Asl, nuovo piano strategico e assunzioni le sfide del 2016

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Transcript Asl, nuovo piano strategico e assunzioni le sfide del 2016

-MSGR - 05 LATINA - 35 - 31/12/15-N:
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Giovedì 31 Dicembre 2015
www.ilmessaggero.it
Latina
Censi, una discussione
davanti allo studio
prima del suicidio
Un testimone racconta di aver visto l’avvocato penalista
mentre parlava con alcune persone, apparentemente Rom
IL GIALLO
Il caso del suicidio dell’avvocato
Paolo Censi diventa, giorno dopo
giorno, sempre più intricato.
Emerge ora la presenza di un testimone che ha raccontato di aver visto l’avvocato penalista davanti al
suo studio mentre discuteva animatamente con alcune persone,
apparentemente di etnia Rom, proprio la mattina del suicidio. Ora si
dovrà verificare l’attendibilità di
tale informazione e successivamente risalire all’identità delle persone con le quali Censi avrebbe discusso. Solo così sarà possibile stabilire il motivo della conversazione e l’eventuale legame con il gesto
estremo compiuto da Censi pochi
minuti dopo.
Gli investigatori sono concentrati sulle ultime 48 ore del penalista, per capire se in quei due giorni
precedenti al suicidio abbia ricevuto una notizia devastante, talmente grave da spingerlo a farla finita.
Si lavora soprattutto sull’ipotesi di
una grossa operazione finanziaria,
avvenuta tra l’Italia e la Svizzera, finita male per qualche ragione che
ancora non si conosce. Probabilmente gli inquirenti stanno già approfondendo i dettagli dell’operazione, le persone coinvolte e in generale le attività e i contatti che
Censi ha avuto in Svizzera dove si
recava frequentemente. Pochi giorni prima del suicidio c’è stato l’ultimo viaggio del penalista in terra elvetica: Chi ha incontrato? A cosa
stava lavorando? Per conto di chi?
MEMORIE AL SETACCIO
Lo studio di Censi è stato sequestrato dalla polizia. Una notevole quantità di materiale è stato portato via ed
è ora al vaglio degli investigatori della Squadra Mobile che indagano sul
caso. In particolare si stanno visionando le chiavette Usb che contengono molti dati, in tutto si tratta di
una decina di memorie portatili,
con diversi Gb di file, che l’avvocato
utilizzava per salvare documenti
per poi portarli nei viaggi di lavoro
LA POLIZIA ANALIZZA
LE CHIAVETTE USB
MA ANCHE LE AGENDE
E I BLOCCHI USATI
DALL’AVVOCATO
CHE SI È SPARATO
oppure dai clienti. Si stanno analizzando anche i taccuini, le agende e i
blocchi dove Censi scriveva i suoi appunti oppure annotava gli impegni
programmati.
Ogni nome, ogni pratica, ogni appuntamento può fornire uno spunto utile alle indagini per ricostruire
quanto accaduto. La ricerca di una
motivazione per spiegare il suicidio
non servirà solo a chiarire il mistero
di una morte che nessuno riesce a
comprendere, ma anche a valutare
eventuali ipotesi di responsabilità
che riguardano altre persone sia in
merito al suicidio che ad altre vicende ad esso collegate.
Intanto, nei giorni scorsi, il colle-
ga di studio di Censi, l’avvocato Giuseppe Napoleone - che sta collaborando con le forze dell’ordine per far
luce sull’accaduto - ha presentato
un’istanza al magistrato Claudio De
Lazzaro per poter accedere all’appartamento e alla sua stanza, insomma per poter in qualche modo riprendere l’attività professionale dopo le festività natalizie. Il sostituto
procuratore ha dato parere favorevole a condizione che l’accesso allo
studio avvenga in presenza della polizia scientifica. Evidentemente tra
quelle mura si potrebbero nascondere delle risposte preziose.
Marco Cusumano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SUICIDIO MISTERIOSO L’avvocato Paolo Censi e il suo studio poco dopo il ritrovamento del cadavere
L’incontro
tato e della quale andare fieri, è la
prima del Lazio», mentre diventerà operativa quella dell’ictus.
Asl, nuovo piano strategico
e assunzioni: le sfide del 2016
SANITA’
L’occasione è quella degli auguri
per il nuovo anno. di fronte a una
folta platea di medici del “Santa
Maria Goretti” il direttore generale della Asl, Michele Caporossi, e
quello amministrativo Giorgio Casati, fanno il punto della situazione, lanciano la sfida del 2016, parlano dei lavori imminenti. C’è ancora molta teoria, è inevitabile, come quando si parla di «organizzazione verso il bisogno, anziché
aver fatto bene il sistema dell’offerta», ma la strada è tracciata.
Caporossi parla di «un’altra rivoluzione, poi un’altra e un’altra ancora, non basta aver fatto atto
aziendale e piano strategico». E’
Casati a spiegare nel dettaglio:
«Siamo ancora di fronte a un sistema che misura se stesso, capiamo
cosa produciamo ma non la soddisfazione dei bisogni delle persone,
quindi dobbiamo ripensare gli assetti organizzativi che ancora sono in termini verticali, di struttura, e non si preoccupano di chi viene curato». Al tempo stesso c’è
una situazione «che non consente
alle persone di lavorare come si
dovrebbe». Primo atto il budget
2016 subito, quindi «la revisione
del piano strategico con azioni or-
ganizzative e gestionali che possano portare il miglior risultato ai
pazienti». Il direttore amministrativo sprona i presenti, alla fine:
«Per pochi che siamo e per quanto
siamo stanchi, chi deve metterci
entusiasmo se non noi?»
Caporossi, dal canto suo, era partito dal decreto sugli orari per parlare di «opportunità anziché minaccia, perché finalmente potremo
riaprire la partita delle assunzioni» annunciando poi il rinvio di
qualche settimana «per la nuova
IL DIRETTORE GENERALE:
«NON BASTA
L’ATTO AZIENDALE
DOBBIAMO GUARDARE
AI BISOGNI
DELLE PERSONE»
IN DIRITTURA D’ARRIVO
LA TERAPIA INTENSIVA
NEONATALE
L’AZIENDA HA I CONTI
IN REGOLA E TORNA
A FARE CONCORSI
organizzazione dipartimentale
che non è nominare un responsabile, ma condividere un percorso,
avere una fucina di idee che dovranno arrivare alla nostra attenzione».
Di sicuro l’azienda non poteva né
può «permettersi 1,31 strutture
semplici per ciascuna complessa,
abbiamo un’opportunità di governance straordinaria, senza togliere nulla ai professionisti pensiamo a un’autopoiesi del futuro, alla
riproduzione allargata di un metodo che tenga conto dei bisogni e
dell’integrazione tra macro livelli,
tra ospedale e territorio». Fa
l’esempio della riabilitazione, dove il dialogo tra ciò che si fa negli
ambulatori e in ospedale non è
condiviso, poi cita «muri da sfasciare, come quello con l’università che ha l’importante capitale della conoscenza per ricerca e didattica». In prima fila annuisce Carlo
Della Rocca, il delegato del Rettore per la sede di Latina e docente a
Medicina.
LE PROMESSE
Cosa porta il 2016? Intanto assunzioni: «Abbiamo i conti a posto,
già c’è stata la deroga per 8 medici
ma sappiamo che non basta, arriveranno i dirigenti di emodinamica e cardiologia a Latina e Formia,
I LAVORI
Arriva il finanziamento per la nuova piastra dell’emergenza al “Goretti” e il nuovo blocco operatorio,
con circa 3 milioni di euro a disposizione. In fase di aggiudicazione
la nuova risonanza magnetica a
Latina, arriveranno anche a Formia e quella “articolare” a Terracina. In fase di montaggio, ormai, il
nuovo angiografo. Per la radioterapia «avremo una tecnologia in
grado di far fronte al massimo ai
livelli di bisogno che abbiamo».
Un accenno a possibili investimenti nell’edilizia ospedaliera «perché
è più utile fare cose nuove che rappezzare le vecchie». Caporossi
non si sbilancia, ma tra Governo e
Regione c’è un tavolo e il policlinico del Golfo resta una priorità, fra
l’altro cantierabile.
MANAGER Michele Caporossi
finalmente avremo non solo il dirigente ma anche la terapia intensiva neonatale». Di ieri le delibere
sulle stabilizzazioni. Assunzioni a
tempo determinato - un anno - per
142 tra medici, infermieri e altre
professionalità fra coloro già “precari”. Altri 449 saranno assunti definitivamente da qui al 2018 e in
particolare 160 medici, 201 infermieri, 88 di altre professioni.
«Senza nulla togliere a chi è in graduatoria - ha detto Caporossi - oggi peschiamo ancora in quelle del
2005, con il rischio che possa esserci analfabetismo di ritorno».
La rete dell’infarto sarà potenziata «è una cosa che abbiamo eredi-
L’AUSPICIO
«La vera ambizione è quella di un
servizio sanitario a misura del paziente che cambia. Il 30% di malati
cronici assorbe il 70% delle risorse, dobbiamo intervenire». Caporossi ripesca un vecchio slogan:
«Dobbiamo sforzarci di mandare
l’immaginazione al potere, avere
un cambiamento che parta dal
basso». Alla fine gli auguri, la certezza che il 2016 porterà risultati, i
ringraziamenti a tutti e in particolare «ai volontari che operano in
silenzio, quotidianamente, e sono
una nostra grande ricchezza».
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rapine in serie, banditi braccati
PRIVERNO
L’operazione “Priverno sicura”
ha preso il via l’altra sera in grande stile da parte dei carabinieri
diretti dal luogotenente Antonio
Calabresi e dal suo vice maresciallo capo Andrea Rossi, sotto
la direzione del capitano Margherita Anzini, comandante la Compagnia di Terracina, con una serie di accertamenti, verifiche e
monitoraggi, rimasti tuttora “top
secret”, presso abitazioni e persone fino ad oggi “sospettate” di rapine e furti, operati nel giro di
due mesi nella cittadina lepina e
nel territorio circostante.
Il via vai di gazzelle a sirene spiegate, l’altra sera, ha generato una
serie di commenti positivi da parte della popolazione, presa di mira in questi ultimi due mesi dalla
serie di rapine e furti commessi
ai danni dei locali commerciali.
Nel corso dell’operazione due
pregiudicati, un romeno di 29 anni e un uomo di Priverno di 41, accusati di ricettazione per alcuni
pc trafugati in una scuola, sono
stati arrestati e successivamente
posti ai domiciliari.
Le attività proseguono per arrivare ad assicurare alla giustizia i
componenti di una banda che si
aggira nel territorio, facendo
piombare nel terrore le commesse e gestori degli esercizi commerciali. Si tratta degli autori delle rapine, dei quali i militari
avrebbero già l’identità che vedrebbe attivi alcuni malavitosi
del posto. Le rapine sono state
tutte commesse nel giro di di tre
mesi: al supermercato “Conad”
(2 rapine, la prima con taglierino, la seconda con l’ascia); Tabac-
cheria “La Stella”; Supermercato
“Eurospin”; Bar-sala biliardi “Atlantic City” ; Supermercato “Carrefour”; tentata ma gravissima
rapina perpretata presso il “Ristorante La Riserva”, con ferimento del gestore che stava difendendosi; tentata rapina con
blocco dell’autovettura a carico
di un commesso di slot machine.
Il cerchio, adesso, si stringe.
Sandro Paglia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CAPITANO Margherita Anzini
PRESI DUE UOMINI
SONO ACCUSATI
DI RICETTAZIONE
PER IL FURTO
DEI COMPUTER
IN UNA SCUOLA
FARMACIA
La farmacia notturna a Latina è
Isonzo, in via Pontinia 10, tel.
0773.696612
Domani, 1˚ gennaio, Lestrella, in
via Jacopo Peri 2, tel. 0773.625372
800544980 numero verde dell’Ordine dei farmacisti per conoscere
i turni notturni e festivi in tutta la
provincia
Rubrica di Gare, Aste,
Appalti e Sentenze
NUMERI UTILI
Polizia 113
Questura 0773/6591
Carabinieri 112
Emergenza sanitaria 118
Vigili del Fuoco 115
Forestale 1515
Emergenza in mare 1530
Stradale Latina 0773/26081
-TRX IL:30/12/15
20:50-NOTE: