Furti in casa, Dellai «striglia» Andreatta

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Trento
MARTEDÌ 12 GENNAIO 2016 TRENTINO
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Polemica sulla sicurezza
Furti in casa, Dellai «striglia» Andreatta
Il deputato al sindaco: «Vigili contro il crimine prima che a controllare il traffico». Giuliani (Lega): «Agire con ogni mezzo»
◗ TRENTO
Forse da tutti se lo sarebbe
aspettato, tranne che da Lorenzo Dellai. Invece il sindaco Alessandro Andreatta sull'imperversare della criminalità in città e i
furti in appartamento viene strigliato proprio da lui, il suo predecessore e alleato - con il Cantiere civico - nella coalizione che
governa Palazzo Thun. Con toni
più consoni a quelli dell’opposizione. «L'allarme sociale per i
furti nelle case in alcuni sobborghi della città di Trento - scrive
Dellai - è ormai arrivato a livelli
di guardia. Fanno giustamente
scalpore gli ultimi fatti di Meano, ma ormai si tratta di uno stillicidio di effrazioni domestiche,
senza precedenti nelle nostre comunità».
I cittadini - continua il deputato - «devono essere sicuri che le
pubbliche autorità non lasciano
nulla di intentato». «Non c'entra
nulla in questo caso la politica di
doverosa responsabilità che
ogni territorio deve praticare di
fronte ai processi migratori tipici di questa nostra epoca. C'entra la capacità della società e delle sue istituzioni di far rispettare,
in ogni caso e comunque, regole
e principi che costituiscono fondamento ineliminabile della nostra convivenza civile».
Poi l'attacco: «È utile che si
convochi immediatamente il
Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla
presenza del Sindaco di Trento,
il quale - a mio parere - dovrebbe esigere una intensificazione
della attività di intelligence, di
prevenzione, di controllo e di repressione di questi - come di altri - fenomeni di criminalità e di
illegalità diffuse, che non possono essere tollerate. Penso che
ogni forza politica abbia il dovere di riflettere e di elaborare proposte concrete; so che - per
quanto ci riguarda - il Cantiere
Civico Democratico sta lavorando a un documento specifico».
«Per l'immediato - aggiunge
Dellai -, sarebbe già un segnale
importante se il Sindaco di Trento decidesse di aggiornare le direttive al Corpo di Polizia Municipale - in accordo con il Commissario del Governo e con le altre autorità di Pubblica Sicurezza - per dare maggiore priorità
operativa al controllo del territorio dei sobborghi nelle ore serali
e notturne, mettendo in secon-
due i colpi: ecco come difendersi
I soldi e i gioielli
spariti a Pergine
◗ TRENTO
L’onorevole Lorenzo Dellai è particolarmente duro con il sindaco Alessandro Andreatta
do piano, in questa fase, le azioni di vigilanza sulla sosta, sulla
circolazione stradale e sulle altre
svariate attività dei cittadini per
bene». «Quando, ormai molti anni fa, la Provincia decise di avviare il Progetto Sicurezza e la riorganizzazione della Polizia Locale, non pensava in verità a rende-
re più stringente il controllo, già
oltremodo pressante, sulle attività normali e quotidiane dei cittadini, ma a garantire loro una
maggiore “sicurezza”, sempre
più percepibile e misurabile».
Allarmati anche i toni della
consigliera comunale della Lega, Bruna Giuliani, che in un'in-
terrogazione al sindaco Andreatta chiede «se ritenga opportuno
intervenire con ogni mezzo a
sua disposizione, forze dell'ordine, volontari, guardie forestali,
associazione dei carabinieri in
pensione e qualsiasi altro organo per contrastare l'aumento
dei furti nel capoluogo». (l.m.)
Sono entrati dalla portafinestra dopo aver forzato i serramenti e quindi hanno messo
tutto a soqquadro alla ricerca di soldi e gioielli. E una
volta trovato il bottino, se ne
sono andati. Due nuove denunce di furto arrivano da
Pergine dove i ladri sono entrati in azione nel pomeriggio di domenica. Due furti
che si assomigliano per la
«dinamica» e che al tempo
stesso assomigliano ad altri
colpi che si sono registrati
nelle ultime settimane in
Trentino. Anche in questi
due casi hanno approfittato
dell’assenza dei padroni di
casa per forzare i serramenti
e quindi entrare negli appartamenti. Sembra che non abbiano perso tempo con apparecchi elettronici o simili e
hanno puntato direttamente
al denaro e ai gioielli ossia a
ciò che è immediatamente
spendibile e a ciò che è più
facilmente trasformabile in
soldi. Una razzia veloce che
si trasforma in amarezza e
rabbia nei derubati. Che si
trovano a fare i conti con un
invasione della privacy che
tocca nel profondo e che lascia una striscia anche di diffidenza nei confronti degli altri. I consigli per difendersi
dagli attacchi dei malviventi
sono tanti e diversi, ma bisogna soprattutto cercare di fare attenzione e di mettere in
atto delle soluzioni che rendano la vita più difficile possibile ai malviventi. Intanto
sono sempre maggiori le richieste di installazione di allarme (con relative sirene)
che arrivano ai rivenditori
specializzati della provincia.
Svuotata cassaforte a casa di un sacerdote
I ladri hanno visitato anche il condominio S.Vigilio di via Barbacovi, che è della Curia. Magro il bottino
◗ TRENTO
Su una cosa non ci sono dubbi:
i ladri non guardano in faccia
nessuno. Questa volta è toccato a un sacerdote, residente nel
condominio Casa San Vigilio di
via Barbacovi, avere la sgradevole esperienza di ricevere la visita dei topi d’appartamento.
L’episodio è avvenuto nella
notte tra sabato e domenica: i
ladri hanno portato via solo alcune decine di euro, che erano
contenuti in una cassaforte.
Per i malviventi non è stato
necessario, come accade talvolta, asportare l’intera cassaforte
dopo averla sradicata dal muro. I ladri hanno frugato nell’appartamento fino a che non han-
no trovato le chiavi della piccola custodia blindata: poi non è
restato loro che servirsi liberamente, anche se il malloppo come detto - non era certo cospicuo.
Casa San Vigilio, di proprietà
della Curia, è da decenni destinata ad ospitare i sacerdoti, soprattutto di una certa età. Si trova accanto al Centro culturale
Bernardo Clesio, all’inizio di
via Barbacovi, partendo da
piazza Fiera. Basta attraversare
la strada per trovarsi a Palazzo
di giustizia, ma come si diceva i
ladri non si fanno intimorire da
nulla: sono particolarmente
spregiudicati, probabilmente
perché consapevoli delle pene
non troppo severe del nostro si-
stema giudiziario e confidando
- in caso di cattura - di poter essere messi rapidamente in libertà.
Quasi impossibile per le forze dell’ordine fermarli in flagranza di reato: il numero degli
episodi è sempre più alto e le risorse pubbliche - e di personale - dedicate a contrastare il crimine sul territorio, sono ritenute da molti inadatte.
Ai cittadini non resta che cercare di usare la massima cautela, chiudendo le porte e le finestre con attenzione e - cosa
molto importante - stando attenti ad eventuali presenze sospette accanto all’abitazione
propria e dei vicini. Il mutuo
aiuto è fondamentale. (l.m.)
Casa San Vigilio, in via Barbacovi, ospita numerosi sacerdoti
La retromarcia sbagliata tradisce il ladro
Aveva rubato gioielli a S.Antonio di Mavignola. I carabinieri denunciano anche tre persone a Cles
◗ TRENTO
Giorni di grande lavoro per i carabinieri
Intensificati i controlli dei carabinieri in Trentino nei centri
cittadini, nelle periferie, sulle
strade principali. Lo riferisce il
comando provinciale in una
nota in cui viene sottolineato
che sono stati potenziati anche
i tradizionali servizi svolti per il
contrasto alla microcriminalità
con unità antiborseggio nelle
vie commerciali, e vicino ai supermercati e nei centri commerciali, così come le attività di
analisi e quelle investigative
per cercare di contrastare il verificarsi di reati predatori.
I carabinieri della compagnia del Garda hanno individuato un uomo di 52 anni, originario della Bulgaria, accusato
di un furto in appartamento
dello scorso dicembre a Sant'
Antonio di Mavignola, in cui
erano stati rubati contanti e
gioielli.
I militari, analizzando ogni
elemento utile raccolto sul posto nel momento di effettuare i
sopralluoghi ascoltando le testimonianze dirette e indirette,
sono riusciti a ricostruire l’accaduto e quindi a risalire al bulgaro, che ora dovrà rispondere di
furto aggravato continuato. De-
terminante è stata una brusca
manovra in retromarcia effettuata sotto una delle due abitazioni: i carabinieri sono riusciti
a dimostrare la compatibilità
del danno ritrovato sull’auto
del proprietario con la staccionata che il cittadino dell’Est
aveva urtato nel compiere la
pessima manovra in retromarcia.
Le imprese ladresche del bulgaro, che abita nel quartiere Polo alla periferia di Brescia, avevano fatto discutere per il particolare accorgimento che aveva
usato: per non farsi rintracciare, infatti, si era limato i polpa-
strelli delle dita.
La sera del colpo a Mavignola aveva fatto visita alla signora
Vigilia Collini, mamma del popolare allenatore di calcio Walter Salvadori, che di incursioni
in casa già ne aveva subite già
due. L’uomo era solito spostarsi con una vecchia Fiat Punto il
cui numero di targa non era però passato inosservato, tanto
che il maresciallo Cristian Leonardi con il suo vice e altri uomini la stavano cercando. L’incidente ha permesso di scoprire nell’auto strumenti da scasso.
Infine, i carabinieri della
compagnia di Cles hanno denunciato tre giovani di origine
albanese, uno per porto ingiustificato di coltello, un altro con
un orologio di dubbia provenienza, il terzo perché clandestino.
(a.p.)