PTOF - I.T.C.G. "Merendino"

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P.T.O.F.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
ANNI SCOLASTICI:
2015 / 2016
2016 / 2017
2017 / 2018
APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO NELLA SEDUTA DEL 13.01.2016
1
INDICE
1
2
3
PREMESSA
pag.
4
PRINCIPI DEL PTOF
pag.
5
IL NOSTRO ISTITUTO
pag.
6
Identità
Mission
Vision
4
5
6
PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI
pag.
8
PIANO DELLE ATTIVITÀ – CURRICOLO
pag.
10
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
pag.
11
7
8
INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI INERENTI LA DIDATTICA
pag.
13
GLI INDIRIZZI DI STUDIO
pag.
14
pag.
15
pag.
26
pag.
35
pag.
43
Settore Economico
Settore Tecnologico
Settore Professionale
9
PROFILI
SETTORE ECONOMICO “Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing”
SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”
SETTORE DEI SERVIZI Indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità”
SETTORE DEI SERVIZI Indirizzo “Servizi Commerciali ”
10 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Progetti Extracurriculari. 2015/2016
Alternanza Scuola – Lavoro (Aziende coinvolte)
Orientamento Scolastico e Professionale
Integrazione Scolastica degli Alunni Diversabili - Diversabilita’ e Gruppo H
11 MODALITÀ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
SCRUTINI FINALI
Criteri di svolgimento degli scrutini finali.
Criteri di valutazione per l’ammissione alla classe successiva
Criteri di valutazione per la non ammissione alla classe successiva
Validità dell’anno scolastico
Credito scolastico e formativo
INTERVENTI PER IL RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE, RELATIVA
12 VERIFICA E INTEGRAZIONE DELLO SCRUTINIO FINALE
2
13 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
pag.
44
pag.
50
pag.
69
pag.
91
pag.
94
pag.
97
pag.
98
pag
101
Dipartimenti
Organigramma
Funzioni Strumentali
Referenti e Commissioni
Strutture e Laboratori
14 CARTA DEI SERVIZI
Rapporti scuola famiglia e modalità di comunicazione
Regolamenti e procedure
Regolamento d’Istituto- Regolamento di disciplina
Regolamento delle biblioteche scolastiche.
Patto Educativo di Corresponsabilità (Art. 3 Dpr 235/2007)
Visite guidate e viaggi d’istruzione
15 PIANO DI MIGLIORAMENTO
Prima sezione
Anagrafica
Relazione Tra RAV e PdM
Seconda sezione
Progetti
Terza sezione
Management dei progetti
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL
16 PERSONALE
17 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
18 RETI CON ALTRE ISTITUZIONE SCOLASTICHE
19 FABBISOGNO ORGANICO DOCENTI / ATA
20 FABBISOGNO INFRASTRUTTURE, ATTREZZATURE E MATERIALI
Allegato: P.A.I. (PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’)
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1. PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e “il documento fondamentale costitutivo
dell'identita' culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano
nell'ambito della loro autonomia”






Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto di Istruzione
Superiore “F.P. Merendino ” di Capo d'Orlando, e elaborato ai sensi di quanto previsto dalla
Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
il Piano e stato elaborato dal Collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi per le attivita
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico
con proprio atto di indirizzo prot. 7047 A/2 del 24/09/2015;
il Piano e stato elaborato dal Collegio dei docenti e deliberato nella seduta del 21.12.2015;
il Piano e stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 13.01.2016 ;
il Piano, dopo l’approvazione, e stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed
in particolare per accertarne la compatibilita con i limiti di organico assegnato;
il Piano e pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
La sua funzione fondamentale è quella di:
1) informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;
2) presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in
atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;
3) orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine di
esso.
Completano il documento: il Regolamento di Istituto, il Regolamento di Disciplina, il Regolamento dei viaggi di istruzione, il Patto di Corresponsabilità educativa, il PECUP (profilo educativo, culturale e professionale), la Carta dei servizi scolastici, il Piano annuale per l’inclusività,
il Piano di miglioramento.
Pur nella molteplicità delle azioni didattiche e degli indirizzi di studio, l’intero PTOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle
reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare
ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società.
4
2. Principi del PTOF

Progettualita integrata e costruttiva, per garantire agli alunni maggiori
opportunita d’ istruzione, di apprendimento, di motivazione all’impegno scolastico;

Liberta di insegnamento, nel quadro delle finalita generali e specifiche del
servizio, nel rispetto della promozione della piena formazione degli alunni e della
valorizzazione della progettualita individuale e di istituto;

Trasparenza e accordo dei processi educativi, nella continuita educativa e
didattica in senso verticale e orizzontale (scuola e territorio);

Centralita dell’alunno, nel rispetto dei suoi bisogni formativi e dei suoi ritmi di
apprendimento;

Responsabilita, centrata su competenze disciplinari e relazionali;

Verifica e valutazione dei processi avviati e dei risultati conseguiti, in base a
precisi indicatori elaborati all’interno dell’istituto;

L'insegnamento delle materie scolastiche agli studenti con disabilita assicurato
anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalita di comunicazione.

Documentazione della progettualita scolastica, con il coinvolgimento e la
partecipazione di un numero sempre maggiore di soggetti;

Ricerca didattica e aggiornamento per l’innovazione e la valorizzazione della
professionalita docente ed ATA.

Attuazione dei principi di pari opportunita mediante la promozione e
l'educazione alla parita tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le
discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori
sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n.
93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei
limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decretolegge n. 93 del 2013.
5
3. Il nostro Istituto
L’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “F. P. Merendino” di Capo d’Orlando nasce nel
1962. A seguito della applicazione della legge sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche, dall' a.s. 2012/13 l'Istituto Tecnico “F.P. Merendino” viene denominato Istituto di Istruzione Superiore Capo d’Orlando “F.P. Merendino”, come risultante di un processo di aggregazione e integrazione di quattro realta scolastiche (I.T.C.G. “Merendino” di Capo
d’Orlando - IPSCT di Naso - IPSSAR di Brolo), da tempo presenti sul territorio, ricche di storia e peculiarita diverse.
Ha dietro di se una lunga storia: per anni ha saputo essere nel territorio una realta positiva e
propositiva, contribuendo a formare generazioni di professionisti oggi stimati ed affermati.
L’IDENTITÀ dell’Istituto d’Istruzione Superiore si caratterizza per una solida base culturale di
carattere scientifico, tecnologico e professionale in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. Tale cultura e costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico correlati a settori fondamentali per lo
sviluppo economico e produttivo del Paese. L’obiettivo e di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di attivita tecniche e professionali, saperi e competenze necessari sia per
un rapido inserimento nel mondo del lavoro e sia per l’accesso all’universita e all’istruzione e
formazione tecnica superiore. Il profilo dei vari percorsi (economico, tecnico e professionale),
si caratterizza per l’acquisizione di saperi relativi a :




Economia, Amministrazione, Finanza e Marketing;
Costruzioni, Ambiente e Territorio;
Servizi Alberghieri e della Ristorazione;
Servizi Amministrativi e Commerciali.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macro fenomeni indicati dal Regolamento di riordino degli istituti tecnici e professionali emanato dal
Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010 Registrati alla Corte dei Conti in data 1
giugno 2010).
La nostra MISSION e:
formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno
della societa, strutturando un progetto globale (PTOF) che, attraverso lo strumento giuridico
dell’autonomia, coinvolga tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita:

lo studente;

la famiglia;

Il Dirigente scolastico

i docenti ed il personale ATA;
6

il territorio.
Lo studente nella interezza della sua persona soggettiva, cognitiva, relazionale, spirituale e
professionale e, quindi, non solo destinatario di un servizio scolastico, ma parte in causa capace di partecipare attivamente alla realizzazione di se stesso, del proprio progetto di vita ed intervenire per migliorare la scuola e piu in generale il proprio contesto di appartenenza.
La famiglia nell’espletare responsabilmente il suo ruolo, condivide il Patto educativo finalizzato al raggiungimento della maturita dei ragazzi.
I docenti ed il personale ATA, nell’esercizio delle loro professionalita, attivano un processo di
apprendimento continuo, graduale, flessibile, centrato sullo sviluppo di abilita e competenze,
in una continua riflessione sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti.
Il territorio , in un rapporto organico, attivo, funzionale e condiviso con le istituzioni e ampliato in una dimensione europea, viene inteso come contesto di appartenenza ricco di risorse e
vincoli, da cogliere e da superare e con il quale interagire ed integrarsi. Infatti, la realta contemporanea richiede alti profili culturali e professionali e perche cio avvenga l’esperienza di
sviluppo e realizzazione rende assolutamente indispensabile costruire reti con tutti gli organismi presenti.
La nostra VISION è:

un sistema formativo, aperto verso l’esterno, integrato e complessivo, fondato sul
rispetto della persona e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali ed
interistituzionali.

L’IIS intende travalicare i confini didattici tradizionali ed essere luogo formativo
in cui l’esplorazione di sistemi di collaborazione tra gli attori del territorio, gli Enti
locali, le Istituzioni, le autonomie, le aziende e il mondo del lavoro, consolidino la
formazione di ogni alunno.
7
4. Priorità, traguardi ed obiettivi
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul
portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Universita e della Ricerca.
Come previsto dalla legge 107/2015, che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, ogni scuola deve individuare delle priorita d'intervento per il raggiungimento degli
obiettivi formativi, che ovviamente non possono prescindere da quanto formulato nel RAV
dell’Istituto.
Le priorita e i traguardi individuati nel RAV sono, in sintesi:

Migliorare le competenze linguistiche dei docenti e degli studenti in lingua
Inglese, con il conseguimento delle certificazioni linguistiche.

Migliorare gli esiti delle prove standardizzate (INVALSI), i cui risultati sono al di
sotto delle medie nazionali e regionali.
I traguardi e gli obiettivi che l’Istituto si e assegnato, in relazione alle priorita, sono:

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento alla Lingua Inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante
l'utilizzo della metodologia CLIL (Content language integrated learning).

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

Miglioramento degli esiti delle prove INVALSI per l'acquisizione, da parte dei
nostri studenti, di una buona metodologia che consenta loro di confrontarsi con allievi
di altre scuole europee o di caratura internazionale.

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle
differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilita
nonche della solidarieta e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti
e dei doveri.

Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica, ad ogni forma di
discriminazione, di bullismo e di cyberbullismo ;

Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali, attraverso percorsi individualizzati e personalizzati, anche
con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e
delle associazioni di settore e l'applicazione delle Linee di indirizzo per favorire il
diritto allo studio degli alunni adottati.

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto
della legalita, della sostenibilita ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e
delle attivita culturali.
8

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attivita di laboratorio.

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al
pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei
media, nonche alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro.

Valorizzazione della scuola intesa come comunita attiva, aperta al territorio e in
grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunita locale,
comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese.

Incremento dell'alternanza scuola-lavoro.

Alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle
immagini.

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli
studenti.

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura, nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle
immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti
pubblici e privati operanti in tali settori.

Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di studenti per classe
o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o
rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89.

Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita e alla
valorizzazione del merito degli studenti.

Definizione di un sistema di orientamento.
Pertanto, in relazione a quanto esposto, per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, vengono individuati, in ordine di preferenza, i campi di potenziamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati:
1)
Potenziare le competenze disciplinari e metodologiche;
2)
Incentivare la competitivita mediante il confronto con realta scolastiche
europee;
3)
Potenziare e consolidare le competenze chiave di lingua Inglese;
4)
Fornire, attraverso le competenze, ai nostri studenti, futuri cittadini Europei, un
valido strumento di interazione, integrazione ed inserimento nel mercato globale del
lavoro.
La scuola assicura:

una “didattica orientativa” volta a far emergere le potenzialita dell'alunno;

percorsi didattici personalizzati;

una comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della
valutazione;

l’uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature;

un sistema organizzativo che cura il miglioramento continuo;

l'aggregazione di discipline in aree e ambiti disciplinari.
9
5. Piano annuale delle attività - curricolo
Piano Annuale delle Attività

Il piano delle attivita prevede un progetto unitario ed integrato, elaborato in
coerenza con il PTOF, nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio per
una proposta formativa organica, sistematica e attenta alle peculiarita di ogni indirizzo
di studio.

Il piano si articola in:

Curricolo;

Attivita integrative e/o aggiuntive facoltative di ampliamento dell’offerta
formativa;

Piano integrato PON;

Iniziative di orientamento scolastico e professionale;

Iniziative di continuita;

Iniziative di formazione;

Iniziative di sostegno e integrazione;

Iniziative per la prevenzione della dispersione scolastica;

Sono strumentali al PTOF le seguenti aree:

Area FSE Competenze per lo sviluppo;

Area FESR Ambienti per l’apprendimento finalizzato al raggiungimento degli
obiettivi formativi programmati.
Il Curricolo
Il curricolo descrive il percorso formativo che lo studente compie, nel quale si intrecciano e si
fondano i processi cognitivi e relazionali.
Esso e il risultato dell’integrazione delle esigenze che la scuola ha saputo far emergere nel
dialogo con la realta di appartenenza e le richieste che la comunita nazionale esprime.
La nostra scuola ha inteso costruire un curricolo finalizzato allo sviluppo delle competenze
legate alla specificita delle discipline.
La progettazione, l’organizzazione e la gestione dell’attivita didattica spetta ai docenti che, nei
Dipartimenti per assi culturali, definiscono le conoscenze e le competenze da raggiungere al
termine di ogni anno scolastico, i criteri di valutazione per accertare il livello delle stesse, i
criteri di scelta dei libri di testo.
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6. Organizzazione didattica
L’organizzazione didattica prevede la centralita dei DIPARTIMENTI, divisi secondo i quattro
assi culturali:

Asse dei linguaggi;

Asse matematico;

Asse scientifico-tecnologico;

Asse storico-sociale.
I Dipartimenti dovranno:

Concordare e adottare nuove strategie di insegnamento, soprattutto nelle prime
classi secondo una didattica laboratoriale sulla base della ricerca-azione;

Definire per le prime classi conoscenze e abilita irrinunciabili comuni da valutare
in maniera oggettiva ed effettuata, preferibilmente, da parte di docenti di classi
parallele.

Definire per le classi successive obiettivi in termini di competenze valutati
secondo quanto definito nel quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento
permanente (EQF) con certificazione delle competenze in uscita per gli studenti della
seconda.

Produrre materiale didattico ad integrazione dei libri di testo.
Metodologia e innovazione didattica
La programmazione per competenze presuppone la necessità ineludibile di trasformare la
metodologia didattica.
Infatti, l’approccio per competenze richiede lo sviluppo di schemi logici di mobilitazione delle
conoscenze. Tali schemi logici si acquisiscono non con la semplice assimilazione di conoscenze, ma attraverso la pratica. La costruzione di competenze è dunque inseparabile dalla costruzione di schemi di mobilitazione intenzionale di conoscenze, in tempo reale, messe al servizio
di un’azione efficace: si apprende a fare ciò che non si sa fare facendolo.
Sulla base di queste considerazione la metodologia di base è quella dell’apprendistato cognitivo nelle sue strategie fondamentali:
1) modeling: l’apprendista (l’alunno) osserva la competenza esperta al lavoro (il docente) e
poi la imita;
2) coaching: il docente assiste l’apprendista, interviene secondo le necessità e fornisce i dovuti
feedback;
3) scaffolding: il docente fornisce all’apprendista un sostegno in termini di stimoli e di risorse;
il docente diminuisce progressivamente il suo supporto per lasciare gradualmente maggiore
autonomia e spazio di responsabilità a chi apprende.
In questo modo anche lo studente più debole si mette alla prova e sperimenta progressivamente la propria autoefficacia.
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4) tutoring fra pari: è una metodologia che favorisce l'incontro e il dialogo interculturale fra gli
studenti all’interno del gruppo classe. Prevede, inoltre, di valorizzare le competenze degli studenti che ottengono migliori risultati in alcuni ambiti disciplinari a favore dei loro compagni,
in un’ottica di sostegno reciproco. Allo stesso tempo i ragazzi coinvolti possono avere occasioni di crescita, di assunzione di responsabilità, di consapevolezza delle proprie abilità e
competenze.
Obiettivi specifici e trasversali fissati per la valutazione dei risultati di apprendimento attesi,
espressi tramite i descrittori europei dei titoli di studio, sono così declinati:

Conoscenza e capacita di comprensione;

Capacita di applicare conoscenza e comprensione;

Autonomia di giudizio;

Abilita comunicative;

Abilita di apprendimento.
Fondamentale è il lavoro del Collegio Docenti per una riflessione sulle modalità operative
dell’azione didattica sui seguenti aspetti:
1) strategie appropriate per l’interazione disciplinare, per superare la frammentazione dei
saperi negli attuali curricoli;
2) approfondimento degli aspetti fondanti dei 4 assi culturali su cui si definiscono le competenze chiave per la cittadinanza attiva;
3) organizzazione dei processi didattici in termini di apprendimenti per competenze da articolare coerentemente con il PTOF;
4) flessibilità curricolare e organizzativa.
12
7. Individuazione degli obiettivi inerenti la didattica:

realizzazione di attivita volte allo sviluppo delle competenze digitali degli
studenti, anche attraverso la collaborazione con universita, associazioni, organismi del
terzo settore e imprese, nel rispetto dell’obiettivo di cui al comma 7, lettera h della
legge 107/15;

potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la
formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;

formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura
digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze
lavorative, cognitive e sociali degli studenti;

definizione dei criteri e delle finalita per l’adozione di testi didattici in formato
digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica prodotti
autonomamente.

Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, la scuola si dotera di
laboratori territoriali per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in
Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio;

apertura della scuola al territorio e possibilita di utilizzo degli spazi anche al di
fuori dell’orario scolastico;

fruibilita di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione
di giovani non occupati.
13
8. Gli indirizzi di studio
Il territorio richiede che le conoscenze tecnologiche, scientifiche, economiche, giuridiche,
turistico-alberghiero e di trasformazione ambientale siano convertite verso effettive
competenze imprenditoriali affinché i nostri diplomati possano essere individui attivi e
propositivi nella gestione dell’impresa del futuro in relazione alle sfide che la nuova
situazione economica globale attualmente presenta.
La nostra scuola propone un’offerta formativa rinnovata e coerente, pensata per rispondere
con efficacia alle scelte di ogni studente e punta, prima di tutto, allo sviluppo delle
competenze di base necessarie ad un inserimento altamente qualificato nel mondo del
lavoro e delle professioni.
Settore economico:

Indirizzo: Amministrazione, Finanza e Marketing;

Indirizzo: Relazioni Internazionali;
Settore tecnologico:

Indirizzo: Costruzione Ambiente e Territorio
Settore Professionale

Indirizzo: servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera;

Indirizzo: per i servizi Commerciali
14
9. Profili
SETTORE ECONOMICO “Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing”
Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione,
amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativofinanziari e dell’economia sociale.
Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e
informatiche, per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia
all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel
contesto internazionale.
È in grado di:
 Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed
extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
 Redigere ed interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
 Gestire adempimenti in ambito fiscale, contabile e commerciale per il settore delle
aziende private;
 Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
 Svolgere attività di marketing;
 Collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
 Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di
amministrazione, finanza e marketing.
COMPETENZE ACQUISITE
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo “Amministrazione,
finanza e Marketing” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze:
Riconoscere e interpretare:
 le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni
in un dato contesto;
 i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di
un’azienda;
 i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culture diverse.
 Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare
riferimento alle attività aziendali.
 Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con
riferimento alle differenti tipologie di imprese.
15


Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e
ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle
risorse umane.
Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità
integrata.
Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,
analizzandone i risultati.
Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni
con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella
ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.
Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata
d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.
Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale,
alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.






TITOLO DI STUDIO - SBOCCHI OCCUPAZIONALI
Il diploma in amministrazione finanza e marketing consente :
 l’iscrizione a tutte le Facoltà universitarie, alle Accademie e ai corsi post-diploma;
 l’accesso a tutte le carriere di concetto nelle Pubbliche Amministrazioni;
 l’impiego nel settore privato (Banche, Assicurazioni, ecc.);
 l’iscrizione al ruolo degli agenti immobiliari e merceologici;
 la possibilità di svolgere una qualsiasi attività imprenditoriale in proprio con adeguate
competenze informatiche e amministrative.
QUADRO ORARIO
Indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”
Attività e insegnamenti generali comuni
Secondo Biennio e Quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario
DISCIPLINE
I
II
III
IV
Religione Cattolica o attivita alternative
1
1
1
1
Lingua e Lettere Italiane
4
4
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e Biologia)
2
2
Scienze Motorie e Sportive
2
2
2
2
Attività e insegnamenti obbligatori dell’indirizzo
Seconda lingua comunitaria
3
3
3
3
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
16
V
1
4
2
3
3
2
3
Geografia
Informatica
Economia Aziendale
Diritto
Economia politica
Totale ore
3
2
2
3
2
2
32
32
2
6
3
3
32
2
7
3
2
32
8
3
3
32
Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, il “Profilo”si caratterizza per il
riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e
appropriati strumenti tecnologici sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali
nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi.
QUADRO ORARIO.
Articolazione “Relazioni internazionali per il Marketing”
Attività e insegnamenti generali comuni
Secondo Biennio e Quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario
DISCIPLINE
I
II
III
IV
Religione Cattolica o attivita alternative
1
1
1
1
Lingua e Lettere Italiane
4
4
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e Biologia)
2
2
Scienze Motorie e Sportive
2
2
2
2
Attivita e insegnamenti obbligatori dell’indirizzo
Seconda lingua comunitaria
3
3
3
3
Terza lingua Straniera
3
3
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
Geografia
3
3
Informatica
2
2
Economia Aziendale e geo-politica
2
2
5
5
Diritto
2
2
Relazioni internazionali
2
2
Tecnologie della comunicazione
2
2
Totale ore
32 32 32 32
17
V
1
4
2
3
3
2
3
3
6
2
3
32
SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo “Costruzione, Ambiente e Territorio”
PROFILO
Il diplomato in “Costruzioni, Ambiente e Territorio” ha competenze nel campo dei materiali,
delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli
strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il
calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel
territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; possiede competenze grafiche e
progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e
nel rilievo topografico; ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre
componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni
catastali; ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
È in grado di:
 Collaborare nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e
realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;
 Intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di
organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
 Prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il
risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere
la valutazione di impatto ambientale;
 Pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
 Collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le
attività svolte.
COMPETENZE ACQUISITE
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo “Costruzioni,
ambiente e territorio” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini
di competenze:
 Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di
lavorazione.
 Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le
strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti.
 Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni
e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle
problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia.
 Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi.
 Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell'ambiente.
 Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e
al territorio.
 Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi.
18
 Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
TITOLO DI STUDIO - SBOCCHI OCCUPAZIONALI
Il diploma di Costruzioni, Ambiente e Territorio consente
 L'iscrizione a tutte le Facoltà universitarie, alle Accademie e ai Corsi post-diploma;
 l'esercizio della libera professione, previo esame di abilitazione;
 la direzione tecnica dei cantieri edili; l’attività tecnica in imprese di costruzione;
 l'accesso a tutte le carriere di concetto delle pubbliche amministrazioni;
 l'attività imprenditoriale nel campo dell'edilizia, dell'agriturismo e dell'ambiente con
adeguate competenze tecniche.
QUADRO ORARIO
Indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio ”
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI
Secondo Biennio e Quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario
DISCIPLINE
I
III
IV
V
Religione Cattolica o attivita alternative
1
1
1
Lingua e Lettere Italiane
4
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
Matematica
4
4
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e Biologia)
2
2
Geografia
1
Scienze Motorie e Sportive
2
2
2
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica)
3
3
Scienze integrate (Chimica)
3
3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3
3
Tecnologie Informatiche
3
Scienze e tecnologie applicate
3
Complementi di matematica
1
Progettazione, Costruzioni e impianti
7
Geopedologia, Economia ed Estimo
3
Topografia
4
Gestione dei cantieri e sicurezza dell’ambiente di lavoro
2
Totale ore
33 32 32
1
4
2
3
3
1
4
2
3
3
2
2
19
II
1
6
4
4
2
32
7
4
4
2
32
SETTORE DEI SERVIZI Indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”
PROFILO
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle
filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalita alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il
ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
È in grado di:
 utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e
l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di
ristorazione e di ospitalita;
 organizzare attivita di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e
alle risorse umane;
 applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di
qualita, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
 utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale
orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualita del servizio;
 comunicare in almeno due lingue straniere;
 reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei
servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
 attivare sinergie tra servizi di ospitalita-accoglienza e servizi enogastronomici;
 curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio
delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicita
dei suoi prodotti.
COMPETENZE ACQUISITE
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni
“Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento,
di seguito specificati in termini di competenze:
 Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
 Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in
relazione a specifiche necessita dietologiche.
 Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei
mercati, valorizzando i prodotti tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione “Accoglienza
turistica” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di
competenze:
 Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,
informazione e intermediazione turistico-alberghiera.
 Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalita in
relazione alle richieste dei mercati e della clientela.
 Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche
attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse
20
ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.
Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalita,
applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turisticoalberghiere.

TITOLO DI STUDIO - SBOCCHI OCCUPAZIONALI
IL diploma in Enogastronomia e ospitalità alberghiera consente :
 l’iscrizione a tutte le Facolta universitarie, e ai corsi post-diploma;
 l’impiego nel settore privato e pubblico;
 la possibilita di svolgere una qualsiasi attivita imprenditoriale in proprio con
adeguate competenze nel campo del settore e della filiera agroalimentare.
QUADRO ORARIO
Indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ”
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI
Secondo Biennio e Quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario
DISCIPLINE
I
II
Religione Cattolica o attivita alternative
1
1
Lingua e Lettere Italiane
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
Lingua Inglese
3
3
Matematica
4
4
Diritto ed Economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e Biologia)
2
2
Geografia
1
Scienze Motorie e Sportive
2
2
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
Scienze degli alimenti
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore
cucina
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore
sala e vendita
21
2
2
2**
(°)
2**
(°)
2**
(°)
2**(°)
Laboratorio di servizi di accoglienza
Turistica
Seconda lingua straniera
2**
2**
2
2
3
3
3
3(1)*
3
4
5
5
6**
4**
4**
2**
2**
32
32
32
4(1)*
3(1)*
3
5
5
2**
2**
6**
4**
4**
32
32
32
4(1)*
3(1)*
3
5
5
2**
2**
6**
4**
4**
32
32
32
Articolazione Enogastronomia
Scienza e cultura dell’alimentazione
4(1)*
di cui in compresenza
66
Diritto e tecniche amministrative della struttura
ricettiva
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore
cucina
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore
sala e vendita
Totale ore
33
32
Articolazione Servizi di Sala e di Vendita
Scienza e cultura dell’alimentazione
di cui in compresenza
66
Diritto e tecniche amministrative della struttura
ricettiva
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore
cucina
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore
sala e vendita
Totale ore
4
33
32
Articolazione Accoglienza Turistica
Scienza e cultura dell’alimentazione
di cui in compresenza
66
Diritto e tecniche amministrative della struttura
ricettiva
Tecnica di Comunicazione
4
Laboratorio di servizi Accoglienza Turistica
Totale ore
33
32
* L’attivita didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti
professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attivita di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa,
programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio
sulla base del relativo monte-ore.
22
** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
(°) con il decreto ministeriale di cui all’art. 8, comma 4, lettera a) e determinata l’articolazione
delle cattedre in relazione all’organizzazione delle classi in squadre.
SETTORE DEI SERVIZI Indirizzo “Servizi Commerciali ”
PROFILO
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha competenze
professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella
gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attivita di promozione delle
vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine
aziendale, attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi
quelli pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni
che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
È in grado di:
 ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
 contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti
amministrativi ad essa connessi;
 contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–contabile;
 contribuire alla realizzazione di attivita nell’area marketing;
 collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
 utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
 organizzare eventi promozionali;
 utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le
esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni;
 comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della
terminologia di settore;
 collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
COMPETENZE ACQUISITE
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo “Servizi commerciali“
consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze:
 individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali;
 interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture
organizzative aziendali;
 svolgere attivita connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di
strumenti tecnologici e software applicativi di settore;
 contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con
riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai
connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente;
 interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare
attenzione alla relativa contabilita;
23

interagire nell’area della gestione commerciale per le attivita relative al mercato e
finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction;
 partecipare ad attivita dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti
pubblicitari;
 realizzare attivita tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di
servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi;
 applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualita e analizzare i
risultati;
 interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti
informatici e telematici.
TITOLO DI STUDIO - SBOCCHI OCCUPAZIONALI
IL diploma nei servizi commerciali consente :
 l’iscrizione a tutte le Facolta universitarie, e ai corsi post-diploma;
 l’accesso a tutte le carriere di concetto nelle Pubbliche Amministrazioni;
 l’impiego nel settore privato;
 la possibilita di svolgere una qualsiasi attivita imprenditoriale in proprio con
adeguate competenze informatiche e amministrative
QUADRO ORARIO
B4
Indirizzo: SERVIZI COMMERCIALI
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI
Secondo Biennio e Quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario
DISCIPLINE
Religione Cattolica o attivita alternative
Lingua e Lettere Italiane
Storia, Cittadinanza e Costituzione
Lingua Inglese
Matematica
Geografia
Diritto ed Economia
Scienze Integrate (Scienze della terra e Biologia)
Scienze Motorie e Sportive
I
II
III
IV
V
1
4
2
3
4
1
2
2
2
1
4
2
3
4
1
4
2
3
3
1
4
2
3
3
1
4
2
3
3
2
2
2
2
2
2
3
3
8 (*)
8 (*)
4
2
32
4
2
32
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
Informatica e laboratorio
2
2
Seconda lingua comunitaria (Francese, Spagnolo,
3
3
3
Tedesco)
Tecniche professionali dei servizi commerciali
5 (*)
5(*)
8(*)
Diritto / Economia
Tecniche di comunicazione
Totale ore
33
24
32
4
2
32

L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le
ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza.
 Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore
di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monteore.
NB (*) di cui 2 ore di laboratorio.
25
10. Ampliamento dell’Offerta Formativa
Progetti Extracurriculari. 2015/2016
TITOLO PROGETTO
PLESSO
SCOLASTICO
RESPONSABILE
1.
Professione Sommelier
Brolo
Prof. Nicolosi
2.
Alfabetizzazione alunni
stranieri
Brolo
Prof.ssa Mangano
3.
La Birra Artigianale
Brolo
Prof. Pilato
4.
Manutenzione
straordinaria laboratori
ed uffici
Centrale/
Ass. tecn.
Piana
Bontempo S.
N.
Prof.ssa Galvagno
Gaudio
5.
Centro Sportivo Scolastico
Tutti i Plessi
Prof.ssa Radici
Prof.ssa Scurto
6.
Centro Sportivo d’Istituto
Tutti i Plessi
Prof.ssa Radici
Prof.ssa Scurto
7.
Orientamento in uscita
Naso
Prof. Piccione
Prof. Quagliata
8.
Educazione alla Legalità e
alla Cittadinanza
Naso
Prof. Gazzo
Prof. Iraci
Prof.ssa Terribile
Prof. ssa Lo Presti
Prof. Piccione
Prof. Quagliata
9.
Simulimpresa
Naso
26
Prof. Piccione
Prof. Quagliata
10. Manutenzione
straordinaria laboratori
ed uffici
Brolo
Ass. tecn. Conti A.
11. Progetto
Telecomunicazioni
Tutti i Plessi
Ass. Amm .
Bontempo V.Librizzi
12. Progetto Stage
Centrale/
Prof.ssa Vilardo
Piana
Prof.ssa Vasi
Prof. Caruso
Prof.ssa Dottore
13. Tributo a Dacia Morani
Tutti i Plessi
Prof.ssa Mangano
Ass. amm. Casella R.
14. Scambio Culturale con la
Bretagna
Tutti i Plessi
Prof.Militi
Prof. Armeli
Prof. Di Blasi
Centrale/Pia Prof.ssa Arena
na
15. Storia, Costume e Società
Attraverso la
Cinematografia
16. Giornale Televisivo
Centrale/Pia Prof.ssa Arena
na
17. Il Cinema a Scuola
Cineforum
Centrale/Pia Prof.ssa Arena
na
18. Incontro con l’autore
Capo
d’OrlandoNaso-Brolo
Prof.ssa Mangano
19. I giorni della Memoria
Brolo
Prof.ssa Mangano
20. In-forma a cura della
Camera di Commercio di
Messina
Tutte le sedi
Prof.ssa Mangano
21. Focuscuola
Brolo
Prof.ssa Mangano
“ Nunzio Rinaldo Anastasi”
27
Capo
d’OrlandoBrolo
22. Il quotidiano in classe
Prof.ssa Mangano
Prof. Schepis
Prof.ssa Arena
23. Scuola al Cinema
Brolo
Prof.ssa Mangano
24. Manifestazioni ed eventi
Brolo
Prof. Schimmenti
Prof. Santangelo
25. Invito alla Lettura
Brolo
Prof. Schimmenti
Prof. Schepis
26. La Gestione economica az.
Ristorativa
Brolo
27. Il gusto del Gelato
Brolo
Prof. Schimmenti
28. Dalla scuola all’Azienda
Brolo
Prof. Messina
Prof.ssa
Arcidiacono
Prof. Schimmenti
Prof. Santangelo
Prof.ssa Terranova
Prof. D’Angelo
29. A tavola con le Religioni
Brolo
Prof. Princiotta
30. Professione Pasticciere
Brolo
Prof. Santangelo
31. La Refezione a scuola
Brolo
Prof. Schimmenti
ALTERNANZA SCUOLA –LAVORO (Aziende coinvolte)
L’alternanza scuola-lavoro è uno strumento che offre a tutti gli studenti della scuola secondaria di II
grado l’opportunità di apprendere mediante esperienze didattiche in ambienti lavorativi privati,
pubblici e del terzo settore.
La nuova legge di riforma, la 107/2015, amplia questa possibilità rendendola obbligatoria per tutti
gli alunni dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado nella misura di 400 ore
negli Istituti tecnici e professionali, nell'ambito del triennio. Queste si possono svolgere anche
durante il periodo di sospensione dell’attività didattica e all'estero.
La nostra Istituzione scolastica attua l’alternanza scuola-lavoro per un monte ore così suddiviso:
per le classi III n. 200 ore annuali;
28
per le classi IV n. 120 ore annuali;
per le classi V n. 80 ore annuali.
I nostri progetti di alternanza concretizzano l’attivazione di un percorso di formazione in grado di
cogliere le specificità del contesto territoriale, attraverso processi di integrazione tra il sistema di
istruzione ed il mondo del lavoro, per divenire anche strumento di prevenzione dei fenomeni di
disagio e dispersione scolastica.
A tal fine, pertanto, la nostra scuola ha attivato delle Convenzioni con Aziende, Enti territoriali,
Associazioni di categoria, Ordini professionali, ed altri soggetti rappresentativi del mondo del
lavoro, come di seguito riportati, in coerenza con la Strategia europea sull’occupazione, attraverso
la collaborazione con soggetti operanti anche in aree tecnologiche strategiche per il nostro Paese.
Ragione sociale
Studio Milone Group
Giarrizzo Tindaro
L'Antica Ruota di Ceraolo
Natale
F.lli Galati di Galati Ignazio snc (il Mulino)
Dueerre di Roberto Ricciardello
Rappresentante Sede
Pizzuto Gaetano Brolo
Giarrizzo Tindaro Capo D'Orlando
Attività Svolta
Studio Commerciale
Studio Commerciale
Ceraolo Natale
Capo D'Orlando
Hotel Ristorante
Capo D'Orlando
Hotel Ristorante
Capo D'Orlando
Arti Grafiche
Comune di Caprileone
Comune di C. D'Orlando
Galati Carmelo
Roberto Ricciardello
Bernardette
Grasso
Roberto Sindoni
Caprileone
Capo D'Orlando
EuroFood
Ingrilli Lorella
Capo D'Orlando
CSC Casa e design SRL
La Tartaruga Srl
Cassarà Scurria
Enzo
Piraino
Zuino Mariannina Capo D'Orlando
Comune
Comune
Azienda (Trasformazione Agrumi)
Azienda (vendita e
progettazione mobili)
Hotel Ristorante
Consulente del lavoro
Hotel Ristorante
Cettina Scaffidi
Capo Skino Park Hotel
Capo D'Orlando
Gioiosa Marea
Sikani Group srl
Hotel Riviera del Sole
Cettina Scaffidi
Catanzaro Davide
Ferlazzo Ciano
Giuseppe
Ziino
Patronato Acli Caf Acli
Calà Antonino
Capo D'Orlando
Patronato Epas Caf Italia
Reale Mutua Assicurazio-
Calà Eleonora
Miceli Floriana e
Caprileone
Capo D'Orlando
Gioiosa Marea
Gliaca di Piraino
29
Hotel Ristorante
Ristorante
Sindacato del Lavoro
Sindacato del Lavoro
Assicurazione
ne SAS
Massimo Carrello
Bertini Lorenzo
Capo d’Orlando
Dottore Commercialista
Tubi e raccordi per
l’agricoltura
Capo D'Orlando
Cooperativa
Cooperativa
Ali Santino
Campisi Nunzio
Capo D'Orlando
Sant' Agata di Militello
Caprileone
Beniamino Fazio
Gaetano Vinci
Capo D'Orlando
Capo d’Orlando
Agenzia di Ass.va
Associazione
Santi Trovato
Messina
Sidoti Antonino
Patti
Ardito Carmelo
Pirrone Alessandra
Messina
Mavilia Fulvio
Passalacqua
Letizia Daniele
Lanza Basilio
Scarpaci Elvira
Caterina
Capo d'Orlando
Torrenova
Naso
Capo d'Orlando
Ente di formazione
Associazione culturale e ricreativa
Azienda
Comune
Studio tecnico
Brolo
Hotel Ristorante
Massimo Carrello Capo D'Orlando
Irritec S.P.A
Giuffrè Carmelo
Cooperativa Orlandina
Agroturistica
Carmelo Galipò
Cooperativa Servizi Sociali
Cono Galipò
Grande Pino
L'antica Filanda
Assicurazioni Reale Mutua
Kiwanis club
Ordine degli Ingegneri di
Messina
Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti
contabili di Patti
Collegio provinciale dei
Geometri e Geometri laureati di Messina
Coo.Tur Società Cooperativa
Associazione Agorà Capo
d'Orlando
Sipafer S.p.A.
Comune di Naso
Studio Dott. Lanza Basilio
Siciltur srl (Gattopardo
Hotel)
Capo d'Orlando
Ristorante
Hotel Ristorante
ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE
L’Orientamento scolastico e professionale costituisce una tessera importante nella
costruzione del curricolo verticale. Esso e inteso come attivita di informazione per indirizzare
verso scelte consapevoli, attraverso la scoperta di se, delle proprie attitudini e dei propri
bisogni.
La nostra scuola, consapevole della necessita di creare una rete di collaborazione con il
territorio e le altre istituzioni formative, ha elaborato un progetto, flessibile e modulare,
rivolto ad alunni e famiglie coinvolti nella difficile scelta del futuro percorso formativo e
professionale.
30
Il Progetto prevede interventi di orientamento in entrata e in uscita.
ORIENTAMENTO CONTINUITÀ’
L’attivita di orientamento ha lo scopo di favorire la consapevolezza di se, delle proprie scelte e
delle proprie aspettative e tende a prevenire il disagio dovuto ad una scelta sbagliata del corso
di studi, pertanto il nostro Istituto si pone le seguenti finalita:
 Aiutare gli allievi a conoscere se stessi, le proprie capacita, le proprie attitudini, le
proprie difficolta, i propri limiti ed individuare insieme ad essi strategie di superamento.
 Attivare strategie di motivazione.
 Stimolare gli allievi a conoscere gli ambienti in cui vivono e i mutamenti culturali e
socioeconomici.
 Dare agli allievi gli strumenti necessari a superare i momenti critici legati ad una
scelta.
 Sviluppare negli allievi capacita progettuali e di scelta consapevole.
 Far conoscere agli allievi i possibili sbocchi professionali e le opportunita di proseguire gli studi.
L’attivita di orientamento viene svolta:
A. in entrata, rivolta ad alunni, genitori e docenti della scuola secondaria di primo
grado, per aiutare nella scelta del corso di studi superiori , fornendo
un’informazione esauriente e completa degli indirizzi presenti nella nostra scuola e
il piano di studi; Essa prevede una serie di incontri finalizzati alla presentazione del
Piano dell’Offerta Formativa, sia presso le scuole medie, sia presso lo stesso Istituto
per una visita in loco delle strutture della scuola, nonche la partecipazione alle attivita di orientamento organizzate dal distretto scolastico.
B. in itinere, per gli alunni delle scuola che devono scegliere la specializzazione da seguire e/o percorsi di formazione professionale,
C. in uscita, per gli allievi delle classi quarte e quinte ai fini della scelta della facolta
universitaria, del post diploma, dell’attivita lavorativa.
INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSABILI, DIVERSABILITA’ E GRUPPO H
Il Gruppo GLI e istituito ai sensi della Legge 104 del 5 Febbraio 1992, art. 15, comma 2. Gli
obiettivi sono:
 Porre al centro della relazione insegnamento – apprendimento lo studente,
partendo dai suoi stili cognitivi e dalle relazioni affettive espresse.
 Favorire apprendimenti di tipo cooperativo ed efficaci, coerenti con il “progetto
di vita” dello studente.
 Rendere piu efficace l’interazione all’interno del Consiglio di Classe nella
realizzazione dei Piani Educativi d’Istituto e dei Piani Educativi Personalizzati.
 Promuovere scambi di esperienze fra le diverse figure del gruppo che, a vario
titolo, si occupano delle persone diversamente abili.
Il Gruppo GLI è composto da:
 Dirigente Scolastico;
31
 Docenti coordinatori delle classi in cui sono presenti alunni diversamente abili o
curriculari, facenti parte di gruppi H ;
 Un rappresentante dei genitori di alunni diversamente abili frequentanti la scuola;
 Un rappresentante degli studenti diversamente abili frequentante la scuola, se
maggiorenne;
 Un rappresentante degli operatori socio-sanitari e assistenziali del territorio (ASL);
La referente: Prof. ssa Galvagno Giuseppina
Tempi, sede e modalita degli incontri
Nel corso dell’anno scolastico si prevede che il gruppo si incontri, previa autorizzazione
del Dirigente Scolastico, almeno due volte l’ anno, in uno dei locali dell’Istituto. Durante il
primo di questi incontri, saranno concordati tra i vari componenti le date e gli orari e sara
predisposto il calendario. Di ogni incontro sara redatto un verbale.
Strumenti e sussidi impiegati
Possono essere utilizzati testi specifici, riviste, strumenti tecnologici multimediali.
Realizzazioni
Il coordinatore puo realizzare, in collaborazione con i componenti del Gruppo:

materiali di programmazione;

modello di registro per l’insegnante specializzato;

raccoglitore contenente circolari ministeriali, delle amministrazioni periferiche, del
Dirigente scolastico, ecc.;

comunicazioni del coordinatore del gruppo, elenco delle attivita di aggiornamento e di
consulenza effettuate in Istituto.
Documentazione
Come previsto dalla Legge Quadro 104/92, deve essere costituito un fascicolo personale
degli allievi che sono affiancati da insegnanti specializzati, contenente i seguenti documenti:

Attestazione di handicap;

Relazioni Finali/Osservative - P.E.I della Scuola secondaria di primo grado;

Diagnosi Funzionale;

Profilo Dinamico Funzionale;

P.E.I, le verifiche e gli aggiornamenti in itinere;

Ogni altro materiale significativo prodotto durante l’iter scolastico utile alla
conoscenza dell’allievo;
32

I progetti per l’integrazione;

Le Relazioni finali e relativi Certificati ed Attestati dei crediti formativi.
Verifica e valutazione
La verifica dell’attivita svolta deve essere effettuata costantemente in itinere, allo scopo
di definire le iniziative e di calibrare gli interventi successivi.
E’ opportuno ottimizzare la collaborazione tra A.S.L., scuola, famiglia, così come l’interazione
tra i colleghi del gruppo e gli altri docenti dell’Istituto che richiedono specifiche consulenze.
DISTURBI SPECIFICI DELL’ APPRENDIMENTO (DSA)
Per DSA si intende una serie di disturbi come la dislessia, la disortografia, la disgrafia, la
discalculia e la disgnosia, che senza interessare il funzionamento intellettivo, riguardano le
abilita di lettura, scrittura, calcolo e quella di conoscere e realizzare confronti e analogie
operando con la mente. Essi si manifestano anche in presenza di un normale livello
intellettivo, di un’istruzione idonea, di un’integrita neuro-sensoriale e di un ambiente
socio-culturale favorevole e, per questo, sono stati, per molto tempo, ritenuti derivanti
da mancanza di interesse o da scarsa applicazione allo studio, con conseguenze negative
sull'alunno, sia di tipo psicologico che di rendimento scolastico.
La nostra Istituzione scolastica accoglie studenti con DSA per i quali il Collegio dei docenti e i
Consigli di classe di riferimento programmano e attivano le procedure utili
all’integrazione sia sociale che didattica, guidando gli studenti nel loro percorso di crescita e,
quindi, nel raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici.
L'individuazione, tra gli insegnanti, di un tutor, consente la messa in atto di interventi adeguati
e tempestivi e l'adozione di modalita didattiche specifiche, attraverso l'applicazione, fin da
subito, di misure compensative e dispensative capaci di ridurre il disagio ed evitare
l'insuccesso scolastico.
STRUMENTI DI INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 ha definito gli strumenti d’intervento per
alunni con bisogni educativi speciali rimarcando la strategia inclusiva della scuola italiana al
fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in
situazione di difficolta.
La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica,
basato sulla certificazione della disabilita, estendendo il campo di intervento e di
responsabilita di tutta la comunita educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali
(BES):

situazioni di svantaggio sociale e culturale;
33

disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici;

difficolta derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perche
appartenenti a culture diverse.
La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla
personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati
dalla Legge 53/2003, sia con l’attivazione di percorsi individualizzati e personalizzati e
sia con l’adozione di strumenti compensativi e misure dispensative, come previsto dalla
Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 che ha dato delle istruzioni operative per
l’attuazione della Direttiva.
Istruzioni operative
I CdC hanno il compito di individuare gli studenti con Bisogni Educatici Speciali e
devono redigere e deliberare un PDP (Piano Didattico Personalizzato), che ha lo scopo di
definire, monitorare e documentare secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e
partecipata, le strategie di intervento piu idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
I CdC sono supportati in questa azione dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione di Istituto (GLI).
34
11. Modalità e strumenti di valutazione
La valutazione e competenza specifica del Consiglio di Classe che, nel rispetto della Normativa,
procede alle operazioni di scrutinio sulla base di obiettivi sicuri e di sufficienti elementi di
giudizio, nella piena capacita di valutare e nella consapevolezza del delicato compito che e
chiamato a svolgere a verifica dei risultati del processo educativo.
I voti rispondono a un’esigenza misurativa e valutativa, ma anche didattica e formativa che
tiene conto dei livelli di partenza degli alunni, dell'impegno dimostrato e del rendimento
progressivo.
Le proposte di voto devono essere approvate nel confronto collegiale, perche soltanto in un
quadro unitario ogni giudizio di merito sulla diligenza, sul profitto e sulla personalita, diventa
sereno e ponderato.
La frequenza assidua e la partecipazione attiva sono elementi positivi che concorrono alla
determinazione favorevole del profitto.
Si tiene conto di tutti gli altri elementi di valutazione della personalita dell'alunno che
intervengono a condizionare, in senso positivo o negativo, il processo di formazione dello
stesso.
Viene valutata positivamente la partecipazione degli studenti ai corsi di recupero e ad ogni
altra attivita culturale, anche extrascolastica.
La valutazione si sviluppa in tre diversi momenti:

iniziale, per conoscere la situazione d’ingresso degli studenti ed assumere poi le
decisioni migliori per impostare il piano di studio personalizzato (valutazione
diagnostica);

in itinere, per conoscere e regolare continuamente il processo di insegnamentoapprendimento (valutazione formativa);
 finale, per accertare i risultati conseguiti e certificare le competenze acquisite
(valutazione sommativa)
VERIFICHE
Ai fini della valutazione, le verifiche si distinguono in formative e sommative:
A. verifiche formative sono finalizzate a valutare l’efficacia dei metodi didattici applicati e
l’idoneita degli obiettivi programmati durante lo svolgimento delle unita didattiche,
quindi permettono di controllare l’andamento del processo di insegnamentoapprendimento e di modificare eventualmente la
metodologia didattica; non
comportano pertanto l’attribuzione di un voto proprio allo scopo di non influenzare
35
negativamente l’apprendimento dello studente con la “paura del voto”; generalmente
tali verifiche consistono in:

esercizi svolti alla lavagna,

esercizi assegnati per casa e successivamente corretti in aula, previo controllo del
quaderno,

domande dal posto e discussione guidata,

ripasso degli argomenti affrontati nella lezione precedente,

lavori di gruppo.
B. Verifiche sommative sono finalizzate a verificare le conoscenze, abilita e competenze
acquisite dallo studente al termine delle unita didattiche, quindi permettono di
controllare il raggiungimento degli obiettivi programmati; comportano pertanto
l’attribuzione di un voto secondo la griglia di corrispondenza voto-livello di
apprendimento riportata nella Tabella n° 1
Tali verifiche consistono nelle classiche tipologie di prove:

interrogazioni, cioe le prove orali,

compiti in classe, cioe le prove scritte: (tre per ogni quadrimestre) strutturate,
semi-strutturate, non strutturate,

esercitazioni di laboratorio, cioe prove pratiche.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO TABELLA N° 1
Utilizza la seguente scala di riferimento per l’attribuzione dei voti:
GIUDIZIO
DESCRIZIONE
VOTO
Gravemente
insufficiente
Prestazioni per niente rispondenti agli obiettivi
prefissati; conoscenze non misurabili
1/3
Insufficiente
Prestazioni non rispondenti agli obiettivi
prefissati, conoscenze scarse, confuse e
frammentarie
4
Mediocre
Prestazioni rispondenti agli obiettivi prefissati
solo in parte, conoscenze superficiali di carattere
generale, espressione con qualche errore
5
36
Sufficiente
Prestazioni rispondenti agli obiettivi prefissati,
conoscenze essenziali, espressione con
imprecisioni ma chiara
6
Discreto
Prestazioni pienamente rispondenti agli obiettivi
prefissati, conoscenze precise espressione chiara
7
Buono
Prestazioni soddisfacenti e rispondenti agli
obiettivi prefissati,conoscenze sicure e ampie,
espressione appropriata e fluida
8
Ottimo/Eccellente
Prestazioni pienamente soddisfacenti e
rispondenti agli obiettivi prefissati, conoscenze
ampie, approfondite e complete, espressione
appropriata, fluida e brillante, originalità e
contributi personali
9/10
SCRUTINI FINALI
CRITERI DI SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI.
Allo scrutinio finale, secondo i criteri deliberati dal Collegio dei Docenti sulla base delle
indicazioni ministeriali, il Consiglio di Classe procede alla valutazione certificativa finale di
ogni studente.
Inizialmente ogni docente per la propria disciplina propone per ogni studente un voto unico,
sulla base del profitto, oltreche della partecipazione, del metodo di studio e dell’impegno; in
presenza di due docenti, di teoria e di laboratorio, il voto unico viene concordato da entrambi i
docenti. Successivamente il Consiglio di Classe, tenendo conto dei criteri stabiliti delibera per
ogni studente il voto unico definitivo per le singole discipline, l’esito finale dello scrutinio e
l’eventuale credito scolastico, e procede alla loro registrazione nella pagella dello studente.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Il Consiglio di Classe, per le decisioni di promozione, rispetta i seguenti criteri:
A) Promuove alla classe successiva tutti gli allievi che presentano almeno la sufficienza
(6/10) in ciascuna disciplina.
B) Rinvia la formulazione del giudizio (sospensione del giudizio) per gli studenti che in
sede di scrutinio finale, pur presentando, in una o piu discipline, valutazioni
insufficienti abbiano dimostrato:
a. di avere una preparazione generale utile a tutti gli effetti per proseguire gli
studi;
37
b. di poter raggiungere, autonomamente o mediante opportuni interventi didattici
integrativi ed educativi, entro la fine dell'anno scolastico, gli obiettivi formativi e
di apprendimento delle discipline nelle quali non hanno ottenuto la sufficienza;
c. di avere acquisito un personale metodo di studio e dimostrato capacita di
organizzare in maniera autonoma anche i propri impegni di studio.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Il Consiglio di Classe, per le decisioni di non promozione, rispetta i seguenti criteri:
A. Non promuove alla classe successiva gli alunni che, pur avendo usufruito delle
opportunita di recupero offerte dalla Scuola, nello scrutinio finale di Giugno presentino
insufficienze tali da inficiare la preparazione complessiva e impedire la proficua
prosecuzione degli studi.
In linea di massima, fatta salva la valutazione globale della personalita dello studente, al fine di
garantire omogeneita di comportamento in fase di valutazione da parte di tutti i Consigli di
Classe, l'alunno sara NON AMMESSO alla classe successiva a partire da una delle seguenti
condizioni:
a. quattro insufficienze di cui almeno tre gravi (voto 1 - 4)
b. cinque insufficienze non gravi (voto 5)
VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO
La normativa vigente ha fissato il monte ore annuo obbligatorio per gli istituti tecnici e
professionali in 1056 ore e il numero minimo di ore di presenza a scuola per la validita
dell’anno scolastico e fissato in 792 ore: pertanto, il totale delle ore di assenza non potra
essere superiore ad un quarto dell’orario annuale.
In via del tutto eccezionale la scuola puo ammettere delle deroghe al suddetto limite
solamente per assenze continuative, la cui documentazione dovra essere presentata a scuola
entro 10 gg. dalla ripresa delle lezioni, pena la mancata accettazione della medesima ed a
condizione comunque che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la
possibilita di procedere alla valutazione degli alunni interessati.
Gli alunni che non raggiungeranno il numero minimo di ore di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute dalla scuola, saranno esclusi dallo scrutinio finale e non potranno essere
ammessi alla classe successiva o all’Esame di Stato.
CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO. Attribuzione
Il Consiglio di Classe si attiene ai seguenti criteri:
i crediti scolastici nelle classi terze, quarte e quinte sono attribuiti secondo le tabelle della
media dei voti allegate al regolamento per gli Esami di Stato Tabella A (sostituisce la tabella
38
prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal
D.M. n. 42)
Tabella A ( Ministeriale)
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
III anno
IV anno
V anno
Banda di
oscillazione
Banda di
oscillazione
Banda di oscillazione
M=6
3-4
3 -4
4–5
6<M≤7
4-5
4–5
5–6
7<M≤8
5-6
5–6
6–7
8<M≤9
6-7
6–7
7–8
9 < M ≤ 10
7-8
7–8
8–9
Fascia di
appartenenza
Nota – M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame
conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo
l’ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione
all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere
inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento concorre, nello stesso modo dei voti relativi a
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo
l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio
finale di ciascun anno sacolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di
oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in
considerazione, oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse
e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed
integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può
in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media
M dei voti.
39
Tabella B ( D.M. 99/2009) Credito scolastico
Candidati esterni – Esami di Idoneità
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
M=6
3
6<M≤7
4-5
7<M≤8
5-6
8<M≤9
6-7
9 < M ≤ 10
7-8
Tabella C ( D.M. 99/2009) Credito scolastico
Candidati esterni – Prove Preliminari
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
M=6
3
6<M≤7
4-5
7<M≤8
5-6
8<M≤9
6-7
9 < M ≤ 10
7-8
ELEMENTI CHE CONCORRONO ALLA DETERMINAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Calcolo del credito scolastico
L’attribuzione del Credito Scolastico massimo previsto dalla banda di oscillazione,
presuppone che il punteggio risultante dalla media dei voti si collochi oltre la meta della
fascia. Pertanto, dopo che sara stata individuata la fascia di appartenenza, qualora la media
dei voti risulti al di sotto della meta della fascia, sara attribuito il credito massimo relativo alla
banda di oscillazione di pertinenza , solamente qualora, sommando al punteggio di partenza
anche quello derivante dalla Tabella D di seguito riportata, il risultato totale si collochi a meta
o oltre la meta della fascia medesima.
40
Tabella D
Parametri
Punti
Min/Max
A)
Assenze<=10
Frequenza assidua
Punteggio 0,1
2) Valutabili fino al max di 0,3
punti;
B)
Partecipazione ad attivita complementari
ed integrative (Progetti ed attivita interni
alla scuola)
per progetti derivanti da
programmazione europea(come
PON, POR, Erasmus plus) punti 0,1
per progetto.
Per progetti POF
punti 0,05 per progetto.
C)Crediti formativi riconosciuti per
partecipazione a progetti di rilevanza
sociale come: Croce rossa, Protezione
civile, UNICEF
3) Valutabili fino al max di
0,1 punti
per progetto
Conseguono il punteggio minimo previsto dalla fascia, gli alunni con sospensione del giudizio.
CREDITO FORMATIVO
A tale riguardo il D.M. n. 49 del 24/02/2000 dispone all’art. 1: “Le esperienze che danno luogo
all’acquisizione dei crediti formativi, di cui all’art. 12 del Regolamento citato in premessa,
sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della societa civile
legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi,
in particolare, alle attivita culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al
lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarieta, alla cooperazione, allo sport”.
Tutte le attivita, che devono essere svolte dal 01 Giugno 2015 al 31 Maggio 2016, dovranno
essere debitamente documentate e prodotte alla scuola entro il 31 Maggio dell’ A. S. in corso.
L’attestazione deve essere fornita dagli enti, associazioni e istituzioni – esterni alla scuola –
presso cui lo studente ha studiato o prestato la sua opera e deve contenere una breve
descrizione dell’attivita svolta. In questo modo i consigli di classe potranno valutare in modo
adeguato la consistenza, la qualita e il valore formativo dell’esperienza, anche per quanto
concerne la coerenza con l’indirizzo di studio.
41
SCRUTINI FINALI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE AGLI ALUNNI E ALLE FAMIGLIE.
I risultati dello scrutinio finale sono comunicati con diverse modalita a seconda della classe
frequentata e dell’esito stesso.
A. Per gli alunni dal I al IV anno, l’esito dello scrutinio finale può dar luogo ai seguenti casi:

Ammissione alla classe successiva: il risultato è pubblicato all’albo dell’Istituto riportando
i voti conseguiti in tutte le discipline con la indicazione “Ammesso”.

Non ammissione alla classe successiva: l’esito di non ammissione alla classe successiva è
comunicato per iscritto direttamente alla famiglia con l’indicazione delle motivazioni che
hanno portato a tale risultato; all’albo viene riportata solo l’indicazione “Non ammesso”.

Sospensione del giudizio: in caso di sospensione del giudizio, l’Istituto informa la famiglia
per iscritto comunicando un resoconto dettagliato sulle carenze dello studente, il
calendario dei corsi di recupero estivi, il periodo in cui verranno somministrate le prove di
verifica di superamento delle carenze e la data di pubblicazione dei relativi esiti.
B. L’esito dello scrutinio finale, per gli alunni del V anno, può dar luogo ai seguenti casi:

Ammissione all’Esame di Stato: l’ammissione all’Esame di Stato viene pubblicata all’Albo
con indicazione del credito scolastico

Non ammissione all’Esame di Stato: la non ammissione all’Esame di Stato viene pubblicata
all’Albo
42
12.
INTERVENTI PER IL RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE, RELATIVA
VERIFICA E INTEGRAZIONE DELLO SCRUTINIO FINALE
Per gli studenti per i quali l’esito e la “sospensione del giudizio”, l’Istituto, subito dopo le
operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal
consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate dai docenti delle singole discipline
e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente
non abbia raggiunto la sufficienza.
Contestualmente vengono organizzati gli interventi didattico educativi di recupero estivi.
Gli alunni sono tenuti alla frequenza dei corsi di recupero estivi. La mancata frequenza ai corsi
di recupero viene giustificata solo per motivi di salute, debitamente certificati dal medico
curante. Qualora i genitori non intendano avvalersi dell'iniziativa di recupero estivo
organizzato dalla scuola, dovranno comunicarlo per iscritto alla scuola stessa, fermo restando
l'obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche finali. Alla fine delle attivita di recupero
estive saranno effettuate verifiche finali (entro la fine di Agosto/inizio Settembre). Al termine
delle prove di verifica del superamento delle carenze, il consiglio di classe, delibera
l’integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello
studente, che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dello stesso alla classe
successiva. In tale caso, risolvendo la sospensione di giudizio, vengono pubblicati all’albo
dell’Istituto i voti riportati in tutte le discipline con l’indicazione “Ammesso”. In caso di esito
negativo del giudizio finale, sulla base di una valutazione complessiva dello studente, il
relativo risultato viene pubblicato all’albo dell’Istituto con la sola indicazione “Non ammesso”.
Nei confronti degli studenti per i quali sia stata espressa una valutazione positiva in sede di
integrazione dello scrutinio finale al termine del terz’ultimo e penultimo anno di corso, il
consiglio di classe procede altresì all’attribuzione del punteggio di credito scolastico nella
misura prevista dalla Tabella A. Tutti gli interventi didattici e le verifiche dovranno
concludersi entro il 31 Agosto dell'anno scolastico di riferimento, salvo eventuali particolari
esigenze organizzative dell'Istituto e comunque prima dell'inizio delle lezioni del successivo
anno scolastico.
Per gli studenti delle classi V che negli scrutini del Primo Quadrimestre presentino
insufficienze in una o piu discipline, il Consiglio di Classe predispone iniziative di recupero con
le relative verifiche entro il termine delle lezioni al fine di porli nella condizione di conseguire
una valutazione complessivamente positiva in sede di scrutinio di ammissione all'Esame di
Stato.
43
13. Organizzazione e gestione
ORGANI COLLEGIALI DELL'ISTITUTO (D. L. 16/04/94 N. 297)
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con congruo preavviso, di
massima non inferiore ai 5 giorni. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai
singoli membri dell'organo collegiale (o con circolare interna) e mediante affissione all'albo di
apposito avviso; in ogni caso, l'affissione all'albo dell'avviso e adempimento sufficiente per la
regolare convocazione dell'organo collegiale.
La lettera, la circolare e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare
nella seduta dell'organo collegiale. Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo
verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.
Ogni organo collegiale programma le proprie attivita nel tempo, in rapporto alle proprie
competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle
attivita stesse. Ogni organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri OO.CC. che
esercitano competenze parallele, ma con rilevanze diverse, in determinate materie.
CONSIGLIO DI ISTITUTO
A) Il Consiglio di Istituto, nelle Scuole con popolazione scolastica superiore alle 500 unita e
costituito da 19 componenti (8 rappresenti eletti tra il personale docente, 2 del personale non
docente, 4 dei genitori degli alunni, 4 degli studenti e dal Dirigente Scolastico). Suo compito e
quello di partecipare alla gestione della Scuola per quanto concerne l’organizzazione e la
programmazione della vita e delle attivita, nei limiti delle disponibilita del bilancio.
B) Il CDI e presieduto da un rappresentante dei genitori eletto a scrutinio segreto, a
maggioranza assoluta nella prima votazione, a maggioranza semplice nella successiva. In
seconda votazione, in caso di parita, e eletto il genitore la cui lista ha riportato piu voti. Il
Consiglio elegge un vicepresidente che sostituisce il presidente in caso di assenza o
impedimento. In caso di assenza del presidente e del vicepresidente subentra nella funzione il
consigliere piu anziano tra i rappresentanti dei genitori. Il presidente assicura il regolare
svolgimento della seduta, adotta i provvedimenti necessari, designa il segretario, prende
contatti con i presidenti di altri consigli di istituto.
C) Il CDI e convocato dal presidente, sentita la Giunta Esecutiva. Il presidente e tenuto a
disporre la convocazione del consiglio su richiesta del presidente della Giunta Esecutiva, della
maggioranza dei componenti del consiglio, almeno del 30% di genitori, studenti, docenti. La
convocazione e disposta entro 15 giorni dalla richiesta. La prima convocazione dopo le
elezioni e disposta dal Dirigente Scolastico.
D) Il Consiglio e validamente costituito anche se qualche componente non ha eletto i propri
rappresentanti, purche siano almeno tre. La seduta e valida se e presente la meta piu uno dei
componenti in carica.
E) Le variazioni dell'ordine del giorno possono essere presentate da tutti i consiglieri solo
all'inizio della seduta e sono subito messe in votazione. Il CDI puo chiedere, su materie di
propria competenza, il parere degli altri organi collegiali, delle assemblee di genitori e
studenti. Il CDI puo istituire commissioni costituite anche da membri esterni al Consiglio e da
esperti. Alle sedute possono assistere tutti gli elettori, tranne quando si discuta di persone. Il
44
presidente puo decidere la prosecuzione della seduta con i soli consiglieri quando non viene
garantito l'ordinato svolgimento dei lavori. In relazione ai punti all'ordine del giorno, la Giunta
Esecutiva puo invitare ad intervenire senza diritto di voto genitori, alunni, personale della
scuola, esperti, rappresentanti degli enti locali, del distretto, di associazioni. Il Consiglio puo
deliberare che prenda la parola chi non ne fa parte. Le dimissioni dal Consiglio sono
presentate al presidente che le mette in votazione alla prima riunione utile. In caso di
dimissioni o decadenza di un consigliere subentra il primo dei non eletti della lista di
appartenenza.
F) Le delibere del Consiglio di Istituto sono affisse all'albo. Quelle riguardanti persone sono
affisse su richiesta degli interessati. Tutti gli elettori possono consultare il verbale delle sedute
del CDI e chiederne copia. I consiglieri possono consultare e chiedere copia degli atti del CDI e
della Giunta Esecutiva. Copia del regolamento di istituto e data ad ogni studente.
G) Le decisioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. In caso di
parita prevale il voto del presidente. Gli studenti minorenni hanno diritto di voto solo
consultivo su bilancio di previsione, conto consuntivo, impiego dei mezzi finanziari per il
funzionamento dell'istituto, acquisti. La votazione e segreta quando si tratta di persone.
H) Il segretario, designato dal presidente, redige il verbale di ogni seduta, che viene approvato
all'inizio della seduta successiva. Il verbale e sottoscritto dal presidente e dal segretario
GIUNTA ESECUTIVA
La Giunta esecutiva, composta da un docente, da un ATA, da un genitore e da uno studente.
Della Giunta fanno parte di diritto: il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il Direttore dei
Servizi Generali ed Amministrativi, che svolge le funzioni di segretario della Giunta stessa.
La Giunta Esecutiva e eletta dal Consiglio di Istituto, ai sensi del T.U. 297/94, nel corso della
seduta di insediamento del CDI stesso. I membri della Giunta sono eletti a maggioranza
semplice da tutti i componenti del CDI.
COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio dei docenti e costituito dal personale docente in servizio e si occupa del
funzionamento didattico dell’istituzione scolastica.
La convocazione del Collegio dei docenti e disposta dal Dirigente Scolastico mediante
comunicazione interna.
Il piano annuale delle attivita reca il calendario, anche di massima, delle convocazioni.
L’insegnante ad orario completo operante su piu istituzioni scolastiche assolve agli obblighi
orari previsti dalle vigenti norme contrattuali partecipando alle sedute collegiali in misura
proporzionale alle ore di lavoro prestate; la partecipazione, ovvero l’esonero, alle sedute viene
concordata con il Dirigente Scolastico.
Il Collegio dei docenti e presieduto dal Dirigente Scolastico.
In aggiunta alle sedute ordinarie possono essere disposte sedute straordinarie, al di fuori dei
limiti orari contrattuali, quando questo venga richiesto:
- da almeno 1/3 dei membri;
- dalla RSU d’istituto, anche a maggioranza.
La convocazione straordinaria e obbligatoria anche tutte le volte in cui ricorrano situazioni
d’urgenza, in coincidenza di eventi aventi ricadute rilevanti per la vita della scuola.
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Il Collegio dei docenti puo articolarsi al suo interno in gruppi di lavoro, dipartimenti e
commissioni.
Ai gruppi di lavoro viene delegata la fase istruttoria e preparatoria alle deliberazioni di
competenza dell’organo.
La funzione di segretario verbalizzante e attribuita a uno dei docenti collaboratori del
Dirigente Scolastico.
CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di Classe, presieduto dal D.S. o da un docente componente del Consiglio, suo
delegato, e costituito da tutti i docenti della Classe, da due rappresentanti eletti dai genitori
degli alunni iscritti alla Classe e da due studenti eletti dagli studenti della Classe stessa.
Spettano al Consiglio di Classe, con la sola presenza dei docenti, le competenze relative alla
realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti pluridisciplinari oltre che alla
valutazione periodica e finale degli alunni. Al Consiglio di Classe al completo compete di
formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica e ad
iniziative di sperimentazione, ed inoltre agevola ed estende i rapporti reciproci fra docenti,
genitori ed alunni.
All’interno del Consiglio di Classe viene nominato il docente coordinatore e il segretario
verbalizzante.
Al coordinatore di classe sono devolute le seguenti competenze:
a) raccordo fra i colleghi del consiglio;
b) presidenza del consiglio in caso di assenza del Dirigente Scolastico e accoglienza dei
rappresentanti dei genitori;
c) presentazione di relazioni orali o scritte sull’andamento didattico-disciplinare di singoli
alunni e della classe;
d) ove prevista, redazione della parte comune della programmazione di classe e raccolta delle
eventuali parti redatte dai singoli docenti; illustrazione della predetta programmazione al
consiglio;
e) monitoraggio sullo stato di attuazione della programmazione di classe e coordinamento
delle attivita d’integrazione formativa;
f) cura della fase istruttoria e preparatoria nella formulazione dei giudizi valutativi globali e/o
trasversali da riportare sui documenti di valutazione;
g) coordinamento della compilazione e gestione dei documenti di valutazione della classe;
h) rapporti con i genitori ed altri soggetti esterni;
DIPARTIMENTI
A seguito della Riforma Gelmini ed in osservanza delle Linee guida tra le azioni tendenti a
favorire il passaggio al nuovo ordinamento il Collegio dei Docenti, per ragioni didattiche e
nell’ambito delle attivita programmate dall’istituzione scolastica, ha deliberato, per farne
parte integrante del POF, i dipartimenti disciplinari di seguito esplicitati.
Ogni dipartimento e gestito da un docente-referente, responsabile per l’area disciplinare di
competenza. Ai dipartimenti e delegata la gestione delle aree sotto il profilo didattico
(definizione di obiettivi, metodologia, nuclei fondanti, modalita di verifica e valutazione,
progetti), al fine di assicurare omogeneita operativa e di contenuti all’interno dell’Istituto.
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Dipartimento
Materie
N 1. Asse Matematico
Matematica cl.47- cl.48; Trattamento testi cl.75;
Informatica cl.42 + Laboratori;
N. 2 Asse scientifico:
Scienze Integrate (Fisica); Scienze Integrate (Chimica) +
Laboratori; Scienze Integrate (Scienze della terra
Biologia); Scienze degli alimenti ;
N. 3 Asse tecnologico (AFM)
N. 4 Asse Linguistico
Economia Aziendale; Diritto relazioni Internazionali;
Economia Politica,
Francese; Inglese; Spagnolo;
N. 5 Asse tecnologico (CAT)
Topografia; Costruzione; Dis.Tecnico; Estimo; Tec.
Grafica;
N. 6 Asse dei linguaggi:
Italiano; Storia; Geografia (4° e 5°anno); Religione,
N.7 Asse Sportivo
N.8 Materie professionali
IPSAR (Brolo); IPSCT
(Naso);
N.8 Sostegno
Ed. Fisica
Laboratorio dei servizi enogastronomici (settore cucine,
sala e vendita ; Scienze e cultura dell’alimentazione ;
Tecniche professionali dei servizi commerciali;
Tutte le aree
ORGANIGRAMMA
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
D.S.G.A
COLLABORATORE VICARIO
NOMINATIVO
Prof.ssa Letteria LEONARDI
Dott.ssa Nicoletta PATTI
Prof. Luigi NICOLOSI
SECONDO COLLABORATORE Prof. Maurizio QUAGLIATA
RESPONSABILE DI PLESSO –
Prof. Giuseppe LETIZIA
CENTRALE
RESPONSABILE DI PLESSO – Prof.ssa Anna M. DOTTORE
PIANA
Prof.ssa Carmela MESSINA
RESPONSABILE DI PLESSO –
Prof. Domenico PICCIONE
NASO
RESPONSABILE DI PLESSO – Prof. Luigi NICOLOSI
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BROLO
Prof. Antonio SCHIMMENTI
FUNZIONI STRUMENTALI
PROF.SSA VILARDO MARIA PIERINA
Funzioni Strumentali Area 4
PROF. GENCO CALOGERO
Attuazione di progetti formaPROF. SCHIMMENTI ANTONIO
tivi d’intesa con Enti ed IstiPROF. PICCIONE DOMENICO
tuzioni esterni e di Alternanza scuola-lavoro
Visite di istruzione
Orientamento
PROF.SSA FERRARA SARUCCIA
PROF.SSA MANGANO M. CRISTINA
REFERENTI E COMMISSIONI
REFERENTI E COMMISSIONI
Referente INVALSI
NOMINATIVO
Sig. Sebastiano Bontempo
Referenti per l’elaborazione di Prof. Domenico Piccione
progetti di Alternanza scuola- Prof. Calogero Caruso
lavoro
Prof. Antonio Schimmenti
Prof. Maurizio Quagliata
Prof. Luigi Nicolosi
Referente per l’elaborazione
di progetti PON_POR
Prof. Caruso Calogero
Commissione
RAV/PTOF/PdM
Prof. Luigi Nicolosi
Prof. Domenico Piccione
Prof. Maurizio Quagliata
Prof. Antonio Schimmenti
Prof.ssa Giuseppina Galvagno
Prof.ssa M. Cristina Mangano
Prof.ssa M.A. Bonsignore
Prof. Calogero Caruso
Prof.ssa Maria Ballato
Prof.ssa Maria Carmela Vasi
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STRUTTURE E LABORATORI
Tutte le sedi dell'Istituto sono attrezzate di laboratori che consentono
Agli insegnanti di :
adeguare le tecniche di insegnamento alle metodologie piu nuove che prevedono
l'uso di strumenti interattivi al fine di permettere agli alunni di cogliere i diversi
aspetti della comunicazione nei vari contesti: sociale, culturale ed economico.
Agli alunni di eseguire
 esercitazioni linguistiche multimediali.
 rilievi topografici (stazione totale).
 prove sui materiali.
 esperienze didattiche di chimica e di fisica
 attivita individuali e di gruppo nel laboratorio di scienze

redazione di un giornale di istituto

esercitazioni pratiche di cucina e ristorazione
Gli orari e le modalita di fruizione dei laboratori vengono concordati fra i docenti delle
discipline interessate e gli assistenti tecnici , nel rispetto delle esigenze didattiche.
Nell’istituto sono presenti i seguenti laboratori, descritti per sede, con i relativi responsabili:
RESPONSABILI DI
LABORATORIO
NOMINATIVO
Lab. Disegno /Informatica
Prof. Calogero GENCO
Lab. Topografia
Prof. Giuseppe LETIZIA
Lab. Disegno
Prof. Calogero CARUSO
Lab. Informatica
Prof. Luigi QUAGLIATA
Lab. Informatica 2
Prof.ssa Giuseppa Riolo
Lab. Chimica-Fisica- Tec.
Lab. Scienze
Lab. Linguistico
Lab. Prove Materiali
Lab. Linguistico
Prof.ssa Rosanna Italiano
Prof.ssa Maria Ballato
Prof.ssa Maria Antonietta Bonsignore
Prof. Alvaro Militi
Prof.ssa Giuseppa T. Terranova
Lab. Cucina
Prof. Antonio Schimmenti
Lab. Pasticceria Gelateria
Prof. Ignazio Santangelo
Sala Ristorante
Prof. Luigi Nicolosi
Bar e Caffetteria
Prof. Antonino Pilato
Lab. Informatica 2
Prof. Maurizio Quagliata
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14. Carta dei servizi
COMUNICAZIONE - REGOLAMENTI e PROCEDURE - VISITE GUIDATE – VIAGGI DI
ISTRUZIONE
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA E MODALITÀ DI COMUNICAZIONE
Le procedure usate per la comunicazione scuola-famiglia rientrano nella responsabilita del
Dirigente Scolastico . La stessa e regolata dalla normativa vigente e dal presente regolamento.
 Le famiglie degli studenti sono informate sempre per comunicato scritto, a firma del
Dirigente o di un suo delegato, per convocazione e informativa inerente gli organi
collegiali. Il riscontro del comunicato consiste nel tagliando a margine del
comunicato che lo studente consegna, firmato dal genitore, al coordinatore di
classe.
 Le famiglie vengono informate direttamente, telefonicamente o attraverso servizio
di SMS dal Coordinatore di classe delle assenze, ritardi (superiori a quelli
consentiti) o per motivi disciplinari. Egli puo convocarli a scuola per episodi
particolarmente gravi.
 Le assenze giornaliere dagli alunni vengono comunicate alle famiglie tramite SMS.
 Alle famiglie degli studenti vengono consegnati personalmente dal Coordinatore di
classe le valutazioni intermedie del quadrimestre (pagellini) in sede di colloquio
generale o in alternativa nelle ore di ricevimento del coordinatore.
 La scuola organizza degli incontri pomeridiani scuola famiglia durante i quali
genitori possono incontrare tutti i docenti per avere un quadro generale
dell’andamento didattico-disciplinare del proprio figlio. Tali incontri si svolgono
due volte l’anno secondo quanto stabilito dal piano annuale delle attivita.
 Le famiglie vengono informate con comunicazione scritta dell’iscrizione del proprio
figlio ad eventuale corso di recupero pomeridiano. Il riscontro e il medesimo degli
altri comunicati.
 Per tutti i docenti e prevista un’ora di ricevimento settimanale per colloquio con i
genitori, da Novembre ad Aprile.
 Attraverso il sito Web dell’istituto vengono effettuate comunicazioni di interesse
generale .
REGOLAMENTI E PROCEDURE
Regolamento di Istituto
Titolo 1 PRINCIPI GENERALI
ART. 1
1. La scuola e luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola e una comunita di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con
50
pari dignita e nella diversita dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialita di ciascuno e il recupero
delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalle
Convenzioni internazionali ratificate e riconosciute dall’ordinamento italiano.
3. La comunita scolastica, interagendo con la piu ampia comunita civile e sociale di cui e parte,
fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualita delle relazioni insegnantestudente, contribuisce allo sviluppo della personalita dei giovani, anche attraverso
l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identita di genere, del loro senso di
responsabilita e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi
culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita
attiva.
4. La vita della comunita scolastica si basa sulla liberta di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale
che sia la loro eta e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
ART. 2
1. Il personale docente e non docente, gli alunni e i genitori collaborano in armonia di intenti
nell'adempimento delle proprie mansioni ma secondo le rispettive responsabilita educative,
che conferiscono loro diversi e precisi diritti e doveri. La scuola si costituisce come un
ambiente sereno e laborioso nel quale sono tenute in giusta considerazione le esigenze psicofisiche degli alunni e si opera per la prevenzione di possibili forme di disagio giovanile, nei
limiti delle risorse disponibili.
2. Contestualmente all'iscrizione all’Istituto “F.P. Merendino”, e richiesta la sottoscrizione da
parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilita, finalizzato a
definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione
scolastica autonoma, studenti e famiglie.
4. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attivita didattiche, l’istituzione
scolastica pone in essere le iniziative piu idonee per le opportune attivita di accoglienza dei
nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli
studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di
corresponsabilita.
ART. 3
L'attivita didattica e programmata dal Collegio docenti, dai Consigli di classe e dai gruppi di
materia sulla base dell’Autonomia Scolastica e delle situazioni degli alunni e delle classi; il fine
perseguito e la migliore preparazione culturale e professionale degli studenti e il loro
inserimento nella societa come soggetti attivi, responsabili e umanamente consapevoli di se.
Per consentire la partecipazione dei giovani alla propria formazione e motivarne lo studio i
docenti comunicano ad inizio d'anno gli obiettivi, i contenuti ed il metodo del lavoro da
svolgere.
I rapporti con le famiglie avvengono in prima istanza tramite gli studenti stessi, referenti delle
scelte educative dei genitori, e si sviluppano attraverso le riunioni dei Consigli di classe, aperte
a tutte le componenti, i colloqui individuali e gli incontri quadrimestrali Scuola/Famiglia.
51
ART. 4
Le istituzioni sociali e le imprese economiche esterne, riconoscendo alla scuola l'alto valore
delle sue funzioni e i benefici che tutto il territorio ricava dal suo buon funzionamento,
possono efficacemente contribuire alla sua vita con le iniziative piu opportune, nel rispetto
della liberta di ricerca ed insegnamento della scuola.
Titolo 2 DIRITTI E DOVERI
Art. 5 DIRITTI
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identita di ciascuno e sia aperta alla pluralita delle
idee. L’Istituto persegue la continuita dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali
degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilita di formulare
richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunita scolastica promuove la solidarieta tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita
della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il
dirigente scolastico e i docenti attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di
loro competenza in tema di organizzazione della scuola e di scelta dei libri e del materiale
didattico.
Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un
processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza
e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli
studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione
mediante una consultazione.
6. Gli studenti hanno diritto alla liberta di apprendimento ed esercitano autonomamente il
diritto di scelta tra le attivita curricolari integrative e tra le attivita aggiuntive facoltative
offerte dalla scuola. Le attivita didattiche curricolari e le attivita aggiuntive facoltative sono
organizzate secondo tempi e modalita che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle
esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunita
alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla
tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attivita interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo
didattico di qualita;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative
liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonche per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrita e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti,
52
anche con handicap;
e) la disponibilita di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
ART. 6 DIRITTO DI ESPRESSIONE
Genitori, alunni e personale della scuola hanno diritto di:
a) affiggere negli appositi spazi avvisi e manifesti e tenerli esposti per almeno 10 giorni
purche siano firmati, datati e i contenuti non siano in contrasto con le leggi sulla stampa;
b) distribuire comunicazioni all'interno della scuola, senza turbare il regolare svolgimento
delle lezioni, previa autorizzazione del dirigente scolastico.
Il dirigente scolastico adotta gli interventi di urgenza in caso di inosservanza di questi principi
ed informa il Consiglio di Istituto, che adotta le eventuali sanzioni.
ART. 7 DIRITTO DI RIUNIONE
Genitori, alunni e personale della scuola possono riunirsi in locali della scuola in ore diverse
da quelle di lezione. La richiesta e presentata dal responsabile della riunione almeno due
giorni prima al dirigente scolastico che indica il locale, valutate le esigenze di servizio.
La eventuale partecipazione di esterni alla scuola deve essere preventivamente autorizzata.
ART. 8 ASSEMBLEE DEI GENITORI
Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto. I rappresentanti dei genitori
nei Consigli di classe possono esprimere un Comitato dei genitori dell'istituto. L'assemblea di
classe e convocata su richiesta dei delegati. L'assemblea di istituto e convocata su richiesta del
presidente dell'assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del Comitato dei genitori,
oppure quando la richiedano almeno duecento genitori.
All'assemblea di classe o di istituto possono partecipare con diritto di parola il dirigente
scolastico e gli insegnanti della classe o dell'istituto.
ART. 9 ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI
Lo svolgimento delle assemblee d’istituto o dei rappresentanti di classe avverra, previa
autorizzazione della presidenza, nel rispetto della normativa vigente.
Le assemblee degli studenti possono essere di classe o di istituto. L'assemblea di classe si puo
convocare una volta al mese, per non piu di due ore, fino al 15 maggio. La richiesta va
presentata dai delegati almeno due giorni prima in presidenza, con l'indicazione del giorno e
dell'ora di svolgimento e dell'argomento. La richiesta deve essere firmata dagli insegnanti che
avrebbero lezione nelle ore indicate.
L'assemblea generale riguarda tutti gli studenti dell'istituto. Puo essere convocata una volta al
mese, fino al 15 maggio. La richiesta va presentata almeno quattro giorni prima in presidenza
e deve indicare il giorno, la durata e l'argomento. Deve essere firmata da almeno il 10% degli
studenti, oppure dalla maggioranza dei delegati di classe. All'assemblea possono partecipare il
Dirigente Scolastico e gli insegnanti dell'istituto. La partecipazione di esperti esterni alla
scuola deve essere preventivamente approvata dal Consiglio di Istituto.
53
ART. 10 COMITATO STUDENTESCO
I rappresentanti degli studenti nei Consigli di classe possono esprimere un Comitato
studentesco.
Il Comitato convoca l'assemblea di istituto, garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei
partecipanti all'assemblea e svolge tutti gli altri compiti eventualmente affidatigli
dall'assemblea di istituto o dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe. Il Comitato
si riunisce di norma in ore non coincidenti con l'attivita didattica. Il dirigente scolastico puo
autorizzare la riunione del Comitato in alternativa all'assemblea di istituto, per una durata
non superiore alle due ore.
ART. 11 DIRITTO ALLO STUDIO
Il Consiglio di istituto adotta le iniziative necessarie per rimuovere gli ostacoli che
impediscono un efficace apprendimento. In base alle disponibilita di bilancio eroga contributi
per l'acquisto di libri di testo o per consentire la partecipazione ad attivita i cui costi sono a
carico delle famiglie. L'accesso ai contributi avviene su proposta dei Consigli di classe o su
richiesta degli studenti. L'assegnazione avviene in relazione al reddito familiare secondo
criteri decisi dal Consiglio di istituto e resi pubblici.
ART. 12 VIGILANZA
La vigilanza sugli alunni e assicurata:
 cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni dal docente della prima ora;
 durante la lezione dal docente, secondo l'orario settimanale, o in caso di assenza da
un suo sostituto;
 durante l'intervallo dal docente della terza ora di lezione;
 durante il cambio dell'ora dall'operatore scolastico addetto al piano;
 all'uscita dal docente dell'ultima ora di lezione.
Durante le attivita integrative la vigilanza e assicurata dal docente incaricato. I docenti sono
invitati a comunicare gli spostamenti degli alunni agli operatori.
Se non fosse possibile sostituire un docente assente la classe puo essere dimessa
anticipatamente previa comunicazione alle famiglie.
ART. 13 DIRITTO ALLA SALUTE
E vietato fumare in tutti i locali scolastici.
ART. 14 ASSENZE E RITARDI DEGLI ALUNNI
Le lezioni iniziano alle ore 8.00 (8,20 sede di Brolo). Gli studenti sono tenuti alla massima
puntualita. Fino alle ore 8.10, qualora il ritardo non sia abituale, gli alunni potranno essere
ammessi su decisione dell'insegnante della prima ora. Dopo le ore 8.15 gli alunni potranno
essere ammessi alle lezioni solo dalla 2^ ora e previa giustificazione della presidenza. Non e
consentita l'entrata dopo l'inizio della seconda ora, salvo fondati e giustificati motivi. In ogni
caso gli studenti ammessi dalla presidenza senza giustificazione della famiglia dovranno
presentarla il giorno successivo all'insegnante della prima ora. L'accesso all'Istituto deve
avvenire utilizzando gli spazi ad esso destinati.
54
Non sono consentite uscite anticipate, salvo casi eccezionali, validamente documentati dai
genitori. Le richieste di uscite anticipate devono essere presentate entro le ore 10, presso
l'operatore addetto alla presidenza e dovranno essere registrate dall'insegnante dell'ora in cui
l'alunno deve assentarsi. Gli studenti maggiorenni sono tenuti al rispetto delle norme
suddette. Sono direttamente responsabili della validita delle giustificazioni e delle richieste
presentate.
I ritardi e le assenze giornaliere degli alunni vengono tempestivamente comunicati alle
famiglie, che ne fanno espressamente richiesta, mediante il servizio SMS.
Le assenze fino a 5 giorni sono giustificate dagli insegnanti della prima ora di lezione. Le
assenze oltre i 5 giorni devono essere giustificate con opportuna documentazione. Anche nel
caso di assenze collettive, comunque motivate, dovra essere prodotta regolare giustificazione,
con l'indicazione dei reali motivi dell'assenza.
Assenze e ritardi devono esser giustificati esclusivamente con il libretto personale, firmato dal
genitore o dall'alunno maggiorenne. In nessun caso sono ammesse uscite temporanee
dall'Istituto. E inoltre vietato lasciare la scuola senza preventivo permesso della presidenza.
E severamente vietato introdurre estranei o dare loro appuntamento all'interno della scuola.
Art.15 DOVERI
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del dirigente scolastico, dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che
chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente col principio di rispetto reciproco di tutte
le persone che compongono la comunita scolastica.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dell'istituto.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio
della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilita di rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualita della vita della scuola.
Art. 16 SANZIONI DISCIPLINARI
I comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati
nell'articolo 15 e al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunita scolastica
sono sanzionati secondo quanto disposto dal Regolamento di Disciplina sul comportamento
degli alunni all’interno della comunita scolastica, approvato dal Collegio dei Docenti nella
seduta del 20 ottobre 2008 ai sensi del D.P.R. 249 del 24.06.1998 “Statuto delle Studentesse e
degli Studenti della Scuola Secondaria”, aggiornato con il D.P.R. 235 del 21.11.2007.
I principi ispiratori del Regolamento di Disciplina sono qui di seguito indicati:
 I provvedimenti disciplinari hanno finalita educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilita ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della
55



comunita scolastica.
La responsabilita disciplinare e personale. Nessuno puo essere sottoposto a
sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento puo influire sulla
valutazione del profitto.
In nessun caso puo essere sanzionata, ne direttamente ne indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui
personalita.
Il richiamo alla necessita di tenere un comportamento corretto viene realizzato, in
prima istanza, dal docente attraverso l’ammonizione o l’allontanamento dalla
lezione. Tali provvedimenti sono riportati sul registro di classe per la
comunicazione al dirigente scolastico e, ove lo si ritenga necessario, alla famiglia.
Art. 17 PROCEDIMENTO DISCIPLINARE. GARANZIE
I provvedimenti disciplinari vengono adottati nel rispetto del procedimento indicato nell’art.
22 del Regolamento di Disciplina e contro le sanzioni disciplinari previste dall’art. 21, dalla
lett. F alla lettera N, del Regolamento di Disciplina, e ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla
comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di Garanzia interno alla scuola, in secondo
grado, e all’Organo di Garanzia Regionale presso l’Ufficio Scolastico Regionale, in ultima
istanza.
ART. 18 DANNI
Il rispetto dei beni comuni e un dovere civico. Lo spreco, quindi, si configura come forma di
incivilta. Accettare questo principio, da parte di tutte le componenti della scuola, significa
evitare che la ingente spesa sostenuta dalla collettivita per assicurare un luogo di lavoro
dignitoso si risolva in uno spreco a causa di atteggiamenti irresponsabili o vandalici.
Vanno rispettati, pertanto, i seguenti principi di comportamento:
 chi venga riconosciuto responsabile di danneggiamenti dei locali e tenuto a
risarcire il danno;
 se i responsabili non vengono individuati, sara la classe, come gruppo sociale, ad
assumere l'onere del risarcimento, relativamente agli spazi occupati dalla classe
medesima nella sua attivita didattica;
 nel caso si accerti che la classe, operante per motivi didattici in spazi diversi dalla
propria aula, risulti realmente estranea ai fatti, sara la collettivita studentesca ad
assumersi l'onere del risarcimento;
 qualora il danneggiamento riguardi parti comuni (corridoi, aule, laboratori,
palestre, servizi) e non ci siano responsabilita accertate, saranno le classi che
insieme utilizzano quegli spazi ad assumersi l'onere della spesa; nel caso di un'aula
danneggiata in assenza della classe per motivi didattici, l'aula viene equiparata al
corridoio;
 se i danni riguardano spazi collettivi il risarcimento spettera all'intera comunita
scolastica;
 e compito della Giunta Esecutiva fare la stima dei danni verificatisi e comunicare
agli studenti interessati e ai loro genitori la richiesta di risarcimento;
56

le somme derivanti dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della scuola e
destinate alle necessarie riparazioni, sia mediante rimborso delle spese sostenute
dall'Ente Locale, sia, se possibile, attraverso interventi diretti in economia.
ART. 19 DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI
Ai sensi della legge 241/90 e riconosciuto il diritto di accesso ai documenti amministrativi a
chiunque abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti. Pertanto i titolari
di tale diritto possono chiedere di esaminare gratuitamente i documenti e chiederne copia,
rimborsando il costo, che sara stabilito ogni anno dal Consiglio di Istituto. Per esercitare tale
diritto occorre fare domanda motivata, indicando cioe l'interesse ad accedere agli atti. Il
Dirigente Scolastico deve valutare se il presentatore ha interesse giuridico e se gli atti richiesti
non pregiudicano la riservatezza di terzi. Sono esclusi gli atti coperti da divieto di divulgazione
previsto dalla legge e quelli esplicitamente indicati nei regolamenti emanati dal Ministero ai
sensi della suddetta L. 241.
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Regolamento di disciplina sul comportamento degli alunni all'interno della comunita
scolastica.( Ai sensi del D.P.R. 249 del 24.06.1998 “Statuto delle Studentesse e degli Studenti
della Scuola Secondaria”, aggiornato con il D.P.R. Nr. 235 del 21.11.2007)
Art. 1 - Inizio delle lezioni ed ingresso alunni nelle classi
L’ingresso degli alunni nelle aule deve avvenire tra il primo e il secondo suono che segnala
l'inizio effettivo delle lezioni, che e fissato per le ore 8,00 (8,20 sede di Brolo). Il primo suono
del campanello avverra alle ore 7,55.
Gli alunni devono presentarsi alle lezioni forniti di libri e di quanto altro necessario alla buona
esecuzione del lavoro scolastico. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad
assolvere assiduamente agli impegni di studio. I docenti devono trovarsi in classe al primo
suono della campana e sono tenuti all'ottemperanza dell'obbligo di sorveglianza con la loro
presenza in aula.
Art. 2 - Libretto personale
La scuola fornisce ad ogni alunno un libretto personale, ove saranno annotati tutte le richieste
di ammissione in classe, dopo le assenze.
I genitori, all'inizio dell'anno scolastico, depositeranno la loro firma in Presidenza, ovvero
faranno autenticare la propria firma dagli organi competenti.
In caso di smarrimento od esaurimento del libretto potra essere rilasciato un duplicato dello
stesso, previa richiesta dei genitori o di chi ne fa le veci con le medesima procedura.
Gli alunni maggiorenni, previa autorizzazione dei genitori, potranno autogiustificarsi.
Art. 3 - Ingressi in ritardo
In caso di ritardo, rispetto all'orario di inizio delle lezioni, l'alunno e ammesso in classe, previa
valutazione della giustificazione da parte del docente della prima ora con annotazione sul
giornale di classe. Qualsiasi ritardo successivo, cioe oltre l'inizio della seconda ora di lezione,
deve essere opportunamente giustificato e l'ammissione in classe deve essere autorizzata dal
57
Preside, dal Vicepreside o dai responsabili di plesso.
Ad ogni alunno possono essere concessi tre permessi di ingresso in ritardo per ogni
quadrimestre.
Art. 4 - Uscite anticipate
I permessi di uscita, prima della fine dell'orario normale delle lezioni, possono essere
concessi dal Preside, dal Vicepreside o dai responsabili di plesso, previa richiesta personale da
uno dei genitori o di chi ne fa le veci.
Per ogni quadrimestre ogni alunno puo usufruire al massimo di tre permessi di uscita
anticipata. Gli alunni, che per motivi di trasporto devono uscire in anticipo rispetto alla fine
delle lezioni, devono presentare idonea richiesta ad inizio anno al Dirigente Scolastico.
Art. 5 - Giustificazione delle assenze
L'ammissione in classe, dopo l'assenza dell'alunno, e disposta dal docente della prima ora, che
deve registrarla sul Giornale di Classe, previo controllo della regolarita della richiesta,
contenuta nel libretto personale dell'alunno e debitamente sottoscritta dal genitore o da chi
ne fa le veci.
L'alunno, sprovvisto di giustificazione, viene ammesso in classe con annotazione sul Giornale
di Classe ed obbligo di produrla il giorno successivo.
Qualora le assenze dovessero protrarsi oltre i cinque giorni e sono causate da motivi di salute,
la richiesta contenuta nel libretto personale deve essere corredata di documentazione medica
e del visto dell'ASL in caso di malattia infettiva. Negli altri casi occorre esibire idonea
documentazione giustificativa. L'alunno maggiorenne puo autogiustificarsi, assumendosene
tutte le responsabilita.
Nel caso di assenze che superano il limite di 5 al mese devono essere avvisate, a cura della
segreteria, le famiglie, anche per gli alunni maggiorenni.
Le astensioni collettive ed assenze massive
degli alunni saranno sanzionate dai
provvedimenti disciplinari previsti dalla normativa ed in particolari situazioni verranno
informate le famiglie. La Presidenza in ogni caso si riserva di convocare i genitori.
Art. 6 - Comportamento nella comunità scolastica
Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d'Istituto, dei docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se
stessi.
Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza previste nei
Regolamenti adottati dal Progetto Scuola Sicura.
Gli alunni sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici
e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio dell'Istituto.
Art. 7 - Comportamento in classe
Gli alunni sono tenuti ad osservare in classe un comportamento responsabile, attento e
partecipativo delle attivita didattiche programmate.
Gli alunni possono assentarsi od allontanarsi dalla classe, previa richiesta motivata ed
approvata dal professore, per i casi di urgenza e necessita.
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In presenza delle anzidette condizioni di necessita e di urgenza, il permesso deve essere
concesso ad un solo alunno o ad una sola alunna per volta. Non sono concessi permessi, salvo
casi eccezionali, nelle prime due ore di lezione. Gli alunni durante il cambio dell'ora, non
possono uscire dalla classe e debbono attendere in maniera ordinata l'arrivo del docente.
In nessun caso e consentito agli alunni di sostare nei corridoi ovvero in altri ambienti
dell'Istituto. Gli stessi non potranno recarsi negli uffici se non dopo regolare autorizzazione e
negli orari all'uopo previsti.
L'attraversamento dei corridoi per raggiungere i laboratori e la palestra, il rientro dopo
l'intervallo e l'uscita a conclusione delle lezioni, dovranno avvenire in modo ordinato e
silenzioso.
Art. 7 bis Divieto di uso dei cellulari
L'uso dei cellulari da parte degli studenti, durante lo svolgimento delle attivita didattiche, e
vietato. Tale divieto deriva dai doveri sanciti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti (
D.P.R. n. 249/1998).
La violazione di tale divieto configura una grave infrazione disciplinare che comporta come
sanzione immediata il temporaneo ritiro del telefono cellulare durante le ore di lezione e la
restituzione dello stesso a termine delle lezioni giornaliere e previa convocazione del genitore.
In caso di uso scorretto del cellulare (ad esempio per effettuare riprese fotografiche o video
all'interno delle classi) alla sanzione del ritiro temporaneo si aggiungera il provvedimento
disciplinare dell'allontanamento temporaneo nella misura minima di giorni tre e massima di
giorni quindici.
Il divieto di utilizzare telefoni cellulari durante lo svolgimento di attivita di insegnamento vale
anche nei confronti del personale docente.
Art. 8 - Divieto di fumo
E’ fatto a chiunque assoluto divieto di fumare (art. 1 legge 584/75 e art. 6 legge 689/81).
Art. 9 - Intervallo delle lezioni
L'intervallo dalle lezioni viene fissato in dieci minuti a carico della terza ora di lezione, sotto la
sorveglianza del docente della stessa ora.
Art. 10 - Alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione
Gli alunni, che non si avvalgono dell'insegnamento della religione, devono impegnarsi nelle
attivita alternative organizzate dalla scuola.
Art. 11 - Spostamenti delle classi
Il docente deve accompagnare gli alunni delle classi che si spostano per raggiungere i
laboratori, la palestra o altri locali dell'Istituto. Il comportamento degli alunni deve essere
corretto, educato e rispettoso delle norme della civile convivenza e della funzionalita della
scuola.
Gli alunni devono sempre rispettare le prescrizioni del docente accompagnatore.
Gli spostamenti devono essere i piu solleciti possibili. Il docente accompagnatore deve portare
con se il Giornale di Classe, avendo cura di riportarlo in classe al rientro.
Art. 12 - Uscita dalla scuola
Al termine delle lezioni giornaliere, i docenti faranno uscire ordinatamente i propri allievi
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dalla classe, e gli stessi alunni si dirigeranno verso le uscite in modo corretto e silenzioso.
Art. 13 - Laboratori e biblioteca
L'accesso ai laboratori ed alla biblioteca viene disciplinato all'inizio dell'anno scolastico con
apposito regolamento.
Gli alunni sono direttamente responsabili, durante l'accesso, di tutti i beni ivi conservati, di
eventuali ammanchi o danneggiamenti.
I laboratori e la biblioteca vengono aperti e chiusi dall'ausiliario che ne ha la responsabilita.
La cura e la manutenzione delle attrezzature e dei materiali vengono assicurate dai docenti e
dal personale ed ausiliario.
L'Istituto viene esonerato da ogni e qualsiasi responsabilita dei beni preziosi, oggetti personali
od altro lasciati incustoditi o dimenticati dagli alunni in classe o nei laboratori.
Art. 14 - Servizio ristoro
Gli alunni che intendono usufruire del servizio ristoro, possono farlo premurandosi di far
pervenire (tramite personale ausiliario), entro le prime due ore di lezione, al gestore del bar
interno dell'Istituto (se operativo), ovvero ai gestori degli esercizi alimentari viciniori (se
autorizzati), le richieste di prenotazione delle consumazioni distinte per classi; lo stesso
personale si occupera della distribuzione prima dell'inizio della ricreazione.
Se all'interno dei locali scolastici vengono collocati distributori automatici, il prelievo dagli
stessi e ammesso soltanto durante la ricreazione.
Art. 15 - Rapporti scuola-famiglia
All'inizio dell'anno scolastico il Collegio dei docenti, nell'ambito della programmazione,
stabilisce le modalita per i colloqui individuali e collettivi con le famiglie degli alunni, i Consigli
di Classe e le eventuali assemblee aperte alla partecipazione di tutti i genitori. Il calendario e
l'orario degli incontri verranno tempestivamente comunicati ai genitori tramite gli stessi
alunni.
All'atto dell'iscrizione, o comunque all'inizio dell'anno scolastico, i genitori saranno invitati a
sottoscrivere, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, un “patto sociale di
corresponsabilita” al fine di rendere effettiva la piena partecipazione delle famiglie.
In tale “patto di corresponsabilita” si descriveranno in maniera dettagliata e condivisa i “diritti
e doveri” dei genitori e degli studenti verso la scuola, dei docenti, del personale ATA e del
Dirigente Scolastico.
Art. 16 - Accesso agli uffici di segreteria
All'inizio dell'anno scolastico saranno comunicati, mediante affissione all'Albo dell'Istituto, gli
orari di accesso alla Segreteria ed agli Uffici della scuola.
Art. 17 - Adempimenti di segreteria
Gli alunni sono tenuti a rispettare scrupolosamente i termini fissati per l'iscrizione, e la
consegna, in Segreteria, delle ricevute dei versamenti scolastici, del titolo di studio originale,
delle pagelle e dei vari documenti.
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Art. 18 - Rapporti con la Presidenza
Il Dirigente Scolastico, all'inizio dell'anno scolastico stabilisce i giorni e le ore per i colloqui
con le famiglie, gli alunni, il personale della scuola e con il pubblico.
Art. 19 - Accesso degli alunni nelle ore extra scolastiche
Nel rispetto delle vigenti disposizioni, e consentito agli alunni l'accesso all'Istituto scolastico
nelle ore extra scolastiche per svolgere attivita di studio, di ricerca, attivita ricreative e
culturali in genere.
Gli alunni dovranno far pervenire, con tre giorni di anticipo al Dirigente Scolastico, richiesta
motivata e debitamente sottoscritta, precisando l'attivita da svolgere, le ore di permanenza ed
i partecipanti.
Art. 20 - Diritto di assemblea di classe, di corso e di istituto
L'assemblea di classe degli alunni viene concessa su richiesta motivata a firma dei
rappresentati di classe con l'elenco degli argomenti da discutere, indicando le ore che
verranno utilizzate e con il visto dei docenti interessati. La richiesta deve essere presentata
con preavviso di almeno tre giorni.
L'assemblea di corso deve essere richiesta a cura di tutti i rappresentanti di classe del corso.
L'assemblea di Istituto deve essere richiesta dai rappresentanti degli alunni di tutte le classi,
ovvero dal 10% degli studenti.
Le riunioni sono concesse secondo le modalita fissate negli artt. 42, 43 e 44 del DPR 31.05.74
n. 417 .
Art. 21 - Sanzioni disciplinari
Per i comportamenti che violano le disposizioni del presente Regolamento e i doveri degli
studenti e delle studentesse, così come previsti dall'art. 3 del DPR 249/98 del 24.06.98, agli
alunni responsabili saranno applicate, secondo la gravita della mancanza, le seguenti sanzioni:
TIPOLOGIA SANZIONE
ORGANO COMPETENTE
A. Richiamo verbale
DIRIGENTE SCOLASTICO E/O DOCENTE
B. Ammonizione con annotazione scritta sul
registro di classe e sul registro del professore
DIRIGENTE SCOLASTICO E/O DOCENTE
C. Comunicazione scritta ai genitori
DIRIGENTE SCOLASTICO E/O DOCENTE
D. Pulizia dei cortili dell'istituto
DIRIGENTE SCOLASTICO E/O DOCENTE
E. Pulizia dei cortili dell'istituto, pulizia delle aule,
dei laboratori e delle relative suppellettili
DIRIGENTE SCOLASTICO E/O DOCENTE
F. Risarcimento totale del danno causato
DIRIGENTE SCOLASTICO E/O DOCENTE
G . Sospensione dalle lezioni con obbligo di
frequenza
CONSIGLIO DI CLASSE
H. Esclusione dai viaggi di istruzione
CONSIGLIO DI CLASSE
I. Allontanamento dalla comunita scolastica fino a
15 giorni di lezione
CONSIGLIO DI CLASSE
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L. Allontanamento dalla comunita scolastica per
piu di 15 giorni di lezione
M. Allontanamento dalla comunita scolastica fino
al termine dell'anno scolastico
N. Esclusione dallo scrutinio finale o non
ammissione all'Esame di Stato
CONSIGLIO D'ISTITUTO
CONSIGLIO D'ISTITUTO
CONSIGLIO D'ISTITUTO
Art. 22 - Procedimento disciplinare
Accertata la violazione a carico dell'alunno, la stessa verra contestata a cura del Docente e del
Dirigente Scolastico, e la conseguente sanzione verra inflitta, dopo aver invitato lo studente ad
esporre le proprie ragioni.
Art. 23 - Impugnazioni
Avverso le sanzioni disciplinari previste dalla lettera F alla lettera N di cui all'art. 21, inflitte
con il procedimento di cui all'art. 22 del presente Regolamento, e ammesso ricorso scritto
entro 15 giorni dalla irrogazione all'Organo di Garanzia.
Art. 24 - Organo di garanzia
L'Organo di Garanzia, presieduto dal Dirigente Scolastico, e composto da:
Due docenti designati dal Consiglio d'Istituto. Un rappresentante degli studenti eletto tra i
rappresentanti del Consiglio d’Istituto. Un rappresentante eletto dai genitori in seno al
Consiglio d'Istituto.
I rappresentanti delle componenti rimangono in carica un anno.
Art. 25 - Procedimento innanzi l'organo di garanzia
Presentato il ricorso nei termini di cui all'art. 23, il Dirigente Scolastico convoca l'Organo di
Garanzia entro i tre giorni successivi per deliberare sull'impugnazione.
Lo studente ricorrente puo chiedere di essere sentito personalmente e puo anche farsi
assistere da un altro studente con funzioni di patrocinatore delle proprie ragioni.
Art. 26 Impugnazione innanzi l'Organo di Garanzia Regionale
Avverso la decisione adottata dall'Organo di Garanzia interno alla scuola, lo studente coinvolto
nel provvedimento disciplinare puo ricorrere innanzi l'Organo di Garanzia Regionale
costituito presso l'Ufficio Scolastico Regionale.
Art. 27 - Diritto di reclamo e petizione
Gli alunni possono rivolgere all'Organo di Garanzia qualsiasi reclamo e/o petizione
concernente la violazione dei diritti loro riconosciuti dallo Statuto dei Diritti degli Studenti e
delle Studentesse, nonche delle disposizioni previste dal presente Regolamento.
(Il presente Regolamento di Disciplina, approvato dal Collegio Docenti nella riunione del 20
ottobre 2008, entra in vigore con l'Anno Scolastico 2008-2009)
Modifiche
Eventuali modifiche al Regolamento possono essere proposte da una o piu delle componenti
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della scuola, attraverso i rispettivi rappresentanti in Consiglio d’Istituto, ed approvate a
maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio stesso, ovvero in conseguenza di
provvedimenti legislativi in materia.
Regolamento delle biblioteche scolastiche
Art.1 La biblioteca scolastica, secondo apposito orario, e curata da un bibliotecario
responsabile.
Art.2 Hanno accesso alla Biblioteca scolastica i docenti, i non docenti e gli alunni.
Art. 3 La domanda di lettura di libri, riviste, giornali, cataloghi va fatta sempre per iscritto.
Art. 4 La domanda di prestito di libri, riviste, cataloghi, videocassette, dischi multimediali si fa
per iscritto, indicando chiaramente l'autore, il titolo dell'opera, la casa editrice, la collocazione
e apponendo in calce la data, la firma ben leggibile, il recapito e il numero telefonico.
Art. 5 Le ricerche nei classificatori, nei cataloghi e nelle vetrine, nonche il prestito dell'opera
richiesta, vengono effettuati dal responsabile della biblioteca scolastica.
Art. 6 I libri rari, le collane, i saggi storico-critici, i volumi di interesse generale, le riviste e i
giornali, le videocassette e i dischi multimediali si danno in lettura o in visione durante il
periodo delle lezioni e non si possono ottenere in prestito.
Art. 7 Su libri, giornali, riviste, cataloghi, videocassette, dischi multimediali e vietato fare
qualsiasi segno o apportare danno.
Art. 8 Nessun lettore (alunno, docente, non docente) puo lasciare la sala di lettura della
biblioteca senza aver prima riconsegnato il materiale della biblioteca preso in visione od aver
ottenuto il permesso di uscita per il volume preso in prestito.
Art. 9 Non e permesso, a due o piu lettori, di servirsi, nella sala di lettura della biblioteca,
contemporaneamente della stessa opera .
Art. 10 I libri presi in prestito (non piu di due per volta) debbono essere riconsegnati entro il
quindicesimo giorno dalla data del prelievo.
Art. 11 Il permesso di prestito puo essere riconfermato per una sola volta.
Art. 12 E vietata, ai sensi della legge n. 633/1941, la riproduzione di opere librarie se non
autorizzata dall'A.I.D.R.O.S. dietro pagamento della somma per gli appositi diritti.
Art. 13 Non si rilascia fotoriproduzione di quelle pubblicazioni che ne facciano espresso
divieto.
Art. 14 In nessun caso possono essere concesse in prestito le opere non ancora regolarmente
registrate e catalogate.
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Art. 15 Per gli alunni, indipendente dal periodo di prestito, la data ultima di consegna delle
pubblicazioni, avute in prestito dalla biblioteca, e improrogabilmente fissata al 15 di maggio di
ogni anno scolastico.
Art. 16 Nella sala di lettura della biblioteca si deve osservare il massimo silenzio al fine di non
disturbare chi legge o chi fa ricerche.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' (ART. 3 DPR 235/2007)
Il Patto Educativo di corresponsabilita, previsto dal DPR n.235 del 21/11/2007,
individua, in modo sintetico, i diritti e i doveri che regolano, il rapporto tra le diverse
componenti dell'Istituzione Scolastica (Docenti, Studenti, Genitori Personale non docente,
Dirigente Scolastico). La sua sottoscrizione comporta il rispetto dello Statuto delle
Studentesse e degli Studenti e del Regolamento di disciplina.
Il presente Documento e stato elaborato, discusso e definito dalla Comunita Scolastica
nella sua interezza, direttamente o tramite i propri rappresentanti negli Organi collegiali, al
fine di individuare gli impegni attinenti al compito di ciascuna componente e per rendere
condivisi i principi che regolano la civile convivenza.
I Docenti si impegnano a:
 Essere puntuali alle lezioni, attivi nella programmazione e negli adempimenti
previsti dalla Scuola e dal PTOF.

Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi del
Consiglio di classe e con l'intero Collegio dei docenti.

Pianificare la propria attivita tenendo conto della necessita, in corso d'anno, di
attivare eventuali corsi di recupero, sostegno e approfondimento, corrispondenti ai
bisogni formativi.

Elaborare e realizzare l'offerta didattico - formativa secondo regolare
programmazione della disciplina di insegnamento, tenendo conto delle attivita
progettate e inserite nel PTOF.

Informare gli alunni sugli obiettivi educativi e didattici, sulle modalita e i criteri di
valutazione.

Procedere alle verifiche e alla valutazione in modo congruo in relazione ai
programmi tenendo conto dei ritmi di apprendimento di ciascun alunno, del livello
cognitivo raggiunto dal gruppo classe illustrandone le modalita e dando
motivazione ragionata dei risultati in modo trasparente.

Favorire l'acquisizione delle conoscenze, delle abilita e delle competenze degli
studenti per sviluppare livelli appropriati di apprendimento e lo stare bene con se
stessi, con gli altri e con le istituzioni.

Agire in modo da creare un clima scolastico positivo che promuova il rispetto
reciproco.
64

Facilitare l'autostima per la sana maturazione dei comportamenti e dei valori.

Prevenire e/o rimuovere il disagio supportandosi con le azioni previste dal PTOF.

Dare chiari messaggi sulla eliminazione di ogni forma di pregiudizio e di
emarginazione.

Rispettare gli studenti facilitando l'ascolto, il dialogo, l'iniziativa, la capacita di
decisione e di assunzione di responsabilita, mostrando attenzione ai loro problemi
e rispettando scrupolosamente il loro diritto alla riservatezza.

Avere cura di ampliare e/o rafforzare l'interazione pedagogica con le famiglie.

Informare costantemente le famiglie dei risultati, delle difficolta, dei progressi nelle
discipline di cui sono titolari e del comportamento e della condotta dell'allievo.

Controllare gli alunni durante l'intervallo e non abbandonare la classe senza
avvisare il Dirigente Scolastico o un suo collaboratore.

Rispettare e far rispettare il divieto d'uso del cellulare in classe.

Rispettare e far rispettare il divieto di fumo.
Le Studentesse e gli Studenti si impegnano a:
 Essere puntuali alle lezioni e frequentare in modo regolare.

Applicarsi allo studio di tutte le discipline con la partecipazione attiva in classe e
con l'assiduo e regolare svolgimento dei compiti assegnati dal docente.

Rendersi consapevole di se come persona partecipando e collaborando in modo
positivo e costruttivo alla vita della comunita scolastica.

Conoscere e rispettare il Regolamento di Disciplina per essere parte attiva nella
diffusione di un clima di civile e serena convivenza, con i Compagni, con i Docenti,
con il Personale non docente, con il Dirigente Scolastico.

Rispettare le diversita personali, culturali accrescendo il valore della tolleranza.

Conoscere l'offerta formativa presentata nel PTOF e adottata dai propri Docenti.

Mantenere un comportamento corretto e non sanzionabile durante le visite guidate,
i sopralluoghi aziendali e tecnici, i viaggi d'Istruzione.

Rispettare il divieto di fumo.

Non usare il cellulare in classe durante lo svolgimento di tutte le attivita didatticoformative.

Non usare apparecchiature elettroniche (MP3, macchine fotografiche, video ecc.)
senza autorizzazione.

Avere cura degli arredi, dei laboratori, delle attrezzature, degli spazi della scuola
pena il dovuto risarcimento dei danni.

Lasciare l'aula solo se autorizzati dal Docente.

Non uscire dall'aula nel cambio dell'ora di lezione.
65

Chiedere il permesso di uscire solo in caso di necessita, non prima della seconda
ora, e uno per volta.

Favorire e accrescere la comunicazione scuola-famiglia.

Non evadere le regolari verifiche previste dai docenti.

Mantenere gli impegni presi nelle attivita extra-curricolari, corsi di recupero,
progetti ecc.
I Genitori si impegnano a:
 Esaminare l'offerta formativa della Scuola.

Partecipare regolarmente a riunioni, elezioni degli organi collegiali, consigli di
classe, assemblee, colloqui.

Condividere con i Docenti le linee educative comuni.

Conoscere e discutere con i propri figli il regolamento di Disciplina per essere parte
attiva nell'educare i propri figli al rispetto delle regole condivise.

Collaborare in modo attivo e sinergico al PTOF con proposte migliorative.

Controllare continuativamente il libretto delle giustificazioni delle assenze e
verificare i ritardi in collaborazione con la Scuola.

Ricercare la collaborazione del Dirigente Scolastico, dei Docenti e/o dei servizi
appositi (CIC) in caso di problemi didattici o personali.

Dialogare con i docenti nell'orario di ricevimento e nei colloqui quadrimestrali.

Collaborare affinche l'alunno rispetti gli obblighi e i divieti prescritti (fumo, uso del
cellulare, di altre apparecchiature elettroniche non autorizzate) e le norme sulla
Privacy circa la diffusione di immagini, registrazioni audio/video, filmati.

Fare rispettare l'orario di ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate ai casi di
reale e urgente necessita, giustificare le assenze con dovuta certificazione dopo i
cinque giorni di assenza.

Intervenire coscienziosamente e responsabilmente in caso di condotta e
comportamento verso persone e cose (arredi, materiale didattico, spazi interni ed
esterni) soggetti a interventi disciplinari e a risarcimento dei danni perche
illegittime.

Collaborare nella pianificazione e realizzazione delle attivita finalizzate alla
formazione, al rafforzamento e promozione delle potenzialita, delle eccellenze, del
senso di cittadinanza e a quanto previsto dal PTOF.
Il Personale non docente si impegna a:
 Essere puntuale e svolgere con scrupolo il lavoro di sua competenza.

Prendere visione dell'Offerta Formativa della Scuola e collaborare per realizzarla.

Assicurare il necessario supporto alle attivita didattiche.
66

Rispettare e far rispettare il divieto di fumo.

Controllare il comportamento degli studenti negli spazi di sua competenza.

Segnalare celermente ai Docenti, al Dirigente Scolastico, ed ai suoi Collaboratori
eventuali problemi e comportamenti non consoni degli Studenti.

Facilitare un clima di rispetto e collaborazione all'interno della comunita scolastica.

Sorvegliare la classe durante l'assenza motivata del docente.

Vigilare sugli alunni e sugli spazi esterni alle aule.
Il Dirigente Scolastico si impegna a:
 Garantire il rispetto delle regole da parte di tutte le componenti scolastiche.

Promuovere, migliorare e attuare l'Offerta Formativa.

Creare le condizioni piu favorevoli affinche Docenti, non Docenti, Genitori e Alunni
possano espletare al meglio il proprio ruolo.

Valorizzare tutte le risorse e le potenzialita presenti in Istituto.

Incoraggiare il dialogo, il rispetto, la collaborazione tra le diverse componenti della
comunita scolastica.

Individuare e cogliere, le esigenze formative degli studenti e del territorio, e le
aspettative delle famiglie per accrescere il valore dell'Offerta Formativa.

Dare significato a tutte le componenti scolastiche del senso di appartenenza all'Istituto.

Diffondere, raccordare ed armonizzare le attivita progettuali dell'Istituto per una piu
ampia e diffusa ricaduta su tutti gli studenti.
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le visite guidate ed i viaggi di istruzione sono finalizzati all’arricchimento culturale ed umano
degli studenti.
Essi sono effettuati su proposta di un docente del CdC, previa approvazione dello stesso CdC e
degli altri OO.CC.
L’approvazione e subordinata alla formulazione di un progetto culturale, nonche
all’indicazione di un numero adeguato di docenti accompagnatori.
I docenti accompagnatori devono appartenere, possibilmente, alla classe impegnata
nel viaggio di istruzione e, preferibilmente, alle materie attinenti alle finalita del viaggio. Solo
in caso di necessita (malattia, impedimenti dell’ultima ora, ecc.) possono essere sostituiti con
altri docenti dell’Istituto. A tal fine e doveroso acquisire la disponibilita di un docente
“supplente”, reperibile anche all’ultimo momento.
Gli accompagnatori devono essere in numero di uno ogni 18 alunni; in caso di viaggio
all’estero, uno ogni 15 alunni e preferibilmente con la presenza di un docente di lingua
straniera.
Qualora al viaggio partecipi una sola classe e sia previsto il pernottamento fuori sede, e
67
necessario che il numero dei docenti accompagnatori non sia inferiore a due, quale che sia il
numero degli alunni. Se al viaggio partecipano alunni portatori di handicap, il numero degli
accompagnatori deve essere adeguatamente integrato, sulla base delle esigente rilevate.
Vista la CM 291/92, non e consentita la partecipazione dei familiari dei Docenti;
mentre e consentita la partecipazione dei genitori degli alunni, ma solo a patto che si
impegnino a partecipare alle stesse attivita programmate per gli studenti e che la loro
partecipazione non comporti oneri per la scuola.
La partecipazione degli studenti avviene dietro autorizzazione scritta dei genitori.
La durata massima dei viaggi e determinata come segue: 2 giorni per le classi del
biennio; 2 gg di lezione piu uno festivo per le classi terze, 3 gg piu uno festivo per le quarte e
4gg piu due festivi per le quinte (delibera del C.I. del 6.10.2003)
Il periodo massimo utilizzabile in un anno scolastico in “viaggi” (cioe uscite che durano
almeno un giorno) e di 6 giorni di lezione.
Un docente puo partecipare a piu viaggi fino ad un massimo di 10 giorni di lezione in un anno.
Il docente designato “capo comitiva”, al rientro dal viaggio, presenta una breve relazione
segnalando eventuali problemi riscontrati.
Qualora contrattempi e problemi siano ascrivibili alla responsabilita dell’Agenzia, la Giunta ne
tiene debito conto al momento dell’assegnazione degli altri viaggi dell’anno scolastico.
68
15. Piano di miglioramento
PRIMA SEZIONE
ANAGRAFICA
Istituto di Istruzione Superiore I.I.S. “F.P. Merendino”
MEIS02400R
Dirigente Scolastico Prof.ssa Leonardi Letteria
Telefono 0941/901063
Email: [email protected]
Referente del Piano
Nicolosi Luigi
Telefono 0941/901063
Email [email protected]
Ruolo nella scuola Collab. Vicario
Comitato di miglioramento
Maria Antonietta Bonsignore
Calogero Caruso
Maria Cristina Mangano
Maria Carmela Vasi
Periodo di realizzazione: dall’anno scolastico 2015/2016 all’anno scolastico 2017/2018.
L’Istituto di Istruzione Superiore I.I.S. “F.P. Merendino” ha sedi in tre comuni della provincia
di Messina: Capo d’Orlando (sede anche della Dirigenza e della segreteria), Brolo e Naso. Gli
indirizzi dell’IIS sono : Istituto tecnico con indirizzi AFM e CAT (Capo d’Orlando), Istituto professionale con indirizzo IPSC (Naso) e IPSAR (Brolo).
RELAZIONE TRA RAV E PDM
Dal rapporto di autovalutazione emergono alcuni fattori critici che possono incidere negativamente sul successo formativo dei discenti:
 Assenza di docenti con certificazione linguistica per l’insegnamento CLIL;
 Dispersione scolastica;
 Esiti prove Invalsi.
Inoltre, sono stati individuati i seguenti temi oggetto del potenziamento dell’offerta formativa,
previsti dalla legge 107/2015, che si vorrebbero attivare:
69



Valorizzazione delle eccellenze;
Formazione dei discenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro;
Educazione alla parità tra i sessi, prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni.
Il comitato di miglioramento ha avanzato iniziative, successivamente organizzate nei progetti
di seguito presentati, le quali, oltre ad arricchire l’offerta formativa della scuola, intendono
perseguire il miglioramento delle competenze chiave di cittadinanza, linguistiche e scientifiche dei discenti. Inoltre, intendono potenziare le competenze linguistiche dei docenti delle discipline tecnico professionali dell’Istituto offrendo loro la possibilità di raggiungere un livello
di base di competenza comunicativa e di poter conseguire una certificazione linguistica di livello almeno A2 del QCRE in vista del conseguimento del livello B1, condizione necessaria per
la gestione dei percorsi CLIL inseriti nei nuovi curricula delle classi V degli Istituti tecnici. Pertanto, la linea strategica del piano si prefigge di:





Innalzare i livelli di apprendimento nell’area delle competenze di base e delle competenze chiave di tutti i discenti;
Migliorare la qualità del servizio scolastico;
Rispondere alle attese educative e formative provenienti dalla comunità scolastica;
Promuovere attività opzionali ed elettive che arricchiscano l’offerta curricolare e che
permettano di raggiungere obiettivi e traguardi di apprendimento trasversali comuni a
tutte le classi;
Formare i docenti per migliorare la didattica e incrementare l’uso delle nuove tecnologie didattiche e del CLIL.
INTEGRAZIONE TRA PdM e PTOF
Gli obiettivi che l’Istituto si prefigge di raggiungere con il Piano di Miglioramento si integrano
con quelli del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, tenendo conto delle istanze locali e delle
finalità della scuola in generale, e sono:



Promozione dell’apprendimento e potenziamento delle eccellenze, per consentire a
ciascun allievo la costruzione dell’identità personale e la realizzazione di sé;
Formazione di cittadini che abbiano una coscienza civile ed etica, che interiorizzino i
principi di appartenenza e di tutela del bene comune, che sappiano inserirsi consapevolmente e in maniera propositiva nel contesto di una società in continua trasformazione, capaci di convivere con gli altri, rispettando i valori democratici;
Sviluppo di mentalità aperte, dotate di capacità di osservazione e di riflessione, di
analisi, di sintesi e di pensiero autonomo.
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Alla luce degli obiettivi suelencati, la scuola propone, per il triennio, i seguenti progetti volti al
miglioramento dell’offerta formativa.
ELENCO PROGETTI
Anno scolastico 2015/2016,
Valorizzazione eccellenze
2016/2017 e 2017/2018
Anno scolastico 2015/2016
Inglese per docenti
Anno scolastico 2015/2016
Dispersione scolastica
Anno scolastico 2015/2016
2016/2017 e 2017/2018
Anno scolastico 2016/2017
Anno scolastico 2017/2018
Invalsi
Sicurezza sui luoghi di lavoro
Educazione parità tra i sessi,
prevenzione della violenza di
genere e di tutte le discriminazioni
Titoli progetti
Valorizzazione eccellenze
Improving Our Teaching
Contrasto e contenimento dispersione scolastica
Invalsi
Sicurezza
“…così diversi, così uguali…”
SECONDA SEZIONE
Titolo del progetto: Valorizzazione eccellenze
Responsabile
del progetto:
Prof.ssa Maria Cristina
Mangano
Data prevista di
attuazione
definitiva:
2018
Livello di priorità:
1°
I componenti del gruppo di progetto saranno: docenti dell’organico dell’autonomia
Fase di PLAN- DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
La "valorizzazione delle eccellenze" dovrebbe consistere in proposte didattiche capaci di
stimolare un uso piu avanzato e piu raffinato delle potenzialita, delle conoscenze, delle
competenze e delle capacita gia acquisite. L'evidenziazione chiara e netta, entro l'arco
triennale di validita del presente progetto, di una tendenza a lavorare in modo differenziato
almeno sulle diverse tipologie di prestazioni degli studenti (ponendosi nell'ottica di un
superamento, nella metodologia dell'insegnamento, dell'astratta "omogeneita" del gruppoclasse), potrebbe consentire di intraprendere la strada dell'individualizzazione degli
apprendimenti, che realizzerebbe in modo compiuto la flessibilita dell'offerta formativa.
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Per raggiungere un risultato come quello delineato sopra, e necessario che gia la didattica
ordinaria di ciascuna materia sia impostata in modo tale da consentire differenziazioni di
proposte, anche attraverso metodologie quali la formazione di "gruppi di livello" o
l'"insegnamento cooperativo".
Obiettivi:
Dare attuazione alla caratteristica generale di flessibilita dell'offerta formativa, mediante
interventi rivolti a:
1. potenziare gli apprendimenti per gli studenti che possiedono un buon livello di conoscenze, competenze e capacita;
2. stimolare gli studenti piu motivati ad affrontare competizioni e ad aderire a iniziative
culturali;
3. proporre momenti di approfondimento da attuare a scuola;
4. presentare le materie di studio in modo divertente e accattivante;
5. incentivare i livelli di eccellenza all’interno della scuola.
Tale progetto, che si articola in diversi ambiti operativi (Certificazioni linguistiche,
partecipazione alle Olimpiadi di matematica, gare disciplinari nazionali e internazionali,
corso teorico pratico di approfondimento di Autocad, corsi teorico pratici relativi al settore
commerciale e al settore alberghiero, mobilita studentesca internazionale, ecc.), si pone la
finalita di potenziare e approfondire le conoscenze linguistiche, scientifiche e matematiche
degli studenti, attraverso attivita laboratoriali e di ricerca, di seminari e di conferenze anche
in collaborazione con le Universita e gli Enti qualificati del territorio.
Destinatari:
Studenti meritevoli di tutte le classi e di tutte le sedi della Scuola.
Le metodologie adoperate saranno:
 Esercitazioni laboratoriali anche con ausilio di mezzi informatici;
 Cooperative Learning;
 Test di selezione interna dei partecipanti.
Tempi di attuazione:
Il progetto avrà durata triennale a partire dall’anno scolastico 2015/2016.
Le attivita di valorizzazione delle eccellenze verranno concentrate all’ultima ora delle
giornate in cui non e prevista sesta ora o al pomeriggio. Nel restante tempo giornaliero si
svolgeranno attivita didattiche ordinarie.
Fase di DO – DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
GARE E CONCORSI
L’Istituto promuove la partecipazione degli studenti e delle studentesse ad olimpiadi
disciplinari, gare, concorsi
e manifestazioni di eccellenza previste per tutti i settori.
MOBILITA STUDENTESCA INTERNAZIONALE
La scuola concorre alla progettazione e realizzazione di percorsi individuali e di gruppo volti
alla mobilita studentesca, anche attraverso reti internazionali e progetti con la partecipazione
a scambi bilaterali in ambito extraeuropeo e a progetti internazionali di stampo giuridicoeconomico in lingua straniera.
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CERTIFICAZIONI LINGUE EUROPEE EXTRA CURRICULARI
In base alle richieste, e possibile attivare con gli Istituti culturali corsi pomeridiani per il
conseguimento della certificazione delle lingue europee con riconoscimento di crediti
universitari, per le lingue: inglese, francese, tedesco, spagnolo.
LABORATORI EXTRA CURRICULARI (tipologie diverse per ogni indirizzo di studi).
PARTECIPAZIONE A SELEZIONATE E VALIDE OFFERTE FORMATIVE DEL TERRITORIO.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Monitoraggio e pubblicizzazione delle attivita inerenti all’eccellenza scolastica:
1. Allestimento di un calendario unico di tutte le iniziative per le eccellenze.
2. Pubblicizzazione all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica delle attivita svolte
per favorire l’eccellenza.
3. Curare e allestire una BACHECA nel nostro Istituto per la pubblicizzazione dei calendari, degli esiti e delle informazioni relative alle iniziative riservate alle Eccellenze. La
BACHECA avrebbe, naturalmente, anche un valore schiettamente esemplare per tutti
gli studenti.
4. Informare le famiglie sulle iniziative curate dalla scuola riguardanti l’Eccellenza, coinvolgendole direttamente e agevolandone la partecipazione attiva.
5. Utilizzare il SITO della scuola per far conoscere le attivita in favore delle ECCELLENZE.
6. Promuovere incontri e conferenze con ex alunni che si sono distinti per merito e che
adesso stanno seguendo con successo, o hanno ultimato, il loro percorso di studio.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
 Incontri del Gruppo di Miglioramento;
 Aggiornamento sullo stato di attuazione dei diversi ambiti operativi;
 Rielaborazione degli obiettivi, dei tempi, e dell’architettura complessiva del progetto;
 Analisi dei punti di criticita emersi;
 Elaborazione di eventuali soluzioni.
Titolo del progetto: Improving Our Teaching
Responsabile
del progetto:
Prof.ssa Bonsignore
M. Antonietta
Data prevista di
attuazione
definitiva:
2016
Livello di priorità:
2°
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I componenti del gruppo di progetto:
Fase di PLAN – DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Un punto critico messo in evidenza nel RAV e la difficolta di improntare percorsi CLIL per gli
studenti delle classi terminali a causa dell’assenza di docenti delle discipline tecniche con
certificazione B1.
Nasce quindi l’esigenza di potenziare le competenze linguistiche in Lingua Inglese dei
docenti delle discipline tecnico-professionali dell’Istituto, offrendo loro la possibilita di
raggiungere un livello base di competenza comunicativa e conseguire una certificazione
linguistica di livello A2 del QCRE, in vista del conseguimento del livello B1, condizione
necessaria per la gestione dei percorsi CLIL previsti nei nuovi curricula delle classi V degli
Istituti Tecnici.
Obiettivi
 Potenziare le competenze in lingua inglese dei docenti;
 Acquisire un livello base di competenza comunicativa in L2 al fine di saper comprendere, produrre e interagire in semplici scambi dialogici;
 Conseguire una certificazione linguistica di livello A2 del QCRE;
 Agevolare il conseguimento della certificazione linguistica di livello B1 del QCRE;
 Acquisire una conoscenza in L2 della micro lingua della disciplina;
 Attivare e gestire percorsi formativi CLIL nelle classi terminali dell’Istituto.
Fase di DO – DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Fase 1. Condivisione e approvazione del progetto da parte degli organi collegiali preposti.
Fase 2. Raccolta adesioni dei docenti destinatari del corso e selezione delle figure interne
necessarie all’attuazione del progetto. Predisposizione del calendario delle attivita.
Fase 3. Somministrazione del test d’ingresso e individuazione dei livelli di partenza dei
destinatari del corso.
Fase 4. Attuazione della fase di formazione, svolgimento di un corso di 50 ore di lingua inglese
(32 incontri della durata di un’ora e mezza con cadenza bisettimanale e un incontro di due
ore) con verifica intermedia.
Fase 5. Monitoraggio continuo della fase di formazione.
Fase 6. Verifica finale, valutazione e certificazione delle competenze acquisite.
Fase 7. Riesame dei risultati e programmazione nuove azioni per l’anno successivo.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Le azioni di monitoraggio – iniziale, in itinere e finale – volte a verificare lo stato di
avanzamento del progetto e ad effettuare eventuali interventi di correzione e di
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miglioramento, tenderanno alla rilevazione dell’attivita svolta, della frequenza dei corsisti,
del gradimento del corso e alla valutazione dei risultati raggiunti.
In particolare, verra effettuata la verifica dell’impatto dell’intervento sulle competenze dei
docenti destinatari e la valutazione del corso attivato secondo i criteri di:
 Pertinenza tra obiettivi e strategie.
 Conformita tra obiettivi e metodi.
 Efficacia dei risultati rispetto agli obiettivi.
 Efficienza nell’uso delle risorse.
 Opportunita dell’intervento.
Le verifiche degli esiti formativi avverranno mediante le prove di certificazione finale.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Alle azioni di monitoraggio seguiranno, se del caso, delle attivita di ricerca allo scopo di
evidenziare le cause di eventuali risultati insoddisfacenti, allo scopo di adottare tutti gli
opportuni interventi di correzione e di miglioramento.
A tal fine, il Gruppo di Lavoro per il Miglioramento produrra un Rapporto di Riesame da
condividere con tutte le figure coinvolte.
In particolare, il controllo verra effettuato sui risultati delle prove di certificazione finale e
sugli effetti prodotti nelle classi.
Titolo del progetto: contrasto e contenimento dispersione scolastica
Responsabile
del progetto:
Prof.ssa Maria Cristina
Mangano
Data prevista di
attuazione
definitiva:
2016
Livello di priorità:
3°
I componenti del gruppo di progetto saranno: docenti dell’organico dell’autonomia
Fase di PLAN – DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Il progetto intende portare avanti azioni di contrasto e contenimento del fenomeno della
dispersione scolastica e di sostegno del successo formativo dei ragazzi, in una piu ampia
prospettiva nella quale la formazione sia intesa come risorsa permanente per la crescita
dell’alunno e per il suo futuro inserimento sociale e lavorativo. Attraverso una serie di attivita
didattico - formative di tipo laboratoriale rivolte agli alunni che, con maggiore evidenza,
manifestano insofferenza nei confronti dell'Istituzione Scuola e delle attivita didattiche
75
formali, si vuole dar vita a precisi itinerari di apprendimento, integrazione e arricchimento
socio-culturale con attivita di sostegno, recupero e potenziamento delle competenze di base.
Destinatari sono alunni che a livello socio-culturale manifestano:
 Deprivazione socio-culturale ed affettivo-relazionale, condizionamento negativo dei
rapporti interpersonali causato dalla mancanza di spazi adeguati (spazi vitali);
 Emarginazione ed abbandono sociale;
 Ruoli stereotipati fondati spesso su atteggiamenti aggressivi e prevaricatori;
 Scarsa fiducia nelle istituzioni;
 Disinteresse nei confronti della scuola.
Alunni che a livello scolastico e relazionale manifestano:
 Difficolta di apprendimento;
 Difficolta linguistico-espressive;
 Modesto sviluppo delle strutture logiche;
 Demotivazione al lavoro scolastico;
 Comunicazione frammentaria ed inefficace (rifiuto della scuola);
 Comportamento aggressivo ed a volte anche violento verso se stessi, gli altri e le cose;
 Senso di sfiducia e mancanza di cooperazione;
 Mancanza di identita;
 Autoemarginazione.
Finalità e obiettivi
Finalita
 Sostegno all’attivita curricolare attraverso l’istituzione scolastica che diviene agente
attivo nel processo di stimolo e potenziamento delle capacita degli allievi;
 Occasione per i giovani a rischio di abbandono scolastico, di reintegrarsi nella comunita educante attraverso percorsi aggiuntivi rispetto a quelli curricolari;
 Costituzione di uno spazio creativo finalizzato alla ricerca ed alla produzione artistica
per far acquisire agli allievi consapevolezza delle proprie capacita ed accrescere ,
quindi, l’autostima.
Obiettivi trasversali
 Potenziamento delle capacita di ascolto e di concentrazione;
 Potenziamento della capacita di acquisire nuove conoscenze;
 Potenziamento della capacita di utilizzare linguaggi verbali e non verbali;
 Potenziamento della capacita di lavorare in gruppo per uno scopo comune;
 Potenziamento della capacita di risolvere problemi;
 Sviluppo delle capacita creative.
Tempi
Anno scolastico 2015/2016
Fase di DO – DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Mettere in atto strategie di intervento sul gruppo che consentano a ciascun alunno di sentirsi
accolto, valorizzato, di sperimentare la cooperazione e la condivisione, di creare all’interno
della scuola un modello di comunita aperto, che scardini taluni meccanismi sociali basati su
modelli di prevaricazione e\o di esclusione.
76
METODOLOGIA
Le principali tecniche di lavoro che saranno utilizzate sono quelle ritenute piu idonee ad uno
sviluppo del senso critico, dell’autonomia, dell’auto-orientamento, della pratica della
cooperazione, dell’acquisizione di tecniche comunicative diversificate:
 attivita di tutoring alunno-alunno;
 attivita laboratoriali;
 attivita d’insegnamento individualizzato o per piccoli gruppi, per recupero e potenziamento;
 attivita per lo sviluppo delle abilita metacognitive;
 attivita di cooperazione;
 uso di tecniche e metodologie informatiche;
 attivita interdisciplinari.
ORGANIZZAZIONE
Insegnamento individualizzato o per piccoli gruppi, per recupero carenze disciplinari.
Laboratori motivazionali:
- informatico e linguistico (es.: Impariamo a comunicare in rete);
- approfondimento delle tematiche giovanili (es.: Cineforum);
- espressivo (es.: realizzazione di un fotoromanzo su un tema legato alle problematiche
giovanili; es.: Graffitando);
Laboratorio metodologico (es.: Imparare a studiare)
Attivita sportive e ricreative;
Giochi di ruolo.
In orario antimeridiano e pomeridiano.
Modalità di coinvolgimento degli altri soggetti istituzionali e territoriali:
- raccordo di rete con l’Assessorato alle politiche sociali;
- partenariato con accordo di collaborazione con associazioni del territorio per possibili
interventi di volontari ed esperti nel campo psico-sociale;
- accordo con il Comando dei Carabinieri e la Guardia Costiera, il nucleo della Polizia per
realizzare incontri volti a sensibilizzare gli adolescenti sulla legalita e renderli consapevoli dei
fattori di rischio della microcriminalita giovanile, per prevenire anche l’insorgere di
atteggiamenti e comportamenti di bullismo.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
VERIFICA E VALUTAZIONE
Verra effettuato periodicamente un monitoraggio per verificare l’efficacia, l’efficienza e il
gradimento dei percorsi intrapresi.
Sara verificato il grado di partecipazione, il numero delle assenze, l’esito e il confronto dei
questionari somministrati prima e dopo l’intervento.
Verra, inoltre, valutata la ricaduta sul curriculum delle diverse attivita laboratoriali svolte.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
77
Osservazioni sistematiche e occasionali, colloqui, interviste e l’analisi di documentazioni
didattiche saranno ulteriori strumenti di valutazione del funzionamento organizzativo e di
verifica dell’efficienza e dell’efficacia dei diversi momenti del progetto. E’ prevista la
costituzione di un gruppo di lavoro per la valutazione ed il monitoraggio del progetto,
composto dai docenti coinvolti e dal referente del progetto per valutare la ricaduta degli
interventi effettuati sulle conoscenze acquisite, sulle competenze raggiunte e sugli
atteggiamenti assunti da tutti gli attori coinvolti.
Titolo del progetto: I N V A L S I
Responsabile
del progetto:
Prof.ssa Maria
Carmela Vasi
Data prevista di
attuazione
definitiva:
2018
Livello di priorità:
4°
I componenti del gruppo di progetto:
Fase di PLAN – DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
A seguito dei risultati del RV appaiono particolarmente manifesti le difficolta degli studenti
del primo biennio nei processi di apprendimento delle discipline sia dell’asse matematicoscientifico che di quello linguistico.
Nasce quindi l’esigenza di innalzare i livelli di apprendimento degli allievi attraverso
l’impiego di strategie metodologiche differenziate e coinvolgente e l’uso organizzato della
tecnologia nella didattica.
Alla luce di tali riflessioni nasce il progetto in oggetto con l’obiettivo di miglioramento dei
risultati delle PROVE INVALSI e di acquisizione non solo di sapere disciplinare ma di
competenze consistenti nella capacita di comprendere, individuare e applicare le procedure
che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche, di porsi e risolvere
problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali.
Obiettivi
 Definire strategie e metodologie didattiche e motivazionali innovative.

Acquisire da parte degli studenti strategie metodologiche e didattiche per “imparare
ad imparare”.

Far acquisire agli studenti gli strumenti per essere autonomi nello studio.
78

Saper applicare corrette strategie di lettura di un testo.

Comprendere testi di varie tipologie ai diversi livelli: lessicale, morfologico, semantico.

Saper sintetizzare e rielaborare in forma scritta quanto appreso.

Attivare un corso di didattica laboratoriale della Matematica per abituare gli allievi ad
un uso consapevole degli strumenti di calcolo e delle potenzialita offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

Acquisire da parte degli allievi l’utilizzo di schematizzazioni matematiche per affrontare problemi di varia natura in contesti diversi.

Innalzare i livelli di competenze raggiunti nelle PROVE INVALSI.

Fornire agli studenti strumenti per l’autovalutazione.
Fase di DO – DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Fase 1. Condivisione e approvazione del progetto da parte degli organi collegiali preposti.
Fase 2. Raccolta adesioni degli allievi e selezione delle figure interne ed esterne necessarie
all’attuazione del progetto.
Fase 3. Individuazione dei livelli di partenza degli alunni e delle criticita mediante la
somministrazione del test d’ingresso.
Fase 4. Modulazione dell’intervento didattico a seguito dei risultati ottenuti.
Fase 5. Svolgimento del corso.
Fase 6.Verifica intermedia ed analisi delle competenze acquisite mediante l’analisi dei
risultati ottenuti.
Fase 7. Monitoraggio degli esiti con un test finale e confronto con i risultati delle PROVE
INVALSI.
Fase 8. Diffusione dei risultati.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
79
Le azioni di monitoraggio, finalizzate a verificare lo stato di avanzamento del progetto e ad
effettuare eventuali aggiustamenti, mireranno alla rilevazione dell’attivita svolta, della
frequenza dei corsisti, al gradimento del corso e alla valutazione dei risultati raggiunti.
Saranno seguite dal gruppo per il Miglioramento e si articoleranno in tre fasi:
1. Iniziale
2. In itinere
3. Finale
In particolare verra effettuata la verifica dell’impatto dell’intervento sulle competenze dei
corsisti e la valutazione del corso attivato secondo i seguenti criteri: pertinenza tra obiettivi e
strategie, conformita di obiettivi e metodi, efficacia dei risultati rispetto agli obiettivi,
efficienza nell’uso delle risorse, opportunita dell’intervento.
Per valutare l’efficacia didattica ci si avvarra di:
 Schede di rilevamento della situazione di partenza
 Schede di rilevamento delle competenze maturate in uscita
 Questionario di gradimento
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Qualora dalle azioni di monitoraggio emergano problemi relativi all’assiduita della frequenza,
alla soddisfazione dei partecipanti, agli esiti delle verifiche in itinere, si procedera alla
revisione dell’azione didattica al fine di renderla maggiormente rispondente ai bisogni
formativi degli studenti. Si attueranno delle attivita di ricerca delle cause di eventuali risultati
insoddisfacenti, al fine di adottare tutti gli opportuni interventi di correzione e
miglioramento. A Tale scopo il gruppo per il Miglioramento produrra un rapporto di Riesame
da condividere con tutte le figure coinvolte. In particolare, il controllo verra effettuato sulla
frequenza, sui risultati delle PROVE INVALSI del corrente anno scolastico, sulla ricaduta
positiva degli esiti scolastici finali.
FASE
1
2
3
4
5
GRUPPO DI
LAVORO
Gruppo per il
miglioramento
Responsabile del
progetto
DS
DSGA
Gruppo di
miglioramento
ATTIVITA’
Condivisione e approvazione del progetto da
parte degli organi collegiali preposti.
Raccolta adesioni degli allievi e selezione
delle figure interne e/o esterne necessarie
all’attuazione del progetto.
Individuazione dei livelli di partenza degli
alunni e delle criticita mediante la
somministrazione del test d’ingresso.
Gruppo di
Modulazione dell’intervento didattico a
miglioramento
seguito dei risultati ottenuti.
Docenti del corso Svolgimento del corso.
80
PERIODO DI
ATTUAZIONE
Dicembre
Dicembre
Gennaio
Gennaio
Febbraio –
6
7
8
Docenti del corso
Gruppo di
miglioramento
Docenti del corso
Gruppo di
miglioramento
Gruppo di
miglioramento
Titolo del progetto:
Responsabile
del progetto:
Verifica intermedia ed analisi delle
competenze acquisite mediante l’analisi dei
risultati ottenuti.
Monitoraggio degli esiti con un test finale e
confronto con i risultati delle PROVE INVALSI.
Diffusione dei risultati.
Marzo Aprile
Marzo Aprile
Maggio
Giugno Luglio
SICUREZZA
Prof. Calogero Caruso
Data prevista di
attuazione
definitiva:
2017
Livello di priorità:
5°
I componenti del gruppo di progetto:
Fase di PLAN – DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
1. Il nostro Istituto e molto attento alle richieste che arrivano dal territorio locale ma anche nazionale ed internazionale. Ogni anno vengono organizzate attivita di Stage, in
molte aziende dei vari indirizzi che costitutiscono l’offerta formativa. Il D. Lsg 81/08
relativo alla sicurezza nei luoghi di lavoro, ha messo in evidenza quali sono gli obblighi
per la prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro focalizzando l’attenzione su alcuni
concetti quali: la sicurezza, la salute, il Pericolo, il rischio e la prevenzione. Considerata la specificita del nostro Istituto che mira alla formazione di figure tecniche, appare
necessario procedere all’attivazione di un’attivita mirata alla diffusione dei concetti di
prevenzione e sicurezza all’interno del quale deve essere riservato uno spazio rilevante alla formazione e informazione.
2. Tale problematica deve essere affrontata in maniera tale da coinvolgere i vari settori
della struttura scolastica: il personale docente, il personale ATA, le famiglie e gli studenti.
3. Obiettivi
 far acquisire gli elementi di conoscenza minimi relativamente alla normativa
generale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; (Il sistema legislativo per la ge81
stione della sicurezza; La responsabilita Civile e Penale e Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali ; Organizzazione delle prevenzioni e gli Organi
di vigilanza, controllo e assistenza ; I soggetti del sistema di prevenzione aziendale Secondo il D.Lgs. 81/08; Criteri e per l’individuazione e la valutazione dei
rischi ; I Principali Fattori di Rischio e le Relative Misure Tecniche, Organizzative e Procedurali di Prevenzione e Protezione)

far acquisire gli elementi di conoscenza minimi relativamente ai principali
aspetti delle disposizioni che regolano le normative specifiche (movimentazione manuale dei carichi, videoterminali, pronto soccorso e prevenzione incendi
etc.) al fine di favorire lo sviluppo delle competenze necessarie per una corretta
ed efficace applicazione della legislazione sulla tutela e salute della sicurezza
nei luoghi di lavoro

diffondere il concetto di prevenzione protezione nei diversi ambiti sociali.
4. Il progetto, mira a creare il coinvolgimento dei vari settori che operano nel campo
dell’educazione su un argomento di comune interesse . In tal modo la scuola interagisce (con la partecipazione di tutte le sue componenti) con il territorio e in special
modo con le famiglie al fine di affermare la centralita del proprio ruolo nella formazione non solo culturale ma anche sociale nella realta territoriale di riferimento.
Fase di DO – DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Fase 1. Condivisione e approvazione del progetto da parte degli organi collegiali preposti.
Fase 2. Raccolta adesioni degli allievi, delle famiglie, del personale docente e ATA e selezione
delle figure interne ed esterne necessarie all’attuazione del progetto.
Fase 3. Individuazione dei livelli di partenza mediante la somministrazione del test
d’ingresso.
Fase 4. Modulazione dell’intervento didattico a seguito dei risultati ottenuti.
Fase 5. Svolgimento del corso.
Fase 6.Verifica intermedia ed analisi delle competenze acquisite mediante l’analisi dei
risultati ottenuti.
Fase 7. Monitoraggio degli esiti con un test finale.
82
Fase 8. Diffusione dei risultati e rilascio dell’attestato di partecipazione da esibirsi, a
richiesta, agli organi di vigilanza competenti.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Le azioni di monitoraggio, finalizzate a verificare lo stato di avanzamento del progetto e ad
effettuare eventuali aggiustamenti, mireranno alla rilevazione dell’attivita svolta, della
frequenza dei corsisti, al gradimento del corso e alla valutazione dei risultati raggiunti.
Saranno seguite dal gruppo per il Miglioramento e si articoleranno in tre fasi:
4. Iniziale
5. In itinere
6. Finale
In particolare verra effettuata la verifica dell’impatto dell’intervento sulle competenze dei
corsisti e la valutazione del corso attivato secondo i seguenti criteri: pertinenza tra obiettivi e
strategie, conformita di obiettivi e metodi, efficacia dei risultati rispetto agli obiettivi,
efficienza nell’uso delle risorse, opportunita dell’intervento.
Per valutare l’efficacia didattica ci si avvarra di:
 Schede di rilevamento della situazione di partenza
 Schede di rilevamento delle competenze maturate in uscita
 Questionario di gradimento
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Qualora dalle azioni di monitoraggio emergano problemi relativi all’assiduita della frequenza,
alla soddisfazione dei partecipanti, agli esiti delle verifiche in itinere, si procedera alla
revisione dell’azione didattica al fine di renderla maggiormente rispondente ai bisogni
formativi dei partecipanti. Si attueranno delle attivita di ricerca delle cause di eventuali
risultati insoddisfacenti, al fine di adottare tutti gli opportuni interventi di correzione e
miglioramento. A Tale scopo il gruppo per il Miglioramento produrra un rapporto di Riesame
da condividere con tutte le figure coinvolte.
83
FAS
E
1
2
3
4
5
6
7
GRUPPO DI
LAVORO
Gruppo per
il
migliorame
nto
Responsabil
e del
progetto
DS
DSGA
Gruppo di
migliorame
nto
Gruppo di
migliorame
nto
Docenti del
corso
Docenti del
corso
Gruppo di
migliorame
nto
Docenti del
corso
Gruppo di
migliorame
nto
Gruppo di
migliorame
nto
PERIODO DI ATTUAZIONE
G F M A M G L A S O N D
ATTIVITA’
Condivisione e approvazione
del progetto da parte degli
organi collegiali preposti.
X
Raccolta adesioni e selezione
delle figure interne e/o
esterne necessarie
all’attuazione del progetto.
Individuazione dei livelli di
partenza mediante la
somministrazione del test
d’ingresso.
Modulazione dell’intervento
didattico a seguito dei risultati
ottenuti.
Svolgimento del corso.
X
X
X
X X X
X
Verifica intermedia ed analisi
delle competenze acquisite
mediante l’analisi dei risultati
ottenuti.
X
Monitoraggio degli esiti con un
test finale
X
Diffusione dei risultati.
Diffusione dei risultati e
rilascio dell’attestato di
partecipazione da esibirsi, a
richiesta, agli organi di
vigilanza competenti.
84
X X
Titolo del progetto: “…così diversi, così uguali…”
Responsabile
del progetto:
Prof.ssa Maria Cristina
Mangano
Data prevista di
attuazione definitiva:
2018
Livello di priorità:
6°
I componenti del gruppo di progetto saranno: docenti dell’organico dell’autonomia
Fase di PLAN – DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Contrastare gli stereotipi (la loro formazione e trasmissione) è possibile attraverso percorsi
di sensibilizzazione per discenti che permettano di focalizzarsi sulle differenze (quando e
come si generano) e sui meccanismi culturali che le riproducono e tramandano, favorendo
una più generale attenzione alle differenze, per non viverle come ostacolo ma per imparare
ad integrarle e ‘utilizzarle’.
Sensibilizzare alla tolleranza significa contribuire ad educare alla consapevolezza dei diritti e
dei doveri, a saper scegliere liberamente il futuro, a confrontarsi e a rispettare l’altra persona
valorizzando le differenze.
Il progetto intende favorire l’emergere dell’attitudine al rispetto e alla valorizzazione delle
diverse identità in ambito privato, pubblico e professionale, attraverso il graduale raggiungimento della consapevolezza di come si siano manifestati nello spazio e nel tempo pregiudizi
e di come tali fenomeni si siano espressi nella molteplicità dei costumi, degli atti, dei linguaggi.
Obiettivi
1. Acquisire la capacità di riconoscere il valore della differenza, superando discriminazioni e
stereotipi e riconoscendole il valore di risorsa.
2. Stabilire relazioni tra storia, culture e ruoli attribuiti.
3. Riflettere criticamente sulle potenzialità di evoluzione e di trasformazione di situazioni,
ruoli e relazioni.
4. Favorire lo svolgimento di attività laboratoriali in cooperative learning anche in orario extracurricolare, in cui docenti-discenti collaborino nell’ambito della progettazione, realizzazione e documentazione di attività multidisciplinari di insegnamento apprendimento volte ad
approfondire tematiche culturali di particolare valenza formativa.
5. Stimolare la capacità di riconoscere la discriminazione e di avere comportamenti coerenti
con la cultura delle tolleranza.
85
6. Creare una rete nella scuola per favorire lo scambio e il confronto di conoscenze ed esperienze sviluppando ulteriormente l’educazione tra pari, in questo caso in forma innovativa: i
ragazzi di quinta approfondiscono il tema delle pari opportunità con i ragazzi delle classi dei
bienni (primo e secondo).
7. Sviluppare la capacità di utilizzare lo strumento delle TIC .
8. Instaurare un rapporto di proficua collaborazione col tessuto sociale esterno alla scuola e
con le varie realtà presenti nel territorio che svolgono un ruolo attivo sul versante della promozione dell’integrazione, la tolleranza e la parità di genere o a vario titolo interessate alla
promozione delle tematiche.
Destinatari
Discenti di tutti gli indirizzi della Scuola.
Fase di DO – DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Attività preparatorie
Progettazione di dettaglio: progettazione di percorsi modulari (di lavoro individuale, studio,
discussioni e confronti, gioco…) e messa a punto degli strumenti (questionari, testi, giochi di
ruolo…) per l’intervento.
Realizzazione
Fase 1
- Raccolta e classificazione di esperienze realizzate sul tema della parità e pari opportunità
nella scuola, nella società, nel lavoro e in altri contesti e degli strumenti e materiali didattici
(giochi, testi….) prodotti.
Fase 2
- Creazione gruppi di lavoro tra classi a cui proporre lo schema di lavoro.
Fase 3
- Realizzazione dei percorsi.
Fase 4
- Raccolta dei risultati e valutazione.
Fase 5
- Diffusione.
Metodologie
Le metodologie saranno differenti secondo i diversi momenti del percorso. In questa fase di
progettazione si accenna ad alcune proposte che successivamente saranno articolate e sviluppate dai docenti dell’organico dell’autonomia.
L’utilizzo di metodologie attive, che prevedono la diretta partecipazioni dei discenti, darà
concretezza alle proposte e contribuirà a costruire originali percorsi di apprendimento condiviso nel gruppo.
Giochi di ruolo, l’analisi della propria realtà (per esempio l’utilizzo di testi per il confronto),
l’interazione, il confronto e il dialogo con gli adulti sui temi (non solo con i propri genitori,
utilizzando la forma dell’intervista), la riflessione individuale (questionari) e le proposte (le
differenze nello sviluppo della società e nel mondo del lavoro), le testimonianze e lo studio
(conoscere le normative, i diritti, gli istituti….).
Tempi
La realizzazione del progetto è prevista per l’anno scolastico 2017/2018.
86
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Prodotti
I prodotti finali saranno molteplici e raccolti in un ipertesto nel sito della Scuola:
- cartellonistica
- librettini autoprodotti dalla scuola
- documentazione fotografica
- cd e dvd…
Monitoraggio
Verrà effettuato periodicamente un monitoraggio per verificare l’efficacia, l’efficienza e il
gradimento dei percorsi intrapresi.
Sarà verificato il grado di partecipazione, il numero delle assenze, l’esito e il confronto dei
questionari somministrati prima e dopo l’intervento.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Osservazioni sistematiche e occasionali, colloqui, interviste e l’analisi di documentazioni didattiche saranno ulteriori strumenti di valutazione del funzionamento organizzativo e di verifica dell’efficienza e dell’efficacia dei diversi momenti del progetto. E’ prevista la costituzione di un gruppo di lavoro per la valutazione ed il monitoraggio del progetto, composto dai
docenti coinvolti e dal referente del progetto per valutare la ricaduta degli interventi effettuati sulle conoscenze acquisite, sulle competenze raggiunte e sugli atteggiamenti assunti da
tutti gli attori coinvolti.
87
TERZA SEZIONE
MANAGEMENT DEI PROGETTI
Titolo progetto:
Situazione corrente
al …………….
Verde
In linea
Giallo
In ritardo
AZIONE: Valorizzazione eccellenze
Attività
Responsabil
Data
e
previst
a di
conclus
ione
Rosso
In grave ritardo
Tempificazione attività
G F M A M G L A S O N D
certificazioni
linguistiche
partecipazione
alle Olimpiadi di
matematica
gare disciplinari
nazionali e
internazionali
corso teorico
pratico di
approfondiment
o di Autocad
corsi teorico
pratici relativi al
settore
commerciale e al
settore
alberghiero,
mobilita
studentesca
internazionale
partecipazione a
selezionate e
valide offerte
Gruppo
progetto
Gruppo
progetto
Gruppo
progetto
Gruppo
progetto
Gruppo
progetto
Gruppo
progetto
Gruppo
progetto
88
Situazio
ne
formative del
territorio
Elaborazione
risultati
Pubblicazione
risultati
Riesame
progetto
Gruppo
progetto
Gruppo
progetto
Gruppo
progetto
Obiettivi (Risultati attesi)
Indicatori
Output
potenziare gli
apprendimenti per gli
studenti che possiedono
un buon livello di
conoscenze, competenze e
capacita;
stimolare gli studenti piu
motivati ad affrontare
competizioni e ad aderire
a iniziative culturali;
grado di
soddisfazione delle
diverse attivita
proposte
Outcome
incentivare i livelli di
eccellenza all’interno
della scuola.
miglioramento
risultati
quadrimestrali
Target
atteso
70%
Risultati
raggiunti
(da
compilare a
fine attivita)
positivo
(da
compilare a
fine attivita)
QUARTA SEZIONE
Modalità adottate per il presidio del Piano e la gestione delle fasi di attuazione
L’attuazione del Piano si sviluppa in tre anni; si prevede la realizzazione di due progetti
l’anno. Il gruppo del PdM pianifichera gli incontri per il monitoraggio delle attivita. Le
riunioni avranno una frequenza iniziale mensile nelle quali si fara il punto sull’avanzamento
di ciascun progetto, sui costi, sulle risorse umane, sull’attuazione, sulle criticita riscontrate e
sulla valutazione del loro impatto sulla riuscita del piano. Qualora si dovessero ravvisare
condizioni pregiudizievoli, sul piano dei costi, delle risorse umane, del coinvolgimento del
personale interessato, si cerchera di garantire prioritariamente l’attuazione dei seguenti
progetti: Inglese docenti, Dispersione e Invalsi, in quanto essi sono determinanti per
assicurare gli obiettivi essenziali del Piano.
89
QUINTA SEZIONE
Diagramma di Gantt relativo alla tempistica del piano
Progetto
Valorizzazio
ne eccellenze
Inglese
docenti
Dispersione
Invalsi
Sicurezza sui
luoghi di
lavoro
Educazione
parita tra i
sessi,
prevenzione
della
violenza di
genere e di
tutte le
discriminazi
oni
Responsabile
Piano di Miglioramento
Data
Tempificazione attività
prevista
di
conclusio
ne
G F M A M G L A S O N D
Mangano
Bonsignore
Mangano
Vasi
Caruso
Mangano
90
Situazio
ne
16.
PROGRAMMAZIONE DELLA ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
Con nota datata 07 Gennaio 2016, il MIUR ha emanato le “ Indicazioni ed orientamenti per la
definizione del Piano triennale per la formazione del personale” della scuola, con la quale dispone che a partire dall'esercizio finanziario 2016, metterà annualmente a disposizione delle
scuole risorse certe per accompagnare la formazione, nei seguenti temi strategici: le competenze digitali e per l'innovazione didattica e metodologica; le competenze linguistiche, l'alternanza scuola-lavoro e l'imprenditorialità; l'inclusione, la disabilità, l'integrazione, le competenze di cittadinanza globale; il potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e comprensione, alle competenze logico argomentative degli studenti e alle competenze matematiche; la valutazione.
Le azioni nazionali coinvolgeranno in particolare docenti in grado di accompagnare i colleghi
nei processi di ricerca didattica, formazione sul campo, innovazione in aula.
Tra le metodologie innovative vanno annoverate i laboratori, i social networking, i workshop
che dovranno entrare a far parte degli strumenti operativi di ogni docente.
Lo scopo è di privilegiare soprattutto la documentazione degli esiti della formazione, attraverso un sistema di autovalutazione della propria formazione, di validazione delle esperienze
svolte.
Le azioni formative saranno rivolte ai seguenti soggetti:






docenti neoassunti
gruppi di miglioramento
docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica
consigli di classe, team di docenti, persone coinvolte nei processi di inclusione e integrazione
insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative
figure sensibili impegnate nei temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso etc.
Nell'elaborazione delle iniziative formative si terrà conto dell'analisi dei bisogni degli insegnanti, della lettura ed interpretazione delle esigenze dell'istituto, evidenziate dall'autovalutazione (RAV) e dal piano di miglioramento (PdM).
Le iniziative di formazione e di aggiornamento del personale docente, in una scuola
attenta alle trasformazioni e pronta ad affrontare le problematiche del nostro tempo nella valorizzazione dei contenuti della tradizione, garantiscono la crescita professionale degli insegnanti inseriti nel contesto di tutti coloro che operano nella scuola, con l’obiettivo di migliorare la qualità degli interventi didattici ed educativi a tutti i livelli.
Le attività di formazione e di aggiornamento, proposte da questa Istituzione scolastica, sono ispirate ai seguenti criteri:
arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal
processo di riforma in atto, sviluppo dei contenuti dell’insegnamento (saperi essenziali, curricoli disciplinari, linguaggi non verbali, tematiche trasversali), puntualizzazione dei metodi e
91
organizzazione dell’insegnamento, integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e valutazione degli esiti formativi articolata e organizzata secondo le
specificità disciplinari;
necessità di promuovere la cultura dell’innovazione e di sostenere i progetti di ricerca e di sperimentazione che la scuola mette in atto in rapporto con il contesto
produttivo, sociale e culturale esterno;
attenzione e sostegno alle diverse attività di autoaggiornamento per favorire il
confronto e lo scambio di esperienze, utilizzando come risorsa gli insegnanti che hanno
già acquisito esperienze professionali; in questo senso sono ammessi anche gruppi di
lavoro e di progetto sull’innovazione dei contenuti e sulla ricerca metodologica e didattica, che facciano della scuola un centro attivo di sviluppo professionale sempre aperto
alla collaborazione con il contesto esterno;
formazione ed aggiornamento rivolti anche al personale amministrativo ed ai collaboratori scolastici, al fine di migliorare il servizio;
formazione ed accoglienza dei nuovi docenti, al fine di facilitare l’inserimento
all’interno delle complesse dinamiche scolastiche e consentire un riferimento annuale
e non solo iniziale.
Nel corso del triennio di riferimento, l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle
seguenti attività formative:
Attività formativa
Corso di lingua inglese
Corso di lingua inglese
Personale coinvolto
Docenti
Docenti
Priorità strategica correlata
 Potenziare le competenze in lingua
inglese dei docenti.
 Conseguire una certificazione linguistica di livello A2 del QCRE.
 Attivare e gestire percorsi formativi
CLIL nelle classi terminali
dell’Istituto



Metodologie didattiche
di insegnamento-
Docenti

92
Potenziare le competenze in lingua
inglese dei docenti.
Agevolare il conseguimento della
certificazione linguistica di livello
B1 del QCRE.
Attivare e gestire percorsi formativi
CLIL nelle classi terminali
dell’Istituto.
PNSD
apprendimento
orientate all’uso delle
nuove tecnologie
applicate alla didattica
Metodologie didattiche
di insegnamentoapprendimento sulla
didattica per
competenze
Alternanza scuola-lavoro
e imprenditorialità
Inclusione, disabilità,
integrazione
Competenze di
cittadinanza globale
Docenti

Studenti
Studenti
Studenti
93
miglioramento dei risultati delle
PROVE INVALSI.
17. PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Animatore digitale: prof. Calogero Caruso
Le numerose ricerche sui “nativi digitali” ci consegnano l’immagine di una generazione che
vive e apprende collegandosi ai diversi media per cercare e trattare informazioni, per
comunicare, per divertirsi. I dati possono essere di incoraggiamento per considerare le
potenzialità e le competenze dei ragazzi di oggi: la capacità di fare più cose
contemporaneamente, di essere con facilità autori e non utenti passivi. Come educatori
possiamo chiederci, tra altre cose, quali competenze specifiche dobbiamo sviluppare per
essere in grado di accompagnare i ragazzi proprio a partire dalla loro pratica mediale, verso
un utilizzo più critico, riflessivo e creativo di tali strumenti che sostenga la loro crescita.
Obiettivi:
a) Rispetto all’innovazione dell’organizzazione scolastica


Adeguare l’identità della scuola alla realtà culturale e sociale del terzo millennio.
Organizzare il contesto educativo superando la struttura scolastica tradizionale (classi,
raggruppamenti per età e tempi standardizzati).
 Migliorare i contesti formativi perché le tecnologie assumano il ruolo di mind tools,
cioè di agenti di sollecitazione dei processi di apprendimento.
b) Con riferimento ai processi di insegnamento-apprendimento










Realizzare una buona personalizzazione del curricolo per andare incontro alle
differenze e fare una scuola di qualità per tutti.
Rispondere ai diversi bisogni formativi e ai diversi stili e livelli di apprendimento degli
studenti.
Sostenere l’apprendimento degli allievi disabili attraverso l’uso della tecnologia per
bisogni specifici e per compensare alcune disabilità.
Sostenere la motivazione di tutti gli alunni.
Sviluppare autonomia e senso di responsabilità rispetto al proprio percorso di studio.
Potenziare la digital literacy degli studenti, nel senso di un uso “intelligente”,
consapevole, critico e creativo delle tecnologie, per coglierne le valenze, ma anche i
limiti e i rischi.
Realizzare, attraverso l’uso delle tecnologie, reti di comunicazione e di condivisione
efficaci per un permanente aggiornamento del progetto formativo della classe e del
singolo studente.
Produrre materiali didattici differenziati, compresi contenuti didattici digitali, che
favoriscano l’attivazione di più codici comunicativi e un uso diversificato.
migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole
delle stesse;
implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti
didattici e laboratoriali ivi presenti;
94

favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini
dell’innovazione didattica;
 partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le iniziative.
Per la realizzazione degli obiettivi di innovazione organizzativa e didattica, le strategie da noi
utilizzate sono la progettazione partecipata e l’autovalutazione al fine di miglioramento.
Rispetto ai processi di insegnamento e apprendimento, l’obiettivo è la predisposizione di
situazioni e contesti caratterizzati da:

didattica laboratoriale, centrata sulla motivazione, sulla curiosità, sulla partecipazione
attiva e sul metodo della ricerca. I saperi vengono proposti ed interrogati attraverso
l'esperienza e la relazione tra apprendere e fare;
 compiti autentici, dei quali gli allievi riconoscono il senso e rispetto ai quali sono in
grado di mobilitare le loro risorse. Compiti significativi, che hanno origine da una
problematizzazione della realtà e consentono di esprimere una valutazione autentica.
 lavoro cooperativo in gruppi e peer tutoring, dispositivi che favoriscono la
negoziazione di significati, la co-costruzione della conoscenza e l'esercizio del
confronto e della condivisione;
 sostegno ai processi di riflessione meta-cognitiva, attraverso pratiche guidate e
strumenti per far conseguire consapevolezza dei propri modi di apprendere e delle
proprie attitudini, regolare ed orientare i comportamenti, sviluppare autonomia e
responsabilità.
Soluzioni implementative per la struttura di informazione e comunicazione (datawarehouse,
cloud, ambienti web, sistemi di videoconferenza, ecc.)
Tecnologie ad uso generale o di tipo infrastrutturale: LIM, piattaforme, rete di istituto,
laboratori di lingue, ecc.
Tecnologie ad uso personale: Netbook, notebook, tablet, mobile devices, smartphone utilizzati
da docenti e studenti.
Applicazioni da installare sui dispositivi individuali degli alunni (da definire in relazione alla
progettazione didattica). Tipologia di applicazioni previste:

produttività: appunti scritti e multimediali; scrittura collaborativa, registrazione audio,
brainstorming, schemi e mappe, flash cards, produzione di quiz, elaborazione grafica,
montaggio video, realizzazione di ebook, presentazioni multimediali, realizzazione
fumetti e storie multimediali, geolocalizzazione, ecc.
 riferimenti: dizionari, ebook di pubblica lettura, contenuti disciplinari gratuiti, ecc.
 apprendimento delle lingue (inglese e francese).
 strumenti, giochi e attività per matematica e scienze.
 giochi logici, linguistici e di strategia.
 audio e videoconferenza.
 scambio-condivisione contenuti tra dispositivi.
Definizione delle metodologie didattiche che saranno adottate
Viene proposta una concezione complessiva dell’ambiente di apprendimento come contesto in
cui gli allievi possono lavorare e interagire avvalendosi di una varietà di strumenti e risorse
95
informative in attività di apprendimento guidato o di problem solving. Il modello di
mediazione didattica da adottare è sintetizzato nelle azioni di brainstorming,
rispecchiamento, modeling, scaffolding da parte degli insegnanti, che consente di integrare le
tecnologie con: didattica laboratoriale, compiti e valutazione autentici, lavoro collaborativo e
peer tutoring, didattica metacognitiva, differenziazione didattica, che rappresentano i punti di
riferimento fondamentali, anche in presenza di una generalizzata introduzione di tecnologie
digitali.
Per quanto riguarda la valutazione dell’apprendimento si prevede che :





abbia principalmente carattere diagnostico sul funzionamento del curricolo e sulla
situazione dell’alunno nel suo percorso di apprendimento;
sia opportunità formativa e concorra a rimuovere le cause di eventuali discriminazioni;
abbia sempre carattere intersoggettivo ed investa la relazione tra adulti e ragazzi e tra
pari;
la comunicazione ai genitori degli esiti quadrimestrali si collochi nel quadro del dialogo
scuola- famiglia, teso a migliorare l’efficacia educativa della scuola e della famiglia;
(registro elettronico che rende trasparenti le attività che si svolgono a scuola e le
valutazioni periodiche);
favorisca la responsabilizzazione e la consapevolezza dell’alunno rispetto al proprio
percorso formativo in una logica di apprendimento permanente (long life learning,
autonomia e responsabilizzazione).
96
18. Reti con altre Istituzioni Scolastiche
L’I.I.S. Merendino nel corso dell’A.S. 2013/2014 ha aderito al progetto per la costituzione di
un Polo Tecnico Professionale per il turismo , in rete con la scuola capofila I.I.S Leonardo
da Vinci di Milazzo.
Nell’ A.S. 2014/2015 , ha aderito al progetto per l’ “ Individuazione di proposte progettuali
relative a laboratori territoriali per l’occupabilità”, da realizzare nell’ambito del Piano
Nazionale Scuole Digitali”, in rete con la scuola capofila I.I.S Leonardo da Vinci di Milazzo.
Inoltre, grazie all’’accordo di rete con I.C.di Longi, si sta progettando un percorso formativo
comune a tutte le scuole, che permetta di sensibilizzare gli studenti ai temi della legalità ed
alla cittadinanza attiva, al fine di far loro assumere un ruolo e una funzione attiva
nell’effettuazione di attività inerenti i temi succitati.
Nel corrente anno scolastico, l’ IIS Merendino ha stipulato un accordo di rete con l’Università
di Messina, facoltà di Scienze Dipartimento BIOMORF sez. SASTAS (Scienze degli Alimenti
e dell’ Ambiente), per lo svolgimento di attività formative a favore degli studenti.
97
19.
FABBISOGNO ORGANICI DOCENTI/ATA
Le surriportate tabelle relative all’organico di diritto, partendo da dati oggettivi e
documentati , rappresenta anche una situazione previsionale, derivante dall’analisi del
trend di crescita dell’Indirizzo scolastico del settore enogastronomia ed ospitalità
alberghiera ( IPSAR di Brolo), che fa registrare un notevole incremento, prevedibile anche
per il prossimo anno scolastico; nonché dall’analisi di un tendenziale mantenimento del
numero di classi attualmente presenti negli indirizzi CAT, AFM/RI, di Capo d’Orlando e
IPSC di Naso.
98
FABBISOGNO POSTI COMUNI- SOSTEGNO SEDE DI BROLO MERH024011
MATERIA
CHIMICA
13/A
ECONOMIA AZ.
17/A
DIRITTO
19/ A
FISICA
38/A
FRANCESE
46/A
INGLESE
46/ A
MATEMATICA
47/A
LETTERE
50/A
SC. ALIMENTI
57/A
SC. NAT. BIOLOG.
60/A
GEOGRAFIA
60/A
TEC. SER. CUCINA
50/C
TECN. SERV.SALA
51/C
TECN. SERV.ACC. T. 52/C
ED FISICA
29/A
RELIG. CATTOLICA
SOSTEGNO
CATT. /ORE
6 ORE
2 CATT.+7 ore
1 CATT. + 2 ORE
6 ORE
2 CATTEDRE + 9 ORE
2 CATTEDRE + 15 ORE
3 CATTEDRE
5 CATTEDRE + 6 ORE
2 CATTEDRE + 12 ORE
12 ORE
3 ORE
3 CATT. + 11 ORE
2 CATT+ 14
1 CATT.
1 CATT. + 14 ORE
16 ORE
5 CATT.
FABBISOGNO POSTI COMUNI- SOSTEGNO SEDE DI NASO MERC0241Q
MATERIA
CHIMICA
13/A
ECONOMIA AZ.
17/A
DIRITTO
19/ A
FIL. PSIC. S. EDUC.
36/A
FISICA
38/A
FRANCESE
46/A
INGLESE
46/ A
MATEMATICA
47/A
LETTERE
50/A
SC. NAT. BIOLOG.
60/A
GEOGRAFIA
60/A
TRATT. TESTI
76/ A
ED FISICA
29/A
RELIG. CATTOLICA
SOSTEGNO
CATT. /ORE
2 ORE
1 CATT.+ 16 ORE
16 ORE
6 ORE
2 ORE
15 ORE
15 ORE
17 ORE
1 CATTEDRE +12 ORE
4 ORE
1 ORE
14 ORE
10 ORE
5 ORE
2 CATT.
FABBISOGNO POSTI COMUNI- SOSTEGNO SEDE DI CAPO D’ORLANDO
MATERIA
CHIMICA
13/A
PROG., COSTR.
16/A
ECONOMIA AZ.
17/A
DIRITTO
19/ A
FISICA
38/A
INFORMATICA
42/A
FRANCESE
46/A
INGLESE
46/A
SPAGNOLO
46/A
MATEMATICA
47/A
MATEMATICA APP. 48/A
LETTERE
50/A
ESTIMO
58/A
99
CATT. /ORE
6 ORE
2 CATT. + 16 ORE
2 CATT.+ 7 ORE
2 CATT.
8 ORE
9 ORE
1 CATT. + 9 ORE
2 CATT. + 3 ORE
9 ORE
2 CATTEDRE
9 ORE
4 CATTEDRE +6 ORE
1 CATT.
METD024013
SC. NAT. BIOLOG.
GEOGRAFIA
TOPOGRAFIA
LAB. CHIMICA
LAB. FISICA
LAB. INFORMATICA
LAB. MECC.
LAB. EDILIZIA
ED FISICA
RELIGIONE
SOSTEGNO
60/A
60/A
72/ A
24/C
29/C
30/C
32/C
43/C
29/A
1 CATT.
1 ORA
1 CATT.
2 ORE
2 ORE
2 ORE
2 ORE
2 CATT. + 10 ORE
1 CATT. + 8 ORE
13 ORE
2 CATT.
FABBISOGNO PERSONALE ATA MEIS024OOR
PROFILO
D.S.G.A.
ASS. AMMINISTRATIVI
UNITA’
1
8
ASS. TECNICI
A01 ( Gabinetto di Fisica e Chimica)
H01 ( Reparto Cucina)
N12 ( Chimica, Chimica Biol. Analal. Micr.)
R01 ( Dattilografia)
T72 ( Informatica)
COLLAB. SCOLASTICI
1
3
1
1
5
16
100
FABBISOGNO ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO
Unità di personale in organico di potenziamento: 10
Classe di
concorso
Ore da
prestare
Semiesonero Supplenze
Vicario
brevi
300
150
Corsi di
Progetti
recupero /
potenziamento
150
Ore di
utilizzo
51/C
600
600
16/A
600
450
90 60
600
17/A
600
420
150 30
600
19/A
600
450
90 60
600
47/A
600
450
90 60
600
50/A
600
510
60 30
600
60/A
600
250
150 200
600
46/A
600
250
150 200
600
SOSTEGNO
600
250
150 200
600
SOSTEGNO
600
250
150 200
600
Inglese
101
20.
FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE, ATTREZZI E MATERIALI
Alla luce della complessa articolazione dell’I.I.S. Merendino, ubicato su tre comuni e 4 plessi
scolastici, del fisiologico ritardo che le scuole Siciliane hanno accumulato negli anni (in
termini di attrezzature ed infrastrutture materiali) rispetto alle scuole del centro e nord Italia,
si rendere chiaro ed analitico il fabbisogno oggettivo di attrezzature e materiali necessari
all’Istituzione scolastica e un compito arduo che richiede tempo e rischia di diventare un
ideale elenco dei “desideri”.

Tuttavia, in maniera sommaria e prettamente indicativa (anche attraverso alcune rilevazione statistiche redatte recentemente dall’Istituzione Scolastica), il nutrito fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali può essere così riassunto:
 per le dotazioni multimediali per la didattica A.S. 2015 – 2016 si fa riferimento al
modello di rilevazione DMD 2015 – 2016, compilato sul Sistema Informativo del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dal quale si evincono le lacune e la
necessità di continuare ad informatizzare i plessi;
 quasi tutti gli arredi dei 4 plessi non sono conformi del tutto alle normative europee,
alcuni sono sottodimensionati, altri a volte divelti o obsoleti; è lecito quindi continuare
a richiedere agli enti proprietari (alcuni comuni negli anni si sono attivati) nuove forniture che corrispondano alle reali esigenze;
 anche se in alcuni plessi sono stati finanziati negli anni, con progetti PON, laboratori
informatici e linguistici e professionali, ad oggi, sia per la carenza di locali idonei sia
per il ridotto numero delle forniture, tali laboratori non rispondono in modo organico a
quanto ritenuto necessario;
 gli spazi necessari per le attività fisiche sono quasi del tutto assenti in ogni plesso; solo dove è possibile si utilizzano spazi comunali esterni alla scuola privi, generalmente,
di attrezzature sportive.
INFRASTRUTTURA
ATTREZZATURA
MOTIVAZIONE, IN RIFERIMENTO ALLE PRIORITA’
STRATEGICHE
FONTI DI
FINANZIAMENTO
PLESSO SCOLASTICO
N.4 Palestre interne
Intensificare i momenti di attività fisica.
Ampliare la quantità
di tali laboratori per
rispondere
all’aumento di richiesta di iscrizioni
nell’indirizzo IPSAR
Innovare la didattica
MIUR
Tutti i Plessi
MIUR
FESR/PON/POR
BROLO
MIUR
FESR/PON/POR
MIUR
FESR/PON/POR
TUTTI I PLESSI
N.1 Laboratorio
di Ristorazione
N. 10 Lavagne Interattive Multimediali
N.1 Laboratorio di Disegno tecnico
Innovare la didattica
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CAPO D’ORLANDO
CENTRALE
Allegato:
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