Transcript Capodanno, dopo il successo cosa resta davvero alla città?

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IL QUINDICINALE
LA POLEMICA » Lo stop dalla Regione
CALCIO » Dilettante
Non passa il progetto della rete dei comuni della Gallura.
La rabbia dei consiglieri sardi: “Si rischia l’isolamento”
Tra arrivi e partenze
parte la volata
di fine stagione
Bocciata la Città metropolitana
Aperto fino a notte tarda
elezioni » L’avvocato ha fondato una civica
Merlini si candida ufficialmente
Pronto il logo e il materiale elettorale: “Il mio progetto
unirà sensibilità diverse”. Centrosinistra in subbuglio
IL PUNTO » Hotel e ristoranti pieni solo per pochi giorni e in centro scoppia la polemica sui dehors
Immobili.
Alberghi in vendita
Due storici immobili come
il De Plam e Il Gallura sono
in vetrina sul web in cerca
di un nuovo proprietario.
Cronaca.
Arriva la Grimaldi
Spezzato il monopolio nei porti
della Gallura: sbarca la Grimaldi
Lines con offerte low cost anche
per la prossima estate.
Arzachena.
In cucina all’Alberghiero
Tornano i corsi per gli adulti
per imparare a preparare piatti
da veri chef con le attività
pratiche in laboratorio.
Golfo Aranci.
Terrata, tocca all’Europa
Spetterà alla massima Corte
di giustizia mettere la parola
fine all’interminabile vicenda
della speculazione immobiliare.
Capodanno, dopo il successo
cosa resta davvero alla città?
OLTRE 20MILA persone in piazza ad aspettare la mezzanotte.
I negozianti: “Adesso servono altri eventi per tutto l’inverno”
La città di Olbia ha salutato il 2015 e
accolto l’anno nuovo col botto. Attorno alle 21 il Molo Brin ha iniziato a
popolarsi. L’impaziente attesa è stata
premiata e l’atmosfera del Molo è diventata incandescente. Nel frattempo
gli spettatori aumentavano e gli spazi
si facevano più limitati. Chi ha fatto il
Capodanno ad Olbia ricorderà quanto è stato problematico trovare un bu-
co tra tutta l’area del Molo Brin sino
quasi ad arrivare al Municipio. Almeno ventimila persone presenti. Acclamato, atteso, desiderato, è arrivato poi il momento dell’ospite più atteso: Salmo. Il rapper olbiese ha eseguito due brani tra cui “1984”, singolo uscito poche settimane fa. A far
da protagonista è stato però il senso
d’orgoglio alla Sardegna.
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arrivare), ma anche per l’imminente primavera. Nei
negozi sono, infatti, disponibili a prezzi scontati alcuni capi che saranno dei veri must have dal prossimo aprile in poi. Provare per credere. Al centro della scena nelle prossime stagioni ci saranno, infatti,
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Primo Piano
il punto » Almeno 20mila persone a partire da dopo cena davanti al Molo Brin ad ascoltare le hit aspettando la mezzanotte
Capodanno, un grande successo
ma cosa resta davvero alla città?
la serata è stata possibile grazie alla collaborazione tra organizzatori, gestori dei locali e forze dell’ordine: “Tutto da ripetere”
GIOVANNA BIDDAU
La città di Olbia ha salutato il
2015 e accolto l’anno nuovo col
botto. Attorno alle 21 il Molo Brin ha iniziato a popolarsi.
L’impaziente attesa è stata premiata e l’atmosfera del Molo è
diventata incandescente. Nel
frattempo gli spettatori aumentavano e gli spazi si facevano più
limitati. Chi ha fatto il Capodanno ad Olbia ricorderà quanto è
stato problematico trovare un
buco tra tutta l’area del Molo
Brin sino quasi ad arrivare al
Municipio. Almeno ventimila persone presenti.
Acclamato, atteso, desiderato, è
arrivato poi il momento dell’ospite più atteso: Salmo. Il rapper
olbiese ha eseguito due brani
tra cui “1984”, singolo uscito poche settimane fa. A far da protagonista è stato però il senso
d’orgoglio e di appartenenza alla Sardegna ed il momento clou
è racchiuso tra le note della canzone The Island, un vero e proprio inno alla terra sarda. Dopo
la mezzanotte e i fuochi pirotec-
La polemica.
Sul nuovo regolamento
dei dehors dei bar
è scontro con il Comune
nici, sul palco è stata la volta dei
Subsonica. Per un’ora e mezzo,
la band torinese ha fatto saltare
il pubblico presente a botte di
hit storiche come “Tutti i miei
sbagli” e “Nuova ossessione” ed
estratti dell’ultimo album, su
tutti “Lazzaro” e “Di domenica”,
dedicato quest’ultimo ai padroni
di casa della Machete Crew. Il
2016, insomma, è iniziato con il
grande successo del concertone
di Capodanno, che ha attirato in
città decine di migliaia di persone. E non c’è ombra di dubbio
che la festa di capodanno abbia
messo d’accordo tutti. Albergatori, gestori di locali pubblici,
gli stessi organizzatori tecnici
e artistici, gli ambulanti all’interno dell’area del molo Brin,
i volontari dei servizi medici e
dell’ordine, la protezione civile,
gli amministratori e tutti coloro
che a diverso titolo hanno partecipato alla festa di piazza, espri-
mono parole di elogio per un
evento che ha superato ogni più
ottimistica previsione. Grazie
anche alle forze dell’ordine che
hanno vigilato l’ingresso dell’area del molo Brin creando un
filtro moderato ma decisamente rassicurante per le migliaia
di persone. Tutto ha funzionato
alla perfezione e senza incidenti. E a questo punto la domanda
è d’obbligo: perchè non ripetere
questi eventi più volte all’anno?
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L’anno nuovo è iniziato con il
braccio di ferro tra i commercianti e il Comune. Al centro della
contesa, il nuovo Regolamento
comunale sui dehors, gli spazi
esterni, entrato in vigore il primo
gennaio, che impone a bar e ristoranti di armonizzare i loro gazebo
esterni seguendo delle regole ben
precise: materiali e colori, forma,
assenza di barriere architettoniche, zero sconfinamento nella
sede stradale. I gestori dei locali
non ci stanno. “Prima di fare un
simile provvedimento si dovrebbe
parlare prima con le associazioni
dei commercianti”, la replica.
Che non bocciano la necessità di
regole comuni, anzi, ma chiedono maggiore confronto. “Questo
regolamento diventa credibile se
riqualifichi il centro, se metti il
verde, se metti la segnaletica, se
metti la pavimentazione giusta.
Se Olbia è una città turistica
allora deve essere tutto ordinato”, il commento che arriva dalla
categoria.
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Primo Piano
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turismo » Passata la notte dell’ultimo dell’anno le presenze negli hotel e nei ristoranti sono tornate alla solita normalità
Negozi d’accordo: “Servono altri eventi”
il presidente degli Albergatori Fiori: “Occorrono
nuove sfide”. Il plauso degli assessori comunali
L’assessore comunale delle Politiche Giovanili, Ivana Russu,
anima organizzatrice del capodanno, si sbilancia in commenti gioiosi: “Siamo decisamente
soddisfatti per come sono andate le cose. Quest’anno abbiamo
affidato l’evento del capodanno
ad un gruppo di 25enni, quelli della Machete, che hanno fatto un lavoro straordinario. Noi
ci abbiamo creduto da principio
e i risultati sono stati eccellenti”
afferma l’assessore. Una festa di
fine anno in cui ha prevalso una
forte voglia di divertirsi tangibile tra la gente, in grandissima
parte giovanissimi, che ha riempito fino al mattino non solo
l’area del molo Brin, ma tutto il
corso Umberto e le vie del centro. Persino gli operatori della
De Vizia, l’azienda che si occupa
delle gestione dei rifiuti, impe-
gnati dall’alba nel lavoro ordinario della raccolta della differenziata, hanno rilevato un disordine contenuto nell’area palco e non hanno registrato atti di vandalismo. Marco Vargiu,
assessore al Turismo, ha sot-
Il numero
uno della
Confcommercio
Ambrosio:
“Abbiamo bisogno
di giornate così”
tolineato quante “le attività alberghiere ed extra alberghiere hanno registrato ottimi indici di riempimento per i giorni di
Capodanno e non solo”.
La Confcommercio, tramite il
suo presidente Pasquale Ambrosio, ha sottolineato la volon-
tà generale di creare una cabina di regia unica. “Abbiamo bisogno di questi eventi – ha detto Ambrosio -. Ognuno ha fatto la sua parte e si sono visti
già da Capodanno i risultati”.
Dall’altra parte abbiamo il punto di vista di Fabio Fiori, presi-
dente del Consorzio Albergatori Olbia, che nota come i visitatori ora siano, invece, pochissimi. “Se parliamo di percentuali di occupazione, a Capodanno era il 100%. Non c’era posto da nessuna parte. Nemmeno nei B&B, nei residence e co-
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sì via, che hanno di fatto circa
1500 posti disponibili, e poi ci
sono le secondo case da prendere in considerazione, nonché la
ricettività diffusa. Poi il giorno
dopo siamo arrivati al 40% di
camere occupate. Funzioniamo
così da sempre. Non possiamo
fare raffronti con altre località.
Inoltre non bisogna dimenticare che a penalizzare la Sardegna, più che il clima, è sempre
la questione trasporti”. Amata,
desiderata, corteggiata è l’estate, la Sardegna d’inverno viene
letteralmente abbandonata. “In
ogni caso, comunque la si voglia
vedere, chi è rimasto aperto ha
lavorato e può iniziare il 2016
pensando alle nuove sfide che il
turismo olbiese deve affrontare” conclude Fabio Fiori. Adesso la città si aspetta qualche altro evento per continuare la scia
positiva. Magari partendo già
dal Carnevale Olbiese, appena
iniziato.
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» Bar Stalingrado
Via Roma, 64
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Via Roma
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Via Roma, 150
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anno 7 - numero 1 - 15 gennaio 2016
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Cronaca
la riforma » Bocciato dalla Regione il progetto per costituire una rete di comuni con al centro Olbia: “Gallura isolata”
Città metropolitana, niente da fare
solo sassari potrà contare su questa menzione.
Il consigliere Fasolino: “Meno risorse per la zona”
angelo guddo
La Gallura incassa l’ennesimo
schiaffo politico, istituzionale e
morale della sua storia. Il Consiglio regionale della Sardegna ha
bocciato l’emendamento proposto dai consiglieri della Gallura
Giuseppe Meloni (primo firmatario), Giuseppe Fasolino, Raimondo Perra e Pierfranco Zanchetta per creare una rete metropolitana da costruire intorno alla città di Olbia. Sarebbe potuta essere la soluzione per ridare dignità
alla Gallura, dopo il taglio della
Provincia, e consentirgli quell’autonomia, anche nella programmazione, di cui ha bisogno. “Ri-
mango sbigottito di come si possa silentemente consentire di realizzare tale progetto di destrutturazione istituzionale della Sardegna - ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia Fasolino-. La bocciatura dell’emendamento che ho presentato ha dello
sconcertante. Ritengo che quanto
accaduto in Consiglio non sia per
nulla da sottovalutare, ma sveli la
chiara intenzione di accelerare la
tendenza già in atto in questa legislatura, ossia di operare un impressionante concentramento burocratico e amministrativo a tutto vantaggio di un solo territorio.
La bocciatura dell’emendamento
consente, infatti, la creazione di
un quadro istituzionale enormemente sbilanciato: da un lato Cagliari, sede della Regione Sarda
e della Città metropolitana, con
forza politica e ruolo istituzionale, dall’altra il piccolo contentino
della rete metropolitana di Sassari, con la promessa di qualche
risorsa, per tutto il resto ovviamente il nulla“. Secondo Fasolino, questa la Regione sta mortificando la Gallura sotto ogni pun-
to di vista. “Il Nord Est dell’isola
viene mortificato, umiliato e relegato con questa norma ad un soggetto giuridicamente inesistente
senza risorse, né forza politica e
istituzionale, pronto quindi a subire l’ulteriore e conseguente impoverimento delle istituzioni, degli enti territoriali e dei presidi di
governo, con sicuro “addio” per
Autorità Portuale, Tribunale, Asl
e sicure criticità per sanità, strade, scuole e trasporti”. Intanto,
la discussione sulla riforma degli enti locali va avanti a Cagliari
anche se con molta lentezza. Tra
le ultime cose da segnalare, c’è la
proposta di Meloni di cancellare
da subito anche le vecchie province storiche. Un punto su cui potrebbe convergere prossimamente anche la maggioranza dell’assise regionale.
verso le elezioni » L’avvocato ha presentato sulla sua pagina Facebook il nome della sua lista per le amministrative
Merlini non aspetta e annuncia la candidatura
non avrà nessun colore politico: “Il mio progetto vuole unire sensibilità libere e differenti”. Il centrosinistra è in subbuglio
Dopo mesi di tattica e trattative, ecco un fulmine improvviso
nel cielo politico olbiese, in vista
delle prossime elezioni comunali.
L’avvocato Jacopo Merlini, indicato sin da subito come probabile
candidato sindaco del centrosinistra, ha ufficializzato la sua candidatura attraverso un post sul
suo profilo Facbook. Ha già la lista pronta (si chiama Civicamen-
te), il “santino” elettorale e un logo che richiama il mare. “Civicamente si candida al governo della nostra città forte di una proposta in elaborazione che vede impegnate molte persone convinte,
come me, della necessità di una
svolta. Ci saremo perché consapevoli del momento cruciale attraversato dalla città”, le prime
parole di Merlini. Una mossa che
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ha creato più di qualche gratta capo nel centrosinistra, che si trova adesso ad un bivio. Anche perchè, l’avvocato potrebbe essere
capace di riunire sotto la sua ala
anime molto diverse, magari in
cerca di un progetto politico nuovo. Un’idea che stuzzica diversi
schieramenti: dal Pd1 al Pd2, dai
dissidenti di Forza Italia ai rampanti dell’Altra Olbia, dai sardisti
nel loro complesso al Movimento
5 Stelle. Merlini non se ne preoccupa e precisa: “La nostra idea è
davvero civica. Ho sempre dialogato con tutti e continuerò a farlo. Ma sono convinto che il nostro progetto saprà unire sensibilità libere e differenti che abbiano
il comune obiettivo di offrire alla città buone idee per il perseguimento del bene comune”.
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turismo » Sul popolare sito di annunci economici Subito.it sono in vetrina il De Plam e Il Gallura Arriva la Grimaldi Lines,
Trasporti.
Hotel in vendita, affari sul web
per l’immobile sul lungomare chiesti 3 milioni,
la metà per i locali gestiti dallo chef Rita Denza
“Sul porto di Olbia, di fronte
l’isola di Tavolara, VENDESI
attività e mura, ristorante 90
coperti circa, garage 500 mq.
35/40 posti auto”. Il prezzo?
Poco meno di 3 milioni di euro, 2milioni e 850mila per l’esattezza. Non è uno scherzo. È
l’offerta che compare dal mese
di novembre sul popolare sito di annunci economici Subito.it. E a cosa si riferisca questa attività con vista su Tavolara lo si capisce, anche senza
troppi approfondimenti, dalla foto. Si tratta dell’Hotel De
Plam, uno dei più rappresentativi alberghi olbiesi e sicuramente uno dei più storici della città. Ma anche uno dei tratti più caratteristici dello skyline. La notizia che la proprietà sarebbe interessata a passare la mano ha già fatto il giro
in tutti gli ambienti che con-
tano e pare, ma come in tutte le trattative la discrezione
è massima, che si sia già fatto
avanti più di qualche imprenditore del settore interessato.
Ma lo storico albergo olbiese
non è l’unico pezzo di pregio
in vendita. Ce lo conferma an-
Nelle loro stanze
hanno soggiornato
numerosi
personaggi illustri
e tanti turisti
cora una volta il sito Subito.it,
sul quale, il 9 gennaio, è stato pubblicato un altro annuncio, relativo ad un altro monumento del ricevimento e della ristorazione cittadina. Si
sta parlando dell’hotel Il Gallura, che ospitava il celebre ri-
storante dell’indimenticabilechef olbiese Rita Denza. Il costo per l’immobile, che è strutturato su quattro livelli e oltre
all’area ristorante aveva anche
17 camere è di 1,5 milioni di
euro. I due alberghi hanno dato ospitalità a turisti e perso-
nalità illustri quando il settore
turistico della Costa Smeralda
era agli albori, contribuendo
al suo sviluppo. Un pezzo di
storia della città, insomma, e
adesso anche un’opportunità
per chi voglia investire in futuro sul turismo locale.
si viaggia fino a Livorno
con tariffa da low-cost
Il monopolio dei mari è stato spezzato. Dalla prossima estate non ci
saranno più solo Tirrenia Cin e
Moby Lines in partenza dal porto
di Olbia o Sardinia Feries da Golfo
Aranci. All’isola Bianca si vedrà alzare il ponte anche della nave della Grimaldi Lines. Il primo viaggio
inaugurale è già stato fatto. E la
compagnia di navigazione si presenta sul mercato con una tariffa
a tratta molto aggressiva. Per iniziare si occuperà del collegamento
solo con Livorno. Tariffa da vero
low-cost. Ma quello che potrà succedere poi non è prevedibile. Anche perchè il porto di Olbia è solo
una casella della complicata partita a scacchi che si sta giocando tra
le navi passeggeri sul Mar Tirreno,
fino adesso controllato in maniera quasi indiscussa dall’armatore
Vincenzo Onorato, con la Tirrenia
Cin e la Moby Lines. Grimaldi si
presenta sul mercato, quindi, con
tariffe convenienti, spiazzando un
po’ la concorrenza, che fino adesso aveva puntato sul rimborso garantito dalla continuità territoriale. La tratta Olbia-Livorno opererà da martedì a domenica, la tratta
inversa da lunedì a sabato.
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il progetto » Dopo la manifestazione Da Natali a Capuannu il Comune prova a replicare il successo IL CORSO »
Turismo d’inverno, adesso si può
negozi aperti e tanti eventi: ecco la strategia
L’assessore Baffigo: “Questo è l’anno giusto”
ANTONIO SOMMA
Tutti in cucina
all’Alberghiero
Ripartono i corsi di cucina e
pasticceria per adulti alla scuola alberghiera Costa Smeralda.
Un’occasione per prendere dimestichezza con quelle tante
preparazioni che si vorrebbero
fare in casa e che solo con l’aiuto
di una guida esperta è possibile.
Il corso, dal nome “Cucinare in
famiglia e l’arte del servire”, si
svolge dalle 17 alle 20 due volte
alla settimana per un totale di
42 ore di attività in laboratorio.
I docenti di questa edizione sono
Paola Fiore, assistente del noto
maestro Antonio Vallana, pasticcere dell’hotel Cala di Volpe
in Costa Smeralda, e Ferdinando Rossi, membro del direttivo
dell’associazione cuochi Gallura.
Per informazioni 339.5447669.
La manifestazione “Da Natali a
Capuannu” con cui Arzachena ha
animato le festività, contendendo lo scettro di capitale del Natale al capoluogo e a Golfo Aranci, è
stato il primo banco di prova. Un
test riuscito a giudicare dal numero delle presenze e dalla varietà di appuntamenti che sono stati messi in calendario. Non solo
musica, con il concertone dei Nomadi nell’ultima notte del 2015,
ma anche mostre, i siti archeologici aperti, botteghe artigiane,
il mercato gastronomico, degustazioni di piatti tipici, spettacoli folk e, soprattutto, negozi aperti ad orario continuato. Un’esperienza dalla quale il Comune vuole ripartire per rilanciare Arzachena come località turistica per
l’inverno oltre per l’estate. Non
solo spiagge, movida e servizi a
supporto dei vacanzieri della Costa Smeralda. Ma un punto di riferimento per vivere in Gallura e
far vivere la Gallura anche il resto dell’anno, proprio attraverso week-end a tema, la valorizzazione del patrimonio culturale, in
concorso con i commercianti del
centro e non solo. “Quella durante le feste è stata una prima grande prova”, confessa l’assessore comunale al Turismo, Gianni Baffigo. Un punto di partenza e non
di arrivo. Perchè “Arzachena deve lavorare ancora molto per poter offrire servizi e attrattive durante l’inverno - continua l’assessore-. Ma questo è l’anno giusto per cominciare. è l’occasione giusta con l’evento Da Natali a
Capuannu a cui abbiamo lavorato con gli assessori del Commercio, Domenica Gala, della Cultura, Antonello Fresi e dello Spettacolo, Alessandro Malu. Inoltre, il
il bando »
il dato » Oltre 70 nuclei non riescono ad arrivare a fine mese. Il problema visto dai Servizi sociali
Case accessibili
i soldi ci sono
La Regione taglia i fondi destinati all’eliminazione delle barriere
architettoniche da parte dei privati e il Comune sopperisce con
un contributo straordinario di
15mila euro. Nel 2015 da Cagliari erano arrivati solo 918 euro
per rendere accessibili a tutti gli
edifici. Troppo pochi per qualsiasi intervento, che ha portato il
Comune a decidere di sopperire
all’ammanco di tasca propria.
Quello delle barriere architettoniche è un tema particolarmente sentito. Il Comune approva
il contributo in base al numero
delle richieste e ai fondi che venivano concessi dalla Regione.
A lavori ultimati, per ottenere
il contributo, i cittadini devono
certificare quello che è stato fatto
e rendicontare le spese.
gruppo di lavoro del Tavolo Tecnico del Turismo e le nuove collaborazioni avviate con i commercianti di Arzachena e Porto Cervo daranno concretezza e completezza a questi obiettivi nel 2016”.
Per il Comune non si tratta solo di
un’ambizione. Ma di un’opportunità e di un volano economico importantissimo per il paese. Per fare un esempio, le strutture ricettive aperte, una decina in questo
periodo, sono al completo. E an-
che i ristoranti che hanno puntato su menù moderni, ma figli
della tradizione, lavorano. “Investire su un calendario invernale - spiega ancora l’assessore - significa puntare alla destagionalizzazione che deve trasformare
Arzachena in una meta turistica
ambita per tutto l’arco dell’anno”. Un obiettivo in cui Arzachena crede e che potrebbe farla diventare la vera capitale turistica
invernale.
Famiglie in difficoltà, arrivano nuovi contributi
attraverso la Regione un fondo da 71mila euro. Un terzo andrà a chi è in condizioni di vera povertà
Sono 70 le famiglie che vivono in
condizioni disagiate. Una situazione di cui sono a conoscenza i
Servizi sociali e alla quale l’amministrazione comunale sta cercando di porre rimedio. Si tratta, in molti casi, di persone che
hanno perso negli ultimi anni
il lavoro, con familiari malati a
carico, che faticano a pagare le
bollette, che non riescono a far
fronte all’affitto e spesso nemmeno a fare la spesa. I contributi, sia quelli comunali che quelli regionali fino a oggi non sono
stati sufficienti a frenare quest’emergenza. Ma grazie ad un nuovo intervento della Regione,
che assegna ad Arzachena altri
71mila 267 euro, si spera di poter ora fare meglio, dando una
C’è tempo fino al 30 gennaio per
presentare le domande. Potranno farne richiesta anche le famiglie che hanno subito danni
dall’alluvione. Negli ultimi anni
il Comune ha incrementato notevolmente le iniziative per aiu-
Per presentare
la domanda
di aiuto
c’è tempo fino
al 30 gennaio
mano davvero a chi non ce la fa.
I fondi saranno suddivisi in base a tre principi. Un terzo andrà
in sussidi a persone in condizione di accertata povertà. Un altro
terzo per contributi mensili che
dovranno aiutare ad abbattere il
costo per servizi essenziali, mentre i rimanenti andranno in sussidi mensili per il servizio civico.
tare le famiglie in difficoltà. Un
lavoro fatto in tandem anche con
la parrocchia, che spesso si è fatta megafono delle situazioni più
critiche.
anno 7 - numero 1 - 15 gennaio 2016
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la sentenza » La Cassazione riassegna le case al Comune. I proprietari sperano nell’intervento del tribunale internazionale
La Corte europea sul caso Terrata
mise sotto inchiesta costruttori e
venditori. Il processo si concluse con la confisca delle ottantotto villette e l’assegnazione al patrimonio indisponibile al Comune di Golfo Aranci. Da qui a colpi di provvedimenti e ricorsi si arriva all’ultima sentenza della Cassazione. Dall’altra parte chi aveva
acquistato casa sul promontorio
di Terrata si è sempre difeso dicendo di avere agito in buona fede
e che, quindi, l’esproprio sarebbe
una violazione persino dei diritti
costituzionali. Spetterà alla Corte europea dei Diritti dell’uomo
mettere l’ultima parola su questa
interminabile vicenda e stabilire
definitivamente chi abbia torto o
ragione.
ultimo capitolo della speculazione immobiliare
che sta alle porte del paese e con vista su Tavolara
DAVIDE SMIRNA
La ventennale e interminabile vicenda giudiziaria che riguarda le
88 villette vista mare di Terrata 2
si arricchisce dell’ennesimo colpo di scena. La Cassazione ha deciso nuovamente per la confisca
delle case e la conseguente assegnazione al Comune, ribaltando
un provvedimento del Tribunale
di Tempio, che le assegnava, invece, ai legittimi proprietari. La
maggior parte delle villette è disabitata, ma in questi anni ci sono
anche alcune famiglie che hanno
trasferito la loro residenza all’interno. L’ultima parola spetterà a
questo punto alla Corte di Giustizia europea a cui si sono appellati gli acquirenti delle case e che si
pronuncerà sulla vicenda a breve.
Quella di Terrata 2 è una delle vicende immobiliari più amare del
paese. Nato come complesso turistico alberghiero nei primi anni Novanta, ben presto venne trasformato ad uso residenziale con
villette vista Capo Figari e Tavolara. Ma l’operazione attirò le attenzioni della magistratura, che
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SALUTE & ALIMENTAZIONE
Come rendere attuale uno dei celebri piatti della gastronomia medievale a base pasta, riso, patate bollite e petto di pollo lesso
Dieta del biancomangiare che previene i malanni
L’influenza, classico malessere di stagione,
comporta un indebolimento fisico al quale
si aggiunge quasi sempre la mancanza di
appetito. È in questi frangenti che comunemente si adotta, un po’ per abitudine, un
po’ per convinzione, un regime alimentare
più leggero, comunemente detto “in bianco”, con pochi grassi e condimenti delicati.
Pasta e riso in bianco, patate bollite, petto
di pollo lesso, mele cotte, vengono proposti al malato con l’intento di non affaticare
l’apparato gastrointestinale già in subbuglio per l’indisposizione.
Da dove deriva questa abitudine? A che
valenze simboliche si accompagna?
La storia dell’alimentazione offre interessanti spunti di riflessione a questo proposito fornendo, almeno in parte, delle interpretazioni e delle connessioni attuali che
affondano le radici nel lontano medioevo.
Uno dei piatti più celebri della gastronomia medioevale, citato anche nel ricettario “Liber de coquina”, del XIII-XIV secolo, è il biancomangiare, una crema densa
a base di petto di pollo, riso, mandorle e
lardo. Questa pietanza, consumata dai nobili di tutta Europa, annovera ben trentasette varianti tra preparazioni dolci e salate, accomunate dall’ impiego di alimenti di
colore bianco tra i quali, oltre a quelli già
tanto Stress da email
chi ne soffre di più
Sul computer, sul telefonino, sul tablet e ora
anche sul nuovo orologio hi-tech. Più che una
semplificazione sembra una persecuzione.
Le email possono seguirci ormai ovunque e
ad ogni ora del giorno, aggiungendo stress su
stress alla vita che conduciamo. Specie se le
notificano hanno per oggetto il lavoro. Si stima
che nel 2014 siano state inviate 196,3 miliardi
di email in tutto il mondo. Il 30% ha ricevuto più
di 50 email al giorno e oltre il 65% ha il proprio
dispositivo settato per ricevere messaggi
ventiquattro ore su ventiquattro. Ad essere più
colpiti è chi lavora nel settore informatico, nel
marketing, nelle pubbliche relazioni, su internet
e nei media. Risultato? Le persone in questo
modo si sentono costantemente a disposizione
e in molti hanno sviluppato l’abitudine di leggere
le email anche quando non stanno lavorando.
Potrebbe sembrare un bene, ma non lo è.
Perché i ripetuti messaggi sonori e luminosi
che segnalano l’arrivo di email possono indurre
tensione e preoccupazione. Meglio separare
la vita privata dal lavoro allora, come si faceva
un tempo, per ritrovare serenità ed essere più
produttivi quando si è davvero in servizio.
citati, la mollica di pane, il pesce, il latte, la
farina di riso, lo zucchero eccetera.
I documenti attestano che la carne veniva sostituita con il filetto di pesce durante la Quaresima e i giorni di magro, come
le vigilie, che rappresentano, ancor oggi,
momenti di purificazione fisica e spirituale in preparazione alla festività. Il biancomangiare era comune tra i palati raffinati
delle classi agiate, poiché quelli che oggi
sono ingredienti comuni erano assai rari
all’epoca tanto da essere venduti nelle bot-
teghe degli speziali, i quali commercializzavano anche erbe officinali e medicamenti. L’esclusività degli ingredienti, la loro
combinazione seguendo le leggi galeniche
e la scarsità di spezie utilizzate nella sua
preparazione, rendeva il biancomangiare
adatto anche ai malati che potevano così
ristabilire l’equilibrio fisico alterato dalla
malattia. Al mangiare in bianco di oggi,
non più biancomangiare, si accosta istintivamente anche l’idea di purezza, leggerezza e rinnovamento fisico.
La ripresa di un buono stato di salute è accompagnata da un risveglio dell’appetenza
che va gestito seguendo il buon senso e soprattutto i consigli del proprio medico curante che individuerà le soluzioni nutrizionali più adatte al convalescente. Il nesso
tra cibo e salute era noto già nell’antichità,
infatti Ippocrate, antico medico greco, sosteneva: “Fa che il tuo cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”.
Ciò che resta dell’originario biancomangiare è una preparazione dolce, variamente aromatizzata e dalla consistenza simile
al budino, tipica in tre regioni italiane:
Valle d’Aosta, Sardegna e Sicilia.
In Valle d’Aosta prende il nome di Blanc
Manger e si usa la vaniglia per profumare
la crema densa di latte ed i frutti di bosco
per guarnizione; in Sardegna il Menjar
blanc (o papai-biancu) si prepara aromatizzando la crema di latte con agrumi e
acqua di fiori d’arancio ed eventualmente
la si racchiude in una sfoglia sottile (pasta
violada). In Sicilia invece, il biancu manciari si prepara con latte di mandorle o
latte vaccino aggiungendo, a seconda delle
zone, vaniglia, agrumi o cannella.
Dott.ssa Saida Favotto
Tecnico di Lab. Sensoriale
Paracetamolo fin dai primi sintomi e non serve l’antibiotico. La febbre passa in pochi giorni
Sta per arrivare l’influenza, si salvi chi può:
ecco cosa fare per tornare subito in forma
Influenza, ci risiamo. Sono migliaia gli italiani a letto con febbre alta e nevralgie. Ma in
attesa del picco epidemico, è bene ricordare che esistono alcuni farmaci in commercio in grado di alleviarne, almeno un po’, i
sintomi. Va precisato, però, che la malattia
deve fare il suo corso per passare e tornare
in forma. No, quindi ad un abuso o ad un
uso inutile dei farmaci, soprattutto senza
controllo medico. L’influenza, infatti, è una
malattia che si “autolimita” e cioè tende a risolversi spontaneamente in 3-5 giorni. Se i
sintomi sono particolarmente fastidiosi e la
febbre è alta si può assumere, però, un antipiretico. Al primo posto tra i medicinali da
usare c’è il paracetamolo, perché l’aspirina
potrebbe dare effetti collaterali, specie nei
bambini. Anche se è vero che col paracetamolo la febbre non scende molto, un recente
studio ha confermato che non è così importante ridurre drasticamente la temperatura, nella speranza che basti questo per combattere l’influenza. Per gli adulti, c’è anche
la possibilità di prendere la novalgina, ma
non vi sono differenze dimostrate nell’uti-
lizzo dell’aspirina. Tra i farmaci in commercio ci sono anche i cosiddetti inibitori della
neuro amidasi e cioè degli antivirali veri e
propri. Ma, anche in questo caso, riducono
di poco i sintomi e abbreviano leggermente
il decorso della malattia. Per questo sono
raccomandati solo in casi eccezionali e per
persone ad alto rischio di complicanze. Va
ricordato, infine, che l’influenza non si cura
con gli antibiotici. Saranno prescritti eventualmente in seguito, qualora comparissero
complicanze di tipo batterico.
anno 7 - numero 1 - 15 gennaio 2016
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collezioni » nei negozi si possono trovare in sconto molti dei capi di abbigliamento che anticipano le prossime tendenze
Essere alla moda e risparmiando
dal cappotto smanicato all’abito in pizzo bianco:
i vestiti che saranno un must già questa primavera
ANTONELLO MAJO
I saldi invernali dureranno ancora qualche settimana e, per
chi non ne avesse ancora beneficiato, possono essere una grande opportunità per rifarsi il guardaroba, non solo per il prossimo
inverno (anche se il freddo vero,
dicono, quest’anno deve ancora arrivare), ma anche per l’imminente primavera. Nei negozi
sono, infatti, disponibili a prezzi scontati alcuni capi che saranno dei veri must have dal prossimo aprile in poi. Provare per credere. Al centro della scena nelle
prossime stagioni ci saranno, infatti, longuette e gonne a vita al-
ta, chic, classiche ed iperfemminile, disponibili in molti negozi.
Andranno di moda anche i mini
abiti, stile anni Sessanta per capirci, che erano già molto in voga
durante questo inverno, ma che
saranno i protagonisti nelle nuove collezioni Primavera/Estate
2016. Se di skinny jeans ne avete già abbastanza, si può sempre
puntare su una salopette di jeans, tornata in auge già da qualche stagione. Anche il pajama sarà nei desideri di molte. Riproposto quest’inverno da un brand
come Gucci è tornato disponibile
in molte catene di larga moda ed
è possibile che sia in saldo.
Protagonista indiscusso di que-
sta stagione è stato poi il cappotto extra long, che sta diventando un 4 season, come testimoniano le sfilate delle collezioni di
primavera. Insomma, si può approfittate dei saldi invernali per
acquistare un capo più lineare,
classico e lungo, come ad esempio le camicie a righe, un grande classico, che ci accompagnerà
nei prossimi mesi.
Anche il cappotto smanicato è
già disponibile in saldo in molte
varianti, da indossare adesso su
un piumino o una pelliccia, e, in
primavera, su una T-shirt.
Altri capi immancabili nell’armadio sono l’abito in pizzo Sangallo
bianco, puro, candido e romantico, le felpe ricamate ed impreziosite da applicazioni preziose.
Per l’uomo esigente ci sono molte opportunità. Ad iniziare dal
completo maschile a fiori tapestry, un vero must della stagione
Spring/Summer 2016.
Ma la vera chiccheria sono le t
shirt da uomo alla moda. Monocolori, con lo scollo a V, in stile
vintage o elasticizzate: si trovano in tantissimi punti vendita a
prezzi vantaggiosi e fanno sempre una grande figura. Potrebbe
essere anche l’idea regalo giusta
per San Valentino.
le regole » Dall’Unione dei consumatori la guida agli acquisti consapevoli: importante non avere mai fretta nello shopping
I consigli per non incappare in un finto affare
controllare sempre le taglie prima di andare in cassa, diffidare se è venduto a prezzi stracciati e se non è ammessa la prova
Consigli utili per acquistare in
modo consapevole e conveniente durante i saldi invernali, evitando di prendere una fregatura. Li ha preparati l’Unione Nazionale Consumatori, che ricorda come l’importante, innanzitutto, sia non farsi prendere dalla
frenesia dell’acquisto e dal volere comprare qualcosa a tutti i costi. Meglio preferire i saldi di arti-
coli venduti in pochissimi numeri e taglie, che sono quelli più seri
e, generalmente, i più convenienti, trattandosi di merce residua
di cui il negoziante ha interesse a disfarsi. Diffidare di chi inizia i saldi dopo una vendita promozionale. Per i capi di abbigliamento accertarsi che la composizione eventualmente dichiarata
nel cartellino d’accompagnamen-
to corrisponda a quella dell’etichetta vera e propria del prodotto. Non comprare capi d’abbigliamento che non hanno l’etichetta
di composizione e preferire quelli che hanno anche l’etichetta di
manutenzione, ovvero le istruzioni per il lavaggio o pulitura, che è
un riscontro affidabile di quella di
composizione. Preferire i prodotti di marca nota, che nel settore
dell’abbigliamento danno più affidamento, ma fare attenzione alla veridicità del marchio esposto,
perché vi sono marchi che imitano nelle fattezze o in qualche elemento quelli più noti. Controllare sempre le taglie quando si
tratta di un capo d’abbigliamento
a due pezzi, se è venduto a prezzi stracciati e se non è ammessa
la prova.
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A metà strada tra tecnologia ed estetica vanno di moda quelle bio-compatibili sempre più di moda
Inverno, periodo della stufetta
Se qualcuno pensa alla stufa come ad un
semplice oggetto gradevo­le ed economico
per riscaldar­si, deve ricredersi. Si trova
a metà strada tra la tecnologia e l’estetica, un crocevia di esperienze storiche e il
punto d’arrivo per un modo di vivere biocompatibile.
Recenti studi hanno permesso di rivalu­
tare antichi materiali utilizzati nei paesi
freddi, come la pietra ollare che permet­
te di prolungare il tempo di cessione fi­no
a dodici ore: con grandi stufe di quel­la
pietra basta fare un bel fuoco la mattina
e la stanza continua a ricevere calore fino
a sera. E c’è un punto delle nuove tecnolo­
gie che va sicuramente sottolineato.
L’in­
quinamento dell’aria è uno dei
nodi più drammatici: la principale
preoccupazio­ne dei costruttori è garantire che dal comi­gnolo escano scarichi il
più possibile pu­liti, un risultato che oggi
si può ot­tenere con l’accorgimento tecnico della doppia combustione.
Arredamento
Libreria, il futuro
è già segnato
La libreria? Per tutto, ma non per i libri.
La scon­fortante novità sembra seguire
un percorso ormai segnato: i libri, quelli
tradizionali, con le pagine di carta, sembra
stiano diventando sempre più un ricor­
do, soppiantati da tablet e diavolerie
elettroniche. E quin­di, conseguenza logica,
anche le libreria non avrebbero in quel
caso più motivo di esistere. L’esempio più
eclatante in tal senso arriva nientemeno
che dal mondo Ikea, dove la leggendaria
libreria Billy, campione d’incassi dal 1978,
verrà sostituita con un nuovo modello, più
adatto al­le nuove esigenze dei consumatori.
I ripiani della nuova versione di Billy
saranno infatti più ampi e profondi, adat­
ti ad ospitare soprammobili, souvenir e
chincaglieria. Al­tro che libri.
Eppure secondo i dati resi noti per
esempio da colossi come Amazon.com, la
situazione per i libri di carta non sembra
così disastrosa. Certo, le vendi­te di ebook
volano, ma questo non vuol dire che le
librerie siano destinate a ri­manare senza
libri. Insomma, il dubbio c’è: che fare? Un
consiglio: se sie­te affezionati ai vecchi
scaffali, non sba­razzatevene. Se invece
avete le tasche piene di tablet e la memoria
dell’ipad colma di ebook, allora virate su
altre soluzioni. Scegliendo ripiani-libreria
che delimitano e ridisegnano gli spazi,
fanno da vetrina e arredano un’intera
stanza con giochi di pieni e vuoti. Sono le
librerie di nuova generazione: flessi­bili,
multifunzionali e componibili.
Riscaldamento
con le Essenze e olii
l’aromaterapia indoor
La presenza di un’unica leva di controllo
rende più semplice la gestione della
combustione - sia aria primaria che
secondaria - e permette un’otti­mizzazione
delle prestazioni a seconda delle sin­gole
necessità. Per tutti i nuovi modelli con que­
sta caratteristica è disponibile, in opzione,
una vaschetta che assicura una corretta
umidificazio­ne dell’ambiente e alla quale è
possibile aggiun­gere fragranze ed essenze
per un piacevole effet­to di aromaterapia.
In parole povere, i gas prodotti dalla grande fiam­ma tradizionale vengono forzati a
ritorna­re nella zona di combustione, in
modo da bruciare le particelle nocive in
una secon­da fiammata sovrapposta alla
prima.
Se lo spazio di casa è troppo poco, la soluzione a scomparsa può essere quella giusta
Quando il letto c’è ma non si vede
ed è più comodo di quanto si pensa
Le case moderne sono sempre più piccole
e per questo bisogna ottimizzare gli spazi.
Uno dei mobili più ingombranti è certamente il letto per questo hanno inventato i
letti matrimoniali a scomparsa. Per gestire
spazi ristretti non ci sono molti sistemi. Uno
di questi è certamente quello del soppalco,
un accrocco particolare che però implica comunque una riduzione dello spazio con l’aggravante che nello spazio sotto al letto non ci
si riesce a stare in piedi e c’è spazio al più per
una scrivania o per un divano. E va da sé che
un letto matrimoniale con soppalco rende
eccessivo lo spazio utilizzabile solo per metà.
Meglio allora ricorrere ai letti matrimoniali
a scomparsa, che non ingombrano la stanza
che durante il giorno può essere utilizzata
come meglio si crede: basta spostare gli oggetti nel raggio di azione del letto quando è
il momento di andare a dormire, e il gioco è
fatto. In più si può anche approfittare della
situazione per far credere al capoufficio che
non si dorme mai, e si è sempre attivi…
Rivoluzionario ma funzionale, i letti matrimoniali a scomparsa costituiscono la miglior soluzione per affrontare in maniera intelligente le problematiche relativi agli spazi
ridotti. I letti matrimoniali a scomparsa permettono anche di disporre di un letto matrimoniale nonostante si abbia a disposizione
solo un monolocale. Per questo è il preferito
dai single giovani che vivono in città e vogliono essere pronti anche per un’avventura.
I letti matrimoniali a scomparsa si possono
collocare anche nella zona giorno di un appartamento e possono costituire delle ottime
soluzioni anche per dare un posto per dormire agli ospiti. L’apertura è pensata affinché
sia semplice da usare e il mobile è progettato in modo da evitare all’utente la fatica di
gestire il peso di un letto matrimoniale. La
struttura è ammortizzata e scende in modo
progressivo senza rischi per chi la usa anche
solo di rado (e potrebbe dimenticare congegni particolarmente arzigogolati).
GUSTO
anno 7 - numero 1 - 15 gennaio 2016
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Olbia.it - Il Giornale di Olbia
12
« La ricetta a cura di Maria Antonietta Mazzone
IL DOLCE PIù TIPICO DELLA CUCINA LOCALE
ECCO SUA MAESTà LA SEADAS DI RICOTTA
FARLA IN CASA è più semplice di quello che si possa credere: il segreto sta nel lavorare la pasta fino ad otternela più liscia possibile
ingredienti
per la pasta:
500 g di farina, 100 g di
ü
strutto, 3 uova, acqua tiepida
qb, sale qb.
per il ripieno:
250 gr di ricotta fresca,
1 cucchiaio di farina, 1 tuorlo
d’uovo, 4 cucchiai di zucchero, la
buccia grattugiata di 1 limone (o
di un’arancia), sale qb, olio per
frittura, miele.
ü
preparazione:
Preparare un impasto con la farina, le uova
intere e l’acqua tiepida e lavorarlo fino a ottenere una pasta liscia. A questo punto, incorporare piano piano piccole quantità di strutto e lavorare fino a completo assorbimento.
Lavorare la ricotta con lo zucchero e il tuorlo, la farina, la buccia grattugiata del limone
(o dell’arancia) e un pizzico di sale, sino a ottenere un composto omogeneo. Lasciar riposare.
Preparare delle sfoglie circolari sottili (delle dimensioni di un piattino da tè) che accoglieranno il ripieno (qualche cucchiaiata di
impasto, a forma di pallina schiacciata). Sovrapporre ora un’altra sfoglia e sigillare bene
i bordi, avendo cura di far uscire tutta l’aria.
Friggere le seadas in abbondante olio caldo, rigirando delicatamente. A parte, scalda-
I migliori vini della Sardegna del 2016
pubblicata la nuova Guida del Touring. Riconosciuta la qualità del Vermentino di Gallura
Vinibuoni d’Italia 2016, la guida Touring curata da Mario Busso e dedicata ai
vini prodotti da vitigni autoctoni italiani, ha premiato quest’anno la Docg Vermentino di Gallura, grazie anche al notevole rapporto qualità-prezzo. Ma non solo.
Perchè anche gli altri vini dell’isola hanno
raggiunto un livello qualitativo complessivo molto alto. Ecco i migliori 10 secondo
la guida: Cannonau di Sardegna Doc Corona Majore 2011 (rosso), Tenute Soletta
di Codrongianos (Ss),17-19 euro; Cannonau di Sardegna Doc Nuraghe Sas Molas 2013 (rosso),cantina Binzamanna di
Martis (Ss), 27-29 euro; Isola dei Nuraghi
Igt Bovale Essentija 2012 (rosso), Canti-
na Pala di Serdiana (Ca), 13-15 euro; Isola
dei Nuraghi Igt Rosso Luzzana 2013 (rosso), Giovanni Maria Cherchi di Usini (Ss),
17-19 euro; Mandrolisai Doc Rosso Superiore Antiogu 2012 (rosso), cantina Fradiles di Atzara (Nu), 16-18 euro; Vermentino
di Gallura Docg Superiore Jankara 2014
(bianco), cantina Jankara, Sant’Antonio di
Gallura (Ot), prezzo 13-15 euro; Vermentino di Sardegna Doc Mattariga 2014 (bianco), cantina Chessa di Usini (Ss), 14-16
euro; Vermentino di Sardegna Doc Audarya 2014 (bianco), cantina Audarya di Cabras (Or), 7-9 euro; Vermentino di Sardegna Doc Cala Reale 2014 (bianco), cantina
Sella & Mosca di Alghero (Ss), 10-12 euro;
Vino da uve stramature Tokaterra 2010
(bianco dolce), Giovanni Maria Cherchi di
Usini (Ss), 15-17 euro
re del miele con qualche goccia d’acqua, passarci le seadas e servire calde.
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calcio dilettante» Dal mercato d’inverno i rinforzi per il Budoni e il San Teodoro. Squadra confermata per l’Arzachena
Tra arrivi e partenze, inizia la volata
al luras entrano nella rosa Lorico e Muzzoni
mentre al Tempio approdano Cugini e Roselli
massimo barneschi
La sessione invernale del calciomercato ha visto le squadre galluresi impegnate nei campionati dilettantistici isolani intervenire in modo mirato per migliorare le rispettive rose. In serie D il
Budoni, che punta a raggiungere
una salvezza tranquilla, ha innalzato notevolmente il valore tecnico della propria squadra. Il tesseramento del difensore Tricoli, dei
centrocampisti Segato e Balzano
stanno dando equilibrio ad una
squadra che aveva faticato nella
prima parte della stagione, mentre l’arrivo nel reparto avanzato
dell’ex Olbia Giglio e di Paganelli garantiscono quei gol che sono necessari per affrontare questo impegnativo campionato. Ha
invece confermato la squadra che
ha stupito tutti gli addetti ai lavori, occupando le posizioni di alta
classifica per gran parte del girone di andata, l’Arzachena di Mauro Giorico. Entrambe le galluresi del campionato di Eccellenza lottano per un posto nei playoff. Il San Teodoro per raggiungere questo ambizioso traguardo,
ha visto arrivare l’esperto centrocampista classe 1984 Andrea Catalano già visto in Sardegna con
le maglie di Calangianus, Sanluri
e Porto Torres mentre l’altra gallurese impegnata in Eccellenza,
il Calangianus, ha acquistato il
portiere fuoriquota Andrea Cossu e il forte attaccante italo-messicano Diego Garranza Ganzo. In
In Eccellenza
il Calangianus
ha acquistato
il portiere fuoriquota
Andrea Cossu
Promozione la capolista Ilvamaddalena ha confermato la squadra
che sta dominando il campionato. In zona playoff sono interessanti gli acquisti di Lorico e Muzzoni del Lauras e di Cugini e Roselli del Tempio. Con le partite
dell’Epifania sono ripresi i campionati dilettantistici isolani nei
quali sono protagoniste le squadre galluresi. In serie D, il derby
tra la capolista Arzachena e il Budoni si è concluso con un pareggio senza reti dopo una partita in
cui gli smeraldini non hanno finalizzato le occasioni da gol avute. Il pareggio fa perdere ai padroni di casa la vetta della classifica dopo un mese e mezzo, ma
conferma la bontà di una squadra
che sta sorprendendo tutti e che
ora dista due punti dalla capolista
Rieti. Il Budoni uscendo indenne
dal Biagio Pirina ottiene un punto d’oro che conferma come gli
acquisti di dicembre abbiano reso l’organico più completo e attrezzato per raggiungere posizio-
ni di classifica più tranquille. In
Eccellenza il San Teodoro continua a guidare la classifica alla pari del Latte Dolce vincente sul Calangianus. Nonostante le numerose assenze la squadra di Mister
Tatti ha ottenuto una vittoria importante con la Kosmoto Monastir anche alla luce della caduta
dell’ex capolista Uri. La sconfitta di Sassari, seppure pesante nei
numeri, non toglie niente al buon
campionato del Calangianus, ancora quinto nonostante quattro
Per il Golfo Aranci
in Prima Categoria
poche speranze:
ancora ultimo
in classifica
sconfitte di fila. In promozione si
è chiuso il girone di andata. Nel
Girone B l’Ilvamaddalena, trascinata dai gol di Siazzu, è campione d’Inverno con cinque punti di vantaggio sulla seconda. Se
gli isolani erano considerati già
dall’estate i favoriti per la vittoria
finale, è sorprendente quello che
sta facendo il Lauras che nonostante la brutta sconfitta di Fonni
chiude il girone di andata al terzo posto. La vittoria del Tempio
con l’Usinese poi, certifica la len-
ta risalita dei galletti verso posizioni più consone al loro blasone. In Prima categoria nel girone
D continua la marcia inarrestabile del Porto Rotondo che nel derby con il Monti di Mola centra la
quattordicesima vittoria su quindici partite. Il colpo della giornata lo fa il Luogosanto che espugna il campo della Bittese seconda, issandosi al quarto posto della classifica insieme al Tavolara.
Ricca di gol anche la sfida tra il
Buddusò quarto e il Golfo Aranci
ultimo, terminata 3 a 3.
I padroni di casa continuano a occupare le zone alte della classifica mentre gli ospiti, trascinati dalla tripletta di Mulas, sempre più
capocannoniere del torneo, continuano una difficile risalita che li
vede ancora ultimi insieme al Tuttavista. In zona play out perde in
casa contro la Corrasi, non demeritando, l’Atletico Maddalena. Nel
girone E il Berchidda perde a Olmedo mentre l’Oschirese con una
doppietta del suo capitano e bomber Sebastiano Canu batte l’Ottava raggiungendola al secondo posto. Nel girone di seconda categoria tutto gallurese comanda il Telti seguito a 5 punti dal Santa Teresa mentre la migliore delle galluresi del girone O è il Badesi al settimo posto.
anno 7 - numero 1 - 15 gennaio 2016
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I mondi animati
dagli occhi di Klee
C’è tempo fino al 14 febbraio per
vedere la mostra dedicata a Paul
Klee dal titolo “Mondi animati”, che si tiene al Man, il Museo d’Arte di Nuoro. Le opere di
uno degli artisti più importanti del XX secolo sono presentate
attraverso un percorso proposto
dai curatori Pietro Bellasi e Guido Magnaguagno, con il coordinamento scientifico di Raffaella
Resch. La mostra del Man rappresenta un inedito per la Sardegna ed è stata possibile grazie
al contributo di Regione, Provincia e Fondazione Banco di
Sardegna.
Corso.
Degustare la birra
e abbinarla ai piatti
La passione per la birra artigianale arriva anche a Olbia, grazie
al corso di degustazione organizzato dall’associazione Fermento Sardo. L’appuntamento è
a partire dal 2 febbraio nei locali
della Metropizzeria. Si tratta di
un corso conoscitivo sui giusti
abbinamenti birra e cibo, che
sarà strutturato in otto lezioni
della durata media di tre ore
ciascuna. Le prime due lezioni si
tengono il 2 e il 3 febbraio e saranno seguite dal docente Luca
Pretti. Ogni lezione comprende
la degustazione di quattro tipi di
birra.
Aut. Tribunale di Tempio Pausania
n. 1 del 24/05/2010
Periodico edito da
Editoriale Omnibus S.r.l.
Distribuzione gratuita
Speciale Carnevale 2016
Vasto assortimento in vendita e a noleggio
Direttore Responsabile
Carlo Garzotti
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Redazione
Via Veneto, 15 - 07026 Olbia
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Concessionaria di pubblicità:
Diretta Adv - Edizioni Regionali S.r.l.
www.direttaadv.it - [email protected]
Tel. 0432 26600
Sede Verona: Via Locatelli, 7
37100 - Verona
Sede Udine: Via Biella, 82
33100 - Udine
Sede Treviso: Viale Cairoli, 135
33100 - Treviso
Sede Olbia: Via Veneto, 15
07026 - Olbia
Sede Lucca: Via Cavalieri di V. Veneto, 51
55054 - Massarosa (Lu)
Stampa
Centro Stampa delle Venezie (PD)
Chiuso in redazione
il 22/01/2016
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