Atto di indirizzo D.D. 1 Circolo Rivoli

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Transcript Atto di indirizzo D.D. 1 Circolo Rivoli

Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca – Direzione Scolastica Regionale per il Piemonte

Direzione Didattica Statale 1° Circolo di Rivoli

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Prot. n. 6102/B18a Rivoli, 21/12/2015 Al Collegio dei Docenti p.c. Al Consiglio d’Istituto Al DSGA Al Personale A.T.A. Ai Genitori All’Albo della Scuola Agli Atti

OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI per la predisposizione del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, triennio 2016/17, 2017-18 e 2018-19 ai sensi dell’art.1 co 14.4 della L.107/2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTI

la Costituzione artt. 3-30-33-34; il D.P.R. n. 297/94, Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione la Legge 59/1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza il D.P.R. n. 275/99 che disciplina l’autonomia; la Legge 107/2015, che ha ricodificato l’art. 3 del DPR 275/1999 il D.L. vo 165/2001 e ss.mm. ed integrazioni la L. 53/2003 concernente le norme generali sull’istruzione il DPR 89/2009 recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’art. 64, c. 4, del DL 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla L 133/2009 la L. 104/92 concernente l’assistenza, l’integrazione e i diritti delle persone con disabilità; la L. 170/2010 concernente i disturbi specifici di apprendimento; gli artt. 26 – 27 - 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola ; la Legge n. 107/2015 , con le modifiche introdotte alla previgente normativa ; D.S. Atto di indirizzo a.s. 2016/17 Pag. 1/10

TENUTO CONTO

1.

delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 2.

degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Collegio Docenti nei precedenti anni scolastici ; 3.

delle risultanze del processo di autovalutazione dell’Istituto esplicitate nel Rapporto di 4.

Autovalutazione (RAV); del piano di dimensionamento per l’a. s. 2016/17, deliberato dalla Regione Piemonte, che vedrà la formazione dell’I.C. “G. Gozzano” con l’unione della D.D. 1° Circolo e della S.S. di 1° grado “Margherita Hack” di Villarbasse, attualmente sez. staccata dell’I.C. “P. Gobetti di Rivoli. -

PREMESSO CHE

la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015; l’obiettivo del documento è fornire indicazioni sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, sugli obiettivi strategici da perseguire, sulle priorità, sugli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione scolastica, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente; il collegio docenti elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), ai sensi della L. 107/2015, sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico;

CONSIDERATO CHE

le indicazioni per la redazione del Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16, formulate tenendo conto degli esiti del Rapporto di autovalutazione e sulla base delle linee di indirizzo del Collegio dei Docenti, costituiscono il punto di partenza del presente atto di indirizzo; le innovazioni introdotte dalla Legge 107/2015 mirano alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa triennale; il collegio dei docenti è chiamato a redigere il Piano dell’offerta formativa, che con la Legge 107/2015 diviene triennale ed è soggetto a valutazione degli obiettivi in esso inseriti; il Piano dell’offerta formativa triennale deve comprendere le opzioni metodologiche, le linee di sviluppo didattico- educativo, le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA, il fabbisogno di organico funzionale dell’autonomia; per una buona gestione e per una concreta ed effettiva realizzazione del POFT è necessario l’apporto di ogni componente della comunità scolastica, laddove per buona gestione si vuole intendere il dialogo fra componenti interne ed esterne e fra elementi delle singole componenti al proprio interno. D.S. Atto di indirizzo a.s. 2016/17 Pag. 2/10

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RISCONTRATO CHE

gli indirizzi del Piano vengono definiti dal dirigente scolastico che, in proposito, attiva rapporti con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali; il Collegio dei Docenti lo elabora; il Consiglio d’Istituto lo approva; il piano andrà rivisto con le Scuole che entreranno a far parte del nuovo Istituto Comprensivo entro ottobre 2016; per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le Istituzioni scolastiche si possono avvalere di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione.

VALUTATE

prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del RAV, “Rapporto di Autovalutazione”

RITENUTI FONDAMENTALI

i seguenti obiettivi strategici in linea con la Legge 107/2015: 1) potenziamento laboratoriale il più facilmente adattabile alle diverse realtà scolastiche) 2) potenziamento linguistico (per migliorare le prestazioni degli alunni anche in vista delle prove Invalsi perché elevate competenze linguistiche consentono la migliore comprensione delle consegne anche in ambito logico/matematico) 3) potenziamento scientifico (consolidamento delle competenze logico/matematiche) 4) potenziamento motorio (potenziamento di uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport) 5) potenziamento artistico musicale (si tiene conto che il Circolo collabora da anni con l'Istituto Musicale ed il Castello di Rivoli) 6) potenziamento umanistico socio economico per la legalità (progetti autonomia di Cittadinanza Attiva presenti nel POF).

EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO

per le attività della scuola e per le scelte di gestione e di amministrazione relativi alla redazione del POFT,

rivolto al Collegio dei Docenti. Premessa

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’Istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma quale programma in sé completo e coerente di strutturazione del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico -didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che, pur essendo comuni a tutte le istituzioni scolastiche, contemporaneamente la caratterizzano e la distinguono. D.S. Atto di indirizzo a.s. 2016/17 Pag. 3/10

Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone il Circolo, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo che miri al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola chiamano in causa tutti. Solo in questo modo il Piano, da mero adempimento, diventa reale strumento di lavoro, in grado di valorizzare le risorse umane e strutturali e di dare una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’Istituzione nel suo complesso. Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il prossimo triennio, riservandosi la possibilità di effettuare delle modifiche a seguito del dimensionamento scolastico deliberato dalla Regione Piemonte per l’a.s. 2016/17

A.

Finalità del Circolo

Priorità educative individuate sulla base dei bisogni formativi del territorio e sulla base delle scelte e delle competenze culturali della scuola.

a) ALFABETIZZAZIONE CULTURALE

Vista l'analisi della situazione socio-culturale che evidenzia un livello culturale medio-basso, visti i risultati dell'indagine sugli alunni con problemi di comportamento e di apprendimento nella scuola elementare, si pone in evidenza il bisogno di potenziare gli stimoli culturali di base, le motivazioni ad apprendere, la capacità di leggere e interpretare la realtà, il desiderio di essere protagonisti della propria crescita culturale.

b) IDENTITA’ PERSONALE E CONVIVENZA DEMOCRATICA

Vista la scarsa partecipazione dell'utenza alle attività organizzate dalle agenzie educative del territorio, la scuola, insieme alla famiglia, resta il luogo privilegiato in cui si attua la ricerca dell'identità personale, la costituzione dell’autostima, la capacità di esprimere emozioni, sentimenti, la capacità di ascoltare, comunicare e confrontarsi con gli altri utilizzando tutti i mezzi espressivo comunicativi, la consapevolezza che l’appartenenza ad un gruppo comporta il rispetto di un insieme di codici e norme a cui uniformare i propri comportamenti.

c) SVILUPPO PSICO-FISICO

Vista la percentuale relativamente bassa di popolazione scolastica che pratica attività sportive, risulta importante intensificare nella scuola gli interventi di attività motoria e di pratica sportiva: - nella scuola materna e nei primi due anni della scuola primaria potenziare le attività di psicomotricità intesa come punto di partenza dello sviluppo cognitivo e affettivo del bambino - per le classi 3/4/5 primaria partecipare alle attività e alle iniziative sportive organizzate dal Comune e dalle associazioni sportive ad esso collegate (CM 466/98) D.S. Atto di indirizzo a.s. 2016/17 Pag. 4/10

d) DIVERSITA’

La scuola deve valorizzare le diversità individuali, sociali e culturali, allo scopo di prevenire e contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture. In particolare deve favorire, a tutti i livelli, l'integrazione degli alunni in situazione di handicap, valorizzare come patrimonio collettivo la diversità insita in ogni persona, promuovere la conoscenza, il confronto, il rispetto di culture diverse.

e) RISPETTO DELL'AMBIENTE

La scuola deve sviluppare la capacità di comprendere e di rapportarsi con la realtà ambientale, responsabilizzando gli alunni sulla necessità di una pratica ecologica di salvaguardia, protezione e difesa del proprio ambiente naturale e sociale

f) PREVENZIONE DEL DISAGIO

La scuola deve promuovere nei bambini il benessere fisico, psichico, mentale e sociale come prevenzione primaria degli stati di disagio.

f) CONTINUITA’

La scuola deve perseguire la continuità tra i diversi ordini di scuola e le agenzie educative, per garantire a ogni bambino un percorso formativo organico e completo

Traguardi

l I ° Circolo di Rivoli, individuando come orizzonte di riferimento una scuola che: 1.

si colloca nel contesto sociale e ne valorizza le risorse; 2.

orienta non solo nelle discipline ma anche nella scoperta di sé,della propria identità e delle proprie potenzialità 3.

promuove la motivazione ad apprendere; 4.

previene i disagi e recupera gli svantaggi; 5.

promuove la cittadinanza attiva deve impegnarsi a:

Creare

un rapporto di reciproca fiducia e di confronto al fine di realizzare un clima positivo, basato sulla condivisione delle responsabilità e delle scelte educative per promuovere: .

.

.

lo sviluppo delle competenze e delle conoscenze la maturazione della consapevolezza del proprio comportamento e delle proprie azioni l’attenzione ai valori della convivenza civile .

.

.

il sostegno alle diverse abilità il supporto nelle situazioni di disagio l’adozione di tutte le iniziative finalizzate alla socializzazione dell’agio e del benessere dello studente D.S. Atto di indirizzo a.s. 2016/17 Pag. 5/10

Informare

in modo sistematico in merito alle scelte pedagogico - educative, metodologico didattiche e progettuali realizzate nell’ambito di una collegialità che assicura la coerenza e l’integrazione di tutte le scelte e le iniziative, tutelando il diritto di tutti ad apprendere.

Comunicare

costantemente con le famiglie in merito ai risultati, ai progressi, alle eventuali difficoltà, sia per quanto concerne l’apprendimento, sia in ordine al comportamento.

Valorizzare

le diversità intese come opportunità e risorse per l’intera comunità educante

B Attività della scuola Scelte progettuali

In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici dovranno essere inserite nel POFT: linee metodologico-didattiche centrate sugli alunni, che prevedano anche attività di tipo laboratoriale e l’utilizzo di metodologie adeguate sia al miglioramento degli apprendimenti (recupero e potenziamento) che allo sviluppo delle competenze sociali, anche utilizzando docenti dell’organico potenziato; azioni, sia didattiche che di aggiornamento, finalizzate all’acquisizione delle competenze disciplinari e delle competenze trasversali di cittadinanza; azioni progettuali che consentano il raggiungimento degli obiettivi indicati nel RAV ed inseriti nel Piano di miglioramento, che diventa parte integrante del POFT; azioni progettuali, coerenti con le finalità del POFT che contribuiscano a caratterizzare significativamente il Circolo; azioni di formazione-aggiornamento rivolte al personale docente e ATA, finalizzate alla valorizzazione delle loro professionalità e alla efficacia dell’azione educativa.

Aspetti metodologici-organizzativi

In continuità con le scelte dei precedenti anni scolastici e con gli elementi di miglioramento individuati dal RAV, il POF del triennio 2016-2019 dovrà consolidare le azioni per: favorire il successo scolastico di tutti gli allievi, tenendo conto dei bisogni di tutti e di ciascuno, ponendo particolare attenzione agli alunni con bisogni educativi speciali; tenendo conto del livello di maturità degli alunni, promuovere la conoscenza di sé, una buona autostima, fornendo percorsi di crescita legati al benessere individuale e collettivo, favorendo quindi le inclinazioni individuali A tal fine si ritiene necessario: promuovere modalità didattiche che consentano il consolidamento e l’acquisizione di competenze disciplinari e di competenze trasversali di cittadinanza anche attraverso metodologie che attivino le risorse degli allievi; calendarizzare incontri mensili di classi parallele, intesi come gruppi di ricerca/ azione predisporre programmazioni bimestrali per italiano e matematica per classi parallele preparare prove di verifica bimestrali condivise di circolo con valutazioni comuni D.S. Atto di indirizzo a.s. 2016/17 Pag. 6/10

adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro inclusive (Cooperative Learning, attuazione dei PDP e dei PEI con il concorso di tutti gli insegnanti,…); consolidare i progetti relativi agli allievi con BES ; promuovere il benessere psicologico di tutti gli allievi anche mediante la collaborazione con esperti e proseguire nei progetti relativi ad un sano stile di vita; arricchire l’offerta formativa, come previsto dal precedente P.O.F. attraverso progetti di Circolo con il fine di coinvolgere gli alunni favorendo lo “

star bene a scuola

”, i laboratori teatrali,la collaborazione con l’Istituto Musicale di Rivoli e con parecchie associazioni sportive presenti sul territorio, con particolare riguardo agli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali consolidare e implementare il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola

Aspetti contenutistici

I risultati delle prove Invalsi 2015 sono positivi nel complesso, ma rimangono differenze tra le classi del Circolo. Occorre quindi riuscire ad ottenere risultati più omogenei possibili tra le classi.

Si ritiene opportuno inoltre consolidare le pratiche di recupero degli allievi in difficoltà.

Proseguendo con le proposte che, dal punto di vista dei contenuti disciplinari, hanno costituito in questi anni elemento caratterizzante l’offerta formativa delle scuole del I ° Circolo si continuerà a: incrementare la continuità orizzontale, in modo da garantire agli allievi di classi parallele analoghe opportunità di apprendimento; potenziare le competenze linguistiche e logico/matematiche proseguire nei progetti di educazione musicale, sportivo, manuale e teatrale fin dalla scuola dell’infanzia, proponendo laboratori anche con la collaborazione di esperti esterni; sviluppare competenze nell’uso delle tecnologie, utilizzando il più possibile le TIC

B.

Scelte di gestione e di amministrazione

L’Istituzione scolastica, articolata nella componente docente e dei servizi generali e amministrativi, è caratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal Dirigente Scolastico. Tutte le sue azioni, sia di tipo didattico-educativo, che amministrativo, concorrono ad una sola finalità: la realizzazione di un’offerta formativa significativa. Il Circolo dovrà continuare a porre gli alunni al centro della propria attenzione educativa, affinando i percorsi didattici e implementando l’efficacia delle proprie modalità di organizzazione. Il rapporto scuola territorio è fondamentale per uno stretto collegamento con la realtà alle cui esigenze la scuola deve dare piena risposta e dalle cui potenzialità la scuola deve attingere. Particolare rilievo rivestirà, per il sistema scuola, la funzione dell’ENTE LOCALE nell’assumere direttamente o indirettamente iniziative educative relative a: •

servizi culturali e sportivi

(musei, pinacoteche, biblioteche, impianti sportivi..) laboratori didattici, interventi di esperti in orario scolastico come supporto agli insegnanti di classe. D.S. Atto di indirizzo a.s. 2016/17 Pag. 7/10

• •

servizi economico sociali

(informazioni e visite ad aziende agricole, industriali, artigianali, ad enti ed Associazioni locali).

conoscenza dell’ambiente

(il territorio come risultante dal rapporto uomo-natura). Affinché il rapporto scuola/territorio sia gestito in modo corretto e funzionale, il Collegio Docenti dovrà recepire e filtrare le proposte comunali alla luce della propria programmazione, a cui devono essere strettamente collegate, e dovrà intervenire sull’Ente Locale per far si che le rispettive programmazioni concorrano unitariamente alla formazione degli alunni. Per questi motivi la scuola collaborerà con gli Assessorati: • • • • • Sport Turismo e Gemellaggio Politiche educative e culturali Ambiente Viabilità per la definizione del

pacchetto annuale delle proposte alle scuole

, del numero massimo di adesioni, delle verifiche in itinere e finale. In sede di definizione del

piano annuale delle attività

il Collegio Docenti delibererà le adesioni alle proposte. Per quanto riguarda le pratiche gestionali ed organizzative, il Circolo opererà secondo criteri di efficacia ed efficienza. Per perseguire le priorità individuate e migliorare la qualità dell’offerta formativa, si possono prevedere le seguenti azioni: funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente che ATA; monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e al superamento delle eventuali criticità; valorizzazione del personale; condivisione delle scelte nel rispetto delle competenze degli OO.CC., e degli spazi offerti dalla Contrattazione integrativa di Istituto; utilizzo di questionari per le famiglie che permettano di capire i bisogni effettivi dell’utenza; ricerca delle migliori modalità di comunicazione con le famiglie; reperimento di risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere gli standard del servizio sin qui assicurati ed implementarli, anche reperendo fonti di finanziamento diverse da quelle ministeriali; adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati. Nell’ambito delle relazioni interne ed esterne,il Circolo promuoverà iniziative quali: uso del diario scolastico comune, caratterizzante il Circolo utilizzo del sito web, allo scopo di rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto pubblicazione di news informative, deliberazioni, anagrafe delle prestazioni, albo pretorio pubblicazione, all’interno dell’area didattica nel sito di istituto, di lavori significativi prodotti dagli alunni attraverso la rubrica “Notizie in Circolo” uso del registro elettronico D.S. Atto di indirizzo a.s. 2016/17 Pag. 8/10

Formazione degli insegnanti

Potranno essere organizzate iniziative di aggiornamento e di auto-aggiornamento nell’ambito dell’educazione alla salute e finalizzate all’inclusione e allo sviluppo di competenze relative a: • • • • • • • educazione all’affettività e alla sessualità gestione dei casi problematici tecniche di conduzione della classe giochi di cooperazione educazione alla pace metodologie di potenziamento delle abilità metacognitive osservazione delle dinamiche relazionali. Si favorirà la partecipazione dei docenti a corsi offerti dall’Amministrazione Scolastica Territoriale o Regionale tramite i CTS, in particolare sull’ICF. Per quanto riguarda i

docenti in anno di prova o assunti a tempo determinato

dovranno essere previsti incontri di

aggiornamento

inerenti la sicurezza, la situazione contrattuale, illustrazione scopo figure di riferimento, rapporti con i genitori, gestione della classe. Sarà necessario: strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo da: migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo per classi parallele); operare per la personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/); generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza dopo aver incrementato la quantità e la qualità delle dotazioni tecnologiche; migliorare l’ambiente di apprendimento; sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico didattica valorizzare il personale docente ed ATA, ricorrendo alla programmazione di percorsi formativi finalizzati al miglioramento della professionalità teorico – metodologico e didattica, e amministrativa, alla innovazione tecnologica, agli stili di insegnamento, alla valutazione formativa e di sistema; implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti; operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo; Tutto ciò premesso e considerati i sopra citati indirizzi generali, il Dirigente Scolastico chiede al Collegio Docenti, così come comunicato verbalmente

di elaborare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, a partire dall’ a.s. 2016/2017,

D.S. Atto di indirizzo a.s. 2016/17 Pag. 9/10

Il POFT del I° Circolo dovrà inoltre includere ed esplicitare gli indirizzi del Dirigente Scolastico, le priorità del RAV e il piano di miglioramento e dovrà contenere indicazioni relative a: aspetti logistici e flessibilità organizzativa esistente nell’Istituto funzionamento didattico con riferimento all’offerta formativa e al potenziamento dell’offerta curricolare ed extracurricolare; gestione delle risorse umane anche con riferimento al fabbisogno di posti comuni, di sostegno, per il potenziamento dell'offerta formativa e A.T.A.; gestione delle risorse strutturali e fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali piano annuale di inclusione in cui sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano il processo di cambiamento inclusivo; piano nazionale digitale, promuovendo innovazione verso una “scuola digitale”, con riferimento a strumenti, competenze che si desiderano sviluppare e formazione; a

desione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati; p

ubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. Il PTOF dovrà avere la possibilità di essere rivisto a settembre 2016 per permettere di apportare le modifiche necessarie dopo il dimensionamento previsto per l’a. s.2016/17 Il Dirigente Scolastico Reggente Renata Scaglia firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’articolo 3, comma 2 Decreto legislativo 39/1993 D.S. Atto di indirizzo a.s. 2016/17 Pag. 10/10