decreti legge - Rosa Maria Di Giorgi

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Ufficio legislativo
AGENDA PARLAMENTARE
18 - 22 gennaio 2016
LEGGI
Provvedimenti approvati definitivamente
-
Riforma Codice appalti
-
Integrazione minori stranieri nelle società sportive
pag. 2
DECRETI LEGGE
Situazione dei decreti legge all'esame del Parlamento
pag. 3
SENATO
Scadenze emendamenti e ordini del giorno
pag. 4
Provvedimenti approvati dal Senato e all’esame della Camera
pag. 5
Provvedimenti all'esame dell'Assemblea
pag. 6
Provvedimenti conclusi dalle Commissioni
pag. 7
Calendario delle Commissioni
pag. 9
CAMERA
Provvedimenti approvati dalla Camera e all'esame del Senato
pag. 12
Provvedimenti all'esame dell'Assemblea
pag. 15
Calendario delle Commissioni
pag. 17
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Comunicato 15 gennaio
-
Attuazione programma (al 13 dicembre)
-
Legge europea 2015
-
Decreti legislativi: abrogazione provvedimenti non legislativi di attuazione; depenalizzazione
reati; abrogazione reati e introduzione illeciti con sanzioni civili
-
Attuazione direttive europee
pag.18
Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI APPROVATI DEFINITIVAMENTE
(settimana 12 - 14 gennaio 2016)
Provvedimento
DELEGA RECEPIMENTO
DIRETTIVE APPALTI E
CONCESSIONI
Testo approvato
Contenuto
-
Nella seduta del 14 gennaio il Senato ha approvato definitivamente il disegno di
legge che reca delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE,
2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio
2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle
procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei
trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in
materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Delega il Governo alla redazione di un nuovo codice dei contratti pubblici, in
attuazione delle tre nuove direttive europee in sostituzione di quello vigente (d.lgs. 12
aprile 2006, n. 163)
Si rinvia alla scheda di sintesi già inviata (con mail del 14/1 ore 17.23)
INTEGRAZIONE MINORI
STRANIERI NELLE SOCIETA'
SPORTIVE
Testo approvato
Nella seduta del 14 gennaio il Senato ha approvato definitivamente il disegno di
legge, che assicura il tesseramento dei minori, di anni diciotto che non sono
cittadini italiani e che risultano regolarmente residenti nel territorio italiano almeno
dal compimento del decimo anno di età, presso le società sportive appartenenti
alle federazioni nazionali, o alle discipline sportive associate o
presso
associazioni ed enti di promozione sportiva con le stesse procedure previste per i
cittadini italiani. Il tesseramento resta valido, dopo il compimento del diciottesimo
anno di età, fino al completamento delle procedure per l'acquisizione della
cittadinanza italiana da parte dei soggetti che, ricorrendo i presupposti di cui alla
legge 5 febbraio 1992, n. 91, hanno presentato tale richiesta.
Si rinvia alla scheda di sintesi già inviata (con mail del 14/1 ore 15.37)
2
Ufficio legislativo
SITUAZIONE DEI DECRETI LEGGE – SENATO
(al 18 gennaio 2015)
COMMISSIONE
DECRETO
N°
NUMERO E TITOLO ATTO
SCADENZA
10 - Industria e
13 - Ambiente
191
2195 - Cessione a terzi azienda ILVA
C 2/2/2016
RELATORE
ITER
Fabbri (PD)
Laniece (Aut)
Inizio esame
Tot. N° 1
C (provenienti dalla Camera)
SITUAZIONE DEI DECRETI LEGGE – CAMERA
(al 18 gennaio 2015)
COMMISSIONE
DECRETO
N°
NUMERO E TITOLO ATTO
SCADENZA
RELATORE
ITER
I - Affari cost. e
V - Bilancio
V - Bilancio
Aula
210
3513 - Milleproroghe
28/2/2016
Discussione generale
185
3495 - Interventi sul territorio
Gasparini (PD)
Laforgia (PD)
Giulietti (PD)
S 24/1/2016
Tot. N° 2
S (provenienti dal Senato)
3
Inizio esame
Ufficio legislativo
SCADENZE EMENDAMENTI E ORDINI DEL GIORNO
(al 18 gennaio 2015)
COMMISSIONE
TITOLO
SCADENZA
1 - AFFARI COST.
A.S. 1870 (approvato dalla Camera)
Terzo settore
--Gli eventuali subemendamenti vanno
presentati ai nuovi emendamenti del Relatore
SUBEMENDAMENTI
Martedì 19 gennaio ore 13
10 - INDUSTRIA E
13 - AMBIENTE
A.S. 2195 (approvato dalla Camera)
Decreto legge n. 191 cessione a terzi
Azienda ILVA
In attesa di fissazione termini
in Assemblea
COMMISSIONE
TITOLO
SCADENZA
10 - INDUSTRIA E
13 - AMBIENTE
A.S. 2195 (approvato dalla Camera)
Decreto legge n. 191 cessione a terzi
Azienda ILVA
Giovedì 21 gennaio ore 17
2 - GIUSTIZIA
A.S. 2081 PD
Unioni civili
Venerdì 22 gennaio ore 13
4
Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI APPROVATI DAL SENATO E ALL'ESAME DELLA CAMERA
(settimana 13 - 14 gennaio 2016)
Provvedimento
Contenuto
5
Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI ALL'ESAME DELL'ASSEMBLEA DEL SENATO
(settimana 19 - 21 gennaio 2015)
Nel corso della settimana, l'Assemblea del Senato esaminerà i seguenti provvedimenti:
RIFORME COSTITUZIONALI
A.S. 1429 - D
(approvato in prima deliberazione dal Senato, modificato in prima deliberazione dalla Camera e
nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal Senato e approvato senza modificazioni in
prima deliberazione dalla Camera). Seconda deliberazione del Senato
Stato iter: inizio esame
Martedì 19 gennaio ore 15
Dichiarazioni di voto previste per mercoledì 20 ore 17
Voto finale con la maggioranza assoluta dei componenti del Senato
RELAZIONE
MINISTRO GIUSTIZIA
SULL'AMMINISTRAZIONE
DELLA GIUSTIZIA
Giovedì 21 gennaio ore 16
SEDUTE:
Martedì 19 (ore 15)
Mercoledì 20 (ore 9,30)
Giovedì 21 (ore 9- 12.45 e ore 16)
DECRETO LEGGE N. 191
Si rinvia alle schede dei decreti legge.
CESSIONE A TERZI
AZIENDA ILVA
A.S. 2195
Stato iter: inizio esame in Aula
Da mercoledì 27 gennaio
UNIONI CIVILI
A.S. 2081 (testo base)
Il disegno di legge n. 2081, prima firmataria la sen. Cirinnà, è stato assunto quale
testo base dalla Conferenza dei Capigruppo, e non essendosi concluso l'esame in
Commissione Giustizia, sarà discusso nel testo del proponente senza relazione, ai
sensi dell'articolo 44, comma 3, del Regolamento.
Stato iter: inizio esame in Aula
Da giovedì 28 gennaio
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Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI CONCLUSI DALLE COMMISSIONI DEL SENATO
(aggiornamento gennaio 2016)
Provvedimento
Contenuto
MANDATI CONI E
FEDERAZIONI SPORTIVE
Il disegno di legge, approvato con modifiche dalla Commissione Istruzione, intende
modificare il decreto legislativo n. 242 del 1999 sui limiti al rinnovo dei mandati degli
organi del CONI e delle altre federazioni sportive nazionali.
A.S. 361 - A
"Gli organi del CONI restano in carica quattro anni. I componenti che assumono le funzioni nel
corso del quadriennio restano in carica fino alla scadenza degli organi. Il presidente e gli altri
componenti della giunta nazionale, ad eccezione di quelli di cui all'articolo 6, comma 1, lettera
b) (membri italiani del CIO), non possono svolgere più di due mandati. È consentito un terzo
mandato consecutivo soltanto nel caso in cui uno dei due mandati precedenti abbia avuto
durata inferiore a due anni e un giorno, per causa diversa dalle dimissioni volontarie. È in ogni
caso preclusa la permanenza in carica oltre il termine di otto anni. Le previsioni di cui al
presente comma si applicano anche agli organi direttivi delle strutture territoriali del CONI ".
Prevista una disciplina transitoria per chi è in carica, alla data di entrata in vigore
della presente legge, i quali possono svolgere, se eletti, ulteriori due mandati.
LEGGE QUADRO
MISSIONI INTERNAZIONALI
(approvato dalla Camera)
A.S. 1917 - A
Stato iter: conclusa discussione
generale in Aula
Il disegno di legge approvato con modifiche dalle Commissioni riunite Esteri e Difesa
rispetto al testo approvato dalla Camera, reca una serie di disposizioni, al di fuori del
caso della dichiarazione dello stato di guerra, riguardanti la partecipazione delle
Forze armate e delle Forze di Polizia e l'invio di personale e di assetti, civili e militari,
fuori del territorio nazionale, a missioni internazionali. Spetterà al Consiglio dei
Ministri la delibera in ordine alla partecipazione italiana ad una missione che dovrà
essere comunicata al Presidente della Repubblica e, se del caso, convocando il
Consiglio supremo di difesa. La deliberazione del Governo verrà successivamente
trasmessa alle Camere che potranno autorizzare o respingere, con apposito atto
d'indirizzo, dopo la necessaria discussione. Viene così rafforzato il ruolo del
Parlamento nelle procedure di autorizzazione delle missioni. A seguito della
presentazione, entro il 31 dicembre di ogni anno, da parte del Governo di una
relazione analitica annuale sulle missioni in corso, viene prevista una sessione
parlamentare sull'andamento delle missioni autorizzate da svolgere entro il 31 marzo
di ciascun anno. Previste disposizioni per la salvaguardia del personale militare
impiegato nelle missioni. E'fatta salva la facoltà del Governo di deliberare
l'applicazione del codice penale militare di guerra e sono dettate inoltre disposizioni
sulla non punibilità del militare che fa uso della forza nell'ambito delineato dalle
regole di ingaggio e dagli ordini legittimamente impartiti.
Approvato, tra gli altri, un emendamento aggiuntivo che reca disposizioni in materia
di intelligence. Il Presidente del Consiglio dei ministri emana, sentito il parere del
Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, disposizioni per l'adozione
di misure di intelligence di contrasto, anche in situazioni di crisi o di emergenza
all'estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di
cittadini italiani all'estero, con la cooperazione altresì di assetti della difesa.
Il testo dell'articolo aggiuntivo in materia di intelligence è stato inserito nel
decreto legge n. 174 sulla proroga missioni internazionali e cooperazione
sviluppo - approvato definitivamente.
ISTITUZIONE GIORNATA
VITTIME MAFIA
A.S. 1894
Il disegno di legge, approvato senza modifiche dalla Commissione Affari
costituzionali, prevede il riconoscimento del 21 marzo quale Giornata nazionale della
memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. In occasione
del Giornata, al fine di conservare, rinnovare e costruire una memoria storica
condivisa in difesa delle istituzioni democratiche, possono essere organizzate, senza
nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, manifestazioni pubbliche,
cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione, anche nelle
scuole di ogni ordine e grado, nonché iniziative finalizzate alla costruzione,
nell'opinione pubblica e nelle giovani generazioni, di una memoria delle vittime
innocenti delle mafie e degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia recente e
i successi dello Stato nelle politiche di contrasto e di repressione di tutte le mafie.
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Ufficio legislativo
ISTITUZIONE GIORNATA
VITTIME IMMIGRAZIONE
(approvato dalla Camera)
A.S. 1878 e 1203 - A
MAGISTRATURA
ONORARIA
Il disegno di legge, approvato senza modifiche dalla Commissione Affari
costituzionali, ha come fine quello di conservare e rinnovare la memoria di quanti
hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire
alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria. Viene stabilito che il giorno 3 ottobre
è riconosciuta la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. La
data del 3 ottobre è stata scelta in ricordo del naufragio del 3 ottobre 2013 a
Lampedusa in cui morirono 366 migranti. Vengono organizzate, a tal proposito,
cerimonie, iniziative e incontri anche nelle scuole di ogni ordine e grado.
Il disegno di legge, approvato con modifiche dalla Commissione Giustizia, ha
l'obiettivo di attuare una riforma organica della magistratura onoraria.
A.S. 1738 - A
PROMOZIONE PER LUNGO
SERVIZIO UFFICIALI E
SOTTUFFICIALI IN CONGEDO
ASSOLUTO
Il disegno di legge, approvato con modifiche dalla Commissione Difesa, reca
disposizioni per la concessione di una promozione per merito di lungo servizio agli
ufficiali ed ai sottufficiali delle Forze armate e della Guardia di finanza collocati in
congedo assoluto.
Previste delle limitazioni per l'accesso al privilegio.
A.S. 1581
COMMISSIONE INCHIESTA
APPALTI PUBBLICI
A.S. 1881 e 1897 - A
UFFICIALI FORZE ARMATE
(approvato dalla Camera)
A.S. 1809
La Commissione propone di richiedere al Presidente del Senato la
riassegnazione in sede deliberante.
Il disegno di legge, approvato con modifiche dalla Commissione Lavori pubblici,
propone di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta, di tipo bicamerale,
con l'obiettivo di analizzare il settore degli appalti pubblici e i fenomeni di corruzione
e collusione ad essi correlati. Vengono affidati alla Commissione specifici compiti di
acquisizione informazioni e notizie, di accertamenti e verifiche. La Commissione
riferisce alle Camere annualmente con singole relazioni o con relazioni generali e
ogniqualvolta ne ravvisi la necessità e comunque al termine dei suoi lavori. Inoltre
procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni
dell'autorità giudiziaria e tutte le volte che lo ritenga opportuno, potrà riunirsi in
seduta segreta.
Il disegno di legge approvato in Commissione Difesa senza modifiche rispetto al
testo approvato dalla Camera, reca modifiche al codice dell'ordinamento militare
(decreto legislativo n. 66/2010), introducendo due nuovi articoli 982-bis e 982-ter, in
materia di limiti di assunzione di incarichi presso imprese operanti nel settore della
difesa da parte di ufficiali delle Forze armate che cessano dal servizio e di dirigenti
civili del Ministero della difesa.
Il disegno di legge è stato nuovamente assegnato in sede deliberante.
INTRODUZIONE
DELITTO DI TORTURA
A.S. 10 e connessi - C
Il disegno di legge nuovamente modificato dalla Commissione Giustizia, introduce gli
articoli 613-bis (Tortura) e 613-ter (Istigazione del pubblico ufficiale a commettere
tortura) nel titolo XII (delitti contro la persona), sez. III (delitti contro la libertà morale)
del codice penale. La tortura è configurata come reato e altresì vengono previste
specifiche circostanze aggravanti.
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Ufficio legislativo
CALENDARIO DELLE COMMISSIONI DEL SENATO
(settimana 19 - 21 gennaio 2016)
Le Commissioni permanenti saranno convocate per il loro rinnovo, ai sensi dell'articolo 21, comma 7, del Regolamento,
giovedì 21 gennaio nei seguenti orari:
a
Commissioni dalla 1 alla 7ª
Commissioni dalla 8ª alla 13ª
a
Commissione 14
COMMISSIONE
alle ore 13
alle ore 15
alle ore 16
PROVVEDIMENTI
1 - AFFARI
COSTITUZIONALI
▫
presupposti costituzionali: decreto legge cessione a terzi azienda ILVA;
▫
in referente: ddl cost. revisione parte II della Cost. (seconda deliberazione).
2 – GIUSTIZIA
▫
rinnovo cariche.
3 - ESTERI
in referente: ratifiche internazionali:
▫
-
Italia-Gabon doppie imposizioni; Italia-Macedonia cooperazione polizia; ItaliaMozambico cooperazione settore difesa; Italia-Stati Uniti messicani mutua assistenza
amministrativa materia doganale; Italia-Angola sicurezza e ordine pubblico; Italia-Capo
Verde cooperazione di polizia; Italia-Armenia settore difesa; UE-Africa centrale
Accordo partenariato economico; Italia-Angola settore difesa; Italia-Brasile, Croazia,
Israele e Ungheria coproduzione cinematografica; UE Iraq e Filippine accordi
partenariato; Italia-Slovenia e Ungheria su Multinational Land Force; Italia-Croazia
cooperazione transfrontaliera di polizia; Italia-Bioversity Internationale, Agenzia
spaziale europea e ONU; Italia-Slovenia linea confine Stato; Italia-Gabon
cooperazione militare e difesa; Italia-Colombia accordo trattato difesa; Convenzioni
Ginevra su salute e sicurezza lavoratori; Italia-Ecuador cooperazione difesa; ItaliaGiordania cooperazione difesa; Italia-Perù cooperazione difesa; Italia-Cuba
cooperazione polizia; Italia-Vietnam cooperazione lotta alla criminalità; Italia-Svizzera
doppie imposizioni (approvato dalla Camera); Italia-Cipro collaborazione culturale e
Accordo riconoscimento titoli studio (approvato dalla Camera).
4 – DIFESA
▫
rinnovo cariche.
5 – BILANCIO
▫
rinnovo cariche.
6 – FINANZE
▫
parere nomina componente CONSOB.
6 - FINANZE
CAMERA-SENATO
▫
audizioni sull'esame proposte di nomina a componenti CONSOB.
7 – ISTRUZIONE
▫
indagine conoscitiva luoghi dell'abbandono: audizione rappresentanti Italia nostra e
esperti progetti realizzati sul territorio;
▫
in referente: ddl ricercatori a tempo determinato; ddl sostegno formazione e ricerca
scienze geologiche (approvato dalla Camera); ddl valorizzazione Festival Verdi di
Parma e Busseto; ddl valorizzazione qualità architettonica; ddl educazione cittadinanza
economica; ddl attività cinematografiche; ddl statizzazione ex istituti musicali pareggiati;
▫
proposta nomina Direttore gen. progetto Pompei;
▫
audizione Ministro beni culturali sulla riorganizazione Mibact, FUS e Fondazioni liricosinfoniche;
▫
parere schema dm riparto Fondo tutela patrimonio culturale.
8 – LAVORI
PUBBLICI
▫
parere schema dpcm privatizzazione Ferrovie Stato.
8 - LL.PP. E
10 - INDUSTRIA
▫
uffici Presidenza: audizione informale vertici Società Vivendi sull'affare assegnato sui
9
Ufficio legislativo
nuovi assetti societari Telecom.
9 - AGRICOLTURA
10 – INDUSTRIA
10 - INDUSTRIA E
13 - AMBIENTE
▫
11 – LAVORO
▫
▫
indagine conoscitiva frodi settore agroalimentare: audizione Comandante Comando
Carabinieri tutela salute (N.A.S.);
▫
in referente: ddl dieta mediterranea; ddl salvaguardia agrumeti caratteristici (approvato
dalla Camera); ddl coltivazione filiera agroindustriale canapa (approvato dalla Camera);
▫
parere schema d.lgs. commercializzazione olio di oliva;
▫
esame affare nuove tecnologie in agricoltura (uso biotecnologie sostenibili e precisione);
▫
in consultiva: attuazione iniziative Commissione europea sugli aspetti istituzionali della
strategia commerciale UE.
▫
indagine conoscitiva prospettive settore chimica in Italia: audizione rappresentanti di
sindacati.
in referente: decreto legge cessione a terzi azienda ILVA (approvato dalla Camera).
rinnovo cariche.
12 – SANITA’
▫
in consultiva: ddl legge concorrenza; decreto legge cessione a terzi azienda ILVA.
13 – AMBIENTE
▫
rinnovo cariche.
14 – POLITICHE UE
▫
esame atti comunitari:
-
portabilità transfrontaliera servizi di contenuti online mercato interno;
-
sistema comune imposta valore aggiunto;
▫
in consultiva: ddl class action; decreto legge cessione a terzi azienda ILVA.
DIRITTI UMANI
▫
indagine conoscitiva tutela diritti umani: audizione sottosegretario interno Manzione
sull'attuazione Agenzia europea migrazione.
MORTE ALDO
MORO
▫
comunicazioni Presidente;
▫
audizione.
INFORTUNI
LAVORO
▫
proposta relazione conclusiva inchiesta sui profili sicurezza e salubrità ambienti lavoro a
seguito incendio aeroporto Fiumicino.
VIGILANZA RAI
▫
seguito audizione Presidente e Consiglio amministrazione RAI.
ANTIMAFIA
▫
audizioni: Sindaco di Quarto (NA) e prefetto di Roma.
SEMPLIFICAZIONE
▫
indagine conoscitiva sulle semplificazioni superamento
sottosegretaria beni culturali Borletti dell'Acqua Buitoni.
FEDERALISMO
▫
audizione Presidente Regione Friuli V.G. sul federalismo fiscale Regioni a statuto
speciale e province autonome Trento e Bolzano.
INFANZIA
▫
indagine conoscitiva minori fuori famiglia: audizione rappresentanti Fondazione "L'Albero
della Vita-Onlus e Azienda pubblica Servizi alla Persona-Reggio Emilia-Città delle
persone.
QUESTIONI
REGIONALI
▫
indagine conoscitiva forme raccordo Stato e autonomie territoriali (sistema conferenze):
audizione Ministro interno;
▫
pareri alle Commissioni.
▫
audizioni: Presidente Giunta Regione Campania; Direttore gen. tutela territorio Ministero
CICLO RIFIUTI
10
emergenze:
audizione
Ufficio legislativo
ambiente.
ANAGRAFE
TRIBUTARIA
▫
indagine conoscitiva razionalizzazione banche dati pubbliche: audizione direttore
Agenzia entrate.
ENTI GESTORI
▫
indagine conoscitiva gestione risparmio previdenziale: deliberazione proroga termine;
▫
audizione Presidente Fondazione Enpaia su bilanci consuntivi, preventivi e tecnico
attuariale.
11
Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI APPROVATI DALLA CAMERA E ALL'ESAME DEL SENATO
(settimana 11 - 15 gennaio 2016)
Nel corso della scorsa settimana la Camera ha approvato i seguenti provvedimenti che passano
ora all'esame del Senato:
Provvedimento
RIFORME COSTITUZIONALI
A.C. 2613 - B
A.S. 1429 - D
Contenuto
Nella seduta dell'11 gennaio la Camera ha approvato il disegno di legge
costituzionale che reca disposizioni per il superamento del bicameralismo
paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei
costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la
revisione del Titolo V della parte II della Costituzione.
(approvato in prima deliberazione dal Senato, modificato in prima deliberazione dalla Camera e
nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal Senato e approvato senza modificazioni in
prima deliberazione dalla Camera).
Dichiarazione di voto finale PD
MATTEO ORFINI. Grazie, Presidente. Credo che in quest'Aula, forse a parte chi mi ha
preceduto, abbiamo tutti consapevolezza di vivere un momento decisivo per questa
legislatura e probabilmente, senza eccedere con la retorica, un momento storico per
questo Paese, perché siamo a pochi passi dall'approvazione di una riforma che l'Italia
attende da anni, forse da decenni. Non tutti avrebbero scommesso su questo risultato, se
solo pensiamo al clima con cui è iniziata questa legislatura: un risultato elettorale incerto,
un Parlamento largamente rinnovato, giovane, per alcuni versi inesperto. Se noi siamo
riusciti ad arrivare fin qui è sicuramente merito di chi, come noi, ci ha creduto fin dal primo
momento, ma soprattutto della pazienza, dell'autorevolezza, della serietà, della credibilità
e del senso delle istituzioni di chi, come Giorgio Napolitano, ha accompagnato l'inizio di
questa legislatura. Io voglio ancora una volta ringraziarlo, a nome del Partito
Democratico, perché senza il suo impegno e il suo impulso forse non saremmo riusciti ad
arrivare fin qui. Una Costituzione non è solo un testo giuridico, un atto normativo: è, prima
di tutto, un atto politico, un atto storico. A scrivere la nostra Costituzione non fu un
sinedrio di costituzionalisti, magari sempre col ditino perennemente alzato; furono delle
forze politiche che avevano sconfitto il fascismo e avevano liberato il nostro Paese.
Furono loro i protagonisti della scrittura della nostra Costituzione. Si cambia la
Costituzione se c’è la necessità storica di farlo e noi credevamo e crediamo che quella
necessità ci sia, perché serve chiudere l'eterna transizione istituzionale nel nostro Paese
come strumento preliminare per rilanciare l'Italia. Noi abbiamo alle spalle anni difficilissimi
di una crisi economica terribile, la più grave dal dopoguerra ad oggi, una crisi che ha
impoverito il nostro Paese, che ha creato una frattura sociale ed ha aumentato le
diseguaglianze. La politica ha affrontato quella crisi con strumenti deboli, inefficaci e
spesso con scelte sbagliate. Allora, dobbiamo uscire da una situazione così drammatica,
che ha prodotto il rischio di un avvitamento del nostro Paese perché, onorevole Civati, il
rischio di crisi della democrazia italiana c'era e c'era perché quella crisi sociale ha
prodotto l'esclusione dai processi produttivi di centinaia di migliaia di italiani che, non
trovando nelle istituzioni la capacità di reagire e di dare risposte, si sono autoesclusi dai
processi di rappresentanza e questo ha finito per inaridire la base di legittimazione delle
istituzioni democratiche. Alla politica oggi spetta dare una risposta a questi temi ed è
agendo – e non, invece, non agendo – che si trova una soluzione, perché il rischio vero
sarebbe non far nulla. Noi abbiamo provato a costruire questa risposta sul terreno
dell'azione di Governo, delle riforme economiche, delle riforme sociali – la pubblica
amministrazione, la giustizia e le tante che abbiamo discusso e votato in quest'Aula –, ma
anche attraverso la riforma delle istituzioni, perché c'era bisogno, appunto, di ricostruire la
credibilità del nostro sistema istituzionale. Naturalmente per farlo ci siamo ispirati ai
principi della Carta costituzionale. La presidente Bindi qualche mese fa in quest'Aula ci ha
ammonito, ricordandoci che cambiare la Costituzione significa innanzitutto praticarne il
metodo e lo spirito. Io credo che avesse ragione ed è quello che noi abbiamo provato a
fare e poi, se ci saremo riusciti, lo diranno gli italiani. Sul metodo: certo questo è un testo
che nasce per iniziativa del Governo, ma che è vissuto di un dibattito vero in Parlamento
e che è cambiato molto. È un testo diverso da quello che avevamo iniziato a discutere e
di questo io voglio dare atto – ringraziandola ancor più in questi giorni, a nome di tutto il
Partito Democratico – al Ministro Boschi per il lavoro paziente che ha svolto e per il
rispetto con cui lo ha fatto delle prerogative del Parlamento e della discussione vera che
c’è stata in quest'Aula. Un metodo che ha prodotto una maggioranza più ampia,
nell'apprezzamento del merito di questa riforma, di quella che oggi la voterà, perché è
noto a tutti, se ci spogliamo delle ipocrisie del posizionamento politico, onorevole Gelmini,
che questa riforma è una riforma che voi avete condiviso, che avete contribuito a scrivere.
12
Ufficio legislativo
Io ho ascoltato con attenzione e con rispetto il suo intervento, come avevo ascoltato nel
precedente passaggio quello del Presidente Brunetta, che addirittura, per giustificare il
cambio di posizione, è arrivato a citare – cosa che credo gli sia costata molto – a
sostegno della sua tesi, Zagrebelsky e Rodotà, con cui si ritroverà nel comitato per il «no»
e sarà un'accoppiata divertente da misurare nei fatti. Ma davvero non ho capito quali sono
le ragioni di merito per cui avete cambiato opinione. Non l'ho capito perché non ce ne
sono. Noi abbiamo costruito una riforma che cambia anche la lettura che in questo
ventennio è stata data della crisi istituzionale del Paese. Ci siamo ispirati allo spirito della
Carta nella scelta di non cambiare la forma di Governo del nostro Paese. Uso le parole
del Presidente Napolitano: «Noi abbiamo voluto riformare, arricchendola, la nostra
democrazia parlamentare, consapevoli che anche in un mondo più complicato, più
articolato e più frammentato la forma parlamentare è quella che meglio può includere
nella partecipazione democratica i vari pezzi di questa società». Lo abbiamo fatto
chiudendo il dibattito, che aveva segnato questi vent'anni, sulla scelta del
presidenzialismo, che aveva avuto forti sostenitori sia a destra che a sinistra, in modo
trasversale. Lo abbiamo fatto rifiutando quella lettura secondo la quale il parlamentarismo
è un vincolo e un limite alla capacità e alla possibilità di governare. Abbiamo creduto
invece possibile rilanciare la forma di Governo parlamentare attraverso l'introduzione di
alcuni elementi di riforma, incidendo sul procedimento legislativo, superando il
bicameralismo perfetto, che, sì, aveva senso in un Paese che usciva da un regime e da
una guerra di liberazione, ma che aveva segnato ormai nel tempo tutti i suoi limiti. Lo
abbiamo fatto correggendo una riforma frettolosa del Titolo V della Costituzione, dando
una nuova funzione e un nuovo ruolo al Senato. È stato posto ancora oggi in quest'Aula il
tema dei contrappesi istituzionali, per il combinato disposto di riforma costituzionale e
della legge elettorale. Guardate, io credo che su questo noi siamo intervenuti
raggiungendo un grado accettabile, una soluzione accettabile, che garantisce gli equilibri.
Però c’è qualcosa che ancora si può fare e che per noi è complementare a questa
riforma, perché, se c’è democrazia, come per noi è, democrazia dei corpi intermedi e
democrazia dei partiti – Togliatti diceva: «i partiti sono la democrazia che si organizza»,
con un'espressione felice – allora c’è bisogno che quei partiti siano davvero tali, cioè
trasparenti, democratici, contendibili nelle loro leadership. Perciò noi riteniamo che la
corretta applicazione, da questo punto di vista, della Costituzione debba portarci ad
approvare una legge di applicazione dell'articolo 49 della Costituzione, che garantisca che
i partiti siano davvero quello strumento di inclusione nella società e che siano davvero
democratici e trasparenti. E su questo sfidiamo tutti, onorevole Toninelli, sfidiamo anche
voi, perché ci piacerebbe, per una volta, che anche voi scopriste cos’è la libertà, cos’è la
democrazia, cos’è la partecipazione, cosa sono le regole. Se vi liberate dai ceppi che vi
hanno imposto, magari scoprirete che vi piacerà e che vivere da uomini liberi e da
parlamentari liberi sarà molto più piacevole e molto più utile al Paese. Naturalmente,
presentiamo oggi e chiediamo di votare un testo di riforma complessivo, compiuto, che
chiude la stagione della Seconda Repubblica, che proietta un Paese più forte nel futuro,
con i fondamentali economici apposto, con delle istituzioni più forti, con maggior credibilità
in Europa e quindi maggior possibilità di pesare e di contare in Europa.Lo facciamo,
consapevoli che l'ultima parola – come è giusto che sia –, per nostra scelta, l'avranno i
cittadini italiani. Vede, Presidente, mi iscrissi tanto tempo fa a uno di quei soggetti politici
che ha portato alla fondazione del Partito Democratico, a 15 o 16 anni, come molti in
quest'Aula, da giovane studente, e iniziai subito a fare quello che abbiamo fatto tutti:
campagna elettorale, a dare i volantini, la militanza, quella vera, quella sincera, quella
quotidiana. Già a quell'età militavo in un partito che chiedeva e prometteva nelle piazze e
nelle strade delle nostre città il superamento del bicameralismo perfetto e l'introduzione di
un Senato delle autonomie; già allora chiedevamo e promettevamo il superamento della
crisi e della transizione istituzionale che viveva il nostro Paese. Fra qualche mese, noi
tutti torneremo nelle strade e nelle piazze delle nostre città, ma ci sarà una differenza:
che, per la prima volta, con l'orgoglio di sapere di aver fatto la cosa giusta per il nostro
Paese, noi potremo dire che ci siamo riusciti. Per questa ragione e per tutte le altre cose
che ho detto, annuncio il voto favorevole del Partito Democratico.
DECRETO LEGGE N. 191
CESSIONE A TERZI
AZIENDA ILVA
Si rinvia alle schede dei decreti legge.
Nella seduta del 14 gennaio la Camera ha approvato con modificazioni il
decreto legge recante disposizioni urgenti per la cessione a terzi dei
complessi aziendali del Gruppo Ilva.
A.S. 2195
Dichiarazione di voto finale PD
CHIARA BRAGA. Signora Presidente, onorevoli colleghi, torniamo a questioni serie. Con la
conversione del decreto-legge per la cessione dei complessi aziendali del gruppo Ilva, il
Governo porta a termine un altro impegno con il pieno sostegno del Partito Democratico.
Questo dovevamo alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo Ilva, alla città di Taranto e
all'economia nazionale. Il fallimento del maggior complesso industriale per la lavorazione
dell'acciaio in Europa risolverebbe probabilmente il problema del surplus di produzione di
13
Ufficio legislativo
acciaio, ma a scapito dell'economia nazionale, lascerebbe senza esito positivo una enorme
questione ambientale e costituirebbe un incredibile vantaggio a favore di concorrenti
internazionali e non è affatto detto che questi ultimi rispettino gli stessi standard ambientali
già prescritti all'Ilva. Un complesso industriale che dà lavoro a 12.000 persone, su una
superficie complessiva di oltre 15 milioni di metri quadrati, non è un bene qualsiasi da
mettere all'asta, ma il luogo in cui poter costruire una nuova opportunità affrontando insieme
due grandi questioni: l'adeguatezza produttiva nel settore dell'acciaio e l'impatto ambientale
di questa produzione. L'Italia oggi ha un'occasione straordinaria per iniziare a dar corso agli
impegni concretamente assunti nella Conferenza sul clima di Parigi, dare il via al processo
di decarbonizzazione della sua economia all'interno comunque di politiche di sviluppo e di
lavoro, grazie al cambiamento tecnologico, all'innovazione e al risanamento ambientale
rafforzati dalle misure del decreto di cui oggi discutiamo. L'Italia è il secondo produttore
europeo di acciaio dopo la Germania. Nel 2014, la siderurgia italiana ha prodotto 23,7
milioni di tonnellate di acciaio e, nonostante questo, dal 2010 siamo importatori netti di
questo materiale. Il nostro sistema industriale utilizza l'acciaio per produrre in settori in cui
siamo leader nel mondo. Parte della ripresa economica da cui è stato caratterizzato il 2015
si basa anche su questo. Questo è il quadro nel quale ci muoviamo e al quale questo
decreto-legge dà risposte. Sulla questione Ilva, primo caso in Europa di commissariamento
per motivi ambientali, l'assunzione di responsabilità del Governo è stata importante e
fattiva. Vengono messe a disposizione dallo Stato 800 milioni di euro per l'attuazione del
piano ambientale. L'obbligo di rivalsa sui responsabili dell'inquinamento, ribadito nel testo
approvato dall'Aula, attua il principio «chi inquina, paga». I 300 milioni di euro a favore
dell'amministrazione straordinaria, di cui è prevista la restituzione con i dovuti interessi,
sono necessari per contemperare le esigenze di continuità produttiva e occupazionale con
quelle di tutela ambientale e sanitaria. Il Parlamento ha introdotto misure per l'integrazione
del reddito dei lavoratori dello stabilimento di Genova Cornigliano, garantendo l'attuazione
dell'Accordo di programma sulla città di Genova e l'accesso agevolato al Fondo di garanzia
per 35 milioni di euro a tutela delle piccole e medie imprese dell'indotto Ilva. È poi garantita
la conformità alle norme europee, sia sul piano dei finanziamenti, che sul rispetto
dell'ambiente e voglio ribadire che ogni eventuale modifica del piano ambientale dovrà tener
conto delle scelte tecnologiche più avanzate e sostenibili che tutti noi auspichiamo. Il
Parlamento, infine, interviene efficacemente nella vigilanza sulla riconversione industriale e
sulla bonifica ambientale e sanitaria dello stabilimento. Aggiudicazione, piano industriale e
risanamento ambientale viaggiano di pari passo. È evidente, colleghi deputati, che esiste
una profonda divergenza tra la nostra visione e alcune affermazioni delle opposizioni: per
noi, il futuro del gruppo Ilva e di Taranto passa dalla capacità di tenere insieme il destino
produttivo di quell'area e il suo imprescindibile risanamento ambientale e sanitario. In
quest'Aula, anche oggi, da alcuni è stato affermato esattamente il contrario e di questo
l'Italia non ha bisogno. Taranto non è solo il polo siderurgico Ilva, è anche l'intera
riqualificazione della città, in funzione del contratto istituzionale di sviluppo che è in corso di
attuazione e che è una vera occasione di recupero ambientale e di lavoro, già finanziato dal
Governo con oltre 270 milioni. Penso agli interventi sul porto di Taranto del quartiere
Tamburi, penso alla bonifica del sito radioattivo Cemerad di Statte, abbandonato da oltre 15
anni e risolto grazie anche all'intervento della bicamerale d'inchiesta sui rifiuti. Rispondiamo
al dovere di dare un futuro a Taranto, con una visione complessiva, seria e moderna di cui
questo provvedimento è parte essenziale. Ma allarghiamo lo sguardo, colleghi deputati:
parlare di green economy non è un esercizio retorico o un insieme di vuoti proclami contro
questo o contro quello. Sono questioni concrete, che hanno un impatto diretto sulle imprese
e sui lavoratori. Negli Stati Uniti, qualche anno fa, il gruppo Chrysler viene sottoposto a una
procedura fallimentare. Il Presidente Barack Obama – lo ha ricordato anche questa notte
nel suo ultimo discorso sullo stato dell'Unione – vede l'occasione di un cambio di passo: la
cessione al gruppo FIAT si accompagnerà a una nuova filosofia produttiva destinata a
portare negli Stati Uniti nuovi modelli di auto a minore impatto ambientale. Il Governo degli
Stati Uniti sostiene economicamente questo passaggio; la risposta alle critiche della destra
e delle forze conservatrici è il rapido raggiungimento di utili, la restituzione del prestito
statale, una profonda innovazione tecnologica e soprattutto nuovi posti di lavoro. Il gruppo
Ilva, come Chrysler, ha l'occasione reale di trasformarsi da grande malato dell'industria a
campione positivo dell'innovazione e del rilancio produttivo sostenibile. È un dovere
dell'Italia, seconda potenza manifatturiera d'Europa e settima al mondo, rispondere alla
sfida dell'innovazione e della sostenibilità, come già accade per tante piccole e medie
imprese in tutto il Paese. Con le risposte alla vicenda Ilva, abbiamo una concreta
opportunità di implementare tecnologie nuove e di consolidare finalmente la
consapevolezza, matura nel Paese, che non può più esistere ricerca del profitto senza porsi
la questione della sostenibilità ambientale e sociale delle scelte fatte per conseguirlo.
Innovazione tecnologica e tutela ambientale non sono soltanto il futuro; sono il presente,
che noi vogliamo sostenere e guidare. L'esperienza parlamentare mi ha insegnato,
onorevole Crippa, che è più utile e anche più bello spendere le proprie energie per avviare
a soluzione i problemi, piuttosto che continuare soltanto a proclamare che i problemi
esistono. Questa legge sarà un esempio di concretezza nella soluzione di un problema
vero. Noi abbiamo un passato da riparare, alcuni errori – anche gravi – da recuperare, ma
soprattutto un futuro di orgoglio e di speranza da costruire per Taranto e per il Paese. Per
queste ragioni, il Partito Democratico voterà convintamente «sì» alla legge di conversione
del decreto-legge per la cessione a terzi dei complessi aziendali del gruppo Ilva.
14
Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI ALL'ESAME DELL'ASSEMBLEA DELLA CAMERA
(settimana 18 - 22 gennaio 2016)
Nel corso della settimana, l'Assemblea della Camera esaminerà i seguenti provvedimenti:
Provvedimento
Contenuto
MOZIONI
n. 1-1055 e n. 1-1092 concernente iniziative per il contrasto delle infezioni
in ambiente ospedaliero e sanitario.
Stato iter: inizio esame
Lunedì 18 gennaio ore 15
DECRETO LEGGE N. 185
INTERVENTI NEL
TERRITORIO
Si rinvia alle schede dei decreti legge.
A.C. 3495
Stato iter: seguito esame
emendamenti
Martedì 19 gennaio ore 10,30
REATO OMICIDIO
STRADALE E LESIONI
PERSONALI STRADALI
(quarta lettura)
A.C. 3169 - B
Stato iter: inizio esame
Martedì 19 gennaio
Il disegno di legge introduce nel codice penale i reati di omicidio stradale e di
lesioni personali stradali.
Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme
sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette
anni.
Viene prevista la reclusione da 8 a 12 anni per l'omicidio stradale colposo
commesso da conducenti un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica grave o
di alterazione psico-fisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o
psicotrope e in stato di ebbrezza alcolica media se si tratta di conducenti
professionali. E' punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicidio stradale colposo
commesso da conducenti di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica
media, superamento di specifici limiti di velocità, attraversamento intersezioni
semaforiche disposte al rosso, circolazione contromano, inversione senso di
marcia, sorpasso azzardato.
Previste riduzioni di pena e specifiche aggravanti in casi particolari.
Inoltre, come per l'omicidio stradale, si disciplina e sanziona più severamente la
fattispecie di lesioni personali stradali gravi o gravissime.
Previste riduzioni di pena e specifiche aggravanti in casi particolari.
Prevista la revoca della patente per i reati di omicidio stradale e lesioni
personali stradali.
Si introducono specifiche disposizioni sulla sospensione e sul ritiro della patente
quando il conducente sia titolare di una patente di guida rilasciata da uno Stato
estero.
WHISTLEBLOWING
A.C. 3365 e connessi- A
La proposta di legge, approvata con modifiche dalle Commissioni riunite
Giustizia e Lavoro, in materia di protezione degli autori di segnalazioni di
reati, cosiddetto whistleblowing, è diretta principalmente a tutelare gli autori
di segnalazioni di illeciti o reati in ambito lavorativo sia nel settore pubblico
che nel privato.
15
Ufficio legislativo
Stato iter: conclusa discussione
generale
Martedì 19 gennaio
RELAZIONE
MINISTRO GIUSTIZIA
SULL'AMMINISTRAZIONE
DELLA GIUSTIZIA
Mercoledì 20 gennaio ore 16
SEDUTE
Lunedì 18 (ore 15)
Martedì 19 (a.m. e p.m. con eventuale prosecuzione notturna)
Mercoledì 20 (a.m. e p.m. con eventuale prosecuzione notturna)
(ore 15) interrogazioni a risposta immediata (question time)
Giovedì 21 (a.m. e p.m. con eventuale prosecuzione notturna)
Venerdì 22 (a.m.) interpellanze urgenti
La Presidente si riserva di iscrivere all'ordine del giorno delle sedute della settimana l'esame di progetti di
legge di ratifica licenziati dalle Commissioni e di documenti licenziati dalla Giunta per le autorizzazioni
16
Ufficio legislativo
CALENDARIO DELLE COMMISSIONI DELLA CAMERA
(settimana 18 - 22 gennaio 2016)
COMMISSIONE
I – AFFARI
COSTITUZIONALI
PROVVEDIMENTI
▫
▫
in referente: pdl modifiche Statuto speciale regione FVG (approvata dal Senato); pdl
modifica circoscrizioni territoriali;
audizioni sul ddl in materia di vitalizi e nuova disciplina trattamenti pensionistici componenti
delle Camere e consiglieri regionali.
I - AFF. COST. E
V - BILANCIO
▫
in referente: decreto legge proroga termini (scadenza emendamenti giovedì 21 ore
12).
II - GIUSTIZIA
▫
in referente: pdl delega efficienza processo civile; pdl traffico organi destinati al trapianto
(approvata dal Senato); pdl risarcimento danno non patrimoniale; pdl esercizio abusivo di
una professione e di obblighi professionali (approvata dal Senato).
III - ESTERI
▫
▫
in referente: ratifiche int.li;
indagine conoscitiva priorità strategiche regionali e sicurezza politica estera dell'Italia.
II - GIUSTIZIA E
XII - AFF. SOCIALI
▫
in referente: pdl cyberbullismo (approvata dal Senato) e indagine conoscitiva.
IV - DIFESA
▫
esame risoluzione.
V - BILANCIO
▫
pareri alle Commissioni.
VI - FINANZE
▫
esame risoluzioni.
VII - ISTRUZIONE
▫
in referente: pdl tutela e valorizzazione patrimonio culturale immateriale; pdl professioni
educatore e pedagogista; pdl istituzione Fondo pluralismo e innovazione
dell'informazione e deleghe Governo sostegno pubblico all'editoria.
VIII - AMBIENTE
▫
in referente: pdl gestione pubblica acque e delega Governo adozione tributi
destinati al suo finanziamento.
IX - TRASPORTI
▫
in referente: pdl collegamenti marittimi con la Sardegna; pdl sviluppo trasporto ferroviario
merci; pdl responsabilità piloti nei porti; pdl istituzione ferrovie turistiche.
X - ATTIVITA'
PRODUTTIVE
▫
XI - LAVORO
▫
esame risoluzione.
XII - AFFARI
SOCIALI
▫
in referente: pdl estituzione Registro nazionale e registri regionali dei tumori; pdl
responsabilità professionale personale sanitario.
XIII AGRICOLTURA
▫
in referente: pdl coltivazione vite e produzione vino; pdl delega competività settore agricolo
(approvato dal Senato); pdl agricoltura contadina.
XVI - POLITICHE
UE
▫
esame atti UE.
in referente: pdl promozione e disciplina commercio equo e solidale; pdlpdl sistema
tracciabilità prodotti finalizzato tutela consumatore.
17
Ufficio legislativo
CONSIGLIO DEI MINISTRI
15 gennaio 2016
STATO
ATTUAZIONE
PROGRAMMA
LEGGE EUROPEA
2015
STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO
In apertura del Consiglio dei ministri, il Ministro per le riforme costituzionali e per i ra pporti
con il Parlamento ha aggiornato il Governo sullo stato di attuazione del Programma
comunicando l’adozione di 8 provvedimenti attuativi e l’abrogazione di altri 6 ad opera
della Legge di Stabilità per il 2016.
LEGGE EUROPEA 2015
Disegno di legge – esame definitivo
Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia
all’Unione Europea – Legge europea 2015
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, ha approvato, in esame preliminare,
un disegno di legge recante disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti
dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea (Legge europea 2015).
Il provvedimento, illustrato in Consiglio dei ministri dal Sottosegretario agli affari europei,
si compone di 22 articoli ed è volto a chiudere 2 procedure di infrazione, 9 casi EU Pilot e
una procedura di cooperazione in materia di aiuti di Stato, oltre a prevedere una
razionalizzazione delle procedure di notifica in Commissione europea delle misure con
cui le amministrazioni intendono concedere aiuti di Stato. Il testo modifica o integra
alcune disposizioni nazionali vigenti per adeguarne i contenuti al diritto europeo e
interviene in diversi settori. Ecco le principali disposizioni previste dal provvedimento.
Energia
I soggetti che realizzano linee di interconnessione con altri Stati membri possono essere
certificati quali gestori della linea stessa. (procedura di infrazione 2014/2286)
SOA, anche solo la sede operativa in Italia
La norma prevede che le Società Organismi di Attestazione (SOA) abbiano l'ob bligo di
avere in Italia anche solo una sede operativa e sostituisce il precedente obbligo di
stabilire nel nostro Paese la sede legale. (Procedura di infrazione 2013/4212)
Etichettatura alimentare
La norma stabilisce le sanzioni pecuniarie per le "fallaci indicazioni" dell'origine di un
prodotto che inducono effettivamente in errore il consumatore e rinvia integralmente alla
normativa europea sull'indicazione di "origine di un prodotto alimentare". (Caso EU pilot
5938/13/SNCO)
Vincite in case da gioco
La norma parifica il trattamento fiscale delle vincite conseguite in case da gioco di altri
Stati membri a quello applicabile alle vincite conseguite presso le case da gioco
nazionali. (Caso EU pilot 5571/13/TAXU)
Tassa di circolazione
I veicoli da turismo dei cittadini europei che studiano in Italia mantenendo la loro
residenza in un altro Stato membro dell'Unione europea sono esentati dal pagamento
della tassa di circolazione. (Caso EU pilot 7192/14/TAXU). Gli autotrasportatori albanesi
che importano merci in Italia sono esentati dal pagamento del diritto fisso e della tassa di
circolazione, in attuazione dell'Accordo di associazione e stabilizzazione tra le Comunità
europee ed i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Albania, dall'altra.
Agevolazioni ai consorzi agrari
In caso di concessione di agevolazioni fiscali ai consorzi agrari, viene innalzata dal 40%
al 50% la quota degli utili netti annuali dei consorzi agrari soggetta a tassazione.
(procedura di cooperazione in materia di aiuti di Stato n. 11/2010).
18
Ufficio legislativo
Imprese marittime
Migliora il regime di aiuti in favore delle imprese marittime (cd "TonnageTax") con
disposizioni dal carattere essenzialmente antielusivo che rendono tale regime più
rispettoso dei principi della concorrenza.
Caccia
La norma prevede l’obbligo di annotare sul tesserino del cacciatore la fauna selvatica
stanziale e migratoria abbattuta (Caso EU pilot 6955/14/ENVI).
D.LGS.
ABROGAZIONE
PROVVEDIMENTI
NON LEGISLATIVI
DI ATTUAZIONE
ABROGAZIONE DI PROVVEDIMENTI NON LEGISLATIVI DI ATTUAZIONE
Decreto legislativo – esame definitivo
Modifica e abrogazione di disposizioni di legge che prevedono l’adozione di
provvedimenti non legislativi di attuazione
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, ha approvato, in esame definitivo,
dopo aver ascoltato la relazione del Ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti
con il Parlamento, un decreto legislativo recante modifica e abrogazione di disposizioni di
legge che prevedono l’adozione di provvedimenti non legislativi di attuazione a norma
dell’articolo 21 della legge 7 agosto 2015, n. 124.
Nello specifico, il provvedimento mira a semplificare il sistema normativo mediante
l’abrogazione delle disposizioni di legge recanti la previsione di provvedimenti attuativi
per i quali non sussistono più le condizioni di adozione oppure la loro modifica, al solo
fine di favorirne l’attuazione, assicurando comunque la coerenza giuridica, logica e
sistemica della normativa. Per questo è stato effettuato, con la collaborazione di tutte le
amministrazioni centrali, un censimento che ha portato all’individuazione di un primo
elenco di provvedimenti le cui condizioni di adottabilità non risultano più attuali e la cui
abrogazione non comporta effetti sulla finanza pubblica. Inoltre, è stato predisposto un
secondo elenco di provvedimenti la cui attuazione richiede una modifica della normativa
primaria.
Il decreto interviene a modificare 12 norme e ad abrogarne 46, realizzando una prima
razionale semplificazione del sistema normativo, riferita ad ambiti tematici importanti,
nell’ottica di incrementare l’efficacia delle leggi facilitandone l’attuazione amministrativa, a
vantaggio dei cittadini e delle imprese.
I ministeri si sono altresì impegnati alla rapida adozione dei provvedimenti amministrativi
non ancora adottati previsti dalle disposizioni legislative modificate proprio al fine di
favorirne l'attuazione.
Anche sul versante delle abrogazioni, l’intervento di pulizia dell’ordinamento giuridico
realizzato dal decreto costituisce un elemento di semplificazione, di maggiore chiarezza e
di certezza del diritto. Le abrogazioni sono state disposte laddove gli obiettivi posti dalle
norme di riferimento risultano già raggiunti con diverse modalità oppure nei casi in cui la
materia è stata successivamente disciplinata in modo più complessivo ed organico.
D.LGS.
DEPENALIZZAZIONE REATI
DEPENALIZZAZIONE DI REATI
Decreto legislativo – esame definitivo
Disposizione in materia di depenalizzazione
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia, ha approvato in esame
definitivo un decreto legislativo recante disposizione in materia di depenalizzazione a
norma dell’articolo 2, comma 2, della legge 28 aprile 2014, n. 67.
L’obiettivo della riforma è quello di trasformare alcuni reati in illeciti amministrativi, anche
per deflazionare il sistema penale, sostanziale e processuale, e per rendere più effettiva
la sanzione.
Si ritiene infatti che rispetto a tali illeciti abbia più forza di prevenzione, generale e
speciale, una sanzione certa in tempi rapidi che la minaccia di un processo penale che
per il particolare carattere dell’illecito e per i tempi stessi che scandiscono il procedimento
penale rischia di causare la mancata sanzione.
Lo schema del decreto riprende le proposte della commissione ministeriale (costituita con
D.M. 27 maggio 2014) presieduta dal prof. Francesco Palazzo e si articola in interventi
19
Ufficio legislativo
sia sul codice penale che sulle leggi speciali.
Sono quindi depenalizzati tutti i reati per i quali è prevista la sola pena della multa o
dell’ammenda previsti al di fuori del codice penale e una serie di reati presenti invece ne l
codice penale.
Rimangono dentro il sistema penale, e quindi esclusi dal provvedimento, i reati che pur
prevedendo la sola pena della multa o dell’ammenda attengono alla normativa sulla
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ambiente territorio e paesaggio, sicurezza
pubblica, giochi d’azzardo e scommesse, armi, elezioni e finanziamento ai partiti.
D.LGS.
ABROGAZIONE
REATI E
INTRODUZIONE
ILLECITI CON
SANZIONI CIVILI
ATTUAZIONE
DIRETTIVE
EUROPEE
Organismi
investimento
collettivo in
valori mobiliari
ABROGAZIONE DI REATI E INTRODUZIONE DI ILLECITI CON SANZIONI CIVILI
Decreto legislativo – esame definitivo
Disposizione in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con
sanzioni pecuniarie civili
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia, ha approvato, in esame
definitivo, un decreto legislativo recante disposizione in materia di abrogazione di reati e
introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili a norma dell’articolo 2, comma 3, della
legge 28 aprile 2014, n. 67.
L’obiettivo della riforma è quello di costruire una sanzione più efficace ed effettiva nei
confronti di illeciti di più scarsa offensività, ma che comunque meritano una risposta
adeguata da parte dello Stato. Sostituire la sanzione penale con la sanzione pecuniaria
civile, associata al risarcimento del danno alla parte offesa, non solo determinerà più
certezza nel colpire il responsabile dell’illecito, ma libererà le procure da affari di scarsa
rilevanza che troppo spesso non trovano sanzione a causa dell’ingolfamento degli affari
in ambito penale. Si ritiene che la certezza di una sanzione pecuniaria civile di carattere
economico e del risarcimento del danno abbia più forza di prevenzione e di tutela della
persona offesa riguardo a tali illeciti rispetto ad un eventuale, ma molto spesso non
effettivo, processo penale.
La persona offesa potrà così ricorrere al giudice civile per il risanamento del danno. Il
magistrato, accordato l’indennizzo, per alcuni illeciti stabilirà anche una sanzione
pecuniaria che sarà incassata dall’erario dello Stato.
Il catalogo degli illeciti civili comprende l’ingiuria, il furto del bene da parte di chi ne è
comproprietario e quindi in danno degli altri comproprietari, l’appropriazione di cose
smarrite: per questo gruppo di illeciti la sanzione va da cento a ottomila euro. Raddoppia
invece la sanzione civile per gli illeciti relativi all’uso di scritture private falsific ate o la
distruzione di scritture private.
Sono stati esclusi alcuni reati di occupazione di beni immobili privati, che presentano una
offensività elevata, quali l’usurpazione di immobili, l’invasione di terreni o edifici, la
deviazione di acque e modifica dello stato dei luoghi. Si tratta di fattispecie sanzionatorie
del passato che tuttavia colpiscono condotte oggi in espansione, quale l’occupazione
abusiva di alloggi o case di villeggiatura.
Il gettito della sanzione civile, che ha natura pubblicistica ed è devoluta allo Stato, e che
si aggiunge al risarcimento del danno nei confronti della persona offesa, sarà devoluto a
Cassa Ammende, e servirà pertanto a incrementare il plafond già oggi destinato a
progetti di riqualificazione dell’edilizia giudiziaria e per il reinserimento sociale dei
detenuti.
ATTUAZIONE DI DIRETTIVE EUROPEE
Decreto legislativo – esame preliminare
1) Attuazione della direttiva 2014/91/UE sul coordinamento delle disposizioni
legislative, regolamentari e amministrative in materia di taluni organismi di
investimento collettivo in valori mobiliari
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze ha
approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante modifica della direttiva
2009/65/CE concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e
amministrative in materia di taluni organismi d'investimento collettivo in valori mobiliari
(OICVM), per quanto riguarda le funzioni di depositario, le politiche retributive e le
20
Ufficio legislativo



Protezione
diritto penale
euro e monete
contro
falsificazione
sanzioni e di attuazione, limitatamente ad alcune disposizioni sanzionatorie, della
direttiva 2014/65/UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica le
direttive 2002/92/CE e 2011/61/UE.
La direttiva costituisce un’ulteriore tappa nel percorso di armonizzazione europea in
materia di gestione collettiva del risparmio ed è intervenuta sui seguenti profili:
funzioni di depositario - con l’integrazione della disciplina già vigente per alcuni aspetti
riguardanti gli obblighi del depositario e la gestione dei potenziali conflitti di interesse;
politiche di remunerazione dei gestori dei fondi – per promuovere una gestione efficace dei
rischi ed essere in linea con il profilo di rischio dell’OICVM. La ratio dell’intervento risiede
nella necessità che la politica di remunerazione sia idonea a promuovere una sana e
prudente gestione del rischio, senza incoraggiare l'assunzione di rischi non coerenti rispetto
alle caratteristiche del fondo, e risulti in linea con le strategie e gli obiettivi prefissati nonché
con le esigenze degli investitori. Si prevede un obbligo di pubblicità della politica di
remunerazione nel prospetto;
regime sanzionatorio – viene definito un elenco armonizzato delle violazioni che implicano
sanzioni da parte delle autorità competenti; la direttiva prevede sanzioni di 5 milioni di euro o
10% del fatturato annuo totale di una società. La gran parte delle disposizioni della direttiva
risulta già recepita in Italia per effetto dell’attuazione della precedente direttiva sui gestori di
fondi alternativi nel 2014.
Per quanto attiene il regime sanzionatorio, lo schema di decreto legislativo stabilisce, fra
l’altro, che Bankitalia e Consob possono richiedere informazioni all’autorità giudiziaria
relative alle fattispecie sanzionatorie penali per le quali si ritiene necessario lo scambio di
informazioni ai fini della cooperazione con le autorità di vigilanza straniere e con l’ESMA
(Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati). L’ESMA mantiene infatti una
banca dati centrale delle sanzioni che le sono comunicate, ai soli fini dello scambio di
informazioni tra autorità competenti.
In ottemperanza della direttiva si innalzano gli importi delle sanzioni amministrative
pecuniarie applicate alle persone giuridiche per le violazioni degli obblighi previsti in
materia dal TUF. Si prevede, infatti, che se le violazioni sono commesse da una società o
un ente è applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da 30.000 euro fino a 5 milioni
di euro, ovvero al 10% del fatturato, quando tale importo è superiore a 5 milioni di euro.
Lo schema di decreto, recependo la direttiva europea, disciplina anche il nuovo istituto
introdotto dalla direttiva 2014/91/UE, ossia la temporary o permanent ban, cioè
l’interdizione temporanea o (in caso di violazioni gravi reiterate) permanente dall’esercizio
di funzioni di gestione, a carico del/dei responsabili delle violazioni.
Decreto legislativo – esame preliminare
2) Attuazione della direttiva 2014/62/UE sulla protezione mediante il diritto penale
dell’euro e di altre monete contro la falsificazione
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia, ha approvato, in esame
preliminare, un decreto legislativo recante l’attuazione della direttiva 2014/62/UE del
Parlamento europeo e del Consiglio del 14 maggio 2014 sulla protezione mediante il
diritto penale dell’euro e di altre monete contro la falsificazione e che sostituisce la
decisione quadro 2000/383/GAI del Consiglio. Il provvedimento si propone di
armonizzare le legislazioni degli Stati membri, rafforzando la tutela penale di tutte le
banconote e monete metalliche introdotte con la circolazione dell’euro per mezzo di
sanzioni penali e altre sanzioni preordinate a contrastare il fenomeno della falsificazione
di monete, oltre a disposizioni in materia di giurisdizione e cooperazione, anche al fine di
rafforzare l’integrità e il valore della moneta unica continentale nei mercati internazionali.
Nel merito, si propone di modificare le disposizioni in materia di sanzioni penali,
introducendo la pena massima di almeno otto anni di reclusione per il reato di
distribuzione; la possibilità di utilizzare strumenti di indagine analoghi a quelli previsti per
le indagini relative alla criminalità organizzata o ad altre gravi forme di criminalità; la
possibilità di una rapida trasmissione (preferibilmente prima dell’esercizio dell’azione
penale) delle banconote e delle monete falsificate al Centro nazionale di analisi delle
banconote o delle monete metalliche, onde pervenire ad una sollecita analisi e, pertanto,
alla individuazione e al rinvenimento di ulteriori falsi.
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Ufficio legislativo
Il nostro ordinamento giuridico è già parzialmente conforme al contenuto della direttiva
2014/62/UE, prevedendo l'incriminazione delle condotte idonee ad integrare la fattispecie
penale di contraffazione di moneta; le condotte di contraffazione, alterazione,
introduzione, detenzione e spendita di monete contraffatte o falsificate, nonché l'acquisto
o la ricezione, al fine di metterle in circolazione, di monete contraffatte o alterate; il
concorso, il tentativo e l'induzione, le condotte di favoreggiamento personale e di
favoreggiamento reale.
Tuttavia, alcune specifiche previsioni della direttiva, per la peculiarità delle condotte di cui
si chiede l’incriminazione, necessitano di un espresso intervento normativo. Con lo
schema di decreto legislativo si dà, pertanto, attuazione alla disciplina europea,
provvedendo a modificare il codice penale, le disposizioni di attuazione al codice di
procedura penale, la legge n. 356/1992 recante “Modifiche urgenti al nuovo codice di
procedura penale e provvedimenti di contrasto alla criminalità mafiosa”. Si prevede inoltre
l’esclusione dai benefici penitenziari per i detenuti condannati per il reato di associazione
per delinquere finalizzato alla contraffazione nummaria e reati satellite.
SCHEMA DPR
TERRE E ROCCE
SCAVO
TERRE E ROCCE DA SCAVO
Decreto del Presidente della Repubblica – secondo esame preliminare
Gestione semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare, ha approvato in secondo esame preliminare un decreto del
Presidente della Repubblica che semplifica la disciplina di gestione delle te rre e rocce da
scavo. Il provvedimento assorbe in un testo unico tutte le disposizioni oggi vigenti per
quanto riguarda la gestione e l’utilizzo delle terre e rocce da scavo qualificate come
sottoprodotti, il deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate come rifiuti e
la loro gestione nei siti oggetto di bonifica.
Rispetto al primo esame preliminare, il testo è stato ulteriormente integrato e modificato
sia a seguito della consultazione pubblica rivolta a cittadini, associazioni e stakeholders
del settore - che dal 19 novembre al 19 dicembre scorso hanno potuto presentare sul sito
del ministero dell’Ambiente osservazioni e proposte di modifica – sia sulla base del
parere espresso dalla Conferenza Unificata. Il risultato di tali procedure di c onsultazione
e condivisione è un testo maggiormente chiaro, semplice, completo e coerente con la
disciplina di riferimento sia a livello nazionale che europeo. Ed infatti, con il nuovo
decreto, l’Italia recepisce anche le richieste formali della Commission e europea ed evita
che l’Eu-Pilot 5554/13/ENVI aperto nei suoi confronti evolva in una procedura
d’infrazione.
Tra le principali novità introdotte anche a seguito della consultazione pubblica:
l’allineamento della normativa italiana a quella europea e un più stretto raccordo, proprio in
termini normativi, con le procedure di valutazione di impatto ambientale;
la semplificazione delle procedure e la fissazione di termini certi per concludere le stesse,
anche prevedendo meccanismi in grado di superare eventuali situazioni di inerzia da parte
degli Uffici pubblici. In questo modo si evitano i lunghi tempi di attesa cui erano costretti i
soggetti che operano nel settore delle terre e rocce da scavo, obbligati, finora, ad attendere
la preventiva approvazione del piano di utilizzo delle terre e rocce da parte delle autorità
competenti;
una stretta interazione tra i soggetti che operano nel settore delle terre e rocce da scavo e
le strutture deputate ai controlli, prevedendo che, fin dalla fase di predisposizione del piano
di utilizzo delle terre e rocce da scavo, i primi possano interagire con le Agenzie regionali e
provinciali di protezione ambientale per le preliminari verifiche istruttorie e tecniche,
anticipando lo svolgimento dei controlli previsti per legge;
procedure più veloci per attestare che le terre e rocce da scavo soddisfano i requisiti
stabiliti dalle norme europee e nazionali per essere qualificate come sottoprodotti e non
come rifiuti;
il rafforzamento del sistema dei controlli e una disciplina più dettagliata ed efficace per il
deposito intermedio delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti;
tempi certi in cui ARPA e APPA svolgano le attività di analisi.
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Ufficio legislativo
ESERCIZIO
POTERI
SOSTITUTIVI
CALENDARIO
VENATORIO
ESERCIZIO DEI POTERI SOSTITUTIVI SU CALENDARIO VENATORIO
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l'esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti delle
Regioni Toscana, Calabria, Liguria, Marche, Puglia, Lombardia e Umbria, disponendo la
modifica del loro calendario venatorio con la chiusura della caccia al 20 gennaio 2016 per
le specie tordo bottaccio, beccaccia e cesena.
L'intervento si è reso necessario per evitare che il limite al 31 gennaio fissato dalle
Regioni interessate facesse coincidere la stagione della caccia di una o più delle specie
indicate con il periodo prenuziale o di riproduzione, determinando cosi una violazione
della normativa europea e andando ad aggravare la posizione dell'Italia rispetto
all'eventuale chiusura negativa del caso Eu-Pilot 6955/2014, avviato dalla Commissione
europea.
Già dal luglio dello scorso anno e in diverse successive occasioni il Governo aveva
provveduto a sensibilizzare gli enti territoriali ad adottare le modifiche ai calendari che
erano risultati non conformi.
Da ultimo lo scorso 23 dicembre le Regioni inadempienti, nove in tutto, er ano state
diffidate a provvedere entro 15 giorni ad adottare i necessari provvedimenti di modifica
dei calendari, ma il mancato adempimento da parte di alcune ha reso necessario il
ricorso all'esercizio dei poteri sostitutivi.
Nello spirito della più leale collaborazione tra le amministrazioni pubbliche, il Ministro
dell'ambiente ha proposto e ottenuto l'inserimento di una clausola che determina
l'invalidità delle delibere, nell'ipotesi in cui le Regioni territorialmente competenti
provvedano ad intervenire sui rispettivi calendari entro il 19 gennaio 2016, termine ultimo
utile per provvedere all'adozione delle modifiche richieste.
NOMINE
NOMINE
Su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze il Consiglio dei Ministri ha
approvato la promozione a generale di Corpo d’armata del generale di divisione in s.p.e.
del ruolo normale della Guardia di Finanza Giuseppe VICANOLO.
LEGGI
REGIONALI
LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei ministri ha esaminato ventisei leggi delle Regioni e delle Province
autonome di Trento e di Bolzano:
Delibere di impugnativa.
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