Bollettino del 10 Gennaio 2016 - Parrocchia San Marco Evangelista

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Transcript Bollettino del 10 Gennaio 2016 - Parrocchia San Marco Evangelista

GENNAIO
Benedici il Signore, anima mia
Parrocchia di S. Marco Evangelista - Cassola
2016
LUNEDÌ
11
MARTEDÌ
12
MERCOLEDÌ
13
S.ILARIO
GIOVEDÌ
VENERDÌ
SABATO
14
15
15:00 +Defunti dimenticati
15:00 +Benefattori spirituali e materiali della parrocchia
15:00 +Suore, operatori pastorali, collaboratori
e volontari di Cassola nei tempi passati
8:00 +Parroci, cappellani di Cassola nei tempi passati
8:00 Secondo l’intenzione dell’Offerente
18:00 +Nichele Augusto (ann.), Pietro (ann.) +Zonta Virginia (ann.) +Toniolo Francesco +Cocco Maria
+Orlando Andreina (ann.) +Gastaldello Giovanni
+Nichele Gabriela +Ganassin Angela +Classe
1945 +Degetto Gino, Bruno, Antonio e Genitori
+Fam. Marin
17 7:30 - 9:15 Domenica speciale dei Genitori e Bambini III El.
La settimana
della nostra comunità
16
Bollettino del 10 Gennaio 2016
Eventi della Settimana
Lunedì
11
14:30 Riprendono gli incontri di Catechismo
20:45 Comitato Sagra S. Marco 2016
- in centro parrocc.
Martedì
12
Mercoledì
13
14:15 Corso basico di lingua italiana per Stranieri residenti
16:30 Catechismo
14:30 Catechismo
Giovedì
14
18-25: settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani
“Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio” (1 Pietro 2,9)
Venerdì
15
23-24: esercizi spirituali brevi a Villa Immacolata
per i Ministri della Comunione.
Sabato
16
II DOMENICA
DEL TEMPO
ORDINARIO
S. ANTONIO
ABATE
10:30
(Domenica scorsa abbiamo festeggiato i 50 anni di
Matrimonio di Mario Cocco e Rina Bordignon: auguri d’oro)
18:00 S. Messa vespertina della domenica
18 gennaio 2016: inizia la Catechesi in parrocchia
secondo il metodo neo-catecumenale
Domenica 17
I due discepoli di Emmaus: “Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo…
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono
loro gli occhi e lo riconobbero” (Lc 24,15-16 e 30-31).
Ogni lunedì e giovedì sera, ore 20:45
in centro parrocchiale - per giovani e adulti -
20:00 Musica sacra, con Mons. Marco Frisina - Villa Immac.
20:30 Per preparare la Quaresima 2016: incontro con l’Ufficio Missionario dioc. - centro parr. Romano d’Ezzelino
15-17: weekend Educatori ACR e Issimi: “Si parte”
20:45 CITTADELLASCOLTA con P. François Dermine - Cittadella
14:00 Catechismo
19:00 Alpini di Cassola: assemblea;
20:30
“ “
“
cena sociale.
in baita
20:45 Corso di prepar. al Matrimonio per Fidanzati -centro p.
Giornata mondiale Migrantes
Domenica speciale dei Genitori e Bambini di III Elem.
SAGRA S. MARCO 2016: quest’anno celebriamo i 250 anni del completamento della nostra chiesa parrocchiale (terminata nel 1766, come si legge
sulla lapide della facciata). Vogliamo celebrare degnamente e solennemente
questa data storica, in occasione della Sagra di S. Marco.
Il vescovo Claudio sarà con noi a Cassola il 25 aprile prossimo, per la festa.
Parrocchia S. Marco 0424-533008
Don Galdino 349-3814589
E-mail: [email protected]
Suore Divina Volontà 0424-533690
E-mail: [email protected]
Scuola dell’Infanzia “G. Sterni” 0424-533040 E-mail [email protected]
I MOVIMENTI ECCLESIALI e LE NUOVE COMUNITA’
Tra i frutti più promettenti fatti maturare dallo Spirito Santo nella Chiesa
Cattolica negli anni attorno al Concilio (chiuso solennemente l’8 dicembre 1965 - 50
anni fa), ci sono certamente i movimenti ecclesiali e le nuove comunità.
Se il secolo XIX aveva visto il moltiplicarsi delle congregazioni religiose,
sia maschili che femminili, tra cui le Suore della Divina Volontà fondate a Bassano nel
1865 dalla nostra Beata Gaetana Sterni, si può dire che il secolo XX - soprattutto alla
conclusione del Concilio - ha visto il fiorire di nuovi movimenti ecclesiali laicali.
Questi movimenti di vita cristiana integrale, proposti agli uomini e alle donne del nostro tempo (senza toglierli dal loro ambiente di vita per chiuderli in un convento o strutturarli in una congregazione religiosa), hanno avuto una diffusione straordinaria nel mondo intero, avendo ottenuto quasi subito il riconoscimento della Chiesa.
Solo per citare i più conosciuti:
∗
Il Movimento dei Focolari - detto anche “Opera di Maria” - fondato
a Trento da Chiara Lubich;
∗
Il Cammino neo-catecumenale, fondato da Kiko Arguello in Spagna;
∗
Il Rinnovamento nello Spirito, sorto spontaneamente tra gli studenti
delle università cattoliche degli Stati Uniti;
∗
Comunione e Liberazione, fondato in un liceo classico di Milano da
Don Luigi Giussani;
∗
L’Opus Dei, fondato in Spagna da S. Josemarìa Escrivà de Balaguer;
∗
I Cursillos de Cristianidad, fondati pure in Spagna, a Palma de
Maiorca, da Eduardo Bonnin, ecc.
Don Galdino ed i movimenti ecclesiali:
Durante i miei 40 anni di vita pastorale, ho conosciuto e partecipato attivamente ad
alcuni di questi movimenti ecclesiali, e da loro ho ricevuto una forte carica spirituale per vivere intensamente la mia fede cristiana ed il mio ministero. Sono grato al Signore, per avermeli
fatti incontrare. Da parte mia, ho cercato di favorirli, accanto all’organizzazione parrocchiale
classica che ho conosciuto fin da bambino e che ho sempre sostenuto nel mio ministero.
In Brasile sono entrato nel fervore, nell’entusiasmo di questi movimenti, ed alcuni li
ho favoriti nelle parrocchie dove ho lavorato. Durante i miei rientri periodici in Italia, mi sono
sempre reso disponibile a celebrare (eucaristie, penitenziali, ritiri) con le comunità del Cammino neo-catecumenale di Padova, che durante gli anni 80 e 90 si sono moltiplicate. Infine, dal
mio rientro definitivo nel 2001, ho accettato di accompagnare una comunità di Rinnovamento
nello Spirito di Noventa Padovana e la 6ª Comunità neo-catecumenale di S. Giovanni Bosco di
Padova, con una quarantina di fratelli, tutti giovani studenti o lavoratori. E' stata una fatica
non da poco! Ma il Signore mi ha aiutato ad essere fedele a questi ragazzi, nella loro crescita
spirituale, sia personale che comunitaria. Ogni Giovedì Santo, nella celebrazione della lavanda dei piedi, rinnovavo la mia disponibilità a seguirli da vicino, per un altro anno.
Oggi ho la gioia di vedere che in molti di questi giovani fratelli il Signore “ha fatto
meraviglie”: vita cristiana esemplare; matrimoni saldi e felici, con generosa apertura alla vita;
fedeltà e obbedienza alla Chiesa; disponibilità personale e familiare per la missione ad gentes
(all’estero); vocazioni alla vita claustrale e al ministero ordinato; ecc.
All’arrivo nell’Unità Pastorale di Sant’Urbano, nel 2007, ho trovato a Ca’ Morosini una comunità del Cammino in cui mi sono felicemente inserito, fino al mio trasferimento a
Cassola nel 2013. Ora, 2016, propongo le catechesi del Cammino anche a questa Parrocchia.
Il CAMMINO NEO-CATECUMENALE nella CHIESA
I Papi, da Paolo VI ad oggi, non solo hanno difeso ma anche raccomandato questo
metodo di evangelizzazione. Giovanni Paolo II ha scritto il 30/08/1990: “Riconosco il Cammino neo-catecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i
tempi odierni”.
Papa Benedetto XVI il 12/01/2006, ricevendo i Responsabili internazionali del Cammino, ha detto: “La vostra azione apostolica intende collocarsi nel cuore della Chiesa, in totale sintonia con le sue direttive e in comunione con le Chiese particolari, in cui andrete ad
operare” (le “Chiese particolari”, sono le diocesi). Inoltre, attraverso il “Pontificium Consilium pro Laicis” ha emanato il decreto con l'approvazione definitiva dello Statuto del Cammino neo-catecumenale, l'11 Maggio 2008, solennità di Pentecoste.
L'obiezione più frequente che viene fatta a questo e agli altri movimenti, è di aver
introdotto nella Chiesa una nuova ecclesiologia, incompatibile con quella autentica. Due ecclesiologie, dunque, in conflitto tra di loro; due modi di vivere la fede, all'interno della Chiesa,
quando invece la fede è unica.
A voler essere chiari, io credo si tratti di due ecclesiologie valide, ambedue efficaci.
L'una non esclude l'altra, anzi si completano a vicenda, nell'armonia dei carismi e dei metodi.
Credo infatti che buona parte della nostra attuale pratica pastorale si rifaccia ad un
tipo di ecclesiologia che io chiamo “paolina”: fa perno sulla comunità locale territoriale
(diocesi e parrocchia), come faceva S. Paolo con le comunità di Corinto, Efeso, Filippi, Tessalonica. Ma nella Chiesa, fin dall'inizio della predicazione, c'è stata anche una seconda ecclesiologia, che chiamerei “petrina” - da S. Pietro - , o anche cattolica: quella che fa riferimento
al Corpo ecclesiale, certamente unico, anche se sparso su tutta la terra e articolato in numerose membra. Nelle stesse Lettere di S. Paolo, accanto al suo affetto per le comunità da lui fondate, appare anche la dimensione universale del Corpo vivo di Cristo: “Non c'è più greco o
giudeo, circonciso o incirconciso, barbaro o scita, schiavo o libero, ma Cristo, tutto e in tutti” (Col. 3,11).
La Chiesa, fin dall'inizio, non ha mai inteso se stessa come una confederazione di
chiese locali, ma come un unico Corpo il cui capo è Cristo risorto, l'unico Signore.
Se noi, lungo la storia della Chiesa, ci fossimo limitati ad una unica ecclesiologia,
quella territoriale per es., non avremmo avuto il monachesimo, la spiritualità benedettina,
francescana, carmelitana, gesuitica, contemplativa, missionaria, salesiana, assistenziale, caritativa, ecc. che hanno tutte un carisma universale. Non avremmo avuto la spinta verso le missioni ad gentes da parte degli istituti missionari Non sarebbe nata la Dottrina Sociale della
Chiesa, che ha raccolto da diversi ambienti di vita le riflessioni e le proposte di tanti laici impegnati nel lavoro, nei sindacati, nelle casse rurali, nelle amministrazioni pubbliche, nell'insegnamento, tra cui il nostro Giuseppe Toniolo, docente universitario.
Penso al nostro Sant'Antonio, che è di Padova per nome, ma di Lisbona per origine
e francescano per carisma. Penso a Madre Teresa che attraverso le sue suore ha esteso la sua
carità a tutti i popoli, e da questo slancio è stata riconosciuta come testimone credibile della
Chiesa Cattolica. Penso a Giovanni Paolo II, che è stato ascoltato e osservato da tutto il mondo, si può dire, diventando apostolo e missionario del Signore Gesù nel nostro tempo.
Questa è la Chiesa Cattolica: bella nelle sue comunità territoriali, bella nella sua
testimonianza mondiale di unità. I movimenti ecclesiali mi parlano di mondialità; le diocesi e
le parrocchie mi parlano di radicamento in un territorio. La Chiesa è allo stesso tempo radice profonda nel territorio e soffio libero dello Spirito.
Per questo ho chiesto ai Catechisti del Cammino di venire a Cassola per la proposta,
che sarà fatta ogni lunedì e ogni giovedì, a partire dal giorno 18 Gennaio 2016.