TORINO: Gradenigo, la rivolta dei privati

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DAL 15 GENNAIO CON
DOMANI ALL’AMBROSIO
LA STAMPA
Tornatore parte da Torino
per presentare l’ultimo film
Tornatore sceglie Torino. Il
regista Premio Oscar comincia da qui il tour promozionale del suo ultimo film «La corrispondenza» in uscita oggi
nelle sale: domani sera incontrerà il pubblico al cinema Ambrosio alla proiezione
ANSA
Giuseppe Tornatore
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
GIOVEDÌ 14 GENNAIO 2016
Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003,
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Oggi
Parzialmente
nuvoloso o
nuvoloso, con
deboli nevicate
sulle Alpi e
precipitazioni
assenti in pianura. Tendenza ad
ampie schiarite
dal pomeriggio.
-2° 8°
Domani
Ben soleggiato
con cielo generalmente sereno. Venti forti da
Nord nelle
vallate alpine,
raffiche anche in
pianura. Temperature in calo nei
valori minimi.
-3° 5°
Sabato
Ben soleggiato
con cielo sereno.
Venti forti da
Nord sulle Alpi,
raffiche anche in
pianura ma in
attenuazione in
giornata. Temperature in calo.
TORINO - Str. SAN MAURO, 18
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TORINO - C.so REGINA MARGHERITA, 256
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Aperto il Sabato
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Situazione
-1° 5°
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TORINO
LA STAMPA
Una perturbazione porta
deboli nevicate sulle Alpi
ma precipitazioni assenti
in pianura. Da
domani torneranno
correnti
asciutte da
Nord con
giornate
soleggiate e
ventose.
®
R A L
A difesa
dei pedoni
Scrivete a [email protected]
Su Twitter hashtag #pedoniarischio
Ci sono strade, a Torino, che sono un pericolo per i pedoni, ad
ogni ora del giorno. Zone della
città dove quotidianamente attraversare a piedi una via o una
L’ospedale passato a Humanitas
17 00 17
investiti
morti
feriti
piazza è una scommessa. Dov’è
pericoloso addirittura camminare sul marciapiede. Ci sono
strisce pedonali che gli automobilisti non considerano mai,
semafori che non vengono minimamente rispettati. Segnalateci (anche con una foto, se volete) qual è la strada pericolosa
vicino a casa vostra.
I FARAONI NEL 2015 HANNO ATTIRATO PIÙ VISITATORI DI OGNI ALTRO MUSEO PIEMONTESE
Gradenigo,
la rivolta
dei privati
“Anche a noi il pronto soccorso”
REPORTERS
La gestione del Gradenigo in
forma profit e no-profit da
parte di Humanitas è un precedente che deve valere per
tutti. Questa, in sintesi, la posizione del Gruppo Villa Maria, privato accreditato, deciso a chiedere alla Regione la
possibilità di aprire un pronto soccorso. Una delle partite
aperte nella sanità privata,
dove il rafforzamento del
Gruppo lombardo ha modificato vecchi equilibri.
Alessandro Mondo A PAG. 41
VERSO IL VOTO
LA SENTENZA
L’interno del Museo egizio rinnovato e ampliato
Cinque anni
al medico
falso invalido
Danaie condannato
con il complice. Dovrà
pagare 500 mila euro
di risarcimenti
Paola Italiano A PAGINA 40
L’INTERVISTA
La carica
dei candidati
ultra 50enni
“A questa città
servono volti
nuovi come me”
Fra la trentunenne
Appendino e i rivali
manca una generazione
Il notaio Morano: «Non
è vero che il centrodestra
ha già scelto Napoli»
Beppe Minello A PAGINA 42
Servizio A PAGINA 43
ANSA
L’immagine dei giardini della Reggia di Venaria
Se l’Egizio sorpassa
la Reggia di Venaria
EMANUELA MINUCCI
CONTINUA A PAG. 45
Panchine rosse contro il femminicidio
FEDERICO GENTA
Q
uegli occhi grandi hanno più forza delle parole. Sembrano voler
controllare e proteggere chi,
perché più debole, resta la
principale vittima di soprusi
e aggressioni. Da ieri sono 21
gli sguardi che fanno la guardia alla Città. Altrettante
panchine rosse, che il Comune ha voluto sparpagliare
per Torino per sensibilizzare
sul femminicidio e sulla violenza contro le donne. Ad
ogni installazione è stata aggiunta una frase, la citazione
di un grande scrittore. Le ha
Una delle 21 panchine rosse nei quartieri della città
dipinte un writer torinese, Karim Cherif. E come le scarpe
rosse già apparse in tante città, trasmettono lo stesso concetto: «Vogliono stimolare un
confronto e una riflessione
sulla violenza e sui cambiamenti culturali necessari per
sconfiggerla e indurre i cittadini a fermarsi, a non dimenticare e a mantenere alta l’allerta». Un messaggio che arriva
S
ono andati tutti benissimo, nel 2015, i musei torinesi e del Piemonte. Ma alcuni sono partiti a
razzo, come il Museo Egizio, che per la prima
volta ha battuto la Reggia di Venaria che pur ha visto
aumentare i propri visitatori.
proprio nel giorno in cui il vicepresidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino, bolla
come insufficiente il disegno
di legge sugli interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Il motivo? Per
via delle «molte enunciazioni,
ma senza la copertura finanziaria necessaria a dare seguito concretamente a tutti gli interventi che prevede». Insomma, tante parole ma poche
azioni concrete per una piaga
sociale che, specie tra le mura
di casa, ancora rappresenta
un fenomeno diffuso e, per
questo, preoccupante.
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NELLE EDICOLE DI TORINO, AL NUMERO 011.22.72.118
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Che
tempo
che fa
delle 21,45. Un altro evento,
dunque, legato all’attività di
Film Commission e al progetto
finanziario di Fip, che consolidano la consuetudine di portare a Torino i personaggi del
grande schermo. Il lavoro di
Tornatore, che ha come prota-
gonisti Jeremy Irons e Olga
Kurylenko e le musiche di Ennio Morricone, è stato infatti
girato tra marzo e aprile scorso sul lago dOrta e Stresa. Lo
sfondo di una storia d’amore
fra una studentessa universitaria che impiega il suo tempo
libero facendo la controfigura
per la tv e il cinema, e un professore di astrofisica che a un
certo punto svanisce nel nulla.
Tornatore si fermerà in città
anche sabato.
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*
9A
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LA STAMPA
GIOVEDÌ 14 GENNAIO 2016
.
Cronaca di Torino .41
LA SANITÀ CHE CAMBIA
Il passaggio di mano dell’ospedale a Humanitas modifica vecchi equilibri
Privati, il terremoto Gradenigo
Il Gruppo Villa Maria alla Regione: “Anche noi vogliamo un pronto soccorso”
ALESSANDRO MONDO
Cellini
La clinica,
di proprietà
di Humanitas,
è convenzionata
con la sanità
pubblica
In Consiglio regionale
«Non c’è dubbio che Humanitas
ci sappia fare e pensi in grande»,
confidava ieri con qualche trepidazione un operatore della sanità privata.
Sel chiede spiegazioni
sulle assunzioni
di medici dalle Molinette
Nuovi equilibri
Fornaca
La clinica
Fornaca,
sempre
di Humanitas,
è solo
privata
e non ha
accreditamento
Maria Pia
L’ospedale,
di proprietà
del Gruppo
Villa Maria,
è accreditato
ed effettua
oltre 8 mila
ricoveri l’anno
Così in grande che il rilancio del
Gruppo lombardo - presente da
tempo sulla scena torinese con le
cliniche Cellini (convenzionata) e
Fornaca (privata «pura») ma da
fine 2015 proprietario dell’ospedale Gradenigo - rompe equilibri
consolidati nella sanità privata:
laica e in minore misura religiosa.
Un settore costretto a destreggiarsi con i tagli ai «budget» imposti dalla Regione alle strutture
accreditate - «È essenziale garantire a tutti fondi adeguati, senza creare privati di serie A e di serie B», puntualizza non senza polemica Letizia Baracchi, vicepresidente della Clinica San Luca che segue con attenzione i primi
passi di Humanitas: dai progetti
di investimento sul Gradenigo, 10
milioni in tre anni, alla «campagna acquisti» di specialisti, finora
a spese delle Molinette.
Privati in concorrenza
Quanto basta per allertare chi teme che il colosso lombardo faccia
terra bruciata - togliendo ossigeno a cliniche e ospedali pronti a
contendersi i pazienti tra loro, oltre che al pubblico - e punti a nuove acquisizioni. Come si dice, l’appetito vien mangiando: magari a
spese di quanti si trovano in difficoltà. Tra gli elementi di valutazione e talora di preoccupazione,
la particolarità di un soggetto
«profit» messo in condizione di
gestire servizi di emergenza pubblica dopo la controversa modifica della legge regionale: è il caso
del pronto soccorso del Gradenigo. Fibrillazioni che Humanitas
non commenta: anche così, c’è
fermento sotto il cielo della sanità
privata torinese.
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REPORTERS
Pubblico e privato
L’anno scorso il Gruppo Humanitas ha rilevato l’ospedale dalla Congregazione
di suore Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli
Oftalmico
Boeti contro il trasferimento
«Operazione precipitosa»
1 No alla chiusura dell’Oftalmico. Il
monito arriva da Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale in quota
Pd, che frena sull’operazione: «Prima di
spostare l’ospedale, ristrutturato con 15
milioni, bisogna individuare i luoghi dove trasferire i reparti badando alla qualità del servizio. Guai a ripetere il percorso
dell’ex-Valdese». Un valutazione netta
sul merito dell’operazione, quella di Boeti, oltre che sull’opportunità di non garantire ai partiti di opposizione una ribalta mediatica sotto elezioni.
[ALE.MON.]
Appello alla Regione
Non è il caso del Gruppo Villa
Maria - forte del Maria Pia Hospital, dell’Opera Pia Lotteri e
della Clinica Santa Caterina da
Siena (le prime due convenzionate) - che partendo dal ruolo di
Humanitas chiede alla Regione
pari condizioni. Carlo Di Giam-
In che senso? «Dando anche a noi
la possibilità di gestire un pronto
soccorso: siamo l’unica realtà privata accreditata dotata di un polo
cardiochirurgico di riferimento
per l’ospedale San Giovanni Bosco. La domanda non manca, potremmo servire anche il Maria
Vittoria».
Richiesta inoltrata alla Regione tempo addietro, per la quale il
Gruppo aspetta una risposta.
«Anche noi siamo sempre pronti
ad investire e ad espanderci - aggiunge Di Giambattista -. A proposito di “campagne acquisti”, da
settembre il professor Sebastiano Marra, ex-primario della Cardiologia delle Molinette, lavora al
Maria Pia Hospital con reciproca
soddisfazione. Ma non è questo il
punto». Il punto, conclude, «è che
i privati sono pronti a cimentarsi
con il pubblico all’insegna della
qualità e a parità di condizioni:
Humanitas, tramite la Regione,
ha aperto un fronte. Ci aspettiamo lo stesso trattamento».
Patti chiari. Se il rafforzamento di Humanitas a
Torino spariglia le carte di molti, anche nel settore privato, le prime mosse del Gruppo lombardo causano nuove tensioni a livello politico:
il più irrequieto a fronte di una vicenda accompagnata da ordini del giorno e interrogazioni in
Consiglio regionale, condite da una buona dose
di polemiche.
Un nuovo sussulto rimanda ancora una volta
alla commistione di profit e no-profit: con un «di
più» a seguito delle trattative di Humanitas con
alcuni professionisti della sanità pubblica in pensione o prossimi ad andarci. Ad oggi hanno firmato cinque specialisti mentre altri due sarebbero
in trattativa: tutti lavorano o hanno lavorato alle
Molinette.
Così Marco Grimaldi, capogruppo di Sel a Palazzo Lascaris, torna a chiedersi, e a chiedere all’assessore Saitta, se «il nuovo Gradenigo in salsa
profit è ancora a tutti gli effetti un presidio pubblico: il passaggio da pubblico a privato, o viceversa, può avvenire solo se le
regole di or- A che titolo possono
ganizzazione
degli ospeda- prendere specialisti
li, specie se da altri ospedali
presidi pub- senza rispettare
blici dell’Asl,
sono identi- le regole del pubblico?
che o almeno
o m o ge n e e, Marco Grimaldi
come previ- capogruppo di Sel
sto dalla leg- in Regione
ge votata in
Consiglio».
Ed eccoci al punto: «A che titolo il Gradenigo,
vincolato all’Asl Torino 2 da un contratto di servizio per prestazioni sanitarie ben specificate e rispondenti al fabbisogno di salute determinato nel
piano sanitario regionale, può assumere medici
ed infermieri senza rispettare il vincolo dell’assunzione o trasferimento per pubblico concorso,
o della mobilità concordata?». A maggior ragione,
aggiunge Grimaldi, se si considera che l’ospedale,
riducendo l’attività della Otorinolaringoiatria su
richiesta della Regione, ha richiesto il trasferimento di alcuni dipendenti alle strutture pubbliche: com’è possibile che l’inverso avvenga in modo differente?. Non vorremmo che il “privato profit” scelga le attività più remunerative, puntando
non solo sui professionisti di richiamo ma anche
sulle parti delle normative (nazionali e regionali)
[ALE.MON.]
più convenienti».
Carlo Di
Giambattista
battista - amministratore delegato del Maria Pia Hospital e coordinatore per il Nordovest di un
gruppo oggi presente a Torino, in
Italia e all’estero, con un fatturato di mezzo miliardo l’anno - lo dice in chiaro: «Il rafforzamento di
Humanitas è uno stimolo positivo, le sinergie tra pubblico e pri-
vato permettono di contrastare
la mobilità passiva, ma ci aspettiamo regole uguali per tutti».
«Regole uguali per tutti»
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ON esiste nessun Partito della Nazione, è
un’invenzione giornalistica»: così il sindaco di Torino,
Piero Fassino, commenta il sostegno di alcuni esponenti del centrodestra in vista delle amministrative che lo vedono candidato
per il secondo mandato. Da Ghigo, ex presidente della Regione
e poi senatore di Forza Italia a Michele Vietti, leader dell’Udc e
poi vicepresidente del Csm, hanno espresso apprezzamento per
come ha governato Torino. «Anche Pisapia e De Magistris hanno intercettato voti dal centrodestra qual è il problema?» ha aggiunto il sindaco. Dal Comune alla Regione dove Chiamparino ha
lanciato una specie di ultimatum sul taglio delle indennità:
«O arriva l’accordo, o passa la nostra proposta».
6
O sono a disposizione, credo sia venuto il momento
di fare qualche cosa per Torino, per la mia città. La gente si
arrabbia, si indigna, dice che va
tutto male, ma nel momento in
cui gli si chiede di fare qualche cosa alza le mani e guarda altrove.
Questa volta ho deciso di non girare la testa». Parola di Alberto
Morano, nella rosa dei papabili a
sindaco, del centrodestra.
N milione fresco fresco. A
tanto dovrebbe ammontare la fiches di ingresso degli istituti di credito nella Fondazione per il Libro. Le trattative si
chiuderanno oggi in vista dell’assemblea dei soci di domani. Soldi
che dovrebbero essere equamente suddivisi tra i due istituti, Unicredit e Intesa Sanpaolo, sotto
forma di contributo straordinario per il 2015. Insomma, le banche debbono pensare pure al passato, non solo al futuro. Anche
perchè, non essendo arrivati tutti i soldi da Regione e da Comune,
il fondo di dotazione dell’ente, al
pari di un capitale sociale di un’azienda, negativo per circa mezzo
milione, va rimpolpato per mettere nelle condizioni la Fondazione
di operare. Banche e ministero
dell’Istruzione verseranno pure
un contributo annuale.
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CUSE e chiarimenti arrivano
tramite Facebook, come
nella migliore tradizione
“grillina”: «Non ho subito nessuna ingiustizia, anzi ringrazio gli
agenti della polizia municipale,
che si sono dimostrati corretti,
professionali e cortesi. Con loro
non c’è stata nessuna lite, se
qualcuno si fosse comunque sentito offeso, non era mia intenzione e porgo in ogni caso le mie scuse». Sono parole di Stefania Batzella, la consigliera regionale di
M5S, multata in piazza Solferino
perché senza assicurazione.
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pronto soccorso rischia di
andre in tilt per il sovraffollamento? La risposta dell’azienda della Città della Salute è
accelerare sulle assunzioni.
Trenta infermieri e operatori
sanitari saranno presi per aprire lo spazio dell’osservazione
breve intensiva e un reparto
“polmone” con venti posti letto
aggiuntivi. «I dati degli ultimi
giorni confermano la criticità dice il direttore sanitario Antonio Scarmozzino - 1500 passaggi solo dal 4 al 10 gennaio e il 41
per cento degli accessi proviene dall’Asl To1».
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chi andrà a
caccia di fondi per conto di fondazioni, enti e
aziende nei campi più diversi, dall’istruzione aòòa lotta
alla povertà. Torino è all’avanguardia in materia di
fundraising: per la prima volta l’Università torinese, in
partnership con la Fondazione Crt, propone un corso-laboratorio per giovani fundraiser.
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bù per una società che ci
vuole tutti giovani, belli,
prestanti, è al centro di un
crudo documentario, “Yes,
we fuck!”, che viene proiettato sabato nell’ambito di
“Fish&Chips”, il festival del
cinema erotico che si apre
oggi al Massimo. Ne parla il
sessuologo Alessandro La
Noce, che presenterà la pellicola.
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CUSE E chiarimenti arrivano tramite Facebook, come nella migliore tradizione “grillina”: «Non ho subito
nessuna ingiustizia, anzi ringrazio gli agenti della polizia municipale, che si sono dimostrati
corretti, professionali e cortesi.
Con loro non c’è stata nessuna lite, se qualcuno si fosse comunque sentito offeso, non era mia
intenzione e porgo in ogni caso
le mie scuse». Sono parole di Stefania Batzella, la consigliera regionale del Movimento 5Stelle,
multata martedì sera in piazza
Solferino dopo essere stata sorpresa senza assicurazione da
una pattuglia dei vigili urbani,
ai quali l’interessata ha dichiarato di aver «fatto solo notare
che avevo sul parabrezza il tagliando del Consiglio regionale». E che mai avrebbe pronunciato la fatidica frase: «Lei non
sa chi sono io!».
Batzella corregge il tiro rispetto alle dichiarazioni rilasciate martedì, la sera stessa dell’episodio della multa. Aveva affermato: «Non ho preso nessuna
multa». Aggiungendo di «aver
subito un’ingiustizia» senza
spiegare a che cosa si riferisse.
Tutt’altre le parole che ha usato
ieri: «Confermo di aver preso,
per una dimenticanza familiare, una multa, peraltro pagata
tempestivamente questa mattina». E si è saputo che ha pure
chiesto un incontro chiarificatore con il comandante della sezione a cui appartengono i vigili
che l’hanno multata.
Il caso finirà in Sala Rossa, do-
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ISOGNA capire quali sono le
prospettive, il tema per noi è
quale piano industriale, quale
occupazione si profila, consapevoli che in
Piemonte e a Torino sembra essere di
fronte a un bollettino di guerra, mentre
viene raccontato un periodo di ripresa».
Così Susanna Camusso, leader Cgil, a
margine dell’incontro all’Unione
industriale tra Pininfarina e sindacati
dopo l’acquisizione da parte del gruppo
indiano Mahindra. «Incontro
interlocutorio con i vecchi vertici . Non ci
sono novità ma in teoria le possibilità non
mancano - ha poi spiegato il segretario
della Fiom torinese, Federico Bellono -.
Aspettiamo il piano industriale».
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ve il Pd, con il vicecapogruppo
Silvio Viale, e Forza Italia, con il
consigliere Angelo D’Amico,
hanno chiesto all’assessore alla
Polizia municipale, Giuliana Tedesco, di riferire in aula su quanto accaduto.
«Se c’è stata una possibile ingiustizia dei vigili urbani nei
confronti di una consigliera regionale – denuncia il radicale
Viale sulla base delle prime dichiarazioni rilasciate dalla grillina – va chiarito con urgenza come sono andate effettivamente
le cose, perché il coinvolgimento di esponenti della “casta”
crea in questi casi inquietudine
tra i “cittadini”». D’Amico specifica, non senza un pizzico di pro-
vocazione, che il suo intervento
è fatto «a tutela della consigliera». «E lunedì – preannuncia –
sapremo come sono andati davvero i fatti: sarebbe infatti intollerabile qualsiasi favoritismo,
così come qualsiasi tipo di acca-
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nimento».
Stando ad alcune testimonianze, in piazza Solferino sarebbero volate parole grosse
martedì scorso. Ma al di là della
ricostruzione dei fatti, il caso Batzella si è subito trasformato in
una ghiotta occasione di polemica politica. «Evidentemente
non c’è solo il problema della
malasosta», ha malignato ieri
l’assessore comunale Enzo Lavolta. «Può capitare a tutti di
prendere una multa, ma in questo caso – fa notare il segretario
piemontese del Pd, Davide Gariglio, anche lui consigliere regionale – assume un tenore diverso considerato che la protagonista è tra coloro che rivendicano
sempre una superiorità rispetto a tutti e il monopolio della moralità in politica. Se è vero che
addirittura sia stata sottolinea-
ta la carica istituzionale ricoperta, in questo caso si tratterebbe
di un comportamento particolarmente condannabile».
E mentre qualche commentatore, sui social network, ieri urlava al complotto, la candidata
sindaca dei 5Stelle, Chiara Appendino, è apparsa molto meno
tranchant: «Non ero presente –
specifica – e credo che la questione sia un fatto personale della consigliera Batzella, che mi
auguro chiarirà visto il ruolo
che riveste. Sono certa che se
emergerà che ha offeso o trattato in malo modo qualcuno, che
per di più stava prestando servizio per la città, si scuserà».
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5
RENTA infermieri
e operatori sanitari per tamponare il problema del sovraffollamento del pronto soccorso.
La direzione generale della Città della Salute accelera sulle assunzioni. Un potenziamento di
personale indispensabile a garantire l’apertura di uno spazio
Obi in pronto soccorso, l’osser-
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vazione breve intensiva in grado di mettere otto posti letto a
disposizione del sistema di
emergenza e aprire un reparto
“polmone” di 20 posti letto dove poter ricoverare i pazienti
che rischiano di stazionare in
barella.
La decisione arriva dopo alcuni giorni di criticità al pronto
soccorso delle Molinette. Lo spazio dedicato all’osservazione
breve sarà ufficialmente aperto il 25 gennaio, mentre il primo febbraio sarà inaugurata
l’attività del reparto aggiuntivo con venti nuovi posti letto.
I numeri ufficiali confermano che da lunedì 4 gennaio il
pronto soccorso di corso Bramante è sottoposto ad un ritmo
in continua crescita: «Una media di 30 ricoveri al giorno in
medicina. Solo nella settimana
dal 4 a domenica scorsa il nume-
ro complessivo di passaggi è arrivato a quota 1500. Il 46 per
cento dei pazienti proviene
dall’Asl To1 e il 45 dal resto delle aziende torinesi e della provincia», dice il direttore sanitario dell’ospedale Molinette Antonio Scarmozzino. Il quale racconta che il maggior afflusso ha
determinato l’esigenza di ricoverare 250 pazienti solo nell’area della medicina, il 20 per cento dei quali ha stazionato oltre
dodici ore «facendo crescere il
disagio sia dei pazienti sia degli
operatori».
Il piano previsto prima di Natale alla Città della Salute non è
stato dunque sufficiente. In
una prima fase erano stati predisposti 29 posti letto d’emergenza recuperati in chirurgia e
nelle medicine. Tutti utilizzati.
Il nuovo piano è stato concordato con il direttore del Dipartimento di emergenza e urgenza
Francesco Enrichens. Un provvedimento pensato per prevenire i disagi previsti quando arriverà il picco di influenza, la prima o la seconda settimana di
febbraio.
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12
LA STAMPA
GIOVEDÌ 14 GENNAIO 2016
In breve
IL MOVIMENTO CINQUE STELLE SUL PROGETTO ASL E REGIONE
“A Nizza si costruirà
una casa di riposo
al prezzo di un ospedale”
RICCARDO COLETTI
NIZZA MONFERRATO
Rocchetta Tanaro
Oggi i funerali
di Rosa Icardi
1 Oggi alle 15 in parrocchia
a Rocchetta Tanaro si celebra
il funerale di Rosa Dal Balzo
vedova Icardi. Aveva 86 anni
e viveva in frazione Asinara
con il figlio Valentino, produttore vinicolo. Lascia la nuora
Chiara e i nipoti Francesca e
[GI. M.]
Claudio
Conferenza
«A Nizza si farà una casa di
riposo al prezzo di un ospedale». Non usa mezze parole
il Movimento 5 Stelle piemontese nell’attaccare quello che dovrebbe essere il
progetto di Asl e Regione
per riapre il cantiere dell’Ex
ospedale della Valle Belbo.
Usi e abusi della
memoria della Shoah
Uno dei velox in corso Volpini a Isola
1 Riprendono
INTERVENTO DEL COMUNE
a Palazzo
Mazzetti gli incontri di «Ricordi futuri: la memoria,
istruzione per l’uso». Oggi alle 17, Valentina Pisanty, semiologa all’Università di Bergamo, studiosa di razzismo e
negazionismo, parlerà di «Usi
e abusi della memoria della
Shoah». È il terzo incontro del
corso proposto da Israt e Fondazione Palazzo Mazzetti in
occasione della Giornata della
Memoria. Ingresso libero.
La presa di posizione
«L’Asl di Asti, per reperire i
28 milioni necessari al completamento dell’ospedale in
Valle Belbo, sarebbe in procinto di accendere un mutuo
di circa 10 milioni di euro. –
spiegano i grillini piemontesi
- Altri 18 milioni arriverebbero tramite la scelta di costruire, con gara d’appalto di
concessione a privati, un
“cavs” (posti letto per continuità assistenziale a valenza
sanitaria) e un hospice per
lungodegenza. Non è chiaro
quale sia il gioco tra Regione
e Comune di Nizza Monferrato ma una cosa è certa: cavs ed hospice escludono la
presenza del Pronto soccorso. Le delibere regionali non
lo prevedono».
A scendere in campo per
“denunciare” la questione
ospedale Paolo Romano, deputato; Paolo Mighetti, consigliere regionale; Alessandra Terzolo del Meet Up
Valle Belbo e Alberto Barbero consigliere comunale a
Canelli.
«Il sindaco di Nizza Flavio
Pesce se ne deve fare una ragione – aggiungo i pentastellati – a Nizza non ci sarà più
un punto di primo intervento: al massimo la sede della
guardia medica».
Ed il gruppo adombra un
sospetto sul mutuo da 10
milioni di euro che l’Asl di
Asti sta per aprire per finanziare la struttura: «Forse il mutuo acceso dall’AslAt servirà per pagare le
eventuali riserve nate dopo
la cessazione del contratto?
In tal caso non solo non servirebbero per completare
l’opera ma solo per finire di
pagare i frutti di un proget-
Università
Si presenta un libro
su Papa Francesco
Il cantiere dell’ex ospedale della Valle Belbo
to sbagliato, ovvero una cattedrale incompleta”.
Mentre si puntano i riflettori sul cantiere del Boidi,
aperto nel 2009 per costruire un nuovo ospedale a Nizza
e chiuso nel 2015 dall’Asl, resta il nodo Santo Spirito.
1 Domani alle 17 in Univer-
Il vecchio ospedale di Nizza a rischio chiusura che dovrà essere messo sul mercato per trovare il denaro necessario per completare un
cantiere che potrebbe ripartire nel 2017.
CBY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
sità (piazza De André) sarà
presentato il libro «Non guardate la vita dal balcone» (edizioni Elledici) della giornalista Rai Alessandra Ferraro. Il
volume è dedicato alla figura
di Papa Francesco con contributi di Bruno Vespa, Pascual
Chavez Villanueva, Enzo Romeo, Antonio Staglianò, Dario Edoardo Viganò. Alla diffusione dei contenuti e del
messaggio del libro ha collaborato Carolina Veiluva (studentessa dell'Università di
Torino) presente all’incontro.
Costigliole
Camminata
con i bastoncini
1 Oggi
a Costigliole camminata in tecnica nordic
walking, di 8 km, sulle colline
del paese. Ritrovo alle 20 sulla
piazza delle scuole. Info
328/21.62.046.
Portacomaro
NIZZA MONFERRATO
Scuola al freddo, sciopero al “Pellati”
1 Hanno scioperato per due giorni gli studenti del Pellati di Nizza.
«La scuola è al freddo – spiegano i rappresentati di istituto Vittorio
Gambino e Anita Atanasova – Dopo la pausa natalizia la temperatura
non è mai salita sopra i 16 gradi, mentre per legge le scuole dovrebbero essere minimo a 18». Il vecchio impianto di riscaldamento avrebbe
bisogno di lavori di manutenzione. «Ci è stato detto che li programmeranno per la primavera, ma noi non possiamo andare a scuola con
giacca, sciarpa e berretto come se facessimo lezione all’aperto». [R. CO.]
Ascensore casa riposo
Pronti 6 mila euro
Intervento straordinario
alla casa di riposo di Portacomaro. L'amministrazione
(sindaco è Valter Pierini) ha
deliberato una spesa di poco
inferiore a 6 mila euro per la
manutenzione all'impianto
ascensore
1
INTERVENTO
Ecco perché non ho votato
all’assemblea di Gaia e Cbra
i parla tanto di inquinamento, in questi giorni,
non solo quello atmosferico ma anche quello derivante da un corretto conferimento e smaltimento dei rifiuti. A
dicembre si sono tenute le assemblee congiunte di Gaia e
Cbra; mi sono assentato dal
voto per le forti perplessità su
una serie di aspetti. Nei passaggi precedenti avevo condiviso la strategia, innovativa,
prevista a fine 2012 di andare
oltre il concetto di discarica
per orientarsi verso un modello che tenesse conto, oltre che
delle disposizioni normative,
di una visione ambientale che
spingesse verso la produzione
di minor rifiuti prodotti e con-
S
feriti, di maggior tecnologia per
il controllo, di una visione di economia circolare tanto importante per gli addetti ai lavori.
Purtroppo ciò viene a mancare
nell’approvazione della gara a
doppio getto che prevede l’ingresso dei privati nel capitale di
Gaia anche rispetto a quello che
anticipa il collegato ambientale
approvato dal Governo e cioè
una penalizzazione per chi punta sulle discariche; inoltre, la logica del documento governativo
è di produrre meno rifiuti spingendo sul riciclo e sul recupero
di materiale (vetro a rendere,
compostiere di comunità, ecc..).
Sinceramente io non vedo questo cammino parallelo rispetto
a ciò che la gara a doppio getto
Asti e provincia .43
.
Sindaco
Christian
Giordano
a sin. una
sede di Gaia
prevede nella nostra provincia.
Non vedo politiche di incentivazione, accordi che permettano
l’installazione di macchinari al
fine di recuperare materiale
plastico come avviene in altre
realtà. Nè l’adozione di sistemi
moderni per la gestione dei rifiuti come con controlli puntuali
con sistemi appositi che hanno
dato risultati importanti in consorzi più lungimiranti. Anche
sulle ecotasse ci sono aspetti
che non vanno nelle direzione di
dare una mano ai cittadini. Lo
scenario di 13 anni fa, quando furono approvate le tariffe oltre i
limiti previsti a livello regionale
per supportare quei comuni che
si assunsero l’onere di essere sede di discarica o di impianti per
lo smaltimento o trattamento
dei rifiuti, non è lo stesso: non
siamo più in emergenza e per-
Nel centro di Isola
sono spuntati cinque velox
“Ora ci sentiamo più sicuri”
ELISA SCHIFFO
ISOLA
Cinque nuovi velox nel centro
abitato di Isola. L’iniziativa è
dell’amministrazione comunale per venire incontro ad
una richiesta della popolazione. «Abbiamo organizato una
serie di incontri con gli isolani
e da più parti ci è stato segnalato il problema dell’eccessiva
velocità degli automobilisti
nella via principale che attraversa il paese – dice il primo
cittadino Fabrizio Pace – così
abbiamo pensato ai velox. I risultati sono arrivati fin da subito, appena installati anche
se non ancora funzionanti,
hanno già dato i loro frutti, le
auto rallentano». «Ci sembra
un’ottima soluzione per la sicurezza – aggiunge il sindaco
Pace – non dimentichiamo
che in corso Volpini ci sono la
Posta, il Comune, la banca la
farmacia e numerose attività
commerciali».
Dove sono
Di «colonnine arancioni» ne
sono spuntate quattro lungo il
corso Generale Volpini (la via
che attraversa il paese in direzione di Costigliole e Montegrosso) e una in via Valtiglione, nella zona del Centro
congressi (ex cantina sociale)
in direzione di Montegrosso e
Vigliano, strade provinciali in
cui c’è il limite dei 50. Le apparecchiature sono state noleggiate con la formula a riscatto e diventeranno quindi
di proprietà del Comune.
«Entreranno in funzione nei
prossimi giorni - precisa Pace
- Parte degli introiti di eventuali contravvenzioni per il
superamento del limite di ve-
ché si prevedono investimenti
volti a migliorare le diverse infrastrutture ed altri sono stati
fatti nel passato (Valterza ad
esempio); diversi comuni si troveranno incentivi economici
doppi, raddoppiando il conferimento dei rifiuti, nonostante si
agirà per migliorare profondamente l’impatto ambientale di
alcuni impianti (in primis abbattimento degli odori con investimento da circa 4 milioni). Pagheremo il doppio di eco tasse
per le aree di San Damiano e limitrofi, mentre si è prevista
una riduzione nei confronti di
Cerro che era una soluzione auspicata dal sottoscritto, quando
si chiedeva il dialogo tra comune e consorzio. Anche per Valterza l’impatto è elevato e necessiterebbe di una revisione.
La mia proposta, a parte la discarica di Cerro, era una differente tassazione per i comuni
che conferiscono e per i rifiuti
presi da fuori, per gravare meno sui cittadini; resta il grande
locità andranno alla Provincia
per la manutenzione delle strade isolane su cui i dispositivi sono stati installati». Un altro intervento nel segno della sicurezza per Isola dopo il sospirato tunnel (lungo 1127 metri e costato 48 milioni, venne inaugurato nell’aprile del 2007), una
battaglia che era durata 15 anni
per decongestionare il martoriato corso Volpini e migliorare
la qualità della vita.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Mongovone
Sarà riaperta
strada Govone
1 L’anno
appena
concluso ha portato
un a bella notizia agli
abitanti di località
Mongovone, a Isola: la
Regione ha infatti
stanziato 235 mila euro per ripristinare via
general Govone, la
strada che era stata
chiusa, in seguito ad
una frana che aveva
causato un cedimento
del terreno. «Un intervento risolutivo e non
tampone – commenta
il primo cittadino Fabrizio Pace – così finalmente gli abitanti della
borgata avranno tutte
e due le strade percorribili perché anche via
Borra è stata risistemata e riaperta».
[E. SC.]
interrogativo su cosa succederà
alle tariffe. Rappresento gli interessi di oltre 220 mila cittadini. Se stimassimo 300 mila euro
di ecotasse in meno significherebbe in 4 o 5 anni 1.2/1.5 milioni
di euro in meno da poter chiedere al privato e quindi una minor
quota ceduta al privato ovvero
un abbassamento delle tariffe a
carico dei cittadini, a seconda
della strategia da perseguire;
una politica ambientale che segue le tendenze che il mondo ci
chiede prevedrebbe meno rifiuti per Gaia ma più risorse in tasca ai cittadini oltre che un impatto ambientale minore. Non è
ciò che emerge dal nostro piano
e non è la direzione in cui va il
mondo e non è nemmeno aderente al motivo per cui il sottoscritto, ma anche altri, votarono positivamente; devo sperare
in un cambio di registro nell’interesse degli astigiani.
Christian Giordano
Sindaco di Villanova
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