PTOF rivisto MC - Istituto Comprensivo Statale "Gaetano Cima

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
GAETANO CIMA
GUASILA
PIANO
TRIENNALE
DELL'OFFERTA
FORMATIVA
2016 - 2019
1
PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il piano che il Collegio docenti e il
Consiglio d’Istituto dell’I.C. di Guasila assumono come documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale della scuola. Esso esplicita la progettazione curriculare,
extracurriculare, educativa ed organizzativa della scuola. La principale norma di riferimento in
materia è il DPR 275/1999 e la Legge 107/2015. Il Piano, divenuto triennale, è un documento di
pianificazione didattica, ma anche programmatorio di gestione, ed esprime così una duplice natura
di pianificazione didattica a lungo termine triennale, ma anche strategico gestionale, ovvero di
previsione e programmazione del fabbisogno di risorse umane e materiali. Per questo, come da
norma,
è orientato dall'atto di indirizzo delle attività della scuola, delle scelte di gestione e
amministrazione redatto dal Dirigente scolastico, per essere poi elaborato dal Collegio dei docenti
ed infine "approvato" dal Consiglio di istituto. Il PTOF rappresenta il punto di incontro di un
sistema complesso di relazioni, finalità, vincoli e mette in rapporto diverse variabili che
caratterizzano il sistema scuola. Nel PTOF tutte le componenti che partecipano alla vita della scuola
devono trovare le naturali modalità con cui s’intendono tradurre in pratica le Indicazioni nazionali e
allo stesso tempo coniugare gli interessi specifici legati al nostro territorio. I contenuti di questo
documento programmatico sono dati dall’insieme delle attività e dei progetti mediante i quali l’I.C.
di Guasila, anno dopo anno, assolve la sua missione nel campo dell’educazione, dell’istruzione e
della formazione. Il PTOF vuol contribuire a facilitare la scelta della famiglia, dei bambini e dei
ragazzi al momento dell’iscrizione alla scuola e sviluppare in tutte le componenti scolastiche
sentimenti di “identificazione” e “appartenenza” che devono incrementare positivamente il rapporto
con la complessità della realtà scolastica, dove il raggiungimento del “successo” formativo esige
spesso il superamento di ansie e frustrazioni e aiuta a formare un clima interno rassicurante che può
aiutare a gestire efficacemente l’intero sistema. Noi operatori dell'I.C. di Guasila lavoriamo assieme
per un’identità culturale e progettuale condivisa. Con l’acquisizione della didattica del “progetto”
pensiamo ad una delle fondamentali caratteristiche dell’autonomia: “Il lavorare per progetti”. Il
senso che vogliamo darci con queste linee programmatiche è, allora, quello di riconoscerci nella
dimensione culturale e valoriale tracciata in questi anni. Il PTOF dell’I.C. assume la valenza
culturale e pedagogica di una comunità educante che vede la famiglia centro delle scelte educative,
partecipe e che inevitabilmente incide nell’articolazione organizzativa del servizio scolastico e sulla
qualità educativa. I processi di educazione – apprendimento si sviluppano all'interno del sistema
scolastico coerentemente in un processo continuo di cambiamento che dura undici anni e vengono
contestualizzati nel quadro della cooperazione tra le varie componenti.
Alcune attività didattiche dell’Istituto sono svolte in collaborazione con la Rete scolastica alla
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quale l'I.C. ha aderito insieme all'I.C. di Senorbì e l'ITCG Einaudi di Senorbì, Enti, Associazioni,
Istituzioni del territorio comunale, provinciale e regionale. Si tratta di iniziative preziose che
contribuiscono a far crescere negli alunni il senso di appartenenza e nella comunità la conoscenza e
la condivisione delle proposte della scuola. Grazie all’istituto giuridico introdotto dalla normativa
sull’autonomia scolastica funzionale, l’istituto prosegue nella cooperazione territoriale fra pari,
finalizzata al mutuo supporto, all’aiuto, nonché alla condivisione di oneri e alla costruzione
condivisa di contenuti e strumenti, tanto formativi quando procedurali. Ne sono un esempio la Rete
summenzionata, cui l’istituto aderisce per delibera di ingresso dei previsti organi collegiali, fondata
su un bisogno oramai stabilizzato. Si ritiene fondamentale un ulteriore impegno dell'istituto nelle
forme di collaborazione di rete esistenti o emergenti.
L’Istituto Comprensivo “Gaetano Cima” viene costituito nell’anno scolastico 2000/2001 a seguito dell’accorpamento dei tre gradi di istruzione in un unico istituto “in verticale” comprendente le
scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado dei plessi presenti nei comuni di Guasila,
Guamaggiore, Ortacesus e Selegas.
Tale accorpamento ha dato l’avvio, nel rispetto delle indicazioni legislative, ad un proficuo rap porto di continuità fra la Scuola dell’Infanzia e gli altri livelli di scuola obbligatoria e, soprattutto,
ha reso possibile le necessarie unitarietà, gradualità e continuità della “Scuola di base”.
Con l’anno scolastico 2015/2016, a seguito della soppressione dell’Istituto Comprensivo “Fabri zio de André” di Donori, derivata dal “Piano del dimensionamento scolastico” decretato dall’Ufficio Scolastico Regionale, sono entrate a far parte del nostro Istituto le risorse professionali e struttu rali, le ricchezze in campo formativo, le competenze organizzative, i contributi di ricerca pedagogi ca, di aggiornamento e progettualità dei diversi plessi ricadenti nei comuni di Pimentel e Samatzai.
L’Istituto Comprensivo “G. Cima” è articolato in tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secon daria di I grado; comprende 14 plessi dislocati nei comuni di Guasila, Guamaggiore, Ortacesus,
Pimentel, Samatzai, Selegas.
Guasila:
 Scuola dell’Infanzia
 Scuola Primaria “Virgilio Mirto”
 Scuola Secondaria di primo grado “G. Cima”
Guamaggiore:
 Scuola dell’Infanzia
 Scuola Primaria
Ortacesus:
 Scuola Secondaria di primo grado
Pimentel:
 Scuola dell’Infanzia
 Scuola Primaria
3

Samatzai:



Selegas:


Scuola Secondaria di primo grado
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria “Gianni Rodari”
Scuola Secondaria di primo grado
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di primo grado
ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE
Compito del nostro Istituto è essere in sinergia con la realtà territoriale in cui è inserito in modo
da poter sviluppare progetti e attività rispondenti ai bisogni degli alunni e delle famiglie.
Tale sinergia affonda le sue radici nella conoscenza delle dinamiche sociali che hanno interessato
l’evolversi dell’utenza del nostro Istituto.
I comuni di Guasila, Guamaggiore, Ortacesus, Pimentel, Samatzai e Selegas sono sei piccoli centri situati nelle regioni storiche della Trexenta e del Campidano, nel raggio di 30 – 45 Km da Ca gliari.
La famiglia mononucleare caratterizza fortemente il contesto di provenienza degli alunni
dell’Istituto ed è in aumento la presenza di alunni stranieri, per i quali l’istituzione si impegna ad
adottare opportune iniziative per facilitarne l’inserimento, gli apprendimenti e la valorizzazione
della cultura di provenienza; tale aspetto è conseguenza del fenomeno di immigrazione di
extracomunitari che trovano nel territorio accoglienza e, talvolta, lavoro.
La struttura socioeconomica, una volta agricola, è ora caratterizzata da una prevalenza del settore
terziario, come avviene nella maggior parte dei centri dell’hinterland cagliaritano.
L’economia prevalente è quella agro-pastorale, come per gli altri paesi della Trexenta
(Guamaggiore, Ortacesus, Pimentel e Selegas).
La produzione principale è data dal grano.
Resiste ancora l’attività dell’allevamento ovino,
mentre i settori bovino e suino hanno registrato un forte decremento.
Negli altri settori è buono il numero di occupati nel pubblico impiego e in alcune attività
artigianali. Con l’accentuarsi della crisi economica degli ultimi anni, risulta penalizzato sia il settore
agricolo, che le iniziative private commerciali e si registra una nuova ondata di emigrazione anche
intellettuale.
Tutti questi paesi risentono attualmente della crisi economica, evidenziatasi anche a livello
nazionale. Il lavoro per molti è una speranza e non una realtà.
Questo problema coinvolge soprattutto i giovani che, per non pesare troppo sulla famiglia,
accettano lavori stagionali e saltuari.
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Qualcuno vede nell’emigrazione una possibile alternativa. Tale situazione non risparmia
nemmeno i diplomati e i laureati, molti dei quali sono impegnati nella ricerca di una prima
occupazione.
Sono presenti nel territorio varie strutture sociali, sanitarie, culturali e sportive con le quali
l’Istituto interagisce e collabora.
Le società sportive offrono, soprattutto ai ragazzi, ma non solo, la possibilità di stare assieme e
partecipare alle attività da loro organizzate.
Continua ad avere un certo peso anche l’attivismo delle biblioteche e ludoteche comunali, delle
parrocchie, e delle Pro-Loco (laddove esistono) che mirano a recuperare e valorizzare le tradizioni
popolari.
Le richieste dell’utenza si possono così sintetizzare:
Principale aspettativa delle famiglie è il successo scolastico dei figli, la realizzazione di una
efficace continuità didattica tra i vari ordini di Scuola e il conseguimento da parte degli alunni di
una preparazione di base valida e di competenze che permettano loro di affrontare la scuola
secondaria di secondo grado, ma soprattutto, la creazione di un clima di lavoro sereno, legato alla
fiducia da parte delle famiglie nelle scelte educative e didattiche operate dalla scuola.
Nel nostro Istituto è presente già da alcuni anni, un numero sempre maggiore di alunni stranieri
con le relative necessità di integrazione sociale e culturale.
Da qui l’esigenza di attivare percorsi e iniziative specifiche volte all’inserimento di questi alunni
nel contesto socio culturale in cui la scuola opera, anche con il coinvolgimento e l’intervento di me diatori culturali e di operatori dei servizi sociali che affianchino i docenti.
La Scuola intende, quindi, porsi come un’istituzione che, in collaborazione con le famiglie e con
tutte le risorse presenti nel territorio, promuove nei ragazzi l’acquisizione dell’autonomia intesa
come crescita reale della personalità nella sua interezza (separazione graduale dall’adulto, sviluppo
dell’affettività, delle intelligenze, della capacità di operare consapevolmente le proprie scelte) il po tenziamento delle abilità di ciascuno, la consapevolezza di sé e l’orientamento alle scelte.
Attualmente gli abitanti dei 6 centri sono 9047 (dati aggiornati al 30.11.2014); nel 1991 gli
abitanti erano 9560, con un calo superiore al 5% al netto dell'immigrazione, che negli ultimi venti
anni ha interessato soprattutto i comuni di Guasila e Pimentel.
La maggioranza dei bambini non italofoni inseriti nelle classi possiede gli strumenti linguistici
per la comunicazione quotidiana, anche se ha bisogno di rinforzi, al fine di una completa
integrazione scolastica e un pieno accesso ai saperi.
Relativamente all’aspetto socio-culturale si rileva la presenza di un centro sociale in tutti i paesi
dell'Istituto Comprensivo, con biblioteche che aderiscono al Sistema Bibliotecario Parteolla5
Trexenta, con lo scopo di mettere in rete tutte le risorse documentarie delle biblioteche locali. Sono
altresì presenti varie ludoteche e buoni impianti sportivi che permettono un’offerta plurima di
interventi. Gli Assessorati alla Cultura dei diversi Comuni collaborano attivamente in genere con
l’A.T. Pro loco, oltre che con le varie società sportive e di volontariato presenti nel territorio. A
Guasila e Guamaggiore è presente il teatro comunale, che garantisce un'offerta plurima di spettacoli
nel corso di tutto l'anno, con proposte di alto livello anche in Lingua sarda rivolte sia ai ragazzi sia
agli adulti. Il territorio, inoltre, ha dato i natali a due scrittori che possono essere coinvolti nelle
attività scolastiche e che hanno sempre dimostrato attenzione e partecipazione alla vita culturale
locale. Sempre a Guasila è presente, come rilevato prima, un'intensa attività teatrale ma anche
musicale con la presenza in loco di musicisti e di una vivace produzione discografica. Nel campo
dello sport operano sul territorio diverse società: calcio, calcio a cinque, pallamano, pallavolo,
pallacanestro, ciclismo, nuoto, judo, ma anche discipline più giovani come l’aerobica, la ginnastica
di base, ecc. con strutture anche private. Per il volontariato operano , nel campo socio-sanitario,
l’Associazione della Misericordia e l'associazione Acra, punto di riferimento anche per i paesi
vicini. Il contributo dell'Ente Locale di riferimento (Comune) per la scuola e piu' in generale per le
scuole del territorio è dato dalla L.R. 31, che permette alla scuola di realizzare ulteriori progetti
oltre a quelli finanziati con il Fondo dell’Istituzione scolastica
Uno degli obiettivi della Scuola dell’Autonomia, è quello di favorire l’ integrazione della
Scuola nel territorio, e quindi assume particolare risalto l’importanza del contesto sia sociale che
economico, culturale e naturale, al fine della formazione personale degli alunni.
L’Istituto Comprensivo seguirà un’unica linea programmatica, pur mantenendo ciascuna
scuola la propria identità, legata alle differenti disponibilità di risorse interne e ai differenti
bisogni dell’utenza.
FINALITÀ
La valutazione esterna ha evidenziato le seguenti criticità:

non vengono definiti gli obiettivi di apprendimento per classi parallele e per ambiti discipli nari;

non è spesso incentivato l'uso di modalità didattiche che stimolano la partecipazione degli
studenti e non vengono utilizzate prove standardizzate comuni per la valutazione;

non si riscontra un impiego di strategie metodologiche differenziate e l’uso organizzato del la tecnologia nella didattica;

i risultati negli apprendimenti non sufficientemente adeguati nelle prove standardizzate nazionali.
6
Aspetti che possono essere migliorati:

le modalità di progettazione didattica: monitorare e revisionare le scelte progettuali;

utilizzare schemi di programmazione comuni finalizzati al miglioramento delle competenze
di base;

concordare prove strutturate comuni per classi parallele;

formare i docenti per migliorare la didattica al fine di curare maggiormente il curricolo ver ticale, incentivare il dialogo tra discipline attraverso il funzionamento dei dipartimenti e in crementare l’uso delle tecnologie nella didattica;

supportare e monitorare il ricorso alle metodologie didattiche individualizzate e personaliz zate e le forme di valorizzazione delle eccellenze con formazione specifica per i docenti.
OBIETTIVI STRATEGICI
Gli obiettivi generali individuati nel RAV sono finalizzati a migliorare i livelli di valutazione riscon trati nelle seguenti aree:

Miglioramento dei risultati scolastici;

Esiti positivi nelle prove standardizzate;

Acquisizione ampia delle competenze chiave e di cittadinanza;

Favorire un buon ambiente di apprendimento;

Integrazione con il territorio e coinvolgimento delle famiglie;

Costruzione di un curricolo verticale che consenta ai docenti di operare su una linea di conti nuità e di coerenza nel rispetto dell’alunno-persona che apprende.
PROPOSTE FORMATIVE
Gli obiettivi strategici individuati nel PDM saranno perseguiti attraverso le seguenti proposte
formative negli ambiti: Linguistico, Matematico e delle competenze civiche e digitali.
Il fine dell’istruzione è
preparare i giovani a
imparare da soli nel corso
della loro vita (Maynard
Hutchins)
“Il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa
con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il
pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente,
7
con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni.” (E.MORIN)
PROGETTI
1. RECUPERO E POTENZIAMENTO LINGUISTICO
( scuola primaria e secondaria di 1° grado )
2. RECUPERO E POTENZIAMENTO LOGICO-MATEMATICO
3. IMPARARE AD IMPARARE (competenze civiche)
4. COLLABORARE E PARTECIPARE.
PROGETTO 1: LINGUISTICA…MENTE
Indicazioni
di
progetto
Attività di recupero e
potenziamento riferite
agli obiettivi
linguistici curriculari
già programmati
Titolo del progetto
Recupero e potenziamento linguistico: linguistica …mente
Obiettivi operativi
La pianificazione
Indicatori di valutazione
Sviluppare e affinare capacità di
ascolto e comprensione.
Sviluppare strategie di lettura.
Ai fini della verifica e valutazione
strumenti privilegiati e punti di
riferimento, per calibrare le
prove da somministrare agli
alunni, saranno le tabelle
concernenti, l’area linguistica
Potenziare la capacità di leggere,
comprendere, e interpretare testi
Individuare informazioni nel testo.
Ricostruire il significato globale del
Pianificazione
obiettivi operativi
testo.
-Riconoscere le caratteristiche
testuali (testi descrittivi, narrativi,
argomentativi, regolativi, poetici;
fiabe, favole…)
-Riflettere sul contenuto del testo.
.
Risorse umane
necessarie
Destinatari del
progetto
Tutti i docenti che insegnano italiano nella scuola primaria e secondaria
di primo grado e i docenti dell’organico di potenziamento.
Tutti gli alunni
8
Descrizione delle
attività per la
diffusione del
progetto.
Il progetto sarà diffuso con informativa ai genitori tramite il sito della
scuola.
Condivisione di buone pratiche, scambio di attività e materiali, negli
organi collegiali e/o attraverso strumenti multimediali.
Il monitoraggio
Prove d’ingresso
Azioni di
monitoraggio
Prove intermedie
Prove finali
Note
monitoraggio
sul
Il monitoraggio sarà a cura della figura strumentale dell’Istituto che si
riferisce all’area della valutazione.
Il nostro obiettivo sarà quello di :
Criteri di
miglioramento
Descrizione delle
attività di
diffusione dei
risultati.
Note
sulle
possibilità di
implementazione
del progetto
1.
Migliorare e potenziare negli alunni la capacità di ascolto e com-
2.
3.
prensione.
Migliorare e potenziare la capacità di lettura.
Migliorare e potenziare la capacità di rielaborazione orale e pro-
4.
5.
duzione scritta.
Migliorare e potenziare la riflessione sulla lingua.
Saper analizzare e riutilizzare, in modo significativo, i contenuti
6.
7.
di testi letti, visionati, ascoltati.
Migliorare le capacità di produzione testuale.
Migliorare la capacità di attenzione, superando comportamenti e
8.
9.
apprendimenti incoerenti e superficiali.
Migliorare i processi di autonomia.
Migliorare le prestazioni nelle valutazioni intermedie e finali.
Pubblicazione sul sito dei report con le attività svolte.
Il progetto potrà essere implementato grazie all’utilizzo della LIM, tablet,
P. C.
Software multimediali.
9
PROGETTO 2: MATEMATICA…MENTE
Indicazioni
di
progetto
Attività di recupero e
potenziamento riferite
agli obiettivi logicomatematici curriculari
già programmati
Titolo del progetto
Recupero e potenziamento linguistico: matematica …mente
Obiettivi operativi
Recuperare ed ampliare conoscenze
a abilità di base.
La pianificazione
Migliorare il metodo di studio.
Potenziare le abilità di calcolo anche
con l’uso consapevole di strumenti.
Potenziare le capacità logico e
critiche.
Indicatori di valutazione
Ai fini della verifica e valutazione
strumenti privilegiati e punti di
riferimento, per calibrare le
prove da somministrare agli
alunni, saranno le tabelle
concernenti, l’area logicomatamatica.
Acquisire capacità di trovare
percorsi diversi per la risoluzione di
problemi(capacità di problem
solving).
Pianificazione
obiettivi operativi
Risorse umane
necessarie
Destinatari del
progetto
Tutti i docenti che insegnano matematica nella scuola primaria e
secondaria di primo grado e i docenti dell’organico di potenziamento.
Descrizione delle
attività per la
diffusione del
progetto.
Il progetto sarà diffuso con informativa ai genitori tramite il sito della
scuola.
Condivisione di buone pratiche, scambio di attività e materiali, negli
organi collegiali e/o attraverso strumenti multimediali.
Tutti gli alunni
Il monitoraggio
Prove d’ingresso
Azioni di
monitoraggio
Prove intermedie
Prove finali
Note
monitoraggio
sul
Criteri di
miglioramento
Descrizione delle
attività di
diffusione dei
risultati.
Note
sulle
possibilità di
implementazione
del progetto
Il monitoraggio sarà a cura della figura strumentale dell’Istituto che si
riferisce all’area della valutazione.
Il nostro obiettivo sarà quello di migliorare le competenze logicomatematiche oltre che l’interesse e l’apprezzamento della matematica,
nell’atco dell’anno scolatico in corso.
Pubblicazione sul sito dei report con le attività svolte.
Il progetto potrà essere implementato grazie all’utilizzo della LIM, tablet,
P. C.
Software multimediali.
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PROGETTO 3: IMPARARE AD IMPARARE
Indicazioni
progetto
di
Titolo del progetto
IMPARARE AD IMPARARE
Obiettivi operativi
La pianificazione
Indicatori di valutazione
- Avere conoscenza e distinzione dei
principi della Costituzione;
- Imparare ad imparare;
- Conoscere ed utilizzare le competenze
sociali e civiche (rispetto delle regole,
costruzione del senso della legalità, ecc.,);
- Conoscere le principali istituzioni della
vita sociale.
- Avere spirito d’iniziativa e
intraprendenza;
- Avere consapevolezza ed espressione
culturale;
- Assumere un atteggiamento civilmente e
socialmente responsabile per prepararsi a
divenire cittadini del mondo.
Pianificazione
obiettivi operativi
Risorse umane
necessarie
Destinatari del
progetto
Tutti i docenti che insegnano nell’istituto, i docenti dell’organico di
potenziamento, le famiglie e le forze pubbliche.
Descrizione delle
attività per la
diffusione del
progetto.
Il progetto sarà diffuso con informativa ai genitori tramite il sito della
scuola.
Condivisione di buone pratiche, scambio di attività e materiali, negli
organi collegiali e/o attraverso strumenti multimediali.
Tutti gli alunni
Il monitoraggio
Verifica del lavoro prodotto dalle classi/sezioni e della capacità di
Azioni di
monitoraggio
Note
sul
monitoraggio
Criteri di
miglioramento
Descrizione delle
attività di
diffusione dei
risultati.
Note
sulle
possibilità di
implementazione
del progetto
collaborazione e di lavoro all’interno del gruppo
Il monitoraggio sarà a cura della figura strumentale dell’Istituto che si
riferisce all’area della valutazione.
Il nostro obiettivo sarà quello di migliorare le competenze civiche e di
cittadinanza attiva.
Pubblicazione sul sito dei report con le attività svolte.
Il progetto potrà essere implementato grazie all’utilizzo della LIM, tablet,
P. C.
Software multimediali.
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PROGETTO 4: COLLABORARE E PARTECIPARE
Indicazioni
progetto
di
Titolo del progetto
Collaborare e partecipare
Obiettivi operativi
La pianificazione
Indicatori di valutazione
Sviluppare le capacità di lavorare in
gruppo.
Confrontarsi con altri compagni di classi
diverse e di ordine di grado.
Pianificazione
obiettivi operativi
Risorse umane
necessarie
Destinatari del
progetto
Tutti i docenti che insegnano nell’istituto, i docenti dell’organico di
potenziamento e le famiglie.
Descrizione delle
attività per la
diffusione del
progetto.
Il progetto sarà diffuso con informativa ai genitori tramite il sito della
scuola.
Condivisione di buone pratiche, scambio di attività e materiali, negli
organi collegiali e/o attraverso strumenti multimediali.
Tutti gli alunni
Il monitoraggio
Verifica del lavoro prodotto dalle classi/sezioni e della capacità di
Azioni di
monitoraggio
Note
sul
monitoraggio
Criteri di
miglioramento
Descrizione delle
attività di
diffusione dei
risultati.
Note
sulle
possibilità di
implementazione
del progetto
collaborazione e di lavoro all’interno del gruppo
Il monitoraggio sarà a cura della figura strumentale dell’Istituto che si
riferisce all’area della valutazione.
Il nostro obiettivo sarà quello di migliorare le competenze civiche e di
cittadinanza attiva.
Pubblicazione sul sito dei report con le attività svolte.
Il progetto potrà essere implementato grazie all’utilizzo della LIM, tablet,
P. C.
Software multimediali.
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Bisogni Educativi Speciali, Integrazione, interventi didattici per la valorizzazione e
l’Inclusione delle differenze.
Tutta la nostra programmazione didattica e curricolare parte dal presupposto che sia fondamentale
individuare le modalità di apprendimento di ogni alunno, per migliorarlo e potenziarlo e porre
ciascuno nelle condizioni di apprendere secondo le proprie personali caratteristiche e attitudini.
La nostra comunità scolastica, così estesa, considera la “diversità” come una risorsa da valorizzare,
favorendo l’inclusione delle differenze individuali di ciascuna persona. Ogni individuo, infatti, si
differenzia dagli altri per età, attitudini, modalità sensoriali, motivazioni, ma anche e soprattutto,
per il modo in cui impara e acquisisce conoscenze e competenze. Tutti questi elementi danno
origine allo stile di apprendimento, che non è costituito solo dallo stile cognitivo, ma comprende
anche gli aspetti affettivo – relazionali della personalità dell’individuo che influiscono
maggiormente sull’apprendimento.
L’offerta formativa, quindi, viene attuata tenendo conto delle esigenze di tutti, con un’attenzione
particolare per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, siano essi diversamente abili, con disturbi
specifici di apprendimento o che presentino disagio socio economico, o linguistico e culturale. A tal
proposito, l’attività di formazione e aggiornamento relativa a quest’anno scolastico propone alcuni
interventi con specialisti esterni sui Disturbi specifici di apprendimento, per perseguire l’obiettivo
di dotare TUTTI gli insegnanti dell’Istituto, di competenze e di strumenti adeguati a individuare,
valutare e trattare nel modo più opportuno ogni specifica esigenza.
L’Istituzione Scolastica inoltre, si impegna a:

Favorire l’aggiornamento costante del personale, individuando in esso la base essenziale
per poter apportare modifiche continue alla didattica e alla metodologia, potenziando così
le azioni che favoriscano l’inclusività;

Adattare le azioni d’ insegnamento/apprendimento ai bisogni rilevati;

Utilizzare tutte le risorse disponibili a favore dell’inclusività e dell’apprendimento dei soggetti con Bisogni Educativi Speciali appartenenti a qualunque sotto categoria.

Aumentare la disponibilità di ore di supporto nelle classi in cui vi siano inseriti bambini con
BES;

Prestare particolare attenzione nell’assegnazione dei docenti alle classi, alla formulazione
degli orari e dei criteri di utilizzo delle risorse disponibili, soprattutto in quelle classi ove
siano inseriti alunni disabili o BES;

Stabilire obiettivi minimi per ogni disciplina;

Predisporre un Piano Didattico Personalizzato per ciascun alunno interessato;

Favorire la collaborazione con ASL e Enti locali;
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
Segnalare l’eventuale necessità di assistenza specialistica agli enti locali per usufruire della
presenza degli educatori a supporto degli alunni.
Per curare il coordinamento di tutti gli interventi specifici relativi al processo di integrazione, il
Collegio docenti ha provveduto a individuare la Funzione Strumentale per l’Integrazione e
l’Inclusione, la quale coordina le riunioni del GLH e si occupa di tutte le procedure interne ed
esterne all’Istituto, riguardanti il percorso degli alunni diversamente abili; recepisce le istanze dei
Consigli di classe e di Intersezione, cura i rapporti con le famiglie, col territorio e collabora con gli
operatori degli Enti Locali.
Con lo scopo di migliorare l’efficacia degli interventi, periodicamente si riuniscono:
A. I Consigli di classe per gli alunni con BES e DSA costituiti da:
- il Dirigente Scolastico che coordina;
- la Funzione Strumentale;
- i docenti delle classi in cui sono inseriti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
B. Il GLI (Gruppo di Lavoro per l’inclusione), istituito con (C.M. n.8 del 6/03/2013), composto da:
- Il Dirigente Scolastico;
- la Funzione Strumentale per l’inclusione e integrazione;
- una componente dei docenti di sostegno operanti nell’Istituto e dei docenti di classe;
- i rappresentanti dei genitori degli alunni diversamente abili;
- gli operatori socio sanitari coinvolti nei progetti formativi degli alunni (ASL/Specialisti, Enti
Locali).
C. Il GLH tecnico convocato all’occasione dal Dirigente Scolastico, con la sola presenza degli
insegnanti, affronta specifiche tematiche di carattere pedagogico – didattico in modo da
preparare e agevolare i lavori del GLI.
D. Il GLH operativo (GLHO), uno per ogni alunno, è composto dal Dirigente Scolastico, dalla FS,
dai docenti delle classi/sezioni, dai docenti di sostegno, dai genitori dell’alunno, dagli educatori
e dagli operatori sanitari. I GLHO, si occupano di:
- predisporre, discutere e approvare il percorso formativo (facilitato o differenziato) più
opportuno per l’alunno;
- redigere e valutare in itinere gli obiettivi del PEI;
- essere informati su tutte le problematiche relative all’alunno con disabilità per quanto è
necessario all’espletamento dell’attività didattica;
- essere costantemente informati delle procedure previste dalla normativa.
FUNZIONI DEL GLI
I l GLI resta in carica un anno, è presieduto e coordinato dal Dirigente Scolastico o da un suo
delegato, può avvalersi della consulenza e/o supervisione di esperti esterni o interni. Le
competenze del GLI sono di tipo organizzativo, progettuale, valutativo e consultivo.
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Si riunisce su convocazione dal Dirigente Scolastico e le delibere sono assunte a maggioranza dei
presenti. Il Gruppo di lavoro presiede alla programmazione generale dell’integrazione scolastica e
ha il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal Piano Educativo
Individualizzato (L. 104/1992, art. 15, c. 2) dei singoli alunni.
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione costituisce l’interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e
sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema. All’interno del GLI vengono costituiti
gruppi di lavoro più ristretti, composti da soli docenti, i quali svolgono attività di supporto agli
interventi educativi e didattici per gli alunni con bisogni educativi speciali e per quelli con difficoltà
specifiche di apprendimento.
Il GLI è chiamato a svolgere le seguenti funzioni:
1. Rilevazione dei BES presenti nella scuola. *(vedi Scheda di Rilevazione BES.docx)
2. Raccolta e documentazione degli interventi didattico- educativi.
3. Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi;
4. Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola e conseguente
predisposizione del PAI (Piano Annuale di Inclusione previsto dalla CM n. 8 prot. 561 del
6.3.2013 )
5. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base
delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte
in sede di definizione del PEI, come stabilito dall’art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010
n. 122.
Il nostro Istituto, ispirandosi alla normativa vigente (C.M. n. 8 del 6/03/2013 ), ha
deciso di perseguire la “politica dell’inclusione” a 360° con il fine ultimo di “garantire il
successo scolastico” a tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione;
quindi, anche a coloro che non avendo una certificazione né di disabilità, né di dislessia
(le due condizioni riconosciute dalla Legge: la storica 104/92” e dalla recente “170/2010”)
che fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi,
strumenti e valutazioni pensati su misura per loro.
Per riuscire in questo intento, il Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) stenderà il
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE (P.A.I.), attuando, alla fine di ogni anno, per
l’anno scolastico successivo, una rilevazione sui BES presenti nelle diverse scuole
dell’Istituto, raccogliendo la documentazione degli interventi didattico-educativi posti in
essere e fornendo, su richiesta, supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie per la
gestione di particolari problematiche. All’inizio dell’anno scolastico il GLI proporrà al
Collegio Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre
15
in essere e, al termine dell’anno scolastico, il Collegio procederà alla verifica dei risultati
raggiunti.
Progetto per l’integrazione scolastica
“Impariamo insieme”
Anno Scolastico 2015/2016
Premessa:
Ogni persona è unica e differente dagli altri: le diversità individuali nei modi di essere, di acquisire
e di rappresentare le conoscenze devono essere oggetto di valorizzazione.
Pertanto, la scuola si impegna a:
-
Costruire le condizioni educative, didattiche, organizzative, culturali, relazionali e strumen tali per garantire il riconoscimento delle individualità di ogni alunno;
-
Sostenere lo sviluppo delle potenzialità personali, cognitive e relazionali, favorendo l’integrazione e l’inclusione.
Una Scuola davvero inclusiva è una scuola che sa rispondere adeguatamente alle difficoltà degli
alunni e sa eliminare le barriere all’apprendimento ed alla partecipazione di ognuno.
Il concetto di Bisogno Educativo Speciale comprende tutte le possibili difficoltà educative e/o di
apprendimento degli alunni:
- situazioni considerate tradizionalmente come disabilità mentale, fisica e sensoriale;
- disturbi di apprendimento clinicamente significativi, come la dislessia e il disturbo da deficit
attentivo;
- varie situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale;
- difficoltà derivanti dall’appartenenza a culture diverse dalla nostra.
Queste situazioni sono molto differenti tra loro, ma nella loro diversità tutte hanno diritto a ricevere
un’attenzione educativo-didattica sufficientemente personalizzata ed efficace. Per questo, la qualità
dell’inclusione deve diventare una ricerca quotidiana, capace di diventare potente generatore in
senso professionale e umano.
A tal fine, la nostra scuola intende promuovere, a conclusione di ogni anno scolastico, la
“ GIORNATA DELL’INCLUSIONE ” come momento di sintesi, condivisione e integrazione
delle esperienze didattiche inclusive fra i tre ordini di scuola di ogni Comune che fa parte del
nostro Istituto Comprensivo. Le attività saranno progettate dal GLI di istituto e della funzione
strumentale.
16
Finalità e obiettivi

Favorire l’integrazione scolastica degli alunni disabili e in situazione di disagio scolastico.

Promuovere una cultura della valorizzazione delle diversità.

Scoprire che attraverso i lavori di gruppo e per gruppi di classi aperte si favorisce l’integra zione e l’inclusione degli alunni in situazione di svantaggio.

Trovare un punto di equilibrio tra le esigenze didattiche del gruppo classe e i ritmi del bambino svantaggiato.

Trasformare la presenza di un alunno diversamente abile in una risorsa capace dimettere in
atto dinamiche di gruppo e di interazione personale che siano occasione di maturazione per
tutti.

Scoprire che la condivisione di conoscenze ed esperienze favorisce l’integrazione scolastica
di tutti gli alunni.

Favorire lo sviluppo di una buona prassi per l’integrazione.

Favorire la continuità verticale fra i tre ordini di scuola.
Contenuti
Attività didattiche interdisciplinari.
La “Giornata dell’inclusione”, è da programmare sulla base delle proposte dei docenti dei tre ordini
di scuola di Guasila, di Selegas, di Ortacesus, di Guamaggiore, di Pimentel e di Samatzai,
rapportate alle differenti situazioni didattico-ambientali. Le attività pratico-operative che verranno
concordate e programmate dai docenti hanno lo scopo di aiutare i ragazzi in situazione di
svantaggio ad esprimersi al meglio attraverso il “fare collaborativo” e la condivisione delle
esperienze didattiche.
Verifica e valutazione
Attraverso le attività proposte si valuteranno:
• il raggiungimento degli obiettivi programmati;
• l’efficacia delle strategie messe in atto;
• la capacità degli alunni di interagire tra loro.
17
Il progetto si concluderà con una raccolta di foto sulle diverse attività svolte, ad opera della docente
referente della relativa Funzione Strumentale.
La continuità e l’orientamento
CONTINUITÀ
La continuità didattica è uno dei pilastri del processo educativo, tanto più quando tale processo si
esplicita all’interno di un Istituto Comprensivo.
In questo contesto, essa costituisce il filo conduttore che unisce i diversi ordini di scuola e collega il
graduale progredire e svilupparsi dello studente, soggetto in formazione, al fine di rendere più
organico e consapevole il suo percorso didattico – educativo. Per fare ciò, inoltre, è necessario
integrare iniziative e competenze, dei diversi ordini scolastici, al fine di individuare una “traiettoria
educativa” che ponga al centro l’idea di un percorso curricolare sull’apprendimento.
Alla base della continuità si individuano i seguenti obiettivi:

l’esigenza pedagogica e psicologica di garantire il rispetto per il “continuum” della crescita
della persona;

la necessità di garantire al bambino un processo di crescita ed un itinerario didattico – pedagogico unitario, conforme alle esigenze di ogni singolo alunno, adeguato alle caratteristiche
proprie dell’età evolutiva;

il bisogno di attuare un percorso che realizzi i processi di apprendimento in maniera graduale, con flessibilità nei contenuti, con strategie educative adeguate ai ritmi individuali e al
fine di sollecitare e sviluppare le potenzialità di ciascuno.
In tal modo le attività didattiche concordate tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola favorisco no concretamente il passaggio degli alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria (bambini
di 5 anni e classe prima della scuola primaria) e da questa alla scuola secondaria di 1° grado (bambini di 10 anni e classe prima della scuola secondaria) per prevenire anche disagi ed insuccessi.
Inoltre il lavorare insieme ad alunni ed insegnanti del grado successivo di scuola, rappresenta, per
gli alunni, una valida opportunità per conoscere il futuro ambiente scolastico
I diversi percorsi progettuali:
 sono coerenti con le finalità del P.T.O.F.;
 nascono anche dal coinvolgimento delle diverse Istituzioni presenti nel
territorio
 mantengono una continuità con le scelte più significative operate negli
anni precedenti dall’Istituto Comprensivo;
ORIENTAMENTO
L’ orientamento è l’insieme degli strumenti conoscitivi e formativi di cui l’individuo deve disporre
tutte le volte che è necessario o desiderabile compiere un cambiamento nei percorsi scolastici e
lavorativi o nei diversi momenti della vita.
Più semplicemente, per scegliere e decidere occorre prima conoscere. Orientarsi significa, infatti,
scegliere un determinato indirizzo di ordine pratico o intellettuale, in conformità a idee
sufficientemente chiare su problemi specifici.
18
Il nostro Istituto ha da sempre operato per condurre gli allievi a conoscere se stessi e la realtà
esterna, in quanto ritenuti due momenti importanti per chi deve scegliere il proprio futuro.
L’orientamento che s’intende realizzare avrà le seguenti finalità:
 Condurre gli studenti a se stessi.
 Condurre gli allievi a conoscere la realtà del mondo del lavoro e i percorsi scolastici successivi
alla scuola dell’obbligo.
 Fornire agli studenti e alle loro famiglie un supporto concreto nella scelta dell'indirizzo di
studio della scuola superiore di II grado.
 Contrastare il fenomeno della dispersione scolastica.
I percorsi che s’intendono realizzare si differenzieranno in:
 orientamento formativo o esistenziale: conoscere se stessi, avere consapevolezza di sé, della
propria personalità e abilità;
 orientamento informativo o scolastico: conoscere i percorsi successivi alla scuola dell’obbligo
scolastico e la realtà del mondo del lavoro.
ATTIVITA’ FORMATIVE DEL PERSONALE
La valutazione esterna ha evidenziato come aspetto di criticità dell’Istituto l’assenza di un
curricolo verticale. Pertanto, in questo anno scolastico, sarà attivato un progetto di formazione che
tenga conto delle recenti indicazioni normative e ministeriali in materia di:
 didattica per competenze;
 individualizzazione e personalizzazione dei percorsi formativi;
 attivazione corso di formazione per la progettazione del curricolo.
Obiettivi del corso di formazione saranno:
 stesura del curricolo relativo a tutte le aree disciplinari;
 migliorare le competenze dei docenti per l’elaborazione di un curricolo per competenze;
 elaborare un curricolo adeguato alle esigenze del contesto generale, attraverso una progettazione adeguatamente condivisa;
 definire in modo uniforme il quadro delle conoscenze irrinunciabili che gli alunni dovranno padroneggiare al termine della formazione scolastica.
L’attività di formazione sarà così strutturata:
1) Interventi in plenaria
2) Laboratori di progettazione curricolare e certificazione delle competenze
3) Predisposizione di materiali e griglie di progettazione
4) Indicazioni bibliografiche di riferimento.
Programma e organizzazione delle attività di formazione:
13 gennaio 2016, ore 17.00-20.00 - incontro in plenaria su: “Metodologie e strumenti per la progettazione del curricolo verticale per competenze: dalla scuola dell’infanzia al I ciclo d’istruzione”
14 gennaio 2016, ore 17.00-20.00 - laboratori di progettazione del curricolo verticale a partire dalle
Indicazioni Nazionali e dal modello progettuale per “Unità di competenza”
20 gennaio 2016, ore 17.00-20.00 - incontro in plenaria su: “La certificazione delle competenze at traverso le rubriche di valutazione”
19
21 gennaio 2016, ore 17.00-20.00 - laboratori sulla costruzione delle rubriche di valutazione a parti re dal modello VA.R.C.CO.
Durata delle attività di formazione in presenza: 12 ore.
Periodo di realizzazione degli interventi: gennaio 2016.
E’ prevista un’ ulteriore attività di formazione rivolta ai docenti.
Le azioni prevedono:
 Attività di formazione per docenti finalizzate all’acquisizione di piste di lavoro e di metodo logie educative e didattiche per alunni BES.
Conseguentemente
 Individuazione precoce degli alunni con BES e avvio del relativo percorso di intervento
specifico e personalizzato;
 innalzamento dei livelli di prestazione degli alunni con BES ,da realizzarsi mediante azioni
formative di recupero e di consolidamento per gli studenti in orario curriculare e/o extra curriculare.
 individuazione di percorsi formativi personalizzati attraverso tecniche di insegnamento legate alla didattica laboratoriale e all’apprendimento cooperativo.
Obiettivi operativi



Individuare un protocollo di accoglienza per alunni con BES
Individuare un protocollo di intervento in base alla tipologia dei BES
Differenziare l’offerta formativa per rispondere meglio ai bisogni individuali di apprendi mento sia in situazioni di difficoltà che in quelle di potenziamento. Le azioni rivolte ai do centi prevedono: un miglioramento del processo di insegnamento, da realizzarsi mediante
azioni formative di carattere metodologico e di approfondimento.
FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE
Organico docenti
Organico ATA
Collaborazioni con enti e soggetti del territorio
Partecipazione a reti
Esperti esterni
Infrastrutture, mezzi e strumenti
ORGANICO DOCENTI
Nell'anno scolastico 2015/2016 l'Istituto include 5 sezioni di scuola dell'infanzia, 24 classi di scuola
primaria e 14 classi di scuola secondaria di primo grado.
ORGANICO DELL’AUTONOMIA
Al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di
riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione, è istituito per l’intera istituzione scolastica
l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche,organizzative e progettuali
20
delle istituzioni scolastiche.
I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale
dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di
organizzazione, di progettazione e di coordinamento.
L’organico dell’autonomia è determinato su base regionale, con cadenza triennale, da un decreto
interministeriale ( MIUR-MEF Funzione pubblica, sentite le Regioni).
Il riparto della dotazione organica tra le regioni è effettuato “ sulla base del numero di classi,
della presenza di aree interne o a forte processo immigratorio caratterizzate da elevati tassi di
dispersione scolastica”.
A decorrere dall’anno scolastico 2016/2017 i ruoli del personale docente sono regionali,
articolati in ambiti territoriali, suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di
concorso e tipologie di posto.
L’organico dell’autonomia comprende:
- l’organico di diritto (posto comune, sostegno);
-
posti per il potenziamento, l’organizzazione, la progettazione e il coordinamento,
incluso il fabbisogno per i progetti e le convenzioni. Sono attivati altresì, per ciascun anno
scolastico, i posti occorrenti per l’adeguamento della dotazione organica alla situazione di
fatto.
POTENZIAMENTO O.F.
Le istituzioni scolastiche individuano il fabbisogno di posti dell’organico dell’autonomia, in
relazione all’offerta formativa che intendono realizzare,nel rispetto del monte orario degli
insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di
flessibilità,nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle
attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari.
OBIETTIVI DEL POTENZIAMENTO






Competenze linguistiche (madrelingua)
Competenze logico-matematiche
Competenze di cittadinanza attiva: imparare ad imparare, collaborare e partecipare
Competenze digitali
Potenziamento metodologie laboratoriali e attività di laboratorio
Continuità educativa e didattica
21
L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA SARA’ UTILIZZATO ANCHE PER:

Ridurre il numero degli alunni e di studenti per classe allo scopo di migliorare la qualità
didattica anche in rapporto alle esigenze formative degli alunni con disabilità e bisogni edu-

cativi speciali.
Effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura delle supplenze temporanee

fino a dieci giorni, garantire le attività in sostituzione all’IRC.
Il Dirigente Scolastico può individuare, nell’ambito dell’organico dell’autonomia, fino al
10% di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istitu zione scolastica.
DOCENTI DI POSTO COMUNE
Infanzia
N°
Primaria
N°
Secondaria
Lettere:
Inglese:
Francese:
Matematica e scienze:
Tecnologia:
Musica:
Arte:
Motoria:
DOCENTI DI SOSTEGNO
Infanzia
Primaria
Secondaria
DOCENTI PER IL POTENZIAMENTO
TIPOLOGIA
ATTIVITÀ
Potenziamento/recupero delle competenze logico-matematiche
2 docenti di scuola
secondaria A059
22
2 docente di scuola
secondaria di A043
5 docenti di scuola
primaria
Potenziamento/ recupero nell’area linguistica. Sviluppo delle
competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica.
Potenziamento /recupero delle competenze logico-matematiche.
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica. Promozione di attività educatico –didattico con la scuola
dell’infanzia.
ORGANICO ATA
Segreteria
1 DSGA, 4 personale ATA di segreteria
Collaboratori scolastici
20 personale ATA collaboratori scolastici
Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)
Premessa
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il
MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Si tratta di
un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a
disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le
strategie usate con gli alunni in classe.
Obiettivi del PNSD
 sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
 potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e
i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,
 adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e
la condivisione di dati,
 formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,
 formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’ammini strazione,
 potenziamento delle infrastrutture di rete,
 valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,
 definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione
di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Per facilitare questo processo di cambiamento in ogni scuola è stato individuato un Animatore
Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività
del PNSD. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico.
23
L’A.D. sarà formato in modo specifico affinchè possa “favorire il processo di digitalizzazione delle
scuole nonchè diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di
accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano Nazionale Scuola Digitale”.
Le attività dell’A.D. saranno rivolte ai seguenti ambiti:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di
tutta la comunità scolastica alle attività formative.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche
strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri
attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di
particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia
comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli
studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di
assistenza tecnica condotta da altre figure.
Piano di intervento
INTERVENTI DI AVVIO PNSD
primo periodo: gennaio - giugno 2016





creazione di un gruppo di lavoro. Ripartizione compiti.
elaborazione di un questionario di monitoraggio delle attività digitali già
in atto nell’Istituto e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite
produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per
l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto.
creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) di assistenza
sull’uso del registro, della comunicazione tramite email, e incontri dedicati
alla prima alfabetizzazione digitale.
pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo
docente.

sito web scuola: adeguamento alla normativa, inserimento sezione dedicata al PNSD, pubblicazione delle buone pratiche messe già in atto nella
scuola, elenco siti utili per la didattica innovativa, lavori prodotti dagli alunni, informazioni su corsi online.

creazione di rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

formazione specifica per Animatore Digitale; inventario di tutto il materiale digitale dell’istituto.
24
Gli interventi dell’Animatore Digitale riguarderanno i seguenti ambiti:

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

FORMAZIONE
COLLABORAZIONE CON ENTI E SOGGETTI DEL TERRITORIO E CON LE FAMIGLIE
In coerenza con quanto indicato negli indirizzi generali, la scuola promuove il raccordo e
l’integrazione della propria offerta educativa con le iniziative promosse da soggetti vari privati ed
istituzionali ed agenzie operanti sul territorio.
Il rapporto primario privilegiato è quello con le famiglie.
Il dialogo e la collaborazione con i genitori sono considerati preziose risorse per la costruzione,
realizzazione, valutazione del progetto formativo, che è centrato sui bisogni degli alunni.
Fatte salve particolari situazioni che vengono di volta in volta affrontate dai singoli docenti, dai
Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe o dal Dirigente, l’Istituto offre alle famiglie un
ventaglio di diverse opportunità di colloquio e di incontro:
25
Oltre a quella, fondamentale, delle famiglie, ci si avvale in modo diversificato nelle varie annualità,
della collaborazione di numerosi soggetti pubblici o privati, operanti sul territorio:

L’Amministrazione Comunale.
Le Amministrazioni dei Comuni appartenenti all’istituto comprensivo partecipano al funzionamento
della scuola sia in fase di determinazione delle linee essenziali del Piano dell’Offerta Formativa, sia
in fase di finanziamento dei progetti, di acquisto di strumenti, attrezzature e del materiale necessari
per il pieno sviluppo del Piano.

Con altre istituzioni scolastiche per mettere in comune idee e risorse.
INFRASTRUTTURE, MEZZI E STRUMENTI
Tutte le scuole dell’Istituto hanno in dotazione materiali informatici e non, che favoriscono lo
svolgimento delle attività didattiche.
Tutti i materiali vengono man mano implementati attraverso gli appositi fondi
che le
Amministrazioni Comunali mettono a disposizione per l’arricchimento dell’offerta
formativa.
Al fine di realizzare quanto progettato la scuola necessità di:
•
Completare la dotazione di LIM in modo che ogni aula ne sia dotata.
•
Dotare ogni aula di almeno un PC con stampante a disposizione delle attività della classe
/sezione.
•
Arredare in modo adeguato le aule.
•
Dotare i plessi che ne sono sprovvisti di laboratori didattici multimediali con adeguate
dotazioni hardware e software.
•
Dotare di palestra i plessi che ne sono sprovisti.
•
Allestire un laboratorio di scienze ad Ortacesus.
CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE
AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
PREMESSA
La valutazione dell’alunno in ogni singola disciplina non è la risultante della media matematica dei
voti riportati nelle singole prove, ma tiene conto di tutti i fattori che concorrono al processo di
26
apprendimento.
La valutazione in ogni singola disciplina da parte del docente è una proposta di voto, ricavata da un
congruo numero di verifiche, coerente con le griglie (profitto scuola primaria , profitto scuola
secondaria e condotta scuola primaria, condotta scuola secondaria) approvate dal Collegio docenti,
ma la valutazione finale compete all’intero Consiglio di classe, il quale ne diventa responsabile in
solidum.
Il Collegio dei docenti determina i criteri da seguire per lo svolgimento dello scrutinio finale.
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Per deliberare l’ammissione alla classe successiva, il Consiglio di classe, tenendo conto della
centralità dell’alunno, ne pone la situazione scolastica in relazione a:
A. OBIETTIVI DISCIPLINARI
1. Grado di raggiungimento degli obiettivi disciplinari – stabiliti nelle programmazioni – quale
risulta dalle prove di verifica effettuate nelle singole discipline in relazione a conoscenze,
competenze, abilità (uguale o superiore a 6).
2. Progressione del grado di apprendimento della disciplina attribuibile a continuità nello studio o
alle strategie di recupero attuate.
3. Disponibilità verso gli interventi di recupero proposti.
4. Possibilità di allineamento al programma disciplinare della classe successiva.
B. OBIETTIVI FORMATIVI:
1. Consapevolezza dell’esperienza scolastica.
Disponibilità alla condivisione delle regole della comunità scolastica.
NON – AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Per deliberare la non ammissione alla classe successiva, il Consiglio di classe, tenendo conto della
centralità dell’alunno, ne pone la situazione scolastica in relazione a:
A. OBIETTIVI DISCIPLINARI
1. Mancato raggiungimento degli obiettivi disciplinari quale appare dalle gravi e/o diffuse
insufficienze nelle singole discipline in relazione a conoscenze, competenze, abilità (uguale o
inferiore a 5).
2. Mancata continuità nello studio che ha impedito la progressione del grado di apprendimento
delle varie discipline.
3. Scarsa disponibilità verso gli interventi di recupero proposti o non raggiungimento degli obiettivi
27
per i quali gli stessi interventi sono stati istituiti.
4. Non individuazione da parte del Consiglio di classe, delle condizioni di recuperabilità degli
obiettivi e dunque impossibilità, da parte dell’alunno, di allineamento al programma disciplinare
della classe successiva.
B. OBIETTIVI FORMATIVI:
1. Insufficiente o discontinua consapevolezza dell’esperienza scolastica.
2. Disponibilità scarsa o episodica alla condivisione delle regole della comunità scolastica.
3. Numero elevato di assenze in riferimento alla normativa vigente.
GRIGLIA D
GRIGLIA DEL PROFITTO SCUOLA PRIMARIA
Tabella di corrispondenza tra voti in decimi e livelli di apprendimento per la valutazione finale ed i
criteri per la promozione/non ammissione alla classe successiva.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE a.s. 2015\16
LIVELLO
CONOSCENZE
COMPETENZE
- I contenuti specifici delle
discipline non sono stati
recepiti.
- Lacune nella preparazione di base
- Difficoltà ad utilizzare
Concetti e linguaggi specifici.
- Esposizione imprecisa e
confusa.
- Conoscenze parziali e/o
frammentarie dei contenuti.
- Comprensione confusa dei
concetti.
Anche se guidato l’alunno ha
difficoltà ad esprimere i concetti e ad
evidenziare quelli più importanti.
- Uso impreciso dei linguaggi
nella loro specificità.
- Modesta la componente
ideativa.
- Complessiva conoscenza dei
contenuti ed applicazione
elementare delle informazioni.
- Esposizione abbastanza
corretta ed uso accettabile
della terminologia specifica.
- Se guidato l’alunno riesce ad
esprimere i concetti e ad
evidenziare i più importanti.
- Capacità adeguate di
comprensione e di lettura degli
elementi di studio.
- Adesione alla traccia e
corretta l’analisi.
- Esposizione chiara con
corretta utilizzazione del
linguaggio specifico.
3-4
5
6
- Conoscenza puntuale dei
contenuti ed assimilazione
dei concetti
7
- Conoscenza completa ed
organizzata dei contenuti.
8
- Conoscenza approfondita ed
- Sa riconoscere problematiche chiave
degli argomenti proposti.
- Vi è padronanza di mezzi espressivi ed
una efficace
componente ideativa.
- L’esposizione è sicura con
uso appropriato del linguaggio
specifico.
- Capacità di rielaborazione
28
ABILITA’
- Difficoltà ad eseguire semplici
procedimenti logici, a classificare ed
ordinare con criterio.
- Difficoltà ad applicare le
informazioni.
- Metodo, uso degli strumenti e
delle tecniche inadeguati.
- Anche se guidato non riesce ad
applicare i concetti teorici a
situazioni pratiche.
- Metodo di lavoro poco personale e
pertanto poco
efficace.
- Applicazione parziale ed
imprecisa delle informazioni.
- Sufficienti capacità di analisi,
confronto e sintesi anche se non
autonome.
- Utilizza ed applica le tecniche
operative in modo adeguato, se
pur poco personalizzato.
- Applicazione guidata delle
conoscenze acquisite nella
soluzione dei problemi e nella
deduzione logica.
- Metodo di lavoro personale ed
uso consapevole dei mezzi e
delle tecniche specifiche
realizzative.
- Conoscenze per la soluzione di problemi.
- Capacità intuitive che si estrinsecano nella
comprensione organica degli argomenti.
- Sa cogliere, nell’analizzare i temi, i
organica dei contenuti anche
in modo interdisciplinare.
che valorizza l’acquisizione
dei contenuti in situazioni
diverse.
- Stile espositivo personale e
sicuro con utilizzo appropriato del
linguaggio specifico.
- Esposizione scorrevole,
chiara ed autonoma tanto da
padroneggiare lo strumento
linguistico.
- Efficace e personale la componente
ideativa: uso
appropriato e critico dei linguaggi
specifici.
9
- Conoscenza completa,
approfondita, organica ed
interdisciplinare degli
argomenti.
10
collegamenti che sussistono con altri ambiti
disciplinari e in diverse realtà,
anche in modo problematico.
- Metodo di lavoro personale, rigoroso e
puntuale.
- Interesse spiccato verso i saperi e positiva
capacità di porsi di fronte a problemi e
risolvere quelli nuovi.
- Metodo di lavoro efficace, propositivo e
con apporti di approfondimento personale
ed autonomo, nonché di analisi
critica
GRIGLIA DELLA CONDOTTA SCUOLA PRIMARIA
Il voto in condotta deve risultare dalla media ottenuta dal confronto fra i seguenti indicatori
VOTO
INTERESSE
PARTECIPAZIONE
IMPEGNO
RISPETTO
DELLE REGOLE
RELAZIONE
CON GLI ALTRI
Non sufficiente
ASSENTE
ASSENTE
ASSENTE
ASSENTE
CONFLITTUALE E
PROVOCATORIA
Non sufficiente
SPORADICO
SPORADICA
SPORADICO
SPORADICO
PROBLEMATICA E
IRRISPETTOSA
Non sufficiente
SALTUARIO
SALTUARIA
SALTUARIO
SALTUARIO
SCORRETTA E
IRRESPONSABILE
ACCETTABILE
ACCETTABILE
ACCETTABILE
ACCETTABILE
CORRETTA
COSTANTE
COSTANTE
COSTANTE
COSTANTE
COLLABORATIVA
ASSIDUO
ASSIDUA
ASSIDUO
ASSIDUO
COSTRUTTIVA
SUFF-BUONO
DISTINTO
OTTIMO
GRIGLIA DEL PROFITTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO
PER LA VALUTAZIONE FINALE ED I CRITERI
PER LA PROMOZIONE/NON
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA.
VOTO
CONOSCENZE
1
non possiede alcuna
conoscenza disciplinare
2
non possiede alcuna
conoscenza disciplinare
specifica
3
manca quasi completamente
di conoscenze
ABILITÀ
non sa in nessuncaso
applicare le conoscenze
non sa in nessun caso
applicare le conoscenze ed
il linguaggio specifici
solo in casi rarissimi sa
utilizzare conoscenze e
linguaggi specifici
29
COMPETENZE
non sa individuare concetti
elementari, né sa collegarli ed
esprimere valutazioni.
non sa individuare concetti chiave, né
sa collegarli ed esprimere valutazioni
individua pochi concetti elementari,
ma non sa collegarli ed esprimere
valutazioni
applica in modo scorretto
ed incerto le conoscenze e i
linguaggi specifici
individua, talvolta, alcuni concetti
chiave, riesce ad operare solo
qualche collegamento in modo non
sempre corretto e non sa esprimere
valutazioni
riconosce i concetti essenziali,
effettua alcuni collegamenti
sostanzialmente corretti, ma non sa
esprimere valutazioni
4
possiede le conoscenze in
modo lacunoso, incerto e
scorretto
5
possiede parzialmente e non
sempre correttamente le
conoscenze disciplinari
6
conosce i contenuti in modo
corretto, ma limitatamente
ad uno studio manualistico
7
conosce i contenuti in modo
corretto e completo
applica in maniera corretta
le conoscenze disciplinari e
linguistiche
individua i concetti chiave e opera
collegamenti in modo corretto,
esprime valutazioni appropriate e
rielaborate
8
dimostra una conoscenza
ampia, completa e sicura dei
contenuti disciplinari
applica in maniera corretta
ed autonoma le conoscenze
e il linguaggio.
effettua analisi complete e propone
collegamenti adeguati; esprime
valutazioni appropriate, rielaborate e
personali.
9
dimostra una conoscenza
puntuale, ricca, approfondita
e ben argomentata dei
contenuti disciplinari
applica in maniera corretta,
sicura e autonoma le
conoscenze e il linguaggio
effettua analisi complete ed
approfondite, propone collegamenti
adeguati ed esprime valutazioni
personali opportunamente motivate
10
dimostra una conoscenza
puntuale, ricca, approfondita
e ben argomentata dei
contenuti disciplinari e
interdisciplinari
applica in maniera corretta,
sicura e autonoma le
conoscenze, riutilizza il
linguaggio con proprietà,
ricchezza e varietà.
effettua analisi ricche di osservazione
in modo autonomo; organizzale
conoscenze e le procedure espositive
con sicurezza ed esprime motivate e
personali valutazioni critiche
applica con incertezza e
qualche scorrettezza le
conoscenze disciplinari e i
linguaggi specifici
applica in modo
superficiale, ma
sostanzialmente corretto
conoscenze disciplinari e
linguistiche
individua i concetti chiave e opera
collegamenti più semplici in modo
corretto; esprime valutazioni
appropriate, ma poco elaborate
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA NELLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il voto in condotta deve risultare dalla media ottenuta dal confronto fra i seguenti indicatori:
a)
b)
c)
d)
e)
Rispetto del regolamento
Comportamento durante le lezioni
Frequenza
Svolgimento delle consegne
Ruolo all’interno della classe
VOTO
10
a. Rispetto scrupoloso del Regolamento scolastico
b. Comportamento equilibrato e maturo per responsabilità e collaborazione
c. Frequenza assidua alle lezioni
d. Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche
e. Ruolo propositivo all’interno della classe
a. Rispetto scrupoloso del Regolamento scolastico
b. Comportamento equilibrato e maturo per responsabilità e collaborazione
30
9
c. Frequenza regolare alle lezioni
d. Regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche
e. Ruolo positivo all’interno della classe
8
Rispetto del Regolamento scolastico
b. Comportamento buono per responsabilità e collaborazione
c. Frequenza regolare alle lezioni
d. Svolgimento abbastanza proficuo delle consegne scolastiche
e. Ruolo accettabile all’interno della classe
7
a. Qualche infrazione al Regolamento scolastico notificata alla famiglia
b. Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione
c. Ritardi all’inizio delle lezioni pur con frequenza abbastanza regolare
d. Svolgimento discontinuo delle consegne scolastiche
e. Ruolo non del tutto positivo all’interno della classe con disturbo del regolare svolgimento delle lezioni
6
5
a. Inosservanza del regolamento scolastico tali da comportare sanzioni disciplinari
b. Comportamento scorretto, mancanza di riguardo verso docenti, compagni e personale scolastici,
comportamento poco responsabile durante visite e viaggi di istruzione
c. Ripetute assenze e ritardi non giustificati, falsificazione di firme sulle giustificazioni
d. Svolgimento delle consegne spesso disatteso
e. Ruolo negativo all’interno della classe notificato alla famiglia
a. Gravi inosservanze del Regolamento scolastico tali da essere sanzionabili con l’irrogazione di sanzioni
disciplinari che comportino l’allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore ai 15 giorni
b. Comportamento scorretto, mancanza di riguardo verso docenti, compagni e personale scolastico,
comportamento irresponsabile durante visite e viaggi di istruzione
c. Assenze ripetute e spesso non giustificate
d. Svolgimento delle consegne regolarmente disatteso
e. Ruolo negativo all’interno della classe con linguaggio irriguardoso, offese e violenze fisiche e
psicologiche verso i compagni.
CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE – ESAME DI STATO
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA PROVA SCRITTA D’ITALIANO
Requisiti comuni:
- Aderenza alla traccia
- Coerenza del discorso
- Correttezza formale (ortografia, lessico, sintassi, punteggiatura)
- Uso e varietà del lessico
- Scelta di un registro appropriato
Requisiti specifici:
Traccia 1 (tipologia testuale: lettera, diario, cronaca, racconto):
- Rispetto delle regole specifiche del genere
- Originalità di contenuti
- Coerenza ideativa
Traccia 2 (tipologia testuale: testo informativo testo argomentativo):
- Conoscenza dell’argomento affrontato
- Organizzazione logica dell’esposizione
31
- Scelta degli esempi
- Autonomia e coerenza di giudizio
Traccia 3 (tipologia testuale: relazione):
- Comprensione e conoscenza dell’argomento
- Chiarezza e coerenza espositiva
- Organizzazione e completezza della trattazione
GRIGLIA PER IL GIUDIZIO SINTETICO DELLA PROVA DI ITALIANO
Lo svolgimento risulta … alla traccia
non attinente/parzialmente attinente/
sostanzialmente attinente/pienamente attinente.
l’impostazione generale è…
disorganica/debolmente strutturata/abbastanza
strutturata/organicamente strutturata/
coerente/incoerente/ originale.
ed esposta…
in modo confuso/con un linguaggio chiaro e corretto/
con un linguaggio corretto e scorrevole/
con un linguaggio ricco e appropriato.
Traccia 1.
L’elaborato…alle regole specifiche del genere…
Non risponde/ risponde in modo
poco personale/ risponde in modo
accettabile/risponde pienamente
e in modo originale.
e presenta uno sviluppo…
Incoerente/lineare ma poco originale/
originale e organico.
Traccia 2.
L’elaborato presenta un’analisi dei contenuti…
Superficiale/ poco personale/
accettabile/ esauriente.
Approssimativo e disorganico/coerente
schematico/logico e ricco di esempi/
complesso e approfondito.
uno sviluppo argomentativo
e mostra capacità di interpretazione della traccia… insufficiente/più che sufficiente/
buona/ ottima.
Traccia 3.
Il candidato dimostra…
di non conoscere l’argomento/
di conoscere l’argomento in modo
superficiale/ una conoscenza sufficiente
dell’argomento/una conoscenza approfondita
dell’argomento/di aver rielaborato in modo
32
coerente e strutturato l’argomento.
di saper presentare gli obiettivi del lavoro…
in modo insufficiente/in modo essenziale/
in modo puntuale e approfondito.
è inoltre in grado di utilizzare il linguaggio specifico… in modo approssimativo/in modo semplice
ma corretto/ in modo consapevole.
*Valutazione complessiva:
*La valutazione complessiva espressa in decimi, da 4 a 10.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA PROVA SCRITTA DI LINGUE STRANIERE
Per le prove scritte di Lingua francese ed inglese:
Comprensione di un testo
Pertinenza alle tracce proposte
Correttezza ortografica, grammaticale e sintattica
Correttezza lessicale
Organicità dei contenuti.
VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI
QUESTIONARIO E RIASSUNTO
LINGUA STRANIERA
□ INGLESE
□ FRANCESE
Alunno/a:
………………………………………………………………………………………………………
Comprensione del testo
Rielaborazione
Lessico
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
9-10
8
7
6
4-5
9-10
8
7
6
4-5
9-10
8
7
6
4-5
Completa
Soddisfacente
Pienamente accettabile
Accettabile
Parziale
Personale e corretta
Chiara e corretta
Semplice e sostanzialmente corretta
Di base con qualche imprecisione
Confusa
Vario ed efficace
Appropriato
□ Adeguato
□ Semplice
□ Impreciso
VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA
LETTERA
□ INGLESE
□ FRANCESE
Alunno/a:………………………………………………………………………………………………
33
Aderenza alla traccia
Elaborazione
9-10
8
7
6
4-5
9-10
8
7
6
4-5
9-10
8
7
6
4-5
Lessico
Uso delle strutture e delle
funzioni linguistiche
Voto finale
9-10
8
7
6
4-5
…………………………/ DECIMI
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
Completa
Soddisfacente
Pienamente accettabile
Accettabile
Parziale
Personale e corretta
Chiara e corretta
Semplice e sostanzialmente corretta
Di base con qualche imprecisione
Confusa
Vario ed efficace
Appropriato
Adeguato
Semplice
Impreciso
Articolato e personale
Appropriato
Adeguato
Semplice
Limitato
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA,
SCIENZE E TECNOLOGIA
VOTO
Conoscenza degli
elementi specifici
della disciplina
10
Conosce gli elementi
specifici della
disciplina in modo
completo e
approfondito
9
Conosce gli elementi
specifici della
disciplina in modo
completo
8
Conosce gli elementi
specifici della
disciplina in modo
soddisfacente
7
Conosce gli elementi
specifici della
disciplina in modo
quasi completo
6
Conosce gli elementi
DESCRITTORI
Identificazione
delle procedure di
risoluzione dei
problemi
Applica le regole, le
Identifica in
formule e i
maniera rigorosa
procedimenti in
tutte le procedure di
maniera corretta e
risoluzione dei
consapevole
problemi
Applica le regole, le
Identifica tutte le
formule e i
procedure di
procedimenti in
risoluzione dei
maniera corretta
problemi
Applica le regole, le
Identifica quasi
formule e i
tutte le procedure di
procedimenti in
risoluzione dei
maniera corretta
problemi
Applica le regole, le
Identifica le
formule e i
principali procedure
procedimenti in
di risoluzione dei
maniera corretta
problemi
Applica le regole, le
Identifica alcune
Applicazione di regole,
formule e procedimenti
34
Utilizzo del
linguaggio grafico
e simbolico
L’utilizzo del
linguaggio grafico
e simbolico è
rigoroso
L’utilizzo del
linguaggio grafico
e simbolico è
appropriato
L’utilizzo del
linguaggio grafico
e simbolico è
appropriato
L’utilizzo del
linguaggio grafico
e simbolico è
adeguato
L’utilizzo del
specifici della
disciplina in modo
essenziale
5
Conosce gli elementi
specifici della
disciplina in modo
frammentario
4
Conosce gli elementi
specifici della
disciplina in modo
lacunoso
formule e i
procedimenti in
maniera
sostanzialmente
corretta
Applica le regole, le
formule e i
procedimenti in
maniera incerta
procedure di
risoluzione dei
problemi
Identifica solo
poche procedure di
risoluzione dei
problemi
Le regole, le formule e Le procedure di
i procedimenti
risoluzione dei
risultano in massima
problemi sono
parte non applicate
improprie
linguaggio grafico
e simbolico è quasi
sempre adeguato
L’utilizzo del
linguaggio grafico
e simbolico è
approssimato
L’utilizzo del
linguaggio grafico
e simbolico è
inappropriato
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
L’alunno ha dimostrato di avere un controllo emotivo
Ha organizzato il suo pensiero e le sue informazioni in modo
Ha risposto alle domande in modo
Ha dimostrato di saper effettuare tra le varie discipline collegamenti
Si è espresso in forma
Si è avvalso dei linguaggi specifici disciplinari
Ha dimostrato (ha confermato) una preparazione generale e specifica
1
2
3
4
5
6
7
1) Buono, sufficiente, insufficiente, scarso
2) Logico e completo, organico e razionale, incerto e poco chiaro, confuso e disordinato
3) Pertinente, adeguato, non del tutto preciso, frammentario
4) Personali, efficaci, solo se guidato, scarsi e forzati
5) Corretta, abbastanza corretta, non troppo corretta, scorretta
6) Opportunamente, non sempre adeguatamente, in modo inadeguato
7) Più che buona, buona, soddisfacente, incerta, superficiale.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL GIUDIZIO GLOBALE
L’alunno ________________________________ ha dimostrato nelle Prove d’Esame e durante il
colloquio pluridisciplinare di aver raggiunto una preparazione generale __________________(1)
che_____________________(2) il giudizio di ammissione. Gli obiettivi della programmazione
sono stati raggiunti in modo ___________________________(3).
Si conferma il giudizio orientativo già espresso. La maturazione della personalità raggiunta è
__________________________________(4) all’età.
1) Ottima, più che buona, buona, sufficiente, incerta, superficiale
2) Rispecchia, conferma, contraddice, non conferma
3) Totale, soddisfacente, non soddisfacente, parziale
4) Del tutto adeguata, adeguata, parzialmente adeguata, non adeguata.
35
Valutazione e monitoraggio PTOF
I dati emersi dall’autovalutazione d’Istituto, unitamente ai processi di valutazione esterna
dell’INVALSI, saranno nucleo fondamentale della rendicontazione sociale dell’Istituzione scolasti ca. La condivisione e pubblicizzazione dei risultati del monitoraggio, in una dimensione di traspa renza, saranno utili per il miglioramento organizzativo e gestionale e dell’azione della scuola.
Si vedano in ALLEGATO i seguenti documenti:
R.A.V - P.D.M. – e ATTO DI INDIRIZZO
(fare collegamenti Iper Testuali DOPO AVER CARICATO SUL SITO i documenti…… lavoro per MAURO CARTA : -) )
36