Successore Flor, criteri statali

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Transcript Successore Flor, criteri statali

- mercoledì 6 gennaio 2016 -
l'Adige -
IL DECRETO
Dirigenti sanitari,
è in arrivo l’albo
Il decreto nazionale che
istituisce l’albo dei
dirigenti sanitari
potrebbe essere
approvato già nel corso
del consiglio dei ministri
dell’8 gennaio assieme
ad altri decreti attuativi
del cosiddetto
«pacchetto Madia».
Il segretario provinciale
della Uil, Walter Alotti,
invita dunque la giunta
provinciale ad attendere
il decreto e l’istituzione
dell’albo nazionale per la
scelta del successore del
direttore dell’Azienda,
Luciano Flor.
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- mercoledì 6 gennaio 2016 -
T R E N T I N O - Pagina: 20 -
Uil: «Successore, criteri statali»
TRENTO. Sul concorso per il nuovo direttore generale
dell’Apss e le modalità annunciate dall’assessore
alla sanità Zeni, interviene il segretario della Uil
Walter Alotti. Sostiene che è di ieri l’annuncio che il
governo Renzi sta per sfornare tra i decreti legge,
anche le nuove modalità per le nomine, coincidenza
vuole, dei dirigenti Asl. Commenta Allotti: «Zeni ha
annunciato di voler procedere ad una commissione
per la selezione di una rosa di nomi, tra i quali la
giunta sceglierà a suo insindacabile giudizio il
successore di Flor. Il percorso sostanzialmente
previsto dalla legge provinciale del 2010. La Uil
chiede invece di attendere la norma nazionale ed
adottare quel sistema, che varrà per tutto il sistema
sanitario nazionale». E sottolinea: «Tempo se ne è
già perso tanto, troppo, ma allungare di qualche
settimana a questo punto non nuocerà più di quanto
hanno combinato Rossi e la giunta riconfermando il
manager noneso che poi ha "mollato le ancore"!
Anche perché non vorremmo assistere alla nomina di
qualcuno o "qualcuna" di cui si vocifera (Ferrario)
per cercare di mettere una "pezza" alla vicenda Not,
scelta che a nostro avviso potrebbe rivelarsi
peggiore del "buco" causato da Rossi & C col bando
del nuovo ospedale provinciale».
- mercoledì 6 gennaio 2016 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 1 - 7
Cristofolini: «Il successore di Flor?
Meglio sceglierlo fuori dal Trentino»
«Guardiamo a chi ha gestito sistemi più complessi». La Uil: aspettare i decreti di Renzi
Quella lasciata libera da Luciano Flor è
una poltrona rovente. Il nuovo direttore generale dell’azienda sanitaria, infatti, prima delle
proprie competenze dovrà dimostrare di saper
reggere le pressioni. Fronteggiate quelle, potrà
concentrare la sua attenzione sulla riorganizzazione del sistema e su quello che Mario Cristofolini, presidente della Lilt, noto dermatologo
ed ex presidente del Consiglio provinciale, considera il secondo grande nodo della sanità trentina: il Not. Il primo resta però la selezione del
successore di Flor. «Dovrà essere scelto innanzitutto per le sue competenze — spiega Cristofolini — Poi ricordiamoci che in Trentino vivono cinquecentomila persone, non è una realtà
estremamente vasta, quindi volgere lo sguardo
anche all’esterno dei confini provinciali potrebbe aiutare a individuare la persona adatta tra
chi ha già acquisito esperienza gestendo sistemi più complessi».
Secondo Cristofolini, ciò di cui non si potrà
fare a meno nel processo di selezione del nuovo
direttore sarà «la trasparenza», in modo che «i
cittadini e le associazioni che li rappresentano
possano sentirsi tranquilli». Il punto è, però,
che in questi anni «la politica non si è resa conto dei cambiamenti avvenuti nella sanità e i tecnici sono stati ascoltati sempre di meno, cosa
che si manifesta negli interventi critici verso la
politica sanitaria». Per Cristofolini è sfuggito
che «la medicina si è fatta più complessa» e che
«quasi tutte le patologie, tranne quelle croniche e post-acute, vanno concentrate in unico
posto». Da qui l’impellente bisogno del Not e di
una riorganizzazione del sistema. Da un lato,
infatti, «è folle pensare di ristrutturare il Santa
Chiara», dall’altro «è inutile cercare di tenere in
periferia strutture che non rispondono a requisiti di sicurezza e che non potranno mai farlo».
Ma per Davide Bassi, ex rettore dell’università di Trento e attuale presidente della fondazione Pezcoller, mettere in atto i cambiamenti è
molto complesso. Secondo il punto di vista «di
un uomo della strada che viaggia molto e vede
come stanno le cose anche fuori dal Trentino»,
la politica ha «paura» di spiegare agli elettori,
che «la sicurezza è più importante di avere
l’ospedale sotto casa» e che «garantire quei servizi non è possibile per vincoli tecnici, di sicurezza e di costi non più sostenibili». Così «la
maggioranza cerca di non perdere voti e l’opposizione scade spesso nel populismo».
Esperto
Mario
Cristofolini,
medico,
presidente
della Lilt ed ex
presidente del
Consiglio
provinciale.
Nella selezione
del nuovo
direttore
generale
dell’azienda
sanitaria
considera
decisiva
l’esperienza in
contesti più
complessi
TRENTO
Il segretario della Uil, Walter Alotti, chiede di
bloccare la selezione del nuovo direttore generale dell’Apss. Dato che «il governo Renzi sta
per sfornare una serie di decreti legge fra cui
quello relativo alle nuove modalità per le nomine dei dirigenti Asl», secondo Alotti è «assolutamente azzardato che si proceda, come annunciato da Zeni, alla nomina di una commissione per la selezione di una rosa di nomi, tra i
quali la giunta sceglierà a suo insindacabile
giudizio il successore di Flor». La Uil chiede invece «di attendere la norma nazionale e adottare quel sistema, che varrà per tutto il sistema sanitario nazionale». Martedì, intanto, i capigruppo in consiglio provinciale incontreranno
Ugo Rossi e poi decideranno se chiedere la convocazione di un consiglio straordinario.
Andrea Rossi Tonon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dalla prima pagina
«Il direttore
va scelto
all’esterno»
TRENTO «Il successore di Luciano Flor? Meglio sceglierlo
fuori dal Trentino». Mario Cristofolini, noto dermatologo,
presidente della Lilt, fornisce il suo suggerimento per il
futuro della sanità trentina all’indomani dell’addio del
manager . «Guardiamo — dice — a chi ha gestito sistemi
più complessi». Interviene anche la Uil: «Bisogna
aspettare i decreti di Renzi».
a pagina 7 Rossi Tonon