5FNB E²BNPSF O MB GFMJDJUh

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Fran Tarel
5FNBE²BNPSFO
MBGFMJDJUh
Raccolta di brani,
scritti da autori famosi e gente come noi,
segnalati dagli amici di Amoremio.org
Collana Amoremio
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Fran Tarel
Tema d’amore n.10
la felicità
Raccolta di brani,
scritti da autori famosi
e gente come noi,
segnalati dagli amici
di AMOREMIO.org
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A
ssocio la felicità all’amore. Mi sembra giusto e non lo è, lo so;
ma mi piace. Mi rendo conto che esistono diverse felicità, per diversi
momenti ed altrettante situazioni. Voglio dire subito che non penso
che dipendano l’una dall’altro. Voglio dire che parlare della natura
dell’amore e come parlare dell’esistenza di Dio. Si può dire di tutto,
per migliaia di capitoli, miliardi di capitoli, eppoi, arriva uno che ti
dimostra che tutto è diverso. Che per lui è diverso.
Allora mi associo a quelli che dicono che l’amore, come la
felicità, non esiste, magari come anche Dio. Se esistono, sono
una magia, un incantesimo, una trascendenza…che parolone!
Penso che esistano, parlo dell’amore e della felicità, come stati
eccelsi, sublimi, di un momento, brevi, rari. Sono orgasmi
della fantasia, magari orgasmi della testa e del cuore insieme.
Si aspetta l’amore, come la felicità, finché non arriva e subito è sparita;
si ricomincia ad aspettare e intanto si ricorda quella passata o quella
che vorremmo avere in più e di diverso.
Ogni cosa bella della vita è in effetti così: la vacanza, un film, una
festa, una partita, un banchetto, un bicchiere d’acqua nel deserto.
Tutto è relativo, basta desiderare quello che non si ha sapendo che si
potrà avere, magari con grande difficoltà. In effetti passiamo l’intera
vita a desiderare, aspettare, ricordare; l’amore, come la felicità, è un
lampo che illumina tutto a giorno, non fai in tempo ad aprire gli occhi
che già si è fatto buio.
Viva la felicità, viva l’amore. Forse a me capiterà una dose maggiore.
Oppure, mah!, vedremo…
Questa è una delle 10 raccolte di temi d’Amore, frutto di un lavoro
corale; tutti i 10 temi pubblicati (l’Incontro, l’Inizio, la Storia,
l’Unione, i Tormenti, il Tradimento, le Delusioni, l’Abbandono, i
Ricordi, la Felicità) sono stati infatti selezionati tra le circa diecimila
segnalazioni pervenute dagli oltre trentaduemila iscritti alla
redazione di AMOREMIO.org.
Questa raccolta, come le altre, contiene alcuni tra i migliori scritti
pubblicati direttamente in bacheca ed altri di autori famosi della
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letteratura segnalati sempre dagli iscritti di Amoremio.org; un
lavoro certosino durato oltre tre anni; con passione e divertimento
ognuno ha cercato di proporre i temi che più sono piaciuti e rimasti
impressi.
Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa, un gusto
condiviso e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere.
L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria
delle preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano
vivrebbe meglio se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro
offre idee e spunti per alimentare questa esigenza, con parole
semplici e spontanee, di gente comune, accanto a riflessioni più
profonde e penetranti, di autori famosi.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
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William Shakespeare
dal Sonetto 57
… L’amore è così sciocco che in ogni tuo piacere,
qualunque sia il tuo agire, non crede in alcun male.
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Fran Tarel
da Storia d’Amore n°1, Patrizia
Io lo so cos’è la felicità; sei tu Patrizia che me l’hai fatto scoprire e
capire.
La felicità è tutto quello che avrei potuto vivere con te,
spensieratamente e liberamente.
Una passeggiata con il gelato, un libro in comune, una notte stellata,
un bicchiere di vino, tra una risata ed un’ironia; sogni ad occhi
aperti, illusioni con il cuore in mano.
Cose banali, non lo nego; ma con te, Patrizia, non sarebbero state
banali, sarebbero state pezzi di vita come va vissuta.
Ora non mi resta che attendere di raggiungerti nell’eterno, nascosti
nell’infinito, aggrovigliati nel nulla, liberi del tutto; non mi resta che
attendere che questa vita faccia il suo corso, con le sue maledizioni
e le sue negazioni; saprò quanto le illusioni mi hanno cambiato il
futuro e quanto i rimpianti annegato il passato; saprò se tu, Patrizia,
sei davvero ciò che mi è sempre mancato per essere felice nei miei
vent’anni; se tu, Patrizia, mi hai solo dato l’illusione che questa
millantata felicità potesse portare orgogliosa il tuo nome.
Saprò anche che e se ………
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Giuseppe Tornatore
da Nuovo Cinema Paradiso
Sellerio
Salvatore
Ascoltami, io lo so che ogni volta che c’incontriamo faccio sempre
brutta figura, ma ti giuro che non sono così. E’ che se ti vedo sono
timido, mi mancano le parole giuste, non ho il coraggio di dirti che
non faccio altro che pensare a te...
[Finalmente l’ha detto. E’ sudato ma felice di esserci riuscito. Prosegue:]
Salvatore
... Sì, Elena, sei l’ultima cosa che penso prima di addormentarmi e la
prima quando mi sveglio la mattina. E la notte ti sogno sempre. Lo
so che non è bello per telefono. Ma ti prego non pensare male di me.
Perché io ti voglio bene....
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10
Vladimir Majakovskij
Conclusione
Non cancelleranno l’amore
né le liti,
né le distanze.
E’ pensato
provato
riprovato.
Innalzando solennemente i versi come le dita,
lo giuro:
amo
di un amore immutabile e fedele.
1922
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Fran Tarel
da Emozioni a colori
Grazie felicità perché mi hai dato nuovi segni di vita.
Grazie davvero, sei tu che dai il miglior conforto alla ragione che mi
vuole spiegare a tutti i costi che la vita è bella.
Si vive tanto in maniera anonima per avere attimi di immenso
piacere; troppo immensi e troppo fugaci; perché questa è la felicità
che invece potremmo centellinare ed averne godimento minore,
forse, ma più prolungato certamente.
Perché felicità sei così anormale e strana, perché noi viviamo per
rincorrerti e come ti prendiamo cominciamo a correre di nuovo per
agguantarti ancora una volta perché gia te ne sei fuggita via!
Poi aggiungerei, credo molto significativamente, che….
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Antonio Neiwiller
da Non ho tempo e serve tempo
L’Alfabeto Urbano
Si illude
chi crede che per raggiungere
l’armonia dell’insieme
sia necessario armonizzare fra loro
le singole parti.
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Herman Hesse
da Favola d’amore
Stampa Alternativa
Era trasformato. [...] Divenne capriolo, divenne pesce, divenne uomo
e serpente, nuvola e uccello. In ogni forma però era intero, era una
coppia, e aveva in sé luna e sole, uomo e donna, scorreva come fiume
gemello per le terre, stava come stella doppia in cielo.
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Sergèj Esenin
da Anna Snégina
La luna rideva come un pagliaccio.
Anche se non era più quello,
stranamente il cuore traboccava
dalla marea dei sedici anni.
Ci separammo all’alba
con l’enigma dei gesti e degli sguardi pieni...
C’è qualcosa di meraviglioso nell’estate,
e con l’estate qualcosa di meraviglioso è in noi.
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Vladimir Majakovskij
Tu
Sei venuta
a cercare il mio ruggito,
la mia corporatura:
hai guardato,
e hai visto
che sono solo un ragazzo.
Hai preso
hai tolto il cuore
e, così, semplicemente
ti sei messa a giocare,
come una bambina a palla.
E tutte,
davanti a un miracolo:
qui sta impalata una dama,
lì una signorina.
«Amare uno così?
Ma quello ti si avventa contro!
Sarà una domatrice,
una che viene da un serraglio!»
Io, invece, esulto.
No,
niente giogo!
Impazzito di gioia,
saltavo,
come un indiano a nozze balzavo,
tanto mi sentivo allegro,
tanto leggero.
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Osho
da Il segreto dei segreti
Bompiani
[...] L’amore non ha tanto valore quanto la libertà. L’amore è un
valore elevatissimo, ma non è superiore alla libertà. Pertanto, si
vorrà sicuramente amare, ma nessuno vorrà essere imprigionato
dall’amore. Quindi, prima o poi ci si ritrova profondamente frustrati.
Tu cerchi di possedere, e più ci provi, più l’amore si rivela qualcosa di
impossibile, e più l’altro inizia ad allontanarsi da te. Meno possiedi e
più ti senti vicino all’altro. E se non possiedi affatto, se tra gli amanti
scorre libertà, si ha un grande amore…
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William Shakespeare
Sonetto 112
Il tuo amore e la pietà annullano quel marchio
che pubblico biasimo m’impresse sulla fronte,
che importa se qualcuno mi loda o mi disprezza
finché tu copri il male e dai credito al mio bene?
Tu sei il mio intero mondo ed io devo cercare
di capire onte e pregi solo dalle tue labbra:
nessun altro per me esiste, né altri io considero,
che cambi in bene o male la mia ferrea volontà.
nel più profondo abisso affondo ogni interesse
per le voci altrui, affinché, come il serpente,
non porga ascolto al critico né all’adulatore.
Ecco perché trascuro il parere altrui:
sei talmente radicato in ogni mio pensiero,
che quanto ci circonda a me par morto.
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Jorge Amado
da Teresa Batista stanca di guerra
Einaudi
[…] Ma la sera di quel tramonto che accendeva diffuse tristezze sul
mare influì sui loro rapporti rendendoli allo stesso tempo più intimi
e meno intimi. Un controsenso, apparentemente; nella vita delle
prostitute, però, succedono spesso delle cose così, strane e inattese e
che sembrano senza senso. Meno intime, perché Almerio non la tenne
più nuda a letto a esercitare egregiamente il suo mestiere mostrandogli
tutta la sua bellezza, i seni, le natiche, il fiore segreto. Egli perdette la
qualità di cliente e nessuno dei due ritornò al casino il giovedì alle
quattro del pomeriggio, sebbene di questo non avessero neppur
parlato, ma essendo risultata chiara per entrambi l’impossibilità che
d’allora in poi continuasse a esistere tra loro un rapporto come quello
fra prostituta e cliente, un rapporto impersonale e a pagamento. Più
intimi, perché diventarono amici, giacché quella sera in cui avevano
aperto i loro cuori senza maschera, tra loro si era stabilito un legame
poderoso fatto di fiducia e di stima…
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Emily Dickinson
Dove tu sei - è casa
Dove tu sei - è casa Kashmir - o Calvario – eguale premio - o vergogna non bado al nome del luogo purché io ci possa andare Quel che tu fai - è diletto ceppo quando gioco - dolce la prigionia - contentezza e la sentenza - sacramento se solo noi due - stiamo insieme Dove tu non sei - è dolore anche se bande di spezie - volano Quel che tu non fai - disperazione -
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Gustavo Adolfo Béquer
La tua pupilla è azzurra e quando ridi
La tua pupilla è azzurra e quando ridi
La sua dolce chiarezza mi ricorda
Il tremulo fulgor della mattina
Che nel mar si riflette.
La tua pupilla è azzurra, e quando piangi
Le trasparenti lacrime la velano,
sembianze delle gocce di rugiada
sopra una violetta.
La tua pupilla è azzurra, e se un’idea
Come un punto di luce al fondo brilla,
mi pare sopra il cielo della sera
una smarrita stella!
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Rocco e Antonia
da Porci con le ali
Savelli
[...] Ma soprattutto ti ho amato perché così eravamo in due. Subito
subito non ti ho amato molto, ho solo un po’ deciso di farlo, ho deciso
di tentarci (non è che ho cercato di sminuire il tuo fascino, tesoro, è
che capita così. Credo che sia successo anche a Kabir Bedi con la perla
di Labuan).
E’ stato dopo che ho incominciato ad amarti, perché la mia vita è
diventata più bella con te. Ho incominciato ad amarti quando ho
scoperto che mi dava meno fastidio svegliarmi al mattino, perché
magari a scuola ti sbirciavo un momento, che mi annoiavo meno alle
riunioni perché tu mi tenevi d’occhio con la coda dell’occhio e poi
si andava via insieme per la mano e la gente ci invidiava per strada
perché la gente è sola e noi eravamo in due.
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Théophile Gautier
Apri l’anima tua all’Ideale
Apri l’anima tua all’Ideale,
Metti in cuor tuo un pezzo di bel cielo,
Ama una nuvola, ama una donna,
Ama e ancora ama! E’ l’essenziale!
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Carlo Bini
Lettera ad Adele Perfetti
Mia cara Adele,
il tuo biglietto mi ha ridonato la vita, mi ha rinnovato il sangue,
l’anima, le idee, tutto insomma, e questo è un miracolo tuo, e tu sarai
sempre onnipotente con me, Adele mia, quando tu voglia inondarmi
di quella vena immensa, pura, fresca, d’amore che ti scaturisce
perenne dal cuore.
Adele mia, la parola terribile che tu temevi non potrà uscirmi dalle
labbra, o sai quando potrò dirti non ti amo più? Quando avrò deliberato
il suicidio, perché l’amore tuo è la mia esistenza, e rinnegarlo sarebbe
un rinnegare la vita.
E poi perché dovrei trattarti con tanto brutalità, o Adele mia, mentre
a te devo il risorgimento dell’anima, mentre il tuo sguardo mi ha fatto
battere il cuore di un palpito potente e convertire in eroe l’uomo più
codardo del mondo, mentre l’amor tuo mi ha dato rivelazioni nuove,
magnifiche, d’idee e sensazioni non comprese, non sentite mai, per
l’avanti?
Sì, mia dolcissima Adele, io ti amo quanto donna al mondo può mai
desiderare di essere amata; e sento che ti amerò a qualunque costo,
a qualunque patto, in qualunque tempo. Non temere, Adele mia, il
cuore val meglio della mia testa; il mio cuore è generoso, bollente,
e sarà quello che dinanzi a Dio chiederà perdono dei miei trascorsi
e l’otterrà. Fidati del mio cuore, Adele, come del tuo; quando il mio
spirito tormentato travia, s’infuria e fa le più fiere risoluzioni non
conta nulla; il cuore da ultimo sorge, e con uno dei suoi grandi palpiti
cancella, annienta, ogni sentenza dello spirito.
Mia buona Adele, tu non hai colpa in nulla di ciò che è successo;
tutto dipende da me, e forse neppure da me, perché in quei momenti
terribili io mi sento fatalmente trascinare, e non so da chi, né mi riesce
resistere. Non ci è che il tuo sguardo, la tua voce d’angiolo – scongiuri
potenti a scacciarmi dall’anima il demonio che la flagella. Ma io farò
di tutto per darti in seguito meno dolori che sia possibile, perché
infine cosa ci guadagno? I tuoi dolori sono i miei, e non sono mie le
tue gioie?
Addio, mia cara Adele, ama e compatisci il tuo povero amico. Addio,
addio.
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Gibran Kahlil Gibran
da Il Profeta
Allora Almitra disse: parlaci dell’Amore.
E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo e su di esso calò una grande
quiete. E con voce ferma disse:
Quando l’amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del
nord devasta il giardino.
Poiché l’amore come vi incorona così vi crocefigge. E come vi fa
fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che
fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano
alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della
mensa di Dio.
Tutto questo compie in voi l’amore, affinché possiate conoscere i
segreti del vostro cuore e in questa conoscenza farvi frammento del
cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell’amore unicamente la pace e il
piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità e uscire dall’aia
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dell’amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto il vostro riso e
piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.
L’amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge che da se
stesso.
L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l’amore basta all’amore.
Quando amate non dovreste dire: “Ho Dio nel cuore”, ma piuttosto,
“Io sono nel cuore di Dio”.
E non crediate di guidare l’amore, perché se vi ritiene degni è lui che
vi guida.
L’amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri, i vostri desideri
hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello che canta la sua melodia
nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d’amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all’alba con cuore alato e rendere grazie per un altro giorno
d’amore;
Riposare nell’ora del meriggio e meditare sull’estasi d’amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore per l’amato e un canto
di lode sulle labbra.
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Nosside di Locri
Niente è più dolce dell’amore
Niente è più dolce dell’amore, ogni altra felicità viene dopo
al suo confronto perfino il miele sputo di bocca.
Così dice Nosside; ma chi da Afrodite non viene amato
non può sapere quali rose siano i suoi fiori.
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Heinrich Heine
Sulle ali del canto
Sulle ali del canto,
mia amata, ti porto lontano,
lontano, sulle sponde del Gange,
là io conosco un luogo incantato.
Là si stende sfolgorante un giardino
nel silenzio di un tacito plenilunio;
là i fiori di loto attendono
l’anima amica e sorella.
Le violette sommesse ridono,
carezzevoli si volgono alle stelle;
in segreto le rose si narrano
favole lievi, un soffio fragrante.
A balzi leggeri, o ferme in ascolto
stanno le miti e caute gazzelle:
da lontano risuona un mormorio,
l’onda della sacra corrente.
Là potremmo abbandonarci,
stesi ai piedi di una palma,
assaporare l’amore e la quiete,
sognare un sogno beato.
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Jean de la Ville de Mirmont
Primo omaggio primaverile
Per tanti giorni ha piovuto!
Tuttavia, ecco che rinasce
primavera, come non la si vedeva
se non, dolce amore, nelle tue romanze…
Addio tossi e starnuti!
Inverno, addio, stagione brutale!
Questa è davvero l’ultima occasione
d’avere un’anima sentimentale!
Come non posso – strascicando i piedi,
e mordicchiando la mia sigaretta –
non cogliere per te, lungo i sentieri,
dei grandi mazzi di margheritine?
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Delmira Agustini
Se la vita è amore, che essa sia benedetta
Se la vita è amore, che essa sia benedetta!
Voglio aver più vita per amare! Oggi sento
che mille anni di idee non valgono
un azzurro minuto di sentimento.
Il mio cuore si estingueva in una tristezza lenta.
Oggi, fiore di Cupido, si apre alla luce.
La vita esplode come una violenta marea,
che la mano dell’amore ha armato.
Oggi la mia melanconia si avvia verso la notte,
triste e fredda con le sue ali spezzate:
nell’ombra lontana essa svanisce,
come una chiazza di dolore antico…
E tutta la mia vita canta, bacia, ride!
E tutta la mia vita è una bocca in fiore!
30
Simonide
Senza la gioia d’amore
Senza la gioia d’amore cos’è mai
la vita? Un re,
un dio, senza amore
- io non lo invidio.
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John Clare
Canzone
L’amore vive oltre la tomba
E la terra, che svanisce come rugiada:
Io amo verità,
Passione e fedeltà.
L’amore vive nel sonno:
E’ la felicità dei sogni belli;
Può piangere la rugiada della sera,
Ma l’amore appare delizioso.
Lo si vede nei fiori
E nella rugiada di perla del mattino;
Nei luoghi verdi ombrosi della terra,
E nell’azzurro eterno del cielo.
Lo si ode in Primavera:
Quando la luce e i raggi teneri e caldi del sole
Portano amore e musica nella mente
Su ali di angelo.
E dove è la voce,
Così giovane e bella, e così dolce,
Preferita dalla Natura
Dove si incontrano gli amanti e Primavera?
L’amore vive oltre la tomba
E la terra, che svanisce come rugiada:
Io amo verità,
Passione fedeltà.
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Guy de Maupassant
da La felicità
[…] la contemplavo triste, sorpreso, stupito di quanto possa l’amore.
Una ragazza ricca aveva seguito quell’uomo, un contadino. Ed era
diventata contadina anche lei. Si era adattata a una vita priva di grazia,
di lusso, d’ogni genere di raffinatezza, piegandosi a rozzi costumi. E
lo amava ancora. Era diventata la moglie di uno zotico, portava la
cuffia e una gonnella di tela. Mangiava in un piatto di terracotta, su
un tavolo di legno, seduta su una seggiola impagliata, una minestra
di patate, cavoli e lardo. Dormiva al suo fianco su di un pagliericcio.
Non aveva pensato che a lui! Non aveva rimpianto gioielli, belle
stoffe, vesti eleganti, né le morbide poltrone, né il tepore profumato
delle camere avvolte dai tendaggi, né i soffici letti dove affondare il
corpo per riposare. Solo di lui, aveva sentito bisogno; purché fosse
presente, non desiderava nulla.
Giovanissima aveva abbandonato al vita, il bel mondo, quelli che
l’avevano allevata e amata. Egli era stato tutto per lei, tutto ciò che
una donna desidera, quello che sogna, quello che aspetta senza posa,
quello che spera instancabilmente. Egli aveva riempito di felicità la
sua vita, dal principio alla fine…
33
Thomas Love Beddoes
Canzone
Quante volte posso amarti, amore?
Conta quanti pensieri volano
Nello scialbo chiarore
Delle callide ore
Di una veglia per l’anno che muore,
Ultimi fiocchi d’Eternità:
Tante sono le volte ch’io ti amo, amore.
Quante volte ancora ti amerò, amore?
Conta quante perle ci sono la sera
Nella collana d’argento
Della pioggia che guardi attento
Scatenarsi feroce giù dal firmamento
Filtrando tra gli occhi di una stella:
Tante sono le volte che ti amerò, amore.
34
Albio Tibullo
Cha piacere, disteso sul letto, ascoltare la furia
del vento e stringersi al petto una donna o quando
l’Austro rovescia inverno i suoi scrosci
col favor della pioggia godersi un placido sonno.
Questo mi tocchi: a buon diritto sia ricco colui
che sa sopportare il mare rabbioso e le piogge!
Oh, periscano oro e smeraldi, piuttosto
ch’abbia a piangere per la nostra partenza una donna.
A te s’addice, Messala, la guerra per terra e per mare,
perché ti risplenda la casa delle spoglie nemiche;
a me, invece, avvinto in tenaci catene, restarmene
di guardia, seduto, alla porta d’una bella fanciulla.
No, non cerco la gloria, mia Delia; è con te
che voglio essere chiamato, e mi chiamino pure incapace.
Che io possa guardarti, quando verrà l’ora estrema,
e tenerti morendo la mano, mentre si allenta la presa.
Mi piangerai, mia Delia, per le fiamme del rogo già
Composto, in un misto di lacrime e baci.
Mi piangerai: non è fatto di ferro il tuo cuore
e il tuo petto non ha una durezza di pietra.
Nessuno potrà da quel feretro, sia ragazza
O fanciullo, distogliere senza piangere gli occhi.
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Emily Dickinson
Chi è amato non conosce morte
Chi è amato non conosce morte,
perché l’amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.
Chi ama non conosce morte,
perché l’amore fa rinascere la vita
nella divinità.
36
Guy de Maupassant
Quando si ama non vi è nulla di meglio che
Quando si ama non vi è nulla di meglio che
dare sempre, tutto, la propria vita,
il proprio pensiero,
il proprio corpo,
tutto quel che si possiede;
sentire quel che si dà;
mettere tutto in gioco e poter dare
sempre di più.
37
William Ernest Henley
A mia moglie
Prendi, cara, questo mazzo di versi,
perché, vecchi o nuovi,
tutto quel ch’è di buono in loro
appartiene solo a te;
e, cantando come quando tutto era giovane,
ti faranno ricordare
quegli altri, vissuti ma mai celebrati i migliori di tutti.
38
Robert Burns
Oh, un tempo amavo una bella ragazza
Oh, un tempo amavo una bella ragazza,
sì, e l’amo ancora;
e, fin che virtù mi scalderà il cuore,
amerò la mia bella Nell.
                               
Ho visto ragazze altrettanto belle
e molte altrettanto vezzose,
ma di modi sì semplici e pieni di grazia
non ne ho viste mai.
Una bella ragazza, lo confesso,
la vedo volentieri,
ma se non ha qualità migliori,
è una ragazza che per me non va.
Ma Nelly gaia e dolce è d’aspetto
e quel ch’è meglio di tutto,
chiaro è il suo nome
e senza la minima macchia.
Nell’abito è sempre sì linda e precisa,
tanto modesta quanto gentile;
e c’è qualcosa nel suo passo
che fa sì che tutto le si addica.
Un abito vistoso e dei modi gentili
posson leggermente colpire il cuore;
ma son l’innocenza e la modestia
ad aguzzare il dardo.
È questo che mi piace di Nelly,
è questo che mi avvince l’anima!
Sovrana nel mio cuore
regna, senza controllo.
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Hermann Hesse
da Felice è chi sa amare
Mondadori
La felicità è amore e nient’altro. Felice è colui che sa amare. Amore è
ogni moto della nostra anima in cui essa sente sé stessa e percepisce
la propria vita. Felice è dunque colui che è capace di amare molto.
Ma amare e desiderare non sono la stessa cosa. L’amore è il desiderio
fattosi saggio. L’amore non vuole avere, vuole soltanto amare…
40
Pallada
Questo e nient’altro è la vita: la vita è piacere
Questo e nient’altro è la vita: la vita è piacere.
Alla malora le angosce. E’ breve il tempo per vivere.
Presto, il vino, le danze, le corone di fiori, le donne.
Voglio star bene oggi, giacché è oscuro il domani.
41
Alexandre Dumas
Felicità
Non vi è né felicità né infelicità a questo mondo, è soltanto il
paragone di uno stato ad un altro, ecco tutto. Quegli solo che
ha provato l’estremo dolore è atto a gustare la suprema felicità.
Bisognava aver bramato la morte, Maximillien, per sapere quale
bene è vivere. Vivete dunque e siate felici, figli prediletti del mio
cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si
degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta l’umana saggezza sarà
riposta in queste due parole: aspettare e sperare.
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Johann Wolfgang Goethe
da I Dolori Del Giovane Werther
Poiché noi siamo fatti in modo che paragoniamo tutti a noi stessi e
noi stessi a tutti, la felicità o il dolore dipendono da coloro con i quali
stiamo a contatto, e nulla è più pericoloso della solitudine. La nostra
immaginazione, che è naturalmente portata ad elevarsi, alimentata
dalle fantastiche immagini della poesia, si crea una schiera d’esseri fra
i quali noi occupiamo l’ultimo posto; e all’infuori di noi tutto ci sembra
splendido e ogni persona perfetta. E questo è naturalissimo. Spesso
sentiamo che ci manca qualche cosa e, proprio quel che ci manca, ci
sembra di trovarlo in un’altra persona alla quale attribuiamo tutto ciò
che noi pure abbiamo, e inoltre una grazia ideale. Così immaginiamo
l’uomo felice. Ed esso è una creatura della nostra fantasia.
43
John Donne
Con stupore mi domando, tu ed io
Con stupore mi domando, tu ed io
Cosa facevamo prima d’amarci?
Non eravamo ancora svezzati?
A quale rozzo, infantile piacere abbiamo succhiato?
O nell’antro dei sette dormienti abbiamo russato?
Era così, ma tolto questo piacere,
tutto il resto è fantasia.
E se mai qualche bellezza ho visto
e desiderata e avuta,
non era che un sogno di te.
44
Elizabeth Barret Browning
Come ti amo? Ora ne conto i modi
Come ti amo? Ora ne conto i modi.
Ti amo quanto profondo e ampio e alto
la mia anima può,
quando oltre ogni sguardo
si volge l’Essenza alla Grazia ideale.
Ti amo al livello del più quieto bisogno
Di ogni giorno, al sole e a lume di candela.
Ti amo in libertà, come chi per giustizia lotta:
ti amo con la passione delle mie antiche pene
e con la fiducia che avevo da bambina.
Ti amo di un amore che credevo perduto
Coi miei passati santi,
ti amo col respiro,
i sorrisi e le lacrime di tutta la mia vita!
E, iddio lo voglia,
di più ti amerò dopo la morte.
45
Nizar Gabbani
La cosa più bella del nostro amore
La cosa più bella del nostro amore è che esso
Non ha razionalità, né logica
La cosa più bella del nostro amore è che esso
Cammina sull’acqua e non affonda.
46
Oscar Wilde
Lettera a Lord Alfred Douglas
Mio dolcissimo ragazzo – il tuo sonetto è veramente adorabile ed è
meraviglioso che quelle rosse labbra a foglia di rosa siano state fatte
non meno per la musica delle canzoni che per la follia dei baci. La tua
snella anima d’oro incede fra la passione e la poesia. So che Giacinto,
amato così appassionatamente da Apollo, eri tu al tempo dei greci.
Perché sei solo a Londra, e quando vai a Salisbury? Vai là, rinfrescati
le mani nel grigio tramonto delle case gotiche, e vieni qui quando
desideri. E’ un posto stupendo, manchi solo tu, ma vai a Salisbury
prima.
Sempre, con amore infinito
il tuo Oscar
47
Yunus Emre
L’amore non nacque da madre
L’amore non nacque da madre; a nessuno fu servo, e
tutti ha soggiogato, noti e sconosciuti.
Tremano il cielo e la terra, soffiano i venti, ma non vacilla
l’anima costruita sul tuo amore.
Il tuo amore è un mare, io un pesciolino: muore subito il pesce
se esce dall’acqua.
E’ bello entrare nel fuoco dell’amore. Come si può non ardere
quando il fuoco dell’amore cade sull’anima?
La mia anima è come un forno d’amore: getta la legna senza
risparmio.
Beato colui che arde nel fuoco amoroso: uscito il fumo della
sofferenza, si illumina questo focolaio.
Se mi uccideranno e faranno volare in aria le mie ceneri, la polvere
griderà allora: “Di te ho bisogno, di te!”
48
Robert Musil
da L’uomo senza qualità
Mondadori
Vi sono innamorati che guardano nell’amore come nel sole, e
divengono semplicemente ciechi; mentre ve ne sono altri che con
stupore scoprono per la prima volta la vita quando l’amore la
illumina…
49
Wolfgang Amadeus Mozart
da Lettera a Costanza Weber, 1783
Carissima, ottima mogliettina!
Oh, se avessi già una tua lettera! Se ti raccontassi tutto quello che
faccio con il tuo ritratto, di sicuro scoppieresti a ridere. Per esempio,
quando lo tiro fuori dalla custodia dico: - Buongiorno piccola Costanza!
Buongiorno birichina, muletta, nasino a punta, bagattella – e quando lo
ripongo, lo faccio scivolar dentro a poco a poco e dico: - Bè, bè, bè, bè
– ma con l’espressione speciale che questa parola così significativa
esige; e alla fine in fretta: - Buona notte topolino, dormi bene! -. Credo
proprio di aver scritto delle stupidaggini, per gli altri almeno, ma per
noi che ci amiamo tanto non è per niente stupido. Sono sei giorni che
sono lontano da te e mi sembra già un anno…
50
Franz Kafka
da Conversazioni con Gustav Janouch
Amore è tutto ciò che aumenta,
allarga, arricchisce la nostra vita,
verso tutte le altezze
e tutte le profondità.
L’amore non è un problema,
come non lo è un veicolo;
problematici sono soltanto il conducente,
i viaggiatori e la strada.
51
Antonio Fogazzaro
Lettera a Elena
Bordighera, 16 gennaio 1884
Oggi fui a S. Remo. Non può figurare lo splendore di quel cielo e
di quel mare, il voluttuoso riso di quella collina molle […] E tutto,
tutto nell’aria profumata dalla terra ebbra di amore, dal mare ebbro
di vento e di sole, tutto mi diceva con voce così dolce, così forte:
“Non v’è che questa vita, non v’è che l’amore, bisogna godere le ore
fuggenti. Dio te lo dice nel cuore e nei sensi che t’ha dato, perché tu
viva ed ami, e goda, e passi per sempre, dopo aver dato il tuo verde, il
tuo fiore, il tuo frutto. […] un’ora sola di amore intero, un’ora di piena
verità, vale tutti i folli sogni d’ideali che non esistono, di passioni che
non sono di questo mondo, di una futura vita che potrebbe anche non
arrivar mai…”
Stasera al tramonto guardavo dall’alto di un promontorio Venere
tremare e ardere tra le nubi rosse del Ponente sulla marina.
Com’era bella, come diceva, anche lei, di godere e amare!
Ma voltomi all’oscuro levante, vidi, sopra il promontorio che chiamano
Capo Nero, un’altra stella solitaria che mi parve più sublime, nella
sua tristezza casta, e certo era infinitamente più lontana da noi, più
alta.
Sentii con profonda commozione che quella, e non Venere, era la mia
stella, la nostra: sentii che le sarei sempre fedele.
52
Antonio Gramsci
Lettera a Giulia Schucht
Mosca, 13 febbraio 1923
Carissima, non sono ancora certo se domenica potrò venire da
lei. Ci convocano ad ogni momento, nelle ore più impensate, e mi
dispiacerebbe assai di mancare a una riunione senza essere in grado
di giustificare la mia assenza. Desidero molto di venire. Vorrei dirle
tante cose. Ma ci riuscirò? Me lo domando spesso, faccio dei disegni
di lunghi discorsi. Ma quando le sono vicino dimentico tutto. Eppure
dovrebbe essere così semplice. Semplice come noi, o come me,
almeno. Ella si sbaglia nel trovare tante implicazioni e tanti significati
nelle mie parole,. No, no, le parole riflettono fedelmente stati d’animo
molto pacati e sereni. Le voglio bene e ho la certezza che Lei mi vuol
bene. Sono, è vero, da molti, da molti anni abituato a pensare che
esista una impossibilità assoluta, quasi fatale, a che io possa essere
amato. Questa convinzione mi ha servito per troppo tempo come una
difesa contro me stesso perché qualche volta non ritorni a pungermi
e non mi faccia rabbuiare […] Tutti i miei sentimenti sono avvelenati
un po’ da questa abitudine radicata. Ma oggi non riconosco quasi me
stesso, tanto sono cambiato, e perciò mi pare strano che ella noti e dia
importanza a contrazioni nervose e piccoli scatti che sono fuori di
me, che hanno forse un valore puramente fisico. Le voglio bene […]
Siamo forti e ci vogliamo bene. E siamo semplici e tutto è naturale
in noi. E soprattutto vogliamo essere forti e non vogliamo annegare
in intrighi psicologici lattemiele alla Matilde Serao. Vogliamo essere
forti spiritualmente, e semplici e sani, e volerci bene così, perché ci
vogliamo bene, e questa è la più bella e più grande e più forte ragione
del mondo. Potrà venirmi incontro quando arriverò? E’ stata saggia
e buona? La sua volontà di volermi bene io la misuro dagli sforzi che
riesce a fare per rimettersi in condizione di saltare i ruscelli… E le
voglio bene.
53
Annie Vivanti
Lettera a Giosuè Carducci
Spezia, 25-4-1890 (sera)
Vi rivedo dunque. Grazie. Siete bello, siete superbamente bello, ed
io vi adoro. Come avete la bocca ostinata, che stona colla ispirata
serenità dello sguardo! Gli occhi guardano l’altezza conquistata, e la
bocca dice: Ancora. Non basta, Giosuè Carducci? Perché dice ancora
Voglio la vostra bocca? Ed agli altri non volete lasciar nulla che non
l’ira di non potervi seguire? O dite, Voi felice arrivato, o v’è posto
anche per altri lassù, vicino alla Gloria? Non sono più triste, non sono
più cattiva, ed è aperto a Voi il mio cuore, e Vi ama, Vi ama! EccoVi
la mia bocca da baciare!
Annie
54
Gabriele D’Annunzio
da Alcione
Su la docile sabbia il vento scrive
con le penne dell’ala; e in sua favella
parlano i segni per le bianche rive.
Ma, quando il sol declina, d’ogni nota
ombra lene si crea, d’ogni ondicella,
quasi di ciglia su soave gota.
E par che ne l’immenso arido viso
della piaggia s’immilli il tuo sorriso.
55
Alain-Fournier
Lettera a Madame Simone
La Chapelle-d’Augillon, domenica pomeriggio
21 settembre 1913
… Mia sposa, penso alla tua bellezza, alla grazia che ha sedotto qui
tutti quelli che mi amano, a quella camicia da notte rossa che indossavi
la sera per attendermi, alle nostre conversazioni a voce bassa, ai nostri
baci, alle nostre risa soffocate. Penso a quei cinque giorni delle nostre
nozze nascoste durante i quali mi sembra di aver esaurito tutta la
felicità a cui avevamo diritto sulla terra. Amore, amore, dimmi che
tutto ciò non è finito, non è finito, le tue carezze, i tuoi capelli, la tua
dolce bocca di donna, i nostri teneri scherzi, le mie mani che coprono
per intero il tuo bel corpo segreto, i nostri visi l’uno contro l’altro
mentre spiano perdutamente l’uno verso l’altro, la bellezza immensa
che il piacere e la felicità di darsi per sempre vi hanno stipato.
Mia sposa adorata, mio angelo, mia cara, mi hai preso per sempre.
Non esistono più per me paesi, stagioni, vacanze. Questa terra in
cui sono nato è morta come un cimitero quando non ci sei tu. Ho
solo voglia di andarmene, di fuggire da te. Amore, aspettami, arrivo,
dammi, dammi la tua bocca, dammi il tuo corpo, dammi il tuo piacere.
Dimmi ancora: “Ho voglia di te. Come mi piaci e quanto t’amo.” E
altre tenere parole misteriose che sono le parole del nostro amore ,
della mia felicità, del mio piacere, del mio tormento, della mia gioia e
della mia pena. Dimmi ancora: “Vita mia”, tu che sei ora tutta la mia
vita, tu a cui ho detto che non solo il mio amore, ma la mia vita stessa
erano racchiusi nel profilo del tuo viso e del tuo corpo. Sono stupito e
terrorizzato al pensare che non ho innanzi a me una vana immagine.
T’adoro. A martedì, mia adorata…
56
John Keats
Il miraggio dell’amore costante
Oh fossi come te, lucente stella,
costante – non sospeso in solitario
splendore in alto nella notte, e spiando,
con le palpebre schiuse eternamente
come eremita paziente ed insonne
della natura, le mobili acque
nel loro compito sacerdotale
di pura abluzione intorno ai lidi
umani della terra, o rimirando
la maschera di nuova neve che
sofficemente cadde sopra i monti
e sopra le brughiere, no – ma sempre
costante ed immutabile posare
il capo sul bel seno maturante
del mio amore e sentire eternamente
il suo dolce abbassarsi e sollevarsi,
per sempre desto in una dolce ansia,
sempre udire il suo tenero respiro
e vivere così perennemente –
o svenire altrimenti nella morte.
57
La mia sposa è la più bella
Dal Romancero Giudaico-Spagnolo, XVI secolo
Tre dame vanno alla messa
a fare le loro orazioni:
in mezzo a loro c’è la mia sposa,
che io su tutte amo.
Indossa camicia d’Olanda,
perle ed oro le cingono il collo,
corsetto su corsetto la fasciano,
con un corpino marezzato.
Il suo capo è un’arancia,
i suoi capelli fili d’oro,
le sue ciglia inarcate
archi da caccia sono.
I suoi occhi piccoli e fondi
Due specchi d’Istanbul,
le sue guance colorate
sono mele di Scopia.
Il suo naso affilato
è una penna sottile per scrivere,
la sua boccuccia
è così piccina che una mandorla
non v’entrerebbe,
i suoi denti così sottili
come perle da infilare.
All’entrata, per la messa,
tutta la chiesa si illuminò.
Ed il musico, che la vide,
sui ginocchi se ne cascò.
58
Dal film Il mandolino del Capitano Corelli di John Madden
Tim Bevan, Eric Fellner, Kevin Loader, Mark Huffam, 2001
Quando si accende l’amore è una pazzia temporanea. L’amore
scoppia come un terremoto e in seguito si placa e quando si è placato
bisogna prendere una decisione, bisogna riuscire a capire se le nostre
radici sono così inestricabilmente intrecciate che è inconcepibile
il solo pensiero di separarle. Perché questo è… l’amore è questo.
L’amore non è turbamento, non è eccitazione, non è il desiderio di
accoppiarsi ogni istante della giornata, non è restare svegli alla notte
immaginando che lui sia lì a baciare ogni parte del tuo corpo. Non
arrossire, ti sto dicendo la verità. Questo è semplicemente essere
innamorati e chiunque può facilmente convincersi di esserlo. L’amore
è invece, è quello che resta nel fuoco quando l’innamoramento si è
consumato. Non sembra una cosa molto eccitante, è vero? Ma lo è. Tu
credi di poter anche solo immaginare che arriverai a provare questo
per il Capitano Corelli?
59
Meng Chiao
Elogio della moglie timorata
Come gli anacardi uniti attendono vecchiezza
e le anatre mandarine in due incontrano la morte,
la timorata moglie vuole una sorte con il marito,
fare rinuncia della vita, come quelli.
Né più l’onda s’infrange certo per lei, né più si leva:
il suo cuore è come l’acqua nell’antico pozzo.
60
Ono no Komachi
Brevi le notti felici
Le notti d’autunno
dicono siano lunghe:
ma se le passi con l’amato,
prima che tu possa accorgertene,
l’aurora è già sorta.
61
Theodor Storm
Sotto le tue mani
Chiudimi pure gli occhi
con le tue care mani!
Sotto le tue mani
si placa ogni mio tormento.
Il dolore, quasi a ondate,
dolcemente s’attenua:
ancora un’ultima stretta,
e già tu colmi il mio cuore.
62
Gustave Flaubert
da Una notte di don Giovanni
[…] Due tipi di amore. Quello che attira verso di sé, che succhia,
in cui predominano l’individualismo e i sensi (ma non ogni forma
di voluttà). Di questo fa parte la gelosia. Il secondo tipo è l’amore
che ti fa uscire di te stesso. E’ più grande, più triste, più dolce. Ha
dei profumi là dove l’altro è amaro e aspro. Don Giovanni li ha
provanti entrambi, qualche volta per la stessa donna. Ci sono donne
che portano al primo, altre che provocano il secondo, e a volte i due
insieme. Dipende anche dai momenti, dal caso, dalla disposizione
d’animo…
63
Wilhelm Busch
Rigagnolo e ruscello
Se tu fossi un rigagnolo e io un ruscello,
t’inseguirei rapidamente:
e un volta che t’avessi raggiunta
nel tuo letto, nel tuo argine fiorito,
come vorrei spandermi in te
e scorrere con te, noi due, insieme,
o fanciulla tanto amata!
Poi noi scenderemmo notte e giorno,
uniti in una dolce onda palpitante,
fino al mare…
64
Gabriele Rossetti
L’amore
Saper tu vuoi se amore
sia gioia o sia tormento?
So che nel cor mel sento,
eppur che sia non so.
Ma se non so spiegarti
affetto in me sì novo,
quel che per esso io provo
spiegarti almen potrò.
Talor pensoso e mesto
lungi da te m’aggiro,
ma quando poi ti miro,
batter mi sento il cor.
E basta che m’indirizzi
un detto, un guardo solo,
ogni sofferto duolo
più non rammento allor.
Ieri (arrossisco in dirlo),
ieri (incredibil cosa)
invidiai la rosa
che ti ponesti al sen;
e dissi, e in dirlo il volto
mi diventò di foco:
- S’io fossi in quel bel loco,
sarei felice appien –
Quando talor mi porgi
65
la bella man di latte,
no, come il cor mi batte
non tel saprei ridir.
Pria mi si accoglie in petto
Un alito affannato,
poi quel represso fiato
si scioglie in un sospir.
Ma qual sospiro profondo…
mandi dall’ansio petto!
Oh se lo stesso affetto,
cara, sentissi in te!
Ch’ami tu pure, il dice
questo sospir profondo…
No che non v’è nel modo
Beato al par di me!
66
Oscar Wilde
De Profundis
[…] Da alcune settimane mi è stato permesso dal medico di avere del
pane bianco invece del pane nero che ci serve regolarmente da cibo.
E’ di un gusto molto delicato. Sembrerà strano che il pane solo possa
sembrare molto delicato, ma io lo trovo tanto squisito che, alla fine
di ogni pasto, raccolgo con cura le briciole che sono rimaste nel mio
piatto e sul rozzo asciugamano che ci serve da tovaglia. Non faccio
questo perché abbia fama – ora ho abbastanza da mangiare – ma
soltanto perché nulla di quanto mi viene dato vada sciupato. Così
ciascuno deve fare per l’amore…
67
Guillame Apollinaire
Fotografia
M’attira il tuo sorriso come
Potrebbe attirarmi un fiore
Fotografia tu sei il fungo bruno
Della foresta
La sua bellezza
I bianchi sono
Un chiaro di luna
In un pacifico giardino
Pieno d’acque vive e d’indiavolati giardinieri
Fotografia sei il profumo dell’ardore
La sua bellezza
E ci sono in te
Fotografia
I toni illanguiditi
Vi si sente
Una melopea
Fotografia tu sei l’ombra
Del sole
Tutta la sua bellezza.
68
Gustave Flaubert
Lettera a Louise Colet
6 settembre 1846
domenica, ore 11 di sera
[…] Ancora domani e dopodomani, e poi ci rivedremo. Assapori
con me questo pensiero, ne fiuti l’aroma come di un fiore lontano
che ci offre il suo profumo fuggevole prima che lo si possa gustare a
piene narici? Ah, saremo soli, completamente soli in quel villaggio in
mezzo alla campagna (circondati dal silenzio); perché sei triste? Io ho
il presentimento di una giornata di felicità, una giornata è poca cosa,
è vero, ma un bel giorno illumina tutta un’annata, e sono così pochi
i giorni da vivere che quando arriva, un bel giorno, vale la pena di
morire. Ma sarai saggia? piangerai ancora? Oh, se io fossi così sensuale
come tu credi, quanto mi piacerebbero i tuoi pianti! Ti rendono così
bella! – credo che ci sarà tempo bello e un gran sole. Il pensiero di te
è uno spiraglio da cui mi giunge un po’ di luce e d’aria, e tu credi che
quando posso non colga l’occasione per vivere e respirare?...
69
William Shakespeare
Sonetto 24
Il mio occhio s’è fatto pittore ed ha tracciato
L’immagine tua bella sul quadro del mio cuore;
il mio corpo è cornice in cui è racchiusa,
Prospettica, eccellente arte pittorica,
Ché attraverso il pittore devi vederne l’arte
Per trovar dove sia la tua autentica immagine dipinta,
Custodita nella bottega del mio seno,
Che ha gli occhi tuoi per vetri alle finestre.
Vedi ora come gli occhi si aiutino a vicenda:
I miei hanno tracciato la tua figura e i tuoi
Son finestre al mio seno, per cui il Sole
Gode affacciarsi ad ammirare te.
Però all’arte dell’occhio manca la miglior grazia:
Ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore.
70
Al Bano e Romina Power 
“Felicita’”  
Felicita’ 
e’ tenersi per mano, andare lontano 
la felicita’ 
e’ il tuo sguardo innocente 
in mezzo alla gente 
la felicita’ 
e’ restare vicini come bambini 
la felicita’, felicita’ 
Felicita’ 
e’ un cuscino di piume, l’acqua del fiume  
che passa e che va 
e’ la pioggia che scende, dietro le tende  
la felicita’ 
e’ abbassare la luce per fare pace 
la felicita’, felicita’ 
Felicita’ 
e’ un bicchiere di vino con un panino 
la felicita’ 
e’ lasciarti un biglietto, dentro al cassetto 
la felicita’ 
e’ cantare a due voci, quanto mi piaci 
la felicita’, felicita’ 
Senti nell’aria c’e’ gia’ 
la nostra canzone d’amore che va 
come un pensiero che sa di felicita’ 
Senti nell’aria c’e’ gia’ 
la nostra canzone d’amore che va 
come un pensiero che sa di felicita’... 
Felicita’ 
e’ una sera a sorpresa 
la luna accesa e la radio che va 
71
E’ un biglietto d’auguri pieno di cuori 
la felicita’ 
e’ una telefonata non aspettata 
la felicita’, felicita’ 
Felicita’ 
e’ un cuscino di piume, l’acqua del fiume  
che passa e che va 
e’ la pioggia che scende, dietro le tende  
la felicita’ 
e’ abbassare la luce per fare pace 
la felicita’, felicita’ 
Senti nell’aria c’e’ gia’ 
la nostra canzone d’amore che va 
come un pensiero che sa di felicita’ 
Senti nell’aria c’e’ gia’ 
la nostra canzone d’amore che va 
come un pensiero che sa di felicita’ 
Senti nell’aria c’e’ gia’ 
un raggio di sole caldo che va 
come un sorriso che sa di felicita’ 
Senti nell’aria c’e’ gia’ 
un raggio di sole caldo che va 
come un sorriso che sa di felicita’... 
Felicita’!
72
Mimnermo
Che vita mai
Che vita mai, che gioia senza Afrodite d’oro?
Ch’io sia morto quando più non mi stiano a cuore
l’amore segreto, i dolci doni e il letto:
questi sono i fiori della giovinezza, desiderabili
per gli uomini e le donne. Quando poi dolorosa sopravviene
la vecchiaia, che rende l’uomo turpe e cattivo,
sempre nell’animo lo corrodono tristi pensieri;
e di vedere i raggi del sole non gioisce,
ma è odioso ai ragazzi e in dispregio alle donne:
così penosa fece il dio la vecchiaia.
73
Vladimir Solov’ev
Tutta avvolta d’azzurro…
Tutta avvolta di azzurro m’è apparsa oggi la
mia regina; il cuore ha preso a battere di soave
beatitudine. E nei raggi del giorno sorgente l’anima
si è rischiarata di una calma chiarità. Lontano,
morendo, fumigava la fiamma maligna del fuoco
terreno.
74
Guillame Apollinaire
Lettera a Maddalena
Amore mio,
oggi è il giorno del tuo compleanno e qui è anche il primo giorno
di neve.[…] Ho fatto il conto di quanto ci vorrà ancora prima che io
possa venire in licenza: quattro mesi, forse anche meno, ma non è
sicuro vista la scarsità di licenze nella nostra zona…
intanto il tuo amore mi accompagna e mi consola di tutto. T’amo in
blu quasi in bianco, amo mio, t’amo in inverno. Vorrei essere con te in
un letto caldo e sentire contro il mio il tuo corpo morbido di grande
fanciulla adorabile […]
Amor mio, t’amo in blu immensamente, accarezzo al tua bianchezza,
colgo con passione le tue rose e anelo l’odore delle tue gambe, gigli
del mio desiderio. Ti divoro con tenerezza, e tanta dolcezza finisce
col risvegliare la mia passione, vorrei veramente divorare tutta te che
sei mia.
Mia grande, mai piccola Madelon diletta, t’amo coccolandoti tutta.
Parlami, amore, delle tue unghie, del collo e delle narici, delle orecchie,
e anche della lingua di cui mai mi hai parlato, la tua adorabile lingua
dalla quale attendo mille carezze, e che immagino sublime.
T’amo Madelon tesoro mio, e premo le tue labbra con un ardore
incredibile, e con esse tutto il tuo corpo perfetto e partecipe contro
il mio. Sento i tuoi fianchi flessibili e delle nostre bocche l’una suona
divinamente l’altra come due trombe squillanti l’amore.
75
Anaïs Nin
dal Diario. 1966–1976
Bompiani
[…] L’amore è abbastanza grande da includere una frase letta in un
libro, la linea di un collo visto e desiderato tra la folla, un viso amato e
desiderato visto dal finestrino di un metrò che sfreccia via. E’ grande
abbastanza da includere un amore passato, un amore futuro, un film,
un viaggio, la scena di un sogno, un’allucinazione, una visione…
76
Charles Baudelaire
Davanti a me camminano questi Occhi
Davanti a me camminano questi Occhi,
pieni di luce, che ha calamitato
indubbiamente un angelo sapiente;
camminano, fratelli a me divini,
affratellati, e fuochi di diamante
dentro ai miei occhi vibrano. I miei passi
guidano sulla via del Bello e d’ogni
insidia e grave errore mi fan salvo:
mi servono ed io sono il loro schiavo;
a questa viva fiaccola obbedisce
l’esser mio. Begli Occhi affascinanti,
voi brillate del mistico chiarore
dei cieli accesi in piena luce; il sole
arrossa, ma non spegne, la lor fiamma
fantastica; essi celebran la Morte,
voi cantate il risveglio, e camminate,
il risveglio cantando di quest’anima,
astri che nessun sole può abbagliare!
77
Anonimo
Da Le avventure di Sinbâd il marinaio
[…] Quel giorno scoprii la perfezione della bellezza fisica. La mia sposa
aveva una figura deliziosa, proporzioni armoniose, e per l’occasione
era adorna dei gioielli più rari: pendenti d’oro e d’argento, bracciali
e collane guarniti di pietre preziose. Il tutto doveva valere migliaia e
migliaia di monete d’oro - supposto che si potesse calcolarne il valore.
Io mi congiunsi con lei prendendo molto piacere alla cosa, e tra noi
non tardò a nascere l’affetto…
78
Sergej. A. Esenin
Canta, canta…
Canta, canta! Con dita in semicerchio
Danzanti sulla dannata chitarra.
Annegarmi vorrei dentro quest’orgia,
O mio superstite, mio solo amico.
Non guardarle i bracciali né la seta
Dello scialle che cade sulle spalle.
Felicità cercavo in questa donna
E a caso vi trovai la perdizione.
Che l’amore è infezione non sapevo,
Non sapevo che l’amore è peste!
E venne lei, con l’occhio ammaliatore,
A condurre il teppista fuor di senno.
Canta, amico: fammi volare ancora
Al nostro antico burrascoso inizio.
Sbaciucchi pure un altro
Questa avvenente giovane immondizia.
Ma lascia andare: io non la riprovo.
Ma lascia andare: non la maledico.
Fa che sia io a cantar di me stesso
Con questa corda bassa.
Scorre la rosea cupola dei giorni.
Nel cuore, il mucchio dei sogni dorati.
Ne ho tastate un bel po’ di giovinette,
E donne alquante ne ho strette in disparte.
Questa è l’amara verità terrena,
79
Che ho spiato con occhi da bambino:
Leccano a turno i cani
Il liquame alla cagna.
Ma di che cosa allora ingelosirmi?
Per che cosa ridurmi in questo stato?
La nostra vita son lenzuola e letto,
La nostra vita è il sogno dell’amplesso.
Canta, canta! Il fatidico aprirsi
Di queste braccia è fatale sventura.
Sai che ti dico? Mandiamoli a fare...
Né mai, amico, io ne morirò.
80
Borìs Pasternàk
da Il dottor Zivago
Feltrinelli
[…] Il loro era un grande amore. Ma tutti amano senza accorgersi
della straordinarietà del loro sentimento. Per loro invece, e in questo
erano una rarità, gli istanti in cui, come un alito di eternità, nella loro
condannata esistenza umana sopravveniva il fremito della passione,
costituivano momenti di rivelazione e di un nuovo approfondimento
di se stessi e della vita…
81
Lorenzo Da Ponte
da Don Giovanni
Ottavio
Dalla sua pace la mia dipende,
quel che a lei piace vita mi rende,
quel che le incresce morte mi dà.
S’ella sospira sospiro anch’io,
è mia quell’ira, quel pianto è mio
e non ho bene s’ella non l’ha.
82
Anonimo
Da Le avventure di Sinbâd il marinaio
La nostalgia degli amanti che si separano, può essere soltanto
illimitata…
83
Gabriel Garcia Marquez
da L’amore ai tempi del colera
Mondadori
[…] Era la prima volta che faceva l’amore in più di vent’anni, e lo
aveva fatto imbarazzata dalla curiosità di provare come poteva
essere alla sua età dopo un’interruzione così prolungata. Ma lui non
le aveva dato tempo di sapere se anche il suo corpo lo voleva. Aveva
la guardia alta, e lei si accorse che non si lasciava vedere l’arma per
caso ma che l’esibiva come un trofeo di guerra per farsi coraggio. Lei
si compiacque di vederlo in piena luce così come l’aveva immaginato
nell’oscurità: un uomo senza età, di pelle scura, lucida e tesa come un
ombrello aperto, senza altri peli all’infuori di quelli molto scarsi e lisci
delle ascelle e del pube.
Non riprovarono l’amore fino a molto tempo dopo, quando
l’ispirazione arrivò senza che la cercassero. A loro bastava la semplice
felicità di stare insieme…
84
Vladimir Solov’ev
Dolce amica, non credo
Dolce amica, non credo
alle tue
parole, ai tuoi sensi, ai tuoi occhi
e neppure a me stesso, soltanto credo
alle stelle che splendono in alto.
Per un sentiero làtteo le stelle
mi mandano sogni infallibili
e nel deserto sconfinato allevano
per me fiori celesti.
E in quell’eterna estate, tra quei fiori,
intrisa d’argento azzurrino,
come leggiadra tu sei, e nella luce stellare
com’è libero e puro l’amore!
85
Ada Prospero
Lettera a Pietro Gobetti
[…] Per te il mio amore è il solo conforto nei momenti sempre più rari
di debolezza, è anche qualcosa di più, forse molto di più: ma è qualche
cosa nell’organicità della tua vita. E’ un’esperienza, nel senso più alto
della parola […] Per me invece questo amore non è qualche cosa nella
mia vita, è la mia vita stessa, è l’aria che io respiro, è la ragione per
cui vivo…
86
Guillaume Apollinaire
Il canto dell’amore
Ecco di cosa è fatto il canto sinfonico dell’amore
C’è il canto dell’amore di un tempo
Il rumore dei baci sperduti degli amanti illustri
I gridi d’amore delle mortali violate dagli dèi
Le virilità degli eroi favolosi erette come pezzi contraerei
L’urlo prezioso di Giasone
Il canto mortale del cigno
E l’inno vittorioso che i primi raggi del sole hanno fatto cantare a
Memnone l’immobile
è il grido delle Sabine al momento del ratto
Ci sono anche i gridi d’amore dei felini nelle giungle
Il rumore sordo delle linfe montanti nelle piante tropicali
Il tuono delle artiglierie che compiono il terribile amore dei popoli
Le onde del mare dove nasce la vita e la bellezza
C’è là il canto di tutto l’amore del mondo
87
Georg Wilhelm Friedrich Hegel
 La felicità
Non preoccuparti del futuro, ma cerca di diventare fermo e chiaro
nello spirito, perché la tua felicità non dipende dal tuo destino ma
da come riesci ad affrontarlo.
88
Emily Dickinson
L’amore
La mente vive del cuore
come un altro parassita se questo è robusto
la mente è grassa.
Ma se il cuore lesina
l’ingegno deperisce tanto è insostituibile
quel suo alimento.
89
William Shakespeare
Sonetto 22
Lo specchio non mi convincerà che sono vecchio,
finché tu e giovinezza avrete la stessa età:
ma quando in te io scorgerò i solchi del tempo
attenderò che la morte dia pace ai giorni miei.
Poiché tutta la bellezza che ti inonda
altro non è che degna veste del mio cuore
che vive nel tuo petto, come il tuo nel mio:
come potrei dunque essere più vecchio?
perciò, amore, abbi cura di te stesso
così come io farò, non per me ma per te
custodendo il tuo cuore che terrò così prezioso
qual tenera nutrice il suo bimbo da mal protegga.
Non sperare nel tuo cuore quando il mio sarà distrutto:
tu mi hai donato il tuo non per averlo indietro.
90
Marcel Proust
da Le intermittenze del cuore
[…] Mi siano le vostre ginocchia giaciglio di pace. Mi vesta il vostro
sguardo; e avrò caldo, la notte. E, magica vigilia, allontani il vostro
alito tutto quello che è impuro, che è sarcasmo, che è offesa….
91
Anonimo
Da Le avventure di Sinbâd il marinaio
La tua statura seduce, i tuoi occhi
nerissimi scintillano
e il tuo volto distilla
in gocce senza fine
l’acqua della bellezza appetitosa
92
Federico Garcia Lorca
Primo anniversario
La ragazza mi sta in fronte.
Ah, che vecchio sentimento!
A che cosa mi serve, dico,
l’inchiostro, la carta e il verso?
La tua carne mi sembra
giglio rosso, giunco fresco.
Bruna di luna piena,
che cosa vuoi dal mio desiderio?
93
Albert Camus
Aspetta le felicità
Non rinunciare mai. Hai tante cose dentro di te e la più nobile di
tutte, il senso della felicità. Ma non aspettarti la vita da un uomo. Per
questo tante donne s’ingannano. Aspettala da te stessa.
94
Patrick McGrath
da Il morbo di Haggard
Adelphi
Ah, l’immaginazione di un uomo innamorato! E’ una giungla
rigogliosa di lussureggianti, tumultuose forme di vita! Avevo fatto
l’amore con tua madre. Ora, senza afferrare bene fino a che punto la
situazione fosse complicata, cominciai ad abbandonarmi ad elaborate
fantasticherie. Lei mi appariva come una figura d splendente bellezza.
Era la bellezza stessa, la perfezione. Vivevo solo per rivederla, e
anche se dovetti aspettare qualche giorno, l’attesa, all’inizio, fu meno
straziante di quanto si potrebbe pensare: la mia esaltazione per la sola
idea di amarla non era ancora scemata. Così immenso, così forte era
questo sentimento, e io ne ero così innamorato, che tutto il resto era un
semplice dettaglio neppure degno di essere preso in considerazione.
Ero in uno stato di grazia.
Ripensavo a un suo gesto, al modo in cui alzava il mento e mi guardava
fra le ciglia socchiuse; poi arrivava il sorriso, il divertimento di esserci
riconosciuti, perché era uno scherzo del destino, concludemmo, che
ci fossimo incontrati e riconosciuti e ci fossimo detti l’un l’altra: ti
conosco da una via e finalmente eccoti qui…
95
Milan Kundera
da L’insostenibile leggerezza dell’essere
Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta.
È per questo che l’uomo non può essere felice, perché la felicità è
desiderio di ripetizione.
96
Bernardo Bertolucci
da Ultimo tango a Parigi
Einaudi
Jeanne
Eppure io e quell’uomo facciamo l’amore.
Paul
Lo fa bene?
Jeanne
Tanto.
Paul
Quanto sei stronza
[Prende un grande accappatoio e lo tiene aperto. Jeanne esce dalla vasca.
Paul la avvolge e la asciuga]
Jeanne
Perché?
Paul
L’amore si fa bene soltanto qui.
Jeanne
E’ un uomo misterioso. E io mi sono innamorata di lui. Dolcissimamente
misterioso.
Paul
Il mistero è soltanto qui. Diciamo che è un povero tipo, del tutto
comune.
Jeanne
Comune, no, un povero tipo?... neppure. Ahi! Mi fa perfino un po’
paura.
Paul
Cos’è, un voyeur?
Jeanne
Potrebbe esserlo. Il bello è che non lo è. In fondo è come tutti eppure
è diverso.
Paul
Và al diavolo!
97
Jeanne gli sbottona la camicia.
Jeanne
Sai qual è la cosa che mi piace più in lui?
Paul
Non voglio saperlo!
[Jeanne lo spinge forte per le spalle, obbligandolo a distendersi. Poi la ragazza
apre la cintura e gli sbottona i pantaloni. Camminando sulle ginocchia si
sposta lungo il corpo dall’estremità delle gambe di lui, in modo da potergli
togliere le scarpe. Poi, gli sfila i pantaloni]
Jeanne
La cosa più bella che c’è in lui è che ha saputo farmi innamorare.
[Jeanne risale lentamente le gambe di Paul, baciandone l’interno]
Paul
Vuoi che questo potente e luminoso guerriero costruisca una fortezza
dove tu possa rifugiarti, per non avere mai più paura, per non sentirti
sola, per non sentirti esclusa. E’ questo che cerchi, vero?
Jeanne
Sì. [...] Io l’ho trovato quest’uomo. Sei tu!
98
Daphne Du Maurier
da Rebecca, la prima moglie
Mondadori
Non c’era ombra tra noi, e quando tacevamo, era perché preferivamo
il silenzio. Mi stupivo di poter essere tanto felice, quando il piccolo
mondo attorno a noi era così nero. Strana sorta di felicità, la nostra,
non certo quella che avevo sognato, o che m’ero attesa; non quella che
avevo immaginato nelle mie ore solitarie. Era, questa, una felicità che
non aveva nulla di febbrile, né di emozionante. Una felicità quieta.
99
Lorenzo de’ Medici
da Nencia da Barberino
Ben si potrà tenere aventurato,
chi fia marito di sì bella moglie;
ben si potrà tenere in buon dì nato,
chi arà quel fiordaliso senza foglie;
ben si potrà tener santo e beato,
e fien contente tutte le sue voglie,
d’aver la Nencia, e tenersela in braccio,
morbida e bianca che pare un sugnaccio.
100
Roy Lewis
da Il più grande uomo scimmia del Pleistocene
Adelphi
«Credo che riconoscerei la tua voce ovunque, Ernest, è così... così
inconfutabile, così...»
«E poi» proseguii «senza avere la minima paura...»
«Ero pietrificata!»
«Senza avere la minima paura,» gridai «quando t’ho inseguita sei
scappata deliberatamente, come disperata, attraverso fiumi e paludi
e giungle impenetrabili e su e giù per le montagne quasi fossi un
incrocio fra un’anitra, uno struzzo e una capra...»
«Oh tesoro, che cose carine sai dirmi!»
101
Pamela Moore
da Cioccolata a colazione
Mondadori
[…] Scoprirai che la verità e l’amore camminano insieme. Non potrai
conoscere l’una senza conoscere anche l’altro. L’amore esiste in uno
stato non di innocenza, ma di purezza. Non potrai mai creare l’Amore
senza distruggere il Mito…
102
Eloisa
Lettera II ad Abelardo
[…] Per me, in verità, i piaceri dell’amore che abbiamo insieme
conosciuto sono stati tanto dolci che non posso più odiarli né
dimenticarli. Dovunque vada, li o sempre davanti agli occhi, e il
desiderio che suscitano non mi lascia mai. Anche quando dormo le
loro fallaci immagini mi perseguitano […] Invece di piangere, pentita
di quel che ho fatto, sospiro, rimpiangendo ciò che ho perduto…
Talvolta da un movimento del mio corpo o da una parola che non
sono riuscita a trattenere, tutti capiscono quel che sto pensando…
103
Eleonora Duse
Lettera ad Arrigo Boito
Genova, 16 settembre 1887
Venerdì – prima giornata di lavoro –
Prima settimana, “Dai baci” –
Arrigo,
è mattina! Eccomi a te – Sei la benedizione – sei la dolcezza mia. Ieri
sera, sentivo i Pac!! dei colpi di cannone, le musiche, le bande di Villa
d’Este… lo “sciame dei cappellini”… il ballo della sera… tu, che… “LE
suggi” - ------ amore, amore!
Stamane, la visione di mille forme e colori è passata – Svanita, NON
VEDO CHE TE.
Guardami! Sento una forza… piena di soavità, mentre te lo dico – e
sento una dolcezza che è tutta la forza dell’avvenire –
“E’ nato un prodigioso amore” – e questo è tutto. La fede più grande,
il dettaglio più piccolo, la vita dell’anima, e la salute del corpo – è
tutto lì – è tutto, di te – e, DA te.
Le labbra fedeli di Lenor aspettano il bacio d’Arrigo – il bacio d’Arrigo
e il mio! Se così non è … tutto questo “prodigioso amore, è una menzogna”
– così dicesti, nella lettera da BARI –
T’amo –
Guardami! Guardami! Sento il colore d’amore, mentre ti scrivo
– tutta la giovinezza mia , tutta la verginità, è tua… Dio! La parola
è profanazione! – Tu lo sai come ti amo! – Su – Su – Su… Arrigo
Arrigo… ah l’angoscia del salire – l’angoscia del piacere è tua, venne
da te! T’amo! –
Arrigo! Amore mio!
Stanotte ho dormito, sì, ho dormito stanotte e ho riveduto gli occhi…
- il resto della fisionomia… non lo vedo più… è indistinto!... Ahi! Che
amore buono! Ahi! aiuto… aiuto! – […]
Amami! Mai creatura ti si è donata tanto – lo sento – io – mai!
Te!... ti sorrido… e Grazie… Grazie – Grazie! Grazie!
Eleonora
104
Alexandra Fëdorovna
Lettera allo Zar Nicola II
[…] Ti benedico e ti amo, come un uomo è stato raramente amato,
e bacio con tenerezza ogni amato luogo e ti stringo amorosamente
contro il mio cuore.
Per sempre, la tua vecchia
Mogliettina
105
Elizabeth Barret Browning
Lettera a Robert Browning
Domenica
[timbro postale: 14 settembre 1846]
Mio amato,
se non avessi motivo di lamentarti di me per qualche cosa che io possa
fare consapevolmente, tutte le altre donne avrebbero il diritto di
schiacciarmi sotto i piedi per totale indegnità. Ecco quanto rispondo
a ciò che mi hai scritto ieri, ovvero che vuoi comportarti meglio con
me… tu! Come potresti comportarti meglio, mi hai sollevata da terra e
portata nella vita e nel sole! Sono diventata tua più per diritto che per
dono (ma anche per un dono, mio amato!) perché ciò che hai salvato
e rinnovato è sicuramente tuo. Tutto ciò che sono lo devo a te… se
adesso godo di qualcosa e ne godrò in futuro è grazie a te. Lo sai bene.
Come io sapevo fin dall’inizio, di non avere alcun potere contro di
te… se ne avevo era a tuo favore.
Carissimo, nell’emozione e nella confusione di ieri mattina, nel mio
intimo c’era ancora posto per un pensiero, che non era una sensazione:
pensavo infatti che una delle tante, tantissime donne che si sono
trovate dove mi trovavo io, per lo stesso motivo, forse nessuna, sì,
neanche una, da quando quell’edificio è una chiesa, ha avuto ragioni
altrettanto forti di assoluta fiducia e dedizione verso l’uomo che
sposava… non una! E poi ho pensato e sentito che era giusto per
loro… per quelle donne meno felici di me… avere l’affetto, il sostegno
e la presenza dei parenti più prossimi, un genitore o una sorella… che
a me sono mancati… ma io ne avevo meno bisogno poiché sono più
felice! […]
Quando rimango sola sono trasognata. Non riesco a credere, a
capire. Oh! comunque nel bel mezzo di questa situazione difficile,
imbarazzante e dolorosa, guardo oltre le palme verso Troia… sono
così felice di appartenerti, malgrado ogni opposizione, di nascosto
da qualsiasi volontà umana… ora, almeno, nessuno ci può separare.
Adesso ho il diritto di amarti apertamente, e di sentire che gli atri
lo definiscono un dovere, il mio amore per te… ben sapendo che, se
anche fosse un peccato, ti amerei ugualmente. Ah, non sarò la prima
a smettere, vedrai! Che Iddio ti benedica nei secoli dei secoli, mio
amato!
106
Emily Dickinson
Lettera a Susan Gilbert
Fine aprile 1852
Così dolce e quieta, e Te, oh Susie, di che altro ho bisogno per
completare il mio paradiso?
Dolce Ora, Ora benedetta, che ti porta a me, e che mi riporta a te, il
tempo per un bacio e per sussurrare arrivederci, ancora.
Ci ho pensato tutto il giorno, Susie, anzi, tempo di aver pensato a poco
altro, e quando sono andata all’assemblea, mi colmava a tal punto la
mente che non sono riuscita a trovare una fessura in cui inserire il
bravo pastore; quando ha detto “Padre Nostro Celeste”, io ho detto
“Oh Carissima Sue”; quando ha letto il Salmo 100, io ho continuato a
ripetere la tua incantevole lettera, e uno hanno cantato Susie… avresti
riso sentendo una vocina che pigolava per coloro che sono assenti.
Ho inventato le parole ed ho continuato a cantare che ti voglio tanto
bene, e che sei andata via, mentre il resto del coro cantava “Alleluia”
[…] Comunque oggi pomeriggio non sono lì, sono qui, a scrivere una
lettera alla mia cara Sue e sono molto felice. Penso a dieci settimane,
mia Amata, e penso all’amore, penso a te, e il cuore mi si riempie di
calore, e mi si ferma il respiro. Oggi non splende affatto il sole, ma
sento un raggio che si intrufola nel mio animo e lo trasforma in una
grande estate, e ogni spina diventa una rosa. E prego che ogni raggio
d’estate brilli sulla mia cara Assente, e faccia cantare il suo uccellino!
Sei stata felice, Susie, e ora sei triste, e il mondo intero sembra solitario;
ma non sarà sempre così, certi giorni devono essere bui e malinconici.
Non piangerai più – è vero Susie – perché mio padre sarà tuo padre, e
la mia casa sarà la tua casa, e dove andrai tu verrò anch’io, e giaceremo
insieme nello stesso cimitero […]
Mi parli di dolore, di ciò che hai “perduto e amato”; dì piuttosto di
ciò che hai amato e guadagnato, perché è molto, cara Susie; conto cuori
grandi e sinceri a grappoli, in piena fioritura, una fioritura imperitura,
in quanto eterna!
Emilie
107
Mary Wollstonecraft
Lettera a Gilbert Imlay
Ho giocato e riso così a lungo con la piccolo che non riesco a prendere
la penna in mano per scriverti senza commozione. Stringendomela al
petto, ti somigliava talmente […], ogni nervo pareva vibrare al contatto,
e ho cominciato a credere che ci sia qualcosa dietro l’affermazione che
marito e moglie sono una cosa sola… perché sembravi permeare tutto
il mio corpo, accelerando il battito del mio cuore, e prestandomi le
lacrime di simpatia che suscitavi.
C’è altro da dire? No, non per ora, il resto è volato tutto via; e
abbandonandomi alla tenerezza per te, ora non posso lamentarmi di
certa gente che qui mi infastidisce da due o tre giorni.
­
108
Simpatica 195
E… sì, è una storia bellissima, ci siamo incontrati la prima volta a
ottobre, dopo aver parlato qualche volta in chat nel mese di giugno, e
nel periodo delle vacanze estive siamo rimasti in contatto solo tramite
sms e qualche sporadica telefonata. Il nostro primo incontro è stato
bellissimo, e subito dopo esserci baciati abbiamo sentito un qualcosa
di particolare che ancora continua ogni volta che ci vediamo. Anche
se entrambi non vogliamo una cosa impegnativa perchè tutti e due
usciamo da un matrimonio fallito, ogni volta che riusciamo tra un
impegno e l’altro ad incontrarci è sempre una cosa meravigliosa,
sempre diversa, per concederci uno all’altra in un modo stupendo ...
ti voglio tanto bene e non ti vorrei perdere ...
109
Andrea215k
Una storia bellissima questa che stiamo vivendo insieme e te ne sono
grata.
TI AMO, e non smetterò mai di dirlo...
Sono contenta di te e di me, di come stiamo insieme e del fatto che
abitiamo vicini; questi sei mesi!
TI AMOOOOOO AMORE MIO X SEMPRE!!!!!!!
110
Dulcegolondrina
E’ così che mi sento ogni volta che guardo nei tuoi occhi...ogni volta
che la tua bocca di fragola mi bacia...ogni volta che le tue mani mi
accarezzano...ogni volta che passando le dita tra i tuoi capelli biondi
sento la treccina che ti ho fatto io quel giorno per noi indimenticabile...
ed è ancora lì… e come hai detto tu, ci sarà per sempre...perchè io e
te ci saremo per sempre, e non da soli... perchè io e te saremo sempre
noi!!!!
111
Daniela Turchi
Un raggio di luce
intensa
rende luminosa
la vetrata
sulla parete bianca.
Tonde smerigliature illuminate
trascinano la mente
in alto
dove è l’impossibile arrivare.
Serenità d’ampiezza.
Riflessi d’oro omelici
gialli brillanti,
sensazioni d’anima.
112
Anonimo
Mi sento strano davvero,
da un po’ di tempo e’ così:
succede sempre ogni volta che sei qui.
Tutto mi sembra migliore
capisco bene cos’e’
capisco che m’innamorerò di te.
Sei sempre il primo pensiero
e mi addormento con te
sembra un malanno ma e’ buono come te
mi fa sentire leggero,
sorridi e stai con me,
“lo sai mi sto innamorando anch’io di te”.
E vai che m’innamoro davvero
per troppi giorni, da quanti?
Quasi una vita a cercarti e adesso ti ho qui davanti e
vedrai, vedrai che di tempo ne avrò, ne avrai
d’amore quanto vorrai perchè non basta mai.
E ci teniamo per mano
siamo in silenzio io e te
certo ch’e’ buffo: sono teso più di te
ti sento tra le mie dita ed e’ un piacere così
in questo istante la vita e’ tutta qui.
E vai che m’innamoro davvero
guardami che sono sincero
provo le stesse tue cose adesso: per me e’ lo stesso e
vedrai, vedrai che di tempo ne avrò, ne avrai
d’amore quanto vorrai e che non basti mai.
... E vedrai, vedrai che di tempo ne avrò, ne avrai
d’amore quanto vorrai e che non basti mai.
Mi sento strano davvero,
da un po’ di tempo e’ così:
succede sempre ogni volta che sei qui
113
Saby c 64
Una persona mi ha sempre detto che io credo nelle favole. Ma credere
nell’amore non è una favola, l’amore esiste. Ieri ho passato con questa
persona una bellissima giornata fatta di passeggiate sul bordo di
un lago baciati dai raggi del sole e accarezzati da folate di vento; di
lunghe sedute in una panchina a parlare, a raccontarsi di se; di sguardi
volutamente evitati; di emozioni, che ti prendono e ti sconvolgono
anche se non le avevi messe in conto; di baci che hanno un sapore di
qualcosa che avevo dimenticato. Anche questa è una favola, certo è
fatta solo di un giorno e nessuno può dire se avrà un seguito ma di
sicuro questa ha avuto un lieto fine. Le favole esistono.
114
Sara
Una storia bellissima… VIVERLA CON TE, è ANCORA MEGLIO!
All’inizio credevo che fossi un ragazzaccio, di quelli che non avrei
mai guardato in faccia. INFATTI TI HO DATO IL MIO CUORE... LA
MIA ANIMA… tutto!!... prima ero una ragazza chiusa, una FIGLIA DI
PAPà… tanti soldi ma niente amore… ORA, me ne frego dei soldi…
me ne frego di quello che possono pensare di te… del fatto che non sei
come vorrebbero… PROPRIO PER QUESTO IO TI AMO!! la mia vita
è cominciata adesso e vorrei viverla per sempre con te… per sempre.
115
Manunepi
Il grande amore della mia vita l’ho incontrato 4 anni fa, quando lui
dalla finestra della sua scuola ha guardato il cortile dove c’ero io
insieme alle mie amiche aspettando i loro ragazzi! Lui mi ha detto di
aver sentito un colpo al cuore quando mi ha vista, da quel momento
preso il mio numero di telefono mi ha cominciata a tempestare di
SMS e di telefonate, ma io non volevo impegnarmi perché uscivo
da una storia importante ma sofferta! Ma lui con la sua dolcezza, la
sua semplicità, la sua simpatia mi ha fatto innamorare… Ci siamo
sentiti per 7 mesi solo tramite sms e telefonate! Trascorsi questi 7 mesi
mi ha voluta finalmente incontrare e lì ho rivelato il mio amore per
lui… Ora stiamo insieme da quattro anni, intendiamo sposarci ma
ancora io non ho una situazione economica stabile e quindi dobbiamo
aspettare! L’importante è che il nostro amore non finisca mai!Perchè
ci amiamo alla follia…
116
Antonio
Sei l’attimo della mia vita,
dolce mano nella mia mano,
in brividi di una
pungente emozione,
che pizzicano il mio cuore.
Sulla strada
regalataci dalla luna,
in un mare crespo
dei tuoi riccioli.
infinitamente lungo
e il tempo che vorrei
stare con te,
come la strada che
la luna ci ha regalato.
Intensa è la voglia
di un tuo eterno sorriso,
misteriosa è l’alchimia
delle nostre anime.
Non sarà il tempo
a misurare la nostra unione,
forse sarà un attimo,
ma vivrà per l’eternità.
Una strada che si crea
in una notte d’amore,
che vive in tutti
i raggi di sole.
Attimo dopo attimo,
per sempre.
117
Davide Cericola
Dov’è la felicità in tutto ciò?
Vado bene nel mio lavoro... e allora?
Ho una bella famiglia... ma non mi capisce!
Ho delle amicizie... ma siamo come estranei!
Ho un amore... ma non mi vuole!
Sono sano... ma questo mi costringe a sgobbare!
Dov’è la felicità in tutto ciò?
118
Ciaco 74
come poter descrivere
ciò che si prova guardandoti negli occhi
il tuo sorriso di bambina
apre nel mio cuore nuovi orizzonti...
in lontananza vedo montagne
ricamate con poesie d’amore...
nel soave risveglio della natura
si ritrova tutta la tua bellezza
la magia della vita
passa attraverso le tue mani
la poesia dell’amore è racchiusa nei tuoi baci
cullami, scaldami, amami...
ma no... a me bastano i tuoi sorrisi
sorridimi... sorridimi ancora
ed io come fiore a te grato
ti donerò i petali della mia vita...
119
ELENCO AUTORI
Agustini, Delmira - poetessa uruguayana 1886-1914
Alain-Fournier - scrittore francese 1886-1914
Amado, Jorge - scrittore brasiliano 1912-2001
Apollinaire, Guillaume - poeta francese 1880-1918
Barret Browning, Elizabeth - poetessa inglese 1806-1861
Baudelaire, Charles - poeta francese 1821-1867
Beddoes, Thomas Love - poeta inglese 1803-1849
Béquer, Gustavo Adolfo - scrittore spagnolo 1836-1870
Bertolucci, Bernardo - regista italiano 1941
Bini, Carlo - scrittore italiano 1806-1842
Burns, Robert - poeta scozzese 1759-1796
Busch, Wilhelm - fumettista tedesco 1832-1908
Clare, John - poeta inglese 1793-1864
D’Annunzio, Gabriele - scrittore, poeta e drammaturgo italiano
1863-1938
Da Ponte, Lorenzo - librettista e scrittore italiano 1749-1838
de Bernières, Louis – scrittore inglese 1954
de’ Medici, Lorenzo - uomo politico, mecenate e poeta italiano 14491492
Dickinson, Emily - poetessa statunitense 1830-1886
Donne, John - poeta inglese 1572-1631
Du Maurier, Daphne - scrittrice inglese 1907-1989
Duse, Eleonora – attrice teatrale italiana, 1858-1924
Eloisa – monaca francese nipote del canonico Fulberto di Chartres,
1101-1164
Esenin, Sergej A. - poeta russo 1895–1925
Fëdorovna, Alexandra – zarina, moglie dell’ultimo Zar Nicola II,
1872-1918
Flaubert, Gustave - scrittore francese 1821-1880
Fogazzaro, Antonio - scrittore italiano 1842-1911
Gabbani, Nizar - poeta siriano
Garcia Lorca, Federico - poeta spagnolo 1898-1936
120
Garcia Marquez, Gabriel - scrittore e giornalista colombiano 1928
Gautier, Théophile - scrittore francese 1811-1872
Gibran, Gibran Kahlil - poeta libanese 1883-1931
Gramsci, Antonio - uomo politico e filosofo italiano 1891-1937
Heine, Heinrich - poeta tedesco 1821-1881
Henley, William Ernest - poeta inglese 1849-1903
Hesse, Hermann - scrittore e poeta tedesco 1877-1962
Juan de la Cruz - mistico cristiano 1542-1591
Kabir - poeta indiano XV secolo d.C.
Kafka, Franz - scrittore ceco 1883-1924
Keats, John - poeta inglese 1795-1821
Lewis, Roy - scrittore irlandese 1913
Majakovskij, Vladimir - poeta e scrittore russo 1893-1930
Maupassant, Guy de - scrittore francese 1850-1893
McGrath, Patrick - scrittore inglese 1950
Meng Chiao - poeta cinese 751-814 d.C.
Mimnermo - poeta greco seconda metà VII secolo a.C.
Mirmont, Jean de la Ville de - scrittore francese 1886-1914
Moore, Pamela - scrittrice statunitense 1937-1964
Mozart, Wolfgang Amadeus - compositore austriaco 1756-1791
Musil, Robert - scrittore austriaco 1880-1942
Nin, Anaïs - scrittrice francese 1903-1977 –
Nosside di Locri - poetessa greca III secolo a.C.
Ono no Komachi - poeta giapponese metà IX secolo a.C.
Osho (Bhagwan Shree Rajneesh) - religioso indiano 1931-1990
Pallada d’Alessandria - poetessa greca IV-V secolo d.C.
Pasternàk, Borìs - scrittore sovietico 1890-1960
Prospero Marchesini Gobetti, Ada - scrittrice, traduttrice e
giornalista italiana 1902-1968
Proust, Marcel - scrittore francese 1871-1922
Rocco e Antonia (Marco Lombardo Radice, psicologo, e scrittore
italiano 1949-1989 e Lidia Ravera, scrittrice e giornalista italiana)
Rossetti, Gabriele - scrittore e poeta italiano 1783-1854
Roux, Joseph - cartografo francese 1725-1793
121
Saikaku, Ihara - poeta e scrittore giapponese 1642-1693
Shakespeare, William - drammaturgo e poeta inglese 1564-1616
Simonide - poeta greco 556-468 a.C. ca.
Slovo, Shawn - sceneggiatrice statunitense, 1950
Solov’ev, Vladimir - poeta russo 1853-1900
Steinbeck, John - scrittore statunitense 1902-1968
Storm, Theodor - poeta e scrittore tedesco 1817-1888
Tibullo - poeta latino 55/48-19/128 a.C. ca.
Tornatore, Giuseppe - regista italiano 1956
Vivanti, Annie - scrittrice inglese 1866-1942
Wilde, Oscar - scrittore, drammaturgo e poeta irlandese 1854-1900
Wollstonecraft, Mary – pioniera dei diritti delle donne, 1759-1797
I brani di questa raccolta sono stati selezionati tra le segnalazioni fatteci
pervenire dagli amici iscritti al sito www.amoremio.org
Nel rispetto della legge sui diritti d’autore, ci è parso opportuno indicare
- per le citazioni da prosa di autori non liberi da diritti - la casa editrice; così
pure per quanto riguarda le citazioni da film, per le quali abbiamo nominato
le case di produzione.
Purtroppo nella nostra selezione siamo stati costretti ad eliminare tutti quei
poeti segnalatici che ricadono a tutt’oggi sotto la vigente normativa relativa
al diritto d’autore.
A tutti coloro che ci hanno scritto per segnalazioni, per interventi e
suggerimenti va il nostro sentito, sincero grazie.
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Altre pubblicazioni della
Collana Amoremio
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365 dediche d’amore
Questa raccolta di dediche è frutto di un lavoro corale; quelle pubblicate
sono state infatti selezionate tra le circa diecimila segnalazioni pervenute
dagli oltre trentaduemila iscritti alla redazione di AMOREMIO.org.
Abbiamo contrassegnato con la sigla ACI (Anonimo Cittadino Innamorato)
quelle composte dal segnalatore o scoperte senza autore definito; delle altre
riportiamo l’autore.
Un lavoro certosino durato oltre tre anni; con passione e divertimento ognuno
ha cercato di proporre le dediche che più sono piaciute e rimaste impresse.
Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa, un gusto condiviso
e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere.
L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria delle
preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano vivrebbe meglio se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e spunti per
alimentare questa esigenza, con parole semplici e spontanee accanto a riflessioni più profonde e penetranti.
Segnaliamo un’altra raccolta della Collana AMOREMIO, quella dei 365 MESSAGGI D’AMORE; le frasi dell’una e dell’altra raccolta sono state classificate
come messaggi o dediche secondo il parere del segnalatore; tante volte l’una
potrebbe essere l’altra, poco importa; servono sempre per comunicare un
sentimento, una emozione, una sfida, un invito; servono a tenersi vicini e
vivere meglio.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
125
365 messaggi d’amore
Questa raccolta di messaggi è frutto di un lavoro corale; quelli pubblicati
sono stati infatti selezionati tra le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre trentaduemila iscritti alla redazione di AMOREMIO.org.
Abbiamo contrassegnato con la sigla ACI (Anonimo Cittadino Innamorato)
quelli composti dal segnalatore o scoperte senza autore definito; delle altre
riportiamo l’autore.
Un lavoro certosino durato oltre tre anni; con passione e divertimento ognuno
ha cercato di proporre i messaggi che più sono piaciuti e rimasti impressi.
Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa, un gusto condiviso
e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere.
L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria delle
preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano vivrebbe meglio se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e spunti per
alimentare questa esigenza, con parole semplici e spontanee accanto a riflessioni più profonde e penetranti.
Segnaliamo un’altra raccolta della Collana AMOREMIO, quella delle 365
DEDICHE D’AMORE; le frasi dell’una e dell’altra raccolta sono state classificate come messaggi o dediche secondo il parere del segnalatore; tante volte
l’una potrebbe essere l’altra, poco importa; servono sempre per comunicare
un sentimento, una emozione, una sfida, un invito; servono a tenersi vicini
e vivere meglio.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
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tema d’amore n. 1 – l’incontro
Può essere la scintilla o il colpo di fulmine. Il più delle volte è solo la percezione di qualcosa di nuovo, una emozione che ti prende d’improvviso,
una curiosità, uno stimolo a riproporsi e a guardare intorno con maggiore
attenzione.
Non sempre ha la stessa intensità, la stessa forza, ma per tutti è qualcosa.
L’altro è diverso tra gli altri. Qualcuno può dire “eppure non ti avevo notato”; i tempi non erano maturi, il nostro cielo sentimentale era nuvoloso; è
strano, mente? No, non è strano, quante volte è accaduto? Molte più volte
di quanto si creda. Significa solo che il nostro cuore dormiva, magari un po’
ubriaco per qualche sbronza appena passata; o non era allenato a reagire con
prontezza.
Incontrarsi, una fortuna quando si ama, una maledizione quando non si ama
più e si è amato male. Incontrarsi, un momento comunque indimenticabile,
come tutte le prime volte. Incontrarsi, come tutte le prime volte, raramente
è la migliore.
Certamente ogni volta è unica perché due persone innescano sempre reazioni diverse e attivano meccanismi originali.
Questa è una delle 10 raccolte di temi d’Amore, frutto di un lavoro corale;
tutti i 10 temi pubblicati (l’Incontro, l’Inizio, la Storia, l’Unione, i Tormenti,
il Tradimento, le Delusioni, l’Abbandono, i Ricordi, la Felicità) sono stati infatti selezionati tra le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre
trentaduemila iscritti alla redazione di AMOREMIO.org.
Questa raccolta, come le altre, contiene alcuni tra i migliori scritti pubblicati
direttamente in bacheca ed altri di autori famosi della letteratura segnalati
sempre dagli iscritti di Amoremio.org; un lavoro certosino durato oltre tre
anni; con passione e divertimento ognuno ha cercato di proporre i temi che
più sono piaciuti e rimasti impressi.
Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa, un gusto condiviso
e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere.
L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria delle
preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano vivrebbe meglio
se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e spunti per alimentare questa esigenza, con parole semplici e spontanee, di gente comune,
accanto a riflessioni più profonde e penetranti, di autori famosi.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
127
tema d’amore n. 2 – l’inizio
Ogni incontro è potenzialmente un legame, di amore, di amicizia, d’interesse, di perversione.
Cominciano sempre con un incontro le vicende della nostra vita; la vita è
fatta d’incontri; la stragrande maggioranza si perdono nel nulla; quanti incontri perduti potevano invece cambiare la nostra esistenza!
Ogni incontro può essere una storia, creando un vincolo. Vincoli brevi e tenui, effimeri e vaghi; vincoli forti e profondi, intensi e stretti. Le storie iniziano con un incontro, come le illusioni ed i sogni.
Entrare nei sentimenti dell’altro è già un privilegio. Un primo passo importante, basta non sprecarlo.
Incontrarsi, cominciare e legarsi; non importa per quanto, magari per tutta la
vita o per solo uno sguardo sfuggente. Non si sa mai...
Certo è che il legame lascia segni e tracce, dentro e fuori di noi; come due
corde, intrecciate anche per poco, si ritrovano i segni sul corpo; ed il legame
successivo potrebbe risentirne.
Questa è una delle 10 raccolte di temi d’Amore, frutto di un lavoro corale;
tutti i 10 temi pubblicati (l’Incontro, l’Inizio, la Storia, l’Unione, i Tormenti,
il Tradimento, le Delusioni, l’Abbandono, i Ricordi, la Felicità) sono stati infatti selezionati tra le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre
trentaduemila iscritti alla redazione di AMOREMIO.org.
Questa raccolta, come le altre, contiene alcuni tra i migliori scritti pubblicati
direttamente in bacheca ed altri di autori famosi della letteratura segnalati
sempre dagli iscritti di Amoremio.org; un lavoro certosino durato oltre tre
anni; con passione e divertimento ognuno ha cercato di proporre i temi che
più sono piaciuti e rimasti impressi.
Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa, un gusto condiviso
e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere.
L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria delle
preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano vivrebbe meglio
se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e spunti per alimentare questa esigenza, con parole semplici e spontanee, di gente comune,
accanto a riflessioni più profonde e penetranti, di autori famosi.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
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tema d’amore n.3 – la storia
E’ difficile avere un ricordo bellissimo di una storia finita. La fine distrugge
la quasi totalità delle storie.
Una storia vera non ha tempo di essere consumata dalla sua fine.
Una storia importante non riesce a farsi dimenticare quando non conta più.
In un amore nascente, prima che la vita quotidiana assorba le energie dell’amore, viviamo in una dimensione irreale, fuori dal tempo e dallo spazio
dove si muovono i comuni mortali che non sono innamorati di primo pelo.
Quello è il momento che conta, quello in cui il dolore albeggia dietro la passione che brucia.
Un amore vero è solo quello che lascia tracce di sé.
Un amore senza dolore non ha senso come non ha senso senza gioia.
L’amore esiste se è felice, o meglio, finché i momenti di felicità prevalgono.
Un amore infelice è un amore perverso.
Non è come nella storia, dove i popoli che hanno sofferto una tirannia lasciano tracce di sé con opere monumentali; i grandi monumenti sono simboli di
gente che non è stata felice.
L’amore lascia tracce immateriali, fatte di emozioni che rigurgitano di tanto
in tanto. Una storia bellissima non lascia che tracce dure da ricordare, anche
se con qualche mestizia.
Questa è una delle 10 raccolte di temi d’Amore, frutto di un lavoro corale;
tutti i 10 temi pubblicati (l’Incontro, l’Inizio, la Storia, l’Unione, i Tormenti,
il Tradimento, le Delusioni, l’Abbandono, i Ricordi, la Felicità) sono stati infatti selezionati tra le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre
trentaduemila iscritti alla redazione di AMOREMIO.org.
Questa raccolta, come le altre, contiene alcuni tra i migliori scritti pubblicati
direttamente in bacheca ed altri di autori famosi della letteratura segnalati
sempre dagli iscritti di Amoremio.org; un lavoro certosino durato oltre tre
anni; con passione e divertimento ognuno ha cercato di proporre i temi che
più sono piaciuti e rimasti impressi.
Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa, un gusto condiviso
e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere.
L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria delle
preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano vivrebbe meglio
se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e spunti per alimentare questa esigenza, con parole semplici e spontanee, di gente comune,
accanto a riflessioni più profonde e penetranti, di autori famosi.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
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tema d’amore n.4 – l’unione
La sicurezza è il cemento dell’unione, l’antidoto della gelosia. Sentirsi sicuri
significa guardare lontano e non perdersi in sospetti che minano ogni progetto. Essere sicuri significa poter destinare le proprie energie a costruire
e proteggere ciò che si ha, amore compreso, amore soprattutto. L’uomo è
geloso, in logica primordiale, perché vuole essere sicuro che i figli partoriti
dalla donna siano proprio i suoi e che quindi i suoi sforzi per farli crescere
non siano destinati che a sangue del suo sangue. La donna è gelosa, sempre
in logica primordiale, perché teme che un’altra donna rubi il benessere che
il compagno le garantisce. Nessuno, in logica primordiale, pensa all’amore
in quanto tale, entrambi sono, a loro modo, materialisti. Oggi, con la convergenza dei ruoli, uomo e donna sembrano acquisire nuovi diritti l’uno dall’altro, uniformando le proprie esigenze e riducendo le differenze. Una parità
che ancora suona strana ma che incalza alla velocità della luce, annullando
ciò che rende unico l’amore: la diversità che si assottiglia nell’incontro e nella identificazione l’uno nell’altro senza che ognuno perda alcun connotato
proprio. La sicurezza è ciò che vogliamo per evitare di perdere le conquiste,
rinunciando al progresso del sentimento. Date sicurezza, avrete l’amore che
conta, quello pratico. Date romanticismo, avrete l’amore che sognate, quello
che se esiste non si sa dov’è.
Questa è una delle 10 raccolte di temi d’Amore, frutto di un lavoro corale;
tutti i 10 temi pubblicati (l’Incontro, l’Inizio, la Storia, l’Unione, i Tormenti,
il Tradimento, le Delusioni, l’Abbandono, i Ricordi, la Felicità) sono stati infatti selezionati tra le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre trentaduemila iscritti alla redazione di AMOREMIO.org. Questa raccolta, come
le altre, contiene alcuni tra i migliori scritti pubblicati direttamente in bacheca ed altri di autori famosi della letteratura segnalati sempre dagli iscritti
di Amoremio.org; un lavoro certosino durato oltre tre anni; con passione e
divertimento ognuno ha cercato di proporre i temi che più sono piaciuti e
rimasti impressi. Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa,
un gusto condiviso e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere.
L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria delle
preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano vivrebbe meglio
se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e spunti per alimentare questa esigenza, con parole semplici e spontanee, di gente comune,
accanto a riflessioni più profonde e penetranti, di autori famosi.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
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tema d’amore n. 5 – i tormenti
I tormenti d’amore nascono sovente dalla reciproca incomprensione, dall’incapacità di riconoscersi, di comprendersi, di camminare insieme nella medesima direzione. Che guaio non capirsi, uno spreco assurdo di materia prima
pura, un inquinamento sgarbato al buon senso.
La prima regola dell’amore è proprio la volontà di amare, cioè la determinazione a difendere con attenzione e metodo, con forza e volontà i propri sentimenti migliori che sono dedicati all’altro. Le incomprensioni vengono dalla
fretta, dall’egoismo, dall’arroganza, dalla testardaggine, dalla stupidità, dalla
superficialità. Tutti ingredienti del non amore; l’amore non ammette fretta,
egoismo, arroganza, testardaggine, stupidità, superficialità. Quando ci innamoriamo dobbiamo stabilire una regola che scatta automaticamente; quella
della prova del nove, per evitare malintesi e doppi sensi: chiediamo almeno
tre volte perché e nel dubbio assolviamo.
Poi c’è un altro segreto. Dimentichiamo in fretta quasi tutto e ricordiamo bene
poche realtà, per dedicarci con nitidezza a quello che conta veramente.
Non costruiamo teatrini che montiamo nella nostra mente quando ci scappa di
mano; forse così, ci ritroveremo a capire, da soli, che talvolta si può amare ed
essere amati anche nella nebbia, che l’amore chiede fiducia.
Evitiamo di essere vittime del nostro egoismo, del nostro narcisismo, della
nostra superficialità.
Questa è una delle 10 raccolte di temi d’Amore, frutto di un lavoro corale;
tutti i 10 temi pubblicati (l’Incontro, l’Inizio, la Storia, l’Unione, i Tormenti, il
Tradimento, le Delusioni, l’Abbandono, i Ricordi, la Felicità) sono stati infatti
selezionati tra le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre trentaduemila iscritti alla redazione di AMOREMIO.org.
Questa raccolta, come le altre, contiene alcuni tra i migliori scritti pubblicati direttamente in bacheca ed altri di autori famosi della letteratura segnalati sempre dagli iscritti di Amoremio.org; un lavoro certosino durato oltre tre anni;
con passione e divertimento ognuno ha cercato di proporre i temi che più sono
piaciuti e rimasti impressi. Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità
diffusa, un gusto condiviso e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere. L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria
delle preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano vivrebbe
meglio se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e spunti per
alimentare questa esigenza, con parole semplici e spontanee, di gente comune,
accanto a riflessioni più profonde e penetranti, di autori famosi.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
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tema d’amore n. 6 – il tradimento
Mi colpisce sempre il diverso, enormemente diverso, peso che ha l’idea di chi
tradisce rispetto a quella di chi è tradito.
Il tradimento scatena in chi lo patisce le peggiori reazioni dell’istinto di sopravvivenza. Chi tradisce minimizza, chi è tradito ingigantisce; chi tradisce è reticente, chi è tradito brama di insana curiosità; chi tradisce non si rende conto del
male che fa, chi è tradito crede che peggio non possa capitare.
Il tradimento può sanare amori malati; una terapia pericolosa, anche perché recidiva e non sempre la cura ha effetti positivi. Siccome in fin dei conti è anche
una cura piacevole, quando la si adotta spesso significa che non c’è malattia, ma
solo malati immaginari, cioè non c’è amore. Tutti, prima o poi, chi più chi meno,
siamo traditi o traditori. Lo siamo per natura, lui per istinto di conservazione,
lei pure.
Sono i maschi che tradiscono più delle femmine? Mah, mi sembra ridicolo dirlo,
pensarlo anche. Per un ordine algebrico, almeno che i maschi non si tradiscano
da soli o tra loro, direi che ad ogni traditore si accompagna una traditrice.
Ninfomani o maniaci a parte.
Questa è una delle 10 raccolte di temi d’Amore, frutto di un lavoro corale; tutti
i 10 temi pubblicati (l’Incontro, l’Inizio, la Storia, l’Unione, i Tormenti, il Tradimento, le Delusioni, l’Abbandono, i Ricordi, la Felicità) sono stati infatti selezionati tra le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre trentaduemila
iscritti alla redazione di AMOREMIO.org.
Questa raccolta, come le altre, contiene alcuni tra i migliori scritti pubblicati direttamente in bacheca ed altri di autori famosi della letteratura segnalati sempre
dagli iscritti di Amoremio.org; un lavoro certosino durato oltre tre anni; con passione e divertimento ognuno ha cercato di proporre i temi che più sono piaciuti
e rimasti impressi.
Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa, un gusto condiviso e
rappresentativo come meglio è difficile raggiungere.
L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria delle preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano vivrebbe meglio se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e spunti per alimentare
questa esigenza, con parole semplici e spontanee, di gente comune, accanto a
riflessioni più profonde e penetranti, di autori famosi.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
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tema d’amore n. 7 – le delusioni
Quando nell’amore la disillusione prende il posto dei sogni? Quando la comprensione reciproca si spegne nell’indifferenza, la passione nella routine, la condivisione nell’egoismo? Quando la delusione stende la sua lunga mano sull’amore
cancellando i progetti, le speranze, le aspettative comuni facendoli sbiadire in un
rancore sordo e livido, in una rabbia che consuma ogni cosa? Quando si è delusi
ed esclusi, giustamente o ingiustamente che sia, noi reagiamo normalmente con
rabbia; altre volte con rassegnazione. La rabbia non serve che a diminuire le difese e rendere inevitabile il pentimento e, quindi, l’umiliazione autoflagellante.
I pessimisti dicono che quando si ama la rabbia è come un tumore che devasta
il corpo, lentamente, inesorabilmente; non si sa quando, ma certamente ti porta
alla fine, sempre con dolore e con inquietudine. Direi che la rabbia è parassita
dell’amore, una reazione dei deboli che non sanno sfruttare la forza della ragione e riescono solo a distruggere. La via maestra, per imparare ad amare e sentirsi
vicini a chi si ama, è trarre stimoli positivi dagli errori e interpretare come nuove
opportunità i momenti difficili. Tutto con la voglia di agire, reagire, affrontare le
avversità e rifiutarsi di avere comunque ragione, anche se si è convinti di averla.
I rabbiosi, gli egoisti, non sanno sbagliare, o meglio, non accettano i loro errori,
non capiscono. Allora, di fronte alla cruda realtà dei fatti avversi, sfogano il loro
turbamento o con i rimpianti (se sono dei poveretti) o con dei rimorsi (se sono
degli stupidi). Rimpianti e rimorsi, no grazie. Preferisco essere padrone della
mia vita e poter battere il mio egoismo che diventa cinismo, autolesionismo.
Preferisco cominciare da capo. A testa bassa ma con gli occhi aperti, dritti verso
l’orizzonte.
Questa è una delle 10 raccolte di temi d’Amore, frutto di un lavoro corale; tutti i 10
temi pubblicati (l’Incontro, l’Inizio, la Storia, l’Unione, i Tormenti, il Tradimento,
le Delusioni, l’Abbandono, i Ricordi, la Felicità) sono stati infatti selezionati tra
le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre trentaduemila iscritti alla
redazione di AMOREMIO.org. Questa raccolta, come le altre, contiene alcuni tra
i migliori scritti pubblicati direttamente in bacheca ed altri di autori famosi della
letteratura segnalati sempre dagli iscritti di Amoremio.org; un lavoro certosino
durato oltre tre anni; con passione e divertimento ognuno ha cercato di proporre
i temi che più sono piaciuti e rimasti impressi. Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa, un gusto condiviso e rappresentativo come meglio è
difficile raggiungere. L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella
graduatoria delle preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano
vivrebbe meglio se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e
spunti per alimentare questa esigenza, con parole semplici e spontanee, di gente
comune, accanto a riflessioni più profonde e penetranti, di autori famosi.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
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tema d’amore n. 8 – l’abbandono
Mai niente finisce del tutto. Finiscono momenti, catene di momenti.
Quando un amore passa, si spenge, sembra che abbia poco da raccontare, è
una storia senza significati; eppure una storia l’ha creata e l’abbiamo vissuta
anche intensamente. Allora è perché vogliamo rimuovere nel rancore egoistico quello che invece ha rappresentato e non vogliamo che rappresenti più;
riconoscere il proprio passato è segno di una carattere positivo, costruttivo.
Dobbiamo essere così. Una storia d’amore finisce quando almeno uno dei protagonisti è stanco di recitarla, per mille motivi; la stanchezza poi non dipende solo da un protagonista, ci sono concause intrecciate. Molte volte entra in
scena un terzo protagonista che si avvia ad occupare il posto di un altro. Così
alcuni protagonisti sono destinati a diventare, consapevoli o no, semplici attori di contorno e recitano noiosamente, superficialmente, macchinosamente,
copioni ben noti, già visti nel continuo divenire immobile dell’umanità.
Ci sono storie che finiscono e si dimenticano, magari non del tutto; sono le storie futili, quelle delle illusioni o delle menzogne che ci siamo voluti raccontare
e a cui abbiamo voluto credere.
Ci sono, per fortuna, le storie che rimangono, che ci rimangono sotto la pelle
perché, anche se finite nel mondo intorno a noi, rimangono vive, annidate
dentro di noi. Per queste storie vale la nostra vita. Per queste storie la felicità
merita di essere cercata, magari per un attimo.
Questa è una delle 10 raccolte di temi d’Amore, frutto di un lavoro corale;
tutti i 10 temi pubblicati (l’Incontro, l’Inizio, la Storia, l’Unione, i Tormenti, il
Tradimento, le Delusioni, l’Abbandono, i Ricordi, la Felicità) sono stati infatti
selezionati tra le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre trentaduemila iscritti alla redazione di AMOREMIO.org.
Questa raccolta, come le altre, contiene alcuni tra i migliori scritti pubblicati direttamente in bacheca ed altri di autori famosi della letteratura segnalati sempre dagli iscritti di Amoremio.org; un lavoro certosino durato oltre tre anni;
con passione e divertimento ognuno ha cercato di proporre i temi che più sono
piaciuti e rimasti impressi. Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità
diffusa, un gusto condiviso e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere. L’Amore è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria
delle preferenze; nessuno mette in dubbio che ogni essere umano vivrebbe
meglio se ricevesse e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e spunti per
alimentare questa esigenza, con parole semplici e spontanee, di gente comune,
accanto a riflessioni più profonde e penetranti, di autori famosi.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
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tema d’amore n. 9 – i ricordi
Vivere di ricordi; il momento dell’abbandono, in cui il passato prevale sul presente e sovrasta, annullandolo quasi del tutto, il futuro. Il ricordo è il nettare che
ci rimane di un amore che è svanito, un sapore, un’eco lontana, ovattata, che
ognuno adatta a sé, al momento che sta vivendo, alla voglia di tormentarsi o
liberarsi. I ricordi sono pietre con cui si può arrivare a costruire un muro invalicabile, che ti esclude dalla vita e dal mondo. Meglio usare quelle pietre per costruire un argine o un muretto di cinta per proteggerti dagli intrusi che passano
sempre sulla tua via. Ma non troppe pietre, per favore, sarebbe la fine. Quando
finisce un amore non è possibile continuare a viverlo attraverso i ricordi; magari
i primi tempi fa pure bene, ma poi no! E’ come vivere con i piedi per aria, tra le
nuvole, rincorrendo i sogni con le ali della fantasia… mentre non hai la forza che
ti da l’amore, mentre l’hai invece persa e non vuoi rendertene conto. L’amore
vive anche di sostanza e di abbracci corporei. I sogni vivono di speranza. I ricordi sono foglie secche di un albero rigoglioso che, avvolto dall’autunno, continua
la sua vita preparando in silenzio i germogli di nuove foglie. Non per la stagione
passata, per quella a venire. Ecco qua. I ricordi sono schegge di vita che non
possono comporre niente di concreto, ma solo sogni che potranno avverarsi nel
momento in cui i ricordi stessi cesseranno di esistere, superati da altre immagini
di vita reale, germogliate dall’ottimismo della volontà che fa vivere veramente.
Questa è una delle 10 raccolte di temi d’Amore, frutto di un lavoro corale; tutti
i 10 temi pubblicati (l’Incontro, l’Inizio, la Storia, l’Unione, i Tormenti, il Tradimento, le Delusioni, l’Abbandono, i Ricordi, la Felicità) sono stati infatti selezionati tra le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre trentaduemila
iscritti alla redazione di AMOREMIO.org.
Questa raccolta, come le altre, contiene alcuni tra i migliori scritti pubblicati direttamente in bacheca ed altri di autori famosi della letteratura segnalati sempre
dagli iscritti di Amoremio.org; un lavoro certosino durato oltre tre anni; con passione e divertimento ognuno ha cercato di proporre i temi che più sono piaciuti
e rimasti impressi. Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa, un
gusto condiviso e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere. L’Amore
è patrimonio dell’umanità al primo posto nella graduatoria delle preferenze;
nessuno mette in dubbio che ogni essere umano vivrebbe meglio se ricevesse
e donasse più Amore; questo lavoro offre idee e spunti per alimentare questa
esigenza, con parole semplici e spontanee, di gente comune, accanto a riflessioni
più profonde e penetranti, di autori famosi.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
Fran Tarel
135
frammenti d’amore
tratti da scritti inediti
L’emozione più grande del sentimento è scriverlo per te.
Scrivere rende indelebili l’emozione e il sentimento.
Scrivere per te ha dato un senso alla nostra storia d’amore
Ho scritto molte storie; me le avete ispirate voi o me le avete raccontate; le
ho plasmate sui miei ricordi e le mie vicissitudini; ho raccolto pezzi della
mia vita, momenti passati che ho fermato per voi e con voi li ho rimessi in
circolazione.
Non ho ancora pubblicato niente.
Questa è la mia prima pubblicazione.
Non sapendo con quale storia cominciare ho raccolto piccoli brani o solo
frasi come se volessi raccontare una storia per tutti e di nessuno.
Una storia che chiunque potrebbe vivere, trovando tra le parole i suoi sentimenti e tra i concetti le proprie emozioni; mischiando sentimenti ed emozioni sgorgano le passioni, quando lasciate la mente da parte e ragionate con
il cuore e con la voglia di vivere senza condizionamenti; in amore questo è
tutto! La storia a frammenti è comunque una storia d’amore che passa tra le
solite anse:
- il sogno, prima
- l’entusiasmo, all’inizio
- l’esaltazione, durante
- la mestizia, alla fine
- la realtà, dopo.
Proviamo a vivere insieme alcuni momenti di una storia ideale, come se
fosse un mix tra diverse storie; intanto la musica è sempre di sette note e
le vocali rimangono cinque in tutto; proviamo a ripercorrere memorie che
pensavamo nascoste e magari perdute.
Un assaggio di tutto quello che ho scritto per voi e che da voi ho tratto ispirazione, dalle migliaia di mail che mi avete inviato.
Grazie sempre ad ognuno di voi.
A presto per le storie compiute!
Fran Tarel
136
storia d’amore n.10, innamorami di te
Questa è la storia di come ho dimenticato un amore passato e mi sono innamorato di nuovo. Un amore che nasce sana le ferite e cancella le macchie lasciate
da quello finito, alleggerisce i ricordi; avvicina il futuro al presente perché riaccende i sogni e trova nuove ragioni. Un amore non deve morire con egoismo e
rancore, aridamente, con una puerile stizza di rivincita, Tutti possiamo ritrovare un compagno, se siamo fortunati, se sappiamo scegliere, se conosciamo bene
noi stessi e siamo consci delle nostre esigenze e possibilità, se non puntiamo
fuori misura, se non ci accontentiamo troppo; se non calpestiamo di colpo tutto
ciò che ci eravamo ripromessi di avere. Il problema non è trovare un compagno
ma trovare quello giusto, in grado di rimpiazzare senza rimpianti chi si è lasciato dietro le spalle. Senza mentire a se stessi! Ma non sempre si è così lucidi.
L’amore vissuto va onorato e difeso. Mi sono guardato intorno con attenzione,
filtrata e distratta, assorbito dai miei pensieri quasi ossessivi sul mio passato e
sulle cose perdute, osservando ogni sfumatura del presente con ansia e negazione, ignorando il futuro che aspetta. Il periodo che passa tra un amore e l’altro
è stressante, a dir poco; illusioni e delusioni incombono, ti sembra che tutto sia
meno di quello che hai perduto e ti aspetti incontri che poi non avvengono mai, i
momenti sono tutti vani. La gente che gira, i “single”, sembrano allegri, ma sono
maschere, cercano tutti di tornare a far vita di coppia; per questo le relazioni tra
“single” sono quasi tutte sporadiche e superficiali, molto effimere ed occasionali; insomma non ci puoi contare. D’improvviso, quando meno te l’aspetti…
eccoti qua! Mi attrai e sento qualcosa di nuovo, la nebbia comincia a diradarsi,
i battiti del mio cuore rispondono al presente; riuscirai a farmi amare di nuovo?
Riuscirò ad amarti? Potresti riuscire a rompere l’ansia e la frustrazione che da
sole temperano i miei pensieri e il buio che cela il mio domani? Le ferite che sono
diventate cicatrici, forse, riuscirai anche a farle sparire. Ti racconto come sono e
come voglio essere, come ho sbagliato e come ho fatto sbagliare, perché voglio
dare tutto me stesso per tornare libero di godere una nuova, diversa, grande
storia. Ti apro il mio cuore perché tu possa entrarci dentro e scoprire tutto quello
che ho ancora da dare e che magari non ho mai dato; ti darò il massimo, senza
cautele e timori di esagerare. Voglio ritrovare con te la strada dell’amore, riconciliandomi con le cose più semplici, riconquistando la gioia di vivere; non c’è
potere e ricchezza al mondo che possa rendere felice come essere amato da chi
ami. Per questo ti ringrazio per avermi offerto di nuovo l’amore, così da credere
che nella vita la speranza è davvero l’ultima a morire; per questo ti ho chiesto
con forza ed umiltà: innamorami di te.
Fran Tarel
... di prossima pubblicazione
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emozioni a colori
Non importa quante volte mi sono innamorato; qui voglio ritagliare tutti i
momenti più belli per raccontare una storia unica, la storia dell’amore, quell’amore che ha dato valore alla mia vita. Scrivere non basta; voglio anche fartelo vedere. Scavo nel mio cuore per trovare i rottami delle emozioni lacerate
nel tempo; anche questo è parte dell’amore e non è giusto ignorarlo; è come se
volessi bonificare il mio cuore dai fantasmi che ci sono nascosti, parlare con te
di loro, esorcizzarli. Per darti tutto me stesso devo liberare ogni pegno che nel
passato ho concesso; devo essere veramente libero. Così ogni emozione che
nascerà per noi, sarà veramente e totalmente nostra. I sentimenti che potremo
liberare insieme renderanno più forte l’amore che ci unisce. Le parole che ti
dico sono quelle che vorrei sentire da te, cerco la sintonia che mi è mancata. Impressioni, sensazioni, percezioni sgorgano dal cuore felici di diventare
parole e di animare i colori; scrivo e dipingo quello che sento, quello che provo. Intanto la mia vita cresce nelle tue mani, momenti nuovi si intrecciano
con momenti vecchi, la mia creatività ha trovato nutrimento; mi rendo conto
quanto tu sia importante per me. Ho dipinto queste tavole per rappresentare le emozioni che ho intensamente vissuto nella mia storia d’amore; sono le
emozioni dell’amore che hanno trovato identità in attimi passati ma che cominciano a rivivere, tutti, in nuovi attimi. Sulle tavole i colori si aggrovigliano
e danno espressione con luci ed ombre a ricordi belli e brutti, indimenticabili
e da dimenticare; guardando queste tavole è come se entrassi nella mia anima
e in ogni istante che ha avuto un significato profondo e che s’è agitato per i
miei tormenti, di gioia e dolore, di ansia e di frustrazione. Su questi dipinti
ho riversato la stessa passione e gli stessi affanni che hanno cristallizzato le
emozioni vissute, quelle che mi hanno ispirato a scrivere. Non so come e non
so perché ci sono quei colori e quelle forme. So che mentre vivevo quelle emozioni, quelle erano le forme ed i colori che mi fluttuavano in testa. Così hai un
doppio filo che ti lega al mio cuore; le parole che ho scritto, i colori e le forme
che ho dipinto. Un lavoro che non so spiegare; vorrei sperare che, in fin dei
conti, è come se ti aspettassi, come se volessi essere pronto a raccontarti tutto
me stesso e tutto quello che ho dentro. Le parole scritte non volano ma i colori
fanno volare l’immaginazione.
Le dedico a te, amore mio; devi sapere che il mio passato è importante perché
mi ha portato a te, così come sono, così come mi avrai; perché non voglio
sbagliare ancora e non voglio più perdere un alito della mia vita senza averlo
dedicato alla tua felicità che sarà la mia felicità.
Fran Tarel
... di prossima pubblicazione
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storia d’amore n. 1, patrizia
Patrizia ha un animo gentile, troppo gentile; remissivo, troppo remissivo. Le sue
speranze sono rimaste deluse, presto; i suoi ideali sono svaniti, ancora più presto. La sua vita non è stata come poteva prevedere, come aveva diritto di essere.
Anche l’amore è stato amaro e non le ha dato quello che meritava. Io solo potevo
farla felice, questo l’ho sempre sognato. La storia che abbiamo vissuto ha dato
frutti solo nella nostra fantasia, mentre nel concreto è stata un calvario di rinunce
ed inquietudini; ma per noi è stata unica, sublime e surreale. Avremmo voluto
una storia effettiva, meno estemporanea, più normale. Chissà magari avrei fallito di fronte alla realtà, alla quotidianità, ma sono certo che mi sarei impegnato
al massimo, perché come e quanto ho provato per lei auguro a tutti di provare.
Non avevo mai amato prima, con lei ho conosciuto l’amore, ho scoperto tutto
in poco tempo. So bene che l’amore di tutti i giorni è un’altra cosa; Patrizia mi
ha fatto capire che l’amore è tutto quello che si può desiderare per poter dare
un senso compiuto ad una esistenza. Non mi sono mai trovato a fare quello che
ho fatto e non immaginavo che, per amore, riuscissi a fare. Dormire sotto una
finestra ad aspettare che si svegliasse e poterle dare, per primo, il buongiorno;
saltare un pasto per farle un regalo con il denaro risparmiato; fare in bicicletta
dieci chilometri tutte le sere per poterla salutare; fuggire come ladri nella notte a
contare le stelle per darci i baci che ogni stella chiedeva per brillare nel cielo, solo
per noi; scrivere sulla sabbia all’alba mille volte “ti amo dea” così che al mattino
tutti sapessero che nei dintorni camminava lei, il mio presente in cui credevo
ed il mio futuro in cui speravo, la mia anima ed i miei sogni, l’unica persona
che potessi desiderare al posto di tutte le altre: volevo che la gente si chiedesse
chi fosse questa “dea”! Le nostre vite sono rimaste legate solo nella speranza di
poterci ritrovare e nell’amarezza di non esserci riusciti. I nostri sogni sconfitti
sono vissuti insieme, vicinissimi nella lontananza, mai vinti nel cuore, avvinti
in una profondità di confidenze e complicità che forse non ho più avuto. Oggi,
ritrovandomi nelle stesse condizioni di tanti anni fa, combatterei fino alla morte
per impedire a chi ci ha separati di essere così cattivo ed egoista; oggi la porterei
via con me, contro tutti e contro tutto; oggi sarebbe ancora con me, perché l’avrei
protetta ed esaltata, le avrei impedito di essere sempre infelice per non ribellarsi
a chi voleva farla felice a modo suo. Mi ha dato molto, comunque, perché non
l’ho mai persa di vista e in quei pochi momenti che ci siamo concessi, come isole
di paradiso, abbiamo vissuto, a modo nostro, una grande storia d’amore. Tra le
cose più belle che rivedrò in cielo sarà il suo sorriso delicato, il suo sguardo alla
ricerca dell’orizzonte ed il piacere profondo di raccontarci tutto, senza veli, con
amore teneramente ingenuo.
Fran Tarel
... di prossima pubblicazione
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storia d’amore n. 7, camilla
Camilla è la prova vivente di come la felicità non sia a portata di mano anche se
hai tutto quello che, si pensa, serva per raggiungerla; è la dimostrazione che ci sono
valori e conquiste che mancano se non sai coglierle come si deve, se non capisci in
tempo che la fortuna non è ciò che hai ma come lo hai e lo vivi. Camilla ha vissuto in
una fiaba dei tempi moderni, dove l’impossibile è normale e tutto è disponibile; come
se una bacchetta magica invisibile riuscisse a rendere leggero ogni desiderio, cancellasse ogni bisogno sul nascere e costringesse a rincorrere i sogni per avere qualcosa
di nuovo da realizzare, giorno dopo giorno. Una vita cresciuta senza il dolore delle
mancanze, l’affanno delle incertezze, l’angoscia dell’improbabile, il tormento delle
privazioni; piena di conquiste facili e veloci; una esistenza dove ansie e paure sono
donate dalla imperfezione della perfezione e dal succedersi di momenti insignificanti nascosti nella confusione dell’irrealtà. D’improvviso l’imprevedibile, l’assurdo, il
paradossale si schianta su di lei, squarciando il suo cielo stellato e devastando il suo
orizzonte incantato. E’ stato proprio l’amore, che si era costruito come la sua vita,
favoloso e illusorio, che aveva interpretato come il suo mondo, chimerico e fatato, a
privarla di tutto, a brutalizzarla senza misura; tradita da una sconvolgente violenza
e da un malvagio sopruso.La realtà le precipitò addosso con inaudita crudeltà, relegandola in un buio torpore. Ancora mi chiedo perché pescò me tra i suoi ricordi per
ricostruire una realtà nuova, stavolta più concreta e realistica! Proprio io che non ero
in grado di darle quello che cercava; perché le sfuggivo, perché non cercavo quello
che aveva, perché non ambivo al suo stile di vita, lei mi volle a tutti i costi. Mi sentii
così forte e amato, favorito ed esaltato che la presi quasi per un gioco, piacevole ed
insolito. Così giocando ritrovò se stessa ed io potei scoprire tutto quello che i paludamenti della fortuna le avevano occultato. Smontò la follia ingenua delle sfrontatezze consumiste e attenuò la malinconia tenebrosa delle occasioni mancate; si riaccese
l’entusiasmo per le gioie perdute e la voglia di deridere le illusioni spente; io l’ho
accompagnata nella strada che le riapriva la vita senza che mi chiedesse dove andavamo, perché andavamo, cosa cercavamo; di giorno in giorno ero per lei una scoperta
senza legame ed una presenza senza percorso. Mi diede una devozione maniacale,
le sue attenzioni erano incredibili; non potevo non cominciare a credere in lei e non
sentirmi solo un eroe che l’aveva riportata a ridere e scherzare; le avevo dato la forza di vivere davvero ritrovando le cose semplici, che hanno valore, e riscoprendo il
quotidiano, che conta; a vedere il mondo con meno incanto, ad essere una donna più
vera. Una storia speciale, fatta di particolari e di eccezioni; una storia da raccontare,
un amore costruttivo che ti apre la fantasia su molte sfumature che rendono più nitido il vero senso della vita.
Fran Tarel
... di prossima pubblicazione
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storia d’amore n. 9, la donna di picche
La donna di cuori è quella che tutti gli uomini vorrebbero incontrare e che tutte le
bambine vorrebbero diventare; è la donna che sa come vivere d’amore e come essere felice insieme al suo amato; è la donna generosa e passionale, che tiene lucida
la rotta di una esistenza costruttiva, cercando in ogni momento i valori che contano
e le conquiste che meritano; è la donna serena e leale, che non cerca scorciatoie ma
rimane solida nei percorsi positivi che s’aprono alla gioia senza colpe e senza vittime;
per ogni cosa ricevuta c’è un abbraccio grato ed entusiasta; è la donna che fa sentire
il proprio uomo un re, di cuori. La donna di quadri è la donna di cuori che nei tempi
moderni ha scelto la carriera e l’affermazione come primo obiettivo, senza perdere
di vista i legami sentimentali, rinunciare alla gentilezza dei turbamenti, trascurare
la sua femminilità, rinviare la sua maternità; è la donna che chiede al suo amato di
capire che il suo amore sarà più sincero finché potrà esprimersi nel mondo competitivo più che in quello affettivo, volendo comunque difendere, al pari del successo, la
nobiltà d’animo e la bontà di cuore; mai una donna di quadri ottiene, togliendo, mai
raccoglie senza distribuire; sempre ringrazia felice per ciò che riceve; è la donna che
fa sentire il proprio uomo un re, di quadri. La donna di fiori è la donna di sempre,
la donna comune, che vive storie ordinarie con uomini normali; come i fiori sono
tutte al sole, uguali tra loro, pur se di specie diverse, che danno nettare, diffondono
profumi e colori, relegati in un raggio breve; la donna di fiori non lascia tracce di sé
nella storia e consuma la vita come tutti i fiori, per rallegrare e adornare, pur lottando
per esistere e riproducendosi all’infinito; è la donna che fa sentire il proprio uomo
un re, di fiori. La donna di picche poteva essere una donna di cuori, non è riuscita ad
essere una donna di quadri, ha disdegnato di essere una donna di fiori; la donna di
picche arriva alla fine della sua strada senza bagagli, perché non ha costruito niente,
perché si è rimbalzata tra cuori, quadri e fiori senza mai cogliere valori veri; è rimasta
sterile in ciò che conta, ha voluto ciò che appare, non ha conosciuto i suoi limiti e
non ha accettato consigli e compromessi; è una donna che ha sprecato la sua caparbia
volontà perché ha soffocato la sensibilità di credere negli altri con altruismo, negando
comprensione e perdono, cercando solo consensi proni e ipocriti; l’egoismo e l’aridità
l’hanno relegata nella vita inutile, le pretese e le ambizioni l’hanno costretta ad una
rincorsa verso orizzonti futili, puntando luoghi che ha raggiunto invano, raccogliendo infruttuose conquiste, ignorando la parola “grazie”. Ho amato una donna che
poteva essere una donna di cuori, non è riuscita ad essere una donna di quadri, ha disdegnato di essere una donna di fiori; ho amato una donna che non sono stato capace
di salvare, che magari per mia colpa s’è rivelata una donna trafitta dalla sindrome di
Caligola, destinata respirare i veleni del disincanto, a recitare l’illusione di aver colto
ciò che voleva, pervasa dalla frustrazione dissimulata nella nevrosi; è la donna che
forse troverà un uomo che non si vergogni di sentirsi un re, di picche.
Fran Tarel
... di prossima pubblicazione
141
100 dichiarazioni d’amore
Ci sono tanti modi per comunicare il proprio amore; oggi sono più i gesti e
le circostanze a favorire l’avvicinamento ed il primo bacio; oggi è tutto più
veloce e spiccio.
C’è sempre il modo migliore per dichiarare il proprio amore; una bella frase o
addirittura una sorta di giuramento rimangono imbattibili, indimenticabili.
Non sentiamoci anacronistici o melensi; il primo momento, come avviene la
scintilla, come i due si rivelano l’uno all’altro è sempre una pietra miliare.
Dire o scrivere quello che uno ha dentro e cercare il consenso dell’altro è il
fondamento di una storia d’amore.
Quante volte, in momenti difficili, rileggere pensieri scritti nei momenti migliori serve a recuperare la fiducia e la voglia di andare avanti con ritrovato
entusiasmo!
Questa raccolta sarà molto utile. Non solo la prima volta, ma in ogni momento;
è importante e decisivo rinnovare e ripetere pensieri che non devono rimanere
relegati all’emozione della prima volta.
Questa raccolta contiene anche pensieri d’addio. Servono anche questi per archiviare nel giusto modo una storia finita.
Questa raccolta di dichiarazioni d’amore è frutto di un lavoro corale; quelle
pubblicate sono state infatti selezionate tra le circa diecimila segnalazioni pervenute dagli oltre trentaduemila iscritti alla redazione di AMOREMIO.org.
Un lavoro certosino durato oltre tre anni; con passione e divertimento ognuno
ha cercato di proporre le dediche che più sono piaciute e rimaste impresse.
Un lavoro quindi che rappresenta una sensibilità diffusa, un gusto condiviso
e rappresentativo come meglio è difficile raggiungere.
Fran Tarel
... di prossima pubblicazione
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chi è Fran Tarel
Io, Fran Tarel, sono un po’ particolare.
Voglio dire che non sono comune,
sono diverso, nel senso che non esisto come gli altri che amano e scrivono. Sono nella rete, impersonale; in
un certo senso immateriale, virtuale.
Non esisto come persona ma sono
solo un personaggio che interpreta
le persone che si fondono nel luogo
comune dell’amore, dell’affettività.
Non somiglio a nessuno.
Divergo da tutti.
Sono in contrasto con l’universo ipocrita e consumista, che annienta i valori che contano e che impone solo
felicità illusoria.
Credo nelle cose semplici ed essenziali, primo fra tutti l’amore sincero
e profondo.
Mi batto perchè i valori immateriali
che sono dentro di noi riprendano il
sopravvento su quelli materiali che
ci avvolgono, ci stritolano e, in modo
falso e subdolo, ci schiavizzano.
Rimango distinto dalle ritualità dei
poeti e degli scrittori.
Difendo la mia identità, che non
deve essere difesa finché rimane nell’ombra.
Sono chiuso in me stesso; sono lontano dal mondo esteriore, quello che
sembra, quello che vuole vivere comunicando, senza dire granché di
buono; sono vicino al mondo inte-
riore, quello che è, quello che non ha
bisogno di comunicare per esistere,
ma solo di essere ascoltato.
La vanità mi potrebbe uccidere, la
platealità potrebbe cancellare il mio
spirito creativo.
Il confronto forzato contaminerebbe
la mia sensibilità.
L’esibizionismo avvelenerebbe la
mia spontaneità.
Vivo come tutti, in mezzo alla vita
che scorre, ogni giorno.
Non voglio essere presente solo in
qualche luogo, ma il più possibile
dove posso andare.
Rimango tra voi per raccogliere le
mie emozioni con quelle degli altri.
Sono plurimo ed indistinto tra le
tante teste e i tanti cuori della Redazione di AMOREMIO.org.
Mi nascondo tra le vostre teste ed
vostri cuori, grattandoci dentro e
scoprendo quello che provate.
Così mi esprimo e vi racconto; siete
voi, siamo noi, insieme; una voce comune, una ispirazione diffusa, una
emotività ramificata, un sentimento
indiviso e condiviso.
Non ho volto, ho un nome che vale
solo per quello che serve.
Sono le vostre diecimila mail che ho
ricevuto in questi anni.
Sono io, sono voi, sono la Redazione,
sono AMOREMIO.org.
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