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NUOVA
GAZZETTA DI CASERTA
Domenica 10 gennaio 2016
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IL
QUOTIDIANO
DI
TERRA
DI
LAVORO
LEGA PRO GIRONE C. I falchetti continuano la preparazione in vista del derby, due le incognite di formazione
Casertana, Romaniello: “Sarà un derby
impegnativo ma siamo molto carichi”
ANTONIO PAPALE
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Anche nella giornata di
sabato è continuata nella massima serenità e tranquillità la
preparazione, presso il centro
sportivo “Terra di Lavoro” di
Marcianise, della Casertana in
vista del match di domani in
quel di Pagani contro i liguorini
trasmesso da Raisport 1. Match
che assume maggiore valenza,
sia per gli uni che per gli altri,
se si vanno ad analizzare i risultati delle dirette concorrenti per
i rispettivi obiettivi nelle prime
partite della giornata disputate
nel pomeriggio e nella serata di
sabato. Detto ciò, e tornando
agli aspetti tecnici del match in
senso stretto, in casa rossoblù
mister Romaniello ha pochi
dubbi, legati al centrocampo tra
Marano e Matute, visto il recupero di Mancosu, e all’attacco
tra Jefferson e De Angelis come
spalla dell’inamovibile Negro.
Questi dubbi potrebbero essere
sciolti nella rifinitura di oggi in
quel di Marcianise e dove si capirà lo schieramento da opporre
ai liguorini, in piena crisi di risultati e precipitati in zona playout.
Al termine dell’allenamento
mattutino svoltosi nella giornata di sabato, è stato proprio il
mister rossoblù a presentare,
con la sua solita disponibilità, il
match di domani, dichiarando:
promozione
Maddalonese
e Poggiomarino
ferme sul pari
CASERTA.
MADDALONESE
2
REAL POGGIOMARINO 2
la casertana è pronta per il ritorno in campo domani sera a pagani nel delicato derby esterno
“Derby impegnativo. Loro arrabbiati per i scarsi risultati.
Noi dobbiamo avere la stessa
voglia di portare un risultato
importante a casa. Dobbiamo
pensare partita per partita, perché la partita dopo è sempre più
impegnativa. A Pagani partita
difficile, soprattutto perché
viene dopo la sosta. La società
ha lavorato benissimo sul mercato, ma c’è tempo per ragionare sulla formazione. Loro
buona squadra che sfrutta le ripartenze dei loro giocatori veloci ed importanti. Dobbiamo
stare attenti alla loro rabbia ed
in fase di possesso palla. Con i
lanci di Marruocco, bravi a ripartire. Il fatto di giocare per ultimi non ci condiziona, anzi è
un motivo in più per fare bene.”
Intanto, visto anche il campionato che incombe, pausa per il
calciomercato e più precisamente per quanto riguarda la
telenovela legata a Lanzaro, con
lo stopper che dovrebbe arrivare all’ombra della Reggia, ma
il calcio insegna che, fin quando
non c’è nero su bianco, non è
nulla di certo. In casa Paganese,
mister Grassadonia, peraltro ex
di turno, deve fare a meno di diversi elementi specialmente nel
reparto arretrato e quindi ci
sono dubbi che saranno sciolti
oggi. Davanti gli ex Cunzi e Caccavallo promettono la classica
vendetta sportiva. Infine, continua la prevendita per i biglietti
del match che per il tifo casertano si ultimerà alle 19 di oggi:
procede bene e non è escluso
che si arrivi tra le 300 e le 400
unità che seguiranno i falchetti
nella trasferta in terra salernitana.
PROMOZIONE. La Real Maceratese sorride, vittoria a tavolino
MACERATA CAMPANIA. A causa del ritiro annunciato della Juve Pro Poggiomarino, la
Real Maceratese vince a tavolino la prima
gara del 2016. La società napoletana, il cui
titolo nel frattempo era stato acquistato
dalla Viribus Unitis, non è riuscito ad ottemperare a tutte le problematiche di natura
economica ed ha ufficializzato la sua quarta
ed ultima rinuncia al Comitato Regionale
Campano già nel periodo invernale. Poiché
si tratta di un ritiro avvenuto nel girone di
ritorno, tutte le prossime partite termineranno col punteggio di 3-0 a favore delle sfidanti.
Interpellato sull’argomento, l’allenatore Giuseppe Cicala esprime le sue sensazioni:
“Viste le ultime vicissitudini, tutto sommato
m’aspettavo che la Juve Pro Poggiomarino si
ritirasse nel girone di ritorno. Ovviamente ci
fa piacere vincere la gara, anche se allo
stesso tempo ci scontenta poiché all’andata
perdemmo ed avremmo potuto recuperare
anche quei tre punti, qualora il ritiro fosse
avvenuto nel girone d’andata. Era molto meglio conquistare i tre punti sia all’andata che
al ritorno, ciò lascia l’amaro in bocca, però il
regolamento è questo e bisogna sottostare.
Ci è già capitato due anni fa in Prima Categoria, purtroppo non ci fecero recuperare i
punti”.
Il trainer maceratese si augura che il prolungamento della pausa natalizia non penalizzi troppo i giallorossi: “Settimana
prossima vedremo se le tre settimane di
pausa ci penalizzeranno oppure no. Noi veniamo da una signora amichevole disputata
in casa contro l’Hermes Casagiove. Una
bella partita finita 2-2, e purtroppo l’annullamento della gara casca nel momento propizio. Cerco di mantenere sulle corde i
ragazzi, affinché capiscano questo fermo
forzato”.
Infine il fido collaboratore del presidente
Andrea Guida e del vice presidente Giuseppe
Iannotta anticipa il discorso sulla prossima
partita col Cicciano: “Sicuramente sarà
un’impresa ardua ripetere la vittoria dell’andata. Ora il Cicciano si è rinforzato, ma ci
farebbe un gran piacere il trionfo in extremis del Magnotti. Noi cercheremo di sconfiggere qualsiasi avversaria, l’unico modo
per provare a conquistare i play-off”.
MADDALONESE: Di Caprio,
Villano (73’ Ottobre), Di Maio,
Izzo P. (53’ Aveta), Mingione
(53’ Insigne), De Carlo, Izzo I.,
Moriello, Portone, Loasses,
Barletta. A disp. D’Auria,
Rossi, Caruso, Carnevale. Allenatore: Sacco
REAL
POGGIOMARINO:
Balbi, Cimarile (89’ Ricciardi),
Nocerino, Mastellone, Del
Nunzio, Cangianiello, Mosca,
Infante, Balzano (75’ Ruggiero), Balzamo, Polise (46’
Villino). A disp. Marchesano,
Magliulo, Iovine, Falco. Allenatore: Nocera
ARBITRO: Franza di Nocera
Inferiore
RETI: 33’ Balzano, 42’ Loasses,
47’ Balzano, 91’ Barletta
NOTE: Ammoniti Moriello, Del
Nunzio, Cangianiello, Infante,
Insigne. Recupero 2’ pt, 4’ st.
MADDALONI . Inizia con un pari
casalingo il nuovo anno per la
Maddalonese. Al ‘Cappuccini’
finisce 2-2 un match pieno di
colpi di scena contro il Real
Poggiomarino. Gli ospiti sbloccano poco dopo la mezz’ora
con un lancio da centrocampo
sulla sinistra per Balzamo che
cross al centro e Balzano in
mischia fa 0-1. I padroni di
casa si riversano nella metà
campo avversaria trovando
con Portone il rigore. L’attaccante viene atterrato da Cimarile e Loasses dal dischetto fa
1-1.
Nella ripresa ti aspetti il Maddaloni, ma al secondo minuto
punizione di Balzano che scavalca la barriera e supera nuovamente Di Caprio. Arriva il
secondo giallo a Moriello e granata in dieci. Gli ospiti sfruttano un paio di contropiedi,
ma si divorano il 3-1. Sembra
finita, ma Barletta pesca il jolly
su cross di Insigne. Spettacolare rovesciata al volo che fa
impazzire i tifosi. Un punto è
sempre meglio di niente.
IL PERSONAGGIO. Maikol Negro risponde presente e fa anche la differenza
C’è chi l’ha voluta, questa maglia. Con sudore, sacrificio e determinazione. C’è chi
l’ha inseguita e se l’è presa. Non
perché Caserta avesse un significato particolare, e nemmeno
perché ammaliato dal progetto
tecnico o così folgorato dalla
piazza. No, Negro s’è preso tutto
questo principalmente per una
rivincita con se stesso: l’hanno
dato per finito, ha risposto sul
campo. Prima da uomo, poi da
attaccante. Quindi da serial killer d’aree di rigore, di quelli
eterni e dal talento infinito. A
ventisette anni, un’altra giovinezza l’ha rapito e l’ha consegnato al vero calcio: da adesso in
poi, il futuro, quello suo e dei
rossoblù, passa ancora una volta
tra i suoi piedi.
CASERTA.
DA LECCE. Piedi che han già
detto tanto, se non tutto, del suo
affaire con la bellezza del calcio.
Dieci presenze su sedici in campionato, è che prima ha dovuto
recuperare dal solito problemino fisico: scale, gradoni e si
riparte. Con quell’obiettivo in
testa: esordire nella sua Lecce,
davanti a tutti i suoi cari. La bellezza del crederci fino alla fine
non è che paghi, ma dà anche gli
interessi. Motivazione a mille,
debutto conseguenziale: ventisette minuti ed un giallo accumulato. Più sprazzi di talento. E
che talento.
A MESSINA. Da quel momento
in poi, Romaniello capisce di
non poter fare più a meno del
suo estro: e lui lo ripaga, segnando il gol vittoria al Menti di
Castellamare e la doppietta con
cui al Pinto si dà la caccia agli
stregoni. L’idolo della folla, all’istante: stile Mancosu. Col
quale si ripete alla voce “marcatori” nel match successivo,
quando a farne le spese è la vit-
tima Martina. Insomma: solito
motivo in crescendo. Come ce
ne sono stati tanti nella sua carriera. E come tante altre volte,
ecco arrivare la prima caduta:
perché dopo un novembre da tre
gol in due partite, Negro passa
alla modalità spettatore. Prima
in panchina, poi in tribuna. Il
dio del calcio aveva da riscuotere, non c’è altra spiegazione.
Quattro gare senza campo,
quindi il ritorno: quei venti minuti di sgambata finiscono nell’anonimato di una trasferta ad
Andria segnata sin dal primo
minuto. Ma Maikol è bravo a rispondere, è la sua specialità. E
quando tutto questo diventa il
diktat societario, manco a dirlo,
la decide lui. Altra doppietta,
stavolta al Messina. Il primato
riacciuffato a denti stretti, con
numeri da campione vero ed un
gol che s’incastra docilmente tra
le immagini più belle dell’anno
passato.
NUMERI PRIMI. E non era facile, trovare un momento. Come
non lo è stato tutto questo per
Negro: partito dal Torino, ma
sempre e solo ad un misero
passo da ciò che realmente sa
contare. A ventisette anni, no:
non si può essere finiti. E l’attaccante l’ha dimostrato: con
tecnica, cuore ed istinto. E con
una rete ogni centodue minuti,
media gol mai così alta dai
tempi della Nocerina. Romaniello l’ha trovato, se l’era perso,
e poi l’ha ripescato. Quanti miracoli può fare, la fiducia. Accompagnata dal miglior Maikol,
non è che ne farebbe un altro?
Uno di quelli B…elli davvero.
CRISTIANO CORBO