laudia - Claudia Corò

Download Report

Transcript laudia - Claudia Corò

Corò
laudia
1
Claudia Corò
Casino dell’Accademia dei Nobili
Giudecca 602
30133 - Venezia
www.claudiart.net
[email protected]
Fotografie e Visual Design
Emmanuele Novo
Copertina
Claudia Corò
Particolare da “Santi Giovanni e Paolo”
Tecnica mista su tela
3
Affettuosamente, potremo definire Claudia Corò
l’artista in mascareta o, se preferite, in sampierota:
questo perché tra pittura e barche è cresciuta,
sviluppando e mettendo in moto la sua debordante
creatività, la fisicità e la passione per la sua città.
Un’artista lagunare e non solo perché qui è nata, vive
e lavora, ma perché ci crede e ci spera e lo manifesta
con il suo fare, la sua energia, la grinta, il suo vivere
quotidianamente assieme alla città e alla sua gente.
Claudia, dopo il Liceo Artistico, si è diplomata
all’Accademia di Belle Arti di Venezia con una tesi
sulle incisioni di Marcantonio Raimondi. Tra le sue
esperienze espositive extra lagunari Hangzhou (Cina),
Poznan (Polonia) e Sharm el Sheik (Egitto) dove ha
partecipato alla prima Biennale d’Arte sul Mar Rosso.
Il territorio di ricerca che più la affascina è quello della
figura umana al centro della sua pittura sin dagli esordi
ed espresso anche su grandi tele. Corpi, volti, gesti
intesi come espressioni della vita quotidiana, fatta di
lavoro e sentimenti, di stati d’animo, emozioni, passioni
tradotte in corpose mobili pennellate che sfuggono ai
confini del figurativo per “sciogliersi” alla gestualità del
colore. Ma la sua curiosità, la sua voglia di esplorare,
la portano anche nel campo della grafica, della
manipolazione fotografica, ad avventurarsi attraverso
l’utilizzo di supporti lignei, precedentemente frammenti
di imbarcazioni tipiche lagunari, ed infine l’utilizzo di
carte nautiche di recupero.
4
5
E qui entra in campo la Claudia poppiera della Canottieri
Giudecca e la Claudia aspirante maestra d’ascia
che trascorre otto ore al giorno in uno squero per
apprendere i segreti dell’arte di costruire imbarcazioni.
Claudia che sogna una Venezia di barche e di artisti,
e di artisti in barca, sempre pronta a percorrere
nuove strade, a reinventarsi, a sperimentare altre
“rappresentazioni” per la sua irrequieta quotidianità
lagunare; con convinzione, con il suo far pittura ormai
maturo nella sua vagante-vogante-volante libertà di
interpretare e condividere il visibile e l’invisibile, la
solidità e la leggerezza di una città d’acqua e di luce.
Ora il segno si è fatto più tormentato ed irrequieto,
spezzettato, a volte invischiato in nervosi ghirigori. Il
tratto si traduce spesso in vere e proprie rasoiate.
Non mancano delle tracce di un intimismo poetico
capace di fare la differenza tra una buona realizzazione
pittorica ed un accidentale abbozzo di produzione
artistica. Ciò per dire che la formazione tecnica di
Claudia si fa sentire e, quando in un dipinto desidera
esternare i suoi sentimenti, è in grado di arginare
l’impulsività con sapienti gesti pittorici. Il riferimento è
soprattutto ai contorni delle sue figure umane, le quali
non risultano mai banali o decorative. Prendono forma
così delle immagini atmosferiche che possono lambire
i contorni della gradevolezza.
Emanuele Horodniceanu
Le sue tele, come anticipato, riflettono spesso delle
declinazioni dell’anima orientate alla soluzione
drammatica. Mi vengono in mente immagini relative
a dei tragici naufragi, a degli annegamenti ed i suoi
“incubi notturni” ovvero le sue tiranniche fantasie. Ed
è proprio in questi lavori che tendo a riconoscere il
massimo livello creativo e la più elevata cifra stilistica
che Claudia riesce a restituirci.
Ruggero Sicurelli
6
7
Corpi mutevoli si diramano in uno spazio sospeso,
trovando la loro sostenibilità elettiva nelle opere di
Claudia Corò. Profonde riflessioni sul segno, sul tratto,
sulla materia, ci parlano d’idealità arcaiche rivelatrici di
sublimi affinità ideative con la pura essenza dell’essere.
Ispirata dalla tradizione classica, Claudia, ha saputo
creare inedite ed innovative forme plastiche,
sperimentando diverse tecniche esecutive, senza
abbandonare la compostezza antica, l’arcaica
tensione. Le divinità greche sono muse ispiratrici
dell’artista, rappresentate nelle accademiche posture
tramite filamenti aggrovigliati di texture, raffinati
intrecci segnici, magmatiche e volumetriche tonalità.
Eroi del mito, dee della mitologia, assumono identità
contemporanee diventando paradigmi di sensualità,
enigmi percettivi e mutevoli dell’io. Infinite e sottese,
linee forza, dalla morbida sinuosità, generano eleganti
forme dalla ricercata ritmicità, fluendo, nel vuoto
cosmico del substrato, tramite una sintetica vocazione
alla essenzialità. Effimeri bagliori di irrevocabili attimi
accendono le composizioni con graffi di luce con i
quali Claudia dona ai volumi una nuova vita, creando
una trasposizione tra presenza e assenza, indefinitezza
e vissuto.
I “Corpi” di Claudia Corò appaiono come silenti artifici
di un eden indefinito, frammenti esplosi di irrevocabili
solitudini, sospesi in un nulla percettivo, dove la luce
è virata dalla forma verso un’affascinate destino. Il
tratto dei volti, volutamente accennati, dona alle figure
8
una classica riservatezza che trasfigura le forme in
una personale informalità astratta. I supporti lignei
accentuano questo tangibile dissolvimento delle forme
in tratti volutamente semplificati, immedesimandosi
con le occasionalità di ritrovamento ed utilizzo dei
“legni di laguna”, un tempo natanti ed ora, neo oggetti
d’arte, sui quali crescono i fiorellini viola pallido o le
belle forme disegnate da Claudia.
Prof. Arch. Gianluigi Guarneri
9
10
11
Memore forse del detto
cinese “Vivi nel bambù fino
a dimenticare il bambù se
vuoi dipingere il bambù”. la
forza di questa pittrice ,mai
paga dei risultati raggiunti,
sta nella sua volontà di
reiventarsi lo spazio e
la realtà che la circonda
ora con tratti più veloci a
rendere fugaci impressioni,
ora in modo più definito e
preciso. Soltanto lo spazio
vissuto, la realtà conosciuta
possono darci la misura
di noi stessi e del nostro
esistere.
Maria Luisa Pavanini
12
13
Nata a Venezia, il piccolo folletto dell’Arte tutta
laguna e colori, Claudia Corò ha fatto della pittura lo
strumento per esprimersi al meglio mischiando i colori
con essenzialità e sicurezza, senza tentare di imitare
qualcosa o qualcuno, senza rincorrere il tempo perduto.
Lei il mio folletto iconoclasta preferito. Una pittura di
gesto dall’immediato impatto visivo, un’impressionista
astratta tra magia e sensualità, musica e colore.
Vorrei essere lei e vagabondare tra orti e canali in
questo territorio di confine, tra memoria e presente,
comprendere l’ancestrale legame dei popoli con i mari,
i fiumi e le loro sorgenti.
Carlo Francesco Galli
14
15
16
17
La giovane Artista veneziana sa trasformare l’ansia
innovativa in purezze pittoriche che denotano
l’appartenenza alla tipicità della scuola veneziana. Lo
confermano i lavori declinati su oggetti di recupero,
quasi a significare l’indissolubile appartenenza della
pittura ad una realtà lagunare ancora viva. I nudi
muliebri e accovacciati, schizzati senza rimorso ci
danno la misura della sua tecnica.
Giorgio Pilla
18
19
ESPOSIZIONI PERSONALI
2015
Percorsi. Galleria all’Oleandro Rosa, Venezia.
2014
Metropolis. Mostra itinerante a cura di Andreas Kramer.
10 sguardi isolani. Spazio Silos, Giudecca, Venezia a cura di Giulio
Zannier.
Viazo a lai. Forte Marghera parco del Contemporaneo, col patrocinio
del Consiglio D’Europa, in concomitanza del convegno ‘Venezia tra
passato e futuro: la sfida della città metropolitana’.
Padiglione dei Protagonisti, Fiera d’Arte di Forlì a cura di F.Caldari
e R.Bertozzi.
Fregoe. Bistrot de Venice a cura di E.Horoniceau.
2013
Il legno ritrovato. Palazzo Flangini, ArtEvent e Valorizzazioni
Culturali, Venezia.
2012
2013
Nullo dies sine linea. Spazio Aereo, Vega Parco Scientifico e
Tecnologico di Venezia.
2012
Venice Masked Ball, Marco Polo e le danze pirata. Serra dei giardini,
Venezia.
2011
Viaggi, colori e impressioni di Claudia. Galleria d’arte San Valentino,
Fondazione Carpinetum, Venezia.
COLLETTIVE
2016
Arte contemporanea e dadaismo 100anni dopo. Palazzo PisaniNicolaj, Venezia a cura di Armand de Bussy e Francesco Donà,
presentazione di Igor Zanti.
2015
Il Grande Canale della Pace –Artisti a Venezia contro la Guerra, a
cura di Gregorio Rossi. Palazzo Bollani, Venezia.
Mater Lagunae. Inaugurazione del Venice Art House, a cura di
Andrea Chinellato.
20
2014
Biennale d’Arte di Sharm El Sheikh. Egitto.
Hangzhou immagini. Mostra itinerante promossa da Assoartisti arti
visive in collaborazione con la Hangzhou, Cultural Brand Promotion
Organization.
L’Essenza dell’Essere e dell’Esserci, Associazione Spa+A. Palazzo
Ducale Palma di Montechiaro, Agrigento.
2011
Seguendo il cammino di Marco Polo: artisti italiani dipingono
Hangzhou. Fondazione Bevilacqua La Masa, galleria di Piazza San
Marco.
La Creazione. Collettiva presso la sala multimediale del Consolato
Generale d’ Italia a Shanghai, a cura del Dott. Paolo Sabbatini,
direttore dell’Istituto italiano di cultura di Shanghai.
2010
Most. Galleria Profil, Associazione Spa+A. Centrum Kultury Zamek
W Poznaniu - Polonia.
Il paradosso del silenzio. Associazione Spa+A, Ca’ Pesaro, Museo
Internazionale d’Arte Moderna, Venezia.
2009
Artista In-Formato ‘Andare oltre’. Galleria Venezia Viva, Centro
Internazionale della Grafica di Venezia, Venezia.
INDICE DELLE OPERE
Minuetto d’Autunno, tecnica mista su legno ................................................................ pag. 3
Tramonto in laguna, tecnica mista su tela ....................................................................... pag. 6
Notturno a San Zaccaria, tecnica mista su legno ................................................... pag. 9
Adagio per i canali, tecnica mista su carta ..................................................................... pag. 10
Palazzi Veneziani, tecnica mista su tela ............................................................................. pag. 11
Allegretto doppio movimento al Ducale, tecnica mista su tela ......... pag. 12
Medea, tecnica mista su carta nautica di recupero ................................................ pag. 14
Le Tre Grazie, tecnica mista su carta nautica di recupero ............................ pag. 15
Naiade, tecnica mista su carta nautica di recupero ............................................... pag. 16
Giuditta, tecnica mista su carta nautica di recupero ............................................ pag. 17
Naufraghi, tecnica mista su carta nautica di recupero ....................................... pag. 18
Acqua alta, tecnica mista su mappa turistica ............................................................... pag. 18
La distruzione dell’uomo, tecnica mista su carta nautica ............................ pag. 19
Giudeca abandonada, tecnica mista su mappa turistica (terza di copertina)
22
23
24