PIANO TRIENNALE DELL`OFFERTA

Download Report

Transcript PIANO TRIENNALE DELL`OFFERTA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 2 SCHIO
"ARNALDO FUSINATO"
Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° Grado
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
TRIENNALE (2016/2019)
PREMESSA
La legge 107
prevede che ogni scuola, dotata di autonomia scolastica, organizzi un Piano
TRIENNALE dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.). Il Piano è il documento su cui si basa l’identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esprime la programmazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa delle singole scuole.
PR INCIPI FONDAM ENTALI
1.
L’Istituto pone l’alunno al centro del processo educativo in un rapporto dinamico che tende:

al benessere psicologico e fisico;

alla valorizzazione delle singole potenzialità;

all’apprendimento individualizzato;

alla continuità educativa tra scuola e ambiente di vita.
2. L’Istituto promuove la libertà di pensiero e di espressione e la convivenza anche in contesti
multietnici e pluriconfessionali promuovendo il confronto dialogico tra le varie componenti
laddove eventuali ostacoli possano limitare di fatto l’uguaglianza dei cittadini.
3. L’Istituto garantisce qualità e pari opportunità:

nella formazione delle classi, dei gruppi, degli intergruppi e delle sezioni;

nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori;

nell’assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno;

nella formulazione degli orari dei docenti.
4. L’Istituto rende chiare le ragioni delle scelte educativo-formative operate favorendone la visibilità.
CARATTERISTICHE DEL TERRITO RIO E DELLA
COM UN ITÀ SOCIALE
Il bacino d’utenza dell’Istituto è molto vasto e comprende sei plessi collocati nel Comune di Schio.
Le scuole sono così ubicate:

Scuola dell’Infanzia “Alessandro Rossi” nel quartiere Sacro Cuore

Scuola Primaria “Antonio Rosmini” nel quartiere Sacro Cuore

Scuola Primaria “Guglielmo Marconi” in centro

Scuola Primaria “Don Carlo Gnocchi” nel quartiere Santa Croce

Scuola Secondaria di 1° Grado “Arnaldo Fusinato” nel quartiere Santa Croce

Scuola Primaria “Vittorino Da Feltre” nella frazione di Giavenale
La zona in cui sorgono la Scuola dell’Infanzia “Alessandro Rossi” e la Scuola Primaria “Antonio
Rosmini”, collocate nello stesso stabile, non è omogenea dal punto di vista socio–economico: vi sono
una zona residenziale storica dove vivono scledensi, residenti da molte generazioni, e una zona con
numerose famiglie straniere la cui presenza ha modificato l’aspetto sociale e scolastico del quartiere; la
presenza di alunni stranieri si è infatti rafforzata in questi anni diventando una risorsa e attivando una
serie di iniziative didattiche tese a migliorare l’accoglienza e l’integrazione.
Fanno parte dell’area d’utenza tre parrocchie (S. Pietro (Cappuccini), Sacro Cuore e Poleo); nel
quartiere è presente lo Stadio del Coni che organizza molteplici attività sportive rivolte ai bambini; vi
è inoltre il teatro Pasubio dove si svolgono attività teatrali e cinematografiche. Sono presenti
numerosi gruppi che operano a favore della collettività e che spesso interagiscono con la scuola.
L’edificio che ospita le due scuole è stato oggetto di lavori di ristrutturazione che ha permesso la
vicinanza e l’interazione fra insegnanti facilitando i progetti di continuità e di ampliamento dell’offerta
formativa.
La scuola dell’infanzia, con tre sezioni di alunni, fa parte della storia di Schio perché è la
trasformazione del vecchio asilo voluto dall’omonimo imprenditore. La nuova sede si trova al
pianterreno dello stabile della Scuola Primaria “Antonio Rosmini” dove, in una parte di nuova
costruzione si trova un’ampia palestra, luminosa e ben dotata, l’aula della sezione C, la cucina ed il
refettorio. Nella parte già esistente sono presenti invece l’ingresso, il salone, le aule della sezione A e
della sezione B, il dormitorio, i bagni e un’aula adibita a laboratorio grafico, all’insegnamento della
religione cattolica e all’insegnamento della lingua inglese
La Scuola Primaria “Guglielmo Marconi” è situata in posizione centrale rispetto all’agglomerato
cittadino scledense; vi gravitano i nuclei familiari stabili del centro storico, un numero crescente di
nuove famiglie che si sono insediate grazie ai piani di recupero e di sviluppo della zona ed una
presenza consistente di alunni provenienti da Paesi stranieri. Tale peculiarità, oltre a costituire per se
stessa un’importante occasione di arricchimento formativo per alunni ed insegnanti, in virtù degli
orizzonti culturali che essa comporta, connota in modo particolare la scuola conferendole un’identità
multilinguistica e multiculturale.
Per gli alunni stranieri, la scuola ha predisposto specifici piani d’intervento e progetti, volti a
favorire l’accoglienza e ad avviare tempestivamente gli opportuni processi di apprendimento della
lingua italiana.
Il territorio che gravita intorno alla Scuola Primaria “Don Carlo Gnocchi” e alla Scuola Secondaria
di 1° Grado “Arnaldo Fusinato” presenta estese aree industriali con molte aziende. Gli abitanti
operano soprattutto nei settori secondario e terziario.
Negli ultimi anni si sono inserite famiglie di etnie diverse.
Molti sono i gruppi di aggregazione presenti non solo e non tanto nel quartiere quanto piuttosto
nella città in cui i ragazzi sono inseriti: gruppi sportivi, gruppi scout, gruppi parrocchiali e del privato
sociale.
Nel territorio di Schio sono presenti spazi per le attività del tempo libero dei ragazzi: palazzetti
dello sport, palestre, piscine, campi da calcio e da tennis, pista da pattinaggio, parchi-gioco,
biblioteche, spazi verdi con sentieri natura, ecc.. Sono quasi tutti spazi messi a disposizione dagli Enti
Locali e/o gestiti da associazioni del privato sociale.
La Scuola Primaria “Vittorino da Feltre” è situata nel quartiere di Giavenale, alla periferia sud di
Schio, geograficamente isolato ed inserito in un contesto rurale; nel quartiere, che conta più di 2000
abitanti, non sono praticamente presenti che rare attività produttive, mentre trova ancora spazio
qualche azienda agricola.
Negli ultimi anni il quartiere si sta sviluppando anche come zona residenziale, ed essendo
circondato da campi e colture e poco trafficato consente ai bambini di muoversi agevolmente al suo
interno. Le possibilità per i ragazzi di incontrarsi liberamente sono quindi agevolate, ma non esistono
sul territorio gruppi che organizzano o favoriscono aggregazioni per età o interessi, se si esclude
l’attività di alcuni volontari che hanno organizzato una locale squadra calcistica e le proposte che
vengono dalla parrocchia.
Caratteristica importante del territorio su cui opera il nostro Istituto è la consistente presenza di
famiglie provenienti da diversi paesi stranieri che inseriscono nelle classi i loro figli anche in corso
d’anno. Per far fronte a questa situazione la dirigenza e gli insegnanti hanno assunto un atteggiamento
di attenta promozione verso l’integrazione mantenendo la coerenza con le scelte educative
fondamentali, ma dimostrandosi flessibili e aperti nell’organizzazione dei tempi, degli spazi e delle
risorse per rispondere in modo adeguato alle molteplici necessità dell’utenza.
Nell’Istituto Comprensivo convergono inoltre alunni da zone diverse e frequentano la scuola
perché l’Istituto offre diverse opportunità formative quali l’indirizzo musicale, la settimana normale e
la settimana corta.
BISOGN I E ASPETTATIVE
Considerate le peculiarità economiche sociali del territorio l’Istituto opera strategie mirate
rivolgendo la propria attenzione soprattutto alle aree:

della motivazione allo studio e dello sviluppo delle abilità individuali;

del disagio socio-culturale e dell’handicap;

dell’alfabetizzazione degli alunni stranieri;

dell’apertura della scuola verso i bisogni delle famiglie e verso l’esterno.
INDICATORI RELATIV I ALL’IDENTITÀ DELL’IST ITUTO
L’Istituto comprende scuole con storie, esperienze, contesti diversi.
Gli edifici che ospitano i vari ordini di scuola, hanno un numero adeguato di aule per
l’insegnamento curricolare e offrono spazi da destinare ad attività non rigidamente strutturate sul
modello classe.
Il tempo scuola è organizzato alla luce delle “Indicazioni nazionali e quelle del curricolo” come da
disposizioni ministeriali.
Sono previsti i seguenti sistemi di valutazione degli esiti e dei processi:

l’equipe pedagogica definisce (le competenze disciplinari e di cittadinanza)gli obiettivi educativi. li
obiettivi disciplinari (gli obiettivi di apprendimenti e

( i docenti progettano i percorsi di apprendimento pluridisciplinari e interdisciplinari possono
essere concordati tra gli insegnanti di classi parallele;( attuati per classe o per classi parallele, per
gruppi di livello e/o misti, in gruppi di eterogeneità per livello di età

gli stessi gruppi di docenti stabiliscono i criteri di valutazione ed eventuali prove di verifica
comuni;

i docenti informano le famiglie sui risultati degli apprendimenti nei modi e nei tempi previsti dal
Collegio Docenti e dalla normativa vigente.

esperienze di didattica laboratoriale.
Sono previsti i seguenti sistemi di valutazione degli esiti e dei processi:

l’equipe pedagogica definisce le competenze disciplinari e di cittadinanza ,gli obiettivi educativi e
quelli di apprendimento

i docenti progettano i percorsi di apprendimento pluridisciplinari e interdisciplinari che possono
essere concordati tra gli insegnanti di classi parallele e attuati per classe, per classi parallele, per
gruppi di livello e/o misti, per gruppi eterogenei per livello di età

gli stessi gruppi di docenti stabiliscono i criteri di valutazione ed eventuali prove di verifica
comuni;

i docenti informano le famiglie sui risultati degli apprendimenti nei modi e nei tempi previsti dal
Collegio Docenti e dalla normativa vigente.
RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA
RISORSE INTERNE
RISORSE UMANE
I docenti dimostrano competenza nelle strategie meta cognitive e nell'utilizzazione delle tecnologie
informatiche.
I docenti curano l'educazione ai linguaggi non verbali (teatro, cineforum, psicomotricità, manualità,
elaborazione di testi multimediali, sport e musica) e seguono l'educazione alla salute, l’educazione alla
solidarietà, alla pace, alla prevenzione del disagio giovanile e all’educazione all’ambiente.
RISORSE MATERIALI
Tutti i Plessi dell’Istituto dispongono di laboratori d'informatica, alcuni di educazione artistica e
tecnica, di insegnamento di lingue straniere e di lingua 2 per gli alunni stranieri.
In tutti i plessi sono presenti aule attrezzate di Lavagne Interattive Multimediali.
È comunque politica dell’Istituto mettere a disposizione dei vari Plessi spazi e strumenti.
RISORSE FINANZIARIE
L'Istituto può avvalersi dei finanziamenti previsti dalle Istituzioni preposte, Ministero, Direzione
Scolastica Regionale e Provinciale, Enti Locali, Comitati dei Genitori, Comitato di quartiere, e del
contributo delle Famiglie.
L'Istituto beneficia anche di donazioni di Privati finalizzate a borse di studio per alunni meritevoli.
RISORSE ESTERNE
AGENZIE NEL TERRITORIO
Continua la collaborazione dell’Istituto con il CTS, Centro Territoriale Servizi, per progetti
finalizzati alla formazione e all’aggiornamento dei docenti, e con il CTI, Centro Territoriale per
l’Integrazione degli alunni diversamente abili. È membro del SIC, rete di scuole ad indirizzo musicale, e
fa parte della rete per l’Orientamento dell’area di Schio.
Molte sono le agenzie presenti nel territorio che cooperano con l'Istituto nell’attività educativodidattica: l’ufficio Servizi Educativi del Comune di Schio, il laboratorio psico-pedagogico, le
Associazioni Artigiane e Industriali nell'ambito delle attività di orientamento professionale, le
biblioteche civiche, le federazioni sportive, le associazioni culturali pubbliche e private, i gruppi di
volontariato, il “Gruppo Val Leogra” ANA per la Protezione Civile, l’Onlus per la scuola di Lakka in
Sierra Leone.
Ogni anno danno la loro disponibilità per attività didattiche con gli alunni il Consorzio di Polizia
Urbana, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, l’ULSS, il Distretto Socio Sanitario, la
Fondazione Teatro Civico ed altre.
Sono già sperimentati sul territorio scledense e vengono annualmente attivati percorsi con il
Laboratorio Didattico-Ambientale e attività di Archeologia Industriale.
SCELTE CULTURALI, FORMATIVE, METODOLOGICHE E
ORGANIZZATIVE
FINALITÀ E OBIETTIVI CULTURALI

Promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino per favorire l’inserimento dei giovani in una
realtà che conosce rapide e complesse mutazioni a tutti i livelli, produttivi, sociali e culturali, nella
molteplicità della diffusione delle informazioni e per una convivenza civile nel rispetto, nella
tolleranza e nell’accettazione delle diversità.

Offrire occasioni di sviluppo della personalità in tutte le direzioni promuovendo l’intelligenza
creativa così da far emergere i talenti individuali, sviluppando autonomia d’azione, di pensiero e di
giudizio, programmando fin dalla scuola dell’infanzia interventi educativi didattici per condurre gli
allievi, alla fine della scuola primaria e secondaria di primo grado, ad un buon livello di padronanza
concettuale, di conoscenza di tecniche di studio e d’indagine, essenziali per progredire
nell’acquisizione di nuove conoscenze e competenze.

Impegnare coloro che operano nella scuola a rimuovere, per quanto possibile, gli ostacoli che
limitano lo sviluppo, permettendo così ad ogni bambino di crescere come persona.

Affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di
istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli
stili di apprendimento;

contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali;

prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo
educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione;

realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva;

garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione
permanente dei cittadini..
Per il raggiungimento di tali obiettivi l'istituzione scolastica effettua la programmazione
triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle
studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno
coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.

FINALITÀ DIDATTICHE GENERALI

Possesso dei linguaggi comunicativi verbali e non verbali.

Acquisizione di uno stile cognitivo, comportamentale e sociale flessibile e critico.

Acquisizione delle conoscenze e possesso delle abilità specifiche di tutte le discipline previste dal
curricolo.

Acquisizione di abilità manipolative, operative nell'area tecnologica ed espressiva.

Capacità di organizzazione e progettazione.

Acquisizione di un metodo di studio.

Conoscenza del patrimonio culturale, artistico, ambientale presente sul territorio.

Formazione civica improntata sulla democrazia e al rispetto dei valori di una società multietnica.
CRITERI DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
La mission troverà, nella programmazione didattica degli insegnanti, i percorsi operativi per
concretizzarsi nel rispetto dei seguenti criteri di:

intenzionalità nelle scelte e nei traguardi desiderabili;

flessibilità per favorire l’adeguamento permanente alle esigenze formative che emergono initinere;

sistematicità intesa come coerenza tra fini, modi, mezzi, tempi e contesti;

professionalità nelle competenze culturali, tecniche, relazionali;

collegialità per la condivisione delle scelte, dei contenuti;

continuità per agevolare i passaggi fra la famiglia e la scuola e fra i diversi ordini di scuola;

articolazione, prevedendo l’uso delle metodologie diversificate sulla base delle esigenze didattiche e
del gruppo, dal gioco, all’esplorazione, alla ricerca, al lavoro per gruppi, alle attività socializzanti e
alle diverse strategie che ogni insegnante ritenga opportuno adottare.
L’utilizzazione delle risorse professionali, la dotazione dell’organico e delle risorse strumentali e
finanziarie dell’Istituto sono finalizzate ad ottenere la migliore efficacia educativa possibile.
CONTENUTI – STRUMENTI – VALUTAZIONE
L’Istituto, al fine di progettare percorsi didattici finalizzati all’acquisizione di competenze disciplinari
e di cittadinanza, sta elaborando i nuovi curricula verticali tra i 3 ordini di scuola alla luce delle nuove
disposizioni ministeriali.
Tutte le discipline, pur nella varietà dei contenuti e nella specificità dei metodi, concorrono alla
realizzazione degli obiettivi formativi, culturali e didattici contenuti nel Piano dell’Offerta Formativa.
Nell’attività didattica risorse metodologiche sono le lezioni frontali e partecipate, la conversazione,
i lavori individuali e di gruppo, le ricerche, lo studio guidato; si utilizzano strumenti quali i libri di
testo, le enciclopedie, i giornali, i periodici, gli audiovisivi, i supporti informatici e multimediali,
Internet, i giochi didattici, e ogni altro materiale atto allo scopo e che l’esperienza suggerisce.
I viaggi e le uscite didattiche sono finalizzati all’osservazione diretta ed approfondimento dei temi
affrontati.
La verifica è periodica e sistematica o in itinere e consente di valutare i progressi degli alunni nel
corso dell'anno, sia sul piano comportamentale sia su quello cognitivo, nonché di determinare
l’efficacia della programmazione e delle strategie usate.
Si ricorre a prove intermedie per valutare il regolare apprendimento dei contenuti e delle abiltà, a
prove (verifiche) oggettive, strutturate, mirate e standardizzate, a questionari, test, lavori di gruppo e
di ricerca, elaborati, colloqui individuali.
CRITERI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE scuola primaria
Il Collegio dei Docenti, alla luce del Regolamento sulla Valutazione n.ro 122/09, per rendere più
omogeneo il lavoro delle equipe pedagogiche, propone i seguenti parametri di valutazione:
-
il grado di conoscenza dei contenuti previsti dai curricoli d’Istituto
-
l’esito di un congruo numero di verifiche scritte e orali
-
la classe di appartenenza, quindi la gradualità nell’avvicinare l’alunno alla disciplina
-
le seguenti variabili oggetto di valutazione:
Conoscenze
Comprensione
contenuti, linguaggi, concetti fondamentali delle
discipline e interdisciplinari
informazioni esplicite e implicite, individuazione e
definizione di relazioni tra conoscenze
applicazione delle conoscenze in situazioni note e
Applicazioni e generalizzazioni
in compiti nuovi, il loro collegamento, il
passaggio dal particolare all’universale
Metodo
metodo di approccio alla disciplina
Capacità organizzative e di rielaborazione
organizzazione e rielaborazione delle conoscenze
utilizzo di linguaggi verbali e non verbali, uso del
Capacità comunicative ed espressive
linguaggio specifico della disciplina, modalità di
esposizione
VARIABILI
CONOSCENZE
COMPRENSIONE
APPLICAZIONI E
GENERALIZZAZIONI
METODO
CAPACITÀ
CAPACITÀ
ORGANIZZATIVE E
COMUNICATIVE ED
DI RIELABORAZIONE
ESPRESSIVE
* informazioni
* contenuti
* linguaggi
* concetti
fondamentali delle
discipline
* concetti
fondamentali
interdisciplinari
esplicite
* informazioni
implicite
* individuazione di
* utilizzo di linguaggi
* applicazione delle
verbali
conoscenze in situazioni
note
* metodo di
* applicazione delle
approccio
relazioni tra
conoscenze in compiti
alla
conoscenze
nuovi
disciplina
* definizione di
relazioni tra
* organizzazione delle
conoscenze
* rielaborazione delle
conoscenze
* passaggio dal
conoscenze
Voto 5
frammentarie o
carenti
Voto 6
Voto 7
Voto 8
L’alunno
L’alunno
organizza in modo
diffusi
nell’applicazione
scorrette
scorretto
superficiali
errore
commette errori
conoscenze complete
ma non approfondite
L’alunno
effettua analisi
applica le conoscenze ma
conoscenze essenziali
L’alunno
commette gravi errori
commette qualche
coglie informazioni
semplici
coglie informazioni
semplici e individua
alcune relazioni
applica le conoscenze in
compiti semplici senza
errori
sa applicare i contenuti e
le procedure anche in
compiti complessi ma con
imprecisioni
specifico della
disciplina
esposizione
commette errori
conoscenze
non verbali
* uso del linguaggio
* modalità di
particolare all’universale
conoscenze
L’alunno rivela
* utilizzo di linguaggi
è in grado di
effettuare
analisi parziali
sa effettuare
analisi corrette
sa effettuare
analisi
complete
organizza semplici
conoscenze
raggiungendo soluzioni
parziali o imprecise
organizza semplici
conoscenze in modo
corretto
L’alunno
si esprime con
difficoltà, con un
lessico improprio
manifesta improprietà
e incertezze
linguistiche
espone in modo
semplice ma corretto
organizza conoscenze
si esprime con
complesse
linguaggio appropriato
sa applicare i contenuti e
Voto 9
conoscenze complete
e approfondite
coglie informazioni
le procedure acquisiti
effettua analisi
complesse e individua
anche in compiti
complete e
relazioni
complessi e in modo
approfondite
rielabora le conoscenze
in modo corretto
espone in modo
coerente e con
linguaggio specifico
corretto
Voto 10
conoscenze complete,
ampliate, approfondite
coglie informazioni
complesse e individua
e stabilisce relazioni
sa applicare i contenuti e
le procedure anche in
compiti complessi e in
modo ottimale
analizza gli
elementi di un
insieme e
stabilisce
relazioni
rielabora le conoscenze
in modo personale
espone in modo ricco
e coerente con
linguaggio specifico
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO scuola primaria
Il giudizio di comportamento viene attribuito dall’intera equipe pedagogica, riunita per gli scrutini,
in base ai seguenti criteri:
-
rispetto delle persone
-
rispetto del materiale
-
rispetto dell’ambiente scolastico
-
collaborazione con compagni e insegnanti
-
rispetto delle regole di convivenza civile
Alla luce delle disposizioni ministeriali emanate in data 16 gennaio 2009 con la pubblicazione del
Decreto Ministeriale n.ro 5 avente per oggetto: “Criteri e modalità applicative della valutazione del
comportamento” il comportamento degli alunni sarà valutato in questo ordine:
GIUDIZIO
Non sufficiente
Sufficiente
dimostra
irrispettoso nei
un comportamento
confronti delle
poco rispettoso
regole di
delle regole e poco
convivenza, nei
corretto nel
confronti dei
rapporto con i
compagni e degli
compagni e con gli
adulti, dando luogo
adulti
a episodi ripetuti
Distinto
Ottimo
un comportamento
un comportamento
L’alunno
Buono
un comportamento
sufficientemente
rispettoso delle
regole e
generalmente
corretto nel
rapporto con i
compagni
partecipe,
un comportamento
corretto,
consapevole e
rispettoso delle
regole
costruttivo e
collaborativo
all’interno della
classe; dimostra
inoltre di essere
responsabile e
consapevole del
proprio dovere
CRITERI DI VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALEscuola primaria
Il momento di valutazione intermedia e finale deve costituire la verifica in positivo dei progressi
nella maturazione personale dell’alunno e definire il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi
trasversali individuati nella programmazione annuale dell’equipe pedagogica.
Nella formulazione delle singole proposte di valutazione i docenti terranno quindi nel dovuto conto i
progressi complessivi realizzati da ciascun alunno.
La valutazione in sede di scrutinio verrà esplicitata in base ai sotto indicati parametri:
-
socializzazione
-
inserimento
-
interesse e partecipazione
-
impegno
-
autonomia
-
continuità nello studio
CRITERI DA ADOTTARE IN CASO DI NON AMMISSIONEscuola primaria
Risultano non ammessi gli alunni che presentano insufficienze tali da non poter essere recuperate
in tempi brevi; la non ammissione dà loro più tempo per la maturazione e agevola il raggiungimento
degli obiettivi minimi necessari per il proseguimento del percorso scolastico.
Le insegnanti dovranno valutare inoltre se le situazioni extrascolastiche potranno influire
positivamente sul processo di apprendimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE scuola secondaria di primo grado
Il Collegio Docenti, alla luce del Regolamento sulla Valutazione n.122/09 per rendere più
omogeneo il lavoro dei Consigli di Classe, propone i seguenti parametri di valutazione:
-
la conoscenza dei contenuti fissati e lo sviluppo delle abilità per il raggiungimento degli
obiettivi formativi trasversali individuati nella programmazione annuale del Consiglio di classe,
- l’esito positivo di un congruo numero di verifiche scritte ed orali, secondo la scala di
valutazione concordata dal Collegio dei docenti. Ogni docente è tenuto in base al principio
della trasparenza (art.5 comma 1) a comunicare alle famiglie l’esito delle prove di verifica.
Variabili oggetto di valutazione
Conoscenze
contenuti, linguaggi, argomenti, principi,
formule
cogliere il senso e interpretare un concetto,
Comprensione
ridefinire, determinare correlazioni, individuare
relazioni interne tra discipline
applicare
Applicazioni
le conoscenze in situazioni
note,
categorizzare, collegare, applicare in compiti
nuovi, classificare, argomentare,
passare dal
particolare all’universale, astrarre
Metodo e capacità di analisi
Rielaborazione e sintesi
coerenza
e
gradualità
nell’acquisizione
di
contenuti e concetti,
scegliere, rielaborare, confrontare per giungere
ad esprimere un giudizio personale
- utilizzare le stesse nelle forme verbali e non
Capacità comunicative ed espressive
verbali
- esposizione fluida
- uso dei linguaggi specifici
SCALA DI VALUTAZIONE obiettivi trasversali
VARIABILI
INDICATORI
LIVELLI
Voto 4
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
* contenuti
*capacità di cogliere
*saper applicare conoscenze in situazioni
* argomenti
il senso e di interpretare
note e in contesti diversi
* principi
*ridefinire un concetto
* linguaggi
*determinare correlazioni *passare dal particolare all’universale
* formule
*relazioni interdisciplinari * attuare astrazioni
L’alunno rivela
*collegamenti e classificazioni
L’alunno
L’alunno
Conoscenze
Non decodifica in modo Commette gravi errori
frammentarie
corretto le informazioni
Conoscenze carenti Riconosce
Voto 5
APPLICAZIONI
e superficiali
il significato Applica le conoscenze in modo non del
centrale di un testo e i
tutto corretto
collegamenti espliciti
Voto 6
Conoscenze
Coglie il senso globale di Sa applicare i contenuti e le procedure di
generalizzate
un testo e i principali base
elementi
inerenti
la
struttura
Conoscenze
non Comprende
approfondite
le Sa applicare contenuti e procedure anche
informazioni
anche in compiti complessi, ma con imprecisioni
implicite, ne riconosce la
Voto 7
struttura, cogliendone il
messaggio
Conoscenze
Comprende il testo nella Sa applicare contenuti e procedure in
complete
Voto 8
e sua
approfondite
completezza compiti complessi in modo corretto
strutturale,
messaggi
riconosce
e
ne
i
coglie
l’intenzionalità
Conoscenze
complete,
Voto 9 – 10
Comprende il testo nella Sa applicare contenuti e procedure in
ampliate, sua
approfondite
completezza contesti diversi in modo personale ed
strutturale
morfosintattica,
e efficace
ne
riconosce i messaggi e ne
coglie l’intenzionalità
CAPACITÀ DI
VARIABILI
INDICATORI
ANALISI
*
CAPACITÀ DI
CAPACITÀ COMUNICATIVE ED
RIELABORAZIONE E
ESPRESSIVE
SINTESI
Coerenza
e * Scegliere,
gradualità
* nelle forme verbali
rielaborare,
* nelle forme non verbali
confrontare
* esposizione fluida
* uso corretto dei linguaggi specifici
LIVELLI
Voto 4
L’alunno
L’alunno
Non è in grado di Non
effettuare analisi
Voto 5
E’
in
grado
L’alunno
riconosce Ha difficoltà a seguire un ordine logico
collegamenti
espositivo, ed usa lessico poco appropriato
di Riconosce
semplici Manifesta improprietà lessicali e incertezza
effettuare analisi in collegamenti espliciti
nella organizzazione dei contenuti
modo guidato
Voto 6
Effettua
analisi Riconosce
semplici
semplici Espone in modo semplice
collegamenti
tra ordine logico guidato e si esprime con un
informazioni
concretezza
rispettando un
legate
,
alla lessico di base.
individua
semplici collegamenti di
causa effetto
Voto 7
Effettua
analisi
Riconosce
e relazioni causa effetto
Effettua
complete
con
proprietà
lessicale
precisa,
organizzandone i contenuti
analisi Rielabora e sintetizza in Espone con lessico appropriato operando
e
relazioni
Voto 9-10
esprime
abbastanza anche a carattere astratto morfosintatticamente
complete
Voto 8
collegamenti Si
Effettua
approfondite
mettendole
rileva modo corretto, autonomo rielaborazioni e collegamenti
e completo
analisi Rielabora e approfondisce Espone in modo personale e fluido, con
autonomamente
in modo
critico
e
in lessico pertinente, completo e appropriato
situazioni alla situazione.
relazione in modo complesse
autonomo
CRITERI DI PROMOZIONE
PREMESSA
-Il momento di valutazione finale deve costituire la verifica in positivo dei progressi nella maturazione
personale delle conoscenze, delle abilità e delle capacità elaborative, logiche e critiche acquisite da
parte degli studenti
-Le eventuali decisioni di non promozione devono comunque tendere a favorire negli studenti una
presa di coscienza della propria situazione tale da far scaturire comportamenti consapevoli e
responsabili.
-Nella formulazione delle singole proposte di valutazione finale i docenti terranno quindi nel dovuto
conto i progressi complessivi realizzati da ciascun allievo.
CRITERI GENERALI
La valutazione in sede di scrutinio dovrà tener conto complessivamente dei sotto indicati parametri:

Raggiungimento degli obiettivi verificati con prove scritte ed orali (gli esiti ricavabili dai registri
personali dei docenti – almeno 3 prove scritte e/o orali e/o pratiche per disciplina a
quadrimestre) relativamente a risultati raggiunti in ciascuna disciplina anche nel caso di voti di
profitto non completamente positivi con riferimento a:
1. conoscenze generali e specifiche delle discipline oggetto di studio;
2. competenze intese come possesso di abilità anche di carattere applicativo;
3. capacità elaborative, logiche e critiche;

Analisi del percorso formativo scolastico osservato in merito a :
1. frequenza e partecipazione di lavoro in classe
2. partecipazione alle attività scolastiche (corsi di recupero, attività di ampliamento dell’offerta
formativa ...)
3. impegno e continuità nello studio con rispetto delle consegne
4. progressione rispetto al suo percorso disciplinare

analisi di situazioni extrascolastiche che possono aver influito sul processo di apprendimento
(condizioni socio-famigliari, condizioni di salute, ...)
CRITERI SPECIFICI DA ADOTTARE PER IL PASSAGGIO ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Accedono alla classe successiva:
1-
gli studenti che hanno la sufficienza in tutte le discipline,
2- gli studenti che hanno frequentato in base all’art.11,comma 1,del D lgs. 59/04 e successive
modificazioni
3- attraverso “debiti formativi” gli studenti che presentano insufficienze tali da poter essere
recuperate in tempi brevi:
a. grazie alla capacità dello studente di saper organizzare in modo autonomo e coerente il
proprio studio sulla base delle indicazioni dei docenti;
b. attraverso interventi didattici integrativi;
Più in generale si tratta di verificare se l'allievo abbia le conoscenze, le competenze e le capacità
minime per poter affrontare con sufficiente profitto lo studio delle materie previste per la classe
successiva.
4- gli studenti con valutazione superiore a 6 (sex) in comportamento
Per le attività di cui al numero 3.(a,b) saranno fornite per iscritto dal Consiglio di classe alle famiglie e
agli studenti indicazioni precise per lo studio individuale.
I risultati, oltre che nel registro personale, devono essere annotati anche nel registro dei verbali del
Consiglio di classe.
CRITERI SPECIFICI DA ADOTTARE IN CASO DI NON PROMOZIONE
Risultano non promossi:
1- gli studenti che presentano insufficienze gravi in alcune materie e meno gravi in altre, tali da non
poter essere recuperate in tempi brevi:
a. perché lo studente non è in grado di organizzare il proprio studio in modo autonomo e
non dimostra un impegno ed una motivazione sufficienti a poter risanare le incertezze e le
carenze riscontrate nelle diverse discipline;
b- perché anche l'attivazione di corsi di recupero durante l’anno non ha consentito allo
studente il recupero delle carenze nelle varie discipline;
2-gli studenti che non hanno frequentato in base all’art.11,comma 1,del D lgs. 59/04 e successive
modificazioni
3- gli studenti che hanno ottenuto un voto in comportamento inferiore a 6 (sex)
CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
Il voto del comportamento viene attribuito dall'intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in
base ai seguenti criteri:
* frequenza e puntualità
* rispetto del regolamento di Istituto
* collaborazione costruttiva con compagni ed insegnanti
Alla luce delle disposizioni ministeriali(DPR.122 /09): il comportamento degli alunni sarà valutato in
questo ordine:
10
Lo studente dimostra:un comportamento partecipe, costruttivo e collaborativo all’interno della
classe; responsabile e consapevole del proprio dovere.
9 Lo studente dimostra: un comportamento corretto, consapevole e rispettoso delle norme che
regolano la vita dell’istituto
8 Lo studente dimostra: un comportamento abbastanza rispettoso delle regole dell’istituto e
abbastanza corretto nel rapporto con i compagni. Non sempre responsabile nel lavoro scolastico.
7 Lo studente dimostra: un comportamento poco rispettoso delle regole dell’istituto e poco
corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola
(ad esempio: ripetuti ritardi non sempre motivati,distrazioni che comportano frequenti richiami
durante le lezioni, episodisegnalati con note sul registro)
6 Lo studente dimostra: un comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei
compagni, degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola. Tali comportamenti sono
stati annotati sul registro e riferiti ai genitori ed al consiglio di classe.
5 Lo studente ha tenuto un atteggiamento grave da comportare le sanzioni in rif. all’art. 7 comma 2
del DPR 122/09
Risulta quindi evidente che già il 7 o il 6 nel comportamento sono valutazioni di una certa gravità e
che il peso nella valutazione numerica degli apprendimenti e quello nella valutazione del
comportamento non sono uguali (il 6 nella disciplina di matematica ad es. non ha lo stesso significato
del 6 in comportamento).
DELIBERA SULLE ASSENZE
Il Collegio dei docenti, visto l’art 11 comma 1 del D.lgs.n.59 /04, recepito all’art.2 del DPR 122/09,
delibera che si può derogare al comma 1 dell’art.11 del D.lgs.n.59 /04 se l’alunno si è assentato per più
di un quarto delle ore di lezione per:
-GRAVI MOTIVI DI SALUTE DOCUMENTATI PER SCRITTO
-GRAVI MOTIVI DI FAMIGLIA E SOCIO-AMBIENTALI A CONOSCENZA DELLA
SCUOLAATTRAVERSO IL DIRIGENTE SCOLASTICO.
Si precisa che il calcolo di presenze in attività scolastiche va fatto sul totale monte ore definito dagli
ordinamenti attuali.
L’anno scolastico è diviso in quadrimestri, onde consentire una conoscenza e una valutazione più
approfondite degli allievi, in particolare delle classi prime.
La valutazione, effettuata in decimi, considera l’acquisizione delle conoscenze e il raggiungimento di
abilità specifiche. La valutazione tiene presente anche la situazione di partenza, l’impegno, interesse e la
partecipazione.
Al termine della V classe della scuola primaria e al termine della 3^ sec. di primo grado verranno
effettuate prove specifiche per valutare l’acquisizione delle competenze.
FUNZION I STRUM ENTALI AL PIANO DELL 'O FFERTA
FORM ATIVA
Funzione Strumentale: G.L.I.
FIGURE che insieme predisporranno il P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusione) e che opereranno nei
seguenti settori:

•
•
•
•
•
•
DISABILITÀ CERTIFICATE
Coordinare gli insegnanti di sostegno.
Collaborare con gli insegnanti curricolari.
Collaborare con lo staff dirigenziale (Dirigente Scolastico, Collaboratore Vicario, Coordinatore
di Plesso) ed il personale ATA.
Collaborare con Enti esterni (Comuni – CTI - ….)
Facilitare la collaborazione con le famiglie degli alunni disabili.
Predisporre e coordinare progetti specifici.
 DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (DSA – ADHD/DOP – BORDERLINE COGNITIVO)
• Partecipare a corsi specifici di formazione.
• Offrire consulenza ai docenti con in classe alunni con disturbi evolutivi specifici; l’insegnante
della scuola primaria curerà anche i rapporti con le insegnanti della scuola dell’infanzia per
programmare l’uso di strumenti atti alla rilevazione precoce.
• Coordinare la stesura del P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) in collaborazione con il
Consiglio di Classe.
• Predisporre e coordinare progetti specifici.
• Rapportarsi con la funzione strumentale per l’analisi dei risultati dello screening somministrato
nella prima classe della scuola primaria.
 SVANTAGGIO (SOCIO-ECONOMICO – LINGUISTICO-CULTURALE – DISAGIO
COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE)
• Partecipare a corsi specifici di formazione.
• Applicare il Protocollo per l’Accoglienza degli alunni stranieri ed elaborare le prove di
ingresso e in itinere per gli alunni stranieri.
• Coadiuvare i colleghi nell’individuazione di eventuali problematiche di disagio all’interno delle
classi.
• Monitorare la situazione nei plessi.
• Individuare e reperire risorse umane e materiali di supporto.
• Elaborare progetti finalizzati.
• Coordinare eventuali progetti proposti da Enti esterni: Comune, Regione, …
• Passare informazioni; reperire e inviare ai docenti il materiale specifico.
• Aggiornare e/o produrre materiale didattico a sostegno dei docenti (biblioteca, sitografia,
schede operative...).
Funzione Strumentale: PROMOZIONE DEL BENESSERE
• Collaborare con le Funzioni Strumentali “G.L.I” per rilevare situazioni di disagio all’interno
delle classi.
• Monitorare la situazione nei plessi.
• Individuare e reperire risorse umane e materiali di supporto.
• Elaborare progetti finalizzati.
•
•
•
Coordinare eventuali progetti proposti da Enti esterni: Comune, Regione, …
Passare informazioni; reperire e inviare ai docenti il materiale specifico.
Coordinare i progetti di Educazione alla Salute.
Funzione Strumentale: CONTINUITÀ
• Collaborare con le Funzioni Strumentali “Coordinamento curricoli” per costruire la continuità
didattica ed educativa nell’Istituto.
• Consolidare la collaborazione tra gli insegnanti dei tre ordini di scuola per:
 passaggio delle informazioni;
 accoglienza;
 predisposizione eventuali prove di passaggio.
Funzione Strumentale: COORDINAMENTO CURRICOLI
• Proseguire nella coordinazione dei Dipartimenti dei tre ordini di scuola.
• Collaborare con le Funzioni Strumentali “Continuità” per costruire la continuità didattica ed
educativa nell’Istituto.
• Predisporre eventuale materiale prodotto per renderlo fruibile ai docenti.
Funzione Strumentale: ORIENTAMENTO
• Coordinare l’attività di orientamento in rete nella scuola secondaria dell’Istituto.
• Partecipare agli incontri programmati.
• Predisporre e coordinare eventuali progetti specifici.
Funzione Strumentale: INFORMATIZZAZIONE
• Favorire l'uso dello strumento informatico da parte di tutti gli insegnanti, coadiuvando i
colleghi nell'utilizzo.
• Collaborare con l’amministratore di sistema, sig. Moretta Antonello.
• Arricchire l'attività didattica mediante l'uso dell'informatica e della multimedialità.
• Favorire e facilitare la comunicazione tra i plessi.
• Raccogliere e archiviare materiale didattico e multimediale prodotto dal plesso e/o già
presente nel plesso.
• Rendere visibile l'Offerta Formativa dell'Istituto facendo pervenire al web master del sito
d‘Istituto il materiale da mettere in rete.
• Coadiuvare i colleghi dell’Istituto nell’informatizzazione della documentazione didattica: verbali
dei CdC e di interclasse, documento di valutazione degli alunni, registro personale,
modulistica varia.
• Predisporre e coordinare eventuali progetti specifici.
Funzione Strumentale: DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE INFORMATIZZATA
• Favorire l'uso dello strumento informatico da parte di tutti gli insegnanti, coadiuvando i
colleghi nell'utilizzo per la compilazione dei documenti di valutazione.
• Predisporre con il Dirigente Scolastico l’innovazione informatica, dal punto di vista tecnico,
all’interno dell’Istituto.
PROGETTO
PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PREMESSA
La legge n° 104/92 ha sancito il diritto allo studio degli individui diversamente abili in ogni ordine e
grado di Scuola.
L’inserimento degli allievi/e diversamente abili consiste nella definizione di un percorso formativo
attraverso progetti individualizzati che cercano di collegare socializzazione ed apprendimento.
L’intervento è basato, quindi, su una programmazione misurata sui loro bisogni e sui ritmi di
apprendimento.
FINALITÀ
La Scuola pone fra le sue finalità prioritarie:

promuovere l’integrazione degli alunni diversamente abili nella Scuola;

offrire agli alunni diversamente abili la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza delle
proprie potenzialità;

organizzare l'attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità in relazione alla
programmazione scolastica individualizzata;

garantire il pieno rispetto della dignità umana della persona diversamente abile.
OBIETTIVI
Vengono definiti obiettivi formativi. In ogni percorso individualizzato vanno successivamente inseriti
gli obiettivi specifici definiti dai Consigli di Classe nei singoli PEI.
Raccolta dati
Consiste nella raccolta di informazioni sull’alunno/a diversamente abile attraverso incontri e colloqui
con gli insegnanti della Scuola di provenienza o la funzione strumentale e i genitori.
Analisi della situazione individuale
Si tratta di osservare l’allievo per verificare le capacità e le potenzialità in riferimento ai vari assi di
sviluppo (cognitivo, affettivo-relazionale, comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio-prassico,
neuropsicologico, autonomia, apprendimento).
L’osservazione sistematica, attuata nelle prime settimane di scuola, viene curata da tutti gli insegnanti
di classe, coordinata dall’insegnante di sostegno e completata da colloqui con gli specialisti dell’ULSS e
con la famiglia. L’osservazione viene eseguita con schede di osservazione, osservazione diretta, test
d’ingresso.
Si procede, quindi, alla stesura del PEI, la cui efficacia viene verificata sistematicamente sia in relazione
agli obiettivi generali della Scuola, che in relazione al PDF steso dagli organismi competenti alla fine del
precedente ciclo di studi.
VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA
La valutazione fa riferimento alla normativa vigente riguardante gli allievi diversamente abili.
Monitoraggio e valutazione del Progetto per l’alunno
Il momento valutativo, sia in itinere che finale, richiede una particolare attenzione, in quanto il
positivo esito del progetto è strettamente correlato al suo costante monitoraggio e alla conseguente
possibilità di apportare le necessarie modifiche affinché il progetto stesso risulti veramente efficace.
Il GLID
Come previsto dall’art. 15 della L. 104/92, nell’istituto è presente il GLID, un gruppo di studio e di
lavoro composto da insegnanti, operatori dei servizi e genitori con il compito di collaborare alle
iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo.
Con il progetto d’istituto “Lions Kairós”, il GLID propone ad insegnanti ed alunni delle classi quinte
della scuola primaria, prime, seconde e terze della scuola secondaria un approccio culturale al tema
della diversità al fine di promuovere una nuova forma di “pensare speciale” per instaurare una
relazione costruttiva con la persona con disabilità.
Le riunioni del GLID sono contemplate all’interno del Piano annuale delle attività (almeno tre volte
l’anno) con il fine di programmare e valutare l’effettiva attuazione delle attività specifiche indicate nel
POF e nel progetto per l’integrazione scolastica degli allievi diversamente abili.
Il Dirigente Scolastico
È messo al corrente dalla funzione strumentale e dagli insegnanti di sostegno del percorso scolastico
di ogni allievo diversamente abile ed è interpellato direttamente nel caso si presentino particolari
difficoltà nell’attuazione dei progetti. Fornisce al Collegio dei Docenti informazioni riguardo gli alunni
in entrata ed è attivo nel favorire contatti con le famiglie e nel passaggio di informazioni tra Scuola e
territorio.
Il Collegio dei Docenti
È l’organismo che, nel procedere all’approvazione del POF, si assume l’incarico di verificare la
realizzazione degli obiettivi contenuti nei progetti proposti dal GLID.
Il Consiglio d’Istituto
È chiamato ad approvare entro dicembre il preventivo di spesa collegato alla realizzazione dei progetti
GLID secondo quanto previsto nel POF.
Il Consiglio di Classe
In presenza di allievi diversamente abili il Consiglio di Classe dedica, durante le sedute periodiche, uno
spazio alla progettazione e verifica del PEI; Per esigenze particolari è possibile la richiesta al Dirigente
Scolastico di convocazione di Consigli di Classe straordinari.
Relativamente al PEI, il Consiglio ed ogni insegnante nell’ambito della sua disciplina, supportati
dall’insegnante di sostegno, prendono visione dei documenti riguardanti l’anno scolastico precedente
(e della Diagnosi Funzionale) in modo da poter mettere in atto, già dalle prime settimane del nuovo
anno, le strategie metodologiche necessarie ad un’osservazione iniziale attenta che consenta di
raccogliere
il
maggior
numero
di
elementi
utili
alla
definizione
del
PEI.
La funzione strumentale
Coordina e collabora intensamente con gli insegnanti di sostegno.
Segue con particolare cura la situazione degli alunni inseriti nelle classi prime, cercando di fornire ai
docenti le maggiori informazioni necessarie per una buona integrazione degli stessi e per una efficace
programmazione degli interventi.
Collabora con i docenti curricolari delle classi dove sono inseriti allievi diversamente abili o con
problematiche particolari, fornendo materiale adatto alle diverse esigenze, ma anche suggerimenti
operativi.
Collabora con gli insegnanti curricolari e con Enti esterni (ULSS, CTI, Comune, Cooperative
Sociali….)
Facilita la collaborazione con le famiglie degli allievi diversamente abili.
Organizza e coordina le riunioni e i progetti del GLID.
Collabora con lo staff dirigente, in particolare con il Dirigente Scolastico alla designazione degli
insegnanti di sostegno da attribuire ai ragazzi diversamente abili, tenendo conto delle garanzie di
continuità che gli stessi possono dare. Comunica al Dirigente Scolastico l’andamento dei progetti
relativi agli alunni e collabora con i Consigli di Classe alla realizzazione del PDF e del PEI nei tempi
previsti.
Collabora con tutto il personale ATA.
L’insegnante di sostegno
Assegnato alla classe, lavora a stretto contatto con l’allievo diversamente abile e collabora,
coordinando l’attività, con gli insegnanti del Consiglio di Classe (ed eventuali altri operatori) al fine di
raggiungere le finalità e gli obiettivi didattico-educativi definiti nel PEI.
Il personale ATA
È prevista la partecipazione del personale stesso a corsi di formazione organizzati dal CSA ed in
funzione dell’assistenza alla persona diversamente abile.
Glossario
DF (Diagnosi Funzionale)
Per DF si intende la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psico-fisico
dell’alunno diversamente abile… Essa deriva dall’acquisizione di elementi clinici e psico-sociali…
essendo finalizzata al recupero del soggetto portatore di handicap, deve tenere particolarmente conto
delle potenzialità registrabili in ordine agli aspetti cognitivo, affettivo-relazionale, linguistico, sensoriale,
motorio-prassico, neuropsicologico, dell’autonomia sociale e personale.
PDF (Profilo Dinamico Funzionale)
Il PDF è atto successivo alla DF e indica in via prioritaria, dopo un periodo di inserimento scolastico, il
prevedibile livello di sviluppo che l’alunno diversamente abile dimostra di possedere in tempi brevi (sei
mesi) e nei tempi medi (due anni)… Il PDF, sulla base dei dati riportati nella DF, descrive in modo
analitico i possibili livelli di risposta dell’alunno diversamente abile riferiti alle relazioni in atto e a
quelle programmabili … Comprende la descrizione funzionale dell’alunno in relazione alle difficoltà
che dimostra di incontrare e l’analisi dello sviluppo potenziale a breve e medio termine negli assi
precedentemente descritti per la DF (si aggiungono l’asse comunicazionale e l’asse dell’apprendimento).
PEI (Piano Educativo individualizzato)
Il PEI è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro,
predisposti per l’alunno diversamente abile, sulla base dei dati derivanti dalla DF e dal PDF, in un
determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione….
Tiene presenti i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le
forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche.
PROGETTO ORIENTAMENTO
L’Istituto “Fusinato” intende l’orientamento quale percorso
triennale
durante il quale,
mediante attività didattiche ed educative dirette ed indirette, gli alunni imparano a conoscersi
, a individuare le proprie potenzialità , ad aumentare la fiducia in se stessi e gli insegnanti ad
entrare in contatto con le loro molteplici risorse.
L’obiettivo dell’orientamento prevede strategie di intervento differenziate, alcune delle quali
attuate dal nostro Istituto attraverso attività disciplinari o progetti specifici, altre in
compartecipazione col Progetto “Orientamento in rete alto-vicentino” che vede coinvolti
Istituti Superiori e Scuole Secondarie di I grado dell’area di Schio.
PER GLI ALUNNI
1- PERCORSO TECNICO
 Informazione:
 Presentazione dei diversi indirizzi scolastici (Licei, Istituti Tecnici, Istituti
Professionali, Centri di Formazione Professionale)
 Stage:
 Studenti classi terze presso Istituti Superiori di Schio (primo quadrimestre)
 Studenti classi terze presso Istituti Superiori della Provincia (primo
quadrimestre)
 Studenti classi seconde presso Istituti Superiori di Schio (secondo
quadrimestre)

Contatti con Istituti Superiori del territorio:
 FORUM per l’orientamento (panoramica sull’offerta formativa degli Istituti
Superiori del territorio dell’alto vicentino, rivolta a genitori e alunni delle
classi seconde e terze)
 SCUOLE APERTE del territorio quale occasione, per genitori ed alunni
delle classi seconde e terze, di conoscenza dell’offerta formativa dei diversi
Istituti (visita ai laboratori, incontro con i docenti, raccolta materiale
informativo relativo agli indirizzi di studio)
 LABORATORI ORIENTANTI rivolti agli alunni di terza che necessitano di
ulteriori conferme prima dell’iscrizione. Gli alunni interessati avranno cura
di comunicare al proprio coordinatore di classe l’interesse a partecipare; il
coordinatore, a sua volta, riferirà i nominativi al referente dell’orientamento
che effettuerà l’iscrizione.
2- PERCORSO FORMATIVO
 Incontri con figure significative del mondo del lavoro, della vita sociale,
culturale…
 Software S.or.prendo, Software on-line per l’orientamento, ideato per promuovere
la conoscenza dei diversi profili professionali in coerenza con le proprie aspirazioni
(classi seconde: 1° step; classi terze: 2° step quale revisione del percorso di
orientamento effettuato)
 Nel corso del triennio di scuola media:
o metodo di studio
o attività disciplinari e interdisciplinari
o assegnazione incarichi
o partecipazione progetti
o partecipazione concorsi
o attività di cooperazione tra le parti come ad es. Rappresentante Comitato
Studenti
o lavori in cooperative learning
o attività laboratoriali tese a mettere in luce potenzialità nascoste
PER I GENITORI
Si prevedono i seguenti interventi:
a. Colloqui di collaborazione (nell’arco del triennio)
b. Colloqui individuali con gli insegnanti e i genitori delle classi terze per la consegna
del Consiglio Orientativo formulato in
Consiglio di Classe (entro primo
quadrimestre)
c. Serata sul tema “Orientare per apprendere e per crescere. Le offerte del nostro
territorio” tenuta dal Dr. Michele di Cintio e rivolta ai genitori delle classi terze
(primo quadrimestre)
d. Convegno per l’orientamento alla scelta della scuola superiore (“Orient-attivamente”: rappresentazione di Teatro Educativo; “Scuola e lavoro quale futuro per i
nostri figli”: tavola rotonda e dibattito con psicologa Gennari, imprenditore
Rizzato, giornalista Santucci) rivolta ai genitori delle Scuole Secondarie di I grado
(primo quadrimestre)
e. Eventuali altri incontri , tenuti da esperti, sul tema dell’orientamento
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Visto l’atto di indirizzo presentato nel collegio docenti del 2 ottobre 2015 dal Dirigente
Scolastico relativamente alle priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di
autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del
Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80;
-considerato che le priorità che l’Istituto si è assegnato nel PdM per il prossimo triennio
sono:
1) Equità negli esiti delle prove standardizzate nazionali (INVALSI)
2) Individuazione di specifici descrittori ed indicatori valutabili in merito alle competenze
chiave e di cittadinanza
con questi traguardi:
1) Migliorare le prestazioni della Primaria e della Secondaria nei livelli 1 e 2 di italiano e
matematica nell'Invalsi. Ridurre la differenza tra classi.
2) Predisporre prove per competenze trasversali e griglie per la valutazione.
con le seguenti motivazioni:
1) Nelle prove standardizzate di italiano e matematica della primaria (classi seconde e
quinte)e nella secondaria di primo grado ( classi terze) i risultati sono generalmente
inferiori rispetto a quelli delle zone oggetto di confronto.
- ITALIANO scuola primaria: risultano inferiori alla media di riferimento i livelli 3,4 e 5 di
italiano nelle classi seconde e il livello 1 nelle classi quinte.
- MATEMATICA scuola primaria: risultano inferiori alla media di riferimento il livello 1 delle
classi seconde e sensibilmente più basso il livello 3 delle classi quinte.
- ITALIANO scuola secondaria: risulta sensibilmente inferiore alla media il livello 1 e anche il
livello 2.
- MATEMATICA scuola secondaria: risultano inferiori alla media i livelli 1 e 2.
2)
Alla luce della predisposizione del curriculo di istituto, effettuata per competenze
chiave europee si rende necessaria la predisposizione condivisa di prove basate su
unità di apprendimento per rilevare in modo organico le competenze degli studenti
nei vari campi da quello dell’apprendimento a quello educativo;
e che gli obiettivi di processo scelti in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
1. Ambiente di apprendimento
-Formare classi il più possibile equieterogenee
-Costituire classi attrezzate con uso di tecnologie multimediali finalizzate ad un
apprendimento più variegato e vicino alle esigenze degli allievi
-Attuare la flessibilità oraria (Settimana WEEK FOR US) per scuola primaria e
secondaria di primo grado al fine di attivare laboratori di apprendimento .
2. Curricolo, progettazione e valutazione
-Utilizzo del modello di progettazione di classe comune e condiviso, già in essere perla
scuola secondaria e sperimentato nell’a.s. 2015/16 per la scuola primaria.
-Utilizzo del modello di progettazione didattica disciplinare trasversale per tutte le
classi di scuola primaria e secondaria di primo grado, costruita sui curriculi e
competenze definiti dall'istituto.
-Utilizzo di una unità di apprendimento costruita sui punti critici rilevati dall'analisi dei
dati forniti dal MIUR (a partire dalle prove invalsi 2015-16).
3. Inclusione e differenziazione
-Attuazione di attività anche pomeridiane di recupero (Progetto Scuola +).
-Attuazione di attività di potenziamento (Progetto Scuola x).
Con queste motivazioni:
1.Per il miglioramento degli esiti INVALSI si procederà con il metodo della "didattica a
ritroso", esperienza cominciata nell’anno scolastico (2014/15), e si cercherà di rimodulare la
didattica per sviluppare le competenze degli alunni.
2.La progettazione didattica comune per la scuola Primaria è finalizzata ad una
programmazione unitaria nel rispetto dei diversi metodi e strategie didattiche per valorizzare
le possibilità degli studenti tenendo conto sia delle difficoltà dei singoli, con l’obiettivo di
risolverle, e delle potenzialità di ciascuno con l’obiettivo di sviluppare il talento;
-esaminato il lavoro della commissione predisposta dal collegio stesso per la predisposizione
di una bozza di PTOF;
-vista la delibera del Collegio Docenti in data gennaio 2016;
si stabiliscono i seguenti obiettivi da perseguire nel triennio 2016/19
1) rendere coerente il piano dell'offerta formativa a livello delle scelte curricolari ed
extracurricolari (progetti di ampliamento dell'offerta formativa);
2) migliorare la qualità dei processi formativi e didattici individuando gli aspetti essenziali del
servizio e i relativo standard; per quanto possibile diminuire la varianza interna tra le classi
di pari livello di corsi o plessi diversi sia per la Primaria che per la Secondaria;
3) trovare modalità e forme per presidiare il piano dell'offerta formativa nelle fasi di
realizzazione, monitoraggio e autovalutazione dei risultati;
4) individuare gli strumenti per garantire l'unitarietà dell'offerta formativa, nel rispetto della
libertà d'insegnamento; adeguare il curricolo con obiettivi relativi alle competenze di
cittadinanza, incrementare le competenze di cittadinanza e costituzione per tutto l'istituto,
attuare percorsi di livello, sperimentare attività laboratoriali d'istituto, prevedere forme di
valutazione relative alle competenze curricolari e trasversali tramite prove adeguate finali;
5) esercitare l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo volta all'innovazione
metodologica e didattica, nonchè la formazione e l'aggiornamento culturale e
professionale del personale scolastico;
6) curare i processi di comunicazione organizzativa interna ed esterna;
Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto anche
dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative all’ anno precedente ed in particolare dei
seguenti aspetti:
o migliorare la qualità dei processi formativi e didattici individuando gli aspetti essenziali
del servizio e il relativo standard per diminuire la varianza interna tra le classi di pari
livello di corsi o plessi diversi sia per la Primaria che per la Secondaria
Si tiene conto delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e
dalle associazioni dei genitori che propongono per i prossimi anni:
-Piano di contrasto al Cyberbullismo
-Attività di orientamento all’affettività e allo sviluppo dell’identità personale
In relazione all'offerta formativa che intendiamo realizzare, nel rispetto del monte orario degli
insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità,
nonchè in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività
progettuali, si programmeranno attività per:
a) la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento alla lingua italiana (drammatizzazione, animazione alla lettura, con particolare
attenzione agli alunni BES) nelle classi della scuola primaria , nonchè alla lingua inglese anche
mediante l'utilizzo della metodologia CLIL (Content language integrated learning) nelle classi
della scuola secondaria di primo grado;
b) il potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale nelle classi della
scuola primaria;
c) lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonchè della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri con sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla
conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali nella scuola secondaria di primo grado;
d)
lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti all'utilizzo critico e consapevole
della rete
e) il potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
I laboratori didattici per competenze saranno intesi come una pratica del fare, in modo che lo
studente diventi protagonista:
1. di un processo di costruzione di conoscenze e di sviluppo di abilità che gli
permettono di essere coinvolto in una situazione collettiva di scambio comunicativo
tra pari;
2. della rielaborazione della conoscenza attraverso l'esperienza diretta;
3. di costruire un apprendimento significativo dovendo trovare soluzioni a situazioni
problematiche;
4. del vivere la vicenda scolastica attraverso l'esperienza di emozioni positive;
5. di essere consapevole del proprio modo di imparare attraverso il confronto e la
valutazione delle proprie idee e la negoziazione di significato con gli altri.
f) l’apertura pomeridiana delle scuole per articolazioni di gruppi di classi, anche con
potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto
indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009,
n.89 per la scuola secondaria di primo grado;
g) l’individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione
del merito degli alunni e degli studenti della scuola secondaria di primo grado
h) l’alfabetizzazione e il perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi
e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in
collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine,
delle famiglie e dei mediatori culturali;
i) la definizione di un sistema di orientamento finalizzato all’approfondimento dell’identità
personale. Esso di deve attuare attraverso azioni didattiche partecipative e strutturali (stage
scolastici, visite a realtà esterne alla scuola : attività lavorative, situazioni di esperienze di
collaborazione non solo scolastica ….) affinchè ciascuno studente possa conoscersi:
1. per scoprire e coltivare le proprie potenzialità nascoste;
2. per dare valore a se stesso sapendo che le proprie azioni determinano le proprie attese di
vita;
3. per essere consapevole che le modalità di vita sociale e lavorativa richiedono disponibilità di
partecipazione, condivisione e collaborazione;
4. per realizzare con progettualità i propri obiettivi;
5. per maturare l’importanza della formazione personale, educativa e culturale quale
strumento di affermazione di sè e del proprio pensiero.
Al fine di sviluppare quanto sopra, occorrerà tenere presente che1devono essere potenziati i
laboratori di informatica/tecnologia.
RISORSE UMANE E ORGANICO DI ISTITUTO:
per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio
di riferimento è così definito2:
INFANZIA sezioni n.3
6 posti comuni, 1 sostegno, 4,5 ore IRC
PRIMARIA classi n. 35
42 posti comuni, 9 sostegno, .3 posti e 4 ore, 4 posti inglese....
SECONDARIA classi n. 18
A043 LETTERE
A059 SCIENZE MATEMATICHE
A0345 INGLESE
A0445 SPAGNOLO
A0545 TEDESCO
A0245 FRANCESE
A028 ARTE E IMMAGINE
A030 ED. FISICA
A032 MUSICA
A033 TECNOLOGIA
AD00 SOSTEGNO
RELIGIONE
AC77 CLARINETTO
AG77 FLAUTO
AJ77 PIANOFORTE
AM77 VIOLINO
10
6
3
12 ore
6 ore
1
2
2
2
2
2,5
1
1
1
1
1
Per il fabbisogno di organico funzionale per il triennio di riferimento:
 sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite
massimo di 9 unità:
 nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di
docente della scuola primaria per l’esonero del primo collaboratore del dirigente;
Si può ipotizzare per il triennio la seguente richiesta:
-1 docente per attività laboratoriale di animazione alla lettura per le ultime tre classi della
scuola primaria
-1 docente per il potenziamento della lingua inglese nella scuola secondaria di primo grado
-2 docenti per il potenziamento delle metodologie laboratoriali alla scuola secondaria di
primo grado con competenze informatiche
-2 docenti di musica per il potenziamento della cultura musicale nella scuola primaria
-1 docente con competenze informatiche per l’uso consapevole della rete
-1 docente per la pratica sportiva nella scuola secondaria
-1 per il docente vicario
ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATO
Unità di personale in organico di potenziamento: 9
Calcolo annuo:
Classe
di Ore da
Supplenze
Progetto
concorso
prestare
brevi
Sc. Prim /
A043
733/600
Ore
progetto
Ore di
utilizzo
393/260
340
Animazione
lettura
primaria
260 ( 14
circa)
600
(11 circa per
cl.)
733/600
A345
600
320
Potenziamento
inglese
secondaria
A043
600
300
Metodologie
laboratoriali
secondaria
300 ( 16 per
classe)
600
300
Metodologie
laboratoriali
secondaria
300 ( 16 per
classe)
600
600
A033
600
Sc. Prim o
A032
733/600
340
Musica
primaria
393/260 (
20 ore per
classe nel
triennio
prim.)
Sc. Prim. o
AG77
600
340
Musica
primaria
393/260
600
600
600
A033
600
340
Informatica
260 ( 13 per
20 classi
miste)
A030
600
300
Pratica Sportiva
secondaria
300 ( 16 per
classe)
Doc. Prim.
600
TOTALE
5066/4.800
Esonero
vicario
2580
600
2486/2220
4800
-nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore
di plesso e quella del coordinatore di classe
-dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari. Sarà altresì prevista la
funzione di coordinatore di dipartimento ;
per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è
così definito3:
FABBISOGNO DI PERSONALE
personale ATA
DSGA
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
COLLABORATORI SCOLASTICI
1
7
19
Saranno previste iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza
delle tecniche di primo soccorso e della sicurezza e di educazione alle pari opportunità,
prevenzione della violenza di genere legate ai progetti di cittadinanza e costituzione.
Saranno programmate attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico
e ausiliario anche in collaborazione con RTS Altovicentino
Le priorità saranno per tutti i docenti le seguenti:
o
o
o
Corso sulla didattica laboratoriale anche con l’ausilio di strumenti informatici
Corso sulla didattica per competenze
Corso sull’uso consapevole della rete e Cyberbullismo.
Saranno svolte “a scuola” con corsi organizzati dalla stessa con l’ausilio del prof. Tessaro e
della sua equipe dell’Università di Padova per quanto riguarda l’aspetto della valutazione e
delle competenze, e con il dott. Morello per quanto concerne il Cyberbullismo e l’uso della
rete.
La misura minima triennale complessiva di formazione (in termini di ore) che ciascun docente
deve certificare sarà pari a 20 ore.
CONGRUENZA/TRASPARENZA/CONDIVISIONE/REALIZZABILITA'/VALUTAZIONE
Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui
quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli
indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori
saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi,
cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o
comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.
ANNO SCO LASTICO 2015/16
ORGAN IZZAZIONE
DELL’ISTITU TO COM PRENSIVO
Via Tiziano Vecellio, 22
36015 Schio (Vicenza)
Tel. 0445/611630
Fax 0445/518882
e-mail:
[email protected]
[email protected]
CODICE SCUOLA
CODICE FISCALE
VIIC855007
83003550247
DATI GLOBALI:
NUMERO ALLIEVI
1228
Classi
Docenti
Infanzia
3
9
Primaria
37
63
Secondaria
18
39
Organico Potenziato
TOTALE CLASSI
8
58
TOTALE DOCENTI
NUMERO
UNITÀ
119
PERSONALE
28
ATA
Direttore S.G.A.
1
Assistenti Amm.vi
8
Collaboratori Scolastici
20
DATI RELATIVI AI PLESSI
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO "ARNALDO FUSINATO" - SCHIO
NUMERO ALLIEVI
434
NUMERO CLASSI
18
INDIRIZZO
via TizianoVecellio - Schio
TELEFONO
0445/611630
FAX
0445/611652
SCUOLA dell’INFANZIA "ALESSANDRO ROSSI" – SCHIO
NUMERO ALLIEVI
60
NUMERO SEZIONI
3
INDIRIZZO
via Rovereto - Schio
TELEFONO
0445/520861
SCUOLA PRIMARIA "DON CARLOGNOCCHI" - SCHIO
NUMERO ALLIEVI
298
NUMERO CLASSI
13
INDIRIZZO
via Strasseggiare, 18 - Schio
TELEFONO
0445/670301
FAX
0445/518861
SCUOLA PRIMARIA "ANTONIO ROSMINI" – SCHIO
NUMERO ALLIEVI
235
NUMERO CLASSI
12
INDIRIZZO
via Rovereto - Schio
TELEFONO
0445/523649
SCUOLA PRIMARIA "GUGLIELMO MARCONI" – SCHIO
NUMERO ALLIEVI
94
NUMERO CLASSI
6
INDIRIZZO
via Pietro Maraschin - Schio
TELEFONO
0445/523441
SCUOLA PRIMARIA "VITTORINO DA FELTRE" – GIAVENALE - SCHIO
NUMERO ALLIEVI
107
NUMERO CLASSI
6
INDIRIZZO
via Giavenale di sopra - Schio
TELEFONO
0445/670850
FAX
0445/518868
ORARI DI RICEVIMENTO
- Dirigente Scolastico
su appuntamento
- Segreteria
tutti i giorni
11.15-13.15
sabato fino alle 12.00
martedì e giovedì
11.15-13.15 e 15.00-16.45
- Docenti
secondo il calendario apposito reso noto ad inizio anno.
STAFF DIRIGENZIALE
Dirigente Scolastico
prof. SILVIO GROTTO
Collaboratore Vicario del Dirigente
ins. LORENA FILIPPI
Coordinatori di Plesso
S.I “ALESSANDRO ROSSI”
ins. MADDALENA PIAZZA
S.P “DON CARLO GNOCCHI”
ins. MANUELA CAVALCA
S.P “ANTONIO ROSMINI”
ins. ANTONIA CARLUCCI
S.P “GUGLIELMO MARCONI”
ins. MARIA CRISTINA BARBIERI
S.P “VITTORINODA FELTRE”
ins. SARA BARETTONI
S.S. “ARNALDO FUSINATO”
prof. DIEGO CARESTIATO
prof.ssa GLORIA FERRETTO
Direttore Servizi Generali e Ammin.vi
rag. ELISA VITELLA
FUNZIONI STRUMENTALI
GRUPPO di LAVORO per l’INCLUSIONE
DISABILITÀ CERTIFICATE
Infanzia
ins. MENARA MADDALENA
Primaria
ins. FARINON FILIPPO
Secondaria
prof.ssa CARRETTA VANIA
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Primaria
Secondaria
SVANTAGGIO
ins. DALLE MOLLE FRANCESCA
prof.ssa POLATO PAOLA
Infanzia
Primaria
Secondaria
ins. FABRELLO MICAELA
ins. GATTI FLORA
prof.ssa MARCHESINI ANNALISA
PROMOZIONE DEL BENESSERE
Primaria
Secondaria
ins. GUITTI MARINA
prof.ssa CIRCI LOREDANA
CONTINUITÀ
Infanzia
Primaria
Secondaria
ins. NEFFARI LAURA MARIA
ins. DALLE MOLLE FRANCESCA
prof. LAMONATO UGO
ORIENTAMENTO
Secondaria
prof.ssa MENEGHELLO PAOLA
COORDINAMENTO CURRICOLI
Infanzia
Primaria
Secondaria
ins. NEFFARI LAURA MARIA
ins. DE VICARI ELISA ANNA
prof.ssa ROSSI ROSA PAOLA
INFORMATIZZAZIONE
Infanzia
Primaria
Secondaria
ins. CITTON LUCIA
ins. TOSCANI ELENA
ins. FILIPPI CHIARA
ins. FARINON FILIPPO
ins. MURARO ANNAMARIA
prof.ssa PENTO LORELLA
DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE INFORMATIZZATA
prof. CISCATO GIANCARLO
COORDINATORI DELLE CLASSI anno scolastico 2015/16
Scuola dell’Infanzia “ALESSANDRO ROSSI”
A
ins.
PESCE MYRIAM PIA
B
ins.
NEFFARI LAURA MARIA
C
ins.
BEGHIN MARTA
Scuola Primaria “VITTORINO DA FELTRE”
1aA
ins.
CORBISIERO VINCENZA
1B
ins.
BALDISSEROTTO GIORGIA
2 aA
ins.
DALLA STELLA CATERINA
a
3A
ins.
TOSCANI ELENA
4aA
ins.
BARETTONI SARA
a
ins.
PILLON MARIA CRISTINA
a
5A
Scuola Primaria “DON CARLO GNOCCHI”
1aA
ins.
LORENZONI CLAUDIA MONICA
1aB
ins.
GRAVINA MARIADELE
a
2A
ins.
GUITTI MARINA
a
2B
ins.
CISTERNINO MARIA ANTONIETTA
3 aA
ins.
LEGGI RAFFAELLA
a
3B
ins.
DE GUIO PATRIZIA
3 aC
ins.
ERCOLE SILVIA
a
4A
ins.
DAL BON LAURA
4aB
ins.
STEFANI LICIA
a
4C
ins.
GATTI FLORA
5 aA
ins.
FILIPPI CHIARA
a
5B
ins.
CAVALCA MANUELA
5 aC
ins.
GRIFFANI ANNA
Scuola Primaria “GUGLIELMO MARCONI”
2 aA
ins.
MILANO LIDIA
3 aA
ins.
BRESSAN ANNALISA
a
3B
ins.
BRESSAN ANNALISA
4aA
ins.
SIROTTI LUISA
a
5A
ins.
FANCHIN CARLA
5 aB
ins.
BARBIERI MARIA CRISTINA
Scuola Primaria “ANTONIO ROSMINI”
1aA
ins.
CARLUCCI ANTONIA
1aB
ins.
MORANDINI ENRICA
a
1C
ins.
ZANGHÌ ANNA
2 aA
ins.
GASPARINI DOROTEA
a
2B
ins.
ROSSELLI NICOLINA
3 aA
ins.
DALL’ALBA PATRIZIA
a
3B
ins.
DALLE NOGARE STEFANIA
4aA
ins.
MARCHIORO ISABELLA
a
ins.
MANTOVANI MARILENA
4B
4aC
ins.
CASELIN FRANCESCA
a
5A
ins.
DE VICARI ELISA ANNA
5 aB
ins.
ROMAGNA ROSA MADDALENA
Scuola Secondaria di I grado “ARNALDO FUSINATO”
1aA
prof.ssa
POLATO PAOLA
1aB
prof.ssa
MATTERA CARMELA
a
1C
prof.ssa
POLICARDI DOMENICA
1aD
prof.ssa
CIRCI LOREDANA
a
1E
prof.ssa
DALLE MOLLE ANNA
1aF
prof.ssa
FERRETTO GLORIA
a
2A
prof.ssa
VISENTIN PATRIZIA
2 aB
prof.ssa
MARCHESINI ANNALISA
a
2C
prof.ssa
PENTO LORELLA
2 aD
prof.ssa
PERUFFO PATRIZIA
a
2E
prof.ssa
INCALZA CONCETTA
2 aF
prof.
CARESTIATO DIEGO
a
3A
prof.ssa
MARCHESINI ANNALISA
a
3B
prof.ssa
INCALZA CONCETTA
3 aC
prof.ssa
PENTO LORELLA
a
3D
prof.ssa
MENEGHELLO PAOLA
3 aE
prof.ssa
ROSSI ROSA PAOLA
a
prof.ssa
TESTOLIN PAOLA
3F
DOCENTI NEI PLESSI
SCUOLA DELL’INFANZIA
BEGHIN
MARTA
CITTON
LUCIA
FABRELLO
MICAELA
NEFFARI
LAURA
NEGRIZZOLO
FRANCESCA
PESCE
MYRIAM PIA
PIAZZA
MADDALENA
SCORTEGAGNA MIRIAM
ZANDERIGO
KATIA
PRIMARIA DON GNOCCHI
ANTONI
LUISA
CAVALCA
MANUELA
CISTERNINO
MARIA ANTONIETTA
DAL BON
LAURA
DALLA VECCHIA
FRANCESCA
DI FIORE
ANNA ANTONELLA
DE GUIO
PATRIZIA
ERCOLE
SILVIA
FILIPPI
CHIARA
FORNASA
LUISA
GATTI
FLORA
GRAVINA
MARIADELE
GRIFFANI
ANNA
GUITTI
MARINA
LEGGI
RAFFAELLA
LORENZONI
CLAUDIA MONICA
MILANO
LIDIA
MAROLLA
IVAN
POLGA
GIOVANNA
SCALZERI
LARA
STEFANI
LICIA
TASCINO
LUIGI
ZANELLA
FEDERICA
PRIMARIA MARCONI
ANCONA
CONCETTA
ARECCHI
GIUSEPPA
BARBIERI
MARIA CRISTINA
BRESSAN
ANNALISA
CALABRESE
COSIMO
CIMENTI
MICHELA
FANCHIN
CARLA
FARINON
FILIPPO
GAZZOLA
BIANCA
MILANO
LIDIA
PANCERA
NAOMI
PEZZIN
DANIELA MARIA
RUARO
MARIA DOLORES
SIROTTI
LUISA
TASCINO
LUIGI
PRIMARIA ROSMINI
CALGARO
MARTA
CALABRESE
COSIMO
CARLUCCI
ANTONIA
CASELIN
FRANCESCA
CLEMENTI
GABRIELLA
DALL'ALBA
PATRIZIA
DALLE NOGARE
STEFANIA
DE VICARI
ELISA ANNA
FORMILAN
ANITA
GASPARINI
DOROTEA
GONZO
LISA
MANTOVANI
MARILENA
MARCHIORO
ISABELLA
MORANDINI
ENRICA
MURARO
ANNAMARIA
PANCERA
NAOMI
PANOZZO
ROSELLA
PERIN
ALESSANDRA
ROMAGNA
ROSA MADDALENA
ROSSELLI
NICOLINA
SANSON
VALENTINA
ZANGHI’
ANNA
PRIMARIA DA FELTRE
FILIPPI
LORENA
BALDISSEROTTO
GIORGIA
BARETTONI
SARA
CORBISIERO
VINCENZA
DALLA STELLA
CATERINA
DALLE MOLLE
FRANCESCA
GAZZOLA
BIANCA
LAVENIA
ROSSELLA
LORENZI
FEDERICA
PILLON
MARIA CRISTINA
TOSCANI
ELENA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO FUSINATO
BATTOCCHIO
ONORINA
EDUCAZIONE MUSICALE
CARESTIATO
DIEGO
MATERIE LETT.SCUOLA MEDIA
CARRETTA
VANIA
SOSTEGNO
CIRCI
LOREDANA
SC. MATEMATICHE SC. MEDIA
CISCATO
GIANCARLO
EDUCAZIONE ARTISTICA
COGO
ROBERTO
LINGUA INGLESE
CORTIANA
ANTONELLA
SOSTEGNO
COSTA
ALESSANDRO
STRUM. MUS. SC. MEDIA - PIANOFORTE
CRIVELLETTO
ALBERTO
STRUM. M. SC. MEDIA - FLAUTO
CUMERLATO
FEDERICA
SC. MATEMATICHE SC. MEDIA
DALLE MOLLE
ANNA
SC. MATEMATICHE SC. MEDIA
FANCHIN
ALESSANDRA
MATERIE LETT.SCUOLA MEDIA
FERRETTO
GLORIA
SC. MATEMATICHE SC. MEDIA
INCALZA
CONCETTA
MATERIE LETT.SCUOLA MEDIA
LAMONATO
UGO
EDUCAZIONE ARTISTICA
LORA
ANGELO CARLO
SOSTEGNO SC. MEDIA
LUCCARDA
MASSIMO
RELIGIONE
MAISTRO
DANIELA
SPAGNOLO
MARASCA
LUIGI
STRUM. MUS. SC. MEDIA - CLARINETTO
MARCHESINI
ANNALISA
MATERIE LETT.SCUOLA MEDIA
MATTERA
CARMELA
MATERIE LETT.SCUOLA MEDIA
MENEGHELLO
PAOLA
MATERIE LETT.SCUOLA MEDIA
PENTO
LORELLA
SC. MATEMATICHE SC. MEDIA
PERTILE
ROSSANA
ED.FISICA SCUOLA MEDIA
PERUFFO
PATRIZIA
MATERIE LETT.SCUOLA MEDIA
PIETROBELLI
BIANCAMARIA
LINGUA INGLESE
POLATO
PAOLA
SC. MATEMATICHE SC. MEDIA
POLICARDI
DOMENICA
MATERIE LETT.SCUOLA MEDIA
REALE
SILVIA
LINGUA TEDESCO
RONDA
FRANCO
ED.FISICA SCUOLA MEDIA
ROSSI
ROSA PAOLA
MATERIE LETT. SC. MEDIA
STEFANI
FRANCESCO
EDUCAZIONE TECNICA
TESTOLIN
PAOLA
MATERIE LETT.SCUOLA MEDIA
TOMIELLO
RENATO
EDUCAZIONE TECNICA
VISENTIN
PATRIZIA
MATERIE LETT.SCUOLA MEDIA
ZANATTO
MATTEO
STRUMENTO MUS. SC.MEDIA-VIOLINO
ZANCANARO
ELEONORA
LINGUA FRANCESE
ZORDAN
MARGHERITA
EDUCAZIONE MUSICALE
DOCENTI ORGANICO POTENZIATO
CAMPAGNOLO
CRISTINA
SCUOLA PRIMARIA
DALL’OLMO
DANIELA ELENA
SCUOLA PRIMARIA
IOP
BARBARA
SCUOLA PRIMARIA
LIRUSSO
ANNA
SCUOLA PRIMARIA
NARDELLO
ELENA
SCUOLA PRIMARIA
PALAZZO
PATRIZIA
SCUOLA PRIMARIA (SOSTITUTO VICARIO)
BARBA
MARIA TERESA
SCUOLA SECONDARIA (MUSICA)
TOMMASINI
SARA
SCUOLA SECONDARIA (INGLESE)
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
sig. ANDREA ANDRIOLO
CONSIGLIO D’ISITITUTO
RAPPRESENTANTI DEI DOCENTI
1 – sig. LUCCARDA MASSIMO
2 – sig.ra INCALZA CONCETTA
3 – sig.ra PANCERA NAOMI
4 – Sig. DE VICARI ELISA ANNA
5 – Sig. BARBIERI MARIA CRISTINA
6 – Sig. ANCONA CONCETTA
7 – Sig. MURARO ANNAMARIA
8 – Sig. TOSCANI ELENA
RAPPRESENTANTI DEL PERSONALE NON INSEGNANTE
1 – Sig. RANDAZZO CONCETTA
RAPPRESENTANTI DEI GENITORI
1 – Sig. MANEA LAURA
2 – Sig. ANDRIOLO ANDREA
3 – Sig. MINOTTO LUISA
4 – Sig. BASSETTO LUIGI
5 – Sig. BOSCHETTI CLAUDIA
6 – Sig. TOMMASI TIZIANA
7 - Sig. DE TONI IVANA
8 – Sig. MONDIN MARCO GIOVANNI
RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI CLASSE E INTERCLASSE
SCUOLA INFANZIA “ALESSANDRO ROSSI”
SEZIONE A
SEZIONE B
SEZIONE C
DALLA FINA ENRICO
CARRETTA GIULIA
SCUOLA PRIMARIA “VITTORINO DA FELTRE”
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
1aA
1aB
2aA
3aA
4aA
5aA
TESSARI ROSANNA
GASPARELLA LORENZO
CEZZA SALVATORE
VIERO ANDREINA
BALLARDIN RENATA
GROTTO FRANCESCA
SCUOLA PRIMARIA “DON CARLO GNOCCHI”
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
1aA
1aB
2aA
2aB
3aA
3aB
3aC
4aA
4aB
4aC
5aA
5aB
5aC
BEVILACQUA ENZO
GROTTO ALESSIA
FERRARI SILVIA
ACQUASALIENTE STEFANBO
PIANEGONDA NANCY
PERON CHIARA
DALLA VECCHIA DANIELA
DALL’IGNA ELENA
STICCO MARIA
PASQUALE GIORGIA
ZOLIN MARTINA
BENETTI OLGA
MANUZZATO LARA
SCUOLA PRIMARIA “GUGLIELMO MARCONI”
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
2aA
3aA
3aB
4aA
5aA
5aB
STANKOVIC DRAGAN
ENE ALINA
MATTIELLO ALESSIA
MARCHIORO ELENA
MANEA RICCARDO
MANES ANNALISA
SCUOLA PRIMARIA “ANTONIO ROSMINI”
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
1aA
1aB
1aC
2aA
2aB
3aA
3aB
4aA
4aB
4aC
PIERANTONI CHIARA
CATTANEO SAMANTHA
NARDI ANNA
DALLE ORE ANTONELLA
PANIZZON STEFANO
GIARRIZZO PAULA
LAGHETTO FABIO
DAL BON BARBARA
PIERANTONI LOREDANA
FONTANA SILVIA
CLASSE 5aA
CLASSE 5aB
GRESELIN LUISA
RUARO MASSIMO
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ARNALDO FUSINATO”
CLASSE 1 A
TEVERE POLSIA CATERINA
DAL SANTO ROSILENA
ARTORI FRANCESCO
PIERANTONI LORENZO
CLASSE 1aB
FONTANA DIEGO
FAVARETTO MIRCO
DE PRETTO TANIA
CLASSE 1aC
CRESSONI MICHELA
PICCOLI MARIELLA
TASCINO LUIGI
BUSIN MARCO
CLASSE 1aD
ZOCCHE ESTER
PINA CRISTIANA
SCORTEGAGNA SONIA
COLPO ATTILIO
CLASSE 1aE
ZANROSSO DANIA
ALGINI MICAELA
ANGELINA FEDERICO
FACCIN MASSIMO
a
CLASSE 1 F
VEZZALI MARCO
BITTOLO SARA
BASSAN EDOARDO
ROSIELLO FRANCESCA
CLASSE 2aA
BALLARDIN IRENE
GROLLA MICHELA
ZAFFONATO ENRICO
CLASSE 2aB
MANEA ALESSIA
RESTELLO ELISABETTA
a
CLASSE 2 C
DAL PRA LORENA
FERACIN VANNA
POVOLO ERICA
ISEPPI MARIA
CLASSE 2aD
DALL’ALBA DONATELLA MARIA
ZIO ANTONIO
AGOSTI LUCA
ROSSATO ALESSANDRO
CLASSE 2aE
SILVESTRI ELISABETTA
TAGLIAFERRI CINZIA MARINA
VITELLA DARIO
TODESCHINI MARIA LUISA
CLASSE 2aF
DALLA CA’ ALESSANDRO
VERONESE SIMONE
TADIELLO ADELINA
ROSSATO ALESSANDRO
a
a
MILAZZO PAOLO
CAROLLO PAOLA MARIA
PIGATTO LARA
SARTORI TAZIA
a
GRANZOTTO BARBARA
FACCIN ANNA
TESTOLIN MARIALUISA
PESIC DUSICA
a
CLASSE 3 C
PASTORE SERAFINA
COZZI SERGIO
BATTAGLIA LUCREZIA
ROSO LELLA
CLASSE 3aD
BASSETTO LUIGI
MONDIN MARCO GIOVANNI
ZANELLA FEDERICA ISABELLA
BORTOLAMEI STEFANO
CLASSE 3aE
BALASSO ANDREA
RADER STEFANO
CHIUMENTI CATERINA IMMACOLATA
AMAYA BEJARANO ZONIA MARLEN
CLASSE 3aF
CASTELLO MATTEO GIUSEPPE LORENZO
DALLA LIBERA STEFANO
CINEL SILVIA
FERRO MANUELA
CLASSE 3 A
CLASSE 3 B
COMITATO GENITORI
I rappresentanti dei Genitori eletti in ogni classe fanno parte del Comitato dei Genitori, che è di
notevole supporto alle attività collegate alla scuola (aiuto finanziario agli alunni bisognosi, acquisto di
materiale didattico, organizzazione di attività parascolastiche...).
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La famiglia ha un ruolo primario nella formazione dell’alunno e la sua collaborazione con la scuola è
un momento essenziale nel processo educativo; in questa ottica la Scuola coinvolge la stessa nei
momenti più significativi dell’attività educativo-didattica. Tale collaborazione è sancita (per la
secondaria di primo grado) dal Patto Educativo di Corresponsabilità predisposto da una commissione
congiunta docenti-genitori nel 2008-09.
I consigli di classe e di interclasse sono aperti a tutti i genitori e consentono una periodica
informazione sull’andamento didattico generale del gruppo classe.
La scuola utilizza vari mezzi per comunicare alle famiglie gli aspetti positivi e negativi della vita
scolastica dei figli. Gli insegnanti sono a disposizione dei singoli genitori secondo le modalità e i tempi
stabiliti nei singoli Plessi.
REGOLAMENTI
Il Consiglio di Istituto ha deliberato un regolamento generale; ogni Plesso ha predisposto, poi,
delle norme interne derivanti da situazioni e necessità proprie.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME
Nel procedere alla formazione delle classi prime, l’Istituto fa propri i seguenti criteri:
-
equilibrato numero di alunni per classe;
-
equilibrata distribuzione di maschi e di femmine in ciascuna classe;
-
presenza all’interno dello stesso gruppo classe di almeno due alunni provenienti dalla
medesima scuola materna;
-
creazione di classi eterogenee;
-
presenza all’interno dello stesso gruppo classe di non più di un alunno disabile,
compatibilmente con il numero totale delle classi.
La procedura seguita per la formazione delle classi prevede i seguenti momenti:
la commissione incontra i docenti dell’ordine di scuola precedente per raccogliere dati utili sugli
alunni per una prima formazione di gruppi tenendo conto anche delle loro dinamiche relazionali;
successivamente, la commissione prosegue nella composizione delle classi seguendo i criteri sopra
elencati; la commissione può incontrarsi di nuovo con i docenti dell’ordine di scuola precedente per
un ulteriore confronto.
Eventuali spostamenti possono essere disposti eccezionalmente, previa rigorosa documentazione, dal
Capo d’Istituto.
Le classi possono anche essere costituite in una prima fase dell’anno scolastico in gruppi, non ancora
definiti come classe, per valutare le dinamiche relazionali tra alunni.