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Tempo di Natale Proprio (bianco)

sabato 9

gennaio Feria dopo l’Epifania

S. Adriano | S. Marcellino | B. Alessia Le Clerc | B. Antonio Fatati

Antifona d’ingresso

Is 9,1

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce: su coloro che abitavano una terra tenebrosa sfolgo rò il sole della vita.

Colletta

O Dio, luce del mondo, concedi a tutte le genti il bene di una pace sicura e fa’ risplendere nei nostri cuori quella luce radiosa che illuminò la mente dei nostri padri. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i seco li dei secoli. Amen.

Prima lettura

1Gv 4,11-18

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.

Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi 99

Messa stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha manda to il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque con fessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. In questo l’amore ha raggiun to tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel gior no del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppo ne un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore.

PdD.

Salmo responsoriale

dal Salmo 71

R/.

Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto, stizia; / egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia tuoi poveri secondo il diritto.

R/.

/ al figlio di re la tua giu / e i I re di Tarsis e delle isole portino tributi, Seba offrano doni.

/ Tutti i re si prostrino a lui, no tutte le genti.

R/.

/ i re di Saba e di / lo serva Perché egli libererà il misero che invoca non trova aiuto.

/ Abbia pietà del debole e del misero salvi la vita dei miseri.

R/.

/ e il povero che / e

Canto al Vangelo

Cfr. 1Tm 3,16

Alleluia, alleluia.

Gloria a te, o Cristo, annunciato fra le genti, gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo. Alleluia. 100

sabato 9 gennaio

Vangelo

Mc 6,45-52

 Dal Vangelo secondo Marco.

[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a grida re, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti scon volti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meraviglia ti, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.

PdS.

Preghiera sulle offerte

O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questi misteri la giusta adorazione per la tua grandezza, e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Oppure:

Guarda con benevolenza, o Padre, i doni che portiamo al tuo altare e fa’ che la celebrazione di questo mistero sia per noi sorgente di pace e salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen. 101

Messa

Prefazio dell’Epifania o di Natale

(Pagg. 82, 21)

Antifona alla comunione

1Gv 1,2

La vita che era presso il Padre si è manifestata a noi, e noi l’abbiamo veduta.

Oppure:

barca e il vento cessò.

Mc 6,50-51

«Coraggio, sono io, non temete!». Gesù salì con loro sulla

Preghiera dopo la comunione

Sostieni, Signore, con la tua provvidenza, questo popolo nel presente e nel futuro, perché con le semplici gioie che disponi sul suo cammino aspiri con serena fiducia alla gioia che non ha fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Oppure:

La comunione alla tua mensa ci liberi, Signore, dalle sedu zioni del mondo e ci aiuti a crescere nel tuo amore fino alla visione del tuo volto. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

102

sabato 9 gennaio

meditazione Coraggio, io ci sono sempre!

Lettura

Dalla pianura al lago, dal bagno di folla all’immersione nella solitudine della preghiera. Il nostro testo evangelico segna una netta cesura con il racconto della moltiplicazione dei pani. C’è un obbligo, una costrizione che Gesù sente “dentro”, un’urgenza di incrociare lo sguardo del Padre e intrattenersi cuore a cuore con Lui. Per questo “costringe” i suoi discepoli a un repentino cambio di scena: li manda via dalla folla, da soli, sul lago, fino all’altra riva.

Meditazione

Gesù ha mostrato di essere vero Pastore, che prende a cuore il cuore della gente. Sì, «il Signore è il mio pastore, non manco di nulla» (Sal 23,1). Dal darsi senza risparmio agli altri al bisogno di riceversi dall’Altro: il Padre. Per questo Gesù manda via i discepoli, congeda la folla e ascende al monte della preghiera. Prima di svelarsi Maestro di preghie ra, infatti, Gesù si presenta come testimone di preghiera.

Gesù vive profondamente in preghiera perché costantemente pellegrino per le strade della Palestina ad annunciare il Van gelo del Regno. Anche se in questo ostendersi apostolico fa delle soste per raccogliersi in preghiera, nella solitudine della 103

Meditazione

comunione con il Padre. La strada è la “cattedrale” in cui Gesù parla di Dio e vive la sua esperienza di Dio. Prima di essere l’orante solitario sulle colline della Galilea o nell’orto degli ulivi, Gesù vive la sua esperienza di Dio in mezzo alla gente. Perché la preghiera è vita, è la vita di ogni giorno: non un momento, né uno spazio della nostra giornata. La pre ghiera è tutta la vita nel suo incessante scorrere; è consonan za con la musica d’amore di Dio. Il nostro testo può essere definito il Vangelo del silenzio e dell’assenza: c’è il silenzio della notte, vissuto da Gesù nella preghiera; c’è l’assenza di Gesù nella barca dei discepoli e ci sono le onde, il vento con trario… E nella notte Gesù cammina sul mare. E mentre il vento soffia contro la barca della Chiesa, Lui domina il mare male e vi traccia una strada. Non è un fantasma, ma Dio Jahvè: «Sul mare passava la tua via, i tuoi sentieri sulle gran di acque e le tue orme rimasero invisibili» (Sal 77,20). Dio cammina nel mare dei nostri smarrimenti, delle nostre solitu dini, dei nostri venti contrari, della nostra mancanza di fede.

«Coraggio, sono io, non abbiate paura!»: sono tre afferma zioni. La prima è “coraggio” (dal latino cor-agere): agite col cuore, mettete cuore nel vostro agire! La seconda è “egò eimì”, il Nome di Dio: Io ci sono, quindi non abbiate paura!

Agite col cuore, Io ci sono, anche quando voi non mi vedete nella barca, Io ci sono sempre! Nel silenzio, nell’apparente assenza, Io sono la Presenza, con voi sempre!

Preghiera:

Signore Gesù, fa’ della mia vita una preghiera e aiutami a cercarti nel silenzio dell’anima mia, per mettere cuore nel mio agire e danzare la vita al ritmo del tuo Amore.

Agire:

Oggi farò ogni cosa, anche la più insignificante, mettendoci tutto il mio cuore.

104

Tempo di Natale – Ciclo C Proprio Festa (bianco)

domenica 10

gennaio Battesimo del Signore

S. Aldo | S. Petronio | S. Marciano di Costantinopoli | S. Valerio | S. Milziade La celebrazione del battesimo di Gesù è stata iscritta nel calendario romano solo nel 1960, ed è stata fissata alla data attuale nel 1969. Con questa festa cogliamo l’importanza di quanto accadde sulle sponde del Giordano, quando Gesù andò a farsi battezzare da Giovanni. Alla luce di ciò che dico no i Vangeli, sappiamo che in quel momento Gesù ha bene ficiato di una manifestazione divina che lo ha designato come “il Figlio prediletto” inviato dal Padre. Questa teofanìa è “l’inizio del Vangelo”, poiché in quel momento Gesù è stato solennemente investito dal Padre e dallo Spirito Santo nella sua missione e ha ricevuto quella che si potrebbe defi nire la sua “ordinazione messianica”. Egli è colui che i pro feti, soprattutto Isaia, annunciavano: il Servo nel quale Dio ha stabilito una nuova alleanza, la luce delle nazioni. Chi crede in lui, diventa “figlio di Dio”, poiché in lui “è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini”.

Perciò, non si può dissociare il battesimo di Gesù da quello che ricevono i suoi discepoli.

105

Messa

Antifona d’ingresso

Cfr. Mt 3,16-17

Dopo il battesimo di Gesù si aprirono i cieli, e come colomba lo Spirito di Dio si fermò su di lui, e la voce del Padre disse: «Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».

Gloria

(Pag. 16)

Colletta

Padre onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano proclamasti il Cristo tuo diletto Figlio, mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, concedi ai tuoi figli, rinati dall’acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spi rito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

O Padre, il tuo unico Figlio si è manifestato nella nostra carne mortale, concedi a noi, che lo abbia mo conosciuto come vero uomo, di essere interiormente rinnovati a sua immagine. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Padre d’immensa gloria, tu hai consacrato con potenza di Spirito Santo il tuo Verbo fatto uomo, e lo hai stabilito luce del mondo e alleanza di pace per tutti i popo li; concedi a noi che oggi celebriamo il mistero del suo bat tesimo nel Giordano, di vivere come fedeli imitatori del tuo Figlio prediletto, in cui il tuo amore si compiace. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. 106

domenica 10 gennaio • Battesimo del Signore

Prima lettura

Is 40,1-5.9-11 Si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini la vedranno.

Dal libro del profeta Isaìa.

«Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio –. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta la sua colpa è scontata, per ché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati». Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la glo ria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, per ché la bocca del Signore ha parlato». Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.

Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con poten za, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pasto re egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo radu na; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».

PdD.

Salmo responsoriale

R/.

Benedici il Signore, anima mia.

dal Salmo 103

Sei tanto grande, Signore, mio Dio!

stà e di splendore, / / Sei rivestito di mae avvolto di luce come di un manto, che distendi i cieli come una tenda.

R/.

/ tu 107

Messa Costruisci sulle acque le tue alte dimore, tuo carro, / cammini sulle ali del vento, messaggeri / / fai delle nubi il fai dei venti i tuoi / e dei fulmini i tuoi ministri.

R/.

Quante sono le tue opere, Signore!

saggezza; / spazioso e vasto: / li piccoli e grandi.

R/.

/ Le hai fatte tutte con la terra è piena delle tue creature.

/ Ecco il mare là rettili e pesci senza numero, / anima Tutti da te aspettano tuno.

/ che tu dia loro cibo a tempo oppor / Tu lo provvedi, essi lo raccolgono; mano, si saziano di beni.

R/.

/ apri la tua Nascondi il tuo volto: li assale il terrore; respiro: muoiono, / il tuo spirito, sono creati, /

R/. Benedici il Signore, anima mia.

/ togli loro il e ritornano nella loro polvere.

/ Mandi e rinnovi la faccia della terra.

Seconda lettura

Tt 2,11-14; 3,4-7 Il Signore ci ha salvato con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito.

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvez za a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrie tà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speran za e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popo lo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone. Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati, non 108

domenica 10 gennaio • Battesimo del Signore

per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericor dia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, affinché, giustifi cati per la sua grazia, diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.

PdD.

Canto al Vangelo

Cfr. Lc 3,16

Alleluia, alleluia.

Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Alleluia.

Vangelo

Lc 3,15-16.21-22 Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

Dal Vangelo secondo Luca.

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sanda li. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevu to anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma cor porea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio com piacimento».

PdS.

Professione di fede

(Pag. 18)

109

Messa

Preghiera dei fedeli

Ogni comunità locale presenti le proprie intenzioni di preghiera.

Dio si è fatto figlio dell’uomo perché l’uomo diventi figlio di Dio. Consapevoli di questo grande dono, eleviamo al Padre la nostra fiduciosa preghiera. Preghiamo insieme e diciamo:

R/. Donaci il tuo Spirito, Signore.

1.

Per la Chiesa, perché tutti i battezzati vivano con impe gno, in un clima di amore e di obbedienza alla Parola di Dio, la grandezza della fede nel Padre che ci ha creati, nel Figlio che ci ha redenti, nello Spirito che ci ha santificati.

Preghiamo.

R/.

2.

Per i ragazzi che quest’anno riceveranno la Cresima, perché nella consapevolezza del dono ricevuto perseverino nella pratica dei Sacramenti, frequentino la vita della Comunità e scoprano in Gesù Cristo l’amico fedele e il sicuro ideale di vita. Preghiamo.

R/.

3.

Per i genitori, i catechisti, i padrini e le madrine, perché non vengano meno al compito di guide responsabili e solerti della crescita morale e spirituale dei figli. Preghia mo.

R/.

4.

Per le nostre famiglie, spesso tentate dallo sconforto e angosciate per le accresciute difficoltà, perché, seguendo Cristo, scoprano in lui le ragioni di fiducia nelle proprie ricchezze di natura e di grazia e siano sempre consapevo li della missione spirituale e sociale loro affidata. Pre ghiamo.

R/.

110

domenica 10 gennaio • Battesimo del Signore

Ti ringraziamo, o Dio, per il dono del battesimo che ci ha resi tuoi figli; e, fiduciosi nel tuo amore di Padre, rendici partecipi del tuo Spirito che ci ha fatto nuove creature in Cristo tuo Figlio e nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte

Ricevi, o Padre, i doni che la Chiesa ti offre, celebrando la manifestazione del Cristo tuo diletto Figlio, e trasformali per noi nel sacrificio perfetto, che ha lavato il mondo da ogni colpa. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nel Battesimo di Cristo al Giordano tu hai operato segni prodigiosi per manifestare il mistero del nuovo lavàcro: dal cielo hai fatto udire la tua voce, perché il mondo cre desse che il tuo Verbo era in mezzo a noi; con lo Spirito che si posava su di lui come colomba hai consacrato il tuo Servo con unzione sacerdotale, profetica e regale, perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia, inviato a portare ai poveri il lieto annunzio. E noi, uniti alle potenze dei cieli, con voce incessante proclamiamo la tua lode:

Antifona alla comunione

Gv 1,32.34

Questa è la testimonianza di Giovanni: «Io l’ho visto, e ho attestato che egli è il Figlio di Dio».

111

Messa

Oppure: Lc 3,16

Giovanni disse: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me: egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».

Preghiera dopo la comunione

Dio misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa, con cedi a noi tuoi fedeli di ascoltare come discepoli il tuo Cri sto, per chiamarci ed essere realmente tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. Amen. 112

domenica 10 gennaio • Battesimo del Signore

meditazione Nel battesimo, spirito e voce

Lettura

La scena del battesimo di Gesù è un’esperienza “spirituale” che corrisponde, in parte, alle vocazioni profetiche, alla chiamata di Abramo e alle rivelazioni fatte ai padri. Gesù sta nella fila dei peccatori, solidale con il popolo, non in un ruolo privilegiato e distinto, ma pienamente fratello tra fra telli. Il racconto evangelico sta al centro di una trilogia dello Spirito: tra le tentazioni nel deserto e la prima predica nella sinagoga di Nazaret.

Meditazione

Gesù, dopo essersi raccolto in preghiera, riceve il battesimo da Giovanni Battista e «il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo». Solo nella preghiera si svela la missione di Gesù, «il figlio mio, l’amato». Ma perché Gesù si fa battez zare? Egli non ha bisogno di conversione né di essere perdo nato da Dio, eppure si mette in fila con gli altri, si fa solidale con il suo popolo. Mostra, così, il senso della sua missione.

Gesù si lascia battezzare perché assume il peccato. In Lui si realizza il vero incontro fra l’umanità peccatrice e Dio. Il rac conto ci presenta poi lo Spirito in forma di colomba che scen- de dall’alto: viene da Dio e non dall’uomo. Se nell’annuncia 113

Meditazione

zione a Maria l’unzione dello Spirito è avvenuta nel segreto del grembo, al battesimo di Gesù l’unzione è palese e manife sta: Gesù libererà e salverà l’uomo dal peccato e da ogni male. Dal giorno del battesimo lo Spirito Santo sarà l’insepa rabile compagno di Gesù. La “voce” è di Dio Padre e si rivol ge ai presenti parlando di Gesù. È come se il Padre si compia cesse pubblicamente del Figlio, perché questi ha fatto la scelta di immergersi tra i fratelli peccatori. Due volte i Vangeli ci fanno ascoltare la voce del Padre: qui al Giordano e sul Tabor. Nel resto del Vangelo il Padre non dirà più niente, neanche quando Gesù sarà crocifisso. Il battesimo di Gesù al Giordano anticipa l’evento del Calvario, quando il Figlio si immergerà nella morte come qui si immerge nell’acqua. Sul Calvario si squarcerà il velo del tempio, qui si squarcia il cielo. Sul Calvario Gesù consegnerà a tutti lo Spirito, qui rice ve lo Spirito. Sul Calvario si rivolgerà a Dio chiamandolo “Padre”, qui è il Padre che lo chiama “Figlio”. Tutto lo sve lamento di Gesù, come Parola incarnata del Padre, sta tra questi due momenti: il Giordano e il Calvario. Il battesimo è il seme che cresce e sul Calvario diventerà l’albero della Croce, perché nel Figlio amato Dio si consegna per sempre a noi come Padre d’amore.

Preghiera:

Signore Gesù, grazie perché ti sei fatto pecca to per me, grazie perché mi insegni che, nel farmi “uno” con gli altri, posso ancora sperimentare il cielo di Dio aperto nella mia anima, per vivere il mio battesimo nel calvario di ogni giorno.

Agire:

Oggi non giudicherò nessuno, perché ciascuno è mio fratello, peccatore e redento come me.

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