Carnevale, in Italia è tempo di travestimenti e chiacchiere

Download Report

Transcript Carnevale, in Italia è tempo di travestimenti e chiacchiere

CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 3 FEBBRAIO 2016
9
GUSTO
Le Chiacchiere
di Carnevale
Il Corriere Canadese lancia
una nuova iniziativa per promuovere i migliori ristoranti di Toronto e della GTA legati alla tradizione della cucina italiana. Invitiamo tutti
gli chef che desiderano proporre le proprie ricette e far
conoscere il ristorante dove
le stesse possono essere degustate, a scriverci all’indirizzo e-mail
[email protected]
Catia Rizzo
TORONTO - Se vi è un momento dell’anno in cui ci si può sentire di nuovo bambini, è senz’altro il
Carnevale. Celebrazione del travestimento in quanto ribellione verso
l’ordine naturale, la più popolare festa dell’allegria ha origini antichissime tanto che non se ne può tracciare un preciso punto di inizio. Secondo gli storici prenderebbe comunque le mosse dalla remota tradizione dei Saturnali, festa pagana
dell’Antica Roma durante la quale,
in onore di Saturno, era necessario lasciarsi andare alla pazza gioia
per ottenere un raccolto abbondante, oltre che felicità e benessere. I
festeggiamenti duravano sette giorni e durante questo arco temporale si conducevano per la città carri
addobbati in modo bizzarro, trainati da animali anch’essi allegramente
bardati. Si organizzavano poi delle
grandi abbuffate, con tavoli imbanditi tra danze, lazzi ed oscenità.
Per tutto il periodo si sovvertiva
l’ordine sociale vigente e si scambiavano i ruoli soliti, nascondendo
la vecchia identità dietro delle maschere.
Veniva temporaneamente sospesa l’autorità ed il potere dei padroni sugli schiavi, questi ultimi venivano liberati, cambiavano i loro abiti con quelli dei signori ed eleggevano un Re per le feste, detto Saturnalicius princeps, che presiedeva
ad un grande banchetto in cui il signore serviva a tavola i suoi schiavi.
Nel periodo arcaico, questo Re, alla fine delle feste veniva poi ucciso.
SAPORI REGIONALI ITALIANI
Carnevale, in Italia è tempo
di travestimenti e chiacchiere
In seguito ci si convinse a non sacrificare più vite umane e di sostituire la vittima con un fantoccio di
paglia che la sera del martedì grasso veniva bruciato come rito di purificazione della comunità. L’odierno Carnevale è quindi l’erede della
“confusione” tipica delle feste dei
Saturnalia.
L’etimologia del termine “carnevale” risale, con ogni probabilità, al latino carnem levare, espressione con cui nel Medioevo si indicava la prescrizione ecclesiastica di astenersi dal mangiare carne
a partire dal primo giorno di Quaresima, ovvero dal giorno successivo alla ine del carnevale, sino
al “giovedì santo” prima della Pasqua. Il carnevale infatti, nel calendario liturgico cattolico-romano si
colloca necessariamente tra l’Epi-
fania e la Quaresima.
Tra le città italiane in cui maggiormente si festeggia questa ricorrenza vince senz’altro Venezia,
tanto che il Carnevale della Regina
dell’Adriatico è conosciuto in tutto
il mondo. Proprio come nell’Antica
Roma, nel passato questo periodo
concerneva un livellamento di tutte le divisioni sociali, tanto che il
popolo era autorizzato persino alla pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia. Tali concessioni erano abbastanza tollerate e
considerate un provvidenziale sfogo alle tensioni e ai malumori che
si creavano inevitabilmente all’interno della Repubblica di Venezia,
nella quale vigevano rigidi limiti su questioni come la morale comune e l’ordine pubblico dei suoi
cittadini.
•
500 g di farina più un pò;
50 g di burro morbido;
3 cucchiai di zucchero;
Mezzo bicchiere di vino
bianco secco;
2 uova;
•
•
•
•
Zucchero a velo;
Buccia grattuggiata di un
limone;
olio di semi per friggere;
un pizzico di sale.
Versate tutti gli ingredienti (tranne l’olio di semi) nel mixer o
nell’impastatrice unendo il vino bianco poco alla volta. Otterrete
così un composto compatto ed omogeneo. Create una palla e avvolgetela in un canovaccio pulito. Lasciate riposare per 30 minuti. Trascorso questo tempo, tagliate la pasta in diversi pezzi e con l’aiuto
di una macchinetta per tirare la pasta fresca, realizzate delle sfoglie.
Create tante strisce rettangolari con l’aiuto di una rotellina. A piacere fate dei tagli anche all’interno. Versate abbondante olio di semi in una pentola dai bordi alti e fatelo scaldare bene. Fate friggere
le chiacchere in quando risultano croccanti. Scolate su carta assorbente e spolverate con lo zucchero a velo.
Spinaci con le uova
Lattuga al miele
DOLCE
Sorbetto al limone
Calorie per porzione: 95
Tempo di preparazione: 20 min.
Economico: si Vegetariano: si
Ingredienti per 4 persone:
- Una pianta di lattuga
- un cucchiaio di miele liquido
- 40 gr. di capperi sott’aceto
- un cucchiaio d’aceto bianco
- 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- sale.
PRIMO PIATTO
Paglia e fieno al pomodoro
Calorie per porzione: 230
Tempo di preparazione: un’ora.
Economico: si Vegetariano: si
Ingredienti per 4 persone:
- Un Kg. di spinaci
- 4 uova
- 60 gr. di burro
- mezzo bicchiere di latte
- 4 cucchiai di parmigiano
- sale.
Preparazione: Rosolare nell’olio cipolla,
sedano e carota tritati insieme. Unire i pomodori passati al setaccio, il basilico, salare,
pepare e cuocere per circa venti minuti.
Lessare le tagliatelle, scolarle al dente e condirle con il sugo. Servire in piatti caldi con
una spolverata di formaggio grattugiato.
•
•
•
•
CONTORNO
Teresina
Ingredienti per 4 persone:
- 400 gr. di tagliatelle all’uovo bianche
e verdi
- 500 gr. di pomodori maturi
- una carota
- una costa di sedano
- mezza cipolla
- un ciuffo di basilico tritato
- mezzo bicchiere di olio extravergine
d’oliva
- 40 gr. di grana grattugiato - sale e pepe.
Ricetta tradizionale
SECONDO PIATTO
La Cucina
di
Calorie per porzione: 530
Tempo di preparazione: 40 min.
Economico: si Vegetariano: si
Chiacchiere, frappe, bugie, cenci e chi più ne ha più ne metta.
Questi siziosi dolcetti vengono tipicamente fatti proprio in
occasione del Carnevale ed oltre
ai nomi anche l’impasto può presentare delle diferenze a seconda
delle diverse regioni.
Dal Marsala al cioccolato, dal
miele al mascarpone, ogni parte
d’Italia insomma ha realizzato una propria rivisitazione della ricetta tradizionale.
Qualunque sia la versione preferita, la tradizione delle chiacchiere risale all’antica preparazione delle frictilia, dolci fritti nel
grasso di maiale che nell’Antica
Roma venivano realizzate dalle
donne in onore delle divinità protettrici della fecondità campestre.
La preparazione avveniva proprio durante il periodo di carnevale e le frittelle erano prodotte
in gran quantità poiché dovevano
durare per tutto il periodo della
Quaresima.
Caratteristica principale di
questo dolce è la friabilità, che
deve rimanere immutata indipendentemente dalle varie declinazioni regionali.
Preparazione: Privare la lattuga delle
foglie esterne più sciupate, lavarla bene
sotto l’acqua corrente, scolarla e lasciarla asciugare.
Nel frattempo unire in una ciotola l’olio,
l’aceto, il miele ed i capperi finemente
tritati, facendo ben amalgamare gli
ingredienti tra loro.
Tagliare le foglie di lattuga, metterle in
un’insalatiera, salarle e cospargerle con
il condimento preparato, mescolando
accuratamente.
Servire subito.
Preparazione: “Pulire, lavare gli
spinaci e lessarli in pochissima acqua
bollente salata per 5 minuti; quindi
scolarli, strizzarli bene e trasferirli in
una padella con il burro. Salare, unire
il latte, lasciar insaporire per un quarto
d’ora e trasferirli poi in un piatto da
portata. Cuocere le uova “in camicia”,
sgusciandole e lessandole in acqua bollente salata per 5 minuti; scolarle con
una schiumarola, adagiarle sopra agli
spinaci, cospargere con il parmigiano e
servire.”
Il Corriere Canadese invita le sue affezionate
lettrici a inviare le ricette a loro più care, quelle che
fanno leccare i baffi a tutta la famiglia, che magari vengono preparate per celebrare una occasione
speciale oppure che sono semplici da eseguire, ideali
Calorie per porzione: 325
Tempo di preparazione: 20 min.
Economico: no Vegetariano: si
Ingredienti per 4 persone:
- 6 grossi limoni non trattati
- 320 gr. di zucchero
- un rametto di menta fresca.
Preparazione: Spremere i limoni ed
aggiungere al succo tanta acqua sufficiente a raggiungere un litro.
Versare il tutto in una casseruola,
unirvi lo zucchero e la scorza dei
limoni tagliata a filettini e, mescolando,
far sobbollire lo sciroppo per qualche
minuto.
Lasciar raffreddare, quindi filtrare il
composto e versarlo in un recipiente.
Passare in congelatore, avendo l’accortezza di rimestare il preparato ogni
mezz’ora, per tre volte.
Servire il sorbetto in alti bicchieri
di vetro e decorare con foglioline di
menta.
quando si rientra a casa dal lavoro.
La cucina italiana di oggi nasce dalla tradizione:
condividete le vostre ricette con noi: le pubblicheremo
in italiano e in inglese!
L’indirizzo è: [email protected]