Febbraio 2016 - Parrocchia S. Gregorio Magno

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Transcript Febbraio 2016 - Parrocchia S. Gregorio Magno

Parrocchia San Gregorio Magno - Milano
Febbraio 2016
Comunità Insieme
Anniversari di matrimonio: una festa insieme
Sommario
Anniversari di matrimonio: una festa
insieme
A pochi giorni dalla Quaresima
Ambrosiana
Benvenuta suor Giovanna la quarta suora
di via Settala 70
La parola del Papa
Rallegrati, piena di grazia! Apertura della
Porta Santa della Misericordia
Vita d’0ratorio
Una simpatica iniziatiova di carità dei
cresimandi
Un presepio con materiali di riciclo
Carità e misericordia
Sostegno agli operatori del Centro di
Aiuto alla Vita dell’Ospedale Buzzi
Festa della famiglia 2016
Serata musicale con le due band di San
Gregorio Magno
Calendario di Febbraio
A pochi giorni dalla Quaresima Ambrosiana
Parrocchia... in breve
don Sergio Tomasello
I
n questo nuovo anno, il
nostro Decanato Venezia
e la nostra comunità di
San Gregorio hanno accolto
la visita pastorale del nostro
Vescovo, Angelo Scola.
Era stata preannunciata già
da settembre come uno dei
punti qualificanti la vita pastorale. Sabato 23 gennaio il
Cardinale, accompagnato dal
Vicario di zona, si è presentato
alla parrocchia del SS. Redentore davanti a un’assemblea
molto varia: le rappresentanze di sedici parrocchie diverse,
quattro dal nostro Decanato e
dodici dal Decanato di Turro.
Lo scambio tra il Vescovo e i
laici è stato confidenziale e ha
toccato molti dei temi scottanti di questo momento di
Chiesa. Il Cardinale, sollecitato
da alcune domande, ha dato
voce alle sue preoccupazio-
ni di Vescovo rispetto a molti
temi tra cui l’evangelizzazione
in questa epoca di modernità,
le fatiche della missione della Chiesa in una città come
Milano, l’invito a fare tesoro
dell’esperienza sinodale sulla
famiglia e via dicendo.
Ci sono state anche sottolineature importanti circa la
nuova catechesi verso i ragazzi e alcune sottolineature
di testimonianza dei giovani
nei loro ambienti più propri:
università, amicizie, lavoro e
comunicazione. Nell’ambito
della testimonianza di ogni
credente il Vescovo ha invitato le famiglie a sentirsi soggetto attivo della Pastorale,
indipendentemente dall’incarico svolto, ma come presenza
viva nella Chiesa e nel mondo.
In questo contesto il Vescovo
ha invitato i preti e gli opera-
tori pastorali ad andare a trovare alcune famiglie in casa
radunando in quel contesto
intimo altre famiglie o amici
per far emergere la valenza
cristiana di molte esperienze
che condividiamo. Siamo ben
consapevoli che la visita pastorale del nostro Vescovo è
stata solo il punto di partenza
per una successiva riflessione
sulle nostre comunità parrocchiali, nell’intento dichiarato
di cercare alcuni obiettivi futuri per realizzare alcune scelte programmatiche che aiutino il cammino di tutti. Anche
i singoli Decanati, aiutati dalla
riflessione del presbiterio locale, sono invitati a cercare un
obiettivo comune su cui convergere nei prossimi tre anni.
La seconda novità di quest’anno è l’inizio molto anticipato della Quaresima, che
per noi ambrosiani avrà inizio
domenica 14 febbraio. E’ evidente a tutti che essa si colloca nel cuore del cammino
dell’anno giubilare che il Papa
ha intitolato “Misericordiosi
come il Padre”. Si tratta dunque di entrare con maggior
decisione nelle esperienze
di misericordia e di perdono
che il Papa Francesco ha indicato a tutta la Chiesa. Anche
noi di San Gregorio Magno
avremo modo di camminare
su questi sentieri. Una rinnovata esperienza di preghiera
e di ascolto della Parola di
Dio; un’esperienza di pellegrinaggio breve, il primo sabato
di Quaresima (20 febbraio)
presso il Santuario di San Pietro Martire a Seveso, che sostituirà il tradizionale ritiro di
Quaresima; i Quaresimali del
segue a pagina 2
2 COMUNITA’ INSIEME
segue da pagina 1
venerdì, vissuti con un’attenzione specifica alle opere di
misericordia. Domenica 13
marzo sarà dedicata ad un ritiro spirituale per le famiglie,
e convergeranno a questo
momento spirituale coloro
che nel nostro Decanato vivono come famiglia cristiana il
loro impegno di testimonianza. Ci soffermeremo sul tema:
“la misericordia nelle relazioni
personali e familiari”. In aprile
proporremo un pellegrinaggio parrocchiale a Roma, per
vivere anche nella forma del
pellegrinaggio questa occasione per sperimentare la
misericordia di Dio nei nostri
confronti. Ci prepareremo
bene per invocare al soglio
di Pietro il dono della misericordia e per professare con
coraggio la nostra fede cattolica. Intensifichiamo il nostro
anno giubilare per crescere in
qualche esperienza comunitaria che ci dia modo di dare
contenuto a questo periodo
straordinario. Sarà il nostro
Giubileo della Misericordia.
in
noviziato come da
prassi, e poi
otto anni di
preparazione
professionale
e religiosa.
Durante questo periodo
mi
hanno
chiesto
se
preferivo dedicarmi
ai
più piccoli,
all’asilo oppure servire
i malati. Mi
hanno dato
la libertà di
decidere,
un po’ come
quando ero
a casa. Avevamo una nostra
attività, quindi non si stava
sotto padrone. Anche mia
mamma mi diceva: “Ma come
farai a obbedire, che non l’hai
mai fatto?”.
Quindi cosa ha scelto?
“Ho preferito fare l’infermiera e mi hanno mandato
all’ospedale Galliera di Genova, doive ho fatto la scuola fino a svolgere funzioni
direttive. Ho poi lavorato in
diverse cliniche e ospedali.
Per 14 anni di fila, all’inizio, a
Santa Margherita Ligure. E li
ho passato tutti i piani: medicina, maternità... Facevamo
anche le notti, in quel periodo. Avevo il pronto soccorso
da gestire, e lo facevo con
grande entusiasmo perchè mi
piaceva: era come donare la
vita a Gesù. Più avanti ho fatto servizio in casa, alla nostra
comunità oppure negli ospedali o in farmacia. Con grande
flessibilità sul lavoro. Ho visto
tutto. Dalla vita che comincia
in maternità fino all’accompagnamento ultimo con i più bisognosi, persone sole o semplicemente anziane.”
La sua ultima tappa prima di
via Settala?
“Prima di venire qui ero a
Loano, in un pensionato di
80 persone, ero responsabile.
Poi sono tornata a Bergamo
perché avevo bisogno di cure,
ho finito i quattro anni di superiora a Gorle. Facendo vita
fraterna. Poi mi hanno chiesto
di nuovo di cambiare casa,
ma il dottore che mi seguiva,
a causa delle mie patologie,
mi ha detto di non allontanarmi. Sarei dovuta andare a
Torino. Così ho scelto Milano,
una via di mezzo. Era più facile accompagnarmi avanti e
indietro quando dovevo fare
dei controlli. Non ho ancora
compiti pastorali perché sono
qui da poco. Faccio delle iniezioni quando c’è bisogno, più
un aiuto in casa. Sento il bisogno di pregare e ringraziare
Dio senza troppe distrazione.
Con gli anni si gusta di più la
contemplazione.”
E’ vero che la vostra casa si sta
aprendo anche all’accoglienza
di ragazze?
“Visto che la casa si svuotava (siamo rimaste in quattro)
abbiamo deciso di utilizzare
le stanze libere dell’ultimo
piano per ospitare delle ragazze che vengono a Milano
a studiare, per l’università, e
che non sanno dove appoggiarsi. Oppure troverebbero
solo appartamenti a un costo
elevato. Così abbiamo dato la
disponibilità.”
Benvenuta suor Giovanna
la quarta suora di via Settala 70
Adriano Ancona
La comunità di via Settalal si è arrichita di una nuova
presenza: suor Giovanna. Un
pomeriggio prima dei Vesperi
andiamo a incontrarla a casa
sua. Ecco cosa ci racconta.
Ci parla di lei?
“Sono nata ad Albino, in provincia di Bergamo. Penultima
di dieci figli, l’ultimo è diventato sacerdote. I miei genitori
più che darmi un’educazione
a parole me l’hanno data con
la vita, perché erano contadini e avevano un bar. Ma una
volta, prima del lavoro c’era
la Messa alle 5.30 del mattino.
Quella in casa non mancava.
E il Pane di Vita del quale si
nutrivano era la loro forza e il
nostro esempio. Quando avevo 23 anni sono andata a fare
un corso di esercizi spirituali a
Genova Quarto, con un’amica
e il gruppo delle ragazze con
le suore Cappuccine, improntati sull’aspetto vocazionale.
Ma non c’era neanche il minimo pensiero di farmi suora
perché siamo state delle birichine... Ma lì ho capito che anche nella fase dell’adolescenza poteva esserci un contatto
vivo col Signore. Avevo la
finestra che dava sulla chiesa
e appena usciva un cliente
dal bar si parlava con Gesù. E
quando sono tornata a cvasa, riflettendo, ho capito che
la vocazione è un dono: una
frase verissima, perché mi
sono sentita dentro una determinazione che non avevo
mai avuto prima. E penso che
questo sia stato il segno della mia chiamata. E in ottobre
l’ho detto a mia mamma.”
Quanti anni sono passati e
cosa è successo da allora?
“Con questo febbraio faccio 48 anni di convento. Sono
entrata, ho conosciuto le consorelle, ho passato i primi sei
mesi con loro. Sono entrata
Febbraio 2016 3
La parola del Papa
Rallegrati, piena di grazia!
Apertura della Porta Santa della Misericordia
Alessandra e Giovanni Riva
D
urante la Santa
Messa in occasione
dell’apertura della
Porta Santa della Misericordia, Papa Francesco ha tenuto
un’omelia nella quale fa emergere il nesso tra l’anno della Misericordia e la sua data
di inizio: 8 dicembre, festa
dell’Immacolata Concezione.
Come di consueto, il primo
rimando del Papa è all’ascolto
della Parola di Dio: il Santo Padre compie il gesto dell’apertura della porta santa, “gesto
tanto semplice quanto simbolico” alla luce della Parola che
è stata proclamata ed ascoltata durante la Santa Messa.
La maggior parte dei nostri
gesti quotidiani sono semplici, ma assumono un significato, un senso, una direzione
se vengono compiuti alla luce
della Parola di Dio. La prima
indicazione è dunque quella
di lasciare che la Parola di Dio
illumini la nostra vita, scoprendo attraverso di essa cosa
ci avvicina a Dio o cosa ce ne
allontana, indicandoci così la
via da seguire.
In particolare la Parola su cui
si sofferma il Papa è: “Rallegrati, piena di grazia” (Lc 1,28).
La pienezza della grazia che
è comunione con Dio, rende
la Vergine Maria capace di
compiere il gesto della accoglienza di Dio nella sua vita e
nella storia.
E’ dunque sempre il primato
dell’amore di Dio per noi che
ci rende capaci di accoglierlo.
L’amore di Dio previene dalla colpa originaria (Maria) e
salva noi tutti dalle nostre colpe in virtù del suo amore ricco
di misericordia.
Varcare questa Porta dunque significa riconoscere in
Dio il suo volto di Padre misericordioso, che ci accoglie
sempre quando vogliamo
tornare a Lui, riconoscendo le
nostre colpe, la nostra miseria, le nostre debolezze di creature che antepongono i loro
progetti alla volontà di Dio e
che credono di poter vivere
indipendentemente dal loro
Creatore e Padre.
La Vergine Maria è beata
perché “ha creduto all’adem-
pimento delle parole del Signore” (Lc 1, 45).
Lasciamoci dunque trasformare dalla Parola di Dio,
ascoltandola, meditandola,
prendiamo consapevolezza di
come siamo alla luce della Parola che da senso alla nostra
vita e lasciamo che la grazia di
Dio ci avvolga.
E’ infatti il Padre che ci viene
incontro sempre per primo. “E’
Lui che ci cerca”. E’ Lui che ci
è vicino in tutte le situazioni,
anche in quelle che sembrano
irrimediabilmente perdute.
Egli infatti “venne a condividere la sorte di chi si era perduto”.
A tal proposito, riportiamo
alcune riflessioni del teologo
D. Bonhoeffer.
“Dio non si vergogna della
bassezza dell’uomo, vi entra
dentro (...) Dio è vicino alla
bassezza, ama ciò che è perduto, ciò che non è considerato, l’insignificante, ciò che è
emarginato, debole e affranto; dove gli uomini dicono
“perduto”, lì egli dice “salvato”;
dove gli uomini dicono “no”, lì
egli dice “sì”.
Dove gli uomini distolgono
con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo, lì egli
posa il suo sguardo pieno di
amore ardente e incomparabile. Dove gli uomini dicono
“spregevole”, lì Dio esclama
“beato”.
Dove nella nostra vita siamo
finiti in una situazione in cui
possiamo solo vergognarci
davanti a noi stessi e davanti a Dio, dove pensiamo che
anche Dio dovrebbe adesso
vergognarsi di noi, dove ci
sentiamo lontani da Dio come
mai nella vita, proprio lì Dio ci
è vicino come mai lo era stato
prima.
Lì egli vuole irrompere nella
nostra vita, lì ci fa sentire il suo
approssimarsi, affinché comprendiamo il miracolo del suo
amore, della sua vicinanza e
della sua grazia”. (“Dio ama
ciò che è perduto”, Riconoscere Dio al centro della vita,
Dietrich Bonhoeffer).
“Cercate il Signore mentre è
vicino!”e “Rallegrati, piena di
grazia!”: siano queste le esortazioni che ci
accompagnano
durante questo
anno santo.
Il Papa ricorda infine che
cinquant ’anni
fa con il Concilio Vaticano II si
spalancava una
porta della Chiesa verso il mondo, incoraggiandoci alla quella
spinta missionaria per “andare
incontro all’uomo, là dove vive”,
facendo davvero
nostra la misericordia del buon
samaritano.
4 COMUNITA’ INSIEME
Vita d’oratorio
I cresimandi danno vita
a una simpatica iniziativa di carità
Le catechiste di prima media
Q
uest’anno noi catechiste di prima
media
abbiamo
pensato di sottolineare con
i ragazzi il tempo d’Avvento,
proponendo un “Calendario
dell’Avvento” un po’ particolare: così abbiamo realizzato
un bastone appeso alla parete
dell’aula di catechismo, da cui
pendevano tanti bicchierini
colorati. Uno per ciascun ragazzo.
Ogni giovedì (giorno del
nostro incontro di catechi-
smo) tutti i ragazzi hanno
trovato nel proprio bicchiere
una sorpresina (caramelle o
cioccolato) e un’indicazione
per un impegno da attuare
in settimana. Per semplificare abbiamo stabilito noi un
impegno uguale per tutti: apparecchiare o sparecchiare la
tavola, buttare la spazzatura,
rifare il letto...
Abbiamo anche proposto
una raccolta alimentare da offrire ai bisognosi, come conseguenza di qualche rinuncia
personale. Così ad ogni incontro ciascuno ragazzo ha
portato un alimento diverso:
un pacchetto di zucchero, del
tonno, della pasta, della salsa
di pomodoro acquistati con
qualche soldino risparmiato
rinunciando a una merenda,
o a un pacchetto di figurine, a
un fumetto…
L’iniziativa aveva l’obiettivo
di far sperimentare la gioia
nel donare e nel condividere
ciò che si ha. L’aiuto e la collaborazione dei genitori sono
stati davvero fondamentali e
molto preziosi!
L’ultimo incontro prima di
Natale, al posto della solita
catechesi, abbiamo portato
tutti gli alimenti raccolti in Avvento alle nostre suore Cappuccine di Madre Rubatto, in
via Settala 70. Ormai da anni,
ogni giorno offrono un piatto
caldo a circa 30 persone. Lì
abbiamo trovato la sorpresa
di una ottima merenda: pandoro e cioccolata calda per
tutti!!!!!
buto di ognuno e sicuramente senza le tante persone che
vivono l’oratorio anche le aule
di catechismo sarebbero vuote. Il secondo grande tema
di questo presepe è stato il
riciclo, prendendo spunto
dall’enciclica di Papa Francesco che dedica un intero capitolo al rispetto dell’ambiente,
infatti per realizzarlo sono
stati utilizzati esclusivamente
parti di vecchi presepi e
oggetti realizzati a partire da scarti domestici
(bottiglie, scatole di pasta, succhi di frutta,…).
Una volta ultimato, il
presepe è stato iscritto al Concorso presepi
della Diocesi di Milano
nella categoria “Oratori”
e domenica 17 gennaio
il nostro impegno è stato riconosciuto con un
premio speciale “FOM”
(Fondazione Oratori Milanesi) nella categoria
“Oratori della città di Milano”. Siete tutti invitati
a vedere la coppa esposta nel bar dell’oratorio.
Questo è stato un
grandissimo risultato e sottolinea il fatto che lavorando insieme si possono davvero fare
cose bellissime.
Naturalmente il premio ricevuto è anche un grande incentivo a partecipare ancora
più numerosi l’anno prossimo
per fare un presepe ancora
più bello e vincere un altro
premio insieme.
Un presepio semplice
con materiali di riciclo
Massimiliano Salis
Per il Natale 2015 è stata
proposto di fare un presepe in
oratorio tutti insieme, grazie
alla disponibilità di una mamma a seguirne la realizzazione.
La proposta fatta a tutti i bambini e ragazzi dell’oratorio ha
riscosso un buon successo,
infatti nei giorni in cui era prevista l’attività si sono alternati
tanti bambini dell’oratorio e
non solo, molte volte insieme
a loro anche mamme, papà e
nonne si sono fermate a dare
il loro importante contributo.
Lo scopo principale di questa proposta era quello di far
vivere l’oratorio a tutta la comunità, sia grandi che piccoli,
perché l’oratorio non è solo
un luogo di passaggio o una
struttura che ospita aule di
catechismo, ma è un luogo di
tutti, che vive grazie al contri-
Febbraio 2016 5
Carità e misericordia
Sostegno agli operatori
del Centro di Aiuto alla Vita dell’Ospedale Buzzi
Gli operatori del C.A.V. Buzzi
I
l Centro di Aiuto alla Vita
(C.A.V.) dell’Ospedale Vittore Buzzi si occupa di
maternità’ difficili e impreviste.
Al C.A.V. Buzzi collaboriamo
a stretto conttato di gomito
con il personale del reparto
della legge 194.
Il personale che lavora in
ospedale ci invia quelle mamme che sono in forte crisi psicologica davanti all’ipotesi di
abortire un figlio. Più’ di 80
bambini in tre anni sono stati così strappati all’ aborto. In
altri casi le mamme stesse si
presentano spontaneamente al nostro C.A.V. e noi le
assistiamo, fornendo un’accoglienza e un conforto nel
proseguire una gravidanza
carica di problemi di salute, o
di famiglia, o semplicemente
afflitta dalla solitudine e povertà materiale.
Il nostro C.A. V. segue anche
le famiglie di queste persone,
per oltre nove mesi successivi
al parto. I contributi economici sono soprattutto regionali:
sono I Fondi “Nasco” e “Cresco”. I fondi “Nasco” sono dati
alle mamme in gravi difficoltà’
economiche che intendono
abortire (spesso sono già’ in
possesso di un certificato di
Interruzione Volontaria di Gravidanza) e vengono da noi
entro la 12 settimana di gravidanza (3 mesi circa). Mentre i
fondi “Cresco” sono finalizzati
ad aiutare le mamme in forte
povertà’ per l’ alimentazione
delle neo-mamme e dei loro
bambini (in questo caso spesso sono implicati entrambe,
mamma e bambino).
Uno dei principi su cui si
basa il nostro C.A.V. è portare
le donne ad una scelta di maternità’ consapevole, in modo
da evitare successivi traumi
dovuti all’ aborto.
Attualmente abbiamo aiutato 400 mamme di varie etnie,
con una percentuale del 33%
di donne italiane sul totale,
per causa della crisi economica del nostro paese.
Gli aiuti che diamo attraverso le donazioni che riceviamo
dalla bontà della gente, e da
persone sensibili, sono: erogazione di pannolini e latte
per neonati, corredino per
maschi o femmine per inizia-
re, attrezzature per neonati e
solo in casi di grande difficoltà’; quando per esempio non
è possibile per legge attivare i contributi della Regione
Lombardia (perchè non sono
residenti da vari anni oppure
hanno qualche impedimento)
diamo un aiuto economico di
tasca nostra finalizzato al benessere del bambino/-a nella
fase più delicata del suo cammino storico.
Per questo vi ringraziamo
tantissimo della vostra vendita delle Stelle di Natale e del ricavato ottenuto: è stata “provvidenziale”! E vi invitiamo a
venirci a trovare all’Ospedale
Buzzi chiedendo della sede
del C.A.V. (Centro di Aiuto alla
Vita). Di solito siamo presenti
al mercoledì sia al mattino che
al pomeriggio.
Provenienza dei casi gestiti dal C.A.V. Buzzi
2%
2%
1%
1%
Italia
6%
Perù
2%
Egitto
2%
2%
32%
3%
Filippine
Bolivia
Ecuador
Marocco
6%
Slovenia
El Salvador
5%
Senegal
Moldavia
Sri Lanka
9%
14%
Romania
Albania
13%
Altri Paesi
La storia di Sabrina
Sabrina ha 38 anni. E’ sposata e vive a Milano ed è laureata in Scienze Politiche. Ha già
due figli, di quattro e due anni e si è accorta di essere in stato di gravidanza del terzo figlio,
che non era stato in alcun modo programmato. Il marito ha avuto una reazione del tutto
negativa. Lui, insieme alla sua famiglia di origine, ha minacciato Sabrina di abbandonare
lei e gli altri bambini se non avesse abortito. Sabrina ha già un certificato medico IVG (interruzione volontaria di gravidanza), ed è in preda ad una grande agitazione.
Ha passato molte ore da sola in macchina, fuori dall’ospedale, non sapendo se entrare
nel reparto preposto all’aborto o recarsi al CAV, indicato dalla ginecologa di turno che ha
visto in lei una grande sofferenza. Durante il primo colloquio, Sabrina si calma e prende
coscienza che il suo desiderio è tenere questo bambino a dispetto di qualsiasi pressione
familiare. Inizia così un percorso psicologico con noi, con sedute piuttosto frequenti. Il suo
rapporto con il marito dopo qualche tempo riprende forza: in fondo lui la stima per la sua
determinazione. Nell’ottobre 2013 nasce Alessandro, con grande gioia dei genitori che nel
frattempo hanno ritrovato l’armonia di coppia. Il CAV del Buzzi ha dato, oltre a un supporto psicologico, anche un aiuto economico, poiché la suocera aveva interrotto tutti gli aiuti
economici per lei e per i suoi nipoti.
6 COMUNITA’ INSIEME
Festa della famiglia 2016
Serata musicale con le due band
di San Gregorio Magno
Luca e Stefano Zaninello
Moltissimi gruppi musicali,
quelli che una volta si chiamavano complessi, hanno avuto
origine dalle cantine di qualche abitazione dove ci si ritrovava a suonare: anche nella
nostra parrocchia, in un’area
un po’ recondita, si trova un
ambiente che da parecchi
anni è stato adibito a sala musica, dove alcuni gruppi provano periodicamente.
Fra questi ci sono i VeJet,
una formazione costituita da
5 elementi: quando alcuni
anni fa ci fu chiesto di trovare
un nome per la band, il bassista propose “chiamiamoci
vegett”, ma poiché il nome
scritto in questo modo poteva indurre a pensare che si
trattasse di cinque attempatelli che proponevano vetuste canzoni in milanese, l’abbiamo tramutato nell’attuale
VeJet - che tanto si pronuncia
uguale. In questo modo non
solo rendiamo omaggio al
tastierista (che è tenente colonnello dell’aeronautica), ma
nello stesso tempo ci consente di presentare un repertorio
di tutt’altro genere. Suoniamo
prevalentemente cantautori
italiani degli anni ‘60-‘70-‘80,
senza però disdegnare qualche incursione fra i gruppi
rock, arrivando anche a canzoni dei giorni nostri: questa
eterogeneità nasce dai diversi
gusti musicali di ognuno, ma
soprattutto ci consente di rinnovare e aggiungere costantemente altri brani al nostro
repertorio.
Storia e genere (ed età) abbastanza diversa per i Kalinka:
il primo nucleo nasce da alcuni compagni di classe dopo la
fine della terza media, e con
esso avevamo fatto qualche
breve esibizione dal vivo.
Dopo essere rimasti in pochi
del vecchio gruppo e con una
serie di avvicendamenti ci siamo riformati, decidendo perciò di continuare, cercando
di migliorare il nostro livello
musicale attraverso brani anche piuttosto differenti come
stile. Il genere è primariamente rock, anzi il “Classic Rock”
degli anni ‘70, quando i componenti della band non erano
ancora nati e i loro genitori
erano ancora bambini. Però
questa è la musica che accomuna tutti i sei ragazzi (voce,
due chitarre, basso, batteria e tastiera). Non mancano
La capacità che ha la musica di coinvolgere è probabilmente unica e, ancora una
volta, l’appuntamento con i
VeJet ha offerto un serata decisamente piacevole: il gruppo ha iniziato con un bel rock
tirato, per scaldare l’ambiente e dimostrare che i cinque
sono tutt’altro che “vecchietti”. La scelta dei brani è stata
molto interessante, passando
da canzoni celebri e orecchiabili ad altre meno note, ma
ugualmente coinvolgenti e
piacevoli da ascoltare: Mino, il
neppure brani abbastanza
recenti. Un ultimo aneddoto
riguarda il nome, scelto dopo
tante proposte. I ragazzi non
riuscivano a trovarne uno
che li accontentasse. Ma una
sera, dopo aver finito di provare, hanno notato il nome
del negozio russo vicino alla
parrocchia all’angolo con via
Boscovich (appunto Kalinka):
piacque subito e fu scelto con
soddisfazione.
Il 30 gennaio, i due gruppi
si sono esibiti sul palco del
Gregorianum. L’esibizione dal
vivo è un po’ il culmine del lavoro che si fa in sala prove, è il
momento in cui ci si confronta
con il pubblico: la redazione
ha raccolto di seguito alcune
impressioni fra i presenti la
sera del concerto.
cantante, ha saputo introdurre ogni brano con la sua verve
ironica, alla quale si sono aggiunti alcuni divertenti siparietti, che nell’insieme hanno
confermato una qualità della
musica e una comunicativa
sempre molto buone. La serata è stata poi animata ulteriormente dalla presenza di un
ospite (Cristiano, of course),
che con la sua simpatia ha regalato ulteriore divertimento.
Ma la sorpresa maggiore
è venuta sicuramente dal
gruppo dei ragazzi che sono
seguiti, i quali si sono presentati subito con un trascinante
rock “made in USA”: questa è
stata una caratteristica che ha
accompagnato tutta la loro
performance. Mentre i VeJet
hanno proposto esclusiva-
mente un repertorio di canzoni italiane, i Kalinka si sono
cimentati con brani tutti cantati in inglese, anche in questo caso spaziando dagli anni
‘70 ai giorni nostri, con una
versatilità davvero notevole.
La voce di Chiara ha colpito
tutti per la sua limpidezza ma
altresì per la bravura nel passare dall’hard rock a melodie
più delicate; i due chitarristi,
Roberto e Alessandro, si sono
alternati nei vari assoli e sono
stati sicuramente apprezzati
per la fluidità e l’abilità tecnica in diversi fraseggi: lo stesso
vale per Pietro, il tastierista,
che ha arricchito il suono
complessivo del gruppo, dimostrandosi assai talentuoso
pure lui nei passaggi solisti.
La solidità di una band è data
dalla sezione ritmica e questa
si è rivelata una garanzia: Niccolò al basso è apparso sempre molto sicuro, così come
Stefano alla batteria si è dimostrato energico e preciso in
ogni frangente.
Pure le persone più lontane
dai generi che sono stati proposti hanno però riconosciuto
il lavoro che questi sei adolescenti hanno fatto per preparare la serata, tanto è vero che
è stato richiesto a gran voce
un bis che la band ha dovuto
improvvisare. Quello che auguriamo a tutti loro è di perseverare in questa passione,
anzi di cercare ogni occasione
per suonare fuori, per farsi
ascoltare, siano ad esempio
feste scolastiche o, perché no,
iniziare anche a cercare quei
luoghi o locali che offrono
qualche spazio ai giovani.
In conclusione, una serata
che ha superato le aspettative che tutti noi del pubblico
avevamo, un’occasione che
speriamo possa ripetersi nuovamente.
Calendario di Febbraio
Febbraio 2016 7
CALENDARIO DI FEBBRAIO
Eventi e appuntamenti importanti per la nostra comunità
Lunedì
1
Martedì
2
Mercoledì 3
Giovedì
4
Sabato
6
Domenica 7
Martedì
9
Mercoledì 10
Giovedì
11
Sabato
13
Domenica14
Lunedì 15
Giovedì 18
Venerdì 19
Sabato
20
Domenica 21
Lunedì
22
Giovedì
25
Venerdì 26
Sabato
27
Domenica 28
Lunedì
29
Beato Andrea Carlo Ferrari - Memoria
Festa della presentazione al Tempio di Gesù - Giornata Mondiale della Vita Consacrata
Ore 9.00 e ore 18.00 SS. Messe con la processione con le candele benedette (candelora)
San Biagio - Memoria
Al termine delle SS. Messe rito della Benedizione della gola
Ore 21.00 Consiglio Pastorale Parrocchiale
Ore 18.00: S. Messa e Adorazione Eucaristica. Ore 19: Vesperi e Benedizione Eucaristica
Ore 15.00 Confessioni in Chiesa fino alle ore 18.00. Ore 18.00 S. Messa della vigilia
ULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA - Domenica del Perdono
Durante tutte le SS. Messe saranno presentate le proposte dell’anno santo della Misericordia
Ore 10.00 S. Messa con le famiglie dei battezzati nel 2015 (segue rinfresco)
Ore 18.00 S. Messa con il rito delle esequie
La catechesi di Iniziazione Cristiana è regolare
S. Maria di Lourdes - Giornata Mondiale dell’ammalato
Ore 17,30 presso S. Camillo de Lellis incontro decanale degli operatori pastorali degli ammalati
La catechesi di I media è sospesa
Ore 18.00: S. Messa e Adorazione Eucaristica. Ore 19: Vesperi e Benedizione Eucaristica
Carnevale Ambrosiano
Ore 18.00 Ritrovo del gruppo Giovani Coppie: confronto sulla Parola di Dio e cena comunitaria
Ore 18.00 S. Messa vigiliare di ingresso nella Quaresima Ambrosiana
I DOMENICA DI QUARESIMA - LE TENTAZIONI
Gesto penitenziale durante le Messe: rito delle ceneri sopra la testa
La S. Messa delle ore 10.00 è animata dai ragazzi di II e III elementare: seguono giochi in oratorio
per i ragazzi e un incontro formativo dei genitori con il Parroco
Ore 16.00 Battesimi; Ore 16.00 Incontro della Fede per separati-divorziati-risposati (in via Copernico 9)
Inizio dell’itinerario quaresimale per i ragazzi dell’iniziazione cristiana
Ore 18.30 il gruppo adolescenti entra in Quaresima
Giovedì del Discepolo: ore 18.00: S. Messa e Adorazione Eucaristica. Ore 19.15: Vesperi e Benedizione
Primo venerdì di Quaresima - Digiuno-magro
Ore 17.00 Via Crucis per tutti i ragazzi della catechesi in chiesa
Ore 21.00 Via Crucis per tutti i giovani e gli adulti in chiesa
Ore 15.00 Partenza per il pellegrinaggio a Seveso per entrare nella Porta Santa del Santuario di S.
Pietro Martire - Segue ritiro spirituale e preghiera in loco, ritorno previsto per le ore 19.00
II DOMENICA DI QUARESIMA - LA SAMARITANA
La S. Messa delle ore 10.00 è animata dai ragazzi di IV elementare accompagnati dai genitori
Ore 15,30 Prima Confessione dei ragazzi di IV elementare, accompagnati dai genitori e familiari
Ore 18.30 incontro di catechesi per gli adolescenti: segue pizzata in oratorio
Ore 21.00: Inizio del Corso Fidanzati in preparazione al matrimonio cristiano
Giovedì del Discepolo: ore 18.00: S. Messa e Adorazione Eucaristica. Ore 19.15: Vesperi e Benedizione
Ore 21.00: Corso Fidanzati in preparazione al matrimonio cristiano
Venerdì di Quaresima - giorno di magro. Ore 15.00: Via Crucis in chiesa. Ore 21.00 preghiera in chiesa:
Quaresimale per gli adulti
Ore 15.00 Confessioni in Chiesa fino alle ore 18.00. Ore 18.00 S. Messa della vigilia
III DOMENICA DI QUARESIMA - ABRAMO
La S. Messa delle ore 10.00 è animata dai ragazzi di V elementare: seguono giochi in oratorio per i
ragazzi e un incontro formativo dei genitori con il Parroco
Ore 16.30 Momento formativo dell’Azione Cattolica adulti
Ore 21.00: Corso Fidanzati in preparazione al matrimonio cristiano
8 COMUNITA’ INSIEME
Offerte per la Parrocchia
gennaio 2016
Anonimo contributo mensile
Euro 950
Offerte di N. N. per Parrocchia
Euro 945
Offerte per Funerali
Euro 1100
Offerte da Sala Musica
Euro 150
Offerte per Haiti
Euro 2155
Abbonamenti a Il Segno
Euro
245
Raccolta Cum-Se
Euro 2400
La Parrocchia ha ricevuto un lascito testamentario
da Licia Tempesti, già nostra benefattrice. Per sua
espressa volontà, il contributo sarà destinato a
opere caritative e all’apertura di un Legato per
la celebrazione di S. Messe di Suffragio per lei e
il figlio Antonio Faucci. Per il Legato sono stati
versati alla Curia Euro 3.000 (per 25 anni).
La Parrocchia su Internet
www.sangregoriomilano.it
Dall’archivio parrocchiale
E’ diventato Figlio di Dio
nel Battesimo
Matteo Quarantotto
di Roberto e Antonella Coccia
Miriam Milano Vieusseux
di Nicola e Gabriella Brenca
Ci hanno preceduto
nella Casa del Padre
Alberto Febbo
Via F. Casati, 13
Rosanna Ambroso
Via san Gregorio, 49
Pina Bertolazzi ved. Zuccotti
Via A. Tadino, 46
Pier Luigi Negrini
Via L. Settembrini, 20
Marialuisa Clerici ved. Cappetta
Via Mauro Macchi,. 10
Giovanni Ungarelli
Piazza Cincinnato, 4
... è il sito della Parrocchia: vi invitiamo a consultarlo
per le informazioni sulla vita della nostra Comunità di
San Gregorio Magno e iscrivervi alla newsletter
Parrocchia ... in breve
Celebrazioni liturgiche
Il Centro d’Ascolto è aperto tutti i mercoledì dalle
ore 9.00 alle 11.00 e tutti i venerdì dalle ore 16.00
alle 18.00 (tranne festivi). Telefono: 02-29403170.
SANTE MESSE FESTIVE
Ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00 - Vigiliare ore 18.00
La Portineria - Via Settala 25 è aperta tutti i giorni
dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00.
Domenica e festivi dalle ore 15.00 alle 19.00.
ATTENZIONE
La Parrocchia ha un NUOVO CODICE IBAN
IT56 O 033 5901 6001 0000 0124811
intestato a “Parrocchia San Gregorio Magno”; il
vecchio codice IBAN non è più attivo: chiunque deve
versare lo faccia sempre sul nuovo Conto Corrente.
SANTE MESSE FERIALI
Ore 9.00 e 18.00 (ore 17.30: recita del S. Rosario)
Giovedì al termine della S. Messa delle ore 18.00
Adorazione Eucaristica
segue alle 19.00 recita comunitaria del Vespero e
Benedizione Eucaristica
CONFESSIONI
Sabato dalle ore 15.00 alle 19.00; in altri giorni e
orari chiedere in sacrestia oppure
direttamente a don Sergio o a don Gabriele.
Contatti personali
Don Sergio Tomasello (parroco): tel. 339 2752279 - [email protected]
Don Gabriele Cislaghi (res. con incarichi pastorali): tel. 02 36750906 - [email protected]
Mons. Franco Buzzi (impegno festivo normalmente sabato pomeriggio e domenica mattina)
Suore Cappuccine di Madre Rubatto - Via L. Settala 70: tel. 02 29534664.
Parrocchia San Gregorio Magno: numeri di telefono: 02-29409888 e 02-29524890; e di fax 02-29403170
indirizzo e-mail:
[email protected]
(Parrocchia SGM)
indirizzo e-mail:
[email protected]
(Centro di Ascolto)