TECNICAN.1-20 SCIENZA DALL`UNIONE EUROPEA

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Transcript TECNICAN.1-20 SCIENZA DALL`UNIONE EUROPEA

Bollettino
di informazione
della FOIST
P.le Morandi, 2
20121 Milano
SCIENZA
TECNICA N.1-20
Spedizione in abbonamento postale
Art. 2 - Comma 20/C - Legge 662/96
Filiale di Milano
Anno XXIV - Gennaio/Giugno 2016
DALL’UNIONE EUROPEA
POLITICA
Pogramma per il 2016
Il 27 ottobre la Commissione europea ha adottato il suo programma di lavoro per il 2016, il secondo della Commissione
Juncker, che ribadisce l’impegno a favore delle dieci priorità politiche indicate negli orientamenti politici del presidente. La preparazione del programma è iniziata con il discorso sullo stato
dell’Unione pronunciato il 9 settembre da Juncker al Parlamento
europeo.
Nel 2016 si prevedono 23 iniziative fondamentali imperniate su
10 priorità politiche, 20 ritiri o modifiche di proposte pendenti
e 40 azioni REFIT per riesaminare la qualità della normativa vigente dell’Ue.
In moltissimi ambiti occorre un approccio comune a livello europeo per conseguire gli ambiziosi obiettivi strategici, cioè un
livello alto di protezione ambientale, standard sociali e occupazionali elevati, la sicurezza energetica, un’economia prospera
che comporti vantaggi per tutti e una politica sulla migrazione
che rispetti i valori comuni.
ALL’INTERNO
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BANDO GIOVANI E SCIENZE 2014..............
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VERDI STABILIZZATI
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ENTERPRISE EUROPE NETWORK
LA FAST PROPONE
Mercato Unico
Il mercato unico, concepito per consentire alle merci, ai servizi,
ai capitali e alle persone di circolare più liberamente, è una delle
più grandi conquiste dell’Europa. Esso offre grandi opportunità
ai professionisti e alle imprese nonché una maggiore scelta e
prezzi più bassi ai consumatori. Permette alle persone di viaggiare, vivere, lavorare e studiare ovunque lo desiderino. Ma tali
opportunità non sempre si concretizzano se le regole del mercato unico non sono note, non vengono attuate o semplicemente sono messe a rischio da barriere diverse e ingiustificate.
Inoltre il mercato unico deve adeguarsi alla realtà odierna: anche
le idee innovative e i nuovi modelli di business devono trovare
la loro giusta collocazione.
Rafforzare l’UEM
RISULTATI DA ORIZZONTE 2020 ................... pag.
IN EVIDENZA
Infatti, le nuove azioni che la Commissione realizza nel 2016
comprendono:
• iniziative volte a migliorare la gestione della migrazione e proposte relative alla gestione delle frontiere;
• la realizzazione del mercato unico digitale, il follow-up della
strategia sul mercato unico, una strategia spaziale per l’Europa
e un piano d’azione europeo in materia di difesa;
• l’economia circolare, le prossime tappe per un futuro sostenibile e la normativa di attuazione dell’Unione dell’energia;
• un’agenda per nuove competenze per l’Europa, un nuovo inizio per i genitori che lavorano e un pilastro di diritti sociali
nell’ambito dell’approfondimento dell’Unione economica e
monetaria;
• un pacchetto sulla tassazione delle società e un piano d’azione
sull’Iva.
Dopo la presentazione della “relazione dei cinque presidenti”
elaborata dai presidenti della Commissione, del Vertice euro,
dell’Eurogruppo, della Banca centrale europea e del Parlamento
europeo, il 1° luglio 2015 la Commissione ha lanciato la Fase 1
(“approfondire facendo”) del processo di completamento dell’UEM. La Commissione propone misure concrete per dare inizio all’attuazione del piano ambizioso volto ad approfondire
l’UEM.
Il pacchetto di misure adottato dal collegio dei commissari comprende un approccio riveduto al semestre europeo che prevede,
tra l’altro, il rafforzamento del dialogo democratico e l’ulteriore
miglioramento della governance economica, ad esempio mediante la creazione di comitati nazionali per la competitività e
di un Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, e
una rappresentanza più unificata della zona euro nelle istituzioni
finanziarie internazionali, in particolare l’FMI. Il pacchetto spe1
cifica inoltre le tappe verso il completamento dell’Unione bancaria, tra cui in particolare un sistema europeo di garanzia dei
depositi e misure volte a ridurre ulteriormente il rischio nel sistema bancario.
Proteggere le frontiere esterne
La Commissione europea ha adottato lo scorso 15 dicembre
un’importante serie di misure per gestire le frontiere esterne
dell’Ue e proteggere lo spazio Schengen senza frontiere interne.
Le proposte contribuiscono a gestire più efficacemente la migrazione, a rafforzare la sicurezza interna e a salvaguardare il
principio della libera circolazione delle persone.
La Commissione propone di istituire una guardia costiera e di
frontiera europea per garantire una gestione forte e condivisa
delle frontiere esterne. Per aumentare ulteriormente la sicurezza
dei cittadini europei, vengono introdotti controlli sistematici, basati sul raffronto con banche dati pertinenti, di tutte le persone
che entrano nello spazio Schengen o ne escono. La nuova guardia costiera e di frontiere europea avrà:
• una squadra di riserva rapida di guardie costiere e un parco
di attrezzature tecniche: l’Agenzia potrà contare su almeno
1500 esperti, il cui intervento potrà essere dispiegato entro tre
giorni;
• un ruolo di monitoraggio e sorveglianza: sarà istituito un centro di monitoraggio e analisi dei rischi per controllare i flussi
migratori verso l’Unione;
• il diritto di intervenire: gli Stati membri potranno richiedere
operazioni congiunte e interventi rapidi alle frontiere, nonché
il dispiegamento di squadre della guardia costiera e di frontiera europea a sostegno di tali operazioni e interventi;
• la sorveglianza delle guardie costiere: le guardie costiere nazionali faranno parte della guardia costiera e di frontiera europea nella misura in cui svolgeranno operazioni di controllo
delle frontiere;
• un mandato per intervenire nei paesi terzi: l’Agenzia riceverà
un nuovo mandato per inviare funzionari di collegamento e
avviare operazioni congiunte con paesi terzi confinanti, comprese operazioni sul loro territorio;
• un ruolo più importante nel quadro dei rimpatri: un Ufficio
europeo dei rimpatri istituito nell’ambito dell’Agenzia permetterà di dispiegare squadre europee di intervento per il rimpatrio;
• la responsabilità di garantire la sicurezza interna.
L’istituzione di una guardia costiera e di frontiera europea, annunciata dal Presidente Juncker nel discorso sullo stato dell’Unione il 9 settembre, fa parte delle misure previste dall’agenda
europea sulla migrazione per rafforzare la gestione e la sicurezza
delle frontiere esterne dell’Ue. L’agenda europea sulla migrazione adottata dalla Commissione nel maggio 2015 ha evidenziato la necessità di un approccio globale alla gestione della
migrazione. Questo obiettivo è stato segnalato anche nel Parlamento europeo e appoggiato negli orientamenti chiari definiti
dal Consiglio europeo il 23 settembre e il 15 ottobre.
Balcani occidentali e Turchia
In una serie di relazioni annuali adottate in novembre, la
Commissione europea ha valutato lo stato di avanzamento
dei Balcani occidentali e della Turchia nei preparativi per
l’adesione all’Ue e ha delineato il percorso da seguire per
affrontare i problemi ancora irrisolti.
La regione è stata gravemente colpita dalla crisi dei rifugiati.
La Turchia fornisce un sostegno considerevole a oltre 2 mi2
lioni di rifugiati siriani sul suo territorio. I paesi del Balcani
occidentali, in particolare l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia e la Serbia, hanno dovuto far fronte dall’inizio dell’anno a un flusso massiccio di cittadini di paesi terzi in
transito sul loro territorio. La sfida costituita dalla migrazione
dimostra più che mai la necessità di cooperare strettamente
con i paesi dell’allargamento e l’Ue ha predisposto un ingente sostegno a tal fine.
Politica europea di vicinato (PEV)
La Commissione europea e l’Alta rappresentanza dell’Unione
per gli Affari esteri e la politica di sicurezza hanno annunciato
lo scorso 18 novembre le linee principali dei riesame della politica europea di vicinato (PEV), esponendo il nuovo approccio
dell’Unione nei confronti dei suoi vicini orientali e meridionali.
La revisione fa seguito ad ampie consultazioni con gli Stati
membri, i paesi partner, le organizzazioni internazionali, le
parti sociali, la società civile e il mondo accademico.
La PEV assumerà come priorità politica la stabilizzazione. La
differenziazione e una maggiore titolarità reciproca saranno
altri elementi fondamentali della nuova PEV: occorre riconoscere che non tutti i partner aspirano a conformarsi alle norme
e agli standard dell’Ue e tener conto delle intenzioni di ciascuno di essi per quanto attiene alla natura e alla portata dei
loro partenariati con l’Ue. Tramite la PEV l’Unione continuerà
a promuovere i valori universali, cercando modi più efficaci
per favorire la democrazia, i diritti dell’uomo, le libertà fondamentali e lo Stato di diritto.
La nuova PEV intende mobilitare gli sforzi per sostenere uno
sviluppo economico e sociale inclusivo: creare opportunità di
lavoro per i giovani sarà una delle misure cruciali della stabilizzazione economica. Verrà messo un nuovo accento sull’intensificazione del lavoro con i paesi partner nel settore della
sicurezza, soprattutto per la prevenzione dei conflitti e la lotta
al terrorismo e alla radicalizzazione. Saranno prioritarie, inoltre,
la mobilità sicura e legale da un lato e la lotta contro la migrazione irregolare, la tratta di esseri umani e il traffico di migranti
dall’altro. Vi sarà infine una maggiore attenzione alla collaborazione con i partner per la sicurezza energetica e l’azione per
il clima.
Bilancio umanitario
La Commissione europea ha adottato il 16 dicembre il bilancio
per gli aiuti umanitari 2016. Con una dotazione iniziale di 1,1
miliardi di euro è il più alto mai previsto per il soccorso d’urgenza nei disastri naturali e causati dall’uomo. La proposta arriva in un momento in cui le necessità globali di aiuti umanitari
aumentano a causa dell’incremento nel numero dei rifugiati e
degli sfollati dovuto alle guerre, dell’impatto sempre più forte
delle calamità naturali e dei cambiamenti climatici, della crisi
economica.
Le risorse per il 2016 servono a far fronte alla dimensione
esterna della crisi dei rifugiati in Siria, Libano, Giordania, Turchia, Balcani occidentali e Iraq. Gli aiuti vanno anche a popolazioni colpite da altri conflitti, come quelle del Sud Sudan e
dell’Ucraina, e che devono affrontare crisi complesse e ricorrenti
nella regione del Sahel e nel bacino del lago Chad. Vengono
sostenute anche le vittime delle “crisi dimenticate”, come ad
esempio gli sfollati in Colombia, Myanmar e Afghanistan, che
sfuggono all’attenzione della comunità internazionale.
Economia circolare
La Commissione europea ha adottato lo scorso 2 dicembre un
nuovo e ambizioso pacchetto di misure sull’economia circolare
per aiutare le imprese e i consumatori europei a effettuare la
transizione verso un’economia più circolare e forte, dove le risorse vengono utilizzate in modo più sostenibile. Attraverso un
maggior ricorso al riciclaggio e al riutilizzo, le azioni proposte
costituiscono “l’anello mancante” nel ciclo di vita dei prodotti,
a beneficio sia dell’ambiente che dell’economia. Si trarrà così il
massimo valore e il massimo uso da materie prime, prodotti e
rifiuti, promuovendo risparmi di energia e riducendo le emissioni di gas a effetto serra. Le proposte riguardano l’intero ciclo
di vita: dalla produzione e il consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato per le materie prime secondarie. La transizione
sarà finanziata dai fondi SIE, da 650 milioni di EUR provenienti
da “Orizzonte 2020” (il programma di finanziamento dell’Ue
per la ricerca e l’innovazione) e da 5,5 miliardi di EUR provenienti dai fondi strutturali per la gestione dei rifiuti, e mediante
investimenti nell’economia circolare a livello nazionale.
Il pacchetto sull’economia circolare, superando i compartimenti stagni in seno alla Commissione, contribuisce a priorità
politiche di ampio respiro affrontando le problematiche dei
cambiamenti climatici e ambientali e stimolando la creazione
di posti di lavoro, la crescita economica, gli investimenti e
l’equità sociale.
Unione bancaria
La recente crisi ha dimostrato che i forti shock economici e finanziari possono minare la fiducia nel sistema bancario.
L’Unione bancaria è stata istituita per rafforzare la fiducia nelle
banche partecipanti: un sistema europeo di assicurazione dei
depositi (Edis) potenzierà l’Unione bancaria, la protezione dei
titolari di depositi e la stabilità finanziaria, oltre ad allentare ulteriormente il legame fra banche e emittenti sovrani.
Le misure fanno parte delle azioni indicate nella relazione dei
cinque presidenti per rafforzare l’Unione economica e monetaria dell’Ue. La proposta legislativa garantirà i depositi dei cittadini a livello della zona euro. La proposta è accompagnata
da una comunicazione che definisce altre misure volte a ridurre ulteriormente i rischi residui nel settore bancario parallelamente ai lavori sulla proposta relativa all’Edis.
Il sistema si svilupperà gradualmente in tre fasi. La prima consisterà in una riassicurazione dei sistemi nazionali di garanzia
dei depositi (Dgs) seguita, dopo tre anni, da un sistema di coassicurazione con un progressivo aumento del contributo dell’Edis. Come fase finale, nel 2024 si dovrebbe arrivare a un
sistema europeo di assicurazione dei depositi a pieno titolo. Il
sistema comprende una serie di solide salvaguardie contro l’”azzardo morale” e l’uso inappropriato, per incentivare i sistemi
nazionali a gestire in modo prudente i loro rischi potenziali. In
particolare, i sistemi nazionali potranno accedere all’Edis solo
se rispettano pienamente la normativa pertinente dell’Ue.
Cambiamenti climatici
Il contributo fornito nel 2014 dall’Ue e dagli Stati membri ai
paesi più poveri e più vulnerabili per aiutarli a ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi alle conseguenze dei cambiamenti
climatici ammonta a 14,5 miliardi di euro. Si tratta di un ulteriore aumento significativo, indice della determinazione del-
l’Europa a versare la propria quota dei flussi finanziari, fissati
nel 2009 alla cifra-obiettivo di 100 miliardi di dollari annui, che
fino al 2020 i paesi sviluppati trasferiranno a quelli in via di
sviluppo. La Commissione europea ha svolto un ruolo centrale
e di coordinamento in questo processo e continua ad essere
uno dei donatori principali attraverso i propri fondi per lo sviluppo internazionale. Nel periodo 2014-2020 almeno il 20%
del bilancio dell’Ue sarà speso nell’azione per il clima.
L’Ue è in prima fila nei finanziamenti per il clima: ad essa e ai
suoi Stati membri si deve oltre la metà dei finanziamenti pubblici mobilitati per contribuire ai 100 miliardi di dollari che costituiscono l’impegno preso a Copenaghen nel 2009 dai paesi
sviluppati. Tra il 2007 e il 2013 sono stati investiti 25 miliardi
di euro in progetti in campo climatico nei paesi in via di sviluppo grazie a strumenti di finanziamento pubblico-privato
dell’Ue. Nei prossimi anni, l’aumento delle sovvenzioni che
l’Ue erogherà attraverso queste forme di finanziamento combinato potrebbe generare entro il 2020 investimenti dell’ordine
di 50 miliardi di euro.
Accordo sul clima
L’Unione europea ha avuto un ruolo centrale nel negoziato
che ha permesso di raggiungere lo storico accordo di Parigi:
195 paesi hanno adottato una nuova intesa globale, giuridicamente vincolante. Si tratta del coronamento di anni di sforzi
della comunità internazionale per arrivare a un accordo multilaterale universale sui cambiamenti climatici. A seguito della
partecipazione limitata al protocollo di Kyoto e della mancanza
di un’intesa a Copenaghen 2009, l’Unione europea ha costruito
un’ampia coalizione di paesi sviluppati e in via di sviluppo
con obiettivi ambiziosi che hanno plasmato il risultato positivo
della conferenza di Parigi. L’accordo dice chiaramente a investitori, imprese e responsabili politici che la transizione globale
alle energie pulite non è un fenomeno transitorio, e che bisogna distogliere risorse dai carburanti fossili inquinanti.
I Governi hanno fissato l’obiettivo a lungo termine di mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto
dei 2°C rispetto a livelli preindustriali, e di cercare di limitarlo
a 1,5°C, soglia che ridurrebbe in modo significativo i rischi e
le ripercussioni dei cambiamenti climatici.
Si è concordato di incontrarsi ogni 5 anni per stabilire obiettivi
ancor più ambiziosi come richiesto dalla scienza. Si è anche
accettato di informare gli altri Stati e il pubblico sui progressi
vero gli obiettivi stabiliti, per garantire la trasparenza e il controllo. Ogni cinque anni viene fatto il punto sulla situazione
globale, e grazie a un solido sistema di trasparenza e responsabilità vengono monitorati i progressi verso l’obiettivo a lungo
termine.
Emissioni industriali
Per controllare le emissioni industriali, l’Unione europea ha
sviluppato un quadro generale basato su un sistema di autorizzazioni integrate. Ciò significa che le autorizzazioni devono
tener conto di tutte le prestazioni ambientali di un impianto
per evitare che l’inquinamento sia spostato da un mezzo, come
l’atmosfera, l’acqua e la terra, a un altro. Si dovrebbe dare la
priorità alla prevenzione dell’inquinamento, intervenendo alla
fonte e garantendo un uso e una gestione prudente delle risorse naturali.
La direttiva, unificando sette atti legislativi precedenti sulle
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emissioni industriali, stabilisce norme per prevenire e controllare l’inquinamento nell’atmosfera, nell’acqua e nella
terra e per evitare la produzione di rifiuti provenienti da
grandi impianti industriali. I punti chiave sono:
• la legislazione copre le seguenti attività industriali: energia,
produzione e trasformazione dei metalli, minerali, prodotti
chimici, gestione dei rifiuti e altri settori, come la produzione
di cellulosa e di carta, i macelli e l’allevamento intensivo di
pollame e di suini;
• tutti gli impianti coperti dalla direttiva devono prevenire e ridurre l’inquinamento, applicando le migliori tecniche disponibili (Bat), l’uso efficiente dell’energia, la prevenzione e la
gestione dei rifiuti e le misure atte a prevenire gli incidenti e
limitarne le conseguenze;
• gli impianti possono operare solo se in possesso di un’autorizzazione e devono rispettare le condizioni fissate;
• le conclusioni sulle Bat adottate dalla Commissione fanno da
riferimento per stabilire le condizioni di autorizzazione. I valori limite di emissione devono essere fissati a un livello tale
da garantire che le emissioni inquinanti non superino i livelli
associati all’uso delle Bat. Tuttavia, se è provato che ciò porterebbe a costi sproporzionati rispetto ai benefici ambientali,
i valori limite possono superare tali livelli;
• le autorità competenti devono effettuare ispezioni periodiche
degli impianti;
• il pubblico deve poter avere l’opportunità di partecipare in
anticipo al processo di autorizzazione.
Ricerca e innovazione
Lo scorso 13 ottobre la Commissione ha adottato un nuovo programma di lavoro, grazie al quale tra il 2016 e il 2017 investirà
16 miliardi di euro nella ricerca e nell’innovazione, nell’ambito
del programma europeo Orizzonte 2020. Le nuove opportunità
di finanziamento sono direttamente allineate alle priorità strategiche della Commissione e contribuiranno significativamente al
pacchetto per l’occupazione, la crescita e gli investimenti, al
mercato unico digitale, all’Unione dell’energia e alle politiche in
materia di cambiamenti climatici, al mercato interno grazie a
un’industria più forte e a consolidare il ruolo di attore globale
dell’Europa.
Il commissario Carlo Moedas, responsabile per la Ricerca, la
scienza e l’innovazione, ha dichiarato: “La ricerca e l’innovazione
sono i motori del progresso europeo e sono fondamentali per
affrontare le nuove sfide urgenti come l’immigrazione, i cambiamenti climatici, l’energia pulita e la tutela della salute nella
società. Nei prossimi due anni, 16 miliardi di euro provenienti
da Orizzonte 2020 sosterranno l’impegno scientifico di alto livello dell’Europa, contribuendo a cambiare la vita dei cittadini”.
Orizzonte 2020: prime impressioni
Orizzonte 2020, il più grande programma dell’Ue per la ricerca
e l’innovazione, è stato avviato all’inizio del 2014. Con un bilancio totale di 80 miliardi di euro per sette anni, Orizzonte 2020
prometteva una struttura semplice per ridurre i tempi e la burocrazia, affinché i partecipanti potessero concentrarsi sugli
aspetti davvero importanti. Questo è stato il caso per tutti i partecipanti finora? Rappresentanti di istituti universitari e di ricerca,
dell’industria e della Commissione europea si sono riuniti durante l’Innovation Summit per condividere le loro considerazioni
sul primo anni di Orizzonte 2020.
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Il riscontro è stato generalmente incoraggiante, anche se i relatori hanno attirato l’attenzione sulle aree in cui erano possibili
ulteriori miglioramenti. Sono inoltre state avanzate preoccupazioni sulle possibili ripercussioni dei tagli di bilancio attualmente
in fase di discussione tra il Parlamento europeo e il Consiglio.
Oltre all’aspetto finanziario, è stata rivolta grande attenzione sulla
questione della semplificazione, un aspetto chiave di Orizzonte
2020. I relatori si sono dichiarati in generale soddisfatti dei miglioramenti raggiunti su questo fronte.
Web e giovani scienziati
E’ stato sviluppato un sito web per agevolare l’insegnamento
delle scienze basato sull’indagine, al fine di stimolare la comprensione e l’interesse nell’argomento.
Il portale è stato sviluppato attraverso il progetto Sails (Strategies
for Assessment of Inquiry Learning in Science); questo hanno
cercato di sostenere gli insegnanti di scuola secondaria nell’adozione dell’insegnamento delle scienze basato sull’indagine. Le
capacità di indagine incoraggiano l’impegno scientifico e permettono agli studenti di acquisire competenze di soluzione di
problemi e di apprendimento permanente, per prendere decisioni informate e motivate. Il nuovo sito web contiene un’ampia
gamma di risorse didattiche e per la valutazione, tra cui strumenti per l’indagine e la valutazione, programmi didattici e unità
per l’indagine e la valutazione. Tali risorse e materiali sono ora
disponibili gratuitamente per gli insegnanti di scienze interessati
a sviluppare le loro competenze nella valutazione delle capacità
di indagine dei loro studenti.
Il team del progetto Sails ha anche creato programmi di sviluppo professionale per aiutare gli insegnanti di scuola superiore
– sia in servizio che in fase di formazione – a capire come gli
approcci basati sull’indagine possono essere agevolati e valutati
in aula. Inoltre, sono stati coinvolti 2500 insegnanti nei workshop e nelle attività di Sails, per cui oltre 30.000 studenti in 12
paesi (Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda,
Polonia, Portogallo, Slovacchia, Svezia, Turchia e Regno Unito)
potranno beneficiare del programma.
L’Unione dell’energia
Il quadro strategico per l’Unione dell’energia (IP/15/4497) ha
impresso un nuovo impulso alla transizione verso un’economia
a basse emissioni di carbonio, sicura e competitiva. La Commissione si è inoltre impegnata a riferire annualmente sullo stato
dell’Unione dell’energia al fine di affrontare le questioni essenziali e orientare il dibattito politico. La relazione sullo stato dell’Unione dell’energia, pubblicata per la prima volta lo scorso
anno, analizza i progressi compiuti negli ultimi nove mesi, individua le principali aree di intervento per il 2016 e contiene
conclusioni strategiche a livello nazionale, regionale ed europeo.
Si tratta di un elemento centrale per monitorare l’attuazione di
questa priorità fondamentale della Commissione Juncker.
In materia di cambiamenti climatici, lo stato dell’Unione dell’energia sottolinea il contributo dell’Europa ai negoziati di Parigi.
Attualmente più di 160 paesi, responsabili per oltre il 90% delle
emissioni globali, hanno presentato i loro contributi all’accordo
di Parigi. In questo processo l’Ue ha proposto un obiettivo interno vincolante di riduzione delle emissioni, in tutti i settori
dell’economia, di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli
del 1990. Dopo la conferenza di Parigi, occorrerà che tutti i paesi
concretizzino gli impegni che si sono assunti.
Gli eventi geopolitici mantengono l’energia in cima alle priorità. Il 2015 è stato caratterizzato dal conflitto in corso tra la
Russia e l’Ucraina; dal persistere dei prezzi bassi del petrolio
che ha un impatto sui mercati energetici di tutto il mondo;
dall’annuncio di nuove iniziative commerciali per nuove infrastrutture di approvvigionamento di gas naturale dalla Russia;
dalle nuove prospettive aperte dall’accordo nucleare con l’Iran,
come pure dal costante declino della produzione interna di
combustibili fossili.
Più di 2,3 miliardi per la Calabria
La Commissione europea ha adottato lo scorso 21 ottobre il programma operativo 2014-2020 per la Calabria, il cui bilancio ammonta a 2,37 miliardi di euro; parte consistente di questo
importo è destinata a promuovere la crescita e la creazione di
posti di lavoro. 1,78 miliardi di euro sono a valere sul Fondo
europeo di sviluppo regionale e sul Fondo sociale europeo. Un
importo consistente è destinato a promuovere la crescita e la
creazione di posti di lavoro: 210 milioni di euro vengono investiti nella ricerca e nell’innovazione, 186 milioni di euro nella
competitività industriale e 168 milioni di euro nella copertura a
banda larga e nel sostegno all’agenda digitale.
Corina Cretu, Commissaria responsabile per la Politica regionale,
ha affermato: “Questo programma consentirà alla Calabria di
valorizzare appieno i suoi punti di forza e di promuovere la
competitività della sua economia grazie a un potenziamento
delle capacità innovative delle imprese locali, a un migliore accesso alle tecnologie digitali e a un uso più efficiente e sostenibile delle risorse naturali. Sono molto orgogliosa di questo solido
pacchetto di investimenti che abbiamo adottato oggi”.
Politica di coesione e ltalia
Nel periodo 2014-2020, l’Italia gestirà circa 50 programmi operativi nel quadro della politica di coesione dell’Unione europea.
L’accordo di partenariato è stato approvato a fine ottobre 2014,
mentre i programmi operativi nazionali e regionali sono appro-
RICERCA
Risultati da Orizzonte
2020: salute,
alimentazione, trasporti,
energia, arte, sicurezza
Sensori e cancro
I test molecolari utilizzati normalmente per la
diagnosi del cancro sono a volte poco sensibili o sono idonei solo per gli stadi avanzati
della malattia. Per questa ragione, è sempre
più frequente il ricorso a nuovi strumenti che
valutano il profilo molecolare dei tumori a livello genetico, epigenetico, trascrittomico e
proteico, tuttavia la loro complessità e il loro
vati tra la fine del 2014 e nel 2015. Nel periodo 2014-2020 l’Italia
riceverà complessivamente circa 32,2 miliardi di Eur (al valore
attuale) provenienti dai fondi della politica di coesione:
• 22,2 miliardi di Eur sono destinati alle regioni meno sviluppate
(Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia)
• 1,3 miliardi di Eur sono destinati alle regioni in transizione
(Sardegna, Abruzzo e Molise);
• 7,6 miliardi di Eur sono destinati alle regioni più sviluppate
(Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio);
• 1,1 miliardi di Eur sono destinati alla Cooperazione territoriale
europea;
• 567,5 milioni di Eur per l’Iniziativa a favore dell’occupazione
giovanile.
Degli importi indicati, il Fse coprirà almeno 10,5 miliardi di Eur,
per tenere conto delle specifiche sfide che il paese deve affrontare nelle aree interessate dal Fse.
100 milioni di € per le Pmi dell’Italia
meridionale
La Commissione europea ha adottato a fine novembre 2015 un
programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale,
con una dotazione di bilancio di 100 milioni di Eur, per facilitare
l’accesso delle Pmi dell’Italia meridionale ai finanziamenti e rafforzare la competitività. Gli investimenti previsti dal programma,
che consistono nella cartolarizzazione di portafogli di prestiti
esistenti, dovrebbero tradursi in nuovi prestiti alle Pmi per 600
milioni di Eur, grazie all’effetto leva degli investimenti privati.
L’Italia è il quarto paese dell’Ue, dopo Spagna, Malta e Bulgaria,
ad aver adottato questo tipo di programma di investimenti. Si
tratta di un’iniziativa coerente con il Piano di investimenti che
punta a raddoppiare i Fondi strutturali e di investimento europei
erogati mediante strumenti finanziari innovativi.
Le autorità italiane e il Fondo europeo per gli investimenti devono ora definire i dettagli tecnici della convenzione di finanziamento e scegliere gli intermediari finanziari che partecipano
al programma.
costo ne hanno impedito l’impiego diffuso
nelle diagnosi cliniche.
Il progetto Smartcancersens (Micro/nanosensors for early cancer warning system – diagnostic and prognostic information) si propone di
colmare questa carenza della diagnosi clinica
adottando nuove metodologie bioanalitiche per
la rilevazione di biomarcatori specifici, con
l’obiettivo di sviluppare dispositivi sensibili basati su sensori elettronici nanostrutturali impiegabili nei laboratori medici. Questi
apparecchi permetteranno di rilevare vari biomarcatori, tra cui piccole molecole, ioni di metallo, enzimi e proteine legate al cancro.
Screening per il cancro
I programmi di screening sono comunemente visti in tutto il mondo come il mezzo
migliore per curare in modo efficace alcune
malattie, in particolare vari tipi di cancro.
Esperti di Germania e Stati Uniti però, in un
nuovo studio pubblicato sul British Medical
Journal (Bmj), sostengono non solo che i benefici di questo metodo sono sopravvalutati,
ma anche che questa pratica potrebbe di per
sé non contribuire affatto a salvare effettivamente delle vite.
L’analisi conclude che anche se ci sono meno
morti di un tipo specifico di cancro per il
quale viene fatto lo screening, lo screening
ha un impatto minimo sul tasso generale di
mortalità. I ricercatori, sotto la guida del dott.
Vinay Prasad presso l’Oregon Health and
Science University, Portland, sostengono
quindi che il successo dello screening dovrebbe essere misurato rispetto al numero
totale di morti, piuttosto che delle morti a
causa di un tipo specifico di cancro, in modo
da avere una visione migliore dell’impatto dei
programmi di screening.
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Usando l’esempio del cancro alla prostata, i
ricercatori sostengono che i risultati positivi
dello screening spesso risultano in falsi allarmi, che portano il paziente a sottoporsi a
cure non necessarie con possibili conseguenze psicologiche e mediche nocive. Sostengono per esempio che il milione di
uomini cui ogni anno viene diagnosticato il
cancro alla prostata, e che si sottopone a
biopsia, hanno maggiori probabilità di avere
un infarto, di suicidarsi nel primo anno dopo
la diagnosi o di morire a causa di complicazioni della terapia. Riassumendo i risultati
dello studio, il dott. Prasad ha affermato: “E’
sicuramente vero che alcune morti non legate al cancro sono dovute allo screening”.
Tecnologia per non vedenti
Gli ausili convenzionali per la mobilità e la
moderna tecnologia di assistenza non possono gestire correttamente persone e ostacoli in movimento. Per affrontare il problema,
il progetto Range-It (Detection and multimodal presentation of indoor objects for visually
impaired people) sta sviluppando un dispositivo di assistenza autonomo e indossabile
per garantire una maggiore mobilità e indipendenza per i non vedenti.
La tecnologia proposta rileva ostacoli fermi,
appesi e in movimento oltre il raggio d’azione
di un bastone e offre un feedback tattile per
permettere all’utente di aggirare tali ostacoli.
Rileva ostacoli fino a 7 m di distanza, superando di gran lunga la mobilità a campo ravvicinato offerta da un bastone. Gli utenti
saranno in grado di indossare ovunque il dispositivo a basso costo.
Malattie cardiovascolari
Considerando che circa la metà dei decessi
in Europa è dovuta a malattie cardiovascolari,
l’adozione di pratiche mediche sostenuta
dall’utilizzo di dispositivi mobili diventa una
priorità strategica. Un’iniziativa finanziata dall’Ue ha introdotto una serie di metodi tesi
all’ottimizzazione dei sistemi di comunicazione senza fili basati su video medicali.
Il settore emergente della salute mobile è in
grado di offrire diagnosi cliniche puntuali e
affidabili delle complicanze legate alle malattie cardiovascolari. Al fine di garantire l’efficacia e l’efficienza del monitoraggio e della
diagnosi da remoto, i sistemi di comunicazione senza fili basati su video medicali richiedono nuovi metodi e approcci in termini
di elaborazione, trasmissione wireless e sistemi di valutazione della qualità dei filmati.
Il progetto Driven (Diagnostically robust ultrasound video transmission over emerging
wireless networks) ha sviluppato un sistema
di trasmissione video robusto e resiliente basato sugli ultrasuoni in grado di garantire diagnosi, controlli e interventi da remoto per
pazienti affetti da malattie cardiovascolari. I
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partner dell’iniziativa hanno convalidato il sistema in applicazioni destinate alla diagnosi
di patologie cardiovascolari da remoto per
casi di ictus e aneurismi aortici che richiedono interventi chirurgici tempestivi. Sono
state inoltre studiate le comunicazioni video
allo scopo di sostenere i responsabili delle
decisioni nel corso di eventi catastrofici e la
trasmissione di video sui traumi per la risposta alle emergenze. Dai risultati è emersa la
possibilità di compiere specifiche scelte diagnostiche in tutta sicurezza grazie alle comunicazioni basate su video medicali.
Broncodilatatori
L’evidenza suggerisce che i pazienti affetti da
asma non aderiscono sempre alle indicazioni
di trattamento prescritte dal loro medico. Ricercatori finanziati dall’Ue stanno collegando
il reale uso di prodotti farmaceutici agli esiti
per meglio comprendere la sicurezza ed efficacia dei farmaci.
Gli agonisti adrenergici beta-2 a lunga durata
di azione (Laba) sono broncodilatatori somministrati per il trattamento dell’asma. Vengono
prescritti in Europa in caso di asma persistente, per essere utilizzati con corticosteroidi
inalati (Ic) oppure da soli. Sebbene i Laba siano
efficaci, la loro sicurezza è un problema, in particolare nei bambini – un fattore di cui tenere
conto nel valutare benefici e rischi.
I ricercatori impegnati nel progetto Astro-Lab
(Assessment of the safety of Labas in asthma
in routine care by combining health.care databases and direct patient follow-up) stanno
studiando la questione in dettaglio per collegare i dati sull’utilizzo con gli esiti dell’asma.
Lo studio, che include pazienti adulti e bambini, prende in considerazione il modo in cui
i malati utilizzano i Laba e gli inalatori con Ic,
i fattori che influiscono sui loro atteggiamenti
e le loro decisioni, l’assistenza da parte dei
medici e il modo in cui ciò influisce sulla gestione dell’asma.
Gengivite e artrite reumatoide
L’identificazione dei fattori di attivazione genetica e ambientale dell’artrite reumatoide (Ar)
favorirà lo studio di nuove soluzioni terapeutiche. Gli scienziati europei hanno scoperto un
collegamento tra l’Ar e la parodontite, una
grave infezione delle gengive.
L’Ar è una malattia autoimmune associata a
infiammazione cronica nelle articolazioni, che
causa dolore intenso e disabilità. Cosa interessante, la maggior parte dei pazienti possiede anticorpi contro proteine che hanno
subito un tipo di modifica post-traduzionale
detta citrullinazione. I pazienti affetti da Ar,
inoltre, hanno più probabilità di sviluppare la
parodontite. Una serie di studi sostiene una
stretta associazione tra queste due malattie.
Gli scienziati del progetto Gums and Joints
(Protein citrullination as a link between pe-
riodontal diseases and rheumatoid arthritis
(Ra) and target for development of novel
drugs to treat Ra) hanno analizzato se i batteri responsabili della parodontite esprimono
livelli più alti dell’enzima che catalizza la critrullinazione. La peptidil arginina deiminasi
(Pad) del Porphyromonas gingivalis (Ppad)
potrebbe rappresentare il collegamento tra le
due malattie.
Malattie intestinali
In Europa circa una persona su 10.000 soffre
di colite ulcerosa o morbo di Crohn, le manifestazioni cliniche di infiammazione intestinale (Ibd) più comuni. Questa malattia è
incurabile e richiede una gestione per l’intero
corso della vita.
La biologia dei sistemi costruisce modelli
matematici di processi biologici complessi
sulla base di dati sperimentali di ampia portata. L’obiettivo di Sysmedibd (Systems medicine of chronic infiammatory bowell
disease) è utilizzare un approccio di medicina
dei sistemi per l’Ibd. Il progetto prevede di
raccogliere dati e incorporarli in modelli matematici che potrebbero essere applicati alla
gestione della malattia, alla scoperta di biomarcatori e alla stratificazione dei pazienti.
Terapia per l’anemia
Un nuovo farmaco terapeutico per curare le
gravi complicanze dell’insufficienza renale ha
dimostrato di essere efficace e sicuro in
esperimenti finanziati dall’Ue. La sperimentazione con volontari umani è stata condotta
durante il progetto Eurocalin, e ha dimostrato
l’efficacia del nuovo farmaco, chiamato PRS080, nella cura dell’anemia da malattia cronica (Amc). Questo disturbo colpisce milioni
di europei e conduce a scarse prospettive di
salute e a una qualità della vita più bassa.
Il PRS-080 è stato sviluppato da partner di
quattro paesi dell’Ue. Il suo funzionamento
consiste nell’individuare e combattere l’epcidina, un piccolo peptide che circola nel corpo
umano e che si pensa sia uno dei principali
regolatori negativi del ferro. Il progetto Eurocalin ha anche permesso al consorzio di
creare un processo di produzione attuabile e
ha contribuito a portare il nuovo farmaco terapeutico un passo più vicino a un’eventuale
commercializzazione, a beneficio sia dei pazienti che del settore farmaceutico.
I risultati positivi di questo studio di fase 1
permetteranno adesso ai partner del progetto
di portare il farmaco alla fase successiva.
“Prevediamo di iniziare presto la somministrazione a pazienti anemici affetti da insufficienza renale cronica e che si sottopongono
a emodialisi, nel quali un livello elevato di epcidina è fortemente legato alla gravità dell’anemia”, dice il dott. Louis Matis, direttore
dello sviluppo del coordinatore del progetto
Pieris.
Primati ed efficacia dei farmaci
La traduzione dei risultati scientifici in soluzioni terapeutiche è spesso un processo
molto gravoso. Un consorzio europeo sta
svolgendo studi pre-clinici sui primati per valutare l’efficacia dei nuovi farmaci.
Le condizioni infiammatorie croniche e i disordini degenerativi sono obiettivi molto interessanti per lo sviluppo di varie sostanze
terapeutiche. Durante le fasi di ricerca e di
sviluppo farmacologico, e prima degli studi
clinici, questi farmaci vengono generalmente
testati su modelli animali.
Il progetto Primomed (Use of primate models to support translational medicine and
advance disease modifying therapies for
unmet medical needs) si propone di dimostrare l’efficacia di farmaci selezionati in modelli malattia nei primati e di caratterizzare le
risposte immunitarie che vengono generate.
Il team Primomed riunisce quattro tra
aziende di piccole dimensioni e altre di recente costituzione (Pmi) che operano nel settore delle biotecnologie, e due dei centri di
ricerca sui primati più prestigiosi d’Europa.
Queste ultime strutture approfondiranno l’efficacia dei medicinali terapeutici innovativi
brevettati dalle Pmi.
Protezione dai prioni
Le proteine erroneamente ripiegate, note
come prioni, hanno causato la devastante
crisi sanitaria e alimentare in Europa dovuta
alla contagiosa encefalopatia spongiforme
bovina. Un progetto sostenuto dall’Ue ha studiano i prioni, al fine di prevenire una ricomparsa dell’epidemia o variante della malattia
di Creutzfeldt-Jacob (vCJD).
L’encefalopatia spongiforme bovina (Bse),
denominata anche morbo della mucca pazza,
oltre 20 anni fa ha decimato le popolazioni
bovine europee e ha causato forti apprensioni sul cibo in tutta Europa. Ha addirittura
saltato la barriera di specie, infettando alcuni
esseri umani con la vCJD, provocando la
morte di circa 200 persone.
E’ necessaria un’ampia ricerca per prevenire
o gestire la comparsa di malattie causate da
infezione prionica. Il progetto Priority (Protecting the food chain from prions: shaping
european priorities through basic and applied
research) si è concentrato su quattro aree:
struttura e funzione, rilevamento, trasmissione ed epidemiologia.
Alimenti con pochi grassi,
sale e zucchero
Il moderno stile di vita è sempre più associato a una crisi nutrizionale dovuta principalmente al consumo di cibi lavorati o pronti.
Soprattutto nei paesi industrializzati, è ormai
chiaro che la maggior parte delle malattie è
strettamente collegata all’assunzione elevata
di zuccheri, grassi e sale. Il progetto Pleasure
(Novel processing approaches for the development of food products low in fat, salt and
sugar) ha affrontato le sfide della produzione
di alimenti a basso contenuto di grassi, sale
e zuccheri attraverso innovazioni tecnologiche.
I partner del progetto hanno sviluppato metodi per la strutturazione fisica per ridurre il
contenuto di grassi e sale. Sono state considerate inoltre varie strategie per la riduzione
di sale, grassi e zuccheri e del loro impatto
sull’elaborazione, sull’aspetto e sul gusto del
cibo. La diminuzione del sale, dei grassi e
degli zuccheri è stata studiata mediante l’utilizzo di impasto di pizza e di pasta sfoglia. Il
team ha ottenuto riduzioni di grassi e sale del
30 e del 25% rispettivamente, mantenendo
allo stesso tempo la percezione del gusto salato. Sono stati analizzati e valutati nuovi metodi e ricette per lo sviluppo dei prodotti a
base di carne con meno sale. I risultati hanno
indicato che il contenuto di sale può essere
ridotto del 30% senza cambiamenti significativi nel colore e nella texture delle salsicce
e del prosciutto cotto con minor contenuto
di sale.
Purificazione dell’acqua
Secondo le Nazioni Unite (Onu), nell’ultimo
secolo l’aumento dell’utilizzo di risorse idriche è stato due volte più rapido di quello demografico. Ogni anno, la competizione per
l’acqua potabile o le risorse idriche destinate
all’igiene personale, all’agricoltura sostenibile
e all’uso quotidiano è in costante aumento.
Il progetto Nanoselect (Funcional membranes/filters with anti/low-fouling surfaces for
water purification through selective adsorption on biobased nanocrystals and fibris)
sta sviluppando membrane per la purificazione dell’acqua a base di nanomateriali per
il trattamento decentrato delle risorse idriche
industriali e domestiche finalizzato al contenimento del problema.
I ricercatori stanno progettando, sviluppando
e testando prototipi di membrane a base di
nanocellulosa e/o nanochitina e polisaccaridi
presenti nelle piante e negli esoscheletri dei
crostacei. Il principale obiettivo perseguito
dall’iniziativa consiste nella rimozione di sostanze chimiche tossiche, tra cui ioni di metalli pesanti, pesticidi e fertilizzanti dalle
acque industriali contaminate attraverso l’utilizzo di membrane e di modulo di membrane.
Sicurezza alimentare
Uno strumento di supporto decisionale per
la produzione di cibi pronti promette di aiutare le imprese di minori dimensioni a gestire
meglio le problematiche di sicurezza alimentare quali il deterioramento e la contaminazione.
Gli imprenditori alimentari si trovano costantemente di fronte a decisioni difficili in merito
alla sicurezza e alla qualità degli alimenti, ma
spesso non dispongono delle conoscenze
necessarie per comportarsi nel modo migliore. Il progetto Startec (Decision support
tools to ensure safe, tasty and nutritious advanced ready-to-eat- foods for healthy and
vulnerable consumer), ha supportato gli operatori industriali nell’affrontare questa sfida.
Il progetto ha sviluppato strumenti per la valutazione della sicurezza e la qualità degli alimenti pronti, nel caso di utilizzo di tecnologie
nuove come la biopreservazione, il procedimento a pressione e nuovi metodi di confezionamento. In particolare, si è concentrato
sui comuni patogeni e tossine pertinenti alla
sicurezza alimentare come la salmonella, lo
stafilococco, l’Escherichia coli e la listeria.
Startec ha dedicato particolare attenzione ai
cibi per i malati e gli anziani.
Aggregando esperti in chimica alimentare,
microbiologia alimentare, tecnologie della
trasformazione alimentare e informatica, il
team del progetto ha lavorato sull’analisi
costi-benefici e sulla valutazione del rischio.
Ha mappato le problematiche tipiche che interessano i produttori alimentari di piccole e
media dimensioni, studiando il flusso e la trasformazione di diverse materie prime in
grandi lotti. Ad esempio, ha osservato i rischi
implicati nell’aggiunta di ingredienti precotti,
tagliati e congelati nei cibi pronti dopo il trattamento al calore.
Comunicazione ed epidemie
Sebbene il sapere scientifico e medico abbia
migliorato la risposta alle grandi epidemia,
le autorità sanitarie non riescono ad aumentare la copertura vaccinica a causa di una
comunicazione inefficace. Si devono sviluppare e implementare migliori strategie di comunicazione. Il progetto E-COM@EU
(Effective communication in outbreak management: Development of an evidencebased-tool for Europe) si propone di
studiare i fattori che influenzano la copertura vaccinica come la percezione da parte
delle comunità e la comunicazione ufficiale
rispetto al rischio. Il risultato finale sarà una
serie di strumenti basati sull’evidenza per i
responsabili delle politiche, adattabile per
ogni paese europeo.
I membri del team hanno prima preparato
una cronologia degli eventi sulla pandemia
influenzale A/H1N1 per cinque paesi europei,
includendo l’attenzione da parte dei media. I
risultati indicavano che l’attenzione dei media
non aumentava proporzionalmente al numero di infezioni, ma piuttosto evidenziava
eventi chiave a seconda del loro valore di notizie. Il gruppo ha raccomandato che l’attenzione dei media sia considerata una finestra
di opportunità per le autorità ai fini di informare il pubblico su dove ottenere informazioni affidabili durante il corso ulteriore
dell’epidemia.
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La ricerca ha indicato anche che l’attenzione
dei media raggiungeva il massimo molto
prima del culmine dell’epidemia. Ciò potrebbe spiegare la ridotta percezione del rischio e la bassa copertura vaccinica. I
ricercatori hanno raccomandato che i messaggi mediatici comunichino opzioni di gestione oltre ad allarmi di minacce. Messaggi
sulla minaccia privi di tali opzioni provocheranno il panico.
Durante i primi 12 mesi è stata effettuata una
serie di attività di networking e di integrazione per dare una spinta alla visibilità del
progetto nella comunità dell’autenticità degli
alimenti e per garantire l’impegno delle parti
interessate. Nel 2014, una conferenza ad alto
profilo sull’autenticità del cibo ha attirato
oltre 200 partecipanti da 28 paesi. Sono in
fase di creazione dei collegamenti con partecipanti chiave pubblici e privati europei attraverso laboratori e altri eventi importanti.
Frutta di prima scelta
I sistemi di selezionamento della frutta riceveranno un enorme impulso dalle nuove ricerche incentrate sulla valutazione della
qualità interna senza intaccare la polpa. Per
riuscirci, gli scienziati stanno utilizzando attrezzature che di solito vengono usate negli
ospedali e nei laboratori.
Il prezzo della frutta di prima qualità potrebbe
superare anche del doppio quello della frutta
di seconda scelta, dal momento che i criteri
di classificazione includono parametri relativi
alla qualità interna, nonché all’aspetto esteriore. Il settore della frutta e verdura fresca
(Ffv) potrebbe trarre enormi benefici dall’integrazione di metodi di ordinamento ad alta
tecnologia nella linea di produzione.
Il progetto Fruitgrading (A low cost sorting
solution for the fruit sector based on the evaluation of internal fruit quality) ha appena
completato il lavoro relativo alla nuova tecnologia di selezionamento della frutta. Gli
scopi erano in linea con i principali obiettivi
perseguiti dalla politica agricola comune europea, che si traducono nel potenziamento
della qualità della frutta del vecchio continente e nella promozione del consumo di alimenti sani.
La ricerca si è concentrata sulle mele, pere,
pesche e kiwi, utilizzando due tecnologie: la
spettroscopia a induzione magnetica (Mis) e
la spettroscopia di riflettanza diffusa per la
valutazione delle caratteristiche elettriche e
ottiche, rispettivamente. I dati ricavati da
questi test sono poi stati analizzati e correlati
con le proprietà commercialmente rilevanti
della frutta.
L’integrità degli alimenti
I prodotti alimentari contraffatti stanno contaminando l’immagine dell’economia agroalimentare europea. Anche i consumatori e
le altre parti interessate stanno iniziando a
dubitare sull’integrità delle marche europee.
E’ necessaria un’azione coordinata in Europa
per rilevare meglio la frode alimentare e mettere in atto la legislazione relativa. Il progetto
Foodintegrity (Ensuring the integrity of the
European food chain) sta affrontando questioni riguardanti l’autenticità dell’olio di
oliva, dei superalcolici e dei frutti di mare
condividendo e sfruttando la ricerca europea
che mira alla protezione della loro integrità.
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Trasporto urbano
Il trasporto urbano sostenibile rappresenta
un aspetto di fondamentale importanza nell’ottica dell’innalzamento del tenore di vita
delle città europee e delle aree metropolitane
del continente. Il progetto Viajeo Plus (International coordination for implemetation of innovative and efficient urban mobility
solutions) sta studiando le soluzioni più efficaci e sostenibili in termini di mobilità urbana
adottate in tutto il mondo attraverso la promozione di un fervido scambio di conoscenze ed esperienze sull’argomento basato
su workshop, visite e studi che hanno condotto alla creazione di un libro virtuale per facilitare l’adozione di queste soluzioni.
Una grossa fetta dell’iniziativa è incentrata sul
concetto di apprendimento trasversale, vale
a dire una strategia che consente ad Asia, Europa, America Latina e paesi partner del Mediterraneo dell’Ue di trarre reciproco
vantaggio dalle migliori pratiche e dalle soluzioni sostenibili di ciascuna realtà. Il lavoro
pone l’accento sulle soluzioni all’avanguardia
attualmente in uso e sulle politiche adottate
nel campo, nonché sulle più recenti scoperte
nel settore di ricerca e sviluppo che contribuiscono al rafforzamento della competitività
dell’industria europea nel mercato internazionale. L’iniziativa promuove inoltre collaborazioni future con le realtà urbane di tutto il
mondo.
Per rafforzare il trasporto urbano sostenibile,
il gruppo di lavoro si sta concentrando su
cinque aree chiave: gestione di una rete integrata e innovativa, utilizzo di veicoli verdi, trasporto pubblico innovativo, logistica urbana
sostenibile e infrastrutture abilitanti. Nell’ambito del progetto sono già stati creati 5 gruppi
di esperti e si è provveduto alla selezione
delle 20 migliori soluzioni proposte da 15
città del mondo, che sono state successivamente pubblicate nel libro virtuale delle soluzioni.
Rabbocco degli aerei di linea
Il trasferimento del combustibile dell’aviazione da un velivolo all’altro durante il volo è
una comune procedura in ambito militare.
Questa manovra è sconosciuta agli aeroplani
a lunga percorrenza. Il rifornimento in volo
(Aar) dei velivoli passeggeri può causare no-
tevoli risparmi di carburante e guadagni ambientali.
Il progetto Recreate (Research on a cruiser
enabled air transport environment), si propone di determinare quanto carburante può
essere risparmiato sostituendo il rifornimento di carburante in aeroporto con l’Aar.
La ricerca iniziale ha indicato che il carburante
può essere ridotto fino al 23% per un volo
standard di 6000 miglia nautiche di un aereo
di 250 passeggeri. La ricerca dettagliata ha
determinato una potenziale riduzione del 916%. E’ inoltre stato rilevato che i costi operativi totali possono essere abbassati.
La simulazione del rabbocco degli aerei commerciali e i riscontri dei piloti hanno dimostrato la fattibilità di operazioni sicure di Aar.
Inoltre, il sistema di controllo automatico richiede solo un minimo di addestramento.
Navi più verdi
Un gruppo dell’Ue sta creando strumenti che
simulano l’uso di energia delle navi a fini di
progettazione. In seguito alla definizione dei
requisiti e delle fasi di verifica, il team ha prodotto modelli affidabili, incorporati in versioni
preliminari dello strumento.
L’Europa ha fissato obiettivi a breve termine
per le emissioni in molti settori, come le spedizioni marittime, e gli obiettivi più a lungo
termine saranno ancora più ambiziosi. La capacità di simulare il consumo di energia delle
navi durante la fase di progettazione aiuterà
a far diventare realtà tali obiettivi.
Il progetto Joules (Joint operation for ultra
low emission shipping) si propone di creare
questa capacità. L’obiettivo è ridurre il biossido di carbonio e tutte le altre emissioni delle
navi costruite in Europa. Data la complessa
situazione contestuale di ogni nave, per raggiungere l’obiettivo sarà necessario confrontare le tecnologie candidate. Il consorzio
composto da 41 membri svilupperà gli strumenti di previsione determinati da un precedente progetto dell’Ue (Besst) e permetterà
tale confronto tra interi cicli vitali delle navi.
Le tecnologie più promettenti saranno consolidate in quattro casi dimostrativi.
Energia solare sempre
Le centrali elettriche a concentrazione solare
usano degli specchi per concentrare l’energia
del calore del sole proprio come un bambino
usa una lente di ingrandimento per far prendere fuoco a un pezzo di carta. Il calore viene
generalmente usato per far muovere una normale turbina o un motore per produrre elettricità. Accumulare il calore solare in eccesso
per poi rilasciarlo quando le condizioni sono
nuvolose o buie aumenta in modo significativo l’efficienza e la sicurezza energetica associate a una fonte rinnovabile intermittente.
Le reazioni redox (ossidoriduzione) che coinvolgono ossidi solidi sono particolarmente
promettenti per l’accumulo termochimico
dell’energia per via delle loro notevoli capacità di accumulo e rilascio. Gli scienziati finanziati dall’Ue che lavorano al progetto
Stolarfoam (thermochemical storage of solari heat via advanced reactors/heat exchangers based on ceramic foams) hanno
apportato un miglioramento fondamentale all’attuale concetto all’avanguardia di accumulo del calore solare.
Le attuali centrali di energia solare a torre con
funzionamento ad aria accumulano il calore
sensibile mediante un cambio di temperatura
in materiali ceramici porosi solidi a nido
d’ape. Il calore viene rilasciato durante il funzionamento in assenza di luce solare. La pionieristica innovazione di Stolarfoam consiste
nel combinare per la prima volta il caratteristico efficace trasferimento di calore delle
strutture in schiuma con l’eccellente ciclo termochimico delle coppie ossido-riduttive. Il
team ha usato per la prima volta delle
schiume ceramiche fatte parzialmente o interamente con materiali ossido-riduttivi per
lo scambio di calore.
Pannelli fotovoltaici integrati
negli edifici
I sistemi fotovoltaici architettonicamente integrati (Fai) sono moduli che possono essere
usati per sostituire i tradizionali materiali da costruzione in parti del rivestimento dell’edificio,
tra cui facciate, tetti o finestre. Dei miglioramenti importanti nelle prestazioni e nei costi
ne potrebbero incoraggiare un’adozione diffusa. Il loro potenziale per contribuire in modo
significativo alla sfida energetica mondiale è
grande, ma i Fai sono stati afflitti da scarsa efficienza, costi elevati e inefficace rimozione del
calore. Il progetto di formazione finanziato
dall’Ue Bipv-Pcm-Cogen (A novel Bipv-Pcm
heat and power cogeneration system for buildings) ha sviluppato una tecnologia basata su
uno slurry con materiale a cambiamento di
fase (Pcm, phase-change material) che supera
queste barriere per un’adozione diffusa.
Lo slurry è una miscela di particelle Pcm microincapsulate e acqua. La sua formulazione
ottimale è stata determinata attraverso una
combinazione di lavoro sperimentale e modellazione al computer per la quale è stato sviluppato un software dedicato. Lo slurry allontana
il calore dalla parte posteriore dei moduli Fv in
modo da aumentare la loro efficienza. Degli
scambiatori di calore dedicati trasferiscono
l’energia termica dallo slurry Pcm a un refrigerante usato per ventilare l’edificio e per fornire
calore e acqua calda per uso domestico. Qualsiasi eccesso viene accumulato e restituito al
sistema su richiesta.
Scienza e arte si incontrano
Gli sviluppi tecnologici hanno sicuramente
stimolato eccitanti progetti di analisi e re-
stauro sulle opere d’arte esistenti. La scienza
e l’arte però non collaborano solo per la conservazione o il restauro di opere d’arte antiche, adesso più che mai stanno entrando in
collisione per sviluppare nuove soluzioni e
nuove creazioni. Per esempio, gli artisti
usano tecnologie come le stampanti 3D per
creare sculture e le tecnologie multimediali
nelle installazioni. Molti hanno sfruttato il potere di internet per coltivare il pubblico, per
il crowd-funding e per trarre ispirazione.
Usando le Tic come mezzo di espressione, gli
artisti possono creare soluzioni originali, ottenere nuovi prodotti e fare nuovi modelli economici, sociali e commerciali. La Commissione
europea riconosce questo fenomeno e ha lanciato il programma Starts: innovazione nella
connessione tra scienza, tecnologie e arte.
L’idea è promuovere l’emergere di comunità
congiunte di arte e ricerca.
La moda incontra la tecnologia
L’abbigliamento non è un mero elemento decorativo, è necessario per la nostra salute,
l’igiene e in alcuni casi anche per la nostra sicurezza. Molte professioni e attività dipendono dall’abbigliamento di sicurezza. Ad
esempio, la start-up francese di high-tech
In&Motion ha sviluppato air bag indossabili
per le gare di sci, i quali combinano sensori
e comunicazione wireless per prevedere le
cadute inevitabili e quindi gonfiarsi. Grazie ai
finanziamenti dell’Ue sono inoltre riusciti a
compiere un’analisi di mercato che ha permesso di individuare un nuovo settore per il
prodotto: il motociclismo.
I risultati della ricerca stanno anche rendendo
il settore più efficiente ed economico. Il progetto Tailorfit, ad esempio, sta sviluppando
software poco costosi e tecnologie per il taglio
automatico dei materiali che permetteranno
alle case di moda di offrire abbigliamento per
uomo personalizzato e fatto su misura in modo
rapido e a prezzi competitivi.
Vestiti più intelligenti
I ricercatori del centro di ricerca tecnologica
Vtt in Finlandia hanno annunciato di aver sviluppato un nuovo metodo per la produzione
ad alto volume della “stampa a caldo di strutture di canali microscopici su vaste aree di
pellicole di plastica”. Ma questo cosa c’entra
con l’abbigliamento? Ebbene, la tecnologia
può essere applicata nelle tecnologie indossabili. Uno degli obiettivi del Vtt è quello di
creare un tessuto intelligente da utilizzare insieme a una app, per regolare la temperatura
corporea di chi lo indossa.
Il nuovo metodo prevede la produzione di microcanali su vaste aree di pellicole di plastica
in tempi brevi, permettendo lo sviluppo di un
“abbigliamento intelligente” in grado di regolare la temperatura pompando liquido caldo
o freddo attraverso una rete di microcanali.
In sostanza, il Vtt spiega che il tessuto intelligente funzionerebbe da “climatizzatore” per
chi lo indossa, regolabile tramite una app.
Ciò potrebbe risultare particolarmente utile
per i consumatori del futuro, in vista dei probabili ulteriori cambiamenti climatici esterni.
Innovazioni nella chimica
I processi catalitici, in cui la velocità di una
reazione viene aumentata tramite un catalizzatore riutilizzabile, sono fondamentali per il
successo dell’industria chimica moderna. Di
conseguenza, la catalisi è oggetto di ricerca
intensiva e di sviluppo alla ricerca di una sintesi chimica più sostenibile e produttiva.
La rete Capita (Catalytic processes for innovative technology applications), finanziata
dall’Ue, è stata avviata per stabilire una cooperazione tra industria e università nella tecnologia dei processi catalitici per le sostanze
chimiche, i materiali e l’energia.
Capita è partita dall’esecuzione di mappe e
dalla coordinazione delle priorità di ricerca
nazionale in tutta l’Ue. Da questo processo, i
ricercatori hanno creato un piano d’azione
per il futuro della ricerca sulla catalisi.
Sono stati sviluppati numerosi corsi di formazione che possono essere attuati per migliorare le abilità dei ricercatori sulla catalisi.
I risultati di Capita miglioreranno l’efficienza
delle risorse e il risparmio di energia attraverso l’innovazione guidata nell’importante
campo della ricerca sui processi catalitici.
Sole mutevole, clima mutevole
La luminosità del sole varia su tutte le scale
temporali e le lunghezze d’onda. Un’iniziativa
finanziata dall’Ue sta raccogliendo le osservazioni sparse provenienti da oltre 25 strumenti per rappresentare accuratamente il
modo in cui la variabilità della radiazione solare influenza il clima della Terra.
Negli ultimi decenni, gli scienziati hanno studiato l’eccezionale relazione tra il sole e la
terra. Usando strumenti situati nello spazio,
come il telescopio ultravioletto estremo a
imaging su Soho (Solar and heliospheric observatory), essi hanno calcolato la quantità
di energia solare che raggiunge l’atmosfera
esterna, la cosiddetta radiazione solare.
Grazie al supporto di finanziamento dell’Ue,
il progetto Solid (First european comprehensive solar irradiance data exploitation) si propone di riunire tutte le osservazioni disperse
in set di dati sparpagliati. Un solo registro
uniforme della radiazione solare è fondamentale per chiarire il ruolo che hanno i cambiamenti nella radiazione solare sul clima
globale.
Rappresentanti di tutti gli esperimenti solari
europei che si svolgono nello spazio e ricercatori specializzati in elaborazioni di immagini solari e modellazione della radiazione
solare hanno unito le loro forze. I partner di
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Solid stanno usando delle metodologie all’avanguardia per colmare le lacune relative
a tempo e lunghezze d’onda e anche per ridurre il rumore e le incertezze associate.
Biodiversità
Un gruppo Ue sta ampliando e gestendo una
rete di organizzazioni di ricerca per promuovere un approccio condiviso allo studio della
biodiversità. I risultati includono un meccanismo per impostare temi e tempi di discussione e creare un insieme consistente di
finanziamenti e strumenti divulgativi.
La biodiversità è essenziale per la salute ambientale ed economica, e perdite senza precedenti rendono l’argomento una questione
determinante dei tempi recenti. Poiché il
tema è globale, indipendentemente dai confini, è necessario uno sforzo collaborativo. Il
progetto Biodiversa2 (Cooperation and shared strategies for biodiversity research programmes in Europe), finanziato dall’Ue, ha
fornito il coordinamento. Prendendo le
mosse da un progetto Ue precedente (Biodiversa), questa iniziativa mirava a rafforzare e
ampliare la rete esistente di organizzazioni
per la ricerca sulla biodiversità.
I membri del consorzio hanno promosso una
strategia comune di ricerca e un meccanismo
per stabilire agende di ricerca condivise, organizzando anche opportunità di finanziamento indipendenti e sostenibili. Un altro
obiettivo era informare la politica. Il gruppo
ha ampliato la rete esistente, che nel 2014 includeva partner da 21 organizzazioni e 15
paesi.
Disastri naturali e terrore
La connessione tra disastri naturali e minacce alla sicurezza nazionale sta diventando
una questione di primo piano nella società
contemporanea.
I disastri naturali possono devastare una comunità con la distruzione che portano con
sé. Così facendo, lasciano un vuoto vulnerabile nel quale le persone, comprese i gruppi
di opposizione, possono mettere in questione la legittimità del governo. Questa potrebbe essere una debolezza da sfruttare per
i gruppi terroristici ed è questo che sta esaminando il progetto Ndterror (“Can natural
disasters incite terror?”).
Per fare questo si sta usando una metodologia strutturata, completa di informazioni dettagliate sul terrorismo e sui disastri naturali
e di altre informazioni demografiche. Lo studio comprende 165 paesi e abbraccia gli anni
1970-2007. Così facendo si propone di identificare e quantificare l’effetto dei disastri na-
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turali sul terrorismo e di esaminare se tale
vulnerabilità si può diffondere anche ai paesi
vicini. Si esamina anche la differenza dei tipi
di disastri e la relazione con la ricezione di
aiuti dall’estero.
Criminalità
Alcuni studi dimostrano che la creazione di
un fronte comune internazionale contro la
criminalità potrebbe fare la differenza in termini di contenimento di questo fenomeno. La
recente partecipazione di numerosi governi
a iniziative tese alla lotta del crimine ha assunto un’importanza crescente. Alcune realtà
nazionali, tuttavia, sono meno motivate di
altre e finiscono col sottrarsi alle iniziative di
collaborazione internazionale.
Il progetto Iplec (The international politics of
law-enforcement cooperation), finanziato
dall’Ue, tenta di analizzare più da vicino questo problema studiando le strategie adottate
da media, società civile e istituzione nazionale per influenzare questi sforzi e la capacità
delle varie iniziative di ridurre le attività criminali.
L’esame approfondito di tali questioni è sfociato nella conduzione di tre studi di primaria
importanza e nell’analisi di un’ampia gamma
di argomenti, tra cui i motivi alla base del
successo o del fallimento delle iniziative di
collaborazione tra i vari Stati contro il fenomeno del contrabbando e le misure tese alla
lotta contro la pirateria legata alla proprietà
intellettuale dei beni in America e in Europa.
Un terzo lavoro è incentrato sulla cooperazione internazionale tra i vari tribunali nella
lotta contro la sottrazione di minore da parte
di un genitore.
Incendi catastrofici
Un sistema altamente innovativo di rilevazione di incendi potrebbe garantire una protezione delle installazioni industriali e delle
foreste europee molto più efficace rispetto al
passato.
Gli incendi forestali e industriali causano perdite in termini di vite umane e di risorse del
valore di miliardi di euro. In tale contesto, lo
sviluppo di sistemi di rilevazione precoce ad
alta tecnologia consente di estinguere gli incendi prima che possano causare danni di
grossa entità. Il progetto Uv-Multicam (Multiple applicazion UV camera for highly reliable, cost effective, long range and early
detection and accurate localisation of fire), finanziato dall’Ue, è attivo su questo fronte.
La soluzione ideata, basata su una sofisticata
fotocamera a ultravioletti (UV), sarebbe in
grado di rilevare rapidamente gli incendi al-
l’interno non solo di foreste, ma anche di tunnel, miniere e piattaforme di perforazione.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, il progetto sostiene la collaborazione di esperti di
spicco nel settore dei sistemi di sicurezza,
delle comunicazioni, delle tecnologie utilizzate in questo campo e della rilevazione di incendi. Per la creazione di un prototipo, il
progetto sta utilizzando sensori a UV da
vuoto, nozioni di optoelettronica e un software avanzato.
Impronte digitali
E’ attualmente in atto la progettazione di sensori ad alta tecnologia in grado di garantire
un rilevamento più rapido di impronte digitali
di elevata qualità, nonché di potenziare il livello di sicurezza e sveltire le operazioni di
acquisizione di queste informazioni specialmente ai valichi di frontiera.
Sebbene le impronte digitali siano sempre
state utilizzate allo scopo di determinare
l’identità degli utenti, una serie di progressi
tecnologici compiuti di recente ha garantito
una maggiore efficienza di queste risorse dovuta soprattutto al ruolo di primaria importanza attribuito oggigiorno alle questioni
legate alla sicurezza. Il progetto Ingress (Innovative technology for fingerprint live scanners), finanziato dall’Ue, sta sviluppando
nuove tecnologie finalizzate all’acquisizione
di immagini di impronte digitali, attraverso
l’integrazione di nuovi elementi biometrici
correlati alle dita in grado di superare i limiti
legati all’acquisizione di queste informazioni,
come ad esempio le patologie cutanee superficiali.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, il progetto sta ideando una soluzione in grado di
acquisire dati relativi alle impronte digitali
subsuperficiali allo scopo di creare un’immagine più nitida e completa attraverso l’utilizzo
di tecnologie avanzate basate sugli ultrasuoni
e la tomografia. E’ inoltre in corso lo sviluppo
di sensori per il rilevamento di impronte digitali ad alta tecnologia e a elevata risoluzione
che vengono confrontati con le controparti
standard.
Inoltre, al fine di garantire la conformità alle
norme in materia di privacy e di tutela dei
dati personali dell’Ue, l’iniziativa Ingress sta
elaborando considerazioni di carattere giuridico, etico e sociale nell’ambito dello sviluppo di queste nuove soluzioni, nel
tentativo di creare uno strumento convalidato in grado di sostenere un processo più
efficace di determinazione dell’identità nelle
aree di controllo delle frontiere e di applicazione della legge.
OCSE
L’Ocse e il Governo italiano
per l’occupazione e lo sviluppo
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) e il Governo italiano hanno intensificato la collaborazione per garantire un’efficace attuazione delle strategie
di sviluppo locale per promuovere l’occupazione, incoraggiare
l’imprenditorialità e aumentare l’inclusione sociale.
L’accordo firmato a Roma il 1° dicembre 2015 rinnova il mandato del Centro Ocse Leed di Trento per lo Sviluppo locale e
sancisce l’apertura di un ufficio satellite a Venezia. Il Centro lavora con i ministeri e le agenzie nazionali responsabili della gestione dei fondi strutturali dell’Unione europea per aumentare
il loro impatto sull’occupazione e sull’economia nazionale.
Nel corso dei prossimi cinque anni, il Centro Ocse di Trento
intraprenderà un programma ambizioso, in Italia e in altri
paesi Ocse, per migliorare l’efficacia dei programmi pubblici
e delle strategie locali in settori quali lo sviluppo delle piccole e medie imprese, l’occupazione e le competenze. Il lavoro è già iniziato con il Ministero dei Beni, Attività culturali
e Turismo per promuovere lo sviluppo economico grazie
alla valorizzazione dei beni culturali.
Il Centro assisterà anche il Governo italiano e le autorità regionali attraverso l’identificazione di buone prassi di sviluppo locale che emergono dalle esperienze di altri paesi
Ocse. Un aspetto centrale del lavoro sarà l’integrazione dei
gruppi svantaggiati. Fornire una risposta efficace, a livello
locale, rispetto al grande afflusso di rifugiati è uno dei compiti urgenti di cui si stanno occupando il Programma Leed
dell’Ocse e il suo Centro di Trento.
Questo istituto è stato creato nel 2003 con il sostegno della
Provincia Autonoma di Trento. Altri partner si stanno
unendo al progetto: la Regione Autonoma del Trentino Alto
Adige-Sudtirol, la Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen, la
Camera di Commercio di Udine e la Fondazione di Venezia.
Il nuovo ufficio di Venezia parteciperà all’organizzazione di
queste attività che coinvolgeranno esperti internazionali.
IN EVIDENZA
Mobilità H2IT
Il lancio della piattaforma InIMI – Iniziativa
Italiana Mobilità a Idrogeno, verso un
Piano Nazionale di Sviluppo delle Infrastrutture per il Rifornimento di Idrogeno
nei Trasporti (illustrata in anteprima a Milano il 5 giugno 2015) e la sua presentazione ufficiale durante il workshop di Roma
(Campidoglio, 19 giugno 2015) hanno il
grande merito di “accendere i riflettori” e
di attirare l’attenzione dei politici italiani.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha
manifestato l’intenzione di affidare al
gruppo di lavoro “Mobilità H2.IT”, creato
nell’ambito dell’Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile (H2IT), l’elaborazione della bozza del documento
richiesto dalla direttiva europea 2014/94/
UE sulla realizzazione delle infrastrutture
per la promozione dei combustibili alternativi (Piano Nazionale di Sviluppo delle Infrastrutture per il Rifornimento di Idrogeno
nei Trasporti – PNS). Al gruppo di lavoro
viene affidata la parte che riguarda la mobilità ad idrogeno e celle a combustibile. A
tal riguardo si sono già dati avvio ai lavori
per l’elaborazione del documento.
LOMBARDY ENERGY
CLEANTECH CLUSTER (LE2C)
Il Consiglio direttivo di LE2C ha concordato di operare su una nuova linea strategica per il 2016 dedicata al supporto alle
start up innovative a vocazione energetica
e ambientale.
Nello specifico si intende operare su tre tipologie di supporto:
• associazione gratuita per i primi 2 anni
di vita dell’azienda e una riduzione della
membership fee del 50% fino al 5 anno
di vita
• facilitare gli incontri e il networking con
le altre imprese e i centri di ricerca per
incrementare il business, la ricerca e l’innovazione
• supporto all’internazionalizzazione.
Lombardy Energy Cleantech Cluster, cui
aderisce anche la Fast, è un’associazione
non profit con una struttura multipla ad
elica a cui hanno aderito oltre 100 imprese
impegnate nel settore energetico e cleantech, Università e centri di ricerca, istituzioni e diversi stakeholder regionali.
La missione di LE2C è promuovere sinergie tra il mondo imprenditoriale e quello
della ricerca al fine di incrementare la competitività dei suoi associati. LE2C è parte di
International Cleantech network (ICN).
Ogni membro del cluster ha accesso esclusivo ai servizi di 11 cluster leader a livello
mondiale nel settore.
Nel cluster sono attivi 6 gruppi di lavoro in
diverse aree tecnologiche in cui centri di ricerca e imprese lavorano assieme per favorire l’innovazione e creare opportunità di
business.
Per saperne di più: www.energycluster.it
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GIARDINI INTEGRATI CON EDIFICI E ARREDI:
SOLUZIONI INNOVATIVE
Anche per la riduzione dei costi, cresce l’attenzione per soluzioni con i
“verdi” stabilizzati come parte dell’edilizia e dell’interior design. Architetti e
ingegneri possono integrare i giardini all’interno delle costruzioni,
contribuendo a eliminare lo spreco dell’acqua e valorizzare la biodiversità.
Morbidissimi licheni con proprietà di umidostatica e fonoassorbenza; un muschio che non si stabilizza totalmente e tende
a rigenerarsi con l’umidità dell’ambiente: questi i temi approfonditi in un incontro dello scorso ottobre a Milano, con mostra e installazioni permanenti su giardini verticali, fiori e
piante, negli spazi interni ed esterni. Si stanno consolidando
tendenze rivoluzionarie abbinate a soluzioni pratiche per le
necessità abitative, dell’ufficio, degli ambienti pubblici di
svago, ristorazione, ospitalità e moda. Il processo di impiego
di elementi naturali salini permette ai verdi stabilizzati di non
attirare gli insetti, confermandone le caratteristiche di prodotto
sicuro e semplice da gestire. La dimostrazione ha portato come
esempi, con foto e video, anche l’allestimento per due negozi
in Corso Vittorio Emanuele e in Via Montenapoleone a Milano,
un ristorante di Torino e degli uffici a Roma. E’ emerso come
architetti, ingegneri, designer e ricercatori evidenzino da
tempo quanto la natura entri nella città e nelle sue costruzioni
come elemento di sostenibilità, con soluzioni e tecnologie più
semplici ma efficaci, fino alle nuove sperimentazioni in atto
sul “verde”, in un’ottica anche di abbattimento dei costi.
Quando si devono creare installazioni in brevissimo tempo e
per durate limitate, gli “stabilizzati” diventano utili e non necessitano di manutenzione o irrigazione. Essi permettono di
creare particolari tridimensionalità e “texture” che consentono
di portare la natura in luoghi urbani e di arredo d’interni dove
generalmente è più complesso e costoso collocarla.
“Questo processo di evocazione ha una sua funzionalità spiega Sergio Lunardi, CEO di Ars Nova Stabilizzati - laddove
l’esistenza del verde vivo sarebbe molto difficile o economicamente impraticabile: spazi non illuminati dal sole, aree in
cui è impossibile garantire un sistema di irrigazione, oppure
luoghi dove gli interventi di manutenzione del verde sarebbero troppo complicati od onerosi. L’attuale domanda di
verde comprende quindi tutta una serie di soluzioni per cui
lo stabilizzato risulta essere a tutti gli effetti preferibile, se non
necessario”. Infatti in oltre 30 anni di lavoro l’azienda familiare
ha saputo posizionarsi nel mercato e già negli anni ‘90 ha deciso d’inserire tra le sue forniture anche un prodotto sempre
più vicino alle moderne esigenze, come quello dei verdi stabilizzati, diventando leader in Italia in questo specifico settore.
Nel laboratorio in provincia di Torino si lavora per realizzare
composizioni varie e giardini verticali destinati all’Italia e all’estero.
“Abbiamo riflettuto da tempo sul concetto di sostenibilità e da
buoni conoscitori del verde vivo sappiamo quante risorse idriche e vegetali vengono solitamente sprecate in svariati impieghi architettonici del verde. Esistono al mondo diverse realtà
in cui il verde vivo viene utilizzato impropriamente, perché
collocato in installazioni che non sono in grado di garantirne
la sopravvivenza, a meno di grandissimi sforzi di mantenimento. Il risultato? Dispendi idrici enormi, oppure piante vive
che vengono continuamente sostituite per dare l’idea che esse
stiano sopravvivendo senza difficoltà”, chiarisce Lunardi.
I complementi d’arredo con le piante stabilizzate stanno
conquistando quote di mercato, ma devono ancora essere
pienamente diffusi al grande pubblico e anche a molti operatori del settore, che non ne conoscono le potenzialità.
Nella mostra permanente ad Experience Design di Milano
si può ammirare anche “Quadro foresta ombra luce”, un
giardino sospeso nel tempo che interpreta l’anima della casa
e di chi la abita.
Alberto Pieri
IL CONCETTO DI GIARDINO NEL TERZO MILLENNIO
Sergio Lunardi, CEO Ars Nova Stabilizzati: “Il concetto di giardino si è evoluto in relazione agli obiettivi e alla disponibilità di
spazio. Esso è in fondo un luogo che, se storicamente era interpretato in senso paesaggistico, dotato di lunghi assi prospettici
(viali, terrazzamenti, etc.), ha invece conosciuto nella modernità una sorta di svolta minimalista e fortemente simbolica, già
intuita dai cinesi. Si tratta di necessità ed esigenze, dei nuovi spazi che oggi sono disponibili. Per cui ci troviamo spesso a dover
evocare l’idea tradizionale di giardino, declinandola in soluzioni e tecnologie architettoniche che hanno poco a vedere con la consueta idea di giardino a cielo aperto. Nelle configurazioni attuali, il giardino rimane come spazio di progetto, come luogo in cui
introdurre la natura o la sua evocazione. Siamo anche nell’epoca della globalità e delle esigenze di massa; ognuno vorrebbe
avere il suo giardino, per cui si realizzano e si rendono disponibili soluzioni praticabili e tecnologiche, fortemente simboliche,
che non richiedano lo spazio o la ricchezza necessari per realizzare ciò che comunque, in queste nuove soluzioni, rimane in vita
come archetipo”.
Arch. Matteo Moscatelli, docente IED e Politecnico di Milano: “Senza dubbio il rapporto uomo-natura è mutato nel tempo, e in
modo anche radicale. Ripercorrendo la storia, la più significativa differenza si nota nel confronto tra le diverse idee di città. Nella
città antica la natura - “luogo dell’ignoto” - era qualcosa da cui ripararsi e proteggersi e le mura urbane, rispetto ad essa, stabilivano un confine di carattere non solo fisico, ma anche fortemente simbolico. Nella città contemporanea avviene invece l’opposto.
La natura non è più ciò da cui occorre difendersi ma ciò che va difeso. La città non è più il rifugio dalla natura ma il luogo ove la
natura deve essere riportata e integrata, attraverso un processo di rinaturalizzazione degli edifici e degli spazi aperti, dalla piazza
alla strada.”
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NEWSLETTER
Per maggiori informazioni sulle opportunità segnalate:
Muriel Geroli, tel 02-77790314
[email protected]
RIChIESTE DI TECNOLOGIA
Spanish technology center looks
for partners to develop and improve
the filtering applications by means
of ceramic and clay materials
TRES20151123001
Spanish private technology centre, wich is specializing in clay and ceramic materials, requests partners to develop technologies related with the use
of clays and clay-based ceramics as a filter material
and to deepen the potential of their practical applications. Research cooperation and technical cooperation agreements are sought.
via an extrusion process. Ideally, the technology
should lead to the healthier product in terms of energy, salt and sugar content and functional additives. The technology requested should be at the
stage of concept, R&D work or fully developed /
ready to launch.
Looking for commercial agreement with technical
assistance, license agreement & manufacturing
agreement.
Blackening technology sought
for stainless steel, aluminium alloys
and titanium
TRPL20141229001
Looking for new extrusion technology,
raw materials and additives for
manufacturing breakfast cereals
TRIL20151220001
Israeli company is looking for a technology, base
materials and additives to produce breakfast cereals
A medium sized company from south-east Poland
produces a wide range of components for aviation,
automotive and defence industries. It cooperates
with both Polish and foreign companies. In order
to improve some production processes, the company is looking for a comapny which proves blackening technology services.
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Cooperation sought for drum roll
embedded sensor development
TRFR20151119001
A French SME active in the sector of handling
equipment is looking for competences in sensor
development to characterize the materials and the
dimensions of loads (boxes /packages) on a conveyor belt. The sensor will have to be embedded
into the drum or roll used to power the belt. The
company is interested by a technical cooperation
agreement to develop these sensors.
An insulated DC / DC converter used
for charging and discharging of batteries
TRPL20150915001
A Polish company that provides a wide range of
stationary power products is looking for special
feature insulated DC / DC converter used for charging and discharging of batteries. The company is
looking for long term collaboration with companies
through a commercial agreement with technical assistance for manufacturing of devices in question.
Looking for a partner in environmental
engineering, water technologies,
energy efficiency and clean technology
TRIN20150821001
An Indian company that is looking for a partner with
experience in executing turnkey water technology
projects and renewable energy projects. The partner
can be an academia or a clean tech business with
background in clean technology, water recycling, renewable energy technologies. The company specializes in providing niche design, engineering and
technology development services for water technology and renewable energy. A technical collaboration,
joint venture or marketing assistance is sought.
Improving the economics of steam and fuel
gas networks within a petrochemical site
TRUK20151027001
The UK branch of an international petrochemical
company is seeking knowledge, innovative technologies and products to improve the efficacy of their
heat exchangers/heat exchange process installations.
These are to improve the economics within the site.
The type of collaboration with academia and industry
from heat exchangers and related fields will depend
on the stage of development. It may include commercial agreement with technical assistance, licensing, technical or research cooperation
Request on steam generation technologies
for concrete production
TRUA20150812002
Ukrainian building materials company specialized in
production of reinforced concrete constructions, com14
mercial concrete, construction bricks, blocks, readymixed mortar, perlite and perlite bricks is seeking for
steam generation technologies and investments for
purchasing and installing of steam generation equipment. The main company’s objective is to reduce natural gas consumption and water consumption during
the process of hot moisture laden air generation.
UK SME seeks in vitro oral mucosa
and upper airway model for development
program
TRUK20151216001
A UK-based SME operating in the healthcare sector
is looking for an in vitro model that accurately
replicates the oral cavity and upper airway, especially the oral mucosa and the associated oral secretions. The SME seeks to use this model in their
product development programme. The SME envisages the partnership to be with either an industrial
or an academic partner and to take the form of a
commercial agreement for the partner to provide
the model with technical assistance.
Production partner to produce filled bag
in microfiber polyester
TRSE20151230001
A Swedish SME is looking for partners to produce
their product in Europe. The product is a small
printed bag of microfiber which is filled with a
smaller pouch inside and then sewn together.
The company have production in China today but
would like to shorten lead time by setting up a
production closer to Sweden as well as increase capacity. Therefore production partners that could
print, sew and fill microfiber bag is sought for a
manufacturing agreement.
Polishing technologies sought
for glass faceted stones
TRAT20151104001
An Austrian manufacturer of consumer goods is
seeking to improve or substitute their existing tribochemical polishing process with a new stable manufacturing process. The process should ensure a
high-quality polish of small faceted glass stones with
low production costs and a fast execution time for a
high volume of stones. The manufacturer is open to
a variety of partnerships including licensing, technical
cooperation and/or financial agreements.
Innovation contest: new applications
of helium
TRUS20151008001
A US-based industrial gas company is seeking
novel ways of using helium to generate value in
new and/or existing processes through improvements in efficiency or throughput, or to reduce a
process’ environmental footprint. The sponsor
seeks to identify new, commercially viable applications that will help to expand the global market
for helium and to enter a technical or research cooperation agreement including a cash prize.
Dutch green tech start-up is looking
for partners to develop applications
for valuable bio-compounds
TRNL20151216001
A Dutch green tech start-up has a patented bio-refinery process to transform coffee pulp biomass
into valuable bio-compounds such as food ingredients. The company is looking for partners to develop applications of the product in four industries:
paint industry (water based paints), personal care
industry (mainly cosmetic applications), food industry (oil in water emulsions such as beverages)
and animal food industry (calf milk replacement)
for a joint research cooperation agreement.
Research of pollen chemical composition
TRLV20150921001
A small company from Latvia, involved in manufacturing apiary products, is looking for universities
or research institutions that could determine the
chemical composition of bee pollen. The company
is looking for research cooperation agreement.
OFFERTE DI TECNOLOGIA
Evaluation method of energy efficiency
and the open market value of residential
buildings
A Novel Biocompatible Alloy Material
TOTR20150731014
A Turkish university has invented biocompatible
alloy material with low modulus of elasticity, a
high mechanical strength and non toxic elements
for human body. Turkish university is looking for
companies for license agreement and manufacturing agreement and also looking for R&D centers
in order to sign technical cooperation agreement.
An high frequency monitoring system
for integrated water management
TOGR20151217002
A Greek Technical University has developed an innovative, integrated data collection and in situ processing system with adaptive/high frequency
sampling capabilities for river monitoring. The system
is based on a system of high quality sensors connected through a wireless network allowing in situ
data processing and modeling of integrated river
monitoring. Technical cooperation agreement with
European municipalities and regional authorities
(where rivers exists in their territories) are sought.
Method of recuperative treatment
of the zinc ion from residual solutions
TORO20151105001
A research team from a Romanian university has
invented and patented a method of recuperative
treatment of the zinc ions from residual solutions,
method that has the advantage of establishing optimum conditions of cleaning solutions containing
compounds of zinc waste. The research team is
looking for industrial partners interested in license
agreements and technical cooperation agreements.
TODE20151229001
A German university of applied sciences and arts
conducted a project to evaluate the relationship between energy efficiency and the open market value
of residential buildings. Methods to calculate the
benefit of energetic refurbishment of buildings
have been developed. The researchers are looking
for industrial partners interested in technical cooperation or in-house research, and for partners from
academia interested in joint research projects on
the topic.
Mobile hydrogen refuelling station for grid
constrained renewable energy systems
Production technology of starch absorbent
applicable in food, pharmaceutics
and agriculture is offered.
TOPL20140730001
A scientist from Poland has developed a technology to produce absorbent based on starch. Thanks
to its properties, i.a. white colour and tasteless, the
adsorbent can be used in food, pharmaceutical and
printing industries as well as in the agriculture. Uncomplicated production process and cheap materials make fast implementation possible. License
agreement and commercial agreement with technical assistance are offered.
TOUK20151215001
A UK based SME with expertise in renewable energy
and hydrogen production has developed a mobile
hydrogen refuelling station. The station is fitted into
a standard shipping container and is designed to produce hydrogen for vehicles and heating buildings.
The company is looking for partnerships with renewable energy installers and specifiers for technical cooperation and integration into renewable solutions.
Additive layer manufacturing of technical
parts with known or new metallic powders
TOFR20151130001
A French company specialized in Additive layer
manufacturing (ALM) process of metals and metallic alloys optimizes process parameters to develop
and manufacture new metallic parts.
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The company is looking for European industrials
partners in order to manufacture or optimize innovative parts, or to study and develop new materials
in ALM process. The company is able to manage a
project from design to small series production.
Process for the recycling of permanent
magnets
TODE20140626002
A German university of applied sciences offers licenses for a thermal process that separates permanent magnets from a crap mixture and renders
possible to recycle valuable rare earth materials.
Partners from waste management and recycling are
sought. Licensees from waste management and recycling are sought.
New method for the formation
of carbon fluorine bonds of interest
to the pharmaceutical, agrochemical,
materials chemistry and medical
imaging sectors
TOUK20151216001
A UK university has invented a new method for the
formation of carbon fluorine bonds for synthesis of
fluorine containing organic molecules. This method
offers the potential for novel molecule synthesis,
as well as rapid and selective production of fine
chemicals. This is of particular interest to the pharmaceutical, agrochemical, materials chemistry and
Position Emission Tomography (PET) medical imaging sectors. Licensing and research cooperation
agreements are sought.
RICERCA PARTNER
PER PROGETTI EUROPEI
EUROSTARS (Cut-off date 18.02.2016) –
Road safety barriers from polymer hybrid
composite material.
RDLV20151224001
An SME from Latvia is preparing a project proposal
for the EUROSTARS programme (submission deadline 18.02.2016). The project objective will be to develop technology for the production of road safety
barriers from a polymer hybrid composite material.
The company is searching for partners from R&D institutions and industry. The eventual roles of partners
in the project - testing the mechanical properties of
road barriers, joint R&D, testing/certification, implementation of the technology.
sought for redesigning an implantable
device for scoliosis correction
RDES20160114001
A Spanish company is leading a proposal (StimulAIS) for the H2020-FTIPilot-2016 call. The main
goal of StimulAIS is manufacturing an implantable
muscular stimulator device for scoliosis correction
accordingly to European regulation of active implantable devices. The device was developed in the
frame of a FP7 project. A partner with experience
in developing software and electronics of active implantable medical devices is sought (Non-targeted
countries: Germany, Switzerland and Spain).
Deadline EOI: 05-02-2016
H2020 Partners sought for blue growth
call; Research institute and/or Industry
partner in the field of algae culture and
bio-refineries
RDIS20151228001
A highly innovative Icelandic research SME is looking to participate in a H2020 call BG 1: Large-scale
algae biomass integrated bio-refineries. The partners are most likely a research institutes and/or industry leader that are interested in developing a
more economical and environmentally friendly holistic solution to algae culture and bio-refinery. The
Icelandic SMEs solution will offer a less expensive,
more efficient and more environmentally friendly
culturing method into the project.
Deadline EOI: 03-02-2016
H2020 LCE-07-2016-2017 Developing the
next generation technologies of renewable
electricity and heating / cooling development of a river turbine
RDUK20160118001
A UK-based SME, a UK University and a Spanish
company are looking to submit a proposal to the
LCE-07-2016-2017 call topic in Horizon 2020 to develop a novel, environmentally friendly river turbine technology that is reliable and easy to
maintain for use in remote and resource-limited settings. They are looking for partners to develop and
design the prototype waterwheel and generator
and a partner specialising in the installation of wireless telecommunications systems.
Deadline EOI: 01-04-2016
H2020: SCI-PM-11-2016-2017 Clinical
Research on Regenerative Medicine:
academic, research and industry partners
sought
RDGR20160119001
PS-H2020-FTIPilot-2016: Experts in
electronics and software development for
active implantable medical devices are
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A Greek research team is preparing a proposal for the
treatment of lumbar disc disease through the intradiscal injection of autologus mesenchymal stem cells, for
the SCI-PM-11-2016-2017 topic with a deadline of
13/04/2016. The consortium includes partners from
Greece and Germany and seeks additional partners
(universities, research organisations & industry) with
expertise in percutaneous lumbar techniques and/or
in the isolation of autologous mesenchymal stem cells.
Deadline EOI: 13-04-2016
H2020 Fast Track to Innovation (FTI):
Synthesis of innovative silica based
nano-particles
RDES20160113001
A Spanish company specialized in inorganic chemistry is preparing a H2020 Fast Track to Innovation
project proposal. The project is focused on feasibly
up-scaling synthesis of innovative silica based nanoparticles and validating them in marketable applications of the rubber industry. The consortium,
comprised of a chemical manufacturer, a research
centre and a multinational company of the rubber industry, is looking for two new partners: a large enterprise and an SME from the rubber sector.
Deadline EOI: 12-02-2016
URGENT H2020-FTI - aerospace
and NDT partners sought for the
development of environmentally friendly
non destructive testing solutions
RDFR20150220001
A French engineering SME active in the field of complex sensor design, measure and inspection systems
development for specific purposed is looking for additional partners to complete a proposal under the Fast
Track to Innovation scheme to develop new clean inspection or non-destructive testing (NDT) technologies. Partners sought are only an industrial (preferably
large) end users from aerospace sector as well as an
engineering company with expertise in laser for NDT.
Deadline EOI: 15-02-2016.
RICERCA/OFFERTA COMMERCIALE
based on a commercial agency
agreement..
BRNL20151217001
The Dutch SME is a sales company with a broad
experience in sales and services of mechanical and
electrical equipment.
The company is looking for industrial partners interested in a commercial agency agreement, distribution
services agreement and/or acquisition wanting their
products introduced on the Dutch market.
Dutch company seeks a partner, with
knowledge of plastics that is specialized
in additives to neutralize scents
BRNL20160118001
A Dutch company offers a subcontracting partnership
for partners that can produce or supply additives to
neutralize bad scents from recycled plastic, additives
to add scents to plastic and perfumer services. Potential partners should have knowledge about plastic
manufacturing and the effects of pressure, temperature and time on perfume. The Dutch company is
specialized in sensorial marketing concepts.
Swedish company specialised
in reusing and selling used white goods
is looking for subcontractors in Denmark,
Norway and Germany
BRSE20160115001
A Swedish company specialised in selling reused
white goods such as refrigerators, freezers, stoves
and washing machines is looking for subcontractors
of used white goods, both functional and non functional products, in Denmark, Norway and Germany.
The sought partner is preferably one which handles
and can supply large quantities of white goods such
as recycling centers, manufacturers or retailers of
white goods, construction companies and/or commercial real estate owners who are renovating.
Multifuel cogeneration units
BOPL20150828004
Air management and energy reduction
companies sought for joint ventures with
UK company
BRUK20150813001
A UK air management and energy reduction company enjoying growth in the UK, Northern Europe,
North America is seeking like-minded companies
with complementing territories or products for a
more complete offering globally. The type of collaboration will most likely be but not exclusively,
a joint venture agreement.
Dutch sales agent to launch technical
products and services in the Netherlands
A Polish company specialized in power generation
sets offers multifuel cogeneration units (combined
heat and power - CHP). The company is looking
for reliable, experienced distribution partners in EU
countries.
A Turkish company active in treatment
technologies for river water
and wastewater
BOTR20140224001
A Turkish company active in treatment technologies for river water and wastewater treatment is
looking for joint venture and subcontracting agreement.
17
IPR FOCUS
BODEGA BRANDING
IL COME, COSA,
QUANDO E PERCHÉ
DELLA PROTEZIONE
IPR DEL VINO
Nell’articolo pubblicato a novembre1
si è celebrato un inno alla crescita e
alla prosperità del mercato del vino
in Cina, alimentato dai sorprendenti
dati sulla crescita del consumo cinese di vino in anni recenti. Questo
quadro positivo era alquanto attenuato dai racconti, quasi tragici,
sullo sviluppo senza ostacoli dell’industria della contraffazione, che
continua a ridurre il flusso di profitti
per i produttori di vino, a creare
danni alla reputazione delle aziende
e in alcuni casi a mettere a repentaglio la salute dei consumatori2. Questo articolo, invece, ha un connotato
più positivo e mira a fornire a produttori e distributori le modalità con
cui utilizzare il quadro definito nella
Repubblica Popolare Cinese per la
protezione IPR e per la difesa della
reputazione dei loro prodotti.
Misure tradizionali
contro la contraffazione
Sigilli di garanzia, ologrammi e altre
tecnologie di autenticazione sono
usate da tempo nel commercio dei
vini per identificare l’autenticità dei
prodotti.
Sfortunatamente in parallelo i contraffattori si sono impegnati a sviluppare copie delle cosiddette
misure di prevenzione: il risultato è
che è stato fatto poco per rallentare
i progressi dei contraffattori nell’imitazione dei nuovi prodotti.
In effetti, anche se i consumatori
sono inclini o hanno l’opportunità di
controllare questi elementi di identificazione, la sofisticazione dei contraffattori ha raggiunto il punto in
cui, perfino gli stessi produttori
hanno difficoltà a riconoscere i falsi,
1
e sono costretti ad affidarsi a laboratori di prova per identificare le falsificazioni3. Produttori e distributori
non possono più dipendere soltanto
dalle tradizionali misure fisiche per
combattere le contraffazioni ma
debbono anche far tesoro degli altri
strumenti a loro disposizione.
I marchi (Trademarks)
I marchi sono usati come elementi
distintivi dai produttori di vino fin
dal XXVIII secolo. In quel tempo
meno complicato, il Re Luigi XV ordinò ai produttori della Côtes du
Rhone di marcare i loro barili con
un semplice “CDR” prima dell’esportazione nel tentativo di evitare
le frodi. Fortunatamente per il commercio del vino le attuali leggi sui
marchi sono un po’ più complesse
e offrono una protezione estesa ai
possessori di marchi, garantendo
loro diritti esclusivi per l’uso dei
marchi registrati in relazione al loro
commercio.
Ai produttori e distributori stranieri
la Cina offre una esauriente protezione dei diritti sui marchi, nell’ambito sia della legge sui marchi sia
della legge penale4. Come nell’Unione Europea, in Cina i marchi
debbono avere lo scopo specifico e
primario di identificare i beni e servizi di un produttore da quelli di un
altro. Il segno può essere composto
da parole, dispositivi, lettere, numeri, combinazioni di colori o qualsiasi combinazione di queste
caratteristiche. Comunque, va ricordato che in Cina gli IPR funzionano
in base al sistema first-to-file, che
viene applicato rigorosamente. Pertanto è sempre saggio registrare il
vostro marchio e ogni altro IPR al
più presto possibile per evitare il rischio che, in caso di pirateria, il
marchio risulti già depositato5.
La Cina concede anche la registrazione di marchi tridimensionali; tali
registrazioni sono particolarmente
utili nel commercio del vino come
strumento di lotta contro le contraffazioni negli anni a venire.
Come accennato infatti nel precedente articolo, la contraffazione
delle etichette del vino è divenuta
comune in tempi recenti. La frode
del vino in bottiglie generiche è
poco costosa e facile, richiedendo
soltanto la ri-etichettatura delle
bottiglie esistenti o la decantazione
nelle nuove bottiglie con etichette
false. Ma contraffare una specifica
bottiglia rappresenta un costo
proibitivo per il contraffattore, perché deve individuare e pagare
un’impresa disposta a produrre
bottiglie contraffatte per un solo
cliente e a condividere i rischi legali nel caso l’infrazione venga
scoperta.
Usando una forma distintiva della
bottiglia, magari con lo stemma o
il nome del produttore fuso nel
vetro, il detentore dei diritti ottiene
il duplice vantaggio di rendere difficile la vita al contraffattore e di
acquisire un ulteriore livello di protezione legale facendo domanda di
un marchio 3D. Tale forma di protezione è già stata utilizzata in Cina
con successo contro le frodi di bevande, nei casi di prodotti alimentari della Hennessy e Kraft, che ha
vinto le cause per infrazione nei
tribunali cinesi6.
I detentori di diritti dovrebbero
anche prendere in considerazione la
scelta del marchio in una versione
in lingua cinese.
Ciò è importante perché, in assenza
di una traduzione ufficiale, è probabile che i consumatori cinesi scelgano autonomamente un nome,
come è capitato a Quakers Oat (tradotto come “avena del vecchio
uomo”) e a Ralph Lauren (tradotto
come “cavallo a tre gambe”). In casi
estremi, la mancata registrazione
del marchio in lingua cinese può
portare il possessore del diritto a
http://www.fast.mi.it/een/pdf_ipr_china/la%20sete%20del%20dragone.pdf
http://www.securingindutry.com/food-and-beverage/bootleg-and-fake-alcohol-kills-eight-in-czech-republic/s104/a1399/#.VjwNrSv5E0x
3
http://www.nydailynews.com/life-style/eats/wine-counterfeiting-sophisticated-industry-fights-back-article-1.1542562
4
Trademark Law della Repubblica Popolare Cinese (promulgata dallo Standing Committe Nat’l People’s Congress, 30 Agosto 2013, in vigore
dal 1 Maggio 2014). Codice penale della Repubblica Popolare Cinese (promulgato dallo Standing Committee Nat’l People’s Congress, 28 Dicembre 2002).
5
http://www.winespectator.com/webfeature/show/id/51132
6
http://www.iam-media.com/reports/Detail.aspx?g=fcdcda9-2fbe-4697-aa01-bbaa73195734
2
18
essere perseguito dai pirati, un destino capitato recentemente all’azienda New Balance, cui è costato
qualcosa come 98 milioni di RMB7.
Il China IPR SME Helpdesk ha prodotto una guida alla scelta del marchio cinese8. Tuttavia si raccomanda
che i detentori di diritti si rivolgano
all’aiuto di uffici locali per la scelta,
onde evitare di prendere inavvertitamente un nome non appropriato
con un imbarazzante secondo significato.
Una volta registrati, i marchi in Cina
godono di una protezione indefinita,
soggetta a rinnovo mediante pagamento di una fee ogni 10 anni, che
dà al proprietario il diritto esclusivo
di sfruttamento commerciale. Le
domande possono essere effettuate
o direttamente attraverso il China
Trade Mark Office (CTMO) o presso
l’ufficio locale del detentore tramite
la Convenzione di Madrid9. Le registrazioni di marchi relativi al vino
costano solo 265 €, compresa la
parcella del legale, con protezione
per: prodotti enologici (Classe 33),
negozi online, vendita e distribuzione (Classe 35), contenitori, scatole per vino, tappi per bottiglie,
tappi di sughero (Classe 20), bottiglie per vino (Classe 21)10.
Copyright
In Cina il copyright fornisce ai detentori di diritti un insieme di diritti
addizionali che si aggiungono alla
protezione del marchio. Il copyright
protegge ogni opera creativa, inclusi immagini o testi forniti in
forma di brochure e materiale di
marketing. É noto che, alle volte, i
trasgressori trasferiscono semplicemente un “copia e incolla” dei
materiali sui loro siti web e nelle
loro brochure, per accrescere la
percezione di autenticità dei prodotti
contraffatti. Comunque, usando la
protezione mediante copyright i detentori di diritti possono contrastare
questi tentativi esercitando i loro diritti in parallelo con quasi altra
azione di enforcement. Il copyright
può anche fornire extra-protezione
per il design di etichette, proteggendo la forma, il layout e le immagini.
Come nell’Unione Europea, la protezione mediante copyright in Cina
è garantita con l’atto di creazione di
un’opera proteggibile e non vi è necessità di registrazione. Comunque,
a causa della difficoltà di provare la
proprietà nei tribunali cinesi, è
spesso saggio registrare ogni copyright importante prima di pubblicarlo nel paese. La registrazione è
veloce, poco costosa (circa 45€) e
facile. I dettagli procedurali sono reperibili sul sito web Helpdesk nonché nel modulo di contatto IPR per
il vino.
Dogane
Le autorità doganali cinesi forniscono ai produttori e distributori di
vino un’arma aggiuntiva per la lotta
alla contraffazione. Diversamente da
altri paesi, le dogane cinesi hanno il
potere di cercare e sequestrare beni
marcati sia per l’esportazione sia
per l’importazione. Con il graduale
aumento di vini cinesi contraffatti
che trovano la via dell’Europa, l’uso
delle procedure doganali è il successivo passo logico per produttori
e distributori di vino per la protezione dei loro mercati domestici.
Attualmente la registrazione dei
marchi con la General Administration of Customs (GAC) è gratuita.
Una volta che il marchio è registrato, le autorità doganali cercheranno attivamente le contraffazioni,
le sequestreranno e informeranno i
detentori di diritti. Così il percorso
dalla scoperta alla distruzione dei
beni contraffatti è breve e i detentori
di diritti devono soltanto pagare i
costi di immagazzinamento dei beni
contraffatti.
Una recente indagine sulle registrazioni doganali, condotta dall’esperto
dell’Helpdesk Paolo Beconcini11, ha
dimostrato che soltanto 57 marche
di vino sono registrate presso il
GAC, delle quali poche sono di proprietà europea12. In questo contesto
ci troviamo di fronte a un’enorme
occasione persa per i produttori di
avvantaggiarsi di questo strumento
di protezione gratuito ed efficiente
offerto dalle autorità cinesi13.
In sintesi
Una volta registrati gli IPR di cui
abbiamo parlato e ottenuta la protezione, i detentori dei diritti possono iniziare a esercitarli contro i
contraffattori e altri opportunisti
come i pirati di nomi di domini.
Inoltre, la registrazione dei marchi
consente ai detentori di avanzare
richieste di cancellazione nei riguardi di venditori di servizi online
come Taobao, che negli ultimi anni
hanno visto un balzo del numero di
prodotti contraffatti nel commercio
online.
Ciò è importante specialmente perché i consumatori cinesi usano
sempre più questi outlet online per
gli acquisti di vino, con due dei cinque maggiori venditori al dettaglio
di vino cinesi che commerciano
esclusivamente tramite piattaforme
online.
Ricordate, tuttavia, che in Cina funziona un rigido sistema first-to-file,
cosicché è della massima importanza registrare il più presto possibile ogni IP che intendete utilizzare
sul mercato cinese. Idealmente
prima di entrare sul mercato.
Tenete presente, comunque, che i
regimi di protezione differiscono
leggermente a Taiwan, Hong Kong
e Macau. Quindi verificate che non
sia necessaria una doppia protezione della vostra proprietà intellettuale prima di operare in queste
aree14.
7
http://www.lexology.com/library/detail.aspx?g=a6573426-1a23-400f-bdbf-bf5fee9f246b. Si veda anche articolo tradotto e pubblicato a Luglio 2015.
http://china-iprhelpdesk.eu/sites/all/docs/publications/CHina_IPR_Guide-Guide_to_Trade_Mark_Protection_in_China_EN-2013.pdf
9
http://www.wipo.int/madrid/en/.
10
Tassa ufficiale per marchio per una classe comprendente 10 sottoclassi di prodotti: RMB 600 (più RMB 60 per classe addizionale). Importo
tipico della parcella del Patent Attorney RMB 900 per marchio per una classe comprendente 10 sottoclassi di prodotti (più RMB 50 per classe
addizionale). Informazione fornita da Rainy Liu della Law Constant LLP Trademark Attorneys: http://www.lawconstant.come.cn. Per maggiori
informazioni prendete visione del modulo per la registrazione oppure prendete contatto con l’Helpdesk per un’assistenza gratuita sulle modalità
per ottenere la protezione del vostro marchio.
11
Partner di Carroll, Burdick & McDonough LLP con sede a Beijing http://www.cbmlaw.com/people/Dr-Paolo-Beconcini#
12
http://www.cbmlaw.com/Templates/media/files/articles/Beconcini-April-2015-Asia-IP-Counterfeit-Alcohol.pdf
13
http://www.china-iprhelpdesk.eu/sites/all/docs/publications/Customs.pdf China IPR Helpdesk ha elaborato una guida per proteggere l’IPR
con le dogane cinesi e fornisce consulenza gratuita tramite una helpline.
14
Per eventuali domande rivolgetevi agli esperti del l’IPR CHINA Helpdesk: www.china-iprhelpdesk.eu.
8
19
LA FAST PROPONE
Si riportano di seguito le principali iniziative della Fast per il 2016.
Per eventuali aggiornamenti si prega consultare il sito www.fast.mi.it
1. La Fast
per i giovani
I GIOVANI E LE SCIENZE 2016
Selezione per il 26° concorso dell’Ue dei
giovani scienziati e per i più prestigiosi
eventi internazionali degli studenti eccellenti.
24 febbraio: termine ultimo per l’invio
dei progetti alla Fast.
9-11 aprile: esposizione e premiazione
dei progetti finalisti.
Il progetto intende promuovere e valorizzare le competenze e le potenzialità
scientifiche e tecnologiche delle ragazze
e ragazzi d’Italia che frequentano le
scuole superiori di 2° grado, offrendo
loro le più significative opportunità per
confrontarsi, crescere e realizzarsi nella
scienza e nelle sue applicazioni. Gli
obiettivi fondamentali dell’iniziativa
sono:
• avvicinare i giovani alla scienza e alla
ricerca;
• individuare e incoraggiare i più meritevoli e promettenti;
• stimolare lo spirito di innovazione e
collaborazione tra gli studenti.
Inoltre, li incentiva a compiere scelte
responsabili respetto all’Università, in
particolare li stimola ad intraprendere
carriere formative nei politecnici e nelle
facoltà scientifiche.
La motivazione a partecipare nasce già
all’interno degli istituti superiori, allorché
i dirigenti scolastici e i docenti selezionano i gruppi e/o i singoli che poi si
impegnano a redigere studi e lavori da
presentare alla Fast entro la scadenza di
febbraio. Questo viene fatto attraverso
incontri e dibattiti in classe; si discute di
scienza e delle sue applicazioni; si respira aria di innovazione e opportunità.
Concretamente l’iniziativa valorizza i
collegamenti della Fast avviati fin dal
1989 e consolidati negli anni, innanzitutto con la Direzione generale ricerca
della Commissione europea, che promuove annualmente Eucys (European
20
Union Contest for Young Scientist), il
Concorso per i giovani scienziati voluto
dalle istituzioni comunitarie (Parlamento, Consiglio, Commissione) e dagli
Stati membri e successivamente sul
piano internazionale con le più importanti organizzazioni che condividono le
suddette finalità. Grazie a tali relazioni,
il progetto “I giovani e le scienze” si caratterizza come passaggio obbligato per
selezionare gli studenti delle superiori
che possono rappresentare l’Italia nei
principali concorsi e nelle più accreditate manifestazioni mondiali in tutte le
discipline scientifiche.
Le regole, poche e chiare, seguono
quelle del concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati:
• 14 anni compiuti e meno di 21 a settembre 2016;
• partecipazione singola o in gruppo
di non più di tre;
• tematiche che riguardano tutti i campi
della scienza e della tecnologia;
• testo scritto di non più di 10 pagine
più altre 10 di tabelle grafici e foto;
• compilazione del modulo di candidatura;
• sintesi in italiano e inglese.
Con la cerimonia di premiazione dell’11
aprile 2016 vengono annunciati i vincitori dei premi decisi dalla giuria. I principali vengono riportati di seguito.
12a ESDY
European Science Day for Youth
giornata europea della scienza per i giovani
con la collaborazione della Fast, 17 marzo
Appare chiaro nelle dichiarazioni ufficiali
e nei documenti istituzionali l’impegno
dell’Unione europea a promuovere il
senso della cittadinanza europea, con
particolare attenzione verso i giovani.
Milset Europe condivide tale attenzione
e, grazie alla fattiva collaborazione delle
associazioni collegate, promuove azioni
concrete per realizzare tale obiettivo.
Tra le iniziative più significative si ricorda la giornata europea della scienza:
lo stesso giorno, in tutta Europa, sul
medesimo tema si svolgono molti eventi
scientifici nelle scuole o nei centri ricreativi. Il tema del 2016 è la scienza
nello sport, un argomento che tocca
tutte le applicazioni e presente in modo
determinante nel nostro quotidiano.
L’invito è di organizzare seminari, conferenze, incontri, dibattiti, attività di laboratorio, visite tecniche … per spiegare
in modo divertente e accattivante questa
fondamentale applicazione.
I-SWEEEP
Olimpiade internazionale
della sostenibilità:
energia, ingegneria, ambiente
Houston, Usa, 26 aprile –1° maggio
Si tratta di una rassegna scientifica
aperta agli studenti delle scuole superiori; per la specificità dei temi scelti si
caratterizza come uno dei più importanti
appuntamenti per i giovani eccellenti a
livello mondiale.
L’organizzazione viene assicurata dalla
scuola pubblica Harmony; grazie al sostegno di imprese e istituzioni c’è una
forte interazione con organizzazioni che
operano a livello locale, nazionale e internazionale per le medesime finalità.
La missione è creare un ambiente collaborativo e competitivo per consentire
a ragazze e ragazzi di presentare le proprie idee innovative sulle attuali sfide
nei settori di energia, ingegneria e ambiente e creare un mondo più sostenibile per il futuro. La Fast accredita da
anni uno o più progetti selezionati con
I giovani e le scienze.
30a Esposizione scientifica
del Belgio
Bruxelles, 28 aprile – 1° maggio
Si tratta di un concorso di progetti scientifici realizzati da centinaia di giovani
dal Belgio e da una ventina di altri paesi
intenzionati a presentare ai colleghi e
al pubblico le loro idee innovative e le
invenzioni. Sono i risultati di sforzi singoli o di gruppo, lungo il comune denominatore della scienza e della tecnologia e con l’importante collaborazione
dei professori. Un’apposita giuria formata da scienziati, ricercatori, dirigenti
industriali e giornalisti analizza tutti i la-
vori; non vengono assegnati premi agli
invitati.
Tra le finalità della manifestazione vanno
sottolineate in particolare: sviluppare negli studenti il piacere per la scienza e le
sue applicazioni; valorizzare le loro invenzioni; favorire l’interazione dei giovani con i ricercatori e con il pubblico
in generale. È molto importante anche
la fase preparatoria del progetto. Infatti
si migliora l’attitudine per il lavoro di ricerca; si mettono a punto metodologie
e tecniche innovative per conseguire i
risultati voluti; si acquisisce una mentalità
scientifica dinamica, ponendosi domande, individuando risposte, realizzando concretamente le scoperte immaginate, spiegando chiara- mente alla
gente quanto fatto. Degli studenti eccellenti selezionati dalla Fast con il concorso I giovani e le scienze hanno l’opportunità di partecipare a questa
importante esperienza internazionale.
68a Isef/Intel, fiera
internazionale della scienza
e dell’ingegneria
Phoenix, 9-13 maggio
I numeri parlano da soli: 68 edizioni,
1700 studenti delle scuole superiori attenti al meglio della tecnologia e della
scienza provenienti dagli Stati Uniti e
da almeno 60 paesi del mondo, un migliaio di esperti della giuria, un panel
di premi Nobel, un esercito di 400 volontari per garantire la migliore accoglienza, eventi sociali, opportunità di
fare turismo scientifico di qualità presso
università, imprese e centri di ricerca;
complessivamente oltre 5.000 entusiasti
visitatori per celebrare le recenti scoperte dei giovani leader di domani; l’impatto economico sulla città prescelta di
oltre 10 milioni di dollari. Questi dati
fanno di Isef-International Science and
Engineering Fair, il più grande evento
competitivo riservato agli studenti delle
scuole superiori; permettendo ai giovani
di conoscersi e di accrescere il loro interesse per l’innovazione sotto il motto
“Vincere con la scienza”. E’ uno dei riconoscimenti più belli che la Fast assegna a dei progetti che partecipano con
successo a “I giovani e le scienze”.
8° Inespo – Olimpiade
internazionale dei progetti
scientifici ambientali
Amsterdam (Olanda), giugno
L’ambiente è sempre più presente nella
percezione collettiva; con la convin-
zione che la sua salvaguardia e la valorizzazione siano fondamentali per la
qualità della vita anche delle generazioni future. La sfida è come renderlo
compatibile con lo sviluppo. Non sempre servono regole restrittive; semmai
occorre una visione globale che combini la politica ambientale con le strategie economiche, politiche e sociali con
particolare attenzione ai giovani.
E’ quanto si propone di fare anche Inespo 2016, vero e proprio tirocinio per
ragazze e ragazzi dai 13 ai 18 anni interessati alle relazioni dell’ambiente con
chimica, fisica, biologia, geografia e società. Si vuole far apprendere attraverso
la pratica la conoscenza e l’amore per
le scienze che contribuiscono alle
istanze ambientali.
Con questa manifestazione la fondazione Comenius vuole dare un’opportunità ai giovani per approfondire
quanto conoscono sulle problematiche
ambientali e confrontarsi con i loro coetanei a livello internazionale. Esiste l’accordo con Fast per lo scambio di progetti con I giovani e le scienze.
Divento un astronomo
tirocinio presso l’Osservatorio astronomico
di Asiago, luglio
La positiva esperienza avviata nel 2009
tra la Fast è l’Osservatorio astronomico
di Padova, sede di Asiago, prosegue
anche per l’edizione 2016 di I giovani e
le scienze.
La sede ospita a Cima Ekar e in località
Pennar rispettivamente, i maggiori telescopi italiani. L’istituto contribuisce alla
diffusione delle conoscenze, sia di base
che avanzate, in campo astronomico e
porta avanti progetti di didattica e divulgazione, oltre a numerose collaborazioni internazionali. Vi lavorano circa
novanta persone, di cui un terzo è costituito da personale di ricerca, il restante da personale dell’area tecnicoscientifica, tecnica ed amministrativa.
La sede di Asiago dell’Inaf-Osservatorio
astronomico di Padova, rappresenta un
luogo ideale per il contatto del grande
pubblico con l’astronomia professionale
e per promuovere la conoscenza delle
attività scientifiche dell’istituto di ricerca.
La presenza dei telescopi e di una sala
multimediale, struttura interamente destinata alla didattica e alla divulgazione,
permette infatti di proporre alle scuole
e al pubblico un ricco programma educativo, finalizzato alla trasmissione di
informazioni rigorose e alla creazione
di una coscienza scientifica su larga
scala.
ESE 2016 – Esposizione
scientifica europea
iniziativa di Milset Europe con la collaborazione
della Fast, Tolosa, 9-15 luglio
Negli anni pari le sezioni regionali di
Milset (Mouvement International pour
le loisir scientifique e technique) organizzano le esposizioni scientifiche continentali. L’appuntamento europeo per
il 2016 si tiene a Tolosa in Francia. Gli
obiettivi, come è nella tradizione di Milset e degli organizzatori nazionali, sono
ambiziosi:
• creare e animare uno spazio per far
conoscere le iniziative e l’interesse di
giovani, insegnanti e leader per la ricerca, la scienza e l’innovazione tecnologica;
• rafforzare la loro motivazione e contribuire al loro sviluppo personale;
• promuovere la cultura scientifica in un
contesto multiculturale favorendo la
condivisione delle esperienze e delle
buone pratiche e realizzare così delle
attività scientifiche di qualità elevata;
• costruire relazioni con le altre istituzioni con analoghi obiettivi tramite la
realizzazione di progetti scientifici,
tecnici e sociali finalizzati allo scambio di idee e creare azioni capaci di
rispondere alle necessità del mondo
d’oggi a favore dell’educazione, della
società in senso lato e a vantaggio
dell’industria;
• promuovere la rappresentanza dei
giovani anche a livello internazionale
con specifici progetti destinati ad allargare le conoscenze.
Per conseguire tali finalità Ese mette in
vetrina in un apposito spazio espositivo
i migliori progetti scientifici realizzati
dagli studenti europei, incoraggiando
pure il coinvolgimento delle istituzioni
interessate a sostenere le ragazze e i ragazzi nei loro lavori. Concretamente
l’iniziativa si caratterizza per una vasta
gamma di attività tra le quali: visite tecniche e culturali, azioni per il tempo libero, seminari, momenti di animazione,
dibattiti, conferenze.
Gruppi di giovani scienziati selezionati
dalla Fast beneficiano dell’opportunità
di vivere in prima persona questa
grande esperienza scientifica.
58° Liysf – Forum internazionale
della scienza per i giovani
Londra, 27 luglio - 10 agosto
Con un’esperienza consolidata che si
sta avvicinando alle sessanta edizioni,
il Forum raduna annualmente circa 350
21
ragazzi da più di sessanta paesi dei cinque continenti. Più che un concorso
vuole caratterizzarsi come punto di riferimento e aggregazione per gli studenti che desiderano conoscere i più
recenti progressi della ricerca e della
scienza. Infatti vengono organizzate visite a prestigiosi laboratori universitari,
compresi Oxford, Cambridge, l’Imperial
College e l’University College di Londra,
ma pure ad infrastrutture di ricerca industriali, come anche al Museo della
scienza e a quello di Storia naturale. Si
tengono conferenze e dissertazioni da
parte di scienziati; sono previsti seminari
con dibattiti sulle principali tematiche
scientifiche d’interesse mondiale.
Anche i giovani possono presentare i
loro lavori ed hanno la possibilità di discutere e socializzare, grazie a molti
eventi d’aggregazione in programma o
all’opportunità di effettuare viaggi nei
dintorni di Londra. Due settimane intense, durante le quali i fortunati partecipanti rivivono l’atmosfera di una comunità internazionale, insediata nel
cuore di Londra. Si scambiano idee ed
esperienze nei settori scientifici, accrescendo il proprio interesse per la ricerca
e l’innovazione.
La Fast accredita alcuni progetti a partecipare a Liysf 2016.
20° Premio internazionale
dell’acqua di Stoccolma
per i giovani
Stoccolma, agosto
Si tratta di un’importante competizione
che mette a confronto giovani eccellenti
provenienti dai cinque continenti e interessati alle problematiche dell’acqua e
dell’ambiente. Tutti gli anni migliaia di
studenti in almeno 40 stati partecipano
ai concorsi nazionali per giocarsi l’opportunità di portare la bandiera del loro
paese alla finale internazionale che si
svolge nell’ambito della settimana dell’acqua di Stoccolma. Il soggiorno nella
capitale svedese diventa l’occasione per
i fortunati finalisti per incontrare i rappresentanti della comunità mondiale
esperti nella gestione dell’acqua, apprendere le loro conoscenze, condividere
con i colleghi le esperienze e la passione
per tale indispensabile risorsa e avviare
amicizie di lunga durata.
I destinatari di questo appuntamento
hanno tra i 15 e i 20 anni; realizzano
progetti che affrontano questioni a vari
livelli (locali, nazionali, globali) relativamente agli aspetti ambientali, alle implicazioni scientifiche e tecnologiche,
ma pure sociali ed economiche, della
22
“questione acqua”. Grazie a questa gara
migliaia di giovani di tutto il mondo si
interessano al tema ma è uno solo vince
l’assegno di 15000 dollari e la scultura
di cristallo. La Fast accredita un progetto
per rappresentare l’Italia
28° Eucys – Concorso
dell’Unione europea
per i giovani scienziati
Bruxelles, 15-20 settembre
È senz’altro il più importante evento riservato ai giovani, quello che giustifica
lo sforzo della Fast nell’organizzare
l’evento I giovani e le scienze, al fine di
individuare e scegliere le ragazze e i
ragazzi che devono rappresentare l’Italia
alla finale comunitaria. Circa 120 concorrenti da oltre 35 paesi, non solo del
vecchio continente, si incontrano per
sei giorni mettendo in mostra le loro
scoperte, condividendo entusiasmi, inventiva e creatività. Tutti i vincitori di
primi premi nazionali nei differenti settori scientifici, illustrano alla giuria, ai
colleghi e al pubblico i loro progetti, risultato di sforzi singoli o di gruppi di
massimo tre studenti.
I finalisti sono molto eterogenei: hanno
un’età tra i 14 e i 20 anni; possono beneficiare di risorse di supporto alquanto
diversificate; alcuni difendono l’invenzione con il brevetto; la maggior parte
deve esprimersi con una lingua diversa
dalla propria: l’inglese. Così la giuria
che deve decidere chi premiare si trova
di fronte ad una grande varietà di situazioni: non solo il valore scientifico dei
progetti, l’originalità e la creatività; ma
pure le diverse personalità, la capacità
comunicativa, le conoscenze acquisite.
E tutti sono vincitori nelle competizioni
nazionali. La Fast ha la possibilità di inviare alla finale europea al massimo sei
giovani con tre progetti.
30a Mostratec
10° concorso di fotografia
scientifica
iniziativa di Milset con la collaborazione di Fast,
1 febbraio-1 giugno
L’uomo cerca sempre di capire come
funzionano le cose che gli stanno intorno. Domandarsi “perché come e
quando” significa avvicinarsi alla
scienza. Si cerca sempre di mostrare le
esplorazioni e osservazioni. Dalla prima
scrittura murale ai disegni di Leonardo
da Vinci, dal microscopio all’astronomia,
dal magnetismo alle migrazioni il genere
umano ha sviluppato i mezzi per diffondere le scoperte al mondo intero.
Attraverso il concorso, Milset e Fast intendono creare un’opportunità per i giovani per esprimere, attraverso la fotografia, quello che osservano nelle
scienze. L’iniziativa, di fatto, parte da
tante domande rivolte ai giovani. Ti incuriosisce quello che ti circonda? Ti
chiedi come le cose sono viste dall’occhio umano? Ti piace l’idea di usare
l’arte di scoprire e di mostrare la
scienza? In caso positivo l’invito è di afferrare la macchina fotografica e dare
sfogo alla creatività!
Il legame tra conoscenza, osservazione,
arte e persone è tutto ciò su cui si basa
la manifestazione. Una cosa è certa: partecipare è facile come fare una foto! I
fotografi che partecipano devono avere
meno di 25 anni. I giovani con meno
di 18 anni possono aderire solo con
l’approvazione del loro tutore legale.
Tutti i contributi digitali devono essere
spediti al sito di Milset tra il 1 febbraio
e il 1 giugno 2012.
2. Ambiente
Acqua potabile: problemi
emergenti e tecnologie avanzate
Novo Hamburgo, Brasile, 24-29 ottobre
seminario, 28 gennaio
in collaborazione con Xylem
Una buona storia alle spalle, l’esperienza dell’ente promotore (la Fondazione Liberato), la professionalità degli
organizzatori, la qualificata presenza di
partecipati da tutto il mondo … collocano questa fiera specializzata tra i più
ambiti appuntamenti dei giovani scienziati. Perciò la Fast ha firmato un’intesa
che prevede scambio di progetti e condivisione di buone pratiche.
Nel 2016 il viaggio di studio di una settimana è riservato a un progetto in qualsiasi campo scientifico.
Nel campo delle acque potabili diventa
sempre più complesso garantire la qualità delle acque immesse nei sistemi acquedottistici, soprattutto quando il prelievo proviene da acque superficiali o
da falde vicine a zone industriali, anche
dismesse, a centri urbani ad alta densità
o zone soggette ad agricoltura intensiva.
Negli ultimi anni inoltre c’è particolare
attenzione ai cosiddetti inquinanti emergenti, quali farmaci, ormoni, droghe e
sostanze chimiche, molte delle quali ad
uso domestico. Questo sta spingendo
gli Enti gestori del ciclo idrico integrato
e le Aziende private ad optare per soluzioni impiantistiche innovative in
grado di garantire concentrazioni di inquinanti e microinquinanti sempre più
ridotti e tali da renderli compatibili con
l’utilizzo umano. Filtrazione, ultrafiltrazione, disinfezione con raggi UV e
ozono sono alcune delle tecnologie che
stanno suscitando un interesse sempre
crescente tra gli operatori del settore
del trattamento delle acque potabili anche in sostituzione di cloro e derivati.
Questa iniziativa si differenzia fortemente
da tutte le altre finora organizzate su
questi temi perché si prefigge di fornire
una serie di strumenti tecnico/operativi
per i tecnici che devono affrontare la
progettazione e il dimensionamento di
impianti di trattamento e potabilizzazione
di acque destinate all’uso potabile.
Impianti di depurazione
avanzata
corso, 25 febbraio - in collaborazione con Xylem
Anche questa iniziativa rientra nel ciclo
dei seminari ad ingresso libero organizzati in collaborazione con Xylem e si
può considerare un approfondimento
della tematica della depurazione delle
acque, già trattata da anni nelle iniziative
di formazione della Fast. La giornata
propone l’analisi delle tecnologie avanzate degli impianti di depurazione con
un approccio molto pratico. Oltre all’analisi dei Reattori Biologici a Membrane (MBR), già presentata in tre edizioni lo scorso anno e continuamente
richiesta, si esaminano le innovazioni
relative all’efficienza energetica nei processi di trattamento delle acque e nel
loro possibile riuso. Infatti gli argomenti
specifici considerati sono: depurazione
più spinta…con meno energia; inquinanti emergenti: evidenze e normativa;
depurazione con schemi avanzati; uso
razionale dell’energia negli impianti di
depurazione avanzata; efficienza energetica nei sistemi di aerazione e miscelazione; soluzioni impiantistiche nella
depurazione con membrane MBR; affinamento della qualità delle acque scaricate con disinfezione UV; tecnologie
Ozono per migliorare la qualità dell’acqua anche per un possibile riuso.
Odori: valutazione dell’impatto
ambientale e soluzioni tecniche
corso, 3 marzo
Le problematiche inerenti all’impatto
odorigeno di molte attività produttive
sono notevolmente aumentate a causa
della forte antropizzazione che rende
gli ambiti residenziali sempre più prossimi ai siti industriali e agricoli. Le emissioni odorigene di aziende industriali e
zootecniche (quali depuratori, acque,
discariche, industrie alimentari, tessili,
chimiche, allevamenti intensivi) devono
essere sottoposte ad attenta valutazione,
prima di avviare la loro attività.
Le linee guida per la misurazione delle
emissioni odorigene della Regione Lombardia hanno aperto la strada alla futura
definizione di soglie di tolleranza differenziate in base alle specificità del territorio, dando indicazioni precise a tutte
quelle aziende che sono assoggettate a
Valutazione di impatto ambientale (Via),
Autorizzazione di impatto ambientale
(Aia) e Autorizzazione alla gestione dei
rifiuti.
Il corso propone dunque una giornata
di approfondimento e confronto in cui
sono presentati le metodologie di misurazione, valutazione e abbattimento
dell’impatto odorigeno, i contenuti delle
Linee guida della Regione Lombardia,
oltre a due significative esperienze
aziendali. E’ previsto, inoltre, per ogni
intervento un breve spazio dedicato alla
discussione tra il relatore e i discenti,
nonché un dibattito conclusivo della
giornata.
Impianti biologici
di depurazione
corso, 14-17 marzo
in collaborazione con Xylem, 31° edizione
È ormai da 31 anni che la Fast offre il
proprio supporto alle esigenze formative con un apposito corso base rivolto
a chi già lavora negli impianti di depurazione, ma anche a quanti stanno per
iniziare tale attività e desiderano una
preparazione adeguata. Grazie all’esperienza acquisita sul campo, arricchita
dai suggerimenti dei docenti, la Federazione offre un’opportunità di indubbia
qualità, risultato di un continuo adeguamento all’evoluzione tecnologica e
normativa. Il programma del corso si
articola in 4 giornate dedicate ad argomenti specifici e prevede anche un ampio spazio di interazione e discussione
con i relatori, scelti tra i migliori esperti
e portatori di esperienze rilevanti. In
sostanza i temi affrontati riguardano: caratteristiche e biodegradabilità dei liquami; schemi generali di impianto;
principi di depurazione biologica; acque
meteoriche di dilavamento: aspetti tecnici e normativi; compiti e responsabilità
del gestore: legislazione, collaudo fiscale
e tariffario; fanghi attivi; nitrificazione e
denitrificazione; fanghi attivi con separazione dei fanghi a mezzo membrane;
letti percolatori, biodischi e biofiltri; fanghi attivi SBR e MBBR; piccoli impianti
e fitodepurazione; linea fanghi: bilanci,
schemi, opzioni, tecniche di riduzione;
efficienza energetica e recuperi energetici nella depurazione delle acque reflue;
controlli microscopici e microbiologici
del Foaming e del bulking; digestione
anaerobica e aerobica dei fanghi; trattamenti anaerobici di scarichi industriali;
controlli di processo, analisi a campo e
di laboratorio; applicazioni dell’ozono
nel trattamento delle acque reflue; rimozione di sostanze pericolose; essiccamento fanghi: tecnologie, esperienze,
problemi tecnici e gestionali; trattamenti
combinati chimici biologici di un effluente industriale: l’esempio di Cuoiodepur; strumentazioni e regolazioni automatiche per la gestione.
Reato ambientale.
Responsabilità e tutele
per le imprese e per le
pubbliche amministrazioni
corso, 6-7 aprile
L’iniziativa, articolata in due giornate,
una rivolta alle imprese e l’altra alle
pubbliche amministrazioni, ha l’obiettivo di far luce sulle conseguenze della
nuova Legge 68/2015, entrata in vigore
il 29 maggio 2015, che ha inserito nel
codice penale italiano cinque nuovi delitti contro l’ambiente: l’inquinamento
ambientale, il disastro ambientale, l’impedimento dei controlli, l’omessa bonifica e il traffico di materiale radioattivo.
Attraverso questo nuovo provvedimento
gli ecoreati hanno tempi di prescrizione
raddoppiati e pene che possono arrivare fino a 20 anni di carcere.
Tecnologie innovative
nella bonifica della falda
seminario, 19-20 aprile,
in collaborazione con SIAD e PeroxyChem
Il seminario, alla sua seconda edizione,
propone un approfondimento pratico
sulle tecnologie di bonifica delle acque
di falda. Fa parte del ciclo di eventi avviati da qualche anno sulle problematiche inerenti alle bonifiche dei siti inquinati. Oltre agli ultimi aggiornamenti
normativi e all’analisi della sostenibilità
delle diverse scelte progettuali, il corso
propone esercitazioni con software dedicati sull’idraulica dei pozzi per mettere
in campo barriere idrauliche che inter23
cettino efficacemente il flusso inquinante.
Nella seconda giornata, si entra nel dettaglio di quattro tecniche, consolidate a
livello internazionale, focalizzando l’attenzione sugli aspetti legati al dimensionamento dell’impianto, che può servire anche in fase di screening per
valutare se la tecnologia è tecnicamente
applicabile e se è cost-effective per i
siti su cui si dovrà operare.
All’iniziativa collaborano due aziende in
qualità di sponsor, la SIAD e la PeroxyChem, che contribuiscono alla realizzazione della giornata con due docenze
mirate: una relativa alla Bioremediation
delle acque di falda tramite processo di
microiniezione di ossigeno puro; l’altra
sulla riduzione chimica e biodegradazione anaerobica potenziata in situ mediante tecnologie innovative.
AIA – AUA
Autorizzazione Integrata
Ambientale – Autorizzazione
Unica Ambientale
corso, 4-5 maggio
Le due giornate proposte seguono
l’esperienza dello scorso anno sull’AIA
che ha suscitato interesse a seguito
delle ultime disposizioni legislative.
L’iniziativa è rivolta alle numerose
aziende soggette all’AIA o all’AUA (in
funzione della loro dimensione) che
devono chiedere l’autorizzazione
dell’esercizio di determinati impianti
al fine di garantire la protezione dell’ambiente in conformità dei principi
di Integrated Pollution Prevention and
Control (IPPC), introdotti dalle Direttive europee e recepite a livello nazionale dal D.Lgs 152/06 (Parte II) e
s.m.i. In questa occasione le imprese
possono avere un confronto sulla
nuova normativa di semplificazione
affrontando eventuali dubbi e problematiche dei soggetti interessati. Inoltre
è possibile anche entrare nel merito
di tutti i procedimenti autorizzativi
che vengono assorbiti dall’A.U.A., poiché le discipline di merito afferenti a
tali autorizzazioni sono tuttora contenute nelle varie normative di settore.
Analisi di rischio nelle bonifiche
e nelle discariche
corso, 7-9 giugno
Il corso, alla terza edizione, propone
un approfondimento tecnico e pratico
sull’analisi di rischio, durante il quale si
esaminano criteri, metodologie e mo24
delli alla luce degli ultimi orientamenti
normativi e giurisprudenziali. Anche
questo evento rientra nel filone delle
iniziative relative alla bonifica dei siti
inquinati. Il programma è articolato in
tre moduli: uno introduttivo per l’utente
alle prime esperienze con questa tematica e con i Criteri ISPRA; il secondo
modulo intermedio prevede esercitazioni sui punti vendita carburante e con
successivo approfondimento sulla vapor
intrusion; l’ultimo modulo di livello
avanzato presenta il quadro normativo
e sono proposte esercitazioni per l’applicazione dell’AdR alle discariche e alle
aree agricole.
La depurazione
degli scarichi industriali
corso, 3-5 ottobre
in collaborazione con Xylem
Questo corso è alla 9a edizione, riveduta
e aggiornata, per far conoscere le recenti evoluzioni delle tecnologie dei sistemi di depurazione degli scarichi industriali in risposta agli ultimi
aggiornamenti della normativa nazionale e comunitaria. Ampio spazio viene
dedicato all’impatto delle procedure dell’Autorizzazione Integrata Ambientale a
seguito dei BREF indicati dell’Unione
europea per utilizzare le migliori tecnologie disponibili e per promuovere
cicli di depurazione, sempre meno
idroesigenti e attenti al recupero e al riciclo interno al processo. Il corso è una
proposta di aggiornamento rivolta alle
industrie che vogliono conoscere le novità tecnologiche ed essere informate
su casi aziendali innovativi.
Rifiuti - Aggiornamento
normativo, responsabilità
e obblighi per le imprese
corso, 29-30 novembre
Il corso, alla terza edizione, fa parte di
un altro filone tematico avviato dalla
Fast da qualche anno per un aggiornamento continuo dei tecnici del settore.
Le due giornate propongono un approfondimento pratico sulla gestione dei rifiuti alla luce della recente classificazione, con particolare attenzione alla
gestione degli inerti ed al trasporto su
strada. L’iniziativa affronta anche le problematiche legate alla gestione delle
terre e rocce da scavo e all’applicazione
del SISTRI, inoltre vengono esaminati
gli aspetti giuridici relativi ai profili di
responsabilità e sanzionatori alla luce
dei nuovi reati ambientali e della 231/01.
Vapor Intrusion. Valutazioni
con soil gas, flux chambre
e aria ambiente
corso, 14-15 dicembre
Anche questa iniziativa, alla terza edizione, fa parte del ciclo di aggiornamento sulle bonifiche. Il corso riguarda
i rischi dovuti a sversamenti o percolamenti di sostanze chimiche o prodotti
petroliferi da cui si possono sprigionare
vapori che possono penetrare in scantinati, fondazioni, linee fognarie o fuoriuscire in ambiente outdoor. La vapor
intrusion rappresenta un serio rischio
per la salute dei residenti e dei lavoratori. I due giorni di formazione propongono le metodologie analitiche, i
protocolli più recenti e linee guida per
le misure dirette necessarie in questi
casi, proponendo un approfondimento
specifico riguardo a: soil gas, camera
di flusso e aria ambiente. Questa occasione di aggiornamento può interessare ai tecnici e funzionari di enti pubblici e aziende private che operano
nell’ambito delle bonifiche, della sanità,
del monitoraggio ambientale e del rischio ambientale e sanitario.
3. Energia
Progetti idrogeno
Proseguono nel 2016 le attività di comunicazione e divulgazione dei risultati da
parte della Fast-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, impegnata in 6 progetti avviati negli scorsi anni
e finanziati dalla Commissione europea
nell’ambito dell’Iniziativa tecnologica comune sulle Celle a combustibile e
l’idrogeno (FCH JU): Hylift Europe,
KnowHy, HyResponse, Alkammonia,
Power Up e Don Quichote. Tutte queste
iniziative rispondono alla necessità di
raggiungere gli obiettivi di riduzione
delle emissioni inquinanti grazie alla promozione del vettore idrogeno e delle
tecnologie collegate.
HYLIFT EUROPE-Large scale
demonstration of fuel cell
powered heavy-duty forklifts
and airport tow tractors
progetto cofinanziato da FCH JU,
gennaio 2013 - dicembre 2017
La partnership, oltre a Fast comprende:
Ludwig-Bölkow-Systemtechnik GmbH,
Still GmbH, Mulag Fahrzeugwerk Heinz
Wössner GmbH (Germania); Element
Energy Limited, Heathrow Airport Ltd.
(UK); European Hydrogen Association
(Belgio); Joint Research Centre of European Commission (Olanda); Air Liquide Advanced Business, Prelocentre
Snc (Francia); Dantherm Power A/S
(Danimarca).
L’obiettivo è quello di implementare 200
veicoli a celle a combustibile per la movimentazione dei materiali e le correlate
infrastrutture di rifornimento in 10-20
siti in tutta Europa, diventando così il
più grande progetto comunitario di veicoli a idrogeno per il trasporto delle
merci, e la prima dimostrazione su scala
mondiale di mezzi a rimorchio aeroportuali.
La tecnologia di celle a combustibile
utilizzata è quella di terza generazione,
sviluppata da H2 Logic, ottimizzata
sulla base delle prime esperienze maturate nel precedente progetto HyLIFTDEMO.
I sistemi sono pienamente integrati e
funzionanti nei veicoli per la movimentazione dei prodotti.
Le previste stazioni di rifornimento di
idrogeno (HRS) vengono realizzate utilizzando la più recente tecnologia sviluppata da Copenhagen Hydrogen Network A/S. Il gas è fornito da Air
Products, previa identificazione delle
zone a più basso costo di approvvigionamento di tale vettore in Europa con
un obiettivo di prezzo dei 7-9 €/kg alla
pompa.
L’elevato numero di stazioni combinato
con il cofinanziamento di FCH JU garantiscono l’operazione a costo zero
per i veicoli degli utenti coinvolti nella
attività. I partner del progetto coprono
l’intera catena del valore e tutte le discipline e le tecnologie necessarie per
la fornitura di soluzioni a celle a combustibile alimentate a idrogeno per la
gestione dei materiali: fornitori di sistemi di celle a combustibile, costruttori
di veicoli, gestori di infrastrutture e
Pmi. I partner vengono anche coinvolti
nella fase di programmazione e avvio
della diffusione sul mercato (dopo il
2015) delle soluzioni sviluppate dalla
dimostrazione. Inoltre sono garanti
delle prestazioni di durabilità, efficienza e costi delle attività di dimostrazione.
I risultati conseguiti e le esperienze
vengono diffuse in tutta l’Europa, focalizzando l’attenzione sugli aeroporti
europei e i grandi utenti industriali che
impiegano veicoli per la movimentazione delle merci.
http://www.hylift-europe.eu/
DON QUICHOTE – Demostration
of new qualitative concept
of hydrogen out of wind turbine
electricity
progetto cofinanziato da FCH JU,
ottobre 2012 - settembre 2017
L’obiettivo è dimostrare la fattibilità tecnica ed economica dello stoccaggio
dell’idrogeno per ottenere elettricità a
partire da energia rinnovabile.
La produzione di idrogeno con l’energia
rinnovabile sembra una buona opportunità per utilizzare in maniera efficiente
le fonti energetiche intermittenti pulite.
Lo stoccaggio delle eccedenze di elettricità tramite l’idrogeno consente di utilizzare nei trasporti e in altre applicazioni l’energia rinnovabile che andrebbe
persa.
Quindi il ruolo del vettore come mezzo
di stoccaggio valorizza le fonti alternative e contribuisce al raggiungimento
degli obiettivi europei di riduzione del
carbonio. Certo le società energetiche
e gli sviluppatori delle rinnovabili devono ancora integrare l’idrogeno come
mezzo di stoccaggio nei loro programmi
futuri. La percezione di efficienza, complessità e costi di tali soluzioni ha impedito la dimostrazione su larga scala
di tale tecnologia.
Il progetto vuole far capire come l’impiego dell’idrogeno quale soluzione di
immagazzinamento su larga scala di risorse rinnovabili non sia una preferenza
per l’eolico, bensì come lo sviluppo tecnologico e l’integrazione del sistema sia
una interessante opportunità per i consumatori finali.
Ad oggi, il progetto ha raggiunto un
importante obiettivo: l’esistente stazione
di rifornimento di idrogeno di Waterstof
Met presso la sede del gruppo Colruyt
a Halle (Bruxelles) è stata ampliata e
per la prima volta è possibile eseguire
ulteriori test coi sistemi elettrolizzatori
PEM e alcalini per capire quale sia il
migliore per la connessione a fonti di
energia rinnovabile.
La partnership, oltre a Fast, comprende:
WaterstofNet, Hydrogenics Corporation,
Colruyt, The EC Institute for Energy
(Belgio); HyET (Olanda); TÜV Rheinland; PE International (Germania); Iceland New Energy (Islanda).
http://www.don-quichote.eu/
ALKAMMONIA - Ammonia
fuelled alkaline fuel cells for
remote power applications
progetto cofinanziato da FCH Ju della Ce,
maggio 2013- gennaio 2017
Alkammonia si sviluppa all’interno del
mercato delle infrastrutture delle telecomunicazioni e prevede l’integrazione
delle celle a combustibile alcaline ad
alta efficienza con le Stazioni Radio
Base (BTS) in zone remote del mondo,
superando i limiti dati principalmente
dall’utilizzo di generatori diesel on-site.
Il progetto intende dimostrare che è
possibile un notevole risparmio economico rispetto sia al metodo più comune attualmente utilizzato per la generazione di energia a distanza, sia ai
più comuni sistemi a celle a combustibile, ovvero celle a combustibile PEM.
Si prevede l’integrazione di tre tecnologie innovative e collaudate:
1. un sistema di celle a combustibile
alcaline ad alta efficienza e basso
costo;
2. un sistema altamente efficiente di
trattamento dell’ammoniaca riscaldata cataliticamente;
3. un nuovo metodo di stoccaggio di
ammoniaca allo stato solido. Alkammonia inoltre consente di evitare
completamente le emissioni inquinanti locali.
Uno Strategic Advisory Board (SAB),
con un ruolo centrale nel progetto, è
già stato istituito composto da Vodafone (UK), Recova Energy (India) e
Fast-Eha. Quest’ultima lavorerà per
estendere il SAB durante il progetto e
ha già informato i partner nella definizione degli obiettivi specifici dell’iniziativa.
Il SAB fornirà inoltre al consorzio le
principali informazioni riguardanti le
esigenze degli utenti finali, consentendo ai partner di rispondere ai feedback dei primi potenziali utilizzatori
della tecnologia.
Il consorzio, costituito da società con
grande esperienza e competenza nel
campo dello sviluppo e della ricerca
delle celle a combustibile, del trattamento del combustibile e dell’integrazione di sistema, comprende, tra gli
altri e oltre a Fast/Eha: UPS Systems
plc per l’integrazione del sistema, AFC
Energy plc, (Coordinatore per lo sviluppo del sistema a celle a combustibile), Amminex A/S (fornitore e sviluppatore della componentistica) e
ZBT GmbH (specialista in celle a combustibile con marchio CE).
http://alkammonia.eu
25
HyRESPONSE - European
hydrogen emergency response
training programme for first
responders
progetto cofinanziato da FCH JU,
giugno 2013 - settembre 2016
L’obiettivo è istituire il primo programma al mondo di formazione completa per i vigili del fuoco, che per primi
si ritrovano a gestire situazioni di pericolo come quelle che scaturiscono dall’utilizzo e dal trasporto di idrogeno,
ovvero una piattaforma europea per la
formazione sulla sicurezza dell’idrogeno
(EHSTP) che fornisca tutte le conoscenze e le competenze che i primi soccorritori necessitano in caso di incidente, in modo da facilitare la diffusione
di sistemi più sicuri di FCH e delle infrastrutture.
La piattaforma fornisce ai primi soccorritori strutture di formazione hi-tech,
materiali didattici originali sviluppati
sulla base di un programma predisposto
da professionisti nel campo della sicurezza antincendio e la scienza e l’ingegneria dell’idrogeno. Il programma di
formazione di base è suddiviso in tre
fasi: parte teorica, incluso lo stato dell’arte delle conoscenze in materia di sicurezza dell’idrogeno; fase operativa
svolta in impianti a scala reale; un’innovativa formazione che utilizza la realtà virtuale per riprodurre nel dettaglio
uno scenario di incidente evidenziando
l’influenza degli addetti al primo soccorso.
Con tale programma i primi soccorritori
possono acquisire conoscenze e competenze utili a contribuire al processo
di autorizzazione degli impianti FCH,
così come l’approvazione delle autorità.
Contemporaneamente vengono sviluppati strumenti di progettazione volti a
valutare di volta in volta le situazioni di
incidente per facilitare il processo decisionale e spiegati i dettagli della strategia
e tattica di intervento inclusi nella guida
“Emergency Response Guide” soggetta
a feedback dei partecipanti al corso. Le
tre sessioni pilota di addestramento
hanno luogo nella prima metà del 2016
presso l’Ecole Nationale Supérieure des
Officiers de Sapeurs-Pompiers ad Aix
en Provence (Francia). Viene inoltre istituito un Advisory and Consultative Panel con l’obiettivo di coinvolgere il più
possibile gli stakeholders europei e offrire la massima divulgazione dei risultati
del progetto. Il Panel è aperto ai primi
soccorritori, agli operatori del sito, ai
rappresentanti delle industrie e delle
case automobilistiche di tutta Europa.
26
La partnership, oltre a Fast comprende:
The French Academy for fire, rescue
and civil protection officers, Air Liquide
Advanced Business & Technologies,
AREVA Energy storage, CRIsis Simulation Engineering (Francia); Ulster University - HySAFER Centre, The CCS
Global Group Ltd (UK).
http://www.hyresponse.eu/
POWER-UP - Demonstration
of 500 kWe alkaline fuel cell
system with heat capture
progetto cofinanziato da FCH Ju,
aprile2013 - giugno 2017
Il progetto offre l’opportunità di sfruttare
su scala industriale le celle a combustibile alcaline capaci di competere con
le convenzionali tecnologie di produzione di energia.
Le celle a combustibile alcaline rappresentano un metodo efficiente, sostenibile e conveniente per la generazione
di energia elettrica da idrogeno. AFC
Energy (AFCEN) e Industrial Chemical
Limited (ICL) stanno collaborando,
nell’ambito di un progetto quinquennale, per produrre elettricità da un sistema a celle a combustibile (Sistema
KORE) in esecuzione presso l’impianto
cloro-alcali di ICL in Thurrock, Essex
(Regno Unito).
Il progetto ha l’obiettivo di dimostrare,
per la prima volta, il funzionamento,
nell’arco di 58 mesi, di un competitivo
sistema dal punto di vista economico e
ambientale a cella a combustibile alcaline di >500 kWe su scala di fabbrica.
Sono già stati conseguiti importanti
obiettivi, come l’istallazione di una cartuccia costituita da 24 fuel cell, raggiungendo così la fornitura di 240 kWe. Il
sistema KORE presenta tre livelli indipendenti ognuno dei quali produce
circa 80 kW, e comprende anche 8 cartucce di fuel cell che permettono di ottenere circa 10 kWe ognuna.
Nei prossimi mesi il sistema KORE verrà
ottimizzato per essere completamente
autonomo nelle sue operazioni di produzione di energia. I partner coinvolti
intendono dimostrare che le celle a
combustibile rappresentano una tecnologia fondamentale per soddisfare il futuro fabbisogno energetico in modo sostenibile ed economico.
La partnership, oltre a Fast comprende:
AFC Energy plc, AIR Products Plc, G.B.
Innomech LTD (UK); Paul Scherrer Institute (Svizzera); Zentrum Für Brennstoffzellentechnik Zbt GbmH (Germania).
http://project-power-up.eu/
KNOWHY - Improving the
knowledge of hydrogen and fuel
cell technology for technicians
progetto cofinanziato da FCH JU,
settembre 2014 - agosto 2017
È certo che a breve si presentano opportunità di lavoro per tecnici e maestranze nelle applicazioni di idrogeno e
celle a combustibile, ma attualmente
mancano proposte formative adeguate
al fabbisogno delle aziende. Le opportunità esistenti relative all’idrogeno e
alle celle a combustibile infatti sono
principalmente concentrate a livello postlaurea (per ricercatori e ingegneri),
mentre i sistemi educativi ufficiali non
possono adeguare i corsi di studio alla
velocità richiesta dai rapidi cambiamenti
di scenario e dalle tecnologie emergenti.
L’obiettivo del progetto KnowHy è
quello rispondere così ad una richiesta
di mercato sempre crescente e al fabbisogno delle aziende, proponendo un’offerta formativa sostenibile e riproducibile che possa essere indirizzata al
maggior numero possibile di tecnici per
facilitare la diffusione della tecnologia
prevista per il programma FCH JU a costi accessibili.
I moduli di formazione sono focalizzati
sulle applicazioni che stanno per entrare
nella fase roll-out di mercato e vengono
proposti attraverso una piattaforma online interattiva che permette ai tecnici
di partecipare ai corsi più facilmente da
casa mantenendo il loro impiego e in
lingua madre. Il programma di formazione in avvio nel 2016 ha una durata
di circa 100 ore suddivise tra un modulo
comune che fornisce le conoscenze di
base fondamentali della tecnologia e
una specializzazione a scelta tra le seguenti: Automotive and Material Handling Sector; Hydrogen Production and
Handling; Micro Fuel Cells; CHP and
microCHP; Fuel Cell base Generators
(APU and Backup Power). La formazione teorica viene integrata con attività
pratiche appoggiandosi agli impianti e
alle attrezzature di progetti dimostrativi
attualmente esistenti.
Sono coinvolte nel progetto, oltre a
Fast: Delft University of Technology,
Kiwa, PNO, Vertigo Games (Olanda);
Campus Francorchamps (Belgio); Environment Park (Italia); Fundación
Hidrógeno Aragón, Fundación San
Valero, Universidad de San Jorge
(Spagna); McPhy (Francia); Técnico Lisboa (Portogallo); Technische Universität
München (Germania); University of
Birmingham (UK).
http://knowhy.eu
4. Ricerca
e innovazione
Fast e la rete EEN
progetto co-finanziato dalla Dg Ce-Grow
della Commissione europea,
gennaio-2015 - dicembre 2016
Proseguono nel 2016 le attività che Fast
svolge in quanto partner della rete Enterprise Europe Network rivolte a imprese e centri di ricerca lombardi con
l’obiettivo di finalizzare accordi di cooperazione e consolidare le competenze
negli ambiti attinenti a ricerca e innovazione. Dopo l’esperienza di successo
a Expo, nell’ambito del quale Fast ha
promosso e co-organizzato nove eventi
sul tema agrofood, quest’anno gli sforzi
si concentrano sul supporto a iniziative
estere, con particolare attenzione a
quelle incentrate sui materiali che la Federazione sostiene in quanto membro
del gruppo settoriale europeo sul tema.
Il 12 maggio 2016, per citare uno dei
molti eventi in calendario, a Magonza,
in Germania si tiene un evento dedicato
all’applicazione delle KETs ( Key Enabling Technologies) in Horizon2020.
Imprese ad alta vocazione tecnologica
e centri di ricerca attivi nei settori nano
e biotecnologie, materiali avanzati e manifattura intelligente hanno l’opportunità
di conoscere potenziali partner per progetti H2020 ed entrare in cordate promettenti. Gli eventi proposti dalla rete
EEN sono molteplici e interessano tutti
gli ambiti tecnologici. Attraverso la newsletter mensile Fast provvede ad aggiornare gli utenti lombardi sulle iniziative
di maggior interesse.
Prosegue analogamente anche l’attività
formativa/informativa che Fast svolge
in ambito EEN: sono previsti i consueti
appuntamenti di aggiornamento sul
tema della proprietà intellettuale, così
come giornate di supporto alla partecipazione a call europee attraverso informazione mirata o servizi di prescreening
di idee progettuali, proposti con cadenza trimestrale.
Dal 2015, grazie al progetto KAMINLER,
Fast ha attivato un servizio di assistenza
per i beneficiari dei progetti SME-Instrument. Si tratta di un nuovo ruolo riconosciuto dalla Commissione europea
ai membri della rete EEN che consiste
in un’attività di affiancamento delle
aziende finanziate volta a garantire una
più efficace implementazione del progetto approvato, anche attraverso il
coinvolgimento di coach esperti e
messi a disposizione gratuitamente dalla
UE.
Un’appropriata valutazione delle risorse
e delle competenze interne, l’individuazione di margini di miglioramento, il
posizionamento strategico rispetto ai
competitor sono strumenti indispensabili per le aziende che operano in un
contesto internazionale. Tra i nuovi servizi offerti dalla rete EEN rientra anche
l’attività di assistenza per una diagnosi
efficace della capacità di innovazione,
benchmarking e individuazione di strumenti adeguati per la gestione dell’innovazione.
Questi nuovi servizi, che integrano e
complementano quelli tradizionalmente
offerti da EEN, testimoniamo la volontà
della Commissione europea di mettere
a disposizione delle imprese strumenti
sempre più mirati e tesi a garantire un
supporto efficace lungo tutto il ciclo
dell’innovazione. Obiettivo finale è
quello di vedere un numero maggiore
di PMI adeguatamente attrezzate per affrontare sfide globali e competitor internazionali.
5. Attività
di supporto
Introduzione alla nuova versione
della ISO 9001:2015. Nuovi
requisiti e variazioni
corso, Milano, Centro Congressi FAST, 4 marzo
La nuova edizione della norma ISO
9001 è stata pubblicata lo scorso settembre. La FAST intende offrire un incontro full immersion finalizzato alla disamina dei contenuti cardine del nuovo
documento per comprenderne le modifiche e pianificare gli adeguamenti.
Lo scopo è introdurre i partecipanti alle
evoluzioni della norma e consentire loro
di rendersi conto di come farsi carico
delle variazioni rispetto alla versione
precedente. Perciò si fa l’analisi dei requisiti del nuovo testo, supportata da
esempi; vengono proposte simulazioni
e casi pratici, e considerati anche i pareri
dei più autorevoli esperti internazionali.
L’evento, data la natura dei contenuti
esposti, è destinato a quanti già conoscono la norma UNI EN ISO 9001:2008
quali, ad esempio, Direzioni, Responsabili compliance e sistemi integrati e
Responsabili qualità.
I contenuti principali sono: introduzione
alla ISO 9001:2015: motivazioni alla base
della nuova versione; analisi puntuale
delle variazioni e dei nuovi requisiti
della ISO 9001:2015; le parti interessate
ed in contesto secondo la ISO 9001;
l’analisi dei rischi applicata alla ISO
9001:2015 - rischi strategici, operativi e
di continuità del business; integrazione
con gli altri sistemi di gestione; posizione degli enti di certificazione; tempi
per l’adeguamento; le valutazioni degli
esperti di settore.
Rete IRCCS/DI per l’Europa:
struttura e governance
a supporto delle attività
di internazionalizzazione
in ambito ricerca UE
del Ministero della Salute
progetto sostenuto dall’IRCCS di Reggio Emilia,
marzo 2014-aprile 2016
Si tratta di un’attività di assistenza tecnica per coadiuvare la Direzione scientifica dell’IRCCS Azienda Ospedaliera di
Reggio Emilia nelle attività di gestione
e coordinamento del progetto, finanziato dal Dipartimento della Sanità Pubblica e dell’Innovazione a valere sulle
risorse del Bando Ricerca Finalizzata
2011-2012.
L’iniziativa ha la finalità di potenziare la
presenza delle Istituzioni del Sistema
sanitario nazionale che si occupano di
ricerca clinica e sanitaria, in coerenza
con le strategie di internazionalizzazione
del Ministero della Salute, nei programmi Europei in particolare rispetto
alla programmazione per il periodo
2014-2020.
Attraverso questa iniziativa il Ministero
intende facilitare l’acquisizione e la
diffusione delle informazioni rilevanti
per preparare e sostenere la partecipazione ad azioni comunitarie, fornendo anche supporto segretariale e
amministrativo.
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