“Qualcuno vuol solo riempirsi la bocca”

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Latina
Il giornale di
LUNEDÌ 11 GENNAIO 2016
19
Aprilia
POLITICA
La piccata replica di Gabriele
“Qualcuno vuol
solo riempirsi
la bocca”
L’assessore risponde alla Porcelli:
“Inutile un nuovo piano regolatore”
Niente piano regolatore
per Aprilia, ma piccoli interventi per mettere ordine allo strumento urbanistico in adozione dal 1973.
Dopo le critiche avanzate
dal consigliere Carmen
Porcelli sull’incarico per
la ricognizione dei vecchi
vincoli stradali, il vicesindaco Franco Gabriele risponde piccato alle accuse
difendendo l’operato delle
civiche nel settore urbanistica. “Non si tratta di una
variante- commenta il delegato all’urbanistica- ma
di un incarico di due pro-
L’OPERA
fessionisti di ridefinire i
criteri legati dai vincoli alla viabilità e alla presa
d'atto che nulla è piu' come definito dal piano regolatore del 1973.
Questo lavoro, contrariamente al messaggio che si
vuol far passare, serve a
prevenire eventuali altre
residuali edificazioni che
ad oggi non potrebbero
essere negate dall'ente comunale, proprio in forza
del vecchio piano regolatore mentre la realtà di alcune particelle catastali,
che coinvolgono anche e
soprattutto ipotesi di vie
che oggi non hanno più
motivo di realizzazione.
Capisco la battaglia politica, ma non si può paragonare il nostro operato a
quello della “vecchia politica”. L’assessore poi, conferma l’inutilità di un
nuovo piano regolatore.
“Ad oggi – afferma Gabriele-stiamo procedendo
per chiudere le cubature
già stabilite dal piano regolatore del 1973.
Ci sono oltre 3 milioni di
metri cubi autorizzati ma
non edificati, quasi mezzo
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L'assessore Franco Gabriele
milione di edifici costruiti
ma invenduti per via della
crisi economica che ha
coinvolto il mercato del
mattone. C’è abbastanza
cemento per insediare altri 40 mila abitanti. Qualcuno vuole solo riempirsi
la bocca per una cosa qualunque da osservare contro questa amministrazione, che al contrario gestisce ogni risorsa proveniente dalla concertazione che oggi si può ottenere grazie all'urbanistica e
dove si rilevi l'interesse
pubblico e sociale”.
I PROBLEMI DEL POLIAMBULATORIO
Quale vantaggio
del tagliacode?
Il cantiere gestito dalla Conferenza Episcopale
Fossignano, la chiesa è pronta
Dopo trent’anni di attesa una buona notizia per i fedeli
È pronta la nuova Chiesa di
Fossignano dedicata a Santa
Maria della Speranza. Un vero punto di riferimento per
uno dei quartieri più popoloso (e dispersivi) di Aprilia,
senza una piazza o un luogo
di incontro. Circa seimila anime che non hanno un posto dove incontrarsi e che da
un quarto di secolo, attraverso feste e iniziative, stanno raccogliendo i soldi per
portare a termine l'opera. Il
cantiere è stato gestito direttamente dalla Conferenza Episcopale Italiana, che
ha stanziato gran parte dei
fondi necessari alla realizzazione della chiesa. Finora la
comunità si è ritrovata ogni
domenica in un container
installato proprio a ridosso
del cantiere del nuovo super
moderno edificio, a pianta
circolare con annesse sale
parrocchiali e casa del parroco. Ora sono iniziati i “traslochi” degli arredi in vista
della consacrazione ed inaugurazione. «Sarà una grande
festa – assicura il consigliere
comunale Salvatore Tumeo,
cittadino attivo della comunità di Fossignano – perché
il nostro quartiere avrà un
grande punto di incontro».
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La nuova chiesa di Fossignano
Da qualche mese si è insediato Don Josè Gregorio Rincòn Atencio, nuovo parroco
della Chiesa di Santa Maria
della Speranza al posto di
padre Octaviano Cunha della Società dei Missionari di
San Francesco Saverio.
Negli anni ottanta la gente
di Fossignano ascoltava la
messa di Don Aldo Zamponi
– parroco della vicina Ardea.
Nel 1987 si iniziarono a chiedere i soldi porta a porta alle
famiglie per costruire una
chiesa e nel 1988 venne fir-
mato un contratto per l’acquisto del terreno in cui oggi
sorge il container, ma non
essendo i soldi sufficienti
venne in aiuto il Vescovo
Dante Bernini, oggi Cardinale, che acquistò il terreno,
mentre i soldi raccolti dal
Comitato di Quartiere, grazie al contributo della comunità, finanziò l’acquisto del
container con la sua messa
in opera. Nel 19901991 venne posata la prima pietra per
la costruzione di una futura
Chiesa. Tra il 14.07.1998 e il
23.02.1999 il Comune di Aprilia ha provveduto a tutti
gli adempimenti necessari
per la costruzione della
chiesa deliberando la variante al P.R.G. per la destinazione d’uso del terreno di
proprietà della Parrocchia,
fino a quel momento di natura agricola. Successivamente la pratica è passata agli uffici tecnici della Regione che l’hanno licenziata
positivamente solo nell’'agosto del 2004. I lavori sono
iniziati solamente quattro
anni dopo. Il regolamento
della Conferenza Episcopale
Italiana in materia di costruzione di edifici di culto prevede la possibilità per ciascuna Diocesi di costruire una sola chiesa ogni biennio,
attingendo ai fondi provenienti dall’'8 x 1000. La Curia
Vescovile ha messo in calendario la costruzione della
chiesa in località Fossignano
a partire dal 2008, avendo
provveduto in quegli anni
alla realizzazione di altri edifici di culto tra cui quello
della Parrocchia “La Resurrezione” a Montarelli e quello della Parrocchia “San Giuseppe sposo di Maria” a Pavona.
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L’eliminacode non funzionante
Presso il poliambulatorio
di Aprilia ci sono stati
problemi l'8 gennaio scorso a causa del mancato
funzionamento delle apparecchiature “tagliacode” utilizzate per tutte le
prenotazioni. Sull'argomento è intervenuto un
cittadino, ex membro del
Tribunale dei Diritti del
malato, Graziano Picchioni: «Premesso che
non ho mai condiviso
questo tipo di sistema avanzato, sia per il costo e
sia per la praticità - lo dico da ignorante in quanto,
chi lo ha voluto e fatto applicare, è sicuramente uno che avrà vagliato l’efficacia del macchinario sia
dal punto di vista tecnico
e sia da quello economico
- ho sempre ritenuto che
un sistema, tipo quello adottato dalle poste, dalle
banche, ecc sia poco costoso, valido, adatto e so-
prattutto semplice. Sinceramente non riesco a
capire l’utilità del sistema
di prenotazione, applicato presso l’Asl di Aprilia,
inteso come concezione
armonica di semplificazione nella riduzione dei
tempi e costi. È vero, ci
sono delle funzioni che
consentono, tramite internet, di effettuare azioni senza doversi necessariamente recare presso la
struttura Asl di Aprilia,
ma ci sono altrettante soluzioni che suppliscono
alle stesse esigenze. A
questo punto, come cittadino di Aprilia, gradirei una risposta pubblica su
quali sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo di queste apparecchiature, il loro costo e quali miglioramenti comportano alla
razionalizzazione delle
prenotazioni». Speriamo
che qualcuno risponda.