RenziJuncker, la resa dei conti

Download Report

Transcript RenziJuncker, la resa dei conti

R
NA CA CT MI RM LV
TUTTOLIBRI
TROPPI INCIDENTI
I FILM DEL 2016
Esce il giallo
con Gaudì
protagonista
Quei selfie
che mettono
a rischio la vita
Così cambia
il cinema: torna
il vecchio West
Gianluca Nicoletti A PAGINA 23
Caprara e Santolini A PAGINA 29
SÁNCHEZ PARDOS ALLE PAG. I E VIII DI TUTTOLIBRI
LA STAMPA
LA STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL
QUOTIDIANO
NEL 1867
1867
SABATO 16 GENNAIO 2016 & ANNO 150 N. 15 & 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE ­ D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB ­ TO www.lastampa.it
Il presidente della Commissione Ue attacca: «Sono stato io e non Roma a ottenere la flessibilità sulla finanza pubblica»
Milano perde il 3%
Renzi­Juncker, la resa dei conti
Cina e petrolio
mandano a picco
le Borse: bruciati
Dura replica di Palazzo Chigi: “Il ruggito di un uomo debole. Non ci facciamo intimidire, devono rispettarci” oltre 830 miliardi
Jean-Claude Juncker, dopo
settimane di silenzio, decide di rispondere a Matteo Renzi. Il presidente della Commissione Ue attacca il premier italiano: ci offende. E poi precisa: sono stato io e
non lui a ottenere la flessibilità sui
conti pubblici. La replica: il ruggito di un uomo debole. Geremicca,
n
LE REGOLE
DELLA PARTITA
EUROPEA
MARTA DASSÙ
LIBIA, IL PREMIER DESIGNATO
“A Tripoli occorrono aiuti Blitz all’hotel degli stranieri
e non gli attacchi aerei” “Diverse vittime e ostaggi”
Grignetti, Stabile
Martini e Zatterin ALLE PAG. 2 E 3
I
l presidente della Commissione europea, Jean
Claude Juncker, è chiaramente in difficoltà. Il suo famoso piano di investimenti è
rimasto in larga parte sulla
carta; le misure enunciate in
materia di immigrazione
hanno trovato forti ostacoli
nelle divergenze fra Stati nazionali; il sistema di Schengen perde pezzi. La realtà,
insomma, è che il perno del
sistema decisionale europeo
si è ormai spostato verso il
Consiglio, dove siedono gli
Stati nazionali. La Commissione decide poco, conta meno di prima e sta vivendo
una crisi. Il nervosismo di
Juncker lo conferma, inclusa
la sua discutibile decisione
di attaccare in modo così
esplicito il premier di uno
dei Paesi fondatori dell’Unione europea, che dal
1994 è anche uno dei principali contribuenti al bilancio
comunitario.
Si dirà che la carica polemica di Matteo Renzi nei
confronti di Bruxelles (utilizzata anche per le ragioni
di politica interna già illustrate da questo giornale) è
stata parte del problema.
D’accordo: ma la reazione di
Juncker non è certo parte
della soluzione. Anche perché il presidente della Commissione europea sembra dimenticare un dato essenziale: la Commissione non è più
l’organo tecnico e neutrale
degli esordi della costruzione europea. E non è più percepita così.
CONTINUA A PAGINA 23
Unioni civili, l’alleanza al femminile che non t’aspetti
Riccio e Spini A PAGINA 8
FISICA
Avvistata
l’onda segreta
di Einstein
BARBARA GALLAVOTTI
«S
tavolta ci siamo»:
è quello che da alcune settimane si
sente dire dai fisici, ma a
mezza bocca, trattenendo il
sorriso e con l’occhio che
controlla l’assenza di registratori accesi.
CONTINUA A PAGINA 13
Beccaria A PAGINA 13
CANNABIS
Un divieto
da mandare
in fumo
on vado né al Family
day né alla Giornata
arcobaleno. Sono
due piazze da rispettare e ascoltare, non da strumentalizzare.
MATTIA FELTRI
on c’è stata alcuna depenalizzazione della cannabis», ha detto ieri il ministro della Salute, Beatrice
Lorenzin. Non soltanto non
c’è stata alcuna depenalizzazione, ma nemmeno gli frullava per la testa.
CONTINUA APAGINA 10
CONTINUA A PAGINA 23
PAOLO TRE/A3/CONTRASTO
Maria Elena Boschi, ministra per le Riforme
Maria Elena
studia da premier
ANDREA MALAGUTI
MASSIMO GRAMELLINI
AUGUSTO CASASOLI/A3/CONTRASTO
Mara Carfagna, esponente di Forza Italia
P
er capire la trattativa tortuosa che porterà l’Italia
ad avere le unioni civili, è
utile tenere presente la storia di
Maria Elena Boschi.
CONTINUA A PAGINA 11
Mara, paladina
dei diritti
AMEDEO LA MATTINA
«N
Il silenzio degli innocenti
u A Torino ci sono più omertosi che a Locri, lamentano i
9 771122 176003
Lorenzo Simoncelli
A PAGINA 15
E L’INTERVISTA DI Guido Ruotolo ALLE PAG. 4 E 5
Gli scossoni scatenati
dallo stato di salute dell’economia in Cina e la caduta libera del prezzo del petrolio,
ripiombato sotto la soglia dei
30 dollari, hanno affossato i
listini azionari di tutto il
mondo, che hanno bruciato
oltre 830 miliardi di euro.
n
BOSCHI GRANDE MEDIATRICE SUL DDL CIRINNÀ. CARFAGNA: SONO FAVOREVOLE, NON VADO AL FAMILY DAY
Buongiorno
60116
ISLAMISTI IN BURKINA FASO
bravi carabinieri che hanno sgominato un clan della
’ndrangheta con la sola forza delle intercettazioni, senza
potere contare sulla collaborazione delle vittime. Imprenditori e piccoli commercianti hanno continuato a pagare persino dopo avere negato sotto interrogatorio di
farlo. Il pistolotto etico è in agguato, ma non me la sento di
puntare il dito contro persone terrorizzate e sfiduciate.
In questo caso l’omertà non mi sembra figlia della collusione, ma della paura. Come reagirebbe chiunque di noi
se ricevesse a casa una testa mozzata di maiale, corredata dalla minaccia «paga o la prossima sarà la tua?». Pagherebbe, impegnando anche la catenina d’oro dei figli,
come hanno fatto loro. Gli eroi sono sempre bene accetti,
però nessuno può chiedere a una comunità dosi di coraggio superiori alle sue forze. Il silenzio omertoso non dipende da un’indole remissiva degli abitanti di Torino o di
qualsiasi altra città. Dipende dalla percezione del pericolo. Dalla sfacciataggine dei mafiosi che incassano impunemente il pizzo nei bar accanto al tribunale. Dalla certezza che, in virtù di leggi appiccicose, una denuncia può
portare alla cattura dei criminali ma raramente a una loro reclusione prolungata. Con il rischio di ritrovarseli addosso, più furibondi ed esigenti di prima.
Fidarsi dello Stato italiano è un atto di fede che avrebbe
bisogno del supporto di qualche miracolo. Per esempio che
gli arrestati di ieri non si ripresentassero al bar già domani.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
«N