive ubicate in Siti inquinati di
interesse nazionale (Sin) e avere sottoscritto accordi per labonifica e la riconversione industriale dei siti inquinati
secondo il D.M. sopra citato. Devono avere acquistato beni strumentali nuovi a decorrere dal periodo di imposta
successivo a quello in corso all’entrata in vigore del D.L. 24/12/2013 e fino alla chiusura del periodo di imposta in
corsa al 31/12/2015 come disposto dall’articolo 4 del DL 145/2013.
Impegno irreversibile. Gli investimenti per il quale si chiede il credito d’imposta possono essere avviati a partire dalla
data di sottoscrizione o di adesione all’accordo di programma. Si considera l’inizio dei lavori di costruzione relativi
all’investimento, il primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o qualsiasi altro impegno che renda
irreversibile l’investimento. I beni devono essere pagati attraverso il Sepa credit transfer e i documenti di spesa
devono essere conservati per 5 anni dalla fine del periodo di imposta cui si riferiscono le spese.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
dott.geol. Andrea della Lucia
[email protected]
Tel. 0461/433420 – cell. 335/5759353
I FOCUS DI SEA
MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE (MUD) PER RIFIUTI PRODOTTI E/O SMALTITI
NELL'ANNO 2015 - SCADENZA 30 APRILE 2016
Indice
Il Dpcm 21 dicembre 2015 approva il modello unico di dichiarazione ambientale (M.U.D) per l’anno 2016 introdotto dal
Dpcm 27 dicembre 2014, già utilizzato per le dichiarazioni 2015.
Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale è articolato in 6 Comunicazioni che devono essere presentate dai
soggetti tenuti all'adempimento.
In particolare:
1. Comunicazione Rifiuti
Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
Imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a Euro 8.000,00;
Imprese ed enti produttori che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi
derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi
prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da
abbattimento dei fumi (così come previsto dall'articolo 184 comma 3 lettere c), d) e g)).
2. Comunicazione Veicoli Fuori Uso
Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali.
3. Comunicazione Imballaggi
sezione consorzi: CONAI o altri soggetti di cui all'articolo 221, comma 3, lettere a) e c).
servizio gestore rifiuti di imballaggio: impianti autorizzati a svolgere operazioni di gestione di rifiuti di imballaggio di
cui all’allegato B e C della parte IV del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152.
4. Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 151/2005.
5. Comunicazione Rifiuti Urbani, Assimilati e raccolti in convenzione
soggetti istituzionali responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati.
6. Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche iscritti al Registro Nazionale e Sistemi Collettivi di
Finanziamento.
Come per l’anno precedente l’obbligo della trasmissione alla CCIAA è esclusivamente per via telematica. Non è più
possibile la spedizione postale o la consegna diretta del supporto magnetico. La data ultima di presentazione del
M.U.D. è stata fissata al 30 APRILE 2016. Anche quest'anno SEA spa mette a disposizione l'esperienza e la
consulenza del proprio personale qualificato per affiancarVi nella fase di stesura della dichiarazione MUD 2016. In
particolare il servizio offerto prevede l'intervento del nostro personale tecnico per la raccolta dati, predisposizione e
stampa del MUD 2016, non escludendo, in caso di richiesta espressa, la presenza presso la Vostra sede aziendale.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
ing. Roberta Giuliani
[email protected]
cell. 348/0123483
FORMAZIONE
I CORSI DI FORMAZIONE IN PROGRAMMA PER IL MESE DI FEBBRAIO 2016
Indice
Nuovi finanziamenti per la sicurezza:
- segnaliamo la possibilità di accedere nuovamente, per le aziende valutate di rischio medio e alto, di accedere ai
fondi messi a disposizione dall’Agenzia per il Lavoro della Provincia di Trento.
- avviso 2 di Fondimpresa con finanziamento a Voucher per le PMI iscritte.
ANTINCENDIO RISCHIO BASSO (4 ore)
04 febbraio 08:30 - 12:30
ANTINCENDIO RISCHIO MEDIO (8 ore)
04 febbraio 08:30 - 12:30 13:30-17:30
ANTINCENDIO RISCHIO BASSO AGGIORNAMENTO
04 febbraio 10:30 - 12:30
FORMAZIONE LAVORATORI SULLA SICUREZZA - MODULO GENERALE (4 ore)
10 febbraio 08:30 - 12:30
FORMAZIONE LAVORATORI – MODULO SPECIFICO RISCHIO BASSO (4 ore aggiuntive al modulo generale)
10 febbraio 13:30 - 17:30
PRIMO SOCCORSO BASE 12 ORE (AZIENDE DI GRUPPO B)
11 febbraio 8.30 - 12.30 e 13.30 - 17.30
12 febbraio 8.30 - 12.30
PRIMO SOCCORSO AGGIORNAMENTO (AZIENDE DI GRUPPO A, B, C)
12 febbraio 8.30 - 12.30
FORMAZIONE PREPOSTI (8 ore)
15 febbraio 08:30 - 12:30 e 13:30 - 17:30
FORMAZIONE SULLA SICUREZZA NEI CANTIERI (16 ore)
16 febbraio 08:30 - 12:30 e 13:30 - 17:30
17 febbraio 08:30 - 12:30 e 13:30 - 17:30
CARRELLO ELEVATORE (12 ore)
Teoria (8 ore)
23 febbraio 08:30 - 12:30 e 13:30 - 17:30
Pratica (4 ore a sessione, mattina o pomeriggio)
24 febbraio 08:30 - 12:30 e 13:30 - 17:30
I corsi si svolgeranno presso le aule didattiche di Formazionespa in via Kufstein 5, Loc. Spini di Gardolo - Trento.
Per aderire a tali corsi è necessario contattare la dott.ssa Laura Fumarola ai contatti di seguito indicati.
I corsi verranno attivati al raggiungimento del numero minimo di 10 partecipanti.
La restituzione dei moduli di adesione vale semplicemente quale manifestazione di interesse alla partecipazione e non
vincola l'iscrizione che potrà avvenire solo a seguito della nostra comunicazione di attivazione degli interventi formativi
mediante versamento della/e quota/e di partecipazione.
Per ulteriori informazioni in merito ai corsi e per preventivi personalizzati prego contattare:
dott.ssa Laura Fumarolacell. 320/2664916
email: [email protected]
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
sig. Thomas Bassi
[email protected]
Tel. 0461/433446 – cell. 335/1817369
SCADENZE
LE SCADENZE DI FEBBRAIO 2016 E MARZO 2016
Indice
Febbraio 2016
15.02
Verifiche periodiche attrezzature: le ASL ovvero le ARPA nei casi di cui al comma 2 dell'articolo 2 del decreto
11/4/2011 (datore di lavoro che indica il nominativo del soggetto abilitato, pubblico o privato, del quale il soggetto
titolare della funzione si avvale laddove non sia in grado di provvedere direttamente con la propria struttura o a seguito
degli accordi di contenuti al comma 3 art.2 del suddetto decreto 11/4/2011) devono inviare all'INAIL, per via
telematica, entro il 15 febbraio di ogni anno, tutti i dati circa le attività di verifica effettuate nell'anno precedente
comprese quelle svolte dai soggetti abilitati, pubblici o privati.
28.02
Sicurezza nei trasporti: il consulente sulla sicurezza nei trasporti ex D.LGS. n. 40/2000 entro la fine dell'anno deve
redigere la Relazione annuale sull'attività di impresa, consegnandone copia al "Capo dell'impresa" e indicando, tra
l'altro, le eventuali modifiche procedurali ovvero strutturali necessarie per l'osservanza delle norme in materia di
autotrasporto, di carico e scarico delle merci pericolose nonché per lo svolgimento delle attività di impresa in
condizioni ottimali di sicurezza. (D.LGS. 27/1/2010 n.35 - art.11 comma 5).
Marzo 2016
01.03
Composti organici volatili: termine entro il quale i soggetti preposti ai controlli di applicazione del decreto nonché per
tramite le camere di commercio, devono inviare i dati previsti dall’Allegato IV del Decreto stesso
GAS: termine entro il quale le imprese che effettuano lo stoccaggio del gas devono pubblicare i dati relativi allo
stoccaggio
14.03
Composti organici volatili: termine entro il quale il gestore dell’impianto che rientra nelle categorie di attività e
supera i valori imposti dall’ Allegato III parte II del D.LGS. 156/06 deve fornire all’autorità competente il piano di
gestione dei solventi
Denuncia infortuni attività estrattive: termine per l'invio del riepilogo infortuni mese Precedente.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
sig. Daniel Sartori
[email protected]
Tel. 0461/433402 – cell. 335/1810995
SENTENZE E QUESITI
SICUREZZA SUL LAVORO, SCUDO 231
Indice
Corte di cassazione, sentenza n. 2544/2016
Paga la società, oltre ai dirigenti, per l’omicidio colposo del dipendente. La mancata adozione dei modelli organizzativi
conduce così diritti a una sanzione pecuniaria di 80mila euro a carico dell’impresa.
Infatti, nei reati colposi d’evento, «uil finalismo della condotta prevista dall’articolo 5 del decreto legislativo n. 231/2001
è compatibile con la non volontarietà dell’evento lesivo, sempre che si accerti che la condotta che ha cagionato
quest’ultimo sia stata determinata da scelte rispondenti all’interesse dell’ente o sia stata finalizzata all’ottenimento di
un vantaggio per l’ente medesimo».
A puntualizzarlo è la Corte di cassazione con la sentenza n. 2544 della Quarta sezione penale.
È stata così confermata la condanna inflitta in appello a una srl attiva nel settore edile per la morte di un dipendente.
La difesa della società aveva sostenuto che i giudici di merito avevano affrontato la questione della responsabilità
dell’ente come se fosse una conseguenza automatica della responsabilità degli imputati. Quando invece la condotta
del rappresentante legale della società non sarebbe stata funzionale a un vantaggio dell’ente. La Cassazione però
ricorda che il requisito dell’interesse esiste anche quando la mancata adozione della disciplina antinfortunistica
rappresenta l’esito di una scelta indirizzata a risparmiare sui costi d’impresa. Pur non volendo il verificarsi
dell’infortunio a danno del lavoratore, pertanto, l’autore del reato ha violato consapevolmente la disciplina a presidio
della sicurezza puntando a soddisfare un interesse dell’ente. Il vantaggio invece comporta la concretizzazione di una
politica d’impresa disattenta alla materia della sicurezza del lavoro con un contenimento della spesa e una
massimizzazione del profitto. La responsabilità allora poteva essere esclusa solo dimostrando l’adozione dei modelli e
la vigilanza sulla loro applicazione da parte di un organismo autonomo.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
ing. Renzo Marucci
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Tel. 0461/433447 – cell. 335/1272394
SENTENZE E QUESITI
EMISSIONI IN ATMOSFERA: CONDIZIONI PER L'AUTORIZZAZIONE IMPIANTO
Indice
Corte di Cassazione, sentenza n. 36903/2015
La Cassazione Penale, con sentenza n. 36903 del 14 settembre 2015, ha accolto il ricorso del titolare di un'impresa
che era stato condannato per l'emissione di sostanze pericolose in atmosfera, ai sensi dell'art. 269 D.LGS. 152/2006,
per aver esercitato la propria attività senza l'autorizzazione e senza comunicazione.
I giudici hanno affermato che l'articolo in questione si applica nel caso in cui l'impresa emetta concretamente le
emissioni in atmosfera e non, come nel caso in questione, quando l'emissione non sia stataaccertata.
Il titolare di una ditta di produzione e commercializzazione di infissi e materiali per l'arredamento, è stato condannato
per il reato previsto dal D.LGS. 4 aprile 2006, n. 152, art. 269, per aver esercitato la propria attività senza
autorizzazione e senza dare comunicazione all'autorità competente.
Per questo motivo ha presentato ricorso per cassazione sostenendo che l'obbligo dell'autorizzazione di cui all'art. 269,
va applicato agli stabilimenti che producono effettivamente emissioni in atmosfera e non a quelli che sono
potenzialmente idonei a produrre emissioni, in quanto le emissioni devono effettivamente sussistere.
Il ricorrente ritiene che il Tribunale, in primo grado, lo abbia condannato senza dimostrare la concreta produzione delle
immissioni inquinanti, avendo seguito un iter logico privo di accertamento e motivazione.
La Cassazione Penale ha ritenuto fondato il ricorso del titolare della ditta sul motivo concernente la concreta
produzione di emissioni, di cui all'art. 269 del D.LGS. 152/2006.
I giudici di legittimità hanno affermato che l'articolo 279 si applica nei casi in cui ci sia una concreta prova della
produzione di emissioni di sostanze pericolose in atmosfera e in assenza di autorizzazione dell'impianto, non
essendo sufficiente, per la configurazione della responsabilità, la mera potenzialità produttiva di emissioni inquinanti
(così Sez. 3, n. 5347 del 12/01/2011).
Le emissioni, dunque, devono essere effettivamente sussistenti, posto che l'art. 269 T.U.A. prescrive che
l'autorizzazione deve essere richiesta per tutti gli stabilimenti che producono emissioni.
Inoltre, con la nuova disciplina dell'art. 267, c.1, è precisato che l'art. 269 si applica agli impianti che producono
emissioni in atmosfera; chiarendo così che non è la generica possibilità di emissioni ad essere configurata come
reato, come accadeva con la precedente disciplina, ma è punita la concreta attività di produzione delle emissioni da
parte dell'impianto (Sez. 3, n. 40964 del 11/10/2006).
Pertanto, la condotta dell'impianto senza autorizzazione sarà incriminata nel caso in cui lo stesso produrrà emissioni
nell'atmosfera. Diversamente, l'impianto non sarà soggetto alla richiesta di autorizzazione.
Per gli Ermellini, il tribunale di primo grado, non ha fatto riferimento alle effettive emissioni in atmosfera in relazione
all'attività di produzione e commercializzazione di infissi interni ed esterni e materiali per l'arredamento dell'impresa,
ma si è soltanto limitato a registrare l'assenza dell'autorizzazione senza accertare se l'impianto producesse emissioni
in atmosfera; solo in quest'ultimo caso, infatti, l'impresa è obbligata a richiedere l'autorizzazione.
Per queste ragioni la Cassazione ha rinviato il giudizio al Tribunale di primo grado per far annullare la sentenza
emessa.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
ing. Alessandro Chistè
[email protected]
Tel. 0461/433424 – cell. 331/6760276