Buona Sanità "Un intervento complesso" del 07

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Transcript Buona Sanità "Un intervento complesso" del 07

Lettere 23
L'ARENA
Giovedì 7 Gennaio 2016
LetterealDirettore
TRASPORTOLOCALE
Sei bus
sifermano
Una situazione quella della
soppressione del servizio Atv
per i giorni delle ultime festività che mi ha lasciata incredula: Natale ed il 1° dell’anno
senza autobus in città e zone
limitrofe. A Natale e Capodanno il servizio è stato sospeso ad eccezione della Navetta
Aeroporto, seppur con corse
limitate. Ma non si rendono
conto coloro che hanno operato questa scelta, che peraltro dura da anni (vertici di
Atv? Sindaco?) che c’è gente
che non ha l’auto e che a Natale e a Capodanno lavora?
Un’amica infermiera non automunita e con unico reddito
che mantiene una famiglia,
in turno in ospedale la mattina di Natale, ha dovuto prendere il taxi all’andata ed al ritorno non abitando vicina
all’ospedale.
Ovviamente non tutti si possono permettere i taxi. Restando in tema di chi invece
lavora durante queste festività, i tassisti, per esempio, fanno «la sagra» (giustamente)
e per loro non è un problema
lavorare, anzi. Perché diventa un problema per gli autisti
di Atv o per i loro vertici far
funzionare i mezzi pubblici
nei giorni di Natale e del 1°
dell’anno? Quante categorie
professionali ci sono che lavorano nei giorni suddetti?
Per esempio: medici ed infermieri ovvio, ma anche vigili del fuoco, ma anche polizia
e carabinieri, ma anche chi
ha il ristorante ossia cuochi,
camerieri, lavapiatti, ma anche piloti di aerei, ma anche
macchinisti dei treni e dei traghetti di Venezia e sicuramente ci saranno altre categorie che ora non mi vengono in mente. Perché non è stato un problema, ad esempio,
per gli operatori Amia, passare il 1° dell’anno anche nelle
frazioni (Poiano) a far la raccolta dei rifiuti? Mi sembra
che questo servizio di una
partecipata come lo è Atv
(credo), anche se importante, lo fosse un po’ meno del
servizio di trasporto specialmente se tutta la gente si comportasse con educazione civica relativamente ai rifiuti.
E tutta quella gente, sempre senza auto, che dovrebbe
muoversi anche solo per il
pranzo con amici in quei giorni? Penso agli stranieri in Italia che non sempre sono i cosiddetti extracomunitari che
arrivano coi barconi ma alle
tante badanti da noi italiani
richieste, signore non giova-
Per inviare una lettera
Corso Porta Nuova, 67 - 37122 - Verona
[email protected]
nissime, che almeno in quei
giorni si ritrovano tra loro.
Ne conosco molte tramite il
mio lavoro di queste signore
e mi fanno una pena infinita.
Raramente qualcuna ha
l’auto o i familiari della persona che accudiscono disponibili a portarle da amici proprio in quei giorni.
Allora vediamo quanto ho
rilevato, secondo il mio modesto parere ovviamente, nel
comportamento Atv del mese di dicembre.-Durante i fine settimana del 1-2, 8-9,
15-16 dicembre, in occasione
dei Mercatini di Natale, Atv
ha effettuato un servizio gratuito di bus navetta per piazza Bra:ottima cosa... bisognava che la gente acquistasse
muovendo l’economia ed era
importante fargli risparmiare il costo del parcheggio o la
difficoltà di trovarlo.
Il 19, il 20, il 26 e il 27 dicembre 2015 i mezzi pubblici di
Verona e provincia sono stati
gratuiti per tutti. Per un problema di inquinamento (i
motivi li conosciamo) anche
a Verona si è deciso di adottare questa misura per combatterlo, almeno in parte, in questo autunno che sta ammorbando l'aria della Pianura Padana. Cittadini lasciate le auto a casa che vi facciamo girare gratis sui bus. Il 25 dicembre 2015 e 1° dell’anno 2016:
soppressione del servizio. Ops… in questi suddetti giorni
potevano circolare auto a gò
gò.
Maria Grazia Antolini
VERONA
LABUONASANITÀ
Unintervento
complesso
Desidero ringraziare pubblicamente il dottor Michele
Trevisan e tutto il suo staff
della Sala Operatoria di ortopedia dell’ospedale di Legnago per il complesso intervento alla mia mano svolto in un
giorno festivo. Ho potuto apprezzare l’elevata professionalità e il lavoro di équipe mirato anche a sostenere umanamente il paziente per consentirgli di superare l’intervento con il minimo di stress,
cosa questa che non sempre
avviene. Équipe di questo genere non si improvvisano e
una volta costituite devono
essere protette con assoluta
priorità. Qualora venissero
smantellate bisogna essere
consapevoli che per ricostruirle ci vogliono certamente molti anni. Spero vivamente che Legnago rimanga a
lungo un punto di riferimen-
to sicuro per i cittadini di
quel territorio.
Ester De Marchi
LATISANA (UDINE)
FOTO DEL GIORNO
ma servono, invece, risposte
concrete, in linea con le
aspettative del Paese.
Luigi Ferone
Partito dei Pensionati - MONFALCONE
PARTITO DEI PENSIONATI
Quelbonus
aidiciottenni
Costerà una notevole somma, la trovata renziana, di dare un «bonus» di 500 euro ai
18enni, per migliorare la loro
preparazione culturale. Questa iniziativa è stata da subito criticata dal Partito Pensionati. Non saranno quei
500 euro, a migliorare la preparazione culturale di questi
giovani: qualche rappresentazione teatrale, qualche visita a musei, qualche libro,
non incideranno in alcun modo sulla preparazione culturale di questi ragazzi.
In concreto, si disperde una
somma notevole, in mille rivoli, senza nessun prevedibile risultato concreto. Molti
edifici scolastici hanno bisogno di lavori di ristrutturazione, mancano computer e, addirittura, talvolta, cancelleria.
Renzi, così attento alla crescita culturale dei 18enni,
perché non ha mai pensato a
dare un analogo «bonus», ai
tanti pensionati che non arrivano ad una pensione di 500
euro al mese? Il Partito Pensionati ritiene che, anziché
inseguire gli spot, il governo
dovrebbe dare risposte vere e
concrete, a quei circa due milioni di pensionati che vivono con meno di 500 euro, ai
titolari di pensioni di invalidità che sfiorano i 280 euro al
mese. Perché non aumentare le pensioni ferme da quasi
venti anni? Il Partito Pensionati ritiene veramente assurda la politica dei bonus,
strombazzati ai sette venti.
Basti pensare ai famosi 80
Euro. Il governo, a giudizio
del Partito Pensionati, deve
affrontare con determinazione e con fatti concreti i drammi del nostro Paese che sono, in primo luogo, la disoccupazione, con l’allarmante
dato della disoccupazione
giovanile attestata saldamente al 40%. A questo vanno aggiunte le difficoltà in cui si dibattono tutti i settori portanti del nostro Paese: piccola e
media impresa, agricoltura,
artigianato, commercio, industria. Pesanti pure i problemi legati alla sanità, ai trasporti, all’assetto idrogeologico del territorio, all’immigrazione ecc. Il Partito Pensionati ritiene che non servano sorrisi, ottimismo a tutti i costi,
TASSEE CONTIPUBBLICI
Cancellare
glienti inutili
Notizie velenose guastano
ogni giorno quel po’ di appetito che ci è rimasto dopo aver
acceso la televisione. Adesso
però
stiamo
passando
dall’esagerato all’assurdo e in
qualche momento ci sembra
persino di non aver capito bene, di essere andati via di testa, cerchiamo un’altra fonte
d’informazione sperando di
non trovare conferma di
quanto abbiamo appena finito di sentire. Invece è proprio
così, è una follia, il governo
vuole arrivare a metterci le
mani in tasca e prenderci tutto, magari un po’ per volta, a
manciate di monetine per
non dare troppo nell’occhio,
ma tutto. Si comincia a sentir
parlare di tassa sull’ombra
che le tende degli esercizi
commerciali proiettano sulla
via, poi di tassa sulle biciclette, poi di tassa sulle visite alle
isole vulcaniche, il prezzo del
petrolio è crollato e tuttavia,
neanche quel crollo fosse un
fertilizzante, le accise continuano a germogliare; c’è chi
teme che si arrivi alla tassa
sull’ombra dei balconi.
E dire che lo Stato possiede
tanti di quegli Enti inutili e
tanti di quei beni in disuso,
che se opportunamente alienati o ristrutturati e resi operativi potrebbero forse azzerare il debito pubblico. Certo
bisogna mettersi d’impegno,
arrancare fra tutti gli ostacoli
della nostra storica burocrazia e magari far fuori una volta per tutte la burocrazia stessa. Ma bisogna lavorare e il
lavoro è fatica, meglio lasciar
perdere e cercare risorse altrove, nelle nostre tasche, appunto.
Scoperto il meccanismochetoglie il «freno» aitumori
Cosapermette allecellulestaminalideitumori dimantenersi invitaedareorigineanuovitumori?Pubblicata su
Nature,lascopertadiun meccanismodi «freno»riguardaperora iltumorepiù comuneeaggressivodelcervello,
il glioblastoma, e si deve al gruppo della Columbia University di New York coordinato da Antonio Iavarone e Anna
Lasorella,traipiù celebricervelliinfugaitaliani.Èuna scopertaimportante,«perchè lecellulestaminali dei
tumorisopravvivonoallachemioterapiaesono leresponsabili dellariformazione deltumore»,dice Iavarone.
Perciòcapireilmeccanismo chelefa sopravvivereè crucialepertrovare farmaci cheloneutralizzino.La
scopertaènatadall’osservazioneche quandoiltumoresisviluppa nongeneratutti ivasisanguigninecessariper
ossigenarsi,mariesceacrescereconl’aiuto didue proteine:Hif alfa1ealfa2.Queste hannoperòunnemico
naturalenellaproteinaVhl (vonHippel-Lindau),nota peressereunsoppressore deitumori.Iavaronee Lasorella
hannoscoperto chela proteinaId-2bloccaVhl,togliendo ilfrenochelimitalacrescita deitumori.
Roberto Zanesi
SAN MARTINO B.A.
Ailettori
Perconsentire ognigiorno al
maggiornumeropossibile di
lettereinviateci dai lettori,di
trovare spazioperla
pubblicazioneinquesta
pagina,invitiamo tuttii
lettoria contenere i loro
interventientroletrenta
righe.Grazie
puntaspilli
Intimo,ilbody
ritorna
allacarica
Maria Vittoria Alfonsi
In questi anni di corsi, ricorsi, riprese, copiature. scopiazzature del «dejà vu», diventa inevitabile ricordare
sempre ciò che scrisse Voltaire definendo la moda -figlia di Proteo- come «dea incostante, incomoda, bizzarra nei gusti, folle negli ornamenti, che appare, fugge, ritorna, rinasce in tutti i tempi».
Perciò, nei grandi ritorni
di mode e moda, oggi dedichiamo la nostra attenzione
ad un intimo che si può (in
parte) vedere: il body.
Nel 1947 si parlò di «rivoluzione nella biancheria», di
«riplasmare il corpo femminile»: si dava l’addio al busto, quell’elemento di tortura con stecche di balena o
addirittura ferro a spirale,
in auge nell’800 e nei tre primi decenni del ’900.
Per arrivare, negli anni
’50, al «body», appunto: questa specie di costume da bagno intero (genere olimpionico, alla Ester Williams), intimo da giorno, che si poteva
usare anche la notte nelle sue
numerose versioni, di tessuto leggero elasticizzato, di
maglina o maglina e pizzo.
Body che dagli anni ’60 (errato dire anni ’90! come errato
è dire che era chiuso soltanto
da gancetti, perché poteva
avere invece ben più comodi
«automatici» o velcro).
Entrato quindi con forza
nel guardaroba femminile,
reparto intimo, come «sotto
abbigliamento», negli anni
’70 -oltre ad essere amato dalle femministe, poiché permetteva loro di abbandonare
quel reggiseno gettato simbolicamente alle ortiche, se non
bruciato- diventò pure indumento da ginnastica, o addirittura da discoteca con gonna più o meno ampia, più o
meno lunga (il «body-shoking»), per raggiungere il culmine della popolarità negli
anni ’80, nelle versioni con o
senza maniche, col reggiseno
-ovviamente incorporato nel
pezzo unico - con o senza imbottiture o ferretti, con o senza giarrettiere: da indossare
con gonne, pantaloni, o
jeans, e nient’altro.
Di seta, di raso, di tulle.
con inserti di pizzo nei punti più «strategici» o tutto-pizzo i più audaci e più
eleganti, talvolta con micro-gonnellina così da simulare un baby-doll, neri, bianchi, in colori pastello, stampati a fiori, o anche in un audace provocante rosso (considerato anche di buon auspicio per capo d’anno!).
«Intimo da giorno» (e volendo da notte) rieccolo
dunque ritornare trionfante, alternativa al due pezzi
coordinato (ovvero reggiseno con slip, se non con mutandine o tanga) indossato
naturalmente «a pelle», in
modelli sempre più nuovi,
di pizzo, di raso, di viscosa
stretch, quanto mai seducente e ricco, rinnovato con
motivi «importanti», dai tagli laser effetto tatuaggio alle decorazioni con Swarovski così da essere ideale dal
mattino alla sera : nel duplice ruolo di intimo sotto la
blusa o il maglioncino, ma
come top sotto la giacca con
pantaloni o gonne ad hoc.
Bentornato, dunque, body.
Anche se molte donne ti sono sempre rimaste fedeli:
un bel primato.
IL GIOCO DEL
Le previsioni
Nella seconda estrazione del 2016 i numeri “centenari” sono
diventati sei. Guida il gruppo l’87 su Venezia che manca da 126
turni. Precede il 41 su Milano, a quota 119, la coppia formata
dal 79 sulla Nazionale e dal 30 su Milano, entrambi con 110 assenze, il 29 su Palermo, con 105 ritardi e il 70 su Napoli che ha
appena girato la boa delle 100 estrazioni negative. Fra i numeri
più attesi si sono messi in luce il 59 su Bari dopo 58 assenze, il
24 e il 36 su Cagliari dopo 42 e 41 turni ciascuno, il 60 su Roma
dopo 37 mancati riscontri, il 50 su Torino dopo 43 ritardi, il 52 e
l’8 sulla Nazionale dopo 39 e 38 turni. L’ambo 24-50 ha valenza
doppia perché è stato estratto sia sulla ruota di Napoli che su
quella di Torino. Per quanto riguarda le combinazioni numeriche, da segnalare il terno di finale 9 (39-59-89) su Bari, l’ambo
vertibile 28-82 e l’ambo complementare 8-82 su Cagliari,
l’ambo complementare 17-73 e il terno di cifra 7 (17-27-73) su
Firenze, il doppio ambo simmetrico 34-57 e 19-72 su Milano,
l’ambo gemello 55-88 e l’ambo simmetrico 36-55 su Palermo,
il terno di numeretti (3-7-9) su Roma, il terno di controfigura
2 (13-68-79) su Venezia e il terno di figura 6 (6-24-60) sulla
Nazionale.
IL GIOCO DEL
I pronostici su ogni singola ruota
I ritardatari
BARI
CAGLIARI
FIRENZE
GENOVA
MILANO
NAPOLI
La figura 1 con la serie
10-28-55-64-73 e la finale 4 con la combinazione 14-24-34-54-74
dovrebbero presto mettersi in luce con qualche
ambo. Previsione speciale 17-34 per estratto e ambo.
La controfigura 3 con
la serie 3-25-36-4769 e la cadenza 4 con la
serie 14-24-34-54-74
reclamano il gioco per
ambo e terno. Previsione speciale 32-83 per
estratto e ambo.
La controfigura 6 non sviluppa giochi vincenti da
58 estrazioni; combinate ambi e terni nella serie 17-39-50-72-83. Per
ambo orientatevi sulla
cadenza 8 dando la preferenza alla serie 1838-48-58-88. Previsione speciale 44-55 per
estratto e ambo.
Avevamo consigliato la
decina del 20 ed è uscito
l’ambo 23-27. La cadenza
7 è improduttiva di combinazioni vincenti; formate ambi nella serie 7-1737-57-77. L’ultima decina
è attesa al varco con qualche ambo; per qualche puntata prendete spunti dalla
serie 81-82-83-86-88.
Previsione speciale 14-28
per estratto e ambo.
Per ambo e terno la
controfigura di 4 non
dà risultati vincenti da
55 estrazioni; puntate sulla serie 4-15-2637-48. Interessante
anche la cadenza 0, ancorate ambi e terni alla serie 20-30-50-6080. Previsione speciale
30-41 per estratto e
ambo.
Per ambo e terno la
cadenza 6 con la serie
26-36-56-66-86 reclama il gioco. In evidenza, per i medesimi
giochi, la controfigura
2 con la combinazione
2-13-24-35-57. Previsione speciale 70-87
per estratto e ambo.
TORINO
VENEZIA
NAZIONALE
TUTTE
PALERMO
La controfigura 5 è in debito di risultati da 66
estrazioni; per ambo e terno prendete spunti dalla
combinazione 16-27-3849-60. Per ambo e terno
non trascurate la cadenza
9 dando la preferenza alla serie 19-39-49-59-79.
Previsione speciale 11-29
per estratto ed ambo.
ROMA
Centrato l’ambo 3-63
che avevamo consigliato con la cadenza 3.
Per ambo e terno merita attenzione la decina del 60 con la serie
61-63-65-67-68. In alternativa, per i medesimi giochi, consigliamo la cadenza 8 con la
serie 18-38-58-78-88.
Previsione speciale 6066 per estratto e ambo.
Per ambo consigliamo la
controfigura 7 con la serie 29-40-51-62-73. Ambi
si potranno cogliere anche
nella cadenza 7 e nella serie 7-27-37-67-77. Previsione speciale 28-41 per
estratto e ambo.
La controfigura 10 e la
cadenza 8 offrono le
migliori prospettive di
ambi e terni con le serie 10-21-32-65-87 e
18-38-48-68-88. Previsione speciale 15-87
per estratto e ambo.
Ambi e terni dovrebbero presto arrivare
dalla cadenza 6 con
la serie 16-26-36-5686 e dalla figura 7 con
la serie 7-34-52-7088. Previsione speciale 53-79 per estratto
e ambo.
Per ambo e terno: 1722-35,
47-54-73,
6-41-70, 53-83-87,
30-70-85.
XX Numeri
Il Superenalotto
XX Estrazioni di ritardo
BARI
17 95 22 86 19 68 46 53
CAGLIARI
83 90 33 69 14 67 67 66
FIRENZE
77 62 25 60 74 59 57 51
GENOVA
22 64 14 60 28 54 74 49
MILANO
41 119 30 110 80 87 87 62
NAPOLI
70 100 87 82 32 74 57 72
PALERMO
29 105 51 77 89 74 72 60
ROMA
56 57 60 56 65 55 83 53
TORINO
28 91 74 67 18 56 23 52
VENEZIA
87 126 88 78 15 77 54 54
NAZIONALE 79 110 53 93 62 80 25 59
Concorso n. 3
di giovedì 7 gennaio 2016
Il 6 manca all’appello da quasi sei mesi e
il jackpot del SuperEnalotto sale a 35,7
milioni di euro. Nel 2015 la magica sestina
è stata centrata quattro volte portando
vincite per oltre 40,6 milioni di euro. L’ultima da 22 milioni di euro è stata realizzata
ad Acireale (Catania) il 16 luglio 2015. Fra
i numeri più assenti in sestina il 3 manca
da 57 sorteggi, il 68 è atteso da 49 concorsi e il 10 da 45 estrazioni. I numeri più
frequenti sono invece il 90 con 190 uscite, seguito dall’1, dal 55 e dall’88 con 187
presenze ciascuno e dall’85 con 186 turni.
Il pronostico da 14 euro.
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa
28 combinazioni.
13 17 25 33 41 44 56 63