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Istituto Comprensivo “Dante Alighieri”
Via Dante, 139 – 74121 Taranto
Cod. ist. TAIC 831004
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
2015 / 2018
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 14/01/2015
1
Indice
Premessa …………………………………………………………………………………………………………………………… p. 3
Dati generali ………………………………………………………………………………………………………………………. p. 4
Priorità strategiche, traguardi e obiettivi …………………………………………………………………………. p. 5
Piano di miglioramento …………………………………………………………………………………………………….
p. 8
Progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa
1. Premessa………………………………………………………………………………………………………..
p. 10
2. Principi, finalità educative e scelte metodologiche ………………… …………….……… p. 10
3. Valutazione degli alunni …………………………………………………………………………………… p. 13
4. Integrazione degli alunni diversamente abili …………………………………………………. p. 15
5. Il progetto dell’autonomia ……………………………………………………………………………….. p. 17
6. L’offerta formativa
a. Premessa ……….……………………………………………………………………………………. p. 21
b. Organizzazione ……………………………………………………………………………………. p. 22
c. Progettazione curriculare scuola dell’infanzia …………………………………… p. 22
d. Progettazione curriculare scuola primaria …………………………………………
p. 25
e. Progettazione curriculare scuola secondaria di 1° …………………………….. p. 28
f. Progettazione extracurriculare ………………………………………………………….. p. 38
Fabbisogno di organico …………………………………………………………………………………….……………….. p. 50
Programmazione delle attività formative rivolte al personale ……………………………………….. p. 52
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali …………………………………….……………….. p. 53
2
Premessa
-
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Dante
Alighieri” di Taranto, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.
107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il
riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
-
il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico
con proprio atto di indirizzo;
-
il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 14/01/2015;
-
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
-
Protocollato agli atti in data 14/101/2016 al n. 169 E4/2
3
Dati generali
Si rimanda al RAV per quanto riguarda l’inventario delle risorse materiali, finanziarie,
strumentali e umane di cui l’IC si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli
studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto, e per l’analisi del
contesto socio-culturale in cui è inserito, cui si fa qui, però, breve cenno poiché prodromo
necessario alla comprensione delle scelte privilegiate nel presente Ptof.
L’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri”, infatti, è situato nel quartiere Tre Carrare-Battisti di
Taranto, che risente di tutte le problematiche di degrado socio-ambientale di una città che sta
attraversando un periodo di particolare disagio dal punto di vista economico (alto tasso di
disoccupazione, crisi dell’ILVA). Molte sono le famiglie in situazioni problematiche e con al loro
interno difficoltà relazionali, che condizionano la scolarizzazione e il comportamento degli
alunni (scarso rispetto spesso per le più semplici regole del vivere civile, frequenza saltuaria e
alto rischio dispersione). Il quartiere non risulta adeguatamente dotato di centri sociali e
ricreativi tali da offrire ai giovani possibilità di incontro, di svago e di sano e proficuo uso del
tempo libero; occasioni di ritrovo e di aggregazione giovanile restano quelle offerte dalle
piazzette, dalle palestre delle scuole pubbliche e dalle sedi parrocchiali – in particolare le
parrocchie “San Giovanni Bosco”, “Sacro Cuore” e “Madonna delle Grazie” –, al cui interno
operano associazioni sportive che costituiscono una risorsa del quartiere per favorire l’impiego
del tempo libero in attività come il calcio, il basket, la pallavolo. Operano sul territorio
associazioni di volontariato come “ArciRagazzi” (Piazzale Bestat, 1) e le Comunità Cooperativa
“Prisma” (Via Minniti, 73) e “La Mimosa” (Via Plinio, 51), comunità a dimensione familiare che
accolgono minori tra i 7 e i 18 anni in condizioni temporanee di privazione affettiva e sociale o
di difficoltà relazionali con la famiglia.
Il bacino di utenza è di livello medio-basso, con una significativa presenza di fenomeni di
criminalità, di disgregazione familiare e di disoccupazione; forte è l’incidenza di alunni affidati
al tribunale dei minori e a comunità educative o enti benefici. È presente anche una minoranza
di famiglie di classe media che si distingue per una costante attenzione all’educazione dei figli.
Alto è il tasso di abbandoni, in termini di assenze saltuarie, disimpegno rispetto ai doveri
scolastici, mancata integrazione e atti di micro-bullismo. Di conseguenza il coinvolgimento con
le famiglie risulta assai scarso, con bassa partecipazione ai momenti formali della scuola
(elezione rappresentanti dei consigli di classe, del consiglio d’Istituto, colloqui).
L’istituto è articolato in tre ordini di scuola: Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°.
•
Scuola Infanzia e Primaria plesso “Acanfora” – via Dante, 95 – Taranto
•
Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado “Dante Alighieri “ – via Dante, 139 –
Taranto
ALUNNI FREQUENTANTI
ALUNNI
STRANIERI
DIVERSAMENTE
ABILI
RIPETENTI
DIVERSA
RELIGIONE
NUM. CLASSI
TOT.
SECOND. 1°
250
25
27
61
13
13
TOT.
PRIMARIA
205
34
19
11
10
11
TOT.
INFANZIA
118
8
3
/
3
6
4
TOT.
GENERALE
573
67
49
72
26
30
PERSONALE SCOLASTICO
DOCENTI INFANZIA
7
AMMINISTRATIVI
5
DOCENTI PRIMARIA
23
AUSILIARI
12
DOCENTI SECONDARIA 1°
30
TOT. DOCENTI
60
TOT. ATA
17
Priorità strategiche, traguardi e obiettivi
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul
portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli
elementi conclusivi del RAV e cioè priorità strategiche, traguardi e obiettivi, incorporate
all’interno delle priorità di miglioramento previste dalla legge 107/2015 comma 7.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e
scientifiche, in particolare (in base all’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica)
a. innalzamento dei livelli di prestazione in Italiano nelle classi quarte primaria;
b. innalzamento dei livelli di prestazione in Matematica nelle classi quarte
primaria;
c. innalzamento dei livelli di prestazione in Matematica nelle classi prime
secondaria 1°;
d. innalzamento dei livelli di prestazione in Italiano nelle classi terze secondaria
1°;
2. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il
dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; in
particolare
a. miglioramento delle competenze di cittadinanza attiva da realizzarsi mediante
interventi nelle classi quinte primaria;
b.
miglioramento delle competenze di cittadinanza attiva da realizzarsi
mediante interventi nelle classi seconde secondaria 1°;
3. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali;
5
4. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di
vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo
sport;
5. sviluppo delle competenze digitali;
6. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
7. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e
del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto
allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed
educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di
indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero
dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
8. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese
le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
9. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli
studenti;
10. definizione di un sistema di orientamento.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1. ridurre la percentuale di studenti con scarse competenze in Italiano e Matematica (classi
quarte primaria: Italiano dal 74% al 25% e Matematica dal 70% al 25%; classi prime
secondaria 1°: Matematica dal 38% al 25%; classi terze secondaria 1°: Italiano dal 60% al
25%);
2. promuovere la cittadinanza attiva e aumentare il successo scolastico;
3. ridurre i fenomeni di disagio e di dispersione scolastica.
La necessità di migliorare le competenze linguistiche e logico-matematiche deriva dall’esigenza
di ridurre la percentuale di alunni collocati ai livelli 1 e 2 nelle prove Invalsi in Italiano e
Matematica (con risultati al di sotto della media nazionale e inferiori a classi/scuole con
background socio-economico-culturale simile), potenziando una didattica per competenze e
strategie diversificate e più coinvolgenti.
La necessità di promuovere la cittadinanza attiva nasce dalle criticità emerse nel processo
“Sviluppo della relazione educativa tra pari” e prevede la progettazione e la realizzazione di
iniziative specifiche di prevenzione, tese a contrastare i comportamenti problematici, a
diffondere l’educazione alla legalità e a ispirare valori di accettazione reciproca.
La necessità di ridurre i fenomeni di disagio e di dispersione scolastica deriva dalla valutazione
delle problematiche del contesto socio-culturale e del bacino d’utenza della scuola e prevede la
realizzazione di percorsi formativi individualizzati, che soddisfino i bisogni reali degli studenti
attraverso attività di laboratorio, potenziamento delle discipline motorie, educazione alla
salute, all’alimentazione e ambientale e altro, e li rendano attori consapevoli del proprio iter
scolastico.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei
traguardi sono:
6
1. rafforzamento di curricolo, progettazione e valutazione tramite
a. il miglior utilizzo delle risorse;
b. la programmazione di attività di laboratorio che integrino in maniera
significativa i percorsi formativi;
c. una valutazione per prove strutturate in fase iniziale, in itinere e finale, i cui
risultati siano base per eventuali modifiche da introdurre nella progettazione;
2. miglioramento dell’ambiente di apprendimento, in particolare
a. lo sviluppo di capacità e risorse individuali che aumenti la gestione positiva
delle relazioni con gli altri;
b. la promozione del senso critico;
c. l’incentivo delle capacità comunicative e di gestione delle emozioni;
3. inclusione e differenziazione, tramite iniziative di recupero e sostegno e percorsi
educativi individualizzati;
4. continuità e orientamento, attraverso
a. la promozione di laboratori per migliorare la capacità decisionale degli alunni
e informarli sui percorsi scolastici successivi alla terza media;
b. la creazione di sportelli informativi gestiti dai docenti della secondaria di 1°;
c. colloqui e visione delle schede di valutazione per rafforzare la continuità tra
scuola primaria e secondaria di 1°;
d. la progettazione di momenti di incontro e partecipazioni ad attività da
svolgere in orario scolastico in una classe ospitante;
5. iniziative di sviluppo e/o approfondimento di tematiche di rilevanza culturale e sociale;
6. sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, attraverso
a. la partecipazione di tutti gli operatori ai corsi di “Prevenzione dei rischi” e di
“Primo soccorso”;
b. il riconoscimento di corsi di formazione, purché rispondenti alle
caratteristiche professionali e di controllabilità definite dall’Istituto;
c. la promozione di una maggior sinergia tra le figure responsabili e il
coinvolgimento di un maggior numero di persone in ruoli di responsabilità;
7. sviluppo dell’integrazione con il territorio e dei rapporti con le famiglie.
La scelta di tali obiettivi di processo nasce dalla considerazione del processo di insegnamentoapprendimento nel suo insieme e dalla consapevolezza che gli esiti di tale processo possono
migliorare solo tramite un insieme di iniziative diversificate – interventi di sviluppo e/o
approfondimento di tematiche di rilevanza culturale e sociale, iniziative di recupero e sostegno,
personalizzazione dei percorsi educativi con interventi individualizzati curriculari ed
extracurriculari, interventi a favore degli studenti diversamente abili, dsa e bes –, che riescano
ad adeguare realmente l’offerta formativa ai bisogni di crescita personale e socio-culturale degli
7
allievi e a configurare la scuola come agenzia culturale attiva nel territorio, fornendo agli alunni
adeguati luoghi di incontro per favorirne la crescita.
Piano di miglioramento
Si riprendono qui, per sommi capi, i punti fondamentali del Piano di miglioramento (pubblicato
sul sito della scuola), in termini di priorità, traguardi di lungo periodo, obiettivi di processo e
azioni di miglioramento previste per il prossimo triennio, evidenziandone la ricerca di coerenza
con i risultati del RAV e con le linee portanti del presente Ptof.
Sulla scorta dei risultati del Rav le azioni di miglioramento si concentreranno su tre macro-aree,
in cui ricadono anche le priorità strategiche previste dal Ptof.
1. Innalzamento dei livelli di prestazione in Italiano nelle classi quarte primaria e terze
secondaria di 1°, Matematica nelle classi quarte primaria e prime secondaria di 1°, da
realizzarsi mediante azioni formative di recupero per gli studenti.
Classi quarte primaria: la necessità del miglioramento di quest’area (in termini di
risultati/competenze di base) deriva dall’esigenza di ridurre la percentuale di alunni
collocati ai livelli 1 e 2 nelle prove Invalsi in Italiano e Matematica, potenziando una
didattica per competenze e strategie didattiche più coinvolgenti. Dalla lettura e
interpretazione dei punti di forza e di debolezza degli alunni nelle prove Invalsi di
Italiano e Matematica delle classi seconde si è evidenziata infatti, a livello di scuola, la
presenza di risultati al di sotto della media nazionale e inferiori a classi/scuole con
background socio-economico-culturale simile.
Classi prima secondaria: per l’analisi delle criticità iniziali si è fatto ricorso alla
lettura e interpretazione dei punti di forza e di debolezza degli alunni nelle prove Invalsi
di Matematica delle classi quinte primaria, in parte transitati nella scuola secondaria di
1° dell’Istituto Comprensivo.
Classi terze secondaria: dalla lettura e interpretazione dei punti di forza e di
debolezza degli alunni nelle prove Invalsi di Italiano delle classi terze secondaria di 1° si
è evidenziata, a livello di scuola, la presenza di risultati al di sotto della media nazionale
e inferiori a classi/scuole con background socio-economico-culturale simile.
2. Miglioramento delle competenze di cittadinanza attiva, da realizzarsi mediante
interventi rivolti agli studenti delle classi quinte primaria e seconde secondaria 1°,
finalizzati al raggiungimento di competenze sociali e civiche. La necessità di
miglioramento di quest’area è stata determinata dalle criticità emerse nel processo
“Sviluppo della relazione educativa tra pari”, che esprime l’esigenza di progettare e
realizzare iniziative specifiche di prevenzione, tese a contrastare i comportamenti
problematici, a diffondere l’educazione alla legalità e a ispirare valori di accettazione
reciproca.
3. Interventi innovativi di formazione volti al miglioramento del processo di valutazione
delle competenze degli alunni attraverso una più mirata progettazione della didattica e
valutazione degli apprendimenti. La necessità di miglioramento di quest’area è stata
determinata dalle criticità emerse nel processo “Progettazione della didattica e
valutazione degli apprendimenti”, in particolare nello sviluppo di una progettazione
8
didattica volta a favorire occasioni di confronto tra i dipartimenti disciplinari, nonché
nella progettazione per classi parallele per rendere organico il curriculo verticale. È
emersa inoltre la necessità di formalizzare tutta la documentazione relativa alle attività
d’istituto (consolidamento del curriculo verticale, prove strutturate comuni, griglie di
valutazione comuni, schede progetto standardizzate, relazioni sintetiche utilizzate), al
fine di avviare un ciclo virtuoso che possa consentire di migliorare sia la collaborazione al
suo interno sia la comunicazione con l’esterno.
Sono previste, nel contempo, azioni diversificate di miglioramento, che rafforzino i rapporti con
le famiglie, favoriscano l’inclusione dei soggetti più deboli, contrastino la dispersione scolastica
riducendo lo svantaggio, potenzino lo sviluppo professionale delle risorse:
o
interventi che coinvolgano tutte le forze del sistema-scuola;
o
pianificazione di strategie educative mirate;
o
coinvolgimento delle famiglie in progetti e iniziative specifiche;
o
promozione del dialogo con gli stakeholders (enti locali e diverse realtà istituzionali,
culturali, locali, sociali ed economiche operanti sul territorio);
o
attività specifiche di prevenzione, tese a contrastare i comportamenti problematici, a
diffondere l’educazione alla legalità e a ispirare valori di accettazione reciproca;
o
creazione di un sistema organizzativo che preveda il coinvolgimento diretto del
maggior numero di persone con incarichi di responsabilità;
o
progettazione e attivazione di iniziative di formazione e aggiornamento del personale
docente.
9
Progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa
1. Premessa
L’IC è pienamente partecipe del progetto dell’autonomia che coinvolge la scuola da quindici anni
ormai e che ha consentito di lavorare intensamente sulla pianificazione e sulla progettualità,
costruendo e condividendo valori, priorità e azioni di miglioramento, cui la legge 107/2015 dà
nuova linfa, con integrazioni e potenziamenti al quadro normativo e agli strumenti
dell’autonomia (vd. infra sez. 5 “Il progetto dell’autonomia”).
L’utilizzo degli strumenti di flessibilità, già previsto dal DPR 275/99, trova un rinnovato impulso
nel comma 3 della Legge 107: la piena realizzazione del curricolo di scuola e il raggiungimento
degli obiettivi della legge non possono, infatti, prescindere da forme organizzative flessibili
quali il potenziamento del tempo scolastico, anche oltre i modelli e i quadri orari, forme di
integrazione fra le discipline, una programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario
complessivo, anche mediante l’articolazione del gruppo classe. Efficace strumento per
l’attuazione di una didattica individualizzata e personalizzata sono, del resto, le esperienze, già
ampiamente sperimentate, di recupero e/o potenziamento in orario curriculare e/o
extracurriculare, basate anche su modalità peer-to-peer, la didattica fondata
sull’apprendimento cooperativo, la didattica laboratoriale, le metodologie di problem solving,
l’introduzione di insegnamenti opzionali da inserire nel curriculo dello studente.
Espressione dell’autonomia e della flessibilità è la piena realizzazione del curricolo, da cui
emerge l’identità culturale, educativa e progettuale della scuola.
2. Principi, finalità educative e scelte metodologiche
a. Principi
•
Uguaglianza.
L’IC è aperto a tutti e garantisce libertà di scelta; sono ammessi nella scuola tutti
coloro che si presentano, senza distinzione di sesso, razza, etnia, lingua,
religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche, condizioni socioeconomiche.
•
Imparzialità e regolarità.
La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni
collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività
educative, anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e
delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in
materia.
•
Accoglienza e integrazione.
La scuola s’impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti e azioni di tutti gli
operatori del servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni,
l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase
d’ingresso per le classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare
impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative ai portatori di
handicap o a quelli in situazioni particolari e degli alunni stranieri. L’I.C. “Dante
Alighieri” si propone come centro culturale e sede di formazione permanente per
gli adulti. Intende organizzare attività formative, in orario extrascolastico, con
10
percorsi flessibili per corsi di specializzazione di lingua inglese, di informatica e di
recupero culturale. Favorisce l’accesso alle biblioteche, alle proprie aule
d’informatica e multimediali e promuove la più ampia partecipazione dei genitori
alla vita dell’istituzione scolastica.
•
Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza.
L’IC “Dante Alighieri” è consapevole che l’utente ha facoltà di scegliere tra le
istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita tra le
istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva
di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il
criterio della territorialità. L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi
superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di
prevenzione e di controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di
tutte le istituzioni coinvolte che collaborano, tra loro, in modo funzionale ed
organico.
b. Finalità educative
“fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza”
(Inferno, canto XXVI, vv. 119-120)
È la mission della scuola, il motto che esprime i punti di forza del percorso formativo,
che attraverso la collaborazione e la partecipazione di docenti, studenti, famiglie e
stakeholders orienti gli alunni nel proprio iter, elevandone la consapevolezza e
favorendone la crescita armonica.
La pratica educativa fa riferimento, in tal ottica, alle seguenti finalità:
•
elevare negli alunni la cultura della cittadinanza e il senso dei diritti e dei doveri;
•
favorire il clima partecipativo nelle classi/sezioni per sviluppare atteggiamenti di
apertura, accettazione e collaborazione tra pari;
•
perseguire i fini educativi e le finalità specifiche della scuola dell’infanzia,
primaria e secondaria di 1° attraverso percorsi formativi funzionali alla piena
fruizione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa che compete a tutti
gli alunni;
•
attuare interventi di educazione alla salute psico-fisica;
•
valorizzare la centralità educativa della corporeità dell’alunno;
•
praticare la funzione educativa dell’esempio;
•
sviluppare un atteggiamento di ricerca;
•
considerare la rilevanza del gruppo;
11
•
educare all’impegno e al senso di responsabilità;
•
potenziare i livelli di alfabetizzazione;
•
favorire l’accesso e l’utilizzo delle tecniche informatiche;
•
rimuovere i pregiudizi sul diverso e prevenire l’insorgere di atteggiamenti e di
fenomeni di intolleranza e di emarginazione;
•
favorire la corresponsabilità e l’effettiva collegialità dell’azione educativa
all’interno del corpo docente e di tutto il sistema formativo del territorio;
•
promuovere le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al
raggiungimento del successo formativo;
•
migliorare la conoscenza del territorio;
•
consolidare i progetti attuati da anni ed elaborare più ricche e stimolanti offerte
formative da fornire all’utenza.
c. Scelte metodologiche
Le scelte metodologiche terranno conto delle seguenti linee di orientamento.
•
La relazione: favorire la relazione come dimensione emotivo-affettiva dello star
bene a scuola e come dimensione strategica cognitiva dello star bene imparando
con gli altri.
•
La motivazione:
-
partire dall’esperienza dell’alunno, dalle sue motivazioni e dai suoi
interessi;
-
problematizzare l’esperienza;
-
predisporre materiali strutturati di diverso tipo in modo da tenere
conto sia degli interessi degli alunni sia degli obiettivi delle
discipline.
•
L’unitarietà del curricolo: condividere le scelte educativo-didattiche (obiettivi
formativi, obiettivi specifici, contenuti, metodi e tecniche di valutazione), al fine
di garantire l’unitarietà del curricolo, inteso come insieme di percorsi formativi
strutturati mediante l’integrazione continua di tutte le discipline e le educazioni.
•
La flessibilità: gestire in modo flessibile le variabili dell’organizzazione didattica,
al fine di ottimizzare le risorse e di garantire l’efficacia dell’azione di
insegnamento.
Si terranno distinti due aspetti.
Il primo è quello dei nessi di apprendimento tra diverse discipline. In termini di
organizzazione didattica, ciò comporta il “farsi carico”, da parte degli insegnanti, nel
12
quadro di una progettazione collegiale, della trasversalità (connessioni, analogie,
linguaggi) che ciascuna disciplina comporta.
Il secondo aspetto riguarda la continuità tra l’apprendere a scuola e l’apprendere al
di fuori di essa. La continuità deve intendersi:
•
in senso orizzontale, come raccordo da costruire con la famiglia, le strutture
esistenti sul territorio (enti, istituzioni, laboratori, agenzie educative), le classi
parallele;
•
in senso verticale tra i tre ordini di scuola – infanzia/primaria/secondaria di 1°
–, per aiutare l’alunno a esplicitare vissuti personali e a prendere coscienza del
ruolo di studente.
Questi obiettivi si possono raggiungere attraverso le seguenti strategie:
•
aiutare l’alunno a esplicitare paure, ansie, incertezze legate alla nuova
esperienza da intraprendere;
•
offrire nuove informazioni e l’opportunità di fare esperienze dirette, per
allargare la mappa cognitiva dell’alunno e consentirgli di costruire un primo
rapporto con il nuovo e/o successivo ordine di scuola;
•
costruire con l’alunno il profilo o l’idea di scolaro che egli ha, evidenziando
caratteristiche, competenze ed abilità;
•
rappresentare le difficoltà che possono “venire immaginate” ed elaborare
strategie per fronteggiarle.
3. Valutazione degli alunni
Nel nuovo scenario legislativo, la valutazione del processo educativo di istruzione e formazione
degli studenti conserva la sua valenza di accertamento dei processi educativi e formativi così
come progettati in termini di obiettivi formativi e competenze dal Collegio dei Docenti, dal
Consiglio di Classe e Interclasse e dai singoli docenti. La valutazione è ancor oggi uno strumento
indispensabile al docente per verificare sistematicamente la rispondenza tra obiettivi prefissati
e risultati conseguiti e, ove necessario, per apportare adeguamenti all’azione educativa.
La valutazione degli apprendimenti e dei comportamenti si articola in tre momenti basilari: la
valutazione iniziale, quella periodica e quella annuale.
La valutazione iniziale si colloca nel primo periodo dell’anno scolastico, ha funzione di natura
diagnostica circa i livelli di partenza riferibili alle conoscenze e abilità, alla componente socioaffettiva (gli atteggiamenti verso la scuola, i bisogni, gli interessi, le aspettative, i rapporti
interpersonali ecc.) di ciascun alunno, alle caratteristiche degli allievi di origine non scolastiche
relativamente alle condizioni socio-culturali delle famiglie, ai fattori ambientali. La tabulazione
di tali informazioni rappresenta uno dei punti fondanti della progettazione.
La valutazione periodica, espletata nel corso degli interventi didattico-educativi, verifica i
livelli di abilità e conoscenze degli alunni ed il percorso metodologico-didattico messo in atto
dai docenti, al fine di apportare eventuali adeguamenti per il miglioramento dei processi di
apprendimento.
13
La valutazione annuale certifica il livello globale delle competenze acquisite al termine
dell’anno scolastico e/o del periodo didattico ai fini del passaggio alla classe e/o periodo
successivi nei termini e nelle modalità su esposte.
In concreto, per favorire una buona valutazione e una puntuale verifica del processo formativo
degli alunni si farà ricorso a:
•
una programmazione rigorosa e attuabile, che fissi in maniera precisa gli obiettivi da
perseguire, i contenuti, le pratiche didattiche e metodologiche cui fare costante
riferimento;
•
un’osservazione attenta e sistematica degli alunni per il rilevamento costante di ciò che
si intende verificare e valutare;
•
la predisposizione di percorsi differenziati e personalizzati da fissare periodicamente;
•
una concertazione valida tra i singoli componenti del Consiglio di Classe/Interclasse, che
devono stabilire criteri comuni nella rilevazione della situazione iniziale,
dell’apprendimento e dei progressi compiuti, nell’individualizzazione delle diverse
strategie di intervento e nel fissare criteri valutativi conformi;
•
un atteggiamento critico verso la capacità di insegnamento che consenta di valutare
l’efficacia delle proprie scelte (contenuti, tecniche, mezzi, metodi) e di apportare
eventuali modifiche.
Alla luce di quanto prevede la vigente normativa si stabiliscono i seguenti strumenti di verifica e
le modalità e i criteri di valutazione ai fini dell’ammissione alla classe successiva o al grado
successivo d’istruzione.
•
Strumenti di verifica
La verifica dell’apprendimento, sia preventiva e formativa sia sommativa, riferita alle
conoscenze e competenze acquisite, viene effettuata utilizzando i sottoindicati
strumenti:
a. prove non strutturate o semistrutturate: temi/testi; sviluppo di un argomento sotto
forma di saggio breve (articolo di giornale, intervista, lettera, riassunto); problemi
anche a soluzione rapida; questionari; relazioni; ricerche; trattazione sintetica di
argomenti; sviluppo di progetti; colloquio orale;
b. prove strutturate: quesiti a risposta singola; quesiti a risposta multipla; quesiti di
completamento; quesiti vero/falso; quesiti a corrispondenza.
•
Modalità di valutazione:
collegialità;
condivisione;
unanimità;
trasparenza.
14
•
Criteri di valutazione.
Nella valutazione annuale degli allievi si adottano i seguenti criteri:
•
la frequenza assidua e la partecipazione attiva e corretta al dialogo educativo e alla vita
della scuola, comprese le attività laboratoriali ed extracurricolari;
•
la personalità complessiva dell’allievo e gli eventuali fattori ambientali e socio-affettivi
che ad essa concorrono;
•
le variazioni intervenute in itinere durante l’anno scolastico, relativamente allo sviluppo
delle capacità cognitive, agli aspetti socio-affettivi relazionali e psicomotori dell’allievo
e considerate significative per l’apprendimento acquisito in termini di conoscenze,
abilità e competenze;
•
le eventuali ricadute sia positive sia negative prodotte dalla frequenza (o non frequenza)
ai percorsi progettuali extracurricolari.
Pertanto, la valutazione sommativa al termine dell’anno scolastico tiene in debito conto,
oltre le valutazioni dedotte dalle prove di verifica, anche dell’intero percorso educativo
dell’alunno, così come si manifesta nei processi cognitivi, socio-affettivi e psicomotori in
riferimento a docenti, all’Istituzione scolastica in genere, alla famiglia e al gruppo dei pari.
La Scuola dell’Infanzia si pone oggi nell’ottica di essere parte integrata e integrante del
percorso scolastico di ciascun bambino. Tale è la ragione per la quale è necessario dare il
giusto ruolo all’impegno valutativo, che da diversi anni coinvolge questo ordine di scuola con
diverse modalità e sfaccettature.
4. Integrazione degli alunni diversamente abili
Gli alunni in difficoltà di apprendimento presenti nell’IC sono portatori di due forme di deficit:
uno affettivo-sociale e uno culturale-strumentale, per lo più strettamente intrecciati. Per questo
l’attività di sostegno dovrà svolgersi su più piani:
•
evitare che il deficit iniziale comporti l’isolamento e l’emarginazione;
•
tener presenti nella scelta dei contenuti i problemi, la cultura e gli interessi degli alunni,
per ottenere più facilmente una motivazione alla partecipazione positiva e all’impegno
intellettuale;
•
recuperare al massimo la capacità espressiva e le peculiari conoscenze di base.
Gli obiettivi finali sotto il profilo educativo saranno:
•
la socializzazione attraverso i processi cognitivi e le relazioni umane;
•
l’attivazione di processi affettivi degli interessi primari;
•
l’integrazione degli alunni nei normali contesti emotivi.
Sotto il profilo sociale l'alunno dovrà:
•
sentirsi membro di una comunità;
•
rispettare le regole della convivenza sociale e civile;
•
saper fare e stare insieme con gli altri;
15
•
migliorare i propri rapporti personali;
•
sviluppare la responsabilità personale.
Sotto il profilo culturale occorre stimolare la capacità e il desiderio di crescita culturale
autonoma, con un’adeguata azione didattica.
Obiettivi intermedi e attività didattiche:
•
acquisizione degli strumenti fondamentali per la partecipazione all’attività scolastica;
•
impostazione didattica che non leda l’armonia formativa delle diverse aree educative;
•
uso appropriato dei mass-media e dei social network;
•
collegamenti con l’ambiente, con la vita e con i problemi di ogni giorno;
•
proposte culturali che considerino sullo stesso piano momenti umanistici, tecnicoscientifici e operativi.
Nella realizzazione di questi percorsi formativi si riscontrano spesso delle difficoltà derivanti
dagli stessi alunni e dalla famiglia di appartenenza, che va guidata a comprendere la situazione
degli alunni in difficoltà. Anche per questo, all’interno della nostra istituzione scolastica si è
costituito il Gruppo GLH (Gruppo di Lavoro Handicap) ai sensi dell’art. 15 comma 2 Legge
104/1992, composto dal Dirigente Scolastico, dal Docente F.S. Integrazione Scolastica, dai
docenti di sostegno, dai genitori degli alunni e dagli operatori sanitari. Questo Gruppo si
caratterizza per un intervento finalizzato alla specificazione concreta dell’integrazione e alla
sua omogeneizzazione. La nostra scuola è consapevole che l’intervento educativo-didattico sui
minori in generale e sull’alunno in difficoltà in particolare richiede un’osservazione partecipe
che prevede varie fasi e coinvolge tutti gli operatori a una discussione socializzata in un gruppo
del protocollo di osservazione. La discussione dei protocolli consente:
•
l’elaborazione condivisa di ipotesi di interventi metodologico-didattici calibrati sulla
realtà;
•
la conoscenza approfondita dei soggetti della relazione e della realtà problematica;
•
l’analisi delle operazioni didattiche intraprese e delle relative risposte dei soggetti;
•
la riflessione sui significati emersi dall’esperienza di osservazione posti in relazione con
gli obiettivi prefissati;
•
la formulazione di ipotesi comuni di interventi educativi, di applicazioni operative
immediate.
Mettendo insieme le indicazioni reperibili nei testi programmatici in vigore, è possibile
individuare alcuni fondamentali suggerimenti metodologici per lo svolgimento del lavoro
didattico mirato all’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili. Attraverso strategie
esperienziali si possono far vivere agli allievi effettive esperienze di reciprocità. Tali strategie
ricavano la loro efficacia dalla qualità del contesto della vita scolastica, dal “clima sociale
positivo” che la contraddistingue, come anche dal carattere esemplare delle condotte dei
docenti. Tale clima e tali condotte inducono nell’allievo atteggiamenti di tipo democratico,
grazie a una sorta di contagio, che lo rende capace di anticipare nella prassi comportamenti che
solo in un secondo tempo la riflessione e la conoscenza della norma giustificheranno e
convalideranno.
16
Strumento privilegiato per realizzare una reale “didattica per l’integrazione”, in cui
individualizzazione ed integrazione, esigenze ugualmente insopprimibili, procedano sempre più
verso un’effettiva sinergia, è senz’altro la realizzazione di attività laboratoriali a recupero e
sostegno degli alunni diversamente abili e non. Nel quadro dell’autonomia, infatti, la strategia
del laboratorio diventa vera opportunità di crescita e di formazione per gli alunni, poiché
consente di:
•
realizzare percorsi didattici mirati e organizzati per conseguire esperienze, conoscenze e
competenze;
•
procedere secondo ritmi, stili e tempi propri di apprendimento;
•
sperimentare forme di socializzazione/operatività a gruppi/cooperazione più larghe e
stimolanti.
Sulla scorta dei buoni risultati degli scorsi anni, dunque, la scuola attiverà laboratori afferenti
all’area informatica, all’area grafico-pittorica e manipolativa e all’area psico-motoria (vd. infra
“L@bor@torio info-psicomotorio” nella sez. Progettazione curriculare scuola secondaria 1°)
Lo scopo di questa implementazione laboratoriale è quello di promuovere buone relazioni nella
scuola, di creare un centro di ascolto tra docenti e alunni in difficoltà, di attuare una coprogettazione di offerta formativa, di sviluppare lavori più flessibili e interessanti: perché
l’alunno si senta riconosciuto in una identità positiva. Tali itinerari progettuali consentiranno
un arricchimento e una migliore qualificazione dell’offerta formativa dell’IC, attraverso
interventi mirati alla valorizzazione delle diversità e delle eterogeneità, ponendo come base la
flessibilità organizzativa per giungere all’ottimizzazione dei risultati. Gli istituti pedagogici di
riferimento, infatti, sono essenzialmente due: continuità e flessibilità. Per mezzo di queste, i
diversi organi collegiali “adottano tutte le misure tendenti a favorire lo sviluppo educativo
individuale del disabile e del gruppo classe in cui è inserito, attraverso la valorizzazione ed il
riconoscimento del patrimonio della diversità”.
5. Il progetto dell’autonomia
L’IC è da anni impegnato nella pianificazione e progettazione di attività diversificate che ne
realizzino l’autonomia, in un dialogo costante e imprescindibile con le molteplici strutture e
istituzioni presenti nel territorio in cui opera e in un confronto continuo con il quartiere e la sua
realtà socio-economica e culturale. Si tratta di azioni necessarie perché la scuola realizzi
appieno la sua opera educativa, per diventare comunità aperta, agenzia culturale e luogo
d’incontro, perché individui i bisogni manifestati dall’utenza scolastica nella sua diversificazione
e ad essi risponda con un insegnamento individualizzato e adatto a una pluralità di esigenze
formative e con un’articolazione anche organizzativa flessibile e modificabile.
In quest’ottica indispensabile è il confronto con gli stakeholders locali, il coinvolgimento
nell’offerta formativa di esperti esterni di varia provenienza e la costituzione di una rete di
scuole, come previsto dall’art. 7 del D.P.R. 8 marzo 1999/n. 275 e implementato dalla legge
107/2015.
Poiché il contesto territoriale appare eterogeneo, con una prevalenza di livelli socio-economici
alquanto bassi e situazioni di difficoltà varie, il presente progetto si prefigge di tener conto di
questa complessa realtà territoriale e perciò mira a prolungare la presenza degli alunni a scuola
per meglio guidarli e orientarli verso un corretto inserimento sociale. Tra i problemi emergenti
ve ne sono alcuni di carattere educativo-formativo, altri di natura cognitiva.
Problemi educativo-formativi:
17
•
insofferenza verso le regole imposte dall’istituzione scolastica;
•
scarso rispetto delle persone e delle cose;
•
scarso senso di responsabilità;
•
egocentrismo.
Problemi cognitivi:
•
scarsa motivazione all’apprendimento;
•
divario culturale fra gli alunni;
•
scarsa conoscenza del contesto sociale di appartenenza;
•
rifiuto e resistenza a sfruttare il proprio potenziale intellettivo in attività cognitive.
Gran parte di tali problemi spesso appaiono insormontabili, perché proprio laddove emergono
viene a mancare un valido sostegno collaborativo da parte della famiglia nei confronti
dell’istituzione scolastica. La scuola deve pertanto rafforzare la sua presenza nel territorio su
cui insiste perché mutino alcuni atteggiamenti di indifferenza o diffidenza radicati negli adulti,
che si ritrovano inevitabilmente nei ragazzi. Per tutte queste ragioni, è necessario ampliare
l’offerta formativa e potenziare l’organico (vd. infra sez. Fabbisogno di organico).
Personale della scuola coinvolto nel progetto:
•
docenti interni
•
docenti scuole superiori
•
docenti scuole primarie
•
personale ATA
Esperti, operatori, docenti esterni:
•
giornalisti
•
medici di varie specializzazioni
•
esperti di educazione ambientale
•
psicologi
•
animatori culturali e docenti esterni
•
rappresentanti degli Enti Locali
•
esperti della Protezione Civile sulla sicurezza degli alunni a scuola e nell’ambiente
domestico
Collaborazioni, convenzioni, accordi di programma:
•
in rete con altre scuole:
18
Istituto Tecnico Industriale “Righi” - Liceo “Archita” - V Circolo “Acanfora” - IC
“Cesare Battisti” - S.M. “Bettolo” - XVI Circolo “Europa” - L.P.” Vittorino da
Feltre” - I Circolo “Renato Moro” - XXII Circolo “San Giovanni Bosco”:
•
in modo integrato con enti e istituzioni del territorio:
AMIU Assessorato alla Cultura - Assessorato all’Igiene - ASL TA1/Distretto 6 Comitato per la Qualità della Vita - Camera di Commercio - Assessorato Cultura e
Sport - Distretto 053 - Comune di Taranto - Provincia di Taranto.
Finalità generali:
1. sviluppare un rapporto collaborativo con le famiglie degli alunni e le istituzioni presenti
sul territorio, utilizzando le strutture scolastiche anche in orario che vada al di là delle
normali attività didattiche;
2. promuovere l’identità della scuola come comunità educante che risponde ai bisogni
formativi del suo territorio;
3. garantire l’efficacia degli interventi educativi attraverso un’adeguata offerta formativa;
4. favorire un percorso unitario in funzione del riordino dei cicli scolastici attraverso
collegamenti e sviluppo di percorsi didattici concordati fra i tre ordini di scuola (infanziaprimaria-secondaria di 1°);
5. riorganizzare il curricolo in funzione della nuova scansione orario derivante dalla
flessibilità e delle esigenze contingenti di ciascuna realtà-classe;
6. promuovere la qualità dell’istruzione e della formazione mediante interventi
individualizzati e la messa in atto di attività integrative facoltative, che rispettino le
diverse fasi evolutive degli alunni e le esigenze espresse dall’utenza;
7. favorire l’integrazione di alunni portatori di handicap, stranieri o comunque portatori di
una qualsiasi “diversità”;
8. abbassare il tasso di dispersione scolastica e innalzare il livello di successo;
9. articolare la progettazione nel rispetto della specifica identità della scuola.
Obiettivi educativi specifici:
1. favorire la socializzazione e la crescita dell’autostima;
2. aiutare a superare le situazioni di disagio e di svantaggio;
3. sviluppare un nuovo senso civico e di appartenenza alla propria realtà scolastica.
Obiettivi didattici specifici
Per far sì che la scuola, pur salvaguardando gli insegnamenti istituzionali, possa meglio
rispondere alle esigenze dell’utenza, facendo proprie le sollecitazioni del territorio col quale
stabilire una serie di interazioni, utilizzando esperienze e competenze interne ed esterne alla
scuola, vengono fissati i seguenti obiettivi didattici ripartiti nei tre ordini di scuola:
1. Obiettivi scuola dell’infanzia
o
sviluppo di competenze corporee e intellettive;
19
o
miglioramento delle capacità comunicative;
o
acquisizione e rafforzamento delle capacità logiche;
o
sviluppo delle capacità relazionali;
o
consapevolezza della cultura di appartenenza.
2. Obiettivi scuola primaria
o
conoscenza: acquisizione dei contenuti disciplinari;
o
competenza: utilizzazione delle conoscenze acquisite;
o
acquisizione dei vari linguaggi specifici;
o
capacità: sviluppo di capacità elaborative e logiche attraverso l’utilizzazione delle
conoscenze e delle competenze.
3. Obiettivi scuola secondaria 1° grado
o
attivare percorsi culturali flessibili;
o
favorire l’apprendimento culturale per fasce di rendimento;
o
stimolare la realizzazione di attività creative;
o
favorire il dialogo, la riflessione, la comunicazione, l’utilizzo di conoscenze e
competenze;
o
favorire l’uso di strumenti e mezzi audiovisivi e multimediali;
o
acquisire consapevolezza dei vari problemi di attualità;
o
promuovere attività di tempo libero anche in comunità e in collaborazione con i
genitori.
Strategie:
•
individuazione di soggetti disponibili per ottenere il consenso nella scuola, nella famiglia,
nelle istituzioni;
•
distribuzione di incarichi e responsabilità per un maggiore coinvolgimento degli alunni;
•
diversificazione dell’offerta formativa;
•
costituzione di un gruppo di gestione con la presenza anche di rappresentanti ATA.
In particolare, in considerazione dell’utenza scolastica, che comprende un alto numero di
ripetenti (vd. supra sez. “Dati generali”), si intende proseguire nel prossimo triennio la proficua
collaborazione e convenzione – consolidata negli ultimi dieci anni – con l’En.A.P. Puglia - Agenzia
Formativa Taranto, che mira a realizzare azioni formative propedeutiche al sistema dell’obbligo
formativo, istituito con la Legge 144/99 (art. 68), riducendo gli effetti negativi dell’abbandono
scolastico e offrendo a tutti i ragazzi che si apprestano ad adempiere l’obbligo scolastico
l’opportunità di completare il percorso formativo attraverso tre differenti possibilità (vd. priorià
10 del presente Ptof: “definizione di un sistema di orientamento”).
20
•
Istruzione superiore: si intende la possibilità di proseguire regolarmente il percorso di
studi fino al conseguimento del diploma di istruzione superiore. Le istituzioni scolastiche
sono sedi di assolvimento dell’obbligo formativo; esse partecipano alla rete territoriale
con funzioni molto importanti nella realizzazione del nuovo sistema, come il
collegamento con i soggetti del territorio: sulla base delle intese assunte
dall’amministrazione scolastica periferica con la Regione e gli Enti Locali, le scuole si
raccordano con i servizi per l’impiego, i centri di formazione professionale, gli altri
servizi individuati dalla Regione o dagli Enti Locali da esse delegati. Il Ptof costituisce il
contesto nel quale considerare le esigenze di sviluppo culturale, sociale ed economico
della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta
formativa.
•
Corsi di formazione: viene riconosciuta la possibilità di frequentare corsi di formazione
professionale, individuati sulla base delle concrete esigenze del mercato del lavoro, al
fine di potenziare le competenze di base e favorire lo sviluppo delle risorse giovanili
attraverso il conseguimento di una qualifica professionale. La finalità è quella di
rafforzare o costruire l’offerta rivolta ai giovani nella fascia d’età dell’obbligo formativo
che, per scelte personali, non intendono percorrere il canale dell’istruzione o
dell’apprendistato.
•
Apprendistato: è uno speciale rapporto di lavoro in forza del quale l’imprenditore è
obbligato a impartire o far impartire, nella sua impresa, all’apprendista assunto alle sue
dipendenze l’insegnamento necessario perché possa conseguire la capacità tecnica per
diventare lavoratore qualificato, utilizzandone l’opera nell’impresa medesima. Il
Vademecum Obbligo Formativo considera il nuovo apprendistato come terzo canale di
assolvimento dell’obbligo formativo per coloro che, adempiuto l’obbligo scolastico,
volessero proseguire la loro formazione lavorando come apprendisti.
6. L’offerta formativa
a. Premessa
Fermi restando i principi e gli obiettivi comuni e irrinunciabili che la scuola in quanto istituzione
nazionale deve perseguire e che sono quelli stabiliti dai programmi ministeriali che definiscono
anche gli ambiti disciplinari, le caratteristiche e le risorse del territorio nel quale questa scuola
opera richiedono specifici interventi didattici e adattamenti metodologici. L’offerta formativa
dell’IC “Dante Alighieri” prevede quindi:
•
attività curriculari;
•
attività che integrano il curriculo;
•
attività laboratoriali;
•
attività extracurriculari.
Per le prime tre voci si rinvia infra alle sezioni sulla “Progettazione curriculare” per i tre ordini
di scuola, per l’ultima alla sezione “Progettazione extracurriculare”.
21
b. Organizzazione
La scuola cerca di rispondere alla domanda espressa dai ragazzi e dalle famiglie con:
•
classi a tempo normale con integrazione del curriculum al mattino o con integrazioni
volontarie al pomeriggio volte ad arricchire l’offerta formativa;
•
attività facoltative e opzionali;
•
attività pomeridiane collegate all’ampliamento.
Nell’attuare le attività previste nell’ambito dell’offerta formativa e dell’ampliamento, si farà
ricorso:
•
all’articolazione flessibile dell’orario;
•
all’utilizzo delle classi aperte;
•
all’organizzazione di attività modulari;
•
alla creazione di moduli per livelli omogenei;
•
all’utilizzo di tecnologie multimediali;
•
al coinvolgimento di altre scuole di ordine e grado diverso;
•
al coinvolgimento di enti territoriali e associazioni di volontariato.
Lo svolgimento delle attività previste dai vari laboratori sarà infatti possibile in parte in orario
antimeridiano grazie al ricorso alla flessibilità di orario, che consentirà ai docenti di
programmare azioni di recupero in ambiti specifici e di integrazione, affiancando docenti della
stessa disciplina o di discipline affini e dividendo le classi per fasce di livello.
c. Progettazione curriculare scuola dell’infanzia
Il curricolo è costituito dalla realizzazione degli Orientamenti della Scuola dell’Infanzia, che
organizza l’attività attraverso programmazioni per obiettivi e progetti; promuove l’aspetto
educativo nel rispetto dell’identità, dell’autonomia e delle competenze di ogni singolo bambino.
Il modello didattico si basa su interventi multicampo, articolati in gruppi misti di età in sezione
e in intersezione per momenti formativi comuni e tesi al raggiungimento delle seguenti finalità
educative:
•
maturazione dell’identità – esprimere la propria soggettività e progressivamente
controllarla così da sviluppare la maturazione della propria identità;
•
conquista dell’autonomia – interagire e comunicare con gli altri in maniera sempre più
efficace, rafforzando così la conquista dell’autonomia;
•
sviluppo delle competenze – sviluppare le abilità sensoriali, percettive, motorie,
linguistiche e intellettive che impegnano il bambino nelle prime forme di
riorganizzazione dell’esperienza e di esplorazione;
•
cittadinanza – sviluppare un atteggiamento rispettoso verso gli altri.
I principali campi di esperienza, con obiettivi di apprendimento diversificati e graduali per i 3,
4 e 5 anni, sono così delineati.
22
1. “Il sé e l’altro”.
Traguardi di sviluppo delle competenze:
•
il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie
esigenze e dei propri sentimenti;
•
sa di vivere una storia personale e familiare;
•
riflette, si confronta e discute con gli adulti e con gli altri bambini;
•
ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio punta di vista;
•
riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, i servizi
pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
2. “Il corpo e il movimento”.
Traguardi di sviluppo delle competenze:
•
il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel
vestirsi;
•
prova piacere nel movimento e sperimenta schemi motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo:
•
esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, ritmiche ed espressive del corpo;
•
controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei
giochi di movimento;
•
conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in fermo e in movimento.
3. “Linguaggi, creatività, espressione”.
Traguardi di sviluppo delle competenze:
•
il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità
che il linguaggio del corpo consente;
•
sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze
sonoro-musicali;
•
esplora i primi alfabeti musicali;
•
segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di
animazione).
4. “I discorsi e le parole”.
Traguardi di sviluppo delle competenze:
•
il bambino sviluppa la padronanza dell’uso della lingua italiana e arricchisce il suo
lessico;
•
sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie
emozioni;
23
•
racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e le storie lette, dialoga,
discute, chiede spiegazioni, spiega;
•
formula ipotesi sulla lingua scritta.
5. “La conoscenza del mondo”.
Traguardi di sviluppo delle competenze:
•
il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità;
•
colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone;
•
osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i
fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti;
•
è curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, soluzioni,
spiegazioni e azioni.
L’offerta curriculare è arricchita da una serie di attività trasversali – alcune delle quali in
significativo raccordo con la scuola dell’infanzia (vd. infra sez. f Progettazione extracurriculare)
e con la secondaria di 1° (vd. infra progetto “Presepe vivente” nella sez. Progettazione
curriculare scuola secondaria di 1°) – in linea con le attività extracurriculari e in armonia con le
priorità individuate nel presente Ptof.
In questa sezione si segnala il seguente progetto curriculare.
Titolo del progetto
Priorità di riferimento
“La mia scuola nel verde”
•
•
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla
sostenibilità ambientale (priorità 3)
Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo
studio degli alunni con bisogni educativi speciali (priorità
7)
Sintesi delle attiv ità Attività finalizzate alla cura sistematica delle piante poste a
previste
dimora dagli stessi alunni in vasi da loro decorati ed esposti lungo
i corridoi dell’edificio e, se possibile, alla cura del giardino della
scuola.
Obiettivi/finalità
•
•
•
•
•
•
Promuovere l’educazione e il rispetto dell’ambiente
scolastico
Favorire la conoscenza delle tecniche di mantenimento in
vita delle piante
Scoprire lo scorrere del tempo ciclico attraverso
l’evoluzione delle piante
Valorizzare i “saperi pratici”
Assumersi le responsabilità del proprio operato
Favorire la cooperazione e il lavoro di gruppo al fine di
costruire relazioni positive
Risorse umane
Tutti i docenti interni
Destinatari
20 alunni di scuola primaria e 10 di scuola dell’infanzia
(principalmente diversamente abili in gruppi omogenei di livello)
24
Tematiche principali
Rispetto della natura e delle sue regole.
La ciclicità del tempo e i cambiamenti da esso prodotti.
Modalità di intervento
Osservazione di quanto necessitano i vasi. Intervento e cura delle
piante.
Tempi di attuazione
Tutto l’anno scolastico.
Aspettative
Migliorare le relazioni sociali e acquisire i saperi pratici attraverso
la collaborazione e la condivisone delle esperienze.
Una classe della scuola dell’infanzia aderisce, inoltre, già dagli anni scorsi, alla sperimentazione
Cl@ssi 2.0 prevista dal Piano Nazionale per la Scuola Digitale (vd. infra sez. e Progettazione
curriculare scuola secondaria di 1°)
d. Progettazione curriculare scuola primaria
La scuola primaria organizza l’attività attraverso programmazioni per Unità di
Apprendimento su aree particolari al fine di favorire l’unitarietà dei percorsi didattici.
Nella stesura e nella presentazione della progettazione curricolare per le classi del primo
ciclo, le proposte educativo-didattiche mireranno a perseguire finalità educative comuni
a tutti gli ambiti disciplinari quali:
• far conseguire la capacità di usare in modo sempre più significativo il codice
verbale e altri codici per affinare le capacità di comunicare correttamente a tutti
i livelli;
• promuovere la formazione del pensiero logico nei suoi vari aspetti (sviluppando
la capacità di ordinare, quantificare e misurare fatti e fenomeni della realtà);
• formare le abilità necessarie per interpretare criticamente la realtà attraverso
l’uso del metodo sperimentale.
In riferimento a tali finalità, l’ipotesi di lavoro sarà quella di sviluppare, in modo
progressivo, conoscenze e competenze disciplinari e trasversali riferite ai vari ambiti,
seguendo il metodo della sperimentazione e della concreta operatività, in cui il docente
avrà il ruolo di accompagnatore e coordinatore delle scoperte dei bambini.
L’organizzazione didattica delle discipline sarà affidata a una singola insegnante per
classe, che opererà per 22 ore settimanali di insegnamento e per 2 ore di
programmazione.
Prerequisiti
•
Indagine sull’area motoria: coordinazione dinamica generale; lateralizzazione;
conoscenza del sé corporeo; percezione dello spazio fisico.
•
Indagine sull’area cognitiva; orientamento spazio-temporale; percezione
sensoriale; successione, durata, contemporaneità.
25
•
Indagine sull’area della comunicazione: fluidità e proprietà del linguaggio;
comprensione di semplici consegne e messaggi; memorizzazione; adeguato
utilizzo dello spazio fisico.
•
Indagine sull’area logico-matematica: discriminazione di colore, forma e
dimensione; corrispondenze; relazioni d’ordine e connessioni logiche; figure
geometriche fondamentali; uguaglianza e disuguaglianza; relazioni di quantità.
Metodologia
Dopo aver verificato i prerequisiti in possesso degli alunni, si procederà allo svolgimento
della programmazione stilata per il corrente anno scolastico tenendo conto dei ritmi di
crescita di ciascun alunno. Nel primo periodo dell’anno, nella classe prima, non si
lavorerà per ambiti disciplinari differenziati, ma si privilegerà l’acquisizione della
strumentalità di base per porre gli alunni nelle condizioni di accedere ai saperi specifici
delle varie discipline. Le attività previste per la seconda classe, invece, saranno
strettamente collegate a quelle dell’anno precedente, in quanto si mirerà a consolidare
le abilità e le competenze già acquisite nei vari ambiti disciplinari e a proporre i
contenuti con diverso grado di approfondimento. Pertanto le proposte didattiche
continueranno ad essere suggerite in modo gioioso, lasciando sempre spazio alla “ricerca
operativa come metodo di lavoro”, che avvierà l’alunno all’osservazione, alla chiarezza
di pensiero, alla precisazione del linguaggio, allo sviluppo delle capacità logiche e di
astrazione. Al fine poi di mettere in grado ciascun bambino di sviluppare al massimo le
proprie potenzialità, le attività didattiche verranno proposte a livello di:
•
gruppo classe;
•
gruppi di livello (bambini che hanno bisogni, attitudini e abilità analoghi);
•
gruppi di compito (bambini impegnati nella realizzazione di un prodotto/percorso
comune);
•
gruppi L.A.R.S.A. (Laboratorio di Recupero e Sviluppo dell’Apprendimento)
Oltre ai docenti saranno coinvolti genitori, esperti, agenzie e/o enti presenti sul
territorio.
Mezzi e strumenti
•
•
•
•
•
•
•
•
Palestra
Sala cinema
Videocassette
Cartelloni, pennarelli
Libri di favole
Blocchi logici
Regoli
Schede strutturate e non.
Per quanto attiene le attività curricolari si rinvia ai Piani di Lavoro Personalizzati delle
singole classi. L’offerta curriculare è arricchita poi da una serie di attività trasversali –
26
alcune delle quali in significativo raccordo con la scuola dell’infanzia (vd. supra progetto
“La mia scuola nel verde”) e con la secondaria di 1° (vd. infra progetto “Presepe
vivente”) – in linea con le attività extracurriculari e in armonia con le priorità individuate
nel presente Ptof.
Si segnalano in questa sezione due progetti curriculari.
1.
Titolo del progetto
“Il mio amico libro”
Priorità di riferimento
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche
(priorità 1)
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio (priorità 6)
Sintesi delle attiv ità Analisi della struttura del testo narrato. Letture. Ricerca di
previste
significati di termini nuovi per favorire l’ampliamento lessicale.
Interpretazione di testi narrativi con l’uso di attività graficop i t t o r i c h e e m a n i p o l a t i v e . Re a l i z z a z i o n e d i p i c c o l e
drammatizzazioni.
Obiettivi/finalità
•
•
Potenziare l’interesse per la lettura, le capacità di ascolto
e di attenzione.
Migliorare le capacità comunicativo-relazionali.
Risorse umane
3 docenti interni
Destinatari
42 alunni delle classi seconde
Tematiche principali
Il lavoro si articolerà attraverso il fare e il raccontare per
potenziare l’apprendimento della letto-scrittura.
Modalità di intervento
Scansione quindicinale.
Tempi di attuazione
Periodo scolastico
Aspettative
Valorizzazione delle esperienze e delle conoscenze acquisite per
un apprendimento più motivato e significativo.
2.
Titolo del progetto
“L’ambiente – insidiato e protetto”
Priorità di riferimento
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità
ambientale (priorità 3)
Sintesi delle attiv ità Le attività previste svilupperanno i seguenti argomenti:
• concetto di ambiente;
previste
• collegamento di varie specie viventi all’ambiente in cui
vivono;
• interrelazione tra ambiente fisico e esseri viventi
all’interno di un ecosistema;
• acquisizione di informazioni sulla rottura degli equilibri
naturali di un ecosistema a causa dell’intervento
dell’uomo.
27
Obiettivi/finalità
•
•
Apprezzare l’ambiente
Salvaguardare l’ambiente
Risorse umane
2 docenti interni
Destinatari
36 alunni di classi terze
Tematiche principali
L’ecosistema – la catena alimentare – la rottura dell’equilibrio
biologico – gli interventi distruttori dell’ambiente – l’autotutela
dell’ambiente
Modalità di intervento
Gruppi d’interclasse
Tempi di attuazione
Da gennaio 2016
Aspettative
Promuovere l’acquisizione di un quadro di conoscenze
sufficientemente ampio articolato sul rapporto uomo-natura, così
da favorire lo sviluppo di atteggiamenti di rispetto consapevole
nei confronti dell’ambiente.
Due classi della scuola primaria aderiscono, inoltre, già dagli anni scorsi, alla
sperimentazione Cl@ssi 2.0 prevista dal Piano Nazionale per la Scuola Digitale (vd. infra
sez. e Progettazione curriculare scuola secondaria di 1°).
e. Progettazione curriculare scuola secondaria di 1°
La progettazione elaborata dal Collegio dei Docenti persegue obiettivi formativi e
didattici generali, conoscenze e abilità che s’intende perseguire attraverso gli
insegnamenti curriculari, elaborando ed orientando l’attività didattica secondo precise
linee programmatiche e concertando forme di intesa, di raccordo e d’intervento con
altre istituzioni. Nella scelta dei contenuti, che saranno definiti individualmente dai
docenti o concordati nei Consigli di Classe, verranno tenuti presenti criteri di
essenzialità, chiarezza, interesse, interdisciplinarietà e aderenza ai nuclei fondanti delle
singole discipline. Dalla sintesi delle abilità e conoscenze che s’intendono perseguire
attraverso i vari insegnamenti curricolari debbono scaturire le competenze di ciascun
alunno, che rendano il ragazzo poliedrico, ricco di risorse e capace di superare i vari
problemi che, di volta in volta, si presenteranno.
Per una più dettagliata conoscenza delle abilità e delle competenze da raggiungere nei
vari ambiti disciplinari delle diverse classi si rinvia ai criteri stabiliti dai Dipartimenti
disciplinari.
Si richiama, invece, un’esperienza significativa in atto, che rientra nel PNSD (Piano
Nazionale per la Scuola Digitale) e che persegue già dagli anni scorsi – in continuità con la
scuola dell’infanzia e la scuola primaria – la priorità dello “sviluppo di competenze
digitali” (priorità 5 del Ptof), imprescindibile nel mondo contemporaneo e tanto più utile
in una scuola il cui bacino d’utenza rivela una scarsa presenza di un pc in casa.
Cl@ssi 2.0: si tratta di 4 classi appartenenti a 2 corsi, i cui alunni sono allocati in aule
specificatamente attrezzate con tecnologia digitale e multimediale, provvisti di laptop
personale e impegnati quotidianamente con attività che migliorano le loro abilità e
28
competenze attraverso strategie e metodologie innovative, in un percorso caratterizzato
da una programmazione didattica digitale e dall’utilizzo della lavagna elettronica
interattiva multimediale. “Cl@ssi 2.0” vuol dire imparare a stare in relazione, a lavorare
in gruppo valorizzando le proprie e altrui competenze, a misurarsi con la concretezza del
prodotto e con l’efficacia dei risultati; si possono, così, aiutare i ragazzi a liberarsi
dall’ansia e dalle pulsioni distruttive e a costruire un concetto positivo del sé, non solo
scolastico.
L’inserimento di questa sperimentazione nell’attuale Ptof della nostra scuola è stato
realizzato per raccogliere la sfida dei “nuovi saperi” e investire in una prospettiva di
innovazione formativa. Tenendo conto delle esperienze positive degli anni trascorsi,
relative ad attività con gruppi eterogenei per classi in verticale e/o in orizzontale, la
scuola vuole continuare a perseguire obiettivi che consentano a tutti gli alunni pari
opportunità formative. La partecipazione alla sperimentazione consentirà agli alunni di
operare in gruppi, formati sulla base delle attitudini e preferenze, consentendo il
massimo sviluppo delle potenzialità individuali, ponendosi nell’ottica di valorizzare le
differenze, considerate come una risorsa.
La sperimentazione supera la tradizionale impostazione del calendario scolastico,
dell’orario, dei luoghi, dei programmi, prevedendo nell’ottica dell’autonomia possibilità
di creare spazi e tempi flessibili in cui non più “materie”, ma “competenze” concorrano
sia nel momento curricolare sia nelle ricerche sul campo sia nel laboratorio a realizzare il
prodotto finale previsto dalla sperimentazione.
Dopo un breve periodo di osservazione, mirato a individuare bisogni e competenze
dell’utenza, si procederà alla formazione dei gruppi che nel corso delle settimane si
struttureranno sulla base di indicazioni fornite dal Consiglio di Classe interessato alla
sperimentazione. I gruppi risulteranno eterogenei e dinamici. Nell’ottica di tale
progettualità è indispensabile intensificare i rapporti di collaborazione con il Gruppo GLH
e con l’extra-scuola, che contribuiranno alla realizzazione di sinergia fra tutti i soggetti
coinvolti nell’educazione dei giovani (cf. priorità 8 del Ptof: “Valorizzazione della scuola
intesa come comunità attiva e aperta al territorio”).
Trasversali a tutte le aree di intervento saranno le attività multimediali che
consentiranno agli alunni di acquisire nuove forme di comunicazione utili alla crescita
individuale e collettiva: il “forum”, il blog, il “sito web”, il “materiale informativo”, le
“comunicazioni stampa”, le “pubbliche assemblee” e il “giornale”, che la scuola intende
aggiornare con cadenza periodica, saranno utilizzati anche come mezzo di socializzazione
dell’esperienza della scuola presente sul territorio e nel “villaggio globale”, nonché
strumento privilegiato per l’apprendimento delle lingue straniere. In quest’ottica, i
docenti facenti parte dei Consigli di Classe delle sezioni Cl@ssi 2.0 si coordineranno
nell’organizzare un “Caffè Digitale”, esperienza che veda coinvolti alunni, genitori,
scuole e associazioni e che divenga un veicolo per lo più informale di conoscenza e di
confronto finalizzato allo scambio di esperienze coerenti con il Piano Nazionale per la
Scuola Digitale e l’accoglienza del territorio nelle scuole.
Si pone ora qui l’accento sulle attività “trasversali” alle varie discipline che integrano il
curricolo e vanno ad arricchire l’offerta formativa, così come previsto nell’ambito
dell’autonomia, in linea con le attività extracurriculari e in armonia con le priorità
individuate nel presente Ptof.
29
1. Corsi di recupero e potenziamento
Tali interventi di recupero sono proposti, soprattutto in Italiano e Matematica – in
linea con la priorità 1 indicata nella parte iniziale del Ptof –, per gli alunni che per
ragioni varie manifestano difficoltà evidenti e ritardi rispetto agli standard normali di
apprendimento scolastico e all’acquisizione degli obiettivi culturali e formativi
previsti nelle tre classi della scuola secondaria di 1°. La sintomatologia può variare,
ma in genere essi denunciano apatia, scarsa disponibilità al dialogo educativo e alla
socializzazione, senso di affaticamento nelle prestazioni scolastiche, ridotta capacità
di attenzione e di concentrazione e, talvolta, ostilità verso i docenti e verso l’intera
istituzione scolastica. Poiché la scuola, soprattutto la scuola dell’obbligo, deve essere
concepita come quel particolare ambiente nel quale e per mezzo del quale gli
adolescenti affrontino e superino i problemi della socializzazione e acquisiscano i
fondamentali strumenti indispensabili ai fini del loro inserimento nella realtà sociale
e nel mondo del lavoro, essa deve andare alla ricerca di soluzioni idonee al loro
recupero sul piano culturale e sociale. Le attività di recupero saranno eventualmente
implementate tramite il progetto regionale “Diritti a scuola”.
Si riporta qui la scheda di un progetto di recupero in Matematica.
Titolo del progetto
“Laboratorio di matematica ricreativa”
Priorità di riferimento
Valorizzazione e potenziamento delle competenze matematicologiche e scientifiche (priorità 1)
Sintesi delle attiv ità Giochi di matematica, sulla scorta di quelli proposti da Gianfranco
previste
Bo nel suo sito sulla “matematica ricreativa” (utenti.quipo.it/
base5)
Obiettivi/finalità
Finalità
• Promuovere una maggiore sicurezza nell’affrontare calcoli
e risolvere situazioni problematiche della vita quotidiana
• Migliorare l’approccio alla disciplina
• Acquisire un metodo di studio più autonomo e proficuo
• Acquisire il “gusto del sapere” e della “scoperta”
Obiettivi
• Recuperare e rafforzare le conoscenze matematiche
pregresse
• Saper rappresentare, codificare, decodificare attraverso
modelli (geometrici e/o algebrici) una situazione data
• Acquisire l’uso corretto di strategie e soluzioni
• Saper operare nell’insieme N, Q, R
• Saper risolvere problemi di geometria piana e solida ecc.
Risorse umane
2 docenti interni
Destinatari
Alunni particolarmente motivati, in piccoli gruppi, di classi prime,
seconde e terze
Tematiche principali
Giochi-attività di matematica, differenziati per le tre classi di
secondaria di 1°
30
Modalità di intervento
Laboratorio matematico, con utilizzo di strumenti multimediali
Osservazione guidata
Applicazione guidata e non di procedure e algoritmi
Discussione sulle tecniche applicative utilizzate
Problem solving: schemi per la ricerca di strategie risolutive
Tempi di attuazione
Orario antimeridiano
Aspettative
Miglioramento del grado di autonomia nell’affrontare situazioni
problematiche
Progressi mostrati in rapporto ai livelli iniziali e alle difficoltà
oggettive riscontrate
Aumento del grado di autostima
2. Educazione alla salute
Il percorso, indirizzato in fasi distinte sia agli alunni sia ai genitori, si innesta su
quello avviato nell’anno scolastico precedente con durata triennale, e lo ripropone a
partire dall’attuale primo anno, prendendo come riferimento argomenti quali l’igiene
personale e ambientale. Nel secondo anno, considerando sempre il supporto-principe
delle scienze sperimentali, si lavora sulla parte anatomo-fisiologica del programma,
che prende in esame tutti gli apparati, affiancandovi una più ampia trattazione delle
patologie connesse ad essi e degli atteggiamenti da preferire e/o da evitare per
mantenere in una condizione ottimale la propria persona fisica. Durante il terzo anno
è prevista la trattazione di argomenti quali l’eugenetica, la droga, l’AIDS. Nel corso di
questo anno scolastico, come già in quello precedente, saranno oggetto di studio più
attento le affezioni da pediculosi con l’ASL TA/1. Si presenta una scheda del progetto
relativo a una classe seconda.
Titolo del progetto
“L’alimentazione e la salute dell’individuo”
Priorità di riferimento
Sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all’alimentazione (priorità 4)
Sintesi delle attiv ità Attività riguardanti la salute, intesa come “benessere fisico,
previste
psichico, mentale, sociale e morale dell’individuo”, che non
coinvolge solo il singolo organismo ma anche i sentimenti, le idee
e tutto ciò che fa stare bene con se stessi e con gli altri,
all’interno delle istituzioni e del territorio.
31
Obiettivi/finalità
Finalità
• Favorire nell’alunno l’attitudine a scegliere
consapevolmente uno stile di vita qualitativamente
migliore per sé e per il contesto sociale
Obiettivi
• Conoscere e acquisire le principali norme igieniche e
rispettarle
• Prendere coscienza del proprio corpo
• Acquisire la consapevolezza che lo stato di salute dipende
dal rispetto di “buone e sane” abitudini di vita
• Conoscere le “cattive” abitudini alimentari per evitarle
• Comprendere che lo stato di salute dipende anche dalla
salubrità dell’ambiente in cui si vive
• Venire a conoscenza dell’organizzazione di strutture che a
livello locale e nazionale garantiscono il diritto alla salute
Risorse umane
2 docenti interni
Destinatari
Alunni di classe seconda
Tematiche principali
L’alimentazione – gli alimenti e i principi nutritivi – una dieta
corretta: suggerimenti e consigli – i pasti della giornata: consigli –
la digestione degli alimenti – i tempi della digestione – il
metabolismo – il consumo energetico – come riempire di qualità il
carrello della spesa? – la conservazione dei cibi: norme igieniche
di sicurezza – alimenti e proverbi a tavola – i 5 punti chiave per
alimenti più sicuri
Modalità di intervento
Attività a tema, che porteranno alla realizzazione di un
vademecum
Tempi di attuazione
Novembre 2015-maggio 2016
Aspettative
La formazione e la crescita dell’alunno attraverso la corretta
conoscenza fisica di sé e della realtà che lo circonda.
Acquisizione della legittima aspirazione a vivere in un ambiente
salubre e in buona salute.
Sensibilizzazione sui fattori di rischio per la salute e
sull’importanza della prevenzione.
3. Educazione stradale (cf. priorità 3 del Ptof: “sviluppo di comportamenti responsabili
ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità”).
L’Educazione Stradale è entrata a far parte, a pieno titolo, delle attività curriculari,
si inserisce nelle più ampie tematiche e problematiche educative e va trattata in
un’ottica trasversale alle diverse aree disciplinari, ai diversi obiettivi, ai diversi
curricula. In continuità col percorso avviato lo scorso anno e in collaborazione con la
Protezione Civile, sarà affrontato anche lo studio delle più elementari norme che
regolano la vita della strada.
32
4. Educazione ambientale (cf. priorità 3 del Ptof: “sviluppo di comportamenti
responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale”)
La consapevolezza che l’uomo negli ultimi due secoli sia stato in grado di produrre
trasformazioni così potenti da alterare l’equilibrio dell’ambiente e del territorio tutto
del pianeta che lo ospita, senza curarsi delle conseguenze, provocando guasti che
possono mettere in pericolo la sua stessa esistenza, ha fatto sì che la scuola, quale
agenzia preposta all’educazione e alla formazione del cittadino, si ponesse il
problema di affrontare simile argomenti al fine di sensibilizzare, responsabilizzare,
orientare, creare insomma una vera e propria coscienza ambientale. In tale percorso,
implementato dalle attività extracurriculari, saranno analizzati i più importanti
problemi ambientali in maniera semplice e organica, ma anche interdisciplinare e
trasversale. Le attività saranno organizzate, in continuità con gli anni passati, in
moduli definiti all’interno dei singoli Consigli di Classe.
5. Continuità educativa
In ottemperanza alla legislazione vigente, che prevede forme di raccordo pedagogico,
curricolare e organizzativo della scuola primaria con la scuola materna e con la scuola
secondaria di 1°, al fine di realizzare e garantire la continuità del processo
educativo, l’IC – d’intesa con i dirigenti delle scuole materne e primarie che insistono
sul medesimo territorio – ha programmato una serie di iniziative e di incontri per
rendere attuativo tale raccordo. I diversi ordini di scuole cercheranno, come nei
passati anni, di definire insieme mete e metodi di lavoro, forme di collaborazione e
d’intesa con le realtà culturali, ambientali e sociali presenti nel territorio, stabilendo
rapporti organici con le famiglie, le comunità, le risorse offerte dall’extrascuola,
sulla base della rilevazione dei bisogni e dell’individuazione delle potenzialità.
6. Orientamento scolastico (cf. priorità 10 del Ptof: “definizione di un sistema di
orientamento”)
L’attività di orientamento è particolarmente significativa in un momento storico in cui
i cambiamenti sono talmente rapidi da disorientare anche i più avveduti. Diventa
perciò particolarmente significativa in questa fascia d’età, in cui si è più disponibili
ad accettare tutti i mutamenti e le innovazioni. La necessità di orientarsi si fa
pressante nel momento in cui gli alunni della scuola dell’obbligo devono effettuare
delle scelte che indirizzeranno in un senso o nell’altro il proprio futuro. Il percorso di
orientamento coinvolge tutte le classi, ha carattere trasversale e privilegia i seguenti
obiettivi generali:
•
conoscenza di sé, dei propri limiti, delle proprie aspirazioni, interessi ed
abitudini;
•
conoscenza critica della realtà socio-economica, in particolare rivolta
all’analisi del mondo del lavoro e delle opportunità formative;
•
conoscenza dei percorsi formativi dopo la scuola media, delle difficoltà che
comporta il corso di studi che si intende intraprendere, dell’impegno
richiesto, dei contenuti disciplinari, degli eventuali costi.
33
Agli obiettivi generali si affiancano quegli specifici per ciascuna classe del triennio.
Nelle prime classi si favorirà:
• la conoscenza di sé, attraverso il riconoscimento dei condizionamenti e delle
risorse personali, dei propri interessi, delle proprie capacità, della storia
personale;
• la conoscenza dell’ambiente circostante, l’introduzione al mondo del lavoro e
delle professioni.
Nelle seconde si procederà con:
• la conoscenza di sé finalizzata a una prima formulazione di progetto di
scelta;
• la scoperta delle proprie aspirazioni, attitudini e vocazioni personali.
Nelle terze si continuerà con:
• la conoscenza del mondo del lavoro e delle professioni;
• la conoscenza delle caratteristiche generali dei percorsi formativi;
• la costruzione di un curriculo personale stilata dallo studente;
• il completamento di quel processo di autoformazione e la capacità di
scegliere un percorso di vita in grado di cogliere le opportunità esistenti a
livello locale, nazionale ed europeo. Per le terze classi di scuola media
l’orientamento scolastico si avvarrà anche di un questionario appositamente
predisposto dalla docente referente, che conterrà una serie di quesiti miranti
ad accertare la capacità da parte di ciascun alunno di valutare le proprie
capacità, attitudini e competenze (autovalutazione) messe a confronto con
quelle richieste dalla scuola superiore potenzialmente prescelta; nella fase
della lettura e dell’analisi delle risposte date, il ruolo del docente referente e
dei docenti di ciascun Consiglio di Classe sarà quello di un attento confronto
che si tradurrà, poi, in un consiglio orientativo non vincolante per l’alunno.
Sempre per le classi terze sono previsti i consueti open day, momenti di
incontro e conoscenza con le scuole superiori del territorio.
7. In continuità con l’esperienza degli anni passati, si ripropone per il triennio
un’attività di cineforum.
Titolo del progetto
“Cinema a scuola”
Priorità di riferimento
Potenziamento delle metodologie laboratoriali (priorità 6)
Sintesi delle attiv ità Si può promuovere la crescita culturale degli alunni anche
previste
attraverso l’educazione all’immagine, che risulta incisiva al fine di
suggerire motivazione e di conseguenza capacità di riflessione su
tematiche legate agli argomenti di studio ma anche a
problematiche più vicine al vissuto dei ragazzi.
• Presentazione del film – su tematiche trattate durante
l’anno – attraverso una scheda introduttiva
• Visione del film
• Dibattito guidato e analisi del film in relazione ai
contenuti, ai messaggi e ai temi trattati
• Questionari/approfondimenti/recensioni
34
Obiettivi/finalità
Sviluppare le capacità di:
• leggere le immagini cinematografiche;
• cogliere il messaggio;
• saper collocare il contesto nella modalità spazio-tempo;
• analizzare personaggi e situazioni.
Risorse umane
3 docenti interni
Destinatari
43 alunni di classe terza
Tematiche principali
Adolescenza – legalità – razzismo - intercultura
Modalità di intervento
•
•
•
•
Presentazione del film – su tematiche trattate durante
l’anno – attraverso una scheda introduttiva
Visione del film
Dibattito guidato e analisi del film in relazione ai
contenuti, ai messaggi e ai temi trattati
Questionari/approfondimenti/recensioni
Tempi di attuazione
Orario antimeridiano
Aspettative
Favorire la socializzazione e il confronto di idee.
Stimolare la motivazione al cambiamento e alla crescita.
8. “La scuola in acqua” (cf. priorità 4 del Ptof: “potenziamento delle discipline motorie
e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare
riferimento all’educazione fisica e allo sport”)
Dall’esame delle condizioni socio-ambientali del quartiere è scaturita la necessità di
aiutare con la pratica natatoria quei ragazzi che vivono un periodo delicato della
propria età evolutiva e che presenta non pochi problemi non solo dal punto di vista
psicologico ma anche dello sviluppo fisico; spesso, infatti, si riscontra una
dissociazione tra lo sviluppo scheletrico e quello muscolare, con ripercussioni sulla
colonna vertebrale. Da questa premessa – e dalla considerazione che molte famiglie
della zona non possono permettersi, né hanno gli strumenti culturali per proporla ai
figli, una simile attività – è nato questo progetto, che inserisce nell’offerta formativa
il nuoto, uno sport che favorisce una migliore crescita, sviluppa e rafforza
armonicamente tutte le parti del corpo e può, praticato dall’infanzia, contribuire a
una formazione equilibrata ed armonica della personalità. Attivato con successo negli
anni scorsi, il progetto è riproposto per il triennio.
9. Laboratorio musicale (cf. priorità 6 del Ptof: “potenziamento delle metodologie
laboratoriali”)
In continuità con le esperienze svolte negli anni passati, si ripropone per il triennio
un’attività laboratoriale in campo musicale, che mira al potenziamento delle
competenze nella pratica e nella cultura musicali attraverso l’utilizzo del laboratorio
di musica – dotato di pianoforte - per l’ascolto, l’avvio alla pratica strumentale e la
preparazione del coro scolastico.
10. “L@bor@torio info-psicomotorio”: formazione e integrazione di alunni
diversamente abili e/o svantaggiati sociali (cf. priorità 6 e 7 del Ptof:
“potenziamento delle metodologie laboratoriali”; “potenziamento dell'inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali
attraverso percorsi individualizzati e personalizzati”). Si tratta di un progetto
35
articolato, attuato già dagli scorsi anni e riproposto per questo triennio, che percorre
trasversalmente le discipline sviluppando i nuclei fondanti di esse, attraverso
l’attività informatica, manipolativa, grafico-pittorica e psicomotoria. Guidare i
ragazzi in questa esperienza risulta utile e proficuo socialmente e culturalmente, dal
momento che si affrontano problematiche vicine al loro campo di interessi e al loro
vissuto. La validità sul piano didattico è evidente: il progetto consente di costruire un
percorso educativo e formativo che coinvolga gli alunni in esperienze intense e forti;
si avvicineranno così ai problemi con un approccio sistemico, favorendo la coerenza
tra conoscenze acquisite, atteggiamenti e valori maturati, comportamenti assunti.
Il progetto nasce dall’analisi dei bisogni e tenta di dare ad essi una risposta formativa
adeguata.
Bisogni individuati
Risposta formativa
Bisogno di identità: conoscersi, misurarsi con Creare situazioni che lascino spazio alla
gli altri, competere ecc.
ricerca personale, che si aprano al confronto e
alla collaborazione con i compagni
Bisogno di sicurezza e di autonomia
Valorizzare il positivo che si trova in ogni
persona
Bisogno di appartenere, di sentirsi parte di un Creare accanto al gruppo classe anche il
gruppo
gruppo di lavoro, la squadra, il gruppo di
amici
Bisogno di conoscere la realtà in cui viviamo
Creare situazioni che portino d una scopertaesplorazione attiva del territorio
Bisogno di comunicare
Favorire situazioni in cui la comunicazione,
intesa come utilizzazione di tutti i linguaggi
verbali e non, diventi presupposto
dell’espressione di sé con gli altri, con la
realtà esterna
11. “Impariamo l’italiano”
In attuazione del diritto di ogni studente al successo formativo e in linea con la
creazione di percorsi di apprendimento individualizzati (cf. priorità 9 del Ptof:
“valorizzazione di percorsi formativi individualizzati”), ma soprattutto in
considerazione dell’alto numero di studenti stranieri presenti a scuola (cf. supra sez.
Dati generali), è stato avviato quest’anno un corso di alfabetizzazione per stranieri,
volto all’apprendimento delle strutture di base e al miglioramento della conoscenza
dell’italiano. Il corso – organizzato già negli anni precedenti – è tenuto in orario
antimeridiano da una docente che appartiene all’organico di potenziamento, il che
richiama la necessità di ampliare la dotazione di risorse umane (cf. infra sez.
Fabbisogno di organico).
12. In armonia con l’apertura dell’istituzione scolastica al contesto extra-scolastico
raccomandata dalle normative vigenti e soprattutto in considerazione del bacino
d’utenza dell’IC, composto in gran parte da alunni che vivono essenzialmente nel
quartiere di appartenenza e non conoscono il resto del territorio cittadino, è stato
proposto per quest’anno – con l’intento di renderlo continuativo in futuro – un
36
percorso di conoscenza e scoperta dei luoghi di interesse storico della città di
Taranto.
Titolo del progetto
Priorità di riferimento
“Discovering Taranto”
•
Valorizzazione e potenziamento delle competenze
linguistiche con riferimento alla lingua inglese (priorità 1)
•
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla
conoscenza e al rispetto dei beni paesaggistici e del
patrimonio e delle attività culturali (priorità 3)
Sintesi delle attiv ità Il progetto prevede una serie di attività – in aula, nel laboratorio
previste
linguistico, sul campo con uscite in città – che portino gli alunni a
diventare “guide turistiche” della propria città e a realizzare,
attraverso un percorso guidato di indagine e ricerca, una brochure
originale e bilingue (italiano-inglese) che illustri i luoghi di
particolare interesse storico di Taranto.
Obiettivi/finalità
•
•
•
•
Favorire la conoscenza del territorio in maniera attiva e
consapevole.
Stimolare la socializzazione e rinsaldare il pensiero critico.
Rafforzare le conoscenze storiche.
Migliorare le conoscenze linguistiche e la capacità di
traduzione.
Risorse umane
3 docenti interni
Destinatari
Alunni di classi terze
Tematiche principali
Storia di Taranto – conoscenza del patrimonio storico, archeologico
e culturale – tradizioni locali
Modalità di intervento
Attività di indagine e ricerca guidate in classe e nel laboratorio
linguistico.
Uscite sul territorio.
Elaborazione dei dati e riflessione.
Produzione di una brochure informativa sui luoghi di particolare
interesse storico in italiano e inglese.
Tempi di attuazione
Orario antimeridiano
Aspettative
Favorire un percorso di scoperta e ri-scoperta della propria città,
migliorando il grado di autostima e la capacità di collaborazione e
stimolando l’elaborazione di un pensiero critico.
13. Sulla stessa linea si colloca l’esperienza del “presepe vivente”, realizzata con
successo già lo scorso anno e riproposta in questa programmazione, con l’intento di
renderla punto fisso delle attività curriculari ed extracurriculari nella prima parte
dell’anno per il prossimo triennio.
Titolo del progetto
“Presepe vivente” – Le tradizioni come radici del futuro
Priorità di riferimento
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e
al rispetto del patrimonio e delle tradizioni (priorità 3)
37
Sintesi delle attiv ità Individuazione dei principali “quadri” del presepe;
previste
suddivisione dei ruoli tra gli alunni;
coinvolgimento delle famiglie, collaborazione per l’allestimento
delle varie postazioni e per la ricerca dei materiali e degli oggetti
scenici.
Obiettivi/finalità
•
•
Favorire il recupero delle proprie radici culturali e delle
tradizioni del territorio.
Favorire un processo di continuità verticale tra i diversi
ordini di scuola
Risorse umane
2 docenti interni
Destinatari
Alunni dell’IC
Tematiche principali
Approfondire la conoscenza delle attività lavorative,
dell’abbigliamento, delle usanze del periodo della nascita di Gesù.
Intervenire in un significativo momento di festa del territorio per
condividere le scelte educative della scuola.
Tempi di attuazione
Orario antimeridiano
Aspettative
Favorire la partecipazione delle famiglie e il coinvolgimento degli
alunni, condividendo un processo di crescita e di conoscenza.
Far conoscere il lavoro della scuola con finalità anche di
orientamento.
14. Visite guidate e viaggi d’istruzione
Parte integrante dell’offerta formativa sarà costituita dalle visite guidate e dai viaggi
d’istruzione, intesi come momenti non solo piacevoli e altamente socializzanti per gli
alunni ma anche come occasioni in cui il confronto con la realtà e con i luoghi e i
monumenti d’interesse ambientale e storico-culturale può favorire l’integrazione tra
scuola e territorio. Gli alunni verranno, così, guidati alla scoperta e alla fruizione
diretta delle tracce e dei monumenti storici di valore culturale indiscusso e al tempo
stesso educati al rispetto della natura e dell’ambiente e al senso estetico. Le uscite
delle classi per visite guidate e viaggi d’istruzione saranno, ovviamente, strettamente
connesse ai contenuti culturali delle attività didattiche programmate ed effettuate
nei periodi più opportuni. Le visite guidate potranno avere la durata di metà giornata
o di un’intera giornata, mentre il viaggio d’istruzione avrà la durata di quattro giorni.
f. Progettazione extra-curriculare
Le attività didattiche vengono ampliate e integrate da iniziative non strettamente
curricolari: tali progetti non sono semplici “aggiunte” al programma scolastico, ma
risultano pienamente inserite nella programmazione educativa e didattica di ciascuna
classe e contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e
relazionale degli alunni, a rafforzare la presenza della scuola nel territorio in cui opera e
a renderla comunità e agenzia culturale attiva.
I progetti, sia curriculari sia extracurriculari, presentati nel presente Ptof sono in
massima parte di durata annuale, ma con un ampio respiro, innestati per lo più su simili
esperienze compiute negli anni passati e delineati, riproposti per il triennio e spesso
ripensati proprio sulla scorta dei risultati raggiunti in precedenza. Si tratta di percorsi
variegati, disciplinari e trasversali, ideati in un’ottica di continuità orizzontale e
38
verticale. Nella consapevolezza che i progetti sono strumenti, non fini, si delineano qui le
priorità e i macro-obiettivi cui essi tendono, evidenziandone la coerenza con le priorità
strategiche individuate nella prima sezione e con le attività curriculari e integrative del
curricolo indicate nelle sezioni apposite (cf. supra Programmazione curriculare” dei tre
ordini scolastici):
•
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche;
•
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica e di
comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità;
•
sviluppo di comportamenti ispirati alla sostenibilità ambientale;
•
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; potenziamento
dell’inclusione scolastica;
•
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno
stile di vita sano, con particolare riferimento all’educazione fisica e allo sport;
•
sviluppo delle competenze digitali;
•
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
•
sviluppo di comportamenti ispirati al rispetto del patrimonio e delle tradizioni
culturali.
Seguono le schede dei singoli progetti, per ordine di scuola. Accanto ai progetti
finanziati, si sottolinea l’intento di riprendere percorsi extracurriculari attuati negli anni
passati con buoni risultati, afferenti principalmente al campo musicale, ambientale,
sportivo e linguistico.
Titolo del progetto
“Il corpo in movimento”
Priorità di riferimento
Sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all’educazione fisica e allo sport (priorità
4)
Sintesi delle attiv ità Percepire le posizioni del corpo in relazione agli oggetti: vicinopreviste
lontano, sopra-sotto, esterno-interno, davanti-dietro, apertochiuso, dentro-fuori.
Assumere e mantenere posizioni di equilibrio statico e dinamico.
Collocarsi prima e dopo qualcuno.
Prendere coscienza delle proprie possibilità corporee e dei limiti
propri.
Rafforzare l’autostima.
Partecipare attivamente ai giochi di gruppo rispettando le regole.
Raggiungere progressivamente l’autostima nel soddisfare le
esigenze personali del gruppo.
Obiettivi/finalità
•
•
•
Coordinare movimenti a livello dinamico generale ed
oculo-manuale.
Organizzare e strutturare la dimensione spazio-temporale.
Sviluppare il rispetto delle regole.
39
Risorse umane
4 docenti esterni
Destinatari
6 classi della scuola dell’infanzia
2 classi della scuola primaria
Tematiche principali
Percepire, conoscere e strutturare lo schema corporeo.
Modalità di intervento
Percorsi – staffette varie – composizione di maxi-puzzle – gare di
abilità – piccoli e grandi gruppi – giochi liberi e organizzati.
Tempi di attuazione
Incontri settimanali pomeridiani
Aspettative
Sviluppare:
• l’interesse per le attività motorie e lo sport considerato
come fattore di crescita fisica, sociale e civile, mezzo di
svago e fonte di salute;
• la padronanza del proprio corpo e la conquista dello
spazio;
• il rispetto delle regole;
• l’utilizzo delle proprie capacità e il desiderio di “fare
meglio”.
Titolo del progetto
“L’arte dell’incontro con Aria, Terra, Acqua e Fuoco”
Priorità di riferimento
•
•
Potenziamento delle discipline motorie (priorità 4)
Potenziamento delle metodologie laboratoriali (priorità 6)
Sintesi delle attiv ità Musica – canti – coreografie
previste
Attraverso la musica, che è componente fondamentale e
universale dell’esperienza e dell’intelligenza umana, saranno
attivati processi per la valorizzazione della creatività e lo sviluppo
del senso di appartenenza a una comunità, per dare forma ed
espressività totale a ciò che è in forma embrionale dentro di noi.
Si prevede una manifestazione finale.
Obiettivi/finalità
•
•
Esprimere con la voce e con il corpo le emozioni e i diversi
stati d’animo.
Favorire una cultura musicale.
Risorse umane
1 docente interno
Destinatari
Alunni cinquenni di scuola dell’infanzia e di classe prima della
scuola primaria.
Tematiche principali
Favorire la formazione di un pensiero migrante, capace di far
riflettere sul rispetto e le cose belle della vita.
Modalità di intervento
Si interverrà per valutare i processi attivati sulla base dei risultati
raggiunti, apportando correzioni e miglioramenti.
Tempi di attuazione
Incontri settimanali pomeridiani
Aspettative
Favorire la motivazione negli alunni e la capacità di esprimere le
proprie emozioni più profonde.
40
Titolo del progetto
Priorità di riferimento
“Laboratorio espressivo arte e manualità”
•
•
Potenziamento delle metodologie laboratoriali (priorità 6)
Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo
studio degli alunni con bisogni educativi speciali (priorità
7)
Sintesi delle attiv ità Manipolazione di materiali diversi.
previste
Utilizzo di colori e tecniche pittoriche.
Produzione di manufatti di vario genere.
Lavori di gruppo.
Mostre finali.
Obiettivi/finalità
•
•
•
Sviluppare la motricità.
Migliorare la coordinazione oculo-manuale.
Favorire l’integrazione e la promozione delle pari
opportunità.
Risorse umane
4 docenti interni.
Destinatari
Alunni cinquenni di scuola dell’infanzia e di classe prima della
scuola primaria.
Tematiche principali
I diritti dei bambini – la solidarietà
Modalità di intervento
Attività in aule laboratorio attrezzate – cooperative learning e
tutoring
Tempi di attuazione
Incontri settimanali pomeridiani per un periodo di 5 mesi
(dicembre-aprile)
Aspettative
Favorire il recupero psico-motorio e socio-affettivo-relazionale.
Titolo del progetto
“Lo Stato siamo noi”
Priorità di riferimento
•
•
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza
attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell’educazione interculturale e alla pace (priorità 2)
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla
conoscenza e al rispetto della legalità (priorità 3)
Sintesi delle attiv ità Il progetto è curriculare ed extracurriculare e le tematiche
previste
affrontate sono in continuità con il percorso “Noi siamo cittadini
del mondo” attuato lo scorso anno nelle classi prime della
secondaria di 1°. Prevede attività di ricerca-azione da svolgere sul
territorio.
41
Obiettivi/finalità
Finalità:
• sviluppare nell’alunno-cittadino il senso di appartenenza a
una comunità residente in un determinato territorio, alla
cui vita sociale egli deve contribuire in modo attivo e
competente, secondo le regole proprie della democrazia.
Obiettivi:
• sviluppare la coscienza civile, costituzionale e
democratica;
• educare alla legalità nella scuola e nelle istituzioni;
• educare all’interiorizzazione e al rispetto delle regole
indispensabili per una civile convivenza;
• sensibilizzare all’accoglienza dell’altro e capire che la
pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti.
Risorse umane
5 docenti interni
Destinatari
Tre classi quinte di scuola primaria
Tematiche principali
Contenuti specifici di ogni disciplina coinvolta.
Contenuti trasversali: la legalità nella scuola – diritti e doveri
degli alunni – l’accoglienza, il dialogo, la tolleranza, la solidarietà
– la gestione dei conflitti – la Costituzione italiana.
Modalità di intervento
Cooperative learning
Circle time (comunicazione in cerchio)
Brain storming
Role play.
Spazi: biblioteca, aula multimediale, teatro, palestra.
Il raggiungimento degli obiettivi sarà misurato attraverso verifiche
formali e informali, prove strutturate e semistrutturate, prove
autentiche di tipo reale.
Tempi di attuazione
Orario antimeridiano – pomeridiano
Aspettative
Sensibilizzare i ragazzi su temi che accrescano la loro coscienza
civica rispetto a problemi collettivi e individuali.
Titolo del progetto
“Un mondo di libri”
Priorità di riferimento
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche
(priorità 1)
42
Sintesi delle attiv ità Il progetto si propone di avviare, potenziare e consolidare il
previste
piacere di leggere, di suscitare l’attenzione e l’interesse, di
educare all’ascolto e alla comprensione orale. Stimolando
l’interesse verso la lettura, inoltre, verranno arricchite le
competenze trasversali a tutte le discipline. La lettura dei libri
costituirà la condivisione di un’esperienza e l’atto di leggere
diverrà un fattore di socializzazione. L’incontro coi libri
permetterà ai bambini di sperimentare viaggi fantastici, anche
grazie alla sistematica visione di illustrazioni significative, di
sviluppare competenze logiche e linguistiche e di rafforzare la
consapevolezza spazio-temporale.
Obiettivi/finalità
Obiettivi:
• stimolare nel bambino la capacità di ascolto, attenzione e
comprensione;
• arricchire il proprio lessico, anche con la terminologia
specifica dei linguaggi settoriali;
• accostare il bambino al simbolismo e alla lingua scritta;
• migliorare la capacità espressiva sia orale sia scritta;
• conoscere la struttura del testo;
• apprendere la tecnica della lettura attraverso la varietà
dei caratteri e linguaggi;
• comprendere i contenuti espliciti di un testo;
• scoprire i diversi generi letterari proposti dalla produzione
letteraria per i ragazzi per stimolare una prima capacità di
valutazione critica;
• ricercare attraverso la lettura soggettiva percorsi di
riflessione personali finalizzata a migliorare il proprio
modo di stare ed essere.
Finalità: attraverso questa attività si intende perseguire
l’obiettivo generale di far acquisire il piacere del leggere e il
comportamento del buon lettore, ovvero una disposizione
permanente che fa rimanere dei lettori per tutta la vita; sarà dato
uno spazio costante alla lettura dell’insegnante perché non venga
a cadere la motivazione nella fase in cui il bambino non ha ancora
acquisito una competenza tecnica sufficiente e perché ascoltare
la lettura dell’insegnante è sempre un piacere per il bambino e
favorisce un approccio positivo all’oggetto-libro.
Risorse umane
Docenti interni
Destinatari
Alunni di scuola primaria
Modalità di intervento
Momento fondamentale sarà la lettura dell’insegnante.
Ogni incontro può prevedere due momenti:
1. lettura ad alta voce;
2. trasformazione in gioco, manualità attraverso proposte
legate al tipo di libro, in modo tale che i bambini imparino
giocando che i libri riservano loro sorprese sempre
interessanti.
Particolare attenzione verrà dedicata all’osservazione delle
illustrazioni come parte integrante dei testi.
Si lavorerà per gruppi di interclasse.
43
Tempi di attuazione
Orario pomeridiano.
Aspettative
Stimolare l’interesse verso la lettura.
Titolo del progetto
“Io e il mio mondo: per uno spazio della possibilità” – Progetto
trasversale di recupero della devianza scolastica.
Priorità di riferimento
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica attraverso il sostegno dell’assunzione di
responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni
comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri (priorità 2)
Potenziamento delle metodologie laboratoriali (priorità 6)
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica;
potenziamento dell’inclusione scolastica (priorità 7)
44
Sintesi delle attiv ità Premessa metodologica.
Punto di partenza e teatro d’azione è l’ambiente scolastico, contestato
previste
nelle sue regole e spesso violato dagli alunni destinatari del progetto e al
contempo desiderato: luogo educativo per eccellenza – tanto più in
realtà familiari in cui altro ambiente formativo non esiste – che diventa
tanto “carcere” da cui evadere quanto unico e insostituibile ambiente di
accettazione sociale. L’intento è quello di rendere, al contrario, le
regole scolastiche – e in generale quelle di convivenza civile – parte
integrante di sé, perché parte del proprio mondo appunto, e di
stimolarne l’accettazione e il rispetto.
La dimensione delle attività proposte è, ovviamente, essenzialmente
pratica e apparentemente ludica, per più ragioni: catturare l’interesse
di alunni refrattari alle tradizionali tecniche didattiche; favorire lo
sviluppo della manualità e l’acquisizione di competenze specifiche in
campo tecnico (falegnameria, grafica), anche in vista del prosieguo
formativo; stimolare la fantasia e la creatività; rafforzare, o meglio
creare, nei ragazzi un senso reale di autonomia che non si riduca a
sterile ribellione, ma diventi azione, appunto costruzione.
Un laboratorio in work in progress, dunque, in cui le competenze messe
in campo dagli esperti esterni funzionino come un mezzo, non come un
fine, e il cui prodotto non sia definibile a priori, ma perfettibile e
modificabile sulla scorta degli stimoli e delle suggestioni emerse durante
il percorso: lo “spazio della possibilità” può allora diventare tanto uno
spazio fisico quanto uno spazio immateriale, ma in ogni caso un luogo
personale, pensato con consapevolezza e in cui dar voce nuova alle
proprie emozioni.
Le possibili ricadute positive sul profitto sono evidenti per ragazzi che
nella maggior parte dei casi evitano i tradizionali sistemi di verifica e
valutazione (compiti a casa e in classe, interrogazioni ecc.), tanto più
alla luce dell’ampio spettro di saperi disciplinari mediati dal progetto.
Sintesi del progetto.
Il progetto verrà presentato all’intera scuola in orario antimeridiano
nell’ambito di una “festa”, che si trasformi in un’occasione di gioco e
divertimento per tutti gli alunni e che si ispiri alla concezione di una
didattica ludica, come quella che si intende provare a mettere in atto. In
quest’occasione si proporranno laboratori estemporanei legati ad alcuni
dei possibili esiti del progetto: serigrafia (gli alunni saranno invitati
preventivamente a portare con sé una maglietta da serigrafare), giochi
con materiali in legno, letture animate, giochi teatrali (ed
eventualmente performance musicali). In tal modo si offrirà agli alunni e
ai docenti non direttamente coinvolti un esempio concreto delle attività
che si potrebbero sviluppare insieme, provando a creare un clima di
fiducia e accoglienza reciproca, prodromo indispensabile per l’avvio di
qualsiasi percorso.
Le attività si svolgeranno in seguito su due piani, non scollegati ma in
continua connessione e dialogo.
Il primo verterà sul racconto: attraverso il racconto di storie, la lettura
di libri e fumetti, l’ascolto di canzoni e il lavoro sui testi, la visione di
film e la conduzione di laboratori teatrali si favorirà da parte dei ragazzi
l’espressione, verbale e non, di sé, del proprio mondo, del proprio
tessuto emozionale.
Il secondo verterà sullo spazio, in primis scolastico ma non solo, sulla
percezione che ne hanno i ragazzi, sul loro immaginario: attraverso
attività pratiche come l’esplorazione, la serigrafia, la falegnameria, i
murales e altro si cercherà di ipotizzare, disegnare e realizzare insieme
uno spazio alternativo, fisico ma soprattutto intimo.
45
Obiettivi/finalità
Risorse umane
Traguardi formativi:
• Favorire la capacità di esprimere il proprio tessuto
emozionale in maniera costruttiva e non distruttiva.
• Padroneggiare i linguaggi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa, verbale e non, in vari contesti.
• Pensare e agire in modo autonomo e interdipendente,
sviluppando comportamenti di responsabilità sociale e
rispetto verso se stessi, gli altri, l’ambiente circostante.
• Accrescere la consapevolezza di sé.
• Sviluppare la manualità.
• Valorizzare abilità già possedute e liberare potenziali di
creatività.
Obiettivi di apprendimento:
• Stimolare l’interesse per la lettura.
• Sviluppare la capacità critica verso un testo e potenziare la
capacità di confrontare le proprie idee con quelle altrui.
• Migliorare la capacità di espressione orale e produzione
scritta.
• Conoscere e utilizzare diversi materiali e nuove tecnologie.
• Sviluppare la capacità di progettare, adoperando fantasia e
creatività.
• Favorire la conoscenza del territorio di appartenenza e del
proprio ambiente.
• Favorire l’accettazione delle regole.
• Promuovere il senso di educazione civica.
• Apprendere nuovi linguaggi artistici e potenziare quelli già
noti.
2. docenti interni
4. esperti esterni (1 architetto esperto in processi
partecipativi; 1 designer; 1 fotografa e animatrice
teatrale; 1 educatrice).
Destinatari
Alunni delle classi prime, seconde e terze di scuola media, in
numero massimo di 25/30, con precedenza per gli alunni con
disagi nell’apprendimento, bes, iperattivi e con situazioni
familiari difficili e per gli alunni di terza media, alla luce della
valenza orientativa alla scelta del corso di studi successivo che il
progetto può rivestire. La selezione avverrà in base alle
indicazioni dei singoli docenti e delle autocandidature dei ragazzi.
Tematiche principali
Tematiche trasversali alle seguenti discipline: italiano, geografia,
arte e immagine, tecnologia, cittadinanza e costituzione.
Modalità di intervento e Incontri settimanali di 2 ore ciascuno in orario pomeridiano, con
tempi di attuazione
libera possibilità di ripresa delle attività nell’orario antimeridiano
(e con estensione al gruppo classe).
Gli incontri saranno guidati da 2 docenti esterni + 1 interno per
volta.
Aspettative
Il progetto intende condurre tutti gli alunni partecipanti – in
particolar modo quelli con disagi nell’apprendimento – a
sviluppare la capacità di esprimere in forma consapevole il proprio
mondo interiore e a recuperare il sentimento di appartenenza alla
propria realtà (città, quartiere, famiglia, scuola), promuovendo un
reale senso civico.
46
Titolo del progetto
“Papar@zzi” – giornalino di classe
Priorità di riferimento
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche
(priorità 1)
Sviluppo delle competenze digitali (priorità 5)
Sintesi delle attiv ità Il giornalino scolastico è da tempo un progetto nato nelle cl@ssi 2.0,
espressione di innovazione metodologica, portato avanti dall’IC nel corso
previste
degli anni. Tutti noi conosciamo la validità dell’introduzione nella scuola
della lettura in classe di un quotidiano, come strumento di
comunicazione, informazione e diffusione, un importantissimo nesso di
collegamento con la realtà esterna al mondo scolastico. In particolare,
proprio per la sua struttura composita, che vede nella medesima pagina
la presenza di più articoli, posti in risalto da una veste grafica propria, il
giornale aiuta gli alunni a comprendere con facilità le caratteristiche
dell’ipertestualità. La realizzazione di un giornalino di cl@sse offre
perciò l’opportunità a ogni discente di riproporre contenuti didattici,
frutto di ricerche o di interessi personali, attraverso la ricostruzione e la
rielaborazione di argomenti attuali, tematiche accattivanti per
adolescenti che, a loro modo, cercano un mezzo per esprimere i loro
pensieri.
47
Obiettivi/finalità
Finalità:
• promuovere l’immagine della scuola;
• favorire le relazioni con il territorio;
• rendere visibili le attività della scuola;
• sviluppare e accrescere lo spirito critico dei ragazzi su
tematiche di attualità:
• motivare gli alunni a un uso intenzionale della lingua
scritta, finalizzato alla trattazione di tematiche a loro
vicine;
• favorire la motivazione alla ricerca e all’approfondimento
su varie tematiche;
• favorire lo sviluppo di una competenza linguistica e
comunicativa attraverso l’uso integrato del codice verbale
e iconico-grafico;
• attivare la collaborazione tra alunni attraverso lo scambio
di informazioni per posta elettronica e con l’uso di forum
del sito per la realizzazione di un prodotto comune.
Obiettivi didattici:
• saper individuare, nell’ambito dell’esperienza
culturale, informazioni e notizie;
• saper elaborare collettivamente testi, schemi
riassuntivi e disegni, relativi alle esperienze didattiche
e culturali;
• saper sintetizzare oralmente esperienze culturali
vissute;
• saper selezionare informazioni e notizie;
• saper organizzare informazioni e notizie in semplici
testi e didascalie;
• saper elaborare semplici testi di tipo informativo e
descrittivo;
• saper pubblicare un lavoro su internet (il giornale sarà
pubblicato sul blog altervista e sul sito della scuola);
• saper fare una ricerca finalizzata usando diverse
modalità;
• saper svolgere interviste e piccoli sondaggi;
• saper lavorare in gruppo responsabilmente, tenendo
conto delle esigenze altrui, collaborando attivamente
per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Risorse umane
1 docente interno
Destinatari
Cl@ssi 2.0: terze
Tematiche principali
Tutte le tematiche attuali
Modalità di intervento
Uso degli strumenti multimediali.
Laboratorio informatico.
Aule 2.0.
Lezioni frontali.
Lavori di gruppo.
Attività laboratoriali.
Uscite sul territorio per interviste.
Verifiche: realizzazione e stesura di 1 copia ogni 3 mesi.
48
Tempi di attuazione
Intero anno scolastico in incontri pomeridiani
Aspettative
Potenziamento delle abilità linguistiche ed espressive.
Potenziamento e accrescimento delle conoscenze.
Titolo del progetto
“Acqua: un diritto negato”
Priorità di riferimento
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità
ambientale (priorità 3)
Sviluppo delle competenze digitali (priorità 5)
Sintesi delle attiv ità Favorire negli alunni interesse e rispetto per l’ambiente.
previste
Obiettivi/finalità
Finalità:
• favorire negli alunni interesse e rispetto per l’ambiente
acquatico, implementando e migliorando i livelli di
comunicazione e di informazione interni ed esterni
all’istituzione scolastica.
Obiettivi formativi:
• sviluppare la fiducia di sé;
• educare alla collaborazione e al rispetto reciproco;
• sviluppare sentimenti di attenzione e rispetto per
l’ambiente;
• abituarsi a vincere la timidezza e l’inibizione;
• mettere le proprie potenzialità al servizio degli altri;
• utilizzare le risorse della rete per esplorare, conoscere,
comunicare e condividere.
Obiettivi specifici:
• prendere coscienza del proprio corpo;
• acquisire la capacità di relazionarsi con gli altri;
• saper riferire in modo ludico il vissuto maturato in
relazione agli argomenti trattati;
• utilizzare le risorse della rete per esplorare, conoscere,
comunicare, condividere;
• rappresentare l’identità della classe;
• prendere coscienza delle problematiche e delle
potenzialità dell’ambiente marino jonico;
Risorse umane
3 docenti interni
Destinatari
Classe prima secondaria 1°
Tematiche principali
L’ambiente acquatico
Tempi di attuazione
Incontri settimanali pomeridiani.
Aspettative
Potenziamento delle abilità linguistiche ed espressive.
Potenziamento e accrescimento delle conoscenze.
49
Fabbisogno di organico
Strumento ineludibile per garantire l’attuazione del curricolo di scuola è l’organico
dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, anche grazie all’utilizzo delle quote di
autonomia e degli spazi di flessibilità. In base all’offerta formativa su illustrata per i tre ordini di
scuola e in vista del suo arricchimento tramite attività diversificate – valorizzazione e
potenziamento competenze base, attivazione di percorsi individualizzati, contrasto dispersione
scolastica, esperienze extracurriculari ecc. –, e soprattutto in considerazione del difficile
contesto socio-culturale in cui l’IC si trova ad operare, è auspicabile un’aumentata dotazione di
organico, così distribuita.
1. Posti comuni e di sostegno
a. Scuola dell’infanzia e scuola primaria
Annualità
F a b b i s o g n o p e r i l Motivazione
triennio
P o s t o Post o di
comune
sostegno
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
a.s. 2016-2017
1
Copertura ore di
insegnamento previste
nel curricolo e
copertura supplenze
brevi.
a.s. 2017-2018
1
Copertura ore di
insegnamento previste
nel curricolo e
copertura supplenze
brevi.
a.s. 2018-2019
1
Copertura ore di
insegnamento previste
nel curricolo e
copertura supplenze
brevi.
a.s. 2016-2017
3
1.
Funzioni
di
collaboratore del
Dirigente.
2. Copertura ore di
insegnamento previste
nel curricolo e
copertura supplenze
brevi.
3. Organizzazione per
classi aperte e gruppi di
livello
50
a.s. 2017-2018
3
1.
Funzioni
di
collaboratore del
Dirigente.
2. Copertura ore di
insegnamento previste
nel curricolo e
copertura supplenze
brevi.
3. Organizzazione per
classi aperte e gruppi di
livello
a.s. 2018-2019
3
1.
Funzioni
di
collaboratore del
Dirigente.
2. Copertura ore di
insegnamento previste
nel curricolo e
copertura supplenze
brevi.
3. Organizzazione per
classi aperte e gruppi di
livello
b. Scuola secondaria di 1°
Classe di concorso - sostegno a.s. 2016-2017
a.s. 2017-2018
a.s. 2018-2019
Motivazione
A043
1
1
Innalzamento
dei livelli di
prestazione in
Italiano, da
realizzare
tramite attività
di recupero,
l a v o r o
individuale,
lavoro per
gruppi di livello
1
51
A059
1
1
1
Innalzamento
dei livelli di
prestazione in
Matematica, da
realizzare
tramite attività
di recupero,
l a v o r o
individuale,
lavoro per
gruppi di livello
comune
1
1
1
Funzioni di
collaboratore
del Dirigente
sostegno
1
1
1
Copertura ore di
insegnamento
previste nel
curricolo e
c o p e r t u r a
supplenze brevi.
2. Posti per il potenziamento
Tipologia
n. docenti
Motivazione
Posto comune scuola primaria
1
Attività di ampliamento
dell’offerta formativa
Posto comune scuola secondaria 1
di 1°
Attività di ampliamento
dell’offerta formativa
3. Posti per il personale ammnistrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri
riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015
Tipologia
n.
Assistente amministrativo
1
Collaboratore scolastico
3
Programmazione delle attività formative rivolte al personale
La scuola considera prioritario l’arricchimento professionale dei docenti e del personale ATA non
solo in relazione alle modifiche di ordinamento (autonomia), allo sviluppo dei contenuti
dell’insegnamento (curricoli disciplinari, linguaggi non verbali, tematiche trasversali), ai metodi
e dall’organizzazione dell’insegnamento e all’integrazione delle tecnologie più avanzate nella
didattica. Solo attraverso le attività di aggiornamento e formazione il personale della scuola
potrà conseguire i risultati previsti dalla normativa in vigore e maturare le conoscenze e le
competenze utili all’esercizio del nuovo ruolo sociale assegnato alla scuola. L’obiettivo della
52
scuola è duplice, nel senso che essa mira da un lato all’arricchimento della professionalità di
base e dall’altro alla formazione di specifiche professionalità che rispondano nel tempo alla
pluralità degli itinerari educativi che la scuola intenderà percorrere.
Le attività di formazione degli insegnanti – che le disposizioni legislative attuali rendono
“obbligatoria, permanente e strutturale” – sono delineate nel presente Ptof in linea con il Pdm e
con il Rav. In attesa dell’adozione del Piano Nazionale di Formazione, si indicano le linee
programmatiche generali.
Priorità di formazione:
•
multimedialità legata alla didattica (per aree disciplinari e progetti
d’innovazione)
•
potenziamento lingua inglese;
•
sicurezza (per docenti e personale ATA);
•
inclusione portatori di handicap, dsa e bes;
•
conoscenza nuovi linguaggi e forme di comunicazione (p.e. linguaggio dei segni);
•
valutazione.
Luoghi di formazione:
•
IC “Dante Alighieri” e plesso “Acanfora” (corso sulla sicurezza);
•
Università, scuole statali e altri enti accreditati.
Tempi di formazione:
•
Misura minima annuale di 20 h per docente.
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
In linea con la crescente importanza di un utilizzo diffuso delle nuove tecnologie, la dotazione
strutturale dei laboratori dell’IC è in continuo aggiornamento: 3 laboratori di informatica forniti
di PC predisposti alla navigazione in rete, oltre che dotati di software specifici per promuovere
l’acquisizione e il progressivo perfezionamento di conoscenze e competenze informatiche; 4
classi 2.0; 1 laboratorio linguistico provvisto di LIM, audioattivo e multimediale; 1 laboratorio di
scienze attrezzato anche per esperienze a piccoli gruppi; 1 laboratorio teatrale per
drammatizzazioni, presentazioni digitali e giochi didattici; 1 palestra; 1 laboratorio di musica
per l’ascolto e la preparazione del coro scolastico, dotato di pianoforte; 1 laboratorio artisticotecnologico; 1 aula di sostegno; 1 biblioteca; 1 aula magna dotata di proiettore e antenna
satellitare.
Considerando il fabbisogno di attrezzature in un’ottica dinamica di analisi dei fabbisogni, l’usura
e il numero di postazioni inferiore a quello di alcuni gruppi classe, e soprattutto l’utilità del
ricorso a una didattica che sfrutti le nuove tecnologie – vantaggio per alunni con difficoltà di
apprendimento e attrattiva per alunni oppositivi alla didattica tradizionale – emerge la necessità
di:
•
un adeguamento del laboratorio linguistico e scientifico;
53
•
un miglioramento della rete wi-fi;
•
un potenziamento delle aule informatiche.
54