brochure convegno - Avv.Giuseppe Pio Torcicollo
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Transcript brochure convegno - Avv.Giuseppe Pio Torcicollo
ROMA, MERCOLEDI' 24 FEBBRAIO
CAMERA DEI DEP UTATI
Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari
Via di Campo Marzio 74
ORE 9-13, 15-19
CONVEGNO SUL TEMA
"CONCORSI PUBBLICI E CONCORSI INTERNI:
PROROGA DELLE GRADUATORIE E SCORRIMENTO AD ESAURIMENTO.
PROPOSTE DI LEGGE PER I DECRETI DELEGATI PER LA RIFORMA DELLA P.A.".
Il tema del convegno è quello di approfondire gli aspetti giuridici per consentire il pieno utilizzo di
tutte le graduatorie dei concorsi indetti dalle pubbliche amministrazioni per la copertura di posti di
pubblico impiego, senza discriminare fra i concorsi interni e quelli esterni, purchè approvate nel
rispetto della normativa vigente alla data di indizione dei concorsi e non ancora scadute prima della
ultima proroga di cui al d.l. n. 101-2013, convertito in legge n. 125 del 2013.
Saranno invitati ad intervenire: il Prof. Be rnardo Mattarella, Capo dell'Ufficio Legislativo del
Ministro della Funzione Pubblica, il Ministro della Funzione Pubblica On. Marianna Madia,
l'onorevole Giampiero D'Alia, già Ministro della Funzione Pubblica ed autore del decreto legge n.
101-2013, l'Onorevole Fabio Rampelli, il prof. Francesco Caringella, Consigliere di Stato, altri
illustri personalità, magistrati, avvocati e professori universitari esperti in materia di pubblico
impiego, nonchè una rappresentanza degli idonei delle progressioni verticali bandite da Roma
Capitale nel 2010, il Direttore del Dipartimento delle Risorse Umane Dott.ssa Laura Benente, i
rappresentati del sindacato UIL FPL di Roma e Lazio.
Nel corso del convegno sarà presentata una proposta di legge avente ad oggetto:
1) “Norma di interpretazione autentica dell'articolo 4, comma 4, del decreto legge n. 101-2013
convertito in legge n. 125-2013”:
consiste nel chiarire che per "concors i pubblici", agli effetti della norma recante la proroga della
vigenza delle graduatorie dei concorsi pubblici, si intendono tutti i concorsi pubblici già banditi e le
cui graduatorie sono vigenti alla data di approvazione della norma, compresi i concorsi interni e le
progressioni verticali banditi prima dell'entrata in vigore della riforma Brunetta (concorsi che
secondo la giurisprudenza della suprema corte di cassazione sono anch'essi "pubblici concorsi", nel
significato più "sostanziale" del termine, e rispetto a cui le nuove disposizioni della legge Brunetta
non hanno "effetto abrogativo", non potendo la legge avere effetto retroattivo).
2) “Norme per la trasformazione delle graduatorie dei concorsi pubblici vigenti in graduatorie ad
esaurimento, per la graduale immissione in servizio di tutti gli idonei collocati nelle predette
graduatorie”:
tale proposta tiene conto delle novità della legge delega per la riforma della pubblica
amministrazione (legge n. 124 del 7 agosto 2015), in particolare dell'articolo 17, lettera c), nonché
delle disposizioni già apportate dalla legge di stabilità per l'anno 2015, che hanno di fatto impedito
l'utilizzo delle graduatorie in vigore per gli anni 2015 e 2016, del mancato utilizzo delle graduatorie
vigenti per altre ragioni, in particolare del mancato scorrimento delle graduatorie dei concorsi
interni e delle progressioni verticali, della necessità di “coordinare” l'implementazione delle nuove
norme in materia di procedure concorsuali (art. 17, lettera c) succitato) con il principio che anche gli
idonei hanno un diritto, quale consacrato nel decreto legge n. 101-2013 convertito in legge n. 125
del 2013 (e ribadito nel decreto legge n. 90 del 2014, convertito in legge n. 114 del 2014), e la
necessità di dettare "norme transitorie" per tutelare oltre ai vincitori, anche gli idonei, collocati
nelle graduatorie già vigenti alla data di entrata in vigore della legge (titolari di un diritto soggettivo
in base ai succitati decreti legge). Tale tutela transitoria consiste, appunto, nel trasformare le
graduatorie vigenti in graduatorie “ad esaurime nto”, con obbligo per l'amministrazione che ha
bandito il concorso cui si riferisce la graduatoria di utilizzare detta graduatoria per una quota parte
dei posti vacanti e disponibili, ferma restando la possibilità di bandire nuovi concorsi per coprire la
restante parte di assunzioni programmate. Inoltre, tale proposta andrebbe incontro alla possibilità
per Enti diversi, che non hanno proprie graduatorie vigenti, di potere ancora utilizzare, dopo il
2016, nel numero predefinito già sopra indicato (con possibilità, quindi, di bandire nuovi concorsi,
per le restanti assunzioni), le graduatorie degli enti banditori del concorso.
Roma, 14 gennaio 2016
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo