I punti chiave - Il Sole 24 Ore
Download
Report
Transcript I punti chiave - Il Sole 24 Ore
Il Sole 24 Ore
Venerdì 5 Febbraio 2016 N. 35
40 Norme e tributi
FISCO
www.quotidianofisco.ilsole24ore.com
Rientro dei capitali. La gestione del dopodomande, a partire dalla scelta tra rimpatrio fisico, giuridico e waiver
Reati tributari. Dichiarazione infedele
Dl Milleproroghe
Voluntary, spazio alle modifiche
Sequestro preventivo
soltanto se ci sono
presunzioni idonee
Università,
proroga
per i contratti
dei ricercatori
Possibile cambiare opzione, ma prima dell’invito al contraddittorio
Antonio Tomassini
Antonio Longo
mento dei benefici in termini di
riduzione delle sanzioni. meno acquistati nel Paese di
detenzione).
delle Entrate per finalizzare l’operazione voluntary disclo
sure. Si è intensificata infatti l’attività di notifica di inviti e avvisi di accertamento (la di
sclosure si sta caratterizzando
sempre di più come una proce
dura di accertamento generata su impulso del contribuente), i quali, con un notevole rispar
mio di risorse (anche finanzia
rie), potranno essere notificati all’indirizzo pec del professio
nista che assiste il cliente, come
previsto dalla legge di Stabilità.
La voluntary disclosure
Il rimpatrio giuridico
pLavori in corso all’agenzia Le opzioni erano:
e il rimpatrio fisico delle attivi
tà finanziarie estere;
r il rimpatrio giuridico delle attività (lasciate all’estero) at
traverso l’affidamento in ge
stione o amministrazione a un intermediario finanziario resi
dente (che equivale alla nazio
nalizzazione delle attività);
t il rilascio del waiver per lo
scambio di informazioni nel ca
so delle attività che rimangono all’estero (in assenza di rimpa
trio giuridico).
Le modifiche in corso
Peraltro, si ritiene che la scelta effettuata nell’istanza di di
sclosure e nella relazione sia
modificabile dal contribuente
(soprattutto nei casi di difficol
tà oggettivamente riscontrabi
li) entro i termini che consenta
no di tener conto di ciò ai fini della riduzione delle sanzioni nei corrispondenti atti dell’uf
ficio. Nella circolare 30 dell’11 agosto 2015, l’agenzia delle En
trate ha chiarito, con riferi
mento al caso del rimpatrio,
che tale evidenza deve essere fornita in sede istruttoria e co
munque prima che l’ufficio proceda alla notifica dell’invito
al contraddittorio. Nel secondo caso, l’individua
zione del momento in cui si in
tende conferito il mandato fi
duciario: l’impostazione che
sembra prevalere è che se il conferimento del mandato è in
tervenuto nel 2016, vi sarà l’ob
bligo di compilazione del qua
dro RW anche in Unico 2017, quanto meno per la porzione d’anno in cui gli attivi sono de
tenuti all’estero senza un man
dato fiduciario; viceversa, nel caso in cui il conferimento del mandato fiduciario sia interve
L’indirizzo pec
nuto entro il 31 dicembre 2015, L’agenzia delle Entrate sta in Il rimpatrio fisico
l’assolvimento dell’obbligo di
fatti inoltrando dei documenti Ogni scelta (in alcuni casi ob chiarativo nel quadro RW si Il post disclosure
attraverso cui il contribuente bligata, come per gli immobi esaurirà in Unico 2016.
Molti contribuenti stanno poi esprime la propria manifesta li) ha le sue criticità. Tra le più
pensando alle cose da fare una
zione di volontà a ricevere la frequenti, nel primo caso, il Il waiver
volta completata la procedura.
notifica degli atti della collabo rimpatrio fisico delle cassette Nel caso di opzione per il wai Dal considerare la presenta
razione volontaria presso l’in di sicurezza, con il dubbio ver, l’eventuale utilizzo di un zione di istanze di rimborso
dirizzo pec del professionista. connesso all’eventuale obbli modello non conforme, le tem per i crediti di imposta non ri
Inoltre i contribuenti hanno at go di pagare i diritti di confine pistiche di rilascio o addirittura conosciuti in disclosure, al tuato o stanno attuando quanto (dazi e Iva) per i beni soggetti a il rifiuto da parte dell’interme porre in essere operazioni di dichiarato in sede di istanza e di tale imposizione (che invero diario estero potrebbero esse riorganizzazione societaria o
relazione ai fini dell’otteni spesso sono beni privati nem re problematici.
di liquidazione delle strutture interposte, esterovestite o co
munque utilizzate per abbatte
re il carico impositivo, sino alla
valutazione di forme di asset
protection.
La difesa del patrimonio
Nel post disclosure infatti
molti coglieranno l’occasione per pianificare il passaggio ge
nerazionale o comunque valu
tare forme di protezione del
patrimonio. Le più gettonate sembrano le
polizze assicurative (con una componente non irrisoria di copertura da rischi biometrici) e il conferimento del patrimo
nio in trust (che possono anche
essere combinate tra di loro). Si
tratta di strumenti che possono
consentire il differimento delle
imposte nell’ottica del passag
gio generazionale, ma che de
vono essere strutturati con ca
ratteristiche tali da evitare ri
qualificazioni civilistiche e fi
scali, magari discutendone con
il nuovo ufficio grandi patrimo
ni dell’Agenzia, che speriamo “parta” in fretta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I puntichiave
LE IPOTESI
POST INVIO
LA CENTRALITÀ
DEL CONTRADDITTORIO
L’INTEGRAZIONE
DOCUMENTALE
SUCCESSIONI
E DONAZIONI
PIANIFICAZIONE
POSTDISCLOSURE
Œ L’Agenzia concorda con le
determinazioni del
contribuente, il contribuente
paga in un'unica soluzione o
in tre rate e la procedura si
perfeziona
L’Agenzia non concorda
con le determinazioni del
contribuente; si instaura una
procedura di accertamento
con adesione a seguito della
quale si raggiunge un
accordo; il contribuente
paga e la procedura si
perfeziona
Ž Agenzia e contribuente
non raggiungono un accordo;
il contribuente potrà
presentare ricorso avanti
alla Ctp
Nel caso in cui l’Agenzia non
concordi con le determinazioni
del contribuente sarà obbligata a
convocare quest’ultimo per la
celebrazione di un
contraddittorio volto a
raggiungere un accordo. La
scelta effettuata nell’istanza di
disclosure e nella relazione ai
fini della riduzione delle sanzioni
tra rimpatrio fisico, rimpatrio
giuridico e waiver dovrebbe
poter essere modificata dal
contribuente e comunicata in
sede di contraddittorio, in
particolare nei casi di difficoltà
oggettivamente riscontrabili,
prima che l’ufficio proceda alla
formale notifica degli atti
impositivi
Nei casi di documentazione
incompleta si ritiene
comunque possibile una
integrazione documentale in
contraddittorio per il
contribuente in buona fede.
La buona fede può essere
documentata, ad esempio,
esibendo lettere
raccomandate, mail e diffide
inviate agli istituti di credito
esteri per l’ottenimento
della documentazione che
non hanno trovato risposta
Il mancato versamento delle
imposte relative a successioni e
donazioni non è sanabile con la
voluntary ma si tratta di una
variabile comunque da
monitorare attentamente,
perché potrebbe essere oggetto
di un autonomo accertamento e
far lievitare i costi complessivi
della sanatoria. Allo stesso
tempo, l’integrazione della
successione non pregiudica
l’accesso alla disclosure:
l’integrazione va, quindi,
valutata dagli eredi per finalità
civilistiche. Né sussiste un
obbligo di formalizzare
donazioni avvenute nei periodi
interessati dalla
regolarizzazione
Nel postdisclosure, occorre
valutare la possibilità di
presentare istanze di
rimborso per i crediti di
imposta non riconosciuti in
sede di voluntary disclosure,
porre in essere operazioni di
riorganizzazione societaria o
di liquidazione delle
strutture estere, o strumenti
di protezione patrimoniale
nell’ottica del passaggio
generazionale, anche in
contraddittorio con il nuovo
ufficio Grandi patrimoni
dell’agenzia delle Entrate
Ferruccio Bogetti
Gianni Rota
pGli indizi ricavati dalle pre
sunzioni assunte in base alle nor
me tributarie possono legittima
re il sequestro preventivo in presenza di reati tributari. Tut
tavia il giudice può sempre va
gliare la loro idoneità al fine di confermare il provvedimento cautelare. Poi, nella valutazione del fumus del reato, assume in
dubbia rilevanza l’innalzamen
to della soglia di punibilità per ciascun tributo evaso ancorché introdotta da una norma succes
siva. Così la sentenza 4653/2016 della Cassazione, depositata ieri.
Nei confronti di un uomo in
dagato per il reato di dichiara
zione infedele (articolo 4 del Dl
gs 74/2000), il Gip dispone con decreto il sequestro preventivo sui suoi beni fino a 350mila euro, per avere evaso l’Iva negli anni 2010, 2011 e 2012 rispettivamente per 84mila, 133mila e 142mila eu
ro. L’uomo si oppone lamentan
do l’enormità del gravame ri
spetto agli indizi sulla cui base è stata presunta l’evasione. Il Tri
bunale, in accoglimento del suo ricorso, annulla con ordinanza il provvedimento cautelare ma il pubblico ministero non demor
de e si rivolge in Cassazione. In
tanto le presunzioni legali tribu
tarie, anche se non sono prova di commissione del reato, rilevano quali indizi e la Guardia di Finan
za ha individuato plurime viola
zioni che inducono a ritenere sussistente il reato. Inoltre, sem
pre secondo il Pm, le giustifica
zioni fornite dall’indagato sulle movimentazioni rinvenute sul suo conto corrente sono state ri
tenute generiche e tali da fare co
munque ritenere integrata la mi
nima gravità indiziaria per l’ado
zione del sequestro. Il contri
buente si costituisce nel giudizio
invocando l’inammissibilità del ricorso, in quanto senza eccepi
re alcuna violazione di legge ri
sulta inteso solo a denunciare nel
merito la motivazione dell’ordi
nanza impugnata. Poi lamenta il mancato raggiungimento della soglia di punibilità di 150mila eu
ro per tributo evaso, innalzata per il reato di dichiarazione infe
dele dal 22 ottobre 2015 in base al
la modifica introdotta dall’arti
colo 4 del Dlgs 158/2015. La Corte conferma l’annullamento del se
questro preventivo sancendo al
tresì l’inammissibilità del ricor
so per i seguenti motivi.
eL’ordinanza impugnata, che pure ha ammesso anche in cam
po cautelare il legittimo utilizzo quali indizi delle presunzioni tri
butarie, ha correttamente sotto
lineato, nel caso esaminato l’ini
doneità degli elementi indiziari assunti dalla GdF e poi recepiti dal Gip, come ad esempio i versa
menti di modesto importo effet
tuati dall’uomo sul proprio con
to, ad assurgere ad elementi in grado di fondare il provvedi
mento di sequestro. Si deve per
tanto escludere che la motiva
zione del provvedimento impu
gnato risulti assente o meramen
te apparente. Dunque il ricorso è
inammissibile in quanto non proposto per contestare la viola
zione di legge.
r Per la valutazione ulteriore del fumus del reato assume rile
vanza la circostanza rappresen
tata dall’innalzamento della so
glia di punibilità sino a 150mila euro di imposta evasa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In sintesi
01 L’IDONEITÀ
Il giudice può sempre
vagliare l’idoneità delle
presunzioni tributarie nella
decisione relativa alla
conferma del sequestro
preventivo in presenza di
reati tributari
02 SOGLIA DI PUNIBILITÀ
Per la valutazione del fumus
del reato di dichiarazione
infedele assume rilevanza la
circostanza rappresentata
dall'innalzamento della
soglia di punibilità in
relazione fino a 150mila euro
di imposta evasa operata dal
Dlgs 158/2015
pResta al 70% anche nel 2016 l’integrazione del sala
rio perso nei contratti di soli
darietà per tutti gli accordi siglati prima del 14 settem
bre scorso, data di entrata in vigore del decreto legislati
vo 148 che ha riformato gli ammortizzatori sociali.
Con un emendamento al
Milleproroghe approvato ieri dalle commissioni riuni
te Affari costituzionali e Bi
lancio del Senato viene con
fermata la vecchia copertu
ra, per sanare prima di tutto la situazione del gruppo Ilva
in cui, per il mancato coordi
namento di alcune norme, l’integrazione al 70% nel 2016 sarebbe stata garantita solo per i dipendenti dell’im
pianto ligure di Cornigliano,
e non per gli altri.
In un nuovo pacchetto di
correttivi presentato dai re
latori, poi, è prevista la possi
bilità per le università di al
lungare fino al 31 dicembre i contratti dei ricercatori a tempo determinato. Per permettere il pagamento degli straordinari al perso
nale di polizia, invece, si re
plicano i tetti ai fondi previ
sti nel 2015. Si allungano poi i
tempi per il passaggio alle Entrate del personale del
l’agenzia delle Dogane, mentre alla scuola di dotto
rato internazionale del Gran
Sasso arrivano i fondi per il 20162018.
Un altro emendamento
dei relatori allunga fino al 31 dicembre la durata del man
dato per il consiglio nazio
nale dell’ordine dei giornali
sti. La proroga, spiegano fonti del Governo, serve per dare il tempo al Parlamento di arrivare all’approvazione della legge delega sull’infor
mazione, in base alla propo
sta di legge depositata in commissione cultura alla Camera. Si allunga infine la copertura normativa per la bonifica di Bagnoli e per il progetto «Grande Pompei».
© RIPRODUZIONE RISERVATA