PTOF - Liceo Fermi

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “Enrico FERMI” - BARI
Via Raffaele Bovio, 19/A 70125 - BARI Tel. 0805484304–Fax 0805481680
C.F.: 80006280723 Cod. Mecc.: BAPS05000A
e-mail: [email protected] pec: [email protected] web: www.liceofermi.gov.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
(triennio 2016-2019)
EX art.1, comma 14, LEGGE N.107/2015
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 20/01/2016
1
INDICE
Premessa
pag. 3
Dati generali
pag. 4
Priorità, traguardi ed obiettivi
pag. 5
Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
pag. 6
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
pag. 7
Piano di miglioramento
pag. 8
Progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa (La
centralità dello studente e il curricolo di scuola)
pag. 8
Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
pag. 27
Piano di formazione dei docenti
pag. 27
Fabbisogno di organico
pag. 29
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
pag. 30
Reti di scuole e collaborazioni esterne
pag. 31
Scelte organizzative e gestionali
pag. 32
2
Premessa
-
-
-
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo al Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” di Bari, è
elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale
di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte
di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio Atto di indirizzo prot. n. 82 del
16/10/2015 e tenendo conto delle indicazioni fornite nella nota MIUR prot. N. 2805 dell’11/12/2015.
Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 20/01/2016.
Il piano è stato approvato dal Consiglio d’istituto nella seduta del 20/01/2016 .
Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per
accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato.
Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
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Dati generali
Negli ultimi anni il Liceo Fermi ha perseguito sempre più decisamente il proposito di giungere a scelte
progettuali che valorizzassero l’identità di ciascun soggetto coinvolto nei processi formativi, gestiti dall’Istituzione
Scolastica nel rispetto della pluralità: questo l’obiettivo fondamentale che, consolidando una tradizione significativa,
rende il nostro Liceo un punto di riferimento qualificato e prestigioso non soltanto nel contesto cittadino. L’Istituto,
membro di numerose reti di scuole, è attualmente Scuola Polo Regionale per la valutazione con il progetto
Orizzonti della valutazione.
Le iniziative più recenti realizzate in questo Liceo si inseriscono in un quadro culturale non settoriale
(incentrato sull’approfondimento delle discipline scientifiche in un rapporto di complementarietà e di coerente
integrazione con le discipline umanistiche) e in un’ottica tesa a far emergere la professionalità dei docenti e le
potenzialità individuali degli alunni.
L’attuale sede, messa a disposizione di docenti, alunni e personale ATA dal 14 novembre 1998, accoglie
dodici corsi (per un totale di sessanta classi) in un edificio dotato di una ricca biblioteca, di numerosi laboratori, di
materiale scientifico e di attrezzatura informatica in costante aumento e aggiornamento, di palestra coperta e di campi
all’aperto, in una posizione strategica sia per l’utenza della città di Bari che per diversi comuni limitrofi.
La cinquantennale presenza del Liceo Fermi si caratterizza, sempre più esplicitamente, per la volontà di offrire
ai suoi alunni e alle famiglie una proposta formativa di elevato livello culturale, frutto del lavoro costante di un corpo
docente qualificato, testimoniata dai numerosi riconoscimenti ottenuti dagli alunni, sia nel corso degli studi liceali che
nei successivi percorsi universitari e professionali.
Indirizzo di studio Liceo Scientifico
Numero complessivo di classi 60
Breve descrizione dei dati di partenza, caratteristiche dell’utenza e dell’ambiente I dati di partenza relativi
all’Istituto delineano un quadro di eccellenza (emerso dal RAV) per l’impegno e i risultati raggiunti nella
realizzazione di un Piano dell’Offerta Formativa condiviso e scrupolosamente realizzato da tutte le componenti della
scuola. L’impegno del Liceo consiste nell’assicurare agli studenti una rigorosa formazione culturale e personale e
l’acquisizione della capacità di esercitare un pensiero critico che sia espressione di maturità e che risulti fondato su
valori di solidarietà, tolleranza e pluralismo. Il Liceo si impegna nel guidare l’inserimento dei nuovi alunni e
nell’accogliere, anche nel corso dell’anno scolastico, nuovi studenti provenienti da altri istituti. Significativa, inoltre, è
l’attenzione riservata all’inclusione di alunni diversamente abili, BES e DSA. Lo status socioeconomico e culturale
della popolazione scolastica del Liceo è di livello alto nella maggior parte delle sezioni, come si evince dall'indice
ESCS rilevato dall'Invalsi negli ultimi tre anni, e medio-alto nelle rimanenti, con un'incidenza minima di alunni
stranieri di prima (n. 11) e di seconda generazione (n. 1), equamente suddivisi nelle varie sezioni.
Vision Il Liceo Fermi intende, nel delicato momento di transizione che la scuola attraversa, continuare a rappresentare
un punto di riferimento per una seria e adeguata formazione liceale nell’indirizzo scientifico, valorizzando le
competenze professionali maturate in questi anni al suo interno e assicurando ai propri studenti la possibilità di
giungere a scelte consapevoli e coerenti con capacità individuali, motivazioni e aspirazioni di ciascuno. A questo
impegno si accompagna la costante attenzione a garantire l’armonizzazione dell’estensione dell’obbligo scolastico con
un percorso impegnativo e finalizzato alla prosecuzione degli studi in ambito universitario.
Mission Incrementare ulteriormente il successo formativo degli alunni e l’acquisizione di competenze trasversali e di
cittadinanza attiva.
Risorse, esiti della scuola, breve sintesi dei punti di forza e di debolezza L’Istituto è caratterizzato dalla presenza
di docenti in grado di rispondere positivamente a molteplici stimoli culturali e formativi, in linea con le
Raccomandazioni Europee di riferimento. Produttiva e crescente è la collaborazione tra le diverse componenti del
personale per raggiungere obiettivi condivisi. Elevata è la percentuale dei docenti con contratto a tempo indeterminato
ma anche, in media, l’età anagrafica degli stessi, che costituisce certamente un valore aggiunto per la consolidata
esperienza professionale. La velocità delle trasformazioni del sistema scolastico e dei contesti di apprendimento,
specchio dei cambiamenti dei processi della comunicazione, che investono anche le nuove tecnologie, impone ad ogni
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modo una formazione permanente del corpo docente che, di fronte al gap con i nativi digitali, può sentirsi privo degli
strumenti per affrontare in modo efficace le dinamiche di insegnamento-apprendimento.
Priorità, traguardi ed obiettivi
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV) pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del
Ministero
dell’Istruzione,
dell’Università
e
della
Ricerca,
dove
è
reperibile
all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/.
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi dettagliata del contesto in cui opera l’istituto,
l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli
apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del
RAV (Sezione 5) e cioè: Priorità e Traguardi, Obiettivi di processo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1) Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Descrizione della priorità:
potenziare le competenze dei docenti nell'innovatività didattica e nell’elaborazione di prove per
competenze.
2) Competenze chiave e di cittadinanza
Descrizione della priorità:
sviluppare/potenziare l’acquisizione di life skills utili per l'inserimento consapevole dello studente
nella società;
sviluppare competenze sociali ed emozionali di leadership nei gruppi legate a capacità di
influenzamento positivo, incoraggiamento e ascolto attivo.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) Incrementare l’omogeneità, nelle varie sezioni dell'istituto, in relazione agli esiti delle prove standardizzate
nazionali.
2) Incrementare in tutte le classi e in tutte le sezioni un innalzamento di livello nelle valutazioni del
comportamento.
3) Incrementare la percentuale di alunni che si sentono parte integrante della Comunità con l'assunzione di ruoli
di responsabilità in alcuni progetti.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Le trasformazioni del contesto socio-culturale, il protagonismo dei media digitali, i nuovi stili e ritmi di
apprendimento dei più giovani rendono auspicabile un ampliamento delle prassi didattiche e una riflessione
approfondita sull'agire valutativo anche in una realtà scolastica nella quale gli esiti risultano lusinghieri. E' necessario,
pertanto, investire nella formazione dei docenti per l'acquisizione di competenze finalizzate al successo formativo
delle ultime generazioni, fondato su nuove dinamiche relazionali, aggiornate tecniche di insegnamento/apprendimento
supportate dall'innovatività tecnologica, con quell'approccio critico e consapevole ai nuovi mezzi di comunicazione
5
che i nativi digitali non possiedono. Benché gli esiti degli studenti a breve, medio e lungo termine siano positivi si
avverte, sulla base dei questionari somministrati alle varie componenti della scuola, la necessità di modificare
l'approccio alla formazione degli alunni e la figura del docente, che deve diventare un facilitatore o mediatore di
conoscenze capace di superare gli ambiti disciplinari per abbracciare un sapere globale, una consapevolezza delle
dinamiche relazionali, un metodo di indagine e di lettura critica del reale, utili per la vita.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
1) Acquisizione/potenziamento dell'abitudine, da parte di tutti i docenti, di lavorare in gruppo e di condividere
prassi didattiche e/o progettuali
2) Revisione di obiettivi e prassi didattiche da parte di tutti i dipartimenti alla fine di ogni a.s.
3) Acquisizione, da parte dei docenti, delle abilità relative all’elaborazione di prove autentiche o esperte
monitorate attraverso tabelle o rubriche valutative
4) Definire inequivocabilmente le competenze degli alunni in ingresso e comunicarle alle scuole di istruzione
secondaria di primo grado del territorio
5) Incentivare accordi di rete con scuole ed enti del territorio per il successo formativo di tutti gli studenti
6) Coinvolgere maggiormente le famiglie e gli studenti nella redazione del POF
7) Implementare l’uso della piattaforma del registro elettronico, consentendo l’accesso alle famiglie.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Gli obiettivi di processo indicati sono finalizzati ad incrementare il successo formativo degli alunni, all'educazione e
alla formazione di cittadini consapevoli delle dinamiche relazionali e dei metodi di indagine, elementi chiave per
l'inserimento in qualsiasi contesto professionale e lavorativo. Per tale motivo è necessario che i docenti acquisiscano
familiarità con nuove prospettive didattiche e che agiscano in un ambiente che faciliti il loro ruolo di mediatori del
sapere. I docenti, inoltre, devono aprirsi al confronto proficuo con altre realtà scolastiche attraverso reti che
consentono anche di ridurre i costi di un lifelong learning.
Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di
Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
I risultati delle classi seconde del Liceo nelle prove standardizzate dell'Invalsi in Italiano e Matematica sono di livello
superiore rispetto ai benchmark di riferimento delle scuole secondarie di secondo grado, con esiti particolarmente
positivi per la Matematica probabilmente perché la scuola, negli ultimi due anni, ha investito risorse economiche
anche per la preparazione a tali test. Il tasso di cheating è irrilevante nella quasi totalità delle sezioni grazie anche
all'organizzazione della somministrazione e della sorveglianza, alle quali la scuola dedica particolare cura
ed i seguenti punti di debolezza:
Se si analizzano i dati in rapporto a quelli dei Licei la scuola si colloca nella media, con varie classi che superano i
benchmark e, pertanto, con una certa disomogeneità di risultati e di indice ESCS. La stessa disomogeneità si riscontra
nella collocazione degli alunni nei diversi livelli sia in Italiano sia in Matematica come anche nel rapporto tra i livelli
più elevati e i benchmark di riferimento per i medesimi livelli. Rispetto alle prove dei precedenti anni scolastici, però,
in alcune sezioni, si registra un leggero calo di rendimento. Nel corrente a.s. le prove non sono state somministrate in
tutte le classi seconde: n. 5 classi non hanno partecipato per assenza per sciopero di alunni e/o insegnanti e in n. 3 la
presenza degli alunni è stata numericamente irrilevante.
6
Il punteggio di Italiano e Matematica della scuola alle prove INVALSI è di poco superiore a quello di scuole con
background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in Italiano e Matematica è inferiore a quella
media, i punteggi delle classi non si discostano dalla media della scuola oppure in alcune classi si discostano in
positivo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in Italiano e in Matematica è di gran lunga inferiore alla media
nazionale.
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti dell’utenza come di
seguito specificati:
Rappresentanti dei Genitori del Consiglio di Istituto;
Rappresentanti degli Studenti del Consiglio di Istituto;
Genitori Rappresentanti di Classe;
Studenti Rappresentanti di Classe;
D.S.G.A.;
Assistenti Amministrativi;
Collaboratori Scolastici;
Collaboratori del Dirigente Scolastico.
Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte;
Il Dirigente Scolastico ha invitato alla riflessione sui seguenti argomenti: alternanza scuola-lavoro, Piano Nazionale
Scuola Digitale e Potenziamento dell’Offerta Formativa. I rappresentanti degli studenti hanno espresso perplessità
circa l’alternanza scuola-lavoro nel contesto di un liceo, poiché la maggior parte degli alunni è interessata a proseguire
il proprio percorso di studi. Il Dirigente Scolastico ha assicurato che l’impostazione che l’Istituto riceverà per la
realizzazione di questa esperienza terrà conto delle finalità del percorso formativo del Liceo Scientifico e sarà
finalizzata a realizzare un approccio generale al mondo del lavoro.
Per quanto riguarda il Piano Nazionale Scuola Digitale, il Dirigente Scolastico ha informato i presenti che ritiene
fondamentale il potenziamento delle competenze digitali per tutti gli alunni, ma considera poco idoneo uno
stravolgimento delle metodologie di insegnamento, immediato e su larga scala; ha proposto, quindi, di avviare una
sperimentazione con una prima classe a partire dal prossimo anno scolastico, con l’introduzione di una metodologia di
insegnamento innovativa attraverso l’utilizzo di tablet e di ebook. Gli assistenti amministrativi hanno proposto la
dematerializzazione degli uffici di segreteria, al fine di uno snellimento del lavoro da svolgere e per facilitare ai
genitori l’accesso ad atti e la richiesta di certificazioni.
Con riferimento al Potenziamento dell’Offerta Formativa, il Dirigente Scolastico ha proposto alcune sperimentazioni
di innovazione didattica come le classi aperte e l’utilizzo della didattica laboratoriale. L’obiettivo sarà quello di
potenziare l’area scientifica, umanistica, economico-finanziaria e anche artistica e della creatività.
Tutti i presenti hanno condiviso gli obiettivi presentati.
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Piano di miglioramento
Si rimanda al relativo allegato (ALLEGATO 1)
Progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa (La
centralità dello studente e il curricolo di scuola)
FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA E EDUCATIVA
FINALITÀ
Le finalità delle materie di insegnamento, dei curricula disciplinari e delle attività di integrazione e
arricchimento dell’offerta formativa intendono non solo fornire ai giovani i fondamenti del sapere, ma anche



educare all'apprendimento di una metodologia che coniughi sapere teorico e ricerca sperimentale;
promuovere principi e valori che divengano patrimonio inalienabile di vita, oltre che di cultura, per ciascun
giovane, in vista della costruzione di un’identità personale sulla base dei valori di tolleranza, solidarietà,
pluralismo democratico;
favorire l’acquisizione di un patrimonio culturale, idoneo per il proseguimento degli studi e per l’inserimento
professionale, fondato sulla conoscenza delle tradizioni e delle peculiarità del territorio (economia, società,
ambiente).
OBIETTIVI DIDATTICI
Nell’ambito del percorso liceale si fa riferimento alle linee programmatiche degli interventi didatticometodologici, tesi al successo scolastico, secondo la Normativa sul Riordino dei Licei Scientifici in applicazione a
partire dalle classi prime dall’ anno scolastico 2010-2011.
Gli obiettivi didattici, tenendo conto del Quadro Europeo delle Qualifiche, sono articolati in:
1. COMPETENZE: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali,
metodologiche in situazioni relative allo studio, nello sviluppo personale e nelle dinamiche relazionali. Sono
specificate in termini di responsabilità ed autonomia.
2. ABILITÁ: applicazione delle conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. Sono sia
cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) che pratiche (abilità manuale, uso di metodi, di
materiali, di strumenti).
3. CONOSCENZE: assimilazione di elementi specifici e caratterizzanti (fatti, principi, teorie e pratiche) relativi
ad una disciplina.
Obiettivi Didattici per il Primo Biennio suddivisi per Assi Culturali
Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione
(Allegati n. 1 e 2 del Documento tecnico del Decreto n. 139/2007 e Allegato al D.M. n. 9/2010)
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Imparare ad imparare
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Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione
Queste competenze di cittadinanza possono essere acquisite dai giovani attraverso conoscenze e abilità che si
articolano lungo quattro assi culturali cardine:
ASSE DEI LINGUAGGI
ASSE MATEMATICO
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
ASSE STORICO-SOCIALE
Obiettivi Didattici per il Secondo Biennio e per il Quinto anno
Gli studenti devono acquisire Risultati di Apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali, individuati nelle Indicazioni
Nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.
In particolare, a conclusione del percorso di studio del liceo scientifico dovranno:







aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico;
comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i
metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo
umanistico;
saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche
attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell’individuare e risolvere
problemi di varia natura;
saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;
aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica,
biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza
dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;
essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in
relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni
tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;
saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
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Priorità strategiche da raggiungere attraverso la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa e organizzativa (L. 107/2015, art.1 comma 7)
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché
alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia
Content language integrated learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche
e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel
cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante
il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso
la
valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni
consapevolezza dei diritti e dei doveri;
potenziamento
e della
delle conoscenze in materia giuridica ed
economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;
e) sviluppo di
comportamenti
responsabili
ispirati
alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano,
con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del
diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il
mondo del lavoro;
i)
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l)
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
anche
bullismo,
informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e
la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e
l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore
e le imprese;
[…]
o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
10
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni e degli studenti;
[…]
s) definizione di un sistema di orientamento.
PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO
1° biennio
1°anno
2° biennio
2°anno
3° anno
4° anno
5° anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
Matematica*
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali**
2
2
3
3
3
Disegno e storia dell’arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
27
27
30
30
30
TOTALE ORE
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli
insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del
contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
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PROGETTO CLIL
In linea con … C.L.I.L.
Finalità






Allargare gli orizzonti culturali degli allievi
Favorire la capacità di esprimere e utilizzare le conoscenze in LS in contesti e/o situazioni disciplinari diversi
Inserire la disciplina in un ambito più ampio, in linea con le direttive europee e con la realizzazione della
riforma della scuola
Orientare scelte universitarie
Confrontarsi con realtà universitarie internazionali anche attraverso la presenza di stagisti anglofoni
Fornire opportunità di studio dei contenuti disciplinari da diverse prospettive, anche con il confronto di libri di
testo di altri paesi
Obiettivi








Acquisire una competenza di base della microlingua disciplinare di riferimento in LS
Potenziare competenze di listening, speaking, reading, writing in LS
Stimolare la riflessione metacognitiva sulla lingua
Potenziare abilità di analisi e sintesi di testi in lingua madre e in LS
Potenziare metodologia didattica laboratoriale e peer education
Far acquisire tecniche di ricerca e selezione del materiale
Facilitare l’organizzazione di percorsi d’esame in chiave pluridisciplinare
Potenziare nei discenti l’autonomia linguistica e operativa, rendendoli realmente protagonisti del processo di
apprendimento
Metodologia
Attività laboratoriale
Cooperative learning
Peer education
Problem solving
Task-based methodology
Brainstorming con mappe concettuali
In attesa che i docenti DNL conseguano la certificazione linguistica richiesta, il Liceo procederà al reclutamento
di esperti madrelingua inglese C.L.I.L. da affiancare per 10 ore complessive (5 ore nel primo quadrimestre e 5 nel
secondo) al docente della DNL di riferimento al fine di un proficuo svolgimento delle attività e del raggiungimento
degli obiettivi.
Si prevede, pertanto, la realizzazione di un modulo CLIL a quadrimestre che potrebbe essere organizzato in tal
maniera:
1) Redazione di un power point, (o altro materiale multimediale) a cura del docente DNL, con l’eventuale ausilio
dello stagista e/o dell’esperto madrelingua. Il powerpoint deve presentare in modo chiaro la scaletta con
l’ordine degli argomenti di cui si tratterà, evidenziare alcune parole chiave del modulo in questione, fornire in
modo enfatico l’input di esperienze laboratoriali con forte supporto di elementi non linguistici ( frecce,
simboli, parole chiave, acronimi, formule ecc.), chiarire concetti astratti con esempi concreti corredati di
immagini o foto, evidenziare la progressione logica (causa-effetto, tempo, conseguenze, ecc…) degli
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argomenti e delle esperienze laboratoriali, enfatizzare le peculiarità teoriche e pratiche degli argomenti. Il
materiale prodotto, debitamente archiviato, sarà in seguito a disposizione della scuola.
2) Individuazione e proiezione di documentari in lingua con commento a cura dell’esperto durante le ore
curriculari
3) Esperienze laboratoriali, durante le ore curricolari, condotte in lingua inglese, a cura del docente CLIL e/o
dell’esperto.
4) Fornire indicazioni di testi, video o articoli in lingua sull’argomento affinché gli studenti possano, anche
attraverso l’uso di internet, ricercare e approfondire l’argomento con l’ausilio del docente DNL e/o
dell’esperto.
Verifica e valutazione
Il modulo si concluderà con una verifica scritta sui contenuti e sulle esperienze laboratoriali svolte, nella tipologia
scelta dal docente DNL . Tale verifica sarà corretta dall’esperto madrelingua e dal docente DNL che si concentreranno
sul livello di assimilazione della tematica e della micro-lingua più che sull’accuratezza grammaticale e sintattica. Il
docente DNL potrebbe eventualmente avvalersi del docente LS per la valutazione del livello di competenza
linguistica dimostrata a fine modulo, in relazione alla situazione di partenza di ogni studente.
Sarebbe auspicabile che fosse elaborata una griglia di valutazione apposita.
In itinere sarà possibile verificare i progressi dei discenti attraverso varie tipologie di esercizi (questionari a risposta
aperta, esercizi tipo cloze, pattern drills, ecc.) e favorire forme di verifica orale cooperativa, nelle quali i ragazzi
possano esprimersi liberamente ed essere corretti dai loro pari piuttosto che dal docente.
La valutazione della verifica scritta costituirà uno dei voti per la disciplina con insegnamento CLIL e concorrerà
alla valutazione sommativa quadrimestrale. Tale valutazione potrebbe, qualora l’insegnante LS lo ritenga opportuno,
concorrere alla valutazione complessiva dell’alunno nella LS.
Ruolo dei docenti
Docente DNL:
Attraverso la metodologia CLIL il docente deve tendere a instaurare un nuovo rapporto con il discente in quanto
diventa una specie di facilitatore della disciplina.
Docente esperto madrelingua:
Collabora con il docente DNL in tutte le fasi dell’attività, anche nella correzione delle verifiche scritte, e si relaziona
al team CLIL di Istituto nonché al consiglio di classe.
Docente LS :
Fornisce al docente DNL e allo stagista l’analisi del profilo della classe in relazione alle competenze linguisticocomunicative. Può collaborare con il docente DNL durante le fasi di progettazione e realizzazione di ogni modulo.
Durante le ore curriculari di LS può proporre attività volte ad evidenziare le peculiarità morfosintattiche e stilistiche
del testo scientifico in LS.
Il modulo CLIL dovrà essere inserito nella programmazione della disciplina CLIL e, se il docente LS lo riterrà
opportuno, se ne farà riferimento anche in quella di LS. Sarebbe consigliabile, inoltre, che, in sede di
programmazione si stabilissero tre livelli di crescita degli studenti, individuando gli obiettivi “soglia”( per tutta la
13
classe), quelli “medi”( per la maggior parte della classe) e “alti”( per le eccellenze), in relazione alle competenze
disciplinari maturate e al contributo personale nella realizzazione del modulo stesso (peer learning e task learning).
ATTIVITÀ EXTRACURRICULARE
I progetti vengono suddivisi nelle seguenti macroaree (delibera n. 29 del Collegio docenti del 30/11/2015):
1) Gare d’Istituto (Olimpiadi di Matematica, Olimpiadi di Fisica, Giochi di Anacleto, Olimpiadi di Italiano, Certamina
Latina, Olimpiadi di Astronomia, di Chimica, di Biologia, di Neuroscienze, della Cultura e del Talento, Giochi
Sportivi)
2) Certificazioni linguistiche (Inglese: Pet B1, B2, C1; Francese: Delph B1; altre certificazioni)
3) Certificazioni informatiche e di altro genere (ECDL, EIPASS, CAD e Rendering, BLSD)
4) Preparazione ai test universitari (Logica, Medicina, Ingegneria e Architettura, ambito giuridico-economico)
5) Potenziamento e recupero (Preparazione matematica INVALSI e potenziamento classi quinte, Sportello didattico,
Attività di recupero)
6) Attività laboratoriali (Biotecnologie, Chimica, Microbiologia, Teatrale e/o musicale, Giornalismo, Epistemologia,
Fisica, Modellazione ceramica, Motricità)
7) Attività di scambio interculturale.
Ogni attività progettuale, inoltre, è riferita alle priorità individuate nel Piano di Miglioramento:
1) Risultati nelle prove standardizzate nazionali
2) Competenze chiave e di cittadinanza
Ogni singolo progetto può essere consultato facendo riferimento alle schede allegate (ALLEGATO 2).
PRIORITA’ 1 PdM (Risultati nelle prove standardizzate nazionali)
DENOMINAZIONE PROGETTO
Priorità Legge
107, art. 1,
comma 7
PROGETTO
CERTAMINA LATINA
q
P1
PET Cambridge 2016-2019 (tre o più corsi)
a
P2
FCE Cambridge 2016-2019 (3 corsi)
a;q;s
P3
CAMBRIDGE IELTS ACADEMIC/CAE – C1 2016-2019 (1 CORSO)
a;q;s
P4
OLIMPIADI DI ITALIANO
q
P5
TESTIAMOCI: OLIMPIADI DI SCIENZE NATURALI E CHIMICA
i;q
P6
OLIMPIADI DI FISICA E GIOCHI DI ANACLETO
b;q
P7
LO STUDENTE SI CONFRONTA CON LE PROVE INVALSI
b;q
P8
14
CODICE
OLIMPIADI DELLA MATEMATICA
b;q
P9
a
P10
Priorità Legge
107, art. 1,
comma 7
CODICE
PROGETTO
f;h;i;s
P11
i
P12
CARRIERE ED ORGANISMI INTERNAZIONALI
a;s
P13
COMPAGNI DI MONDO
l;m
P14
a;d;e;h
P15
GIOCHIAMO… CON LA ROBOTICA
h;i;s
P16
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
g;l;q
P17
INCONTRI CON LA STORIA
d;e
P18
LA CRISI DEI FONDAMENTI
d;e
P19
ATTIVITA’ DI LABORATORIO DI CHIMICA
b;i
P20
LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA
b;i
P21
i
P22
“NOI RAGAZZI D’EUROPA”: PERCORSI CULTURALI E LINGUISTICI FRA SCUOLE
EUROPEE
a;d
P23
UTILIZZIAMO IL VERDE DELLA SCUOLA “ORTO BOTANICO”
e;i
P24
d;h;l
P25
TANTI LINGUAGGI PER RACCONTARE… ATTRAVERSO SUONI E PAROLE
c
P26
VERSETTI PACIFICI: TESTI SACRI E VOCI UMANE PER LA PACE
c
P27
SPORTELLO CIC
l;m
P28
PROGETTO NAUSICAA
d;e;l
P29
INTERAZIONI MULTICULTURALI
a;d
P30
SECONDA LINGUA STRANIERA 2016-19
PRIORITA’ 2 PdM (Competenze chiave e di cittadinanza)
DENOMINAZIONE PROGETTO
3D_MODELING E RENDERING FINALE
SCOPRIAMO LE BIOTECNOLOGIE
FACE TO FAITH
LABORATORIO DIDATTICO DI INTRODUZIONE ALLA RICERCA
EPISTEMOLOGICA CONTEMPORANEA
REPUTAZIONE IN RETE
SEZIONE ITALO-FRANCESE
15
PROGETTI AUTOGESTITI DAGLI STUDENTI
DENOMINAZIONE PROGETTO
Priorità Legge
107, art. 1,
comma 7
CODICE
c
P31
d;e
P32
d
P33
c; d; e
P34
LABORATORIO MUSICALE
AULA AUTOGESTITA
COMMISSIONE PARITETICA
RADIO FERMI
PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
IL CONTESTO NORMATIVO
Le riforme introdotte nel nostro sistema scolastico negli ultimi quindici anni hanno spostato l’attenzione dalle
sole discipline alle competenze, sottolineando sia l’interazione fra la dimensione teorica e quella pratica, che
l’importanza del coinvolgimento emotivo della persona. In questo contesto si sono affermate le esperienze di tirocini
formativi, stage e di alternanza di formazione fra scuola e lavoro; quest’ultima, fin dal 20051, ha consentito di
realizzare percorsi scolastici in convenzione con imprese o con enti pubblici e privati, inclusi quelli del terzo
settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non
costituiscono però rapporto individuale di lavoro2.
L’alternanza scuola-lavoro diventa obbligo di legge a partire dal corrente anno scolastico3 per tutti gli studenti
delle classi terze del secondo ciclo di istruzione, con una differente durata rispetto agli ordinamenti: 400 ore negli
istituti tecnici e professionali e 200 nei Licei. Non si tratta dunque di un progetto, ma di una modalità didattica da
inserire nel Piano Didattico Triennale dell’Offerta Formativa, in accordo con il profilo culturale, educativo e
professionale dei Licei:
I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà,
affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai
problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore,
all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali 4.
In particolare: il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica.
Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo
studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo
della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei
linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale5.
1
2
L. 53 del 28/3/2003 e D. Lgs. N.77 del 15/4/2005
Art.4 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77
3
Legge n. 107 del 13 luglio 2015 ,commi 33-44
D.P.R. 89/2010, art. 2 comma 2 del Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, ai sensi dell’art.64, comma 4
del D.L. 112/2008, convertito in L. 133/2008
5 art. 8 comma 1.
4
16
D’altro canto, anche gli orientamenti europei in materia di formazione ed istruzione sollecitano la scuola a porre
l’accento su obiettivi quali la cittadinanza attiva, lo sviluppo personale e il benessere, la promozione di abilità
trasversali necessarie ai giovani per costruire nuovi percorsi di vita e lavoro, fondati su uno spirito auto-imprenditivo
e flessibile, attento ai cambiamenti del mercato del lavoro, cui sempre più inevitabilmente dovranno far fronte
nell'arco della loro carriera.
FINALITA’
Queste, in sintesi, le finalità:





attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti -sotto il profilo culturale ed educativo- agli esiti dei
percorsi del secondo ciclo, collegando sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;
arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze
spendibili anche nel mercato del lavoro;
favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di
apprendimento individuali;
realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con il mondo del lavoro e la società civile,
che consenta la loro partecipazione attiva nei processi formativi;
correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
ANALISI DEL CONTESTO INTERNO ED ESTERNO
A partire dall’anno scolastico 2015-2016, 336 studenti delle classi terze del nostro Istituto saranno coinvolti in questa
attività didattica che, a regime, nell’anno scolastico 2017/2018, riguarderà oltre 900 studenti. L’impatto di tale
innovazione sull’organizzazione della didattica genera non poche preoccupazioni:
- la mancanza di adeguate risorse economiche, che depotenzia in partenza l’innovazione introdotta, affidando di fatto
al volontarismo dei singoli l’efficacia degli interventi;
-la stanchezza dei docenti, oberati da nuovi compiti e responsabilità a cui non corrispondono né la gratificazione
economica, né il riconoscimento professionale e culturale del ruolo svolto.
D’altro canto, il nostro liceo è posto di fronte ad una scelta ineludibile: adempiere burocraticamente al dettato della
legge, o cogliere questa opportunità per valorizzare e potenziare un aspetto che contraddistingue da tempo la nostra
offerta formativa, l’integrazione con il territorio; né va trascurata la portata innovativa che questa riforma comporta
sul piano metodologico e didattico, con un’evidente ricaduta:
- sul versante dei saperi
=> maggiore integrazione fra cultura umanistica e scientifica, fra saperi teorici e pratici, fra conoscenze disciplinari
ed interdisciplinari;
-sul versante della didattica
=> percorso formativo incentrato sull’alunno, sull’individualità e sulla globalità della sua persona, includendo anche
l’ambito dei comportamenti personali e sociali;
=> metodologia che pone al centro le competenze, coniugando conoscenze e capacità;
=> metodologia che valorizza la dimensione laboratoriale, la cultura del fare e dello sperimentare;
17
=> nuova relazione educativa, in cui l’insegnante non si limita a trasferire conoscenze, ma si pone come guida in
grado di porre domande e di sviluppare strategie per risolvere problemi.
RISULTATI ATTESI
Sul piano formativo
Attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro, delle sue dinamiche, delle competenze che richiede,
gli studenti saranno stimolati a scoprire la propria vocazione personale e a confrontarsi con l’operatività ed
un sapere pratico, fondato sull’esperienza. Sotto questo profilo, l’ambiente del lavoro si offre come naturale
luogo di apprendimento di quelle competenze di cittadinanza che il lessico aziendale declina in una
variegata gamma di softskills -o lifeskills- oggi indispensabili nel mondo del lavoro:
1) acquisizione delle competenze chiave dell’apprendere in autonomia (imparare ad imparare, acquisire e
interpretare informazioni, individuare collegamenti e relazioni);
2) acquisizione delle competenze chiave dell’interagire in vari contesti (comunicazione interpersonale e
team working);
3) acquisizione delle competenze chiave dell’essere imprenditori di se stessi (problem solving,
progettazione, autonomia e responsabilità nelle azioni).
Sul piano cognitivo
L’obiettivo è quello di integrare, potenziare ed arricchire il curriculo tradizionale attraverso le opportunità
fornite dall’extrascuola, rimanendo, tuttavia, nell’ambito del profilo educativo e culturale definito dal nostro
indirizzo di studi. Per questa ragione, la progettazione dell’anno scolastico in corso offre un ventaglio
completo di possibilità, con un sostanziale equilibrio fra le tre aree che contraddistinguono l’impianto del
liceo scientifico: scientifico-matematico-tecnologica, linguistico-comunicativa e storico-umanistica (vedi
grafico 1). Trattandosi tuttavia dell’anno di avvio della progettazione, non abbiamo voluto rinunciare né
all’opportunità di esplorare ambiti di conoscenza assenti nel nostro indirizzo di studi, né a quella di
potenziare l’area trasversale delle competenze organizzative e relazionali.
18
STRUTTURE OSPITANTI
COMUNICAZIONE
e
MUSEI
CENTRO
OPERATIVO PER
L’ARCHEOLOGIA*
DIRITTO-ECONOMIA
AREA MATEMATICOSCIENTIFICOTECNOLOGICA
Linguaggi
multimediali
ACQUEDOTTO
A.B.A.P. (Associazione
Biologi Ambientalisti
Puglia)
BIBLIOTECA DEI
RAGAZZI/E
COMPETENZE
ORGANIZZATIVE
E RELAZIONALI
ILSS (International
language school)
ACQUEDOTTO (settori:
energia, ambiente,
sicurezza, sostenibilità)
ANGIULLI
LIBRERIE
(Campus,
Svoltastorie)
ARPA(Agenzia regionale
protezione Ambiente)
FIDAS (Federazione
CNR (IPSP, ITC, NANOTEC,
ISSIA)
MEDIATECA
REGIONALE*
ACQUEDOTTO
(Organizzazione
aziendale)
OFFICINA DEGLI
ESORDI
ENEA (Dipartimento
Tecnologie energeticheSmart Energy)
STUDI LEGALI
RADIO CANALE
100
IAM (Istituto Agronomico
Mediterraneo di Bari)
UNIKA
(Accademia dello
spettacolo)
*La convenzione è in via di definizione
19
pugliese donatori
sangue)
GREEN PARK
LICEO FERMI
(tutor junior)
I PERCORSI: METODOLOGIE E ATTIVITA’
Diversamente dalle attività curriculari in aula, che affidano un ruolo centrale agli apprendimenti formali, i
percorsi di alternanza si realizzeranno in contesti di apprendimento non formale ed informale.
Abbiamo diversificato e personalizzato l’offerta formativa attraverso 20 percorsi (vedi tab. 1) che mirano
a soddisfare i bisogni di tutti e a valorizzare, accanto alle eccellenze, anche le vocazioni degli alunni poco
motivati all’impegno nei tradizionali contesti di apprendimento formale. L’obiettivo è quello di consentire
a ciascuno di scegliere in base alle proprie attitudini, ai propri stili cognitivi, alle motivazioni personali, in
modo da stimolare al massimo il coinvolgimento, la produttività, i talenti.
I percorsi si realizzeranno attraverso tre principali metodologie: laboratori a scuola, project work e tirocini
presso le strutture ospitanti. Pur nella loro diversità, a garantire l’uniformità dell’offerta formativa sarà la
dimensione laboratoriale ed operativa, indipendentemente dal fatto che si tratti di attività di affiancamento
ad un tutor esterno, di ricerca sul campo guidata da un esperto, o di un lavoro di gruppo in cui cercare
insieme strumenti e risorse per perseguire obiettivi comuni e condivisi.
Tab.1 : Le strutture ospitanti
STRUTTURA
1.
A.B.A.P.
2. ACQUEDOTTO
PUGLIESE
Sede
Via
Petroni
Giulio
San
Cataldo
(vicinanze
Fiera)
Via Cognetti
3.ANGIULLI
Via Cotugno
Discipline/Attività
Alunni
Microbiologia
(virologia, processo di
produzione farmaci)
25/30
Chinica
Comunicazione
Formazione
Sicurezza
Organizzazione
aziendale
40
Sport
20
Periodo/Fasce orarie
martedì-mercoledì-giovedì
pomeriggio (calendario da
concordare)
pomeriggi dal lunedì al
venerdì
(calendario
da
definire)
2 pomeriggi a settimana
(calendario da concordare)
6 gg. x 5 ore
20
4.ARPA
- Via Oberdan
dal 4 all’11 aprile 2016
(ore 8.30-13-30
Biologia
(Lab. Biologico
-Via
Caduti..
(Lab. Chimico)
5.BIBLIOTECA
DEI RAGAZZI/E
12
Chimica
turni pomeridiani
(calendario da concordare)
Promozione
della
20
Annotazioni
campo estivo
(Progetto città)
Parco 2 giugno
6.CNR-IPSP
CAMPUS
lettura
12
12
6 gg. x 5 ore
Scienze
(diagnostica
molecolare
e
morfologica
dei
parassiti delle piante)
5
10 pomeriggi (3 ore)
7.CNR-Nanotec
Via Amendola
Matematica
Fisica (simulazione di
volo spaziale ad alta
velocità)
2/3
10 pomeriggi (3 ore)
8.CNR-ITC
a scuola
Fisica,
Ingegneria,
Architettura
classe 3G
mattina/pomeriggio
9.CNR-ISSIA
Via Amendola
Matematica,
Informatica
5
10 pomeriggi (3 ore)
10.STUDI LEGALI
Tribunale
Diritto
25/30
Mattina
Fisica,
studi
professionali
11. ENEA
-visita
laboratori
campo estivo
pomeriggio
ai
Ricerca
interdisciplinare
sul
risparmio energico
mattina
20
pomeriggio
Sport
20
2
turni
pomeridiani
pomeriggio
+
domenica
mattina (da concordare)
Competenze
organizzative
22/23
mattina e pomeriggio
Medicina
30
dal lunedì alla domenica
-a scuola
12.GREEN PARK
via Fanelli
13. Fermi
14.FIDAS
-Policlinico
*tutor iunior
-P.zza Umberto
-Centri raccolta
dalle 8.00 alle 13.00
15. IAMB
Valenzano
Scienze
(Insettario;
vigneto ed uliveto
biologico; orticoltura in
serra; uso razionale
risorsa idrica)
24
pomeriggio dal lunedì (da
calendarizzare)
16.ILLS
(International
Language school)
Via
De
Ruggiero, 58
Competenze
organizzative
3
dal
lunedì
al
sabato
(calendario da concordare)
17.Mediateca
Regionale
via Zanardelli
4
Comunicazione
periodo estivo
martedì e giovedì (15-18)
Linguaggi multimediali
6
(calendario da concordare)
Promozione patrimonio
archeologico
5
pomeriggi
e/o
concomitanza di eventi
18.Centro Operativo
Archeologia
-Bari vecchia
dal martedì alla domenica
(turni da concordare)
21
in
19.
OFFICINA
DEGLI ESORDI
P.zza Garibaldi
Tecnica del suono
20
Competenze
organizzative
20
20. Radio
100
Canale
V.le Ennio 6/B
Comunicazione
6 gg. x 5 ore
periodo estivo
pomeriggio (turni di 3 ore)
40
21.ACCADEMIA
UNICA
V.le Giovanni
XXIII
Competenze
organizzative
4
tutti i giorni
concordare)
(turni
da
PARTNER E COLLABORAZIONI
I partner con cui collaboreremo ci garantiscono la presenza di un clima di lavoro sereno e di una cultura organizzativa
attenta alla valorizzazione del singolo, dal momento che l’obiettivo non è insegnare agli alunni delle procedure, bensì
metterli a contatto con un contesto lavorativo che sappia fondere la dimensione pratica con quella teorica e sociale.
A tutti i soggetti coinvolti, infatti, in un contesto di apprendimento complementare a quello dell’aula o del laboratorio
scolastico, si affida il compito di promuovere il rispetto reciproco e delle regole, il senso di responsabilità, lo spirito di
collaborazione e partecipazione.
FLESSIBILITA’ E INDIVIDUALIZZAZIONE
Gli studenti potranno scegliere il percorso formativo da seguire in base alle attitudini e alle motivazioni
personali: avranno, così, l’opportunità di assecondare interessi, elevando al massimo il coinvolgimento, la produttività,
la valorizzazione dei talenti. Ciascuno studente esprimerà tre opzioni; in caso di richieste eccedenti il numero di posti
disponibili, si procederà mediante sorteggio.
La distribuzione ottimale del monte ore totale nel triennio viene individuata nella seguente scansione, che
risponde al criterio di investire, nel primo anno, sulla formazione iniziale, e nell’ultimo nella realizzazione del
prodotto finale, nella prospettiva del percorso/approfondimento da presentare all’ esame di stato:
I anno (a.s.2015/2016)
II anno (a.s.2016/2017)
III anno (a.s.2017/2018)
60 ore (30 di formazione + 30 di stage)
80 ore (10 di formazione +70 di stage)
60 ore (40 di stage + 20 per realizzare il prodotto finale).
E’ evidente, tuttavia, che tale ipotesi sarà attentamente vagliata, ed ulteriormente precisata, alla fine dell’anno
scolastico in corso, alla luce della valutazione e del monitoraggio finale che faremo a conclusione del primo anno di
attuazione dei percorsi.
Nell’anno scolastico 2015/2016 le 30 ore destinate alla formazione saranno comuni, mentre le rimanenti 30
specifiche per i 20 percorsi. Non più di un terzo del monte ore complessivo potrà essere svolto in orario
antimeridiano; le restanti ore saranno svolte di pomeriggio od eventualmente, per specifici percorsi e per espressa
richiesta degli studenti, nei giorni di chiusura della scuola (sabato e domenica). Analoga possibilità sarà offerta agli
studenti che intendano svolgere il loro percorso formativo in strutture che ospitano campi scuola estivi.
22
Un ulteriore strumento di flessibilità sarà quello della Banca dell’Alternanza, ovvero l’opportunità data
agli studenti di scegliere la distribuzione del monte ore da destinare alle attività di stage, attraverso un sistema di
crediti e debiti il cui saldo finale sarà verificato alla fine del triennio.
RISORSE UMANE
Comitato Scientifico
Viene costituito un Comitato Scientifico formato dal Dirigente Scolastico, dal Gruppo di Progetto e da esperti del
mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle Università, con funzioni consultive e
di proposte per l’organizzazione e per l’analisi del contesto esterno.
Risorse interne alla scuola e tutor esterno
Il compito di progettare, coordinare e monitorare le attività è affidato al referente ed al gruppo di progetto; la cura
dei singoli percorsi è invece affidata ai tutor interni, individuati fra i docenti della scuola: essi garantiranno il dialogo
costante con la struttura ospitante, la quale, a sua volta, individuerà dei tutor esterni. A fungere da ponte fra i tutor
interni e quelli esterni saranno i tutor junior: studenti del terzo anno, scelti in base alla capacità di leadership e
coordinamento, che, oltre a coadiuvare il tutor interno, forniranno un indispensabile supporto nelle attività di
formazione, secondo la metodologia della peer education.
I tutor junior saranno 20, uno per ogni percorso, mentre i tutor interni non supereranno le 12 unità (assumendo come
parametro il rapporto 1:27 alunni circa).
Per il particolare ruolo ricoperto, il tutor junior di fatto svolgerà due stage: uno presso la scuola stessa e l’altro,
insieme ai suoi coetanei, presso una delle strutture ospitanti.
Questi, nello specifico, i compiti:
Referente e Gruppo di Progetto








Ideazione e progettazione delle attività
Ricognizione dei bisogni formativi e orientamento iniziale
Selezione, con l’ausilio dei tutor junior, delle richieste, da parte degli alunni, di ammissione ai percorsi
Coordinamento della formazione iniziale e in itinere degli alunni
Progettazione e coordinamento dei percorsi, assicurando il raccordo fra la scuola e le strutture del mondo del
lavoro
Monitoraggio dell’ esperienza
Coordinamento tra i tutor interni e Consiglio di Classe nell’ottica, da un lato, della congruenza tra i
percorsi e la progettazione dei consigli di classe e, dall’altro, dell’equivalenza formativa tra lezioni
curriculari e percorsi di alternanza
Disseminazione dell’esperienza.
Tutor interno





assistere e guidare lo studente nei percorsi di alternanza e verificarne, in collaborazione con il tutor
esterno, il corretto svolgimento;
collaborare con il tutor junior;
monitorare le attività e affrontare le eventuali criticità; valutare, comunicare e valorizzare gli
obiettivi e le competenze conseguite;
tenere i contatti con i consigli di classe per il monitoraggio delle ricadute del percorso sul profilo
dello studente;
collaborare con il D.S. nella redazione delle schede di valutazione delle strutture ospitanti e del
lavoro svolto.
23
Tutor esterno
All’interno della struttura ospitante è la figura a cui è affidata l’accoglienza iniziale dello studente, nonché il
compito di orientarlo e guidarlo nella scoperta della realtà organizzativa del luogo in cui si trova inserito. In
particolare ha il compito di:
 assistere, guidare e inserire lo studente nel contesto lavorativo e nei percorsi di alternanza,
verificandone, in collaborazione con il tutor interno, il corretto svolgimento;
 collaborare con il tutor interno e fornire all’istituzione scolastica gli elementi concordati per valutare
l’efficacia dell’intervento formativo e l’attività dello studente;
Tutor junior
 collaborare con il referente ed il gruppo di progetto nelle attività di orientamento
 coordinare il lavoro dei coetanei nelle attività di gruppo dedicate alla formazione
 coadiuvare il tutor interno
 assicurare una costante comunicazione fra il tutor interno e quello esterno.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
La valutazione è particolarmente importante nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, perché introduce
elementi di novità nella canonica prassi di valutazione formativa e sommativa. Essa è una valutazione di
processo e di risultato, dotata di una certa complessità a causa del coinvolgimento di più componenti.
Saranno oggetto di valutazione:
 il rispetto del percorso formativo individuale concordato con il tutor esterno
 il grado del conseguimento degli obiettivi concordati
 lo sviluppo, il consolidamento, il potenziamento di competenze relazionali e cognitive
 la ricaduta sul gruppo classe dell’esperienza condotta dal singolo
 l’autovalutazione dello studente.
Strumenti di verifica potranno essere, sulla base del percorso svolto: diari di bordo, schede di osservazione,
schede di autovalutazione, prove esperte, relazioni finali, role playing, prove interdisciplinari in coerenza
con le indicazioni del D.Lgs 13/2013 6e del Decreto Interministeriale 30 giugno 2015 7.
Le fasi proposte dalla scuola per l’accertamento delle competenze risultano così declinate:
 descrizione puntuale delle competenze da conseguire
 accertamento dei bisogni formativi degli alunni
 programmazione degli strumenti e delle azioni di osservazione in accordo tra scuola ed ente
 monitoraggio in itinere con verifica dei risultati intermedi
 valorizzazione delle competenze in uscita.
I risultati finali della valutazione saranno sintetizzati nella certificazione finale e il tutor esterno, ai sensi
dell’art. 5 del D.Lgs. 77/2005, fornirà all’istituzione scolastica ogni elemento idoneo alla verifica e
valutazione dell’allievo e dell’efficacia del processo formativo. La valutazione finale spetterà, invece, ai
docenti del Consiglio di Classe, che valorizzeranno il percorso in alternanza svolto dallo studente
nell’ambito della certificazione delle competenze, del voto di condotta e dell’acquisizione dei crediti
formativi.
Avranno diritto al credito formativo tutti gli alunni che:
 abbiano frequentato almeno i 3/4 del monte ore annuale previsto dal percorso;
 abbiano avuto un comprovato ruolo attivo, autonomo e responsabile.
Sarà cura della scuola elaborare un modello di certificazione finale (alla fine di ogni anno e/o dell’intero
percorso) da inserire nel portfolio dell’allievo e/o costituire un elemento essenziale nella formulazione di un
Bilancio di competenze.
6
Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e la validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli
standard minimi di servizio del Sistema Nazionale di certificazione delle competenze
7
Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze…
24
MOBILITÀ INTERNAZIONALE
Coerentemente con le attività svolte negli anni precedenti e con riferimento al comma 7 lettera d dell’art. 1
L. 107/2015 (promozione dello <<sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilita' nonche' della solidarieta' e della cura dei beni comuni e
della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed
economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialita'>>)8, il Liceo si impegna a valorizzare e a sostenere
le competenze di cittadinanza attiva e democratica, anche promuovendo esperienze di mobilità internazionale, sia
agevolando i percorsi intrapresi individualmente dagli studenti, sia realizzando progetti. Per migliorare e garantire
l’efficacia di tali percorsi, è stata istituita nel Liceo la Commissione Interculturalità. Formata da tre docenti interni,
essa ha il compito di:
 garantire una corretta e plurale informazione a famiglie e alunni in merito alla mobilità internazionale
 costituire un filtro rispetto alle proposte di studio all’estero provenienti dalle diverse agenzie preposte alla
mobilità studentesca
 raccordare le diverse attività inerenti alla mobilità internazionale
 gestire i rapporti con le famiglie degli alunni interessati alla mobilità e/o già coinvolti in essa
 realizzare un database delle esperienze realizzate all’interno dell’Istituto.
LA SCUOLA INCLUSIVA 9
Oggi il progetto formativo supera il concetto di integrazione e apre al paradigma inclusivo prevedendo che i
contesti educativi siano strutturati ed idonei alla partecipazione di tutti nel rispetto delle modalità di ciascuno.
Gli articoli 3, 9, 33 e 34 della Costituzione, la Convenzione O.N.U. per i diritti delle persone con disabilità del
2006, ratificata dal Parlamento Italiano con la Legge 18/2009, le Linee - Guida Regionali più recenti, ratificate
dall’Istituto Superiore di Sanità in riferimento a specifiche patologie psicofisiche (autismo ecc.), hanno delineato un
modello “sociale” di disabilità quale interazione tra deficit di funzionamento della persona e contesto di riferimento
(ICF-International Classification of Functioning).
Di conseguenza, questo ambiente scuola, consapevole del fatto che il concetto di disabilità risieda nel
concetto stesso di persona a partire dall’eguaglianza che gli è riconosciuta, si prefigge di integrare per includere, e
avvia un processo basato sul trattamento specifico delle individualità attraverso l’interazione tra il soggetto in
difficoltà, la sua cerchia sociale (gruppo dei pari) e l’istituzione che se ne prende carico.
Tale processo supera la fase del mero inserimento e mira a determinare le seguenti situazioni:
1. Cambiamento del clima generale dell’intero gruppo classe (gestione delle reazioni, educazione alla
tolleranza, riduzione della difficoltà dei compagni a relazionarsi);
2. Miglioramento significativo del disabile sul piano cognitivo e relazionale parallelamente a quello dei
compagni;
3. Crescita del livello di comprensione interpersonale in quanto aumenta il riconoscimento dell’uguaglianza
tra le persone anche in presenza di differenze interindividuali;
4. Coerenza tra stile educativo del corpo docente e clima generale della classe (atteggiamenti solidali,
collaborativi e di reciproco aiuto).
8
Cfr., inoltre, nota MIUR prot. 2805 dell’11-12-2015 (<< Uno dei principi fondanti del curricolo di scuola dovrebbe essere l'armonizzazione tra la consapevolezza
dell'identità culturale di appartenenza e l'apertura all'internazionalizzazione, al fine di preparare gli studenti alla cittadinanza e all'occupabilità in dimensione
locale e globale>>).
9
Per informazioni dettagliate su questa sezione si rinvia al relativo allegato (ALLEGATO 3).
25
DIDATTICA “SPECIALE” E DINAMICHE INCLUSIVE
Il “Farsi” speciale della didattica quotidiana coinvolge a vari livelli tutte le figure professionali educative
dell’ambiente-scuola: docenti curricolari e specializzati, educatori, assistenti specializzati, operatori socio-assistenziali
e collaboratori scolastici.
La didattica speciale per l’inclusione si fonda su quattro azioni fondamentali:
-
-
Riconoscimento delle differenze e conoscenza dei bisogni educativi speciali: la diagnosi funzionale
è il primo momento tecnico per la rilevazione dei bisogno;
Progettualità individualizzata e aperta alla vita adulta: obiettivi a medio – lungo termine
esplicitati nel Profilo Dinamico Funzionale;
Efficacia relazionale e cognitiva: è legata alla facilitazione di processi di apprendimento e di
elaborazione delle informazioni (utilizzo di tecniche specifiche, didattica metacognitiva, uso di
strategie di autoregolazione nell’apprendimento);
Collaborazione tra compagni di classe: risorsa indispensabile per la didattica speciale, sia sul piano
cognitivo (tutoring, peer tutoring) sia su quello delle relazioni interpersonali. Imparare a lavorare con
gli altri significa sostenersi reciprocamente utilizzando le proprie competenze.
PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE
Si rimanda al relativo allegato (ALLEGATO 4).
VALUTAZIONE, RECUPERO, SOSTEGNO, POTENZIAMENTO, ECCELLENZA
Si rimanda al relativo allegato (ALLEGATO 5) e all’allegato relativo all’individuazione dei criteri di
attribuzione del credito scolastico (ALLEGATO 6).
PROSPETTIVE FUTURE
Il Liceo intende avviare, nel prossimo triennio, le seguenti caratterizzazioni:
CLASSI 2.0
La classe 2.0 richiede prassi alternative di insegnamento/apprendimento con una costruzione collettiva del
sapere, all’interno di uno spazio policentrico, nel quale scompare la cattedra tradizionale del docente che diventa
facilitatore delle conoscenze, attraverso il TEAL (Technology Enabled Active Learning) che promuove ricerca
personale e di gruppo, peer-education, brainstorming, jigsaw. Questo processo introduce nelle classi elementi a forte
caratterizzazione tecnologica (tablet, LIM, ecc.) che offrono opportunità didattiche potenziate determinano interventi
che incidono sulla dimensione spaziotemporale dell’insegnamento e sulle dinamiche formative, come dalle Linee
Guida per l’azione Scuola 2.0 – MIUR. Anche gli arredi delle aule sono funzionali a un apprendimento attivo con
tavoli modulari e sedie mobili e girevoli con worksurface su cui appoggiare dispositivi digitali.
Inoltre, al fine di realizzare in maniera più efficace le iniziative progettuali riguardanti le attività di tipo
interculturale, il Liceo intende offrire l’opportunità, ad alcune classi, di migliorare la competenza in una seconda
lingua straniera (Francese o Spagnolo) a partire dal primo anno di corso, per poi raggiungere una competenza B1 al
termine del secondo anno, in relazione alla classificazione proposta dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
Lingue. Agli studenti verrebbe, così, offerta l’opportunità di potenziare la motivazione all’apprendimento di una
seconda lingua comunitaria a livelli misurabili, per un più ampio ed efficace inserimento nel contesto scolastico e
lavorativo sia italiano che internazionale.
26
Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
 L’animatore digitale del Liceo Fermi per la realizzazione del PNSD è la prof.ssa Maria Grazia Tundo.
 Per quanto riguarda la formazione dei docenti si rinvia all’elenco delle attività di aggiornamento previste, con
riferimento specifico ai seguenti corsi: Utilizzo delle TIC nella didattica, Il registro elettronico (obblighi e
opportunità), Certificazione informatica di base EIPASS, Certificazione ECDL.
 Le prime azioni promosse nell’ambito del Piano riguardano:
1) la facilitazione, da parte dell’animatore digitale, dell’utilizzo del registro elettronico da parte dei docenti;
2) il coinvolgimento, da parte della segreteria e con il coordinamento dell’animatore digitale, delle famiglie
nell’avvio di operazioni di prenotazione dei colloqui (sia antimeridiani che pomeridiani) con i docenti
attraverso l’accesso al medesimo portale.
La fase sperimentale ha evidenziato immediatamente ottimi risultati, in quanto ha garantito un ordinato
svolgimento dei colloqui (soprattutto pomeridiani), caratterizzati in precedenza da evidenti disagi nella gestione
delle prenotazioni. Gli esiti positivi, accompagnati da alcune azioni correttive, sia nella gestione delle operazioni
da parte dei docenti e della segreteria, sia nella relazione con i gestori del portale, consentono di proseguire
secondo le linee già programmate e di prevedere ulteriori azioni di miglioramento dei rapporti con l’utenza.
 L’Istituto ha, inoltre, presentato:
 un progetto nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti
per l’apprendimento” 2014-2020 Asse II - Infrastrutture per l’Istruzione (FESR) Azione 10.8.1.A
Dotazioni tecnologiche e ambienti multimediali, modulo A2 Ampliamento o adeguamento
dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN, con potenziamento del cablaggio fisico
e aggiunta di nuovi apparati;
 il progetto “Fermi digit@le” per un finanziamento complessivo di € 26000,00 circa, aderendo all’
Avviso pubblico per la realizzazione di ambienti digitali, nell’ambito del Programma Operativo
Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 Asse II Infrastrutture per l’istruzione (FESR) – Obiettivo specifico 10.8 “Diffusione della società della
conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” –
Azione 10.8.1 “Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori
professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave”.
Piano di formazione dei docenti
ACCORDO DI RETE
Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” di Bari (scuola capofila), Liceo Ginnasio Statale “Quinto Orazio Flacco”
di Bari, ITC “Giulio Cesare” di Bari e Istituto Magistrale “Bianchi Dottula” di Bari
“Aggiornamento e formazione in servizio per il miglioramento continuo”
Obiettivo
DIDATTICA
INCLUSIVA
Attività formativa
Leggere i DSA in
chiave
sistemica:
studenti, insegnanti
e genitori. Percorso
di
formazione/sensibili
zzazione
sui
Personale coinvolto
Priorità strategica correlata
Il
corso
è
rivolto
esclusivamente ai docenti del
Liceo Scientifico “Fermi”, in
primis
appartenenti
ai
Consigli di classe con alunni
con DSA e, in subordine, ad
27
Sviluppare/potenziare
l’acquisizione di life skills utili
per l'inserimento consapevole
dello studente nella società
Disturbi
Specifici altri Consigli di classe del
dell’Apprendimento medesimo Liceo
PROGETTAZIONE
PER
COMPETENZE
Dalla natura alla
letteratura.
Il corso è rivolto ai docenti
Percorso
delle istituzioni scolastiche
interdisciplinare
per la soluzione di aderenti alla Rete
un
problema
comune
PROGETTAZIONE
PER
COMPETENZE
Didattica
competenze
Potenziare le competenze dei
docenti nell'innovatività didattica
e nell’elaborazione di prove per
competenze
per
Il corso è rivolto ai docenti Potenziare le competenze dei
delle istituzioni scolastiche docenti nell'innovatività didattica
aderenti alla Rete
e nell’elaborazione di prove per
competenze
Dinamica di gruppo Il corso è rivolto ai docenti Sviluppare competenze sociali ed
e
didattiche delle istituzioni scolastiche emozionali di leadership nei
aderenti alla Rete
gruppi legate a capacità di
motivazionali
influenzamento
positivo,
incoraggiamento e ascolto attivo
INNOVAZIONE
Utilizzo delle TIC
Il corso è rivolto ai docenti Potenziare le competenze dei
DIGITALE NELLA nella didattica
delle istituzioni scolastiche docenti nell'innovatività didattica
DIDATTICA
aderenti alla Rete
e nell’elaborazione di prove per
competenze
DIDATTICA
INCLUSIVA
INNOVAZIONE
Il
registro
DIGITALE NELLA elettronico
DIDATTICA
(obblighi
e
opportunità)
Il
corso
è
rivolto
esclusivamente ai docenti del
Liceo Scientifico “Fermi”,
individuati all’interno dello
Staff di Presidenza
Potenziare le competenze dei
docenti nell'innovatività didattica
e nell’elaborazione di prove per
competenze
INNOVAZIONE
Certificazione
DIGITALE NELLA informatica di base Il corso è rivolto ai docenti Potenziare le competenze dei
delle istituzioni scolastiche docenti nell'innovatività didattica
DIDATTICA
EIPASS
aderenti alla Rete
e nell’elaborazione di prove per
competenze
INNOVAZIONE
Certificazione
DIGITALE NELLA ECDL
DIDATTICA
Il corso è rivolto ai docenti Potenziare le competenze dei
delle istituzioni scolastiche docenti nell'innovatività didattica
aderenti alla Rete
e nell’elaborazione di prove per
competenze
28
Fabbisogno di organico
ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO
Classe di
concorso
Ore da
prestare
Esonero
vicario
Supplenze
brevi
Corsi di
recupero /
potenziamento
A051
594
A051
594
198
320
A025
594
198
66
A047
594
132
A049
594
A049
A346
Alternanza
scuola/lavoro
Offerte
formative
extracurricolari
594
Ore di
utilizzo
594
76
P26
594
240
P11
594
270
192
P8
594
165
375
49
P9
594
594
132
300
72
P7
594
594
33
186
P2;P3;
594
90
90
375
P4;P15;P23;
CLIL SUPPORTO AI
DOCENTI
A246
594
132
90+45
198
Francese
(3h/sett. per n.2
classi)
P10
74
594
P30
55
Francese
docenti di Storia
A446
594
165
90
297
Spagnolo
(3h/sett. per n.3
classi)
P10
594
42
Spagnolo
per i docenti di
Storia
A060
594
198
125
90+90
91
P21;P24
A060
594
198
125
90+90
91
P6;P12;
594
P20
TOTALE
6534
594
1551
1767
29
765
1852
6534
FABBISOGNO PERSONALE DOCENTE
Classe di concorso
DISCIPLINA
n. docenti
A051
ITALIANO E LATINO
27 + 6 ore
A047
MATEMATICA
08
A049
MATEMATICA E FISICA
16 + 12 ore
A037
FILOSOFIA E STORIA
10
A346
LINGUA E LETT. INGLESE
10
A025
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
06 + 12 ore
A029
EDUCAZIONE FISICA
06 + 12 ore
A060
SCIENZE NAT.
08 + 12 ore
RELIGIONE CATT.
03 + 8 ore
SOSTEGNOAD02
02
FABBISOGNO PERSONALE A.T.A.
D.S.G.A.
01
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
10
ASSISTENTI TECNICI
02
COLLABORATORI SCOLASTICI
14
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
FABBISOGNO MEZZI E STRUMENTI
LABORATORI/
TIPOLOGIA
QUANTITA’ OBIETTIVO PRIORITARIO
DI RIFERIMENTO
PC desktop in rete
15
DOTAZIONE AULE
LABORATORIO
LINGUISTICO
(trasformazione del
laboratorio in modo da
disporre di 30 postazioni
indipendenti)
30
Priorità 2 PdM; Priorità a;h;i
L.107, art. 1, comma 7
PC desktop con monitor a
parete e/o LIM
AULE
24
Priorità 2 PdM; Priorità h;i;p
L.107, art. 1, comma 7
FABBISOGNO INFRASTRUTTURE
LABORATORI
OBIETTIVO PRIORITARIO DI
RIFERIMENTO
LABORATORIO POLIFUNZIONALE DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA
Priorità 2 PdM
Reti di scuole e collaborazioni esterne
 “Aggiornamento e formazione in servizio per il miglioramento continuo”
Liceo Scientifico Fermi Bari (scuola capofila), Liceo Classico Flacco Bari, ITC Giulio Cesare Bari, Liceo Bianchi
Dottula Bari
 Ampliamento rete “Aggiornamento e formazione in servizio per il miglioramento continuo”
Progetto “Orientalife”
Liceo Scientifico Fermi Bari (scuola capofila), XVII C.D. Poggiofranco Bari, SMS T. Fiore Bari, IC 16 C.D. CeglieS.M. Manzoni-Lucarelli Bari, IC Margherita Bari, I.C. 17 C.D. Montello-S.M. Santomauro Bari, IC C.Perone-C.Levi
Bari

“Promozione delle competenze in italiano”
Liceo Scientifico Fermi Bari (scuola capofila), Liceo Scientifico Battaglini Taranto, Liceo Scientifico De Giorgi
Lecce

“Laboratori territoriali per l’occupabilità”
Istituzioni scolastiche: IISS tecnico e professionale Gorjux-Tridente-Vivante Bari (scuola capofila), Liceo artistico De
Nittis-Pascali Bari, Liceo Scientifico Fermi Bari, Liceo Bianchi Dottula Bari, IISS Giulio Cesare Bari, Scuola
Secondaria di I grado Michelangelo Bari, IC Massari-Galilei Bari, IC Manzoni-Lucarelli Bari, CPIA n.1 Bari
Enti Pubblici: Universita’ di Bari, Politecnico di Bari, Accademia delle belle arti Bari
Enti locali: Citta’ metropolitana di Bari, Regione puglia, Municipio II
Aziende: Laserinn, Computer Levante
Ente di formazione: Unisco
Associazioni: Stati generali dell’innovazione, Club emas-aforis, Camera di commercio, Confindustria,
Confartigianato, Apulia film commission

Nell’ambito del Piano Nazionale per il potenziamento dell’Educazione Motoria e Sportiva: “Classi
pronte… in staffetta”
31
IC Zingarelli Bari (scuola capofila), XI Circolo Didattico San Filippo Neri Bari, Liceo Scientifico Fermi Bari, Liceo
Classico Socrate Bari

Promozione di attività teatrali a scuola: “La scuola fa teatro, la scuola va a teatro”
IC Manzoni-Lucarelli Ceglie-Bari (scuola capofila), Liceo Scientifico Enrico Fermi Bari, IISS Elena di Savoia–
Calamandrei Bari, IC VIII C.D. Giovanni Paolo II-De Marinis Bari

III annualità del Progetto “I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una Rete nazionale”

“PRATICAmente...MUSICA”
XVII Circolo Poggiofranco-Tauro Bari (scuola capofila), SMS Fiore Bari, Liceo Scientifico Fermi Bari

PNSD
IISS Panetti Pitagora Bari (scuola capofila)
Scelte organizzative e gestionali
(si veda il funzionigramma di Istituto alla pagina successiva)
32
33