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IL TERRITORIO SI METTE IN RETE
MENSILE DELLE ASSOCIAZIONI DI MILITELLO
Anno II — Numero XII
2 FEBBRAIO 2016
Una tragica fatalità
U
na
notizia
che
mai
avremmo voluto scrivere
è quella della morte dell’appuntato dei Carabinieri
Gianluca Sciannaca morto
durante un’operazione di
controllo a Ramacca.
Lunedì 11 gennaio la città
è stata invasa da tantissimi
carabinieri seguiti da tutte
le forze dell’ordine e una
strana atmosfera si respirava
sino all’arrivo del feretro
presso la Chiesa di San Benedetto.
Belle parole e lunghi applausi
durante la celebrazione sono
state dette dal Comandante
Generale di corpo dell’Arma Tullio Del Sette venuto
appositamente per questo
tragico evento.
Il mese di gennaio ci ha
riservato anche momenti di
aggregazione e di distrazione
come il Presepio vivente
organizzato dal Centro San
Paolo.
La Pro Loco ha organizzato
un tour per i presepi della
città per tutte le classi della
Primaria.
Una nevicata di domenica
17 e la festa di San Sebastiano mentre causa neve è
saltata la tradizionale benedizione degli animali per la
festa di Sant’Antonio Abate e tanto altro.
Vi auguro una buona lettura.
Giuseppe Cannata Galante
In questo numero
La Pro Loco
a Scuola
Agonia di
un dipinto
datato 1646
Il Centro
San Paolo tra
Presepi e
convegni
La Festa
di
San
Sebastiano
Militello …
a passi
indietro
Documenti
inediti: Verbale
Cessione del
Monastero
Benedettino
L’Angolo delle
arti: poesia,
vignetta,
artista e foto del
mese
Accadde a
Militello
nell’Anno del
Signore...
Tragedia a ramacca muore carabiniere
I
nizio dell’anno tragico per la nostra comunità. Il 9 gennaio l’appuntato dei Carabinieri Gianluca Sciannaca (41 anni) in servizio
presso la caserma di Ramacca durante un’operazione di controllo di tentativo di furto presso un’abitazione è caduto da un lucernaio in vetro provocando il cedimento e cadendo nella tromba delle scale ad un’altezza di 12 metri.
Trasportato urgentemente all’ospedale di Caltagirone arrivava già cadavere.
I solenni funerali si sono svolti presso la chiesa di San Benedetto alla presenza di autorità civili e soprattutto militari.
Tutta la città si è stretta attorno ai familiari e parenti, il Sindaco ha proclamato il lutto cittadino sospendendo tutte le attività culturali e gli esercizi commerciali hanno chiuso i battenti alle ore 11.00 per riaprire alla conclusione della cerimonia.
Perplessità sulla scelta della chiesa molto piccola per la miriade di persone e personalità che è stata decisa direttamente dal Corpo
dei Carabinieri che si è fatta carico di tutte le spese per omaggiare il figlio perduto.
Commozione ai funerali dell'app. Sciannaca
Pag. 2
N
el tentativo di sventare un furto in appartamento a Ramacca, in provincia di Catania, l’appuntato
scelto Gianluca Sciannaca di 41 anni, ieri sera (10 gennaio), ha perso la vita precipitando all'interno della tromba della scala di una palazzina di quattro piani.
La caduta presenta ancora dei punti oscuri e gli inquirenti stanno tentando di capire se l'appuntato dei
carabinieri stesse inseguendo qualcuno nella terrazza del palazzo
oppure se sia inciampato accidentalmente, precipitando poi a terra dopo un volo di circa 12 metri.
«Siamo vicini alla famiglia del carabiniere che, purtroppo, ha perso
la vita a Catania nel corso di un sopralluogo dopo una rapina. Un
tragico incidente che dimostra come le nostre forze dell'ordine
sono costrette ad affrontare mille difficoltà per assicurarci un servizio sempre efficiente. A loro va tutto il nostro rispetto come cittadini e come italiani». A dirlo è Gioacchino Alfano, sottosegretario
alla Difesa. Anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano ha espresso ai familiari del militare profondo
cordoglio e sentimenti di affettuosa vicinanza a nome delle Forze Armate e suo personale per la prematura scomparsa di un collega impegnato nel suo dovere, per difendere l'incolumità e la sicurezza dei
cittadini. Il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d'Armata Tullio Del Sette, sarà presente domani a Militello Val di Catania ai funerali dell'appuntato Gianluca Sciannaca.
«ricordato da colleghi ed amici tutti per il particolare attaccamento all'Istituzione ed il non comune senso
del dovere, nonché per la sua spontaneità, semplicità e solarità, lascia gli anziani genitori, un fratello ed
una sorella». I funerali si svolgeranno domani alle ore 12 nella Chiesa di San Benedetto di Militello Val
di Catania. Con Del Sette saranno presenti il Comandante Interregionale «Culquaber», Generale di Corpo d'Armata Silvio Ghiselli, il Comandante della Legione «Sicilia», Generale di Brigata Riccardo Galletta, del Prefetto di Catania Maria Guia Federico e dei vertici locali dell'Arma.
www.ilmessaggero.it
MILITELLO. Morire tragicamente durante un sopralluogo per sventare un furto. Gianluca Sciannaca, carabiniere, è
scomparso mentre faceva il proprio dovere e adesso due comunità sono sconvolte. Quella di Militello, cittadina natale di
Sciannaca, e quella di Ramacca, dove il carabiniere operava, in forza alla caserma locale. Per l'ultimo saluto, alle 12.00
nella chiesa di San Benedetto di Militello Val di Catania, arriverà il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette.
LA RICOSTRUZIONE. Tutto è avvenuto in pochi istanti. Alle 18.30 di sabato una pattuglia della stazione di Ramacca
composta dal Comandante Luigi Antonino ed altri due militari, Gianluca Sciannaca e Calogero Di Dio, intervengono in
via Giuseppe Giusti dopo la denuncia di un tentato furto. Scatta l'ispezione dell'immobile, c'è buio, la palazzina è disposta su quattro livelli, si presuppone che i malviventi siano ancora al suo interno. Mentre Di Dio sosta in prossimità
dell'ingresso della casa con funzione di copertura, il maresciallo Antonino e l'appuntato Sciannaca, dopo avere constato
il tentato furto di una cassaforte in una stanza, notano una botola che consente l'accesso al sottotetto del palazzo, attraverso una scaletta pieghevole. Proprio lì dentro potrebbero nascondersi i ladri. Il comando provinciale dei carabinieri
sottolinea che i militari si sono “spinti con coraggio e senso del dovere, fin sotto il solaio al fine di verificare la presenza
dei ladri”. Sciannaca, secondo la ricostruzione dei militari, verosimilmente confidando
sulla tenuta del lucernaio che sovrastava la rampa di scale, ha poggiato i piedi sul
vetro provocandone il cedimento e precipitando nel vuoto per circa 12 metri. Inutile il
trasporto nell'ospedale di Caltagirone. Gianluca Sciannaca, è ricordato da colleghi ed
amici tutti per il particolare attaccamento alle Istituzioni ed “il non comune senso del
dovere, nonché per la sua spontaneità, semplicità e solarità”, sottolineano i carabinieri catanesi. "Ha mostrato altruismo, abnegazione, sprezzo del pericolo", commenta
Fortunato Parisi, segretario generale della Uil di Catania, che aggiunge: "La Uil,
nell'esprimere cordoglio alla famiglia e all'Arma dei Carabinieri, si inchina dinanzi al gesto di "ordinario eroismo" dell'appuntato Gianluca Sciannaca. Tutte le sedi della nostra organizzazione sindacale esporranno bandiera a mezz'asta".
http://catania.livesicilia.it/
Si sono svolti a Militello in Val di Catania i funerali di Gianluca Sciannaca, il carabiniere 41enne che ha perso la vita, lo scorso
sabato sera, a Ramacca, durante un sopralluogo in via Giusti, in un edificio di civile abitazione “visitato” da ladri. Un lungo
corteo ha accompagnato il carro funebre da via Cavour a piazza Municipio, passando per le “centralissime” vie XX Settembre
e Umberto. Presente una rappresentanza dell’Arma dei carabinieri, in grande uniforme, con gli onori di un picchetto militare. Il
feretro è stato portato così nell’ex monastero e abbazia cassinese di S. Benedetto Abate. C’erano il comandante generale
dell’Arma, gen. di corpo d’armata Tullio Del Sette, il comandante interregionale, gen. Silvio Ghiselli, il comandante della Legione Sicilia, gen. Riccardo Galletta, il prefetto di Catania, Maria Guia Federico.
“Esistono poche risorse umane per riscattare questo momento, che deve offrire – ha detto durante
l’omelia il vescovo di Caltagirone, mons. Calogeri Peri – un’occasione diversa alla nostra vita. A noi
tocca solo dare il saluto della speranza e un atto di omaggio a chi ha svolto, con il più elevato senso
del dovere, il proprio lavoro. Anche le nostre parole di conforto, purtroppo, sarebbero inutili. Oggi
arriva una lezione profonda al nostro modo di vivere, ma sarebbe superfluo interrogarsi se la fine
della vita coincide sempre con il fine”.
http://www.lasicilia.it/
Attività Natalizie
Pag 3
IL PRESEPE AL "CENTRO" DEL SAN PAOLO
P
er il secondo anno consecutivo il Centro San Paolo è protagonista assoluto delle manifestazioni inerenti le Festività Natalizie.
Natalizie Ricordate lo scorso anno l'arrivo dei Magi? Progetto
molto bello e significativo che, sotto la regia di un "grande" Piero Ristagno,
Ristagno attraverso un mix
notevole di musica, teatro e danza poneva l'accento sul tema dell'integrazione.
Quest'anno secondo il mio modestissimo parere il San Paolo si è spinto ben oltre.
Coinvolto dal Sindaco di Militello nella programmazione degli eventi Natalizi ha arricchito
con bellissime iniziative il cartello delle manifestazioni.
E lo ha fatto ponendo al "centro" del proprio progetto il PRESEPE.
PRESEPE
In un momento storico-politico-religioso in cui quotidianamente vengono messe in discussione la nostra "Cultura", le nostre "Tradizioni, la nostra "Religione", il San Paolo ha voluto
dire la propria sulla "centralità" del Presepe nell'ambito degli eventi inerenti il Natale.
Natale
Proprio quando da più parti si discute sull'opportunità del Crocifisso o sull'allestimento del
Presepe nelle scuole in nome di un presunto quanto strumentale rispetto per le altre professioni religiose, ecco che il San Paolo ribadisce attraverso le proprie iniziative il riconoscimento della nostra "Cristianità".
Il primo significativo evento si è svolto martedì 15 dicembre 2015 con l'Inaugurazione del
bellissimo "Presepe
Presepe"
Presepe Artistico Pittorico allestito in Piazza Cappuccini con "sagome" di grandezza naturale. Per la realizzazione delle "sagome" il Centro San Paolo si è avvalso della collaborazione del Liceo Artistico V. E. Orlando di Militello V.C.
V.C
La serata è stata allietata dai "Canti
Canti Natalizi"
Natalizi del Coro del Centro San Paolo con la collaborazione del talento canoro Militellese, la piccola Miriam Cassarino,
Cassarino e del Coro Polifonico "Maris
Stella".
Stella" L'evento però che ha colpito maggiormente l'attenzione di noi tutti Militellesi è stato
la Rappresentazione Vivente della Natività di Nostro Signore.
Signore
Uno spettacolo unico ed imperdibile allestito nel meraviglioso scenario del Parco Archeologico di Santa Maria la Vetere.
Vetere Qui, grazie
a coloro che hanno interpretato i personaggi del Presepe, alle
"delicate" danze delle ragazze dell'Associazione "Ballet
Ballet Club"
Club e ad
uno scenario naturale di prim'ordine, abbiamo rivissuto il "Natale",
la Nascita del Bambinello Gesù che ha non poco toccato tutti i visitatori (alcuni di loro hanno perfino pianto).
Qualcosa di unico, di suggestivo, di emozionante.
Se tutto ciò è stato possibile lo si deve certamente al titolare del Centro San Paolo dottor Nicolò Romano e al Sindaco dottor Pippo Fucile che ha da subito assecondato il progetto, ma
permettetemi di dire che lo si deve soprattutto all'Associazione "Itinerari
Itinerari d'Arte".
d'Arte
Ho visto all'opera per settimane questo gruppo di ragazzi semplicemente
meravigliosi. Ho constatato personalmente che mettono in campo tante
qualità, personali e di gruppo, ma ciò che li rende davvero unici è l'amore infinito per la loro e la nostra Militello.
Militello E Militello non può non guardare la vitalità e la forza di questi "ragazzi" e realtà quali il Centro San Paolo
che da decenni rappresenta una risorsa per la nostra città e negli ultimi
anni si propone anche come fucina di idee ed iniziative per la promozione e lo sviluppo non solo dell'azienda, ma anche e soprattutto del territorio in cui vive ed
opera. Bravi tutti, complimenti a tutti e........mi raccomando: l'esperienza va confermata e ripetuta anche l'anno prossimo!!!!!!
Foto ed articolo di Paolo Ruggieri
Tradizionale Concerto di Capodanno
L’Associazione “Antonino Montecassino” ha aperto
l’anno col tradizionale Concerto di Capodanno,
Capodanno che
si è svolto il 3 gennaio.
gennaio I 33 elementi diretti dal
Maestro Graziano Lo Presti si sono scatenati presso
il Teatro Tempio davanti ad una numerosa platea.
Il programma natalizio ha visto il connubio delle
nenie tradizionali natalizie cantati dal Coro Maris
Stella.
Stella Il pubblico ha apprezzato le musiche di Johann Strauss jr,
jr Giuseppe Verdi,
Verdi Ted Huggens,
gens dove abbiamo assistito all’assolo di trombone di Vito Greco per concludere il tutto con
un omaggio alle più belle canzoni di Frank Sinatra.
Sinatra
Le Pro Loco a scuola
Pag. 4
Passeggiando per i presepi
S
u inizia va della Pro Loco in collaborazione con l’Is tuto Comprensivo “Pietro Carrera”
è par ta una campagna di promozione locale riguardante la Valorizzazione delle tradizioni. Lo scopo è quello di preservare ed incen vare la conoscenza dei Presepi che tradizionalmente a Militello in tu e le abitazioni venivano realizza .
La scuola ha aderito con tu e le classi della Primaria e il giro previsto per dicembre è stato
spostato, causa forza maggiore, al rientro dalle vacanze ossia dal 7 Gennaio sino al 13.
Il tour di 2 ore ha visto la visita dei seguen presepi presen nelle famiglie: Anieri, Cantarella,
Carrera, Placen e Ventura ed abbiamo incluso pure le Chiese di San Benede%o e dello Spasimo, grazie alla gen lissima cortesia del Sig. Scion .
Ci siamo organizza in due turni il primo con inizio alle ore 09.00 e conclusione alle 11.00
mentre il 2° turno è par to alle ore 11.00 per completarsi alle ore 13.00.
L’inizio è stato appunto giovedì 7 gennaio con le Prime classi (sez. A B C). Nel 2° turno è toccato alle terze classi (sez. A B C).
Il venerdì 8 Gennaio 1° turno 2A e 2C mentre nel 2° le classi 2B e 2D.
Lunedì 11 soltanto le classi 4A e 4B hanno avuto la possibilità di effe uare la visita mentre il 2° turno è saltato causa il lu o ci adino in concomitanza col funerale del Carabiniere Sciannaca.
Il Martedì 12 è toccato a tu e le quinte classi.
Il 13 conclusione di queste giornate con 4 C e D.
Un ringraziamento va all’aiuto logis co da parte dell’Associazione
di Protezione Civile “Baschi Verdi”ed in par colare a Patrizia Cavalli che puntualmente ha svolto in modo ineccepibile il suo compito. Naturalmente ringraziamo l’Is tuto Comprensivo per ave
acce ato la nostra proposta e gli alunni che sono sta a en alle
varie spiegazioni che hanno avuto durante il percorso.
Militello: due giorni di confronto su psichiatria e giustizia penale
D
ue giorni dedicati al "rapporto tra la giustizia penale e la sanità" per la costruzione dei Piani terapeutici di trattamento individuale e Progetto terapeutico riabilitativo personalizzato, sono in programma al Teatro Comunale di Militello che hanno visto confrontarsi operatori del settore e dirigenti
della sanità pubblica catanese con la partecipazione del dr. Nicola Romano, vice presidente nazionale Fenascop, dr. Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Fucile,
sindaco di Militello, il dott. Bruno Di Marco (presidente del Tribunale di Catania), il dott. Carmelo
Giongrandi (Tribunale di Sorveglianza di Catania) l'avv. Vincenzo Mellia (penalista Foro di Catania), la dott.ssa Giovanna Scibilia (presidente Tribunale di Caltagirone) e il dott. Carmelo Zuccaro
(procuratore della Repubblica aggiunto).
Il tema del convegno ha avuto come titolo "Teoria giuridica e prassi
sanitaria. Strategie di comunicazione tra giustizia penale e sanità"
ed è stato organizzato dalla Federazione nazionale delle strutture
comunitarie psico-socio-terapeutiche e Asp di Catania.
"Dopo la chiusura degli Opg - spiega il dr. Romano -, anche le comunità terapeutico-riabilitative ospitano, su disposizione delle autorità giudiziarie, pazienti sottoposti a misure di restrizione. All’interno di questo
percorso, abbiamo capito che sarebbe utile cercare di costruire una modalità di lavoro condivisa per offrire le migliori condizioni di operatività e di dialogo sia fra professionisti, sia fra istituzioni, ricomprendendo in questo modo i diversi attori coinvolti: Tribunale, Asp, Procura, avvocati, forze dell’ordine". "Il
percorso che stiamo vivendo di superamento degli Opg - afferma il dr. Giuseppe Fichera, direttore del
DSM dell’Asp di Catania -, richiede una serie di adempimenti e di responsabilità che attengono sia alla
sfera psichiatrica e riabilitativa, sia alla sfera giuridica e forense.
Il compito di ciascun attore coinvolto sia pubblico, sia privato, nella diversità delle competenze e con le opportune misure di sicurezza stabilite dai magistrati, si orienta alla cura,
alla riabilitazione e al reinserimento dei pazienti. In questa cornice, questo convegno ci offre l’opportunità di un confronto e di un approfondimento condiviso fra saperi e organizzazioni, finalizzato alla realizzazione di efficaci percorsi terapeutico-riabilitativi".
Lucio Gambera (La Gazzetta del Calatino)
La festa di S. Sebastiano di Daniele Guzzone
Pag. 5
M
ercoledì20Gennaiosiè svoltal’ennesimafestività inpaesee
stavoltaè toccataallasolennefestadiSanSebastiano.
Lagiornatahaavutoinizioalleore11.00conlaprimacelebrazione
eucaristicaof iciatadaDonGiuseppeFedericoconlapartecipazionedicentinaiadifedeli.
Nellamessadelleore18.00,c’è statalasecondacelebrazioneeucaristicaconlapresenzadelleautorità civiliemilitariecontuttoilcorpo
deiVigiliUrbani,stanteilfattocheilSantoè protettoredeivigiliurbani.
Alla ine della celebrazione, i devoti e fedeli aspettavano che il santo uscisse per
unabreveprocessione,comeavvennealcuniannifa, masisonoaccontentatisoltantodellosparodifuochid’arti icio.
AmarginedituttosivuoleevidenziarecheperrealizzareifesteggiamentisonostateraccoltedellesommedapartedelGovernatoredella Confraternitadi S.Maria Sig. Mannuzza, che assieme ad alcuni
volontari e dall’Ispettore VenturaSebastiano hanno fatto si che il
Santoprotettorevenissefesteggiatoallagrande.
Piccoli Campioni Crescono
S
i è appena concluso il campionato provinciale 2015/2016 Categoria Pulcini Anno 2006 con una bella sorpresa per
la Città di Militello.
Militello Infatti la Scuola Calcio Militello ha fatto bottino pieno classificandosi al 1° posto, vincendo tutte
le 7 partite disputate, anche con ampi margini. La squadra allenata da Giovanni Carrera Nulla ha strabiliato tutte le concorrenti, comprese le blasonate squadre di Catania,
Catania mentre a completare il
calendario troviamo i pari età di Belpasso,
Belpasso Paternò ed Adrano.
Adrano
Soddisfatto il Presidente Salvatore Carrera Nulla che tra mille difficoltà sta
riuscendo a far crescere questi bambini con l’orgoglio militellese. I componenti della rosa campione invernale sono: Barone Francesco,
Francesco Caminito
Nicolò,
Nicolò Cantarella Benedetto,
Benedetto Carrera Nulla Francesco,
Francesco Maggiore Salvatore,
re Mazzone Simone,
Simone Naselli Anthony,
Anthony Pirrone Samuele,
Samuele Renda Gabriele,
Gabriele
Scionti Marco,
Marco Scirocco Matteo e Zafarana Emanuel.
Emanuel
Menzione speciale per il bomber della squadra che
con 12 reti in 7 gare ha vinto la classifica cannoniere Benedetto Cantarella.
Cantarella La società ha voluto
festeggiare la vittoria con una bella mangiata di pizza e lo sponsor della squadra ha omaggiato i
giovani calciatori con una medaglia ricordo. Prossimi impegni a partire da Marzo.
Marzo
17 Gennaio : Arriva la Neve
G
iornata strana meteorologicamente quella di domenica 17
gennaio dove si passava nell’arco di un’ora dal sole, grandine,
neve per poi ricominciare. Tutto
il pomeriggio ha alternato questo fenomeno per la gioia dei
più piccoli che si sono divertiti a giocare con la neve. Molti
invece si sono divertiti a fotografare vari punti della città.
Cosa succede in città
Pag. 6
S
i è decisi di fare un’analisi demografica alla città di Militello.
Grazie alla collaborazione e disponibilità del responsabile Comunale del Servizio Anagrafico Dr. Marinello Di Maiuta e il suo staff che ci hanno fornito i dati statistici che andremo via via approfondendo. Il campione statistico comprende l’ultimo quinquennio che va dal
31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2015.
Il 1° dato riguarda il numero degli abitanti che nel 1951 ha raggiunto i 12.053 abitanti e che
da quel momento in poi ha preso una inesorabile e costante discesa di popolazione.
Dal Censimento del 2001 siamo scesi sotto i 10.000 abitanti perdendo alcuni privilegi e che
dal grafico si evidenzia la continua discesa.
Come sappiamo molti figurano anagraficamente e non fisicamente su tutti il nostro concittadino più illustre Pippo Baudo che da settembre 2014 ha lasciato definitivamente Militello.
In questo quinquennio di riferimento siamo
passati da 7892 a 7443 quindi perdendo 449
unità, quasi 100 all’anno, come si può osservare
dal grafico con i cilindri blu.
7.892
7.900
7.804
7.800
7.653
7.700
7.541
7.600
7.500
Serie1
7.443
7.400
77
7.300
80
7.200
2015
2014
2013
2012
57
2011
60
54
60
49
40
Serie2
Altro dato preso in considerazione sono le nascite
registrate al Comune di Militello provenienti la
20
maggior parte da Catania, ma annoveriamo arrivi
anche Lentini e Ragusa. Dalla chiusura del
0
centro nascite dell’Ospedale di Militello siamo
2015 2014 2013 2012 2011
scesi sotto il centinaio annuo di nascite.
Come si nota dal grafico (cilindri rossi) arriviamo oramai mediamente ai 50 Bambini annui. Ripercussione pesante soprattutto per la scuola dell’obbligo con perdita di sezioni e conseguenti
posti di lavoro e le attività sportive.
150
121
96
100
100 100
85
Serie2
In controtendenza sono inesorabilmente le
persone che ci hanno lasciano (grafico verde).
Infatti il 2015 ha registrato il record di morti ben
121. Nei 5 anni evidenziamo 502 defunti
mentre i nati da residenti è 297.
50
0
2015 2014 2013 2012 2011
1.950
1.900
1.850
1.800
1.750
1.700
1.650
1.600
1.901
1.822
1.7331.7461.729
Serie2
Ultimo dato preso in esame è la presenza
di persone che hanno superato i 65 anni.
Ricordiamo che il 21 luglio u.s. abbiamo
festeggiato 2 centenari ed a Ottobre di
2015 2014 2013 2012 2011
quest’anno potrebbe raggiungerli un’altra
arzilla signora.
Gli “anziani” sono arrivati a superare le
1900 unità e costituiscono il 24% della nostra cittadinanza. Sono dati preoccupanti che visto
l’andazzo continuano a crescere (nel versante negativo) e decrescere (versante positivo) in
modo inarrestabile.
Momenti di Cultura
Pag 7
AGONIA DI UN DIPINTO
(IL TRIONFO DELL'ORDINE BENEDETTINO DI G.B. BALDANZA)
A
molte persone non sarà sfuggita la presenza di un grande quadro posto, o più che altro... riposto in
un angolo del cosiddetto Auditorium S. Domenico.
Sia per il fatto che si trovi emarginato dal contesto generale del luogo, sia perché la lettura del soggetto
rappresentato risulta tutt'altro che limpida, esso ormai è divenuto quasi un orpello insignificante
(fors'anche scomodo) che viene tenuto in vita, diciamo così, artificialmente, quando basterebbe, semplicemente, procurargli una indolore eutanasia per dire la parola fine alla sua plurisecolare esistenza, magari
abbandonandolo in un più oscuro recesso in cui potrebbe esalare l'ultimo respiro, per poi, successivamente, farlo segno ad una scientifica indagine autoptica che lo smembri definitivamente, in omnia saecula
saeculorum.
Del quadro in questione, più specificamente, una gigantesca pala d'altare (le sue misure sono di poco più
di cinque metri di altezza per tre metri di larghezza) non sembrano esserci testimonianze fotografiche
(recenti o meno recenti, ma chissà che un giorno non sbuchi fuori qualcosa da qualche ripostiglio privato).
Per cui, riguardo alla sua descrizione non possiamo che affidarci a quella datatissima dello storico e patriota locale Vincenzo Natale (anno 1837), e a seguire, a quell'altra del Sac. Giuseppe Scirè (anno
1923).
Per saltare, infine, ai giorni nostri, allorché si parla dell'opera da parte degli studiosi Claudia Guastella
(1996) e Salvatore Garufi (2003) in due distinte pubblicazioni.
Intanto appaiono certi (fino ad un certo punto) l'attribuzione ed il soggetto, con il titolo, per certi versi,
mutevole, ogni volta frutto più che altro della sensibilità e della cultura del ricercatore di turno.
Ma veniamo per prima alla descrizione che ne fa il Natale, il quale nella sua “Storia de' letterati ed altri
uomini insigni di Militello nella Valle di Noto”, alla voce “Gio. Battista Baldanza” (pagg. 153-155),
che definisce “chierico, e più ancora scultore, e valente pittore”, ci dice che “il quadrone dell'altar maggiore nella Chiesa di S. Benedetto dimostrasi averlo dipinto Baldanza per on. 40 essendo priore del
monistero D. Matteo di Melilli secondo l'atto del Notar Magro lì 20 di aprile del 1646.
Di molte figure, e di grande ardimento è questo quadro, che si può contare non solo per il più grande di
tutti quelli che sono in Militello, ma fra maggiori d'ogni dove.
Il S. Benedetto sta in mezzo ai propagatori della sua regola, e ad altri personaggi colla spada in una mano, e indicando coll'altra il libro della regola tenuto innanzi a lui da un monaco in ginocchio, nell'alto del
quadro si vede la sacra Triade di grandi personaggi, eccetto lo spirito Santo in forma di colomba, ed angeli del paradiso”.
Da tale descrizione, dalla quale apprendiamo che il quadro si trovava dietro l'altare maggiore della Chiesa
di S. Benedetto, sede che per molti anni ancora rimarrà inalterata, passiamo a quella dello Scirè che parlando del Monastero di S. Benedetto nei “Cenni storici sulle chiese di Militello distrutte dal terremoto dell' 11 Gennaio 1693”, alle pagine 42-43, afferma che “Tale quadro, disotterato dalle macerie per
esser caduto l'ampio Cappellone, è quello che attualmente esiste in fondo alla parete del Sancta Sanctorum. Fu fatto da quello stesso Giovanni Battista Baldanza, che aveva fatto la Statua di S. Nicolò.
Fu dipinto per onze 40 come dall'atto del Notaro Magro del 20-4-1646 ed è il più grande non solo di
tutti quelli che sono in Militello, ma anche di ogni dove per la nostra Sicilia.
S. Benedetto sta in mezzo ai suoi primi frati ed ad altri personaggi con una spada in una mano e con l'indice dell'altra rivolto sul libro delle Regole che vien tenuto aperto da un frate in ginocchio, mentre in alto
si vede la Triade divina e un coro di Angeli”.
Nel 1996, secondo quanto ci riferisce la prof. Claudia Guastella nel supplemento al n. 6 della rivista
“Kalos - Luoghi di Sicilia”, dedicato a Militello (capitolo:“Un'officina di talenti”, pagina 26), mentre
si parla di una “ormai illeggibile grande tela dell'altare maggiore di San Benedetto, del 1646, con il
“Trionfo dell'ordine benedettino”, si fa anche cenno alla presenza storica di due, omonimi, artisti:
Giovan Battista Baldanza, senior e junior, di cui il primo è “attivo fino al quarto decennio del Seicento”, mentre al figlio “prevalentemente pittore”, si attribuisce la tela su S. Benedetto.
(Continua a pag 8)
Momenti di Cultura
Pag. 8
(Continua a pag 7)
Al superiore scritto si accoda in un certo qual modo, Salvatore Paolo Garufi, che nel testo denominato
“Militello dalla A alla Z” (pag. 31), alla voce “Baldanza Giovan Battista, jr.”, attribuendo anch'egli a
quest'ultimo “l'enorme quadro dell'altare maggiore della chiesa di San Benedetto... dove il santo, in
mezzo ai suoi seguaci, e ad alcuni personaggi armati di spada, indicava il libro della sua Regola tenuto da
un monaco in ginocchio”. Aggiungendo che “purtroppo una colpevole indifferenza nei confronti del patrimonio artistico ha provocato in anni recenti l'irrimediabile perdita dell'opera”.
Infine, ma non in ordine cronologico come si è appena fatto, merita una segnalazione il monumentale
“Dizionario degli Artisti Siciliani”, a cura di Luigi Sarullo, (Ediz. Novecento, 1993), dove viene citato
“un quadro raffigurante San Benedetto che fonda la regola dell'ordine” posto “nell'abside della Chiesa” omonima, dipinto, verosimilmente, da un Giovanni Battista Baldanza (senior), per distinguerlo
dall'altro Giovanni Battista Baldanza (junior), il quale, pur essendo stato fondamentalmente uno scultore, a differenza del figlio (costui pittore), sembra essere stato l'autore del ns. S. Benedetto.
Al di là delle attribuzioni al padre o al figlio, dalla fotografia allegata a queste note, i lettori potranno evincere quel che è rimasto del quadro in questione, che, ovviamente, piuttosto che rappresentare il trionfo
del santo da Norcia, ci mostra essenzialmente il... trionfo dell'incuria, e cioè: alla base una teoria di circa
otto o nove personaggi, con al centro un monaco che tiene aperta fra le mani la Regola benedettina (o
presunta tale). All'estremo opposto, e cioè in alto, una figura che sembra quella di Cristo (a sinistra), e
degli angeli (a destra); ma si intravedono degli angeli anche sopra la testa di Nostro Signore. La parte centrale, invece è praticamente indecifrabile. Si può soltanto ipotizzare la presenza di S. Benedetto, pressapoco in corrispondenza del devoto monaco che regge il libro, mentre sembra delinearsi una lunga spada,
alla destra di chi guarda la scena, che va a sfiorare quasi la testa del suddetto religioso, ma potrebbe trattarsi della piega di un tessuto.
Passando alle conclusioni, rimane il problema della sorte di questo para-quadro, che se era illeggibile un
ventennio fa, non potrebbe, e non può, essere maggiormente leggibile oggi, soprattutto dopo le varie
peregrinazioni e gli spostamenti negli ambienti più diversi (e malsani), relegato per anni in un cantuccio
della chiesa di S. Benedetto alla mercé dei discoli e degli ignavi, senza, ovviamente, alcun tentativo di
restauro o di recupero.
Insomma, la trasformazione da pala da mostrare a... “palla” al piede, è abbastanza evidente.
Ci chiediamo, a questo punto, se non sia il caso, scongiurati i sopracitati provocatori interventi autoptici e nella considerazione che per il... baldanzoso quadro benedettino non esiste la possibilità di ricavarne un
nuovo esemplare virtuale, come è accaduto per la clonazione della Natività caravaggesca dell'Oratorio
di San Lorenzo a Palermo, di cui tanto si è parlato negli ultimi scorci dell'anno appena trascorso, né di
averne una copia dipinta da qualche sconosciuto e coevo pittore, come è accaduto proprio all'opera del
Caravaggio - di fare una proposta che a molti farà storcere il naso, ma che, forse, non lo farà storcere a
molti altri, e cioè quella che il nostro quadro, in quanto patrimonio della collettività locale, pur seviziato,
martirizzato, oltraggiato e sbeffeggiato, possa, per così dire, cambiare di mano, per venire donato ovvero
consegnato in comodato ad una delle istituzioni museali di Militello, per assicurargli, quantomeno al fine
di evitargli un doloroso trapasso, una serena vecchiaia e, si spera, una maggiore visibilità, per quanto esso
sia ormai ridotto ad una larva artistica difficilmente recuperabile.
E tutto questo senza che l'Ente comunale, che lo detiene attualmente, si adonti o si ritenga offeso per
tale soluzione, perché, infine, l'obiettivo fondamentale è che tale opera d'arte, di appena 370 anni di vita,
venga restituita alla Città.
Pio Salvatore Basso
P.S.
Si coglie l'occasione per invitare eventuali possessori di una qualche testimonianza fotografia del nostro
quadro (anche in bianco e nero), risalente ad un periodo antecedente al 1980, a farcene avere una copia.
Sarà cura di questa testata pubblicarla per presentarla ai lettori e conservarne la memoria.
Il quadro dimenticato
Il trionfo dell'Ordine benedettino di G.B. Baldanza
Pag. 9
L’angolo delle arti
Gente di Militello V C
Il treno distrae e il rumore metallico delle rotaie
ti dà un senso di totale abbandono.
E’ come un dolce cullare che ti aiuta
a dimenticare tutto quello che hai lasciato
alle spalle: la monotonia della misera
vita di paese o i giochi di noi bimbi
sulle scale della chiesa Madre che
maestosa accarezzava l’azzurro del cielo.
Ogni giorno che passava allo zio Ciccio
il postino mancava una voce amica: morire o
emigrare era la stessa cosa andavamo via
comunque dalla nostra vita di ragazzi cresciuti
in strada tra galline petulanti e
teorie di muli carichi di masserizie.
E il gioco si fermava ma solo per un attimo
Quando zio Pippinu saliva sul ballatoio
di pietra nera della chiesa e si buttava a fatica
in groppa al mulo vecchio più di cent’anni.
Com’era rauca la voce di zio Pippinu
quando cantava la solita
vecchia triste canzone antica quanto il tempo:
”Vurria muriri e pui vurria turnari…”
Solo Alfio il nostro amico più piccolo piangeva
a singhiozzi perché suo padre il ciabattino
era partito anni prima per il Venezuela
senza più fare ritorno.
Il canto del vecchio contadino riempiva i nostri
cuori di malinconia quella malinconia che
fa male come la lunga lama che l’Addolorata ha
conficcata nel petto durante la processione del
venerdì santo.
Le voci stridule delle nostre mamme
ci svegliavano dagli eterni giochi odori di pasta e
broccoli inondavano le piccole e tortuose strade
del paese. Era sera e suonava già l’Avemaria.
Le ampie soffici nere gonne delle nostre mammepadri ci accoglievano quasi a soffocarci.
Pag. 10
G
ianni Sutera nasce a
Tripoli il 31 ottobre
1951. E' stato paracadutista della Folgore;
Ha pubblicato "Ipocrita
carne" - Raccolta di poesie,
(1976), “Appunti per una storia di Militello in Val di Noto” (1978) ed "Era felice quella notte" Romanzo (2001).
La poesia “Gente di Militello” è stata
scritta sul treno quando Gianni ha lasciato definitivamente la Sicilia e il suo paese, Militello in Val di Catania.
La foto del mese: di Giuseppe Scionti
La vignetta del mese di GLM Art
L’artista del Mese
Nicolò Codullo (Caudullo)
C
ostruttore di campane nato a Militello in Val
di Noto il 16 novembre 1784 da Salvatore e
Sebastiana Grimaldi.
Poco noto in città mentre famosissimo a Belpasso in
quanto nel 1815 ha realizzato la campana di Santa
Lucia per la Chiesa Madre.
Dal peso di 8000 Kg
rendendola la 3ª o 4ª
più grande d’Italia
in quel periodo
L’angolo di … Mario Greco
Pag. 11
MILITELLO . . . A PASSI INDIETRO
In ricordo dell’arciprete
Biagio Giuseppe Bellino
- Forte
è il tuo legame
ai nostri cuori: insuperabile;
- Forte
è il tuo legame
Alle nostre pietre: ineguagliabile;
- Forte
è il tuo operato
nella nostra comunità: incomparabile;
- Forte
è il tuo esempio
per i talati operatori: irraggiungibile;
- Forte
è il tuo sorriso
alle nostre lagnanze: inimitabile;
- Forte
è il tuo sguardo
alle nostre povertà: incommensurabile;
- Forte
è la tua parola
ai nostri mille dubbi: impareggiabile;
- Forte
è il tuo abbraccio
colmo di saggezza: in consumabile;
- Forte
è il tuo rispetto
alle nostre misere cose: inarrivabile;
- Forte
è il tuo magistero
ricco di luce e di perizia:
inconfutabile;
- Forte
è il patrimonio trasmesso
al successor che non l’apprende:
immisurabile;
- Forte
è il tuo vuoto
lasciato intorno a noi: incolmabile;
- Forte
sei per tutti noi
Arciprete Biagio Giuseppe Bellino:
Forte!
(Mineo 3/2/1914-Aci S. Antonio 2/2/2010)
Appuntamenti di
Febbraio
Carnevale 2016
Pala tenda
6 febbraio: Sabato Grasso con Cecilia Gayle.
Carnevale 2016
4 febbraio: Inizio
del Carnevale
Carnevale 2016
Pala tenda
7 febbraio: Domenica Grasso
col DJ Fabio B.
Carnevale 2016
Pala tenda
9 febbraio: Martedì Grasso con
Regina.
Rai 1
Messa della Domenica
7 febbraio: Celebrazione eucaristica dalla Cattedrale di Caltagirone. Presente il Coro Maris
Stella.
Stagione Teatrale 2016
Teatro Tempio
L’impresario delle Smirne
20-21 febbraio di Carlo
Goldoni - versione siciliana.
Chiesa Madre S. Nicolò-SS. Salvatore
Sabato 7 febbraio:
Apertura della Porta Santa presso la Matrice
di Militello V. C..
Per scaricare e leggere gli
arretrati andate nel sito:
www.prolocomilitello.it
Per inviare materiale, suggerimenti, precisazioni ed altro
alla seguente indirizzo:
[email protected]
Almanacco: Febbraio
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Accadde a Militello nell’anno del Signore
1974:
2003:
01
16
02
03
04
Nasce a Militello in Val di
Catania l’ex mezzofondista Maurizio Conticello.
Giuseppe Cannata Galante
viene eletto XI Presidente dell’Associazione Pro Loco.
2010: Muore a 96 anni ad Aci
1966: Muore il Prefetto Nicolò
Sant’Antonio l’Arciprete
Giuseppe Bellino.
Biagio
1926: Nasce a Militello Val di Catania Biagio Gargano V Presidente
Pro Loco 1968-69 e 1975–76.
1968:
La Sacra Congregazione
per il Clero promuove la Chiesa San
Nicolò a Matrice.
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Rivela.
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1557: Carlo Barresi stila il testamento a favore del figlio Vincenzo.
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1963: Muore a Militello in Val di
Catania all’età di 82 anni il sacerdote Salvatore Abbotto.
1630: Muore a Napoli la Serenissima Donna Giovanna D’Austria all’età di 57 anni.
1942: Nasce a Catania l’architetto e professore Giuseppe Pagnano.
1937: Vengono completati i lavori
dell’Acquedotto
Ortobasso.
Ciaramito-
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1890: Muore a Firenze all’età di
34 anni il pittore militellese Sebastiano Guzzone
1534: Muore il Marchese Matteo
III Barresi presumibilmente ucciso
dal figlio Girolamo.
1994: Il militellese Nello Musumeci
viene eletto direttamente dal popolo
Presidente della Provincia di CT.
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1622: Il Principe Francesco Branciforte istituisce erede universale
sua figlia Margherita.
1883: Antonio Sarno da Penta
(Sa) diventa maestro della Banda
Musicale Comunale.
1960: Viene eletto Presidente della Regione Sicilia il militellese Benedetto Majorana della Nicchiara.
1500: Nasce a Gand Carlo V d’Asburgo Imperatore del Regno delle
due Sicilie .
1944: Nasce a Militello in val di
Catania Suor Giuseppina Barbanti.
1885:
Nasce a Caltagirone il
maestro di musica Ignazio Bono.
1765: Muore l’arciprete della Collegiata di Militello in Val di Noto
Don Tommaso Medulla.
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1788: Viene privata dei diritti parrocchiali la Chiesa di Santa Maria
la Stella.
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Aperto in via Senatore Majorana 4
Centro Assistenza Agricola UNSIC
Centro Assistenza Fiscale UNSIC