PTOF completo _1_ - 3° Circolo Didattico "Aldo Moro"
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Transcript PTOF completo _1_ - 3° Circolo Didattico "Aldo Moro"
III CIRCOLO DIDATTICO
“ALDO MORO”
2015/2018
DIRIGENTE SCOLASTICO
DR. SALVADOR TUFANO
Dirigente
SALVADOR
TUFANO
Consiglio di Circolo
Pres.
MARIA ROSARIA
DISEGNI
COLLEGIO
DOCENTI
INTERCLASSE
INTERSEZIONE
Funzione
Amministrativa
Dsga CONSIGLIA TASCINO
GIUNTA
ESECUTIVA
FUNZIONI
STRUMENTALI
Staff del Dirigente
PERSONALE
AMMINISTRATIVO
COLLABORATORI
SCOLASTICI
CRISTINA CASILLO
FRANCESCA CASTALDO
CASTALDO
OLIMPIA FOGLIA
GIUSEPPA IMPROTA
ELENA ZUCCARELLO
FILOMENA PASSERO
LA PROGETTAZIONE DELLA SCUOLA
DIRIGENTE
COLLEGIO
CONSIGLIO
DI
CIRCOLO
DOCENTI
STAFF DEL
DIRIGENTE
FUNZIONI
STRUMENTALI
CURRICOLO
FORMAZIONE
DELL’UOMO E
DELLA PERSONA
COORDINATORI
PROGETTI
PROGETTI
EXTRACURRICOLARI
REALIZZAZIONE DEGLI
OBIETTIVI GENERALI DEL
P.O.F.
PREMESSA
Il documento P.T.O.F., 2015/2018, esplicita il Piano Triennale dell'Offerta Formativa del 3°
Circolo didattico come stabilito dal c. 14 dell’art. 1 della Legge n.107 del 13 luglio luglio 2015.
Esso raccoglie ed illustra gli elementi fondamentali dell'offerta formativa che saranno
aggiornati annualmente da tutte le componenti dell'istituzione.
Esso rappresenta una guida concreta nella Programmazione e nella realizzazione della
quotidiana attività didattica ed educativa che gli operatori scolastici intendono attuare nel loro
Istituto e garantisce l’unitarietà, l’integrazione e la coerenza degli interventi formativi scolastici ed
extrascolastici e soprattutto degli obiettivi da raggiungere.
Alla luce di quanto stabilito dalla Legge 107/2015, nel c. 1 e 2 dell’articolo 1: “il compito della
scuola nella società è quello di:
-
affermare il suo ruolo nella società della conoscenza,
innalzare i livelli di istruzione e competenza,
rispettare i tempi e gli stili di apprendimento,
contrastare le disuguaglianze socio-culturali,
recuperare l’abbandono,
realizzare una scuola aperta al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle
realtà locali”.
Con il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, il nostro Istituto si prefigge di:
a) SODDISFARE al meglio i bisogni d’ istruzione e formazione degli alunni, valorizzando
l’individualità personale, culturale, morale e religiosa di ciascuno, nel rispetto dei diritti e
delle libertà fondamentali garantiti dalla Costituzione e puntualmente tutelati nella comunità
scolastica, attraverso una convivenza democratica, solidale e rispettosa delle diversità;
b) ASSICURARE la qualità, l’efficacia, l’efficienza e la produttività del servizio, in modo da
fare acquisire agli alunni le conoscenze, le competenze e le capacità necessarie alla
conquista e all’esercizio dell’autonomia personale, anche nella prospettiva delle scelte
future;
c) REALIZZARE un insegnamento qualificato, idoneo ad offrire risposte concrete alle
esigenze e ai bisogni formativi degli alunni, in linea di continuità con lo sviluppo e la
diversità di ciascuno e in rapporto ai programmi nazionali, ai progetti dell'Istituto e al
contesto socio-culturale del territorio.
La nostra scuola, attraverso l’accoglienza, la progettazione, la documentazione e la
valutazione, vuole accompagnare i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze nel loro processo di
crescita umana ed intellettuale. Partendo dal rispetto e dall’educazione, attraverso l’apprendimento
di valori e conoscenze, si vuole arrivare ad una completa ed armoniosa crescita personale, aperta
sempre ad una maggiore reciprocità e solidarietà sociale. Pertanto, attraverso i saperi e le
conoscenze, i valori e il rispetto, la crescita personale e l’apprendimento, la reciprocità,
l’educazione e la solidarietà si cerca di porre le fondamenta per una scuola attenta e promotrice di
un sano sviluppo di quel cittadino di domani che inizia il suo percorso di vita attraverso la nostra
istituzione ed il nostro insegnamento ed esempio.
ATTO DI INDIRIZZO DELLA SCUOLA E LE
SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE
MANTENERE AL
CENTRO
DELL’AZIONE
EDUCATIVA
L’ALUNNO.
FAVORIRE UN
PERCORSO
FORMATIVO
UNITARIO.
CONSIDERARE
PRIORITARIA LA
FORMAZIONE DELLA
CITTADINANZA ATTIVA.
PERSEGUIRE IL
RAGGIUNGIMENTO
DEGLI OBIETTIVI
FORMATIVODIDATTICI.
MANTENERE ALTO
IL LIVELLO DI
ATTENZIONE NEI
CONFRONTI DEL
PROBLEMA
CRESCENTE DEL
DISAGIO.
OPERARE PER UNA
SCUOLA
DELL’INCLUSIONE
AVVALERSI DELLE
INIZIATIVE A
CARATTERE
PROVINCIALE,REGIO
NALE E NAZIONALE.
SVILUPPARE E
SOSTENERE
ATTIVITA’
MOTORIE E
SPORTIVE.
RENDERE LA
TECNOLOGIA
DIGITALE UNO
STRUMENTO
DIDATTICO.
PROMUOVERE
L’INNOVAZIONE E
L’INTRODUZIONE
DI NUOVI
LINGUAGGI.
POTENZIARE LA
FORMAZIONE E
L’AGGIORNAMENTO
DEI DOCENTI.
VALORIZZARE LE
PROFESSIONALITA’
CHE OPERANO
NELLA SCUOLA.
SOSTENERE LA
PARTECIPAZIONE DELLE
FAMIGLIE ALLA VITA DELLA
SCUOLA.
INCREMENTARE LE AZIONI
DI MONITORAGGIO E
VALUTAZIONE DEL PIANO
DELL’OFFERTA.
PREVEDERE UN SISTEMA DI
MONITORAGGIO E
VALUTAZIONE DEGLI
APPRENDIMENTI E
DELL’EFFICACIA DEL
PROCESSO DI
INSEGNAMENTO.
RAFFORZARE LA DIMENSIONE
PUBBLICA DELLA SCUOLA.
AMPLIARE IL TEMPO
SCUOLA.
COS’E’
QUANDO
E’ IL DOCUMENTO FONDAMENTALE
COSTITUTIVO DELL’IDENTITA’ CULTURALE E
PROGETTUALE DELLE ISTITUZIONI
SCOLASTICHE.
ESPLICITA LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE,
EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E
ORGANIZZATIVA ADOTTATA DALLA NOSTRA
SCUOLA NELL’AMBITO DELL’AUTONOMIA.
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
PREDISPONGONO IL PIANO ENTRO IL MESE DI
OTTOBRE DELL’ANNO SCOLASTICO
PRECEDENTE AL TRIENNIO DI RIFERIMENTO.
IL PIANO PUO’ ESSERE RIVISTO
ANNUALMENTE.
COSA
CONTIENE
INDICAZIONI SULLE SCELTE DI
FLESSIBILITA’ ADOTTATE
DALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
(ARTICOLAZIONE DEL MONTE ORARIO,
POTENZIAMENTO DEL TEMPO
SCUOLA,ARTICOLAZIONE DEL GRUPPO
CLASSE, POTENZIAMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA).
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’
FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
DOCENTE ED AMMINISTRATIVO,
TECNICO AUSILIARIO
CHI LO
ELABORA
CHI LO
APPROVA
IL PIANO E’ ELABORATO DAL
COLLEGIO DEI DOCENTI SULLA BASE
DEGLI INDIRIZZI PER LE ATTIVITA’
DELLA SCUOLA DEFINITI DAL
DIRIGENTE, DAL POF DEGLI ANNI
PRECEDENTI, DAL PIANO ANNUALE
DELL’INCLUSIONE, DAL RAV E TIENE
CONTO DEL PIANO DI
MIGLIORAMENTO.
IL PIANO E’ APPROVATO DAL CONSIGLIO DI
CIRCOLO.
Patto Formativo di co-responsabilità
scuola - famiglia
TERRITORIO
Il Piano dell’Offerta Formativa (PTOF) è lo strumento che identifica la scuola quale
ambiente privilegiato di apprendimento, crescita e formazione, nel quale ogni bambino/a trova le
occasioni per maturare progressivamente le proprie capacità di autonomia, di relazioni umane, di
esplorazione, di azione diretta e di riflessione logica e di critica divergente.
Ciascuna componente interagisce, in base a competenze e ruoli specifici, in un sistema di coresponsabilità per garantire un servizio che risponda al meglio alle esigenze espresse in campo
educativo dal territorio di appartenenza.
Il patto formativo stretto tra scuola e famiglia in coerenza con le scelte culturali del territorio è
fondante per il Piano dell’Offerta Formativa affinché esso sia un effettivo strumento di crescita
qualitativa.
Il patto formativo d’istituto è, dunque, uno strumento finalizzato ad esplicitare i
comportamenti che i soggetti che agiscono nella comunità scolastica si impegnano a realizzare nei
loro rapporti.
Lo spirito con cui nasce è bene espresso da un comma dell’art. 1 dello Statuto degli studenti
e delle studentesse: "La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale formata
ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni".
E’ un mezzo per avere una maggior trasparenza e per essere più consapevoli del reciproco
impegno che lega tutte le componenti della vita scolastica. Inoltre è segno della disponibilità e
collaborazione indispensabili perché la fatica dell’educare e dell’apprendere giunga a buon esito.
Riassumendo:
È la dichiarazione, esplicita e partecipata dell'operato della scuola.
Coinvolge l'intero corpo docente, i genitori, il personale ATA, il Dirigente Scolastico, gli alunni e
gli enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico.
Contribuisce allo sviluppo del reciproco senso di responsabilità e impegno.
Trova esplicitazione nel PTOF.
I VALORI DELLA NOSTRA COMUNITA’
Educazione alla pace, alla legalità, all’integrazione di tutti e di ciascuno, all’inclusione
sociale, alla conoscenza fine a se stessa.
Crescita consapevole dei bambini (alunni – figli) in un progetto condiviso.
Lealtà nelle relazioni scuola – famiglia – scuola.
Trasparenza nelle comunicazioni.
Fiducia reciproca nelle azioni intraprese con fini educativi e formativi.
Disponibilità all’ascolto, al dialogo, al confronto ed alla critica costruttiva.
Conoscenza, rispetto e riconoscimento dei differenti ruoli e compiti.
Volontà di costruire insieme un progetto educativo nella co–responsabilità delle parti.
Costruzione di una identità collettiva.
Senso di appartenenza ad una comunità di valori civili, educativi, di istruzione.
LA COMUNITA’ SCOLASTICA
La scuola ha il compito di educare, istruire e formare l’uomo e il cittadino; programma
l'attività didattica funzionalmente a questi fini, valutando i diversi stili e le diverse modalità di
apprendimento degli alunni.
Comunica e concerta con le famiglie le scelte educative, gli apprendimenti degli alunni,
l'offerta formativa; ascolta e accoglie aspettative ed esigenze, compatibilmente ai suoi vincoli, alle
sue possibilità e specificità.
Promuove nei bambini e nelle bambine la progressiva costruzione del pensiero critico,
valorizzandone la creatività, il pensiero divergente, le potenzialità di sviluppo.
Fornisce indicazioni chiare e complete sul progetto dell’offerta formativa dell’istituto
(P.T.O.F.)
Valuta in modo continuo l’efficacia del P.T.O.F.
Comunica periodicamente alla famiglia la situazione di ogni alunno in merito ai suoi apprendimenti
e comportamenti.
Si adopera per rispettare e valorizzare le diversità di ogni singolo studente.
Si impegna a rilevare aspettative e esigenze particolari degli alunni e delle famiglie e a
fornire un servizio corrispondente alle richieste, nel rispetto dei vincoli normativi, istituzionali e
delle concrete possibilità di realizzo.
Mette in atto attività di recupero per la soluzione di eventuali problemi di apprendimento o
per bambini che ne manifestino bisogno.
Promuove attività di potenziamento e sviluppo delle capacità degli alunni anche al di fuori
della programmazione curricolare.
Interviene nel caso di comportamenti non accettabili con provvedimenti di carattere
disciplinare a scopo principalmente educativo, preferibilmente dopo consultazione con la famiglia.
Bisogni Formativi degli Alunni
I Bisogni Formativi
Vivere relazioni con coetanei e adulti in contesti significativi,valorizzanti e gratificanti.
Disporre di modelli autorevoli di comportamento.
Riflettere sui propri vissuti.
Essere aiutati a conoscere se stessi e gli altri, ad accettarsi e ad accettare.
Essere sollecitati nel rispetto degli impegni presi.
Essere aiutati a comprendere la realtà che li circonda.
Le Risposte Educative della Scuola.
Tempo e spazio per la relazione e per la socializzazione.
Spazi che consentano occasioni di gioco e sperimentazione ludica.
Metodologie adeguate e strategie educative attente.
Sollecitare il pensiero e il senso critico.
Favorire e sviluppare la creatività.
Promuovere esperienze concrete – operative.
Sviluppare tecniche motorie e manipolative.
Favorire esperienze non comuni nella vita dei bambini.
Coinvolgere gli alunni nella valutazione del percorso di crescita e apprendimento, in
relazione alle capacità cognitive.
Favorire conoscenza e gestione delle emozioni nella conoscenza di sé e nel rapporto con
l’altro.
Educare alla diversità, all’inclusione, alla cooperazione, alla collaborazione, alla pace.
IL BAMBINO
Il bambino partecipa alla realizzazione del proprio patto formativo e collabora alla sua
attuazione, sulla base delle proprie capacità e competenze.
Partecipa alla vita della scuola con consapevolezza e motivazione. Riflette sui suoi
comportamenti ed apprendimenti, modificandoli se necessario e indirizzando i suoi impegni in
maniera attenta e precisa.
DIRITTI E DOVERI DEGLI ALUNNI
Nello svolgimento delle proprie attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi
degli alunni, ossia:
gli alunni hanno diritto a che tutto il tempo trascorso a scuola sia funzionale alla qualità del
progetto educativo per loro ideato;
gli alunni hanno il diritto di trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti e sicuri;
ogni alunno ha diritto di esprimere le proprie opinioni;
gli alunni hanno il diritto di essere seguiti nel loro lavoro e che siano rispettati i loro tempi e
i loro ritmi di svolgimento delle attività;
ogni alunno ha diritto di ricevere aiuto, se necessario, dall’insegnante e dai compagni;
tutti gli alunni hanno diritto di essere rispettati, come persona, dagli altri bambini e dagli
adulti che si occupano di loro.
GLI ALUNNI HANNO IL DOVERE DI RISPETTARE I SEGUENTI IMPEGNI:
prendere coscienza della propria crescita;
partecipare al lavoro in classe ascoltando, ponendo domande, segnalando difficoltà,
domandando spiegazioni ed aiuto, impegnandosi a rispettare i compagni, gli insegnanti e il
personale della scuola;
svolgere i compiti e i lavori affidati per casa;
adeguarsi alle forme di lavoro di classe, di gruppo, individuali;
predisporre strumenti e materiali necessari per lavorare in buone condizioni;
rispettare le ore di inizio e termine delle lezioni e le pause;
rispettare gli altri: le idee, i comportamenti, sensibilità, differenze;
utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, senza danneggiarli;
rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità
della vita della scuola.
LA FAMIGLIA
La famiglia collabora in modo costruttivo e responsabile alla formazione e all'educazione
dei figli; costruisce insieme alla scuola il processo formativo del proprio figlio.
Si adopera per partecipare ai colloqui individuali, ai consigli di interclasse/sezione e a tutte
le riunioni indette dall’istituto che si rendessero necessarie.
Incontra sollecitamente i docenti se convocati dagli stessi
Si tiene al corrente delle iniziative della scuola e contribuisce alla loro realizzazione.
Sostiene i figli nel mantenimento degli impegni assunti a scuola.
Informa la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni
sull’andamento scolastico dell’allievo
Coopera perché a casa e a scuola l’allievo ritrovi atteggiamenti educativi analoghi.
Il genitore si impegna a:
rispettare il regolamento d’Istituto;
conoscere la proposta formativa della comunità;
collaborare al progetto formativo dimostrando disponibilità verso gli insegnanti e tutti gli
operatori della comunità;
seguire le iniziative della scuola;
informarsi periodicamente sulla situazione scolastica del figlio;
accettare anche eventuali insuccessi scolastici del figlio senza spirito polemico, ma con
atteggiamento critico che possa servire allo studente per migliorare il suo rendimento.
DOVERI DEI GENITORI
I GENITORI HANNO IL DOVERE DI RISPETTARE I SEGUENTI IMPEGNI:
attivarsi affinché l’alunno frequenti regolarmente la scuola, sia puntuale e adempia a tutti i
doveri scolastici;
curare l’igiene personale;
curare che l’alunno si presenti a scuola con tutto il materiale occorrente per le attività
didattiche;
collaborare con gli insegnanti affinché l’azione educativa sia concorde ed efficace;
rispettare la professionalità degli operatori scolastici; adottare atteggiamenti improntati a
fiducia, reciproca stima, scambio e comunicazione;
curare i rapporti con la scuola, controllando regolarmente il diario, partecipando alle riunioni
degli organi collegiali, alle assemblee di classe, ai colloqui individuali;
rispettare le regole relative all’organizzazione dell’Istituzione scolastica (ingressi, passaggi,
distanza di sicurezza).
DOVERI DEL PERSONALE
GLI INSEGNANTI HANNO IL DOVERE DI:
con il loro comportamento e con un atteggiamento teso a valorizzare il rispetto reciproco
docente-alunno, si impegnano a rappresentare una guida educativa al rispetto delle rego le
della convivenza civile e della co munità sco last ica;
organizzano i percorsi didattici e formativi degli studenti, scegliendo modalità di lavoro e
metodologie di insegnamento commisurate alla sit uazione della classe;
definiscono e presentano gli obiettivi di apprendimento;
individuano e propongono, attraverso la programmazione, i saperi essenziali e significativi
per la propria realtà territoriale operando scelte responsabili all’interno delle Indicazioni
Nazionali;
individuano le conoscenze ritenute essenziali/indispensabili nel proprio contesto, tra quelle
indicate dalle Indicazioni Nazionali;
forniscono una didattica finalizzata alla “costruzione” del sapere;
rispettano i ritmi di attenzione e di apprendimento in un’ottica di progressivo miglioramento;
dosano i carichi di lavoro in modo che non risultino eccessivi, anche coordinando le loro
attività;
distribuiscono il carico di lavoro casalingo tenendo conto delle esigenze degli alunni, con
partico lare riferimento al carico complessivo di lavoro previsto nei vari giorni;
stabiliscono le scadenze;
verificano l’acquisizione delle competenze e organizzano i recuperi;
predispongono gli strumenti necessari per lavorare in buone condizioni: libri, audiovisivi,
esperti, uscite;
valutano regolarmente, periodicamente e con criteri espliciti;
rispettano le ore di inizio e termine delle lezioni e le pause;
rispettano le differenze di idee, comportamenti, stili, bisogni;
creano un clima di fiducia per motivare e favorire gli scambi ed interazioni;
utilizzano il dialogo come strumento educativo;
chiariscono con l’interessato i mot ivi di un eventuale provvedimento disciplinare e
comunque non attribuiscono valutazioni negat ive nella disciplina nei casi di co mportamento
scorretto.
partecipano alle iniziative di aggiornamento e formazione in servizio.
I COLLABORATORI SCOLASTICI HANNO IL DOVERE DI:
sorvegliare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, in occasione di
momentanea assenza degli insegnanti;
sorvegliare gli ingressi delle istituzioni scolastiche con apertura e chiusura degli stessi;
collaborare con insegnanti e genitori nel processo formativo ed educativo degli alunni;
collaborare con gli Uffici di Direzione e Segreteria nelle mansioni non ordinarie di loro
competenza.
IL PERSONALE DI SEGRETERIA HA IL DOVERE DI:
fornire efficienza e qualità del servizio nel rispetto dell’esigenza dell’utenza;
garantire chiarezza e trasparenza nelle informazioni.
DIRITTI E DOVERI DEL RAPPRESENTANTE DI CLASSE
I Rappresentanti dei genitori al Consiglio di Interclasse o di Intersezione vengono eletti, o
riconfermati, una volta l’anno. Le elezioni vengono indette dal Dirigente Scolastico entro il
31 ottobre.
Sono previsti:
1 rappresentante (membro del Consiglio di Intersezione) per ogni sezione della scuola
dell’Infanzia;
1 rappresentante (membro del Consiglio di Interclasse) per ogni classe della scuola primaria;
Una volta eletti, i rappresentanti restano in carica fino alle elezioni successive (quindi anche
all'inizio dell'anno scolastico seguente), a meno di non aver perso i requisiti di eleggibilità
(nel qual caso restano in carica solo fino al 31 agosto).
IL RAPPRESENTANTE DI CLASSE HA IL DIRITTO DI:
farsi portavoce di problemi, iniziative, proposte, necessità della propria classe presso il
Consiglio di cui fa parte, presso i propri rappresentanti al Consiglio di Circolo e presso il
Comitato Genitori, se esistente;
informare i genitori, mediante diffusione di resoconti, avvisi circa gli sviluppi d'iniziative
avviate o proposte dalla Direzione, dal corpo docente, dal Consiglio di Circolo, dal Comitato
Genitori;
ricevere le convocazioni alle riunioni del Consiglio con almeno 5 giorni di anticipo, eccetto i
casi di urgenza;
convocare l'assemblea della classe che rappresenta qualora i genitori la richiedano o egli lo
ritenga opportuno. La convocazione dell’assemblea, se questa avviene nei locali della
scuola, deve avvenire previa richiesta autorizzata dal Dirigente, in cui sia specificato l'ordine
del giorno;
avere a disposizione dalla scuola il locale necessario alle riunioni di classe, purché in orari
compatibili con l'organizzazione scolastica.
IL RAPPRESENTANTE DI CLASSE NON HA IL DIRITTO DI:
occuparsi di casi singoli;
trattare argomenti di esclusiva competenza degli altri Organi Collegiali della scuola (per
esempio quelli inerenti la didattica ed il metodo di insegnamento).
Il rappresentante di classe ha il dovere di:
fare da tramite tra i genitori che rappresenta e l'istituzione scolastica;
tenersi aggiornato riguardo la vita della scuola;
presenziare alle riunioni del Consiglio in cui è eletto;
informare i genitori che rappresenta sulle iniziative che li riguardano e sulla vita della
scuola;
farsi portavoce delle istanze presentate dai genitori;
promuovere iniziative volte a coinvolgere nella vita scolastica le famiglie che rappresenta;
conoscere il POF;
conoscere i compiti e le funzioni dei vari Organi Collegiali della Scuola.
La scuola funziona con orari definiti di ingresso e di uscita: messaggio educativo importante
per gli alunni è il rispetto di tali orari, al quale sono collegati problemi di organizzazione e
responsabilità definiti dalla normativa vigente.
Afragola, lì
Il Dirigente Scolastico
Salvador Tufano
___________________________
Il rappresentante dei genitori al Consiglio di Circolo
Maria Rosaria Disegni
___________________________
LA NOSTRA SCUOLA
Il nostro impegno è quello di vivere il tempo-scuola con disponibilità ed apertura, nel
rispetto dell’individualità di ciascuno, di accogliere e di sentirsi accolti con la consapevolezza di
riconoscersi uguali, nella sempre più evidente diversità che si vive in una società complessa come la
nostra.
Pertanto l’ambiente scolastico si pone come luogo dello “star bene” dove crescere in
equilibrio,scoprendo attitudini e inclinazioni attraverso l’operatività, i rapporti personali e la
partecipazione creativa e responsabile.
In una sinergia collaborativa operatori scolastici, alunni, genitori ed Enti locali, nel rispetto
dei diversi ruoli e delle specifiche competenze, diventano protagonisti del servizio educativoformativo ed operano con modalità costruttive, consapevoli di vivere una fase di transizione che si
va definendo anche attraverso lo sperimentare, il provare a fare, il verificare ciò che si è fatto.
Organizzazione della scuola.
DENOMINAZIONE E RECAPITI
DENOMINAZIONE
Scuola Primaria “Aldo Moro” Centrale
INDIRIZZO
Via Ugo La Malfa - Afragola
Scuola Primaria “Aldo Moro” Succursale Via Mancini - Afragola
TELEFONO
0818603934
0818527642
SITUAZIONE STRUTTURALE
L’edificio “Aldo Moro” comprende 26 aule di scuola primaria e 9 di scuola dell’infanzia, 10 gruppi
di servizi igienici, una sala polifunzionale, un’aula per sussidi didattici, due aule multimediali, gli
uffici di direzione e segreteria, una palestra, un laboratorio scientifico, un laboratorio musicale,
un’aula adibita a laboratorio per diversamente abili, spazi adibiti a giardino, ampi atri per
accoglienza degli alunni.
Il plesso di via Mancini comprende 22 aule di cui 16 per classi di scuola primaria, 6 di scuola
dell’infanzia e una adibita a laboratorio multimediale, quattro gruppi di servizi igienici, due atri,
quattro ripostigli, una palestra ed un ampio cortile esterno attrezzato.
PROGETTAZIONE EDUCATIVA, ORGANIZZATIVA E CURRICOLARE
La scuola dell’infanzia ospita 15 sezioni con due orari distinti:
orario antimeridiano: 8:30 – 13:05;
orario tempo pieno 8:30 – 16:30.
La scuola primaria ospita 42 classi con un orario settimanale di 27:30 ore svolte in orario
antimeridiano su sei giorni con il seguente orario giornaliero: h 8:30 – 13:05. Di queste classi 26
sono ubicate nel plesso centrale e 16 in quello succursale.
L’orario della Scuola Primaria
Centrale
Classi I – II – III – IV – V:
tutti i giorni dalle 8:30 alle 13:05.
Succursale
Classi I – II – III – IV – V:
tutti i giorni dalle 8:30 alle 13:05.
Organizzazione oraria delle discipline della Scuola Primaria
(L.53/03,D. LVO 59/04, C.M. 29/04, D.P.R. 275/99).
Le consistenze orarie delle nuove discipline prevedono un minimo di curricolo obbligatorio di
27:30 ore che permettono una suddivisione settimanale, così proponibile, flessibile e, comunque,
per un totale di 891 ore annuali (fatto salvo eventuale sussistenza di tempo lungo):
MATERIA
Italiano
Matematica
Scienze
Storia
Geografia
Arte e Immagine
Ed. Musicale
Sc. Motorie e Sportive
Inglese
Religione Cattolica
MINIMI ORE
8
7
2
2
2
1
1
1
1
2
L’ATTIVITA’ SCOLASTICA DELLA SCUOLA PRIMARIA
Nell’ambito della PROGRAMMAZIONE SCOLASTICA tutte le DISCIPLINE, in modi
diversi, coerenti con i differenti modi di elaborare e organizzare la conoscenza e di esercitare
abilità, concorrono all’ acquisizione di:
competenze trasversali finalizzate a sviluppare il pensiero e le capacità cognitive;
realizzazione di rapporti interpersonali;
comprensione e produzione di messaggi;
acquisizione e rielaborazione di informazioni e conoscenze;
costruzione della capacità di pensiero riflesso e critico, sulla base di un adeguato equilibrio
affettivo e sociale e di una positiva immagine di sé.
In ciascun campo disciplinare, queste finalità, trovano modalità diverse di attuazione e si
concretizzano in specifici obiettivi formativi che orientano le diversificate attività
scolastiche quotidiane.
Istruzione domiciliare (Legge 440/97)
Il nostro Circolo, tra le iniziative volte al potenziamento dell’offerta formativa, prevede per
gli alunni che sono ospedalizzati o in regime di day-hospital, un intervento di istruzione domiciliare
gestito da insegnanti che elaborano in collaborazione con le insegnanti di classe un percorso
personalizzato. Per attivare i Progetti occorre una certificazione medica dell’ospedale o di uno
specialista con prognosi di almeno 30 giorni.
I rapporti con il territorio
La scuola collabora sinergicamente con enti, istituzioni e organizzazioni aggreganti ed associative:
Amministrazione comunale;
Biblioteca comunale;
Pro-loco;
Musei comunali e privati;
Istituti di scuola secondarie di primo grado e secondo grado;
Polizia Municipale;
ASL BT;
Associazione musicale “VIVALDI”
una casa-famiglia;
le associazioni sportive e culturali che usufruiscono delle strutture della scuola;
Associazioni varie
D.P.R. 8 marzo 1999 n.275
Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi
Dell’ art.21 della legge 15 marzo 1997, n.59
Art. 7 Reti di scuole
Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il
raggiungimento delle proprie finalità istituzionali.
L'accordo può avere a oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di
formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei
singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le
finalità istituzionali; se l'accordo prevede attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e
sviluppo, di formazione e aggiornamento, è approvato, oltre che dal Consiglio di Istituto, anche dal
Collegio dei Docenti delle singole scuole interessate per la parte di propria competenza.
Le scuole, sia singolarmente che collegate in rete, possono stipulare convenzioni con Università
statali o private, ovvero con istituzioni, enti,associazioni o agenzie operanti sul territorio che
intendono dare il loro apporto alla realizzazione di specifici obiettivi.
La partecipazione ad accordi di reti rappresenta per il nostro Circolo un’opportunità
importante per gestire e governare in modo concordato le attività “ordinarie”, per consolidare i
rapporti già esistenti tra le scuole e il territorio per il miglioramento dell’offerta formativa e, infine,
per ottimizzare l’uso delle risorse.
CRITERI DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Premessa
La valutazione ha un valore formativo e didattico ed è oggetto di riflessione per i docenti.
Valutare è un compito strategico ma delicato attraverso il quale si rilevano il raggiungimento degli
obiettivi e gli specifici progressi personali. La valutazione, condivisa con l’alunno, diviene così uno
strumento che gli permette di diventare protagonista del proprio percorso di apprendimento;
comunicata ai genitori, fa si che possano partecipare al progetto didattico ed educativo del proprio
figlio. La valutazione deve tener conto di criteri di equità e trasparenza, ma anche di punti di
partenza diversi, di un diverso impegno profuso per raggiungere un traguardo. Per tale ragione si è
ritenuto opportuno distinguere la valutazione delle verifiche (scritte, orali e pratiche) relative alle
diverse unità didattiche svolte durante l’anno, dalla valutazione quadrimestrale, intermedia e finale.
Valutazione delle verifiche
Alla valutazione delle verifiche si giungerà attraverso un processo di misurazione delle
prove oggettive e soggettive somministrate, facendo riferimento alla tabella con le corrispondenze
tra il voto e i descrittori.
10
9
8
7
6
5
Pieno e approfondito raggiungimento degli obiettivi.
Completo e sicuro raggiungimento degli obiettivi.
Complessivo raggiungimento degli obiettivi.
Complessivo raggiungimento degli obiettivi, ma con qualche incertezza.
Raggiungimento degli obiettivi in modo essenziale.
Parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi.
Valutazione quadrimestrale
Per la valutazione quadrimestrale si effettuerà una valutazione formativa che terrà conto oltre che
dei risultati delle verifiche anche:
Del punto di partenza degli alunni.
Dei diversi percorsi personali.
Dell’impegno e della partecipazione nelle attività proposte e nello svolgimento dei compiti.
Le valutazioni partiranno dal 5 (cinque). In caso di insufficienza a fine anno scolastico, il
docente dovrà motivare l’esito documentato.
L’attività e le prove effettuate comprese quelle di recupero.
L’utilizzo di interventi individuali e/o di gruppo per percorsi mirati quando vi erano le
condizioni e le risorse per effettuarli.
Dovrà essere esplicitamente esclusa la valutazione della correttezza ortografica e
sintattica per gli allievi disgrafici o disortografici nella valutazione dell’aritmetica,
della storia ecc. Per ogni disciplina andranno pertanto individuate le modalità che
consentano di appurare l’effettivo livello di apprendimento.
La valutazione degli alunni diversamente abili
Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale
inoltre deve essere finalizzata a mettere in evidenza il percorso dell’alunno. Tenuto conto che non è
possibile definire un’unica modalità di valutazione degli apprendimenti, essa potrà essere:
Uguale a quella della classe.
In linea con quella della classe, a con criteri personalizzati.
Differenziata.
Mista.
La scelta verrà definita nel PEI di ogni singolo alunno.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
Indicatori:
1) Socializzazione;
2) Collaborazione verso compagni e adulti;
3) Autonomia;
4) Rispetto delle regole comportamentali;
5) Rispetto di sé, dell’ambiente e del patto educativo per gli aspetti di loro pertinenza;
Giudizi Descrittori
Ottimo
Pieno rispetto delle regole; Ruolo altamente propositivo e
collaborativi all’interno della classe; Rispetto degli altri, della
diversità e dell’istituzione scolastica. Costante adempimento dei
doveri scolastici
Distinto
Equilibrio nei rapporti interpersonali; Rispetto delle norme
disciplinari Ruolo positivo e consapevole del gruppo classe. Regolare
svolgimento dei doveri scolastici; Interesse e partecipazione regolari.
Buono
Osservazione non costante delle norme e del regolamento scolastico.
Comportamento non sempre controllato con frequenti richiami
verbali. Disturbo dell’attività didattica, pur in assenza di gravi atti di
indisciplina; ritardi,anche se giustificati; Adempimento non regolare
dei doveri scolastici; Interesse e impegno discontinui .
Discreto
Rapporti problematici con gli altri: conflittualità verbale, arroganza e
aggressività nell’atteggiamento, scarsa accettazione dei richiami;
Continuo disturbo dell’attività
didattica; Funzione negativa nel gruppo classe: intolleranza,
prevaricazione Impegno alterno e svolgimento saltuario e inadeguato
dei compiti
Sufficiente
Comportamento gravemente scorretto con insegnanti e compagni;
Continuo disturbo delle lezioni, tale da compromettere un sereno
ambiente di apprendimento;
Comportamenti irresponsabili, che possano pregiudicare la sicurezza
propria e altrui;
Funzione fortemente negativa nel gruppo classe, con gravi atti di
intolleranza verbale e/o episodi di violenza fisica; Scarso rispetto
delle norme altrui e atti intenzionali di danneggiamento o sottrazione
di materiali ,arredi etc. Disinteresse e disimpegno in quasi
tutte le discipline.
La valutazione e l'autovalutazione d'Istituto
La valutazione permette di valorizzare le esperienze educative e i progetti realizzati
nell’Istituto e di orientare al miglioramento la qualità dei servizi offerti.
Essa si articola come esterna all’Istituzione, ad esempio le prove INVALSI rivolte alla
valutazione del sistema d’istruzione e degli apprendimenti degli alunni e il Collegio dei revisori dei
conti rivolto alla valutazione dell’amministrazione.
Essa è interna in quanto autovalutazione d’istituto per verificare la congruità nei confronti
degli obiettivi che si vogliono conseguire con il PTOF.
VALUTARE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Valutare per…
Conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino per poter identificare i
processi da promuovere, sostenere e rafforzare al fine di favorirne lo sviluppo e la maturazione.
Valutare l’alunno per ricavare elementi di riflessione sul contesto e l’azione educativa, in
una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica tenendo presenti i modi di essere, i
ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini.
QUINDI valutare significa conoscere e capire i bambini e il contesto scolastico, non vuol
dire giudicare.
Valutare è una componente della professionalità dell’insegnante per orientare al meglio la
propria azione educativa.
Valutare quando…
All’inizio dell’anno scolastico per conoscere la situazione di partenza.
Durante l’anno scolastico nell’ambito dei percorsi didattici proposti.
Al termine dell’anno scolastico per una verifica degli esiti formativi raggiunti dai bambini e
della qualità dell’attività educativa.
A conclusione dell’esperienza scolastica in un’ottica di continuità con la famiglia e la scuola
primaria.
Direzione Didattica 3° Circolo “Aldo Moro”
Via Ugo La Malfa – 80021 AFRAGOLA (NA)
Tel./Fax 081.8603934 e-mail: [email protected]
C.F.: 80103910636
Codice Circolo:NAEE105003
www.aldomorocd.it
DIREZIONE DIDATTICA 3° CIRCOLO
Afragola
FASCICOLO PERSONALE
PER IL RACCORDO
INFANZIA – PRIMARIA
ANNO SCOLASTICO
ALUNNO/A ________________________________
ALUNNO/A_________________________________________________________
Nato/a a_______________________________( prov._____) il ________________
Residente a__________________________________________________________
Se straniero conosce la Lingua Italiana
SI
□ POCO □ NO □
PROVENIENZA SCOLASTICA:
Alla data d’ingresso aveva:
□ < 3anni
□ 3 anni
□ 4 anni
□ 5 anni
SCUOLA DELL’INFANZIA _________________________________SEZ. ______
ANTICIPATARIO
□ SI
□ NO
FREQUENZA SCOLASTICA INERENTE ALL’ULTIMO ANNO:
Frequenza regolare
□
Frequenza saltuaria
□
se “saltuaria” per:
Eventuali problemi
□
Alunno diversamente abile
□
Svantaggi
□
PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE :
costruttiva
□
scarsa
□
oppositiva
□
VALUTAZIONE DEI PROCESSI FORMATIVI
AI FINI DELLA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME
AUTONOMIA
NO
IN PARTE
SI
NO
IN PARTE
SI
NO
IN PARTE
SI
È autonomo nella cura della persona
È autonomo nella cura del materiale
È autonomo nell’esecuzione delle consegne
RELAZIONE
Rispetta le norme generali di comportamento
Coopera volentieri con i compagni
Possiede autocontrollo nei rapporti con i compagni
Riconosce l’autorevolezza dell’adulto
Sa interagire con gli adulti
Affronta le difficoltà senza rinunciare
Cerca continuamente l’attenzione degli insegnanti
PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’
Partecipa spontaneamente
Mantiene l’attenzione
Nelle attività riesce a concentrarsi per un tempo adeguato
Porta a termine un’attività intrapresa
Svolge le attività nei tempi stabiliti
Dimostra interesse per ciò che viene proposto
Accetta di assumere incarichi
DIFFICOLTÀ FONETICHE RISCONTRATE:
ASPETTI CARATTERIALI PARTICOLARI:
ATTEGGIAMENTI POSTURALI PARTICOLARI:
La lateralizzazione è
□ destra
□ sinistra
□ incerta
Si consiglia sia separato da (solo per situazioni conflittuali)…………………………
Si consiglia sia insieme a (per motivi particolari)…………………………………….
La valutazione individua diversi livelli ed è espressa con i seguenti termini:
ESSENZIALE
(prevalenza di NO)
CONSOLIDATO
(prevalenza di IN PARTE)
AVANZATO
(prevalenza di SI)
VALUTAZIONE FINALE
ESSENZIALE
CONSOLIDATO
AVANZATO
AUTONOMIA
RELAZIONE
PARTECIPAZIONE ALLE
ATTIVITA’
COMPETENZE RAGGIUNTE
AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La valutazione individua diversi livelli di competenza ed è espressa con i seguenti termini:
ESSENZIALE: il bambino ha raggiunto i traguardi per lo sviluppo delle competenze in prevalenza con
l’aiuto dell’insegnante.
CONSOLIDATO: il bambino ha acquisito con autonomia i traguardi di sviluppo delle competenze.
AVANZATO: il bambino ha pienamente acquisito con autonomia i traguardi di sviluppo delle
competenze, dimostrando creatività operativa anche in situazioni complesse ed interagendo con gli
altri.
ESSENZIALE
ASCOLTARE
Presta attenzione ai messaggi verbali.
Comprende le elementari consegne verbali.
Comprende e ricorda il senso generale di
una comunicazione.
PARLARE
Pronuncia correttamente le parole.*
Denomina
correttamente
oggetti
e
situazioni.
Si esprime utilizzando frasi complete.
*DIFFICOLTA’ FONETICHE riscontrate
….
LEGGERE
Legge semplici immagini
Legge e decodifica simboli vari
CONSOLIDATO
AVANZATO
…
ESSENZIALE
CONSOLIDATO
AVANZATO
ESSENZIALE
CONSOLIDATO
AVANZATO
ESPRIMERSI - CREARE
Sperimenta con piacere materiali graficopittorici
Utilizzo del disegno come forma espressiva e
comunicativa
Colorazione entro margini e confini definiti
SPAZIO - TEMPO
Sa riconoscere e riordinare sequenze temporali
Esplora gli oggetti e l’ambiente usando i
diversi canali sensoriali
Riconosce le principali figure geometriche
Colloca correttamente nello spazio se stesso e
gli oggetti
…
NUMERO
Confronta quantità
Conta e rappresenta quantità
RELAZIONI – DATI – PREVISIONI
Sa individuare relazioni
Compie classificazioni in base a due attributi
Compie seriazioni
MOTRICITA’
Sa rappresentare la figura umana e denomina le
parti
Ha una buona coordinazione generale dei
movimenti
Ha una buona capacità nei compiti di motricità
fine.
Coordina i movimenti della mano
Organizza lo spazio grafico
Atteggiamenti posturali particolari
Quali…..
(riportare nella tabella i relativi punteggi ottenuti)
VALUTAZIONE FINALE
TOTALE
ESSENZIALE CONSOLIDATO AVANZATO
AUTONOMIA
RELAZIONE
PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’
COMPETENZE
(riportare il livello
considerando che):
ESSENZIALE =
CONSOLIDATO =
AVANZATO =
Afragola, lì
ottenuto in base alla valutazione dei Processi Formativi e delle Competenze
SUFFICIENTE
BUONO
OTTIMO
Le insegnanti di sezione
OBIETTIVI FORMATIVI DI CIRCOLO:
di tipo cognitivo
L'alunno mostra di saper richiamare autonomamente conoscenze e abilità disciplinari in contesti
d'aula, di laboratorio, di realtà extrascolastica per:
RISOLVERE PROBLEMI
STABILIRE RELAZIONI DI CAUSA-EFFETTO
PORSI DOMANDE SENSATE
INTERPRETARE DATE, EVENTI E FENOMENI
ESPRIMERE ED ARGOMENTARE LE PROPRIE OPINIONI
FORMULARE IPOTESI
COMUNICARE CON APPROPRIATEZZA DI LINGUAGGIO VERBALE
ESPRIMERSI UTILIZZANDO CODICI DIVERSI
di tipo metacognitivo
IMPEGNO: porta a termine il lavoro assegnato. Accetta le indicazioni dell'insegnante per migliorare
il proprio lavoro. Sa riconoscere i propri successi ed insuccessi (solo per 4° e 5°).
MOTIVAZIONE: durante l'attività scolastica si attiva per superare ostacoli pur di conseguire lo scopo
proposto. E' interessato ad approfondire gli argomenti trattati a scuola.
ATTENZIONE: è concentrato sul lavoro.
ORGANIZZAZIONE: è sempre fornito del materiale necessario. Sa organizzare il materiale di cui è
fornito.
AUTONOMIA: tenta di risolvere il compito affidatogli. Di fronte a una situazione nuova cerca il
modo di affrontarla (di tipo socio - emotivo - affettivo).
RISPETTO DI SÈ E DEGLI ALTRI: nell'affermarsi tiene conto degli altri e della situazione in cui si
trova. Interagisce con gli altri nei tempi e nei modi opportuni. Ha cura delle propria persona, delle
proprie cose e di quelle altrui.
ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ: in situazioni conflittuali sa autocontrollarsi.
COLLABORATIVITÀ: sa cooperare nel gruppo.
Gli Obiettivi Formativi di Istituto sono trasversali rispetto a tutte le discipline.
PREMESSA
Riteniamo che il fine ultimo dell’educazione e dell’insegnamento sia fornire a tutti la
possibilità e i mezzi per realizzare al massimo le proprie potenzialità, in rapporto con la realtà e con
gli altri. La scuola non dovrà essere solo apprendimento di tecniche strumentali, ma momento di
esperienza, cammino creativo del bambino e del gruppo di fronte a svariate situazioni. Prima della
stesura del seguente piano di lavoro si è ritenuto necessario avere un quadro completo della realtà
classe prendendo in esame:
prerequisiti degli alunni
risorse offerte dall’ambiente scolastico e non
Le attività iniziali serviranno come ripasso; si utilizzeranno alcune ore di compresenza per
attività di gruppo e per eventuali recuperi individualizzati. Il seguente piano di lavoro dovrà essere
seguito dai docenti e adattato alle esigenze delle singole classi.
METODOLOGIA
L’approccio metodologico - didattico sarà complesso, sistemico e dinamico. A tale scopo si opererà
su più livelli:
approfondimento delle competenze;
potenziamento, strategie;
approfondimento dei quadri disciplinari con interconnessioni tra i vari ambiti di
conoscenza.
Sarà compito dei docenti confrontarsi ed adottare quelle strategie di intervento educativo più
adeguate e calibrate alle esigenze degli alunni.
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
Verrà attuata periodicamente utilizzando strumenti idonei alla registrazione delle
modificazioni avvenute a livello di conoscenza e di abilità maturate da parte degli alunni.
Verranno proposte verifiche comuni per classi parallele nei seguenti periodi:
prove di ingresso
fine 1° quadrimestre
fine 2° quadrimestre
EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
L’educazione alla convivenza civile attraversa tutte le discipline, le promuove e a queste si
riconduce.
La sua valenza educativa e culturale si realizza nella continuità delle tematiche fondamentali
che sono presenti in ogni classe della scuola primaria con una diversa sottolineatura in base all’età
degli alunni.
Di conseguenza gli obiettivi disciplinari qui sotto riportati non sono stati suddivisi in
monoennio, primo e secondo biennio.
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
OBIETTIVI DISCIPLINARI (saperi e saper fare, in ambito disciplinare).
Riflettere sui propri diritti - doveri di scolaro/cittadino.
Conoscere l’organizzazione costituzionale e amministrativa del nostro paese.
Riconoscere varie forme di governo, le forme e il funzionamento delle amministrazioni
locali.
Trasformare la realtà prossima nel banco di prova quotidiano su cui esercitare le proprie
modalità di rappresentanza, di delega, di rispetto degli impegni assunti all’interno di un
gruppo di persone che condividono le regole comuni del vivere insieme.
Conoscere e rispettare i principali regolamenti della vita sociale.
Conoscere le organizzazioni internazionali, governative e non governative a sostegno della
pace e dei Diritti Umani (Diritti del fanciullo).
EDUCAZIONE STRADALE
OBIETTIVI DISCIPLINARI (saperi e saper fare, in ambito disciplinare).
Rispettare gli altri comprendendo l’importanza di riconoscere codici e regolamenti stabiliti.
Fare proprie le ragioni dei diritti, dei divieti e delle autorizzazioni che essi contengono.
Mantenere comportamenti corretti in qualità di: pedone - ciclista - passeggero su veicoli
privati o pubblici.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
OBIETTIVI DISCIPLINARI (saperi e saper fare, in ambito disciplinare).
Comprendere il rapporto uomo - natura, analizzandone gli aspetti positivi e problematici.
Elaborare progetti di conservazione, recupero e valorizzazione del patrimonio storico naturalistico presente nel proprio territorio.
Attivare un atteggiamento di rispetto dell’ambiente e individuare forme di uso consapevole
delle sue risorse.
Praticare forme di riutilizzo e riciclaggio dell’energia e dei materiali.
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
OBIETTIVI DISCIPLINARI (saperi e saper fare, in ambito disciplinare).
Conoscere, “ascoltare” il proprio corpo ed individuare gli stati fisici generali.
Conoscere ed applicare le norme igieniche, attivare i comportamenti adeguati ai fini della
prevenzione e della cura delle malattie.
Conoscere alcune problematiche del proprio corpo legate a fattori ambientali o ad abitudini
di vita scorrette.
Conoscere le norme di sicurezza dei vari ambienti e attivare comportamenti adeguati.
Esercitare procedure di evacuazione dall’edificio scolastico, avvalendosi della lettura di
piantine e di percorsi di fuga.
EDUCAZIONE ALIMENTARE
OBIETTIVI DISCIPLINARI (saperi e saper fare, in ambito disciplinare).
Conoscere il proprio corpo e descrivere la propria alimentazione, individuando quella più
adeguata, con attenzione al dispendio energetico e alla composizione nutritiva dei cibi.
Individuare alcuni errori alimentari e i problemi ad essi connessi.
Individuare i cambiamenti delle abitudini alimentari nel tempo.
Attivare atteggiamenti di curiosità e di interesse verso i piatti della tradizione culinaria
locale e verso le abitudini alimentari di altre culture, anche attraverso forme di
sperimentazione (es. laboratorio di cucina).
Ampliare al gamma dei cibi assunti, come educazione al gusto.
Condurre attività di esperienza concreta sulla conservazione e il consumo degli alimenti.
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ
OBIETTIVI DISCIPLINARI (saperi e saper fare, in ambito disciplinare).
Comunicare la percezione di sé e del proprio ruolo nella classe, nella famiglia, nel gruppo
dei pari in genere.
Esercitare modalità socialmente efficaci e moralmente legittime di espressione delle proprie
emozioni e della propria affettività.
Esprimere nella forma più adeguata la propria emotività e affettività.
Attivare modalità relazionali positive con i compagni e gli adulti.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
ITALIANO
L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione,
discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un
registro il più possibile adeguato alla situazione.
Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di
studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura
funzionali agli scopi.
Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta,
con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi
semplici pareri personali.
Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di
scrittura
che
la
scuola
offre,
rielabora
testi
manipolandoli,
parafrasandoli,
completandoli,trasformandoli ( parafrasi e riscrittura).
Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti
informazioni su un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un
primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive,
registrando opinioni proprie o altrui.
Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si
legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte
determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.
MATEMATICA
L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte
esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha
imparato siano utili per operare nella realtà.
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state
create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso,
squadra) e i più comuni strumenti di misura.
Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa adoperare in situazioni significative per
ricavare informazioni.
Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti di vista.
Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti
di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni.
Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono
ammettere più soluzioni.
Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito)
mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il
procedimento seguito.
Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi,
grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con
i compagni.
Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando a usare le
espressioni “è più probabile”, “è meno probabile”, e, nei casi più semplici, dando una prima
quantificazione.
STORIA
L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Conosce gli
aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica.
Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.
Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi
umani e contesti spaziali.
Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa,
cultura).
Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e
inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante.
Sa raccontare i fatti studiati.
Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio
artistico e culturale.
GEOGRAFIA
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici
e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina,
pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolari attenzione a quelli italiani.
E’ in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi,
laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare
semplici schizzi cartografici e carte tematiche.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
fotografiche, artistico-letterarie).
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
Partendo dalla propria realtà scolastica ed extrascolastica, l’alunno dovrà utilizzare la
propria esperienza personale per individuare problemi significativi da indagare, sviluppare una
capacità critica e di confronto, prospettare interpretazioni e soluzioni.
Dovrà essere in grado di analizzare e raccontare ciò che ha fatto ed imparato sviluppando
atteggiamenti di condivisione e rispetto verso se stesso (igiene, alimentazione…), l’ambiente
scolastico, sociale e naturale.
TECNOLOGIA E INFORMATICA
L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto
e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti secondo le loro funzioni e rispettando la
sicurezza.
Realizza oggetti progettando e cooperando con i compagni.
Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente.
Rileva le trasformazioni di utensili facendo riferimento alla storia dell’uomo,
E’ in grado di usare nuove tecnologie e linguaggi multimediali per sviluppare il proprio
lavoro e potenziare le proprie capacità comunicative.
Utilizza strumenti informatici in situazioni significative.
LINGUA INGLESE
L’alunno riconosce se ha o meno compreso messaggi verbali orali e semplici testi scritti,
chiede spiegazioni, svolge compiti secondo le indicazioni data in lingua straniera dall’ insegnante,
stabilisce relazioni tra elementi linguistico – comunicativi e culturali appartenenti alla lingua
materna e alla lingua straniera.
Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo,
dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individua differenze culturali veicolate dalla lingua
materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto.
Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio
informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, sugli acquisti, sui vari ambienti, sulla geografia
locale, sul lavoro, sul tempo cronologico e atmosferico).
Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi
memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine.
Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi
che si riferiscono a bisogni immediati.
ARTE E IMMAGINE
L'alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare,
descrivere e leggere immagini statiche (fotografie, manifesti, opere d'arte) e messaggi in movimento
(spot, brevi filmati, videoclip ecc.).
Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le
immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico–espressivi,
pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Legge gli aspetti formali di alcune opere, apprezza opere d'arte e oggetti d'artigianato
provenienti da altri paesi diversi dal proprio.
Conosce i principali beni artistico – culturali presenti nel proprio territorio e mette in atto pratiche di
rispetto e salvaguardia.
MUSICA
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale
e in riferimento alla loro fonte.
Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonore strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche applicando schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica; le
trasforma in brevi forme rappresentative.
Esegue da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture
differenti.
Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi
utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il
valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali,
scritte,grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale
delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante
percorsi interdisciplinari.
SCIENZE MOTORIE
L'alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l'ascolto e l'osservazione del proprio
corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e
temporali.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo,
anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere ed apprezzare molteplici
discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa,
diverse gestualità tecniche.
Si muove nell'ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per
gli altri.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura
del proprio corpo e ad un corretto regime alimentare.
Comprende all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e
l'importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza ed il rispetto reciproco sono
aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.
RELIGIONE
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e sa
collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive,
riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi
rispetto al modo in cui lui stesso percepisce e vive tali festività.
Riconosce nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della
cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni;
identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle
pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza culturale ed esistenziale.
Confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distingue la specificità
della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che
credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il valore
specifico dei Sacramenti e si interroga sul significato che essi hanno nella vita dei cristiani.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Progetto Educativo Didattico
Anno Scolastico 2015/2016
Premessa
Il titolo scelto per la programmazione 2015/2016
“Mangiare per crescere”
rappresenta un viaggio nel mondo dell’alimentazione ed è lo sfondo integratore legato
all’esperienza quotidiana del bambino.
Questo gli permetterà di vivere esperienze motivanti e dare senso e significato alle nuove scoperte
che, strada facendo, si faranno.
Alcuni personaggi aiuteranno il bambino ad aprire nuovi orizzonti.
Egli sarà impegnato ad intuire, di volta in volta, qualcosa di nuovo.
Questo viaggio lo porterà a gustare in modo nuovo la routine quotidiana e a comprendere che il
nostro stare bene ci fa “stare bene” insieme agli altri!
DIMENSIONE VALORIALE
“Il viaggio della nostra vita necessita di sempre nuove energie che dobbiamo
procurarci un modo sano ed equilibrato.
Ciò è frutto di conoscenza, di scelte attente ed intelligenti e di sane abitudine che
è opportuno considerare già da piccoli, in forma di gioco e di esperienza collaborativa.
Infatti, nella gioiosa esperienza del gruppo e dell'amicizia tutto diventerà più
facile e appassionante”
1° Unità di apprendimento:
ACCOGLIENZA
“Insieme per crescere”
Premessa
“Accogliere” significa ricevere, contenere, ospita re ed implica sia la creazione di una
predisposizione d’animo favorevole verso chi arriva, sia la preparazione di un luogo fisico
gradevole, pulito, accattivante, che faccia sentire benaccetto e desiderato il nuovo venuto.
Motivazioni
Per i bambini
- Facilitare il distacco dai genitori
- Far conoscere i loro compagni e il personale della scuola
- Poter esplorare gli spazi scolastici
3
-
Consentire ai bambini di muoversi con sicurezza e tranquillità
Facilitare la conoscenza dei materiali e il loro uso appropriato
Stimolare la fantasia
Per i genitori
- Favorire la conoscenza della vita della scuola, delle insegnanti e dello stile educativo in un
clima di reciproca fiducia e collaborazione
- Facilitare la conoscenza con i nuovi genitori
Per le insegnanti
- Vivere positivamente il momento dell’inserimento
- Conoscere i bambini, la loro storia, il contesto socio-familiare-culturale di provenienza e
raccogliere elementi attraverso l’osservazione, la verifica, la documentazione
- Mirare ad obiettivi inerenti l’identità, l’autonomi a, la competenza ,la cittadinanza in
questa fase propedeutica al curricolo
- Comunicare alle famiglie la motivazione e le finalità del Progetto Educativo-Didattico
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Il sé e l’altro
1. Sviluppa il senso dell’identità personale
2. Percepisce di appartenere ad una comunità
3. Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini
Il corpo in movimento
Raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi e nell’igiene personale
Linguaggi, creatività, espressione
Formula piani di azione individualmente e in gruppo e sceglie con cura materiali e strumenti in
relazione al progetto da realizzare.
I discorsi e le parole
Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze compiute nei diversi campi di esperienza
La conoscenza del mondo
Sa essere curioso ed esplorativo
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Il sé e l’altro
3 anni
4 anni
Inserirsi nella vita di sezione: Reinserirsi nel gruppo scolastico
presentarsi e conoscere i
compagni.
Interagire
positivamente con i
compagni e con gli adulti
Sviluppare capacità
relazionali.
5 anni
Mettere in atto comportamenti
di aiuto verso i compagni
Il corpo in movimento
Occuparsi della
propria Mostrare cura per gli oggetti di uso
igiene personale: lavarsi le personale.
mani
Curare in autonomia la propria
persona, gli oggetti personali,
l’ambiente e i materiali
comuni
Linguaggi, creatività, espressione
Comprendere ed eseguire Individuare e definire un obiettivo
semplici consegne
comune
Rispettare il proprio turno
Saper organizzare uno spazio in base
a criteri condivisi.
Saper
riferire
un’idea,
un’opinione.
Ricercare materiali, strumenti
e sussidi per allestire un ricco
e stimolante angolo espressivo
-creativo
I discorsi e le parole
Memorizzare
in
modo Prestare attenzione ad un racconto
Utilizzare nuovi termini in
corretto semplici filastrocche Rappresentare simbolicamente le modo appropriato
parole
Scoprire legami logici e e
analogici tra parole
La conoscenza del mondo
Esplorare la realtà
Imparare gradualmente i modi, le
tecniche
e
gli strumenti per
interrogare ed interpretare la realtà
Affrontare e risolvere problemi
raccogliendo
informazioni,
formulando e verificando
ipotesi
Materiali: Racconti, libri, carta da disegno, cartoncini e fogli colorati, colori di vario genere,
materiali naturali e di riciclo, libri, racconti, canti, filastrocche, macchina fotografica ecc.
Ruolo dell’insegnante
L’insegnante propone, stimola, interviene dove crede opportuno, ascolta e osserva.
Percorso Didattico – Esperienze -Attività
Stimolo iniziale: Arrivo del nuovo personaggio “ Il pesciolino Enrico” Racconto e libera espressione grafico pittorica
Gioco: In fondo al mar con gli amici del
pesciolino Enrico
Costruzione del pesciolino
Drammatizzazione
Il ricordo delle vacanze
conversazione
far portare un segno, un ricordo delle vacanze:una foto … una
cartolina … conchiglie …. e realizzare un cartellone
per i bambini di tre anni far seguire semplici applicazioni della storia -i
bambini medi e grandi possono realizzare un libretto
Conoscenza dei nomi
conversazione
giochi vari
Esplorazione degli ambienti
tutti i pesciolini si mettono in fila e partono per l’esplorazione
in ogni ambiente ci si ferma ad osservare e verbalizzare quello che si vede poi si
invitano i bambini a spiegare l’uso dei vari oggetti che si trovano nell’ambiente
esplorato
espressione grafica e completamento di qualche scheda
Metodologia Dalla conversazione per accogliere le conoscenze dei bambini; a giochi di gruppo per
favorire la conoscenza e la socializzazione; alle attività grafico-pittoriche per poi astrarre e per dare
forma ed espressione alle esperienze vissute.
In particolare:
Presentazioni del personaggio guida
Racconti
Conversazioni
Filastrocche
Giochi
Canti per favorire l’integrazione di ogni bambino.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE:
Persone coinvolte: Tutti i bambini, le insegnanti e alcuni genitori
Spazi : interni ed esterni
Tempi: settembre e 3 settimane di ottobre
MATERIALI: Video, libri, cd musicali, dvd, materiali strutturati e non...
MODALITA’ DI VERIFICA –ci aspettiamo che:
3 anni:
· I bambini salutino in modo sereno i genitori;
· I bambini conoscano le regole della scuola.
4 anni:
· I bambini conoscano le regole della scuola;
· I bambini raccontino alcune esperienze;
· I bambini sappiano orientarsi nello spazio-scuola.
5 anni:
· I bambini conoscano le regole della scuola;
· I bambini raccontino alcune esperienze;
· I bambini sappiano orientarsi nello spazio-scuola.;
· I bambini raggiungano l'autonomia nelle azioni di routine.
2° Unità di apprendimento:
“Buon appetito”
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
1-scoprire la correlazione tra alimentazione e salute
Obiettivi specifici di apprendimento
Campi di esperienza
Il sé e l’altro
Il corpo in movimento
Linguaggi,creatività,
espressione
3 anni
1-Assumere consapevolezza
dell’importanza di una
corretta alimentazione
2-Imparare a consumare i
cibi in quantità giusta
1-Osservare attraverso i
sensi
2-conoscere le parti del
corpo
3-conoscere il viaggio del
cibo
1-Mostrare curiosità nei
confronti dei cibi
2-Distinguere i quattro
sapori fondamentali: dolce,
salato, aspro, amaro
4/5 anni
1-Assumere consapevolezza
dell’importanza di una
corretta alimentazione
2-Imparare a consumare i
cibi in quantità giusta
1-Conoscere le parti del
corpo coinvolte
nell’alimentazione
2-Descrivere il viaggio del
cibo
3-Scoprire e conoscere
alimenti diversi attraverso i
sensi
1-Conoscere e motivare i
propri gusti
2-Assaggiare i cibi
3-Ricostruire e riordinare
eventi legati alle abitudini
3-Manipolare materiali
diversi
I discorsi e le parole
1-Conoscere la storia del
cuoco“ Peppone”
2-Osservare e pronunciare
correttamente il nome
degli alimenti
3-Memorizzare canzoni,
poesie e filastrocche
alimentari
4-Manipolare materiali
diversi
1-Conoscere la storia del
cuoco Peppone
2-Rielaborare storie e
racconti
3-Saper riordinare una la
storia in sequenza
4-Denominare correttamente
gli alimenti
I bambini verranno coinvolti con la presentazione del cuoco “Peppone” che sarà il
nostro personaggio guida, con canti, con filastrocche, con conversazioni. con
manipolazioni, giochi ed espressioni grafiche.
Percorso Didattico – Esperienze – Attività
Stimolo iniziale: racconto di Peppone, cuoco golosone
presentazione del cuoco e la sua storia
mangio perché…conversazione ed espressione grafica
conversazione sull’importanza del cibo
ogni bambino esprime graficamente: Se mangio sono…
-
Il cibo dove va? Presentazione di un cartellone, i bambini lo osservano e lo descrivono
poi provano a disegnare il viaggio del cibo
Mangio quando… prepariamo la ruota dei pasti (colazione, pranzo…)
memorizziamo una filastrocca: Alla mattina fai colazione…
Ogni bambino disegna in 4 colonne cosa mangia di solito alla mattina, a merenda, a
pranzo e a cena
Giochiamo con gli indovinelli
Sono goloso di… conduciamo una semplice indagine chiedendo ad ogni bambino qual è
il suo alimento preferito e approfondiamo le risposte.
. Cosa significa essere goloso?
. Potresti mangiare solo l’alimento che ti piace di più? Perché?
Invitiamo i bambini a realizzare con la pasta morbida il loro alimento preferito e al
termine, facciamo un confronto dei cibi.
. Ci sono più alimenti dolci o salati ?
. Sono alimenti che si possono mangiare sempre?
. C’è la frutta e la verdura tra gli alimenti preferiti?....
Osservando gli elaborati realizzati precedentemente, guidiamo i bambini a operare delle
classificazioni.
.Quanti bambini hanno scelto il dolce?
.Quanti hanno scelto, la pizza o la cioccolata ecc…
Consegniamo ad ogni bambino un foglietto e facciamo disegnare l’alimento di cui è goloso.
Realizziamo poi un istogramma degli alimenti preferiti facendo incollare i disegni
realizzati
METODOLOGIA:
· I bambini partendo dalla interpretazione dei simboli, effettuano previsioni, ipotesi
passando poi alla sperimentazione e successivamente alla simbolizzazione del vissuto
attraverso attività manipolative e grafico – pittoriche.
·
· Ruolo dell’insegnante
· Propone, racconta, stimola, predispone il materiale, osserva e interviene dove necessita.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE:
Materiali: racconti, cartelloni, CD dei canti, carta bianca e colorata, cartelloni e fogli da pacco,
colori di vari tipi, forbici, riviste,colla, farina, sale…
Persone coinvolte: tutti i bambini e le insegnanti
Tempi: da novembre 2015 a gennaio 2016
Spazi: aule e laboratorio
VERIFICA –ci aspettiamo che:
3 anni:
I bambini denominino e riconoscano i diversi cibi.
I bambini accettino e provino ad assaggiare cibi diversi.
4 anni:
I bambini denominino e riconoscano i diversi cibi.
I bambini accettino e provino ad assaggiare cibi diversi. I bambini conoscono il
viaggio del cibo.
5 anni:
I bambini denominino e riconoscano i diversi cibi.
I bambini accettino e provino ad assaggiare cibi diversi. I bambini sappiano
denominare cibi diversi.
Verifica/Valutazione/Documentazione
L’insegnante osserva l’attenzione e il coinvolgimento dei bambini, l’espressione linguistica durante
la conversazione, e la spiegazione dei propri disegni.
Valuta quanto i bambini apprendono e riproducono
Documenta attraverso la stesura del progetto, la raccolta degli elaborati, la realizzazione di
cartelloni e di foto
3°Unità di apprendimento:
Come star bene a tavola”
Motivazione
La qualità e la varietà dei cibi non sono le sole cose che i bambini devono
cominciare ad apprezzare e a conoscere come importanti per la propria salute.
È importante anche che i bambini imparino a comportarsi correttamente a
tavola rispettando alcune semplici regole.
Il rispetto della tavola, delle posate … è un primo requisito per riuscire a
rispettare e a valorizzare il cibo e i commensali.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze (3-4-5 anni)
Il sé e l’altro
1. Comprende l’importanza dell’igiene personale
2. Sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità
Obiettivi di apprendimento (3-4-5 anni)
Il sé e l’altro
1. Aiutare i bambini a riconoscere la relazione tra la cura del proprio
corpo e l’alimentazione
2. Conoscere e acquisire le norme igieniche da seguire prima e dopo i pasti
3. Conoscere l’esistenza di alcune regole di comportamento
4. Acquisire alcuni concetti topologici (destra – sinistra ..vicino – lontano)
Percorso Didattico/Esperienze/Attività
·
Igiene personale
- Lavarsi le mani con il sapone prima di andare a tavola
·
A tavola
- recarsi in sala da pranzo in modo ordinato
- saper apparecchiare la tavola (lavoro da svolgersi in sezione)
- sedersi composti
- usare appropriatamente le posate
- usare il bavaglino in modo corretto
Regole per mangiare in modo educato
·
Che cosa è bene fare
- assaggiare il cibo che non si conosce
- bere poco per volta
- masticare bene il cibo
- non sprecare il cibo
- dire grazie a chi l’ha preparato
·
Che cosa non è bene fare
- usare il bavaglino per pulire il tavolo, il piatto, per terra…
- dondolarsi sulla sedia
- gettare a terra ciò che non piace
- urlare o fare capricci
- non riempirsi troppo la bocca e magiare in fretta
- non riempire troppo il bicchiere …
METODOLOGIA:
Dalla osservazione e dallo sperimentare l’ambiente ,alla conversazione e alla raccolta
delle osservazioni dei bambini; con utilizzo di giochi di gruppo, per scoprire gli
elementi considerati. Attraverso le azioni della giornata, i bambini consolideranno la
conoscenza dei concetti topologici. Rappresentazione delle esperienze vissute
attraverso attività grafico-pittoriche.
Persone coinvolte: i bambini e le insegnanti
Tempi: dall’ultima settimana di gennaio fino alla terza settimana di
febbraio
Spazi: sezioni, sala da pranzo, laboratorio
Documentazione: foto, disegni, cartelloni…
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE:
ETÀ: 3, 4, 5 anni.
SPAZI: Ambienti scolastici, sala da pranzo.
TEMPI: Ultima settimana di gennaio alla terza di febbraio.
MATERIALI: stoviglie, posate, cibo, immagini, colori, carta da disegno,
quaderno operativo, colla forbici, cartoncini colorati ecc….
Verifica/Valutazione
-Si osserva il comportamento, gli elaborati e l’apprendimento di nuovi vocaboli.
MODALITA' DI VERIFICA –ci aspettiamo che:
3 anni:
·
·
4
a.
b.
c.
d.
I bambini riconoscano e rispettino le regole di mangiare in modo educato;
I bambini acquisiscano le regole dell’igiene personale;
anni:
I bambini riconoscano e rispettino le regole di mangiare in modo educato;
I bambini acquisiscano le regole dell’igiene personale;
I bambini raccontino alcune esperienze;
I bambini abbiano una maggiore consapevolezza del proprio corpo e lo
sappiano rappresentare: arti collocati nel corpo;
e. I bambini intuiscano la successione di un evento e associno le cause agli effetti;
f. I bambini amplino il loro vocabolario.
g. I bambini sappiano esporre delle ipotesi;
5 anni:
a. I bambini riconoscano e rispettino le regole di mangiare in modo
educato;
b. I bambini acquisiscano le regole dell’igiene personale;
c. I bambini raccontino alcune esperienze;
d. I bambini intuiscano la successione di un evento e associno le cause agli
effetti;
e. I bambini amplino il loro vocabolario.
f. I bambini sappiano esporre delle ipotesi;
g. I bambini abbiano una maggiore consapevolezza del proprio corpo e lo
sappiano rappresentare: la figura in modo completo e da diversi punti di
vista (movimento).
4° Unità di apprendimento:
“Cose buone che fanno bene”
Per mantenere sano il nostro corpo dobbiamo fare uso di quattro tipi di alimenti:
Vitamine: proteggono il nostro organismo (Frutta e
verdura)
Proteine: aiutano i bambini a crescere ( formaggi e
carne)
Carboidrati: fanno molto bene perché ci danno molta energia (pane, pasta)
Grassi: ci danno energia, ma se ne mangiamo troppi ci fanno male (dolci,
nutella, gelati…)
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il sé e l’altro
La conoscenza del mondo
3 anni
1-Sviluppa il senso
dell’identità
personale,
ed è consapevole
delle proprie esigenze
4/5 anni
1-Sviluppa il senso
dell’identità personale,
ed è consapevole
delle proprie esigenze
1- riconosce gli
alimenti principali
1-Comprende che
ogni alimento ha
una sua funzione
per una crescita
equilibrata
2-È curioso,esplorativo,
pone domande,
discute, confronta
ipotesi, spiegazioni
soluzioni e azioni
I discorsi e le parole
Linguaggi, creatività, espressione
1- Sa nominare
1-Partecipa alla
correttamente alcuni
alimenti
2- Distingue i
gusti: dolce, salato,
amaro
discussione
sull’alimentazione
2-Descrive le proprie
sensazioni rispetto
al sapore, all’aspetto,
al profumo dei cibi
1-Comunica,esprime
emozioni, racconta
utilizzando le varie
possibilità che il
linguaggio del corpo
1- sa dare ad ogni
alimento il suo
colore
2- partecipa alla
drammatizzazione
con i burattini
Il corpo e il movimento
1-Riconosce i segnali
del corpo: sa cosa fa
bene e cosa fa male
gli consente
2-Inventa storie ed
esprime attraverso il
disegno, e la pittura
3-Sa usare diverse
tecniche espressive
1-Riconosce i segnali del
corpo: sa cosa fa
bene e cosa fa male
2-Esercita le potenzialità
sensoriali, conoscitive,
relazionali, ritmiche ed
espressive del corpo.
Obiettivi specifici di apprendimento
Il sé e l’altro
3 anni
1-Sa esprimere le
proprie esigenze
La conoscenza del mondo
1-Saper distinguere i
vari alimenti
2-Eseguire semplici
classificazioni
I discorsi e le parole
1-Ascoltare e
comprendere brevi
racconti
2-Memorizzare poesie
3-Nominare
correttamente gli
alimenti
Linguaggi, creatività, espressione
1-disegnare, colorare,
creare con materiali
diversi
Il corpo e il movimento
1- Saper muoversi
nello spazio
2-Conoscere il cibo
attraverso i sensi
4/5 anni
2-Sa interiorizzare
norme di
comportamento
3-Conoscere e esprimere
le proprie esigenze
1-Suddividere e
classificare i cibi in
categorie
2-Scoprire l’origine
degli alimenti
3-Riconoscere gli
alimenti
derivati e
scoprire alcuni
processi di
trasformazione
4-Conoscere la piramide
alimentare e le
sostanze nutritive che
la compongono;
1-Acquisire i termini
appropriati riguardo i
nomi degli alimenti
crudi, dei cibi cotti
2-Ascoltare,
comprendere e
rielaborare
verbalmente i racconti
1-Creare manufatti
artistici ispirati al cibo
con materiali di
recupero.
2-Manipolare materiali
differenti
1-Mantenere sano il
proprio organismo
attraverso una corretta
alimentazione.
2-Conoscere il cibo
attraverso i sensi
Persone coinvolte: tutti i bambini, le insegnanti, e la cuoca
Tempi: dalla metà di febbraio ad aprile.
Spazi: sezioni, laboratorio, cucina.
Percorso Didattico-esperienze-attività
Vitamine
Cominciamo il percorso di scoperta degli alimenti richiamando la storia di
Peppone che finalmente decide di andare dal nutrizionista,comprende
l’importanza di una corretta alimentazione e insieme scopriamo l’origine degli
alimenti partendo dalla frutta e dalla verdura.
- Peppone ci presenta il personaggio “Vitamino”
- Illustrazione della storia
- Realizzazione del personaggio “Vitamino”
- Presentiamo la frutta e la verdura
- Classificazione della frutta e della verdura secondo le stagioni e i
colori
- Animazione con il personaggio “Vitamino”
- Istogramma della frutta e della verdura che piace di più
Osserviamo la frutta: frutta con la buccia liscia e frutta con la buccia
rugosa, con il guscio.
Realizziamo semplici libretti con filastrocche, indovinelli.. con la frutta e
la verdura
- Creazioni di frutta e verdura con la pasta morbida o con la creta
- Invenzione di una storia animata dai personaggi della frutta e della verdura
- Osserviamo le opere di Arcimboldo e ne realizziamo di nuove
- Realizzazione di un piccolo orto.
Carboidrati e proteine
- Peppone ci presenta un altro racconto e i due personaggi: “Energino” e “Proteino”
- Racconto: La storia del boccone
- Illustrazione del racconto
- Ascolto del canto: Spaghetti al ragù
- Conversazione
- Realizziamo i personaggi con varie tecniche
- Classificazione dei cibi proteici in base alla loro provenienza
- Realizziamo un cartellone con l’origine delle proteine
- Scopriamo dove sono contenute le proteine
- Espressione grafico pittorica
- Compilazione di schede
- Classificazione dei cibi che contengono carboidrati e quelli che contengono
proteine
- Ricerca di immagini e realizzazione di un cartellone con proteine e
carboidrati … da dove provengono
- Conversazione sull’utilità di assumerne la giusta quantità
1. Manipolazione con pasta morbida delle lasagne, tagliatelle, spaghetti..
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Scopriamo quali cibi contengono i grassi e la loro provenienza
Conversazione
Classificazioni
Compilazione di schede
Manipolazione
Realizziamo la piramide alimentare.
-
Uscita didattica in un agriturismo o altro.
METODOLOGIA:
Dalla osservazione e dallo sperimentare l'ambiente naturale alla conversazione e
alla raccolta delle osservazioni dei bambini; con utilizzo di giochi di gruppo,
mimi, danze e filastrocche .
Rappresentazione delle esperienze vissute attraverso attività grafico – pittoriche e
verbali.
Ruolo delle insegnanti
Propongono dei racconti, l’osservazione degli alimenti, dispongono il materiale per i
vari lavori, personali e di gruppo, aiutano i bambini in difficoltà.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE:
·
ETÀ: 3, 4, 5 anni;
·
SPAZI: Ambienti scolastici, territorio, altri ed eventuali luoghi
d'incontro;
·
TEMPI:gennaio-giugno
·
MATERIALI: libri, frutta, verdura, immagini, cartelloni, carta e cartoncini
colorati, materiale di recupero e altri materiali vari, colori di ogni tipo, forbici,
colla, sabbia, sassolini, pasta morbida, macchina per le tagliatelle, fotocopie e
alimenti vari.
VERIFICA –ci aspettiamo che:
3
1.
2.
3.
anni:
I bambini conoscano e denominino i componenti alimentari;
I bambini accettino di trasformarsi attraverso il gioco simbolico
I bambini sappiano riordinare una sequenza e raccontare ciò che vedono
raffigurato;
4. I bambini sappiano utilizzare la loro creatività per produrre oggetti.
4 anni:
· I bambini conoscano e denominino i componenti alimentari;
· I bambini accettino di trasformarsi attraverso il gioco simbolico
· I bambini sappiano riordinare una sequenza e raccontare ciò che vedono
raffigurato;
· I bambini sappiano utilizzare la loro creatività per produrre oggetti.
5
anni:
a. I bambini conoscano e denominino le componenti alimentari;
b. I bambini accettino di trasformarsi attraverso il gioco simbolico;
c. I bambini sappiano riordinare una sequenza e raccontare ciò che vedono
raffigurato;
d. I bambini sappiano utilizzare la loro creatività per produrre oggetti.
e. I bambini si appassionino alla semina, alla coltivazione e alla raccolta
dei frutti.
Verifica/Valutazione
Si verifica il coinvolgimento dei bambini, il loro interesse, i manufatti realizzati, i
disegni e la loro espressione verbale se si è arricchita di nuovi vocaboli.
Documentazione
Stesura del testo della terza tappa, raccolta degli elaborati e delle foto.
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTI ABILI
La nostra scuola è sensibile alle problematiche degli alunni diversamente abili e
svantaggiati per i quali sono progettati e realizzati percorsi formativi che, nel gruppo
classe e in gruppi singoli facilitano l’integrazione dei bambini nella scuola e nel
territorio in cui vivono.
L’integrazione scolastica come suggerisce l’art.12.comma 3 della Legge
104/92, ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente
abile, nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
Tale obiettivo si realizza quando l’alunno sente di essere “accettato”
dall’ambiente scolastico, ma soprattutto quando partecipa alle proposte di
apprendimento in un processo articolato ma unitario .
La nostra scuola, dunque, nel favorire una reale integrazione degli alunni in
difficoltà attua modalità organizzative flessibili tali da facilitare al massimo le
comunicazioni e gli scambi tra soggetti diversi.
All’interno del gruppo classe, i docenti,stimolano il dialogo e la riflessione
sulla diversità ,aiutando gli alunni a considerarla come fonte di arricchimento
reciproco.
Per l’anno scolastico 2015/2016 la scuola ha elaborato il progetto creativomanipolativo:“CON LE ALI DELLA FANTASIA… MI ESPRIMO E CREO ” atto a
favorire l’integrazione di ogni bambino diversamente abile,agendo in maniera
trasversale all’interno della classe,del Circolo,tra famiglie ,scuole vicine ed Enti
pubblici ,attraverso la conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle diverse forme di
comunicazione.
Il progetto sarà attuato in orario curricolare e darà ampio spazio alle attività
espressive basate sul movimento, sul gioco, sulla musica ,e sull’ascolto del proprio
corpo.
FINALITA’
Favorire l’accoglienza,l’inserimento e l’integrazione del singolo nel gruppo;
garantire pari opportunità valorizzando le diversità,riconoscendo e sviluppando
le potenzialità di ognuno;
favorire atteggiamenti di ascolto e di rispetto per l’altro nella sua differenza e
nella sua peculiarità;
favorire la comunicazione e l’espressione libera degli alunni diversamente abili
attraverso l’utilizzo dei diversi linguaggi;
promuovere l’acquisizione dell’autostima, dell’autonomia personale e sociale.
MULTICULTURALITA’
La scuola è aperta ad accogliere bambini provenienti da contesti culturali ed etnici
diversi dal nostro. Gli insegnanti, indipendentemente dalla disciplina insegnata,
saranno pronti a mettere in atto strategie didattiche utili per garantire il successo
formativo di tutti i bambini, nonché la loro integrazione.
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Premessa
Le visite guidate ed i viaggi di istruzione saranno legati strettamente agli obiettivi
generali, alla realizzazione degli specifici moduli progettuali ed alle finalità del
P.T.O.F.
Obiettivi
Conoscenza e rispetto del patrimonio ambientale e culturale;
sviluppo della socializzazione.
La metodologia per visite e viaggi prevede:
lavoro di preparazione,con spiegazioni e ricerche;
svolgimento della visita guidata;
rielaborazione conclusiva grafica, scritta e orale, utilizzando anche schede che
valutino gli aspetti culturali e organizzativi.
Si programmano itinerari che sviluppino le seguenti tematiche:
naturalistiche; storico-artistiche; socio-ambientali; tecnico-scientifiche.
Visite e viaggi sono organizzati nello scrupoloso rispetto delle leggi vigenti.
In particolare:
è necessaria la partecipazione di almeno 2/3 degli alunni della classe.
E’ prevista la presenza di 1 accompagnatore per ogni 15 alunni; 1
accompagnatore per l’alunno diversamente abile.
Il periodo utilizzabile per viaggi e visite d’istruzione è stabilito dal docente di
classe.
Per tutti i viaggi, l’agenzia o la ditta di autotrasporti deve presentare alla scuola
la documentazione prevista dalle vigenti norme.
Gli itinerari saranno proposti dai docenti in progress.
Finalità dell’offerta formativa
Alla luce di quanto previsto dalla normativa vigente, dall’analisi della
situazione socio-culturale ed economica del contesto in cui la nostra istituzione opera e
dalla lettura del RAV , per l’ampliamento dell’offerta formativa, il Circolo Didattico
mira a:
1) innalzare il livello di istruzione e di competenza attraverso:
- il miglioramento dei livelli di conoscenza e competenza degli alunni con
particolare riferimento all’italiano ed alla matematica, rispettandone tempi e stili di
apprendimento;
- l'equità degli esiti formativi all'interno del sistema scolastico riducendo la
varianza interna nelle classi e tra le classi, avviando interventi compensativi nei
contesti scolastici maggiormente svantaggiati;
2) sperimentare metodologie innovative e strategie didattiche finalizzate alla
personalizzazione dei percorsi formativi nella scuola dell’Infanzia e nella scuola
primaria verificando l’efficacia di metodi e strategie.
3) aprire la scuola al territorio con il coinvolgimento delle istituzioni e delle
organizzazioni aggreganti ed associative.
Obiettivi Formativi
Viste le finalità generali della normativa, quelle specifiche della nostra istituzione,
considerato quanto suggerito dal comma 7 dell’art.1 Legge 107/2015, per il PTOF
2016/18 si definiscono i seguenti obiettivi formativi:
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento
alla lingua italiana e alla lingua inglese
valorizzazione e potenziamento delle competenze matematico-logiche e
scientifiche
potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni
con bisogni formativi educativi speciali attraverso percorsi formativi
individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei
servizi socio-sanitari ed educativi del territorio;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati in lingua italiana e
matematica;
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a
uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione,
all’educazione fisica e all’attività psicomotoria;
potenziamento delle competenze della pratica e cultura musicali, teatrali e
cinematografiche, delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto
della legalità, delle differenze di cultura e religione e dell’ambiente;
sviluppo delle competenze digitali e del pensiero computazionale;
riduzione del numero di alunni per classe;
apertura pomeridiana della scuola per il potenziamento del tempo scolastico;
scelte di gestione e di amministrazione.
Nel triennio saranno sviluppati i seguenti progetti curriculari ed
extracurriculari tesi a favorire il conseguimento degli obiettivi
formativi nonché degli obiettivi di apprendimento contenuti nelle
Indicazioni Nazionali di studio personalizzate nella scuola
dell’infanzia e nella scuola primaria.
PROGETTO DSA
(Direttiva Ministeriale 27/dicembre/2012 - BES)
In seguito alla “Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012”, la scuola è tenuta a
realizzare a pieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di
difficoltà.
Difficoltà intese sia come svantaggio sociale e culturale (BES) che come
disturbi specifici di apprendimento (DSA). A tal proposito, la nostra scuola, si è già
attivata a partire dall’ anno scolastico 2012/13, formando i docenti con un corso
specifico tenuto da esperti specializzati del Centro Antoniano di Ercolano (Na) che li
ha guidati alla scoperta e conoscenza dei DSA per poi intervenire, sugli alunni, con
screening e successive strategie appropriate.
In seguito è stato strutturato e adottato un P.D.P. (Piano Didattico
Personalizzato), per intervenire sul processo di crescita psico-pedagogico del bambino
(DSA) e bambini che presentano Bisogni Educativi Speciali.
Il P.D.P. (deliberato in Collegio Docenti, insieme alle famiglie e firmato dal
Dirigente Scolastico) ha lo scopo di definire, monitorare e documentare i punti di
forza, quelli di debolezza, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione
degli apprendimenti.
La “Direttiva” ben chiarisce che solo uno sforzo congiunto della scuola e della
famiglia può far raggiungere i risultati attesi dalle strategie adottate senza però
tralasciare accordi e intese con i servizi sociosanitari territoriali finalizzati
all’integrazione dei servizi “alla persona” in ambito scolastico; in ottemperanza a
quanto previsto dalla Legge 328/2000 e dalla Legge 104/92, secondo cui essi debbano
occuparsi dell’integrazione degli alunni con “disabilità” nonché per qualsiasi altra
attività inerente all’integrazione degli alunni in difficoltà di apprendimento.
La nostra scuola userà qualsiasi strumento in suo possesso per far sì che gli
alunni con DSA e BES possano avere una crescita sana e serena.
PROGETTO A.P.I.
La nostra scuola ha aderito al progetto A.P.I. proposto dal centro A.I.A.S. di
Afragola.
Il progetto intende aiutare i genitori, tramite l’aiuto di esperti psicologi, a comprendere
il mondo infantile, guidarli nella riflessione e nella soluzione di problematiche che
quotidianamente affrontano con i propri figli.
PROGETTO CONTINUITA’: “ A SCUOLA INSIEME”
La scuola con il suo progetto educativo pone al centro dell’attenzione l’alunno
con la sua storia , la sua identità, la sua originalità tenendo presente i suoi punti di
forza e di debolezza, garantendo un percorso formativo ed organico completo che lo
supporti anche nell’approccio con la scuola di ordine superiore e soprattutto nell’
affrontare ambienti educativi d’insegnamento diversi nonché metodi di lavoro sempre
più intensi e produttivi, valorizzando le competenze già acquisite nel rispetto di quelle
che sono le caratteristiche proprie dell’età evolutiva .
A questo proposito il III circolo didattico di Afragola “ Aldo Moro “si propone di:
Creare continuità nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire
dal suo ingresso nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future.
Creare un sistema allargato o integrato in continuità con l’ambiente familiare e
sociale .
E’ stato quindi progettato un coordinamento dei curricoli tra i due ordini di
scuola dall’infanzia alla primaria e progetti di attività di continuità.
FINALITA’
Favorire un rapporto di continuità metodologico – didattico e valutativo tra i
due ordini di scuola;
favorire la crescita e la maturazione del bambino,
sviluppare attività individuali e di gruppo fra i due ordini promuovendo la
socializzazione, l’amicizia e la solidarietà ,
favorire colloqui fra i docenti dei due ordini scolastici per lo scambio di
informazioni e riflessioni specifiche sugli alunni.
PARTECIPANT I E DESTINATARI
Alunni e insegnanti delle classi prime e quarte della scuola primaria.
Alunni e docenti dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.
ATTIVITA’ E METODOLOGIA
Le attività si svolgeranno in diversi momenti:
ACCOGLIENZA
I bambini verranno accompagnati alla scuola primaria dove potranno conoscere gli
spazi e l’organizzazione per un inserimento facilitato
Corale natalizia: i bambini delle classi prime e della scuola d’infanzia si esibiranno in
un musical natalizio alla cui rappresentazione saranno invitate anche le famiglie.
Attività scientifiche:
i bambini della scuola dell’infanzia in due momenti saranno accolti presso la scuola
primaria dove incontreranno i bambini di prima e insieme svolgeranno attività volte
alla conoscenza del corpo umano con materiale strutturato e non.
Attività laboratoriali:
i bambini della scuola dell’infanzia incontreranno gli alunni di quarta con i quali
modelleranno una parte del corpo umano (la mano). Insieme impareranno una canzone
con la quale si saluteranno quest’anno e si ritroveranno all’inizio della loro nuova
esperienza nella primaria.
OSSERVAZIONI ALLA SCUOLA DELL’ INFANZIA
Le insegnanti di quinta della primaria si recheranno presso la scuola dell’ infanzia per
osservare i bambini mentre lavorano nel proprio ambiente. Tali osservazioni saranno
oggetto di valutazione condivisa e forniranno ulteriori elementi per la formazione
delle classi prime.
Durante il primo quadrimestre dell’anno scolastico successivo i bambini frequentanti
la prima ritorneranno alla scuola dell’infanzia per ritrovare i propri compagni e
raccontare la propria esperienza.
SPAZI:
Scuola primaria, aule e laboratori .
TEMPI:
da settembre a Maggio (date da stabilire in itinere )
VERIFICA: Si prevedono incontri nel corso dell’anno tra le insegnanti delle classi
coinvolte per definire e progettare al meglio le attività di continuità .
Attività laboratoriale: i bambini della scuola dell’infanzia incontreranno gli alunni di
quarta con i quali modelleranno una parte del corpo umano ( la mano ) . Insieme
impareranno una canzone con la quale si saluteranno quest’anno e si ritroveranno
all’inizio della loro nuova esperienza nella primaria.
PROGETTO: “CHI LEGGE VOLA”
Laboratorio di lettura e scrittura creativa per tutte le classi della scuola primaria.
Obiettivi:
Scoprire il piacere della lettura attraverso momenti di lettura animata.
Vivere la lettura come esperienza emotiva capace di creare un contatto con le
emotività soggettive, con le esigenze specifiche di ogni bambino, con realtà
culturali diverse .
Rilevare in un testo gli elementi strutturali e le tecniche letterarie.
Operare interventi sui testi.
Progettare la struttura di un testo narrativo lungo (titoli, capitoli, trame, fabule,
intrecci, ecc.).
Usare espedienti connotativi.
Vivere attraverso il confronto, la collaborazione e l’interazione di diversi stili
di apprendimento- la dimensione sociale della lettura, della scrittura, dell’uso
finalizzato delle TIC
Scoprire il mondo dell’editoria e i percorsi legati alla realizzazione di un libro
(cartaceo) e alla pubblicazione.
Azioni e modalità di realizzazione;
Lettura (individuale, collettiva, silenziosa, animata) e analisi di romanzi
Visite e attività presso la biblioteca scolastica e comunale
Realizzazione di attività individuali e per gruppi (gruppi di ricerca, di analisi, di
confronto, di elaborazione grafica e testuale).
Realizzazione di tavole rotonde, focus group, circle time
Produzione di elaborati linguistici e grafici
Progettazione, realizzazione e pubblicazione di un libro in formato cartaceo
Contenuti
Saranno letti libri che trattano di problemi e conflitti tra ragazzi, che stimolano la
conoscenza di culture diverse, che promuovono la tutela del patrimonio artistico e
ambientale
Prodotti
Un libro contenente la raccolta dei racconti prodotti in scrittura cooperativa o
individuale.
Un e-book contenente la raccolta dei racconti prodotti in scrittura cooperativa o
individuale arricchito di elementi interattivi: questionari, aree di disegno, labirinti di
storie, pagine di scrittura libera.
Risultati attesi
Potenziamento delle capacità attentive, espressive e comunicative.
Acquisizione di tecniche e abilità di lettura e scrittura, con attenzione all’aspetto
ortografico.
Acquisizione di competenze nell’uso delle nuove tecnologie informatiche della
comunicazione.
Progetto di fine quinquennio
“70 ANNI
DI
EMOZIONI”
per le classi V
Far teatro a scuola non vuol dire diventare attori professionisti, ma significa
imparare a comunicare rafforzando la propria espressività naturale per sviluppare
fantasia e creatività raggiungendo una positiva relazione con se stessi e con gli altri.
Far teatro inoltre significa manifestare il proprio potenziale espressivo, comunicativo
ed emotivo, prendere coscienza delle proprie abilità naturali, imparare a superare le
insicurezze e le inibizioni, ad essere consapevoli dei propri limiti e a saperli accettare
acquisendo così una maggior coscienza e padronanza di sé.
Finalità educative:
Sviluppare la fantasia e la creatività
Approfondire la conoscenza di sé in rapporto agli altri
Favorire la socializzazione nel rispetto reciproco
Favorire l’integrazione tra gruppi di alunni
Sperimentare nuovi modi di comunicare
Obiettivi specifici
rendere coscienza di sé e dell’altro
Prendere coscienza della propria interiorità: ascoltarsi, esprimendo, col corpo e
con le parole, ciò che si sente, nel modo più veritiero e spontaneo possibile,
superando la paura di comunicare i sentimenti
Affrontare con serenità il momento del lavoro individuale di fronte ai
compagni, senza temerne il giudizio, anzi imparare ad esprimere un parere
senza giudicare.
Utilizzare la propria immaginazione per modificare semplici storie e giocare
con l’immaginazione per creare storie.
Imparare ad utilizzare la memoria per narrare esperienze vissute, ricordare le
parti di un copione e le sensazioni provate in un particolare momento.
Prendere coscienza del proprio corpo accettandolo come mezzo espressivo
Individuare la posizione di partenza (neutra) e sviluppare la capacità di
rilassarsi nei diversi livelli dello spazio.
Imparare ad eseguire i movimenti nello spazio tenendo ben presente le
sequenze da eseguire in un tempo prestabilito
Sviluppare la conoscenza del proprio corpo in situazioni statiche e dinamiche
Rispettare le regole di base del movimento teatrale:lentezza, grandezza, ritorno
alla posizione neutra.
Prendere coscienza della propria voce
Ascoltare la propria respirazione e il suo ritmo scoprendo come questo può
cambiare nelle diverse situazioni.
LA COSTRUZIONE DELLO SPETTACOLO
La costruzione dello spettacolo si svolge in più fasi che vedono impegnati i diversi
gruppi di ragazzi:
1^ fase:
stesura del copione
descrizione dell’alternarsi dei momenti di utilizzo della parola e del movimento
definizione e organizzazione dello spazio
progetto per la scenografia e utilizzo di oggetti
inserimento delle coreografie
utilizzo delle luci.
(ogni parte può sempre essere modificata, ampliata, soppressa nel corso d’opera)
2^ Fase
definizione della realizzazione degli aspetti dello spettacolo
linguaggio verbale e non verbale con definizione di frasi e movimenti
definizione della scenografia e degli oggetti
scelta delle musiche
costruzione delle coreografie e delle luci relative allo spazio e alle emozioni da
trasmettere
3^ Fase
allestimento e realizzazione dello spettacolo
PERCORSO CURRICOLARE DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
“Io sono…noi siamo”
Destinatari: Alunni classi V
Premessa
La scuola primaria, collocata (temporalmente e istituzionalmente) nel primo
ciclo di istruzione, ha il compito, con la scuola dell’infanzia e la secondaria di primo
grado, di porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva.
Esiste indubbiamente uno stretto rapporto fra legalità, cittadinanza attiva ed
educazione: solo un individuo consapevole dei propri diritti e di quelli degli altri può
dare il suo contributo ad una società democratica ed opporsi ad ogni forma di violenza
e di illegalità. La scuola può dare un grosso contributo perché è il luogo privilegiato di
esercizio della convivenza, di apprendimento delle diversità, delle varie identità
culturali e sociali e, quindi, di pratica di cittadinanza attiva e democrazia.
Finalità
La finalità principale del progetto è la creazione di un contesto educativo che
favorisca l’apprendimento esperienziale della cittadinanza attiva a partire dal
“praticare ” all’interno della comunità scolastica, vero primo microcosmo sociale in cui
si deve formare la coscienza civile e devono essere appresi i valori costituzionali,
l’etica della responsabilità, il senso di legalità e la capacità critica di scegliere e agire
in modo consapevole.
Cittadinanza e Costituzione e Scuola Primaria
Il curricolo della scuola primaria include:
A) L’educazione alla cittadinanza attiva attraverso:
il prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente;
l’attuazione di forme di cooperazione e di solidarietà;
la costituzione del senso della legalità;
lo sviluppo di un’ottica della responsabilità.
B) La prima conoscenza della Costituzione della Repubblica Italiana per:
riconoscere e rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione;
imparare l’importanza delle procedure nell’esercizio della Cittadinanza e la
distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri;
riconoscere e rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione: i diritti
inviolabili (art. 2); il riconoscimento della pari dignità sociale (art. 3); il
dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita dello società
(art. 4); la libertà di religione (art. 8); le varie forme di libertà (art. 13-21);
comprendere l’organizzazione della nostra società (art. 35-54), le nostre
istituzioni politiche (art. 55-96), con particolare attenzione al diritto alla
parola (art. 21), il cui esercizio dovrà essere prioritariamente tutelato e
incoraggiato.
Obiettivi
1. guidare gli alunni nella presa di coscienza delle varie dimensioni attraverso le
quali si esprime la persona: unicità, affettività/emotività, socialità, moralità;
2. rendere gli alunni consapevoli degli obiettivi e delle tappe del percorso,
condividere con loro le scelte: chiarire perché si intraprende un determinato
percorso significa rendere reale la partecipazione del gruppo e dei singoli;
3. riconoscere in sé gli elementi che unificano e differenziano rispetto agli altri
(conoscenze, stili di vita, gusti, aspirazioni, difficoltà, ecc.);
4. prendere consapevolezza che ogni singola persona ha un ruolo nell’ambito
dell’ecosistema classe, dove ognuno ha modo di esprimere le sue competenze e
di essere importante per gli altri;
5. riconoscere i conflitti e gestirli in maniera non violenta;
6. sperimentare la cooperazione nella risoluzione dei problemi e acquisire
elementi basilari di progettazione;
7. esercitare in situazioni reali la democrazia deliberativa con metodi decisionali
orientati alla ricerca del consenso e alla mediazione positiva delle divergenze;
8. conoscere ed analizzare la Costituzione Italiana e la Convenzione ONU Diritti
del Fanciullo;
9. lettura critica di avvenimenti vissuti direttamente e di quelli riferiti dai media
con particolare attenzione alle violazioni dei diritti fondamentali e lesivi della
dignità umana;
10. conoscere in quali ambiti del contesto locale si può e si vuole contribuire per
una pratica attiva di partecipazione (enti istituzionali e organizzazioni della
società civile);
11. collegare la dimensione locale a quella globale.
Tempi:
Metodologia:
Attività:
Spazi/strumenti:
Verifiche:
interventi quindicinali; drammatizzazione entro Dicembre .
lavori di gruppo, lezione frontale.
suddivisione in quattro moduli (unicità della persona, affettività,
socialità, moralità);canto e drammatizzazione.
aula, sala informatica, atrio; testi, immagini, attrezzature
tecnologiche e multimediali.
in itinere (comportamenti osservabili, schede, test e questionari).
PERCORSO CURRICOLARE DI ARTE E IMMAGINE
“A r t e m i a”
Destinatari: Alunni classi V
Premessa
Sapere e saper fare rappresentano il senso dell’apprendimento; in tale ottica la
didattica laboratoriale ha una sua innegabile valenza.
Nel laboratorio, infatti, si attivano non solo le conoscenze dichiarative (ciò
che si sa), ma anche le abilità e le competenze procedurali (come si fa),
metacognitive (riflessione sull’esperienza) e relazionali (interazioni fra pari). È
proprio quest’ultimo aspetto a dare un valore aggiunto alla specificità formativa
dell’attività laboratoriale.
Finalità
Il percorso, facendo leva su quanto avviato già nei precedenti anni scolastici, si
propone:
di sviluppare la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse
creazioni artistiche;
di permettere agli alunni di esprimersi e comunicare in modo creativo;
di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico,
rafforzando la preparazione culturale e sviluppando il senso civico.
Il progetto condurrà gli alunni a riflettere sull’ampiezza e sulla multiforme
espressione artistica che l’uomo ha saputo produrre e tramandare, per scoprire i
significati e le intenzionalità dell’arte come strumento di comunicazione.
Tematiche affrontate
IL COLORE: (Stati d’animo, sensazioni, atmosfere; materia da manipolare).
LO SPAZIO: (Cosa è lo spazio? Noi viviamo lo spazio. Come percepiamo lo spazio?
Differenza tra spazio bidimensionale e tridimensionale).
IL MOVIMENTO: (Che cos’è il movimento nell’arte? Come un’opera d’arte può
rappresentare il movimento?)
LA MATERIA: ( alla scoperta delle materie che ci circondano come portatrici di una
complessità di valori inespressi).
LA LUCE: (La luce come strumento principale per la visione, ma anche come
materia prima e soggetto stesso dell’opera d’arte).
IL RITRATTO E L'AUTORITRATTO: (Diversi codici espressivi per indagare
sulla propria identità, valorizzare il proprio percorso individuale e superare, attraverso
riferimenti artistici, gli stereotipi rappresentativi).
Obiettivi
saper riconoscere e comunicare le proprie emozioni;
promuovere l’acquisizione critica dei linguaggi visivi, conoscendone gli
elementi e le differenze, attivando l'espressione e la comunicazione delle
esperienze, nonché la decodificazione e l'interpretazione delle immagini, e
consolidando progressivamente la competenza comunicativa;
potenziare la creatività espressiva che è carattere comune a tutti gli individui ed
è educabile;
incentivare la maturazione del gusto estetico, in modo da rendere sempre più
ricca la comprensione del messaggio e dell'emozioni veicolate dalle opere d'arte;
organizzare l'ambiente scolastico fornendo di una adeguata varietà di materiali
e di strumenti al fine di sperimentare le differenti tecniche espressive;
riconoscere e usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il
colore, lo spazio, il movimento, la materia;
utilizzare le tecniche grafiche e pittoriche, manipolare materiali plastici e polimaterici a fini espressivi.
Tempi: un’ora settimanale più i tempi che si renderanno necessari in particolari
circostanze.
Metodologia:Far esprimere, e se possibile potenziare, la capacità dell’alunno di
osservare e di comprendere il mondo dell’arte attorno a sé. Guidare gli alunni a
cogliere la caratteristica del “bello”, inteso come valore da coltivare, attraverso il
“vedere”, “guardare”, “osservare”.Ognuno sarà libero, attraverso la propria espressione
grafico-pittorica, di trasmettere le emozioni, i sentimenti ed i pensieri. L’insegnante
seguirà il processo creativo degli alunni, guidandoli ed offrendo loro suggerimenti e
consigli per migliorare, correggere, completare le loro elaborazioni.
Attività: Si proporranno attività nelle quali gli alunni possano agire con le proprie
mani per creare “opere” personali, anche attraverso una disamina di opere d’arte di
pittori noti , che con i loro lavori hanno avviato tecniche per nuove correnti
artistiche. Le attività prevedono: osservazione dell’opera (attraverso i canali
sensoriali); discussione sulla tecnica utilizzata; lettura e comprensione dell’immagine;
analisi delle forme e dei colori utilizzati.
La produzione sarà, in forma semplice ed elementare, emulativa della tecnica presa in
visione. Ispirazioni deriveranno anche dal vissuto in ordine alle stagioni, alle festività
ed alle opportunità che si potranno cogliere in itinere.
Allestimento di una mostra finale.
Spazi/strumenti: aula, sala informatica, atrio; testi, immagini, attrezzature
tecnologiche e multimediali, materiali specifici e non ma adattabili e riciclabili.
Verifiche: Le verifiche per il raggiungimento degli obiettivi e delle competenze si
svolgeranno in itinere di lavoro e si baseranno sulle osservazioni sistematiche
dell’insegnante in riferimento: alla capacità di osservazione, riflessione e
comprensione di opere d’arte proposte; alla produzione, con particolare attenzione
alla cura e all’utilizzo della tecnica proposta; all’interesse e al grado di partecipazione
dimostrati.
PROGETTO “MUSICHIAMO INSIEME”
Destinatari
Alunni ed alunne ultimo anno scuola infanzia.
Alunni ed alunne scuola primaria.
Finalità /Obiettivi
Migliorare e potenziare la cultura musicale (legge 107 art. 1 comma 7 lettera c), senza
oneri economici per le famiglie.
Valorizzare le esperienze musicali sinora realizzate dal nostro istituto.
Sviluppare l’autonomia sociale e la cooperazione .
Potenziare le capacità espressive e creative.
Favorire lo sviluppo del pensiero musicale.
Arricchire l’articolazione professionale del corpo docente con una nuova figura e un
nuovo profilo: l’insegnante di musica nella scuola primaria.
Attività
Pratica corale.
Pratica strumentale.
Musica d’insieme.
Organizzazione
Da pianificare in base alla disponibilità ed alle competenze del personale dell’organico
per il potenziamento dell’offerta formativa. In linea di massima i docenti di classe cureranno le
attività laboratoriali e la parte interdisciplinare atta a connettere il “sapere musicale” con gli
altri ambiti disciplinari; i docenti esterni, con competenze musicali, interverranno nelle classi
con incontri programmati e cureranno la pratica corale e strumentale in orario extracurricolare.
Metodologia
“La musica si impara facendola, traducendo in concreto il proprio bisogno di viverla
fisicamente ed emotivamente,così che essa contribuisca alla nostra formazione e crescita
globale.”( C. Orff)
Apprendimento per scoperta.
Didattica laboratoriale-esperienziale.
Coinvolgimento attivo.
“Fare musica” insieme, col corpo, con la voce, con gli strumenti .
Verifica
Osservazione in itinere.
Questionari.
Performance dei bambini.
Incontri di confronto e di esame tra i soggetti coinvolti.
Durata
Pluriennale a partire dall’anno scolastico 2015/2016 e dall’acquisizione dell’organico
per il potenziamento dell’offerta formativa.
Risorse umane interne/esterne
Docenti interni.
Personale per il potenziamento dell’offerta formativa con competenze certificate per
ciò che concerne la pratica strumentale, corale e di musica d’insieme.
Spazi/attrezzature
Laboratorio musicale.
Aula.
Eventuali collaborazioni esterne
Docenti di educazione musicale delle scuole secondarie di primo grado ad indirizzo
musicale, in un’ottica di continuità verticale.
PROGETTO CREATIVO – MANIPOLATIVO
“ CON LE ALI DELLA FANTASIA…MI ESPRIMO E CREO”
Progetto curricolare per gli alunni diversamente abili.
FINALITA’
➣ Sviluppare la fantasia e a creatività.
➣ Favorire le conoscenze delle proprie e altrui potenzialità.
➣ Estendere agli alunni l’adozione di metodologie, tecniche e strategie innovative.
➣ Migliorare la capacità relazionale.
➣ Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri.
OBIETTIVI FORMATIVI
Stimolare la fantasia e la creatività.
Affinare la sensibilità estetica ed artistica.
METODOLOGIA
L’impostazione di tutte le attività proposte sarà di tipo esperienziale; si
proporrà di innescare un processo di apprendimento che. Partendo da una situazione
motivante, condurrà gli alunni ad acquisire abilità e competenze. Questo approccio
metodologico offrirà al bambino un certo grado di libertà espressiva. Le attività di
laboratorio saranno svolte in gruppi da 15 alunni per ogni insegnante.
ATTIVITA’
Manipolazione, creazione, costruzione, decorazione, pittura, allestimento di una mostra
mercato.
Il progetto è atto a sviluppare la fantasia e la creatività dei bambini mediante la
comprensione di tecniche e strategie innovative.
PROGETTO NAZIONALE
“SPORT DI CLASSE”
Per la Scuola Primaria
Indetto dal MIUR in comunione con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano
(CONI), con il sostegno del Comitato Italiano Paraolimpico (CIP) e di diverse Regioni
ed Enti Locali.
IL PROGETTO HA LE SEGUENTI CARATTERISTICHE GENERALI:
Coinvolgimento di tutte le classi di codesta istituzione a partire dall’ anno
scolastico 2015/16;
Insegnamento dell’educazione fisica per due ore settimanali impartite
dall’insegnante titolare della classe;
Inserimento della figura del “Tutor Sportivo Scolastico” all’interno del Centro
Sportivo Scolastico per la scuola primaria;
Piano di informazione/formazione iniziale ed in itinere dell’insegnante titolare
della classe;
Realizzazione di attività che prevedono percorsi d’integrazione degli alunni con
“Bisogni Educativi Speciali (BES)”;
Realizzazione dei Giochi Invernali e dei Giochi di fine anno scolastico;
PROGETTO “LA BIBLIOTECA IN CLASSE”
Obiettivi
• Sviluppare e sostenere nei bambini l’abitudine ed il piacere di leggere e di
apprendere;
• Offrire opportunità per esperienze dirette di produzione ed uso dell’informazione per
la conoscenza, la comprensione, l’immaginazione ed il piacere;
• incoraggiare coscienza e sensibilità culturali e sociali;
• condividere il patrimonio bibliotecario con l’intero gruppo classe;
• conoscere e valorizzare, il complesso processo lavorativo che porta alla realizzazione
di un libro;
• rendere autonomi tutti i bambini alla informazione scritta;
• sviluppare la capacità di “saper fare”e “saper dire”;
• elaborare e raccontare testi di tipo narrativo;
• partecipare e collaborare a lavori collettivi;
• drammatizzare letture di fiabe,miti,leggende dell’insegnante e dei bambini;
• laboratorio di costruzione di un libro
Intendo così promuovere atteggiamenti di rispetto e tutela del libro per imparare a
condividere e a conservare intatto il materiale scolastico e ad usufruire in maniera
corretta di un servizio collettivo
Attività previste
Le principali attività del progetto si baseranno su:
• Lettura individuale e collettiva
• Drammatizzazione di letture
• Caratterizzazione dei personaggi
• Analisi degli ambienti
• Ricerche su argomenti di storia, geografia e scienze
• Avvio alla comprensione dei generi letterari
• Realizzazione di un libro
Metodologia e organizzazione
Sarà necessaria la presenza dell’insegnante per garantire lo scambio di libri. La sua
funzione non sarà solo quella di gestire un patrimonio librario, ma quella di fare da
guida e da suggeritore al bambino. Dovrà valutarne le forze, capirne da poche parole di
dialogo gli interessi, intuire il genere di libro che gli fornirà le informazioni che cerca,
o semplicemente potrà divertirlo. Ogni bambino avrà diritto a scegliere e a prendere in
prestito un libro per volta. Dopo aver ufficializzato e registrato il prestito sul “registro
dei prestiti” il bambino potrà portarlo con se.
Strumenti e modalità di verifica
Gli strumenti per il monitoraggio e la conseguente valutazione degli esiti del progetto
saranno costituiti da incontri tra le insegnanti sull’andamento delle attività e da
verifiche specifiche fatte in itinere. La verifica conclusiva sarà costituita dalla
realizzazione di un prodotto finale.
Durata
Il progetto si svilupperà durante l’anno scolastico, in orario curricolare.
Risorse umane
Tutti i docenti che desiderano attuare il progetto con le loro rispettive classi.
PROGETTO: PALLAMANO……IL GIOCO DEL FAIR PLAY
Federazione Italiana Giuoco Handball Pallamano Disciplina Olimpica
Insegnanti specialisti:
Clarice Piccirilli
Maria Gallo
Anna Marinelli
Teresa Camposano
Maria Laezza
Obiettivi e finalità
Promuovere il divertimento e le esperienze piacevoli dello sport attraverso
un’ampia gamma di giochi che consentono ai giovanissimi di confrontarsi
reciprocamente,di divertirsi,di controllare le capacità motorie e le performance
tecniche con la palla grazie ad esercizi,test o semplici competizioni.
Destinatari
Classi III – IV – V
Metodologia
Considerare chi compete in un’altra squadra non come avversario ma come
partner;
attuare ogni comportamento nel rispetto delle regole;
essere modesti quando si vince,
aiutare un giocatore più debole;
rifiutare un vantaggio non equo;
riconoscere le decisioni del leader del gruppo.
Soggetti coinvolti nel progetto:
dirigente scolastico, docenti. genitori, alunni, staff tecnico federale, Federazione
Handball.
Articolazione del progetto: orario extracurriculare da gennaio a maggio.
PROGETTO : TRINITY COLLEGE
Docente referente: Assunta Caputo
Finalità e obiettivi:
Potenziamento abilità linguistiche orali in lingua inglese .
Superamento esami Trinity
Grade 1°
Grade 2°
Destinatari:alunni classi 3° - 4° - 5°.
Durata: gennaio – maggio.Moduli da 25 ore.
Risorse umane: responsabile progetto;
docenti;
collaboratori.
Articolazione del modulo:
ATTIVITÀ IN ORARIO EXTRACURRICULARE.
BENI E SERVIZI:
laboratori / sala multimediale / lettore DVD / PC / videoproiettore /dispense / CD.
PROGETTO TRE ERRE:
RICICLO
RACCOLGO, RIUSO,
Tipologia di progetto: extracurricolare
Referente: Ins. Maria Aiello
Destinatari: alunni scuola primaria classi II
Altri soggetti coinvolti: docenti, personale ATA
Finalità
Fornire competenze di scienza ecologica su base empirica e ludica e stimolare
il senso di
responsabilità ambientale, ragionando in modo critico sulle
semplici azioni che quotidianamente hanno impatto sul nostro ecosistemamondo.
Giungere alla conoscenza dei principi di inquinamento e riciclaggio con
pratiche di sperimentazione, esperienza diretta, osservazione.
Maturare la consapevolezza di poter agire concretamente a favore della
conservazione del patrimonio ambientale, dandone prova con quotidiani atti
pratici.
Obiettivi
Riconoscere i principali materiali di cui si compongono oggetti di scarto.
Operare una semplice classificazione dei rifiuti.
Conoscere la tecnica del riciclaggio domestico della carta.
Praticare la raccolta differenziata in classe.
Manipolare materiale di scarto traendone spunto per il riutilizzo.
Costruire oggetti con materiale di recupero secondo un progetto condiviso e
partecipato.
Obiettivi Specifici di Apprendimento relativi a... Educazione ambientale
Flora, fauna, equilibri ecologici tipici del proprio ambiente di vita
I bisogni dell’uomo e le forme di utilizzo dell’ambiente.
Gli interventi umani che modificano il paesaggio e l’interdipendenza uomonatura.
I ruoli dell’Amministrazione Comunale, delle associazioni private, ecc., per la
conservazione e la trasformazione dell’ambiente.
Uso corretto delle risorse, evitando sprechi d’acqua e di energia e forme di
inquinamento.
Forme di riutilizzo e riciclaggio dell’energia e dei materiali.
Contenuti
Il concetto di riciclaggio e di recupero.
I criteri della raccolta differenziata.
Principale utilizzo della frazione umida: il compost.
Il processo di riciclaggio della carta e della plastica.
Il materiale degli imballaggi.
Attività
Piccole opere d'ingegno e d'arte del riciclaggio: laboratori manipolativi che
prevedono la realizzazione di oggetti e manufatti con materiali di recupero di
uso comune (plastica, carta, imballaggi,vetro ecc.) utilizzando tecniche di
vario genere.
Metodologia
Le attività proposte si prestano al lavoro cooperativo a piccoli gruppi,
pertanto saranno
privilegiati: la metodologia laboratoriale, l’apprendimento attraverso il fare:
learning by doing, l’apprendimento attraverso la collaborazione e la cooperazione:
cooperative learning.
Di contro, si lasceranno i bambini nello spontaneismo più assoluto quando
sarà necessario che essi proseguano senza indicazioni nell'invenzione di nuovi
oggetti da riciclo artistico.
Verifica e valutazione
Strumento privilegiato sarà l’osservazione sistematica durante le attività, nel
corso delle quali si porrà l’attenzione sulla capacità degli alunni di rielaborare le
conoscenze acquisite. Le competenze di educazione ambientale andranno rilevate
e valutate con l’osservazione dei comportamenti degli alunni durante le attività di
raccolta differenziata e recupero del materiale di scarto; soprattutto andrà rilevata
la maggiore attenzione che i bambini presteranno all'ambiente scolastico, arredi e
suppellettili, all'ambiente urbano e naturale.
Le conoscenze di tipo nozionistico, invece, saranno verificate con un semplice
questionario a risposta aperta.
Spazi
Aula- laboratorio
Tempi
Come stabilito dal POF
Organizzazione
Gruppi di 12 alunni per docente.
PROGETTO “ MANGIARE SANO”
Premessa
Obiettivo fondamentale della società contemporanea e dell'educazione è saper
interagire in modo positivo e costruttivo con le altre persone, attraverso comportamenti
significativi che riguardano sia il vissuto personale sia la qualità delle relazioni tra gli
esseri umani. Quando parliamo di “vissuto personale” non possiamo escludere la
nostra salute e la nostra alimentazione,aspetti della nostra vita carichi di valenze
emotive ed affettive. É dimostrato come una corretta alimentazione sia fondamentale
non solo per assicurare all'individuo uno stato di nutrizione ottimale, ma anche e
soprattutto per tutelare la salute e garantire la qualità di vita. La vita moderna ci lascia
sempre meno tempo per rispettare la sana “tradizione”dei nonni, per i quali ritrovarsi a
tavola rappresentava una “sosta serena”, un riposo dalle fatiche del lavoro. Il diverso
approccio al momento del pasto, considerato allora una pausa funzionale per
permettere all'organismo di ritrovare energie fresche, consentiva un rapporto più
semplice e diretto con il cibo; in altre parole, il nutrirsi era senz'altro più legato ad una
necessità pratica. Nel corso del tempo le abitudini dietetiche-alimentari hanno subito
profonde modifiche sia in senso qualitativo che quantitativo; esse si sono adattate alle
risorse naturali delle varie e differenti aree geografiche, al livello culturale della
popolazione, alle condizioni socio-economiche ed allo stile di vita ad esse connesso.
La stretta unione tra salute ed alimentazione è ormai nota, come è ormai dimostrata la
possibilità di prevenire diverse problematiche attraverso una dieta corretta.
L'importanza di un'adeguata educazione alimentare è evidente. L'attuazione di tale
progetto vuole far acquisire abitudini alimentari sane, stimolando l'abbandono di
comportamenti errati.
Obiettivi didattici
Prendere consapevolezza dell'importanza della cura della propria persona
Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo
complesso
Avviare ad una gestione autonoma della propria persona
Prendere consapevolezza del ruolo che ha una corretta alimentazione
Conoscere i principi fondamentali di una sana alimentazione ai fini di una
crescita armonica ed equilibrata
Conoscere la tipologia degli alimenti, il valore nutrizionale e la funzione di un
cibo (carboidrati, proteine, vitamine, legumi, grassi, zuccheri semplici e
complessi), la piramide alimentare
Acquisire lo stretto legame tra alimentazione e lo sport
Conoscere l'origine dei differenti cibi
Ampliare la gamma dei cibi assunti, come educazione al gusto
Comporre la razione alimentare giornaliera seconde le indicazioni della
piramide alimentare
Esplorare il mondo dell'alimentazione attraverso i cinque sensi
Acquisire conoscenze ed informazioni sull'origine degli alimenti e sulle
caratteristiche di alcuni prodotti ( prodotto biologico, prodotto stagionale...)
Contenuti
Conoscere le norme di igiene quotidiana della persone
Acquisire comportamenti corretti volti ad una corretta igiene sia della persona che
degli ambienti
Prendere consapevolezza dell'errato comportamento che porta allo “spreco alimentare”
Soggetti coinvolti
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi terze.
Saranno coinvolti anche i genitori, i quali parteciperanno ad arricchire il percorso
formativo avviato a scuola.
Metodologia
Fondamentale ruolo avrà l'attuazione delle linee metodologiche
(conversazioni,letture, ricerche di gruppo e individuali...) e degli obiettivi stabiliti dagli
stessi docenti coinvolti.
Tempi e spazi
L'intero progetto avrà durata annuale, dal mese di gennaio a fine maggio.
Le attività didattico-educative correlate al progetto saranno svolte all'interno degli
spazi scolastici (aule, giardino, palestre)
Materiali e strumenti
Per poter attuare le attività si utilizzeranno schede operative, documenti visivi,
materiale cartaceo e di facile consumo, strumenti multimediali, libretti esplicativi.
Documentazione e Valutazione
Le attività svolte saranno documentate con la realizzazione di cartelloni, filmati
e foto. Dopo una iniziale osservazione sulle competenze degli alunni all'interno delle
singole classi, si passerà alla valutazione in itinere degli obiettivi e delle abilità
acquisite dai singoli alunni e dal gruppo classe con la somministrazione di schede
operative, letture e discussioni, lavori di gruppo. Tale valutazione servirà anche per
evidenziare “l'andamento”del progetto ed eventualmente attuarne modifiche; inoltre
saranno attuati incontri con il gruppo docenti ,al fine di una critica e fondata
valutazione di ogni fase del progetto.
PROGETTO “UN MONDO DI AMICI”
per la Scuola dell’Infanzia
Doc. Ref. Annunziata Pollice
Premessa
Le piazze e le strade di Afragola riflettono chiaramente la molteplicità di
culture che oggi contraddistinguono la nostra società. In questo tipo di società, il
compito educativo della scuola è di fare una mediazione tra le diverse culture di cui i
nostri alunni sono portatori; mediazione non riduttiva degli apporti culturali diversi
bensì animatrice di un continuo produttivo confronto tra diversi modelli. Il progetto
“Un mondo di amici” nasce proprio da questo forte bisogno di pensare la scuola come
una comunità inclusiva, capace di “apprezzare l’altro non perché simile a me ma
perché unico nel suo genere” (Elisa Kidanè).
Finalità
Favorire nei bambini atteggiamenti di accoglienza delle diversità da cogliere
come ricchezza per ciascuno.
Ampliare l’orizzonte culturale per accogliere gli altri come amici con i quali
poter condividere giochi ed esperienze.
Stimolare e ampliare le modalità di comunicazione attraverso molteplici linguaggi.
Obiettivi generali
La promozione nei bambini di un processo di crescita socio-affettiva,che
rafforzi la stima di sè, soddisfi il loro bisogno d’identità, sicurezza, autonomia, il loro
desiderio di accettazione da parte degli adulti e dei coetanei e favorisca, quindi, la loro
capacità di accettare sé e gli altri.
La creazione di un contesto di sezione, nel quale possano entrare i sentimenti
(positivi, negativi, incerti), possano essere vissute esperienze significative, siano
rinforzati i comportamenti accettabili, discussi i problemi sorti, ci si senta ascoltati, si
impari ad ascoltare gli altri e si venga incoraggiati e sorretti nelle difficoltà, anziché
valutati.
Giungere progressivamente allo scambio, alla reciprocità, al dialogo.
Analizzare i propri modelli relativi all’idea di bambino straniero.
Conoscenza del proprio territorio, nazione, mondo.
Provare interesse per realtà diverse e conoscerle
Entrare in contatto con diversi modi vivere.
Obiettivi specifici
Scoprire paesi e popoli del mondo.
Riconoscere e rispettare la multiculturalità.
Attivare comportamenti di fratellanza.
Comprendere di essere cittadini del mondo.
Intuire l’appartenenza ad un paese e al mondo .
Intuire e rispettare l’identità di un popolo.
Avviare all’intercultura.
Conoscere la peculiarità e la tipicità di alcuni territori.
Conoscere elementi di esplorazioni geografica.
Conoscere usi e costumi dei loro abitanti.
Veicolare relazioni interpersonali positive tra bambini e tra bambini e adulti.
Attività
Lettura di favole, racconti, fiabe, poesie, leggende.
Riflessioni libere e guidate con il circle-time..
Uso di mappamondo e carta geografica e lettura degli stessi.
Manipolazione di materiale vario come plastilina, pasta di sale.
Ascolto di vari brani musicali.
Ascolto e memorizzazione di canzoncine.
Esecuzioni di danze tipiche di alcuni paesi.
Rappresentazioni grafico-pittorico.
Giochi tipicidei vari continenti.
Elaborazioni varie di piatti tipici dei paesi in oggetto.
Uso di schede didattiche.
Tempi
Il nostro progetto prevede sei incontri di cinque ore ciascuno. I primi cinque
incontri prevedono la conoscenza di ciascun continente attraverso i diversi aspetti
culturali: favola, cucina, fauna, abbigliamento, giochi, musica e danze. Il progetto si
concluderà con un recital che coinciderà con l’ultimo incontro.
Tempi di realizzazioni: febbraio-maggio.
Destinatari
Tutti i bambini della scuola dell’infanzia.
Risorse umane
Docenti della scuola dell’infanzia.
Collaboratori scolastici.
Alcuni genitori stranieri.
Esperti esterni.
Risorse materiali
Si prevede l’utilizzo di materiali didattici consoni all’esperienza della scuola
dell’infanzia ( strumenti musicali, lettori multimediali, pennarelli, pastelli di vario tipo,
cartoncini, carta, forni, piatti, posate, ingredienti per realizzare cibi tipici, stoffe.
NAEE105003 AFRAGOLA 3 - ALDO MORO
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti
e necessari in tre passi
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e
priorità/traguardi
Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche (Sez.1-tab.1)
Area di processo
Priorità
Obiettivi di processo
1 2
Curricolo, progettazione e valutazione
Utilizzare criteri di valutazione comuni e
condivisi Sì Sì
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ambiente di apprendimento
Creare un ambiente di
apprendimento sereno e
armonioso in cui operare attraverso
l'attivazione
Si Si
di laboratori utilizzando scelte e strategie
didattiche innovative
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------Sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
Attivare corsi di formazione sulle nuove
metodologie didattiche per tutti i docenti.
Si Si
Avvalersi dell'organico di potenziamento per il
recupero di alunni in italiano e matematica.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto (Sez.1tab.2)
Obiettivo di processo
Utilizzare criteri di valutazione comuni
e condivisi
Fattibilità
Impatto
Prodotto
4
3
12
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Creare un ambiente di apprendimento
sereno e armonioso in cui operare
attraverso l'attivazione di laboratori
3
3
0
utilizzando scelte e strategie didattiche
innovative
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Attivare corsi di formazione sulle nuove
metodologie didattiche per tutti i
docenti. Avvalersi dell'organico di
4
3
12
potenziamento per il recupero di alunni
in italiano e matematica.
Passo 3 - Ridefinire l'elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati
attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di
misurazione dei risultati
Risultati attesi e monitoraggio (Sez.1-tab.3)
Obiettivo
di processo
Risultati attesi
Indicatori
di monitoraggio
Modalità di rilevazione
Utilizzare criteri di
valutazione comuni
e condivisi
Adozione totale di
criteri comuni di
valutazione e loro
applicazione per
l'80% dei docenti
Elaborazione dei criteri
Verbali di riunioni,
attraverso riunioni di Interclasse, schede di verifica e
condivisione collegiale,
griglie di rilevazione
prove comuni e non,
confronto sugli esiti.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Creare un
ambiente di
apprendimento
sereno e
armonioso in cui
operare attraverso
l'attivazione di
laboratori
utilizzando scelte e
strategie didattiche
innovative.
Utilizzo delle strategie
innovative da parte di
almeno il 10% del corpo
docente.
Progettazione di unità di
apprendimento, osservazione
del percorso didattico attuato,
Prodotti finali.
Creazione di un
repository, diario
di bordo,e-book,
story telling…
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Attivare corsi di
formazione sulle
nuove metodologie
didattiche per tutti
i docenti. Avvalersi
dell'organico di
potenziamento per
il recupero di
alunni in italiano e
matematica.
Si auspica il raggiungimento
della sufficienza degli alunni
per il 60%.Autonomia e sviluppo
delle competenze chiave di
italiano e matematica.
Acquisizione dei contenuti.
Indice di frequenza
e di gradimento ai corsi.
Atteggiamento del singolo
alunno nel gruppo,
risultati delle verifiche
e performance finale.
------------------------------------------------------------------------------------------------
Registro
delle presenze,
questionario di
gradimento,
griglia di
autovalutazione,
schede di
osservazione,
verifiche ed
eventuale
rubrica
valutativa.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #7562 Utilizzare criteri di
valutazione comuni e condivisi
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Ogni interclasse declinerà i livelli di competenza per ogni
disciplina finalizzandoli all'attribuzione del voto.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Effetti positivi all'interno della
scuola a medio termine
Scambio didattico e metodologico
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Effetti negativi all'interno della
scuola a medio termine
Reticenza di alcuni docenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Effetti positivi all'interno della
scuola e lungo termine
Condivisione dei criteri stabiliti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Effetti negativi all'interno della
scuola e lungo termine
Rischio di omologazione.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
Innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
cui in
Connessione con il quadro di riferimento di
Appendice A e B
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Realizzazione di comunità di buone
pratiche.
j. 2; 6; 7.
------------------------------------------------------------------------------------------SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di
processo individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Nessun dato inserito
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o
beni e
servizi (Sez.3 - tab. 7)
Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività
Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag
Giu
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Utilizzo dei criteri
elaborati e condivisi.
Sì Si
Si
Nessuno Nessuno Nessuno
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Incontri d'interclasse
Si
Si Si
Dedicati
Nessuno Nessuno Nessuno
all'elaborazione e
condivisione dei
criteri di valutazione.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM
colorare le
azioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi
previsti
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non
conclusa
Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti.
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione
30/05/2016
Indicatori di monitoraggio del
processo
Utilizzo dei criteri, prove comuni e non, confronto sugli
esiti.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Strumenti di misurazione Verbali di riunioni, schede di verifica e griglia di
rilevazione.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Criticità rilevate
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Progressi rilevati
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Modifiche / necessità di
aggiustamenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Data di rilevazione
31/03/2016
Indicatori di monitoraggio del
processo
Elaborazione dei criteri attraverso riunioni di interclasse,
condivisione collegiale.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Strumenti di misurazione Verbali di riunioni.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Criticità rilevate
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Progressi rilevati
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Modifiche / necessità di
aggiustamenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------OBIETTIVO DI PROCESSO: #20679 Creare un ambiente di
apprendimento sereno e armonioso in cui operare
attraverso l'attivazione di laboratori utilizzando scelte e
strategie didattiche innovative
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
La classe diventerà laboratorio attraverso l'attuazione di
progetti curriculari,lavori di gruppo e realizzazione di
prodotti finali ( libricini, e-book,giornalino,raccolte di
poesie,creazioni di dvd....)
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Effetti positivi all'interno della
scuola a medio termine
La frequenza, l'entusiasmo e la partecipazione alle attività
proposte.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Effetti negativi all'interno della
scuola a medio termine
Adesione non totale dei docenti.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Effetti positivi all'interno della
scuola e lungo termine
L'alunno diventa parte attiva dei processi di apprendimento.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Effetti negativi all'interno della
scuola e lungo termine
Possibilità di trascurare alcuni obiettivi programmati.
Divario tra le classi dovuto all'eventuale reticenza dei
docenti.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
Innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo Connessione con il quadro di riferimento di cui
in Appendice A e B
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Mezzi e strumenti diversi per
l'approccio alle discipline.
a – b – c – d – e –f – g – i – l - n 1 – 3 – 4 - 6- 7
----------------------------------------------------------------------------------------------SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di
processo individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali
Docenti
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Tipologia di attività
Progetti curricolari: ascolto, lettura, artistico, musicale,
teatrale, canto....
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Numero di ore aggiuntive presunte
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Costo previsto (€)
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Fonte finanziaria
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Figure professionali
Personale ATA
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Tipologia di attività
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Numero di ore aggiuntive presunte
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Costo previsto (€)
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Fonte finanziaria
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Figure professionali
Altre figure
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Tipologia di attività
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Numero di ore aggiuntive presunte
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Costo previsto (€)
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Fonte finanziaria
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o
beni e
servizi (Sez.3 - tab. 7)
Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività
Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Monitoraggio dei
progetti a cadenza
bimestrale da parte
dei docenti coinvolti
nei progetti.
Sì
Si
Nessuno Nessuno
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Attuazione di
laboratori in classe
per un'ora
settimanale
Sì – Si – Si – Si - Si
--------------------------------------------------------------------------------------------------------In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM
colorare le
azioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi
previsti
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non
conclusa
Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione
10/03/2016
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Indicatori di monitoraggio del
processo
Progettazione di unità di apprendimento, osservazione del
percorso didattico attuato, prodotti finali.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Strumenti di misurazione Creazione di un repository, diario di bordo, e-book, story
telling...
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Criticità rilevate
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Progressi rilevati
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Modifiche / necessità di
aggiustamenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------OBIETTIVO DI PROCESSO: #20680 Attivare corsi di
formazione sulle nuove metodologie didattiche per tutti i
docenti. Avvalersi dell'organico di potenziamento per il
recupero di alunni in italiano e matematica.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
n. 1 corso di formazione per docenti sulla didattica innovativa
n. 6 corsi di recupero in italiano e matematica
rivolto agli alunni di 3°, 4° e 5° che presentano situazione
deficitaria valutata tra il 5/6 (avvalendosi dell'organico di
potenziamento).
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Effetti positivi all'interno della
scuola a medio termine
Partecipazione attiva degli alunni.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Effetti negativi all'interno della
scuola a medio termine
Frequenza discontinua, difficoltà di adattamento al nuovo
gruppo.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Effetti positivi all'interno della
scuola e lungo termine
Acquisizione di competenze.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Effetti negativi all'interno della
scuola e lungo termine
La non acquisizione delle strumentalità.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
Innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Connessione con
il quadro di
riferimento di cui in
Appendice A e B
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Sfruttare le opportunità offerte delle
a;b;c;d;e;g;h;i;l;1;2;3;4.
ICT per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e valutare.
Creare nuovi spazi per l'apprendimento
e riorganizzare il tempo scuola.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di
processo individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali
Docenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Tipologia di attività Partecipazione di tutti i docenti ad un corso di formazione.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Numero di ore aggiuntive presunte
20
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Costo previsto (€)
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Fonte finanziaria
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Figure professionali
Personale ATA
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Tipologia di attività
2 unità a supporto delle attività di
formazione.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Numero di ore aggiuntive presunte
20
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Costo previsto (€)
12,50/h
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Fonte finanziaria
Istituzione scolastica.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Figure professionali
Altre figure
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Tipologia di attività
5 docenti dell'organico di potenziamento impegnati nei
corsi di recupero.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Numero di ore aggiuntive presunte
650
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Costo previsto (€)
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Fonte finanziaria
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o
beni e
servizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia di
spesa
Impegno presunto (€)
Fonte
finanziaria
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Formatori
1600
Istituzione scolastica.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Consulenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Attrezzature
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Servizi
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Altro
200
Istituzione scolastica.
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività
Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
monitoraggio dei
Si Si Si Si Si
corsi di recupero
--------------------------------------------------------------------------------------------------------monitoraggio corso
di formazione docenti
Si
Si
--------------------------------------------------------------------------------------------------------progetti di recupero
Si Si Si Si Si
--------------------------------------------------------------------------------------------------------corso di formazione
Si Si Si Si
--------------------------------------------------------------------------------------------------------In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM
colorare le
azioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli
obiettivi previsti
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata
o non conclusa
Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione
30/05/2016
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Indicatori di monitoraggio del
processo
Atteggiamento del singolo alunno nel gruppo, risultati
delle verifiche e performance finale.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Strumenti di misurazione Registro delle presenze, griglia di autovalutazione,
schede di osservazione, verifiche ed eventuale rubrica
valutativa.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Criticità rilevate
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Progressi rilevati
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Modifiche / necessità di
aggiustamenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Data di rilevazione
26/05/2016
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Indicatori di monitoraggio del
Processo
Indice di gradimento.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Strumenti di misurazione
Questionario di
gradimento.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Criticità rilevate
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Progressi rilevati
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Modifiche / necessità di
aggiustamenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Data di rilevazione
21/03/2016
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Indicatori di monitoraggio del
processo
Atteggiamento del singolo alunno nel gruppo, risultati
delle verifiche.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Strumenti di misurazione Diari di bordo e schede di verifica.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Criticità rilevate
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Progressi rilevati
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Modifiche / necessità di
aggiustamenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Data di rilevazione
03/02/2016
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Indicatori di monitoraggio del
Processo
Indice di frequenza e di gradimento ai corsi.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Strumenti di misurazione Registro delle presenze, questionario di gradimento.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Criticità rilevate
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Progressi rilevati
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Modifiche / necessità di
aggiustamenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Data di rilevazione
18/01/2016
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Indicatori di monitoraggio del
processo
Atteggiamento del singolo alunno nel
gruppo,
accertamento dei prerequisiti.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Strumenti di misurazione
Schede di osservazione.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Criticità rilevate
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Progressi rilevati
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Modifiche / necessità di
aggiustamenti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del
piano di miglioramento in quattro passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
Priorità 1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Priorità 2
--------------------------------------------------------------------------------------------------------La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI (Sez.4 - tab. 10)
Nessun dato inserito
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all'interno della
scuola
Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento (Sez.4 - tab. 11)
Momenti di condivisione interna
Collegio dei docenti, Consiglio di Circolo.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Persone coinvolte
Docenti, personale ata e genitori.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Strumenti
Brochure, locandine, sito web.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Considerazioni nate dalla
condivisione
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia
all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola (Sez.4 - tab.
12)
Metodi / Strumenti
Destinatari
Tempi
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Collegio dei docenti,consiglio di circolo
e manifestazione finale
Alunni, docenti, genitori, personale ata.
Maggio/Giugno
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esterno (Sez.4 - tab. 13)
Metodi / Strumenti
Destinatari
Tempi
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Sito web, coinvolgimento degli enti
locali attraverso inviti a manifestazioni
finali.
Genitori, enti locali, altre scuole ed
associazioni che operano sul territorio.
Maggio/Giugno
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
Composizione del Nucleo di valutazione (Sez.4 - tab. 14)
Nome
Ruolo
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Giuseppa Scafuto
Docente - Verifica e monitoraggio
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Francesca Castaldo Castaldo
Collaboratore DS - Verifica e monitoraggio
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Cristina Casillo
Collaboratore del DS -Implementazione
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Michelina Di Maio
Funzione strumentale - Comunicazione e diffusione
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Olimpia Foglia
Funzione strumentale - Valutazione
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Giuseppa Improta
Funzione strumentale - Valutazione
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Consiglia Tascino
DSGA - Progettazione
--------------------------------------------------------------------------------------------------------Maria Pastore
Docente - Progettazione
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Giustina Mattia
Funzione strumentale - Comunicazione e diffusione
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Anna Marinelli
Docente - Documentazione
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Concetta Giustino
Docente -Documentazione
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Salvador Tufano
DS - coordinatore
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Caratteristiche del percorso svolto (Sez.4 - for. 15)
Sono coinvolti genitori, studenti o
altri membri della comunità
scolastica, in qualche fase del
No
Piano di Miglioramento?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------La scuola si è avvalsa di
consulenze esterne?
Sì
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Se sì, da parte di chi?
INDIRE
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Il Dirigente è stato presente agli
incontri del Nucleo di valutazione
Si
nel percorso di Miglioramento?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Il Dirigente ha monitorato
l'andamento del Piano di
Si
Miglioramento?
I progetti, qui di seguito riportati,
rappresentano l’azione di potenziamento tesa a perseguire
l’ampliamento dell’offerta formativa
rispondendo ai bisogni emersi dal RAV e dal PDM.
MAT - ITA
(si può ancora rimediare!)
PREMESSA
L’esperienza scolastica, da sempre pone i docenti di fronte a gruppi classe
dove alcuni alunni non riescono ad ottenere successo nello studio. Le difficoltà
nell’apprendimento si traducono spesso in demotivazione e frustrazione dei discenti e
si possono trasformare in veri e propri ostacoli sul piano della crescita culturale e
umana.
Pertanto, nell’organizzare un curricolo che tenga conto dei bisogni di tutti e di
ciascuno, non si può prescindere dalla considerazione che ci sono diversi ritmi di
apprendimento e diversi livelli di partenza.
PROBLEMA RILEVATO
Le iniziative di autovalutazione realizzate da questa istituzione scolastica,
hanno prodotto dati tali da indurre, in sede di compilazione
del RAV,
all’individuazione di determinate priorità strategiche e dei relativi obiettivi di
miglioramento. Pertanto, scopo principale del presente progetto è favorire il recupero e
il consolidamento delle fondamentali abilità di base linguistiche e logico-matematiche,
riconoscendone il valore peculiare, così come auspicato nella normativa vigente
(Legge 107/2015 art. 1 commi 1, 3 (lettera b), 7; Indicazioni Nazionali 2012;
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
relative alle competenze chiave per l’apprendimento permanente).
Inoltre, tale iniziativa, intende promuovere la cultura dell’inclusione e la
realizzazione di percorsi educativi e didattici rispondenti alle necessità formative degli
allievi che evidenziano difficoltà non ascrivibili ad una tipologia specifica di alunno
(in conformità anche con quanto previsto dalla Direttiva Ministeriale 27-12-2012 e
successiva Circolare Ministeriale N° 8 del 6-3-2013).
Denominazione progetto
Tipologia progetto
Grado di scuola interessato
Responsabile progetto
Destinatari
Finalità
Obiettivi
ITALIANO
Classi terze
a) Ascolta e interagisce nelle
conversazioni su argomenti
di esperienza diretta;
b) Ascolta in modo attivo e
comprende il significato di
testi orali di vario tipo
individuandone gli elementi
essenziali.
c) Racconta
oralmente
un’esperienza personale o
una storia rispettando la
successione cronologica;
d) Comunica
oralmente
utilizzando
un
lessico
adeguato.
e) Legge ad alta voce e
comprende testi di vario tipo;
f) Individua
gli
elementi
essenziali di un racconto;
g) Utilizza tecniche di lettura
adeguate.
h) Raccoglie idee per la
scrittura;
i) Scrive brevi testi narrativi
con l’aiuto di immagini,
schemi, domande guida,
mappe.
j) Conosce
le
regole
ortografiche e gli elementi
morfologici di base e li usa
nell’elaborazione orale e
scritta;
k) Utilizza semplici strategie di
autocorrezione;
l) Conosce, rispetta e utilizza le
Mat-Ita (si può ancora rimediare!)
Recupero
Scuola Primaria (Sede – Plesso Mancini)
(da individuare tra i soggetti preposti alla realizzazione)
Alunni delle classi 3^ [8],4^[9] e 5^[10]; ( 2/3 per classe).
- Rendere positiva l’esperienza scolastica;
- Incentivare forme di collaborazione e
responsabilizzazione;
- Elevare il livello di autostima;
- Prolungare
i
tempi
di
attenzione
e
concentrazione;
- Rafforzare l’autonomia operativa;
- Promuovere l’acquisizione di un metodo di studio;
- Innalzare il livello medio del profitto nelle singole classi;
- Operare per il superamento delle difficoltà di apprendimento;
- Promuovere il successo formativo,
rispondendo alle esigenze
degli alunni.
MATEMATICA
Classi terze
a) Conosce i numeri naturali entro ed oltre il migliaio;
b) Conosce il valore posizionale delle cifre nel sistema decimale;
c) Opera con i numeri naturali mediante confronto e ordinamento;
d) Comprende e applica la procedura per eseguire addizioni e
sottrazioni in colonna con uno e più cambi
e) Padroneggia strategie di calcolo mentale;
f) Opera con la moltiplicazione in modi differenti: mediante
schieramenti, come addizione ripetuta, con il moltiplicatore di
una cifra;
g) Conosce le tabelline per utilizzarle nelle strategie di calcolo;
h) Opera con la divisione mediante schieramenti, in riga, in
colonna;
i) Padroneggia strategie di calcolo mentale (moltiplicazioni e
divisioni per 10, 100, 1000);
j) Conosce e utilizza le misure di lunghezza, capacità, peso;
k) Comprende il contenuto e individua la soluzione di semplici
situazioni problematiche anche
l) mediante rappresentazione grafica;
m) Riconosce e nomina le principali figure geometriche piane.
principali
convenzioni
sintattiche e grammaticali.
Classi quarte
a) Ascolta e comprende un
messaggio orale;
b) Ascolta e comprende il
significato di testi orali
individuandone
gli
elementi essenziali.
c) Interviene
in
modo
appropriato nei vari
contesti comunicativi;
d) Rielabora oralmente una
storia letta e/o ascoltata.
e) Legge correttamente e
comprende vari tipi di
testo;
f) Ricostruisce una storia
attraverso
sequenze
temporali;
g) Utilizza
tecniche di
lettura adeguate.
h) Produce semplici testi
narrativi o descrittivi con
tecniche facilitanti;
i) Rielabora un semplice
testo con uno schema
guida.
j) Conosce
le
regole
ortografiche
e
gli
elementi morfologici di
base
e
li
usa
nell’elaborazione orale e
scritta;
k) Utilizza
semplici
strategie
di
autocorrezione;
l) Conosce,
rispetta
e
utilizza le principali
convenzioni sintattiche e
grammaticali.
Classi quinte
a) Ascolta
e
comprende
messaggi orali (relativi ad
esperienze personali e a
semplici testi narrativi);
b) Comprende il punto di vista
altrui.
c) Esprime verbalmente le
proprie esperienze o le realtà
osservate, rispettando la
sequenza logico-temporale;
d) Interviene
in
modo
appropriato nei vari contesti
comunicativi;
e) Rielabora oralmente una
storia letta e/o ascoltata
(anche con l’utilizzo di
Classi quarte
a) Conosce i numeri naturali oltre il migliaio;
b) Conosce il valore posizionale delle cifre nel sistema decimale;
c) Opera con i numeri naturali mediante confronto e ordinamento;
d) Esegue operazioni aritmetiche, utilizzando anche procedure
facilitanti;
e) Conosce le tabelline per utilizzarle nelle strategie di calcolo;
f) Padroneggia strategie di calcolo mentale;
g)
h)
i)
j)
k)
Comprende il concetto di frazione;
Comprende il concetto di numero decimale;
Legge e scrive numeri decimali;
Conosce e utilizza le misure di lunghezza, capacità, peso;
Comprende semplici situazioni problematiche e individua
strategie risolutive ( problemi con una domanda e una
operazione);
l) Riconosce e denomina le principali figure geometriche piane.
Classi quinte
a) Numera, confronta e ordina numeri naturali interi (migliaia,
milioni);
b) Riconosce il valore posizionale delle cifre in numeri naturali
interi;
c) Esegue le quattro operazioni;
d) Comprende il concetto di frazione;
e) Comprende il concetto di numero decimale;
f) Legge e scrive numeri decimali;
g) Comprende il contenuto di situazioni problematiche e non;
h) Risolve problemi con due domande e due operazioni;
i) Disegna e classifica le principali figure piane;
j) Comprende il concetto di perimetro;
k) Calcola il perimetro di poligoni (triangoli e quadrilateri);
l) Comprende il concetto di superficie;
m) Conoscer ed usa le misure convenzionali (lunghezza, massa e
tecniche facilitanti ).
f) Legge e comprende un testo
(narrativo/descrittivo/espositi
vo) ed individua gli elementi
espliciti;
g) Utilizza tecniche di lettura
adeguate;
h) Procede ad una consultazione
sempre più autonoma del
vocabolario.
i) Scrive brevi testi narrativi,
descrittivi e regolativi con
l’aiuto di immagini, schemi,
domande guida, mappe;
j) Rielabora un semplice testo.
k) Conosce
le
regole
ortografiche e gli elementi
morfologici di base e li usa
nell’elaborazione orale e
scritta;
l) Utilizza semplici strategie di
autocorrezione;
m) Conosce, rispetta e utilizza le
principali
convenzioni
sintattiche e grammaticali.
n)
o)
p)
q)
capacità);
Comprende l’equivalenza di misure in situazioni concrete;
Realizzare
semplici
indagini
statistiche
tabulando,
rappresentando e interpretando i dati;
Osservare e descrivere un grafico individuando Moda, Mediana e
Media aritmetica;
Quantificare situazioni di incertezza e formulare ipotesi.
Soggetti interessati
Tre insegnanti di scuola primaria:
(A 11h; B 11h; C 12h).
Metodologia
Lezione frontale, percorsi
individuali,
tutoring, cooperative
learning, role play, brainstorming.
a.s. 2015/2016 (dall’acquisizione dell’organico del potenziamento)
Aule, laboratori.
Tecnologiche e multimediali/testi, immagini, audiovisivi/sussidi
strutturati e non.
Individuazione degli alunni che necessitano di recupero
scolastico e delle aree d’intervento (Scheda A);
Colloqui con i genitori degli alunni interessati per autorizzazioni
;
Assegnazione degli alunni ai docenti coinvolti nel progetto;
Acquisizione dei livelli di partenza (Scheda B);
Avvio attività di recupero di 2/3 ore settimanali in orario
extracurricolare per classe e disciplina (gruppi 10/12 alunni
organizzati per classi parallele o abilità da recuperare; gestione
del turnover ).
Tempi
Spazi
Attrezzature/strumenti/materia
li
Articolazione
ITALIANO
Insegnante A
Lunedì 2h classi 3^ sede;
Mercoledì 2h classi 4^
sede;
Venerdì 3h classi 5^ sede
(gruppo 1);
Martedì
2h
classi
MATEMATICA
Insegnante B
Lunedì 2h classi 4^ sede;
Mercoledì 3h classi 5^ sede (gruppo 1);
Venerdì 2h classi 3^ sede;
Martedì 2h classi 3^ plesso;
Giovedì 2 h classi 4^ plesso.
4^ Insegnante C
plesso;
Giovedì 2h classi 3^
plesso.
Insegnante C
Venerdì 3h classi 5^ sede
(gruppo 2);
Martedì 3h classi 5 ^
plesso.
Verifica e valutazione
Mercoledì 3h classi 5^ sede (gruppo 2);
Giovedì 3h classi 5^ plesso.
Verifiche in itinere mensili, (prove orali, elaborati scritti, schede
strutturate, test e questionari) schematizzate in griglie predisposte
per monitorare il progetto (Scheda B);
Valutazione quadrimestrale e finale; Confronto esiti
attesi/ottenuti (Scheda C).
PROGETTO “GIOCARE CON LA MATEMATICA”
Introduzione
Questo progetto intende scommettere sulla possibilità di apprendere anche
concetti complessi (come possono essere quelli matematici) con un approccio
ludico, dinamico, interattivo e costruttivo.
Proprio come la matematica, il gioco è un’attività intellettuale, disinteressata,
senza un utile immediato, fine a se stesso. Il gioco si appaga nel suo farsi.
Il gioco matematico lancia una sfida alla mente del bambino che la raccoglie
proprio perché nel gioco il coinvolgimento della dimensione emozionale è forte. E’
altresì il mezzo più adeguato per sviluppare il pensiero astratto. Nel gioco vengono
esercitate, padroneggiate, consolidate molte abilità; quando gioca un bambino
mette in atto strategie, inventa regole, attribuisce punteggi, si concentra, analizza,
intuisce, deduce, utilizza cioè il pensiero logico e il ragionamento. In questo modo
si diverte e mantiene in forma la mente.
La sfida per i docenti di ogni ordine e grado è dunque quella di provare a creare
uno spazio didattico che assuma la forma di un laboratorio di giochi, non
sporadico, ma pienamente inserito nel percorso di apprendimento dell’alunno. In
questo modo si potrebbe raggiungere un duplice obiettivo:
stimolare e aumentare la motivazione (anche e soprattutto degli alunni in
difficoltà) nei confronti dell’apprendimento della matematica
offrire all’insegnante l’opportunità di rilevare strategie, ragionamenti, percorsi
mentali degli alunni in una situazione nuova.
1.
Finalità
Il Progetto e l’iscrizione al concorso Kangaroo ,si propongono di:
a) promuovere atteggiamenti di curiosità e di riflessione, valorizzare la
consapevolezza degli apprendimenti e sviluppare attività di matematizzazione,
b) valorizzare il contributo che il gioco matematico è in grado di recare alla
maturazione delle risorse cognitive, affettive e relazionali degli alunni, alla loro
creatività e all’appropriazione di competenze matematiche specifiche per la
classe di riferimento,
c) incoraggiare la pratica laboratoriale nell’insegnamento della matematica,
d) favorire l’approccio interdisciplinare ai contenuti matematici,
e) sviluppare dinamiche relazionali per lavorare in gruppo.
2.
Obiettivi
L’intervento intende:
a)
sostenere la metodologia della didattica laboratoriale attraverso
l’attivazione di Laboratori per la realizzazione di giochi matematici nelle classi
b)
contribuire al raggiungimento di obiettivi previsti nel curricolo di
matematica per la classe, ed i corrispondenti traguardi per lo sviluppo delle
competenze, attraverso la progettazione di un gioco matematico e la sua
conseguente sperimentazione didattica con gli alunni.
Destinatari
Il progetto è destinato agli alunni delle classi IV e V
Tempi
Orario curriculare
3.
Metodologia e fasi di lavoro
Ciascun docente che aderisce al progetto con la propria classe è invitato a:
1. scegliere uno o più obiettivi del curricolo di matematica che ritiene
significativo per il raggiungimento di uno dei traguardi per lo sviluppo delle
competenze matematiche relativo alla sua classe;
2. progettare un gioco matematico che concorra al raggiungimento degli obiettivi
di cui al punto 1 e del traguardo di competenza ad essi associato. Il gioco può
consistere sia in un oggetto concreto che in un gioco - attività. E’ da
privilegiare in ogni caso l’uso di materiali poveri o facilmente disponibili, come
ad es. materiale di recupero;
3. realizzare il gioco con la collaborazione attiva degli alunni;
4. predisporre una scheda – gioco che contenga: descrizione, regole ed immagini
,utilizzare il gioco inserendone l’uso nel percorso didattico della classe;
5. predisporre opportuni test per monitorare i risultati.
Alla fine del percorso di preparazione, gli alunni parteciperanno alle gare
online ,che si terranno in giorni prestabiliti.
Sostenibilità economica
Gli alunni ,individuati dai docenti, potranno partecipare al concorso, previa iscrizione e
versamento di una quota(da stabilire).
“COMUNICARE”
La lingua come chiave di lettura di altre culture
Progetto di lingua: Cinese, Spagnolo, Tedesco, Inglese.
Analisi del contesto e rilevazione dei bisogni
Il III Circolo Didattico Aldo Moro è sito in Afragola, Napoli, una cittadina di
oltre 65 mila abitanti che ha avuto negli ultimi anni un notevole incremento
demografico in gran parte da attribuirsi all’afflusso di cittadini stranieri.
Per far fronte a tali esigenze la Scuola si sta attivando per un potenziamento
dell’insegnamento di lingue straniere diverse da quelle tradizionalmente studiate. In tal
senso essa volge lo sguardo all’insegnamento della lingua cinese, che nella scuola
italiana, nonostante la sua giovane storia, è sempre più diffuso. Importanti
sperimentazioni sono in atto, oltre nel Nord del Paese, anche nel Lazio e nella
Campania. Oggigiorno il cinese rappresenta la terza lingua curriculare, ma in alcuni
rari casi, come accade al Convitto Nazionale di Roma, è diventato addirittura prima
lingua straniera.
Nell’ottica di una internazionalizzazione della scuola italiana è importante che i
nostri studenti possano munirsi di quelle conoscenze e competenze linguistiche,
inerenti anche alla lingua tedesca e spagnola, che si riveleranno strategiche nel loro
futuro.
A tal fine verranno utilizzate tutte le occasioni didattiche che si presenteranno in itinere
e si favoriranno attività interdisciplinari.
Inoltre la scuola intende progettare un accostamento alla lingua Inglese fin dalla
scuola materna con attività ludiche tali da permettere ai bambini di familiarizzare con i
suoni della lingua inglese, imparare alcuni vocaboli e semplici frasi, avviando un
percorso che sarà approfondito e consolidato nella scuola primaria e nei successivi
gradi di istruzione. I bambini saranno incoraggiati ad essere creativi e partecipi
attraverso l’uso e l’esplorazione della lingua Inglese. Riteniamo si tratti di una bella
opportunità per i bambini al fine di migliorare l proprio inglese divertendosi.
In tal senso la nostra scuola da vari anni propone ai ragazzi, a partire dalle classi terze,
percorsi di potenziamento delle competenze in lingua straniera tramite progetti Trinity.
Fin dal 2007 c’è stata una crescente adesione alla partecipazione ai corsi da parte dei
nostri alunni con conseguente successo nella acquisizione di attestati di primo e
secondo livello. I ragazzi hanno accresciuto le competenze di base grazie all’apporto di
esperti esterni e madrelingua traendone beneficio e giungendo a padroneggiare la
lingua in situazioni di realtà quali la conversazione su argomenti della vita quotidiana
propria degli adolescenti.
Per quanto riguarda la lingua spagnola si ritiene opportuno avviare un percorso
sin dalla scuola elementare avendo constatato che la maggior parte delle scuole
secondarie di primo e secondo grado limitrofe al nostro circolo didattico hanno da
tempo inserito nel piano delle attività didattiche di base la Lingua Spagnola.
Lo studio delle lingue e delle culture permetterà di vincere stereotipi e
consolidate ignoranze, costruendo quella conoscenza indispensabile per costruire un
mondo di pace e rispettoso di ciascuno.
Obiettivi educativi generali
Il progetto individua i seguenti obiettivi educativi generali:
la presa di coscienza di un’identità culturale
l’acquisizione di una coscienza europea
il rispetto di popoli e di culture diverse
la comprensione, cooperazione ed apertura al confronto
la consapevolezza del valore formativo dell’apprendimento di una lingua
straniera
Obiettivi specifici
Il progetto intende perseguire i seguenti obiettivi specifici adeguabili in bse alle diverse
fasce di età:
Ascoltare, comprendere ed eseguire semplici istruzioni
Forme di saluto formali ed informali
Presentarsi: chiedere e dire il nome
Chiedere notizie sullo stato di salute e rispondere
Identificare e conoscere i nomi dei colori
Riconoscere e identificare alcuni animali e saperli descrivere
Conoscere i numeri
Conoscere i nomi di alcune parti del corpo
Conoscere l’alfabeto
Chiedere e dire l’età
Identificare gli oggetti dell’arredo scolastico
Identificare i componenti della famiglia
Identificare gli indumenti
Sapersi descrivere e descrivere una persona
Riconoscere i nomi di alcuni cibi rapportandoli alle tradizioni culturali del
Paese in esame
Conoscere culture e tradizioni dei vari Paesi
Destinatari
I destinatari del progetto saranno gli alunni dell’ultimo anno della scuola
dell’infanzia e gli alunni della scuola primaria
Risorse umane
La scuola intende fare richiesta di docenti esterni con competenze linguistiche
specifiche da affiancare a docenti interni per la realizzazione dei progetti didattici
programmati. Tali progetti avranno una tempistica pluriennale a partire
dall’acquisizione del personale organico di potenziamento nell’ottica di una
organizzazione extracurriculare.
Valutazione dell’intervento formativo
La valutazione riguarderà l’acquisizione delle funzioni linguistiche da parte
degli studenti senza somministrazione di ‘prove di verifica’ tradizionali ma piuttosto
attraverso una scheda di osservazione dei cambiamenti nel comportamento degli
studenti.
L’intervento sarà valutato anche attraverso la somministrazione di un
questionario agli studenti, agli insegnanti di classe e ai genitori.
Spazi e attrezzature
La scuola è dotata di:
Laboratorio linguistico istituito con fondo FESR
Laboratorio informatico
Aule attrezzate con LIM
Biblioteca
Palestra
Aula-video
Responsabile del Progetto il Dirigente Scolastico
PIANO NAZIONALE PER LA SCUOLA DIGITALE
Il processo di digitalizzazione, in atto in tutte le scuole del territorio nazionale,
consta di azioni che concorrono alla diffusione di una nuova cultura professionale:
“corsi di formazione del personale docente per l’innovazione didattica e per il
personale ATA per favorire la governance, la trasparenza, la condivisione di dati, lo
scambio di informazioni.
Nell’ottica dello sviluppo della cultura digitale si colloca anche la figura di supporto
per la didattica denominata: “animatore digitale”, individuato tra i docenti di ruolo
dell’istituzione scolastica.
(Secondo il Decreto Direttoriale del MIUR n.17791 del 19/11/2015, l’animatore
digitale (AD)resterà in carica tre anni e dovrà occuparsi di attuare complesse azioni
strategiche nella propria scuola:
Formazione interna
Stimolare la formazione interna alla
scuola attraverso l’organizzazione di
laboratori formativi favorendo la
partecipazione di tutta la comunità
scolastica alle attività formative
Coinvolgimento
della comunità scolastica:
favorire la partecipazione e stimolare
studenti e docenti nell’organizzazione di
attività strutturate sui temi del PNSD,
anche attraverso momenti formativi
aperti ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale
condivisa
ANIMATORE
DIGITALE
Soluzioni innovative
Uso di particolari strumenti per la
didattica;
la pratica di una metodologia comune;
informazione su innovazioni esistenti
in altre scuole.
Creazione
di soluzioni innovative:
individuare soluzioni metodologiche
e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti
della scuola coerenti con l’analisi
dei fabbisogni della scuola stessa
Il ruolo di animatore digitale per il prossimo triennio sarà svolto dalla docente Maria
Laezza.
RISORSE UMANE
Fabbisogno organico dell’autonomia
Scuola dell’infanzia
Visto il c.14 a) dell’art. 1 della Legge 107/15, considerato il numero delle sezioni a
doppio organico (8) ed il numero delle sezioni a monorganico (7), il Collegio dei
Docenti determina il seguente fabbisogno dei posti comuni e di sostegno:
N 23 POSTI COMUNI
N 13 POSTI DI SOSTEGNO;
Scuola primaria
Visto il c.14 a) dell’art. 1 della Legge 107/15, considerato il numero delle classi a
tempo normale (23) con un monte orario degli insegnamenti pari a 27,30 ore
settimanali (25,50+2 di IRC)) valutata la quota di flessibilità e il numero di alunni con
disabilità, il Collegio dei Docenti determina il seguente fabbisogno dei posti comuni e
di sostegno:
N 50 POSTI COMUNI;
n 20 POSTI DI SOSTEGNO.
Potenziamento dell’offerta formativa
Valutata la necessità del personale docente per il potenziamento dell’offerta
formativa c. 14 b) art. 1 della Legge 107/15, sulla base dei progetti, il Collegio dei
Docenti determina:
N 7 POSTI PER IL POTENZIAMENTO
N 3 POSTI DI SOSTEGNO
Potenziamento personale amministrativo, tecnico e ausiliario
Visto l’art. 1 c. 14 della Legge 107/15; considerato l’allegato documento che definisce
gli indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione, al
fine di soddisfare gli obiettivi formativi del PTOF, quali:
figure di livello gestionale col ruolo di coordinamento tra dirigenza e personale
docente e non docente;
apertura pomeridiana per le attività di potenziamento;
maggiore qualità ed efficienza dei servizi amministrativi.
Per il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e
ausiliare, il Collegio dei Docenti determina:
N 1 POSTI DI LIVELLO GESTIONALE;
N 1 POSTI DI COLLABORATORE SCOLASTICO;
Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali
Per quanto concerne il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, previsto
dal c. 3 art. 3 della Legge 107/15, il Collegio dei Docenti indica
- Sostituzione/adeguamento normativo delle scale antincendio;
- Una biblioteca per ciascun plesso.
- Laboratorio di musica presso il plesso “MANCINI”.
- Teatro/sala conferenze per entrambi i plessi.
- Attrezzature ginniche per le palestre dei plessi “Aldo Moro” e “Mancini”.
- Uno spazio verde attrezzato con una palestra coperta presso il plesso “Mancini”
- 11 LIM per entrambi i plessi.
- 12 Computers presso il plesso “Mancini”
Programmazione delle attività formative
Considerato il c. 12 dell’art. 1 della Legge 107/15 che prevede l’attività
formativa rivolta al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliare e il c. 124
che stabilisce nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la
formazione in servizio obbligatoria, permanente e strutturale il 3° Circolo, in
coerenza con il PTOF e con i risultati emersi dal Piano di miglioramento delle
istituzioni scolastiche previsto dal Regolamento del DPR n. 80/2013, definisce le
seguenti attività di formazione del personale scolastico:
Personale docente
uso delle tecnologie informatiche e competenze digitali per l’innovazione
didattica e metodologica;
programmazione per competenze;
l’inclusione,la disabilità, l’integrazione, le competenze di cittadinanza globale;
potenziamento delle competenze di base con particolare riferimento alla lettura
e comprensione, alle competenze logico- argomentative degli alunni e alle
competenze matematiche;
competenze linguistiche;
formazione rivolta ai docenti neo-assunti;
azioni formative che coinvolgano i gruppi di miglioramento (impegnati nelle
azioni conseguenti al RAV e al PDM.
Personale tecnico amministrativo
Competenze digitali;
Gestione documentale.